Fra Noi Novembre 2012

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L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o Saluto di Fr.Piero Vivoli, Definitore

G

ià illustrato durante la riunione dei Guardiani e Vicari, nell’ultimo incontro del Definitorio (30 ottobre) è stato approvato, ad experimentum, il nuovo Statuto Economico della nostra Provincia. Un documento i cui lavori di stesura erano cominciati diversi anni fa, con il contributo qualificato di alcuni confratelli, ma che abbisognava – a nostro avviso – di una necessaria opera di aggiornamento. In particolare abbiamo voluto consegnare alle Fraternità, insieme ad alcune prescrizioni tratte dal Diritto Canonico, dalle Costituzioni e dalle raccomandazioni dei CPO, un insieme di norme pratiche, frutto dell’esperienza recente, della prassi attuale di Provincia riguardo all’uso del denaro e all’amministrazione dei beni, nonché a partire dalla recente legislazione regalataci, si fa per dire, dal Governo attualmente in carica. Insomma quello che vi proponiamo vorrebbe essere un piccolo prontuario, in un linguaggio volutamente non tecnico, e soprattutto senza una pretesa di esaustività, non tanto per poter sopravvivere in un mondo che ha fatto dell’economia il primo punto dell’agenda, quanto per poter vivere con maggiore coerenza il nostro voto di povertà. Certo a quest’ultima affermazione si potrebbe obiettare che se davvero fossimo poveri, non sarebbe stato necessario produrre uno statuto economico. Ed in parte potrebbe essere vero, a meno che non si rifletta sul fatto che è proprio la povertà di mezzi a rendere necessarie regole più numerose e più stringenti, affinché l’uso di quel poco risulti sempre più corretto. E in tal senso è suffi-

MEMO

. . . à t r e v o p e Regole

ciente vedere il numero di leggi prodotte dai nostri legislatori in questo tempo di crisi, per cercare di gestire i pochi beni in modo un po’ più conforme alla giustizia! Oltre ad un linguaggio immediato abbiamo voluto ispirarci ad alcuni principi fraterni più volte ripetuti ed almeno teoricamente già entrati a far parte del nostro DNA: la responsabilizzazione di tutti i confratelli nella gestione dei beni, pur nella prerogativa dei superiori di dare l’ultimo avallo; la trasparenza della loro gestione e rendicontazione; il rispetto scrupoloso delle leggi civili; la condivisione dei beni tra noi e con i poveri, nell’ottica del distacco effettivo ed affettivo dai beni materiali, non ultimo quelli provenienti dal nostro lavoro; il principio sacrosanto delle Costituzioni che recita: “non il massimo consentito, ma il minimo necessario” (Cost. 67,3), per preservarci dalla schiavitù delle mode, dell’ultimo modello; il principio prudenziale e di buon senso a cui tante persone che sudano il pane quotidianamente si ispirano e che impone di misurare il passo a partire dalla lunghezza delle proprie gambe, nella consapevolezza che non si può abusare delle tutele superiori, specie quando queste non ci sono.

C’è poi il principio della centralizzazione così voluto dai passati governi dell’Ordine e che non vuole essere un modo per instaurare un regime da ‘grande fratello’, dove cioè la Curia tiene tutto sott’occhio e si arroga il diritto di fare da regia occulta a tutto ciò che si muove in campo economico. Né significa esautorare le Fraternità o i Guardiani dal loro ruolo di ministri del bene altrui. Semmai è il modo per togliere alle Fraternità l’ansia di dover spendere troppe energie in beghe che con l’annuncio del Vangelo hanno ben poco a che fare e che, vista l’attuale compagine fratesca, possa togliere a buona parte di essa persino il sonno che il peso degli anni è solito infiacchire. Concludo con l’augurio che il tempo trascorso a stendere e a limare questo semplice e pratico scritto, non sia stato vano, ma soprattutto che, prima ancora di essere l’ennesima accusa verso i fratelli manchevoli, possa essere un piccolo specchio per la propria vita, una piccola garanzia che davvero a quell’altissima e santa povertà, che un giorno abbiamo professato, a tutt’oggi, siamo disposti a tendere la mano.

fr.Piero Vivoli

Nell’Immagine: FF 678 (Celano, Vita II, 58)

13-14 Nov. Frascati Incontro Nazionale dei Segretariati dell’Evangelizzazione

Ad un anno dalla tragica morte dei confratelli nella terra di Tanzania 22 Nov.: ore 10:00 il ministro provinciale presiede la concelebrazione al cimitero di trespiano ore 18:30 S.Messa e Memoria a montughi - ore 21:15 S.Messa a poggio al vento-siena e Veglia di Preghiera a prato


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