L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o
Messaggio del III Consigliere Provinciale
C
2015 ANNO DELL A V I TA C O N S A C R ATA
on la solennità di Cristo Re dell’Universo la Chiesa si appresta ad entrare nell’Anno della Vita Consacrata. Il Vangelo proposto ci ha offerto una visione potente e drammatica che noi siamo soliti chiamare “Giudizio universale”, una scena bellissima che insegna tante cose sulla verità ultima della vita dell’uomo. Che cosa resta della vita quando il Signore verrà nella gloria alla fine dei tempi, quando non ci sarà più niente? Resta l’amore del prossimo: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare...” Sono queste parole che devono far pensare tutti i cristiani ma in modo speciale coloro che hanno ricevuto il dono prezioso della vita consacrata che si pone nel mondo di oggi come segno dei beni futuri, anticipazione di ciò che un giorno sarà la vita in quel Regno preparato per i giusti. La Chiesa ha introdotto un itinerario comune per prepararsi a questo evento offrendo come riflessione due lettere dal titolo molto significativo: “Rallegratevi” e “Scrutate”. La prima, traendo spunto dalle parole della Sacra Scrittura, invita tutti i consacrati a vivere la gioia come frutto della presenza e della vicinanza di Dio per quanto ha fatto e creato. “Dove sono i consacrati sempre c’è gioia” ripete il Papa. La gioia è un frutto dello Spirito (Gal 5,22) che si consolida anche attraverso la tribolazione e le prove. La fonte della gioia si deve trovare nella preghiera, nella carità, nel ringraziamento incessante. Questa nasce dall’esperienza che Dio si rivela compagno di viaggio. Si trova nell’ascolto perseverante della Parola di Dio. Si trova nel fare memoria della chiamata che Dio ha rivolto a ciascuno di noi: ”Tu sei importante per me, ti voglio bene, conto su di te”. La gioia nasce dal sentirsi amati da Dio, sentire che per Lui noi non siamo numeri ma persone.
MEMO
E’ un cammino da percorrere tutta la vita e non si raggiunge senza passare da travagli e dolori, senza la croce. La seconda lettera trova le sue ragioni nella memoria della grazia abbondante vissuta dai consacrati e invita a discernere a scrutare. La vita di fede è un cammino che conosce passaggi luminosi e tunnel oscuri, orizzonti aperti e sentieri tortuosi. Così anche la vita consacrata nel corso degli anni ha conosciuto periodi di slanci e delusioni. L’icona biblica dell’Esodo ci aiuta bene a comprendere il fermarsi e ripartire della vita consacrata. Molto eloquente è il simbolo della nube che guidava misteriosamente il cammino del popolo ora sostando a lungo, provocando disagi e rimpianti, ora alzandosi e muovendosi sotto la guida di Dio. Questo stile esigeva una continua vigilanza. Anche se a volte camminiamo nell’oscurità la fede risveglia la certezza che non è venuta meno la presenza del Signore. I consacrati sono un popolo reso libero dalla professione dei consigli del Vangelo che permette di andare oltre il presente. L’orizzonte di questo cammino intrapreso col nostro Sì a Dio non è una terra conosciuta ma una realtà nuova. Il Papa invita a camminare per le strade anche se non conosciamo il futuro come Abramo che partì fidandosi, perché questo è sempre meglio che stare fermi chiusi nelle proprie sicurezze. Il Regno di Dio ci insegna la Scrittura, si manifesta a noi nel segno del piccolo. L’attuale debolezza della vita consacrata deriva dall’aver perso la gioia delle piccole cose della vita. La prima nostra chiamata è la chiamata alla gioia come accoglienza del piccolo e ricerca del bene, vivendo insieme come fratelli. Invochiamo insieme lo Spirito Santo perchè attraverso la vigilanza e la preghiera ci aiuti a rendere le nostre fraternità luoghi in cui prende corpo e si manifesta in ma niera privilegiata il Vangelo della gioia.
Fr.Mario Testa
S I A M O N E L L ’A N N O D E L L A V I TA C O N S A C R A TA
Andiamo
incontro al
Signore
che viene
9 Dicembre :Cortona ‘Le Celle’ I ncontro per gli U nder ten 3-6 Gennaio:Cortona ‘Le Celle’ Esperienza di deserto per giovani Per informazioni: fr.Marco 346.6242401- e-mail: suisuoipassi@gmail.com