ANNO XXXI N° 42 - 7 Dicembre 2014 € 1.00
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“Tota pulchra es Maria”,
il canto che intenerisce i ricordi Una tradizione che si perpetua nella chiesa di S.Benedetto martire, quest’anno animata da p. Rocco Nigro del Sacro Cuore e dalla nostra missionaria Lucia Capriotti A tirar dietro con il tempo ci sono spazi in cui uno vorrebbe sostare per rivivere certe emozioni che sono state fondamentali nel proseguimento degli anni. Risentire, ad esempio, il canto “Tota pulchra es Maria…”, ecco il ragazzo aggrappato allo scialle della madre continuare il sonno interrotto verso la costa che porta alla chiesa di S.Benedetto martire, di mattino quando ancora l’alba faceva fatica a respingere la notte. Bisognava andare alla Novena de “La Cuncezziò”, quando la comodità della messa serotina non c’era ancora e c’erano invece i doveri scolastici che non potevano essere tralasciati. C’era da servir Messa, da cantare nel coro e tutto si svolgeva alle 6 del mattino e non si poteva mancare. “Tota pulchra es Maria et macula originalis non est in Te”. Nonostante le levatacce è rimasto un dolce ricordo, perché il sacrificio era ampiamente ricompensato da tutto quel daffare che ci preparava alle feste del Santo Natale. Oggi che pensiamo ad una vita senza ostacoli, ipocritamente si griderebbe allo scandalo di fronte ad un simile comportamento da parte dei genitori, tanto più se richiesto per partecipare ad una cerimonia religiosa. Santi quei sacrifici che ci hanno abituato ad apprezzare tutti i risvolti della vita. Su quel canto si è formata la mia devozione verso la Madonna, a cui ancor oggi mi aggrappo con la forza e la serietà con cui era manifestata dalle nostre mamme e dalle nostre nonne; senza leziosità, senza tanti ghirigori anche nei nomi
che non andavano più in là di Madonna o della “Cuncezziò”. Termini disincantati che nell’umano non tolgono nulla al divino. È la donna, cioè Colei cui spetta la presenza dell’umano nella Chiesa. Siamo stati abituati ad un rapporto concreto con la Madonna, perché Ella ci veniva presentata come una di noi, una madre, che, inoltre, non ebbe sempre vita facile con suo Figlio. E siamo cresciuti con questa presenza vicina tanto da chiedere prima scusa a Lei e poi ai nostri genitori, nelle nostre frequenti monellerie. “Tota pulchra es Maria…”, è la bellezza dignitosa delle nostre madri, con il loro affetto contenuto e rassicurante, sul quale sapevi di poter sempre contare. Spesso la devozione verso la Madonna viene presa come una sorta di infantilismo, non tenendo conto che il suo “sì” alla provocazione di Dio, che Ella dapprima non comprese e su cui rifletté criticamente, fu un presupposto, affinché si realizzasse il più importante evento della storia della salvezza. È da quel “si” che devo dedurre il mio “si”; infatti “ se il Regno di Dio deve venire in questo mondo, se i piani di Dio si devono concretizzare, allora quel che conta è che pure noi diciamo “sì” alle sue chiamate, quantunque queste sembrino spesso superare le nostre capacità”. Sono questi “sì” che rendono gioiosa la vita e che ci spingono, come per la Madonna, ad intonare il canto del nostro “Magnificat”.
Dal dialogo sincero con i musulmani al bacio da cristiani
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II Domenica di Avvento
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LA NOVENA DELL’IMMACOLATA A RIPATRANSONE
Pietro Pompei
Abbiamo bisogno di Voi!
A pag. 5
Cari lettori,
significato profondo degli avvenicon questo numero apriamo ufficialmente la menti, degli uomini e delle cose. C’è O, ABBONATI PER IL 2015 RT CE in giro tanta confusione di idee e di campagna abbonamenti per il nuovo anno. amento basta versare € 30 (abbon Confidiamo nella vostra benevola compren- comportamenti: è carità vera e reale 50 ordinario) oppure € sione. La nostra diocesi si è dotata del setti- richiamare alle menti erranti e alle perre) (Abbonamento sostenito manale come di uno strumento moderno ed sone sbandate i valori etici, civili, re7 sul nuovo C.C.P. n. 1188663 efficace di informazione e di formazione per ligiosi ed ecclesiali; è amore effettivo RA CO L’AN intestato a: raggiungere due obiettivi di massima: la co- diffondere pure i valori (onestà,comVIA FORTE, 16 municazione e la comunione all’interno della petenza, solidari età, ecc.) a livello poS. Benedetto del tronto nostra chiesa locale, non prescindendo mai dal litico, economico e sociale. Pertanto Causale: ABBONAMENTO una chiesa locale non può assolutacontesto sociale e civile delle nostre comunità. La comunicazione sul piano dottrinale,morale mente privarsi dei settimanale, di queper ed ecclesiale, è più che mai urgente nel mondo sto prezioso strumento di oggi, è il primo atto d’amore verso il pros- comunicare: è questo il momento di sosimo. La prima carità è proclamare a tutti stenerlo con la cooperazione di tutti. faggi siamo disarmati di fronte quello che è bene e cosa è male, non rinun- cendo aumentare gli abbonamenti. Oltre a all’epidemia Ebola che contirenderlo più bello e interessante, abbiamo ciando mai alle ragioni della nostra speranza. nua a mietere vittime, come lo È amore concreto aiutare la gente a scoprire il provveduto a diffonderlo gratuitamente nelle varie parrocchie ed anche abfurono i nostri antenati nel 1855 per il biamo continuato, per le ra“cholera morbus” che in soli 24 giorni Sono quasi 200 i settimanali cattolici in Italia gioni sopra esposte, a inviarlo fece nella nostra città 379 vittime. A anche a molti che non hanno quel punto alla nostra gente non restò rinnovato l’abbonamento. che pregare. Questo ha comportato un agLo storico Liburdi in un articolo su “La gravio di spesa che non riuVedetta”del 1975, settimanale diocesciamo più a sostenere. Ecco sano di cui siamo eredi, così descrive perché abbiamo bisogno di «IL VOTO» Voi! Grazie Il Direttore
O
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Vescovo Carlo all’ASMO
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Giornata mondiale per l’infanzia e l’adolescenza
Monteprandone:
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