L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o
. . . i t n e v e i l g Scrutare
Saluto del III Definitore
“Q
uando vedete una nuvola salire da Ponente subito dite arriva la pioggia e così accade. E quando soffia lo scirocco dite farà caldo e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo non sapete valutarlo?” (Lc 12, 54-56). Cari amici, le parole di Gesù che ci accompagnano in questi giorni sono rivolte non solo agli uomini del suo tempo ma agli uomini di tutti i tempi. Sono parole esigenti che ci mettono in discussione. Il Signore ci esorta a saper capire il senso del tempo, a riconoscere i segni dei tempi. Comprendere il tempo significa comprendere le intenzioni di Dio. Gesù dice che siamo capaci di discernere molte cose del mondo materiale forse perché queste cose ci interessano, ci stanno a cuore. Sì perché è il cuore che fa attenti i nostri occhi. Se una cosa non ci interessa siamo distratti e non notiamo i dettagli. Gesù ci chiede di essere attenti al suo disegno, alla chiamata che rivolge a ciascuno di noi ogni giorno. A tutti noi, che, con gioia ma anche con fatica, cerchiamo di seguire Gesù, è chiesta la capacità di dare un giudizio sul tempo che viviamo. Non dobbiamo dimenticare che proprio questa capacità di discernere può venire solo dall’intimità che abbiamo con Lui, dalla relazione profonda che con Lui ci unisce. Solo dallo stare con il Signore Gesù possiamo imparare a guardare la realtà con i suoi occhi, solo da Lui possiamo imparare ad amare con il suo cuore. Solo con i suoi occhi e con il suo cuore possiamo cercare la verità che si cela dietro ogni evento. Ci sono due strumenti meravigliosi che ci permettono di stare con il Signore ogni giorno, ogni volta che lo vogliamo e ci aiutano a conoscere la verità di ciò che ci circonda: la preghiera e le parole della Sacra Scrittura. C’è un pericolo che prima o poi si affaccia in tutte le nostre case e nei nostri cuori: la stanchezza. Stancarsi di scommettere sull’invisibile, stancarsi del silenzio di Dio. Quante preghiere sono volate via senza tornare indietro a portare una risposta. Quante volte abbiamo avuto la sensazione che Dio non abbia ascoltato e sia rimasto sordo al nostro grido.
MEMO
Eppure la vita dei santi ci insegna che il primo miracolo della preghiera è proprio quello di rendere salda la nostra fede e fondare la speranza che Dio è presente nella nostra storia e interviene non come vogliamo noi ma come Lui vorrà. La preghiera è il “No” che noi gridiamo a come vanno le cose, è l’inizio di una storia nuova, di una vita nuova, pulita, limpida, semplice... quella che tutti noi vorremmo. Pregare significa desiderare di cambiare sempre in meglio. La Parola di Dio letta e meditata, anche se per pochi minuti ogni giorno, è la luce che illumina il sentiero della nostra vita, l’occasione per riflettere insieme, l’invito costante all’impegno e alla responsabilità, proprio come la frase del Vangelo da cui siamo partiti. La preghiera e l’ascolto della Parola di Dio sono l’occasione che Dio ha per riversare lo Spirito Santo nei nostri cuori. Solo con Lui potremo essere vigilanti per poter leggere nelle cose della vita quotidiana la volontà di Dio.
fr.Mario Testa
22 Nov.: ore 10:00 il ministro provinciale presiede la concelebrazione a l c i m i t e ro d i t r e s p i a n o
commemorazione di tutti i frati defunti della provincia
23 Nov.: roma-s.pietro: si conclude l’ anno della fede: papa francesco incontra i catecumeni 25-29 Nov.: s.giovanni rotondo 3a settimana internazionale della riconcilia zione