Vele Spiegate 18

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BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI STARANZANO E VILLESSE

Poste Italiane S.p.A. RIVISTA Spedizione in abbonamento postale DCB / Gorizia Aut. N째 DC / DCI / GO 0312 / MS DI CULTURA del 23/11/2000 E INFORMAZIONE


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SOMMARIO

Se ricevete più copie di quelle desiderate della rivista “V ele Spiegate”, siete pregati di avvisare il Se rvizio Segreter ia, tel. 0481 71 62 17. Grazie.

VELE SPIEGATE

Rivista di cultura e informazione n. 18 – dicembre 2011 Pubblicazione della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse - Società cooperativa. Piazza della Repubblica, 9 - 34079 STARANZANO Tel. 0481 716111 Fax 0481 483009 Autorizzazione del Tribunale di Gorizia n. 306 del 21.11.2000 Direttore responsabile: Graziano Benedetti Comitato di redazione: Graziano Benedetti, Patrizia Cappelletto, Giuseppe Cordioli, Livio Comisso, Fabio Favretto, Michela Pitton, Enrico Zoratto Segreteria di redazione: Servizio Segreteria Generale della BCC di Staranzano e Villesse Piazza della Repubblica, 9 - 34079 STARANZANO soci@bancastaranzano.it Grafica ed impaginazione: Media Com Via A. Boito, 74 34074 MONFALCONE info@studiomedia.biz Stampa: Poligrafiche San Marco CORMONS in copertina: Meccanismo di un orologio del campanile esposto nell'Auditorium Galupin di Romans d'Isonzo TIRATURA DI QUESTO NUMERO: 4000 copie Previa autorizzazione della Segreteria di redazione, è consentita la riproduzione di testi e immagini della presente pubblicazione citando sempre la fonte. Facendo richiesta alla Segreteria di redazione è possibile ricevere il notiziario via posta. In questo caso, in conformità al D.Lgs. n°196 del 30 giugno 2003, l’indirizzo e i dati personali forniti verranno inseriti nell’archivio informatico della redazione garantendo la massima riservatezza ed utilizzandoli unicamente per l’invio del giornale. Ai sensi dell’articolo 13 della legge 675/96, i dati potranno essere cancellati dietro semplice richiesta da inviare alla Segreteria di redazione.

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A Natale la nuova Sede Quando i mulini del territorio erano bianchi Vacanza in crociera? Ci conto! L’imposta di bollo sul dossier titoli Dal calcio la beneficenza per i bambini Dalle alghe la carta amica dell’ambiente XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo Incontro formativo per dipendenti In ricordo di un Socio storico Una festa ben riuscita La cultura dei pedali Non solo salmone Gli angeli della protezione Energia verde: istruzioni per l’uso Borse di studio agli studenti modello Auditorium Galupin Antartide: il regno dei pinguini Orlando Poian Dove andiamo nel frattempo? Il circolo-museo “Beniamino Gigli” Il bianco e nero raccontano Si accendono i riflettori sugli uffici di area


Cari Soci, anche il 2011 si avvia alla conclusione. Un anno che difficilmente potrà essere dimenticato, a causa della terribile crisi economica che ha investito non solo l’Italia, ma tutto il sistema europeo. Anche nella nostra regione si sono avvertiti i primi segnali, quanto mai evidenti, di quanto sta accadendo in altre nazioni, come Grecia, Spagna e Portogallo. Mai ci si sarebbe potuta aspettare una simile situazione. Nonostante le turbolenze e le inquietanti nubi nere che incombono per l’immediato futuro, possiamo dire che la nostra Banca riesce a far fronte, con i fatti, ai drammatici momenti. Per quanto ci riguarda più in particolare ci preme sottolineare come l’ampliamento della sede di Staranzano sia ormai ultimato. Questo ci consentirà di essere ancora più efficienti e dinamici, nel fornire servizi e risposte immediate alla nostra clientela. All’inizio di dicembre, a Roma, tutte le Bcc d’Italia si sono riunite per il 14° Congresso Nazionale. Un’occasione unica per cercare nuove strategie, che pongano i Soci sempre più al centro dell’attività delle nostre banche. Il Congresso è stata un’opportunità per far conoscere il Sistema delle Bcc al nuovo Governo e per presentare le particolarità del funzionamento che ci hanno resi protagonisti di un peculiare ruolo di sostegno al territorio e alle comunità locali. Assieme alle nostre consorelle del Friuli Venezia Giulia abbiamo lavorato, a vari livelli, al fine di predisporre un documento che ha rappresentato tutti i contributi di pensiero del sistema regionale delle Bcc. Abbiamo anche contribuito a promuovere l’istituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale delle Banche di Credito Cooperativo, che darà una maggiore sicurezza al nostro sistema nazionale e che ci distinguerà dagli altri istituti di credito. Ma ritornando alle problematiche quotidiane, mi preme sottolineare come la crescita di un’economia non scaturisce solo da fattori economici. Dipende dalle istituzioni, dalla fiducia dei cittadini verso di esse, dalla condivisione di valori e di speranze. Gli stessi fattori determinano il progresso di un Paese. Scriveva Cavour: “Il risorgimento politico di una nazione non va mai disgiunto dal suo risorgimento economico…”. Nel nostro piccolo noi continueremo a perseguire la crescita delle nostre comunità con ogni strumento che abbiamo a disposizione, continuando l’opera di chi ci ha preceduto e, ne siamo certi, con i medesimi valori che ispireranno coloro che da noi raccoglieranno il testimone. Colgo l’occasione per formulare a tutti voi e alle vostre famiglie i più sinceri auguri di un Felice Natale e di un Sereno Anno Nuovo Carlo Antonio Feruglio Presidente BCC di Staranzano e Villesse

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Il Direttore Virgilio De Marchi presenta gli uffici di Staranzano

A Natale la nuova sede

Sembra ieri ma sono passati oltre 5 anni dal giugno del 2006, data in cui abbiamo inaugurato la sede di Staranzano dopo radicali lavori di ristrutturazione. Gli spazi dedicati alla rinnovata filiale e agli uffici di direzione erano un sogno inseguito da molto ed è un orgoglio averli realizzati in un tempo record di soli 6 mesi. In quel momento però non avevamo messo in conto che da li a pochi mesi si sarebbero avviate le trattative di fusione con l’allora BCC di Villesse. Fusione concretizzatasi nell’ottobre del 2009 e dalla quale si è dato avvio alla “Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse” con conseguente necessità di nuovi uffici. Non solo dalla fusione è nata l’esigenza di allestire l’attuale immobile, ma anche dalla volontà più volte espressa di razionalizzare la nostra attività imprenditoriale, riunificando tutti gli uffici di direzione sotto lo stesso tetto. Si tratta dunque di portare a Staranzano servizi fondamentali come quello dei “Crediti”, “Incassi e Pagamenti” e dei “Controlli Interni”, ora decentrati presso lo stabile di via Matteotti, a Monfalcone. Abbiamo lavorato per anni e con pazienza per acquistare i locali necessari a dar vita agli spazi che abbiamo ristrutturato e che stiamo finendo di allestire in questi giorni. Con questa operazione la nostra Banca raggiunge l’obiettivo che si era data e cioè il vantaggio di operare in uffici moderni e razionali a beneficio di tutti, dipendenti e clienti. L’ampliamento dei nuovi locali ammonta a circa 1.100 mq che sommati a quelli esistenti raggiungono la ragguardevole ampiezza di 2.000 mq. Accolgono tutti i servizi che la Banca offre, adeguati spazi tecnici, sale riunioni per l’intrattenimento della clientela e le riunioni del personale, ma soprattutto la Presidenza e la sala dedicata alle adunanze del Consiglio di amministrazione, prima ospitate in un immobile attiguo. Anche in questa ristrutturazione abbiamo colto l’occasione di installare sul tetto dell’edificio un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica della potenza di circa 34 kw che, assieme al preesistente di circa 15 kw, darà la bellezza di 65.000 kw di energia prodotta da fonti rinovabili ed a costi contenuti, soddisfacendo circa il 50% dei nostri consumi, salvaguardando l’ambiente con una minor emissione di 35 tonellate annue di anidride carbonica. Rigraziando tutti coloro che hanno direttamente o indirettamente partecipato alla realizzazione di questa nostra bella sede, vi do appuntamento all’inaugurazione che verrà.

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Orazio Rovis

IL GEOMETRA DELLE BANCHE

Trovo Orazio Rovis nel suo “vero”posto di lavoro: il cantiere. è il cantiere della nostra Banca che in questi mesi ha avuto una notevole trasformazione,con un ampliamento degli uffici per concentrare e ottimizzare tutti i servizi. Si muove con una frenesia controllata,guarda il lavoro di ogni operaio, verifica tutte le operazioni dei tecnici perché una banca è un edificio complesso, con molte problematiche e tutto deve essere perfetto. Rovis ha già realizzato diverse filiali nel nostro il territorio.

Una di queste, gli uffici centrali di Via Roma a Trieste, è stata una sfida particolarmente impegnativa, visto che si trattava di uno stabile d’epoca con numerosi vincoli e problematiche. Ha una grande esperienza maturata prima con l’allestimento di negozi, bar, ristoranti, poi con le banche che hanno delle specifiche ben precise. Da oltre trent’anni è titolare dello studio ROVIS INTERNI a Monfalcone con innumerevoli realizzazioni in regione. Un’attività molto impegnativa dove la professionalità e la competenza fanno la differenza. Comunque, Orazio, anche nelle situazioni più critiche non perde mai la sua verve spiritosa ed è sempre pronto alla battuta; una caratteristica vincente in questo mestiere.

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proposta Si ringrazia Mario Brandolin per il coordinamento dello spettacolo.

È stato pubblicato in questi giorni dalla nostra Banca per i tipi della Tipografia Ellerani di S. Vito al Tagliamento l’annunciato volume ANDARE A MULINO - Mulini, mugnai, rogge, risaie nel monfalconese e zone limitrofe dal XIII al XX Secolo” di Renato Duca e Renato Cosma. Si tratta di una nuova ricerca dei due studiosi locali che – prendendo spunto dall’acqua, dal grano e dal mulino - offre un interessante excursus storico, accuratamente documentato com’è nello stile dei due Autori, dell’attività molitoria sviluppatasi dal XIII al XX secolo nel Monfalconese e nelle zone limitrofe. Il volume è un ulteriore apporto della nostra Banca alla conoscenza della storia degli ambiti territoriali nei quali opera l’Istituto ed un contributo importante alla conservazione delle tradizioni e dell’identità culturale del territorio. Nell’area oggetto della ricerca, i “mulini ad acqua” hanno trovato larga diffusione, grazie alla presenza di fiumi, torrenti, rogge e corsi di risorgiva alimentati dalla falda isontina e dal Timavo: tra il XIII ed il XX secolo ne sono stati attivi circa 70, di cui una ventina nel solo Territorio di Monfalcone, dando vita ad un’attività piuttosto redditizia, strettamente legata alla copiosità delle acque, alle produzioni del mondo agricolo locale ed al sostentamento della nostra gente.

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Media Com Officina Creativa per la Pubblicità - Monfalcone [GO]

Quando i mulini del territorio erano bianchi

Renato Duca e Renato Cosma

“...andare a mulino...” Mulini, mugnai, rogge, risaie nel Monfalconese e zone limitrofe tra XIII e XX secolo

Ecco, allora, il perché di questa ricerca sui mulini ad acqua. Perché i mulini, assieme ai borghi rurali ed a taluni elementi ambientali, hanno caratterizzato nel tempo l’identità pure dell’ambito preso in esame. Perché l’attività molitoria ha rappresentato, ovunque, uno strumento produttivo di riconosciuta valenza economica e sociale. Perché la ricchezza d’acque del Monfalconese e delle zone limitrofe ne ha consentito una presenza capillare nei secoli, sin quasi ai giorni nostri, testimoniata da un patrimonio documentale e cartografico di significativa valenza. Lo studio, che si avvale delle fotografie, delle illustrazioni e delle elaborazioni cartografiche di Alfio Scarpa (un artista dotato di mano sicura e grande capacità espressiva), mette in luce anche la funzione vitale esercitata dai “passi di barca” e dai “guadi” nell’area esaminata, che hanno favorito nel tempo il transito delle persone ed il trasporto delle merci, in particolare dei grani e del macinato, materia prima e prodotto finito dell’importante attività molitoria locale. Il volume, infine, rimarca l’antico legale esistente tra Villesse (“arciducale”) ed il Territorio di Monfalcone (“veneto”), cementato dalla consuetudine popolare e dalla contiguità territoriale in particolare tra Villesse (Villes) e San Pier d’Isonzo (San Piero sotto Monfalcon). L’opera si articola su quattro capitoli ed un’appendice ed il testo è arricchito dalla riproposizione di diversi atti e documenti d’epoca e dalla riproduzione di numerose mappe e cartografie dei secoli passati, molte delle quali inedite, provenienti da Archivi, Biblioteche e raccolte private presenti nella nostra provincia, a Trieste ed a Udine, nonché dall’Archivio di Stato di Venezia. In tutto 216 pagine in formato ampio: una ricerca storica di sicuro pregio, da consultare con particolare interesse.


Festa per i 115 anni di fondazione della Banca: questo lo spirito gioioso della serata che ha visto lunedì 12 dicembre, sul palcoscenico del Teatro Comunale di Monfalcone l’attrice Marta Cuscunà e i musicisti Andrea Del Favero, direttore artistico dell’importante rassegna di musica popolare Folkest e Lino Straulino, forse la voce cantautorale più autentica della nostra regione.

La festa è stata organizzata per l’uscita del volume “Andare a mulino. Mulini, mugnai, rogge, risaie nel monfalconese e zone limitrofe” di Renato Duca e Renato Cosma (con le illustrazioni di Alfio Scarpa), pubblicato dalla nostra Banca, un importante ricognizione storica e antropologica condotta sul territorio della provincia di Gorizia e oltre. Dopo una breve presentazione del libro da parte dei due autori, il sipario si è alzato e la serata di “storie e canzoni” è entrata nel vivo. Storie tratte dal libro, quelle in particolare che raccontano le vicende degli uomini, dei nostri antenati che sui mulini e sulle risaie di queste zone hanno faticato e spesso sofferto; e anche qualche fiaba della più vasta tradizione popolare - in cui i mugnai hanno fatto la parte del leone. E poi canzoni e musiche che a quelle storie sono in qualche modo legate, mentre sullo schermo che chiudeva lo spazio scenico scorrevano le belle immagini di Alfio Scarpa a illustrare quanto evocato da note e parole.

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Prodotti della Banca

Vacanza in crociera? Ci conto! Uno straordinario viaggio alla scoperta del Mediterraneo? Puoi contarci! Con il concorso “Ci conto!”, la Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse mette in palio per ogni nuovo correntista che deciderà di aprire un conto ad alto rendimento due splendidi viaggi per due persone nel Mediterraneo a bordo della nave “Divina” di MSC Crociere.

PORTA UN AMICO E VINCI UNA CROCIERA Presenta in filiale un tuo amico: se apre un conto nella nostra Banca potrai partecipare anche tu al concorso e vincere una crociera per due nel Mediterraneo. AFFRETTATI, HAI TEMPO FINO AL 31 GENNAIO 2012. Trovi il regolamento sul nostro sito www.bancastaranzano.it o puoi richiederlo in filiale.

SARÀ UNA VACANZA “DIVINA” I fortunati vincitori partiranno sabato 2 giugno 2012 alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi del Mediterraneo*.

E se sei già correntista, puoi partecipare con la promozione “Porta un amico”. C’è una nuova opportunità per tutti i clienti della BCC di Staranzano e Villesse.

Giorno

Porto

Arrivo Partenza

1° Sab 2° Dom 3° Lun 4° Mar 5° Mer 6° Gio 7° Ven 8° Sab

Venezia - 16.30 Bari 10.00 15.00 Katakolon (Olimpia/Grecia) 8.00 13.00 9.00 15.00 Izmir (Turchia) 7.30 16.30 Istanbul (Turchia) navigazione - - 12.30 17.30 Dubrovnik (Croazia) Venezia 9.30 -

*Cabina esterna con oblò, categoria 4. Nel premio non sono incluse la quota d’iscrizione 120 euro (per persona), la quota di assicurazione e le quote di servizio obbligatorie da saldare a bordo (7 euro/notte/persona). Ulteriori dettagli in merito al programma delle crociere e informazioni su quanto incluso e non incluso nella quota sono disponibili su www.msccrociere.it, pagina 163 del catalogo 2012.

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Capire l’Economia

L’Imposta di bollo sul Dossier Titoli Questa estate si è parlato molto di imposta di bollo per le comunicazioni relative ai depositi di titoli inviati dagli intermediari finanziari, poiché la modifica di tale imposta è stata una delle prime misure adottate per affrontare la crisi che montava. Una misura apparentemente semplice ma che in realtà nasconde parecchie insidie interpretative. Una misura la cui comprensione è stata poi resa più complessa sia dalle tante voci, spesso contrastanti, che si susseguivano sulla stampa, sia dal fatto che la prima versione, formulata nel decreto legge del 6 luglio 2011, è stata poi modificata in fase di conversione (legge del 17 luglio 2011). Per chiarire la normativa è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate, con le circolari 40/E e 46/E di agosto e di ottobre. Vediamo di capirne qualcosa di più. Innanzitutto l’ambito di applicazione. L’imposta di bollo va pagata per le comunicazioni che gli intermediari finanziari inviano relativamente ai depositi titoli. Se si hanno più depositi titoli (presso lo stesso istituto) si paga l’imposta su ognuno di essi. La modifica più sostanziale è che, mentre prima si pagava un importo fisso, adesso l’importo dell’imposta è stato scaglionato. E qui incominciano le difficoltà, perché il valore dei titoli preso in considerazione non è quello di mercato, che sarebbe il più intuitivo.

Per i titoli obbligazionari il discorso è abbastanza semplice: il valore ai fini della determinazione di questa imposta è il valore nominale. Quindi ad esempio 100.000 euro di BTP vengono conteggiati per 100.000 euro, a prescindere dal fatto che il loro valore di mercato sia 85.000 euro piuttosto che 105.000 euro. Qualora non ci sia un valore nominale, allora si utilizza il valore di rimborso. Questa regola vale anche per i titoli azionari, solo che il valore nominale di un titolo azionario non è di così immediata percepibilità e reperibilità ed inoltre spesso è completamente scollegato al valore di mercato. Prendiamo ad esempio Bulgari. Il valore nominale del titolo è 0,07 mentre, quando scriviamo, il valore di mercato è 17,25. Quindi se abbiamo in portafoglio 1.000 Bulgari abbiamo un controvalore di mercato di 17.250 euro, ma ai fini del calcolo del bollo le stesse azioni valgono 70 euro. E non è finita, perché non tutte le azioni hanno un valore nominale. In assenza di un valore nominale e di un valore di rimborso, bisogna tener conto del valore di acquisto. Un altro problema che viene sollevato spesso, riguarda il trattamento nel caso di presenza di più dossier intestati in maniera identica. Le circolari dell’Agenzia delle Entrate hanno chiarito che il bollo è dovuto su ogni singolo dossier. Ma c’è di più. Ad ogni dossier, tranne quello con importo più alto, si applica il bollo risultate dal saldo del dossier stesso. Poi si sommano i valori di tutti i dossier e l’importo del bollo derivante da questo totale viene applicato sul dossier con saldo maggiore. Quindi, in presenza di tre dossier A, B, C parimenti intestati, supponendo che C abbia un saldo maggiore: A paga il suo bollo B paga il suo bollo C paga il bollo relativo al saldo A+B+C

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ASD Calcio Staranzano

Dal calcio la beneficenza per i bambinI Appuntamento di particolare interesse la serata Unicef del 3 dicembre scorso che, sotto l’egida della nostra Banca, è stata organizzata nella sala S. Pio X a Staranzano dal Comitato Provinciale Unicef con il diretto coinvolgimento dell’ASD Staranzano Calcio, quale ambasciatrice, con i suoi giovanissimi, del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia al fine di raccogliere fondi all’interno del progetto Plumpynut. Nel tentativo di venire incontro al costante allarme per le popolazioni e in particolare per i bambini che vivono nella totale indigenza nelle varie parti del mondo, è stato creato un prodotto alimentare, il Plumpynut, ad alto valore nutritivo che non richiede la diluizione, evitando così i pericoli connessi all’uso di acqua spesso infetta, soprattutto in Africa, il continente verso il quale l’iniziativa è stata principalmente diretta.

Lo spettacolo - promosso dall’International Football for Unicef di Staranzano il cui presidente è Roberto di Ponzio - è stato presentato da Giulia Sandrin e si è incentrato sull’esibizione del Piccolo Coro di Monfalcone diretto dalla maestra Lucia Lo Bello e su quella della Banda Giovanile “Città di Monfalcone“, diretta dal maestro Patrick Quaggiato. È stata anche l’occasione per ricordare Vincenzo Pellegrino centrocampista della squadra Allievi provinciali dell’ASD Calcio Staranzano, schiantatosi a 15 anni con il suo motorino lo scorso agosto a Monfalcone, all’incrocio tra le vie Trieste e Petrarca, dove ancora oggi su un palo segnaletico stradale i suoi amici lo ricordano con il linguaggio giovanile degli oggetti.

Serata di Beneficenza Unicef 7° Edizione del progetto Unicef 2012 finalizzata a sostegno dei progetti per l’infanzia

Parrocchia SS Pietro e Paolo Sala Teatro San Pio X di Staranzano (GO) Via De Amicis sabato 3 dicembre 2011 ore 20.30

A destra: Vincenzo Pellegrino

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Imprese Giovani

Sentiremo ancora parlare della Poseidon Paper, la carta a impatto zero ideata, prodotta e commercializzata da un team di diciassettenni friulani a partire da un bisogno concreto: ripulire le spiagge della laguna infestate dalle alghe. Gli studenti del Malignani 2000, partecipanti all’edizione 2010 di Impresa in azione – il programma di educazione imprenditoriale di Junior Achievement - hanno scelto di coniugare sostenibilità ambientale e innovazione per dare un prosieguo concreto ai loro studi avviando la produzione di un nuovo tipo di carta “cloro free” grazie a un processo chimico a minimo impatto.

Un’assoluta novità, dunque, rispetto alla carta riciclata già presente sul mercato, anche per l’utilizzo ecologico della materia prima: non cellulosa ottenuta dal disboscamento (con gli annessi rischi per la flora e la fauna), ma vegetazione marina al 100% – un materiale “di scarto” di cui si garantisce così lo smaltimento; in sintesi, la nuova strada imprenditoriale percorsa da questi studenti significa contenimento della formazione di CO2. A dimostrazione del fatto che i giovani hanno a cuore il loro futuro e il futuro del pianeta. E via con una serie di premi prestigiosi: Migliore Impresa JA a BIZ Factory 2010 che è valso loro un articolo in prima pagina su Il Sole 24 Ore e la partecipazione all’Assemblea Annuale di Assolombarda a Milano, Città dell’Impresa Innovation Award alla ventunesima JA-YE Europe Company of the Year Competition, pubblicazione nell’Albo Nazionale delle Eccellenze del Ministero dell’Istruzione. Il più alto coronamento per un anno da imprenditori passato sui banchi di scuola.

Per saperne di più: www.cleanbeachproject-impresaja.tk

DALLE ALGHE LA CARTA AMICA DELL’AMBIENTE

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XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo

Nell’importante congresso delle BCC nazionali a Roma la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia ha presentato un articolato documento.

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In vista del XIV° Congresso Nazionale, 15 Bcc del Friuli Venezia Giulia si sono riunite per presentare un documento comune con i contributi di pensiero delle varie realtà di credito cooperativo. Due giorni di workshop e un convegno sono serviti per predisporre un dettagliato documento che consta di ben 22 pagine, dove vengono sintetizzate le richieste che saranno presentate a livello nazionale. Tutto ciò per l’inderogabile necessità di mobilitare tutte le energie a disposizione, per ricercare con costanza e visione del cambiamento, indispensabili perché le Bcc e tutto il Sistema possano sopravvivere e avere sempre maggiori successi nell’immediato futuro, a fronte del difficile momento storico attraversato da nostro Paese. I presidenti e direttori delle Bcc del Fvg, riuniti in seduta comune hanno evidenziato alcuni principi generali che declinano i concetti di “buona autonomia” e “buona coesione”, che sia così rappresentativo degli oltre 53 mila soci e dei 1455 dipendenti. L’autonomia di gestione della singola Bcc deve tenere sempre presente la sostenibilità e la responsabilità dei confronti delle altre consorelle. E il principale elemento di coesione del Sistema è rappresentato dalla Federazione che, a sua volta, è virtuosa se è autonoma, responsabile, professionale, autorevole e adeguatamente dimensionata. Sono i Soci al centro dell’interesse degli amministratori, che sono alla ricerca di adeguate politiche per allargare le compagini sociali. Attualmente il rapporto soci-clienti è di circa 1 a 5 (ogni 5 clienti uno di questi è anche socio), ma l’obiettivo è quello di poter arrivare, entro il 2016 a un socio ogni 3 clienti. Tra le varie azioni proposte per raggiungere gli obiettivi c’è anche quello di coltivare il legame con i giovani clienti anche attraverso i collaboratori; attualmente l’età media del personale impiegato dalle Bcc è di 41 anni. Ma per incentivare i giovani ad avvicinarsi al mondo del Credito Cooperativo sono allo studio forme di risparmio particolari, come ad esempio quello funzionale al mutuo del domani. Anche i piani di accumulo potrebbero essere pensati per gli studenti universitari. Sicuramente saranno profuse maggiori energie per incentivare la cultura finanziaria cooperativa per meglio comprendere e capire l’economia più in generale.


BCC per M.A.C.C.

Incontro formativo per dipendenti La Banca, in collaborazione con la Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo ha organizzato un incontro formativo, specificamente rivolto agli operatori di sportello della Banca, sul tema “La vendita delle sottoscrizioni alla MACC”. Il breve corso si è tenuto a Staranzano, nella sala teatrale “San Pio X”.

Relatori sono stati Sandro Turina, amministratore delegato del Comipa (Consorzio tra le Mutue Italiane di Previdenza e Assistenza) e Gianfranco Celani, consulente S&F Consulting. Nel corso dei lavori, il presidente della Banca Carlo Feruglio, il direttore generale Virgilio De Marchi e il presidente della MACC Fabio Steccherini, hanno sottolineato l’importanza della sinergia e della collaborazione operativa tra la Mutua e la BCC, che ne è “socio sostenitore”. Una sinergia che rappresenterà sicuramente un vantaggio per Clienti e Soci della Banca, con l’offerta di un ulteriore servizio, che distingue la BCC dagli altri istituti di credito.

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Alessandro Burlini

Lavastoviglie per l’asilo

IN RICORDO DI UN SOCIO STORICO

RISPOSTA IMMEDIATA Una dimostrazione dell’immediatezza delle risposte di una banca locale si è avuta nei giorni scorsi. La lavastoviglie della scuola materna di San Pier d’Isonzo si era guastata irrimediabilmente mettendo a rischio il servizio mensa e il Comune non poteva intervenire con un finanziamento. Ci ha pensato la nostra banca che, conosciuto il problema, ha provveduto immediatamente all’acquisto di una nuova lavastoviglie. Una solerte risposta che solo un istituto bancario locale può dare.

Alessandro Burlini non c’è più. Socio della Banca dal dicembre 1965, fu sindaco supplente dal ‘66 al ‘71 e poi dal ‘90 al ‘96, amministratore dal ‘71 al ‘75. Instancabile sostenitore del Credito Cooperativo, tanto da ricevere nel 2006 un riconoscimento per la lunga fedeltà, ha contribuito con un gruppo di Soci a promuovere, nella metà degli anni ‘60 dopo il periodo buio della guerra, la “rinascita” dell’allora Cassa Rurale di Staranzano. Non solo Socio, ma anche cliente storico, tanto che il numero del suo conto corrente era 1/1 e di ciò era orgogliosissimo. Persona molto attiva e propositiva, è stato fra i fondatori dell’Associazione Culturale Bisiaca, Socio per molti anni delle ACLI di Staranzano ed ha collaborato con il Maestro Silvio Domini alla stesura del libro sulla storia di Staranzano. Lascia la moglie Anna Maria Picotti e i due figli Lorenzo e Andrea ed un grande vuoto per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Alla famiglia un forte abbraccio e le sentite condoglianze di tutta la Banca.

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L’articolo sull’argomento pubblicato da IL PICCOLO del 18 Novembre 2011


43a Barcolana 2011

Una festa ben riuscita

La 43esima edizione della Barcolana è stata l’ennesima dimostrazione di quanto questa manifestazione sia importante per Trieste e per tutto il territorio regionale. Infatti, i numeri che hanno caratterizzato l’edizione 2011 sono davvero impressionanti: 25 mila mq di superficie espositiva lungo le rive di Trieste, con circa 160 espositori, 25 milioni di euro di giro d’affari, 4,5 milioni di euro le entrate nel settore turistico, 400 mila visitatori dall’Italia e dall’estero, 3 ore di diretta Rai, 1762 barche iscritte.

Anche la nostra Banca ha partecipato con uno stand: e grazie all’impegno di un nutrito gruppo di dipendenti, la nostra partecipazione si è svolta nel migliore dei modi, e grazie anche all’attiva collaborazione di Clienti e Soci. Un sentito ringraziamento vada agli espositori, che hanno contribuito ad animare il nostro spazio, e cioè: Azienda Agricola Al Selvadigo, Azienda Agricola Lis Rosis, Azienda Agricola Zobec Edi, Caffè Carducci, Panificio pasticceria Giorgi, Panificio pasticceria Inglese, Panificio pasticceria Viezzoli, Santonego, Società Agricola Gandin Marcellino, Torrefazione Excelsior. E ai Clienti che ci hanno omaggiato del loro vino: Azienda Agricola Brotto, Azienda Agricola Gandin Edi, Azienda Agricola Lorenzon, Azienda Agricola Puiatti. Le sinergie comunicative sviluppate durante l’evento hanno permesso di rappresentare una bella immagine di cooperazione della Banca con i propri Clienti e di introdurre un nuovo modo di presentarci, risultando innovativi e rispettando al tempo stesso la missione del credito cooperativo. Nei 4 giorni in cui si è svolta la manifestazione lo stand è infatti diventato un centro di aggregazione e di socializzazione, con una media stimata di almeno 500 visitatori nelle giornate di punta.

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Emilio Rigatti

LA CULTURA DEI PEDALI

Emilio Rigatti è un professore suigeneris, che insegna italiano alle scuole medie di Aquileia. Ma soprattutto un viaggiatore a pedali che al posto dell’automobile usa la bicicletta, che non guarda la televisione ma preferisce leggere. Ed è uno scrittore infaticabile. Senza parlare del viaggio in bicicletta a Istanbul (assieme agli amici Paolo Rumiz e Francesco Tullio Altan) - da cui è nato il libro “La strada per Istanbul”, che nel 2002 ha vinto il premio “Albatros” per la letteratura di viaggio – Emilio Rigatti ha scritto numerosi volumi fra cui “Minima Pedalia Viaggi quotidiani in bicicletta e manuale di diserzione automobilistica” (2004), “Yo no soy gringo - Taccuini sudamericani di coincidenze, truffe e piccoli miracoli” (2005), “Italia fuorirotta. Viaggio a pedali lungo la Penisola del tesoro” (2006), “Dalmazia Dalmazia - Viaggio sentimentale da Trieste alle Bocche di Cattaro” (2008) fino a “Se la scuola avesse le ruote” (2010). Per sottolineare l’importanza del viaggiare lento, a bordo di un kaiak ha scoperto le coste dell’Istria e Dalmazia raccontando l’avventura sulle pagine del “Il Piccolo” nell’estate scorsa.

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dei casi i dirigenti – com’è costume in Italia – non si prendono responsabilità. Io sì e con piacere. Spesso me lo ricordano con aria di minaccia: “ma lo sa che lei si prende una bella responsabilità?” In Italia sembra che assumersi delle responsabilità sia qualcosa che rasenti il reato... Come si fa a trasmettere senso di responsabilità senza assumersene? Lo sanno loro, ma non lo vogliono rivelare...

Emilio Rigatti partecipa volentieri alle iniziative della Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo (in particolare a Viaggiautori: è stato relatore ad una delle serate dell’edizione 2011). Gli abbiamo fatto qualche domanda per inquadrare l’interessante personaggio.

Lei da sempre ha adottato la bicicletta per la mobilità urbana. Quali ricette si sente di dare per proporre alle amministrazioni comunali un maggiore utilizzo del mezzo a due ruote? Crede sia sufficiente una rete di piste ciclabili e un sistema di noleggio gratuito? Beh, in realtà parlerei di “mobilità agraria”, visto che la maggior parte dei chilometri li percorro in campagna. Lei mi chiede se ho ricette... ma io purtroppo non ne ho. Ovvero: il bike sharing e le piste ciclabili in città, più che una ricetta, sono il minimo indispensabile se si vuole invogliare il cittadino a lasciare a casa l’auto. Ma l’educazione all’uso dovrebbe avvalersi di una programmazione dall’alto, magari con decine di esempi virtuosi tra i nostri politici, come nei paesi nordici. Ma i nostri politici non mollano né auto blu né buste paga, come ben sappiamo, e in bici in molti ci andrebbero se si mettesse un bonus del dieci per cento in più sui loro stipendi. So che il sindaco di Padova, Zanonato, andava in municipio in bici per dare l’esempio, rinunciando all’autista. Poi ha ricevuto minacce e deve girare con la guardia del corpo, per cui uno dei pochi buoni esempi è venuto meno per cause di forza maggiore. Un altro terreno d’azione sarebbe la scuola, ma hanno fatto delle belle leggi per scoraggiare ogni iniziativa. Io e i colleghi che le portiamo avanti dobbiamo sudare sette camicie, lavorare gratis e spesso regalare il nostro tempo libero. Nel 90%

Lei ritiene che la bicicletta possa essere utilizzata anche per i viaggi più a “lungo raggio”, come quello fino ad Istanbul da lei affrontato nel 2001 assieme a Paolo Rumiz e Francesco Altan? Certo, e non sono io a ritenerlo. La bici è stata usata per viaggi a largo raggio addirittura dalla fine dell’800, solo che oggi lo è molto di più. A tutti capita di incontrare, nella bella stagione, delle persone che con le loro borse ben cariche vanno da un punto all’altro della loro regione, dell’Italia o dell’Europa. Il viaggio a medio e largo raggio è ormai diventato una realtà, seppur di nicchia, abbastanza visibile. Centinaia di blog, libri, trasmissioni televisive e radiofoniche testimoniano questo modo non estremo per spostarsi che è, soprattutto, molto divertente. E se al divertimento si aggiunge la “lenta velocità” del mezzo, che permette osservazioni geografiche e ambientali, storiche e artistiche, si capisce il perché siano sempre di più quelli che dicono: “parto e mi lancio all’avventura”. Che non è pericolosa, è salutare e per molti è una scoperta senza precedenti. L’ho visto con i genitori dei miei alunni che si sono affiancati nelle nostre uscite annuali: sono loro i primi a insistere perché li accompagni in altri viaggi, anche dopo che i loro figli sono usciti dalle medie. Da un po’ di tempo leggiamo dei suoi viaggi a bordo di un kayak, una piccola canoa con cui ha percorso canali, lagune e perfino miglia di mare. L’estate scorsa, infatti, ci ha tenuto compagnia sul quotidiano “Il Piccolo” con i suoi reportage alla scoperta dell’Istria e della Dalmazia in kayak. Le sue attività promozionali sono finalizzate a divulgare un sistema di viaggio o vuole pubblicizzare un criterio di mobilità della vacanza più ecologico? No, in questo caso non si tratta di attività promozionali, ma di puro divertimento. È vero che sono sensibile alla questione ambientale, che ho cercato di assumere almeno alcuni comportamenti sostenibili, dall’uso prevalente (ma non esclusivo) della bici all’abbandono definitivo del consumo di carne. Ma qui promuovo la bellezza del navigare, fasciati in una specie di costume da bagno galleggiante, solo per il sottoscritto. Il viaggio in kayak è un omaggio a Sandokan, a Lord Jim, ai marinai dei miei romanzi giovanili d’avventura. È puro gioco, quindi è una cosa molto seria... Recentemente ha partecipato all’edizione 2011 della manifestazione “Viaggiautori” organizzata dalla Mutua di Assistenza del Credito Cooperativo di Staranzano. Si tratta di una pluriennale iniziativa (ha una quindicina d’anni) nata per proporre immagini e racconti di viaggio. Crede che la formula di “Viaggiautori” sia il giusto palcoscenico per promuovere un nuovo modo di fare vacanza? È un’iniziativa molto “friendly” e gradevole per tutti coloro che vi partecipano. Sono serate in cui ci si diverte, si scambiano impressioni e consigli, si vedono belle immagini di avventure formato famiglia. È certamente un modo per far apprezzare alla gente il viaggio lento, e non solo in bici. Quindi ogni “spot” in questo senso lo vedo positivamente, tanto più se tutti terminano la serata con un buon sapore in bocca.

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Villesse

NON SOLO SALMONE

Solitamente Villesse è conosciuta per l’uscita autostradale e lo svincolo per Gorizia o, negli ultimi tempi, per ospitare il più grande negozio Ikea d’Italia. Ma Villesse non è solo infrastrutture, scaffali in betulla o salmone affumicato. Questo bel comune ospita diverse attività agricole e molti insediamenti artigianali ed industriali. Abitata probabilmente già in epoca romana, come parrebbero confermare alcuni reperti archeologici rinvenuti in zona (pavimenti musivi, resti di edifici e monete risalenti all’epoca di Antonino Pio), questa cittadina è stata possedimento dell’abbazia di Rosazzo e sotto la giurisdizione della pieve di San Pier d’Isonzo. La sua storia, come per i centri limitrofi, è segnata dalle devastazioni barbariche. Passata dal dominio patriarcale a quello veneziano, seguì le sorti della repubblica veneta. All’inizio del Seicento fu coinvolta nella guerra di Gradisca, tra Venezia e l’Austria, venendo forse dotata di fortificazioni a guardia del passaggio sull’Isonzo.

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Per saperne di più: www.comune.villesse.go.it

Più volte saccheggiata dagli eserciti che ne attraversarono il territorio, Villesse tra il Settecento e l’Ottocento registrò l’alternarsi delle dominazioni francesi e austriache, tornando, nel 1814, sotto gli Asburgo, che vi governarono fino al termine della prima guerra mondiale, quando venne annessa all’Italia (1918). Al centro dell’abitato sorge la chiesa di San Rocco (1828), affiancata da un campanile con il caratteristico tetto a cipolla. Fra i monumenti di pregio, da segnalare inoltre il Palazzo Coronini, attuale sede della Biblioteca civica.

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Protezione Civile di Monfalcone e Staranzano

Gli angeli della protezione Sono gli angeli del soccorso, gente che - senza altro incentivo che quello profondamente umano di aiutare il prossimo - si mette a disposizione per un volontariato rischioso e, nel contempo, necessario: sono gli uomini e le donne della protezione civile.

Anche nel Mandamento monfalconese, ogni comune ha le sue unità e parlare con loro è avere un quadro realistico del territorio, della sua natura e dei suoi rischi, perché prima di operare nella calamità è meglio prevenire.

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Uomini senza medaglie, quelli della protezione civile, hanno il loro lavoro, le loro famiglie e… un grande cuore. Queste sono le loro caratteristiche e perciò è una speranza che il loro numero possa aumentare, perché più persone aderiscono, migliore è la copertura del servizio e meno faticoso l’incarico di ciascuno.

A Staranzano, operano 35 unità, di cui una decina sono le più presenti. Ne è responsabile Gilberto Persi. Sono persone dai 18 anni in su (però si può entrare nella Protezione Civile già a sedici anni) che, come tutti, hanno seguito corsi teorici e pratici, dall’uso di pompe, motoseghe, al primo soccorso, all’operare a mezzo di elicottero. Si ritrovano ogni lunedì per una disamina delle problematiche del territorio e il sabato si esercitano o curano le dotazioni di cui dispongono.


In ogni Comune la Protezione Civile fa capo al Sindaco, ma la struttura è riferita alla Regione, con un Centro di Coordinamento che è a Palmanova. Se a Staranzano la Protezione Civile è attenta in particolare agli effetti del maltempo e alla periodica risalita delle falde acquifere, ben altra è la situazione di Monfalcone, dove la locale Protezione Civile (coordinata da Alessandro Ustolin) è organizzata su più comparti con una squadra tecnico-logistica, una squadra antincendio ed una nautica. Anche a Monfalcone, le squadre non sono solo a disposizione del territorio comunale, ma possono operare anche in altre località, a seconda delle necessità e delle competenze richieste. Questo anche in caso di sciagure nazionali. Nella città dei cantieri, operano 73 persone che possono disporre di un’imbarcazione, due autobotti, fuoristrada, trattori e altri mezzi che servono sia alla cura dei sentieri del Carso che alla città in caso di neve. Intensa e costante l’attività di comunicazione che avviene sia con incontri con la popolazione per la prevenzione, sia via stampa e internet. Molto ben organizzato e completo il sito: www.protezionecivilemonfalcone.org.

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Convegno

Energia verde: istruzioni per l’uso La Sala San Pio X di Staranzano ha recentemente ospitato un interessante incontro sulle energie alternative, promosso dal locale Circolo Acli, che ha visto la partecipazione della nostra Banca (nella persona del direttore della filiale di Staranzano Giuliano Venudo) e di una ditta installatrice. Attualmente molte sono le proposte per l’utilizzo di fonti di energia alternativa, e sempre di più anche i cittadini sono sollecitati a praticare azioni e a trovare soluzioni per ridurre i consumi, innanzitutto sfruttando il meno possibile l’ambiente e poi per evitare di utilizzare risorse non rinnovabili.

Nello specifico, durante la serata si è parlato di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, per la cui realizzazione e finanziamento le modalità non sono semplici e sono anche cambiate nel tempo (variazioni tecniche e produttive, legislative, contributive, di accesso al credito, ecc.). I tecnici della ditta hanno fatto un’ampia e approfondita analisi delle varie tipologie più frequenti d’installazione a privati ed aziende, soffermandosi anche sugli aspetti contributivi e di ammortamento delle spese d’impianto, mentre Venudo ha esposto quelle che sono le opportunità offerte dal credito (le BCC dispongono del Biocredito). Sottolineato che le migliorie tecniche raggiunte dagli impianti fanno si che a pari/minori costi ci sono ora maggiori rendimenti, tempi di ammortamento inferiori e durata degli impianti più lunghi, resta al cittadino interessato ad installare un impianto scegliere se “cedere” un po’ del suo spazio per produrre e consumare energia pulita, senza spendere ma lasciando all’istituto finanziatore gli eventuali guadagni, oppure investire acquistando l’impianto per accedere poi ai contributi previsti.

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News della Banca

Borse di Studio Agli studenti modello Come ormai consuetudine, anche quest’anno la Banca ha voluto dare un tangibile riconoscimento a 64 studenti, Soci e figli di Soci che si sono distinti nei rispettivi ordini di studio, con un’iniziativa che sta diventando quasi un evento culturale. Nata nel 1984, ha visto premiati ben 2.389 studenti per un totale di quasi 500 mila euro e costituisce un motivo d’orgoglio per il nostro istituto. è la prova tangibile di credere nella funzione dell’istruzione quale strumento per promuovere la crescita culturale e civile delle nuove generazioni, ma soprattutto di pensare che i giovani sono il nostro futuro. Questo il messaggio che il presidente della Banca, Carlo Antonio Feruglio ha rivolto ai premiati, invitandoli nel contempo a partecipare attivamente nella vita del nostro istituto, per rinnovare quel patto di mutualità e quel vincolo di partecipazione, avviato con i genitori e che da sempre ci lega al territorio. Testimonial della bella cerimonia il comandante della pattuglia acrobatica nazionale “Frecce Tricolori” Tenente Colonnello Marco Lant che ha portato agli studenti la sua eccezionale esperienza professionale e di vita.

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Romans d’Isonzo

AUDITORIUM GALUPIN

Passando a Romans una sera di qualche anno fa, fuori dal caffè in centro, come un cliente qualunque c’era Peter Erskine, che sembrava aspettasse la corriera per Gradisca. Per chi non lo conoscesse, Peter è uno dei più famosi batteristi jazz del mondo, che ha suonato con i più grandi di tutti i tempi. Aveva appena finito un concerto all’Auditorium Galupin a pochi passi dal bar. Questa piccola sala ha visto passare sul suo palco i nomi più illustri del panorama jazz mondiale grazie ad un’associazione o meglio, al Circolo Controtempo, un gruppo di appassionati che con grandi sacrifici sono riusciti nell’intento di portare in un piccolo paese la Grande Musica. Ancora molto attivi hanno dovuto “traslocare” per problemi logistici in sale più ampie come il teatro di Cormons o di Gorizia, ma il piccolo Auditorium resterà per sempre nel cuore degli appassionati che vivevano a tu per tu l’esperienza di ascoltare la grande musica jazz, nella loro sala parrocchiale.

Peter Erskine, uno dei più grandi batteristi jazz del mondo che ha suonato nell’Auditorium.

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Nel cortile dell’Auditorium si può vedere un trittico affrescato da Giovanni Pacor con scene della vita di Gesù. è un’opera che dimostra la grande capacità tecnica e narrativa dell’artista staranzanese. I temi del trittico sono quelli che Papa Giovanni Paolo II aveva citato nel giubileo: la Pentecoste, il Figliol Prodigo, Pietro inginocchiato davanti a Cristo. L’auditorium Galupin, ora centro giovanile propone sempre una serie di attività ricreative, di studio e convegnistiche. Vengono inoltre organizzate rappresentazioni teatrali con le compagnie del territorio e spettacoli di cabaret.

Qui a lato invece il meccanismo di un orologio del campanile restaurato da Lidio Poian, Ugo e Paolo Toso.

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Trieste Museo dell’Antartide

Per saperne di più: www.mna.it

ANTARTIDE: IL REGNO DEI PINGUINI Nel comprensorio di San Giovanni a Trieste sorge una singolare struttura espositiva: il Museo Nazionale dell’Antartide. Dedicato al grande scienziato Felice Ippolito, il museo è stato suddiviso in tre parti – come centro interuniversitario tra gli atenei di Genova, Siena e, appunto, Trieste – per far conoscere in tutte le sue sfaccettature il continente antartico in cui l’Italia da anni svolge un’intensa attività di ricerca a livello internazionale. Sviluppata su una superficie di oltre 800 metri quadrati, la struttura triestina si avvale di un moderno centro espositivo con postazioni interattive e percorsi multimediali che consentono la conoscenza dell’ambiente antartico. L’esposizione si sofferma sulla storia dell’esplorazione, sul clima, sulla geografia, la geologia marina, i ghiacci e l’esplorazione geofisica. Il museo si articola in tre settori principali: la storiografia dell’Antartide, la storia delle esplorazioni antartiche e le spedizioni italiane. Fra l’altro è proprio a Trieste che viene raccolto il materiale proveniente dalle spedizioni geologico-marine italiane in Antartide. Va sottolineata la valenza didattica della struttura, dedicata particolarmente agli studenti e a visitatori generici. Sono anche possibili visite guidate gratuite per gruppi e classi scolastiche.

Si ringrazia per la cortese disponibilità il dott. Gianguido Salvi, responsabile del Museo triestino.

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Orario del Museo: da lunedì a venerdì 9-18 sabato: 9-13 e 15-18 Domenica chiuso Biglietto: intero: 6 Euro ridotto (da 6 a 14 anni, sopra i 65 anni, gruppi di almeno 10 persone): 5 Euro ridotto scuole e studenti: 4 Euro (gratuito per gli insegnanti accompagnatori) bambini sotto i 6 anni: gratuito Museo Nazionale dell’Antartide Via Weiss, 21 34128 TRIESTE Tel. 040 567889

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Un artista della Bisiacaria

ORLANDO POIAN

Nella splendida cornice dell’hotel Euro Palace, ex albergo impiegati di Monfalcone, è stata allestita una mostra di Orlando Poian, organizzata dal Rotary Club di Monfalcone-Grado, con il contributo della nostra Banca. Grazie all’instancabile lavoro di Sergio Pischiottin, segretario del Club, è stato realizzato anche un catalogo con una selezione di opere della grande produzione artistica del “pittore del territorio Monfalconese”

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Zigaina a Gradisca Dal 17 Dicembre al 16 gennaio 2012 la galleria La Fortezza di Gradisca d’Isonzo presenta uno dei più grandi maestri della pittura italiana: Giuseppe Zigaina. In esposizione una selezione di opere di diversi periodi artistici del maestro che, nel periodo giovanile, è stato amico di Poian, condividendo in qualche tratto il percorso artistico. Si ha così, una percezione più chiara dei movimenti pittorici del dopoguerra e del ruolo fondamentale della pittura di quegli anni.

In una recensione di una mostra di Poian, il critico Sergio Molesi, recentemente scomparso, ha scritto: ”Orlando Poian ha compiuto studi magistrali a Tolmino e proprio in quell’occasione è nato il suo interesse per l’arte con l’incontro e l’amicizia che ne è conseguita, con Giuseppe Zigaina. Non fu più che un suggerimento e uno stimolo, ma forse da quella esperienza giovanile, che venne a Poian la stimmata espressionistica e la vocazione a sentire l’arte come impegno sociale e morale.” A distanza di quarant’anni questa breve analisi è perfetta per riconoscere nella pittura di Poian tutto il fermento artistico dell’epoca e l’assonanza con la pittura del grande maestro friulano.

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Appuntamenti

Dove andiamo nel frattempo?

MOSTRE Ci sono in regione in questi e nei prossimi mesi una serie di importanti eventi culturali. Più che quelli singoli, preferiamo suggerire quelli che hanno una certa durata e che si raccomandano per la loro eccezionalità. Incominciamo dalla provincia di Trieste. A Duino Aurisina, fino a domenica 8 gennaio 2012, nella sala Rilke del Castello, si tiene la mostra “Voci di guerra in tempo di pace“ che recupera testimonianze e scritti collegati alle vicende della I Guerra e del monte Ermada, situato nelle vicinanze di Duino, a cavallo del confine che fu uno dei più cruenti scenari bellici e sul quale sono state riportate alla luce e riattate le fortificazioni di allora. informazioni: www.castellodiduino.it Fino al 20 gennaio al museo ebraico Wagner di Trieste, in via del Monte 5, “Evraiki -mostra sulla diaspora ebraica da Corfù a Trieste”. Sempre a Trieste, invitiamo a conoscere il ricco patrimonio su Francesco Petrarca, raccolto al museo petrarchesco-piccolomineo di via Madonna del Mare 13 ora esposto ed arricchito per la rassegna “Francesco Petrarca... la vita, l’opera, la fortuna” dove attraverso codici, libri, manoscritti e altre rarità si esamina in quattro sezioni la storia del grande artista.

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Visite guidate gratuite si svolgeranno dal lunedì al mercoledì e dal venerdì al sabato alle ore 11, il giovedì alle ore 17. A Gorizia, nella sala espositiva della Fondazione Carigo, in via Carducci 2, fino al 15 gennaio segnaliamo la mostra “Rivelazioni: quattro secoli di capolavori” (l’arte europea tra XVI e XIX secolo) mentre invitiamo tutti alla Biblioteca Statale Isontina di via Mameli 12, dal 13 gennaio al 13 febbraio alla “20a edizione della rassegna d’arte contemporanea”. Sempre per l’arte “Espressionismo“ a Villa Manin di Passariano (UD) fino al 4 marzo, 100 opere dei grandi del movimento informazioni: www.villamanin-eventi.it

Tra le tante altre opportunità, va però ricordato che sabato 28 e domenica 29 gennaio a Pordenone, in Fiera c’è la “21a mostra del disco usato e da collezione”, un appuntamento ormai internazionale (e da non perdere) per gli appassionati.

FESTE E SAGRE Al 31 gennaio chiude la Rassegna d’arte presepiale a Villa Manin di Passariano (UD), una summa di quanto di meglio si crea tra una capanna e una stella cometa. Segnaliamo poi la Mostra dei presepi di Grado (di cui ci siamo occupati più volte) che è divenuta negli anni una simpatica tradizione. Di presepi poi il Friuli è ricchissimo, basti pensare a quelli di Sutrio e Pofabbro, ospitati direttamente tra le case. E parliamo di Carnevale. Nel 2012 il martedì grasso arriva presto, il 21 febbraio. Allora non bisogna dimenticare il carnevale di Sauris, dal 17 al 19 di febbraio, con le figure tipiche del Rölar e del Kheirar che disciplinano le due schiere di maschere: quelle belle e quelle brutte. Capitale del carnevale rimane Muggia, giunto alla “59a edizione della sfilata” prevista per domenica 19 febbraio informazioni: www.carnevaldemuja.it Monfalcone ripropone il suo martedì grasso con i carri e i gruppi mascherati già citato nelle cronache del 1362 (ben 650 anni fa!).


Monfalcone – Tempio della lirica

Forse non tutti sanno che Monfalcone ospita forse la maggiore e più completa documentazione italiana su Beniamino Gigli, il grande tenore nato nel 1890 a Recanati, città del Leopardi, e morto nel 1957. Nella sede del sodalizio monfalconese Associazione “Circolo del bel canto-Museo Beniamino Gigli” sono infatti raccolte e catalogate le registrazioni di quindici opere complete; inoltre conservata tutta la discografia composta da 407 dischi e dai diciassette film unitamente a locandine, documenti, costumi di scena e tanto altro materiale che esplora tutta la vita di Gigli.

Per saperne di più: www.circologigli.org

Il Circolo-museo “Beniamino Gigli”

La raccolta è partita dalla passione di Antonio Doria, un collezionista entusiasta che già nel 1948 si mise alla ricerca di tutte le testimonianze di Gigli come artista e come uomo. Una passione che è stata premiata con il conferimento della cittadinanza onoraria di Recanati nel 2004. Doria nel 1985 ha dato vita all’Associazione che conta su una settantina di soci e si occupa, oltre a diffondere l’opera di Beniamino Gigli, anche alla promozione della conoscenza e divulgazione della musica lirica, con particolare attenzione ai giovani. Per questo vengono organizzate varie iniziative, serate a tema, gite per seguire i più importanti concerti lirici nei teatri italiani, facendoli precedere da una conoscenza e dallo studio delle opere in sede.

Piazza Falcone Borsellino, 7 - Monfalcone (GO) - Lunedì e Giovedì dalle 17.30 alle 20.00

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Murizio Frullani

IL BIANCO E NERO RACCONTANO

Maurizio Frullani ha viaggiato molto nella sua vita. Ha viaggiato con gli occhi del fotografo e dell’artista. Ha vissuto a lungo in Oriente e in Africa, traendo da questi continenti forte ispirazione per le sue opere, che comunque sono una denuncia dei forti squilibri del nostro mondo. Ma queste foto non sono solo un reportage ma, grazie alla sua attenzione per la composizione e al soggetto fotografato, sono delle vere e proprie opere d’arte. Un esempio sono gli scatti in Eritrea dal ‘93 al 2000 ma anche le foto dell’India con i musicisti di sitar. In India e all’Istituto Interculturale di Studi musicali Comparati di Venezia ha studiato la musica indiana, avviando contemporaneamente un lavoro fotografico sui musicisti, sui liutai e sulle scuole musicali dell’India settentrionale. I suoi lavori più recenti intitolati “Santi Miti e Leggende”sono capolavori di composizione e tecnica fotografica di grande complessità. Per realizzare infatti queste riprese, Frullani si avvale di veri e propri set con attori, che sono chiamati ad una totale partecipazione, diventando un vero regista ma anche sceneggiatore e costumista. Il grande formato delle foto fa il resto.

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“Deposizione” 2004

“Crocifissione”

“Giona”


“In Quest of Raga”

“Kronos”

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Trieste

Si accendono i riflettori sugli uffici di area La sala conferenze degli uffici di area di Trieste si è aperta alle iniziative del territorio. Nel salotto di Trieste, a Ponterosso, i 500 mq di superficie magistralmente restaurati hanno ospitato il 28 settembre la conferenza stampa della Barcolana Music Festival alla presenza di tutti gli organi di stampa. è stata la prima volta in cui si sono accesi i riflettori sullo spazio che la Banca ha deciso di rendere disponibile alla città per eventi ed iniziative culturali. Così alla presenza dell’assessore alla cultura di Trieste, della Fondazione CrTs e di tutti gli attori della Barcolana 43, i principali organi di stampa, radiofonici e associazioni culturali coinvolte nelle manifestazioni dell’evento triestino hanno presentato le iniziative culturali che sempre di più accompagnano la regata. L’associazione Juliet il 24 ottobre ha presentato una mostra personale dell’artista Carlo Fontana che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di gradimento. Il 20 dicembre sempre l’associazione Juliet proseguirà con una mostra fotografica dell’artista Fabio Rinaldi.

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Seguiranno poi altri eventi e inziative di cui vi terremo aggiornati anche attraverso il nostro giornale. “Il Consiglio di Amministrazione” dice il Responsabile di Area Fabrizio Siderini “vuole continuare ad offrire questo spazio importante ad iniziative di carattere culturale che diano visibilità al nostro Istituto. Infatti la nostra banca è molto attenta alla cultura intesa quale momento di aggregazione sociale e stimolo allo sviluppo ed al progresso. Per questo sostiene e patrocina annualmente associazioni culturali, mostre d’arte, manifestazioni artistiche, musicali, teatrali, ricreative nei Comuni in cui è presente”.


La Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse augura a Voi e alle Vostre Famiglie


Riccardo Berini. Fotografo monfalconese classe 1982. Si forma presso l'accademia di fotografia John Kaverdash di Milano dove frequenta il corso di fotografia professionale e consegue il master in fotografia di moda. Ai servizi professionali affianca una costante ricerca artistica legata all'immagine e alle installazioni fotografiche. Coordina corsi e laboratori di fotografia per i comuni di Monfalcone e Torviscosa.


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