PAGANELLI PAOLO - PROGETTO VIRUS

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PAOLO PAGANELLI

PROGETTO VIRUS

STUDIO BYBLOS ANTEPRIMA


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Alla mia cara cognata Elisa, pediatra, scomparsa prematuramente

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Prologo Mongolia: deserto del Gobi sud occidentale gennaio 2019 ore 03:30 Un gruppo di geologi russi è da qualche giorno impegnato ad estrarre grosse carote di terra, nei pressi della catena dei monti Altaj, all’estremità occidentale del deserto del Gobi, in una regione semidesertica divisa tra la Mongolia e la Cina. Gran parte del deserto del Gobi è costituito da roccia nuda ed è tra i luoghi più inospitali della Terra per via delle incredibili escursioni termiche che arrivano a toccare i 40 °C sotto lo zero d’inverno ed i 50°C sopra lo zero d’estate. La spedizione russa è guidata dalla famosa geobiologa Afanasya Ivanova che, nel deserto del Gobi, sta cercando indizi che potrebbero svelare un complotto globale perpetrato nei confronti dell’intera Umanità. Da qualche anno la scienziata è alla ricerca di tracce fossili di un virus antico, che i biologi hanno chiamato Chimeravirus, per le sue caratteristiche genetiche che sembrano sommare tante parti di sequenze di RNA di virus diversi e per alcuni tratti genetici, rientra nella classe dei Paleovirus. 5

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Secondo la geobiologa, il virus, nelle sue diverse varianti genetiche, potrebbe aver determinato la scomparsa dei dinosauri 75 milioni di anni fa. I Chimeravirus sono una nuova famiglia di virus scoperta da qualche anno in diverse parti del mondo ed hanno una incredibile capacità di adattamento alle più diverse ed estreme condizioni ambientali, tanto che sono stati trovati nei luoghi più remoti della terra, come i deserti della Namibia, il deserto di sale in Perù, addirittura ai Poli. Nel luglio del 2018 i servizi segreti russi hanno scoperto un laboratorio nella regione del Qinghai, nella Cina centrale, dove un’equipe di biologi francesi, in gran segreto, ha riattivato questi virus dormienti: la Ivanova è convinta che gli scienziati franco cinesi stiano lavorando sulla variante mongola probabilmente ancora più letale di quelle trovate in altre aree geografiche del mondo. In effetti sono alcuni anni che gli scienziati studiano questi particolari virus per trasformali nella peggior variante di sé stessi. Non è chiaro se questi ricercatori stiano mettendo a punto un’arma biologica oppure, come spesso accade, semplicemente pasticciando con sequenze nucleotidiche, estremamente pericolose, al semplice scopo di emulare Dio.

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Capitolo I Bergamo, Città Alta: Laboratorio di microbiologia dell’Università di Milano, sezione di Bergamo 31 gennaio 2019 ore 8:30 “Buongiorno Camilla, ben arrivata!” “Buongiorno Fabrizio, come è andato il tuo fine settimana?” “Direi bene, la giornata di tiepido sole mi ha permesso di fare una splendida escursione con le ciaspole ai laghi Gemelli” “Eri solo?” “No Camilla, sono andato con mio fratello Stefano e il mio amico Massimo.” “Vedo che nonostante il problema al ginocchio, non rinunci mai alle tue escursioni in montagna” Fabrizio la guarda con aria di sufficienza poi esclama: “Se rinunciassi alla montagna morirei; fintanto che il mio ginocchio tiene, andrò sempre a camminare in montagna!” I due si guardano negli occhi e ridono. “Lo so bene” aggiunge Camilla, “in Antartide ne ho avuto uno splendido esempio; se non fosse stato per te, per la tua caparbietà, laggiù saremmo morti”. 7

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“Anche tu però sei stata coraggiosa e caparbia, soprattutto coraggiosa: mi hai seguito senza discutere e ti sei fidata ciecamente di me, anche quando hai creduto alle mie doti di esperto pilota...” Fabrizio sorride e un lungo brivido di paura gli scorre lungo la schiena.” “Mio caro amico, non avevo scelta!” “Certamente, entrambi, non avevamo scelta!” I due amici fanno riferimento a quanto accaduto qualche anno prima, quando il Pianeta ha rischiato di essere distrutto da una ingente forza militare extraterrestre che, dopo migliaia di anni, ritornava sulla terra per liberarla dalla nostra specie, da loro stessi creata. Arrivarono a migliaia con le loro astronavi ed il messaggio che portavano era chiaro: salvare il pianeta Terra da noi e garantire a tutte le forme di vita animali e vegetali, la sopravvivenza. Per fare questo era necessario che l’umanità, responsabile dello scempio ecologico che aveva perpetrato negli ultimi decenni, venisse completamente annientata. Camilla e Fabrizio, con il vecchio Professor Francesco Fusco, paleoantropologo, insieme ad un gruppo di scienziati riuscirono, rocambolescamente, a sventare questo programma e concordare, con il comandante della flotta interstellare, una tregua. Gli alieni se ne andarono con la promessa però che sarebbero tornati nei successivi cinquant’anni, se l’umanità non avesse cambiato atteggiamento nei confronti del pianeta Terra, rivedendo i propri futuri piani di sviluppo economico, nel rispetto della biodiversità. 8

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Fabrizio guarda con sospetto l’amica notando, nella sua espressione, qualcosa di strano. “Allora? Qualche problema Camilla?” Camilla si avvicina al suo portatile e con le sue splendide dita da pianista, apre una mail scritta in inglese, il cui mittente riporta il nome di una scienziata russa, poi aggiunge: “No, ma da quando mi interesso di microbiologia e di parassitologia ho contatti con i biologi di tutto il mondo e tra questi , Afanasya Ivanova, una brillante geobiologa dell’Accademia delle Scienze di Mosca che, da alcuni anni, sta studiando l’evoluzione dei Chimeravirus, una particolare classe di virus ad RNA. In questo momento Afanasya si trova nel deserto del Gobi e sospetta che esista un legame tra i Paleovirus che sta studiando e le improvvise morti nella regione del Qinghai nella Cina Centrale.” “Scusa Camilla la mia titubanza, ma la Ivanova riferisce a te i suoi studi e i suoi sospetti?” “Lo confida a me perché mi considera una collega seria circondata da amici e colleghi affidabili.” Camilla sorride strizzando l’occhio a Fabrizio che si siede sulla sedia davanti alla scrivania dell’amica. “Fabrizio, di certo sei al corrente dell’infezione virale che da qualche mese sta colpendo il mondo intero, attualmente ha già fatto più di 250000 morti, ma non è il numero di morti che mi preoccupa, bensì la capacità mutante di questo virus e la velocità con cui si diffonde nell’uomo.” Fabrizio prende la sua testa fra le mani, si stropiccia gli occhi, 9

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poi aggiunge: “Si, sto seguendo anch’io con molta attenzione l’evoluzione di quella che l’OMS ha già dichiarato essere una pandemia; ne stiamo parlando anche in Università e proprio ieri, il Ministro della Salute, in un’intervista alla televisione, ha espresso la sua preoccupazione.” Camilla a questo punto racconta all’amico come ha incontrato Afanasya e come si è guadagnata la sua fiducia. “La Ivanova...”, incalza Camilla, “è una geobiologa di scuola sovietica e aveva già trent’anni quando l’URSS si è dissolta, è cresciuta nella scuola quadri del PCUS, il partito comunista dell’Unione Sovietica. Dopo la laurea in geobiologia è entrata nell’Armata Rossa occupando il posto di primo ufficiale, responsabile del progetto di ricerca, sulle armi biologiche. In pochi anni è divenuta una delle massime autorità competenti in materia di Virologia e Microbiologia. Non dimenticare che oggi la Russia ha ereditato la maggior parte delle armi biologiche, sviluppate durante la guerra fredda che, all’epoca dell’Unione Sovietica, erano in mano all’Accademia delle Scienze e al KGB. L’ho conosciuta nel 2009, ad un congresso di Microbiologia Ambientale ad Helsinki e da allora ho mantenuto i contatti anche se non la vedo da alcuni anni. Poi c’è stato il problema dell’invasione aliena e ci siamo perse di vista, fino a quando ho incominciato a ricevere alcuni messaggi criptati.” 10

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“Bella amica che hai! Armi biologiche, servizi segreti, KGB!” “Fabrizio, non essere frettoloso nel dare giudizi: Afanasya oggi, potrebbe essere in grado di sventare una congiura planetaria che ha come finalità quella di renderci schiavi di un Nuovo Ordine Mondiale.” L’amico guarda Camilla come fosse un’estranea. “Nuovo Ordine Mondiale? Come sai queste cose? Perché me ne parli solo ora? Abbiamo vissuto insieme per più di un anno e non mi sono mai accorto che tu fossi diventata complottista e frequentassi persone di questa genere. Non credo ai complotti e la dietrologia non è mai stata un argomento al quale ho dato particolare seguito. Molte sono notizie false, che hanno come scopo quello di confondere le persone e di manipolarle.” “Esatto Fabrizio, proprio così, manipolare le persone a loro piacimento: questo è il vero senso di quanto sta accadendo!” Camilla si sposta nel laboratorio attiguo al suo studio, dalla finestra si vede il Canto Alto e tutta la catena di montagne che fanno corollario alla città di Bergamo. Il cielo è terso, ma la giornata è fredda, alla fine di gennaio sono ancora possibili abbondanti nevicate. Siamo vicini ai giorni della merla e la tradizione vuole che l’inverno possa presentare ancora il suo conto, nonostante le tiepide giornate che, da diversi anni, preannunciano già, a fine gennaio, una precoce primavera. “Secondo te nevicherà?” “Si è probabile” risponde Camilla con lo sguardo rivolto alle montagne, poi tutto ad un tratto: “Vuoi aiutarmi Fabrizio?” 11

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Stupito da questa incalzante richiesta l’amico risponde istintivamente: “Si certo Camilla, con piacere, come sempre, ma perché mi stai chiedendo aiuto?” La giovane biologa fa un respiro profondo, poi incomincia a parlare: “Dopo il nostro rientro da New York e la fine della nostra storia d’amore, sono stata contattata da un Osservatore. Ricordi Fabrizio? Gli Osservatori sono quei soggetti mandati dagli Anunnaki ad osservare i nostri comportamenti. Uno di loro ci contattò a New York e mise te e Fusco nelle condizioni di incontrare il Comandante della flotta aliena.” “Si ricordo, allora?” Camilla continua nel suo racconto: “Bene, la stessa persona si presenta alla porta del mio studio qualche mese dopo che io e te ci eravamo lasciati, al momento non capivo perché avesse scelto di incontrare me e non te, ma poi mi parlò di Afanasya Ivanova e mi fu subito tutto chiaro.” “Quindi anche lui conosce la professoressa Ivanova?” “Esattamente” ed ha riposto in lei le speranze di uscire da quello che sarà uno dei più terrificanti incubi che l’umanità dovrà attraversare nei prossimi anni, dopo quello della mancata esecuzione e dell’annientamento del nostro Pianeta, da parte degli “extraterrestri”. “Quindi lui ti ha contattato per parlarti della Ivanova?” “Esatto, mi ha contattato per dirmi di cosa si sta occupando Afanasya, che è sul punto di sventare una congiura mondiale e che ha in mano le prove che possono portare a smascherare gli autori di questo complotto.” 12

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Capitolo II Deserto del Gobi occidentale gennaio 2019 ore 18:00 La professoressa Ivanova è china sul suo microscopio elettronico, modello Leika, nel laboratorio appositamente allestito dalle autorità mongole. È visibilmente preoccupata e provata dalla mancanza di sonno perché quanto ha scoperto è surreale. Il Chimeravirus che sta osservando Afanasya, si comporta come un Paleovirus ed in particolare come i Coronavirus, isolati dagli scienziati americani e neozelandesi, in Namibia e in Tanzania, nel 2018. Questi Coronavirus, secondo la geobiologa, potrebbero essere responsabile della pandemia che sta mietendo centinaia di migliaia di vittime in tutto il mondo. Tuttavia, Afanasya è confusa, perché la carica virale del genere di virus che sta studiando è silenziata da tre fattori essenziali: il virus, non ha ancora risolto i suoi tre problemi esistenziali cioè riprodursi, trasmettersi, difendersi, perché manca la risposta di un individuo ospite. 13

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Di certo, la biologa, non si aspettava di trovarsi di fronte un potenziale killer. Fin dalla prima volta che aveva incontrato il virus, la geobiologa era convinta che questa classe di Chimeravirus avesse uno scarso potere patogeno, ma si sbagliava, perché ora, al microscopio elettronico sta assistendo alla replicazione di un virus con un potenziale infettivo di almeno 10000 volte più potente di qualsiasi altro organismo appartenente alla stessa classe. “Yuri, guarda cosa sta succedendo in questa cellula ospite!” La voce di Afanasya trema per l’emozione e per il terrore, nonostante siano state prese tutte le precauzioni tipiche di un laboratorio di massima sicurezza. Il suo collega ha un attimo di esitazione, poi si avvicina al microscopio elettronico ed esclama: “Mio Dio, stiamo osservando il virus potenzialmente più letale che sia mai comparso sulla faccia della terra!” “Esatto Yuri e temo che qualcuno abbia scoperto la sua letalità molto prima di noi e stia usando il virus per scopi non proprio umanitari!” “Hai notato Afanasya,” incalza Yuri, “ha un tropismo per tutti i tipi di cellule ed una elevatissima virulenza, in un individuo ospite può provocare danni irreparabili!” “Muta rapidamente”, esclama Afanasya “e lo fa in modo così rapido che le cellule del nostro sistema immunitario non saranno mai in grado di sequenziarlo e quindi di rispondere in modo adeguato ad un possibile attacco.” Mentre i due scienziati ragionano su quanto stanno osservando 14

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al microscopio elettronico, il telefono satellitare di Afanasya inizia a lampeggiare. “È una chiamata da Mosca, sulla linea riservata.” Yuri allontana lo sguardo dal monitor con l’immagine del Chimeravirus in tempo reale ed esclama: “Ci siamo Afanasya, la grande Madre Russia ci chiama.” Afanasya, con estrema cautela procede nella complessa operazione di congelamento a meno 80° sotto lo zero dei campioni di Chimeravirus, riponendoli in contenitori cilindrici contenenti ghiaccio secco. “ I piccoli li abbiamo messi a nanna; prepariamoci a partire per Mosca.” Yuri annuisce, sorride ed insieme ad Afanasya lasciano il laboratorio. Bergamo - Laboratorio di microbiologia dell’Università 1 febbraio 2019 ore 12:30 “Non ho mai visto tanta neve!” “Hai ragione Fabrizio, erano decenni che non nevicava così copiosamente, vieni nel mio studio, ho bisogno di parlarti.” Fabrizio segue l’amica nella stanza accanto, Camilla si accende una sigaretta. “Da quando fumi?” “Di tanto in tanto mi concedo una sigaretta.” “Non finirai mai di stupirmi, sei una donna imprevedibile!” Camilla sorride, poi aggiunge: “ho delle novità riguardo i Chimeravirus scoperti dalla Ivanova, poi ho incontrato di nuovo 15

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l’Osservatore alieno; non possiamo fingere che questi eventi siano solo frutto del caso. L’epidemia attualmente in corso in Namibia e Nuova Zelanda è causata da virus appartenenti alla famiglia dei Coronavirus, che comprende ceppi all’origine sia del comune raffreddore che della letale SARS. Ho letto molti lavori di ricerca in tal senso, ma nessuno di questi, ha spiegato come evolvono i patogeni e che cosa rende banali, oppure gravissime e mortali, le malattie che provocano.” Fabrizio ascolta con attenzione quanto dice la collega, poi esclama: “Va bene, ma cosa c’entrano i Coronavirus con il Chimeravirus, scoperto dalla Ivanova?” “C’entrano eccome! In verità non ti ho ancora detto quanto mi è stato riportato dall’Osservatore, ma se mi inviti a cena, ti racconterò tutto nei minimi dettagli.” Fabrizio sorride e guardando l’amica negli occhi aggiunge: “Con immenso piacere Camilla, ti aspetto da me questa sera.” Bergamo 1 febbraio 2019 ore 20:30 L’appartamento in cui vive Fabrizio è stato ricavato da un ampio sottotetto e le finestre grandi, a forma di mezzaluna, si affacciano sui tetti irregolari di Città Alta. A destra si vede la Rocca, a sinistra il Chiostro di San Francesco, lo sguardo poi si perde sulle montagne, il Canto Alto a ridosso della città di Bergamo e l’imbocco delle due Valli, Brembana e Seriana. 16

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La giovane amica bussa alla porta dell’appartamento di Fabrizio mentre fuori continua abbondantemente a nevicare e la città è avvolta in un silenzio surreale. “Brr, fa davvero freddo, chi se l’aspettava tanta neve?” “Dai entra, così ti siedi davanti al camino e ti riscaldi un po’.” “Incantevole il tuo appartamento”, esclama Camilla, “non sapevo abitassi in Città Alta, hai sempre detto che ti sarebbe piaciuto una casa con giardino.” “Si è vero, ma ho sempre trovato estremamente romantico perdersi con lo sguardo sui tetti della Città vecchia, soprattutto nelle giornate come questa, quando la neve rende tutto così dolce e sfumato.” “Abiti sempre... dove...?” Camilla interrompe la frase di Fabrizio. “Anch’io abito in Città Alta, a pochi passi da te, da qualche mese, ho affittato un piccolo bilocale tra il Lavatoio e Piazza Luigi Angelini e la prossima estate riempirò le finestre di gerani cadenti.” Poi Camilla abbassa lo sguardo e sussurra: “Peccato Fabrizio, avremmo potuto essere felici insieme se solo tu non fossi così ribelle!” “Ma... io... Camilla... hai una nuova relazione?” Camilla appende il giaccone di renna, ancora pieno di neve sull’attaccapanni ed entra in corridoio, poi dice con aria severa: “Lasciamo perdere, cosa mi hai preparato di buono?” “Sai che la mia specialità è il risotto, ho pensato ad un risotto con il radicchio rosso come primo piatto, a seguire delle polpette con le ortiche, che ho surgelato l’estate scorsa. 17

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Il tutto, accompagnato da un buon Valcalepio Riserva del 2012. Ma... racconta, sono curioso di sapere cosa si cela dietro questo alone di mistero che ti avvolge.” Camilla ride ed inizia a parlare, mentre l’amico serve la cena. Qualche mese dopo che te ne sei andato, ho incontrato un uomo sulla sessantina di bell’aspetto, molto educato. Lui è un ingegnere, lavora in una grossa azienda tedesca che opera anche in Italia e si chiama Ferruccio.” “Così, ti sei messa con tuo padre!” esclama Fabrizio, con tono sarcastico. “Sei il solito idiota! Ferruccio potrà essere anche mio padre che, tra l’altro, non ho mai avuto realmente, ma è un uomo colto ed elegante, che mi ha riempito di attenzioni e di coccole, a differenza di te che spesso eri assente. Poi, quando facevamo all’amore sentivo tutta la sua virilità esplodere dentro di me.” Fabrizio ascolta l’amica con una punta di malcelata gelosia. L’aveva lasciata ormai da quasi un anno perché si era invaghito di una sua tirocinante giovane e molto sensuale, ma anche di Roberta, alla fine, si era stancato e l’aveva scaricata. “Si, posso immaginare la virilità di questo canuto soggetto!” esclama Fabrizio, visibilmente irritato. “Sei uno stupido maschilista, lo sei sempre stato e per questo ti meriti tutto il mio disprezzo! Ferruccio aveva la capacità di farmi godere della sua e della mia sessualità, anche solo le sue attenzioni mi eccitavano. Non entrerò nei dettagli, ma abbiamo fatto l’amore ovunque. 18

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Era sempre pronto e mi facevano impazzire le sue parole, i suoi baci e le sue carezze.” “Scusa Camilla, ma perché parli di lui al passato?” “Perché lui è sposato ed io non posso innamorarmi di un uomo che appartiene ad un’altra donna, a meno che lui non avesse deciso di vivere con me e questo non era possibile.” “Brava Camilla, poi dici a me che sono uno stronzo maschilista, tu invece sei una santa; ti sei messa con un vecchio decadente, ultra sessantenne, sposato!” Fabrizio esplode in una irritante risata. “L’ho lasciato io, perché non volevo soffrisse e non volevo fare del male alla sua famiglia e soprattutto a sua moglie. Io non sono venuta qui da te per parlare della mia vita privata quindi, ti prego, chiudiamo questo argomento.” “Hai ragione, forse è meglio cosi, raccontami di questo fantomatico complotto contro l’Umanità” Camilla incomincia a parlare. “Da decenni, una volta all’anno, un gruppo ristretto di persone si ritrova sull’isola di Marken, in Olanda, per decidere segretamente il futuro politico, economico e sociale dell’intera Umanità. Anno dopo anno, questo ristretto gruppo di persone, appartenenti all’elite che da migliaia di anni governa la Terra, spesso nell’ombra, elabora strategie per tenere in pugno miliardi di uomini e donne che vivono sul nostro Pianeta. Programmano crisi economiche, scatenano guerre ed epidemie, finanziano colpi di stato, inneggiano alla democrazia e alla giu19

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stizia sociale, all’eguaglianza tra i popoli. Sono una ristretta elitè di individui che potremmo definire demoni, il cui unico obbiettivo è il potere per il potere. Sono rappresentati da filantropi, capi di Stato, monarchi illuminati, dittatori, sono uomini di spettacolo, sono persone che ammaliano, che sanno parlare alla gente e che operano nel male, predicando costantemente il bene. Questi giochi di potere si svolgono all’insaputa dei popoli della terra e questi demoni usano strategie estremamente intelligenti.” “Vai avanti Camilla, la cosa si fa davvero interessante.” Camilla alza il bicchiere di vino rosso, poi continua a parlare. “Ti sei mai chiesto come si possa mantenere il potere in un mondo come quello di oggi?” “Certo Camilla, attraverso il controllo delle emozioni, con tecniche che sono vecchie di millenni.” “Bravo Fabrizio, queste tecniche prevedono caos sociale, immigrazione incontrollata, crisi economica, terrorismo, impunità per chi commette reati e la creazione di epidemie.” Fabrizio si alza dalla sedia e va verso la finestra, fuori continua a nevicare, poi aggiunge: “Tutto questo fa vivere le persone in un costante stato di paura che, inevitabilmente, chiedono sempre più sicurezza.” “Esatto amico mio, questo è quello che si sta verificando in buona parte del mondo e purtroppo anche qui da noi, in Italia, in questi ultimi mesi.” “Ma tu come le sai queste cose?” 20

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“È stato l’Osservatore alieno che me ne ha parlato, siamo in pochi ad esserne a conoscenza e la Ivanova è una di queste.” Camilla si alza e si dirige verso la finestra, fuori continua a nevicare, la città è avvolta in un manto bianco, candido e brillante. Poi soggiunge: “l’obbiettivo di questi individui è quello di controllare il mondo con più esercito e polizia, per la supposta sicurezza, usando i sistemi informatici, internet, instagram, facebook... ma anche sottoponendo la popolazione a vaccinazioni di massa che, come saprai, potrebbero indebolire il nostro sistema immunitario e ridurre la resistenza psicofisica delle persone.” “Ma come fanno a fare tutto questo? È un piano diabolico!” “Semplice Fabrizio, mappatura del DNA, microchip sottocutanei, diffusioni di virus che facciano ammalare milioni di persone, utilizzo di frequenze ultracorte ed impulsi elettromagnetici.” “Vuoi dire che...” “Si, caro amico, hai capito bene, poi a tempo debito comparirà un Messia, un farmaco miracoloso, capace di guarire tutti, o quasi, quelli che si sono ammalati.” Fabrizio incredulo si porta la forchetta alla bocca, poi esclama: “Quanto mi stai dicendo è criminale, chi ha ipotizzato questo piano diabolico può intervenire in modo scientifico sul destino di milioni di uomini e donne e costruire un’umanità plasmata sulla base dei loro interessi.” Camilla abbassa lo sguardo e con fare rassegnato annuisce.

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Capitolo III Olanda - Isola di Marken agosto 2018 In un’elegante villa stile Liberty, Dennis Van Dyk, proprietario e azionista di una delle più grosse banche europee, la Bank Van Dyk, con sede ad Amsterdam, intrattiene una raffinata conversazione con altri due importanti uomini d’affari: l’americano Robert Watergate, proprietario della UTC-Unites Tecnology Company- ed il Cinese Wo Xi Jong, proprietario del colosso mondiale del farmaco BIC-Biofarm Industry Corporation-. I tre uomini sono al vertice di un’organizzazione mondiale di cui pochi eletti sono a conoscenza e gestiscono un sistema capillare, che ricorda quello feudale, con l’obbiettivo di dominare il mondo, attraverso la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale. Da alcuni anni sono a capo del programma virus, al loro servizio, un folto numero di scienziati, ricercatori, tecnici ed ingegneri, alcuni venduti al progetto, altri ricattati o peggio, minacciati. Van Dyk è un uomo sulla settantina, di bell’aspetto e nonostante i capelli bianchi dimostra molto meno dei suoi anni; veste con 23

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eleganza abiti di Prada, porta cravatte di Armani e mocassini di Gucci. È considerato un uomo di classe anche se i suoi occhi azzurri, di ghiaccio, fanno da specchio ad un’anima impietosa, priva di sentimento. Il viso è spigoloso, lo sguardo cinico e quando sorride mostra denti bianchissimi. Due canini appuntiti lo fanno sembrare un vampiro. Il posto che occupa tra i potenti del mondo se l’è guadagnato in una intera vita, senza scrupoli, schiacciando come insetti gli amici ed i nemici che trovava sulla sua strada e che non erano in sintonia con lui ed il suo modo di pensare. Non si è mai sposato, ma ha avuto un’infinità di donne che ha sempre usato per soddisfare i suoi più perversi desideri sessuali, trattandole come oggetti di puro piacere. Chi ha avuto modo di conoscerlo da vicino, lo descrive come un demone che opera costantemente per il male, ma in virtù del posto che occupa nel mondo della finanza internazionale, riesce a far credere alla gente di essere un filantropo che opera per il bene dell’intera umanità. Qualcuno dice che venga direttamente dal mondo degli inferi e che si nutra di sangue umano ma, ovviamente, queste sono solo invenzioni al fine di screditarlo. Ufficialmente finanzia campagne contro la fame nel mondo, costruisce ospedali e dona milioni di euro all’industria farmaceutica: tra queste la BIC. Alzando il bicchiere colmo di rum, prende la parola: “Amici, i miei nervi incominciano a tendersi, mi dispiace do24

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vervelo dire, ma nonostante gli sforzi per cancellare ogni nostra traccia usando tutte le accortezze possibili, sembra che qualcuno sia molto vicino a comprendere quali siano i nostri progetti per il futuro dell’umanità.” “Forse siamo stati poco prudenti Presidente!” Chi parla è Wo Xi Jong: “Se Robert Watergate, lo scorso dicembre, non avesse affermato in una conferenza stampa, che su questo pianeta siamo in troppi e che la popolazione mondiale deve essere ridotta a non più di due miliardi di individui, se Robert non avesse fatto cenno a possibili pandemie ed alla necessità di controllare la popolazione attraverso l’uso di mezzi informatici all’avanguardia e microchip sottocutanei, forse l’attenzione di certa stampa controcorrente si sarebbe orientata altrove”. Watergate rivolge lo sguardo verso il socio in affari ed esclama irritato: “Io sono sempre stato prudente, razza di idiota! Se c’è qualcuno che invece non lo è mai stato, quello sei tu!” Wo Xi appoggia il suo bicchiere di whisky scozzese, dal forte profumo di torba, sul tavolo di cristallo e scatta in piedi come una molla verso Van Dyk esclamando: “No Presidente!” “Io ho sempre mantenuto uno stile di vita misurato e sobrio, come proprietario e amministratore delegato della BIC, non posso permettermi errori strategici perché al Governo cinese non sfuggirebbero...” Van Dyk ingolla in un unico sorso il suo rum seguito da un ghigno maldestro, poi aggiunge: 25

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“Non mi interessano i tuoi trascorsi personali e tantomeno i tuoi rapporti con la politica; di certo chi mi sta intorno non può permettersi errori e deve agire con circospezione ed intelligenza.” “Certo Dennis, ma le informazioni non sono certamente sfuggite dalla mia bocca, come dicevo prima, Robert Watergate è una mina vagante.” Robert Watergate è fondatore della più grossa società informatica del mondo, suo padre Robert senior, alla fine degli anni ‘70 ha contribuito alla scomparsa di un una potenziale concorrente italiana nel mondo dell’informatica, la “Solivetti”. Robert è un uomo di 57 anni, di bell’aspetto, alto poco meno di un metro e settantacinque ed è padre di 5 figli avuti da tre donne diverse, figli che però non ha mai voluto riconoscere. Nonostante l’aria da sessantottino hippy, un viso da eterno ragazzino anni settanta, il suo approccio Zen alla vita, la sua intelligenza informatica che ha trasformato i personal computer in oggetti di culto estetico, è uno dei più feroci e sadici datori di lavoro. È un uomo che si comporta in modo crudele anche con i suoi collaboratori e non esita a mortificarli in pubblico, con scientifica crudeltà e lucidità. Qualcuno lo considera un arrogante psicopatico che non si ferma davanti a nulla; in azienda, quando è presente, minaccia costantemente i suoi subordinati di licenziamento e li spreme come limoni. Robert batte violentemente il pugno sul tavolo facendo rovesciare il bicchiere di limonata che stava bevendo. 26

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“Vecchio stupido muso giallo, come osi?” “Io dico solo quello che vedo e che i miei informatori mi riportano.” Risponde con determinazione Wo. “Se tu non fossi andato in giro a raccontare idiozie su come si dovrebbe gestire l’aumento della popolazione sulla Terra, forse oggi, non saremmo presi di mira dai russi ed in particolare dalla Ivanova.” Van Dyk alza la mano destra imponendo il silenzio ai due soci in affari, poi inizia lentamente a parlare: “La Ivanova non è un problema, possiamo eliminarla quando vogliamo. In Russia c’è una nostra cellula che si batte senza mezzi termini per contrastare l’attuale Governo. Il Presidente della Banca Centrale russa è un nostro affiliato e sta lavorando per creare fiducia nel Fondo Monetario Internazionale del quale, come sapete, noi siamo i maggiori azionisti.” Wo prende la parola: “questo significa che possiamo contare su una fazione militare che faccia un colpo di Stato in Russia?” “Esattamente! La Russia sta facendo una politica in campo energetico che non piace ad alcuni nostri amici della Oil British Company, cosi stanno spingendo in modo che una certa elite globalizzatrice prenda posizione e questo, ovviamente, va’ a nostro vantaggio.” Il clima nella sala riunioni si fa più disteso, così Wo continua nel suo discorso: “Bravo Dennis, finalmente ti sei deciso a muovere le pedine giuste e porre fine a questa atmosfera di accondiscendenza verso gli Stati Uniti.” 27

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Ringrazio gli amici di sempre per il loro incoraggiamento ed in particolare i colleghi Loretta Bolgan farmacologa, Mauro Mantovani bioimmunologo, per il loro contributo scientifico, Maurizio Barillà medico, per aver colto il vero significato del mio romanzo. Un grazie speciale all’amica Laura Parimbelli per avermi regalato il suo talento artistico.

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INDICE Prologo..............................................5 Capitolo I ..........................................7 Capitolo II .......................................13 Capitolo III......................................23 Capitolo IV......................................29 Capitolo V .......................................37 Capitolo VI......................................41 Capitolo VII ....................................47 Capitolo VIII ...................................53 Capitolo IX......................................57 Capitolo X.......................................63 Capitolo XI......................................69 Capitolo XII ....................................85 Capitolo XIII...................................91 Capitolo XIV.................................103 Capitolo XV ..................................115 Capitolo XVI.................................125 Capitolo XVII ...............................147 Epilogo..........................................153

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