Il segreto di GesĂš
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IL SEGRETO DI GESÙ
Il libretto vuole ris ondere alla domanda: ma chi è Gesù Cristo? Milioni di persone nei secoli lo hanno seguito: perché? La storia dell’Occidente è divisa in due epoche, prima di Cristo e dopo Cristo: come mai? Nessuno nei tempi è stato più amato e più odiato di Lui, perseguitato, attaccato. Nel mondo di oggi ci sono più di trecento milioni di cristiani perseguitati! Dice Chesterton: “Gesù aveva un segreto che non è riuscito a comunicare totalmente” Ma qual è questo segreto? Gesù ne accenna più volte: “Il Regno dei Cieli è come un tesoro nascosto in un campo” (Mt 13,33) “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: “Dammi da bere” (Gv 4,10). “La gente chi dice che sia il Figlio dell’Uomo?” (Mt 16,15). Qual è il segreto di Gesù? Riguarda tutti? Chi è, che cosa ci dona Gesù? Che rapporto c’è tra Lui e ciascuno di noi? Oggi anche molti cristiani sono incerti e confusi. Il moltiplicarsi delle comunicazioni, l’incontro con tanti popoli che interagiscono continuamene, esige un approfondimento circa la propria identità di cristiani. Il segreto di Gesù, è la sua divinità! Lui non è soltanto un maestro, un profeta, uno dei più grandi pensatori dell’umanità, ma è il Figlio del Dio Vivente! Chi crede in Lui acquista il principio di una festa senza fine! Gesù afferma in profondità: “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto” (Gv 20,29). Gesù dona ai credenti la festa di Dio, la gioia infinita, la Beatitudine nel tempo e nell’eternità. Dice S. Agostino: “Nessuno è felice come Dio, nessuno 4
fa felice come Dio”, perché Dio è Felicità Infinita. Il segreto di Gesù è la Sua Festa di Dio, è la sua gioia di essere eternamente felice, perché generato dal Padre, amato infinitamente dal Padre nello Spirito Santo. E’ venuto in terra, si è fatto uomo per donare a tutti coloro che credono in Lui, la sua gioia di Dio, affinchè ogni persona possa vivere con Dio nel cuore, nel tempo e nell’eternità. “Cristo è Risorto per fare della nostra vita una Festa senza fine (S. Atanasio). Nessuno è più felice di un credente, nessuno può essere più felice di Dio! Mi auguro che la lettura, porti luce e fiducia nei cuori! “Cercate e troverete” (Lc 11,9)
Resurrezione (Andrea Mantegna)
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CONOSCIUTO PriMA DI NASCERE
Nessun uomo è stato conosciuto prima della sua nascita! Nessuno conosce il futuro, il futuro è per tutti ignoto. L’unica eccezione riguarda Gesù Cristo: prima che nascesse si conoscevano i fatti principali della sua vita! Centinaia di anni prima della sua nascita, i Profeti avevano predetto la Sua persona, le opere, i messaggi di Gesù Cristo. Di Lui gli Ebrei conoscevano: La nascita Sarebbe nato a Betlemme, dalla tribù di Giuda, preceduto da un precursore. Dice la profezia: “E tu Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà (meglio: farò uscire) colui che deve essere il dominatore di Israele”. (Mich 5,1) Il tempo della nascita “Settanta settimane dopo l’edificazione di Gerusalemme” (Dan 9,24) Lo stile di vita Descritto dalle profezie, come mite, mansueto e misericordioso: “Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità” (Is 42, 2-3) Si conosceva la sua predicazione in Galilea: “In passato umiliò la terra di Neftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti. Il popolo 6
che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”. (Is 8,24; 9; 1) Per provare i suoi insegnamenti, compirà i miracoli “Egli viene a salvarvi. Allora si apriranno gli occhi ai ciechi e si schiuderanno gli orecchi ai sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto” (Is 35,4- 6) La sua morte “Sarà venduto per trenta denari”. (Is 11,13) “Sarà flagellato e sputacchiato”. (Is 50,6) “Condannato a morte come un malfattore”. (ts 53,7.12) “Crocifisso” (Zacc 12,10) Le antiche profezie si sono realizzate in Gesù Cristo. Ma chi è Gesù?
Natività (Lorenzo Lotto)
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colui che chiama sempre
“Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: - Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca - Simone rispose: - Maestro abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti - Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle affondare. Al vedere questo, Simon Pietro, si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: - Signore, allontanati da me perché sono un peccatore... - Gesù disse a Simone: - Non temere d’ora in poi sarai pescatore di uomini - E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono”(Lc 5,4 ss) “Dopo questo vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: - Seguimi! - Ed egli, lasciando tutto si alzò e lo seguì”(Lc 5,27) “In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare, e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone al quale dette anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo figlio dí Alfeo; Simone detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo, e Giuda lscariota, che divenne traditore”(Lc 6,12-16) “E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all’improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a 8
terra, udì una voce che gli diceva: - Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? - Rispose: - “Chi sei o Signore?” - Ed egli: - “lo sono Gesù che tu perseguiti! - Ma tu alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare” (At 9,3- 7) Affascinati da Gesù, milioni di persone lo seguono e diventano suoi seguaci. Come può un uomo attirare a sé, nei secoli? cosa ha in se stesso di così prezioso e di così unico? Diceva Tertulliano ai pagani nel terzo secolo: “Siamo di ieri e abbiamo riempito tutto ciò che è vostro: città, isole, castelli, municipi, circoli, le stesse caserme, le tribù, le decurie, la reggia, il senato, il foro; a voi abbiamo lasciato soltanto templi vuoti”. Gesù ha influenzato i popoli, ha cambiato la vita di milioni di persone, ha rinnovato e rinnova la vita personale, famigliare, sociale, culturale. Come è possibile questo?
Pesca (Giovanni Andrea de Ferrari)
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l’uomo dei miracoli
I Vangeli descrivono dettagliatamente più di quaranta miracoli di Gesù, ma ci sono affermazioni che sostengono ne abbia compiuti molti di più: “AI calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie, li condussero a lui. Ed Egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva” (Lc 4,49) Gesù non solo guariva, ma liberava dalla morte: “Ha fatto risorgere la figlia di Giairo”(Mt 9,18-26) “Ha fatto risorgere il giovane di Naim”(Gv 11,43 “Ha fatto risorgere Lazzaro” (Gv 11,43) Non solo ha compiuto personalmente i miracoli, ma ha anche trasmesso ai suoi discepoli la capacità di compierli in suo nome! Ricordiamo Paolo che risuscita un morto: “Ora, un ragazzo di nome Eutico, seduto alla finestra, mentre Paolo continuava a conversare senza sosta, fu preso da un sonno profondo; sopraffatto dal sonno, cadde giù dal terzo piano e venne raccolto morto. Paolo, allora, sceso, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: - Non vi turbate; è vivo” (At 20,9 - 10) Guarisce un uomo paralizzato: “C’era a Listra un uomo paralizzato alle gambe, storpio fin dalla nascita, che non aveva mai camminato. Egli ascoltava Paolo mentre parlava e questi, fissandolo con lo sguardo e vedendo che aveva fede di essere salvato, disse a gran voce: - Alzati, ritto in piedi! - Egli balzò in piedi e si mise a camminare” (At 14,8 -10) 10
Ricordiamo Pietro che guarisce lo storpio: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina. — Lo prese per la mano destra e lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio”. (At 3,6 - 8) Nella storia della Chiesa primitiva e fino ad oggi, molti cristiani hanno guarito, hanno fatto dei veri miracoli, nel nome di Gesù. Chi è Gesù che ha e dà questo potere?
La guarigione del nato cieco (Angelo Trevisani)
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AFFASCINANTE E PERFETTO
Nella storia non c’è mai stato un uomo più affascinante e perfetto di Gesù Cristo! E’ l’uomo perfetto che insegna con la sua Parola, con la sua vita, ad essere perfetti, a raggiungere la massima perfezione pensabile: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt 5,48) Ha attirato con la sua persona, con le sue parole, con la sua testimonianza milioni di persone ... Chi lo ascolta, chi lo conosce, diventa “nuovo” cambia il modo di pensare, di sentire, di vivere: Gesù cambia la vita ! Il suo insegnamento è il più alto e sublime di tutte le Religioni e di tutti i filosofi apparsi nel cammino dell’umanità. Gandhi che non era cristiano, diceva: “Il messaggio delle Beatitudini è il più alto della storia umana”. Le scienze antropologiche moderne, affermano che il Vangelo è il principio primo di ogni perfezione umana, personale e sociale. Nessuna visione sociologica proposta dalle varie scienze,supera l’ideale proclamato da Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 14,34) 12
Dice Gesù: “Io sono la luce del mondo: chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12) “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano affinchè siate figli del Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5,44-45) Qual’è la sorgente della sua perfezione? Quale è il segreto di Gesù?
Salvator Mundi (Andrea Previtali)
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IL LIBERATORE
“L’uomo vale più delle cose! Quindi le cose non devono dominare l’uomo, ma l’uomo deve dominare le cose. L’episodio degli Ebrei che adorano il vitello d’oro (Es 32) si ripete spesso nella storia umana. L’uomo diventa schiavo e adoratore delle cose, le cose dominano e l’uomo per le cose si rende schiavo. L’uomo si fa continuamente adoratore del denaro, del piacere, delle comodità, dell’interesse, della carriera” (Card. Martini) Gesù è sempre stato libero dalle cose e continuamente libera da questa schiavitù! Gesù non aveva neppure una dimora fissa (Lc 9,58) - È libero dai parenti, lascia la casa per intraprendere la sua missione. - È libero dalla paura di parlare “andate a dire a quella volpe” (Erode) (Lc 13,31), attacca gli ipocriti, li chiama “sepolcri imbiancati’ (Mt 23,13) - E’ libero dalle tradizioni del passato, da ogni forma di orgoglio personale, dal giudizio degli altri, compie sempre e solo la volontà del Padre! - È libero dal peccato, perché è il Santo di Dio, in tutte le sue forme. - È libero e vince le tentazioni di Satana che vuole stravolgere il disegno del Padre su di Lui. Vince le tentazioni, ricordando al diavolo la verità della Parola di Dio che è il suo cibo e la sua volontà! Gesù, in tutta la sua vita, ha liberato gli uomini con la sua parola di verità, con il suo amore totale e per tutti, è sempre stato il Maestro unico e vero che aiuta l’uomo a diventare libero, come ha scritto F. Mauriac: “Gesù è stato il più grande forgiatore di personalità che sia mai esistito al mondo”! Si presenta dicendo: 14
“Io non sono venuto a salvare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,13) Gesù libero, ha liberato dal peccato: “Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati” (Lc 5,30) “Neanch’io ti condanno: va e non peccare più” (Gv 8,10) “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34) “In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso” (Lc 23,3) Gesù ha anche trasmesso ai suoi discepoli il potere di perdonare: “A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 20,23) Perché Gesù è stato così libero e liberante?
L’inganno del vitello d’oro (Parashat Ki Tissà) )
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IL PADRE FA CONOSCERE CHI È GESù “Secca l’erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre” (Is 40,7)
Al momento del Battesimo al Giordano, Dio Padre fa conoscere chi è Gesù: “Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” (Lc 3,21-22) Questa rivelazione si ripete nella Trasfigurazione: “Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra ed ecco una voce dalla nube. che diceva: Questi è Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo” (Mt 17,5-6) Per tutta la vita Gesù si è proclamato “mandato dal Padre” (Gv 7,16) e i Giudei : “cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio” (Gv 5,18) Per conoscere Gesù, occorre una “rivelazione” di Dio Padre che dà il dono della Fede. Gesù lo dice chiaramente a Pietro: Disse loro: “Ma voi chi dite che io sia?” Rispose Simon Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. E Gesù gli disse: “Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né 16
carne, né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli” (Mt 16,17) E lo ribadisce dicendo: “Nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre” (Gv 5,65) “Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato” (Gv 6,44) Solo Dio Infinitamente Santo può fare conoscere l’identità vera e unica di Gesù, il Suo Figlio prediletto! La nostra conoscenza del Signore, deve maturare continuamente nel cammino cristiano, e per questo occorre “pregare sempre senza stancarsi mai” (Lc 18,1), per crescere nell’unione sempre più personale e profonda nel Signore, nostro Dio Salvatore! La Fede è il dono che ci illumina e ci fa capire che Gesù è Dio!
Battesimo di Cristo (Pietro Perugino)
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io sono la luce del mondo (Gv 8,12)
Nessuno nei secoli ha osato dire una frase come questa! Essere luce, significa essere la Verità, possederla in se stesso. Come è possibile questa affermazione? Gesù la ribadisce dicendo: “lo sono la Via, la Verità e la Vita” (Gv 14,6) Gesù, essendo Dio fatto uomo, nel mistero dell’Incarnazione, è Colui che illumina l’umanità apportando e facendo conoscere il disegno di Dio sul mondo. Recita il Credo: “Credo in un solo Signore Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre” Queste povere parole umane, tentano di esprimere il Mistero della Persona di Gesù, mandato dal Padre per rivelare agli uomini il Mistero di Dio e donare la salvezza universale. Gesù è “Dio da Dio”, prima di essere Gesù. era ed è Dio! Nell’eternità è Dio e nel tempo è Dio fatto Uomo! Dio, continuando ad essere Dio, ha cominciato ad esser anche Uomo. “Rimase quel che era e quel che non era assunse”, canta la Liturgia romana. Proclama la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo: “O Figlio Unigenito e Verbo di Dio, 18
tu che sei immortale, per la nostra salvezza ti sei degnato d’incarnarti nel seno della santa Madre di Dio e sempre Vergine Maria; tu, che senza mutamento sei diventato uomo e sei stato crocifisso, o Cristo Dio, tu, che con la tua morte hai sconfitto la morte; tu che sei Uno della santa Trinità, glorificato con il Padre e lo Spirito Santo, salvaci!” “Non c’è niente di più bello, di più profondo, di più perfetto che il Cristo e non solo non c’è niente, ma non può esserci niente” (F. Dostoevskij) Questa è la grande notizia: Gesù è Dio fatto uomo!
Cena in Emmaus (Caravaggio)
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GesÙ cristo È lo stesso ieri, oggi e per sempre (Eb 13,8)
Ogni uomo, nasce, vive e muore, scompare ... L’unica eccezione a questa legge, è Gesù Cristo! Gesù è l’immutabile, ha una identità perenne! Tutto questo perché Gesù è Dio, l’Eterno nel tempo, l’Oggi senza tempo, l’Oggi eterno di Dio, Gesù è l’eterno istante, l’istante eterno! Cristo ha vinto la morte, è Vivo e Risorto, è l’alfa e l’omega. Mistero infinito di vita e morte senza fine! La Bibbia dice che Dio è Spirito (Gv 4,24) che Dio è Vita, che Dio è Luce ( I Gv1,5) che Dio è Amore: Gesù è il Mistero visibile, del Dio invisibile, Amore senza fine (I Gv 4,8) Lui ci ama infinitamente e personalmente, noi viviamo per accogliere sempre più nella nostra vita la Sua Promessa di Amore e di Festa senza fine. Ad ogni credente il Signore rivolge la sua domanda, che un giorno rivolse a Pietro. “Simone, figlio di Giovanni. mi ami tu più di costoro?” (Gv 21,15) Se rispondiamo, ogni giorno affermativamente, Lui colma con la grazia e il dono della sua presenza che dà alla vita senso, profondità e significato e la rende bella, buona e beata! 20
Un grande santo: P. C. De Foucauld diceva: “Rallegrarsi della sua felicità infinita e immutabile e della sua immensa pace è il dovere di colui che ama Dio. Potrei lamentarmi quando il mio diletto è infinitamente Beato per l’eternità? Non dobbiamo che rallegrarci continuamente”. Gesù è il Dio Vivente nei secoli!
Pesca Miracolosa (Manifattura Lefebvre - arazzo)
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gesÙ È DIO come il padre
Un giorno Filippo chiese a Gesù: “Signore, mostraci il Padre” Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi dire: - Mostraci il Padre? - Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso: ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro credete per le opere stesse”. (Gv 14,8-11) Gesù, per esprimere la sua divinità aveva già affermato: “Io e il Padre, siamo una cosa sola” (Gv 10,30), rivelando la sua identità divina con il Padre, la sua intimità e immanenza in Lui, “sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre” (Gv 10,38) “Perciò Filippo avrebbe dovuto conoscere la natura divina del Maestro e la sua immanenza in Dio, per cui vedendo Gesù si vede il Padre” (Panimolle). Il Concilio di Calcedonia (anno 451) dice: “Noi tutti insegniamo concordi che il Figlio nostro Signore Gesù Cristo, è uno e medesimo. Questi è perfetto nella sua divinità e nella sua umanità, vero Dio e vero Uomo ... della stessa sostanza del Padre secondo la divinità e della nostra stessa sostanza secondo l’umanità”. 22
Gesù e il Padre sono Dio, sono una sola cosa, l’uno è nell’altro, una unica natura divina in due Persone uguali e distinte. Queste affermazioni sono chiaramente espresse nel prologo: “In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio (si potrebbe anche tradurre - rivolto verso Dio), e il Verbo era Dio”. (Gv 1,1) ... “e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14) Il Verbo è una persona, distante e vicina, legata a Dio da una relazione dinamica di vita e di amore. Due persone distinte, ma unite: Dio è UNO! Gesù è Dio e Dio è Gesù!
Trinità (Andrej Rublëv)
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gesÙ si presenta con il nome di dio “io sono”
Quando Dio si rivela a Mosé, dice: “Io sono colui che sono”e aggiunge “così dirai agli Israeliti: Io sono mi ha mandato a voi”(Es 3,14). Gli esegeti spiegano che questo Nome rivelato da Dio a Mosé, significa “lo sono colui che è”, cioè “l’esistente”. Spiega la Bibbia di Gerusalemme, pag. 131: “EGO EIMI (in greco) HO ON”, IO SONO l’ESISTENTE, così lo hanno compreso i traduttori della LXX. Dio è il solo veramente esistente. Ciò significa che è trascendente e resta un mistero per l’uomo, anche se agisce nella storia del suo popolo e nella storia umana che dirige verso un fine. Questo passo contiene in potenza gli sviluppi che gli darà il seguito della rivelazione; cf Ap 1,8 “Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente” Gesù si presenta con lo stesso Nome divino: “Allora i Giudei gli dissero: - Non hai ancora cinquanta anni e hai visto Abramo?” Rispose loro Gesù: - In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse IO SONO” (Gv 8,58) “E diceva loro: - Voi siete di quaggiù, I0 SONO di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che I0 SONO morirete nei vostri peccati” (Gv 8.24) Questo Nome ritorna sovente nelle parole di Gesù, è la sua autorivelazione 24
come Figlio di Dio, Dio mandato dal Padre: “Appena disse loro: SONO I0 indietreggiarono e caddero a terra” (Gv 18,6) “Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che I0 SONO” (Gv 13,19) “Ma egli disse loro - SONO I0, non abbiate paura” (Gv 6,20) L’IO SONO indica con chiarezza che Gesù è Dio. Un semplice uomo non potrebbe attribuirsi questo nome! Gesù si rivela come il Signore, il vero Dio! Con questo Nome, Gesù si manifesta il Salvatore, inviato dal Padre a cui si deve credere per ottenere la salvezza eterna! La fede cristiana consiste essenzialmente nel credere che Gesù è veramente Dio fatto Uomo, nostro Maestro e Salvatore!
Mosè e il roveto ardente (Mosaico Bizantino)
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gesÙ È ucciso perchÉ si proclama dio
I Giudei hanno ucciso Gesù perché gli dicono: “Perché tu che sei uomo, ti fai Dio” (Gv 10,33) Nella notte più terribile della storia umana, Gesù è condannato a morte, perché si proclama Figlio di Dio. “Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te? Ma Gesù taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto? Gesù rispose: Io lo sono. E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo. Allora il sommo sacerdote. stracciandosi le vesti disse: Che bisogno abbiamo ancora di testimoni. Avete udito la bestemmia: che ve ne pare? Tutti sentenziarono che era reo di morte (Mc 14,60-64) Gesù afferma la verità della sua persona divina, sottolinea la sua uguaglianza con Dio. Nei secoli, risuona la domanda: perché è stato ucciso il Signore? La risposta è storicamente questa: lo hanno ucciso le autorità del tempo, perché si è proclamato Figlio di Dio! Nella riflessione teologica, espressa nel Credo, si è poi compreso che “Gesù morì per i nostri peccati”: è il mistero della Redenzione! 26
Gesù è morto, per ciascun uomo! La Chiesa insegna che Cristo è morto per tutti senza eccezioni: “Non vi è, non vi è stato, non vi sarà alcun uomo per il quale Cristo non abbia sofferto” (Conc. di Qujerzj) Donando la sua vita, il Signore ha ottenuto il perdono del mistero del peccato umano, e la possibilità della unione universale nell’Amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo! Gesù donandosi nel Mistero della Croce, è il Salvatore, realizzando il massimo amore pensabile e possibile sulla terra: “Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la vita per i suoi amici” (Gv 15,9-17) “Il centurione, che si trovava di fronte a Lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: “DAVVERO quest’uomo era FIGLIO DI DIO” (Mc 15,39)
Cristo morto (Andrea Mantegna)
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gesÙ insegna a pregare
“Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male” (Mt 6,7,13) Dio ci dice, come vuole essere pregato!
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Battesimo di GesĂš (Verrocchio Andrea)
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gesÙ maestro di preghiera
“Il Signore da nove consigli sulla preghiera. 1. Aprirci alla confidenza piena “Quando pregate dite Padre” 2. Aprirci all’obbedienza assoluta a Dio “Quando pregate dite: Padre, sia fatta la tua volontà” 3. Sentire la vostra indegnità “Quando pregate dite: Padre, perdona i nostri debiti” 4. Sentire la preghiera come amore “Quando pregate dite: Padre,sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, perdona come noi perdoniamo salvaci dalle tentazioni dell’egoismo e dell’orgoglio” 5. Tuffarci nel ringraziamento cordiale a Dio “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri dove sono?”(Lc 17,17) 6. Chiedere con coraggio “Chiedete e vi sarà dato”(Mt 7,6) 7. Chiedere con gli altri e per gli altri “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”(Mt 18,19) 8. Chiedere nel nome di Gesù “Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena”(Gv 16,23) 9. Chiedere lo Spirito Santo “Il Padre darà lo Spirito a coloro che glielo chiedono”(Lc II,I3)” (dal libro di P. Gasparino - Lettere sulla Preghiera pag. 94 - ed. LDC) 30
La preghiera è la via per arrivare alla vita spirituale cristiana profonda. Essa matura quando si comincia a chiedere al Signore: - Signore sei contento di me? - Signore che cosa vuoi che io faccia? “A pregare, si impara pregando!” La preghiera è un cammino che non finisce mai e deve essere sempre incessante, come dice il Signore “Pregate sempre senza stancarsi mai” (Lc 18,1) La preghiera è veramente una “scuola di vita nel Signore: “chi impara a pregare, impara a vivere”. Attraverso alla preghiera di domanda, alla preghiera di ascolto, si giunge poco per volta alla preghiera del cuore, o contemplazione, in cui ci si unisce sempre più al Signore, vivente nel cuore! Madre Tersa di Calcutta, consigliava di dire sempre questa preghiera, semplice ma molto bella: “Gesù nel mio cuore ti amo, credo al Tuo amore per me”. La preghiera ci unisce sempre più al Signore! Con la preghiera Dio ci insegna come vivere!
L’Angelus ( Jean-François Millet)
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il comandamento dell’amore
Prima di morire, il Signore ha donato il suo comandamento, il comandamento nuovo: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12) “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. (Gv 13,34) Il suo comandamento, il nuovo comandamento, consiste nel vivere con nel cuore il suo Amore di Dio. Per poter vivere con questo Amore, il Signore dona lo Spirito Santo: “Ricevete lo Spirito Santo” (Gv 20,22), perché solo nello Spirito e con lo Spirito e la Presenza del Risorto in noi, si può realizzare questa vita nuova nell’amore verso tutti. “Lasciarsi amare da Dio. ricevere lo Spirito” è essenziale per poter vivere secondo il comandamento del Signore. Il Signore non solo dà il comandamento, ma dà lo Spirito che ci dà la possibilità di vivere nell’Amore. Non solo comanda l’amore, ma dà l’Amore per amarci e per amare. A Taizé insegnano “Dio dà ciò che chiede” , eco delle parole di S. Agostino: “Signore comanda ciò che vuoi, ma dammi la grazia per farlo!” C’è purtroppo la convinzione che “al cuor non si comanda”. Ma Gesù è il Signore e comanda l’amore per il vero bene dell’umanità! L’amore è il “senso della vita”, noi esistiamo perchè Dio ci ama e vuole che noi lo amiamo e ci amiamo. Senza il suo Amore la vita diventa una “notte del cuore”, tutto diventa peso e sofferenza, non senso. 32
L’amore illumina e dà significato: si vive per amare! Più si ama, più si realizza se stessi e si prova la gioia di esserci, di vivere! Più si ama e più si è felici: questa è la legge della vita. Per questo il Signore comanda e dona l’amore. La gioia nasce dal bene, tanto più grande è il bene che si fa, tanto più si è felici! “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”. (At 20,35) La vita è un perenne “ricominciare” ad amare, ogni giorno di più! Dicevano gli antichi “non si è mai finito di incominciare”! “Si, la vita è un perenne inizio. “Di inizio in inizio si arriva al grande inizio”. (S. Efrem) Iniziamo ogni giorno con questa preghiera: “Signore aiutami oggi ad accogliere il tuo Spirito d’Amore per poter amare sempre più”. Dio vive e ama in noi!
Pietro e Paolo (Mosaico in stile Bizantino)
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il miracolo della santa messa
Al centro della celebrazione della S. Messa, c’è l’invocazione: “Mistero della Fede” pronunciata dal celebrante, cui il popolo risponde : “Annunciamo la tua morte o Signore, proclamiamo la tua Risurrezione, in attesa della tua venuta”. Non c’è Azione più sublime sulla terra! Il Signore prima di morire ha voluto lasciare Se Stesso presente nell’Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità, nella pienezza della sua persona umano-divina, nell’attualizzazione del suo Sacrificio di comunione e salvezza. E’ commovente pensare che Gesù, dopo 2000 anni, dalla Cena celebrata nel Cenacolo di Gerusalemme in cui ha donato il suo Corpo e il suo Sangue, anticipando il suo Sacrificio della Croce, oggi si dona a chi, nella Fede, partecipa alla S. Messa. Il Signore attualizza le grandi parole pronunciate nella Sinagoga di Cafarnao: “lo sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. Allora i Giudei si misero a discutere aspramente tra loro: - Come può costui darci la sua carne da mangiare? Gesù disse loro - In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me ed io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo 34
per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me”. (Gv 6,51-58) Nell’Ultima Cena Gesù istituisce l’Eucaristia: “Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione e, mentre lo dava ai discepoli, disse: “Prendete, mangiate: questo è il mio corpo”. Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati”(Mt 26,26-28) “Fate questo in memoria di me”(Lc 22,19b) Oggi per più di 400.000 volte, nella mediazione dei sacerdoti che celebrano la S. Messa in ogni parte del globo, il Signore si rende presente nel banchetto sacrificale eucaristico. Il Risorto nella sua presenza, non più come era in Palestina, ma sacramentale, salva l’umanità donando il suo Corpo e il suo Sangue, attualizzando il suo Sacrificio Santissimo, irradiando il suo Santo Spirito, principio della vita nuova che ci rende Figli di Dio e fratelli. “Ci vorrà tutta l’eternità per capire la S. Messa” (S. Curato d’Ars)
Istituzione dell’Eucarestia (Pieter Paul Rubens)
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l’amore infinito di gesÙ cristo
“E io, quando sarò innalzato sulla croce, attirerò tutti a me” (Gv 12,32) “Nessuno ha amore più grande di questo: dare la vita per i suoi amici” (Gv 15,13) “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede il lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16) Il mistero della Croce è il massimo dei misteri, è la “rivelazione” di un Amore che supera ogni possibilità di comprensione umana. Come è possibile che Dio muoia in Croce per gli uomini? In modo particolare i musulmani non riescono ad accettare questa verità centrale del Vangelo. Per loro è veramente inammissibile pensare che Dio sia morto in Croce per tutti gli uomini! Risuona ancora oggi nella sua verità profonda, la parola dell’apostolo: “Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani”. (1 Cor 1, 22-23) Senza la luce dello Spirito Santo, è impossibile percepire le dimensioni dell’infinito amore di Dio che ha donato la sua vita per la salvezza del mondo! • Chi può capire le profondità infinite dell’amore di Cristo? • Chi può amarci più del Signore in Croce? • Chi può superare le dimensioni di questo amore senza fine? 36
Il mistero della Croce è così profondo che il Signore prima di morire dice: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”(Lc 23,34) L’Amore del Signore è eterno e raggiunge ogni persona umana di tutti i tempi e luoghi: nessuno ha un amore più grande di quello del Signore che ha offerto e donato Se Stesso per la salvezza dell’umanità dal Mistero del peccato. La morte di Gesù è la rivelazione del mistero di Dio: Dio è Amore in Se Stesso e la massima prova di questo, è la Croce! Alla domanda che ogni uomo pone al Signore: perché sei Morto? Gesù risponde: “per te!” - “Morì per i nostri peccati” recita il Credo! Lo Spirito illumini il profondo di ogni cuore, per comprendere le dimensioni di quest’Amore che ha sete di raggiungere ogni cuore per donare a tutti la liberazione dal peccato e la gioia dello Spirito! Tu sei amato!
Crocifissione (Giotto)
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il mistero della risurrezione di gesÙ
La Risurrezione di Gesù è la massima prova della divinità di Cristo! Gesù è Risorto perché il Dio Vivente l’ha fatto risorgere, “secondo le Scritture”. Nessuno è la vita, tutti la riceviamo da Dio, il Creante! Gesù afferma invece esplicitamente: “lo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà; chiunque crede in me, se muore vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno” (Gv 11,24-26) Gesù nella sua vita, ripetutamente, afferma che “muore e risorge”: “e cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere” (Mt 8,31) “Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti” (Mc 9,9) Se Gesù non fosse Dio, come è possibile tutto questo? Chi può parlare così della sua risurrezione, se non Dio solo? Due sono i segni espliciti della sua Risurrezione: la tomba vuota in Gerusalemme e le apparizioni. Dice S. Paolo: “A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola vol38
ta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo tra tutti apparve anche a me come un aborto. lo infatti sono il più piccolo tra gli apostoli, non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio”. (I Cor 15,3-9) La Chiesa, nei secoli, ha questa primaria missione: annunciare e testimoniare, con la Parola, la Liturgia, la vita, che Cristo è il Risorto e il Vivente, che dona a tutti la salvezza! Fino alla fine dei secoli, il Signore è con noi, secondo la sua promessa nell’apparizione in Galilea ai discepoli: “Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, di prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: - A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,16-20) Cristo è veramente risorto!
Risurrezione (Piero della Francesca)
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la pace sia con voi
La prima parola che Gesù Risorto dice ai discepoli è “pace”! Questo non è solo un augurio, un auspicio, un buon sentimento, ma è un dono: Dio dà la pace, la Sua pace che supera ogni vuoto e ogni disperazione umana. Quando nasce, gli Angeli annunciano “pace in terra agli uomini che Dio ama” (Lc 2,14). In tutta la vita Gesù annuncia, vive e dona la pace. La pace non è un dono che possiamo darci noi, ma è un dono del Signore. Gesù dona la pace perché perdona il peccato che distrugge la pace nei cuori! Quando nel cuore e nell’anima c’è un peso, soprattutto il peso del peccato, il peso del male che opprime, che ci fa vivere di rimorsi e di sensi di colpa per il male commesso, solo il Signore può ridare pace e fiducia, fare ripartire la vita in profondità. Dice il salmista: “Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato”. Il peccato ci allontana da Dio. Se non ci pentiamo e ci confessiamo, produce la morte dell’anima che non riesce più ad amare! “Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt 11,28) Chi è più stanco e oppresso di chi vive nel peccato e non riesce a uscirne come dice l’apostolo “Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio ... chi mi libererà da questo corpo di morte?” (Rm 7,18-24) Chi può liberare un drogato, un alcolizzato, un assassino, dal mistero del peccato che distrugge, rende la vita un inferno anticipato? Come è possibile 40
ridare la pace a un cuore oppresso dal vizio che per anni e anni toglie la libertà di fare il bene e di essere buoni? Solo Gesù, che è il Dio che salva, può rifare l’uomo e l’umanità dando a tutti la possibilità di una vita nella verità, nella libertà, nell’amore, come dice l’Apocalisse: “Ecco io faccio nuove tutte le cose”(Ap 21,5) La pace è il frutto dello Spirito Santo da chiedere ogni giorno per sé e per gli altri, specie per chi ha perso la speranza di poter vincere il male. Papa Francesco insiste dicendo “non lasciatevi rubare la speranza!” E’ davvero necessario questo richiamo, perché molti l’hanno già persa, oppressi da una vita non nel Signore, ma vissuta solo per se stessi, schiavi di se stessi e distrutti da passioni negative. A loro deve essere annunciato il Cristo Risorto che fa risorgere la pace, anche nei luoghi più oscuri della vita, perché la salvezza può rinnovare e salvare tutti e sempre! Dio è la nostra pace!
Cristo e la donna colta in adulterio (Lucas Cranach il Vecchio)
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lo spirito santo, dono di gesÙ risorto
Gesù è stato concepito per opera di Spirito Santo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà della sua ombra. Perciò colui che nascerà da te sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio” (Lc 1,35) dice l’angelo alla Vergine. Al Giordano, Gesù riceve in pienezza, nella sua umanità, lo Spirito e tutta la sua vita l’ha vissuta nello Spirito, che lo ha illuminato, guidato, sorretto, specie nel momento terribile della Croce. Gesù, morendo, “consegna lo spirito” (Gv 19,30) Come aveva promesso, da quell’istante il Signore dona il suo Spirito, principio della Fede, della vita cristiana, è il primo dono ai credenti! Lo Spirito è il mistero dell’Amore del Padre e del Figlio, come afferma S. Agostino: “Dio è Padre (l’Amante), Figlio (l’Amato), Spirito Santo (l’Amore)”! Gesù parla dello Spirito come il Consolatore (Gv 14,26), il Maestro di verità (Gv 14,26), il suo testimone(Gv 16,14), la forza dei cristiani (At 1,8), Colui che suscita la Fede nel cuore! “Nessuno può dire “Gesù è il Signore”. se non sotto l’azione dello Spirito Santo” (I Cor 12,3) Gesù ha effuso lo Spirito, apparendo ai discepoli, alla sera della risurrezione: “La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: - Pace a voi! - Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo : - Pace a voi, come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi 42
Detto questo, soffiò su di loro e disse loro: - Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati - “ (Gv 20,19-23). Lo Spirito è sceso nel giorno di Pentecoste, a Gerusalemme su Maria Vergine e sui cristiani che si trovavano nel giorno di Pentecoste per festeggiare la grande festa degli Ebrei. “Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbattè impetuoso e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro di esprimersi” (At 2,1-4) La Chiesa, nei secoli, è vissuta invocando sempre più il dono dello Spirito, secondo la grande promessa del Signore: “Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre Vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono” (Lc 11,13) Vieni Spirito Santo!
Pentecoste (Organa e Jacopo di Cione)
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la gioia del signore È senza fine Dice il Salmo 37,4: “Cerca la gioia nel Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”.
Tutto il Vangelo è un invito alla Beatitudine, a vivere nella gioia di Gesù che è venuto dal Cielo per donare a tutti la gioia infinita di Dio! Dice Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, all’inizio: “La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù Cristo. Coloro che si lasciano salvare da Lui, sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia” S. Paolo VI aveva detto nell’Enciclica sulla gioia: “che nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore”. Perché la gioia di Dio è Infinita e raggiunge ogni persona umana! Il profeta Isaia si rivolge al Messia atteso, salutandolo con giubilo: “Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia” (Is 9,2) E incoraggia gli abitanti di Sion ad accoglierlo con canti: “Canta e esulta” (Is 12,6) Dice il Papa al n. 5: “Il Vangelo, dove risplende gloriosa la Croce di Cristo, invita con insistenza alla gioia”. Bastano alcuni esempi: “Rallegrati” è il saluto dell’angelo a Maria. (Lc 1,28) La visita di Maria a Elisabetta fa si che Giovanni “salti di gioia nel grembo di sua madre” (Lc 1,41) Nel suo canto Maria proclama: “Il mio spirito esulta in Dio mio salvatore” (Lc 1,47). 44
A Betlemme l’angelo annuncia ai pastori: “Vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo” (Lc 2,10). Gesù stesso “esultò di gioia nello Spirito Santo” (Lc 10,21). Gesù dice al termine della sua vita: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia con voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,11) e aggiunge “e nessuno potrà togliervi la vostra gioia” (Gv 16,23) Gesù che è eternamente felice presso il Padre, dona la gioia Dio all’umanità, nel tempo e nell’eternità. Il bene si diffonde, il bene attrae! Dio è il Massimo Bene che si diffonde e attrae a Se stesso, dando la Massima felicità! Intuire il mistero della Festa di Dio, significa poter parafrasare il Vangelo dicendo: “In principio era la Festa - e la Festa era presso Dio - e la Festa era Dio”. Dio Festa Infinita in Se Stesso, vuole irradiare il più possibile la Sua Festa di Dio, nel tempo e nell’eternità! La sua felicità divina ha un nome speciale “beatitudine”, che non è una realtà umana, ma divina. Si distingue dalle gioie umane che nascono dal possesso del bene, dai piaceri effimeri e materiali, ma è una gioia di cui noi per ora non possiamo né immaginare, né capire, neanche desiderare: la gioia di Dio è sempre più grande del nostro desiderio o pensiero. La Festa di Dio supera la nostra comprensione!
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il segreto del cristiano
Gesù è Dio Felicità Infinita! Ti dice: sii felice! Non si è mai finito di incominciare ad essere felici come Dio, con Dio e in Dio. Gesù ti invita OGGI a partecipare alla sua felicità di Dio. Essere credenti, significa diventare sempre più felici, beati, come dice Gesù ai primi cristiani che hanno creduto in Lui, vero Dio fatto uomo. Lui ha detto a S. Pietro: “Beato te Simone, figlio di Giona, perché ne la carne, ne il sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli” (Mt16,17) E a S. Tommaso: “Perché mi hai veduto, tu hai creduto, beati quelli che non hanno visto e hanno creduto” (Gv 20,29) Molti teologi dicono che nel Credo si dovrebbe sottolineare di più la felicità di Dio, “recitando”: CREDO IN UN SOLO DIO, PADRE ONNIPOTENTE BEATISSIMO (FELICISSIMO INFINITAMENTE) CREANTE IL CIELO E LA TERRA. Gesù Risorto in ogni istante ci dona la sua Festa di Dio, senza fine. infinita! Insegnano a Taizé: “Credi a Cristo presente in te, anche se non lo senti”. - “O Cristo senza averti visto noi crediamo in Te - “Cristo è Risorto per fare della nostra vita, una festa senza fine” - “Se in tutti noi ci sono delle ferite c’è soprattutto in ognuno il mistero della sua Presenza” 46
- In ognuno di noi esiste una zona di solitudine che nessuna intimità umana può colmare: è là che Dio si incontra” Recita il CCC al n. 27: “Il desiderio di Dio è inserito nell’intimo dell’uomo, perché l’uomo è stato creato da Dio e per Dio e Dio non cessa di ATTIRARE A SE’ l’uomo e soltanto in DIO l’uomo troverà la verità e la felicità che cerca senza posa”. Papa Francesco, nella sua Lettera ai Giovani “Cristus Vivit”, scrive: “Cristo è vivo in te, Lui è con te e ti vuole vivo. Lui è in te. Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto che ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori. i dubbi, i fallimenti, Lui sarà li’ per ridarti la forza e la speranza”. Sei grande Signore, mirabile nella Tua Festa senza fine, potenza invincibile! “Di festa in festa si arriva alla grande festa” (Isacco di Ninive) Dio, dà tutta l’eternità ti invita a entrare nella sua Festa senza fine: “Prendi parte alla gioia del tuo padrone” (Mt 25,23) TU SEI CONTENTO DI ESSEE UN CREDENTE, UN CRISTIANO?
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la via della felicitÀ nella vita Le Beatitudini
“Vedendo le folle, Gesù salì sul monte; si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuoe, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra riconpensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi” (Mt 5,1-12)
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per me
Gesù per me è questo: La Parola che deve essere detta La Verità che si deve raccontare La Via su cui dobbiamo procedere La Luce che si deve accendere L’Amore che deve essere amato La Gioia che si deve condividere II Sacrificio che si deve offrire La Pace che si deve seminare Il Pane che si deve mangiare L’Affamato che si deve nutrire L’Assetato la cui sete deve essere placata Il Solitario che si deve amare Il Neonato che dobbiamo accogliere L’Anziano che dobbiamo servire Gesù è il mio Dio Gesù è il mio Sposo Gesù è la mia Vita Gesù è il mio unico Amore Gesù è il mio tutto esù per me è l’Unico. (S. Madre Teresa di Calcutta) “Alla fine della nostra vita saremo giudicati sull’amore” (S. Giovanni della Croce)
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il vivente eterno
Gesù Risorto è l’eterno presente. Dice il Signore: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”(Mt 28,20) Gesù è presente nel cuore e nella vita di ogni persona, anche in chi non lo conosce. La sua Presenza è universale, colma ogni spazio e ogni tempo. A noi cristiani dice: “Rimanete in me e io in voi” (Gv 15,4). Nessuno ci conosce e ci ama come il Signore, nessuno può amarci come Lui nel suo Amore senza fine, infinito di Dio. La solitudine è il male più grande nella vita e viene colmata dal Signore Risorto che colma ogni vuoto interiore, ogni angoscia e paura, con la sua Presenza parlante, amante e beatificante. “Vivere alla presenza di Dio” è la via per una vita cristiana nella pace e nella certezza che non siamo noi soli nel cammino, ma siamo uniti al Signore che ci abita. Nel profondo del cuore, Dio ci parla e ci fa comprendere la sua Parola scritta nella Bibbia, affinchè noi possiamo sempre trovare luce, forza e coraggio. Ogni giorno dobbiamo chiedere al Signore: “Che cosa vuoi da me oggi?” cercando di dire questa preghiera che S. Maria Teresa di Calcutta ha diffuso in tutto il mondo: “Gesù nel mio cuore ti amo, credo al Tuo amore per me”. Nella Liturgia è questa invocazione: 50
“Ispira le nostre azioni, Signore, e accompagnale con il tuo aiuto, perché ogni nostra attività abbia da te il suo inizio e in te il suo compimento”. Vivendo in comunione con il Signore Risorto, ascoltando la sua Parola e invocando la sua grazia, la vita diventa sempre più conforme alla grande parola dell’apostolo Paolo: “Il Regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo” (Rm 14,7) Il Signore Risorto dà gioia e pace della sua Presenza di luce e di speranza: mai nella vita ci si sente abbandonati o lasciati a se stessi, ma sempre nel cuore c’è la sorgente nascosta dell’amore del Signore che dà forza nel cammino quotidiano verso il Cielo! Diceva un grande mistico: “lo non sono fuori di Dio, Dio non è fuori di me” (Salesio)
Vocazione dei primi Apostoli (Il Ghirlandaio)
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preghiere a gesÙ O CRISTO, Tu sei il presente. Fa che oggi io ti incontri, che accolga il tuo amore personale e infinito per me. Affinché possa vivere questo giorno Con Te, in Te, per Te, nella Fede, nella Fraternità, nella Festa. O CRISTO, Io credo che Tu sei presente: la presenza d’amore senza fine Sei presente in me, nel profondo del mio cuore E mi ami personalmente e infinitamente. Sei presente negli altri, perché Tu sei il Dio che colmi ogni vuoto. Sei presente in chi non ti conosce, in chi è lontano da te. Tu o Cristo, sei il Risorto Il Vivente, il Presente Ogni giorno fino alla fine dei secoli Perché Tu sei l’Amore! O CRISTO, Dio Risorto e vivente, Tu appari oggi nei segni che Tu hai scelto Per farti conoscere e amare: la Fede, la Preghiera, i Tuoi ministri, la Parola, i Sacramenti, l’Eucaristia, i Poveri Tu vieni sotto altre specie Nei segni e nei simboli che sono segni della Tua Presenza. Tu risusciti in altro modo, ti fai apostolo dei tuoi ministri, parli nella tua parola “Cristo predica se stesso” (Sant’Agostino) O CRISTO, sei presente soprattutto nell’Eucaristia, in cui doni Te stesso In sacrificio e comunione senza fine SIGNORE APRI A TE IL MIO CUORE AFFINCHE’ POSSA INCONTRARTI ED AMARTI SEMPRE PIÙ. 52
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VIVERE È CERCARE DIO
“Tardi Ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi Ti ho amato.
mi hai abbagliato, mi hai folgorato e hai finalmente guarito la mia cecità
Ed ecco che Tu stavi dentro di me e io fuori e là Ti cercavo
Hai alitato su di me il tuo profumo ed io l’ho respirato e ora anelo a Te.
e io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da Te create Mi tenevano lontano da Te, quelle creature che se non fossero in Te neppure esisterebbero Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità
Ti ho gustato e ora ho fame e sete di Te. Mi hai toccato e ora ardo dal desiderio di conseguire la Tua pace.
(dalle Confessioni di S. Agostino)
Alla fine della lettura, vorrei dire al lettore, la parola che la mamma di madre Teresa di Calcutta, disse alla figlia in partenza per l’India: “Stringi la mano di Dio e non lasciarla mai nel tuo cammino”. 54
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INDICE IL SEGRETO DI GESÙ CONOSCIUTO PRIMA DI NASCERE COLUI CHE CHIAMA SEMPRE L’UOMO DEI MIRACOLI AFFASCINANTE E PERFETTO IL LIBERATORE IL PADRE FA CONOSCERE CHI È GESÙ IO SONO LA LUCE DEL MONDO GESÙ RISORTO È LO STESSO IERI, OGGI E PER SEMPRE GESÙ È DIO COME IL PADRE GESÙ SI PRESENTA CON IL NOME DI DIO “IO SONO” GESÙ È UCCISO PERCHÉ SI PROCLAMA DIO GESÙ INSEGNA A PREGARE GESÙ MAESTRO DI PREGHIERA IL COMANDAMENTO DELL’AMORE IL MIRACOLO DELLA SANTA MESSA L’AMORE INFINITO DI GESÙ CRISTO IL MISTERO DELLA RISURREZIONE DI GESÙ LA PACE SIA CON VOI LO SPIRITO SANTO DONO DI GESÙ RISORTO LA GIOIA DEL SIGNORE È SENZA FINE IL SEGRETO DEL CRISTIANO LA VIA DELLA FELICITÀ PER ME IL VIVENTE ETERNO PREGHIERE A GESÙ VIVERE È CERCARE DIO 58
Pag. 4 Pag. 6 Pag. 8 Pag. 10 Pag. 12 Pag. 14 Pag. 16 Pag. 18 Pag. 20 Pag. 22 Pag. 24 Pag 26 Pag. 28 Pag. 30 Pag. 32 Pag. 34 Pag. 37 Pag. 38 Pag. 40 Pag. 42 Pag. 44 Pag. 46 Pag. 48 Pag. 49 Pag. 50 Pag. 52 Pag. 54
I Misteri per ottenere il dono dello Spirito Santo 1° Mistero Gesù è concepito per opera dello Spirito Santo (Lc 1,26-28) 2° Mistero Gesù è consacrato Messia al Giordano dallo Spirito Santo (Lc 3,21-22) 3° Mistero Gesù muore in Croce per togliere il peccato e donare lo Spirito Santo (Gv 19,30) 4° Mistero Gesù dona agli Apostoli lo Spirito Santo per la remissione dei peccati (Gv 20,22) 5° Mistero Gesù a Pentecoste effonde lo Spirito Santo per la Missione nel mondo (Atti 2,1-13) Si può recitare l’AVE MARIA aggiungendo l’invocazione allo Spirito:
«...Santa Maria Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso nell’ora della nostra morte E OTTIENICI IL DONO DELLO SPIRITO SANTO. Amen» Possibilmente recitare il S. Rosario con la corona “rossa” segno del fuoco dello Spirito Santo, che è Amore. (Per ricevere la corona rossa, richiederla in Parrocchia S. Secondo)
“Nessuno potrà togliervi la vostra gioia”
(Gv 16,22)
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Libretti pastorali dello stesso autore: 1. Vieni Spirito Santo 2. “Fate quello che vi dirà” (per sposi e genitori) 3. La via dell’amore e della festa infinita 4. Vieni Spirito Santo 5. Catechesi dello Spirito Santo 6. Conversazioni sulla S. Messa 7. Il giorno del Signore (per bambini e ragazzi) 8. Dove cerchi la felicità? 9. La famiglia sogno e segno di Dio 10. Il S. Rosario commentato da una mamma 11. Presenza e ricerca di Dio Felicità Infinita 12. Sette sentieri 13. Lettere a Kisima (Storia di una comunità di laici) 14. Di festa in festa 15. Opuscoli catechistici 16. Dio ti sta cercando 17. Lettere a Kisima (2° volume) 18. Perché vivo? 19. La donna più bella e più amata del mondo 20. Uno sguardo sulla città. Lettere a La Stampa (1998-2018) 21. Il segreto di Gesù
Don Mario Foradini Parrocchia San Secondo Via San Secondo, 8 - 10128 Torino Tel. 011 543191 - Fax 011 5618813 (al mattino) - 338 1341657 email: parr.sansecondo@diocesi.torino.it PRO MANUSCRIPTO
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