L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o
. . . a l o c c i p ù i p La sorella
Messaggio del Ministro Provinciale
O
gni nuovo anno che si affaccia sulla storia suscita speranze. Se dal cuore dell’uomo scomparissero le piccole e grandi speranze che lo abitano, l’umanità intera si troverebbe improvvisamente al buio. Le nostre speranze sono come mete luminose che ci stanno davanti e che ci invitano a camminare verso qualcosa di più bello e di più appagante questa esistenza terrena, impedendo che ci rassegniamo a lasciarci intrappolare dalle sue fatiche e dai suoi fallimenti. Speranze, non illusioni, cioè attese che non potranno essere deluse, perché poste da Dio Padre nel cuore dei suoi figli. Il Natale di Gesù, in qualche modo, le raccoglie tutte, perché è la realizzazione della ‘grande speranza’ dei popoli di poter avere Dio quaggiù tra noi.“Non lasciamoci rubare la speranza!” (E.G. 86). E’ un invito, quasi gridato,
quello di papa Francesco; se questo accadesse la vita perderebbe senso, direzione, come se ci trovassimo in mezzo ad un deserto senza nessun punto di riferimento. Il poeta francese Peguy, in un noto passaggio del poemetto “Il portico del mistero della seconda virtù”, descrive la speranza come la più piccola delle tre sorelle, che sono le virtù teologali:
“Il popolo cristiano non vede che le due sorelle maggiori, non ha occhi che per le due sorelle maggiori. Quella a destra e quella a sinistra. E quasi non vede quella ch’è al centro. La piccola, quella che va ancora a scuola. E che cammina. Persa fra le gonne delle sorelle. E ama credere che sono le due grandi a portarsi dietro la piccola per mano. Al centro. Fra loro due. Per farle fare questa strada accidentata della salvezza. Ciechi che sono a non veder invece Che è lei al centro a spinger le due sorelle maggiori. Se è vero che un giorno, terminato il suo compito di accompagnarmi fino alla soglia della casa di Dio, la ‘piccola speranza’ mi lascerà, sono certo che mi dispiacerà. La vorrei con me per sempre, per poterla ringraziare senza fine di avermi fatto vedere sulla terra attraverso i suoi luminosi occhi di bambina la felicità immensa che mi attendeva. Buon anno! Fr.Stefano Baldini Orlandini
Immagine tratta dal tema: Francesco sposa misticamente le tre Virtù teologali - Sassetta 1440.
MEMO
I CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE 2015 1° turno 12 - 15 gennaio Convento di 2° turno 19 - 22 gennaio S.Francesco - Fiesole
26-29 GENNAIO 2015: C O R S O P E R A S S I S T E N T I O F S E G I F R A Assisi - “Domus Pacis” di S.Maria degli Angeli Info: fraroberto45@hotmail.it - 349.4034990
INCONTRO A FATIMA DEI MINISTRI PROVINCIALI,CUSTODI E DELEGATI D’EUROPA
Fraternamente insieme
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al 1 al 5 Dicembre, a Fatima, si è svolto un incontro dei Ministri Provinciali, Custodi e Delegati d’Europa con il Ministro Generale, a cui ha partecipato anche il nostro Min. Provinciale Fr.Stefano Baldini Orlandini. Il tema: I Frati per le vie dell’Europa e del Mondo. Giorni intensi di studio: le relazioni dei Presidenti delle Conferenze europee, gli di scambi di esperienze e di testimonianze in reciproco ascolto e in spirito di vera fraternità. Notevole e carico di carisma l’intervento del Ministro Generale che ha dato il suo contributo nel promuovere l’impegno e la costanza di vivere responsabilmente e gioiosamente il carisma francescano nel continente europeo.
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FRANCESCO RITORNA SULLE SUE STRADE
l 6 Dicembre si è realizzato un progetto con l’inaugurazione di un monumento dedicato a S.Francesco, installato al centro di una rotatoria della variante alla Sr 71 di Camucia, presso Cortona. L’iniziativa era partita da qualche anno ed è stata voluta dalla Provincia di Arezzo, dal Comune di Cortona, dietro suggerimento ed ispirazione dei Frati Cappuccini, Minori e Conventuali, tutti presenti nel territorio cortonese. Progetto-sogno che aveva lo scopo di riportare idealmente e visibilmente Francesco sulle strade che aveva percorso 800 anni fa, nell’itinerario a lui caro, a metà strada tra la Verna ed Assisi. “Con grande soddisfazione dedichiamo questo monumento - dichiara Roberto Vasai, presidente della Provincia di Arezzo - che riveste un grande valore religioso, turistico, e
situazione sanitaria
Fr.Amedeo Senesi, dopo il grave incidente di metà Novembre, il conseguente ricovero in ospedale ad Arezzo prima e dopo la rimozione dell’ematoma cerebrale nell’Ospedale di Siena, da alcuni giorni è ricoverato presso la nostra Infermeria Provinciale in una soddisfacente condizione generale. Ora dovrà ricuperare il movimento del ginocchio e del piede sinistro, con paziente fisioterapia di riabilitazione, per ...dimenticare definitivamente la sua brutta avventura. Un grave episodio è accaduto anche al confratello maltese Fr.Goffredo Zarb, che, alla guida dell’auto, si è improvvisamente accasciato per un infarto miocardico acuto, con conseguente blocco cardiaco per alcuni minuti. È stato provvidenziale l’immediato soccorso in ospedale ed è addirittura da considerarsi miracolosa la condizione generale all’uscita dal coma, senza la presenza dei temuti gravi danni cerebrali per il lungo arresto cardiaco. E’ tuttora in ospedale per una prudente e vigilata convalescenza
Dal Diario del Ministro Provinciale CALENDARIO DI GENNAIO 2015 05 Prato-Cenacolo Francescano: Cena pro Missioni 08 Firenze-Montughi: 31ª Riunione del Consiglio Provinciale 10 Pontedera: Inaugurazione dei locali del nuovo asilo infantile 12-15: Fiesole-S.Francesco: 1° Corso di Formazione Permanente 19-22: Fiesole-S.Francesco: 2° Corso di Formazione Permanente
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artistico, ad un Santo da sempre nei nostri cuori...”. L’opera realizzata dall’artista Andrea Roggi, in bronzo, marmo e travertino, è alta oltre 4 metri. Francesco sembra voler abbracciare l’universo e pronto a spiccare il volo con quel saio sbrindellato a mo’ di ali. “E’ un abbraccio figurato, che il Santo fa idealmente a tutto il territorio e a tutti i suoi cittadini, - dice Francesca Basanieri, attuale sindaco di Cortona - e questa Statua dà il benvenuto nella nostra città e ...vuole accompagnare i pellegrini nel loro passaggio”. Nel saio del Santo, l’artista ha voluto raffigurare il sole, le stelle, il vento, il fuoco, l’acqua... simboli legati alla creazione, alla natura, alla vita, come per accompagnare l’uomo, perenne viandante sulle strade del mondo, con il suo Cantico delle Creature.
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ONOMASTICI DI GENNAIO
Fr.Luciano Meli Fr.Giuliano Nardi Fr.Mauro A. Costa Fr.Mario Maccarini Fr.Mario Folli
19 19 20 28
Fr.Mario Giovacchini Fr.Mario Testa Fr.Fabiano Cutini Fr.Valerio Mauro
AUGURI r ico r r e n z e g i u b i l a r i
30 fr.Giorgio Gherardini 85° Genetliaco
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Notizie... P on t e d e r a Sogni e realtà
SR.VERONICA, 30 ANNI DA ‘CAPPUCCINA FELICE’
l 10 Gennaio, il Ministro Provinciale parteciperà all’inaugurazione del Nido d’Infanzia ‘Antonietta Delogu’ presso il Convento dei Frati Cappuccini di Pontedera. Un sogno, nato da una volontà testamentaria, che diventa finalmente realtà. Antonietta era una terziaria francescana, donna semplice ed umile, dedita all’aiuto del prossimo, grande amante dei bambini, che purtroppo, in vita, non ha mai potuto avere, scomparsa recentemente, lasciando in eredità ai frati Cappuccini tutti i suoi averi, divenuti Fondazione che porta il suo nome. “Antonietta, in vita, aveva un sorriso per tutti - spiega l’avvocato Maria Vergnano, che fin da bambina ha frequentato la chiesa dei Cappuccini e la Gioventù Francescana e che oggi, da mamma e da legale, ha curato la nascita della Fondazione e la realizzazione del Nido -, le brilla-
vano gli occhi quando poteva aiutare i bambini … Dopo la sua morte abbiamo deciso di dare vita alla Fondazione, con i soldi che la stessa aveva lasciato ai Frati affinché tutto il bene che ha fatto in vita e i progetti che voleva realizzare, non cadessero nel vuoto”.
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G i F r a www.gifratoscana.it TOSCANA
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(1984 - 1° novembre - 2014)
Clarisse Cappuccine di Firenze e ogni anno ringraziamo il Signore per tutti i doni che sempre semina nella nostra esistenza, il 2014 appena trascorso è stato per me un anno particolare: ho festeggiato i 30 anni di vita monastica... Ho nel cuore solo un GRAZIE davvero GRANDE per tutto, a Colui che mi ha chiamata e sostenuta, per tante sorelle e fratelli che mi ha fatto conoscere e con cui ho camminato e cammino, per il mistero della Sua vita che mi è stato rivelato ed ho cercato di accogliere da ‘sorella povera’, in pieno abbandono a quella Provvidenza che si prende cura dei gigli del campo e degli uccelli del cielo... Ed ora non mi resta che cantare ad un Dio così meraviglioso, per tutto il resto della mia vita... Suor Veronica, cappuccina felice
C A M P O R E G I O N AL E
e cose più belle sono veramente quelle inaspettate e per quanto mi riguarda, il Campo Regionale Gi.Fra, è assolutamente da mettere nel contenitore ‘inaspettatamente meraviglioso’. La presenza viva del Signore e il magnifico lavoro svolto da tutti i nostri organizzatori mi hanno fatto vivere come in famiglia per 4 giorni affrontando una tematica difficile e quotidiana come quella dell’incontro... E a me ha fatto proprio bene al cuore! Tantissimi ricordi, assolutamente connessi con il tema del campo: Maestro Insegnaci ad Incontrare. Volti vecchi o nuovi, volti stanchi o feriti o sereni... tantissimi visi che mi porto dentro e che per me hanno significato di veri Incontri. Si! Perché dovete sapere che nella nostra vita sono più gli incroci che facciamo, che gli incontri...
Ma cosa significa davvero incontrare? Significa mettersi davanti all’altro, guardarlo negli occhi, prendersi cura di lui, volergli bene, aiutarlo, ascoltarlo sul serio! Mica facile eh? E così noi cristiani siamo chiamati ad essere ‘incontro’: siamo ad immagine e somiglianza di Dio d’altronde, che è ‘incontro’ per eccellenza, per sua natura! Per non parlare del nostro caro Gesù che è il Dio-con-noi, il Dio che ci incontra nella carne e che si fa incontrare da tante persone lungo tutto il suo cammino! E così, guidati dalla Parola, abbiamo considerato gli incontri che viviamo nel quotidiano: da quelli ‘in strada’, con i nostri compagni di lavoro o di studio o di viaggio, a quelli un po’ più lontani, da quelli ‘in casa’, con la nostra famiglia naturale a quelli ‘in sinagoga”’nelle nostre parrocchie e nelle nostre fraternità. (dagli appunti di Sara)
Pastorale Giovanile Vocazionale SIGNORE, COSA VUOI CHE IO FACCIA?
E’ la proposta di un Itinerario francescano alla ricerca di Dio nella propria vita, indirizzata a giovani, ragazzi e ragazze, dai 18 ai 35 anni, che desiderano intraprendere un cammino di discernimento o di crescita spirituale. Gli incontri continuano con Gennaio 2015 fino a Maggio e prevedono momenti di riflessione, tempi di preghiera e di lavoro personale e di condivisione fraterna. Si tengono negli ultimi fine-settimana presso l’Eremo ‘Le Celle’ di Cortona. Prossimo appuntamento: 24-25 Gennaio. Sempre a ‘Le Celle’ dal 3 al 6 Gennaio: Esperienza di deserto per giovani Per informazioni: 346.6242401 (fr.Marco) Oppure scrivi a: suisuoipassi@gmail.com
I giovani delle varie Fraternità GiFra della Toscana radunati a Calambrone (PI) per il Campo Regionale a fine anno 2014
Movimento francescano della toscana con il patrocinio della Facoltà teologica dell’Italia Centrale
Corso di Francescanesimo 2° Anno. Inizierà sabato, 10 Gennaio con oltre 150 iscritti. Come l’anno scorso, la scuola avrà luogo dalle 15.30 alle 18.30 presso le sale parrocchiali della Parrocchia di San Francesco, via Giacomini, 3 in Firenze. La prima lezione sarà tenuta da Fr. Giovanni Roncari, cappuccino, docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica dell’Italia Centrale. La tematica riguarda lo sviluppo della famiglia francescana, dopo la morte di San Francesco. Per informazioni: www.mofratoscana.it - mofratoscana@gmail.com - su Facebook: Movimento Francescano Toscana 3
Arte e memoria nei conventi a cura di Fr.Giacomo Carlini dei cappuccini toscani
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ensiamo che a nessuno sia sfuggito, imboccando ‘Via dei Cappuccini’ da Via Vittorio, di alzare gli occhi sul ‘Tabernacolo’, all’inizio della ripida salita che porta al Convento dei Cappuccini di Montughi. Il Tabernacolo, oggi, custodisce un affresco raffigurante la scena del ‘Perdono di Assisi’: in alto, sopra le nubi, Gesù e la Madonna; in basso, con le braccia aperte e gli occhi fissi su di loro, S. Francesco. L’affresco è protetto da sportello con vetro, dentro una grande struttura in pietra serena, con due colonne in stile ionico. Tuttavia il Tabernacolo odierno non è quello seicentesco originario (1650), attribuito al pittore Giovan Battista Vanni (1599-1660). Da una stampa pervenutaci dell’incisore Giuseppe Zocchi (1711-1767) è stato facile cogliere i lineamenti del primitivo tabernacolo come l’affresco in esso impresso: ‘Gesù deposto dalla Croce’.
Tabernacolo
del Perdono di Assisi ai piedi della salita dei Cappuccini di Montughi a Firenze
Data la profonda menomazione, alla metà del sec. XIX (1858), per iniziativa del Ministro Provinciale di allora, P.Leopoldo Corsellini da Firenze (1789-1865), il vetusto Tabernacolo e i resti dell’antico affresco furono sottoposti ad un radicale rinnovamento. La parte architettonica fu curata da un esperto muratore pratese, Niccolò Berretti, mentre al pittore pratese Marini Antonio (1788-1861) fu assegnata la nuova scena sacra: ‘Il Perdono d’Assisi’. Sul basamento del Tabernacolo è ancora leggibile l’iscrizione apposta: Tabernaculum Aevo.Inolescente.Sublabens. Renovatum.Excultumq.Est. A.MDCCCLVIII Ex Diagrammate.Nicolai.Berrettii.Archit. Et.Pictura.Antonii.Marini Coloribus. Udo. Illitis. Pio IX.Pontifice.Maximo Leopoldo II.M.D.E.ejusq.regia.Domo Stipem.Conferentibus Ob.Antiquam.Loci.Sanctitatem .
Ma la storia del Tabernacolo non era conclusa. Nel giugno 1933, in occasione dell’allargamento di Via Vittorio Emanuele II, il Comune di Firenze chiese ai Cappuccini la cessione di circa 700 metri di terreno, dove si trovava anche il Tabernacolo. Quest’ ultimo dové arretrare per circa tre metri. Il Comune, d’altra parte, si riservò il delicato compito del suo spostamento nella nuova sede e la costruzione del nuovo muro di cinta del convento. Nel 1960 si parlò di uno stato di conservazione “fatiscente; l’affresco è, forse, ormai irrecuperabile, causa l’umidità che filtra dal terreno sovrastante”. Il pronto intervento di restauro scongiurò il pericolo paventato, anche se poco dopo si ripresentarono i sintomi dei mali antichi. Il ricorso tempestivo alla “Fedeli Restauri” (1994) fu provvidenziale. L’intervento fu radicale, centrato nell’operazione stacco dell’affresco, pulitura e ricollocazione (4 Ottobre). Tutto il lavoro si svolse sotto la supervisione della Soprintendenza. Questa volta le spese furono a carico del Convento!
Nella foto a lato: Il Tabernacolo come si presenta oggi a chi si accinge a salire al Convento dei Cappuccini di Montughi. Sopra: Il Perdono di Assisi - affresco di Antonio Marini - 1858
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