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1. Il sistema idrico Padano è in forte difficoltà. La siccità dovuta alla scarsità di precipitazioni attuale (36% inferiore rispetto alla media del 2021) ha ridotto drasticamente la portata del bacino delle acque nella pianura Padana, ed il Veneto è uno dei territori più colpiti dalle conseguenze del cambiamento climatico. In particolare, l’ecosistema lagunare si trova in una condizione di forte sofferenza, a causa di uno scarso ricambio idrico che provoca un importante aumento della salinità delle acque.
2. La Laguna Veneta, ecosistema eterogeneo, e la Città Diffusa, modello insediativo contemporaneo basato sui concetti di isotropia, porosità e continuità, non possono essere indagati in modo separato; sono due ambienti in continuo scambio e relazione e non semplicemente giustapposti.
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3. Esistono delle parti del territorio veneto e di quello lagunare che vengono escluse dalle dinamiche urbane e sociali. Il sistema delle isole minori che punteggiano l’arco lagunare e i territori del bordo nord della Laguna sono dei luoghi marginali, degradati, che necessitano di una riattivazione.
4. La realizzazione di un’infrastruttura naturale che verte sulla ricostruzione del bordo delle barene ha lo scopo di intercettare le isole secondarie in stato di abbandono tramite il rafforzamento del territorio emerso, al fine di modificare il loro ruolo all’interno della Laguna e riequilibrare il sistema ecologico ricostruendo habitat scomparsi.
5. Il progetto del bordo nord della Laguna si configura come rimedio alla contrapposizione dei due modelli insediativi Arcipelago e Città Diffusa, distinguendoli ed esplicitandoli. Si creerà uno spazio ibrido, dove il mondo agricolo, quello periurbano e quello naturale dialogano, producendo un nuovo tipo di paesaggio.
Il Po durante il periodo di massima siccità registrato nel 2022 mostra gli effetti disastrosi del cambiamento climatico sul più grande fiume italiano.