POETICAMENTE "FRAMMENTI DI CUORE" - GIUSY BIONDOLILLO

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Poe camente

“frammen di cuore”

Studio Byblos

GIUSY
BIONDOLILLO

© Tutti i diritti sono riservati all’autore. isbn: 9791280343505

A mio marito. Alle mie adolescen nipo ne, Stefania e Arianna.

Ai miei figli e nuore. Ai miei fratelli e sorelle, viven e non. Alle mie amiche e amici del cuore

Recensire un libro di poesie non è così facile, come si possa pensare, specialmente, se, come in questo caso, il lavoro da visionare, è così toccante, per il vincolo di sangue, che risiede tra le righe di ciascuna poesia, da temere di non essere parziale, nel cri care.

Ma ormai l'impegno è stato preso e non ci si può rare indietro. E… poi, osservando la coper na, sono stata ca urata dal tolo e dalla figura del cuore, che, con il suo colore rosso, comunica tu a la passione con la quale è stato ideato. Allora, senza esitare ancora, mi affre ai ad aprire il libro e ad immergermi tra le sue pagine, per lasciarmi inebriare dal fascino della poesia. Ecco che… leggendo pagina dopo pagina, con avidità di conoscere e, spesso, soffer mandomi nei pun , che destavano una mia accorata riflessione, compresi le ragioni per le quali era nato questo libro: una raccolta poe ca, non fine a se stessa, ma che affonda le sue radici, in quella necessità di raccontare e raccontarsi, a raverso un modo di esprimersi con metafore e argomen , dai mille vol Di coinvolgente fruizione, risultano le poesie, a cara ere epistolari dedicate ai genitori (sopra u o, al padre Antonino), nonché ai figli Valerio e Dario. Un con nuo veicolare, che non sempre rifle e la realtà; anzi, spesso la fantasia regna da sovrana, nelle poe sie come: “Un bacio sulla guancia” o in “La casa nel bosco”. Concludendo, mi viene da affermare il seguente mo o: “Sublime è ciò che agisce nei sensi, coinvolgendo il cuore del fruitore”. Il libro di Giusy Biondolillo è sublime, quindi coinvolge, coi suoi frammen di cuore, il le ore.

Anna F. Biondolillo
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Poe camente “frammen di cuore”

“Poesie: pezzettini del cuore”

Il cuore è come un pozzo, il cervello è solo il secchio; cala nel “pozzo” il tuo “secchio” e attingi i “pezzettini del tuo cuore”

Le poesie

A Maria di Civitavecchia, 85

A mia sorella maggiore, 76

A mio marito Claudio, 26

A mio padre morente, 55

A Padre Pio, 86

A un amico lontano, 88 Acquasanta, 22

Ad Arianna, 77 Affermazione del giorno, 34 Al cimitero, 32

Al mio nonnino paterno, Francesco Biondolillo, 60 Amaci, così, come siamo, 62 Amo le piccole cose, 30 Autunno, 14 Bisogno d’Amore, 17

Bocciolo di rosa accoccolato, 71 Cappelli = ombrelli, 56 Cari alunni, vi scrivo, 29 Caro padre, ti scrivo..., 36 Castelli di sabbia, 75 Che male c’e ̀ ...???, 92 Chimere, 31 Coccole, 93

Come vorresti essere sorda..., 80 Cuori, 68

Dio e ̀ il mio guerriero, 90 Dio, inventore degli Angeli custodi, 83 Dopo una delusione, 18 E Lui ricama, 64 È Natale!, 52 È primavera!, 38 Emozionata d’Amore, 22 Emozione mi da ̀ ..., 12 Fiori e serpenti, 79 Gay, per un giorno, 54 Guerriero della Luce, 41 Ho incontrato Dio, 84 Ho perso la mente, 42 Il dubbio, 60 Il fiore la vita, 72 Il tempo della mia partenza, 80

Il vero diletto, 27 Incontri, per caso, 32 Invidia, 82

Io son così!, 78

L’Amicizia, 52 L’Amore universale, 18 L’anima, 25

L’Arma dei Carabinieri, 14 L’orso, 79

L’ultima occasione, 44

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La Befana del 2022, 89

La casa nel bosco, 69 La colomba, 45

La mia fine carriera scolastica, 49

La neve del duemilaventi, 20

La pace dell’anima mia, 92 Latte e miele, 38

Lettera al mio primogenito, 12 Libera!, 17 Malinconia, 23 Mi sono innamorata, 40 Mi valuto, 15 Natale e ̀ ..., 19

Nella notte Santa, 46 Nostalgia, 81

O mia bella piccinina, 75 Oltre il futuro, portami all’altare, 35 Omaggio a mia madre, 39 Omaggio a mio padre, 47 Papaveri di campo, 28

Per i miei sessant’anni, 66 Piangi, 91 Piccino, piccina, 70 Pietra di giada, 78 Portami con Te, 11 PortateGli il riso, 74

Profumo di viole, 88 Quando l’assaporo..., 90 Rapporto d’Amicizia, 21 Regalami un sorriso!, 24 Ritornero ̀ a Granada!, 51 Ritratto, 57 Scrivere, esprimere, svuotare, 94 Settembre: si ritorna a Scuola, 48 Sono cittadina del mondo e, nel mondo, desidero pace, 67 Speranza, 46 Spine, 74 Terremoto, in Molise, 58 Testamento, 73 Tu, luna chiara, torna sempre, 50 Tu, meriti ogni bene, 63 Tu, sei per me..., 41 Tu, sei realta ̀ , 33 Un bacio sulla guancia, 68 Un vero cristiano deve saper, 43 Una premurosa baby sitter, 11 Una preziosa candelina, 53 Una strega di pace, 23 Vorrei fermare il tempo, 16

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Portami con Te

Maledetto sia l’umano peccato, che t’ha inchiodato a quella croce! Vorrei prenderti fra le mie braccia e portarti all’interno della mia alcova. Ti curerei le ferite colme di sangue, ti darei nutrimento energizzante, ti coprirei di baci e carezze, perché sparissero, dal tuo corpo, i segni delle percosse. Ma, quando saresti in forze e guarito, ti chiederei, per l’amore di quelle premure, di non lasciarmi, qui sola, ma di portarmi con te, al sicuro, dal Padre, per godere, per sempre, la pace.

Una premurosa baby sitter

Ho cullato Gesù Bambino, perché era bisognoso d’amore; l’ho coperto con stoffe di lana, perché tremava dal freddo; l’ho accarezzato e non si è sentito più solo; Gli ho cantato una nenia e si è addormentato. Poi, tutt’a un tratto… ha aperto gli occhi e mi ha sorriso: “Grazie!”, mi ha detto e mi ha ricoperta con mille benedizioni.

Poe
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camente “frammen di cuore”

Emozione mi dà…

… un raggio di sole che mi scalda la pelle, … il mio meditare le cose più belle; … il rosa del cielo al primo mattino, … la trasparenza dell’azzurro mare natio; … l’argento brillante dell’acqua del lago, … la carezza ai miei bimbi, da parte del mago; … la stretta di mano di un amico sincero, … fatti concreti in un rapporto più vero. Tanto, di tutto questo, la vita mi ha dato; ma, per esaltarmi, più, non mi basta il Creato.

Lettera al mio primogenito

Era il mese d’Aprile quando sei nato: per me, il mese più bello dell’anno, perché si è fuor dall’inverno.

La notte era tiepida, senza alcun alito di vento; la luna splendeva nel cielo, bianca, magica, quasi irreale: era piena!

Le strade, che io e tuo padre percorrevamo, ci apparivano del tutto deserte. Mi sentivo ansiosa durante il tragitto: era normale… stavo per dare alla luce il mio primogenito, da me tanto aspettato e desiderato.

… Cosa sarebbe successo??

Per tutte le donne è sempre stata una incognita il partorire. Ero fiduciosa, però, e speravo, soltanto, nel bene.

Una corsa verso la clinica, una visita in sala parto; eri pronto per nascere, mi dissero; ero pronta per darti alla Vita, dissi a me stessa.

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camente “frammen di cuore”

camente “frammen di cuore”

Suonarono le tre del mattino del ventitré: una spinta, due, tre.. cinque … sette…

.. Poi, a fatica, sei sbucato fuori dall’utero e sembravi un coniglietto indi feso, quando ti presero per i piedini e ti sculacciarono, per farti gridare. E la tua vocina, sconosciuta e squillante, mi penetrò nel cervello, ma non disturbava; anzi, mi dava una gioia e una carica indescrivibili.

Le tue mani, piccole e delicate, mi sfiorarono il viso, quando qualcuno ti mise al mio fianco, per farci conoscere…

… Poi, ti portarono via per il primo bagnetto, la prima vestina bianca coi pallini azzurri a pois, che ti copriva poco, tanto eri un gigante; il primo sorso di latte, per placare la fame e il sonnellino salutare, per cancellare lo stress.

La culla era accanto al mio letto e dormivi sereno, aspettando il mattino, per affacciarti al nuovo mondo, che ti era Amico. Io, che avevo, già, scordato i dolori del parto, ti guardavo felice ed ero orgogliosa di te: di questo mio primo cucciolo, da coccolare, di questo mio tenero fiore d’Aprile, da coltivare, di questo mio grande tesoro, da non dissipare. E tu, crescendo, mi hai dato le gioie più belle che una mamma possa desiderare: pochi capricci da piccolo e, poi, più grandicello, tanti buoni propositi, già realizzati.

Oggi, che sei un giovane uomo, ti guardo, per rivedere, in te, i tratti di quel bambino che sei stato; a volte li vedo, a volte no… però, so che, dentro di te, quel piccolo cucciolo esiste ancora, soprattutto, quando dimostri tenerezza per me, accarezzandomi il viso.

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L’Arma dei Carabinieri

L’Italia ha una risorsa: è l’Arma la sua figlioccia. L’Arma è come il Tricolore: non si tradisce, anzi, Le si dà Onore. L’Arma è costituita da uomini e da donne come noi, ma quando Costoro indossano la divisa e giurano, a volte diventano degli Eroi.

L’Arma, per noi è tutto: è, soprattutto, la nostra sicurezza; nel momento del bisogno, Essa ci dà aiuto e un’ancora di salvezza. Amiamo, perciò, l’Arma, Italiani cari amici; saremo, di certo, tra i popoli più felici. Non possiamo negare che questi Figli dell’Arma, lavorando per noi, spesso, sacrificano famiglia e vacanza.

Viva l’Arma dei Carabinieri! Dio salvi l’Arma, con L’Italia intera.

Autunno

Piove a dirotto nell’orto di nonno Gino e il fungo biricchino è già spuntato, pian, pianino. L’estate è ormai lontana, l’autunno è, già, alle porte, d’uva si fan scorte, è pronta da mangiar... ... Le fanno compagnia fichi, castagne e pere e le ceste sono piene, anche, di colorite mele. Gino è proprio stanco, ma, a sera, è soddisfatto; è sempre tanto grato all’Autunno, in cor suo desiderato.

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“frammen di cuore”

Mi valuto

Se qualche volta ho avvisato, l’ho fatto in accordo e, solamente, per il bene. Se ho scritto, soltanto, per valutare le cose.

Se ho compreso, semplicemente, per compassione; se ho chiesto, per un estremo bisogno d’amore.

Se ho pianto, perché Giuda mi ha, spesso, baciata; se ho sorriso, perché un bimbo ha saputo ricambiare il mio affetto; se ho espresso “la mia”, l’ho fatto, anche, dopo provocazione di altri; se ho infierito, l’ho fatto con amarezza, ma con giusta motivazione; se, intensamente, ho amato, per dare ascolto alla voce del cuore; se, qualche volta, ho mancato, ne provo immenso dolore. Se avessi, per caso, anche fatto del bene, non chiedo regali o apprezza menti; mi basta un sorriso sincero, una stretta di mano e rallegramenti.

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Vorrei fermare il tempo

Vorrei fermare il tempo, ma il tempo, ahimè, non si può fermare… ...mi appare tanto grande, come grande e profondo è il mare.

Esso viaggia e va lontano e io mi accorgo, con tristezza, di invecchiare piano, piano.

Vorrei fermare il tempo, prima che sia troppo tardi, fermare il tempo, per poter ancora lanciare i miei dardi.

Fermare il tempo, per sperimentare cose mai fatte, ma lui non ascolta, viaggia incessantemente e, ad ogni ora, batte.

Credo proprio, a questo punto, che mi devo rassegnare: contro il tempo non si può nulla e, quindi… ...a che serve protestare?

Allora, mi accontento del tempo che mi ha concesso Dio, farò quel che potrò e sarò, semplicemente, io.

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Poe camente “frammen di cuore”

Libera!

Libera, libera, libera…

… come una farfalla che svolazza, felice, di fiore in fiore… …libera, libera, libera…

… come una cavalla che galoppa, trionfante, tra le rive impetuose del mare… …libera, libera, libera…

…come un aquilone che sale, beato, nel limpido azzurro del cielo, perché a un bambino è sfuggito di mano… … libera, libera, libera…

… come un passerotto impaurito, che, scappando da una gabbia dorata, si sposa con Felicità… …libera, libera, libera…

… da pregiudizi ed oppressioni altrui… …libera, libera, libera…

… oggi 18 maggio 2010, finalmente, libera io sono!

Bisogno d’Amore

Da qualche tempo, carissimo, sento il bisogno di avere accanto una persona amica, che mi voglia bene, mi comprenda, mi tolleri e capisca, mi sostenga, mi baci quando sbaglio (perché tutti sbagliamo), mi prenda fra le sue braccia e mi ami, delicatamente, l’anima e il cuore. Questa persona amica, forse… sei tu?

Sì, sei tu! E mi farai felice!

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Dopo una delusione

Vorrei essere un uccellino, dal cuore piccino, piccino; la mente libera da ogni oppressione, da ogni dolore, da ogni rancore. Vorrei essere quel passerotto, che ha il suo nido in mezzo alla quercia, che salta felice da un ramo all’altro e gioca, allegro, con il compagno.

Oh passerotti, venitemi appresso...

… saltatemi sulle ginocchia, in mano, sul corpo, sul capo, sul viso, sui neri capelli; insieme faremo merende, nei giorni più belli.

L’Amore universale

L’amore è qualcosa di bello, che ha, solo a che fare, con il magnifico verbo donare: Dona al fratello il tuo affetto, dona il tuo letto (accoglilo in casa tua), dona il tuo pasto, dona lo spazio (permettigli di esprimersi e abbi la bontà di ascoltarlo), dona l’ardore, dona il tuo cuore, dona il sorriso, per fargli buon viso.

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Natale è...

Natale è la festa più bella dell’anno. Natale è felicità, serenità, passione; Natale è anche emozione e panettone. Natale è un’armonia d’incanto: è la nascita di Gesù, coperta dal Suo manto. Natale rende felice il cuore di ogni uomo; a Natale si fa festa e si va, quasi, tutti al Duomo. Natale è fatica, ma si lavora in sintonia, per questo la stanchezza ti passa e fugge via. Organizziamo il Natale, sperimentiamo l’allegria e, anche, il poverello sarà in nostra compagnia.

Viva il Natale, la festa di Gesù, ricordalo ogni giorno (anziché ogni anno) e non scordarlo più.

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La neve del duemilaventi

La neve del duemilaventi ci avverte che il Natale sta per arrivare… È soffice e festosa; è bella e, quasi, mondiale. Scende lenta sui monumenti, case, strade ed esterni pavimenti. Grandi e piccini, col naso arrossato, danno vita a pupazzi nel, fu, verde prato.

L’incanto è tanto, la gioia immensa, chissà chi la guarda cosa sogna e pensa...!

O cara neve, del duemilaventi, imprigiona il gran male (covid 19, virus maledetto, che ha fatto milioni di morti, in tutto il mondo) e consegnalo ai venti, ché lo portino da noi lontano, lontano…

ma tu, o benigna, perché ci rilassiamo, continua a fioccare leggera e piano, piano.

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“frammen di cuore”

Rapporto d’Amicizia

Quando ti senti triste, quando ti senti sola, aggrappati a un amico; è lui che ti consola.

Così, è da tanto tempo, remoto o trapassato, così, è nel presente, nel futuro è già assodato. L’amico tuo ti vizia, ti coccola, ti ama, ti è sempre più vicino e non è una cosa strana.

Tu dagli una carezza, un bacino con promessa; sarà, per lui, l’ebbrezza, quale tua ricompensa espressa.

L’amicizia è cosa bella, tutti ne possiam godere, assomiglia ad una stella ed è dolce come il miele.

Teniamola da conto, è il nostro pane quotidiano, se la mandiamo a fondo, poi, sì, che ci pentiamo. Amico mio dolcissimo, ti auguro ogni bene; ricevi il mio saluto; so che non mi darai mai pene.

Premessa: “Ovunque il guardo io giro, immenso Dio ti vedo; nell’opre Tue Ti ammiro, Ti riconosco in me…

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Pietro Metastasio

Emozionata d’Amore

Nei ricordi di bambina, mi rivedo innamorata di Te, per le parole ben spese da questo poeta, a me tanto caro. E, ancora oggi, quando guardo il Tuo cielo, quando ammiro il Tuo mare, quando respiro il Tuo bosco, quando salgo i Tuoi monti, quando annuso i Tuoi fiori, Ti rivedo con gli occhi dell’anima e mi sento emozionata d’Amore.

In me, T’ho cercato, ma non sempre Ti ho riconosciuto; negli altri, T’ho desiderato, ma non sempre Ti ho avuto. Nel crearci, probabilmente, credevi che d’animo fossimo simili a Te. Scordatelo!

Il più delle volte, non T’assomigliamo per niente.

Acquasanta

Ho nascosto il mio Amante in mezzo a un libro di preghiere; con gli occhi mi sorrideva, con le labbra mi parlava. Poi, un brutto giorno, la paura prese il mio cuore e, con acquasanta, benedissi l’Amore.

“Ti chiedo perdono Gesù, figlio di Dio, d’acquasanta necessito io”.

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Malinconia

Il nido sotto il tetto della mia casa è ormai vuoto. Le rondini son tutte partite. Non vedo più gli allegri girotondi vicino al mio balcone, non sento più quel dolce cinguettio, che faceva bene al cuore. Mi davano tanta compagnia e scacciavano la monotonia. Adesso, non mi resta che aspettare il loro ritorno, ma l’inverno sarà lungo e Primavera, purtroppo, è ancora lontana.

Una strega di pace

Una strega di pace vorrei diventare e fare magie… … per far ritornare il sorriso ai bambini kosovari, con le gambe spezzate, Per difender l’onor delle donne, per odio stuprate, per riunir le famiglie, con rozza violenza smembrate, per ridare la vita ai mariti, a quei padri, a quei morti, spariti nel nulla, per soccorrer gli anziani infelici, preoccupati, soltanto, degli affetti e dei loro bruciati giacigli… ...ma, soprattutto, per trasformare le “bestie feroci” in semplici palloni gonfiati e lanciare lontano da noi, lontano, lontano... magari, in altri pianeti.

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camente “frammen di cuore”

Regalami un sorriso!

Sono Tua figlia, Tu sei mio Padre. L’altro giorno mi hai preso fra le braccia e mi hai adagiata sulla spiaggia, di un mare azzurro e tranquillo. Qui, una capanna di fango è stata la nostra casa; esotici frutti di mare, il nostro sostentamento.

Io, per ringraziarTi di essere tua figlia, Ti ho adornato le bianche vesti di conchiglie colorate e abbiamo danzato, fino a tarda sera, per dar sfogo alla nostra gioia di stare insieme.

Poi, un casto sonno ristoratore ci ha vinti e ho sognato tutto il bello che avevo vissuto con Te. Al mattino, appena sveglia, mi mancava il Tuo candore...

T’ho cercato, T’ho cercato, ma eri sparito o mio Tesoro, eri lontano o dolce Amore.

È stato solo un sogno la Tua compagnia?

Adesso, che son sola, di Te, sento tanta nostalgia. Quel mattino non mi arresi: allora, guardai in cielo, allora, guardai intorno; finalmente, sulla sabbia trovai una scritta, in un rotondo: “Cara figlia, devo andare, altre cose devo fare; Io ti aspetto in Paradiso. Orsù, non farmi il muso… Regalami un sorriso!”.

Poe
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camente “frammen di cuore”

Studio Byblos Publishing House

studiobyblos@gmail.com www.studiobyblos.com Palermo Novembre 2022

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