un mondo di storia, arte, cultura, sapori, sport e natura, tra cittĂ e territorio
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_ pag. 90 _
Piazza San Pietro, la Chiesa e il Moro Cattedrale di San Filippo Quattro passi: Contrà Granda ı Quattro passi: Contrà Longa ı Quattro passi: Fil Rouge ı Funicolare
Meridiane a Mondovì Breo
Via Meridiana P.zza San Pietro Convento dei Padri Filippini Vicolo Deninotta Piazzetta Comino P.zza Santa Maria Maggiore Palazzo dei Conti di San Quintino (cortile int.)
Comune di Mondovì Assessorati Turismo e Cultura Dipartimento Istruzione, Cultura, Sport, Assistenza e Tempo Libero con il contributo di Regione Piemonte Direzione Cultura, Turismo e Sport
Mondovì_ GUIDA un mondo di storia, arte, cultura,
sapori, sport e natura, tra città e territorio _ Progetto, realizzazione: Studio Lulalabò (Torino) a cura di Luca Aimeri e Laura Calvini www.artistitrenta.com _ Hanno collaborato: Cinzia Quaglia, Barbara Papuzzi, Mattea Cipriano, Libellulart (illustrazione mappa) _ In copertina: foto di John Aimo (fronte) e Antonio Alfieri (retro) _ Stampa: Alma Tipografica, Villanova M.vì (CN) finito di stampare nel luglio 2011 _ Editore: Città di Mondovì Copyright © 2011, Città di Mondovì. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione, anche parziale e con qualsiasi mezzo, non è consentita senza la preventiva autorizzazione scritta dell’Editore. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non attribuite.
_ Fotografie: i crediti fotografici sono specificati in ogni pagina. Di seguito, in ordine alfabetico, tutti gli autori e le fonti degli scatti pubblicati: Archivi Comunale e Storico di Mondovì, John Aimo, Antonio Alfieri, ATL-Azienda Turistica Locale del Cuneese, Blue Record Vintage Studio Onlus, Marco Bodrone, Edmondo Bongioanni, Irma Bovolo, Marcella Capellino, Giovanni Cera, Erika Chiecchio, Aldo Clerico, Collezione cartoline Fois, Cucine Musicali, Renato Dadone, Matteo Di Modica, Ettore Fili, Mauro Fissore, Fondazione Academia Montis Regalis Onlus, Daniele Gamba, Istituto Idrotermale di Lurisia, Walter Leonardi, Giovanni Luce, Rinuccia Marabotto Cometto, Luigi Martinuz, Marco Martorano, Ezio Massera, Bruno Murialdo, Marco Neppi Modona, Francesco Pagani, Parco Commerciale e per il Tempo Libero ‘Mondovicino’, Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro, Michele Pellegrino, Giuanin Roà (Villa Favolosa B&B), Maurizio Roatta (Jaca Books), Ezio Roba, Simona Rolle, Gianni Scarpace, Servi di Scena, Studio Azzurro, Studio Lulalabò, Paolo Viglione, Asterio Vinai, Lena Webb. Banca immagini: iStock Photo _ Un ringraziamento a Slow Food Condotta del Monregalese e Alta Val Tanaro, al Presidente Gianni Ferrero, all’Istituto
Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione ‘G. Giolitti’, e alla Prof.ssa Brunella Gazzola, per la collaborazione alle pagine dedicate ai Sapori. _ Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del volume, fornendo materiali, condividendo e verificando informazioni: Areagrafica, Associazione Confcommercio As. Com Monregalese, ATL del Cuneese Valli Alpine e Città d’Arte, Eleonora Balbo, Clara Barale, Grazia Bertano, Gianpiero Bertolotti, Roberto Bertone, Ugo Blengini, Enrico Bonatto, Dino Bonelli, Stefano Borsarelli, Ugo Bovolo, Cristina Castellino, Elia Compostella, Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese, Marco Costamagna, Mirella Cotella, Maria Croce, Fondazione Academia Montis Regalis Onlus, Guido Galleano, GAL Mongioie, Filippo Gatti, Cinzia Ghigliano, Riccardo e Marco Gonella, Gianmario Ligas, Claudio Mainini, Claudio Michelis, Irene Mina, Anna Murazzano, Marco Nasi, Luca Olivieri, Cristina Pellegrino, Luciano Pratesi, Stefano Tealdi, Manuela Turco, Alberto Verardo, Ugo Zanasi _ Un ringraziamento speciale all’Architetto Marco Manfredi per aver voluto questo progetto nell’ambito del suo mandato di Assessore alla Cultura, Manifestazioni, Turismo, Immagine e Promozione della Città.
un mondo di storia, arte, cultura, sapori, sport e natura, tra cittĂ e territorio
Foto_ J. Aimo
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presentazione
Pratica e utile: è la Guida Turistica di Mondovì, ricca di notizie e di informazioni per conoscere meglio la Città. Non la solita guida, ma un utile strumento informativo a disposizione di tutti i visitatori per scoprire Mondovì e tutto il Monregalese a 360 gradi, concependo il turismo in un’ottica territoriale. Storia, arte e cultura; tradizioni ed eventi; sapori, shopping e ospitalità; natura, montagne e sport. Un vademecum dal carattere innovativo, con informazioni, percorsi di visita, immagini, mappe, schede e numeri utili, indirizzi e dettagli pratici per chi desidera conoscere il territorio da tutti i suoi punti di vista.
Breo, il centro commerciale naturale; Piazza, il borgo medioevale con la Funicolare, il Belvedere con la Torre e il Parco del Tempo, il Museo della Ceramica e quello della Stampa, il ciclo pittorico del Pozzo unico al mondo, l’Antico Palazzo di Città, il Vescovado, il Palazzo dei Bressani, la Sinagoga… Non sono che alcuni esempi dell’offerta tra arte e cultura che la Città mette a disposizione. Mondovì e il Monregalese sono pronti ad accogliere i nostri turisti, certi che avranno modo di innamorarsi delle molte bellezze artistiche e naturali del nostro esclusivo territorio. L’ASSESSORE AL TURISMO Giorgio Robaldo
IL SINDACO Stefano Viglione
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introduzione alla guida come funziona, a chi è dedicata
MondoVìGuida è uno strumento per scoprire e visitare la città, e non perdere nulla dell’offerta del territorio. Un concentrato tascabile (o quasi) di informazioni, suggerimenti, immagini e mappe, in 25 schede tematiche organizzate in due parti: la città e il territorio nella prima, patrimonio artistico e percorsi nella seconda. Si possono scorrere le schede rispettandone l’ordine, o si può saltare dall’una all’altra seguendo la rete di rimandi interni (le schede sono contrassegnate con lettere e numeri), si possono seguire i percorsi di visita suggeriti ( ) o si può assemblare facilmente il proprio. Per turisti, viaggiatori, sportivi, golosi, artisti, curiosi… Per cittadini, con tante informazioni tutte insieme, a portata di mano. E per famiglie. O meglio kids friendly: ogni scheda dedicata a monumenti, musei e altre cose solitamente noiose per i più piccoli, contiene uno spazio riservato a spunti e attività per accendere curiosità e creatività. 4 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ qui e a destra: L. Martinuz
indice
6
pag.
_Mondovì e il Monregalese
57
pag.
_Patrimonio artistico e percorsi
PARTE PRIMA
PARTE SECONDA
Un mondo di... A storia B cultura ed eventi C sapori e tradizioni D natura e benessere E montagne e sport F shopping G ospitalità
*
Indice generale pag. 110
_ _ _ pag. 8 _ _ _ pag. 12 _ _ _ pag. 20 _ _ _ pag. 28 _ _ _ pag. 38 _ _ _ pag. 50 _ _ _ pag. 52
Percorsi e itinerari consigliati
BREO
1 Piazza San Pietro, Chiesa, Moro 2 Chiesa di San Filippo 3 Quattro passi: Contrà Granda 4 Quattro passi: Contrà Longa 5 Quattro passi: Fil Rouge 6 Funicolare
PIAZZA
7 Piazza Maggiore 8 Chiesa della Missione 9 Duomo di San Donato 10 Vescovado 11 Belvedere, Torre, Parco del Tempo 12 Quattro passi: Andar per Piazza 13 Museo Civico della Stampa 14 Museo della Ceramica
FUORI PORTA
15 Cappelle e affreschi 16 Santuario di Vicoforte 17 Certosa di Pesio, Reggia di Valcasotto
_ _ _ pag. 58 _ _ _ pag. 60 _ _ _ pag. 64 _ _ _ pag. 66 _ _ _ pag. 68 _ _ _ pag. 69 _ _ _ pag. 70 _ _ _ pag. 74 _ _ _ pag. 78 _ _ _ pag. 82 _ _ _ pag. 84 _ _ _ pag. 88 _ _ _ pag. 94 _ _ _ pag. 96 _ _ _ pag. 100 _ _ _ pag. 104 _ _ _ pag. 106 _ _ _ pag. 108 Mondovì_GUIDA ı 5
Foto_ J. Aimo
MONDOVÌ Coordinate: 44°23 0 N 7°49 0 E Altitudine: 395 m (collina di Piazza: 559 m) Superficie: 87,3 km² Abitanti: 22.659 (area urbana: 35.000 ca.) Densità: 260,45 ab./km² Temperature medie: gennaio 2,9°C; luglio 22,1°C Provincia: Cuneo CAP: 12084 Prefisso telefonico: 0174 Corsi d’acqua: torrente Ellero (affluente di sinistra del Tanaro; asta principale 35 km; sorgente Pian Marchisio-Cima delle Saline) Nome abitanti: Monregalesi (raro Mondoviti) Santo patrono: San Donato Giorno festivo: 8 settembre, 6 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Festa della Natività di Maria Frazioni: Breolungi, Gratteria, Merlo, Pascomonti, Pogliola, Rifreddo, S. Biagio, S. Giovanni dei Govoni, S. Quintino Comuni del Monregalese: Bastia M.vì, Briaglia, Carrù, Cigliè, Clavesana, Dogliani, Farigliano, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Magliano Alpi, Monastero Vasco, Monasterolo Casotto, Montaldo M.vì, Niella Tanaro, Pamparato, Pianfei, Piozzo, Roburent, Roccacigliè, Rocca De’ Baldi, Roccaforte M.vì, S. Michele M.vì, Torre M.vì, Vicoforte, Villanova M.vì Collegamenti: linea ferroviaria Torino-Savona (www.trenitalia.com), autostrada A6 La Verdemare (www.tosv.it), aeroporto Cuneo Levaldigi (www.aeroporto.cuneo.it)
i Comune di Mondovì Municipio Corso Statuto 15 0174.559211 info@comune.mondovi.cn.it www.comune.mondovi.cn.it Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Corso Statuto 16/d 0174.40389 turistico@comune.mondovi.cn.it Info point - Bookshop Museo della Ceramica Piazza Maggiore 1 0174.330358
PARTE PRIMA_Mondovì
e il Monregalese
Mondovì, principale centro del Monregalese, si trova in una posizione felice: ai piedi di montagne mitigate dalla vicina costa (Alpi Liguri), al principiare della pianura del Po e delle colline della Langa, sulle vie del mare di un tempo e di oggi, a circa 20 km da Cuneo, 60 da Savona e 80 da Torino, e comoda rispetto alla Francia (Colle di Tenda). Solida realtà industriale, commerciale e turistica, è una delle “Sette sorelle”, le città più importanti della Provincia Granda. Mondovì ha la caratteristica di essere distribuita su tre livelli: la parte più antica è Piazza, sulla collina; ai piedi c’è Breo, zona commerciale e amministrativa; e risalendo sul lato opposto c’è l’Altipiano, area residenziale più recente. La storia, fitta di eventi e personaggi, affonda le radici nel Medioevo e porta a un presente dal ricco patrimonio artistico, in cui convivono il gotico delle origini e il barocco frutto del restyling della città a opera dell’architetto Francesco Gallo e di altri grandi nomi. Il territorio circostante ospita il comprensorio sciistico principale della provincia, parchi naturali, grotte, stazioni termali, scavi archeologici, e alle porte della città il grande parco commerciale Mondovicino. Mondovì_GUIDA ı 7
UN MONDO DI_
storia
A
DALLE ORIGINI A OGGI In principio, nel 1198, si chiamava Mons Regalis, Monte Regale: un nome che evidenziando i privilegi della città, sottolineava anche la vocazione all’indipendenza delle genti che dagli insediamenti vicini erano confluite sul colle naturalmente ben protetto. Ancora oggi gli abitanti si chiamano Monregalesi, ma il toponimo è poi divenuto Mondovì, da Monte di Vico (Vicoforte), il centro più vicino. La posizione strategica, l’insofferenza al potere, l’importanza che presto assunse (diocesi; città di studi, produzione e commercio; centro più popoloso del Piemonte) non le hanno risparmiato da allora alcuna vicissitudine della storia. 8 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Origini
Territorio abitato dall’uomo fin dall’Età del Bronzo (scavi archeologici di Breolungi), terra di liguri Bagienni poi occupata dai romani che nel II sec. a.C. vi costruiscono una grande D ), città (Augusta Bagiennorum la zona della futura Mondovì, con la diffusione del cristianesimo del IV-V secolo, finisce sotto il controllo del Vescovo di Asti. Nel IX secolo viene costituito un governo civile territoriale della zona tra le Alpi e i fiumi Tanaro e Stura, il Comitato di Bredulo (Breolungi), ma il controllo si acuisce nel 901 quando il vescovo di Asti accentra i poteri spirituale e temporale.
XII-XIV secolo
Dopo aver conosciuto l’Impero, i longobardi, i franchi, infine i saraceni provenienti dalla Provenza (dalla loro cacciata nasce la maschera di Mon1 ), il colle, ripido e dovì, il Moro fitto di boscaglia, offre una protezione ideale per realizzare una nuova comunità quanto più lontana dal potere feudale e dai villaggi rurali dominati da signori e soldati. Sul colle iniziano a convergere genti provenienti dai centri vicini (Vico, Vasco, Carassone, Bredulo/Breolungi, Sant’Albano), alle pendici sorgono piccoli insediamenti e comunità religiose. Nel 1233, dopo altri violenti scontri, il vescovo di Asti riconosce l’indipendenza della giovane comunità; e nel 1388, con la bolla Salvator Noster di
Documenti_ Archivio Storico Città di Mondovì | Cartoline_ Collezione Fois
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Erano monregalesi
papa Urbano VI, la cittadina si svincola definitivamente diventando diocesi: Mons Regalis (Monte Regale) è all’epoca l’orgoglioso nome di Mondovì. La popolazione cresce: nella parte alta, Piazza Maggiore è il centro della co7 , intorno si strutturano munità i terzieri (Vico, Vasco, Carassone), a metà collina si sviluppa l’insedia-
mento de La Nova, e alle pendici prendono forma i più antichi rioni: Piandellavalle, Carassone, Borghe3 . letto La debolezza militare, tuttavia, non consente di mantenere l’autonomia, e sino alla fine del 1300 il Monte Regale rimbalza a più riprese tra vescovo d’Asti, Angiò, Savoia-Acaja, Visconti e marchese di Monferrato; nel 1368 cambia per ben tre volte signori, finendo addirittura in dote al figlio del re d’Inghilterra. Il carosello si arresta nel 1396 quando, in cambio di privilegi e diritti, entra a far parte stabile del dominio di Casa Savoia-Acaja.
XV-XVII secolo
XV e XVI secolo vedono uno sviluppo eccezionale che porta Mondovì a es-
sere la città più popolosa del Piemonte. Vengono redatti gli statuti della città (Statuta Civitatis Montisregalis, 1425); si diffonde l’arte della stampa, e dai macchinari esce il primo libro edito in Piemonte (1472 13 ); fioriscono i cicli di affreschi tardogotici 17 ; a Breo si completa l’asse viario Beccaria-Sant’Agostino-Pian3 4 e si sviluppano i dellavalle borghi di Rinchiuso, Borgato e Ripe… Nel 1560 è tale il prestigio della città che viene riconosciuta sede dello Studio Generale del Regno Sabaudo B . Tuttavia la crescita si arresta bruscamente nel 1680, quando i Savoia violano i patti di sottomissione, imponendo una tassa sul sale; la dura Guerra del Sale si conclude nel 1698 con un editto che scioglie il Consiglio
_ Giovanni Bona (1609-1674), religioso e scrittore _ Francesco Gallo (1672-1750), architetto _ Giovanni Battista Beccaria (1716-1781), fisico e astronomo _ Giovanni Cigna (1734-1790), professore di anatomia _ Giuseppe Baruffi (1801-1875), fisico, matematico, politico _ Marcantonio Durando (1801-1880), beato _ Giacomo Durando (1807-1894), politico e militare _ Giovanni Durando (1804-1869), militare _ Giovanni Giolitti (1842-1928), politico _ Giovanni Battista Quadrone (1844-1898), pittore _ Felice Momigliano (1866-1924), storico e scrittore _ Mario Malfatti (1882-1946), scultore _ Stefano Paolino (1885-1939), politico e sindacalista _ Nino Fracchia (1888-1950), pittore Mondovì_GUIDA ı 9
_storia
UN MONDO DI
Generale del Monregalese e impone la frammentazione del territorio.
XVIII secolo
Guerre, carestie e pestilenze: all’inizio del ‘700 i 13.000 abitanti sono ridotti a 10.000. Ciononostante, nel corso del secolo Mondovì mantiene centralità politica e culturale: sono infatti monregalesi vari dirigenti del Regno di Sardegna e personaggi illustri (il marchese di Ormea, il conte di Cravanzana, i marchesi Fauzone, i conti Corte, l’abate Giovan Battista, il conte Dalmazzo Vasco, il fisico Giovan Battista Beccaria, lo storico Grassi di Santa Cristina, il poeta Francesco Regis…). Lungo il torrente iniziano a svilupparsi mulini, fornaci, filande, setifici, concerie, manifatture di stoffe e cotone. 10 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ Cartolina collezione privata; Archivio Storico Città di Mondovì; G. Luce | Box: Cartolina Collezione Fois
Alla ritrovata vitalità corrispondono una ripresa demografica e una nuova veste della città: l’architetto monregalese Francesco Gallo trasforma Mondovì in un centro del Barocco . In epoca napoleonica Mondovì rimane fortemente coinvolta nella Prima Campagna d’Italia di Bonaparte, in particolare si ricorda la battaglia del 1796 11 . Il dominio francese, come per l’intero Piemonte, finisce con la Restaurazione, nel 1814.
XIX-XX secolo
I monregalesi tornano protagonisti nei moti rivoluzionari del 1821 e 1833, e nelle vicende del Risorgimento con il patriota mazziniano Giuseppe Biglia di Montaldo, con
Giacomo e Giovanni Durando, Massimo di Montezemolo... Nel 1842 vi nasce una figura chiave della politica tra i due secoli, Gio12 . vanni Giolitti All’agricoltura, alla filatura, alla produzione libraria, si affiancano concerie, cartiere, pastifici, fornaci, fabbriche di fiammiferi, di orologi da torre 11 , industrie del metallo e del tannino... e la ceramica, che si impone rapidamente tra le attività tipiche e trainanti 14 . Nel 1886 Breo e Piazza vengono col6 . legate con la funicolare All’inizio del ‘900 Mondovì è straordinariamente operosa e dinamica, e con oltre 19.000 abitanti è di nuovo la città più popolosa della Granda. Il primo ’900 vede la nuova stazione ferroviaria e la nascita della zona
residenziale Altipiano (Piano d’ingrandimento della Città, 19161927), il traforo della collina, il viadotto e la realizzazione della linea ferroviaria Torino-Savona (1933). Durante la II Guerra Mondiale la città è occupata dai nazisti nel ’43 ed è decorata al Valor Militare per il ruolo nella Guerra di Liberazione.
Per arte, architettura, musei, percorsi ri di visita, itinera nei dintorni
vedi la SECONDA PARTE da pag. 57
Foto_ L. Martinuz; L’Unione Monregalese | Box: Mondovi.com
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bibliografia essenziale
Oggi
L’immagine della Mondovì di oggi potrebbe essere la Nuova Funicolare (2006), sintesi di storia, cultura e, grazie al design di Giugiaro, contempora6 . neità Il restauro degli affreschi di Andrea Pozzo con un grande cantiere-evento gemellato con quelli di Trento e Roma, sommato al nuovo sistema museale, dà la cifra dell’attenzione al patrimonio artistico sviluppata negli ultimi B 8 13 14 . decenni La collaborazione con Slow Food è indicativa di come, in ogni loro aspetto, vengano tutelate le tradizioni; mentre le mongolfiere, recente simbolo della città, sono l’esempio di quanto i monregalesi siano pronti a riconoscerne di E C . nuove L’eccellenza a livello nazionale e in-
ternazionale della scena musicale rappresenta bene un clima culturale vivo e in crescita. Eventi riconosciuti come la Fiera Regionale del Tartufo-Peccati di gola C , il Carnevale 1 , la Fiera di Primavera, sono solo alcuni dei momenti-vetrina della città e del terB , mentre il salotto ritorio commerciale di Breo, le botteghe di Piazza e il parco commerciale Mondovicino alle porte della Un’altra Mondo città rendono Mondovì una meta ... oltreoceano, vì nel Wisconsin. www.mondovi.co F . anche dello shopping m
_ A. Michelotti, Storia di Mondovì, Mondovì 1920 (2a ristampa anastatica a cura del Rotary Club Mondovì, 1998) _ A. Morandini, R. Bertone, E. Billò, Mondovì com’era. I rioni tra ‘800 e ‘900, Mondovì 1977 _ A. Mazzucchi, G. Griseri (a cura di) Mondovì nel periodo napoleonico (1796-1803). Atti del Convegno, Mondovì 19 novembre 1988 _ R. Comba, G. Griseri, G. M. Lombardi (a cura di), Storia di Mondovì e del Monregalese. Le origini ed il Duecento. Società per gli studi storici, artistici, archeologici della provincia di Cuneo, 1998 _ R. Comba, G. Griseri, G. M. Lombardi (a cura di), Storia di Mondovì ed il Monregalese. L’età Angioina (12601342). Società per gli studi storici, artistici, archeologici della provincia di Cuneo, 2002 _ G. Cuniberti, Mondovì. Guida – ritratto della città, coll. Tesori del Piemonte, Editris Duemila, Torino 2002 Mondovì_GUIDA ı 11
UN MONDO DI_
cultura ed eventi
B
MUSICA Mondovì ha una storia culturale e artistica importante: sede universitaria e vescovile, centro tipografico fondamentale, vi hanno lavorato i migliori architetti, e ha prodotto studiosi, artisti e politici A . Oggi è tornata a essere sede universitaria e si conferma polo didattico per gli studi superiori. Nel nuovo sistema museale spiccano il Museo della Stampa (la collezione di macchinari più completa d’Italia), il nuovo Museo della Ceramica, e il centro espositivo S. Stefano. Il panorama culturale e artistico vanta un’eccellenza nella realtà musicale - viva, riconosciuta internazionalmente, declinata tra musica antica e contemporanea, tra luoghi di formazione, esecuzione e registrazione. I dintorni, poi, offrono non solo punti, ma intere aree di interesse: dagli scavi archeologici alle occitane Terre del Kyè. 12 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Fondazione Academia Montis Regalis
Via F. Gallo 3 _ _ _ Dal 1994 svolge attività formativa, concertistica e discografica nel campo della musica barocca con l’utilizzo di strumenti originali, offrendo a giovani musicisti di talento, italiani e stranieri, la possibilità di fare un’esperienza unica in Italia nel campo della musica sei-settecentesca. Da questa idea nasce l’Orchestra Academia Montis Regalis, diretta dai più importanti specialisti internazionali nel campo della musica antica, e regolarmente invitata dalle più prestigiose istituzioni musicali del mondo per concerti e opere liriche. Un secondo gruppo, I Giovani della Montis Regalis, crea un ricambio di
organico di eccellenza per l’orchestra professionale attraverso corsi di formazione che attraggono giovani da tutto il mondo. L’ensemble L’Astrée rappresenta inoltre la versione cameristica dell’Orchestra. La Fondazione organizza durante l’anno una ricca programmazione concertistica che culmina, nei mesi di giugno e luglio, nel Festival Armoniche Fantasie, importante rassegna di musica antica. L’adiacente Sala Ghislieri (ex Chiesa della Confraternita di Santa Croce), dotata di ottima acustica e 150 posti a sedere, è uno spazio dedicato a concerti, registrazioni, conferenze e convegni. La foresteria, dedicata ai musicisti ma aperta a tutti i turisti, dispone di 26 camere. G 10 12
Foto_ a sinistra: M. Roatta Courtesy Jaca Book; Academia Montis Regalis | a destra: E. Bongioanni; M. Roatta Courtesy Jaca Book; Archivio Comunale | cartolina: Archivio Comunale
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0174.46351 www.academiamontisregalis.it
Scuola Comunale di Musica
Via delle Scuole 29 _ _ _ Dal 1979 diffonde la cultura musicale sul territorio; dal 2006 è gestita dalla Fondazione Academia Montis Regalis.
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Negli anni è andata allontanandosi da concezione e luoghi tipici delle bande comunali, per ampliare repertorio, organico (60 elementi e una cantante) ed esibizioni in una direzione più propriamente orchestrale che l’ha resa protagonista anche all’estero ad esempio in Germania, dove per 6 anni consecutivi è stata Banda della Regione Piemonte.
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0174.46101 www.academiamontisregalis.it
0174.41884 www.bandamusicalemondovi.it
Banda Musicale
Corale Energheia
_ _ _ Non vi è una data di nascita certa, perchè l’archivio andò in fiamme durante la guerra, ma sicuramente la Banda risale a inizio ’800 quando uscirono dal Regio Ospizio Maschile i primi “ospiziotti” che sapevano suonare.
_ _ _ Nata nel 1988 muove da brani sacri liturgici a 4 voci per approdare alla polifonia classica, gospel e spiritual. Oltre 200 concerti all’attivo, premi, festival e rassegne nazionali e internazionali.
i 338.7732518 | 333.5725817 www.cantusfirmus.it
Cucine Musicali
Ottetto Vocale Cantus Firmus
Via Piave 4 _ _ _ Nasce nel 1989, con lo scopo di studiare ed eseguire musiche polifoniche classiche e antiche, per voci maschili; oggi il repertorio comprende brani sacri e profani tra Rinascimento e ‘700 e brani gospel, spiritual, jazz e pop a 5, 6 e 8 voci. Con oltre 350 concerti all’attivo e importanti rassegne nazionali e internazionali, organizza l’annuale Rassegna Corale Internazionale (novembre)
Via delle Scuole 35 _ _ _ Negli ex-spazi dell’Istituto Alberghiero (da cui il nome), il Comune ha realizzato sale prova e di registrazione dedicate alle tante giovani band del territorio e al “gusto di fare musica”.
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0174.558307 www.cucinemusicali.it
Mondovì_GUIDA ı 13
_cultura ed eventi
UN MONDO DI
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Altri links Blue Record Vintage Studio Onlus
Via Cuneo 105 _ _ _ Blue Record è uno studio di registrazione storico del cuneese, nato dalla passione di Danilo Dalmasso, medico e musicista monregalese. Dagli ’80 e per oltre vent’anni, il suo banco mixer ha portato a Mondovì personaggi come Fabrizio De Andrè e PFM, Neneh e Eagle-Eye Cherry, Alain Stivell, Malicorne, Mino Cinelus, Ivano Fossati, Paolo Bonfanti, Giorgio Canali, Yo-Yo Mundi, Baustelle… Oggi, facendo tesoro dell’attrezzatura analogica raccolta nel tempo, Blue Rec. è uno studio vintage dove si registra come negli Anni ‘70 e si sperimenta con pezzi da museo.
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335.249754 bluevintagestudio@gmail.com 14 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
_ Stagione teatrale e musicale www.comune.mondovi.cn.it _ Servi di Scena www.servidiscenamondovi.it _ Gli Spigolatori www.spigolatori.it _ Arte monregalese www.artemonregalese.it _ Marcovaldo Associazione Culturale www.marcovaldo.it _ Monregaltour www.monregaltour.it _ ATL - Azienda Turistica Locale del Cuneese www.cuneoholiday.com _ Terre del GAL Mongioie www.mongioie-leader.it _ Archea - Archeologia didattica e sperimentale | www.archea.info
Foto_ a sinistra: Archivio Blue Record; Servi di Scena | box: studio Lulalabò | a destra: studio Lulalabò | box: Archivio Comunale
CINEMA-TEATRO
BIBLIOTECA E ARCHIVIO
Teatro-Cinema Baretti
Biblioteca civica
C.so Statuto 15
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0174.45660 | www.cinecultura.it
Cinema Multisala Bertola Via Annunziata 1
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0174.47898 | www.cinecultura.it
Per arte, sei, architettura, mu , percorsi di visita torni itinerari nei din
vedi la SECONDA PARTE da pag. 57
Via F. Gallo 12 _ _ _ Centro di conservazione di rilevanti fondi librari pervenuti dai secoli passati, oltre che biblioteca di pubblica lettura, ha un patrimonio di oltre 98.000 volumi. Accanto alla dotazione originaria (1844) proveniente della Biblioteca dei Piani, ereditò buona parte dei fondi degli ordini ecclesiastici soppressi in epoca napoleonica (Gesuiti, Padri della Missione, Cappuccini, Padri Filippini); a ciò si aggiunsero le donazioni di intellettuali: il letterato Angelo Nani, l’abate Cordero di San Quintino, il pedagogo Felice Momigliano, il giornalista Vittorio Gorresio. Prestiti nazionali e internazionali, supporti cartacei e alternativi (microfilm, cd-rom), sala multimediale, servizi in-
___ Città degli studi
formatizzati attraverso la banca-dati Librinlinea della Regione Piemonte (www.regione.piemonte.it/opac), attività culturali e di promozione della lettura: è il centro propulsore del Sistema Bibliotecario Monregalese (oltre venti biblioteche).
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0174.43003 cn0065@biblioteche.reteunitaria. piemonte.it www.comune.mondovi.cn.it Orari: mar-ven 8.30-13.00 14.30-18.00; sab 8.30-12.30
Archivio storico
Palazzo di Città, Piazza Maggiore
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Comune - Ufficio Cultura 0174.559263 www.comune.mondovi.cn.it
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Tra XV e XVI secolo Mondovì vive uno sviluppo eccezionale; nel 1560 il prestigio della “città più popolosa del Piemonte” è tale che viene riconosciuta sede dello Studio Generale del Regno Sabaudo, l’equivalente dell’odierna Università, e sebbene Torino pretenda ed ottenga indietro questo privilegio dopo appena 5 anni, fino al 1719 a Mondovì rimase la facoltà di assegnare lauree di teologia, giurisprudenza, medicina e filosofia. Dopo tre secoli circa, nel 2000, nell’“Atene del Piemonte” (come fu definita) è tornata ad essere presente l’università, con la sede decentrata del Politecnico di Torino, a completamento dell’offerta amplissima che il polo monregalese propone agli studenti dei cicli superiori.
Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e dell’Arte Bianca “G. Giolitti” Piazza IV Novembre 6 www.alberghieromondovi.it Scuola Comunale di Musica Via delle Scuole 29 www.academiamontisregalis.it
Liceo Scientifico Statale “G. Vasco” Piazza IV Novembre www.liceoscientificovasco.it
2 Politecnico Corsi di Ingegneria e Architettura Via Cottolengo 29 www.mondovi.polito.it
Istituto d’Istruzione Superiore “G. Baruffi” e Sezioni associate I.P.S.S.C. “M. Bellisario” e I.T.A. Via E. Tortora 48 www.istitutobaruffi.it
Istituto d’Istruzione Superiore “Beccaria - Govone” Via delle Scuole 23 www.istituto-govone.it
Istituto d’Istruzione Superiore Statale “G. Cigna - G. Garelli” Via di Curazza 15 www.itismondo.it
Fondazione “Academia Montis Regalis” Via F. Gallo 3 www.academiamontisregalis.it Ospitalità: Istituto Casati-Baracco Via P. Garelli 25 www.casati-baracco.it
Mondovì_GUIDA ı 15
_cultura ed eventi
UN MONDO DI
MUSEI Associazione Amici di Piazza
Gipsoteca Mario Malfatti, Pinacoteca Paolo Barbero Via Misericordia, 3 _ _ _ Il patrimonio degli Amici di Piazza ha notevole importanza nell’ambito della cultura regionale, e comprende oltre al resto la Gipsoteca Mario Malfatti (calchi in gesso dello scultore monregalese, tra i principali interpreti della scuola piemontese) e la Pinacoteca Paolo Barbero (oltre 150 dipinti della scena artistica monregalese, per uno spaccato sull’arte locale).
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0174.554551 www.amicidipiazza.it
Foto_ A. Alfieri; E. Bongioanni; A. Alfieri
UN SOLO BIGL IETT per accedere a m O us del sistema mon ei e monumenti regalese: i Musei della Ceramica 14 e della Stampa 13 , la Torre Civica e il Parco del Tempo 11 , la Ch e i dipinti di An iesa della Missione drea Pozzo 8 10 i ww w.comune.mon
dovi.cn.it
Garessio Benevagienna
Sito e Museo archeologici di Bene Vagienna D Chiusa Pesio
Certosa di Pesio
Centro espositivo Santo Stefano
Chiesa S. Stefano, Via S. Agostino 24 _ _ _ Uno spazio dedicato a mostre e convegni. 4
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0174.559263 www.comune.mondovi.cn.it
Museo Civico della Stampa Museo della Ceramica
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Torre Civica del Belvedere e Parco del Tempo 11 16 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
NEI DINTORNI
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Reggia di Casotto
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Mombasiglio
Museo Generale Bonaparte Castello di Mombasiglio 11
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Complesso museale e Centro studi Cav. Giuseppe Avena
Collezione delle Ceramiche, Collezione della Regia Fabbrica de’ vetri e cristalli, Bronzi del Monte Cavanero, Documentazione storica sulla Resistenza
Parco Naturale Collezione fotografica Michele Pellegrino D
Rocca de’ Baldi
Museo Storico Etnografico Provinciale Augusto Doro
Castello di Rocca de’ Baldi P.zza Pio VII _ _ _ Voluto dai Signori di Morozzo alla fine del XII sec. per proteggersi dalle incursioni saracene, il castello nei secoli continuò a subire attacchi e assedi per la posizione strategica nelle operazioni contro Mondovì; fu occupato da Monferrato, Visconti, Acaja, Monregalesi, fu saccheggiato e incen-
Foto_ Archivio Comunale; A. Alfieri | box: S. Rolle
diato dagli Spagnoli nel 1543, rinacque ampliato con Carlo Filippo di Morozzo, e nel 1710 fu costruita una nuova ala su progetto di Francesco Gallo . Oggi è sede del Museo Etnografico Provinciale, con ricostruzioni d’ambiente e collezione.
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0174.587605 www.comune.roccadebaldi.cn.it Apertura: aprile-ottobre, dom 14.30-18.30 Caraglio
Filatoio di Caraglio
via Matteotti 40 _ _ _ Qualche km in più per visitare la fabbrica da seta più antica d’Europa, un caso unico nel Piemonte seicentesco. Costruito in due anni (1676-78) da Giovanni Girolamo
Galleani, pare una dimora fortificata ma ospitava al suo interno i “fornelletti” per la trattura e i “mulini da seta” per la torcitura del filato poi esportato in tutta Europa. È il primo nucleo del Museo del Setificio Piemontese; ospita anche mostre temporanee sul tema e mostre internazionali di arte.
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0171.618300 www.marcovaldo.it Apertura: febbraio-marzo, sab 14.30-19, dom e festivi 10-19; aprile-dicembre: gio-sab 14.30-19, dom e festivi 10-19; ultimo ingresso 18.30. Visite guidate e laboratori didattici.
___ LE TERRE DEL KYÈ Alcune zone delle alte Valli Maudagna (Miroglio), Corsaglia (Fontane) ed Ellero (Prea, Baracco, Rastello), così come a valle Roccaforte, fanno parte della Nazione Occitana e rappresentano il lembo più orientale delle regioni in cui si parlava la lingua d’Oc. Il Kyè (che significa “io”) è il dialetto di derivazione provenzale, immutato nei secoli, che ancora oggi si parla in queste valli e che, insieme a cultura e tradizioni, contribuisce a definire come un’“isola” queste terre. Val Corsaglia
Museo Etnografico della Memoria C. Vinaj e Ecomuseo di Case Ubbè
15-18; su prenotazione il resto dell’anno. Ingresso gratuito Valle Ellero
Prea
Roccaforte, fraz. Prea _ _ _ L’antico borgo occitano è diventato celebre per il presepe vivente durante il quale 200 figuranti del posto mettono in scena 50 arti e mestieri risalenti ad usi e costumi dell’inizio XVII secolo. Gli stessi mestieri sono stati ripresi dai murales che decorano le facciate.
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Ass. culturale Amici di Prea ☎ 0174.624322 www.comune.roccafortemondovi.cn.it
Frabosa Soprana, loc. Fontane _ _ _ La storia, le tradizioni, l’antica lingua, in una collezione di oltre quattrocento oggetti (attrezzi, documenti, fotografie, tradizione orale ecc.), e un ecomuseo all’aperto organizzato come laboratorio didattico che permette di vivere la raccolta e l’essicazione delle castagne.
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Ass. culturale È Kyè ☎ 0174.349137 www.frabosasoprana.com Apertura: luglio-agosto, h. 9-11, Mondovì_GUIDA ı 17
Foto_ L. Martinuz
___ Grandi Fiere Tra i principali eventi, vanno ricordate le due grandi e antiche fiere che segnano apertura e chiusura della bella stagione.
Fiera di Primavera
(Mondovì Breo, aprile) _ _ _ Fiera dalle origini agricole antiche, festeggiava l’inizio della primavera e il ritorno degli abitanti delle vallate che portavano i propri prodotti e acquistavano il necessario per la nuova sta18 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
gione di lavoro. Oggi è una festa lunga un week-end che trasforma Breo in un’enorme area fieristica; persistono la componente agricola e l’importanza dei prodotti delle valli, ma l’appuntamento oggi include ogni genere commerciale e artigianale (in particolare tempo libero e turismo) ed eventi a ritmo serrato (mostre, degustazioni, concerti, dimostrazioni, laboratori, raduni, sport e quant’altro).
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Ufficio Manifestazioni e Turismo 0174.559271 | 559300 www.comune.mondovi.cn.it
Fiera del Santuario
(Vicoforte, 8-10 settembre) _ _ _ Originaria di M.vì Piazza è una grande fiera che esiste da 400 anni: nacque dalla combinazione di devozione (festa della Natività di Maria SS.
in un luogo di pellegrinaggio) e commercio (la discesa a valle del bestiame), e da sempre è caratterizzata da una grandissima affluenza. Preceduta dai pirotecnici Feu d’la Madona di Piazza (7 settembre), tradizionalmente dura 3 giorni (l’8 la festa, il 9 la fiera, il 10 la “ferota” conclusiva) ma viene estesa fino a comprendere un week-end. 16
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www.comune.vicoforte.cn.it
___ Calendario
Appuntamenti fissi in città GENNAIO _ International Balloons Meeting Raduno Internazionale Aerostatico dell’Epifania (4-6 gennaio) E _ Stagione Musicale e Teatrale _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta domenica) F
FEBBRAIO _ Carlevè ‘d Mondvì. Il Carnevale con la sfilata di carri allegorici 1 _ Stagione Musicale e Teatrale _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
MARZO _ Tre Rifugi. Gara Internazionale Scialpinistica E _ Stagione Musicale e Teatrale _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
APRILE _ Fiera di Primavera _ Piccole Grandi Squadre. Torneo Internazionale di Calcio E _ Stagione Musicale e Teatrale
_ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
_ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
MAGGIO
AGOSTO
_ Meeting Internazionale di Nuoto E _ Week on Bike. Giro delle Valli Monregalesi e Coppa Giacosa E _ Stagione Musicale e Teatrale _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
_ Mostra dell’Artigianato _ Ritiro formazione primavera calcio Genoa CFP _ Memorial Cozzolino. Torneo Internazionale di Calcio E _ Corse podistiche _ International Model Air Show Raduno internazionale di modelli radiocomandati E _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
GIUGNO _ Torneo dei Rioni. Torneo di calcio E _ Meeting di Primavera. Meeting Nazionale di Atletica E _ Armoniche Fantasie. Festival di musica antica dell’Academia Montis Regalis _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
LUGLIO _ Doi pass per Mondvì. Musica, animazioni e shopping serale _ Armoniche Fantasie. Festival di musica antica dell’Academia Montis Regalis
SETTEMBRE _ Feu d’la Madona: spettacolo pirotecnico e intrattenimenti (7 settembre) _ Fiera del Santuario (Vicoforte, 8-10 settembre) 16 _ Concorso Nazionale Ippico di Dressage E _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
OTTOBRE
del Tartufo C _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
NOVEMBRE _ Peccati di gola - Fiera Regionale del Tartufo C _ Rassegna Corale Internazionale a cura di Cantus Firmus _ Stagione Musicale e Teatrale _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F
DICEMBRE _ Periodo natalizio: spettacoli, intrattenimento e shopping nel centro storico _ Stagione Musicale e Teatrale _ Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate (quarta dom.) F _ Volo di Capodanno delle mongolfiere E Ufficio Manifestazioni e Turismo 0174.559271 | 559300 www.comune.mondovi.cn.it
_ Peccati di gola - Fiera Regionale Mondovì_GUIDA ı 19
UN MONDO DI_
sapori e tradizioni
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PRODOTTI TIPICI E PRINCIPALI APPUNTAMENTI La posizione particolare di Mondovì - tra montagna e Langa, pianura e mare - si riflette nella varietà dei sapori e dei prodotti tipici. Un patrimonio valorizzato anche dai presidi Slow Food che, preservando la tradizione, hanno contribuito a riavviare filiere storiche. Supportano tradizione e gusto anche le tante manifestazioni locali (ogni specialità ha il proprio paese e la propria sagra) e i grandi eventi cittadini, come la Fiera Regionale del Tartufo - Peccati di gola o la Fiera di Primavera, e i tanti ristoranti a menù tipico. Ecco, dal coperto al dolce, specialità, prodotti tipici, appuntamenti, ricette, e i consigli per uno slow shopping gustoso.
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Dolcetto delle Langhe Monregalesi
(DOCG - Denominazione Origine Controllata e Garantita) _ _ _ Vino elegante e raffinato, asciutto e profumato, di colore rosso rubino vivo, dal bouquet vinoso e piacevole, e il sapore ricco e fragrante, di gradazione minima di 11°, questo Dolcetto si produce sulle colline della sponda destra del fiume Tanaro. Non ha invecchiamento obbligatorio, ma va consumato entro 2 anni dalla vendemmia. È ideale con antipasti tipici, minestre, verdure, bolliti e formaggi, o per intingervi le
paste di meliga. Dal 2011 è stato accorpato con il Dolcetto di Dogliani in un’unica DOCG (Dogliani).
Dolcetto di Dogliani
(DOCG) _ _ _ È prodotto a Bastia, Belvedere Langhe, Clavesana, Ciglié, Dogliani, Farigliano, Monchiero, Rocca Ciglié, Roddino e Somano. Colore rubino e violetto, profumo di frutti selvatici, sapore secco, armonico e fragrante, vivace. Vino da tutto-pasto, si coniuga al meglio con piatti di Langa e cibi robusti: antipasti, salumi, minestre, arrosti, carni bianche, formaggi molli o semiduri
Foto_ a sinistra: Archivio Terme di Lurisia | a destra: studio Lulalabò; successive e nel testo: banca immagine
Rubatà
(PAT - Prodotto agroalimentare tradizionale) _ _ _ Grissini tradizionali del Monregalese, sono fatti con la stessa pasta del pane, tagliata a striscioline poi fatte rotolare sul piano da lavoro col palmo delle mani. Il nome significa appunto “arrotolati”. La cottura prolungata elimina tutta l’acqua, il prodotto risulta leggero, friabile, facilmente assimilabile.
Bale d’Asu
(Arca del Gusto - Fondazione Slow Food) _ _ _ Salume tradizionale di Monastero Vasco (a 7 km), deve il colorito nome (palle d’asino) alla forma che assume l’impasto insaccato nella trippa di vitello. Monastero era noto per gli allevamenti
d’asino e in origine le Bale contenevano questa sola carne (con sale, pepe, noce moscata, erbe aromatiche e vino rosso), ma quando i commerci con la Liguria presero altre vie rispetto al valico, la ricetta si adattò alla carenza di materia prima, fino alla formula attuale: macinato di carne suina (50%), bovina (30%) e asinina (20%). Bollite per circa 2 ore, sono servite con purea, lenticchie o altri legumi lessati. Sono tra le piccole produzioni di eccellenza gastronomica dell’Arca del Gusto di Slow Food.
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www.fondazioneslowfood.it
Grano Saraceno
(PAT - Prodotto Agroalimentare Tradizionale) _ _ _ In realtà non è un grano. Originario della Cina, verso la fine del primo millennio arrivò in Alta Val Tanaro con i saraceni e si diffuse sulle montagne, sopra i mille metri, per il breve ciclo vitale e la resistenza. La sua farina è, con le patate, l’ingrediente principale della tipica polenta saracena (condita con sugo di latte, porri e funghi secchi), e dell’impasto per tagliatelle, lasagne, biscotti. Privo di glutine, è adatto per i celiaci. Tra gli appuntamenti… _ Fiera del grano saraceno e della castagna bianca, Pamparato (novembre) www.comune.pamparato.cn.it
_ Festa della montagna Sagra della polenta saracena, Garessio (settembre) www.comune.garessio.cn.it
Tajarin
(PAT - Prodotto Agroalimentare Tradizionale) _ _ _ Tra la pasta fresca, oltre ai classici ravioli e ai più piccoli e tipici ravioli del plin (il pizzicotto con cui si chiude la pasta sul ripieno di carne), non bisogna dimenticare i Tajarin. Fatti di uova e farina, impastati, tirati e, secondo tradizione, tagliati a mano, sono come sottilissime tagliatelle da scottare appena nell’acqua bollente. Con le uova al piatto, i tajarin al burro sono il modo migliore per gustare il tartufo. Mondovì_GUIDA ı 21
_sapori e tradizioni
UN MONDO DI
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La Fiera Regionale del Tartufo - Peccati di Gola
Tartufo
(PAT - Prodotto agroalimentare tradizionale) _ _ _ I tartufi erano noti già agli antichi, la loro origine fu attribuita a ogni tipo di causa, fulmini compresi; nel XVI sec. furono classificati funghi, ma solo nel 1967 fu provato scientificamente il rapporto pianta-tartufo. Tra le molte specie, la più pregiata è il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico) che si trova in Langa, Monferrato, Roero e poche altre aree. Dal 1929 ad Alba si svolge la Fiera Nazionale del Tartufo, dal 1996 a Mondovì ha luogo la Fiera Regionale del Tartufo nell’ambito della quale viene valorizzato anche il tartufo nero (Tuber Mela22 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
_ _ _ Dal 1996, la Fiera cade a cavallo tra ottobre e novembre e si inserisce nell’ambito di Peccati di gola - La settimana del gusto, rassegna enogastronomica da affrontare rigorosamente armati di tracolla portabicchiere e posate: prodotti del territorio, cucina di strada, laboratori, degustazioni, incontri con chef e regioni, eventi e convegni. nosporum Vitt.), altrettanto pregiato e diffuso sul territorio.
Cappone di Morozzo
(PAT - Prodotto Agroalimentare Tradizionale; Presidio Slow Food) _ _ _ Morozzo è la capitale regionale del cappone, il galletto castrato (qui di razza bionda piemontese) dalla carne tenera e delicata. Un tempo prelibatezza offerta dai mezzadri ai proprie-
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tari delle terre a Natale, fin dall’epoca napoleonica è il protagonista della grande fiera di dicembre. Dagli anni ’60 al 2000 la tradizione ha rischiato di smarrirsi; divenuto Presidio Slow Food, l’allevamento è stato rilanciato ed oggi le carni sono spedite in tutta Italia. Da gustare semplicemente lesso e bagnato nel sale o nel bagnet verde (vedi oltre), o come pasticcio o ripieno.
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www.presidislowfood.it Tra gli appuntamenti… _ Fiera del Cappone di Morozzo, Morozzo (terzo lunedì di dicembre) www.capponedimorozzo.it
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Carne Bovina Razza Piemontese
(PAT - Prodotto Agroalimentare Tradizionale; Presidio Slow Food) _ _ _ Eccezionalmente gustosa, magra e dal tasso di colesterolo bassissimo: c’è chi viene nel Monregalese anche solo per comprare la carne. In principio ci sarebbe il bizzarro incontro tra i bovini Aurochs del Piemonte e gli Zebù del Pakistan, la cui inspiegabile migrazione si sarebbe arrestata qui, davanti alle montagne, in epoca Paleozoica. La seconda data chiave è più recente: nel 1886, per una rara mutazione spontanea, nacque un toro ipertrofico dalla “doppia groppa”, cosce muscolosissime, natiche enormi. Con tali progenitori, la Piemontese, razza da latte, da lavoro, e da carne, a lungo ha primeggiato. Il presidio Slow Food riunisce piccole aziende che seguono re-
Carne Bovina Ra zza Piemontes e 1_ Geretto po steriore o musco lo rotondo (ossobuco, stinc o al for no) 2_ Noce o Fe sa (fettine) 3_ Primo tag lio o Rosa 4_ Rotondino di coscia (milanese, albese , scaloppine) 5_ Infuori (br asati, milanese, rolatino) 6_ Codone (br asa 7_ Falso infuo ti, arrosto, fettine) ri, Gallinella o Pe sce (arrosto, scalop 8_ Fiocco (arros pine) to) 9_ Carrè senza osso o Sottofile tto (roast beef, bistec ca ai ferri) 10_ Carrè con osso (bistecca ai ferri) 11_ Pendorino o Sottile spesso (bollito) 12_ Punta di pe tto (bollito) 13_ Scaramella (bollito, tritata) 14_ Fesone di spalla o Fe (scaloppine, milan rmo ese) 15_ Arrosto de lla vena o Capp ello del prete (arros to, brasato) 16_ Rotondino di spalla (scaloppine, roa st beaf) 17_ Muscolo o Brione (bollito) 17_ Muscolo lun go o Nocetta di spalla (bollito, arrosto, brasato) 18_ Tenerone, Sottospall (arrosto, spezzati a, Reale no milanese, scalop , bollito, tritata, pine)
gole d’allevamento severe e tradizionali. I migliori modi per gustare la Piemontese: cruda, battuta al coltello, condita con extravergine, sale e poco pepe; e come bollito misto con le salse della tradizione (i bagnet, primo
Foto_ G. Roà; L. Webb; fonte web
tra tutti quello verde, a base di prezzemolo, acciughe e aglio).
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www.presidislowfood.it Tra gli appuntamenti... _ Mostra Nazionale dei Bovini di Razza Piemontese Cuneo (novembre) www.anaborapi.it _ Fiera Nazionale del Bue Grasso Carrù (dicembre) www.comune.carru.cn.it
Raschera
(DOP - Denominazione Origine Protetta) _ _ _ Porta il nome di un’alpe del Monte Mongioie il formaggio più tipico delle vallate monregalesi. Formaggio semigrasso, crudo, a pasta compatta di colore avorio, la Raschera ha un sapore fine e delicato nelle forme
più fresche, intenso e tendente al piccante se stagionato, e con sentori di malga ed erbe alpine nella variante “di alpeggio” (oltre i 900 m: Frabosa Soprana e Sottana, Roburent, Roccaforte, Ormea, Garessio, Magliano Alpi). La forma quadrata è antica: era più pratica di quella tonda nei trasporti su mulo.
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www.raschera.com
Bruss
_ _ _ Odore forte, sapore molto piccante, si gusta con la polenta o semplicemente sul pane: il Bruss è un “formaggio-di-formaggi” tipico delle prealpi piemontesi e dell’Alta Langa. Nato in tempi in cui non si buttava nulla, si ottiene mescolando pezzetti di diversi formaggi in contenitori di terra-
cotta, lasciandoli macerare nel latte o nel siero fino a quando non diventano un crema; solitamente la fermentazione viene interrotta aggiungendo distillati (grappa o acquavite), viceversa si arriva al bruss coi… vermi - come lo apprezzano i buongustai. Tra gli appuntamenti… _ Sagra della Raschera e del Bruss Frabosa Soprana (agosto) www.frabosa.com _ Sagra del Raschera e dei formaggi d’alpeggio, Ormea (settembre) www.ormea.eu
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_sapori e tradizioni
UN MONDO DI
Castagna Cuneo
(IGP - Indicazione Geografica Protetta) _ _ _ Tante varietà e una zona tipica che comprende tutte le vallate cuneesi, da quella del Po a quella del Tanaro. La castanicoltura nel cuneese è antichissima (XII sec.): la castagna era un elemento essenziale della dieta delle famiglie e uno dei pochi prodotti della montagna commercializzabili. Nel ‘700, in provincia di Mondovì il castagno copriva 36.800 ettari, e circa 11.500 in quella di Cuneo: insieme rappresentavano il 54% della superficie castanicola piemontese. Oltre al prodotto fresco: la castagna bianca (sbucciata e secca, secondo tradizionale 24 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
essiccazione a fuoco lento nei secou) e la farina. In autunno, ogni centro, grande o piccolo, intorno a Mondovì e nellle valli vicine, ha la propria sagra o festa della castagna: Montaldo Mondovì, Frabosa Sottana, Sangiacomo di Roburent, Garessio… Tra gli appuntamenti… _ Fiera Nazionale del Marrone Cuneo (ottobre) www.marrone.net
Foto_ fonte web; B. Murialdo; banca immagine
Marron Glacé
_ _ _ Tra le lavorazioni pasticcere della castagna, il marron glacé ha nella Granda un posto d’onore non solo perché celebre ed esportato in tutta Europa, ma anche perché un’ipotesi sulle origini incerte delle castagne sciroppate e ricoperte di glassa le colloca, nel ‘500, proprio nel cuneese dove c’erano abbondanza di frutti e disponibilità di zucchero. L’inventore sarebbe stato un cuoco di corte del Duca di Savoia, Carlo Emanuele I; altre ipotesi vogliono Lione come patria dei dolci.
Cupèta
_ _ _ Dolce tipico, un tempo preparato nelle case per le festività natalizie, è a base di nocciole e/o noci tostate, cotte nel miele, e racchiuse
tra due ostie. Diametro di circa otto centimetri e altezza di uno.
Risole
_ _ _ Pezzo forte, anzi celebre, delle pasticcerie monregalesi, le risole sono paste di sfoglia ripiene di marmellata: il nome e la forma a mezzaluna evocano il sorriso, non a caso sono il dolce tipico del Carnevale (ma le troverete tutto l’anno). Fragranti, dolci, burrose, leggere: irresistibili.
Monregalesi al Rhum
(PAT - Prodotto Agroalimentare Tradizionale) _ _ _ Praline a base di cioccolato e rhum: due cialde di
___ Ricetta La torta di castagne
Foto_ studio Lulalabò | box: banca immagine
Mais ottofile n sole lla pannocchia co Antica varietà da chicchi arancio di li ina ud git otto file lon di una i di amido. Frutto arrotondati, ricch ta. len po la r pe ale ide lunga selezione,
meringa racchiudono il morbido composto, e il tutto è ricoperto di cioccolato fondente. Con il passare del tempo sono nate diverse varianti di monregalesi, utilizzando altri liquori, come il limoncello, o inserendo in alternativa nocciole, mandorle o caffè.
Paste di Meliga
(PAT - Prodotto agroalimentare tradizionale; Presidio Slow Food) _ _ _ Tipici biscotti del Monregalese dalla forma varia, a base di farina di mais, burro, uova e zucchero, sono gialli e croccanti, e scricchiolano appena sotto i denti. Ideali con lo zabaione, accompagnate da un bicchiere di passito o Moscato, o bagnate nel Dolcetto secondo antica tradizione.
Conosciutissime, diffusissime… e così restano in pochi a farle proprio “come una volta”. Il Presidio Slow Food, tutelando ingredienti e metodi tradizionali delle paste monregalesi, ha anche contribuito a ricreare una filiera all’insegna della qualità (dalla coltivazione dell’antico
mais ottofile alla riattivazione di un mulino a pietra che ne garantisce la farina).
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www.presidislowfood.it www.lepastedimeliga.it
Rakikò
_ _ _ Un amaro liquoroso a base di erbe nato nel 1924 a Mondovì, nelle cantine dello storico bar-pasticceria Comino (oggi Grigolon) dove è ancora esposta la pergamena originale che ne racconta la storia.
INGREDIENTI _ zucchero g. 250 _ burro g. 200 _ pasta di marroni g. 150 _ uova intere n. 4 _ panna g. 100 _ farina 00 g. 250 _ farina di castagne g. 50 _ lievito g. 10 PREPARAZIONE _ montare a crema il burro e lo zucchero _ aggiungere la crema di marroni, le uova e la panna _ incorporare le farine e il lievito setacciati insieme _ sistemare in tortiera imburrata e infarinata _ cuocere a 170°C per 20 minuti circa _ glassare con crema ganache (cioccolato e panna) A cura di Brunella Gazzola docente di cucina e pasticceria nelle classi di Scuola di Arte Bianca dell’Istituto Alberghiero G. Giolitti
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Mondovì_GUIDA ı 25
Foto_ L. Martinuz
___ Slow Shopping Dove comprare i prodotti più significativi del territorio: le segnalazioni della Condotta Slow Food - Monregalese e Val Tanaro, a cura del presidente onorario Gianni Ferrero. Vini _ Associazione Dolcetto delle Langhe Monregalesi Via Montex 1, Vicoforte 0174.563364 _ Prodotti tipici locali Erba Matta P.zza Maggiore 6/a, Mondovì 0174.42583 Trota affumicata a freddo _ Azienda Agricola Agritrutta Via S. Biagio 13, Mondovì 0174.686125 Cece di Nucetto, fagiolo di Bagnasco, rapa di Caprauna _ Consorzio per la valorizzazione e la tutela dei prodotti tipici Alta Val Tanaro c/o Comunità Montana Via al Santuario 2, Garessio 0174.806721 Bala d’Asu _ Macelleria Revelli Via Roma 66, Monastero Vasco 0174.689115 26 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Salumi _ Cascina Biasin, Azienda Agricola Sorelle Gasco Via Rifreddo 30 - Fraz. S. Giovanni dei Govoni, Mondovì 333.6688774
Raschera DOP e altri formaggi _ Società Agricola Cooperativa Frabosa Soprana Via Frabosa Nuova, Loc. Mongrosso, Frabosa Soprana 0174.244638
Salumi CON.SA.TI _ Salumificio Monregalese Via delle Langhe 25, Mondovì 0174.40314
Formaggi e yogurt _ Agritomeria Sanbiagese Azienda Agricola Marabotto Elio Fraz. San Biagio 8, Mondovì 0174.686283
Prosciutto di montagna, pancetta stufata e altri salumi tipici _ Salumificio Villanovese Via IV Novembre 13, Villanova M.vì ☎ 0174.699152 Macellerie, carni di animali allevati sul territorio _ Macelleria Mauro & Diego P.zza Ellero 64, Mondovì ☎ 0174.43152 _ Macelleria Sergio & Vì Via Piandellavalle 12, Mondovì ☎ 0174.42.068 Pasta fresca e ripiena _ Michelis Egidio Via Vigevano 12, Mondovì ☎ 0174.43818 Formaggi _ Agrinatura Occelli Via Santa Libera 13, Pamparato ☎ 0174.351007
Pane e paste di meliga del Monregalese _ Panetteria Quaglia Via Corsagliola 4, Montaldo M.vì 0174.227076 _ Panetteria Nasi Via Santa Libera 16/A, Pamparato 0174.351183 Torte con farine locali e paste di meliga del Monregalese _ Torteria Il Bottegone Via Provinciale 57, Roburent 0174.228283 Paste di meliga _ Consorzio per la tutela e la promozione delle paste di meliga del Monregalese Presidio Slow Food P.zza Carlo Emanuele 47, Vicoforte 0174.551048
Risole _ Bar Pasticceria Comino Via Marconi 1, Mondovì 0174.43513 Monregalesi al rhum _ Bar Pasticceria Grigolon C.so Statuto 4, Mondovì 0174.43564 Gelati _ Bar Gelateria Lurisia V.le Einaudi 2, Mondovì 0174.43525
Monregalese e Alta Valle Tanaro
Mercato Contad ino Mercato agroalim entare riservato ai prodotti km ze ro delle aziende agricole locali: garanzia di stagionalità, tracciabilità della filiera produ tti prezzo, promozio va, trasparenza del ne di cultura rur ale e tradizioni del ter ritorio. Ogni ma rtedì e sabato, in Piazza Ellero, in concom itanza con i mercati rio nale e cittadino . F
___ Dove mangiare
Ristoranti, trattorie, osterie, agriturismo, pizzerie e self-service a Mondovì e negli immediati dintorni A PIAZZA
A BREO
Osteria La Bua Via Vasco 8 | 0174.558212
Osteria Quattro stagioni Vicolo del Teatro 18 | 0174.330807 www.osteriaquattrostagioni.net
Osteria Vineria Cantine Bonaparte P.zza Maggiore 3 | 0174.553074
Pizzeria Don Alfò P.zza Cesare Battisti 3 |
A DUE PASSI DAL CENTRO E FUORIPORTA
Ristorante Crazy Horse Via Rifreddo 36 | 0174.61274
Agriturismo Acqua Dolce Strada San Biagio 13 0174.686835 www.acquadolce.net
Ristorante Enoteca La Borsarella Via del Crist 2 | 0174.42999 www.laborsarella.it
Pizzeria U.S. TNT C.so Statuto 2 | 0174.553206
Agriturismo La Dimora del Contadino Fraz. Merlo 37 | 0174.43713
Ristorante Il Ristorantino Egidio Michelis Via Vigevano 12 | 0174.47665 www.michelis.it
Ristorante Marchese d’Ormea Via Carassone 18 | 0174.330757
Ristorante Villa Nasi Via Delvecchio 2 | 0174.46666 www.parkhotelmondovi.it
Albergo Ristorante I Gelsi Str. prov. Mondovì-Villanova 11 0174.42622 | www.albergoigelsi.it
Self-service Stuzzicò C.so Milano 38 - Zona industriale 0174.330890
Ristorante Pizzeria Belvedere Piazza Maggiore 1 | 0174.43537
Ristorante Pizzeria Capri C.so Statuto 14 | 0174.43570
Osteria San Quintino Str. S. Quintino 24 | 0174.61305
Trattoria Aimo Loc. San Giovanni dei Govoni, 5 0174.61214
Trattoria del Teatro Via delle Scuole 10 0174.40050 | 347.6246504
Ristorante Pizzeria Le Ripe Via Ripe 11 | 0174.46977
Pizzeria Italia - Da Mauro Via Tiro a segno 55 0174.551327
Ristorante Il Baluardo P.zza d’Armi 2 | 0174.330244 www.marclanteri.it
Trattoria Ezzelino Via Vico 29 | 0174.558085 Trattoria Pizzeria La Piemontese Via Vico 17 | 0174.43596
0174.43556
Self-service Ore 12 Corso Statuto 22 | 0174.552465 Trattoria London Via Malfatti 5 | 0174.43590
Pizzeria Pizza Yard Via Rosa Bianca 36 |
0174.554268
Pizzeria Ristorante La Gerla Via Torino 41 | 0174.44500 Pizzeria Ristorante K2 Via Tanaro 10 | 0174.45795
Trattoria Breolungi Strada Statale 28 nord 10 Loc. Breolungi | 0174.61300 Trattoria Croce d’Oro Via S.Anna, 83 | 0174.681464 Trattoria Del Campo (Da Fausto) Via Momigliano 1 - Loc. Carassone 0174.42069
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UN MONDO DI_
natura e benessere
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PARCHI NATURALI Un “doppio” parco sulla cima più alta delle Alpi Liguri con almeno un quarto delle specie floristiche italiane; una riserva naturale che contiene un sito archeologico aperto al pubblico; un’oasi per uccelli migratori, per 200 specie residenti e per… birdwatchers; la sorgente di un torrente e i suoi tesori botanici. Lo spettacolo del Monregalese continua nel sottosuolo. Per la natura carsica, la zona è ricca di grotte; qui si trovano quelle “più colorate”, quelle “più estese”, il sistema carsico più grande del Piemonte, fiumi sotterranei ed abissi da record. Le acque sono un’altra risorsa: sorgenti “miracolose”, terme storiche, moderne spa, rendono Monregalese e dintorni una meta anche per il benessere. 28 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Valle Pesio
Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro
_ _ _ Il Parco comprende i due versanti del Marguareis (2651 m), la cima più alta delle Alpi Liguri, con le due vallate del Pesio e dell’Alto Tanaro, ed ospita il più importante sistema carsico alpino del Piemonte (vedi oltre). Immersa in boschi di abete bianco, faggio e larice, la Valle Pesio, per posizione geografica e clima, vanta la coesistenza di specie floristiche alpine continentali e mediterranee (1500: un quarto di quelle presenti in Italia). La fauna ospita le tipiche specie alpine (con la reintroduzione di capriolo e cervo, e la comparsa del lupo) e alcune di origine artica (i relitti glaciali) come la lepre variabile, l’ermellino e
la pernice bianca. L’avifauna conta presenze non meno importanti, come il picchio nero, il gallo forcello, il gufo reale, la civetta capogrosso, la civetta nana, l’astore, il biancone e l’aquila reale. D’inverno, il Parco diventa scenario impareggiabile per lo sci di E fondo. Nella sede di Chiusa Pesio: laboratori, aula didattica all’aperto, laboratorio territoriale di educazione ambientale, e la Collezione Fotografica Pellegrino. Da visitare: la Certosa di Pesio 17
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Sede: Via Sant’Anna 34, Chiusa Pesio 0171.734021 | www.vallepesio.it
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___ Foto_ G. Cera | nel testo: banca immagine
Fotografia
Michele Pellegrino, Valle Pesio, Torrente Pesio (1994)
Collezione Michele Pellegrino Via S. Anna 34, Chiusa Pesio _ _ _ La sede del Parco ospita l’opera del fotografo chiusano, un percorso in 300 scatti bianco-e-nero per scoprire le meraviglie naturalistiche della regione e E non dimenticarne la cultura. i
☎ 0171.734990
www.vallepesio.it Orario: lun-gio 8.30-12.30/14-17; ven 8.30-12.30; dom 15-18.
Versante Pesio: Carnino Inferiore, 0174.390194 Versante Tanaro: da Ponte di Nava (Ormea), risalendo la vallata oltre Viozene.
Giro del Marguareis A piedi o in MTB, trekking intorno alla più alta vetta delle Alpi Liguri, nel cuore del Parco Naturale Pesio e Tanaro: 5 giorni, 4 vallate, 5 rifugi, 53 km, 3500 m di dislivello.
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www.vallepesio.it
“Ho immortalato l’acqua che sgorga dalle sorgenti della valle, le abitazioni tipiche della zona, i volti dei frati e delle monache della Certosa, e gli sguardi degli sposi. Si tratta di atmosfere che altrimenti sarebbero condannate all’oblio.” (M. Pellegrino)
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_natura e benessere
UN MONDO DI
Benevagienna
Riserva Naturale Augusta Bagiennorum
Zona Roncaglia, (2 km da Benevagienna) _ _ _ Tra Benevagienna e Lequio Tanaro s’innesta il vallone del torrente Mondalavia, area di valore naturalistico ai margini di quella che fu una delle principali città romane della zona, Augusta Bagiennorum. La Riserva è così un’occasione per immergersi nella natura e nella storia. Fondata da Augusto alla fine del I sec. a.C. era, con Pollentia e Alba, ai vertici di un triangolo viario essenziale per l’occupazione del territorio a partire dal II sec. a.C. e fu un importante centro per almeno tre secoli. Da inizio ‘900 gli scavi hanno riportato 30 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
alla luce resti delle torri quadrangolari, del foro, del tempio, della basilica civile, delle terme, dell’acquedotto e dell’anfiteatro. Centro visita, area attrezzata, zona scavi a ingresso libero, sentiero archeologico autoguidato, visite guidate e laboratori. Da visitare: a Benevagienna, il settecentesco Palazzo Lucerna di Rorà (con lo scalone che tradizione vuole dello Juvarra) ospita il Museo Civico ArB cheologico.
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www.benevagienna.it Archea - Archeologia didattica e sperimentale: www.archea.info
Morozzo
Riserva Naturale dell’Oasi di Crava Morozzo
Loc. Crava _ _ _ Prima riserva protetta nella storia della LIPU (1973), l’oasi tutela una delle rarissime aree umide di pianura del Piemonte meridionale nata dai laghi artificiali di Crava e Morozzo realizzati nel 1928 per sfruttare i torrenti Pesio e Brobbio e divenuta zona di sosta migratoria per molti uccelli. Capanni in superficie e sommersi, percorsi, proiezioni didattiche, una foresteria (15 posti) per una “immersione” totale: l’area è studiata per coniugare il rispetto dell’habitat e l’osservazione ravvicinata e lo studio delle 200 specie censite tra stanziali quali il Germano reale, l’Airone cinerino, la Folaga, il
Tuffetto, e migratrici come l’Airone rosso e bianco, il Moriglione, il Mestolone e il Codone. Da visitare: il Castello di Rocca B De’ Baldi - Museo Etnografico
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0174.587393
Foto_ Archivio Comunale; Ente Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro; successive e nel testo: banca immagine
Grotte di Bossea SACRESTIA
percorso escursionistico
INGRESSO +836
GROTTE Riserva Naturale Sorgenti del Belbo
Centro visite: Montezemolo _ _ _ Il torrente Belbo nasce a pochi chilometri da Ceva, nei luoghi natali di Cesare Pavese, su un piccolo altopiano al confine con la Liguria. Nel primo tratto il Belbo si muove in una vasta zona umida (unica in Alta Langa) di interesse botanico, con tesori come le 22 specie di orchidee. Aree attrezzate e una fitta rete di sentieri: l’ideale per trekking, MBT e passeggiate a cavallo nella bella stagione, e per lo sci di fondo d’inverno. Da visitare: luoghi e percorsi pavesiani, www.fondazionecesarepavese.it e www.santostefanobelbo.it
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0171.734021 | www.vallepesio.it
RISALITA DI RINO +136
SEMIATTIVO
INFERNO
Valle Tanaro
SALA DELL’ORSO
Val Corsaglia
Grotte di Bossea
Frabosa Soprana, loc. Fontane _ _ _ Esplorate nel 1850, attrezzate per le visite nel 1874, le Grotte di Bossea sono celebri per le dimensioni degli ambienti, la spettacolarità delle concrezioni, la ricchezza di acque sotterranee, e il valore scientificonaturalistico (50 specie animali, reperti paleontologici, piena attività speleogenetica, stazione scientifica idrologica dal 1969). Lunghe più di 2 chilometri con un dislivello di oltre 200 metri, le grotte si compongono di una zona superiore di strette gallerie su più livelli, e di una inferiore, caratterizzata da dimensioni imponenti e aperta ai visitatori. Le due zone sono separate dalla ca-
SALA DELLE FRANE
SALA DEL BALDACCHINO
LAGHI MILANO
LA FINESTRA
scata del lago sotterraneo di Ernestina, che si attraversa in sospensione con una passerella. È solo uno dei momenti di un percorso all’insegna di avventura e meraviglia che, condotto come un’indagine speleologica, porta a scoprire saloni giganteschi (oltre 150 metri di lunghezza), canyon, torri, stalagmiti di 10 metri (Il Missile, inclinato di 45 gradi) e colate calcaree di 25 (Il Buddha), fino a incontrare lo scheletro completo di un ursus spelaeus, l’orso che popolava le grotte del cuneese fino a 15 mila anni fa. Quota d’ingresso: 836 m Sviluppo spaziale rilevato: 3000 m Dislivello totale: 199 m Dislivello settore turistico: 115 m Lungh. torrente ipogeo: 1200 m Temperatura media: 9° C
SALA GARELLI
LAGO DI ERNESTINA +136
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☎ 0174.349240
www.grottedibossea.it Apertura: tutto l’anno Ingressi: feriali, h. 10-11.30-15-16.30; festivi, h. 10-11.30-14.30-16-17.30 Val Maudagna
Grotte del Caudano
Frabosa Sottana, fraz. Miroglio _ _ _ Scoperte nel 1898 durante i lavori per l’acquedotto della centrale idroelettrica, note per il primo esperimento mondiale di vita sotterranea intitolato 700 ore sotto terra (1961), sono le grotte più estese e tra le più ricche di stalattiti e stalagmiti d’Italia. Il complesso di gallerie orizzontali su quattro piani, generato dall’azione di due torrenti ipogei confluenti, si rifeMondovì_GUIDA ı 31
_natura e benessere
UN MONDO DI
Foto_ a sinistra: fonte web; idem | a destra: ATL Cuneo; Archivio Comunale; ATL Cuneo
FIUMI SOTTERRANEI E ABISSI risce nel nome (dal piemontese caud, caldo) alla temperatura delle acque che scaturiscono a 10°C senza mai gelare. Di interesse paleontologico (numerose ossa di ursus spelaeus), ricco di specie animali (aracnidi, anfibi, diplopodi, ortotteri, chirotteri), caratterizzato in più punti da soffitti perfettamente orizzontali, il complesso può essere visitato anche nelle parti non turistiche, in percorsi facili e guidati (su prenotazione). Ospita eventi culturali, una mostra permanente di ceramica 14 e, a Natale, il presepe Quota d’ingresso: 780 m Sviluppo spaziale rilevato: 3200 m Lunghezza ramo turistico: 900 m Dislivello: 35 m Temperatura media: 12° C
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0174.240319 | www.mondole.it www.grottecaudano.altervista.org Ingressi: ottobre-marzo, h. 11-1516.30; aprile-settembre, h. 13-14.3016-17.30. Giorni feriali non compresi in questi periodi: visite su prenotazione (min. 4 persone). La visita guidata dura 60-70 minuti. Valle Ellero
Grotte dei Dossi
Villanova M.vì, loc. Dossi _ _ _ Situata sul pendio del Monte Calvario di Villanova, “la grotta più colorata d’Italia” fu scoperta casualmente da un cacciatore nel 1797. È stata la prima grotta scoperta nella provincia di Cuneo, e la prima in Italia a essere illuminata da luce elettrica. Oltre 900 metri di corridoi e sale decorati da
concrezioni policrome, stupefacenti per varietà e sfumature: ambienti ricchi d’atmosfera, colorati e suggestivi come i loro nomi - Galleria moresca, Salottino gotico, Grotta dei pipistrelli, Barca di Caronte, Anticamera dell’inferno... Quota d’ingresso: 620 m Percorso di visita: 910 m Dislivello: 21 m
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0174.42646 www.comune.villanova-mondovi.cn.it Apertura: tutto l’anno, domenica e festivi h. 15-18; feriali e gruppi su prenotazione Rete sentieristica villanovese: www.comune.villanova-mondovi.cn.it
Val Corsaglia
Grotta della Mottera
Frabosa Soprana, loc. Fontane _ _ _ Con oltre 3 km percorribili il collettore della Mottera rappresenta uno dei più lunghi fiumi sotterranei a livello nazionale. Quota: 1325 m Sviluppo totale: 12000 m Dislivello: 600 m Valle Tanaro
Piaggia Bella e altri abissi
Massiccio del Marguareis _ _ _ Sotto il massiccio del Marguareis ci sono chilometri di gallerie naturali. Il complesso di Piaggia Bella, con oltre 36 chilometri di sviluppo e quasi 1 di profondità, è la principale cavità del sistema carsico, ed è la più nota come
campo di audaci esplorazioni di cacciatori di record o di osservazioni scientifiche. Oltre a Piaggia B. sono di interesse Labassa (15 km di sviluppo, oltre 500 m di profondità), il Colle dei Signori (5 km, oltre 500 m), e molte altre ancora, tutte potenzialmente collegate tra loro a formare uno dei sistemi carsici più estesi d’Europa. ___
Links utili _ CAI Mondovì www.cai.mondovi.cn.it _ Parchi della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it/parchi _ Parks.it | www.parks.it _ Montagna in Provincia di Cuneo http://montagna.provincia.cuneo.it _ Rete Sentieristica del Piemonte
www.regione.piemonte.it/ retesentieristica _ Gulliver - itinerari | www.gulliver.it _ AGSP - Gruppi Speleologici Piemontesi | www.gsptorino.it _ OpenSpeleo | www.openspeleo.org
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_natura e benessere
UN MONDO DI
i TERME E ACQUE Lurisia
Terme di Lurisia
Via delle Terme _ _ _ Il nome Lurisia deriva dalle “lose”, lastre sottili di ardesia utilizzate nelle costruzioni locali (i tipici tetti). Nel 1900 un minatore, estraendo lose nella grotta Nuvolari (oggi Terme), colpì una vena sorgiva: l’acqua formò un laghetto “miracoloso”, dove le ferite dei minatori cicatrizzavano in modo rapidissimo. Le proprietà curative delle acque della zona erano già ben note agli abitanti, che avevano scoperto ad esempio che le piaghe degli zoccoli degli animali guarivano prima attraversando il torrente Lurisia. Con l’inizio del nuovo secolo, la scienza spiegò il mistero: l’acqua è radioattiva per la presenza di autunite nei giacimenti minerari; Marie Curie, 34 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
premio nobel per gli studi sul radio, effettuò personalmente analisi e misurazioni. L’Istituto Termale venne inaugurato nel 1940, Lurisia divenne luogo di villeggiatura di grandi nomi e E , e oltre all’acstazione sciistica qua curativa Garbarino si scoprirono altre sorgenti per l’imbottigliamento (Santa Barbara). Altitudine: 720 m Acque: 30 sorgenti; per le terapie termali sono utilizzate la Fonte Santa Barbara (diuretica e purificante) e la Fonte Garbarino (farmaco naturale, antinfiammatorio e rilassante) Cure: cure idropiniche, inalazioni (con un reparto speciale per bimbi), balneoterapia, bagno turco, fangoterapia, fisioterapia respiratoria, grotte e stufe
calde (antroterapia), idromassaggi, irrigazioni e docce interne, magnetoterapia, massaggi, ayurveda, riflessologia plantare, trattamenti estetici anti-cellulite e anti-age. Indicazioni terapeutiche: patologie del sistema urinario, della cute, del sistema scheletrico, del sistema digerente, del sistema genitale e riproduttivo, del ricambio; allergie
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Terme di Lurisia
0174.683421 | www.lurisia.it Apertura: tutto l’anno Terme Club Calcetto, tennis, beach volley, bocce; circuito per quad; tornei; intrattenimento 334.9778152 | 338.4454071 Centro Ippico La Canunia Maneggio, equitazione alpina (E.N.G.E.A.), passeggiate a cavallo, trekking; scuderie presso Terme Club e “Bastidetta”, via Valcocca 338.4454071 | www.lacanunia.com
Foto_ archivio Terme di Lurisia (tranne immagine 4 da sinistra)
Servizi: ambulatorio medico Centro benessere: trattamenti per viso e corpo Attività: passeggiate guidate nel Parco Termale, escursioni a cavallo, campi da tennis e bocce Santuario di Vicoforte
Le acque - Fonti Ilaria
Via Acque 4 16 , _ _ _ Nei pressi del Santuario le acque Fonti Ilaria sgorgano da due sorgenti, una magnesiaca e una solforosa. Furono scoperte nel 1853 durante degli scavi alla ricerca di argilla, e nel 1862 vennero loro riconosciute “virtù medicinali rilevanti e preziose” per curare le patologie dell’apparato ga-
stroenterico e cardiovascolare. Un piccolo stabilimento nel parco, con servizio bar-cremeria interno, a due passi dal celebre Santuario. Altitudine: 550 m Acque: Fonti Ilaria, due sorgenti: una nasce a 8 m di profondità e fornisce acqua carbonato-calcico-magnesiaca a 10°C; l’altra, di acqua solforata a 11°C, nasce a 17 m Cure: idropiniche Indicazioni terapeutiche: inestetismi della pelle; patologie di orecchio, naso e gola, del ricambio e del sistema scheletrico.
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0174.569355 www.leacque.it Apertura: chiuso in ottobre
Garessio
Terme di Garessio
Parco delle Fonti San Bernardo, Via al Santuario 1 _ _ _ Una lunga storia attestata da numerosi reperti romani, e una leggenda che vuole queste “fonti miracolose” già rimedio ai problemi renali e circolatori di Aleramo, capostipite dei Marchesi di Monferrato 1 . Apprezzate da Napoleone e dai Savoia, le acque S. Bernardo di Garessio (uno dei prestigiosi Borghi più belli d’Italia nonchè stazione sciiE ), negli anni ’20 stica “vista mare” attiravano un turismo d’èlite, e già nel ’26 erano imbottigliate e commercializzate e promosse in un felice connubio con l’arte. Ancora oggi le Terme hanno sede nella palazzina liberty immersa nel parco dove si può bere passeggiando lungo i Percorsi della salute.
Altitudine: 600 m Acque: scarsamente mineralizzata, leggerissima, sgorga dalla sorgente Rocciaviva a 1300 m, sul versante piemontese delle Alpi Marittime Cure: idropinoterapia, tisane, aerosol, chinesiterapia, massaggi Indicazioni terapeutiche: patologie di fegato, vie biliari, apparato urinario, ricambio, sistema scheletrico, cute; indicata nell’alimentazione del neonato Servizi: ambulatorio medico Centro benessere: massaggi, fittness, riequilibrio energetico Attività: eventi sportivi e culturali nel parco
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0174.81051 www.comune.garessio.cn.it Apertura: giugno-settembre Mondovì_GUIDA ı 35
_natura e benessere
UN MONDO DI
i
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Acque in bottiglia
_ _ _ Molte delle più note acque in bottiglia che troviamo sulla nostra tavola provengono dalle fonti del Monregalese. Lurisia _ Acqua Lurisia, Fonte Santa Barbara www.lurisia.it
QUALCHE KM IN PIÙ Valle Stura
Terme di Vinadio
Vinadio, Fraz. Bagni _ _ _ Note già in epoca romana, le Terme alle falde del Monte Oliva hanno acque da primato per qualità, capacità curative e temperatura - da 30 a 75°C sono le più calde del patrimonio idrogeologico dell’Italia nord-occidentale. Altitudine: 1323 m Acque: mediominerale, solfurea, ipotermale, ipertermale, bicarbonica, alcalina (principio attivo: zolfo); varie sorgenti nei dintorni, due interne (Stufa Antica e Stufa Santelli) e pozzi con pompe.
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0171.959395 www.termedivinadio.com Apertura: tutto l’anno 36 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Valle Gesso
Terme Reali di Valdieri
Valdieri, Fraz. Terme di Valdieri _ _ _ Nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, a 1370 m, Valdieri e le sue sorgenti calde sono il più alto complesso termale d’Italia. Il primo stabilimento è del 1588, ma è a metà ’800, quando Valdieri divenne residenza estiva dei Savoia e riserva reale di caccia 17 , che il complesso fu rinnovato e assunse la forma attuale, col suo contorno di chalet, palazzine di caccia, casa della Bela Rosin e Hotel Royal. Altitudine: 1370 m Acque: oligominerale solfureosolfato-cloruro sodica ipertermale, alla temperatura di 36°C
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0171.97106 | www.termedivaldieri.it Apertura: giugno-settembre
Foto_ ATL Cuneo; idem; Archivio Terme di Lurisia
Roccaforte _ Acqua Mellin, Fonte Acquam www.mellin.it _ Acqua Nuova Gareisa, Fonte San Maurizio www.nuovagareisa.it
_ Acqua Roccaforte, Fonte San Maurizio www.fontisanmaurizio.com Garessio _ Acqua S. Bernardo www.sanbernardo.it Ormea _ Acqua Vera, Fonte Ulmeta www.nestle-vera.it Vinadio _ Acqua Sant’Anna www.santanna.it
Foto_ Archivio Terme di Lurisia
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UN MONDO DI_
montagne e sport
E
SCI Le Valli Monregalesi sono le quattro valli delle Alpi Liguri che storicamente e geograficamente gravitano su Mondovì: Ellero, Maudagna, Corsaglia e Casotto. A corona, alcune delle principali cime: Mondolè, Seirasso, Mongioie, Cima delle Saline, Cars, Pizzo d’Ormea, Marguareis... Un patrimonio naturalmente ricco, potenziato da moderne strutture che lo rendono d’inverno un paradiso della neve, e d’estate ( ), col supporto di una rete di rifugi, un territorio tutto da esplorare (percorrere, scalare, discendere o sorvolare!), imperdibile per gli amanti della montagna. Lo sport è anche in città: tradizione e presente di campioni, contesto vivo, e strutture di qualità, rendono Mondovì, come le valli, arena di competizioni ad ogni livello (Olimpiadi comprese). Tra le specialità, impossibile dimenticare le mongolfiere: la città ormai ne è una capitale internazionale e il loro raduno apre ogni anno il calendario sportivo. 38 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
MONDOLÈ SKI
_ _ _ Si sviluppa sul gruppo MongioieMondolè ed è il più grande comprensorio del Cuneese: Mondolè Ski è l’area sciistica che collega i complessi di Artesina, Prato Nevoso e Frabosa Soprana (Monte Moro, Malanotte), e mette a disposizione di passione e agonismo oltre 130 km di piste e 40 impianti dove si scia davvero giorno e notte. Discesa, snowboard e fondo ad Artesina; discesa e uno degli snowpark di riferimento italiani a Prato; discesa, snowboard e racchette nella più storica delle stazioni monregalesi, Frabosa. D’estate gli stessi luoghi sono vivaci località di villeggiatura immerse nella natura.
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www.mondole.it
infoimpianti: 24/24h, per sapere tutto su impianti-neve-meteo del comprensorio. 0174.087014
i Artesina
0174.242000 | www.artesina.it altitudine: 1300-2092 m piste da discesa: 56 km su 18 piste risalita: 6 seggiovie, 6 skilift, 2 tapis-roulant; skipass mani libere pista da fondo: 4 km snowboard: snowboard park illuminato altro: pattinaggio su ghiaccio, mini motoslitte, Giocomondo-parco giochi sulla neve scuole di sci: Scuola Sci Artesina ( 0174.242006), Scuola Sci Marguareis ( 0174.242112), Mondolé Ski Team ( 335.6748020), Sci Club Artesina ( 0174.334016)
Foto_ a sinistra: R. Dadone | a destra: Archivio Comunale
estate: palestra di roccia, trekking, bob estivo, tuning su pista, campi estivi per ragazzi, equitazione, Giocomondo-parco giochi. trasporti: autobus Mondovì-FrabosaArtesina-Prato Nevoso (www.atibus.it)
i Prato Nevoso
0174.334100/334130 www.pratonevoso.com altitudine: 1468-1935 m piste da discesa: 37 km su 20 piste risalita: 6 tapis-roulant, 3 seggiovie, 2 skilift; skipass mani libere altro: sci notturno; snow trikke; freeride segnalata; eliski; quad e go kart su neve; motoslitta; campo pratica per bambini, pattinaggio su ghiaccio, Pratolandia-parco giochi sport per disabili: Associazione Sportiva Freewhite, www.freewhite.it
scuole di sci: Scuola Sci Prato Nevoso (www.scuolascipratonevoso.it), Scuola Sci Ski Leader (www.scuolasciskileader.it), Scuola Sci Snow Academy (www.snowacademy.it) estate: bike (Cannondale Bike Resort: escursioni guidate e downhill), golf, skiroll, equitazione, trekking, Pratolandia-parco giochi trasporti: autobus Mondovì-Frabosa -Artesina-Prato Nevoso (www.atibus.it), navetta Genova-Prato Nevoso
La monoposto di Monte Moro Inaugurata il 19 dicembre 1948, fu per anni la più lunga monoposto d’Europa. Tra gli ideatori di quest’impresa titanica fu un frabosano che faceva la discesa del Moro in 3’ e 16’’, Eugenio Bonicco. Campione italiano di gigante e libera, olimpionico nella Valanga azzurra con Zeno Colò a St. Moritz nel ’48, aveva visto gli impianti più all’avanguardia e salì in prima persona a tracciare il percorso e a disboscare. Ebbero inizio l’era moderna dello sci monregalese e una lunga tradizione di scuola e campioni.
6 boarder cross, 1 half pipe risalita: seggiovia quadriposto
Spring Splash! - Prato Nevoso (aprile) Tra gli eventi, l’o rmai classica pa zza di primavera su neve e acqua: un corsa a ripida rampa bianca e una lunga piscin a da attraversare. Si tenta l’impresa da soli, in gruppo, e con qu gommone alla va alsiasi mezzo: dal sca da bagno. Il pri tuffo dopo l’inve rno è quasi assicu mo rato.
i Snowpark Prato Nevoso
area freestyle per snowboard e sci 0174.334100/334130 www.snowparkpratonevoso.com lunghezza: 2.2 km impianti: 11 jumps, 8 box, 7 rails, Mondovì_GUIDA ı 39
_montagne e sport
UN MONDO DI
i Frabosa Soprana
0174. 244052 | www.frabosaski.it turismo: 0174.244010 altitudine: 884-1740 m piste da discesa: 40 km su 14 piste risalita: 5 seggiovie, 1 tapis-roulant, 1 skilift; skipass mani libere snowboard: snowpark con circuito attrezzato, slalom parallelo, dual band; gare e competizioni, racchette da neve scuole di sci: Scuola Sci Frabosa Soprana ( 0174.244095 www.frabosaski.it/scuolascifrabosa) estate: Frabolandia-parco giochi (tutto l’anno); piste freeride mtb (www.freebosaride.it) volo: scuola di deltaplano e volo libero (partenze deltaplano da Malanotte tutto l’anno) trasporti: autobus Mondovì-Frabosa40 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Artesina-Prato Nevoso (www.atibus.it)
Lurisia Monte Pigna _ _ _ Sul Monte Pigna, sopra Lurisia, piste da discesa e fondo e percorsi con D . racchette; a valle le Terme
i
0174.683117 www.lurisiamontepigna.it altitudine: 1340-1800 m piste da discesa: 29 km su 15 piste; ski-pass mani libere risalita: 1 cabinovia, 1 seggiovia, 1 tapis-roulant, 5 skilift; skipass mani libere piste da fondo: 2,5 km su 1 pista a quota 1500 m racchette da neve: 1 percorso in quota (Monte Pigna), 1 a valle (Valle Cocca)
Foto_ E. Fili; E. Chiecchio; M. Fissore
scuole di sci: Scuola Sci e Snowboard Lurisia Terme ( 349.5065579 | 339.7898954) D estate: trasporti: navetta dal centro paese
Piste di Fondo di Roccaforte e Rastello
_ _ _ Per fare fondo all’ombra del Mondolè, e con una linea diretta per Artesina via seggiovia.
i
0174.65118 altitudine: 574-826 m piste da fondo: Pista Morà (Roccaforte-Norea-Lurisia, panoramica di medio-alta difficoltà, 12 km), e Pista Rastello (7 km, tecnica e impegnativa) - entrambe FISI risalita: seggiovia di collegamento
con Artesina-Mondolè Ski scuole: Sci Club Valle Ellero (www.sciclubvallellero.it)
Centro Sportivo Marguareis
_ _ _ Il Marguareis e il Parco Naturale della Valle Pesio sono lo scenario straordinario per fondo, racchette, scialpinismo e biathlon.
i
0171.739007 | www.vallepesiosci.it trasporti: autobus da Chiusa Pesio (Autolinee Vallepesio, 0171.734496) altitudine: 750-1100 m piste da fondo: 30 km, 5 piste (una omologata FISI per agonismo) racchette da neve: 8 km, 2 percorsi biathlon, scialpinismo scuola di sci: Scuola Sci Nordico Certosa (scuolasci@vallepesiosci.it) D estate:
Cars 2.217 s.l.m.
Saline 2.612 s.l.m.
Turra 1.755 s.l.m.
RIFUGIO MONDOVÌ
RIFUGIO COMINO
Pigna 1.768 s.l.m.
MONTE MORO
MALANOTTE
RIFUGIO BALMA
PRATO NEVOSO
Mongioie 2.630 s.l.m.
Durand 2.092 s.l.m.
Mondolé 2.382 s.l.m.
___ Mondolé Ski (Artesina, Frabosa Soprana, Prato Nevoso), Lurisia, Rastello
RIFUGIO GARELLI
ARTESINA
BARACCO
S. ANNA RASTELLO
PREA
FRABOSA SOPRANA
NOREA
FRABOSA SOTTANA
LURISIA TERME ANNUNZIATA DHO
PARCO NATURALE VALLE O PESIO
BERTINI GHIRARDE
SACCONI
MORA MAGNALDI
Mondovì
ROCCAFORTE M.VÌ
Autostrada Torino-Savona
BONADA
BOTTI
S. LUCIA VILLANOVA
Mondovì_GUIDA ı 41
_montagne e sport
UN MONDO DI
San Giacomo di Roburent
_ _ _ Discesa e fondo a Roburent e nel comprensorio del Parpaiun, tra Alpet e Colmè, mentre verso Pamparato si “ciaspola”.
i
0174.227054/227200 www.nobru.it trasporti: autobus MondovìRoburent-Sangiacomo-Pamparato Montaldo (Brao 0174.222035) autobus Genova-Sangiacomo (Autolinea Merlo 0171.689927) altitudine: 1000-1600 m piste da discesa: 33 km su 21 piste risalita: 2 seggiovie, 6 skilift piste da fondo: 2,5 km su 2 piste; accesso gratuito racchette da neve: percorsi tra Sangiacomo e Pamparato scuole di sci: Scuola Sci 42 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Sangiacomo Action ( 345.6911554 0174.227844), Scuola Sci Sangiacomo ( 0174.227117), Sangiacomo Sporting Club ( 0174.227179) estate: trekking, seggiovia Alpet, MTB, equitazione, roccia, tiro con l’arco, tiro al piattello, golf 9 buche e campo pratica, tennis, calcio, piscine, acque curative (Liset)
Foto_ Capellino; www.trerifugi.com
Garessio
_ _ _ Una decina di minuti di strada in più, per vedere il mare sciando: Garessio è il primo, cronologicamente, e ultimo, geograficamente, avamposto sciistico delle Alpi prima della Liguria. Discesa, fondo, racchette, e a valle le D . Terme
i
0174.809898 | www.garessio2000.it altitudine: 1070-2000 m piste da discesa: 30 km su 13 piste risalita: 1 seggiovia, 1 tapis-roulant, 3 skilift, pista a cronometraggio fisso;
La tre rifugi Roccaforte (marz o) Con partenza a Pian delle Gorre , nel Parco Alta Valle Pesio e Tanaro, e arrivo a Baracco di Rocca for storica gara intern te Mondovì, l’ormai azionale sci alpini a squadre attrav stica ersa le Valli Pesio , Ellero e Maudagna, e inanella i tre rif ugi del monregalese (G arelli, Mettolo-Or este, Havis-Mondovì) . Du competizione: top e categorie di class (tecnica cla ssica) e classic (tecnica libera).
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www.trerifugi.co m
quad su neve per bambini piste da fondo: 10 km, 4 piste (Centro fondo Cantarana) racchette da neve: 15 km, 2 percorsi (Garessio-Castello di Casotto, e Garessio-Colle Casotto-Cima Berlino-Mussiglione) D estate:
Foto_ I. Bovolo; banca immagine; L. Martinuz
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PER I PIÙ PICCOLI
_ Artesina Giocomondo (inverno/estate) www.artesina.it _ Frabosa Frabolandia (inverno/estate) Frabosadventure Parco avventura (estate) | www.frabolandia.it _ Prato Nevoso Pratolandia (inverno/estate) La collina dei daini (inverno/estate) www.pratonevoso.com _ Comprensorio Mondolè Mondolè Camp - Centri estivi per bambini e ragazzi (estate) www. mondole.it _ Roccaforte Garden sport (estate) www.gardensport.it
RIFUGI E ITINERARI Valle Ellero
Rifugio Havis de Giorgio Mondovì (Rocca del Pis, 1761 m) i
0174.65555 www.rifugiomondovi.com Posti letto: 86 (inverno 6) Come raggiungerlo (tempo di cammino): in auto da Roccaforte a Porta di Pian Marchisio (Valle Ellero), poi seguire il percorso per il rifugio (45’; vedi il dettaglio La Via del Sale). Servizi: navetta; parco giochi per bimbi; palestra di roccia. Ascensioni (quote): Punta Havis De Giorgio (2203 m), Cima Seirasso (2435 m), Cima della Brignola (2472 m), Cima Pian Ballaur (2604 m), Cima delle Saline (2612 m),
La Via del Sale: al Rifugio Mon dovì a piedi o in MTB Salire al Rifugio Havis-Mondovì significa ripercorrere in pa rte quella che fu una delle antiche “vi e del sale”. Proba bile collegamento rom Monte Mongioie (2630 m), ano del I sec. a.C pianura e mare . tra Punta Marguareis (2651 m) (la Via Pompea, tra Alb e Albenga) tracci Traversate: al Rifugio Garelli per la ata sui sentieri già a popolazioni celtic di he Porta Sestrera; al Rifugio La Balma secoli una via pri e liguri, divenne nei vil eg iat a pe r il commercio per la Colla Rossa e la Colletta del sale tra Piemo nte Dalla piazza di Ra e Liguria. Seirasso; al Bivacco Cavarero per la stello si segue la strada che scend colletta Brignola-Seirasso, il Bocchino e al torrente Ellero attraversandolo , della Brignola e il Colletto Revelli; e pro la strada asfaltata cedendo poi lungo a tornanti che giu al Carnino per il Passo delle Saline; a Ponte Murato. Poco oltre, la str nge al Rifugio Comino per la Valle Ellero e ada lascia il passo all a carrareccia ch e conduce al Pian Marchisio le pendici Est della Cima Cars . La valle si apre in ampio alpeggio Percorsi: è una tappa della Grande sormontato dalle un pa Cima delle Salin Traversata delle Alpi ed è compreso e e Cima Pian Ba reti di llaur; carrareccia attrav ersa il piano coste la D . nel Giro del Marguareis il torrente Ellero gg fino agli ultimi tor iando che conducono nanti al Rifugio, sotto le rocce di Cima Havis. Tempi di camm ino: da Rastello 1h45’, da Porta Marchisio 45’ Proseguendo an cora: la Casa de l Sale e il Passo delle Sa line
Mondovì_GUIDA ı 43
_montagne e sport
UN MONDO DI
Frabosa Sottana
Rifugio Mettolo Castellino-Oreste Gastone (Truc della Tura-Cima Durand, 1740 m)
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0174.47147 www.caimondovi.it Posti letto: 25 posti Come raggiungerlo (tempi di cammino): da Artesina (1h30’) o da Baracco (2h30’), salendo per la Colletta al Truc della Tura Ascensioni (quote): Cima Durand (2100 m), Monte Mondolè (2382 m), Cima Seirasso (2435 m) Traversate: al Rifugio Havis De Giorgio per Colla Bauzano e Colla Rossa; al Rifugio Balma per Sella Pogliola e Sella Balma 44 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Valle Pesio
Rifugio Garelli (Pian del Lupo, 1970 m)
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0171.738078 | www.caimondovi.it Posti letto: 90 (inverno 12) Come raggiungerlo (tempi di cammino): in auto da Chiusa Pesio a Pian delle Gorre (Valle Pesio), poi percorrere il Vallone di Sestrera (2h) o il Vallone del Marguareis (2h30’) Ascensioni (quote): Cima Pian Ballaur (2579 m), Cima delle Saline (2612 m), Punta Marguareis (2651 m) Traversate (quote): al Rifugio Havis De Giorgio per Porta Sestrera; alla Capanna speleologica Saracco-Volante (2220 m) per Porta Sestrera e Colle del Pas; alla Capanna
Foto_ L.. Martinuz; fonte web
Frabosa Soprana
Ascensioni (quote): Monte Mondolè (2382 m) Traversate: al Bivacco Cavarero per il Bocchino della Brignola e il Colletto Revelli; al rifugio Havis-Mondovì per la Colletta Seirasso e la Colla Rossa; al rifugio Mettolo-Oreste per la Sella Balma e la Sella Pogliola
(Sella Balma, 1883 m)
Val Corsaglia
speleologica Morgantini (2316 m) per il Passo del Duca e Colla Piana Percorsi: è una tappa della Grande Traversata delle Alpi ed è compreso nel Percorso Rosso della Via Alpina Palestra di roccia: Scarason
Rifugio la Balma i
0174.334288 www.rifugiolabalma.it Posti letto: 20 (aperto maggioottobre) Come raggiungerlo (tempi di cammino): da Prato Nevoso-Colla del Prel (1h30’), da Fontane (2h45’), da Artesina (2h30’); in auto, da Prato Nevoso, da maggio a ottobre
Bivacco Cavarero
(Conca Lago Revelli, 2200 m)
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www.caimondovi.it Posti letto: 12 posti Come raggiungerlo (tempi di cammino): da loc. Stalla Rossa di Fontane, proseguire per Gias della Traversa, Sella Revelli, e Punta Zucco (3h 30’) Ascensioni (quote): Punta Zucco
Foto_ Archivio Comunale; successiva e nel testo: banca immagine
GRANDI ITINERARI
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Links utili _ Sciare in Provincia di Cuneo www.cuneoutdoor.it _ CAI Mondovì www.cai.mondovi.cn.it _ Montagna in Provincia di Cuneo http://montagna.provincia.cuneo.it _ ATL - Azienda Turistica Locale del Cuneese | www.cuneoholiday.com _ Rete Sentieristica del Piemonte www.regione.piemonte.it/ retesentieristica _ Alpi cuneesi. Escursioni e sentieri www.alpicuneesi.it _ Rete sentieristica villanovese (a piedi e in MTB) www.comune.villanova-mondovi.cn.it _ Gulliver - itinerari | www.gulliver.it _ Il portale dei rifugi e dei bivacchi www.rifugi-bivacchi.com
(2369 m), Pizzo d’Ormea (2476 m), Cima Revelli (2486 m), Bric di Conolia (2521 m) Traversate (quote): al Rifugio Valcaira (2010 m), per la Colla del Pizzo; a Viozene per il Colletto Revelli e il Bocchin dell’Aseo; al Rifugio Balma (1883 m) per il Colletto Revelli e il Bocchino della Brignola; al Rifugio Savona (1600 m) per il Colletto del Pizzo, la Colla dei Termini e la Colla Bassa
La Grande Traversata delle Alpi (GTA)
_ _ _ È un itinerario escursionistico che va dai monti di Domodossola alle Alpi Liguri, seguendo tutto l’arco alpino occidentale del Piemonte. È ispirato dall’esperienza francese de La Grande Traversée des Alpes di fine Anni ’70 e privilegia i luoghi meno conosciuti dal turismo di montagna. Circa 1000 km totali in 55 tappe della durata di 5-8 ore di marcia; alla fine di ciascuna tappa, un rifugio o una struttura ricettiva (tra cui i rifugi Havis-Mondovì e Garelli).
Montagna in Provincia di Cuneo-GTA http://montagna.provincia.cuneo.it/gta
La Via Alpina
_ _ _ Progetto internazionale, La Via Alpina è una rete di 5 itinerari escursionistici attraverso gli 8 Paesi dell’arco alpino (Slovenia, Italia, Austria, Germania, Lichtenstein, Svizzera, Francia e Principato di Monaco). Più di 5000 km di sentieri segnalati e 342 tappe giornaliere per scoprire i più affascinanti paesaggi in quota, e la storia, la cultura, lo stile di vita delle comunità montane delle Alpi. Il Rifugio Garelli è toccato dall’itinerario rosso.
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www.via-alpina.org
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GTA (sito non ufficiale) www.klingenfuss.org Mondovì_GUIDA ı 45
_montagne e sport
UN MONDO DI
Foto_ a sinistra: Archivio Comunale; Circolo Vigevanese; Archivio Comunale; Circolo Vigevanese - sotto: R. Dadone | a destra: J. Aimo
MONGOLFIERE La città delle mongolfiere
_ _ _ La prima mongolfiera arrivò nel 1979, importata dall’Inghilterra. Fu la prima a essere immatricolata in Italia e ne nacque la prima scuola di pilotaggio del Paese. Dopo oltre 30 anni di passione di una manciata di pionieri (oggi veterani e campioni) e grazie a particolari condizioni che fanno di quest’area una delle migliori al mondo per il volo, i balloons sono ormai una presenza costante nel cielo: “adottate” dalla città, le mongolfiere ne sono diventate un simbolo. Mondovì è oggi una capitale interna-
GUIDA 46 ı Mondovì_GUIDA
zionale di questo volo: il primo porto aerostatico italiano, il raduno più longevo, una scuola internazionale, l’unico aeroclub monospecialità del Paese, eventi ai massimi livelli come il Campionato italiano (2008) o le olimpiadi dell’aria, WAG-World Air Game (2009).
Raduno Internazionale Aerostatico dell’Epifania
_ _ _ Ogni anno nei giorni dell’Epifania (4-6 gennaio) si riversano a Mondovì campioni, equipaggi e appassionati da tutto il mondo: l’International Balloons Meeting, nato nel 1988, è il
più longevo dei raduni italiani. Presentazione dei team, gonfiaggio notturno dei palloni, briefing la mattina presto col meteo alla mano, la partenza: momenti appassionanti e suggestivi anche per i profani, emozionanti per i fans dei campioni, occasioni uniche per i fotografi. Ideatore dell’evento e figura chiave della storia delle mongolfiere a Mondovì è il monregalese John
Aimo. Sei titoli nazionali (ad oggi), un palmares impressionante e una sfilza di primati, è l’autore delle vedute aeree di questa guida.
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Porto Aerostatico di Mondovì e Aeroclub Mondovì Mongolfiere C.so Francia 18 Coordinate: N 44° 24’ 40” E 7° 49’ 28” www.aeroclubmondovi.it
notte In volo dal Mala parapendio trovano nel e Anche deltaplano ; dal Monte ndizioni ottimali monregalese co na) si vola tutto pra So a os ab (Fr Malanotte a degli gione pionieristic l’anno, e dalla sta te una comunità e una na no so ’80 ad oggi nazionale o alimentato la scuola che hann olimpica.
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_montagne e sport
UN MONDO DI
Foto_ Archivio Comunale; idem; id. - box: L. Martinuz | a destra: Archivio Comunale
AGOSTO International Model Air Show Raduno internazionale di modelli radiocomandati i www.gruppoaeromodellisticomonregalese.it
UN ANNO DI SPORT GENNAIO
International Balloons Meeting Raduno Internazionale Aerostatico dell’Epifania (4-6 gennaio)
MARZO
Tre Rifugi. Gara Internazionale E Scialpinistica
APRILE
Torneo Internazionale Piccole Grandi Squadre Rassegna di Calcio Giovanile _ _ _ 3 giorni di kermesse sui campi di Villanova, Vicoforte, San Michele, Carrù, Dogliani, Pianfei, Chiusa Pesio, Beinette, Madonna dell’Olmo…
MAGGIO
Meeting Internazionale di Nuoto _ _ _ Unica nel suo genere, non solo 48 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
in Italia, una grande festa che mette a contatto campioni internazionale e giovanissimi atleti Esordienti.
Madonna del Pasco-Villanova-Mondovì. i www.cicloamateurs.it
Week On Bike. La settimana monregalese delle due ruote. Tra gli eventi: _ Giro delle Valli Monregalesi Memorial Piero Gazzola _ _ _ Tra gli eventi della Coppa Piemonte. Due percorsi: la granfondo di 151 km (con gli 11 di salita a Prato Nevoso con pendenza media del 9%) e la mediofondo di 102 km (con i 6 km al 4.6% verso Montaldo, e il “muro” dello Straluzzo al 7%). _ Coppa Giacosa Memorial Serafino Ghiazza _ _ _ Competizione categoria Allievi, unica gara in Italia a non aver mai interrotto la tradizione dal 1948: si pedala per 64 km sull’anello Mondovì-Pogliola-
Torneo dei Rioni. Trofeo Mondovì _ _ _ Torneo di calcio a sette in notturna che vede scontrarsi, dal 1993, le squadre Junior, Under15 e Senior dei rioni Altipiano, Borgato, Borgo Aragno, Breo, Breolungi, Carassone, Ferrone, Frazioni, Garzegna, Piandellavalle, Piazza, Rinchiuso, Rosabianca, San Giovanni, Sant’Anna, Via Cuneo. Decine di team che rendono conto della grande tradizione monregalese. i www.torneodeirioni.com
GIUGNO
Meeting di Primavera Meeting Nazionale di Atletica _ _ _ Uno dei più importanti meeting del nord Italia: atleti di elevata caratura italiani e dall’estero, record
nazionali e assoluti, grande affluenza di pubblico. i www.atleticamondovi.net
AGOSTO
Memorial Cozzolino Torneo Internazionale di Calcio _ _ _ Appuntamento per la categoria Primavera/Under19; nato a Torino ha poi trovato spazio ideale nei migliori campi della Granda. i www.memorialcozzolino.it
SETTEMBRE
Concorso Nazionale Ippico di Dressage _ _ _ Tappa del circuito di eccellenza dressage UNIRE, Trofeo G.I.D., Campionato Regionale Piemonte. Organizzato dall’Associazione Ippica Dilettantistica Monregalese.
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Strutture sportive in città
Associazione Borgo Ferrone A.B.F. (circolo ACLI) Struttura polivalente: tennis e bocciodromo coperti C.so Europa 34, zona piscina comunale 0174.553248
ginnastica per anziani Via Risorgimento 20 |
Complesso Comunale Valeo Calcio Corso Francia
Associazione Ippica Dilettantistica Monregalese Fraz. S. Biagio 31 | 0174.586016
Associazione Sportiva Piazza A.S.P. Struttura polivalente: calcio, calcetto, tennis, volley, bocce, parco giochi Via della Polveriera 1 | 0174.46887
Impianto Comunale Carassone Calcio Via Stefano Paolino
Centro Ippico Horse’s Club Via Vecchia di Pianfei 12 338.7778294 | 338.7647515
Impianto Comunale Loc. Passionisti Calcio Via Nino Manera 28 333.1388736
Centro Ippico Crazy Horse Via Rifreddo 36 | 0174.61274
Associazione Sportiva Sporting Club Mondovì Struttura polivalente: tennis, piscina, calcio Collina di S. Lorenzo, Via delle Oche 10 0174.554665 | 331.6084666 www.sportingmondovi.it Circolo Ricreativo Borgato C.R.B. Struttura polivalente: bocciodromo coperto, tennis, pallavolo, pattinaggio a rotelle, calcio Via Molino 12 | 0174.43482 www.circolocrb.it Palazzetto dello Sport Nino Manera Struttura polivalente: pallavolo, basket Via Nino Manera 22 0174.40988 | 0174.45175 Struttura Polivalente Calcio, pallavolo, bocce, tennis,
0174.42455
Impianto Sportivo Loc. Passionisti Baseball Via Nino Manera 44 0174.40988/45175
Campo di Basket (all’aperto) Via Ortigara
Pallone elastico Uno sport antic o le cui origini si confondono co n quelle del calci o nel gioco della “Pillo ta” sulla Piazza Maggiore del XV secolo.
Stadio Comunale Gasco Campo Sportivo Valeo Via Borzini 14 | 0174.44407
Porto Aerostatico C.so Francia 18 | 0174.330168 www.aeroclubmondovi.it Aviosuperficie Giancarlo Filippi Aeromodellismo Loc. San Giacomo delle Passere www.gruppoaeromodellisticomonregalese.it Società Bocciofila di Via Alba Via Alba 47 | 0174.46743 Tennis Club Carassone Via Momigliano 12 | 0174.481231 Parrocchia di S. Maria Maggiore Struttura polivalente: calcio, basket Via S. Bernolfo 16 | 0174.42243 Parrocchia Cuore Immacolato di Maria Struttura polivalente: tennis, calcetto, pallacanestro, pallavolo Via Cuneo 19
Piscina Comunale C.so Europa 36 | 0174.42886 www.piscinamondovi.it Pista Comunale di Atletica Leggera Loc. Beila, Strada provinciale Mondovì-Villanova 11/c 0174.339255
Pista Go Kart Via Torino 86/a 349.6748288 | 335.6020680
_ Sferisterio M ondino C.so Europa 34 | www.losferist erio.it _ Sferisterio S. Biagio Loc. S. Biagio 20 | 335.598 0459 www.sanbiag iobalun.it
Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù Struttura polivalente: tennis, calcetto, bocce, beach volley Via Piemonte | 0174.42187
Mondovì_GUIDA ı 49
UN MONDO DI_
shopping
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Foto_ studio Lulalabò; W. Leonardi - nel testo: studio Lulalabò
SHOPPING IN CITTÀ La posizione, naturale confluenza di più vallate e vie, la struttura “doppia” della città, e il doppio bacino di collina e pianura; l’attività produttiva, le sedi amministrative e religiose…: vari fattori hanno reso, fin dalle origini, Piazza e poi Breo centri commerciali naturali. Già gli antichi Statuti della Città dovettero dettare regole precise per contenere mercati e mercanti. A 7 Con la modernità, la funicolare ha riunito i due centri, e le vie di comunicazione hanno esaltato le potenzialità dell’intera area. Grandi eventi dalle radici storiche come la Fiera di Primavera B , o la scelta recente delle porte della città per il grande centro commerciale Mondovicino, confermano tra passato e presente questo crocevia come luogo privilegiato di incontro e scambio.
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_ _ _ In città la pressochè totale assenza di auto nel centro storico e i molti portici sono un invito a passeggiare per le antiche Contrà di Breo scoprendone la ricchezza di storia e di… 3 4 ; mentre seguendo il vetrine 5 si Fil Rouge fino alla Funicolare può raggiungere rapidamente Piazza ed andare per monumenti, musei e antiche botteghe artigiane (una tradizione che ogni anno trova la sua celebrazione nella Mostra dell’Arti7 12 B . gianato) Bancarelle, degustazioni, musica, shopping serale, sono il corollario di ogni data del calendario monregaB . Ed è estremamente viva lese la tradizione del gran mercato, che ogni martedì e sabato, dalle storiche ali del piazzale Ellero, invade le strade
e scorre lungo il torrente. Ogni quarta domenica, l’appuntamento triplica, con il Mercatino dell’antiquariato minore e delle cose usate.
i _ Associazione Breo - Salotto Commerciale | www.breo.it _ Associazione Botteghe di Piazza www.botteghedipiazza.com
Foto_ www.mondovicino.it - box: L. Martinuz
MONDOVICINO _ _ _ Mondovicino è un parco commerciale alle porte della città, giusto accanto al casello autostradale. Struttura a cielo aperto tra le più grandi in Italia e ancora in espansione, è organizzata come una cittadina nel verde dove, tra volumi moderni in cristallo e un “villaggio” che rivisita bor-
ghi e cascine piemontesi, hanno sede Shopping Center, Retail Park, Ipermercato, e un Outlet Village con più di 85 negozi che ha reso Mondovì una meta del popolo dello shopping. Tra i vari edifici ed aree, anche la Vetrina di Mondovì e del Monregalese (punto informativo) e l’isola enogastronomica dedicata alle Eccellenze del Piemonte C .
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g gustoso Per uno shoppin eventi, il ici, i principali tip tti do vedi i pro martedì e sabato l de ino ad nt Mercato Co C w Food e i consigli di Slo
Casello di Mondovì, A6 Torino-Savona ☎ 0174.553035 www.mondovicino.it Apertura: tutti i giorni h.10-20 (giugno, luglio, agosto fino alle 21), tutto l’anno (fuorchè Natale, Pasqua e 1 gennaio). Trasporti: Bus Mondovì-Mondovicino Linea 3: Piazza, Breo, Altipiano, Mondovicino (www.buscompany.it) Mondovì_GUIDA ı 51
UN MONDO DI_
ospitalità
La rete di strutture ricettive ViviMondovì: hotel, bed&breakfast, residence, affitti a Mondovì e immediati dintorni (Briaglia, Niella Tanaro, Vicoforte, Villanova M.vì)
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G
___ Foto_ a sinistra: M. Modica; G. Cera | a destra: D. Gamba; Archivio Comunale - sotto: M. Martorano
Dove dormire A MONDOVÌ Park Hotel **** Ristorante Villa Nasi Via Delvecchio 2 | ☎ 0174.46666 www.parkhotelmondovi.it Hotel Ristorante Alpi del Mare *** P.zza Mellano 15 | ☎ 0174.553134 www.mountainhotelsgroup.it Albergo Del Campo * Via Momigliano 1, Loc. Carassone ☎ 0174.42069 B&B Alpimar ** Via S. Anna 15 ☎ 0174.40594 | 380.3992087 www.bedandbreakfastmondovi.it B&B Borgato ** Via Nallino 7 ☎ 0174.46112 | 340.2616024 B&B Camere con vista Vicolo G. Pizzo 39 ☎ 0174.40467 | 329.7482467 www.camereconvista.info B&B Casa del Canonico Via Giolitti 3 ☎ 0174.330026 | 348.6063628 www.casadelcanonico.it
B&B Cascina Bringin ** Dimora storica Strada Racchetto 8 | ☎ 0174.44858 www.cascinabringin.it www.bbagriturismimondovi.it B&B Cascina Canela ** Via Pignolli 24 | ☎ 0174.61314 B&B Une chambre à Piazza * P.zza Maggiore 17 ☎ 0174.330887 | 335.7600588 Camere & Residence Lo Studiò di Piazza Via delle Scuole 2 | ☎ 0174.330887 www.lostudiodipiazza.it Alloggi Mondovì Ridente Via G.B. Beccaria 17 | ☎ 340.0734033 www.mondoviridente.it Fondazione Academia Montis Regalis Onlus Via F. Gallo 3 | ☎ 0174.46351 www.academiamontisregalis.it SOMS - Società Operaia di Mutuo Soccorso Via Vasco 8 ☎ 0174.42931 | 335.8259143
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_ospitalità
UN MONDO DI
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Dove dormire NEGLI IMMEDIATI DINTORNI Mondovì, Loc. Beila Hotel Ristorante I Gelsi *** Strada prov. Mondovì-Villanova 11 ☎ 0174.42622 www.albergoigelsi.it Mondovì, Fraz. Breolungi Affittacamere Cascina Gazzano Via Bertini 26 ☎ 0174.681182 | 328.6632273 www.affittacameregazzano.it Briaglia B&B Angela e Masino Via Borsarelli 2/bis ☎ 0174.569966 | 347.4838494 www.bbangelaemasino.it www.bbagriturismimondovi.it 54 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Niella Tanaro B&B Casa Camilla Roà Soprana 1 ☎ 0174.226379 | 333.6519973 www.bbcamilla.it www.bbagriturismimondovi.it Vicoforte Hotel Portici *** P.zza Carlo Emanuele 47 ☎ 0174.563980 www.hotelportici.com Antica Meridiana Relais Art-Agriturismo Via Montex 1 | ☎ 0174.563364 www.relais-art.com www.bbagriturismimondovi.it B&B Soleluna Via delle Cappelle 1/b
☎ 0174.569055 | www.bbsoleluna.it www.bbagriturismimondovi.it
Casa Regina Montis Regalis P.zza Carlo Emanuele 4 ☎ 0174.565300 www.santuariodivicoforte.com Villanova Mondovì Hotel Villa Cinzia **** Via Roccaforte 8 | ☎ 0174.699499 www.hotelvillacinzia.com Albergo della Ceramica *** Via XX Settembre 2 | ☎ 0174.597331 www.albergodellaceramica.it Agriturismo B&B Ca’ del Pian Loc. Paganotti | ☎ 347.8707349 evarisso@alice.it
Foto_ a sinistra: D. Gamba | a destra: M. Bodrone
Mondov穫_GUIDA 覺 55
___ Il tuo diario di viaggio Perché non creare un quaderno di viaggio della tua visita a Mondovì? È uno strumento eccezionale per raccontare agli amici i propri viaggi! Porta con te un quadernetto o una vecchia agendina, infila nello zaino qualche penna e matita, scotch e colla, magari delle forbici a punta tonda. Raccogli e conserva nel quaderno tutto quello che ti ricorderà i momenti passati a Mondovì: la ricevuta dell’autostrada, il biglietto della funicolare e dei musei, la carta di un Monregalese, gli scontrini, l’etichetta dell’acqua, la bustina dello zucchero, i depliant dell’ufficio turistico, foglie e fiori, una cartolina, la cartaccia della merendina sgranocchiata al Belvedere, e qualsiasi altra cosa rappresenti una tessera del puzzle della tua giornata da turista. Usa tutti questi materiali per fare dei collage, completali con il disegno e le parole…
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PARTE SECONDA_Patrimonio
artistico e percorsi
La seconda parte della guida è dedicata al patrimonio artistico e alla visita della Città e del Monregalese. Nelle prossime pagine trovate innanzitutto la scheda con percorsi consigliati, piccoli itinerari dentro e fuori le mura, e un’introduzione al tratto che segna la città con più evidenza, il Barocco. Il sistema di schede indipendenti e numerate permette di sintetizzare ogni percorso in una stringa di numeri: è sufficiente andare alle schede corrispondenti. Seguono le schede su ciascun gioiello architettonico-artistico della città e degli immediati dintorni: introduzione, cenni storici, curiosità, informazioni, e rimandi interni per approfondimenti o ampliamenti. Per ogni tappa c’è poi uno spazio per i più piccoli (riconoscibile a colpo d’occhio, in giallo) con attività da svolgere durante la visita, spunti per stuzzicare osservazione e curiosità, soluzioni per rendere l’esperienza della visita turistica partecipata anche dai bambini. Attenzione: i numeri di scheda/monumento trovano corrispondenza nelle mappe dei risvolti di copertina e nella Mappa generale di Mondovì (in distribuzione nella città e presso i punti informativi). Mondovì_GUIDA ı 57
Percorsi e itinerari consigliati IL BAROCCO (1600-1750) Arte intesa innanzitutto come virtuosismo e decorazione; e lo stupore, la meraviglia, come primi obiettivi. Il Barocco capovolge lo stile rinascimentale che l’ha preceduto: non più equilibrio, ma complessità, ipertrofia, saturazione, in un processo ad accumulo che non esita di fronte all’eccesso (rococò 9 ) e all’illusione pur di centrare spettacolarità e celebrazione. Le decorazioni dilagano (stucchi, cornici, dorature, finti marmi), le curve dominano (ellissi, parabole, spirali, iperboli, possibilmente complicate da intrecci e sovrapposizioni), e tutto si flette, dalle gambe del tavolo alle facciate di palazzi e chiese (come in S. Chiara 12 ). Il Barocco trova la più compiuta realizzazione in architettura. A differenza del Rinascimento, gli edifici si adattano agli spazi concessi dai centri di origine medioevale, senza forzarli all’ordine, ma sfruttandone l’irregolarità per ottenere ulteriore movimento (così San Filippo, Duomo e Misericordia di Francesco Gallo 2 9 12 ). Le facciate diventano le quinte scenografiche del “teatro della città”, arredi urbani e sculture diventano importanti elementi da orchestrare a complemento. 58 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Si scinde tra struttura e decori, gli interni sono essenziali e il resto è “rivestimento”. Così in pittura è “il trionfo dell’illusione”; i grandi affreschi a soffitto vengono concepiti nella prospettiva del fruitore, e lasciano a bocca aperta oltre che a naso all’insù: trappole per l’occhio costruite grazie alla padronanza estrema di tecniche prospettiche e pittoriche, sfondano spettacolarmente volte anche piatte aprendo una nuova dimensione dello spazio, illusoria. L’esempio è la Chiesa della Missione, decorata da un maestro di quest’arte, Andrea Pozzo (1642-1709), paradigmatica anche per l’uso di macchine sceniche teatrali a supporto dell’effetto 8 . illusorio e scenografico Fu uno stile monumentale che poteva affermare o riaffermare prestigio, che si trattasse del papato o di una monarchia: fu così “lo stile della Controriforma” e dei Gesuiti, come delle sfarzose corti di Re Sole, Asburgo e Borbone. Ma fu anche uno stile pervasivo, che raggiunse luoghi ed edifici minori (cappelle, piloni, palazzotti) lontani dai grandi centri. Di entrambi gli ordini di grandezza, Mondovì e Monregalese presentano importanti esempi civili e religiosi, ad opera dell’architetto Ber-
nardo Vittone (1704-1770), il cui studio dominò il panorama architettonico piemontese al di fuori delle Residenze Reali fino alla sua morte, e soprattutto del prolifico monregalese Francesco Gallo.
PERCORSI:
_ Barocco 2 8 9 12 16 _ Barocco in breve 8
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_ Protagonisti del Barocco 1 Vittone 8 Pozzo Gallo 9 Rubens e Bernini 10 Vitozzi-Gallo 16 _ Bernardo Vittone 1 2 9 17 _ Volte e affreschi 8 9 15 16 _ Accompagnamento musicale consigliato B Academia Montis Regalis
FRANCESCO GALLO (1672-1750) Conosciuto principalmente come architetto, fu anche topografo, inge-
gnere idraulico e militare. Interprete di un barocco “sabaudo” e misurato, con la predilezione per il mattone, progettò oltre 80 edifici in tutta la provincia di Cuneo, principalmente ospedali e chiese; tra opere proprie e interventi, rinnovò radicalmente Mondovì, trasformandola in un importante centro del barocco piemontese e rendendola una tappa imprescindibile con la cupola ellittica più grande del mondo del Santuario di Vicoforte 16 .
OPERE DI GALLO A MONDOVÌ:
_ Chiesa dei SS. Pietro e Paolo 1 (cappelle laterali, 1720-51) _ Chiesa di S. Filippo Neri (1728-69) 2 _ Chiesa di S. Stefano (campanile, 1748; ora spazio espositivo) 4 B _ Cattedrale di S. Donato (1739-58) 9 _ Ospedale di S. Croce (ora Academia B Montis Regalis, 1738-61) _ Chiesa Conventuale di Nostra Donna (sacrestia, campanile, 1711-40; ora Liceo) 12 _ Chiesa conventuale di S. Chiara (1712-24) 12 _ Confraternita della Misericordia (1708-42) 12
LEGENDA SCHEDE UN MONDO DI _ Seminario (1740-50) 12 _ Collegio dei Gesuiti (ora Palazzo di Giustizia, collaborazione, 1713-16) 12
OPERE DI GALLO NEI DINTORNI:
_ Benevagienna, Confraternita della Misericordia (1713-53) _ Carrù, Parrocchiale dell’Assunta (1703-51) _ Ceva, Confraternita di S. Maria e S. Caterina (1734-35) _ Frabosa Soprana, Parrocchiale di S. Giovanni (1703-36) _ Garessio, Parrocchiale dell’Assunta (1717-29) _ Garessio Ponte, Parrocchiale di S. Caterina (1723-48) _ Morozzo, Parrocchiale della Natività (1728-40) _ Rocca de’ Baldi, Castello (ala rosa, B e Parrocchiale di 1710) S. Marco Evangelista (1726) _ Vicoforte, Santuario Regina Montis Regalis (cupola, 1721-39; cappelle di S. Benedetto, 1702, e della Vergine, 1738-51). 16
PERCORSI:
_ Francesco Gallo 1 2 9 12 16 2 9 16 _ Gallo in breve
ALTRI PERCORSI IN CITTà _ Essenziale Breo 1 2 5 _ Essenziale Piazza 7 8 11 _ Imperdibili 8 14 16 _ Visita lampo (1h.) 5 6 8 _ Mondovì a piedi 3 4 5 12 _ Panorama 5 6 11 12 _ Un caffé a Piazza 5 6 7 C _ Un sabato mattina F C 3 4 6 7 _ Simboli di Mondovì 1 6 11 13 14 E _ Tempo e meridiane 11 _ Shopping e un pizzico d’arte F C 3 4 6 8 _ Shopping e panorama F C 3 4 6 11 _ Shopping e gusto F C 3 4 7
A B C D E F G
ITINERARI TRA MONDOVÌ E MONREGALESE _ Archeologia A B D _ Cappelle e affreschi gotici 15 _ “Itinerario Castelli aperti” 11 _ “Itinerario Napoleonico” 10 11 _ “Itinerario Residenze Sabaude”
storia cultura ed eventi sapori e tradizioni natura e benessere montagne e sport shopping ospitalità Percorsi e Itinerari consigliati
BREO 1 2 3 4 5 6
17
Piazza San Pietro, Chiesa, Moro Chiesa di San Filippo Quattro passi: Contrà Granda Quattro passi: Contrà Longa Quattro passi: Fil Rouge Funicolare
PIAZZA
IETTO UN SOLO BIGL ti usei e monumen m a re de ce ac r pe ei us M i e: les rega del sistema mon 14 e della Stampa della Ceramica a e il Parco del 13 , la Torre Civic a della Missione ies Ch Tempo 11 , la 8 10 Po drea zzo e i dipinti di An .it cn vi.
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www.comune.m
7 Piazza Maggiore 8 Chiesa della Missione 9 Duomo di San Donato 10 Vescovado 11 Belvedere, Torre, Parco del Tempo 12 Quattro passi: Andar per Piazza 13 Museo Civico della Stampa 14 Museo della Ceramica
FUORI PORTA 15 Cappelle e affreschi 16 Santuario di Vicoforte 17 Certosa di Pesio,
Reggia di Valcasotto
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BREO_
Piazza San Pietro, Chiesa, Moro
1 Piazza S. Pietro, o Piazza del Moro, punto d’incontro delle storiche Contrà Longa e Granda 3 4 , è il cuore di Breo. L’accogliente “salotto cittadino” è un concentrato di elementi tipici e simboli: l’automa del Moro, maschera monregalese del Carnevale, che batte le ore in cima alla chiesa; la conversione al barocco dell’edi; il delfino della ficio firmata da Gallo e Vittone fontana, antica icona ritrovata; i portici; una quantità di meridiane sugli eleganti palazzi 11 ; la lieve pendenza di una città su un colle; e dietro l’angolo la Funicolare 6 . Un buon punto di partenza.
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
_ _ _ Fu costruita intorno al 1489 per la crescente popolazione di Breo. In origine molto più piccola, a tre navate, con una facciata di mattoni e un forno pubblico, crebbe con il borgo: si arricchì del campanile nel ‘500, subì interventi nel ‘600, e nel ‘700 Francesco Gallo progettò gli ampliamenti che portarono alla struttura a croce greca con le due grandi cappelle rialzate. A copertura, la cupola del Vittone; e sulla facciata: una scenografica scalinata, un grande affresco e lassù l’automa che dà il soprannome alla piazzetta. 60 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra: G. Scarpace; Archivio Comunale; R. Dadone
La facciata
_ _ _ La facciata della Chiesa è caratterizzata da una scalinata monumentale in marmo verzino, iniziata nel 1780 dal lombardo Giuseppe Quadrone e completata nel 1900 dal monregalese Pietro Manzo. La parte inferiore della facciata è di ordine dorico, quella superiore è corinzia, con l’affresco di Luigi Morgari La caduta di Simon Mago (1900). Nel 1798, in cima, viene aggiunto il Moro, l’automa che scandisce le ore in un baldacchino, oggi simbolo della città e maschera ufficiale.
L’interno e la cupola
_ _ _ L’interno offre una ricca testimonianza dell’arte piemontese. Tra gli affreschi: le due cappelle firmate da Luigi Morgari e Giovanni
Borgna, La Strage degli Innocenti del Moncalvo e la pala absidale di Gio2 . vanni Comendu Per la scultura piemontese: La Pietà 9 15 e i busti di Antonio Roasio bianchi dei pilastri (di Marcantonio Bruno e Giovanni Gazzano), le statue tardobarocche di San Filippo Neri e San Francesco di Sales, il Cristo Risorto e il Crocifisso sull’altare maggiore - eccellenti prove lignee policrome. L’annosa vicenda dell’illuminazione interna venne risolta dalla complessa cupola barocca, a base ottagonale, disegnata dal torinese Bernardo Antonio Vittone, che ne tracciò il progetto senza nemmeno recarsi sul posto (di fatto conosceva bene la città): lo inviò nel giugno 1755 e ad agosto i lavori erano già terminati. Mondovì_GUIDA ı 61
Foto_ E. Massera; A. Alfieri - nel testo: Collezione Privata
Il Carnevale di Mondovì
_ _ _ Storia, tradizione e cultura s’incontrano, con una fiammata di fantasia, nel celebre Carlevè d’Mondvì: nei cortei storici, nelle sfilate di carri allegorici, e nella maschera della città, il Moro. Il Moro, l’automa che in Piazza S. Pietro scandisce le ore dal baldacchino in cima alla chiesa, fu realizzato dal monregalese Matteo Mondino nel 1798 e fu associato al Carnevale per la prima volta nel 1903, in un’allegra marcia che richiamava gli abitanti a far festa in piazza (Ci ha radunati il Moro!). Rappresentato sui manifesti negli anni Trenta, il Moro fa la sua prima apparizione in carne e ossa nel ’39, e nel 1950 il sarto Bastianin Vinai ne vestirà ufficialmente i panni, primo dei 62 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
cinque monregalesi che a oggi l’hanno impersonato. Il 1950 è un anno chiave, la ripresa dopo la Guerra. Nasce la Famija Monregaleisa, con l’idea di promuovere la città attraverso
1950 I Merluzzi del ione, da trato nella tradiz Aimeri. Col cappello en e lli nte Ma ra, Gazze sinistra: Ferrua, mperatore. interprete dell’I a, en Ell o ntr ce Al
grandi manfestazioni, e quattro monregalesi si presentano dal sindaco per rilanciare il Carnevale, nello scetticismo dei più: “Cosa vogliono fare quei quattro merluzzi?” Loro fanno di Quatr Merluss il proprio soprannome e vincono la sfida: da allora il Carnevale è rinato, gli stessi Merluzzi sono diventati parte della tradizione, ed oggi Famija Monregaleisa è tornato ad essere il nome dell’associazione che organizza il Carlevè.
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www.carnevaledimondovi.it
Ogni Carlevè si apre con la consegna delle chiavi della città al Moro da parte del Sindaco: durante il Carnevale sarà lui il signore di Mondovì. Il Moro e la sua favorita, la Bela Monregaleisa, aprono e guidano i festeggiamenti con le altre maschere della tradizione: la Principessa Adelasia e lo scudiero Aleramo, l’Imperatore Ottone e il corteo di damigelle, armigeri e giullari. Vuoi saperne di più? ___
La “vera” storia del Moro e la sua Corte “Sono più di una le “vere storie” del Moro di Mondovì, tutte costruite evidentemente ad hoc e a posteriori. Fra tutte, la più degna (non dirò la più attendibile, che è l’ultima preoccupazione delle storie car ne valesche) è quella che la
Famija Monregaleisa, nel gennaio 1951, disse di aver “commissionato” a un noto studioso locale, il quale ci stese su una lunghissima pappardella che si può riassumere così: In alta Val Tanaro, nella frazione Barchi di Eca Nasagò, svetta ancora oggi - vero nido d’aquila una torre dei Saraceni, cioè dei Mori. Frugando alle sue fondamenta lo storico rinvenne in una cassa ferrata pergamene preziose per ricostruire la storia del nostro Moro. La torre, con le rocce e le grotte intorno, aveva infatti fornito l’ultimo rifugio al re saraceno ed ai suoi giannizzeri che erano in lotta con Ottone I, Imperatore di Germania e Re d’Italia, deciso a cacciarli da Piemonte e Liguria dopo settant’ anni di scorrerie e violenze. Nel venire qui dalla Germania, l’Imperatore aveva con sé un buon numero di Lombardi, invincibili in guerra, ed era riuscito a mettere in serie difficoltà i Mori. A muovere la sua ira non era solo il terrore che i Saraceni seminavano in queste zone dall’inizio del X secolo, ma - ancor più - la provocatoria protezione che il re Moro aveva concesso ad Adelasia, figlia dell’Imperatore fuggita con lo scudiere Aleramo. I due innamorati avevano trovato rifugio in una spelonca di Pietra Ardena, presso Garessio,
in territorio saraceno. Adesso però il Moro, braccato dal furibondo Imperatore, era assediato nella torre di Barchi. Finì in una strage, in un dramma? Macché. Commosso dal ritrovamento della figlia, dalle sue suppliche e dai nipotini nati nel frattempo, Ottone I finì per perdonare tutti. Moro compreso. A questo e alla sua bella favorita concesse anzi di conservare la signoria sul Monte di Vico (...) e accordò al Moro la facoltà di ristabilire temporaneamente, negli ultimi giorni di ogni carnevale, una sovranità su tutti i territori che già appartenevano ai Saraceni. E. Billò, Sorridi, Mondovì. Otto secoli di feste e di carnevali monregalesi (1992) al centro: illustrazione della monregalese Cinzia Ghigliano, dal volume Ogni anno a Carnevale, di Marco Tomatis e della stessa Ghigliano (2010)
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BREO_
Chiesa di San Filippo
2 Opera di Francesco Gallo, insieme all’annesso convento dei Padri Filippini, la Chiesa di San Filippo è uno dei gioielli architettonici barocchi di Mondovì . Imponente e costosa, fu iniziata nel 1734 e portata a termine da Bernardo Vittone nel 1757. Il Gallo si ispirò alla Missione 8 , sostituendo al fasto secentesco gesuita la sobrietà e la linearità dei Filippini. La chiesa è a una sola navata, con pilastri leggeri e due piccole cappelle, quasi nascoste nell’oscurità. E semplici sono le volte a botte, le curvature degli angoli e le pareti di intonaco senza elementi decorativi. Uno strano posizionamento
_ _ _ Il monumentale edificio si affaccia su una minuscola piazza invece che su quella grande laterale di Via Beccaria. Ciò fu dovuto a sviluppi mai realizzati e perché la facciata non fosse sulla stessa via dell’antica chiesa dei Cammillani (Piazza C. Battisti). E così è... “una chiesa enorme che sembra volersi appartare, anche se non ci riesce a causa della sua mole, che si scosta dalla strada principale del borgo, le volta quasi le spalle e nasconde la fronte aggrottata in una inaccessibile piazzetta sbilenca, un vero sgorbio; uno spazio unico, lungo, largo e alto, che però ti attira e poi ti inchioda al suo centro.” L. Bertone, Due chiese di Breo: la Parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo e la Chiesa di S. Filippo Neri a Mondovì (1991)
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Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra in alto: studio Lulalabò - in basso: J. Aimo
L’esterno
_ _ _ Basta una veduta dall’alto per rendersi conto dell’imponenza della chiesa. Colpiscono le proporzioni della costruzione, che si inserisce grandiosa nel contesto urbano preesistente. La facciata è in cotto, con possenti fiancate e raffinati capitelli. Il campanile è stato edificato in due fasi differenti e ciò è facilmente rilevabile: si nota infatti la differenza di muratura tra la parte bassa settecentesca e la parte alta che seguì il ritorno della congregazione nel 1818, dopo l’epoca napoleonica.
L’interno
_ _ _ Sicuramente era di gran pregio l’altare maggiore, in marmo con fregi di bronzo dorato e argento.
Venne venduto all’amministrazione del Duomo di Cuneo nel 1802 durante la soppressione degli ordini religiosi napoleonica, fu sostituito da una fedele copia in muratura. Arredi di grande valore artistico si trovano all’interno della chiesa: il pulpito, disegnato dal Vittone; la cassa d’organo acquistata dai Filippini nel 1830 e attribuita a Filippo Juvarra; l’ancòna marmorea dell’altare di San Filippo, scolpita da G.B. Bernero e raffigurante la Vergine con bambino. E ancora da notare sono la pala pittorica del monregalese Giovanni Comendu 1 e, nell’abside, la grande tela della Vergine, Sant’Anna e San Gioachino, opera del pittore di corte Vittorio Amedeo Rapous.
Il convento
_ _ _ Terminato dal Vittone, con uno sguardo al progetto del Gallo, il convento del complesso dei Padri Filippini ha un aspetto anch’esso imponente. 3 Completato nel 1769 fu oggetto di successivi interventi di restauro,
diretti soprattutto a conferire alla struttura una maggiore luminosità. Insieme alla chiesa contigua forma un bell’esempio di barocco piemontese.
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www.sanfilippomondovi.it Mondovì_GUIDA ı 65
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Quattro passi
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Quattro passi a Mondovì in due percorsi incentrati sugli antichi assi viari (la Contrà Granda e quella Longa) e una traccia da seguire per andare diretti da Breo a Piazza (Fil Rouge).
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Contrà Granda
Via Cottolengo (la Chiesa di San Filippo, il suo complesso e l’ex-ospedale di San Francesco – Politecnico), Via Soresi (il rione antico: strada tortuosa tra case “ammucchiate” che porta al bivio tra i portici medioevali e la Cappella di S. Rocco e S. Sebastiano dell’antico Borgheletto, e l’ariosa Contrà Granda), Via Beccaria
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(la Contrà Granda, contrada commerciale delle origini e zona pedonale di shopping oggi; vi si affacciano vicoli caratteristici, palazzi storici, le case di G. B. Beccaria e Rosa Govone; sbocca in Piazza Cesare Battisti), Via della Meridiana (prende il nome dalle meridiane sulle facciate 11 ); Piazza San 1 . Pietro
Foto_ a sinistra: J. Aimo - box: P. Viglione | a destra in alto: studio Lulalabò; A. Vinai; Archivio Comunale - in basso: J. Aimo
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Foto_ in alto: Archivio Comunale; Marabotto Cometto; R. Dadone - in basso: J. Aimo
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Contrà Longa
Via Sant’Agostino (la Contrà Longa, secondo segmento viario storico e oggi “salotto commerciale” della città; pedonale e parzialmente porticato, vi si af6 , lo facciano Via della Funicolare spazio espositivo dell’ex Chiesa di Santo B , la Chiesa di Sant’AgoStefano stino con frammenti di decorazioni del Priorato di Sant’Arnulfo del IX sec., particolari come le maioliche murate al numero civico 14 che segnalavano il confine tra parrocchie…), Via Piandellavalle (lo shopping continua sotto i suoi portici bassi), Piazza S. Maria Maggiore (i portici, il settecentesco Palazzo Cordero, e nella pavimentazione della parte moderna il disegno della pianta dell’antica chiesa abbattuta per 68 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
errore nei bombardamenti del ’45), Via Prato (un angolo di passato, con archi, vicoli, portici con travature a vista), Corso Statuto (il Ponte della Madonnina sulla cascata dell’Ellero, il Palazzo del Municipio e Piazza Martiri della Libertà, l’ex area industriale delle Ceramiche Besio ora moderno centro coperto di shopping e servizi, ancora portici, e la fontana di benvenuto a Mondovì, La gòj d’esse a Mondvì - La gioia di essere a Mondovì, una scultura di Sergio Unia), Via Marconi e Piazza Cesare Battisti, Vicolo del Moro (o Contrada delle acciughe: pedonale, con portici sopraelevati e prospettiva sull’automa del Moro in cima alla chiesa), Piazza San 1 . Pietro
Foto_ in alto: J. Aimo - box: L. Martinuz - in basso: L. Martinuz
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Fil Rouge
L’illuminazione inserita nella pavimentazione urbana guida i passi del visitatore da Breo a Piazza, via Funicolare 6 . Impossibile perdersi, facilissimo trovare la stazione della funicolare. Percorso: Corso Statuto ang. Via Marconi, Piazza Cesare Battisti, Vicolo del Moro, Piazza San Pietro, Via Sant’Agostino, Via della Funicolare, Funicolare, 7 . Piazza Maggiore
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BREO_
Funicolare
i Inverno: lun h. 7.30-13.35; mar-mer-gio h. 7.30-20.00; ven h. 7.30-00.10; sab h. 7.30-01.00; dom h. 10.20-20.00 Estate: lun h. 7.30-13.35; mar-mer-gio h. 7.30-00.10; ven-sab h. 7.30-01.00; dom h. 10.20-00.10 Corse ogni 10’; biglietti in stazione (self service, 1 euro). 70 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
6 Le origini risalgono al 1886 quando si realizza il primo impianto a vapore per risolvere il collegamento tra il quartiere commerciale e il borgo antico. A Resta in funzione per quasi un secolo, ma la diffusione di auto e trasporti la portano a uscire progressivamente dalle abitudini dei monregalesi; i costi di un necessario ammodernamento fanno il resto: nel 1976 la funicolare va in pensione. È rimasta nei ricordi fino al 2006, quando è stata inaugurata la Nuova Funicolare, tecnologica anche nel design firmato Giugiaro. Stazioni e percorso originari, corse ogni 10’, salita veloce, panorama mozzafiato: la funicolare è oggi il collegamento più comodo, rapido, piacevole. Ed è di nuovo un simbolo della città.
Foto_ a sinistra: J. Aimo - cartoline d’epoca: Collezione Fois | a destra: L. Martinuz; idem; Archivio Comunale; idem
Il funzionamento
_ _ _ L’originario sistema a vapore fu presto sostituito, per maggiore sicurezza, con uno a contrappeso ad acqua.
I serbatoi sulle cabine venivano riempiti prima della discesa da Piazza: la corsa a valle veniva rallentata dallo svuotamento progressivo del serbatoio, ed era compensata dalla seconda
cabina che risaliva col serbatoio vuoto. Il sistema fu convertito a energia elettrica nel 1926, e riammodernato nel 1941 con il passaggio alle vetture azzurrine.
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Panorama Flip Book
I cristalli rendono la funicolare un “belvedere in movimento”: a poco a poco le case diventano piccole e si svela il panorama. Posiziona la macchina fotografica dietro al vetro, tienila ben ferma nella stessa posizione e, quando si parte, inizia a scattare a intervalli di 5 secondi. Al ritorno fai la stessa cosa, ma mettendoti al vetro posteriore e fotografando Piazza che si allontana, tornando a starsene lassù, in cima al colle. A casa: stampa le foto, mettile una sull’altra rispettando le sequenze, rilegale (magari pinzale) sul margine sinistro e scorri velocemente le pagine: quei momenti torneranno a… muoversi! Complimenti, avrai fatto un piccolo “film tascabile”, un flip-book. 72 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: P. Viglione | a destra: J. Aimo
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PIAZZA_
Piazza Maggiore
7 Centro dell’antica Mons Regalis, la piazza è allungata, irregolare, in tutto improntata al doppio: tesa tra due colli, spezzata in lunghezza su due livelli, simmetrica con i portici sottani e soprani, speculare nel sistema di vie e opposta nelle coppie di palazzi dei poteri che la racchiudono: da un lato la Chiesa della Missione 8 e il Palazzo di Città, dall’altro il Palazzo del Governatore e il Duomo di San Donato 9 . Dal medioevo al barocco, fino all’arrivo del ‘900 evocato dalla stazione della funicolare: percorrere con lo sguardo la piazza è scorrere le età di Mondovì A .
Il centro storico
_ _ _ Il centro storico letteralmente: intorno ad essa si polarizzarono i primi insediamenti di abitanti provenienti da Vico, Vasco e Carassone. Da allora fu il centro religioso, amministrativo e commerciale. I suoi portici erano tanto affollati e caotici che negli Statuti della Città (1415) si dispose di “tenere sempre sgombri i portici della piazza, in modo che due persone affiancate possano agevolmente passarvi nei due sensi”. Era residenza di autorità e notabili Con molte sontuose abitazioni da grandi portici sostenute - Palazzo Fauzone (oggi Museo della Ceramica 14 ), il Palazzo del Governatore (o degli Stemmi), e il Palazzo dei Bressani di cui resta una parte all’angolo con via Carassone. 74 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra - sopra: R. Dadone - sotto: L. Martinuz; Archivio Comune di Mondovì; E. Bongioanni
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Foto_ sopra: Archivio Comunale; F. Pagani; E. Massera - al centro: studio Lulalabò - sotto: F. Pagani
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Il tuo stemma Il Palazzo del Governatore è anche detto Palazzo degli Stemmi perché sulla facciata sono dipinti gli stemmi dei casati che governarono la città. Gli stemmi nacquero nell’XI secolo quando, per le Crociate, sorse la necessità di distinguere i combattenti. Prova a disegnare anche tu il tuo stemma o quello della tua famiglia, ma attenzione: l’araldica – cioè lo studio di questa materia - ci insegna che bisogna rispettare certe forme (scudi), particolari suddivisioni interne (partizioni) e una rosa di colori (smalti). C’è anche un codice per suggerire i colori nel disegno in bianco e nero. Guarda la pagina accanto, e se non hai con te i colori, sostituiscili come nei quadratini di esempio. Lo stemma può essere completato con elementi esterni: ornamenti (svolazzi), una corona, il nome della famiglia o la provenienza (arme), il motto… 76 ı Mondovì_GUIDA
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Scudi
Partizioni semplici
sannitico
ovale
a testa di cavallo
appuntato
a bandiera
addestrato
troncato
partito
sinistrato
trinciato
tagliato
romboidale accartocciato
a punte
triangolare
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Colori, metalli, pellicce rosso
oro
azzurro
argento
nero
armellino
porpora
vaio
verde
controvaio Mondov穫_GUIDA 覺 77
PIAZZA_
Chiesa della Missione
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biglietto unico
La Chiesa di San Francesco Saverio, opera dell’architetto e incisore fossanese Giovenale Boetto (1603-1678), è un bell’esempio di architettura barocca gesuita . Completata nel 1676, è detta Della Missione da quando, dopo la soppressione dell’ordine gesuita nel 1773, la chiesa passò alla Congregazione della Missione di San Vincenzo de’ Paoli. Presenta al suo interno la straordinaria decorazione pittorica realizzata da Andrea Pozzo (1642-1709) insieme all’altare dedicato alla Vergine Addolorata. Sempre del Pozzo è la scenografica macchina dell’altare maggiore che domina il presbiterio. La chiesa
_ _ _ La facciata della chiesa è in arenaria e presenta una struttura a ordini sovrapposti, ricca di colonne, rilievi e chiaroscuri. La pianta è a un’unica navata su sala rettangolare, così come volevano i modelli architettonici barocchi della chiesa gesuita. La semplicità della struttura viene completata dalla ricchezza di elementi architettonici e pittorici, che a tratti si fondono tra loro. La facciata interna presenta lo spazio vuoto lasciato dall’organo che fino al 1773 accompagnò le liturgie e che fu poi ceduto alla chiesa parrocchiale di Pianfei per effetto della soppressione napoleonica degli ordini religiosi. 78 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra - facciata: Archivio Comunale - interni: M. Roatta/courtesy Jaca Book
La decorazione pittorica
_ _ _ Nella semplicità architettonica della chiesa, Andrea Pozzo interpreta la copertura piatta del soffitto trasformandola in una finta cupola aperta verso il cielo. Si tratta di un prodigioso e spettacolare esempio di pittura prospettica, che colpisce il visitatore in un abile gioco di illusioni e scenografie, confermando le grandi capacità dell’artista e il suo essere pittore e architetto insieme. Il recente complesso intervento di restauro (cantiere-evento con Trento e Roma) ha permesso di individuare i materiali, i colori, le fasi operative e gli accorgimenti tecnici, che il Pozzo utilizzò per creare gli incredibili aspetti prospettici, i giochi di luce e ombre, e gli splendidi ritratti che raffigurano la glorificazione celeste
un continuo rimando tra effimero e concreto.
La macchina dell’altare
di San Francesco Saverio, accompagnata dal corteo di angeli musicanti. Quella del Pozzo è arte della meraviglia, in cui stucchi e rilievi coesistono accanto a finte decorazioni e volumi, e dove la luce naturale si intreccia con quella immaginata in
_ _ _ Del Pozzo è anche la scenografica macchina dell’altare maggiore che domina il presbiterio: una struttura in legno a carattere decorativo, con l’immagine del Santo dipinta su lamiera. Una scenografia teatrale fatta di quinte in tela e di un complesso sistema di carrucole usate per l’ascensione del Santo. Inizialmente soluzione ad effetto provvisoria, la macchina divenne poi definitiva grazie alla sua efficacia. Documento unico e prezioso, la macchina del Pozzo è il solo esempio di questo tipo rimasto in Europa.
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www.comune.mondovi.cn.it www.diocesi.mondovi.cn.it
Andrea Pozzo. Il trionfo dell’illusione www.andreapozzo2009.it Mondovì_GUIDA ı 79
Foto_ M. Roatta/courtesy Jaca Book
___ Andrea Pozzo Uno degli artisti più versatili del Barocco italiano, Andrea Pozzo nasce a Trento nel 1642. Pittore, architetto e trattatista, nel 1665 entra a far parte della Compagnia del Gesù in San Fedele a Milano. Nel corso di vari viaggi nell’Italia settentrionale, il Pozzo giunge a Mondovì dove si ferma due anni, dal 1676 al 1678. È qui che l’artista lavora nella nuova chiesa dedicata a San Francesco Saverio per conto dei Padri Gesuiti. Il ciclo di Mondovì desta grande interesse e presto viene chiamato a To80 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
rino per decorare la volta della chiesa dei Santi Martiri. È poi la volta di Roma, dove il Pozzo viene chiamato a lavorare nella chiesa gesuita di S. Ignazio di Loyola. Rimane nella capitale fino al 1702, anno in cui si trasferisce a Vienna per volere dell’imperatore Leopoldo, per offrire la sua opera per Palazzo Liechtenstein e per la Chiesa dei Gesuiti. Tra il 1703 e il 1709 realizza la sua ultima opera, rinnovando la Universitatskirche di Vienna, dove muore nel 1709.
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Occhio alla Missione! Nel periodo barocco gli artisti spesso utilizzavano soluzioni che ingannavano l’occhio del pubblico. Illusioni ottiche: vedi quello che non c’è, o lo vedi diverso da come è. Ottenevano l’effetto con una grandissima tecnica pittorica (trompe l’oeil: dipinti che sembrano veri) o creando scenografie. Guardati intorno attentamente: le colonne di marmo sono davvero di marmo? la cupola è realmente aperta su un cielo sempre diurno, azzurro e così “affollato”? Avvicinati, cambia prospettiva, non fermarti al colpo d’occhio perché lì si casca nell’imbroglio! L’occhio, poi, non è così infallibile: verificalo di persona.
sta Aguzzate la vi e ha dipinto ch Ecco l’artista toritratto tra la chiesa: si è au gi... Guardati i propri personag scovarlo? intorno: riesci a
1.
La Spirale di Fraser Questa figura è in realtà formata da una serie di cerchi concentrici. Seguine uno con la punta del dito.
3.
La Figura di Rubin Due visi di profilo. O un vaso bianco?
5. 2.
“Il muro del bar” di Gregory Ci credi che le linee orizzontali sono tutte parallele?
4.
L’illusione di Ebbinghaus I due cerchi neri hanno... le stesse dimensioni!
L’illusione di Müller-Lyer Le prime due frecce sono della stessa lunghezza? La terza ci dimostra che è proprio così. Mondovì_GUIDA ı 81
PIAZZA_
Duomo di San Donato
9 La cattedrale di San Donato è la chiesa principale di Mondovì, sede della diocesi. Progettato da Francesco Gallo nel 1739 e portato a termine da Benedetto Alfieri e Filippo Nicolis di Robilant vent’anni dopo, il Duomo si presenta con un monumentale portale ornato di statue sulla facciata in arenaria. La cattedrale è ricca di opere d’arte risalenti anche alle precedenti chiese destinate alla diocesi. Meritano attenzione gli affreschi interni e i quadri, le sculture, il grandioso organo, il pulpito ligneo, il coro del Capitolo e la Cappella del Suffragio, vero gioiello . del barocco rococò piemontese La cattedrale
_ _ _ La pianta della cattedrale progettata dal Gallo è a croce greca, con una caratteristica cupola nella quale si inscrivono quattro croci greche cupolate. Nella navata centrale, troviamo un piccolo gioiello settecentesco, la Cappella del Suffragio. Portata a termine nel 1783 su disegno di Filippo Nicolis di Robilant, la cappella è riccamente ornata da marmi policromi, e contiene un prezioso Crocifisso in alabastro bianco, realizzato a fine settecento da Giuseppe Giudice di Torino. Le decorazioni pittoriche appartengono a Giovenale Bongiovanni di Pianfei e rappresentano la Natività della Vergine Maria. 82 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra - sopra: studio Lulalabò; G. Luce; idem - in basso: G. Luce
La decorazione pittorica
_ _ _ All’interno della cattedrale sono interessanti le decorazioni pittoriche. Luigi Harthman affrescò nel catino centrale la Glorificazione di San Pio V con i Quattro Evangelisti, e dipinse i quadri sui Misteri del Rosario. Nel catino del presbiterio troviamo l’Incoronazione della Madonna e quattro profeti di Andrea Vinai. Emilio Morgari rappresentò nell’abside la scena del Martirio di San Donato, e Francesco Gronin realizzò la Natività di Maria sopra il coro. Parteciparono alle raffigurazioni pittoriche anche i fratelli Toscano, Davide Ortoli e i fratelli Mosello.
La navata centrale
_ _ _ Percorrendo la navata centrale si giunge all’altare maggiore e al presbiterio, entrambi realizzati in marmo su disegno del Gallo e sotto la direzione del Vittone. Il crocifisso centrale è opera dello scultore Antonio Roasio di Bardineto 1 15 . Di fronte alla cattedra vescovile si trova il busto marmoreo di papa Pio V, vescovo di Mondovì dal 1560 al 1566. Il coro ottocentesco proviene in parte 17 , il dalla Reggia di Valcasotto resto è opera del Roasio, che raffigurò gli Apostoli e i Santi patroni della diocesi. Al centro del coro, la Vergine con Bambino raffigurata da Sebastiano Taricco da Cherasco 16 .
___ Una pagina barocca Lo stile barocco tende a riempire ogni minimo spazio, distribuendo a piene mani cornici, stucchi, dorature, svolazzi e decori di ogni genere. Prova a rendere Barocca questa pagina.
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PIAZZA_
Vescovado
10 Nato alla fine del 1300 dall’impegno contratto dalla città di Mondovì con papa Urbano VI per dotare di una sede idonea il primo vescovo, l’edificio che ospita il Vescovado ricorda il cinquecentesco passato universitario di Mondovì B . Sede universitaria tra il 1560 e il 1566 per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia, il Vescovado si compone di ampi locali significativi sia storicamente che artisticamente. Di particolare rilevanza sono i quattro arazzi raffiguranti la storia di Decio Mure, realizzati su cartoni di Rubens, e il crocefisso d’avorio attribuito al Bernini.
Gli arazzi
_ _ _ Gli arazzi del Vescovado, quattro di una serie di 9/10, furono realizzati nel 1618 circa su cartoni di Rubens che si trovano oggi nella Galleria dei Principi di Liechtenstein (Vaduz). Portano la firma del fiammingo Francoes van Den Hecke, uno dei più rinomati artigiani tessitori delle Fiandre, autore – anche per Casa Barberini e il Vaticano a Roma - delle più belle serie di arazzi del Barocco fiammingo. La serie è molto importante per numero, stato di conservazione e qualità della tessitura, senza dimenticare l’apporto che il Rubens diede alla realizzazione dell’arazzo nell’arte figurativa. 84 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra - sopra: studio Lulalabò; Archivio Comunale; A. Alfieri; Archivio Comunale - sotto: A. Alfieri
Le sale
_ _ _ Si parte dalla Sala delle Lauree, ridisegnata dall’architetto Merlo, ancora oggi utilizzata per alcune cerimonie di laurea. Vi troviamo i ritratti del pittore napoletano Persico a rappresentare personaggi illustri della storia monregalese. La Sala dei Vescovi presenta alle pareti i ritratti di papa Urbano VI e di tutti i vescovi della città, a partire da Damiano Zoagli. La Sala degli Arazzi, arredata con mobilio settecentesco, presenta alle pareti la storia del console Decio Mure in quattro arazzi. Nella stessa sala, un prezioso crocifisso d’avorio attribuito al Bernini.
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(auto)Ritratto Nella Sala delle Lauree, tra tanti personaggi illustri, non potevi mancare proprio tu.
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Foto_ a sinistra: A. Alfieri | a destra: A. Alfieri
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La storia di Decio I soggetti degli arazzi del Vescovado sono tratti dall’VIII libro delle Storie di Tito Livio e rappresentano 4 momenti dell’episodio di Decio Mure e di Manlio nella battaglia dei Romani contro i Latini nel 340 a. C. presso le falde del Vesuvio. Il racconto di Rubens è liberamente ispirato alla vicenda e incentrato sulla figura di Decio, che con Manlio parte per combattere. Il primo arazzo narra il sogno raccontato dal console Decio ai soldati la notte prima della battaglia. Nel secondo Decio consulta gli aurispici in una scena movimentata e grandiosa, in cui le viscere del toro
sacrificato rivelano presagi negativi. Nel terzo arazzo Decio, con il capo chino e il piede su una saetta, è pronto a sacrificarsi per assicurare la vittoria all’esercito romano. Nel quarto, infine, il console, mentre sale su un cavallo bianco con la mano in gesto di saluto, manda i littori ad annunciare al collega console Manlio la decisione di consacrarsi agli dei infernali e sacrificarsi così per la vittoria finale. Manca in Vescovado la consclusione della storia: la morte di Decio, trafitto da una lancia, i suoi funerali, e il trionfo di Roma. Mondovì_GUIDA ı 87
PIAZZA_
Belvedere, Torre e Parco del Tempo
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biglietto unico
I Giardini del Belvedere, nati per l’Esposizione Floreale del 1903, offrono uno spettacolare panorama semicircolare che va dalle Alpi Liguri fino al Monviso in fondo alla pianura, e accompagna le colline monregalesi perdersi nella Langa. La vista si fa a 360° in cima alla torre simbolo di Mondovì. Alta oltre 29 metri, con monofore ogivali, merlature e un grande orologio mono-lancetta su ogni lato, la Torre Civica (detta Dei Bressani) domina la collina e caratterizza il profilo della città dal XIII-XIV secolo. Nel 1759 Giovanni Battista Beccaria la utilizzò come punto trigonometrico per calcolare l’arco meridiano tra Andrate (Novara) e Mondovì. I Giardini e la Torre ospitano il Parco del Tempo.
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Foto_ a sinistra: J. Aimo - cartolina e francobollo: collezione Fois | a destra - sopra: L. Martinuz; Archivio Comunale; idem - sotto: Archivio Comunale
La Torre Civica
_ _ _ In origine era il campanile della Chiesa di S. Andrea che qui sorgeva... “Quanti spostamenti di case e di chiese! La cattedrale si trasferì sull’altro vertice del colle, presso il vescovado nella chiesa di San Francesco. Ai Francescani, in compenso, fu dato il vicino Sant’Andrea, già parrocchia del terziero di Carassone. Perché la chiesa di Sant’Andrea sorgeva appunto sulla sommità del colle, che ora si denomina il Belvedere; e con un’ingegnosa disposizione di muri e di porte si era adattata la torre dei Bressani a servire senza impaccio e di campanile della chiesa e di Torre della città.” A. Michelotti, Storia di Mondovì, 1920
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La torre è compresa nei percorsi di Castelli Aperti: www.castelliaperti.it
Il Parco del Tempo
_ _ _ L’automa di un moro che batte le ore e una torre con l’orologio tra i simboli di una città disseminata di meridiane: il contesto migliore per tracciare una storia della misurazione del tempo! Raccoglie l’invito il Parco con i suoi tre percorsi: uno nella torre (risalendo, si va a ritroso dagli orologi elettronici fino al meccanismo a una lancetta della torre realizzato, nel 1895, dalla celebre fabbrica monregalese di orologi da torre Fratelli Jemina; nel loggiato, la “voce del tempo”, ovvero le campane); uno nei giardini (dove, oltre alle meridiane a lato torre, sono stati installati 3 orologi solari orizzontali in pietra); e uno attraverso la città (con la mappa di tutte le meridiane - vedi le prossime pagine e i risvolti di copertina). Mondovì_GUIDA ı 89
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Le meridiane di Mondovì
(vedi le mappe di Breo e Piazza nei risvolti di copertina)
1_ Via Meridiana 3 quadranti: una meridiana a linee orarie europee e stilo polare (quadrante a sinistra); una del mezzogiorno; una a linee orarie italiche con stilo normale. Orientamento: Sud-Ovest (azimut 140°) 2_ P.zza San Pietro Quadrante a ore italiche e stilo normale, al piano del muro. Orientamento: Sud-Est (azimut 15°) 3_ Convento dei Padri Filippini 2 quadranti: uno quasi scomparso, l’altro (a destra) a linee orarie italiche e linea equinoziale. Orientamento: Sud-Ovest (azimut 105°) 4_ Vicolo Deninotta Meridiana del XIX sec., con quadrante ellittico, linee europee, linea meridiana e sette linee diurne; stilo polare. Orientamento: Sud-Ovest (azimut 110°) 5_ Piazzetta Comino Quadrante ellittico con linee orarie europee (dalle 9 alle 15) e linee diurne equinoziale e solstiziale; stilo polare a forma di 90 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
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stella forata. Orientamento: Sud-Ovest (azimut 130°) P.zza Santa Maria Maggiore Palazzo dei Conti di San Quintino (cortile int.) Grande meridiana del mezzogiorno con lemniscata. Orientamento: Sud (azimut 90°)
7_ Via Vasco, Palazzo di Giustizia (terrazzo) Meridiana semicircolare con raggio di 1,2 m, linee orarie scomparse, stilo polare mancante. Orientamento: Sud-Est (azimut 86°) 8_ Via Vasco, Palazzo di Giustizia (cortile) Complesso di 12 quadranti del XVIII sec., con diversi sistemi: divisioni zodiacali; ore babiloniche; altezze e azimut solari; ascendenti; ore astronomiche; ore italiche comuni; ore temporarie; ampiezza del giorno; calendario del 1° e 2° semestre; ore italiche da campanile; orologio geografico. Orientamento: Sud-Est (azimut 86° 30’)
9_ Via Vico Meridiana datata 1757 con linee orarie europee e linea diurna equinoziale; stilo mancante. Orientamento: Sud-Ovest (azimut 120°) 10_ P.zza Maggiore, Casa Bruno Meridiana a ore europee. Orientamento: Sud (azimut 90°) 11_ P.zza Maggiore, Palazzo del Governatore Meridiana a ore europee, con lemniscata sulla linea del mezzogiorno. Orientamento: Sud-Est (azimut 30°) 12_ P.zza Maggiore, Palazzo Morozzo Meridiana dallo stilo mancante. Orientamento: Sud-Est (azimut 60°) 13_ Palazzo del Vescovado 2 piccole meridiane sotto i davanzali; linee europee e stilo mancante. Orientamento: Sud (azimut 90°) 14_ Biblioteca Istituto Baracco Meridiana quasi completamente scomparsa. Orientamento: Sud
15_ Chiostro del Duomo Meridiana a ore europee. 16_ Vicolo A. Pozzo, ex Casa canonica - Fondazione Academia Montis Regalis Meridiana a linee europee. Orientamento: Sud-Ovest (azimut 115°) 17_ Torre Civica Meridiana della prima metà del XIX sec., con linee europee, linea diurna equinoziale e stilo polare. Orientamento: Sud-Est (azimut 85°) 18_ Via della Misericordia Collegio delle Orfane Cinque meridiane, quattro nel cortile interno di cui tre quasi scomparse; la più visibile è a linee europee. 19_ Carassone, Chiostro di S. Giovanni in Lupazzanio Complesso di 4 quadranti, uno per ogni lato del chiostro, con differenti sistemi orari. 20_ Carassone, Cottolengo Meridiana con linee europee, linea meridiana e sette linee diurne. Orientamento: Sud-Est
Foto_ sopra: Archivio Comunale; W. Leonardi; Archivio Comunale - al centro: Archivio Comunale - sotto: A. Alfieri; idem; Archivio Comunale
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Foto_ studio Lulalabò
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Itinerario napoleonico _ _ _ Davvero un bel vedere! Il panorama mozzò il fiato anche a Napoleone, che dalla cima della torre avrebbe esclamato: «Noi siamo qui, nel più bel paese del mondo!» Il territorio è stato testimone di eventi bellici che hanno segnato la Prima Campagna d’Italia napoleonica (1796); la stessa Mondovì fu conquistata per due volte dai francesi, ed è ricordata per la battaglia del 21 aprile 1796 in cui Bonaparte sconfisse le forze austro-piemontesi, preparando l’armistizio di Cherasco e le successive vittorie sull’Austria. Per un percorso napoleonico il riferimento è la vicina Mombasiglio. Mombasiglio
Museo Generale Bonaparte
Castello di Mombasiglio P.zza Vittorio Veneto 19 _ _ _ Con notizie che risalgono almeno al 1090, il castello è sulla cima del colle, in una posizione chiave sulla via verso
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3 DEGO 10 ROCCA D’ARAZZO
8 PEDAGGERA
BRICCHETTO 12
FORTE 9 DI CEVA 11 SAN MICHELE
MONTEZEMOLO 7
MILLESIMO 6
COSSERIA 5
MOMBASIGLIO siti napoleonici
siti panoramici
il mare che ne determinò i molti cambi di proprietà (Marchesi di Ceva, Vescovo di Asti, Savoia, Della Rovere, Orlèans, Pallavicino, Tritti Sandri...) e ne fece un punto di stazionamento delle truppe francesi (ci sono ancora i graffiti dei militari!). È sede del Museo Generale Bonaparte, un importante centro documentale
MONTE NEGINO
4 CARCARE 1 MONTENOTTE
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2 musei napoleonici: Museo Generale Bonaparte a Mombasiglio | Museo Villa Scarzella a Millesimo
con collezioni di uniformi, soldatini di piombo, plastici di battaglie, e soprattutto le opere del torinese Giuseppe Pietro Bagetti (1764-1831), “disegnatore di vedute e paesi” che tra il 1804 e il 1807 ritrasse fedelmente i luoghi della campagna napoleonica. Quelle tavole sono oggi il filo rosso dell’Itineario Napoleonico che, tra
Liguria e Piemonte, porta il visitatore a riscoprire luoghi e natura in un continuo confronto col passato.
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☎ 0174.780268
www.itinerarionapoleonico.com Apertura: lun-ven, h.15-19; visite guidate h.14 e 16
Foto_ E. Bongioanni
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PIAZZA_
Quattro passi: Andar per Piazza
12 Una (lunga) passeggiata che privilegia vie secondarie, vicoletti, scalinate, punti panoramici, sfiorando vie e monumenti più noti e svelandone altri ancora, tutt’altro che secondari (all’insegna di Francesco Gallo ). 12a
Via delle Scuole Chiesa di Santa Chiara (F. Gallo, 1712-1724) iligeva il mattone “Nelle facciate il Gallo pred se intonaci scel dove qui, non ma , vista a dinamicità delle sulla rò lavo to mol e rati colo ne la cripta linee. (…) Di grande suggestio fungo tro a pilas de gran un nte: osta sott delle opere ne sostiene la volta.(…) Una una di quelle in o cert o, Gall del liori mig ne barocca cui è più forte l’accentuazio onica.” itett arch ne azio nizz orga dell’ a-ritratto G. Cuniberti, Mondovì. Guid della città (2002)
Il percorso
può anche essere spezzato in raccordi alternativi tra Belvedere e Piazza 7 11 , o tra la Piazza Maggiore 7 13 , o e il Museo della Stampa 9 da Piazza per arrivare al Duomo d’Armi o via Vico, con una passeggiata panoramica lungo le mura…
Segmento giallo
Piazza d’Armi (parcheggio), Via Marchese d’Ormea (lungo le antiche mura tra una cascata di case e le Langhe Monregalesi), Vicolo Vivalda, Via Carassone (in cima P.zza Maggiore, in fondo la porta di Carassone), Vicolo Monte di Pietà. Da qui: Duomo, Vescovado, Belve9 10 11 dere
Segmento arancio
Via Vitozzi (panorama sotto le mura 94 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo - box: studio Lulalabò - cartolina: Collezione Fois | a destra: G. Luce; Archivio Comunale; studio Lulalabò - box: studio Lulalabò
12b
Via della Misericordia Chiesa di San Giuseppe dei Carmelitani Scalzi - Della Misericordia (F. Gallo, 1708-1717) È la prima chiesa del Gallo a Mondovì. “L’elevazione è la nota precipua della costruzione che, stretta ai lati dalla contrada, sembra cercare nell’altezza il proprio sfogo, come sottolineano anche le colonne libere a tutto tondo. La decorazione pittorica interna, del 1727, si segnala tra le opere del ‘700 monregalese tra le più unitarie e coerenti con la complessiva tensione barocca dell’architettura. Autori ne furono due pittori voluti da Gallo: Giovanni Francesco Gagini [figure], e Pietro Antonio Pozzo [quadrature] che lasciò decorazioni di forte efficacia illusionistica, come il tamburo di straordinaria fantasia barocca per le tante punte, curve e svergolature”. G. Cuniberti, Mondovì. Guida-ritratto della città (2002)
dendo si arriva in P.zza IV Novembre, all’ex-convento, al chiostro e agli affreschi, di Nostra Donna - 1480, con successivi interventi di Gallo; salendo s’incontra la Chiesa di S. Chiara, an12a ), Vicolo della cora del Gallo Madonnina, Via Grassi di S. Cristina (con vista su città e Alpi). Da qui: Piazza Maggiore, Funicolare 6
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Segmento arancio (tratteggiato)
del Belvedere), Via A. Pozzo oppure Via delle Scuole (l’antica Via ad planum, portava alla città bassa; scen-
In alternativa al segmento precedente: Via Grassi e il ponte sulla Funicolare, Vicolo Bellone, Via Vasco (si apre e chiude con i tipici mattoni del Gallo: in fondo l’ex-Seminario-Collegio Vescovile, suo progetto del 1740; in cima il Collegio, ora Palazzo di Giustizia, una collaborazione del 1713). Da qui: Piazza Maggiore, Funicolare 6
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Segmento rosa
Via San Pio V, Via Seminario, Cittadella militare (voluta dal duca Emanuele Filiberto di Savoia, cancellò il duomo rinascimentale convertendone i muri in fortificazioni; 1573-1576), Via G. Giolitti (Giolitti nacque al n.17, il gotico palazzo Fauzone di Nucetto, una delle costruzioni più antiche; di fronte, palazzo Cordero di Montezemolo, un tempo tribunale), Vicolo delle Cappuccine, Scalinata Ansaldi, Via della Misericordia (Chiesa 12b , e della Misericordia di Gallo 13 ), Via il Museo della Stampa Vico (l’antica porta verso Vicoforte: un tempo qui c’era un tale viavai che da metà la strada era chiusa al traffico. Al n. 65 la Sinagoga 12c ). Da qui: si può riprendere il percorso (giallo) tagliando da Vicolo Pizzo.
12c
Via Vico 65 Sinagoga “Dopo che, nei primi decenni del Settecento, gli ebrei erano stati confinati nel ghetto per disposizioni di Vittorio Amedeo II nel 1723 e di Carlo Emanuele III nel 1729, la Sinagoga, che si andò a realizzare nella seconda metà del secolo, doveva essere inclusa nel ghetto stesso. Venne pertanto allestita ristrutturando un appartamento al secondo piano di una comune abitazione.” G. Cuniberti, Mondovì. Guida-ritratto della città (2002)
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Visita su prenotazione: tel. 0174.40389
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PIAZZA_
Museo Civico della Stampa
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biglietto unico
Il Museo Civico della Stampa è la più completa raccolta pubblica di macchine ed attrezzature per la stampa esistente oggi in Italia. Fu proprio a Mondovì che nel 1472 fu edito il primo libro stampato in Piemonte, solo 16 anni dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg A . Le collezioni del museo sono l’importante patrimonio di una lunga tradizione: archeologia artigiana e industriale d’altri tempi, fatta di inchiostro e fatica, di pesanti ruote girate a mano, di presse in ghisa e cassettiere piene di caratteri da composizione. La tradizione
_ _ _ La stampa non poteva trovare terreno più fertile per svilupparsi. Importante città dei Savoia, Mondovì era animata da un ambiente intellettuale vivace e da un ceto mercantile intraprendente, entrambi pronti a cogliere le possibilità offerte dall’industria cartaria. Fu il tipografo Antonio di Mattia, con l’aiuto economico del facoltoso Baldassarre Cordero, a editare il 24 ottobre 1472 il primo libro stampato in Piemonte: il De Institutiones Confessorum del vescovo di Firenze, S. Antonino. Fu l’inizio di un’importante produzione (con pubblicazioni come le edizioni scolastiche e il libro popolare illustrato) e di una tradizione tipografica giunta fino ai giorni nostri 96 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: E. Massera | a destra: E. Massera - nel testo: banca immagine
La collezione
_ _ _ La lunga tradizione della stampa monregalese rivive nell’atmosfera delle sale del museo. Si parte con la ricostruzione dell’Editrice Tipografica Moderna di Nizza Monferrato, tipico esempio di officina grafica, allestita con arredi originali del tempo. Segue l’esposizione di antichi caratteri in piombo e legno accanto ad alcune delle più famose macchine per la composizione tipografica: la Lynotype, la Monotype, la
Typograph, la Nebitype... La sala dedicata alla stampa mostra alcune significative macchine tipografiche dell’Ottocento: torchi a leva, platine e pianocilindriche. La visita si conclude con i torchi per le stampe artistiche, dal più antico, del 1640, a quelli litografici per la stampa su pietra, del 1850.
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Museo della Stampa
Via della Misericordia 3 ☎ 0174.559256 turistico@comune.mondovi.cn.it Per saperne di più A. Bracco, J. Clough (a cura di), Museo Civico della Stampa di Mondovì. Guida Scientifica (2007) Associazione Italiana Musei della Stampa e della Carta: www.aimsc.org
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Una giornata da prima pagina Mondovì ha una lunga tradizione non solo tipografica ma anche giornalistica, e di recente è stata Capitale dell’informazione locale. Come un caporedattore, componi la prima pagina che annunci o descriva la tua visita a Mondovì. Cosa hai visto, mangiato, scoperto? Tutto può diventare un titolo sensazionale. Ma anche se non ci sono regole fisse, è bene conoscere l’ABC della composizione. Il nome del giornale spicca in prima pagina (testata). _
della “Gazzetta Il primo numero l 1848 ato a Torino ne mp sta del Popolo” rinoni esposta Ma a ric ind cil con la piano della Stampa. al Museo Civico
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Stampa locale I settimanali storici di Mondovì: _ Provincia Granda (un tempo Gazzetta di Mondovì) www.provinciagranda.it _ L’Unione Monregalese www.unionemonregalese.it 98 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
La pagina si suddivide in 3 aree (tagli): taglio alto (prima le notizie più importanti), medio (a metà le altre notizie, magari la “vignetta”) e basso (alla fine notizie minori e “corsivi” satirici o polemici).
I contenuti si suddividono in: articoli (testi corposi che riportano fatti, dichiarazioni, analisi) e notizie (testi essen-
ziali, anche brevissimi, che informano dell’avvenimento). Gli articoli possono essere: di apertura (la notizia del giorno), di fondo (un commento, a fatti o fenomeni, di una firma autorevole, ad esempio il direttore) e di spalla (può anche essere una foto). Gli articoli sono accompagnati da: titolo (“strilla” la notizia principale), occhiello (introduce l’argomento), sottotitolo (aggiunge dettagli al titolo).
TESTATA ___ schema generico di prima pagina testata articolo di fondo articolo di spalla taglio alto taglio medio taglio basso
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Fai la tua prima pagina dedicata alla giornata passata a Mondovì
PIAZZA_
Museo della ceramica
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biglietto unico
Con la nuova sede nel settecentesco Palazzo Fauzone di Germagnano, il Museo attesta una lunga tradizione, trainante nel passato industriale e ancora viva nel presente artigianale A . Materie prime (terre ricche di argilla, quarzite, dolomia), forza idrica, potenziali mercati e mano d’opera, agevolarono le prime produzioni (1805) subito caratterizzate dai bordi a pizzo di derivazione francese. La ceramica lega a doppio filo la città con la Liguria: erano di Savona e Albisola Benedetto Musso, fondatore della produzione industriale, e Giuseppe Besio, fabbrica concorrente aperta anche a suggestioni inglesi e tedesche. Dal 1820 circa la ceramica si impose sul mercato, facendo di Mondovì e dintorni (Vicoforte, Villanova, Chiusa Pesio...) uno dei più importanti centri d’Italia. Vecchia Mondovì
_ _ _ È la denominazione che individua la produzione di stoviglie e oggetti d’uso comune, caratterizzata da soggetti di gusto popolare, stesi con poche e rapide pennellate dai colori vivaci: fiori, uccelli, frutti, paesaggi e animali domestici - tra tutti il galletto dalla coda variopinta divenuto il simbolo della ceramica monregalese. 100 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: M. Neppi Modona | a destra - sopra: M. Neppi Modona; idem; Studio Azzurro - sotto: M. Neppi Modona
Le produzioni monregalesi
_ _ _ Nell’Ottocento, secolo della grande produzione ceramica monregalese, avviarono la produzione diverse manifatture: Benedetto Musso (1814), Giuseppe Besio (1841), i F.lli Tomatis (1846), G. B. Magliano (1850), L. Montefameglio (1859), i F.lli Messa (1860), L. Beltrandi (1884), Richard Ginori (1897), E. Barberis (1898)... tutti nomi ormai legati al collezionismo. Nel Novecento, crisi economiche e concorrenza portarono, in parte, all’abbandono della tradizione, in favore di un gusto internazionale aperto alle influenze più diverse, come testimonia La Vittoria (1919),
l’unica manifattura nata nel Novecento. Nello stesso tempo si sviluppò una produzione di nicchia, pregiata, fatta di pezzi unici dipinti dagli artisti su commissione. Oggi, scomparse le fabbriche storiche, il passato rivive nel lavoro degli artigiani e nelle iniziative delle associazioni culturali.
Il Museo
_ _ _ Il Museo ripercorre le vicende industriale e artistica tra ‘800 e ‘900 in un ricco allestimento distribuito su due piani e articolato in 17 sale, con installazioni multimediali e interattive curate dal prestigioso team di artisti Studio Azzurro (un viaggio all’interno della fabbrica, dall’impasto alla distribuzione, e la possibilità di rivedere i prodotti nella quotidianità del passato).
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Museo della Ceramica
Palazzo Fauzone di Germagnano, Piazza Maggiore 1 Info point, biglietteria, bookshop: ☎ 0174.330358 Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica: ☎ 0174.40389 www.comune.mondovi.cn.it
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Foto_ M. Neppi Modona
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Nei dintorni Chiusa Pesio
Complesso museale e Centro studi Cav. Giuseppe Avena
Piazza Cavour 15 _ _ _ L’antico Palazzo Comunale ospita quattro collezioni: la Collezione delle Ceramiche (la produzione chiusana dal XVII sec. sino agli anni Ottanta: tecniche e tipologie decorative, personaggi e importanza storica e artistica) e la Collezione della Regia Fabbrica de’ Vetri e Cristalli (la storia della vetreria reale impiantata a Chiusa Pesio nella seconda metà del ‘700: tecniche, attrezzature, manufatti e oggetti preziosi). Nello stesso complesso: i Bronzi del Monte Cavanero (bronzi, ambre e vetri dell’VIII sec. a.C. e la storia del loro ritrovamento) e la Documentazione storica sulla Resistenza (museo della memoria storica del territorio negli anni della guerra e della lotta di liberazione, attraverso lo studio della documentazione fotografica dell’epoca).
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☎ tel 0171.734990
www.vallepesio.it www.chiusaantica.it Mar-sab 10-12/16-18.30; dom 10-12.30/15-19
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Grotte di Bossea
Arte in grotta
Frabosa Soprana, loc. Fontane _ _ _ Nelle spettacolari grotte una mostra permanente di arte contemporanea con ceramiche di artisti piemontesi e liguri, a testimonianza dello storico legame tra le tradizioni savonese-albisolese e monregalese. D
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☎ 347.0594646
www.grottabossea.it Villanova
L’albergo della ceramica
_ _ _ A Villanova, la storica fabbrica ceramica Silvestrini, sorta nel 1876 in un’antica filanda, è stata trasformata G in un albergo.
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Qualche link _ Amici della ceramica monregalese www.amiciceramicamonregalese.it _ Amici di Piazza, Mostra dell’artigianato www.amicidipiazza.it _ Besio 1842 www.besio1842.it.it
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Foto_Archivio Comunale
Disegna un piatto
Sulle ceramiche di Mondovì si trovano spesso fiori, paesaggi, il tradizionale galletto… Altrettanto tipici sono i decori lungo i bordi: realizzati con spugne intagliate intinte nel blu cobalto sembrano dei pizzi. Prendendo spunto dalle immagini, prova a disegnare qui il tuo piatto… e conserva un pochino di pazienza per il tocco finale, i pizzi blu.
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FUORI PORTA_
Cappelle e affreschi
Il Monregalese e le sue campagne sono disseminate di cappelle e chiesette. Molte di queste strutture erano anche ricoveri dalle intemperie. Nel ’400 i frescanti vi dipinsero cicli tardo-gotici che in modo visivo, tra simboli, allegorie, ingenuità, tinte forti e grande mestiere, istruivano un popolo analfabeta sulla vita e la passione di Cristo, raccontavano di Maria e dei Santi, ammonivano su vizi e virtù mostrando, nella loro terribilità, l’inferno e il giudizio universale. Ecco un piccolo intinerario tra Mondovì e immediati dintorni per scoprire cinque capolavori nascosti.
i Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Città di Mondovì ☎ 0174.40389 turistico@comune.mondovi.cn.it 104 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Le cappelle
_ _ _ “La struttura architettonica di queste cappelle è semplice: un portico aperto anteriore, un arco a sesto acuto, ma più spesso romanico, per entrare in un locale quadrangolare, dal pavimento quasi sempre sopraelevato di uno o due gradini; sulla parete di fondo l’altare, sotto la crociera della volta normalmente ogivale, ma anche a botte. (…) Adibite ad uso religioso mantennero sempre la funzione di ricovero per i pellegrini.” G. Cuniberti, Mondovì: Guida-ritratto alla città, (2002)
Foto_ a sinistra: A. Clerico | a destra: A. Clerico; idem; Archivio Comunale; B. Murialdo
Mondovì Piazza
Mondovì Altipiano
Via di Santa Croce _ _ _ Sulla strada che da Piazza porta a Vicoforte, la piccola chiesa passa quasi inosservata ma contiene un tesoro di affreschi, datati 1450-1460, di Antonio ‘Dragone’ da Monteregale, pittore attivo nelle vallate a metà ’400 (vedi anche la Cappella di San Bernardo). In particolare, sopra l’altare, una rara croce brachiale (o vivente), qui piegata a un’allegoria della supremazia della chiesa cattolica sulla religione ebraica (i bracci della croce si fanno braccia e terminano con mani: la destra incorona la Chiesa, la sinistra trafigge la Sinagoga).
Strada Provinciale Mondovì-Villanova _ _ _ Piccola chiesa dell’XI secolo immersa nel verde che avrebbe conservato le spoglie del santo fino al 1514. Sopra l’altare maggiore un affresco di fine ‘400 con una Madonna col Bambino, S. Bernulfo vescovo, S. Donato di Arezzo patrono di Mondovì, l’Ultima cena, e un insolito Cristo seduto sulla croce. La particolarità, è un’ancòna realizzata sul muro e non su tavola; le cornici di legno che separano i quadri sono sostituite dai mattoni.
Cappella di Santa Croce
Cappella di San Bernulfo
Mondovì Altipiano
Cappella di San Bernardo delle Forche
Via San Bernardo _ _ _ Sorse su una collina, dove i pa-
tiboli erano ben visibili a tutti, questa cappella detta, appunto, “delle Forche”. Il tema generale del ciclo, attribuito a Antonio ‘Dragone’ da Monteregale (vedi anche la Cappella di S. Croce) e datato 1473, è la celebrazione della maternità di Maria, con una rara rappresentazione della lactatio virginalis. Mondovì Breolungi
Antica Pieve di Santa Maria
_ _ _ Nucleo architettonico originario del IX secolo, ampliato nell’XI, è forse il più antico monumento medioevale del Monregalese. Affreschi quattrocenteschi sotto il porticato esterno, e all’interno affreschi medioevali nelle absidi, un trittico del Mazzucchi, una Madonna col Bambino di Fuseri di Fossano e altri dipinti (di Regis, Stazzi…).
Da notare anche l’altare barocco con il gruppo ligneo L’Assunta (1850) dello 1 9 . scultore Antonio Roasio Bastia Mondovì
Chiesa di San Fiorenzo
Strada Provinciale 126 _ _ _ Gioiello dell’arte gotica presenta uno dei cicli più importanti del Piemonte. All’interno infatti è totalmente rivestita da 326 mq di affreschi realizzati a più mani nel 1472, perfettamente conservati, che rappresentano un campionario dei principali temi di quest’arte: la vita e la passione di Gesù, la Gerusalemme Celeste, le Opere della Misericordia, la Cavalcata dei Vizi, il Giudizio Universale, l’Inferno…
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www.sanfiorenzo.org Mondovì_GUIDA ı 105
FUORI PORTA_
Santuario di Vicoforte
16 A 6 km da Mondovì, in una piccola valle ai piedi di Vicoforte, sorge il Santuario Regina Montis Regalis, meta di pellegrinaggio per la venerata immagine della Madonna con Bambino. Gioiello architettonico-urbanistico, il Santuario si fregia della più grande cupola ellittica del mondo. Fu costruito a partire dal 1596 come luogo dedicato al culto della Vergine e, nelle intenzioni, per ospitare le tombe dei Savoia. L’opera fu affidata all’orvietano Vitozzi; nel ‘700 un nuovo slancio venne da Francesco Gallo e dal progetto ; le decorazioni furono il risultato di della cupola una lunga sfida… I lavori si conclusero solo nel 1891, dopo vari interventi di completamento di facciate e campanili; ed è appunto negli esterni che resta più leggibile l’avvicendarsi di epoche e fasi costruttive. Le origini
_ _ _ Tutto nacque da un pilone votivo del ‘500 fatto costruire da un fornaciaio per l’avvenuto miglioramento dei suoi affari. Un giorno il pilone fu colpito per sbaglio da un cacciatore e dall’affresco della Madonna con Bambino sgorgarono gocce di sangue. L’episodio miracoloso innescò pellegrinaggi che in breve divennero veri flussi da Italia, Francia, Spagna, Svizzera e Paesi Bassi. Il pilone e lo schioppo sono ancora lì; intorno sorse il santuario. 106 ı Mondovì_GUIDA GUIDA
Foto_ a sinistra: J. Aimo | a destra - sopra: Archivio Comunale; B. Murialdo; idem - sotto: B. Murialdo
La cupola
_ _ _ Il progetto della cupola ellittica fu perfezionato da Francesco Gallo nel 1732, con il parere favorevole di Filippo Juvarra. Alta 76 metri nel centro, con un asse maggiore di oltre 36, la maestosa cupola da primato ricopre una superficie interna di 6036 mq. (quasi un campo da football!) Per le decorazioni si alternarono diversi artisti, tutti volti a rappresentare il più grande affresco esistente a tema unico: la Vergine, la sua vita terrena, l’attesa della redenzione e l’assunzione in cielo. Il grande lavoro pittorico fu portato a termine nel 1752 da Mattia Bortoloni di Rovigo e Felicino Biella di Milano.
Le quattro cappelle laterali
_ _ _ La Cappella di San Benedetto conserva lo splendido mausoleo di Margherita di Savoia, realizzato da G. Gaggini di Genova, mentre la volta contiene gli affreschi di Taricco da Cherasco 9 , e sopra l’atrio si trova il prezioso organo di Vegezzi Bossi. Nella Cappella di San Bernardo spicca il mausoleo del duca, che ricorda il passaggio di Pio VII prigioniero di Napoleone nel 1809. La Cappella di San Giuseppe presenta due tele attribuite a Perin del Vaga, discepolo di Raffaello. La Cappella di San Francesco di Sales, nelle raffigurazioni dei fratelli Biella, ricorda il pellegrinaggio del vescovo di Ginevra nel 1604.
Il convento cistercense
_ _ _ Il convento cistercense, portato a termine dal Vitozzi, è un’imponente costruzione quadrilatera che si sviluppa intorno all’elegante chiostro, unita alla Basilica dall’ala di Madama Reale. Da notare il refettorio con gli affreschi di Bortoloni e Biella; il vestibolo con il monumentale lavabo marmoreo; l’ampio corridoio delle celle monastiche; l’ingresso in pietra arenaria e l’imponente scalone. Sede del seminario minore della diocesi, oggi il convento è sede della Casa Regina Montis Regalis, struttura per pellegrini e turisti G .
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www.santuariodivicoforte.com
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FUORI PORTA_
Certosa di Pesio, Reggia di Valcasotto
17 La Certosa di Pesio e la Reggia di Valcasotto devono entrambe la loro origine ai monaci certosini che abitavano le valli nel XII secolo. La Certosa, immersa nel verde del Parco Naturale dell’Alta Valle Pesio e Tanaro, fu un importante centro di vita religiosa e civile fino all’abbandono e all’oblio in epoca napoleonica. Dal 1934 ha ripreso la sua attività di monastero grazie all’intervento dei Missionari della Consolata. La Reggia di Valcasotto venne invece acquistata dai Savoia che ne fecero una residenza reale, inclusa oggi nel circuito delle Residenze Sabaude, Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco dal 1997.
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Foto_ a sinistra: E. Roba | a destra: ATL
Chiusa Pesio
Garessio
Parco Naturale Valle Pesio e Tanaro _ _ _ Uno dei principali monasteri del Piemonte, il complesso della Certosa è articolato intorno a un vasto chiostro medioevale che ha subito profonde trasformazioni nei secoli successivi. Un lato è aperto verso la montagna, mentre sugli altri si affacciano le celle dei monaci, composte da una stanzetta, un portico, e un orticello con pozzo. La visita comprende la Cappella del Priore, sontuosamente affrescata nel Settecento, e la Chiesa dell’Assunta, ornata da stucchi e affreschi del SeiSettecento. Alle spalle della Certosa inizia il Parco Naturale Alta Valle Pesio e Tanaro D .
Valcasotto _ _ _ La costruzione immersa nei boschi, nata nell’XI secolo come Certosa di San Brunone dei monaci certosini, fu ristrutturata e ampliata nel ’700 ad opera di Francesco Gallo e Bernardo Vittone ; nel 1837 Carlo Alberto la ricostruì in parte, accentuandone l’aspetto di castello-villa, e Vittorio Emanuele II la frequentò come riserva di caccia. Il complesso, costituito da un corpo centrale e due ali avanzate, ha un aspetto monumentale che contrasta con sobrietà e carattere privato degli interni, ancora arredati e visitabili.
Certosa di Pesio
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www.vallepesio.it
Reggia di Valcasotto
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☎ 0174.805611
www.comune.garessio.cn.it
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Itinerario Residenze Sabaude _ _ _ Dal XVI secolo, i Savoia avviarono un programma di ricostruzione di antichi castelli e di edificazione di nuovi complessi per villeggiatura e caccia della famiglia reale, cui lavorarono maestri come Amedeo e Carlo di Castellamonte, Filippo Juvarra, Guarino Guarini, Pelagio Palagi, Gallo e Vittone . Casotto è la residenza più a sud, subito prima della Liguria. Le altre tappe nel cuneese sono il Castello di Racconigi, il Castello di Govone e il Castello di Pollenzo (Università del Gusto), e le Terme Reali di Valdieri D . A Torino: Palazzo Reale, Palazzo Ma-
dama e Palazzo Carignano, Villa della Regina, Castello del Valentino. Nella cintura di Torino: Reggia di Venaria, Borgo Castello-Parco La Mandria, Castello di Rivoli, Castello di Moncalieri, Palazzina di caccia di Stupinigi. La Palazzina Ducale di Agliè è la residenza più settentrionale.
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_ Patrimonio Mondiale Unesco: www.sitiunesco.it _ Regione Piemonte: www.piemonteitalia.eu
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INDICE GENERALE_ Parte prima: MONDOVÌ E IL MONREGALESE A pag.
8
UN MONDO DI _
storia
Dalle origini ad oggi | p. 8 Erano monregalesi | p. 9 Bibliografia essenziale | p. 11 B pag.
12
UN MONDO DI_
cultura ed eventi Musica | p. 12
_ Fondazione Academia Montis Regalis _ Scuola Comunale di Musica _ Banda Musicale _ Corale Energheia _ Ottetto Vocale Cantus Firmus _ Cucine Musicali _ Blue Record Vintage Studio Cinema-teatro | p. 14 _ Teatro-cinema Baretti _ Cinema multisala Bertola Biblioteca e archivio | p. 14 _ Biblioteca Civica _ Archivio Storico Link | p. 14 Città degli Studi | p. 15 Musei | p. 16 _ Amici di Piazza _ Museco Civico della Stampa _ Museo della Ceramica _ Centro espositivo S. Stefano _ Torre Civica del Belvedere e Parco del Tempo Musei nei dintorni | p. 16 _ Sito e Museo archeologico di Benevagienna _ Certosa di Pesio _ Reggia di Valcasotto
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_ Complesso museale e Centro studi G. Avena _ Parco naturale - Collezione fotografica M. Pellegrino _ Museo Generale Bonaparte – Castello di Mombasiglio _ Museo storico etnografico provinciale A. Doro - Castello di Rocca de’ Baldi _ Filatoio di Caraglio Le Terre del Kyè | p. 17 _ Museo Etnografico della Memoria C. Vinaj; Ecomuseo Case Ubbè; Prea Grandi fiere | p. 18 _ Fiera di Primavera, Fiera del Santuario Calendario | p. 19
C pag. 20 UN MONDO DI_
sapori e tradizioni Prodotti tipici e principali appuntamenti | p. 20
_ Dolcetto delle Langhe Monregalesi e di Dogliani _ Rubatà _ Bale d’asu _ Grano saraceno _ Tajarin _ Tartufo e Fiera Regionale del Tartufo - Peccati di Gola _ Cappone di Morozzo _ Carne bovina razza Piemontese _ Raschera _ Bruss _ Castagna di Cuneo _ Marron glacé _ Cupèta _ Risole _ Monregalesi al rhum _ Paste di meliga _ Mais ottofile _ Rakiko
Ricetta: la torta di castagne | p. 25 Slow Shopping e Mercato contadino | p. 26 Dove mangiare | p. 27 _ A Piazza _ A Breo _ A due passi dal centro e fuoriporta
D pag. 28 UN MONDO DI_
natura e benessere Parchi naturali | p. 28
_ Alta Valle Pesio e Tanaro _ Il giro del Marguareis _ Coll. fotografica M. Pellegrino _ Augusta Bagiennorum _ Oasi di Crava-Morozzo _ Sorgenti del Belbo Grotte | p. 31 _ Grotte di Bossea _ Grotte del Caudano _ Grotte dei Dossi
Fiumi sotterranei e abissi | p. 32
_ Grotta della Mottera _ Piaggia Bella e altri abissi Link | p. 33 Terme e acque | p. 34 _ Terme di Lurisia _ Le acque - Fonti Ilaria _ Terme di Garessio Qualche km in più | p. 36 _ Terme di Vinadio _ Terme Reali di Valdieri Acque in bottiglia | p. 36
E pag.
38
UN MONDO DI_
montagne e sport Sci | p. 38
_ Mondolè Ski: Artesina; Prato Nevoso e Snowpark; Frabosa Soprana; La monoposto di Monte Moro _ Lurisia Monte Pigna _ Roccaforte-Rastello _ Centro Sportivo Marguareis _ San Giacomo di Roburent _ Garessio Per i più piccoli | p. 43 La tre rifugi | p. 42 Rifugi e itinerari | p. 43 _ Rifugio Mondovì-Havis _ Rifugio Mettolo _ Rifugio Garelli _ Rifugio Balma _ Rifugio Bivacco Cavarero _ La via del sale Grandi itinerari | p. 45 _ GTA _ La via alpina Link | p. 45 Mongolfiere | p. 46 _ La città delle mongolfiere _ Raduno Internazionale Aerostatico dell’Epifania _ In volo dal Malanotte Calendario | p. 48 Strutture sportive | p. 49
F pag. 50 UN MONDO DI _
shopping
Shopping in città | p. 50 Mondovicino | p. 51 Shopping gustoso | p. 51 G pag.
52
UN MONDO DI _
Dove dormire
ospitalità
_ A Mondovì _ Negli immediati dintorni
Parte seconda: PATRIMONIO ARTISTICO E PERCORSI Per i bambini | p. 56 _ Il diario di viaggio
pag. 57 percorsi e itinerari consigliati
Contrà Longa | p. 68 Fil Rouge | p. 69 6 pag. 70 Funicolare
Il funzionamento | p. 71 Per i bambini | p. 72 _ Panorama flip book
PIAZZA
Barocco | p. 58 Francesco Gallo | p. 58 Altri percorsi in città | p. 59 Itinerari tra Mondovì e Monregalese | p. 59
7 pag. 74 Piazza Maggiore
BREO
8 pag. 78 Chiesa della Missione
60 Piazza San Pietro, Chiesa, Moro 1 pag.
La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo | p. 60 La facciata | p. 61 L’interno e la cupola | p. 61 Il Carnevale | p. 62 Per i bambini | p. 62 _ La “vera” storia del Moro
2 pag. 64 Chiesa di San Filippo
Uno strano posizionamento | p. 64 L’esterno | p. 65 L’interno | p. 65 Il convento | p. 65
66 Quattro passi 3
4
5 pag.
Contrà Granda | p. 66
Il centro storico | p. 74 Per i bambini | p. 76 _ Il tuo stemma
La chiesa | p. 78 La decorazione pittorica | p. 79 La macchina d’altare | p. 79 Andrea Pozzo | p. 80 Per i bambini | p. 81 _ Occhio alla Missione!
9 pag. 82 Duomo di San Donato
La Cattedrale | p. 82 La decorazione pittorica | p. 83 La navata centrale | p. 83 Per i bambini | p. 83 _ Una pagina barocca
10 pag. 84 Vescovado
Gli arazzi | p. 84 Le sale | p. 85
11 pag. 88 Belvedere, Torre e Parco del tempo
La Torre civica | p. 89 Il Parco del Tempo | p. 89 Le Meridiane | p. 90 Itinerario napoleonico | p. 92 12 pag. 94 Quattro passi: Andar per Piazza
Il percorso | p. 94 Segmento giallo | p. 94 Chiesa di Santa Chiara | p. 94 Segmento arancio | p. 95 Segmento rosa | p. 95 Chiesa della Misericordia | p. 95 13 pag. 96 Museo Civico della Stampa
La tradizione | p. 96 La collezione | p. 97 Stampa locale | p. 98 Per i bambini | p. 98
_ Una giornata da prima pagina
14 pag. 100 Museo della Ceramica
Vecchia Mondovì | p. 100 Le produzioni monregalesi | p. 101 Il Museo | p. 101 Nei dintorni | p. 102 _ Museo e centro studi G. Avena; Arte in grotta;
Albergo della Ceramica Link | p. 102 Per i bambini | p. 103 _ Disegna un piatto
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La storia di Decio | p. 87
kit per cartolina
_ (auto)Ritratto
FUORI PORTA 15 pag. 104 Cappelle e affreschi
Le cappelle | p. 104 Cappella di Santa Croce | p. 105 Cappella di San Bernulfo | p. 105 Cappella di San Bernardo delle Forche | p. 105 Antica Pieve di Santa Maria | p. 105 Chiesa di San Fiorenzo | p. 105 16 pag. 106 Santuario di Vicoforte
Le origini | p. 107 La cupola | p. 107 Le quattro cappelle | p. 107 Il convento cistercense | p. 107 17 pag. 108 Certosa di Pesio, Reggia di Valcasotto
Certosa di Pesio | p. 109 Reggia di Valcasotto | p. 109 Itinerario Residenze Sabaude | p. 109 Per i bambini | p. 112 _ Saluti da Mondovì, kit per cartolina
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Per i bambini | p. 86
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Saluti da MondovĂŹ kit per cartolina
Crea la tua cartolina: ecco alcune immagini da ritagliare e incollare; e nel libro troverai un cartoncino pronto per il collage e la spedizione.
Piazza Maggiore Chiesa della Missione Duomo di San Donato Vescovado Belvedere, Torre e Parco del Tempo 覺覺覺 Quattro passi: Andar per Piazza Museo Civico della stampa Museo della ceramica
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Meridiane a Mondov穫 Piazza
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Via Vasco, Palazzo di Giustizia (terrazzo)
Via Vasco, Palazzo di Giustizia (cortile)
Via Vico
P.zza Maggiore, Casa Bruno P.zza Maggiore, Palazzo del Governatore P.zza Maggiore, Palazzo Morozzo
_ pag. 84 _ 10 _ pag. 88 _ 11 _ pag. 94 _ 12 _ pag. 96 _ 13 _ pag. 100 _ 14
Palazzo del Vescovado Biblioteca Istituto Baracco Chiostro del Duomo Vicolo A. Pozzo, ex Casa canonica - Fondazione Academia Montis Regalis Torre Civica Via della Misericordia Collegio delle Orfane
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con il contributo di
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