MAESTRO D’ARTE ITALIANA ANIELLO SARAVO
Euro 30,00
“…Quel blu cara!eris"co, e poi Luce, Forza, Sen"men", tra finito e il non finito Michelangiolesco.” "... That characteris!c blue, and then Light, Strength, Feelings, between finished and unfinished, Michelangiolesco. Gregorio Luke Art cri!c and director of the Museum of La!n American Art in Long Beach California
SOMMARIO
05
Prefazione
07
Biografia
17
Aldilà del Cerchio
27
La Strada
35
Blue Humanity
43
Non c’è più Tempo
49
BimPinocchio
53
XXI Secolo
57
Apocalisse
PREFAZIONE “In un cerchio ristre"o la vita e lo spirito si restringono: l’uomo cresce con il crescere dei suoi sogni e scopi di vita…” Sembrerebbe questa la metafora che guida il maestro Saravo de!andone l’a$vità ar"s"co-pi!orica e - recentemente – anche scultorea. Il proge!o in ques"one rappresenta una fondamentale tappa del percorso ar"s"co e di vita del Nostro, che sembra essere giunto ad un importante crocevia di linguaggi, emozioni, tecnica, colori. Saravo infa$ dipinge l’altro aspe!o del capitalismo fintamente emozionale, come amano definirlo oggi taluni esper" di finanza e comunicazione, ed ha il coraggio di proie!arci nei risvol" più umani quanto recondi" della vita metropolitana, nella quale siamo tu$ soggioga" e preda di messaggi pubblicitari occul" o meno, incoraggiamen" all’acquisto facile, al consumismo selvaggio che non porta alla felicità dell’uomo. Sembra quasi di trovarsi un po’ nella metropoli milanese dei nostri giorni, ma con alcuni riferimen" alle trasformazioni urbane e sociali della Parigi della seconda metà dell’O!ocento, quella delle nuove esperienze ar"s"che impressioniste e post impressioniste in una ci!à in tumultuosa espansione a discapito dei sempre più acu" contras" sociali. Poi, quasi come per incanto, mi vien da pensare alle periferie desolate del Sironi di ci!à anonime di inizio Novecento, ed al clima di una società in repen"na evoluzione.
Il suo percorso ar"s"co si alimenta mirabilmente degli sguardi degli “ul"mi umili”, forse un giorno di quelli dei clochard e dei nullatenen" che vivono nell’indigenza ed in un costante stato di bisogno, di quelli di coloro che sono sta" scaccia" e relega" in un angolo stradale dai bagliori della ricchezza e nell’oblio di zone buie, appartate ed inaccessibili, ma parimen" accessibili alla sensibilità di un ar"sta indagatore di talento, consacrato sempre più ma meravigliosamente umile. Com’è giusto che sia. L’ar"sta, nella sua disarmante semplicità, sa affascinare e catturare l’a!enzione di chiunque, perché la sua nobile arte è capace di trasformare l’arroganza umana – abba!endola completamente - in purezza di sen"men" ed emozioni ancestrali, in sen"men" armoniosi e sereni. Lo fa con composizioni equilibrate e classiche nell’impostazione, secondo un dialogo sulla tela tra figura-sfondo-simmetriasta"ca, ma anche con riferimen" cinema"ci come nella tela dal "tolo Spaziotempo (2017). I suoi effe$ chiaroscurali danno corposità alle figure secondo un’immagine che definirei a volte ipocroma!ca. Leggo a volte fugaci riferimen" allo S"le Novecento e persino metafisici (Alì, 2016), mentre in altre occasioni o momen" leggo una materialità, anche nei corpi umani, che diventa più evanescente e meno decisa, ne!a, quasi a voler rievocare un passato urbano che fu, direi quasi da belle époque (La porta del cuore, 2017). Infine molto spesso traspaiono tracce e reminiscenze della sua lontana terra d’origine, di natura dignitosamente contadina. E’ il caso della tela denominata La madre (2015), opera sublime che porta lo sguardo dell’osservatore al centro di 3 spe!acolari assi spazio-temporali che s’incrociano in una dolcissima figura materna che soffre mentre abbraccia teneramente il proprio bimbo, con gesto prote$vo ma intriso di ansia ed angoscia. Per Saravo l’arte è libertà assoluta dello spirito, è fantasia, liberata dalle tante forze nega"ve del mondo che imbrigliano quo"dianamente il genere umano. Essa non va confusa con l’este"ca ed il gradevole, ed il Nostro riesce a farci percepire l’emanare cosmico, l’energia universale, il fantas"co, la crea"vità, l’immenso ed eterno viaggio, l’esoterico, la vita. La sua poe"ca si trasforma mirabilmente in un’arte colta e raffinata, sia pure con interessan" contaminazioni s"lis"che che portano ad un arricchimento generale del suo linguaggio, che contrasta con la colpevole incultura di un mondo sempre più alla deriva.
Il Saravo forse trova ispirazione in tu!o questo, o forse no, con riferimen" (o forse no) alle sfacce!ature vagamente cubiste di Cezanne che modellavano corpi, paesaggi, figure inanimate e nature morte, ed al periodo blu del grande Picasso. Ma lo fa magistralmente raccontando storie di dignitosa emarginazione e di degrado, perché desidera fortemente regalare dignità agli ul"mi. Cerca di raccontare un’enormità di emozioni senza mai perdere di vista il più importante insegnamento di vita della sua terra campana d’origine, l’umiltà. Mi spingo nel prevedere futuri successi internazionali che lo consacreranno come uno dei grandi interpre" di una nuova arte contemporanea, quella con significa" finalmente evangelici e di pura fede, di ritrovata umiltà e semplicità della persona. Infa$ con Saravo si ha un repen"no ritorno alla vera essenza della vita, auten"co balsamo per rime!ersi finalmente in discussione in un mondo che sembra impazzito con i suoi messaggi erra", sempre più impaziente, globalizzato, senza più quei fondamentali riferimen" sociali (e familiari) di una volta. Egli vuole regalare lustro, dignità ed eternità a quella purtroppo sempre più vasta platea degli "ul"mi metropolitani”, cioè a chi non avrà mai voce in capitolo. Egli approda così ad un nuovo linguaggio pi!orico legato ad una profonda esperienza spirituale e di vita, che apre uno squarcio profondo e doloroso nel mondo dell’ indifferenza consumis"ca metropolitana, e non solo.
Ermanno Di Sandro Scri"ore e cri!co d’arte italiana
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PREFACE "In a narrow circle, life and one's own spirit shrink: men and women expand along with their dreams and goals..." This metaphor seems to guide Maestro Saravo as an ar!st, a painter, and – lately - as a sculptor. The project The Road is a watershed in the ar!s!c career of Mr. Saravo, who has likely reached a crossroads of languages, emo!ons, technique, colours. In fact, Saravo paints the dark side of what some experts in finance and communica!ons call a falsely emo!onal capitalism, and he valiantly projects us into the secret folds of urban life, where human beings are subjugated by and preys to more or less subliminal adver!sing, urging impulse buys, a wild consumerism that does not yield happiness.
"His ar!s!c journey marvellously feeds on the eyes of the "humblest of the humble", maybe one day soon to come he will be nourished by the eyes of the homeless and the des!tute living in constant need, the eyes of the outcast, rejected into the dark corner of a backstreet by the glare of affluence, exiled into the oblivion of obscure spots, lonely places, inaccessible to all but to the sensi!vity of a talented ar!st set out to explore the contemporary world, ever more praised yet incredibly modest. Which is how it should be. In his endearing naivety the ar!st manages to charm and catch anyone's a"en!on, being his noble art able to overthrow human arrogance, twis!ng it into pris!ne feelings and ancestral emo!ons, into harmony and serenity.
It is almost like being in the Milan of today, yet with hints at the urban and social changes of Paris in the second half of the 19th century, with its new impressionist and post-impressionist ar!s!c experiences arising amidst its unruly expansion, and notwithstanding the ever growing social contrasts. And next, almost by magic, my mind flies to Sironi's waste suburbs of nameless undis!nguished towns in the early 1900s, and to the climate of a rapidly evolving society.
He does so by means of a balanced composi!on and a classical se&ng-out, with figure-background-symmetry-sta!cs dialoguing on the canvas, but also through dynamic references as in the pain!ng called Spaziotempo (2017). His figures stand out fullbodied thanks to his use of light and shade effects in a composi!on that I would call hypo-chroma!c.
Saravo might – or might not – have found his inspira!on in all this, with references (or maybe without) to Cezanne's dimly cubist face!ngs that modelled bodies, landscapes, objects and s!ll life, or perhaps it was great Picasso's blue period that inspired him. Whatever, Saravo is a master in pain!ng stories about dignified marginalisa!on and decay, as he craves to bestow solemnity on the outcasts. He engages in conveying a number of feelings never losing touch with the greatest teaching from Campania, his homeland: modesty.
Some!mes I detect flee!ng references to the Italian S!le Novecento or even to metaphysical pain!ngs (Alì, 2016), while in other instances physicality, even in bodies, fades away, as if to recall a long-gone, I dare say belle époque urban past (La porta del cuore, 2017). Finally, traces and reminiscences of the dignified agricultural milieu in his distant motherland o'en show through his pain!ngs. Such is the case of La Madre (2015), an extraordinary work of art that brings the beholder's eyes in the middle of three striking space-!me axes that intersect in the sweet figure of a mother in pain while she tenderly embraces her child, a gesture being both protec!ve and full of anxiety and anguish.
I already envisage interna!onal success for Mr. Saravo, who will be legi!mised as one of the great interpreters of a new contemporary art, finally laden with Biblical meanings and pure faith, with recovered humbleness and innocence of mankind. Saravo actually brings us back to the essence of life, authen!c balm to ques!on ourselves in a world that has apparently gone mad with its deceiving messages, intolerant, globalised, deprived of the social and family coordinates of the past. He wants to give shine, dignity and !melessness to the unfortunately ever-growing crowd of the worthless dwellers of the metropolis, i.e. to all those whose voice will never be heard.
Saravo considers art as absolute liberty of the spirit: it is fantasy, freed from the nega!ve forces of the world that constantly bridle mankind. Art is not to be mistaken for beauty and a"rac!veness, and our Ar!st makes us perceive the vibra!on and the energy of the universe, the magic, the crea!vity, the immense and never-ending journey, the arcane. Life. His art admirably becomes high and refined, whilst displaying interes!ng stylis!c influences that enrich his language, in a marked contrast with the blameworthy lack of culture of our dri'ing society.
Thus he quarries a new pictorial language out of his personal profound spiritual and life experience, making a deep and painful slash in a world of metropolitan consumerist indifference, and not only there.
Ermanno Di Sandro, writer and art cri!c Transla!on by Norma Di Sandro
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BIOGRAFIA
MAESTRO D’ARTE ITALIANA
UNA VITA DEDICATA ALL’ARTE A LIFE DEDICATED TO ART
Aniello Saravo - Biografia
HANNO SCRITTO DI LUI
ACQUSIZIONI MUSEI E CHIESE
They have wri"en about him
Acquisi!ons of art pain!ngs in museums and Italian churches
Gregorio Luke Naoki Dan Vi!orio Sgarbi Ermanno di Sandro Paolo Levi Sandro Gazzola Maria De Michele Patrizia Perencin José Van Roy Dalì Salvatore Russo Dino Marasà Massimiliano Porro Stefania Bison Federica Pasini Sandro Serradifalco Maria Teresa Pres"giacomo Carlo Roberto Sciascia Jean Charles Spina Giovanni Cardone Italo Abate Anna Valcai, Le"zia Caiazzo, Vinicio Coppola Massimiliano Sbrana, Antonio Buonomo Ilario Roa!a “Vescovo” Alessandra Fusco Azalen Tomaselli Rosa Didonna Ilde Rampino E!ore Ruggiero Anna Stefanile S.E.Mons. Maurizio Gervasoni Nicole!a Sanna Nicla Spezza" Samanta Airoldi Barbara Ro!a
1982 – Opera “Il Duomo” acquisita dal Vescovo Ilario Roa!a
Accademia delle Arti Milano
2007 – Opera acquisita al palazzo Madama Premio Medaglia del Presidente del Senato della Repubblica Italiana 2009 – Opera “Un uomo in cammino” acquisita dal maestro Vi!orio Storaro 2012 – Opera “La Pala dell’Annunciazione” acquisita dalla Chiesa del Carmine Monastero SS. Redentore di Sant’Agata de’ Go" 2015 – Opera “La Madonna con il Bambino” acquisita dalla Basilica di San Marco, Milano 2016 – Opera “Il Silenzio dell’Anima (Na"vità)” Museo del comune di Rivisondoli Aquila
2017 – Scultura “Filius Dei” Monastero San Benede!o di Norcia Perugia 2017 – Opera “Liberi” Museo d’arte Europea Danimarca 2017 – Opera “Emera e No#e” Acquisita dal cri"co Gregorio Luke California 2017 – Opera “Bozze#o per opera” Acquisita dal cri"co Naoki Dan Giappone 2018 – Scultura “Amur“. Acquisita dal Museo della ceramica di Cerreto Sannita 2018 – Opera “Persi e Ritrova"” acquisita dalla Fondazione CEA a Milano
2016 – Scultura “Filius” Museo del Tesoro del Duomo ci!à Vescovile di Vigevano Milano
Ambiente e Cultura Mediterranea
Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano
Accademia Internazionale D’Arte Moderna Roma
La riproduzione del catalogo è severamente vietata in base alla legge Art.2575 c.c Anno di stampa 2019 8
Aniello Saravo - Biography
MOSTRE PERSONALI Solo Exhibi!ons
2019 – Mostra personale “Non c’è più Tempo” Palazzo Rinascimentale in Brera con il Patrocinio Municipio 1 Milano
1984 – Prima Biennale Personale di Saravo presso l’auditorium di Durazzano
2019 – Mostra personale “Aldilà del Cerchio” presso Ex studio di Piero Manzoni Brera Milano
2006 – Sacro e Profano, personale di pi!ura nel Chiostro del palazzo San Francesco di Sant’Agata de’ Go"
MOSTRE COLLETTIVE
2010 – Un Mondo di Gente in Cammino, a cura di Carlo R. Sciascia, Atelier Saravo a Sant’Agata de’ Go" 2015 – Società e Immigrazione al Museo di Bacco Di Guardia Sanframondi 2015 - Popoli del mondo Mostra in Brera Milano 2016 – Mostra personale “La Strada” Chiostro della Basilica San Simpliciano Brera Milano 2017 – Mostra personale “La Strada” Basilica San Marco Brera Milano 2017 – Mostra personale “La Strada” Chiesa San Filippo Neri di Lodi Milano
Group Exhibi!ons 1976 – Concorso Nazionale di Pi!ura ci!à di Sant’Agata de’ Go" in gemellaggio col XXIV Premio Nazionale Marina di Ravenna conferito dalla Galleria d’Arte Il Capitello di Palermo 2013 – Premio “Arte d’Autunno” Premio della Cultura Presidenza Consiglio dei Ministri, Roma 2013 – Rassegna Internazionale d’Arte “Galleria Artem”, Bra"slava 2013 – Mostra d’Arte al Museo Nazionale Grand Palais, Parigi 2014 – Rassegna d’arte contemporanea, premio mani per creare 1° edizione, Roma
2014 – Spoleto Arte a cura di Vi!orio Sgarbi Palazzo Le" Sansi Spoleto 2014 – Premio La Palma d’Oro per l’Arte Monte-Carlo 2014 – Ar"sts Carrousel du Louvre, Parigi 2015 – I Biennale d’Arte di Barcellona, Museo MEAM 2015 – Premio biennale per le ar" visive, “Leone dei Dogi” Venezia 2015 – Premio Biennale “Oscar dell’Arte” Monte-Carlo 2016 – Diploma Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma 2017 – XI FLORANCE BIENNALE 2017 – Mostra “Lifecreates Art Art creates Life” European Art Museum Copenaghen Denmark 2018 – VII Edizione “Premio alla Carriera” Museo Sant’Agos"no Crema
2014 – Il Tao dell’Arte, Spazio Arte Castello Torino
2018 – Premio Internazionale “Asteas” II° edizione Museo della ceramica di Cerreto Sannita
2014 – X Biennale Internazionale d’Arte, Roma;
2018 – Mostra “L'Arte va alla Rocca" di Rocca Brivio Sforza San Giuliano Milanese
2018 – Mostra personale “Blu Humanity” nella Villa Avanzi a Polpenazze del Garda, Brescia
2014 – Mostra Vanity UnFair alla Crypt Gallery di Londra
2018 – Mostra “Arte in Brera III ed.” con l’Accademia delle Ar" patrocinata dal Municipio 1 Milano
2018 – Mostra Personale “Blu Humanity” al Samnium Resort et Suites Paolisi, Benevento
2014 – Barcelona Art Fes"val, mostra alla galleria Ada Art Gallery di Barcellona
2019 – Mostra personale “Blu Humanity” Spazio Via Varese, 6 Milano
2014 – Mostra Confessioni Ar"s"che, a cura dello storico e cri"co d’arte Sandro Gazzola Elbschloss Residenz di Amburgo
2019 – Mostra permanente Raccolta Saravo acquisita nella collezione Studio Notarile Panno, presso Palazzo“Casa Levi” in Modena in piazza Mazzini, 51 adiacente al Duomo.
2014 - Mostra colle$va Trofeo il Tempio, Museo Civico G. Scior"no, Monreale, Palermo
2018 – Mostra personale “BimPinocchio” Palazzo Rinascimentale in Brera con patrocinio del Municipio 1 Milano
2019 – Mostra personale “Germogli” presso BB Club Desenzano del Garda (BS)
2014 – Rassegna d’arte contemporanea “Dell’amore e di altri cieli”, Museo civico di Maddaloni, Caserta
2019 – Mostra personale AperiArt Atelier di Brera Mi
2014 - DAK’ART, 11ème Biennale de l’Art Africain Contemporain, Dakar
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2019 – Mostra colle$va “Il Dito D’onore” spazio Corridoni Milano 2019 – Mostra Fes"val dell’Immagine di Mar"na Franca 2019 – Mostra colle$va “Il Dito D’Onore” Sala civica Soave Varese 2019 – Mostra colle$va di pi!ura “L’Inferno di Dante” Polo Museale di Lanciano Chie" 2019 – Mostra colle$va di fotografia “L’Inferno di Dante” Polo Museale di Lanciano Chie"
Aniello Saravo - Biografia
PUBBLICAZIONI - PUBLICATIONS PROGETTO GRAFICO: Aniello Saravo Giovanni La Vardera per Studio Byblos
2010 – Zoom anno 3 numero 34 luglio/Agosto
BIOGRAPHY: Anna Stefanile Italo Abate
2013 – Expoart numeri: 17, 18
TRANSLATIONS: Rachele Manna TRANSLATION: Norma di Sandro IN COPERTINA: Libellula
2013 – Interna"onal Exhibi"on of Contemporary Art, Venezia Ca’ Zanardi, Clous
2013 – Premio Centro 2013 IV esposizione nazionale delle ar" 2013 – Premio Afrodite, il cuore alchemico, III Concorso di arte 2013 – “Tra le parole e l’infinito” Labore Civitas, Riconoscimento alla carriera 2013 – La Gaze#e des Arts, Parigi “dal 4 al 08/12/ 2013” 2014 – Expoart numero 24 2014 – Overart (anno 3 N. 1, Mar./Apr. anno 3 n. 6, Nov.Dic.
2015 – Eccellenze sguardi sulla pi#ura italiana Contemporanea 2015 – Libro d’Arte “Ar"s" nella Storia” a cura Josè Van Roi Dali 2015 – Libro Biennale Barcellona 2015 – Ambiente e Cultura Mediterranea Ar"sta del mese Se!embre 2016 – “Arte States” catalogo Internazionale Ar"sta Italiano negli Sta" Uni" d’America EA 2016 – Effe!o Arte anno 6 N.2- Apr/ Giug. dire!o da Paolo Levi 2016 – No"ziario Accademia Internazionale di Arte Moderna AIAM 2016 – D.O.C. a cura di Paolo Levi ar"s" su cui inves"re
2014 – 10° Edizione Biennale Internazionale di Roma
2016 – Volume MTD Museo del Tesoro del Duomo di Vigevano “era perduto ed è stato ritrovato” a cura di N. Sanna
2014 – Ar"s"c Confessions, Hamburg, a cura del cri"co d’arte Sandro Gazzola
2017 – Volume “Mediterraneità” Ambiente e cultura Mediterranea
2014 – Italian Art Exhibi"on, when Material Transforms Into Art, “Vanity Unfair”
2017 – Catalogo Premio Internazionale “Art Milano”
2014 – The Best Modern and Contemporary Ar"stes, a cura del cri"co d’arte S. Russo
2017 – Catalogo Premio Internazionale “Paolo Levi”
2014 –Trofeo “Il Tempio”, 1° Premio Trinacria, Premio Conca d’Oro
2017 – Catalogo XI FLORANCE BIENNALE
2014 – Bene Biennale Arte Contemporanea 2014 – Crea"ve Act a Pompei 2014 – Spoleto Arte a cura di Vi!orio Sgarbi 2014 – Effe!o Arte anno 4 n. 4 Lugl/Agost. anno 4 n. 5 Se!/ O!
2017 – Catalogo European Art Museum of Leif Nielsen Danimarca 2018 – Almanacco dell’Ar"sta a cura di Philippe Daverio 2019 – ATLANDE DELL’ARTE CONTEMPORANEO DE AGOSTINI
2014 – Ar"sts Carrousel du Lovre
2019 – Catalogo generale III edizione Precis Arte
2014 – Art Talent Show Mostra d’arte Internazionale Padova
2020 – CATALOGO DELL’ARTE MODERNA MONDATORI N.56
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Aniello Saravo - Biography
CENNI BIOGRAFICI Aniello Saravo è un maestro d’arte sannita, nato nel 1961 a Sant’Agata de' Go" (BN), l’an"ca Sa"cula di cui ci narra Tito Livio. È un ar"sta libero e crea"vo fin dai primi anni dell’adolescenza quando già il suo “io” in formazione sen"va una irresis"bile passione per l’arte. Nel 1970, all’età di nove anni, realizza il primo dipinto Ritra!o di suo fratello. La formazione scolas"ca inizia nel 1975 al liceo ar"s"co di Benevento, e con"nua all’Accademia Nazionale “Le Muse” e Is"tuto Professionale Ceramica Porcellana di Capodimonte a Napoli. Pittore e Scultore, partecipa alla prima mostra nel 1976. Nell’anno 2016 gli viene conferito il riconoscimento alla carriera con il Diploma dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma. Per diversi anni il maestro si dedica alla fotografia e agli studi sulla storia e alla ricostruzione grafica medievale, del paese natale Sant’Agata dei Go". Dal 1978 in poi Saravo si dedica anche all’arte sacra e il Vescovo Ilario Roa!a con ammirazione ne apprezza le sue opere. Più tardi egli si esprimerà in modo deciso e fecondo prorompendo nel mondo ar"s"co con i suoi capolavori di pi!ura che si colorano di blu, di rosso, e, ove varie figure si inter-compongono so!o cieli che somigliano alla volta stellata del Mausoleo bizan"no di Galla Placidia; altre volte il cielo è minaccioso, spesso i personaggi sembrano invocare salvezza o suscitano sen"men" di amore e pietas per la loro sorte; diversamente, ruotano in un vor"ce onirico o enigma"co. In alcuni dipin" sull’Africa lancia un messaggio d’amore per chi è costre!o ad u"lizzare la povertà come vita quo"diana. La sua “arte” è un turbinio di passioni, di sen"men", di emozioni che lo coinvolgono in momen" importan" della carriera ar"s"ca con riconoscimen" di al"ssimo livello. Le sue opere sono state esposte in importan" ci!à di tu!o il mondo. Nel 2013 egli riceve il I° premio “Arianna Ziccardi”. La cerimonia di premiazione del concorso nazionale is"tuito dall’associazione M.I.A, si è svolta presso il teatro della Chiesa Santa Maria della Pazienza alla Cesarea in Napoli. L’anno si conclude con la partecipazione al Museo Nazionale di Parigi Grand Palais, in una grandiosa mostra che reca l’egida dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Hollande e del ministro della cultura Filippe$. La capitale francese segna per l’ar"sta sannita il suo debu!o sulla scena internazionale. Il maestro Aniello Saravo vede le sue opere esposte non solo in terra francese, ma anche a Bra"slava in occasione della mostra internazionale organizzata dalla galleria “Artem Gallery” di Luboslav Moza presso la Galleria della Radio Nazionale Slovacca, a Londra nella sugges"va Crypt Gallery, a Barcellona al Museo MEAM e ad Amburgo nelle incantevoli sale dell’Elbschloss Residenz. Nell’anno 2014 ha ricevuto il “Premio Internazionale d’Arte
Raffaello Sanzio”, presso il monumentale e an"co Teatro “G. Paisiello” di Lecce, il “Premio speciale omaggio a Nelson Mandela” e il "tolo di” Ambasciatore della cultura nel mondo in favore dei diri$ umani” per l’a$vità svolta nell’ambito del suo impegno intelle!uale. Un successo, quello di Saravo, che gli perme!e di andare oltre i confini europei e lo vede protagonista a Dakar in occasione della DAK’ART 11ème Biennale de l’Art Africain Contemporain e a Seoul nei locali della pres"giosa Assemblea Nazionale in Corea. Dall’anno 2014 il maestro si trasferisce a Milano e apre un atelier in Brera dove opera per raccontare con la sua pingendi ars la realtà della grande ci!à; nasce un armonioso e realis"co proge!o ar"s"co, “LA STRADA”, con l’obie$vo di raccogliere scene di vita, che spesso sfuggono al superficiale e frettoloso sguardo del passante, osservando e figurando i par"colari e le minuzie anche nelle cose più piccole; sono così raffigura" e fossilizza" sulla tela sta" d’animo, turbamen", tensioni, ansie e preoccupazioni della società moderna. Una sua importante opera, acquisita nel 2015 dalla Basilica di San Marco in Brera, a Milano, è la “Madonna con bambino”; nel 2016, invece, la scultura “Filius” è stata inserita nella collezione delle opere ar"s"che del museo del Tesoro del Duomo di Vigevano. Saravo come Fellini, raccoglie nei suoi dipin" realizza" dal vivo, le anime che vivono parte della propria esistenza in strada e ne racconta le loro storie di vita. Queste anime rappresentano nel loro insieme il popolo degli invisibili a cui il maestro ha inteso dare un volto iniziando un percorso d’arte in concomitanza con il Giubileo 2016. Le mostre personali “La strada” hanno trovato eco nell’anno 2016 nel Chiostro della basilica di San Simpliciano e nel 2017 nella Basilica di San Marco, entrambe in Brera, Milano. ll proge!o-mostra “La strada” è stato sviluppato anche in altre ci!à italiane, in provincia di Milano e Firenze dove il tema della “STRADA” è stato presentato al XI FLORANCE BIENNALE. Durante l’esposizione il maestro ha incontrato: il cri"co d’arte Gregorio Luke dire!ore del museo La"no Americano di Long Beach California e il cri"co d’arte storico Professore emerito dell’università di Gunma Giappone Naoki Dan, che hanno apprezzato e acquisito le sue opere. Nel 2018, Saravo affronta un nuovo proge!o mostra, sul tema dei bambini che vivono in paesi in guerra, con la Mostra personale di “BimPinocchio” presentata a Brera in collaborazione e con il patrocinio del Municipio 1 comune di Milano. Nel mese di O!obre in occasione della mostra personale a Polpenazze del Garda (BS) il maestro presenta Il nuovo tema “BLU HUMANITY” in collaborazione con l’Accademia delle Ar" di Milano. Nel 2019 viene inserito nel catalogo Atlante dell’Arte della De Agos"ni, come ar"sta d’eccellenza della regione Campania.
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Aniello Saravo - Biografia
BIOGRAPHY Aniello Saravo is a Samnite Master of Art who was born in 1961 in Sant’Agata de’ Go! (BN), the ancient Sa!cula described by Titus Livius (Livy). He has been a free and crea!ve ar!st since he was a teenage, when his “self” in training has already had an uncontrollable passion for art. In 1970, when he was 9 years old, he made his first pain!ng: Ritra"o di suo fratello (The Portrait of his brother). His school educa!on began in 1975 at the Art School in Benevento, then at the Na!onal Academy “Le Muse” and the Professional Ins!tute of Ceramics and Porcelains in Capodimonte, Naples. He took part in his first art exhibi!on as painter and sculptor in 1976. In 2016 he picked up a life!me achievement award: the Gradua!on from the Interna!onal Academy of Modern Arts in Rome. For several years, he has devoted himself to photography pursuing also history and medieval graphic reconstruc!on studies in Sant’Agata dei Go!. From 1978 on, Saravo has also devoted himself to religious art and the bishop Ilario Roa"a will admire his works. It is just later that he has decisively joined the ar!s!c world in a prolific way: his pictorial masterpieces are blue and red- stained and there are different subjects under skies that resemble the starry sky in the Mausoleum of Galla Placidia. And other !mes the sky looks threatening, subjects appear to demand salva!on or provide love and pity to their fate. In other cases, subjects are in a dreamlike or cryp!c world. In some pain!ngs about Africa, the painter gives a clear love message to people who are forced to live in poverty. His art is a storm of passions, feelings and emo!ons that get involved the painter in many important moments during his ar!s!c career with awards of the highest calibre. His works were exhibited in major ci!es all over the world. He was awarded the first prize “Arianna Ziccardi” in 2013. The prize-giving ceremony of the na!onal M.I.A. Associa!on compe!!on took place at the theatre of St. Maria della Pazienza Cathedral (the “Cesarea”) in Naples. The year ended with the par!cipa!on in a great art exhibi!on at the “Grand Palais”, the Na!onal Museum in Paris, organised under the auspices of the High Patronage of the French President Hollande and the Minister of Culture Filippe&. The Samnite ar!st has his debut on the interna!onal stage in the French capital city. Aniello Saravo’s works are not only exposed in France, but also in Bra!slava during the Interna!onal “Artem Gallery” exhibi!on by Luboslav Moza at the Slovakian Na!onal Radio Gallery, at the evoca!ve Crypt Gallery in London, at the MEAM Museum in Barcelona and in the charming rooms in Elbschloss Residenz in Hamburg.
In 2014 he was given a lot of prizes: the “Raffaello Sanzio Interna!onal Art Award” at the ancient and monumental “G. Paisiello” theatre in Lecce; the “Nelson Mandela Special Award” and the !tle of “Ambassador of culture in the world for human rights” for his intellectual loyalty. Saravo’s success allowed him to cross European borders, in fact he was the protagonist of DAK’ART, the 11th Biennial of the Contemporary African Art in Dakar and in the pres!gious Korean Na!onal Assembly in Seoul. The Master moved to Milan in 2014 and set up his own atelier in Brera, where now he paints with his pingendi ars day-to-day reality in the big city of Milan. He carried out a graceful and realis!c art project named “THE STREET” (“La Strada”) to collect, through his pain!ngs, life scenes that escape bystanders’ shallow and hurried look. Every single detail is visible also in the smallest things: in this way feelings, turmoil, anxiety and worries in modern society are painted and fixed on canvas. In 2015 one of his most important works, Madonna con Bambino, became part of the pain!ngs in the Basilica of St. Marco in Brera (Milan). However, in 2016 the Filius sculpture became part of the works of art at The Diocesan Museum of Treasury in Vigevano Cathedral. Saravo, as the Italian film director Fellini did, collects people who live a part of their existence on the street and tells their life stories through his live pain!ngs. The art Master wanted to put face on all these people who are part of the “invisible” world through an ar!s!c journey on the occasion of the Jubilee 2016. “The Street” (“La Strada”) solo exhibi!on met a widespread support in 2016 in the cloister of the Basilica of St. Simpliciano and they will take place in the Basilica of St. Mark in 2017; both cathedrals are situated in Brera, Milan. “The Street” art project will also take place in other Italian ci!es and towns in the province of Milan. It will end in October 2017 in Florence where the “STREET” theme will be presented at the XI FLORANCE BIENNIAL. During the exhibi!on the master met: the art cri!c Gregorio Luke, director of the La!n American museum in Long Beach California and the historical art cri!c Professor emeritus of the University of Gunma Japan Naoki Dan, who appreciated his work (They have acquired his pain!ngs). In 2018, Saravo faces a new exhibi!on project, on the topic of children living in warring countries, with the. Personal exhibi!on of "BimPinocchio" presented in Brera in collabora!on and with the patronage of the Municipality 1 municipality of Milan. In October, during the personal exhibi!on at Polpenazze del Garda (BS), the master presents the new theme "BLU HUMANITY" in collabora!on with the Academy of Arts in Milan. In 2019, he was included in the catalog of Atlante dell'Arte by De Agos!ni, as an ar!st of excellence in the Campania region.
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Aniello Saravo - Biography Opera acquisita dal Museo Diocesano del Tesoro del Duomo di Vigevano
FILIUS, scultura in terraco!a dipinta in bronzo base cm. 31,5x22x30, anno 2016 13
Aniello Saravo - Biografia
Acquisizioni di opere d’arte nei Musei e Chiese
Acquisi!ons of art pain!ngs in museums and Italian churches
Una sua importante opera, acquisita nel 2015 dalla Basilica di San Marco in Brera, a Milano, è la “Madonna con bambino”. In 2015 one of his most important works, Madonna con Bambino, became part of the pain!ngs in the Basilica of St. Marco in Brera (Milan).
Basilica di San Marco Brera Milano Dipinto dell’anno 2009 Madonna con il Bambino
2012 Opera “La Pala dell’Annunciazione” acquisita dalla Chiesa del Carmine Monastero SS. Redentore di Sant’Agata de’ Go" 2012 Pain!ng "The Annuncia!on Altarpiece" acquired by the Church of the Carmine Monastery SS. Redeemer of Sant'Agata de'Go!
Chiesa del Carmine Monastero SS. Redentore di Sant’Agata de’ Go" Dipinto nell’anno 2008 “La Pala dell’Annunciazione” 14
Aniello Saravo - Biography
Acquisizioni di opere d’arte nei Musei e Chiese
Acquisi!ons of art pain!ngs in museums and Italian churches
2016 Opera “Il Silenzio dell’Anima (Na"vità)” Museo del comune di Rivisondoli Aquila
2016 Pain!ng "The Silence of the Soul (Na!vity)" Museum of the town of Aquila Rivisondoli
2016 Scultura “Filius” Museo del Tesoro del Duomo ci!à vescovile di Vigevano Milano
2016 Sculpture "Filius" Museum of the Treasure of the Cathedral Episcopal city of Vigevano Milan
2017 Scultura “Filius Dei” Monastero San Benede!o di Norcia Perugia
2017 Sculpture “Filius Dei” Monastery of Norcia Perugia
2017 Opera “Liberi” Museo d’arte European Danimarca
2017 Opera "Liberi" Museum of Art European Denmark
IL SILENZIO DELL’ANIMA “NATIVITÀ” olio su tela, cm. 80x100 Anno 2014 Museo del comune di Rivisondoli Aquila
LIBERI acrilico su tela, cm 50x70 Anno 2016 Museo d’arte European Danimarca 15
Aniello Saravo - Biografia
Acquisizioni di opere d’arte nei Musei e Chiese
Acquisi!ons of art pain!ngs in museums and Italian churches
Opera acquisita dal Museo della ceramica di Cerreto Sannita
AMOR scultura in terraco!a dipinta in bronzo cm. 30x17x14 anno 2016 16
LUNA BLU, acrilico su tela, cm. 60x90, anno 2016
AldilĂ del Cerchio
Aniello Saravo - Aldilà del Cerchio
ALDILÀ DEL CERCHIO
BEYOND THE CIRCLE
Par"amo dalla prima parola del "tolo: aldilà. Si può considerare come una parola unica e quindi inerente ad un altro mondo, ad un’altra vita, a qualcosa che resta un mistero, oppure con grafia separata ‘al di là’ per indicare ‘dall’altra parte’, ‘oltre’. In ogni caso viene indicato qualcosa che sta al di fuori del nostro mondo, del nostro modo di vedere e ciò viene raffigurato da riquadri che rappresentano un dialogo tra il pi!ore, la tela e ciò che l’ar"sta vuole esprimere e realizzare. Un dialogo tra l’interno dell’animo del pi!ore e l’esterno. Una finestra aperta sul suo pensiero. Un discorso a tre tra il pi!ore, l’opera e il mondo esterno in cui l’a!enzione dello spe!atore è rivolta specialmente a ques" riquadri che ‘zoomano’ par"colari dei dipin" e ritagliano dei de!agli. I colori blu e rosso sono i protagonis" di queste tele, e quasi sempre iden"ficano diversamente l’uomo e la donna con i loro vol" mai delinea". In evidenza sono messe queste forme sinuose e delicate di corpi prevalentemente femminili sedu", sdraia", rannicchia", vis" dal dietro o che abbracciano la persona che amano. Guardandoli però non no"amo solo la parte materica ma specialmente quella spirituale e gli sta" d’animo prova" sia dai protagonis" delle opere che da noi stessi. Molte teste, come si può notare, sono capovolte e questo per avere un’altra, una diversa visione della vita e del mondo. Una sorta di ‘so!osopra’ delle idee in cui l’ar"sta si iden"fica e non vuole essere come il mondo lo vorrebbe, ma vuole fuoriuscire dagli schemi e da ciò che la società impone. Solitamente quando si resta sulle proprie opinioni e non ci si vuole aprire alla novità, al diverso si dice ‘avere la mente quadrata’, e pure questa sorta di ‘finestre’ nei dipin" sono dei quadra", quindi perché aldilà del cerchio e non del quadrato? Il cerchio simboleggia il movimento e l’eternità, qualcosa senza un inizio e una fine quindi qualcosa che " libera da una visione limitata del tempo e dello spazio. Si tra!a di una forma che incarna il cielo in opposizione al quadrato che incarna la terra. Anche nelle pra"che magiche le persone tracciano sempre un cerchio a!orno a sé stesse per indicare qualcosa in cui essere al sicuro, protezione. Siamo circonda" da cerchi e da sfere: la nostra Terra, il Sole, la Luna, i piane", i nostri occhi. Quindi il significato di uscire dal cerchio non è solo quello di andare oltre ad un quadrato e quindi fuoriuscire dalla nostra anima razionale, ma è quello di vedere con occhi diversi e andare oltre al mondo in cui siamo racchiusi. È non porsi mai dei limi" ma riuscire sempre a raggiungere ed andare oltre all’illimitato.
“Beyond” it is something outside our world, our way to see and it is portrayed by panels that represent a conversa!on between the ar!st, the canvas and what the painter wants to express and realize. A conversa!on between the inside of the soul of the ar!st and the outside. An open window to his thoughts. A three-way discussion between the painter, the artwork and the outside world in which the a"en!on of the viewer specifically turns to the panels that zoom in on the pain!ng’s details. Blue and red are the prominent colours in these canvasses and almost always represent in a different way man and woman, with their faces never outlined. The sinuous and delicate forms of predominantly female’s bodies are emphasized, seated, lying down, huddled, seen from back or hugging the person they love. As we look at them, we don’t only see the material side but especially the spiritual one and the mental state of both the pain!ng’s protagonists and ourselves. Many heads are upside-down, as to mean a different vision of life and the world. A state in which the ar!st iden!fies; he doesn’t want to be as the world would want him to, but rather escape from the “box” and what society requires. Usually, when we don’t want to open ourselves to novelty and to the world, we say to ‘be square-minded’ and in fact the “windows” in the pain!ngs are square. So, why beyond the circle and not beyond the square? The circle symbolizes movement and eternity, something without no beginning and no end, something that frees you from a limited vision of !me and space. It is a shape that embodies the sky in opposi!on to a square that embodies the earth. Even in magic rituals people draw a circle around them to indicate a safe place, protec!on. We are surrounded by circles and spheres: our own Earth, the Sun, the Moon, the planets, our eyes. To get out from the circle is not only to go beyond a square and escape from our ra!onal soul, but it is to look around us with different mind-set, different eyes and go past the world we’re enclosed in. It is never to set limits but to be able to reach beyond the unlimited. Dr.ssa cri!co d’arte Patrizia Perencin
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Aniello Saravo - Beyond the Circle
ALDILÀ DEL CERCHIO, acrilico su tela, cm. 70x100, anno 2016 19
Aniello Saravo - AldilĂ del Cerchio
OMBRE, acrilico su tela, cm. 60x80, anno 2015 20
Aniello Saravo - Beyond the Circle
AMORE SENZA TEMPO, acrilico su tela, cm. 90x140, anno 2019 21
Aniello Saravo - AldilĂ del Cerchio
COLLOTORTO, acrilico su tela, cm. 45x80, anno 2016 22
Aniello Saravo - Beyond the Circle
BACIO, acrilico su tela, cm. 60x90, anno 2016 23
Aniello Saravo - AldilĂ del Cerchio
DIAFANO, acrilico su tela, cm. 50x70, anno 2015 24
Aniello Saravo - Beyond the Circle
LO SCUDO, acrilico su tela, cm. 60x80, anno 2015 25
Aniello Saravo - AldilĂ del Cerchio
SINCRONIA, acrilico su tela, cm. 50x70, anno 2016 26
IL SORDO, acrilico su tela, cm. 60x100, anno 2019
La Strada
Aniello Saravo - La Strada
LA STRADA
THE STREET
Abbiamo ci!à che escogitano ogni forma di escamotage per rendersi sempre più "visibili". Abbiamo piazze le!eralmente invase da ragioni sociali, occupate da negozi con insegne luminose, centri commerciali con luci colorate e scin"llan". Manifes" pubblicitari...Slogan... Eppure nelle nostre stesse ci!à, per le nostre stesse strade vivono esseri umani "invisibili": esseri umani che sfuggono ad ogni categoria sociale precos"tuita e che, per scelta o per indigenza, vivono la strada a 360 gradi. Non solo vi dormono ma vi abitano, talvolta ballano, cantano, dipingono: alcuni di loro hanno saputo trasformare in arte quella che per altri sarebbe stata una condanna legata alla mancanza di risorse economiche. Cosa rende un ci!adino "invisibile"? La condizione di indigenza economica sicuramente gioca un ruolo fondamentale ma non si tra!a solo di questo. Gli "invisibili" sono i sogge$ che hanno de!o un fermo "No" ad un sistema che rende l'essere umano un mero ingranaggio della macchina economica e produ$va. Gli "invisibili" sono coloro che hanno scelto di vivere in un modo che sfugge ad ogni forma di inquadratura sociale imposta dall'alto. Gli "invisibili" sono coloro che popolano la strada rendendola un crocevia di incontri auten"ci che forse non tu$ gli occhi possono cogliere... Gli invisibili sono uomini e donne che sfidano il "luogo comune" della normalità e rivendicano il diri!o di trasformare la strada in un arcobaleno di colori, suoni e danze a!raverso la loro presenza che sfugge al controllo di un sistema troppo angusto. Ed è a queste vite speciali che l'ar"sta e maestro d'arte Saravo ha voluto dedicare la mostra "la Strada": una collezione di dipin" per trascrivere sulla tela ciò che l'anima vede prima degli occhi... Per dare colore all'invisibilità... Per res"tuire alla strada quella dignità che le è propria! Il proge!o vuole proseguire il percorso tracciato dalla precedente mostra "Era perduto ed è stato Ritrovato" che prendeva le mosse dalla parabola evangelica del Figliol Prodigo. Nell'anno del Giubileo a!enzionare la Strada che ricopre il duplice ruolo di luogo di auten"co incontro ma anche metafora della "strada smarrita" dall'uomo moderno che deve compiere un cammino di verità e misericordia per tornare al "padre". Il Padre non solo in senso religioso (per i creden": Dio) ma anche in senso sociale: ritornare a "vedere" l'altro come nostro "prossimo" al di là di ogni possibile differenza di colore, religione, cultura o classe sociale. Ritrovare nell'altro quel "tu" di cui scriveva il filosofo Levinas, quella esistenza altra indispensabile per il pieno sviluppo e presa di coscienza dell'Io. La mostra La Strada, che par"rà da Milano Brera per chiudersi nell'o!obre 2017 alla Biennale Florence di Firenze, propone una serie di dipin" che ritraggono i sogge$ in momen" veri e reali: il "pagliaccio" dai for" toni felliniani, la danzatrice, il clochard...Nessuna posa, nessuna sovrastru!ura: semplicemente la strada, luogo di incontro di anime, al di fuori dei social network, al di fuori di Internet, nella concretezza di un saluto, di una chiacchierata, di un sorriso!
There are ci!es that come up with all kinds of tricks to make themselves increasingly “visible”. There are squares full of different social reali!es, shops with illuminated nameplates and shopping centres with coloured and bright lights, but also adver!sing posters... Slogans... However, in our ci!es and streets, “invisible” people live. They escape from every fixed social labelling fully living the reality of streets by choice or due to misery. They do not only sleep there, but they live, some!mes they dance, sing and paint. Some of them has successively turned what has otherwise been considered blame for a lack of economic resources into art. What makes a ci!zen “invisible”? Surely, the lack of economic resources plays a key role, but it is not just that. “Invisible” are those people who said a resounding “NO” to a system that makes people mere gearwheels in the economic and produc!ve machine. They are people who choose to live in a different way from ours, that escapes from every high-handed “social frames”. They are the ones who “live” the streets making them real mee!ng crossroads. Mee!ngs that not all can understand... “Invisible” are men and women who stamp out the myth of normality and claim their right to make the street a rainbow with music and dance. Their important presence slip away from the control of a too mean system. The ar!st Saravo really wanted to dedicate “The Street” art exhibi!on to these special people: a collec!on of pain!ngs to fix on canvas what soul sees before eyes... It is a way to make invisible things visible through colours... A way to give the deserved dignity to the street! The art project is the prosecu!on of the road traced by the earlier “Era perduto ed è stato ritrovato” (“He was lost and he is found”) art exhibi!on, by referring to the Parable of the Prodigal Son in the Gospel. During the Jubilee year, the “Street” has the dual role of real mee!ng place but also the metaphor for the “lost way” by modern man, who must take a path of truth and mercy to come back to the “father”. We cannot define The Father only in the religious sense (for religious believers he is God), but also in the social sense: seeing the other as our “neighbour” without regard to skin colour, religion, culture or social class. It is a way to see the other as the “you” that the philosopher Levinas wrote about, defined as a different and essen!al existence for the full development and the awareness of Io. The exhibi!on La Strada, which will start from Milan Brera to close in October 2017 at the Florence Biennale in Florence, proposes a series of pain!ngs depic!ng subjects in real moments: the "clown" with strong Fellinian tones, the dancer, the homeless. ..No pose, no superstructure: simply the street, a mee!ng place of souls, outside of social networks, outside the Internet, in the concreteness of a gree!ng, a conversa!on, a smile! Dr.ssa Samanta Airoldi 28
Aniello Saravo - The Street
IL MUTO, acrilico su tela, cm. 60x100, anno 2019 29
Aniello Saravo - La Strada
RIFLESSIONI DEL PERIODO BLU
Il maestro Saravo sembra riprendere la riflessione del periodo blu di Picasso, ma ora con toni meno cristallini e con un colore distribuito a macchia, che sembra essere l’unico artefice delle forme, aiutato da una spiccata sensibilità per la luce. The master Saravo seems to resume the reflec!on of the blue period of Picasso, but now with less crystalline tones and with a color distributed in the stain, which seems to be the only maker of the forms, aided by a strong sensi!vity to light. Sandro Gazzola Historical and art cri!c of Italy
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Aniello Saravo - The Street
LA PORTA DEL CUORE, acrilico su tela, cm. 70x90, anno 2017 31
Aniello Saravo - La Strada
SULLE VIE DEL MONDO
La Misericordia indica una via di speranza che affascina chiunque e che porta dentro di sé qualcosa di profondamente bello. Mercy shows a way of hope that fascinates everyone and carries within it something so beau!ful! His Excellency, Bishop of Vigevano, Monsignor Maurizio Gervasoni
Storico e cri"co d’arte Vi!orio Sgarbi Illustra"vo ed eso"co appare Aniello Saravo. Un mondo orientale, indonesiano, del quale ne riporta la memoria e il ricordo di ciò che ha visto. Aniello Saravo appears in an illustra!ve and exo!c way. An oriental, Indonesian world, which brings back its memory and the memory of what it has seen.
ANIME INNOCENTI olio su tela cm. 80x120, anno 2014 32
Aniello Saravo - The Street
LA MADRE, olio su tela, cm. 60x80, anno 2015 33
Aniello Saravo - La Strada
VIDA, scultura in terraco!a dipinta in bronzo, cm. 29,5x22,5x16, anno 2017 34
FACE TO FACE, acrilico su tela, cm. 55x75, anno 2018
Blue Humanity
Aniello Saravo - Blue Humanity
BLUE HUMANITY BLUE HUMANITY acrilico su cartoncino cm. 50x65, anno 2018
“Opere di ricco senso poe"co, coi ni"di segni ritmicamente o!enu". Sembra sia un inno gioioso all’umanità, nell’ideale sintonia con la natura e con la nostra terra.” Works with a rich poe!c sense, with clear rhythmic signs. It seems to be a joyful hymn to humanity, in perfect harmony with nature and with our land. Emerit Professor of the University of Gunma of Japan Historian and art cri!c Naoki Dan
Il percorso espressivo di Aniello Saravo rivela la sintonia che intercorre tra figurazione ed astrazione. In grado di rappresentare un i"nerario pi!orico affidato alla memoria l’ar"sta, a!raverso la luce, copre la realtà di un magico fluido. Un’alchimia che comunica i valori dello spirito. Ogni dipinto man"ene l’immediatezza del tra!o e nel contempo la forza del tra!o di origine. Fusa in una metafora fluida la poe"ca dell’ar"sta emerge dalla sequenza di opere che con rigorosa coerenza esaltano il dialogo costante tra bagliori ed oscurità, forma e simbolismo, oblio e memoria. Ed è proprio la reminiscenza delle immagini il terreno sul quale Aniello Saravo costruisce le basi dei suoi dipin" e l’aspirazione alla compiutezza è luminescenza, segno pulsante del nostro stare al mondo. Una estemporaneità dallo stampo metafisico, dove le tracce della sua storia personale, la capacità tecnica riconoscibile portano su un pia!o d’argento lo sfuggente ed enigma"co senso della pi!ura. Ad un osservatore a!ento arriva il riflesso visivo della complessità del suo essere ar"sta. Opere, quelle di Aniello Saravo, che invitano a lasciarsi trasportare in un viaggio della materia dove ogni singolo elemento della composizione diviene veicolo di un messaggio di bellezza, d’amore e di speranza.
Aniello Saravo’s expressive path shows the harmony between representa!on or figura!on and abstrac!on. It is a pictorial i!nerary commi"ed to the memory of the ar!st and the magical fluid’s reality is covered up by light: it is about an alchemy that conveys spiritual values. In every pain!ng we find the immediacy of the line and, at the same !me, the strength of the original one. The ar!st’s poe!cs is “melted” into a fluid metaphor and appears in his works, which highlight with a me!culous coherence the constant dialogue between light and darkness, form and symbolism, memory and oblivion. Behind Aniello Saravo’s pain!ngs, there is just the reminiscence of images while his aspira!ons for completeness are luminescence, pulsa!ng sign of our being in the world. That is an improvisa!on of metaphysical mould, where the traces of his personal story and the technical ability lead on a silver platter the elusive and enigma!c meaning of pain!ng. Only eagleeyed viewers can understand the complexity of his being ar!st. Aniello Saravo’s works let us get carried away in a “ma"er” journey where every single element in the composi!on is a way to give a message of beauty, love and hope. Cri!co d’arte Maria de Michele 36
Aniello Saravo - Blue Humanity
CAFÈ DE PARIS, acquerello su tela, cm. 55x75, anno 2018 37
Aniello Saravo - Blue Humanity
FRIENDS, acquerello su tela, cm. 55x75, anno 2018 38
Aniello Saravo - Blue Humanity
I PORTATORI DI LUCE, acquerello su tela, cm. 65x85, anno 2018 39
Aniello Saravo - Blue Humanity
IL NEGROMANTE, acquerello su tela, cm. 50x70, anno 2018 40
Aniello Saravo - Blue Humanity
IL CREAMONDO, acquerello su tela, cm. 25x35, anno 2018 41
Aniello Saravo - Blue Humanity
ABITANTI DEL MONDO, scultura in terraco!a dipinta in bronzo, anno 2017 42
Non c’è più Tempo
NON C’È PIÙ TEMPO, acrilico su tela, cm. 80x100, anno 2019
Aniello Saravo - Non c’è più Tempo
NON C’È PIÙ TEMPO
NO TIME
La mostra personale del maestro Saravo “No Time” realizzata nell’anno 2019 patrocinata dal comune di Milano, ci proie!a in una realtà di denuncia sull’imminente catastrofe ambientale che s"amo vivendo. “Il tempo ormai è finito, e l’umanità deve fermarsi per porre rimedio ai danni che fino adesso ha causato alla terra”. Il colore diventa il vero protagonista, per esprimere la propria rabbia. I dipin" si accendono di rosso e blu, come una ba!aglia che la terra sta comba!endo per sopravvivere al riscaldamento globale. L’uomo ar"sta crea il proprio mondo personale e traccia il des"no, dell’umanità, come nell’opera anno 2100, dove tu!o muore e rinasce. La con"nua ricerca este"ca di Saravo ci trasporta al confine della realtà, dove la materia perde il proprio equilibrio e si trasforma in un linguaggio universale. La figura umana si deforma per diventare la forza creatrice di uno specchio che rifle!e se stesso. The solo exhibi!on of the master Saravo "No Time" realized in the year 2019 sponsored by the municipality of Milan, brings us into a reality of denuncia!on on the imminent environmental catastrophe we are experiencing. "The !me is now over, and humanity must stop to remedy the damage it has caused to the earth so far". Color becomes the true protagonist, to express one's anger. The pain!ngs are filled with red and blue, like a ba"le that the earth is figh!ng to survive global warming. The ar!st man creates his own personal world and traces the des!ny of humanity, as in the pain!ng of the year 2100, where everything dies and is reborn. The con!nuous aesthe!c research of Saravo takes us to the border of reality, where ma"er loses its equilibrium and becomes a universal language. The human figure is deformed to become the crea!ve force of a mirror that reflects himself. Anna Stefanile
GERMOGLIO, acrilico su tela, cm. 60x120, anno 2019 44
Aniello Saravo - No Time
CAOS, acrilico su tela, cm. 95x150, anno 2019 45
Aniello Saravo - Non c’è più Tempo
CAMBIO VOLO, acrilico su tela, cm. 85x107, anno 2019 46
Aniello Saravo - No Time
LOST, acrilico su tela, cm. 80x100, anno 2019 47
Aniello Saravo - BimPinocchio
‌.auguro a tu& i bimbi un mondo migliore .... I wish all children a be"er world Aniello Saravo
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BIMPINOCCHIO, acrilico su legno, cm. 27,5x33,5, anno 2018
BimPinocchio
Aniello Saravo - BimPinocchio
BIMPINOCCHIO
PINOCCHIO-CHILD
Il Proge!o mostra di BimPinocchio patrocinato dal comune di Milano, nasce a Brera nell’atelier di Aniello Saravo nell’anno 2018. Il tema affrontato riguarda i bambini che vivono nei paesi in guerra. Questo percorso ha fa!o nascere la fiaba, che diventa metafora per raccontare una cruda realtà dei nostri giorni, dove la guerra si trasforma “Nella Bugia”. I sedici dipin" del maestro sono realizza" su materiali poveri, ed esprimono con il linguaggio pi!orico le emozioni a!raverso la figurazione e la narra"va, diventando uno strumento per risvegliare le coscienze assopite da questo mondo interconnesso con “il tu!o e il nulla”.
The exhibi!on project of BimPinocchio sponsored by the municipality of Milan, was born in Brera in the workshop of Aniello Saravo in the year 2018. The theme addressed is about the children who live in countries at war. This path has given birth to the fairy tale, which becomes a metaphor for telling a stark reality of our days, where war is transformed "in the lie". The master's sixteen pain!ngs are made on poor materials, and express the emo!ons through pictorial and narra!ve with pictorial language, becoming a tool to awaken the sleeping consciences of this world interconnected with "all and nothing". Anna Stefanile
IL PAESE DEI BALOCCHI, acrilico su tela, cm. 50x70, anno 2018 50
Aniello Saravo - Pinocchio-child
CUORE DI BURATTINO, acrilico su legno, cm. 27,5x33,5, anno 2018 51
Aniello Saravo - BimPinocchio
BUCIGNOLO, acrilico su tela, cm. 25x45, anno 2018 52
XXI SECOLO, acrilico su tela, cm. 150x380, anno 2019
XXI Secolo
Aniello Saravo - XXI Secolo
XXI SECOLO
Un forte simbolismo per descrivere la cultura umana dei secoli passa", che ha innescato meccanismi senza ritorno, come: il capitalismo, il cambiamento clima"co, l’aumento demografico, la globalizzazione, la povertà estrema e la ricchezza di pochi. La voce dell’ar"sta urla, come hanno fa!o altri nel passato, per denunciare e avvisare l’intera umanità, che va verso l’autodistruzione. All’interno del dipinto si notano anche dei quadra" e re!angoli che si sovrappongono alle scene, quasi fossero delle finestre che dialogano su altre dimensioni spaziotemporale. Le trasparenze del tempo si dilatano, e tu!o diventa rela"vo, tra la storia del passato, il presente e il futuro, come un cerchio perfe!o dove non c’è un inizio e una fine.
La so$le trama del dipinto ci trasporta in un inferno dantesco, con una visione del XXI secolo. Il maestro Saravo raffigura se stesso all’interno della società contemporanea, me!endo in luce tu!e le paure di un umanità smarrita. L’allegoria e la metafora le!eraria vengono riscri!e in un linguaggio pi!orico, che segnano sulla tela tu!e le emozioni e i vissu" di un mondo alla deriva. Gli occhi si perdono osservando il velenoso mostro Idra, che divora e tortura le anime, mentre il colore blu scorre sulla tela, insinuandosi nelle forme, mescolandosi con il rosso e il bianco. Evidenziando così il grande egoismo umano che mangia e divora se stesso in un girone senza fine.
Anna Stefanile
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Aniello Saravo - XXI Century
XXI CENTURY
turies, which triggered mechanisms without return, such as: capitalism, climate change, popula!on growth, globaliza!on, extreme poverty and the wealth of the few. The voice of the ar!st screams, as others have done in the past, to denounce and warn the en!re humanity, which goes towards selfdestruc!on. Inside the pain!ng there are also squares and rectangles that overlap the scenes, as if they were windows that dialogue on other space-!me dimensions. The transparencies of the !me expand, and everything becomes rela!ve, between the history of the past, the present and the future, as a perfect circle where there is no beginning or end.
The subtle texture of the pain!ng takes us to Dante's hell, with a vision of the 21st century. Master Saravo depicts himself within contemporary society, highligh!ng all the fears of a lost humanity. The allegory and the literary metaphor are rewri"en in a pictorial language, which mark on the canvas all the emo!ons and experiences of a world adri'. The eyes are lost by observing the poisonous monster Hydra, who devours and tortures the souls, while the blue color flows on the canvas, creeping into the forms, mixing with red and white. Thus highligh!ng the great human selfishness that eats and devours itself in an endless circle. A strong symbolism to describe the human culture of past cen-
XXI SECOLO, acrilico su tela, cm. 150x380, anno 2019
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Aniello Saravo - XXI Secolo
ELSA, LOHENGRIN AND GOTTFRIED. FINE DEL TERZO ATTO, acrilico su tela, materico, cm. 65x130, anno 2019 56
Dipingo quello che vedo con gli occhi dell’anima I paint what I see with the eyes of the soul
Apocalisse
Aniello Saravo - Apocalisse
APOCALISSE Il maestro Saravo ha racchiuso con quest’opera tu!a la sua esperienza di pi!ore e scultore di 47 anni dedica" all’arte. L’obie$vo che si è posto nel realizzare l’Apocalisse è di raccontare con una sua visione personale una sintesi trasversale della società in cui viviamo, con una linea temporale tra passato, presente e futuro. Le forme si riempiono di geometrie e linee curve,
dove il realismo si trasforma in sintesi, perdendo completamente la rappresentazione illusionis"ca. Nell’opera emergono le forme dei personaggi e la potenza della pi!ura. La percezione della liberazione immagina"va dell’inconscio del pi!ore, trascende nel oltre-realismo, facendo nascere nell’immagine un aspe!o onirico, ma che denuncia una realtà vissuta. 58
APOCALISSE, acrilico su tela, cm. 200x375, anno 2017
Aniello Saravo - Apocalypse
APOCALYPSE In his work Master Saravo dwells his en!re 47-year ar!s!c experience as painter and sculptor. Through “Apocalisse”, he aims at showing his personal version of the society we live in, among past, present and future. Through geometric shapes and curved lines, Realism turns into a summary, totally losing the illusionis!c representa!on.
The shapes of subjects and the power of pain!ng point out from the work. The sense of the painter’s freedom of unconscious imagina!on transcends into Surrealism, where a dreamlike appearance is fundamental to complaint the real-life experience. Anna Stefanile 59
Aniello Saravo - Vita di Luce
Vita di Luce scultura in terraco!a dipinta in bronzo anno 2017 61
Aniello Saravo
ATELIER DEL MAESTRO D’ARTE ITALIANA ANIELLO SARAVO Via Fiori Chiari 8 - BRERA MILANO - 389 4832859 saravo.aniello@gmail.com - www.saravo.it 63
Finito di stampare per conto dello Studio Byblos - Palermo
Studio Byblos Publishing House www.studiobyblos.com
MAESTRO D’ARTE ITALIANA ANIELLO SARAVO
Euro 30,00