Giuliana Bellini Il mio diario d’artista
Giuliana Bellini
Il mio diario d’artista
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Entropia, 2017 stampa originale, acquaforte, modelin su zinco, cm 36x54 2
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Meduse, realizzate nel 2005, esposta presso Casa dei Carraresi, Treviso 2017, settima rassegna di arte contemporanea a cura di D. Buso, alluminio, rame, cm h 25 3
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Aiuolina, 2017, Esposta presso Mulino del Groppo Sfumature estetiche a cura di A. E:Verbena PET, polietilene ferro, erba sintetica, cm h 20x60x60 4
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Forme di vita, realizzata nel 2014, Esposta a Miazzina , Verbania, nel 2017 e Torino 2014 a cura di M. Cortese – Paratissima 2014 calchi in tela, disegni e stampe originali su carta di riso giapponese, cm h 17x200x200 5
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Farfalle, realizzate nel 2016, Particolare dell’installazione - giardino dell’Eden, esposte presso villa Giulia a Verbania nel 2017 evento Le stanze delle meraviglie a cura di M. Cortese 6
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Aiuola in blu, realizzata nel 2017, esposta presso La Riseria, Novara – Mulino del Groppo a cura di A. Binetti – A. E. Verbena, PET, alluminio,ferro, erba sintetica, cm h 215x100x100 7
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Trappola per umani, realizzata nel 2017, esposta a Mariano Comense 2017, manifestazione Gallery Sweet Gallery OUTDOOR a cura di E.Isella, Filo di cotone, cm 200x200 8
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Immacolata, 2016 Stampa originale, acquaforte, acquatinta, puntasecca su zinco, cm 54x36 9
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Lucia. 2016 stampa originale, acquaforte su zinco, cm 50x32 10
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Parassiti sulla storia, 2015, esposta al Centro culturale Palatele Brancovenesti de la Portile Bucurestiului, Romania stampa originale, acquaforte, abrasioni su zinco, cm 50x32 11
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Fontana, realizzata nel 2015, esposta presso Officine dell’Arte, Barasso (VA) – Mercato Metropolitano, Torino 2017 a cura di R. Penna – Paratissima, PET, alluminio, ferro, polietilene, cm 350x140x140 12
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Colonia di batteri, 2016, manifestazione Arte Mediterranea, nello spazio espositivo Sotto le Logge, Pisa a cura di I. Pietrobelli alluminio, PET, cm 150x60x10 13
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Il caro estinto, realizzato nel 2006, esposto presso La Vetrina della CittĂ nel 2014 a Pontremoli (MC) Mostra premio, una di 7 installazioni, legno, terra, semi, foto, ingombro variabile 14
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Colonia di batteri, 2016, vincitrice del primo premio per la scultura, nel concorso OPUS 10.12, Presso la Riseria, Novara alluminio, PET, cm 120x120x10 15
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Fiore, 2014, esposta nella manifestazione AUTUR presso Villa Vedetta,( FI), vincitrice del primo premio per la scultura nel concorso Bancarelfiore, Pontremoli, (MC), alluminio, cemento, ceramica, cm 310x310x310 16
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Sebastiano, 2013 stampa originale, acquaforte su zinco, cm 16x12 17
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Medusa luce, 2012, esposta presso Le Officine dell’Arte, a Barasso _ presso la Torcera a Osnago 2013, Manifestazione Luminosi sogni, La Voce del Corpo, PET, polietilene, ferro, PVC, luci LED, fibre ottiche, cm 330x120x120 18
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Cavoli, realizzati nel 2015, Triennale della carta, il Museo della Carta a Chermey, Svizzera 2017 carta, cm 17x17x50 19
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Bosco, 2009, realizzato nei giardini di Via Della Guastalla, Milano, opera rubata alluminio, ottone, ferro, cm 300x300x300 20
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Crescita, 2013, opera permanente, Parco dell’Arte in Chianti, Montespertoli, (FI) ferro, alluminio, cm 230x200x200 21
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Panverme, 2013, manifestazione Non di solo pane Spazio di Via Dell’Orso, Milano a cura di S. Vallebona Pane, rame, cm 26x76x56 22
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Flora, 2006, opera permanente, Galleria del Premio, Suzzara (MN) ferro, rame, gesso, resina, catrame, cm 400x120x120 23
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Inciuccio, 2013, opera permanente, Parco Panfilo Ferretti, Fermignano, Urbino ferro, alluminio, PET, cm 250x80x70 24
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Germogli, 2013, esposta nella manifestazione La voce del Corpo a Osnago, a cura di B. Freddi, V. Comi polietilene, ferro, alluminio, cm 90x800x800 25
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Piccolo giardino, 2011, esposta presso la galleria Spazioalbello, Milano, a cura di S. Vallebona polietilene, PET, alluminio, sassi, mattoni, cm 215x120x90 26
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Carnivoro, 2005, esposto presso la galleria Start, Milano, a cura di C. Cerritelli polietilene, alluminio, ferro, polistirolo, pigmenti, cm 80x70x60 27
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Foresta, 2004, realizzata presso Villa Braila Lodi nella manifestazione Sculture a Villa Braila a cura di C. Cerritelli ferro, rame, cm 400x800x800 28
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Medusa, 2007 stampa originale, maniera nera su rame, cm 16x12 29
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Volavo, 2003, esposta nella manifestazione Appartenenze presso Torre Nervi, Reggio Calabria piume di pernice, tulle, alluminio, cm 100x100x3 30
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Labirinto, 2001, manifestazione Chiare e dolci acque? , Romentino (NO) terra, acqua, sacchetti di polietilene, cm 15x800x800 31
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Presenze, 1999, spazio espositivo Pianissimo, presso La Scoletta, Codogno (LO), una delle 9 installazioni della personale Segni percorsi, mutazioni a cura di G. Segato, esposta a Paratissima 2017 nella sezione Mostrum (TO) ferro, polietilene, alluminio, cm 200x200x120 32
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Sommerso, 1999, spazio espositivo Pianissimo, presso La Scoletta, Codogno (LO) Una delle 9 installazioni della personale Segni percorsi, mutazioni a cura di G. Segato ferro, carta, colore fluorescente, luce DW, cm 200 x 200 x 300 33
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Spirale, 1998, realizzata nella manifestazione Attracchi, Comune di Agrate Brianza (MI) a cura di Koinè carta scolpita, cm 300x60x60 34
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Foto della quarta di copertina del saggio Ipotesi attorno al senso di estinzione 35
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Biografia
N
asce a Casteldario (MN). Si diploma in Pittura sotto la guida di Gottardo Ortelli, A. Occhipinti, G. M. Accame, presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, nel 1987 segue il corso di tecniche incisorie nei corsi estivi presso la Scuola di grafica internazionale di Borgholm, Svezia, dal 1993 al 1996 segue dei corsi di aggiornamento “libro d’artista”, “serigrafia”, “xilografia”, “bulino”, “tecniche avanzate e sperimentali” presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Nel 2003 segue il corso di “grafica illustrata” nei corsi estivi internazionali di Urbino. Dal 1988 al 2008 insegna Tecniche Incisorie presso il C.F.P. del Comune di Milano, nel 2006 si diploma in grafica, presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Pubblica nel 2015 il libro Ipotesi attorno al senso di estinzione, edito da Albatros, che è il testo della tesi del 2006 e che costituisce la base teorica a supporto del processo creativo tuttora in atto. Espone in Italia ed all’estero dal 1974. Attualmente continua ad indagare sul tema della vita, si focalizza sulle forme di vita post umana, immagina una possibile vita dopo che l’umanità si è estinta a causa dello sfruttamento delle risorse, limitate del pianeta, seguendo solo la legge del profitto: “più consumiamo più produciamo veleni, rifiuti, spazzatura”. I materiali utilizzati per realizzare le sue opere sono molteplici e variano a seconda che le opere siano concepite per essere allestire in spazi all’aperto oppure in luoghi al chiuso, predilige metalli leggeri come alluminio, polietilene, PET, tondini sottili in ferro, vetro colorato per creare punti di colore trasparente, il gesso per realizzare delle sagome come basi portanti, il rame e ottone in filo. In alcuni casi, come per la medusa descritta più avanti, fa ricorso a luci LED e fibre ottiche. Inventa un mondo vegetale con alberi, fiori, forme di vita animale, come vermi ricoperti di aculei, insetti con o senza le ali, piccole meduse in rete di alluminio e fili di rame.
G
iuliana Bellini was born in Casteldario (MN). She obtained a degree in Painting under the guidance of Gottardo Ortelli, A. Occhipinti, GM Accame at the Brera Academy of Fine Arts, in 1987 she follows the technique of engraving in summer courses at the Borgholm International School of Graphics, Sweden, From 1993 to 1996, she attended updating courses in “art book”, “serigraphy”, “xylography”, “burin”, “advanced and experimental techniques” at the International School of Graphic Arts in Venice. In 2003 she followed the course of “illustrated graphics” in Urbino's international summer courses. From 1988 to 2008 she teaches Engraving Techniques at C.F.P. of the City of Milan, in 2006 she graduated in Graphic at the Accademy of Fine Arts of Brera, Milan. She publishes in 2015 the book “The hypotheses around the sense of extinction”, published by Albatros, which is the text of the thesis of 2006 and which constitutes the theoretical basis to support the creative process still in place. She has been exhibiting in Italy and abroad since 1974. Currently she continues to investigate life, she focuses on forms of posthuman life, she imagines a possible life after humanity has disappeared due to the exploitation of limited resources on the planet , following only the law of profit: “the more we consume, the more we produce poisons, waste, garbage”. The materials used to make her works are many and vary depending on whether the works are designed to be set up in open spaces or in enclosed spaces, she prefers light metals such as aluminum, polyethylene, PET, thin iron rods, coloured glass to create transparent color spots, the plaster to make shapes like carrier bases, copper and brass wire. In some cases, as with the medusa described below, she uses LED lights and optical fibres. She invents a plant world with trees, flowers, animal life forms, like worms covered with spines, insects with or without wings, small jellyfish in aluminum mesh and copper wires. 36
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L
e forme assumono nuovo ruolo, nuove essenze, nuove espressività nell’arte di Giuliana Bellini. Acquistano così dimestichezza con altri personaggi a tal punto da ingannare i sensi dello spettatore. Avvengono scambi proficui tra l’ambiente e l’opera stessa atti a conferire a quest’ultima una forte naturalezza e spontaneità in nome di una sottile e continuata metatesi. L’immaginazione diviene realtà e porta la prova tangibile del concetto stesso di relatività oggettiva che sta alla base di una poetica artistica che getta le basi dell’innovazione continua sebbene essa stessa sia rinnovamento continuato. Dino Marasà
T
he shapes assume new role, new essences, new expression in Giuliana Bellini's art. They thus acquire familiarity with other characters as to deceive the viewer's senses. There are fruitful exchanges between the environment and the work itself so to have a strong naturalness and spontaneity in the name of a thin and continuous metathesis. Imagination becomes reality and brings the tangible proof of the concept of objective relativity that is at the basis of an artistic poetic that lays the foundation for continuous innovation, although it’s itself is a renewed continuation. Dino Marasà
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Note critiche Giuliana Bellini entra in sintonia con gli umori segreti della natura, palpabili emanazioni della materia vivente, forme biologiche di polietilene, alluminio e rame che si possono accarezzare con lo sguardo e trattenere nelle pieghe dell’immaginazione. Si tratta di “forme di vita post-umane” destinate a vivere quando l’uomo si sarà estinto dalla logica del profitto e dallo sfruttamento delle risorse biologiche. Il messaggio ecologico di Giuliana Bellini è sintomo di un impegno etico rivolto alla società che sta distruggendosi, lo spettatore deve saper modificare questa visione allarmante come indispensabile riflessione per continuare a immaginare se stesso nella vita della natura. Giuliana Bellini ama trattare la materia come emanazione di energia vivente, luogo simbolico per sostenere il valore emozionale della vita per recuperare l’identità della natura che le ragioni del profitto stanno distruggendo, è un profondo grido di allarme che si agita nel grembo segreto delle cose. Claudio Cerritelli
Critical observations Giuliana Bellini gets in synchronicity with nature’s secret moods: palpable emanations of living matter, biological forms made of polyethylene, aluminium and copper which can be caressed in a gaze and kept in the folds of imagination. They are “forms of post-human life” destined to live after the extinction of Man because of the logics of profit and biological resources exploitment. Giuliana Bellini’s ecological message is the symptom of an ethical commitment towards this wrecking society, the spectator must be capable of changing this allarming vision as an essential reflection to keep on imagining himself in nature’s life. Giuliana Bellini loves treating matter as an emanation of vital energy, the symbolic locus from where to affirm and support life’s emotional value and recover the identity of nature that is being ruined by the reasons of profit, it is a deep cry of alarm which throbs in the secret womb of things. Claudio Cerritelli
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