10 fra noi ottobre 2013

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. . . e t n e s e r p l e L’ancora d

L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto del II Definitore

N

el commentare il brano evangelico di oggi, lunedì 30 settembre (Lc 9,46-50), non ho potuto fare a meno di pensare a Francesco di Assisi. Per

più motivi: perché Gesù accostando a sé un bambino lo pone come paradigma della modalità con la quale i cristiani sono chiamati a stare accanto ai fratelli, ovvero esercitando l’unico potere concesso nella Chiesa: quello del servizio. E Francesco sa che cosa significa servire! Ma ancor di più perché quel bambino mi ha richiamato alla mente una nota tipicamente francescana con la quale anche noi, lontani discendenti di Francesco, ancor oggi siamo chiamati - credo - a fare i conti. Non parlo della letizia, non parlo della tenerezza, o dell’innocenza, tratto tra l’altro discutibile nei bambini, quanto invece della capacità di vivere sempre e solo il presente. Se ci pensiamo bene, i bambini non sono in grado di progettare il futuro, né di guardare al passato come qualcosa di irrinunciabile. Sono solo e semplicemente aggrappati ad un presente, che non sanno vivere se non dando il massimo di sé. Noi grandi viviamo invece aggrovigliati in una tentazione continua di fuggire o in un passato certo, o in un futuro nebuloso, spesso per sottrarci al peso di un presente vissuto troppo mondanamente e poco segnato dalla fede. A noi grandi piace il passato, perché siamo certi che qualche successo potremo pur sempre risuscitarlo, bravi come siamo a seppellire le sconfitte e le frustrazioni. E allo stesso tempo ci piacciono anche le fughe in avanti, in quei territori inesplorati che sono i sogni di gloria, gli stessi a cui Francesco aveva legato la sua vita e che tanta sofferenza gli provocarono all’inizio del suo cammino spirituale. Francesco, come ogni bambino, come noi stessi, quando l’anagrafe ancora era generosa, credo invece ci inviti a rimanere inchiodati ad un presente che è l’unico nel quale si dispiega la provvidenza di un Dio buono e ricco di grazia. Francesco ci invita a vivere l’oggi come ha fatto lui, sempre in ascolto del suo Signore, raccogliendo le suggestioni che il mondo, uscito dalle mani di Dio, ancora generosamente sa dispensare. E d’altra parte quale altra via sarebbe percorribile se non questa del presente vissuto con generosità e intensità? Cosa potremo trovare nel passato o nel futuro se non disperazione, al pensiero dei tempi che non sono più o del domani vestito da becchino? L’oggi è in verità l’unica parola di speranza che la fede sa pronunciare, è la parola immediata e pulita del bambino della parabola, che dopo l’incomprensibile incontro con Gesù, sarà tornato al suo presente, ai sui giochi, felice di non avere consumato invano un istante e nuovamente aperto a rispondere alla prossima domanda della vita. Buon S. Francesco a tutti! fr.Piero Vivoli

MEMO

Il 23 maggio scorso Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, ufficializzava la visita di papa Francesco nella città natale del Santo di cui scelse il nome da pontefice. Oltre la solenne celebrazione ufficiale delle ore 11:00, presso il Sacro Convento, in Piazza S.Francesco, visiterà i luoghi delle origini francescane, in cui si recherà per incontrare la variegata presenza francescana ed ecclesiale della città e del territorio: SAN DAMIANO - l’EREMO delle CARCERI- -SANTA CHIARA la PORZIUNCOLA - Rivotorto L'invito era sorto spontaneamente dal popolo appena sei giorni dopo l'elezione, e manifestato gioiosamente in piazza S.Pietro con lo striscione "ASSISI TI ASPETTA" (durante la S.Messa con imposizione del Pallio e consegna dell'anello del pescatore). è stato raccolto e fatto proprio da Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo della Diocesi, che il 12 Giugno si è recato in pellegrinaggio all'Udienza del Papa con fedeli provenienti da tutte le parrocchie diocesane. La giornata della visita, prevede un programma molto intenso, e non mancheranno gesti e parole molto significativi che Papa Francesco ci donerà per aiutarci a riscoprire la gioia e la responsabilità di essere figli di S.Francesco. Spiritualmente saremo tutti lì.

07-11 ottobre: a ‘le celle’ di cortona Esercizi Spirituali predicatore: dom sandro rotili, camaldolese Tema: “Come diventare discepoli di Gesù” 21 O t to b r e : F e s t a d e l l a P r o v i n c i a - A s s e m b l e a P r o v i n c i a l e nella sala-teatro della Parrocchia di Montughi dalle ore 9:30 fino a pranzo.


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