Loretta Venturini(1)
asfalti&bitumi
INNOVAZIONE TECNOLOGICA
PER PAVIMENTAZIONI STRADALI PRESTAZIONALI UNA SINTESI DELLA RELAZIONE DELLA SOCIETÀ ITERCHIMICA PRESENTATA IN OCCASIONE DEL CONCORSO “LE STRADE DEL FUTURO” ORGANIZZATO DA AIPCR. LA RICERCA PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI INNOVATIVE PER OTTENERE PAVIMENTAZIONI STRADALI PRESTAZIONALI
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è compatibile con tutte le tipologie di impianto (continuo o on l’aumento dei livelli di traffico e/o in funzione delle discontinuo), nel rispetto di quanto definito durante la fase di scarse prestazioni delle materie prime, è ormai fondaprequalifica e mix design. mentale garantire maggiori prestazioni e vita utile delle Tale tecnologia impiega compound polimerici appositamente pavimentazioni. studiati, i quali permettono di ottenere prestazioni mirate in A tal proposito, negli ultimi decenni il settore delle costruzioni funzione della loro composizione. Oltre a polimeri di primo stradali ha attuato un grande sforzo nel campo della ricerca, utilizzo, possono infatti contenere anche plastiche di recupero, principalmente con lo scopo di identificare e sviluppare solufibre di primo utilizzo o di recupero, e materiali di ultima genezioni innovative che consentano di aumentare la vita utile e razione come ad esempio il grafene. Nello specifico, l’aggiunta di ridurre gli interventi manutentivi, nel rispetto della green di una componente grafenica ai classici compound polimerici economy. permette di incrementare notevolmente le prestazioni delle Una pavimentazione stradale è considerata prestazionale se garantisce elevate resistenze fisico-meccaniche, anche in presenza di carichi elevati: ciò è reso possibile grazie alla modifica dei conglomerati bituminosi. Tradizionalmente, la modifica delle miscele bituminose è effettuata attraverso l’utilizzo di bitumi modificati (tecnologia PMB - Polymer Modified Bitumen), che però necessitano di impianti produttivi dedicati. La nuova frontiera delle pavimentazioni migliorate è caratterizzata invece dalla modifica delle miscele direttamente durante la fase produttiva del conglomerato bituminoso (tecnologia PMA - Polymer Modified Asphalt, Metodo Dry). La tecnologia PMA prevede l’aggiunta dei compound polimerici direttamente nel mescolatore durante il confezionamento del conglomerato bituminoso, pertanto non ri1. Un impianto di produzione asfalto con tecnologia PMA chiede modifiche dell’impianto produttivo ed
www.stradeeautostrade.it
4-2019 STRADE & AUTOSTRADE
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