L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o
. . . . ’ o i p m e s e n o u b Elogio del ‘
Saluto del Ministro Provinciale
D
are il buon esempio è diventata un’espressione inusitata tra noi frati. Se ne parla, invece, non di rado in riferimento ad alcune categorie di persone, che hanno responsabilità di rilievo nella società, come i politici; o nella Chiesa, puntando gli occhi soprattutto sulla gerarchia e, ovviamente, sul Vaticano… Abbiamo il dovere di dare il buon esempio e nello stesso tempo necessitiamo del buon esempio di coloro con cui condividiamo la stessa vita. Ognuno di noi ha ricevuto nell’arco dell’esistenza piccoli e umili ‘buoni esempi’, che ci hanno aiutato e continuamente ci sostengono nel restituire freschezza alle scelte fatte o nel superare, magari, momenti difficili.
Il buon esempio, a me pare, è anche uno strumento efficace per dare contenuto e consistenza alle relazioni fraterne dentro i nostri conventi. Non sempre è facile o è possibile parlarci, dialogare, trovare il tempo per confrontarci e via dicendo; ma c’è un linguaggio che tutti abbiamo a disposizione, che tutti comprendono, dal quale tutti sono raggiunti: il buon esempio o anche, purtroppo, il cattivo esempio. Dovremmo allora interrogarci se percepiamo la responsabilità di darci gli uni gli altri il buon esempio. Su questo specifico argomento potremmo saccheggiare abbondantemente l’esperienza e gli scritti del Serafico Padre, del quale, precisamente, cerchiamo di seguire l’esempio nel suo modo di vivere il Vangelo. Basti ricordare la sorprendente esegesi che Francesco, su richiesta di un dotto frate domenicano, offre di un passo del profeta Ezechiele: “Se non manifesterai all’empio la sua empietà, domanderò conto a te della sua anima” (3,18). Questa la risposta di Francesco: “Il servo di Dio deve avere in se stesso tale ardore di santità di vita, da rimproverare tutti gli empi con la luce dell’esempio e l’eloquenza della sua condotta. Così, ripeto, lo splendore della sua vita ed il buon odore della sua fama, renderanno manifesta a tutti la loro iniquità” (FF 690). Si tratta, tra l’altro, di un vero e proprio programma di nuova evangelizzazione in perfetto stile sanfrancescano e alla portata di tutti. fr.Stefano Baldini Orlandini
MEMO
La predica del buon esempio
Francesco dava molta importanza alla predica del buon esempio. Un giorno uscì dal convento con un confratello per andare a ‘predicare’. Raggiunse Assisi e si inoltrò per le via della città: teneva le mani in manica, il cappuccio in testa e gli occhi bassi. Dopo alcune ore di cammino tornò a casa. Il confratello, confuso, gli chiese: “Padre, e la predica, quando la facciamo?”. Francesco, rispose gioiosamente: “Fratello, l’abbiamo già fatta col nostro buon esempio!”.
02 Giugno: ore 17-18 Fedeli di tutto il mondo in Adorazione eucaristica con Papa Francesco Nella
solennità del
Corpus Domini,
e n e l c o n t e s to d e l l ’ A n n o d e l l a
Fede.
09 Giugno:Prato C o n v e g n o M i s s i o n a r i o presso il Cenacolo OFS. Preziosa occasione di Informazione sull’attività missionaria e formazione dei partecipanti al Campo-Lavoro.
Vita consacrata Dal Monastero di Firenze
La foto: La Madre Abbadessa delle Clarisse Cappuccine con Sr. Veronica
M
i capita spesso, stando nella mia cella, di alzare lo sguardo e, dalla finestra, fissare il cielo….e così resto incantata davanti all’azzurro o alle diverse gradazioni del verde del bosco … al suono delle parole del Salmo: ‘O Signore nostro Dio, quanto è grande il tuo Nome su tutta la terra, sopra i cieli si innalza il Tuo splendore’ (Sal.8). Sì, tutto il creato parla di Te, annunzia Te, ricorda Te! E dalla bellezza del creato, sentirmi chiamata, con le mie sorelle, alla vita contemplativa, cioè a dedicare la nostra vita a Lui nella preghiera. Chiamate dunque, da un misterioso richiamo, un invito ad iniziare un’avventura alla ricerca, alla scoperta di una Bellezza ‘Altra’, che è stata capace di afferrarci il cuore, la mente e di non farci desiderare altro che Lui, il Signore di ogni bellezza, pienezza di vita, di gioia, di pace, di senso e di sapore da dare all’esistenza... Così i giorni, i mesi, gli anni… il tempo scorre veloce, ma l’entusiasmo del primo giorno non diminuisce: perché? “Tu ci hai fatti per Te, Signore!” (Sant’Agostino). Sì, Lui, il Signore è il compagno di ogni stagione della vita, custode silenzioso ed attento di tutto ciò che passa nel nostro cuore…: è l’Amico che ci vuole fare entrare nella beatitudine che promette ai suoi nel Vangelo, inondandoci della sua pace. La preghiera diventa, così, il nostro respiro, lo stare davanti a Lui giorno e notte con il cuore colmo di desiderio, di attesa ed in silenzioso ascolto, quasi a captare
Dal Diario del Ministro Provinciale AGEND A Di Maggio 1 02 03 04 12 17 21 23 28
Poppi: Visita fraterna. Vittoria Apuana: Visita fraterna e incontro col Sindaco. Firenze-Montughi: 15ma Riunione di Definizione. Montecasale: Visita fraterna. S.Romano: Incontro Mofra sulla nuova evangelizzazione. Vittoria Apuana: Visita fraterna. Poppi: Visita fraterna. Pontedera: Visita fraterna. Firenze-Montughi: 16ma Riunione del Definitorio Pisa: Incontro con Mons. Giov. Paolo Benotto, Arcivescovo.
CaLEND ARIO DI Giugno 01 Arcidosso e Grosseto: Visita fraterna. 09 Prato: Convegno Missionario. 10-12 Frascati: Assemblea CimpCap. 16 Massa: Festa di S. Antonio. 24-25 Vittoria Apuana: 17ma Riunione del Definitorio Prov.
i Suoi desideri, i Suoi sogni: sì, Dio ha dei sogni…credo tanti, ma alcuni anche intuibili… Lo stare alla Sua presenza è stupirsi di come, attirandoci a Sé, ci voglia trasfigurare, voglia trasformarci, perché diveniamo capaci di accogliere i Suoi sentimenti, i Suoi pensieri ed impariamo a guardare il mondo e la storia con i Suoi occhi... e per questo sembra proprio non scoraggiarsi difronte alla nostra piccolezza, alla fragilità della nostra persona o all’oscillare del nostro cuore; no, Lui ci desidera e ci rende atti a ciò. Allora, sogno di Dio è che l’uomo diventi sulla terra la Sua dimora, per far festa con Lui; sogno di Dio è che tutti i Suoi figli vivano come fratelli dell’unico ‘Abbà’ nella pace; sogno di Dio è che questa festa con Lui non finisca più... sogno di Dio è che diveniamo persone di luce, come una Impronta della Sua Bellezza, su questa terra. Che bello! Grazie a Dio e solo a Dio la lode! Sr.Veronica, sorella cappuccina
02 13 14
O N O M A S T I C I
fr. eugenio caperoni, fr. eugenio mattioli fr. antonio landi, fr. antonio picchi, fr. antonio picciallo, fr. antonio simonetti fr. aureliano t.liveri, fr. eliseo grassini 16 fr. ferruccio perini 21 fr. luigi brocchi, fr. luigi lorusso, fr. luigi ruggiero, fr. luigi savi Anni v er 70° di Sacerdozio 27 fr. dionisio biagiotti, fr. alessandro merighi
di gi u gno 21 22 24 25 29 30
fr. luigi senesi fr. flavio evangelisti fr. giovanni lazzaroni, fr. giovanni liverani, fr. giovanni roncari fr. guglielmo fantuzi, fr. guglielmo papucci fr. paolo balloni, fr. pier paolo nocentini, fr. piero vivoli, fr. gian paolo salotti fr. teobaldo ricci
s a ri
95°genetliaco
20 fr. ferdinando rossi
aòd
situazione sanitaria
Fr.Leopoldo Costi, trasferito in Infermeria provinciale, è stato ricoverato in ospedale per una preoccupante emorragia interna. Attualmente ha sufficientemente superato il momento critico e nei prossimi giorni verrà dimesso pur permanendo in una precaria condizione di salute generale. Fr.Ivo Bartolozzi, attualmente in Infermeria provinciale, prova lentamente a recuperare dei margini nella notevole invalidità, conseguente all’ictus di Febbraio. Fr.Giulio Galassi, ricoverato in ospedale per emorragia cerebrale, ha contratto contemporaneamente una grave infezione secondaria, che ha compromesso gravemente la sua situazione. Sarà considerata l’opportunità di riportarlo prossimamente in Infermeria Provinciale. è veramente encomiabile la premura e la dedizione di alcuni confratelli nel servizio ai frati infermi, nonché la professionalità del personale laico, debitamente assunto.
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Credo che
é
un nuovo libro di P.Samuele Duranti
A cura della Dott.Antonella Grassi
Pa sto r a l e G i ova n i l e e Vo c a z i o n a l e
Nel mese di giugno la PGV sarà impegnata nel nostro convento di Massa in occasione della festa di Sant’Antonio da Padova, dal 13 al 16 p.v. Dal 17 al 22, affiancherà i nostri parroci di Montughi e di Livorno nel campo giovanile a Monclassico (Tn). C a l e n d a r i o p e r l’at t i v i tà g i o va n i l e e s t i va : “E…state con noi”. Convento di Borgo S.Lorenzo 16 -21 Luglio Per ragazzi e ragazze (18-35 anni)
l’ultima produzione letterario-religiosa di P.Samuele Duranti. Sulla scia di Modelli di fede, uscito dopo la proclamazione dell’Anno della fede da parte di Benedetto XVI, nell’ottobre scorso, ecco un nuovo strumento che ci guida e accompagna sulla via della riscoperta o scoperta, per alcuni, della fede. In un mondo dove l’uomo “Danzerò fino all’ alba”: è ormai sazio, che vive come se Dio non esistesse Una esperienza singolare di e come se non avesse ricevuto in dono la fede, danza e di ballo, attraverso la questo libro rappresenta un valido ed efficace auBibbia, per imparare a vivere e silio per chi si trova con difficoltà a testimoniare pregare con il proprio corpo. e vivere la propria fede. Non è un libro per specialisti, ma per tutti, uomini e donne che vogliono “ L a v i ta a l r o v e s c i o ” Eremo di Montecasale (Ar). risvegliare e testimoniare il dono della fede. 4-10 Agosto Apre il volume la presentazione del Vescovo Esercizi Spirituali Emerito di Verona Flavio Carraro, dove si dePer ragazzi e ragazze nuncia una sorta di apostasia silenziosa dell’uo(18 a 35 anni) mo moderno, che non sa più essere cristiano sui passi di San Francesco e vivere da cristiano e invita a seguire l’esortad’Assisi alla scoperta di una zione di Papa Benedetto (Porta fidei, n. 8-9) ‘e vita controcorrente... rendere pubblica professione del Credo... confessando la fede in pienezza e con rinnovata Convento di Montepulciano (Si) convinzione, con fiducia e speranza’. 25-31 Agosto Il testo di P.Samuele, dopo una breve introduzio“Nel deserto, il Signore!” ne, ripercorre il cammino della nostra fede attraPer ragazzi e ragazze verso le realtà divine contenute nel Credo: Io credo (18 a 35 anni) in un solo Dio, Credo in Gesù Cristo Figlio di Dio, Scuola di silenzio; itinerario alla Credo che il figlio di Dio si è fatto uomo, Credo nelriscoperta di se stessi e di Dio per lo Spirito Santo, Credo la Chiesa: analizza e spiega, riappropriarsi del gusto di vivere. con precisi riferimenti ai testi sacri le verità della Per informazioni Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) fede (l’incarnazione, la redenzione, l’effusione dello di Borgo San Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385, Spirito Santo, la Chiesa), ce le motiva, ce le rende e-mail:toscana.cpgv@fraticappuccini.it, comprensibili, certe, e arriva a farci gustare la gioia oppure fr.Marco Bernardi al cell. 346.6242401. sito: www.suisuoipassi.org di essere cristiani, uomini che hanno una speran(anche su Facebook e su Twitter) za, che sanno dare un senso alla vita, al dolore, alla morte. Nel dipanarsi del testo, ci imbattiamo tal- A n i m a z i o n e M i s s i o n a r i a volta in brani o citazioni attinte a fonti extra Sacre C.A.M - Prato 01 - Giornata della Solidarietà con il Centro di RiabilitaScritture, addirittura favole e aneddoti (Tertulliano, zione per i bambini motolesi di Mlali in Tanzania. 04: A Borgo S.Lorenzo: Foscolo, Pascoli, Trilussa, Nietzsche, Wittgenstein, Incontro con l’OFS locale sulla Missione e celebrazione eucaristica. 08: Flew, Renan, per ricordarne solo alcuni) di una stra- A Badia a Ruoti (Bucine) Partecipazione alla festa della KARIBU ONLUS. ordinaria effica- 09: Presso il Cenacolo OFS di Prato:I CONVEGNO MISSIONARIO cia che rendono Formazione dei partecipanti al Campo-Lavoro. 11-21: Emirati Arabi: il testo ancora Partecipazione alla consacrazione della nuova chiesa di Ras al Khaimah. più attraente e 30: A Massa: Giornata Missionaria presso la Parrocchia del Bambino Gesù. confortante. Il capitolo che ha come argomento lo Spirito Santo ci conduce all’interno dei Vangeli e delle Lettere di S. Paolo, portandone in luce i vari passi e spegandone con lucidità e semplicità i significati, spesso cosa non facile da percepire da parte dei non-specialisti: veramente un ponte che ci avvicina alle ragioni della nostra fede. Un grazie sincero a P. Samuele, compagno e istruttore per chi vuol intraprendere il viaggio alla riscoperta della fede! A conclusione di queste mie riflessioni voglio ricordare l’invito twittato da Papa Francesco sul suo account @Pontifex: Non possiamo essere cristiani ‘part-time’. Cerchiamo di vivere la nostra fede in ogni momento, ogni giorno.
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L’arte nei conventi dei cappuccini toscani
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A cura della Dott.sa Antonella Grassi
alendo la scala in pietra, che dal Coro porta al Dormitorio e ai locali della Biblioteca, ci imbattiamo in una piccola edicola votiva al cui interno è conservata una scultura in terracotta raffigurante l’Immacolata Concezione. Chi non recita una “Ave Maria” al passaggio di fronte a questa bellissima immagine?
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C
mmacolata oncezione Si tratta di una terracotta dipinta raffigurante la Madonna Immacolata, con una veste rossa avvolta in un manto blu, che allude alla elezione celeste che avvolge e sublima ciò che è umano; sotto ai piedi della Vergine la falce di luna dorata, su cui si è avvolto il serpente di colore grigio. Volute di nuvole azzurro-verdi avvolgono i piedi della Vergine. La statuetta è sorretta da una base circolare in finto marmo bianco con venature grigie: al suo interno ad inchiostro è riportato il nome dell’autore: “Da Raffaello Fanciullacci di Colonnata l’anno 1842”. La statua si trova all’interno di una nicchia semicircolare, costituita da un ripiano e da elementi decorativi sporgenti in pietra. chiusa da uno sportellino in vetro. La nicchia è sovrastata dalla scritta: “Indulgenza di XL giorni a chi reciterà un’Ave Maria”, mentre sulla parte inferiore si legge: “Sine labe concepta”. L’8 Dicembre 1854, nella Basilica Vaticana, il Sommo Pontefice Pio IX, alla presenza di innumerevoli vescovi provenienti da tutto il mondo, proclamava dogma di fede l’immacolato concepimento della Vergine Maria. Come spesso è accaduto l’arte ha però preceduto l’elaborazione teorica e l’iconografia della Immacolata Concezione si è sviluppata per oltre mille anni già prima della definizione del dogma. A seguito della proclamazione del dogma si assiste pertanto ad una grande diffusione di questa immagine: nella seconda metà dell’800 è l’immagine religiosa più replicata dalla manifattura Ginori. Al Museo di Doccia è conservata una immagine in terracotta simile a questa, risalente alla fine del ’700, di ignoto modellatore, alla quale la manifattura si è in seguito ispirata per la numerosa serie di raffigurazioni della Madonna Immacolata in porcellana. (Cfr Immagini di devozione. Ceramiche votive nell’area fiorentina dal XVI al XIX secolo. Catalogo a cura di Maria Pia Mannini. Firenze, Electa, 1981). Se mettiamo a confronto la statuetta di Montughi con quelle ben più famose della manifattura Ginori riscontriamo numerosi particolari pressoché identici: la forma del manto, le pieghe della veste, la forma della testa e delle mani, i piedi, la luna e il serpente, le nuvole, la base: cambia soltanto il materiale di fattura, che nel nostro caso è la terracotta: quest’ultima ben si prestava alla realizzazione di modelli e prove d’autore prima di avviarne la produzione in ceramica.
Terracotta dipinta (cm 51x20) - Raffaello Fanciullacci - 1842
La nostra statuetta, datata 1842, costituisce dunque una rappresentazione piuttosto precoce di questo tipo iconografico. E così ci siamo addentrati in una ricerca, che ha dato frutti insperati, partendo dall’autore-modellatore, Raffaello Fanciullacci, di cui a detta della Sovrintendenza per i beni artistici e storici nella scheda di inventario n. 09/00192160: “Non si è trovata alcuna notizia”. Si è scoperto invece che Raffaello Fanciullacci discende da quella famiglia Fanciullacci, che fin dal 1700, ha legato il proprio nome al settore della ceramica e alla storia della manifattura Ginori, collaborando fin dalla fondazione della fabbrica avvenuta nel 1737. Raffaello (1803-1881) infatti, nel 1854, era stato nominato direttore (“Ministro”) della fabbrica di ceramiche Ginori di Sesto Fiorentino. Ecco quindi che, aperti i veli del passato, possiamo con certezza affermare che la nostra Madonnina Immacolata è, senza ombra di dubbio, un prototipo, una prova d’autore uscita dalla nobile manifattura Ginori di Doccia, prima del lancio della produzione delle famose Madonne Ginori in ceramica.
Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: firenze.curia@fraticappuccini.it A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à
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