L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o
. . . a l o r a P a l l a o n Riuniti intor
Saluto del Vicario Provinciale
L
a tradizione biblica afferma con evidente continuità come sia la Parola di Dio il luogo teologico dove si forma ogni comunità di fede. Ricordiamo tutti come l’esperienza del popolo d’Israele sia segnata dall’ascolto della Parola che Dio gli rivolgeva. Nei libri che accompagnano il cammino verso la terra promessa, risuona periodicamente l’invito a formare una santa convocazione. Israele è la qahal di Dio, la comunità riunita per ascoltare quanto il Signore vuole comunicarle per vivere in pienezza il dono dell’Alleanza. Nella logica del compimento, attraverso continuità e discontinuità, la logica del passaggio dal Primo al Nuovo e definitivo Patto, l’esperienza dei discepoli di Gesù ripercorre il medesimo percorso. In modo singolare i Dodici sono chiamati a stare con Gesù, a condividere la sua vita, nell’ascolto delle sue parole. Consiste in questo rapporto il costituirsi di una relazione profonda che fa diventare i discepoli di Gesù suoi fratelli, sorelle e madri, che l’evangelista Marco distingue bene da coloro che ‘stanno fuori’: i discepoli, riuniti intorno al Signore, formano una cosa sola con lui, nell’ascolto della sua parola per compiere insieme la volontà dal Padre. Rileggiamo questi versetti così indicativi per il discorso che stiamo sviluppando: [Gesù] “salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni”. Costituì dunque i Dodici… Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé». … Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre” (Mc 3,13-21.31-35). Spero che perdonerete questa lunga citazione. Ai miei occhi rappresenta in maniera limpida il carattere cristiano di ogni comunità, anche delle nostre fraternità, chiamate a esprimere in modo radicale il senso evangelico della vita. Il riunirsi intorno alla Parola di Dio è il luogo teologico dove si forma ogni comunità evangelica. Il padre S.Francesco aveva una devozione quasi esasperata nei confronti delle stesse singole parole nelle quali risuona l’unica Parola che il Padre pronuncia dall’eternità, il suo Figlio Unigenito. Credo che l’ascolto sincero e profondo inizi
MEMO
proprio dalla cura e dal rispetto verso queste singole parole che sono raccolte in quei libri che noi proclamiamo Parola di Dio. Di per sé, tuttavia, ogni Parola di Dio si compie nella sua accoglienza come tale. E’ quanto accade nella liturgia con evidenza simbolica: il ministro proclama quanto letto «Parola di Dio»; la comunità risponde con un’acclamazione al tempo stesso di lode e di conferma. Allora, siamo invitati a compiere un passo ulteriore, perché la riflessione teologica nasce dall’esperienza vitale di fede e deve ricondurvi. Se le nostre comunità hanno la propria origine teologica in questo radunarsi intorno alla Parola, se questo fatto non è altro che un’esperienza vitale di fede, dovremmo rinnovarla con una certa cadenza, mettendo in gioco la nostra mente e il nostro cuore. Certamente modi e tempi dovranno essere adattati alle singole fraternità, ma non possiamo venir meno a questa identità: stare insieme intorno alla Parola, che è il Signore Gesù, ascoltandolo sinceramente, condividendo pensieri e la nostra stessa vita di fede, per compiere insieme la volontà del Padre. Questa condivisione di tempo e di parole, di pensieri e di cuore avrebbe la forza di trasformare in modo evangelico, senza avvenimenti straordinari ma nell’ordinarietà della vita quotidiana, le nostre comunità e i nostri rapporti personali. S.Francesco ebbe rivelata la sua vita evangelica quando il Signore gli dette dei fratelli: con i suoi primi compagni ascoltò quelle famose pagine e iniziò l’avventura evangelica, che ancora oggi coinvolge ognuno di noi frati: cosa ci impedisce di continuare a percorrerla con rinnovato entusiasmo?
fr.Valerio Mauro
24 Settembre Incontro regionale degli Assistenti OFS e Gifra con gli Assistenti nazionali nel convento dei Frati Minori Conventuali a S.Miniato dalle ore 9:30 fino a pranzo. 25 Settembre A s s e m b l e a P r o v i n c i a l e - F e s t a d e l l a P r o v i n c i a nella sala-teatro della Parrocchia di Montughi dalle ore 9:30 fino a pranzo.
Tornati al Padre...
N
el mese di Giugno la Fraternità Provinciale dei Cappuccini toscani ha salutato il ritorno al Padre di due confratelli:
CALEN DA RIO Del mini stro in Lugl io
08 Montecatini: Visita fraterna 15-16 Frascati: Incontro dei Definitòri del Centro Italia con il Ministro Generale. 18 Roma: Via Cairoli: Incontro per la revisione dei Segretariati 19 S.Miniato: cena con il Vescovo e partecipazione alla ‘prima’ del Teatro dello Spirito. 20-27 Val Badia (BZ): Vacanze estive.
CALEN DA RIO Del mini stro in Agosto 12 Ag. - 04 Sett. Visita pastorale nella Custodia di Nigeria con Fr.Francesco Borri, per il Capitolo della Custodia (26-30 Ag.)
O N O M A S T I C I d i L u gl i o
P. G iulio Galassi Il 05 Giugno, a sera, ha concluso la sua vicenda terrena P.Giulio Galassi. Dopo alcuni giorni di degenza ospedaliera, considerata l’inefficacia di ogni intervento sanitario, è stato riportato nell’Infermeria Provinciale, dove, poco dopo, è deceduto. Aveva 88 anni, dal 1950 era sacerdote. La sua giornata umana è stata piena. Molti confratelli lo hanno conosciuto ed hanno apprezzato il suo servizio negli anni del collegio e poi, per 20 anni, nella storia delle pri e fondazioni cappuccine nigeriane (1984-2004).
07 fr.Claudio Bianchi 08 fr.Adriano Minucci 11 fr.Benedetto Mencucci
13 fr.Enrico Valdambrini 21 fr.Lorenzo Pasquini 25 fr.Giacomo Carlini
A n n i v e r sa r i 90 anni 12 fr.Emidio Pasquini 75° di Professione 14 fr.Atanasio Andreini 50° di Professione 16 fr.Lino Brocchi, fr.Amedeo Ferretti, fr.Adriano Minucci 50° di Sacerdozio 18 fr.Luigi Savi, fr.Oneglio Bacci, fr.Giovanni Lazzaroni
70° di Sacerdozio 18 fr.Stanislao Livi 60° di Professione 23 fr.Artemio Boschi 70° di Professione 24 fr.Michele Cafaggini, fr.Angelo Fiumicelli 30° di Professione 25 fr.Valerio Mauro, fr.Paolo Balloni 70° di Professione 27 fr.Giacomo Carlini 50° di Sacerdozio 28 fr.Nicola Cappella
ONOMASTICI di AGOSTO 03 fr.Nicola Cappella 05 fr.Emidio Pasquini 08 fr.Domenico Perrotti, fr.Domenico Remaggi 14 fr.Alfredo M. Paladini -
14 fr.Stanislao Livi, fr.Massimiliano Tamburini 20 fr.Bernardo Mons. Gremoli 22 fr.Fabrizio Pallotti, fr.Fabrizio Civili 25 fr.Lodovico Fornesi
A n n i v e r sa r i 70° di Professione 15 fr.Bernardo Mons. G.Gremoli
P.D o m e n i c o Smar rini Il 27 Giugno, di primo mattino, è deceduto P.Domenico Smarrini da Cortona (1927-2013). Aveva 86 anni, dal 1951 era sacerdote. Ormai dal 2005 ospite nell’Infermeria Provinciale, per il progressivo aggravarsi della malattia (morbo di Parkinson), ha vissuto la dolorosa vicenda con coraggio francescano, senza il minimo lamento e con grande serenità. Frate molto attivo, ha lasciato, specialmente a Prato e in numerosi Istituti religiosi femminili a raggio nazionale, un caro ricordo della sua premurosa e gioiosa presenza francescana. Fu Guardiano e Predicatore.
Lux perpetua luceat eis!
situazione sanitaria
Fr.Amedeo Senesi, è stato ricoverato all’Ospedale fiorentino di Careggi, per sostenere un delicato intervento chirurgico alle coronarie e alla valvola aortica. Difficoltà respiratorie accusate nella seconda metà del mese di Giugno, lo hanno costretto a visite mediche accurate, che, oltre a edema polmonare, hanno messo in evidenza più complessi problemi cardio-vascolari. Fr.Giovanni Feliciani, da qualche giorno è ospite dell’Infermeria Provinciale. Dopo una vita intera trascorsa a Le Celle di Cortona, divenendone un icona significativa, ha mestamente desiderato questo trasferimento perché non gravassero sulla fraternità locale le sue precarie condizioni generali di salute.
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Seguendo Chiara…
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A cura di Sr.Veronica, cappuccina del Monastero di Firenze
i sono giorni in cui il ricordo di Chiara si fa più intenso e sembra quasi un richiamo ad andare con la memoria in quella terra, in quella valle, ed entrare, lì, a San Damiano, luogo che ha visto il sorgere della forma di vita che Chiara, accompagnata da Francesco ha ricevuto per ispirazione dall’Alto e giorno dopo giorno ne ha fatto l’impegno costante che ha dato senso al suo esistere di donna nuova della valle Spoletana… così, nel giorno della sua festa, il prossimo 11 Agosto, desidero condividere con voi qualche pensiero, da figlia, che cerca di seguire il suo esempio qui, tra queste mura del Monastero, dove il Signore mi ha chiamato… La prima immagine che mi viene davanti, quando penso a Chiara, è una intensa luce, che dall’interno del chiostro si propaga all’intorno fino a raggiungere tutta la vallata di Assisi…, luce forte come quella del tramonto, ma che non ferisce lo sguardo e che, proprio per questo, rimanda alla vera LUCE, il Signore Gesù, in cui Chiara si è immersa fino a divenirne parte… Lo sapevano bene le sue sorelle, come testimoniano nel Processo di canonizzazione, quando la vedevano uscire dalla preghiera e sul suo volto c’era riflesso quel bagliore che gli era rimasto, dopo il colloquio con lo Sposo, ed era quella stessa luce che Lei emanava quando le istruiva sulle cose dello Spirito… come aquila, che fissava il Sole, riportando dall’altezza del Mistero gustato, il nutrimento spirituale per le sue figlie. Poi, nel pensare a Lei, vedo una fonte di acqua zampillante, umile e casta…segno del suo ‘amore materno’ con il quale si chinava a servire le figlie, cercando per sé i lavori più umili e con le sue mani, che portavano la ‘benedizione’ di Dio, moltiplicava il pane e l’olio, arrivando fino a guarirne qualcuna, facendo su di loro un segno di croce: quasi a conferma divina che l’amore vero genera sempre vita nuova. Una terza immagine è quella di Lei, con il volto rivolto al suo cuore, per cercare di esprimere l’ascolto contemplativo che viveva. Un suo biografo così si esprime: “Chiara si custodiva dentro“: credo non poteva trovare espressione più eloquente per dire quel suo quotidiano essere immersa nel mistero di Dio, per cui tutto di Lei era concentrato nella sua interiorità, quale altera Maria che diviene vergine fatta Chiesa. Ed infine, l’ultima immagine la riprendo proprio da Lei, mentre lascia questa terra dicendo: “Tu, Signore, sii benedetto che mi hai creata!”. La vita di Chiara è stata una continua lode a Dio, un vivere nello stupore, nella gratitudine e nel canto, riconoscendo tutti i Suoi benefici e l’amore provvidente del Padre che sempre l’ha custodita, guidata, sorretta e sappiamo che le difficoltà e le sofferenze non sono mancate…ma queste, grazie alla sua fede, ed al suo amore puro per Lui, non hanno mai scalfito o interrotto il canto del cuore, che quale soave profumo, salendo al cielo, si espandeva all’intorno tra le mura di San Damiano. Nella memoria liturgica della nostra Madre S.Chiara, conceda il Signore a tutte coloro che sono state chiamate a seguire il suo esempio, di camminare sulle sue orme, per testimoniare oggi la vita nuova che Lei, come Francesco, ha mostrato in modo meraviglioso ai suoi contemporanei.
Pa s t o r a l e G i o v a n i l e V o c a z i o n a l e
C a l e n d a r i o p e r l ’a t t i v i t à g i o v a n i l e e s t i v a Per ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni
Convento di Borgo S.Lorenzo
Danzerò fino all’ alba
16 -21 Luglio Una esperienza singolare di danza e di ballo, attraverso la Bibbia, per imparare a vivere e pregare con il proprio corpo.
E r e m o d i M o n t e c a s a l e ( A R ) L a v i ta a l rov es c i o 4-10 Agosto Esercizi Spirituali sui passi di Francesco alla scoperta di una vita controcorrente... Eremo di Montepulciano ( S I ) Nel deserto, il Signore! 25-31 Agosto Scuola di silenzio itinerario alla riscoperta di se stessi e di Dio per riappropriarsi del gusto di vivere. Per informazioni
Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) di Borgo San Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385,
e-mail:toscana.cpgv@fraticappuccini.it, oppure fr.Marco Bernardi al cell. 346.6242401. sito: www.suisuoipassi.org (su Facebook e su Twitter)
Animazione Missionari a
C.A.M - Prato Il 28 Luglio: Giornata Missionaria presso la Parrocchia di S.Francesco, nell’atmosfera estiva e marina di Vittoria Apuana.Bambino Gesù. 31 Luglio-03 Agosto: Campo-Lavoro presso il Centro di Riabilitazione per i bambini motolesi di Mlali in Tanzania. 12 Agosto-04 Settembre: Fr.Francesco Borri, si reca in Visita alla Custodia dei Frati Cappuccini di Nigeria, con il Ministro Provinciale, in occasione del loro Capitolo.
Ho visitato un albergo di lusso ... A cura di Pier Alfonso, ospite de ‘Le Celle’
Ho visitato un albergo di lusso, con camere ampie e dota-
te di ogni genere di confort possibili ed immaginabili (TV satellitare, telefono, sedie foderate di stoffa pregiata, balcone con vista, ascensore…) eppure in nessuna stanza mi sono sentito a mio agio. Il proprietario, dispiaciuto per le mie lamentele, si era dichiarato disposto a farmi pagare la metà del prezzo pattuito, ma ancora una volta non mi sono sentito soddisfatto. Così me ne sono andato. Il 9 Giugno scorso ho visitato il Santuario de ‘Le Celle’ di Cortona per la prima volta. Sono stato accolto in una celletta di 2 metri quadrati, con un letto incassato al muro su tre lati, una piccolissima finestrella per il ricambio dell’aria, una scrivania in legno delle dimensioni di un comodino, una porta bassa un metro e sessanta con sopra l’immagine di Cristo in croce. Per arrivarvi ho dovuto percorrere cunicoli molto stretti e tortuosi che salivano e scendevano, giravano a destra e a sinistra. C’erano ritmi di preghiera sostenuti, da rispettare... sentivo la durezza del legno massacrarmi le ginocchia e le natiche quando mi prostravo dinanzi al Signore Iddio; ho dato una mano ai frati nella cura degli orti e a sparecchiare la tavola dopo i pasti; ho voluto digiunare a colazione e a cena per tre giorni, come gesto di penitenza, nonostante i frati mi invitassero a mangiare qualche pezzo di pane. E, alla fine, come se ciò non bastasse, mi sono sentito in dovere di dare più di quanto generalmente si paga in un albergo a 5 stelle. Una specie di carcere? Tutt’altro! Non mi sono mai sentito tanto libero e comodo in vita mia, manco fossi a casa.
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L’arte nei conventi dei cappuccini toscani
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A cura di Fr.Giacomo Carlini
nche se l’ Anno Feliciano è, ormai, concluso, abbiamo pensato che sia gesto gentile, ricordare, sospinti dalla storia, un amico di S.Felice: S.Filippo Neri (1515-1595). Il suggerimento nasce da un quadro, recentemente restaurato, del famoso Santo toscano, trasmigrato e vissuto a Roma negli anni di S.Felice.
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S.F
...
n amico di elice Il quadro non ha particolari pretese artistiche, ma il trovarsi in un convento cappuccino toscano fa pensare all’antica amicizia del santo con il coetaneo Felice. Il ritratto è pervenuto nella raccolta di opere d’arte dalla Chiesa del Romito (Firenze), forse regalato all’allora parroco cappuccino P.Filippo da Tavola (1903-1985). Nella tela S.Filippo è rappresentato nella gloria, in vesti sacerdotali, lo sguardo contemplativo. Il volto un po’angoloso, ma sorridente, sembra tuttavia trasmettere quell’aria toscanamente burlesca, che caratterizzò la sua presenza a Roma e di cui fece esperienza anche S.Felice.
Una statua in marmo per Frei Dami�o missionario cappuccino
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lle ore 15 di Mercoledì 27 marzo 2013, è stata collocata nel corridoio della Portineria del convento dei Frati Cappuccini di Massa (vedi foto in basso) accanto a S.Francesco e S.Antonio, una statua in marmo a grandezza naturale, del Missionario P.Damiano Giannotti (nato a Bozzano (LU) il 5 novembre 1898 e deceduto a Recife il 31 maggio 1997). La realizzazione di questa pregevole opera in onore e memoria di questo nostro glorioso quanto umile confratello è stata possibile per l’interessamento di P.Gianfranco Lazzari, referente provinciale per la Causa di beatificazione e per la mediazione di Don Cesare Cappè, parroco di S.Francesco in Carrara. La premura nel divulgare la conoscenza e la devozione verso “Frei Dami�o” nella parrocchia di S.Francesco e nella città, ha fatto nascere l’idea di celebrare e immortalare nel marmo un santo missionario che ha speso tutta la sua vita in Brasile predicando per ben 60 anni le Missioni al popolo del Nordeste brasiliano. Tramite le conoscenze di don Cesare ci si è rivolti alla prestigiosa ditta “Cave Michelangelo” di Carrara, gestita
in proprio da un insigne benefattore Franco Barattini per avere in dono un blocco di marmo statuario del peso di circa due tonnellate. La lavorazione è stata affidata all’ancor giovane illustre scultore prof. Luciano Massari che sapientemente ha estratto dal marmo la giusta e perfetta fisionomia del Missionario Cappuccino nel pieno della sua attività con le pertinenti insegne del crocifisso, della corona del rosario, dei sandali e dell’abito con cordone e cappuccio. La figura spira modestia, mansuetudine e serenità di chi è giustamente compreso della propria identità missionaria debitrice verso tutti delle fragranti parole del suo Signore. Nel ringraziare le suddette persone che insieme a noi hanno seguito passo passo lo svolgimento dell’opera con opportuni suggerimenti e incoraggiamenti, ci permettiamo di esprimere il nostro parere: meglio di così non si poteva fare! Pertanto con i confratelli della fraternità di Massa ci permettiamo di invitare i nostri benefattori alla nostra mensa in un giorno di loro gradimento. La Fraternità di Massa
Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: firenze.curia@fraticappuccini.it A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à
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