ANTONIO SODANO - LETTURE PER OGNI ETA'

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Antonio Sodano

LETTURE PER OGNI ETÀ

Euro 25,00

Antonio Sodano

LETTURE PER OGNI ETÀ

Studio Bybos - editore



Antonio Sodano

Letture per ogni etĂ

Studio Byblos - editore



Il Risveglio

disegno di GIULIANA BACCIU



IL RISVEGLIO

I capitolo

È

una giornata di sole al circolo Poseidon. Una domenica

ma"na dove, come di abitudine, gli associa# trascorrono la ma"nata insieme sorseggiando un aperi#vo.

Erano le dieci del ma"no e il presidente ordinava come dovesse essere sitemato il circolo ai ragazzi del catering. I camerieri andavano avan# e indietro per organizzare il party e gli associa# si intra$enevano con le a"vità del circolo. Si sen#va il fischie$o dell’istru$ore di pallanuoto giovanile, quando c’era un fallo o per a"rare l’a$enzione dei ragazzi. Giovanni che si occupava del bar, era intento a servire due caffè ad Adriana e Valen#na e le ordinazioni per gli associa# sedu# ai tavolini all’esterno. Le due donne si intra$enevano al bar ed i mari# sui campi da tennis. Adriana raccontava a Valen#na che il figlio Simone aveva disputato il torneo giovanile individuale di tennis. Aveva giocato bene ma si è classificato quarto. Adriana è molto fiera del figlio perché anche se non ha vinto non si è demoralizzato, ha esclamato: “Non è andata male, devo migliorare!”. 5

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IL RISVEGLIO

Valen#na si complimenta del risultato e le dice che è fortunata. “Simone è un ragazzo in gamba!”. Adriana domanda a Valen#na il lavoro come và. Valen#na è un avvocato. “La crisi ha colpito tu! i se"ori!”, risponde Valen#na, “C’è sempre bisogno dei professionis$ ma i clien$ non hanno i soldi per pagare!”. “Anche mio marito si lamenta di questo, gli sono sta$ commissiona$ due proge!, ma non sono sta$ approva$ per cos$ troppo eleva$. Anche il se"ore dell’edilizia non va granchè bene!”. Risponde Adriana. I mari# delle donne hanno appena finito lo scontro. Si avviano negli spogliatoi per fare la doccia e cambiarsi. Ad ogni fine par#ta commentano il loro gioco. Sono due spor#vi molto compe##vi sul campo, ma molto amici nella vita reale. Marco, 50 anni, archite$o marito di Adriana e Stefano ingegnere di 53, marito di Valen#na. Escono dagli spogliatoi con le borse tra le mani con#nuando a ragionare sui colpi sbaglia# nel gioco. Arrivano nei pressi della piazzola fiorita e guardano avan# cercano le loro mogli per raggiungerle. Le vedono sedute ai tavolini che sorseggiano il caffè. Notano che anche alcuni degli altri tavolini sono occupa# dal maestro di tennis Aldo ed un amico americano Ma$hew, ingegnere, amico e collega di Stefano arrivato li da qualche giorno per un lavoro che i due amici devono fare insieme. Ma$hew con voce sostenuta, all’arrivo dei due spor#vi, domanda come fosse andato lo scontro. Stefano e Marco rispondono che non è stato un bel match. 6

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IL RISVEGLIO

Ma$hew e Aldo sanno che sono due spor#vi molto bravi, da giovani erano due atle# professionis#. Per loro un incontro non sarà mai perfe$o, giocato bene! Le mogli conoscendo i mari# accennano un sorriso ascoltando quelle parole. Sono abituate a quei commen# e provano una sorta di ammirazione per il perfezionismo che i due spor#vi me$ono in tu$o ciò che fanno. Salutano il presidente del circolo che passa li vicino. Il presidente li saluta con un sorriso e va verso i ragazzi del catering per preparare i tavoli. C’erano solo tre tavoli fuori al bar perché lo spazio è servito ai tavoli grandi per posare su le bo"glie di spumante, i vassoi con i bicchieri e i vassoi con la fru$a tagliata. È quasi mezzo giorno e il circolo incomincia a riempirsi di soci. Si conoscono tu". Si salutano con affe$o perché è da tan# anni che si conoscono e sono diventa# amici. Il suono delle voci delle discussioni che i soci fanno, diventano sempre più intensi. Anche le voci dei figli si aggiungono alle loro, dopo l’allenamento. Il presidente aveva organizzato tu" i prepara#vi per l’occasione. Con una ba$uta o un commento saluta tu" gli ospi#. Il tempo passa e il presidente dice ai ragazzi di aprire le due bo"glie, versare lo spumante nei bicchieri e offrirlo ai soci. I ragazzi dopo aver stappato le bo"glie riempiono i bicchieri nei vassoi. Prendono i vassoi nelle mani e girano per il circolo servendo. I soci con#nuano ad intra$enersi chi sorseggiando l’aperi#vo, chi fumando una sigare$a. Ci sono anche i ragazzi della pallanuoto giovanile in tuta che sorseggiano un succo d’arancia. 7

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IL RISVEGLIO

La tranquillità della giornata viene interro$a da un suono molto forte e sgradevole. Tu" si guardano a vicenda e con la faccia stupita si domandano cosa fosse quel suono e da dove provenisse. ...Din Don…Era una campana. …Din Don...Din Don…Din Don… Sulla panchina si sveglia Vi$orio. Il clochard che ormai da 5 anni dorme li. Sono le 7 del ma"no quando Don Egidio suona abitualmente il primo rintocco della giornata. Con i pochi ricordi del sogno che aveva fa$o rimane infas#dito. Ha la voglia di scuotere la testa per una forma di dissenso, ma ormai ha fa$o l’abitudine a quello sgradevole suono. Assume un’altra posizione e torna a dormire. Ormai ha avuto un risveglio brusco. Con#nua a provare a dormire, ma non riesce. Don Egidio suona un altro rintocco. Sono le o$o. Vi$orio decide che è inu#le provare ad addormentarsi. Si siede sul le$o, la panchina. Passa le mani sulla faccia come se volesse ringiovanire la pelle del suo viso dopo lunghi anni passa# in strada. Tolte le mani guarda davan# a se. Lo stesso panorama da 5 anni. La villa comunale di Napoli. Prende la coperta che ha u#lizzato la no$e per riscaldarsi. La piega con cura e la appoggia sullo schienale della panchina. Alle 7e30 del ma"no i custodi della villa aprono i cancelli, perme$endo ai ci$adini di entrare. Volge lo sguardo verso destra e vede arrivare Le#zia, donna casalinga, di circa 65 anni. Conosce un po la sua storia perché tu$e le ma"ne viene a correre qui ed 8

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IL RISVEGLIO

incontra Francesca, archite$o di 43 anni. Prima di iniziare a lavorare, corre anche lei per un ora al ma"no quando l’aria è pulita e la villa è quasi vuota. Con lo sguardo Vi$orio segue Le#zia, la sua testa rivolta verso destra si ritrova rivolta verso sinistra. Vede arrivare Francesca e le due spor#ve alzano le braccia. Si salutano. Sono 2 anni che corrono tu$e le ma"ne e sono diventate amiche. Vicino Vi$orio c’è una fontana dove tu" si fermano a bere. Anche Le#zia e Francesca si sono fermate, stanche dalla corsa. Francesca esclama: “Sono stanca, ma soddisfa"a”. Le#zia risponde che da quando ha iniziato a correre si sente molto meglio. Ringiovanita. Francesca dopo aver bevuto, aspe$a che anche Le#zia finisca di bere. Quando riporta la sua schiena in posizione ver#cale, Francesca, le chiede se il suo avvocato le avesse comunicato l’esito della sentenza che aspe$ava da due anni. “No”, risponde Le#zia. “Il mio avvocato mi ha de"o che hanno rimandato la sentenza perché è cambiato nuovamente il giudice. Il vecchio giudice ha cambiato sede di lavoro, è stato trasferito. Il giorno della sentenza è stato spostato, ma non si sa quando!”Le#zia si informa del figlio di Francesca. “Com’è andata la gara di Marco domenica?”. Francesca risponde: “È arrivato secondo. Era molto dispiaciuto perché aveva lavorato tanto”. Francesca la saluta dicendole che alle 9e30 sarebbe venuto un cliente in studio e che si sarebbero riviste la mat#na successiva. Le#zia la saluta invitandola a casa sua per un te nei prossimi giorni. 9

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IL RISVEGLIO

Francesca sorride di piacere dicendole che sarebbe andata presto, ma non sapeva dirle quando. Francesca si allontana andando verso l’uscita e Le#zia si avvicina ad un mure$o e inizia ad eseguire alcuni esercizi di streatching. Vi$orio senza poterne fare a meno ascolta la conversazione delle donne. Ma senza dare nessun cenno di movimento, rimane nella sua fase di a$esa che trascorra il tempo. Gli viene sete. Nel momento in cui pensa di alzarsi Le#zia gli passa davan#. Lui pensa “Ha finito l’allenamento”. Si alza, apre lo zaino che è li vicino e prende una piccola scatola. Fa dieci passi per raggiungere la fontana. Prende la scatola , toglie il coperchio e apre il bicchiere che è racchiuso al suo interno. Lo sciacqua so$o l’acqua e poi lo riempie. Beve tre bicchieri d’acqua, lo risciacqua e lo chiude. Lo asciuga con la maglia che indossava. Fa uno sca$o di paura. La saracinesca del bar proprio vicino alla fontana si alza facendo un forte rumore. Vorrebbe consigliare al proprietario del bar di fare qualcosa, ma non fa nulla. Si gira e va verso la sua casa, la panchina. Posa il bicchiere nello zaino e prende un cappello che me$e a terra davan# a lui, in modo che le persone possano me$ere delle monete, un offerta. Appoggia le spalle allo schienale della panchina e aspe$a. Vi$orio inizia a sen#re il rumore dei tavolini, che Gianluca, il proprietario del bar, me$e fuori al suo bar. Sente esclamare: “Finalmente sei arrivato, vai a prendere le sedie che sistemiamo i ta10

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IL RISVEGLIO

voli.” Era Gianluca che diceva al suo dipendente, Eduardo, appena arrivato, come al solito in ritardo. Anche il traffico si intensifica. Vi$orio dalla tranquillità ma$u#na ai rumori della ma"nata capisce che sono passate circa due ore. Si guarda intorno e scopre che la villa si è riempita di gente. Un gruppo di ragazzi, tre in tu$o, corrono in direzione di Vi$orio. Quando i ragazzi passano davan# a lui, Vi$orio nota che è arrivata una giovane mamma con il passeggino doppio. Pensa: “Sono gemelli”. La donna con molta tranquillità passeggia osservando un cane di un passante che corre diver#to e il padrone che lo segue con una corsa molto leggera, un passo molto svelto. “Sirio!”, grida il padrone, perché si stava allontanando troppo. Sirio subito si ferma, si gira e corre dal suo padrone passando molto vicino alla donna con i gemelli. La donna si spaventa, ma non succede nulla. Vi$orio vuole accennare un sorrido, per la scena, ma non fa nulla. Vi$orio, sente che una persona si sta avvicinando. È Eduardo con un tovagliolo di carta in mano. Eduardo dice :”Buongiorno Vi$orio, questo è per te!”. Era un corne$o che Gianluca ogni ma"na dava a Vi$orio. Vi$orio lo prende e inizia a mangiare, senza dire nulla. Eduardo con aria soddisfa$a torna al suo lavoro. Finito di mangiare il corne$o accartoccia il tovagliolo, si alza e lo va a bu$are nel bidone della spazzatura che dista una ven#na di metri da lui. Tornando verso la panchina nota che una donna sta china vicino al suo cappello e me$e qualcosa dentro. 11

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IL RISVEGLIO

Una donna, snella e alta, ves#ta con un tailleur blu. Una maglie$a di seta blu, coperta da una giacca e con un pantalone che arriva fino alla caviglia. Indossa delle scarpe basse, senza tacco. La donna si alza e se ne va. Vi$orio torna a sedersi sulla panchina. Si china per vedere cosa ci fosse nel cappello. C’è un euro. Lo lascia li, come se non si interessasse di quel gesto. Appoggia nuovamente le spalle sullo schienale della panchina. Rimane immobile e in silenzio. La Villa con#nua a riempirsi di persone. In par#colare Vi$orio osserva una famiglia. Nonno, madre e figlia. Il nonno e la madre si seggono sulle panchine proprio davan# alla sua. Sono distan# da lui una cinquan#na di metri. La bimba di circa 10 anni, con la sua bambola tra le braccia, cammina can#cchiando una canzone che solo lei conosce perché ogni volta la inventa. Sempre nuova. La incuriosisce perché le parole della canzone sono molto felici, rivolte alla sua bambola, ma il suo comportamento non è di una bambina tranquilla. Aveva un passo molto insicuro, si fermava spesso. Vi$orio nota che ad un certo punto la bambina rimane ad osservarlo per qualche istante, poi si gira e torna da sua madre. Ma Vi$orio non le da molta importanza. Torna alla sua immobilità e al suo silenzio. Si avvicina una giovane coppia che , nella pausa da lavoro, passeggia in villa. Lei si china verso il cappello e me$e una moneta di due euro dentro. 12

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IL RISVEGLIO

La ragazza si alza e i due giovani si allontanano. Sente una canzoncina. La riconosce. È la bambina di prima che commina davan# a lui . Nota che la bambina si ferma di nuovo e lo osserva per qualche istante. Guarda il cappello e con aria spensierata torna verso la sua famiglia. Vi$orio infas#dito da questa bambina solleva le spalle dallo schienale e si china verso il cappello. Prende le monete e poi il cappello. Si alza. Me$e le monete in tasca e indossa il cappello. Si allontana. Va verso l’uscita della villa con un passo molto lento. Adesso si può nuovamente tranquillizzare, l’ogge$o della tensione è lontano. Il suo sguardo è sempre volto verso il basso. Non ha bisogno di guardare avan# perché conosce molto bene la villa. In questo modo non incrocia gli sguardi delle persone. Ormai è vicino all’uscita. Si blocca, come se avesse paura di uscire. Fa un altro passo ed è fuori. La ci$à è diventata totalmente viva. Persone che camminano ovunque. Alza per un a"mo lo sguardo per scegliere dove andare. Proprio in quell’istante un passante non curandosi di lui gli colpisce la spalla. Vi$orio perde l’equilibrio per un istante. Non si cura di quella persona, riacquista nuovamente l’equilibrio e si avvia nella direzione scelta prima. Si avvicina al semaforo. Si ferma perché il semaforo è rosso. Appena il semaforo diventa verde lui a$raversa via Caracciolo per andare sul marciapiede di fronte, vicino al mare. 13

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IL RISVEGLIO

Arrivato dall’altra parte della strada, si ferma ad osservare il mare. È sempre stato amante del mare. Si volta verso nord, verso il porto. Nota che c’è la nave che torna da Ischia. Quella nave che traghe$a i pendolari ogni ma"na a lavoro. Sente il suono della sirena che avverte che sta per entrare in porto. Vi$orio si muove, va verso il porto. Non per vedere i passeggeri scendere dalla nave, ma per vedere al di là del porto, Mergellina. Decide di volersi fermarsi nel porto per a$endere i passeggere che transitano sia per salire e sia per scendere dalla nave. Vede una panchina un po isolata dove potersi sedersi. Rimane li molto tempo, vede arrivare una prima nave e sa che è quella che viene da Capri. Sente un grosso vocio di gente. Vede il ponte della nave pieno di passeggeri. A$ende che la nave attracca nel porto. La sirena comunica ai passeggeri che possono scendere dalla nave e a quelli che aspe$avano sul molo, di salire. Vi$orio vede un numero elevato di persone che esce dal piccolo por#cciolo, come formiche che escono una dietro l’altra da un formicaio. Via Caracciolo si riempie di persone e la circolazione veicolare si blocca. Degli au#s# indisciplina# suonano il clacson, ma sono costre" ad aspe$are che il flusso di gente a$raversi la strada o prenda il taxi per andare via. Il porto e Via Caracciolo si svuotano nuovamente, dando spazio alle auto di condurre il suo abituale flusso. La sirena della nave suona nuovamente dicendo, come se parlasse, che stava ripartendo. 14

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IL RISVEGLIO

Vi$orio fermo li, senza muoversi ascolta l’atmosfera di quel piccolo luogo dove si trova. Annusa l’aria di mare che gli sfiora la faccia. Resta nel suo silenzio fino a quando sente la sirena di un’altra nave che entra nel porto, proveniente da Ischia. Di nuovo il flusso di persone si movimenta nel porto. Passeggeri che scendono dalla nave ed altri che salgono. Le auto che suonano il clacson in a$esa. Di nuovo il porto si svuota dei ci$adini di Napoli. Vi$orio decide che vuole andare via da quel luogo. Si alza dalla panchina di marmo e si incammina verso il por#cciolo distante pochi metri da dove era seduto. Entra nel por#cciolo e lo percorre tu$o. Non riesce a trovare un luogo tranquillo dove potersi fermare. Torna indietro. Ripercorre tu$o il viale del por#cciolo. Esce e si dirige verso il porto. Sente il suono del fischie$o del ragazzo dei gela# che percorre le strade di Napoli con il suo carre"no a motore, a forma di gelato. Ma non gli da molta importanza. Con#nua a camminare. A$raversa un gruppo di persone che aspe$ano familiari e amici che li vadano a prendere. È infas#dito da tanta confusione. La voce che urla: “gela$”. Il ragazzo dei gela# che aveva sen#to un a"mo prima. I clacson delle auto che suonano contro i pedoni che non sono rapidi ad attraversare. Vi$orio vorrebbe urlare contro i conducen# delle auto perché fanno un rumore assordante con i clacson, ma con#nua a camminare. Dopo tan# anni per strada il suo cervello riesce a non curarsi del mondo che lo circonda. 15

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IL RISVEGLIO

Finalmente supera tu$e le persone e arriva sulla parte della strada dove è solo. Con#nua a camminare come se fosse da solo nel mondo. Da lontano gli vengono incontro un gruppo di persone. Vi$orio non curandosi di nulla con#nua a camminare. Toglie la mano dalla tasca, perché fa caldo. Usa la mano per togliersi e me$ersi di nuovo il cappello. Quando estrae la mano dalla tasca, cade la moneta di due euro. Se ne accorge perché cadendo, la moneta fa rumore sull’asfalto. Presta a$enzione a quel rumore. Dalla sua area persa nel vuoto ritorna ad essere a$ento. Volge lo sguardo a terra per individuare il luogo dove fosse caduta la moneta. La moneta rotola distante da lui di un paio di metri. Una del gruppo di persone che camminavano verso di lui si allontana dal gruppo andando verso la moneta. La prende e la porge a Vi$orio. Vi$orio apre la mano. Vede solo una piccola mano avvicinarsi e appoggiare la moneta nella sua. Vi$orio di is#nto alza la testa per vedere la faccia di questa persona e nota che era la bambina che ha incontrato nella villa. Chiude la mano. Gira lo sguardo davan# a lui e inizia a camminare non curandosi della bambina. Me$e nuovamente la mano in tasca insieme alla moneta. La bimba torna a can#cchiare dirigendosi verso la sua famiglia, soddisfa$a da quel gesto! Sono le 13. Vi$orio lo capisce perché Don Egidio suona due volte le campane della chiesa. Camminando, si avvicina al bar di Gianluca. 16

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IL RISVEGLIO

Guarda dentro e vede tre professionis# che consumano l’aperi#vo. Lo capisce dall’abbigliamento. Giacca, crava$a e una borsa di cuoio appoggiata a terra tra le gambe. Cambia idea. Non entra. Aspe$a fuori perché non vuole avere conta" con nessuno. Si gira e a$raversa la strada. Osserva la barca a vela ormeggiata nel golfo di Napoli. Pensa che avrà una lunghezza di 20 metri. La vela è ammainata, legata all’albero con una cima. Lo scafo è in mogano. Si gira e vede i tre professionis# che escono dal bar. A$raversa nuovamente la strada e si avvicina alla vetrina delle pizze. Eduardo ne prende una e la porge a Vi$orio con un sorriso. Vi$orio la prende, estrae la moneta da due euro dalla tasca e la posa sulla vetrina. Si gira e se ne va. Eduardo prende la moneta, lo saluta, entra nel bar e la incassa. Poco distante dal bar c’è un mure$o dove Vi$orio si siede per mangiare con la calma che dis#ngue la sua vita da tu" gli altri. Finisce di mangiare, accartoccia il tovagliolo e si alza. Con il tovagliolo in mano si avvicina al bidone della spazzatura, poco distante da lui e lo bu$a dentro. Si incammina verso l’entrata della villa. Supera la soglia e si dirige verso casa sua, la panchina. Apre lo zaino alle spalle della panchina. Prende il bicchiere, lo stesso che aveva usato la ma"na. Si avvicina verso la fontana. Appoggia la scatola sul mure$o e me$e le mani so$o il rubine$o dove può lavarsele. Prende il bicchiere e lo apre. Lo riempie per tre volte e beve. Lo lava nuovamente. 17

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Aforismi Se non sei disposto ad arontare la verità , quando riesci a trovarla, non por# mai domande!

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AFORISMI

A volte mi domando perché esiste il razzismo e non riesco a trovare una risposta. D’altronde fino a quando non si acce$ano i propri limi#, non vedo come si possa acce$are un altro essere umano che non corrisponde ai nostri canoni di vita. La poli#ca e il calcio sono indubbiamente gli argomen# più interessan#, per mol#. Ma dove c’è tanto rumore, c’è anche tanta nullità. Secondo me. La s#ma è un qualcosa che non la paghi, ma la conquis#. Ed è molto gra#ficante quando qualcuno ha s#ma in te. Certe volte non capisco perché alcune cose vadano in un determinato modo. Non penso che debbano andare così perché il fato lo ha determinato. Sono sempre più convinto che all’essere umano, piace che le cose non vadano bene. Quando si fa un qualcosa, si vuole sempre un qualcos’altro in cambio. S#ma, apprezzamento o altro. Se non fosse così, sarebbe solo una perdita di tempo.

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AFORISMI

A volte mi soffermo a pensare:” Ma l’essere umano cosa vuole da un altro essere umano?”. La cosa che mi viene da pensare è che è talmente preso dal suo Ego, che non sa nemmeno lui cosa vuole, veramente. E quello che riesco a dire è:” Boh!”. Spesso mi capita di preoccuparmi per il prossimo, data la mia sensibilità. Ma mi rendo conto che è proprio tempo sprecato. Però che ci posso fare, sono fa$o così! Per quanto tu possa volere una cosa, c’è sempre una difficoltà da superare, per o$enerla. L’essere umano può fare ciò che vuole della sua vita, l’importante è che non si obbliga, lo stesso essere umano, a condurre la vita come vogliono gli altri. Mi sono sempre soffermato a pensare come poter aiutare il prossimo. Sono arrivato alla conclusione che, fino a quando ci saranno le frustrazioni, il prossimo ha poche speranze.

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AFORISMI

I giochi con i quali ci si fa male, non sono giochi! Il peggior modo per risolvere i propri problemi è chiedere ad un altro essere umano, che ha problemi, la soluzione. Spesso mi soffermo a rifle$ere sul mio modo di essere. Perché lo faccio? Perché noto consensi da parte di tu", nei miei confron#, ma nei fa" riesco a concludere ben poco. Arrivando ad una conclusione: “All’essere umano non piacciono i miei modi?. A me non piacciono i loro fa"!” Per saper ragionare, bisogna saper ascoltare e saper parlare. Gli essere umani hanno la presunzione di saper far tu$o, ma non si rendono conto che sono, inequivocabilmente, dei superficiali! Nel matrimonio, secondo me, necessitano due cara$eris#che. Comprensione e rispe$o.

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AFORISMI

Il problema per le persone che hanno buona memoria è che l’essere umano, essendo imperfe$o, ha paura di confrontarsi con il prossimo. Visto che la maggior parte degli essere umani, non ha memoria. È più forte dell’essere umano, la voglia dello stesso, nel fare o dire una sciocchezza al giorno. Chi è qualcosa nella vita, non ha bisogno di dimostrarlo. Perchè lo è! E’ rischioso cambiare il prossimo. Si corre il rischio di cambiare se stessi! L’essere umano, nella vita, ha bisogno di sognare. L’importante è di non fare un sogno, la propria vita.

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AFORISMI

Credo che gli unici essere umani che non sono ada" a crescere i bimbi, sono i genitori! La cazzimma per un napoletano, non è altro che la facoltà di soddisfare un bisogno al prissimo, ma volutamente non lo soddisfa! La differenza tra un uomo ed un essere umano? Dipende da cosa si è dispos# a rischiare per i propri ideali. Io? La follia! L’unione fa la forza, nel bene e nel male! L’unico modo per superare le proprie paure, è affrontarle!

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AFORISMI

La differenza tra il furbo e l’intelligente, sta nel fa$o che il furbo tenta di prendere in giro il prossimo. L’intelligente tenta di conquistarlo, il prossimo. Il genio, invece, è quando coincidono le due cara$eris#che! Dicono che i cambiamen# fanno bene. Ma se un essere umano non è fa$o male, il cambiamento, non può che essere in nega#vo! Alcuni essere umani, solo perché hanno raggiunto alcuni obie"vi nella vita, credono di essere arriva#. Secondo me, fino a quando il cervello con#nua a desiderare, si è sempre in condizioni per ambire. Molto spesso mi sono soffermato a pensare come deve essere moralmente un individuo. Sono arrivato alla conclusione che esistono due #pi di individui. L’uomo e l’essere umano. L’uomo sogge$o a tu$e le frustrazioni terrene e l’essere umano immune dalle frustrazioni.

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AFORISMI

A volte mi domando:” Perché è difficile fare determinate cose?”. Sono indeciso dal considerarle irraggiungibili, perché sono di impresa ardua. Oppure perché all’essere umano non piace che si raggiungono determina# obie"vi. L’essere umano ha bisogno di e#che$are gli altri essere umani. Perché lo fa? Perché, l’essere umano è banale e prevedibile! L’essere umano crede di saper far tu$o. Ma quando viene messo alle stre$e, rinnega tu$o! Non è un male quando un essere umano, fa$o male, non # s#ma. Ci sono comunque, altri esseri umani a disposizione.

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GIULIA di Antonio Sodano

disegni di NADIA SALZANO

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GIULIA

GIULIA

C

’era una volta una bimba di nome Giulia che viveva,

con la sua famiglia, all’ul#mo di un gra$acielo. Era

sempre molto allegra, preroga#va dei bambini di

quell’età. Giulia ha 5 anni e trascorre le sue giornata giocando con i suoi amici, a scuola. È l’ul#mo giorno di scuola e Giulia, felice del fa$o che andrà in vacanza, si sveglia presto. Corre verso la stanza dei genitori e li svegli urlando: ”Buongiorno!”. I genitori si muovono nel le$o, perché sono svegli, non si alzano e non salutano, la piccola Giulia. Un po infas#dita, Giulia sale sul le$o e inizia a saltarci sopra, urlando: “Buongiorno, oggi è l’ul$mo giorno di scuola. Andiamo alla casa al mare!”. I genitori si siedono sul le$o e sui loro vol# nasce un sorriso. Sono felici, perché la loro bimba è felice. Si alzano dal le$o ed escono dalla stanza. Giulia resta ancora un po a saltare sul le$o. Si accorge che è rimasta da sola, scende dal le$o e va in cucina dove l’aspe$a la colazione. La colazione è composta da la$e di soya, fru$a e bisco" integrali. 199

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GIULIA

Giulia mangia tu$o con buon gusto e finisce la colazione con un bel bicchiere di la$e, che le rinfresca la bocca. Finita la colazione, Giulia corre in camera sua, per prepararsi. Va in bagno e si lava. Sente la mamma che la chiama e le dice: “Giulia hai lavato i den$?â€?. Giulia risponde di si. La mamma la aspe$a in camera con tu" i ves## pron# sul le$o. La piccola bimba corre nella sua stanza e, inaspe$atamente, trova la sua mamma seduta sulla sedia della scrivania con un suo ves##no in mano. Pronta per farla ves#re. Giulia si spoglia in fre$a e indossa gli abi# prepara# dalla mamma. Giulia stanca, si lancia sul suo le$one e rimane sdraiata. La mamma, con il sorriso sulla faccia, si avvicina. La guarda e vede, che Giulia, con un soďŹƒo sposta i suoi lunghi 200

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GIULIA

capelli ricci dalla faccia. Ma i ricci tornano a coprire gli occhi della piccola. La mamma con un dito sposta, teneramente, il riccio dalla faccia e accarezza il viso della sua amata piccola. Le due donne si guardano e si scambiano un sorriso affe$uoso. La mamma dice a Giulia di sbrigarsi, perché gli amici di scuola la aspe$ano per giocare. Si alzano dal le$o e si avviano verso la porta d’ingresso. La mamma prende il giubbino di Giulia e la piccola chiama il papà dicendogli che stavano per uscire. Giulia e la mamma escono di casa e si avviano verso l’ascensore. Giulia è grande quanto basta per premere il pulsante che chiama l’ascensore. Tu$a felice saltella al pensiero che da li a poco, vedrà tu" i suoi amici. Arrivano nel parcheggio, dove si trova l’auto. La mamma apre 201

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GIULIA

lo sportello posteriore, dove si trova il sediolino, ada$o ad una bimba come Giulia. La piccola si siede e la mamma la fissa con una cintura di sicurezza. Lo sportello si chiude e la mamma va al lato guida ed entra nell’auto. Chiude lo sportello e anche lei me$e la cintura di sicurezza. A Giulia piace molto guidare, infa" davan# a lei c’è un piccolo volante che fa girare ogni volta che la sua mamma gira il suo. L’auto si muove e il sorriso torna sulla faccia di Giulia. La mamma fa la manovra ed esce dal parcheggio. Si avviano verso il parco, fuori la ci$à, cantando una canzone che piace tanto a Giulia: “Tha lion sleep tonight”. Iniziano a cantare insieme la piccola e la mamma: 202

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GIULIA

Il leone si è addormentato, paura non fa. Nella giungla la grande pace, fra poco scenderà. Auimmauè, auimmauè, auimmauè, ……… Il leone si è addormentato, la luna è alta già. La gazzella in pianura può correre in libertà. Auimmauè, auimmauè, auimmauè, Il leone si è addormentato e più non ruggirà. Ogni bimbo che ha tremato, sereno dormirà. Auimmauè, auimmauè, auimmauè, L’armonia della canzone viene interro$a da un forte boato. Si spaventano. La mamma con#nua a guidare. L’auto si avvia ad a$raversare il parco e tu$a la ciurma si avvicina al luogo dove proveniva il rumore. Guardano davan# a loro e vedono tanta gente disposta in cerchio, nel centro un ogge$o molto grande. Giulia domanda alla mamma cosa stesse succedendo e perché si fermano. La mamma risponde che vuole vedere cosa è successo. Le due donne scendono dall’auto e vanno verso la folla. Da lontano, su un albero, c’è un omino che guarda tu$a la scena e si incuriosisce di quella figura piccolina che si muove goffamente. La mamma domanda ad una persona che sta li cosa fosse successo, dato che c’è talmente tanta gente, che non riesce a vedere. La persona risponde che è caduto un meteorite al centro del 203

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GIULIA

parco. Giulia inizia a saltare per cercare di vedere qualcosa, ma senza successo. La mamma pensa che è tardi e che comunque non avrebbero potuto fare nulla. La mamma prende la piccola per mano e si avviano all’auto. Il piccolo omino, sull’albero, vede tornare Giulia. Scende dall’albero e con uno sca$o si infila nell’auto, prima che Giulia e la mamma salgano. Si nasconde so$o il sedile, per non farsi vedere. La mamma fa salire Giulia in auto, chiude lo sportello ed entra anche lei in auto. La piccola, chiede alla mamma, cosa fosse successo.

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GIULIA

La mamma risponde che è caduto un meteorite nel parco. La bimba curiosa chiede cos’è un meteorite. La mamma risponde che il meteorite non è altro che una parte di stella, che si forma con la collisione di due piane# o di due stelle che si trovano nello spazio. La bimba soddisfa$a della spiegazione, chiede alla mamma se può rime$ere la canzone del leone. Il leone si è addormentato, paura non fa. Nella giungla la grande pace, fra poco scenderà. Auimmauè, auimmauè, auimmauè, ……… Il leone si è addormentato, la luna è alta già. La gazzella in pianura può correre in libertà. Auimmauè, auimmauè, auimmauè, ……….. Il leone si è addormentato e più non ruggirà. Ogni bimbo che ha tremato, sereno dormirà. Auimmauè, auimmauè, auimmauè, ……….. Anche al piccolo omino, piace la canzone e insieme a Giulia inizia a ballare. Esce da so$o i sedile, perché lo spazio è troppo poco. Balla, muovendosi in modo strano. Era la prima volta che ascoltava della musica. Non si cura del fa$o che si trova con persone, lui balla. Giulia, ad un certo punto, si accorge di questo omino e tra la felicità e la paura che la mamma possa vederlo, rimane ad 205

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Indice Il Risveglio .......pag.

3

Capitolo I ............pag.

5

Capitolo II ...........pag.

19

Capitolo III ..........pag.

25

Capitolo IV ..........pag.

33

Capitolo V ...........pag.

41

Capitolo VI ..........pag.

45

Capitolo VII .........pag.

53

Capitolo VIII ........pag.

57

Capitolo IX ..........pag.

63

Capitolo X ...........pag.

69

Capitolo XI ..........pag.

81

Capitolo XII .........pag.

85

Capitolo XIII ........pag.

95

Capitolo XIV ........pag. 101 Capitolo XV .........pag. 109 Capitolo XVI ........pag. 115 Capitolo XVII .......pag. 119 Capitolo XVIII ......pag. 125 Capitolo XIX ........pag. 135

Aforismi .........pag. 145 Giulia ..............pag. 197



Antonio Sodano nasce a Napoli il 6 febbraio 1977, dove a$ualmente vive. È stato impegnato in molte a"vità, ma nessuna lo ha soddisfa$o fino in fondo. Un giorno gli viene una idea per un libro. Una passione, la scri$ura, sbocciata quando lui è grande. Scopre che la scri$ura, insieme alla sua grande passione, il disegno, lo diverte. Esordisce nel 2016 con il suo primo racconto in#tolato IL RISVEGLIO.



Finito di stampare per conto dello Studio Byblos - Palermo

Studio Byblos Publishing House www.studiobyblos.com

studiobyblos@gmail.com - www.studiobyblos.com




Antonio Sodano

LETTURE PER OGNI ETÀ

Euro 25,00

Antonio Sodano

LETTURE PER OGNI ETÀ

Studio Bybos - editore


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