STRINGHINI CRISTINA - DEDICATO A TE

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CristinaStudioStringhiniByblos

Dedicato a te

© Palermo 2022 - Tutti i diritti sono riservati all’autore.

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Carissimi lettori, vorrei che questo libro trasmettesse a tutti voi un certo interesse e una certa curiosità. A mano a mano che leggerete scoprirete come questa giovane donna abbia dovuto affrontare tutte le difficoltà che la vita le ha messo di fronte, trasformando così, il suo vissuto in un bellissimo diario Pieno di avventure e di curiosità e sarete invogliati a leggere il Difinale.solito nei romanzi c’è sempre un lieto fine. Al contrario, sarà il lettore a dare un lieto fine a questo ro manzo perché non ci sarà un lieto fine, come siamo abituati a Quileggere.saràil lettore a dare un finale migliore. Auguro a tutti voi una bellissima e buona lettura. Questo libro lo dedico a mio marito Aldo con amore tua moglie. Prefazione

In questa sua opera Cristina mette tutto il proprio cuore, la propria mente. La conobbi anni fa, ad una mia esposizione sisssese di grande successo. Fu una delle tante persone che mi avvicinò per complimentarsi con me e fu una delle prime che apprezzò le mie opere e, in particolare, i miei acquerelli. Credevo fosse tutto concluso in quel piacevole incontro. Vi vevamo nelle due rive opposte del Po, io sulla sponda parmanse e lei su quella cremonese. Poi la ritrovai iscritta nella mia grande Rassegna Int.le Padus Amoenus, durata circa venticinque anni. La ideammo e ne fummo i direttori cultu rali io e mio marito, recentemente scomparso, il fotografo d’artre Luciano Martelli. Ebbe un successo enorme, imprevedibile. Ritrovammo Cri stina Stringhini con una propria opera che superò le selezioni della severa giuria ed ottenne soddisfazioni. La nostra Rassegna fu sempre altamente apprezzata dai coniugi Capasso. Il grande poeta Aldo (nomination al Nobel) e la moglie, la poetessa caraibica, la nota Florette Morand.

Presentazione

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Chi passò da Sissa si guadagnò la stima diretta o indiretta di questi due grandi. Cristina iniziò col piede giusto e vorrebbe continuare nel campo letterario e pittorico. Crede fiduciosa nel domani. L’intelligenza e la fantasia non le mancano. Cosa augurarle dunque?

Che la sua carriera prenda il volo verso un domani di sempre maggiori successi. È anche già, tramite il Padus, instradata nel Gruppo Artistico diretto dal Maestro albisolese Ettore IlGambaretto.PaduseiCapasso ci hanno sempre portati fortuna. Buona fortuna, cara Cristina.

Silvia Ragazzini (Sirama)Martelli

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Solo così potrò trovare me stessa, ora sono un po’ più serena e penso: ”domani è un altro giorno”.

La mia vita è una sfida

Quel mattino mi svegliai presto, e sentii dentro al mio cuore una lama che mi trapassava il torace e una grandissima fitta lacerò la mia anima. Ebbi un attimo di struggimento e desi derai intensamente morire.

Mi sentivo smarrita, confusa, mi sembrava che in quel l’istante il mondo mi crollasse addosso.

Ma poi ebbi un grande desiderio di reagire, pensando che la mia vita era una sfida con me stessa e con la mia anima; e tutto mi sembrò più limpido, la vita si mise a sorridermi e incoraggiandomi pensai tra me e me: la mia vita è una grande sfida, che giorno per giorno mi mette di fronte dei problemi ed io devo risolverli in modo sereno e tranquillo, senza farmi prendere dal panico.

Il rimprovero ingiusto

Anna cara, oggi sono molto triste, sono stata rimproverata ingiustamente non so come comportarmi, io sbaglio sempre tutto, come parlo, quello che faccio.

ad una conclusione, da domani per me sarà una nuova vita. Mi lascio alle spalle tutto, anche la persona a cui più tengo al mondo. Ora sono felice perché così si compirà la mia nuova vita, la vita che ho sempre desiderato……avere solo tranquillità, solo Addio,tranquillità……miacara Anna, tu sarai sempre con me, qualunque cosa accada. DIO dammi la forza di iniziare questa nuova vita, aiutami!!!!!

Io sono una rovina famiglie, così mi definisce mia madre, se si può chiamare così; non sono serena, in casa, ho tutti contro perché ho un carattere difficile nessuno è capace di soppor Sonotarmi.arrivata

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Il programma gli piace, mi farà sapere la settimana prossima perché vorrebbe essere accompagnato dalla sua amica Licia, che è il medico che lo segue. Mia cara Anna, sono molto triste lo so, sto passando un momento difficile, ma vicino a me c’è San Taddeo, mi rivolgo a lui e sono certa questa angoscia mi passerà.

La telefonata inaspettata

Erano le quindici e trenta del pomeriggio mi sento chiamare:” C’è una telefonata per te”.

Poi gli ho chiesto se per Pasquetta si poteva fare una bella gita insieme con alcuni amici in comune, per passare una bella giornata insieme.

Era molto contento, mi ha trasmesso una grande gioia e abbiamo parlato un poco.

Era Marco, un ragazzo affetto da sclerosi multipla, che ho co nosciuto in ospedale quando ho frequentato il corso da infer miera. Erano quindici giorni che non ci sentivamo; mi ha dato una buona notizia, questa mattina è riuscito con l’aiuto della fisioterapista a camminare nella piscina.

Mio DIO, confido in te, aiutami a trovare la mia strada, la via del mio perdono, e la via dell’ amore.

Lo sento, lo percepisco attraverso la mia pelle.

Lui è la mia guida: attraverso di lui il mio cammino non può più vacillare.

Solo così potrò compiere la salvezza della mia anima e del mio Vogliocuore.affidare a te, queste mie angosce, dammi il tuo perdono, o DIO.

In questo momento al mio fianco c’è il mio amico Antonio; lui, con il suo gruppo di preghiera, mi stanno aiutando molto. Ogni volta che ho bisogno di lui, si presta moltissimo . Anche questa sera viene in mio aiuto, sebbene abbia percorso già tanti chilometri durante il suo lavoro, trova spazio anche per me.

In questo momento sto provando un’ angoscia terribile, una sensazione strana, sto molto male, “ mio DIO, aiutami” ti supplico, fammi passare attraverso di te questo calice amaro.

Sento dentro di me come una lama che mi strappa la carne e mi fa male, non riesco a capire……. so che in questo mo mento qualcuno ha bisogno del mio aiuto.

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Popoli della terra, voi che avvolgete come gomitoli di rete con forza di astri sconosciuti, che cucite e disfate l’ universo, che entrate nella confusione dei linguaggi come alveari per pungere il miele e venire punti.

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Popoli della terra, lasciate alla fonte le parole ché sole fanno avanzare gli orizzonti nei vari cieli e con l’altro lato, maschera dietro con cui sbadiglia la notte, aiutano le stelle a partorire.

Popoli della terra, che nessuno pensi morte quando dice vita e non sangue quando dice culla.

L’universo delle parole

Popoli della terra, non distruggete l’universo delle parole, non tagliate con l’amore d’odio, la voce nata con il respiro.

Dove sei vento di primavera? Perché fuggi da me, resta an cora un poco resta ancora, accanto a me.

Vento di primavera

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Come un soffio mi separi i capelli dal mio viso, con luce soave mi illumini l’anima e poi scompari quando è sera.

Tu come un vento di primavera, sei apparso nella mia vita nella mia vita, di gioie e di dolore, tu sai capirmi anche nei momenti difficili della mia vita.

Io mi sentii al settimo cielo, mentre lui mi guardava con dol cezza, le sue labbra si posarono sopra le mie e proprio in quell’ istante l’amore sbocciò.

Una notte di luna piena

Io in quel momento ero felice, il mio uomo mi era accanto, mi stringeva, mi baciava come si ama un cucciolo appena nato, di cui si ha tanto bisogno di amore di tenerezza e di af Iofetto.mi sentivo appagata, mentre lui mi accarezzava i capelli, i miei occhi si univano con il suo sguardo e tutto intorno a noi era bellissimo; come se il tempo in quell’ istante non si fosse mai fermato.

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Più il tempo passava e più ci amavano.

La notte era splendida, il cielo era limpido, le stelle e la luna si specchiavano sul mio volto.

Le mie vacanze

Dal finestrino del treno potei ammirare il panorama e sul va gone del treno vicino a me una bambina dolcissima mi si avAvevavicinò.

Il cielo era semicoperto di nuvole dai diversi colori ed io im

Il panorama era incantevole; intorno si vedevano le montagne e una serie infinita di gallerie.

il viso solare, i suoi occhi brillavano di gioia, i capelli semiraccolti da un cerchietto in tonalità della sua maglietta. Era molto silenziosa e con lo sguardo intimidito osservava gli alti bambini giocare sul treno.

Mentre pensavo a questo il mio volto si illuminò, il sole era nitido e la giornata sempre più fresca.

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Quel sabato io partii, nel mio cuore c’era sempre lui, il mio amore. Mentre ascoltavo la musica, pensai “amore presto mi raggiungerai io sarò li ad aspettarti.”

Accanto a me c’era una studentessa di medicina assorta nei suoi Intantopensieri,ilviaggio proseguiva verso la mia meta desiderata.

maginavo di essere su una di queste nuvole, mentre conti nuava il viaggio. Finalmente arrivo alla meta desiderata, il viaggio fu molto lungo, ma nello stesso tempo anche rilas Appenasante. scesi dal treno mi sentii chiamare:” signorina, signorina, mi guardai intorno e vidi un signore di mezza età, mi venne incontro, mi prese i bagagli e mi disse ”è lei la signo rina Cinzia” io risposi “si, sono io lei dev’essere il direttore dell’albergo” lui soggiunse “ no signorina, il direttore ha mandato me al suo posto per venirla a prenderla, venga, non si preoccupi, la porto subito in albergo”.

Io con il mio sorriso dissi “non si deve scusare, l’importante è essere arrivata qui nel suo residence”. Massimiliano mi accompagnò nella stanza, mi consegnò le chiavi e disse “buona permanenza signorina, per qualsiasi cosa chiami la reception” e se ne andò. Per me iniziò la vera avventura piena di emozioni e di entu Lasciosiasmo.a voi, cari lettori, continuare con la vostra fantasia le mie avventure, vi dico solo che sono state emozionanti.

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Salii sull’autovettura, mentre raggiungevamo l’albergo, osservai il paesaggio ero ammirata, quasi incantata dalla natura immersa nel verde. Finalmente arrivai all’albergo, l’accoglienza fu molto cordiale, il direttore si scusò per l’inconve niente ma un impegno urgente lo aveva trattenuto e così aveva mandato quel signore a prendermi.

Ti sento lontano, lontano da me. Ma il ricordo dei tuoi baci, delle tue carezze, la mano che sfiora i miei capelli e tu mi guardi e non dici nulla, solo i tuoi occhi parlano d’amore per me “ dove sei amore mio?

Lontano da me

Sono sola, mille pensieri mi attraversano la mente, vorrei sfuggirli, ma non mi è possibile.

Immagino il tuo volto abbronzato, il tuo corpo tutto dorato dai raggi del sole.

Dove sei, amore mio?

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Dove sei?

Torna, torna, da me, perché sei così lontano!!!!

Io sono qui e tu a mille chilometri di distanza, ma so che mi pensi, sono sempre nella tua mente , nei tuoi pensieri, tutto tace e tutto ascolta.

Io sono molto felice della mia scelta, anche se devo superare prove della vita molto difficili, lotte continue con i conti, spese, ma le voglio affrontare con coraggio e grande orgoglio e stima di me. Ora sono felice di avere raggiunto il mio sogno avere una casa tutta per me a cui dedicarmi con amore e orgoglio. Per la prima volta mi sento realizzata come non mai, nonostante le difficoltà che la vita riserva giorno per giorno.

La mia vita è fatta di dolori, ma anche di tante gioie. Penso che nella vita tutti abbiamo fatto delle scelte che com portano delle rotture.

A me è capitato proprio così: da quando ho acquistato casa ho dovuto fare delle scelte molto difficili , restare con i miei genitori malgrado gli sforzi per poter andare d’accordo, oppure andarmene da loro per trovare la serenità, la pace e la voglia di crescere, tenendo in considerazione la rottura con i miei familiari.

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È trascorso un’ anno dalla consegna della mia nuova casa. Non mi sembra vero, è come se fosse solo ieri.

La mia nuova casa

Una figlia non accettata concepita solo per uno sbaglio.

Per me esistono solo gli sbagli, il continuo rinfacciare del passato, e i continui insulti fatti da mia madre.

Ed è successo proprio così. La mia scelta non è stata capita e non è capita tutt’ora malgrado gli sforzi che io faccia per poter conquistare la mia famiglia. Tutto intorno a me è ostile soprattutto mia madre che non riesce a capire la mia scelta di vita.

Io in silenzio non dico nulla mi alzo saluto educatamente e me ne Desiderovado.solo andarmene a casa mia trovare pace e serenità nelle mie mura domestiche.

E con grande sforzo sul mio viso ritorna un breve sorriso, il sorriso di una donna piena di amarezze e dolori per gli in sulti subiti.

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Così tutti i miei sforzi vanno in frantumi. Quando penso di arrivare ad un accordo di pace, sembra che a mia madre scatti un qualcosa che ci fa allontanare.

Ho conosciuto Anna Fery (pseudonimo di Cristina Stringhini, che è anche una valida pittrice) pochi anni or sono, in occasione della cerimonia di premiazione della Rassegna In ternazionale “Padus Amoenus”, ideata dall'infaticabile poe tessa, scrittrice e pittrice Silvia Ragazzini Martelli in quel di Sissa Trecasali, in provincia di Parma.

Postfazione

La rividi poi a Varazze, al centro commerciale “Corte di Mare” della ridente cittadina ligure, durante uno dei tanti eventi culturali organizzati dal vulcanico ceramista, pittore e scultore Ettore Gambaretto. In quella occasione, Cristina mi diede una copia del suo libro inedito “Dedicato a...”, con la preghiera di comunicarle un mio parere. Ed io scrissi poche righe, che poi usai per la mia sintetica critica ai due brani della raccolta (“L’universo delle parole” e “Vento di primavera”) riprodotte su fotoceramica per il “Museo a Cielo Aperto” di Palasone, frazione di Sissa Trecasali, inaugurato alla presenza degli Artisti e delle Autorità il 18 giugno 2022. In quelle poche righe richiamavo l’attenzione sulla forma

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espressiva usata occasionalmente dalla scrittrice: quella del “poemetto in prosa” o “prosa lirica”, tanto cara al grande poeta Aldo Capasso, più volte candidato al Nobel per la Let teratura e in anni ormai lontani presenza che onorò - insieme alla moglie Florette Morand, anch’essa squisita poetessa - il “Padus Amoenus”. Il poemetto in prosa vede come “capostipite” Aloysius Bertrand (Ceva 1807 - Parigi 1841); ma - com’è noto - raggiunse il massimo splendore con Baudelaire ed i suoi “Petits poémes en prose”, chiamati anche “Spleen de Paris” (1869, postumo). Anche Aldo Capasso fu un mirabile cultore del genere, con i suoi “Poemetti in prosa” (Maia, Siena, 1951), di cui il più noto è “Turno di notte”. L’Autrice intende inquadrare il suo libro (nel prologo dedicato affettuosamente al marito Aldo) come un piccolo “romanzo”. Ma in realtà - a parte alcuni dei componimenti più brevi, che possono essere ascritti, come dicevo sopra, al ge nere del “poemetto in prosa” - si tratta di un piccolo “diario” (il nome Anna non può non richiamarci Anna Frank, che si rivolgeva, nel suo celeberrimo “Diario”, all’amica immaginaria Kitty: ed anche Cristina ci pare dialogare allo specchio con un’altra “se stessa”, appunto Anna Fery); ogni pagina di questo diario è segnata da grande tensione emotiva, sincerità, passione, coinvolgimento sentimentale ed esistenziale. In ognuno dei “pezzi” che compongono la raccolta (dai più brevi a carattere marcatamente lirico, che sono quelli che pre feriamo, ai più lunghi), l’Autrice apre una finestra sul suo mondo interiore e sa coinvolgere il lettore nel vortice delle

Marco Pennone

Anna Fery ha una sincera predisposizione a cogliere della re altà quei particolari - anche piccoli, quotidiani - che contribuiscolo ad arricchire lo spirito e ad infondere nella vita quel giusto senso di “sfida”, per superare i tanti momenti negativi. Il discorso dell'Autrice è improntato ad una narrazione quanto mai semplice e chiara, in cui visioni del passato e mo menti del presente si avvicendano con naturalezza, dando vita ad un mondo di sentimenti e di affetti caldi e partecipati. Anna-Cristina è una donna innamorata della vita, nonostante le difficoltà ed i momenti bui: in questo libro ella ci dischiude le porte dei suoi segreti, ed i vari “frammenti” di questo diario intimo si ricompongono in momenti che fissano nella memoria del lettore impressioni di assoluta naturalezza e sincerità.

sue emozioni, risvegliando in lui - per analogia - un ricordo, una suggestione di cose già provate, già vissute...

Postfazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .49

Indice

Finale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .47

La mia nuova casa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3

La mia vita è una sfida . . . . . . . . . . . . . . . . . .7

Una notte di luna piena . . . . . . . . . . . . . . . .13

Le mie vacanze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14

La casa invenduta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .27

Vento di primavera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12

La scomparsa di una persona cara . . . . . . .21 30/12/2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .23

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Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5

Lettera ad una amica . . . . . . . . . . . . . . . . . . .30

Nuovi amici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .31

Il giorno del matrimonio . . . . . . . . . . . . . . .44

Il rimprovero ingiusto . . . . . . . . . . . . . . . . . .8

La telefonata inaspettata . . . . . . . . . . . . . . . .9

L’arrivo di una lettera . . . . . . . . . . . . . . . . . .20

Il Grande Fiume . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24

Il giorno del processo . . . . . . . . . . . . . . . . . .37

Preparativi del matrimonio . . . . . . . . . . . . .41

L’universo delle parole . . . . . . . . . . . . . . . . .11

Lontano da me . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16

Vecchi ricordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .19

Lettera scritta ad una amica di scuola . . . .33

I primi conflitti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .35

Studio studiobyblos@gmail.comPublishingByblosHousewww.studiobyblos.comPalermoAgosto2022

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