ROBERTO BATELLA il mio diario d’artista - my artistic diary
L’arte la considero come un incontro con me stesso, è il tormento dell’essere, tipico forse del mio carattere…. Creo opere in cui si riflette il mio animo, spesso vulcanico ed enigmatico, ed i colori o gli scalpelli creano e danno forma ad opere in cui la fantasia attinge spesso nella realtà più intima. Amo creare opere in cui chi guarda possa immaginare e dare una sua interpretazione di ciò che osserva, sia per le mie opere scultoree che per quelle pittoriche. È fondamentale per me che coloro la quale osservano possano con la loro fantasia immaginare: idee, contenuti, fermi immagini che racchiudono “tutto” o “niente”, il mio scopo è anche quello di rendere partecipe l’osservatore, di diventare mio complice, l’immediato non mi appartiene. L’arte è questo, puro istinto liberatorio di un’anima, la mia. Se il risultato del mio lavoro è quello di tradurre in realtà un’emozione e realizzarla allora posso definirmi un’artista. I consider art as an encounter with myself, it is the torment of being, typical perhaps of my character .... I create works that reflect my soul, often volcanic and enigmatic, and colors or chisels create and give shape to works in which fantasy often draws in the most intimate reality. I love creating works in which the viewer can imagine and give an interpretation of what he observes, both for my sculptural and pictorial works. It is fundamental for me that those who observe can imagine with their imagination: ideas, contents, still images that contain “everything” or “nothing”, my aim is also to make the observer to participate, to become my accomplice, the immediate does not belong to me. Art is this, pure liberating instinct of a soul, my soul. If the result of my work is to translate into reality an emotion and realise it then I can call myself an artist. Roberto Batella Roberto Batella ha impresso alla propria attività artistica un atteggiamento di rispetto verso il materiale da lui usato, il legno, che costituisce per lui non solo un oggetto da piegare alla propria volontà, ma un docile complice, un suscitatore di idee; insomma uno strumento vivente da studiare nella conformazione e nella durezza per ottenere risultati artisticamente significativi. Infatti il tronco che lo scultore pone sul banco di lavoro a una forma che oggettivamente impone di essere presa in considerazione. Il suo scultore si trasforma allora, nello sforzo di elaborare una soluzione artistica sulla base di quanto la natura gli sta offrendo, entro determinati limiti condizionandolo. Il valore dello scultore consiste quindi nel ricavare il massimo possibile da una realtà che si pone al di fuori di lui. A Batella riesce spesso di ottenere notevoli risultati dal suo dialogo con la materia bruta, partendo dalla quale qualifica l’incoerenza naturale in una precisa volontà d’arte. In effetti, proprio questo è il significato delle arti figurative: scegliere tra le innumerevoli suggestioni che la realtà offre, quelle adatte a superare i limiti della materia bruta per trasformarle nel bello secondo la definizione kantiana che lo qualifica come quel risultato che, sintetizzando il dettato informe del mondo e le vibrazioni dello spirito, è in grado di scuotere le menti e la coscienza degli uomini. Un risultato che Batella ottiene sia sul versante religioso del suo itinerario artistico con la serie di volti del Cristo che colgono l’umano dolore del figlio di Dio esule sulla terra, sia nelle eleganti ed esili figurazioni il cui contenuto di pensiero si coniuga con una straordinaria levità formale per attingere qualche volta le soglie dell’ informale. Il ritratto di questo artista richiede anche un accenno alla più recente attività di pittore, che dai suoi primi esiti sembra avviata ad una sorta di “complementarietà” rispetto all’operato dello scultore nel senso che, affrancandolo dai limiti del materiale sinora impiegato, gli consente di conferire piena libertà di espressione ai propri temi di ispirazione. Prof. Aldo Maria Pero
Roberto Batella
Dafne, 2008, scultura su legno di mandorlo, cm 50x14 1
Roberto Batella
Si tratta qui di una ricerca espressiva eseguita su un tronco di pesco. Dal punto di vista formale l’opera rimanda alla poetica espressionistica tedesca degli anni Venti. L’inquetudine umana è raffigurata come una maschera dolente, sulla quale le nodosità del legno supportano la forza della caratterizzazione. Paolo Levi
Tormenti, 2014,scultura su legno di pesco, cm 60x20 2
Roberto Batella
PietĂ , 2010, bassorilievo su legno di cirmolo, cm 68x26 3
Roberto Batella
Free bird, 2016, scultura su radica di ulivo, cm 58x43 4
Roberto Batella
Off, 2017, scultura su legno di noce, cm 38,5x12,5 5
Roberto Batella
Niceforo, 2008, scultura su legno di noce, cm 70x24 6
Roberto Batella
Leonardo, 2007, scultura su legno di acacia, cm 37x25 7
Roberto Batella
Amarcord, 2017, acrilico su compensato, cm151x50 8
Roberto Batella
Si direbbe che questo scultore già intraveda nella forma del tronco di quercia la presenza delle figure evocate dal titolo. Dall’intuizione iniziale l’artista a una raffigurazione accattivante, dove l’intaglio asseconda la fibra della materia naturale, ricavandone un’immagine di essenziale figurazione che perfettamente esplicita i sentimenti d’amore dei due amanti. Paolo Levi Rigore formale e spontaneità organica nell’opera scultorea di Batella. Nella sua scultura il figurativo cede alle formazioni astratte per istituire una coerenza formale che non abbandona la matrice naturale delle forme e del materiale. Daniela Lubrano
Amanti, 2011, scultura su legno di quercia, cm 61x35 9
Roberto Batella
Eden, 2009, scultura su legno di quercia, cm 123x35 10
Roberto Batella
Estasi, 2013, scultura su legno di castagno, cm 82x30 11
Roberto Batella
Inizio e fine, 2013, scultura su legno di noce, cm 50x12 12
Roberto Batella
Eva, 2010, scultura su legno di quercia, cm 26x9 13
Roberto Batella
Anima nera, 2012, scultura su legno di cedro, cm 87x12 14
Roberto Batella
Il legno, accattivante, caldo, vivo. Interprete dei sentimenti e delle rielaborazioni di Roberto Batella. Artista dotato di sapienza compositiva, riesce nell’intento comunicativo con apprezzabile successo, discernendo ogni particolare con magistrale forza espressiva e soprattutto con disinvoltura e naturalezza tali da garantire una fruizione esteticamente appagante. Dino MarasĂ
Auschwitz, 2011, scultura su legno di ciliegio, cm 40x17 15
Roberto Batella
Maschera di Cristo (particolare), 2009, cm 61x21
Cristo Trafitto, 2012, scultura su legno di acacia, cm 67x31 16
Roberto Batella
Cristo 17
Roberto Batella
Cristo morente, 2008, scultura su legno di noce, cm 107x75 18
Roberto Batella
L’opera è il vissuto storico di un naturale intreccio verso la luce e l’energia vitale. Arch. Barbara Righetti L’opera in legno, è di grande impatto emozionale e mostra nell’efficace “vis” espressiva la sorprendente energia e l’ansia di esprimere il senso della paura, ma anche le tensioni più intime. Dott. ssa Mara Ferloni
L'Urlo, 2014, scultura su legno di acacia, cm 65x42 19
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Un viso solenne e composto che lascia intravedere l’attesa,che custodisce l’evento verso la vita futura. Arch. Barbara Righetti Il tronco reciso e statico che fu albero dalle radici profonde ed indistruttibili, vibra ancora in palpiti d’amore e di speranza di un futuro migliore per quella nuova vita. Prof.ssa Mara Ferloni
Futuro, 2016, scultura su legno di olmo 20
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Rigore formale e spontaneità organica nell’opera scultorea di Batella. Nella sua scultura il figurativo cede alle formazioni astratte per istituire una coerenza formale che non abbandona la matrice naturale delle forme e del materiale. Daniela Lubrano
Incontro, 2006, scultura su legno di acacia, cm 76x8 21
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Scogliera, 2011-2012, olio su tela, cm 40x30 22
Roberto Batella
Sahara, 2013, tecnica mista su tela, cm 60x30 23
Roberto Batella
Migrazione (particolare), 2009, scultura su legno di ulivo, cm 158x70 24
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Naomi, 2014, scultura su legno di ciliegio, cm 104x17 25
Roberto Batella
Afrodite, 2012, scultura su legno di ulivo, cm 68x25 26
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Ci sono molti modi di approcciarsi alla materia, in alcuni casi questa risponde alla nostra interlocuzione, in altri tace. Il dialogo con la materia, probabilmente avviene quando l’artista si pone in relazione empatica, cercando di cogliere le sfumature di ciò che va a manipolare, sentendo il suo corpo come in una relazione amorosa. La materia allora riesce a parlare, esprimendo la sua natura in tutta la sua potenzialità. È questo il caso della produzione artistica dello scultore umbro, il quale si dedica alla realizzazione di opere che esplorano le possibilità espressive del legno, materiale elettivo di Roberto Batella, restituendo una creatività intensa e dai tratti onirici. L’artista utilizza la commistione con altri materiali, quali vetro, acciaio, sabbia, tufo, come una miccia per innescare energie inattese e dare forma ad un immaginario sognante che trasfigura il reale ed apre le porte verso una dimensione mitica, di figure totemiche che richiamano alla mente un mondo magico, sciamanico, di rivelazioni. Diana Cardaci
Apollo, 2016, colata di sabbia su legno-base in tufo, cm 45x31,5 27
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Dannati (con particolari), 2014-2015, scultura su legno di ulivo, cm 78x15 28
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Stato d’animo (paura), 2017, scultura radica d'ulivo, cm 35x30 29
Roberto Batella
Nudo in bianco e nero, 2016-2017, acrilico su compensato cm 143x47
Mancarsi, 2015, acrilico su tela, cm 80x30 30
Roberto Batella
IntimitĂ , 2015, acrilico su tela, cm 50x40 31
Roberto Batella
Ti aspetto (e sento che è finita), 2014, acrilico su tela, cm 50x70 32
Roberto Batella
Una storia Vera, 2015, acrilico su tela, cm 90x68 33
Roberto Batella
Innocenti Pensieri, (2017-2018), acrilico su tavola, cm 120x100
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Noir, 2014, acrilico su tela, cm 50x40 35
Roberto Batella
Nudo Controluce, 2017, acrilico su compensato, cm 143x84,5 36
Roberto Batella
Perdersi, 2018, acrilico su tela, cm 60x80
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Venere Nera, 2016, scultura su legno di castagno, cm 25x85
Il linguaggio espressivo è giovanile ed il livello di comunicazione fresco e vitale. L’opera rivela la possibilità di stravolgere la materia in due versioni di sè: da liscia lucida, amabile e compatta, a grezza, ruvida e porosa. Arch.Barbara Righetti Espressività, comunicazione e stile in quest’opera realizzata in legno di tiglio che si addentra e si condensa nella materia per svelarne il mistero con forza e plasticità. Dott.ssa Mara Ferloni
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Abbraccio, 2015, scultura su legno di cedro, cm 185x50
Bagnante, 2017, scultura su legno di castagno, cm 115x50 39
Roberto Batella Donato Catamo Allerona (Orvieto) 2009- Group exibition “III Premio Internazionale Arcaista”; Chiesa S. Maria in Castello Tarquinia (Viterbo); Group exibition “Arte Sacra” Castel Giorgio (Terni); Group exibition of “Porta Maggiore cultural association” at San Giacomo Maggiore Church p.zza Duomo (Orvieto); Group exibition “Festa Contadina” Acquapendente” (Viterbo); 2010Group exibition “Grottart” Grotte di Castro (Viterbo); 2011Named “Artista per L’Unicef” Provincial Comitee of Palermo; Group exibition of Visual Arts at p.zza Duomo (Orvieto) 2012- Insertion in “Enciclopedia d’Arte Moderna e Contemporanea” (ENKY); Group exhibition “Festa Contadina” Acquapendente” (Viterbo) 2013- Group exhibition “Nudi d’Arte” Galleria ARTtime (Udine); Insertion in the catalogue “Dizionario DIAC D’Arte Contemporanea 2013” 2014- Insertion in the catalogue “Protagonisti dell’Arte 2014 dal XIX secolo ad oggi” (La Scultura) by Paolo Levi; Group exibition “ Prima Biennale della Creativita’” Palaexpo (Verona); Solo exibition “Il Legno e la sua Arte” p.zza del Municipio at Castel Giorgio (Terni); Group exhibition “Artisti a Bologna” G. Leopardi Gallery (Bologna) 2015/2016/2017- Group exhibition “PREMIUM CAPITOLUM”; cultural association ARTE IN CAMMINO-“Bramante Halls, P.zza Del Popolo (Rome) 2017Group exibition International Art Prize “FRIENDSHIP” at Arab Embassy of Egypt in Rome; Contemporary Art Group exhibition “AMOR CHE TUTTO MOVE” WIKIARTE gallery- (Bologna).
Via Roma Nuova, 58 05013 Castel Giorgio (TR) Mobile: 338 4515 685 roberto.batella@libero.it Esposizioni e riconoscimenti 2007- Mostra Collettiva di “Arti Visive” Castel Giorgio (Terni) 2008- Mostra Collettiva “Arte e Scienza” Palazzo dei congressi (Orvieto); Mostra Collettiva “I Cellai di Allerona” progetto di Donato Catamo Allerona (Orvieto) 2009- Mostra Collettiva “III Premio Internazionale Arcaista”; Chiesa S. Maria in Castello Tarquinia (Viterbo); Mostra Collettiva “Arte Sacra” Castel Giorgio (Terni); Mostra Collettiva della “Associazione Culturale Porta Maggiore” Chiesa San Giacomo Maggiore p.zza Duomo (Orvieto); Mostra Collettiva “Festa Contadina” Acquapendente” (Viterbo); 2010- Mostra Collettiva “Grottart” Grotte di Castro (Viterbo); 2011- Nomina “ Artista per L’Unicef “ Comitato Provinciale di Palermo; Mostra Collettiva “Arti Visive” p.zza Duomo (Orvieto) 2012- Inserimento “Enciclopedia d’Arte Moderna e Contemporanea” (ENKY); Mostra Collettiva “Festa Contadina” Acquapendente” (Viterbo) 2013- Mostra Collettiva “Nudi d’Arte” Galleria ARTtime (Udine); Inserimento Catalogo “Dizionario DIAC D’Arte Contemporanea 2013” 2014- Inserimento Catalogo “Protagonisti dell’Arte 2014 dal XIX secolo ad oggi” (La Scultura) a cura di Paolo Levi; Mostra Collettiva “ Prima Biennale della Creativita’” Palaexpo (Verona); Mostra Personale “Il Legno e la sua Arte” p.zza del Municipio Castel Giorgio (Terni); Mostra Collettiva “Artisti a Bologna” Galleria G. Leopardi (Bologna) 2015/2016/2017- Mostra Collettiva “PREMIUM CAPITOLUM”; Ass.culturale ARTE IN CAMMINO-“Sale del Bramante, P.zza Del Popolo (ROMA) 2017- Mostra Collettiva Premio d’Arte Internazionale “FRIENDSHIP” presso Ambasciata Araba D’Egitto (Roma); Mostra Collettiva Arte Contemporanea “AMOR CHE TUTTO MOVE” galleria WIKIARTE(Bologna). Exibitions and awards 2007- Group exibition of Visual Arts at Castel Giorgio (Terni) 2008- Group exibition “Arte e Scienza” Palazzo dei congressi (Orvieto); Group exibition “I Cellai di Allerona” project of Mr. 40
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L
a composizione artistica del maestro Roberto Batella è creatività e sensibilità penetranti nei me-
andri della materia scultorea o cromatica. L’anima dello spettatore vibra e viene piacevolmente travolta dal fluido narrare delle vicende dei protagonisti, dalle loro speranze, dai loro tormenti,
dal loro più intimo essere. Il calore della materia preferita il legno, nelle sue più svariate tipologie, enfatizza il discorso artistico rendendolo ricco di pathos ed empatia spontanei e dai toni forti.
T
he artistic composition of the master Roberto Batella is creativity and sensitivity penetrating
the meanders of the sculptural or chromatic matter. The soul of the spectator vibrates and he is pleasantly overwhelmed by the fluid narrating the events of the protagonists, by their hopes,
by their torments, by their most intimate being. The warmth of Batella’s favorite material, wood, in its most varied types, emphasises the artistic tell making it rich and spontaneous in pathos and empathy also giving it strong tones. Dino Marasà
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