AFRICA VITA SELVAGGIA - Fabio Vegetti

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Africa Vita Selvaggia FabioVegetti



Africa Vita Selvaggia

5 anni, 99 immagini, 5 safari, 5 nazioni, 12 parchi e riserve, 43 specie 5 years, 99 pictures, 5 safari, 5 countries, 12 parks and reserves, 43 species


Prefazione Ricordo ancora con viva emozione la prima volta che mi capitò di sfogliare un libro fotografico dedicato agli animali. Era un libro sull’Africa e la sua fauna. Era il regalo di una mamma al suo bambino. Io avevo poco più dell’età necessaria per riuscire a tenere tra le mani quel volume, per me e le mie piccole mani, pesante e impegnativo. Erano i primi anni ottanta e le immagini erano ancora incerte, nella stampa e nella qualità cromatica. Ma per me, bambino del bianco e nero in tv e delle prime incerte fotografie a colori, quel libro spalancava verso un mondo nuovo, un immaginario fatto di creature e paesaggi, forme e colori affascinanti e fantastici. Tutti da scoprire e riscoprire, pagina dopo pagina, immagine dopo immagine, fino a coglierne i dettagli più nascosti, con una passione e una dedizione che solo i bambini sanno vivere. Spesso succede che le strade che si intraprendono nella vita seguano percorsi complessi, apparentemente illogici e contradditori, ma poi, quando le cose con l’età vanno prendendo forma in maniera più netta, quando i contorni assumono forme più decise, si comprende come siano i dettagli, all’apparenza irrilevanti, ad entrarci dentro e a guidare i destini e talvolta le nostre scelte. La fotografia non è stato il mio primo amore. Gli animali e la natura si. Vivendo in quelli che all’epoca erano spazi aperti, prati e boschi di pianura, fin da piccino avevo preso l’abitudine di dedicarmi all’osservazione degli uccelli e degli animali che abitavano le campagne vicino a casa. La vicinanza e la conseguente assidua frequentazione del Parco di Monza aveva prodotto su di me un accentuarsi di questa mia passione tenendo viva, negli anni, quella fiammella che successivamente sarebbe divampata fino a divenire un fuoco ardente e passionale. La fotografia, intesa come manifestazione artistica di un immaginario interiore, ha fatto irruzione nella mia vita in età più matura, quasi a chiudere un percorso che, da quel primo libro, alle aule di liceo artistico prima, di veterinaria poi, mi avrebbe condotto infine a scoprirmi interprete e testimone, di un percorso iniziato molti anni prima. L’incontro con la savana, i suoi colori, i suoi odori, e il sapore della sua polvere, ha fatto il resto. Nella realizzazione di questo volume è stata questa la sfida che ho inteso lanciare a me stesso. Si concretizza qui il tentativo (spero riuscito) di ricreare e far rivivere le emozioni del fanciullo che sono stato e del testimone che sono diventato. In queste pagine si sintetizzano i frutti di cinque anni di lavoro e di viaggi. Migliaia di chilometri. Migliaia di scatti. Migliaia di attimi consegnati al tempo attraverso un incontro, un gesto, uno sguardo. Incontri irripetibili che, tutti, hanno lasciato un segno, come gesso bianco sulla lavagna dei miei ricordi più cari.


Conoscere la savana è stato per me come incontrare un nuovo amico. Uno di quegli incontri destinati a lasciare il segno, capaci di creare una immediata empatia e proiettarsi verso il futuro. L’atmosfera che si respira nel bush africano ha una sua profondità naturale. Gli spazi aperti, gli orizzonti sconfinati, la vegetazione essenziale e i colori, invitano ad un approccio istintivo, diretto, che non andrebbe assoggettato a sovrastrutture culturali. Nel limite del possibile ho quindi cercato di cogliere l’essenzialità della vita naturale di quei particolari ecosistemi. E per farlo in maniera più schietta, ho, negli anni, cercato di vivere esperienze immersive, senza troppe mediazioni e rinunciando ai compromessi derivanti da uno stile di vita europeo. Il contatto con i soggetti delle mie fotografie, la forza narrativa di immagini che testimoniano quel precario equilibrio che separa la vita dalla morte, la rudezza degli scenari, influenzano inevitabilmente le scelte e condizionano l’animo del fotografo. Le lunghe attese, le sveglie strappate al sonno, il caldo, la fatica, la fame, le aspettative e le immancabili delusioni, sono le quotidiane fatiche che accompagnano chi vive la volontà di immortalare la realtà in cui si trova. Ogni attimo, ogni occasione porta con sé la consapevolezza che lo “scatto giusto” potrebbe giungere all’improvviso e assumere la silhouette di un licaone, o le fattezze di un leopardo o quella di un elefante al tramonto. La fotografia naturalistica richiede cuore, cervello, pazienza, prontezza e…tanta fortuna. In Africa si vive tutto questo, la vita selvaggia. Prefazione a cura di Alberto Bonora.


Foreword I still remember with a great emotion the first time I had leafed through a photographic book concerning animals. It was a book about Africa and its fauna. It was a gift from a mother to her child. I was just over the age necessary to be able to hold in my hands that heavy and demanding volume, as it looked to me and my little hands. It was the early eighties and the images were still uncertain both in print and chromatic quality. However, for a child like me of the age of black and white TV and of the first cloudy coloured photographs, that book opened a new imaginary world made of fascinating and fantastic creatures and landscapes, shapes and colours. Everything had to be discover and rediscover, page after page, image after image, until to perceive the most hidden detail, with a passion and a dedication that only children can have. It often happens that roads you are travelling follow complex route, apparently illogically and contradictory. Nevertheless, with age things take on clear shapes and defined contours, and finally you understand such apparently irrelevant details get inside you and guide your choices and sometimes your destiny. The photography was not my first love. Animals and nature was. Since I was child, living in spaces that at the time were open and surrounded by meadows and lowland forests, I used to be engaged in birds’ and animals’ watching which lived in the countryside near my home. Proximity and assiduous frequenting of the Park of Monza led to increase my passion, keeping alive that flame that would have flared up in subsequent years until it becomes a burning and passionate fire. The photography, intended as an artistic manifestation of an inner image, busted into my life in a more mature age. It seemed to close a route that from such first book, trough the artistic high school’s and then the veterinary university’s classrooms, would’ve lead me to discover myself as an interpreter and witness of a journey begun many years before. The experience of savannah, its colours and smells, the dust’s taste, did the sequel. In the creation of this volume, this was the challenge with myself: an attempt (I hope succeeded) to create and relive the emotions of such child I was, and of the witness I became. These pages summarize five years of work and travel. Thousands of kilometres. Thousands of shots. Thousands of moments entrusted to time through a meeting, a gesture, a look. Unrepeatable frames, all of which let a mark, like a white chalk on the blackboard of my dearest memories.


To know the savannah was like meeting a new friend for me. An event destined to leave its mark, able to create an immediate empathy and project towards the future. The atmosphere you can breathe in the African’s bush has a natural depth. Open spaces, boundless horizons, essential vegetation and colours invite to an instinctive, direct approach that should not underwent to cultural heritage. Therefore, I tried to capture the real nature of the wild life in those particular ecosystems. To do it, over the years, I attempted to live immersive experiences, without mediations and giving up compromises of the European lifestyle. The contact with the subjects of my photos, the narrative power of images recording the hazardous balance that divides life and death, the roughness of the scenarios, all inevitably influence the choices and the photographer’s soul. The long waits, the wakes up snatch from sleep, the scorching heat, the fatigue, the hunger, the expectations and the inevitable disappointments, are daily efforts accompanying who live the need to freeze the reality. Every moment, every occasion, carries the awareness that the "right shot" could come suddenly and assume the silhouette of an African wild dog, or the features of a leopard or of an elephant at sunset. Nature photography requires heart, brain, patience, readiness and ... lots of luck. In Africa you can experience all of this, it is called wild life. Foreword by Alberto Bonora.


Africa Vita Selvaggia - L’Africa è sinonimo di vita e di natura fulgida, è il luogo dove l’uomo incontra l’origine di se stesso in un trionfo di emozioni. Fabio Vegetti le carpisce con l’arte sublime dello scatto fotografico che fissa la potenza del momento regalandolo all’eternità. La vita animale, in tutti i suoi momenti più disparati, viene così condivisa con il lettore del libro che approfondisce la conoscenza di un mondo così lontano dalla nostra quotidianità, costituito da emozioni dirette che parlano al nostro istinto, scavalcando le barriere della razionalità per mezzo della fotografia. Dino Marasà - editore.


Africa Wild Life - Africa is synonymous with life and bright nature, it is the place where man meets the origin of himself in a triumph of emotions. Vegetti catches them with the sublime art of the photographic shot that ďŹ xes the power of the moment, giving it to eternity. Animal life, in all its most disparate moments, is thus shared with the reader of the book that deepens the knowledge of a world so far from our everyday life, made of direct emotions that speak to our instinct, bypassing the barriers of rationality through of photography. Dino MarasĂ - publisher.


Sono nato nel 1978 e ho sempre avuto una passione per la natura selvaggia, passione che grazie alla fotografia naturalistica e ai viaggi ha cambiato il mio modo di utilizzare gli occhi, guardando il mondo in modo diverso. Il sogno da bambino di poter vedere gli animali selvatici africani nel loro ambiente si realizzò. Insieme alla mia inseparabile compagna di viaggio abbiamo attraversato i parchi più famosi del Sud Africa, della Tanzania, della Namibia, del Kenya e del Botswana. Imparando dalla vita selvaggia s’impara a vivere in modo migliore.

I was born in 1978 and I have always had a passion for wild nature, a passion that, thanks to nature photography and traveling, has changed the way I use my eyes, looking at the world in a different way. The childhood dream of being able to see the African wild animals in their environment came true. Together with my inseparable travel companion we crossed the most famous parks of South Africa, Tanzania, Namibia, Kenya and Botswana. Learning from the wild life you learn to live in a better way.


Photograph by Debora Groppetti


Le immagini di questo libro sono state scattate nel pieno rispetto della natura. Sono fotografie reali in cui è stato eseguito un normale sviluppo durante la post-produzione. Ogni animale è stato ritratto nel suo ambiente naturale, rispettando l’etica e i regolamenti dei parchi e delle riserve. Copyright © 2019 Fabio Vegetti.

The images in this book have been taken in full respect of nature. They are real photographs in which normal development was performed during post-production. Each animal has been portrayed in its natural environment, respecting the ethics and regulations of parks and reserves. Copyright © 2019 Fabio Vegetti.


South Africa:

Table Mountain National Park.

Tanzania:

Lake Manyara National Park Ngorongoro Conservation Area Serengeti National Park Empakai Crater.

Namibia:

Etosha National Park.

Kenya:

Masai Mara Reserve Lake Naivasha Samburu National Park.

Botswana:

Khwai Community Trust Chobe National Park Moremi Game Reserve.


alla mia compagna di viaggio


African Wildog, Khwai C.T., Botswana.



Lion, Khwai C.T. (left) and Chobe N.P. (right), Botswana.


Minor Flamingo, Lake Manyara N.P., Tanzania (above). Springbok, Etosha N.P., Namibia (below).


African Elephant, Khwai C.T., Botswana.



Gnu, Masai Mara R., Kenya (left) and Chobe N.P., Botswana (above).



Lion, Masai Mara R., Kenya (left). Leopard, Moremi G.R., Botswana (above).


African Buffalo, Chobe N.P., Botswana.


Pelican, Lake Naivasha, Kenya (above). Next page: African Bualo and African Elephant, Chobe N.P., Botswana.





Leopard, Serengeti N.P., Tanzania (left). Spotted Hyena, Ngorongoro C.A., Tanzania (above).



Lion, Masai Mara R., Kenya (left) and Etosha N.P., Namibia (above).


African Elephant, Khwai C.T. (above) and Chobe N.P. (right), Botswana.




African Elephant (left) and Springbok (above), Etosha N.P., Namibia.


Lilac-breasted Roller, Chobe N.P., Botswana.


African Skimmer, Chobe N.P., Botswana.


Gnu, Masai Mara R., Kenya.


Crocodile and Gnu, Masai Mara R., Kenya.


Gnu, Masai Mara R., Kenya.


Lion and Gnu, Masai Mara R., Kenya.


Gnu, Masai Mara R., Kenya.


Lion and Gnu, Masai Mara R., Kenya.



Hippopotamus, Serengeti N.P., Tanzania (left). Black-Backed Jackal, Etosha N.P., Namibia (above).


African Fish-Eagle, Lake Naivasha, Kenya (above). Cape Penguin, Table Mountain N.P., South Africa (below).


Saddle-billed Stork, Khwai C.T., Botswana.


Serval (above) and Leopard (right), Khwai C.T., Botswana.



African Wildcat (above) and Southern White-faced Scops Owl (right), Khwai C.T., Botswana.



Leopard, Moremi G.R., Botswana (above and right).



Leopard (left) and Girae (right), Chobe N.P., Botswana.


Hamerkop, Lake Naivasha, Kenya.


Gerenuk, Samburu N.P., Kenya.


African Wildog, Samburu N.P., Kenya.



Lion, Chobe N.P. (left) and Khwai C.T. (above), Botswana.


Girae, Masai Mara R., Kenya.


Splendid Starling, Masai Mara R., Kenya.


Colobus, Lake Naivasha, Kenya.


Superb Starling, Lake Naivasha, Kenya.


Steenbok, Chobe N.P., Botswana.


African Buffalo, Chobe N.P., Botswana.


Lion, Etosha N.P., Namibia.


Spotted Hyena, Masai Mara R., Kenya.


Cheetah, Masai Mara R., Kenya.


Cheetah and Warthog, Masai Mara R., Kenya.



African Wildog, Khwai C.T., Botswana (left). Lion, Chobe N.P., Botswana (above).


Lion, Chobe N.P., Botswana.


Gemsbok, Etosha N.P., Namibia.


Lion and Gnu, Chobe N.P., Botswana.



Leopard, Etosha N.P., Namibia (above) and Samburu N.P., Kenya (belowe).


Burchell’s Zebra, Etosha N.P., Namibia.


Southern Yellow-billed Hornbill, Chobe N.P., Botswana.


Impala, Samburu N.P., Kenya (above). Next page: Ostrich, Springbok, Girae and Burchell’s Zebra, Etosha N.P., Namibia.




African Wildog and Impala, Moremi G.R., Botswana.


African Wildog and Impala, Moremi G.R., Botswana.



African Buffalo, Chobe N.P., Botswana (left). Lion, Khwai C.T., Botswana (above).


Secretarybird, Etosha N.P., Namibia.


African Wildog, Samburu N.P., Kenya (above). Next page: Grevy’s Zebra, Samburu N.P., Kenya.



Burchell’s Zebra (above) and Black Rhinoceros (below), Etosha N.P., Namibia.


African Elephant, Chobe N.P., Botswana.


Lion, Masai Mara R., Kenya.


Red-billed Hornbill, Khwai C.T., Botswana.


Spotted Hyena, Masai Mara R., Kenya.



Lion, Chobe N.P., Botswana (left and above).


Southern Ground Hornbill and Black-Backed Jackal, Masai Mara R., Kenya.


Warthog, Khwai C.T., Botswana.


Leopard, Chobe N.P., Botswana (above). African Elephant, Etosha N.P., Namibia (right).



Vulturine Guineafowl, Samburu N.P., Kenya (above). African Owl (below), Etosha N.P., Namibia.



Minor Flamingo, Empakai Crater, Tanzania (above). Previous page: African Elephant, Etosha N.P., Namibia.


Lion, Masai Mara R., Kenya (above). African Wildog, Khwai C.T., Botswana (below).


African Elephant and African Bualo, Chobe N.P., Botswana.


African Elephant and African Bualo, Chobe N.P., Botswana.


Northern Black Korhaan, Etosha N.P., Namibia (above). Leopard, Khwai C.T., Botswana (right).




Quando avrai provato il sapore della polvere e il profumo della nostra prima pioggia, sarai contagiato dalla vita in Africa e non avrai pace finché non potrai guardare di nuovo la luna che tramonta e sentire gli sciacalli ululare, sapendo che sono lì fuori ad aspettare nell'oscurità. Quando hai nostalgia di vedere gli elefanti o di ascoltare il canto del cuculo, quando il sorgere della luna ti incendia il sangue, significa che sei stato via troppo a lungo. È tempo di far perdere le tracce e lasciare libero il tuo cuore, oltre l'orizzonte lontano dove il tuo spirito è ansioso di essere. L'Africa ti sta aspettando, vieni! Da quando avrai toccato il cielo sconfinato ed imparato ad amare l'erba frusciante e il grido dell'aquila pescatrice, avrai sempre fame del bush, del roco ruggito del leone, della tenda accampata finalmente sotto le stelle e di essere di nuovo in pace. Autore anonimo When you have acquired a taste for the dust, and the scent of our first rain, you're hooked for life on Africa, and you'll not be right again until you can watch the setting moon and hear the jackals' bark, and know they are around you waiting in the dark. When you long to see the elephants or hear the coucal's song, when the moonrise sets your blood on fire, then you've been away too long. It is time to cut the traces loose, and let your heart go free, beyond that far horizon where your spirit yearns to be. Africa is waiting, come! Since you have touched the open sky and learned to love the rustling grass and the wild fish eagle's cry you'll always hunger for the bush, for the lion's rasping roar, to camp at last beneath the stars and to be at peace once more. Author unknown


Finito di stampare per conto dello Studio Byblos - Palermo Studio Byblos Publishing House www.studiobyblos.com



Non viaggio per fuggire dalla vita, viaggio percheĚ la vita non mi sfugga. Sono nato nel 1978 e ho sempre avuto una passione per la natura selvaggia, passione che grazie alla fotograďŹ a naturalistica e ai viaggi ha cambiato il mio modo di utilizzare gli occhi, guardando il mondo in modo diverso... imparando a viaggiare ho imparato a vivere in modo migliore. I do not travel to escape from life, I travel because life does not escape me. I was born in 1978 and I have always had a passion for wild nature, a passion that thanks to naturalistic photography and to travels has changed the way I use my eyes, looking at the world in a dierent way... learning to travel I learned to live in a better way. www.fabiovegetti.it

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