05 Fra noi maggio '13

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L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o

Saluto del quarto Definitore fr.Alfredo M. Paladini

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. .. o v i t a l p m e t n o Sguardo c

opo un lungo inverno buio ed umido, giunge anche per noi frati, sempre più operativi, fratello Sole. Quanto sarebbe proficuo e pacificante fermarsi un po’ per aiutarci a pensare con stupore a quanto sia per noi un privilegio essere frati minori cappuccini. Gioire del nostro carisma francescano alla scuola del serafico Padre, guardare il Signore Gesù con gli occhi di Francesco, avere tempo per la preghiera d’ascolto, per la contemplazione gioiosa della follia e sapienza della croce. Riscoprire il primato della vita interiore, affidarsi a Dio, essere di Dio con una mentalità pericoretica, dove incontriamo il Dio Trinitario nel percepire l’altro come dono e liberarsi dalle catene del nostro slittamento funzionalistico. Noi frati facciamo fatica a condividere davvero il nostro cammino spirituale, la nostra esperienza di orazione. Pregare consiste nel molto amare, nella donazione totale di noi stessi come persone e come frati alla Santissima Trinità e ai fratelli. Pregare per le cose grandi, pregare con tenerezza per indurci alla speranza, preghiera terapeutica che dona pace e salvezza. Karl Rahner sostiene che l’azione può talvolta essere una preghiera, ma la preghiera è azione. L’orazione ha forza, edifica ad un coraggio antropologico, il coraggio di rivolgersi a Dio nella prece. Non esiste solo una teologia dell’orazione, ma la preghiera stessa è vera teologia. L’orante è il vero teologo. Il Signore Gesù è il maestro della preghiera e la bella notizia è che ci insegna, ci educa alla centralità della vita di orazione. Lo Spirito Santo viene in nostro aiuto nell’evento di orazione affettiva: dobbiamo davvero lasciarci guidare dallo Spirito. La preghiera ci rende liberi, dona guarigione, ristabilisce lo spazio vitale di autenticità nella dignità della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio, dona fiducia, gioia di vivere e ci aiuta a perdonare come un dono bello che restituisce tutto. La preghiera è respiro: se non respiriamo muoriamo, se non preghiamo perdiamo la fede. La preghiera trasforma la nostra vita. La spiritualità è il punto di equilibrio attorno al quale si coagulano tutti gli altri aspetti del nostro vissuto.

MEMO

Fa sempre bene pregare, perché se preghi ami e se ami perdoni. La preghiera d’intercessione, cioè quando ci mettiamo in mezzo per qualcuno, insieme con la bussola del vangelo, ci orienta. L’amore cerca l’amore e la vita di unione con la Santissima Trinità è la storia intima della nostra purificazione e della nostra santità come vera umanità. Il linguaggio della preghiera ci rende raffinatissimi nella meditazione e nella contemplazione. La nostra vita diventa eucaristica, la nostra preghiera delle preghiere è autentico rendimento di grazie. La preghiera è verità del cuore. L’essenza dell’orazione è nella Sacra Pagina: l’Antico Testamento ed il Nuovo Testamento costituiscono il libro di preghiera. La Bibbia è creata da un’esperienza di prece ed è quindi espressione di un incessante dialogo della persona con la Santissima Trinità. La Sacra Pagina è una testimonianza non teorica ma veramente pratica di come si debba orientare la nostra orazione affettiva. La preghiera è sempre l’incontro di due libertà, è tenerezza nella comunione di un dialogo di amore dove Dio è amore. Il cammino spirituale di noi frati minori cappuccini come lotta e vittoria, come luogo della Trinità dove incontriamo il Dio trinitario, nell’incontro con le persone, con gli avvenimenti e in tutte le situazioni concrete del nostro essere viatores. Abbiamo cercato di abbozzare alla meglio un cammino, adesso ci disponiamo umilmente a percorrerlo seguendo un solo filo d’oro che è l’esprienza d’incontro con Dio che è donazione totale e quindi orazione d’ascolto. Se non c’è un cuore che batte la vita si ferma: noi frati possiamo essere poveri di tutto, ma non poveri, vuoti d’amore e quindi d’orazione affettiva. Sarebbe bello invecchiare così, con uno sguardo contemplativo, con una linfa teologale, dove l’humus e il nutrimento sono la fede, la speranza e la carità.

fr.Alfredo Maria Paladini

12 Maggio: ore 15:30 Grande raduno del Mo.Fra presso il Convento francescano di S.Romano. Interverrà Fr.José Rodriguez Carballo sul tema: “La Famiglia Francescana e la nuova evangelizzazione” 20-24 Maggio: Loreto Esercizi Spirituali per l’Anno della fede con Fr.Raniero Cantalamessa Tema: “Tutti furono pieni di Spirito Santo (Atti 1,4). Una nuova Pentecoste per una nuova evangelizzazione”


V i t a d i Fr a t e r n i t à

2° incontro dei Guardiani e Vicari con il Definitorio Animatore F r.R occo T impano

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di Fr.Daniele Bertaccini

ome da calendario, l’incontro si è svolto a Montughi il,. 30 Aprile. Preziosa la presenza di Fr.Rocco Timpano, ex Ministro Provinciale di Calabria ed ex Segretario Generale della Formazione, che ci ha messo a disposizione la sua ricca esperienza di conoscenza della vita cappuccina in tutto il mondo grazie al suo importante servizio precedentemente svolto. Non c’è un tema specifico dell’incontro: ci confrontiamo per aiutare il Ministro Provinciale e Definitorio nel servizio di animazione della Fraternità provinciale. Un interrogativo molto concreto: cosa deve fare un Guardiano? Le Costituzioni e la tradizione dell’Ordine danno delle preziose indicazioni, anche se poi la realtà... Il Guardiano ha potestà ordinaria nella fraternità, insieme al suo Vicario. è nominato dal Ministro Provinciale e dal Definitorio, è animatore del processo formativo dei suoi frati, anima il Capitolo locale, consulta i frati sui temi da discutere in Capitolo, vigila sui mezzi di comunicazione, distribuisce gli impegni pastorali, provvede alla casa, all’amministrazione e non deve assentarsi troppo dalla sua fraternità, può essere rimosso. Una cosa però che unisce tutte quelle che abbiamo detto, è stata sottolineata

dal Relatore: il Guardiano raccoglie quanto dice S.Francesco, e,. cioè la dimensione materna della custodia dei frati. Il Guardiano custodisce i fratelli con cuore materno. è un compito difficile, ma fuori di questo corre il rischio di cercare solo se stesso. Proprio perché animatore del processo formativo, aiuta i fratelli ad ascoltare, ascoltando i fratelli lui per primo. Il fratello mi è dato non per cambiarlo, ma per ascoltarne i bisogni. Oggi non si trova facilmente un frate disposto a fare il Guardiano, perché sempre più spesso deve lavorare più di tutti gli altri. Se aiuti il fratello, ne guadagni la fiducia. Una domanda: lo facciamo tutto questo? Oppure il Guardiano perpetua la mormorazione di Israele e cioè da una parte, mormora del Provinciale e, dall’altra, dei fratelli che gli sono affidati. Oggi riusciamo a fare molte più cose che in passato, ma la nostra vita è diventata spesso insapore ed incolore. Se il Guardiano, per primo non è un frate di sacrificio, la nostra vita diventa vita di morte soggetta a invidia, gelosia, accidia ecc... Il servizio, come ci sta insegnando Papa Francesco, è la vera corona del potere, il segreto che rende viva e concreta la vita fraterna.

nella foto: Fr.Rocco Timpano, con il Ministro Provinciale e i Guardiani e alcuni Vicari delle fraternità toscane

Dal Diario del Ministro Provinciale

O N O M A S T I C I di M a g g io 02 Fr. Atanasio Andreini 13 03 Fr. Alessandro Rosadini 16 10 Fr.Antonino Fortuna 17 19 11 Fr.Fabio Piccini 20 Fr.Fabio Nuvoli 30 12 Fr.Leopoldo Costi

AGENDA Di Aprile 08-12 Montughi: Visita pastorale 09 Montughi: 14ma Riunione di Definizione 15-17 S.Casciano: Visita pastorale 19 Pistoia: incontro col Vescovo e le autorità del locale Ospedale. Montecatini: Visita fraterna. Pisa: Incontro con il Consiglio OFS. 21 Careggi: Visita fraterna. Borgo S. Lorenzo: Visita fraterna. 25 Livorno: Visita a P. Leopoldo ricoverato in ospedale. 26 Pisa S. Giusto: Incontro con i responsabili ACLI e il Presi dente della Provincia. 30 Firenze-Montughi: 2° Incontro dei Guardiani e dei Vicari.

CaLEND ARIO DI Magg io 01 02 03 04 12

Poppi: Visita fraterna. Vittoria Apuana: Visita fraterna e incontro col Sindaco. Firenze-Montughi: 15ma Riunione di Definizione. Montecasale: Visita fraterna. S.Romano: Incontro Mofra sulla nuova evangelizzazione.

Fr.Natale Cocci Fr.Ubaldo Allorini Fr. Pasquale Martini Fr.Ivo Bartolozzi Fr.Bernardino Faralli Fr.Ferdinando Rossi

Situazione sanitaria

Fr.Leopoldo Costi della fraternità di Livorno è tuttora ricoverato in Ospedale per broncopolmonite e insufficienza cardiaca Nei prossimi giorni verrà dimesso pur permanendo in una precaria condizione di salute generale. Fr.Ivo Bartolozzi prosegue con discreti progressi presso la Casa di Cura de I Glicini, ma il suo desiderio rimane quello di ritornare quanto prima tra i suoi confratelli nella struttura dell’Infermeria Provinciale.

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La GiFra toscana in Capitolo 26 - 28 A prile

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A cura di Matteo Claudione

n un clima veramente gioioso, sereno e fraterno, con la presenza… di fratello freddo e di sorella pioggia, nella stupenda cornice offerta dal Santuario della Verna, si è celebrato il Capitolo Regionale della Gifra Toscana, iniziato venerdì 26 e conclusosi domenica 28 aprile. Ha presieduto il Capitolo Lucia Zicaro, Delegata del Consiglio Nazionale, accompagnata dall’Assistente Nazionale fr.Carlo Poloni, cappuccino. Più di 100 le presenze, 51 i votanti. Al Capitolo hanno partecipato anche gli Assistenti Regionali fr.Mario Giovacchini, Ofmcap e fr.Francesco Baldini, Ofm. Dopo le fasi organizzative svolte nel pomeriggio di venerdì 26, il Capitolo è iniziato sabato, ad assemblea costituita, con la lettura delle relazioni ed un momento di condivisione che ha visto anche un simbolico scambio nella foto: Il vecchio e il nuovo Consiglio GiFra toscano con il Ministro OFS regionale di consegne tra il Delegato Ofs uscente (Matteo Claudione della Fraternità di Siena) ed il nuovo Delegato Ofs nel Consiglio Gifra (Marcello Pietrelli della Fraternità di Lucignano). Il mese di maggio vede la con Una profonda ed emotivamente partecipata veclusione del percorso di discerglia di preghiera guidata da fr.Alessio Prosperi (fino nimento “Signore, cosa vuoi a pochi mesi fa Assistente Regionale Ofs della Gifra) che io faccia?” con il weekend ha concluso la fase preparatoria ed ha offerto un del 25-26, presso il convento di commovente raccoglimento spirituale in preparaBorgo S.Lorenzo (FI). zione alla giornata elettiva. Particolarmente sentito, La PGV incontrerà la Gi.Fra di Lucignano (Ar) l’11 maggio, e sarà il momento della lavanda dei piedi che il Presidente presente nella Parrocchia di Montughi (Fi) dal 13 al 19 per inconRegionale uscente Dario Giugni ha effettuato ai Pretrare le varie realtà presenti, in occasione dell’anno della fede. sidenti locali presenti in chiesa. Nella giornata conclusiva di domenica 28 sono stati eletti: Calendario per l’attività giovanile estiva: “E… state con noi!”. Convento di Borgo S.Lorenzo. 16 -21 Luglio Presidente: Marcello Cresti di San Casciano Per ragazzi e ragazze (18-35 anni): “Danzerò fino all’alba”: Vice Presidente: Riccardo Insero di Sinalunga esperienza di ballo e danza attraverso la Bibbia per imparare a Consiglieri: Gabriele Lorenzetti di Pontedera, vivere e pregare attraverso il proprio corpo. Laura Mei di Firenze-Montughi, “La vita al rovescio” ’Eremo di Montecasale (Ar). 4-10 Agosto Francesca Ricotti di Firenze-Monte alle Croci, Esercizi Spirituali sui passi di S.Francesco d’Assisi alla scoperta di una Chiara Simonetti di Grosseto, Samantha vita controcorrente. Pasqui di Lucignano e Francesco Erbucci di Siena. “Nel deserto, il Signore!”: Convento di Montepulciano (Si) 25-31 Al Consiglio ed al Presidente uscente un sentito Agosto Scuola di silenzio; itinerario alla riscoperta di se stessi e di ringraziamento per tutto il lavoro svolto e le fatiche Dio per riappropriarsi del gusto di vivere. vissute, nonostante tutto sempre con entusiasmo. Per informazioni Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) Al nuovo Consiglio ed al nuovo Presidente di Borgo San Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385, l’augurio di un proficuo cammino di servizio. e-mail:toscana.cpgv@fraticappuccini.it, oppure fr.Marco Bernardi al cell. 346.6242401. un nuovo libro di Il sito: www.suisuoipassi.org e anche su Facebook e su Twitter P.Teobaldo Ricci

Pa sto ra l e G i ova n i l e Vo c a z i o n a l e

Conversione Teobaldo Ricci

Conversione Sfida al credente Fede & cultura

Il recente lavoro di P.Teobaldo, dal titolo significativo, come contributo all’ Anno della Fede, è un libretto di 124 pagine in formato quasi tascabile (13x19) che richiede poco tempo per la lettura ma molto di più per l’assimilazione... Il secolarismo oggi imperante ha ormai compromesso il clima religioso di un tempo e ci ha abituato a pensare a una spaccatura netta tra credenti e non credenti: questa situazione richiede all’uomo di fede di essere testimone efficace di ciò in cui crede e polo di attrazione in un ambiente largamente ostile, portando la propria esperienza viva e annunciando che gli atti di religione non hanno niente di ripetitivo e monotono, ma accompagnano e danno senso agli aspetti più ordinari dell’esistenza. E’ questo il nuovo umanesimo di cui parla il Vaticano II che, nella crisi universale dei valori, può attrarre e convincere più di qualsiasi altro progetto di rinnovamento sociale: il seme evangelico germoglia e cresce in maniera diversa per ognuno, sempre però nell’esistenza individuale. Per questo la conversione, prima di ogni altra cosa, deve riguardare noi stessi e rendere possibile l’accettazione del piano che Dio ha stabilito per noi, facendo sì che l’uomo compari sempre i suoi progetti con il Suo.

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L’arte nei conventi dei cappuccini toscani

P

A cura di Fr.Giacomo Carlini ensiamo di non sbagliare affermando che pochi dei cappuccini toscani viventi, passando davanti al dipinto, si siano chiesti sul motivo della sua collocazione in quella parete, non propriamente illuminata, pur nel cuore del convento di Montughi. Il dipinto si trova nella parete esterna della ‘Cappella del Provinciale’ e precisamente all’inizio del corridoio dell’antica ‘Curia Provinciale’, oggi Archivio Provinciale.

Madonna

col

Bambino

Dobbiamo notare subito che il dipinto non apparteneva al convento di Montughi, ma a quello di S.Gimignano. Il pittore, Garibaldo Cepparelli (18601931), sangiminiatese, ne fece dono, nel 1914, al Guardiano del piccolo convento, per essere esposto nel coro del medesimo. Guardiano era allora P.Innocenzo Brocchi da Castiglion Fiorentino (1872-1924). Quando, nel 1918, i Cappuccini venderono il convento, portarono il dipinto a Montughi, sistemandolo all’entrata della Curia, in un apposito ‘Tabernacolo’ dipinto, che fa come da cornice (non visibile nella foto). Il quadro, come abbiamo detto, fu un dono del Cepparelli ai cappuccini, come, in qualche modo, tradisce la collocazione del loro antico convento nella zona pittorica a sinistra, mentre, a destra, svettano le torri di S. Geminiano. La composizione è estremamente semplice. Imita, in qualche maniera, una delle tante bellissime Madonne del Ghirlandaio ((1449-1494). La Madonna, in vestito rosso e mantello azzurro, è seduta in trono, il volto dolcissimo, lo sguardo socchiuso, concentrato sul Bambino (un po’ troppo paffutello!) seduto sulle sue ginocchia, una mano alzata come in amabile saluto (ciao! ciao!), e l’altra stretta al corpicino nel tentativo di trattenere una mela troppo grossa! La visione dell’insieme è veramente gradevole e bisogna riconoscere che i frati prepararono o fecero preparare un’ottima sede alla Madonna, che si presenta

Olio su tavola (cm 150x100) - Garibaldo Cepparelli - 1914

come incastonata in una ricca e accogliente cornice. Quando P.Sisto da Pisa (l’antico archivista) informò P.Innocenzo (il guardiano di S.Gimignano) della collocazione data al suo quadro, questi rispose: “Ora poi la ultima Sua mi ha dato proprio motivo di consolazione inaspettata per il luogo abbastanza distinto ove è stata posta; come non saprei dire quanto mi è piaciuto l’atto suo veramente gentile verso di me”. La lettera, scritta da Borgo S.Lorenzo l’ 11 Maggio1920, ci rivela anche il periodo, in cui il lavoro del Tabernacolo fu compiuto e terminato (Maggio 1920).

P.Giacinto da Pistoia ricorda il compagno di studi P.Damiano da Bozzano nelle cronache di Montughi P.Giacinto Agati (1896-1964) ricorda P.Damiano da Bozzano, venuto a Firenze con il Ministro Provinciale di Lucca, in occasione del funerale del cappuccino toscano P.Giovanni Bucci da Baggio, il 2 Luglio 1952 e scrive: “Ho ricordato P. Damiano da Bozzano, mio carissimo compagno di Roma, che dal 1931 è missionario al Brasile. E’ un uomo di poche parole, tutto assorto in pensieri profondi, per cui rifugge un po’ dalla conversazione umana. Per questo suo carattere a Roma io lo chiamavo “Selvaggino”, nome che gli è rimasto nella sua Provincia. E’ un sacerdote zelante, dotto, di intensa spiritualità; in Brasile opera grandi cose per la gloria di Dio e per il bene spirituale delle anime. E’ il martello dei protestanti; si dice che Iddio abbia, per suo merito, operato anche dei prodigi, e che qualche volta per devozione gli sia stato tagliuzzato l’abito dai fedeli. L’ho rivisto tanto volentieri dopo tanti anni: mi pare dal 1926, cioè da Roma in poi” . (Cronaca di Montughi, III, pag. 158)

A un anno dalla solenne chiusura del Processo Diocesano, che ha segnato un passo decisivo verso la canonizzazione, attendiamo i passi successivi che ora spettano alla S.Sede, nel riconoscere la vita di P.Damiano come testimonianza di santità a tutta la Chiesa. www.freidamiaodebozzano.org

Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: firenze.curia@fraticappuccini.it A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à

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