L’ a n g o l o d e l D e f i n i t o r i o
. . . a i z i t o n a l La bel
Saluto del III Definitore
P
apa Francesco con grande entusiasmo nelle sue omelie ci invita ad essere docili alla Parola di Dio perché questa è novità, Dio stesso è novità. Il Signore ci chiede di avere un atteggiamento di docilità alla sua novità, anche quando le sorprese che Egli fa sembrano non rientrare negli schemi e nei piani umani. Questo è quello che vorremmo vivere ogni volta che leggiamo la pagina del Vangelo che la liturgia di tutti i giorni ci offre. Non a caso la prima parola con cui Gesù inaugura il suo vangelo è “convertitevi” un verbo usato all’imperativo. Forse in noi evoca timore, che traduciamo con cospargetevi di cenere, battetevi il petto, fate penitenza! Gesù invece ci chiede di tenere gli occhi aperti per imparare ad accorgerci di quello che sta succedendo intorno a noi, della Novità che c’è. Lo spiega proprio con le sue parole: Convertitevi perché il Regno dei cieli è vicino, si è fatto vicino, ci avvolge, è dentro di noi, cresce dentro ognuno di noi. Il Signore ci dice: Aprite gli occhi e guardate! Giratevi verso la Luce perché è qui davanti a voi. La conversione non è la causa della Luce ma l’effetto, la conseguenza della notte che in noi è stata toccata dalla Luce misteriosa di Dio. Forse abbiamo sempre pensato che trovare Dio fosse la conseguenza dei nostri sforzi per cambiare vita, quando invece è Dio che ci viene a cercare, che ci viene incontro sulle strade quotidiane e ci raggiunge prima che noi diventiamo più buoni. La verità è che siamo immersi in un mare di amore e non ce ne rendiamo conto. Quando ci accorgiamo di questo, cambia la vita, cambia la luce nei nostri occhi, cambia il modo di considerare le cose, cade il velo che ci impedisce di vedere.
MEMO
E’così che avvenne nella chiamata dei primi pescatori nel vangelo di Matteo. Dopo queste cose abbandonarono le barche e lasciarono le piccole reti per qualcosa di grande. Gesù si muove, cammina, annuncia il Vangelo e guarisce ogni sorta di malattia. La bella notizia è che Dio è con noi senza condizioni, sempre, per guarire ogni male, per curare le ferite che la vita ci ha inferto e anche i nostri sbagli d’amore. Dio è con noi e vuole guarirci sempre. La bella notizia, che Gesù racconta con la sua vita, è che se mi giro verso di Lui mi converto, cambio strada, vado verso una vita diversa, in cui ci sarà anche la difficoltà e la sofferenza ma una vita di amore. Gesù, ci dice il vangelo di Matteo, passando, vede dei fratelli, delle barche, un lavoro. Così può sembrare ai nostri occhi ma Gesù vede molto di più vede ciò che nessuno aveva saputo ancora vedere, vede quello che questi pescatori diventeranno, quello che saranno. Gesù vede in quelle persone fragili e deboli degli uomini che un giorno saranno pronti a dare la vita per Lui. Gesù dice loro: ”Vi farò pescatori di uomini”, esperti del cuore dell’uomo, imparerete come ascoltare, come rispondere alla sua fame di amore, di libertà e di felicità. Riporterete gli uomini dalla non vita, dalla vita nelle tenebre alla vita di Luce dove il sole scalda e illumina.
fr.Mario Testa
2 Febbraio: G i o r n a t a d e l l a v i t a c o n s a c r a t a incontri e liturgie presso le nostre diocesi 11 Febbraio: G i o r n a t a m o n d i a l e d e l m a l a t o preghiera e solidarietà verso i fratelli infermi
V i t a d i Fr a t e r n i t à
S
Formazione permanente
Francesco al presente Chiamati a reincarnare l’Ideale
i è svolto presso il convento di Montughi il Corso annuale di Formazione Permanente. I Relatori hanno presentato alcuni aspetti della figura di Francesco d’Assisi, cercando di stimolare l’attenzione di noi frati verso una più incisiva attuazione del carisma nel momento storico che stiamo attraversando, definito il «tempo di papa Francesco». In effetti, la figura dell’attuale papa, con il suo stile così incisivo presso il popolo cristiano e le sue chiare indicazioni pastorali, sta determinando un rinnovamento ecclesiale nel più limpido ascolto del Vangelo e del Magistero conciliare. Si tratta di un momento storico nel quale la famiglia francescana è chiamata a rinvigorire la fedeltà al Vangelo e al proprio carisma. Credo che una nota abbia percorso tutte le relazioni di queste giornate: la sottolineatura del nostro carisma singolare della minorità.
a cura di Fr.Valerio Mauro
Non possiamo dimenticare come Francesco per i suoi frati abbia fermamente voluto questo nome: “Voglio che i miei fratelli si chiamino fratelli minori”. Con una breve carrellata possiamo ricordare i vari momenti del corso: l’attenzione dei recenti studi su S.Francesco (P.Giovanni Roncari), lo sviluppo dell’ordine da una forte presenza di non letterati all’ingresso dei primi maestri parigini (P.Luigi Pellegrini), il senso moderno della spiritualità francescana (P.Prospero Rivi), la «minorità» colta nel pensiero francescano e nelle sue rappresentazioni pittoriche (Don Angelo Pellegrini). Si tratta di una carrellata che non può esprimere il senso fraterno degli incontri, vissuto come sempre nella condivisione della preghiera e dei momenti comunitari. Anche la scelta di strappare cinque giorni alla vita quotidiana è un gesto di minorità, che ci conferma nella vocazione alla fraternità condivisa. Credo che tutti coloro che hanno vissuto insieme questi giorni, possano conservarne la memoria di giorni vissuti da fratelli minori. Il Signore continui a conservarci in questa grazia.
Segretariato della Fraternità
situazione sanitaria
Il confratello Fr.Atanasio Andeini, il 15 Gennaio mattina è stato vittima di un infarto, che lo ha costretto al ricovero in Ospedale. Sarà sottoposto ad una coronarografia, nonostante che delle recenti analisi avessero segnalato due altri pregressi infarti. Risultato: le coronarie risultano impraticabili ad ogni intervento perché calcificate da anni. Seguirà un blocco renale, dovuto al mezzo di contrasto e che risulta fatale. Muore all’alba del 21, circondato dall’affetto di parenti e confratelli. La sera prima, lucido e sereno, aveva parlato ininterrottamente per molto tempo. Nella tarda serata di giovedì 23 Gennaio è arrivato nell’Infermeria Fr.Michele Cafaggini, proveniente dall’Ospedale di Pistoia, dove era ricoverato a seguito di una brutta caduta provocata da qualche malanno che lo affligge. Attualmente è tranquillo e sembra ambientarsi bene.
Dal Diario del Ministro Provinciale
Una proposta per tutti
Nella sua visita pastorale il Ministro Provinciale sta invitando ogni Fraternità ad una condivisione sulla Parola di Dio, raccogliendo le recenti indicazioni del Ministro Generale. Sulla stessa linea, il Segretariato Provinciale della Fraternità propone un percorso di lectio divina sul ‘Discorso della montagna’ (Mt 5-7). Gli incontri avranno una cadenza mensile, col seguente schema: presentazione esegetica del brano da parte di un confratello; un’ora di riflessione personale; condivisione fraterna e celebrazione eucaristica alle ore 18:00. Gli incontri si terranno sempre a Montughi, il secondo mercoledì del mese, con inizio alle ore 15:00 12 Febbraio, su Mt 5,1-19 12 Marzo (su Mt 5,20-48), 9 Aprile (su Mt 6,1-24), 14 Maggio (su Mt 6,25-7,12), 11 Giugno (su Mt 7,13-29) . Rivolgiamo l’invito ad ogni confratello che abbia il desiderio di confrontarsi sulla Parola di Dio con un atteggiamento di condivisione fraterna. Gli incontri sono proposti per una libera partecipazione; preghiamo solo chi volesse condividere il pranzo o la cena, di avvisare in tempo il Guardiano.
CaLEND ARIO DI F ebbraio 03 – 04 Montughi: 22ma Riunione del Definitorio Provinciale 10 – 12 Montecatini: Visita pastorale 13 – 15 Monte San Quirico: Visita pastorale 17 – 20 Pontedera: Visita pastorale 24 – 26 Arezzo: Visita pastorale 27 – 28/01 Marzo: Arcidosso: Visita pastorale.
ONOMASTICI di Febbraio
N.B. Nei mesi di Febbraio e di Marzo, previo accordo con i Guardiani per la data, gli orari e le modalità, il Segretario e l’Economo Provinciale si recheranno nelle Fraternità per la Visita dell’Amministrazione fraterna, a conclusione della Visita Pastorale precedentemente svolta dal Ministro Provinciale.
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Auguri
10 fr.Arnaldo Ferrantini, 14 fr.Valentino Vuga fr.Silvano Chiatti, 18 fr.Angelico Dell’Amico fr.Silvano Vedovini, fr.Silvano Nardi 90 Anni 13 fr.Fosco Ceccherini 27 fr. Leopoldo Costi
Lux perpetua luceat eis! Fr. Atanasio Andreini
(1921-2014)
E’ deceduto all’alba di Martedì del 21 Gennaio 2014. Aveva 93 anni. Dato i precedenti giorni, vissuti in uno stato vigile, ma anche di preoccupazione, il ricovero in ospedale non lasciò molte speranze. E così è stato. Il blocco renale sopravvenuto è stato fatale per la sua salute già molto compromessa. P.Atanasio non ha retto ed ha lasciato la Provincia orfana della sua presenza. L’aveva nobilmente servita per tanti anni. Ad essa aveva dedicata tutta la sua esistenza. Un semplice sguardo alla sua storia nella Fraternità dei Cappuccini di Toscana è sufficiente per rilevare la grande importanza e lo spessore della sua personalità, che si espresse nei tanti servizi offerti nella non breve stagione della sua presenza: da quello di Lettore a quello di Definitore, di Ministro Provinciale (1974-1980), senza dimenticare gli uffici di Segretario Provinciale e Nazionale della Formazione, il suo amore alle Missioni, che lo portò ripetutamente in India, in Tanzania, in Arabia e e la sua diligente e competente passione per la musica e il canto sacro. Nella sua Provincia fu Presidente della Commissione Edilizia Provinciale e di quella per le Opere d’Arte, nonché dei “Beni culturali”. Certamente P.Atanasio ha lasciato un’orma profonda nella storia della Provincia Toscana, che sarà difficile dimenticare.
Arrivederci, alla consorella ultracentenaria
Pasto ra l e G i ova n i l e Vo c a z i o n a l e
Per ragazzi e ragazze dai 18 ai 35 anni I weekend vocazionali
In
Te...
Convento di Borgo S.Lorenzo
prossimo appuntamento: 22-23 Febbraio. Per informazioni
Centro Pastorale Giovanile Vocazionale (PGV) di Borgo San Lorenzo (Fi): Tel. 055.8459385, e-mail: toscana.cpgv@fraticappuccini.it oppure: fr.Marco Bernardi cell. 346.6242401 su Facebook e su Twitter
Inoltre sul sito:
www.suisuoipassi.org E’ disponibile un commento video al Vangelo festivo,
Tre minuti di...
offerto da un frate cappuccino, che si rende disponibile per questo servizio. Per informazioni dettagliate sulla
S C U O L A D I P RE G H I ERA a L e C e ll e d i C o r to n a
vedi il sito: info@lecelle.it - www.lecelle.it o rivolgersi a:
Maria feni lencioni dalle note di Fr.Natale Cocci
Era nata nel 1913 a Camigliano (Capannori-LU) ed è ritornata al Padre, ultracentenaria, il 20 gennaio u.s. Sono due gli atti pubblici di consacrazione che Maria Feni ha compiuto nella sua vita: il matrimonio con Lino Biagini all’età di 20 anni, da cui sono nati tre figli e poi la professione nell’Ordine Francescano Secolare (O.F.S), per vivere il Vangelo secondo l’esperienza di Francesco di Assisi. Maria si iscrisse nella fraternità dell’O.F.S. di Camigliano all’età di 22 anni ed emise la professione nel maggio del 1936. Io, nella mia lunga permanenza nel convento di Camigliano, posso testimoniare, particolarmente come assistente O.F.S., che Maria ha vissuto secondo le linee fondamentali della spiritualità francescana: testimonianza di una vera vita evangelica, devozione filiale alla Madre Chiesa, amore serafico all’umanità sofferente di Cristo e alla sua SS.Madre Immacolata ed in modo speciale, una vita missionaria secondo l’esempio di Gesù e di Francesco. Ora stiamo davanti a lei con profonda ammirazione e con sincera riconoscenza verso Dio, che l’ha donata a noi come sorella e come modello: la nostra testimonianza sarà tanto più feconda, quanto più simile a quella di Maria: una carità crocifissa, che non si lascia vincere dal dolore né scoraggiare dall’ingratitudine. I suoi familiari, i parenti, il popolo gioiscono quando se ne parla e grida con venerazione alla santità di questa creatura consacrata nell’O.F.S.
cerca di
presso il
Eremo “Le Celle” 52044 Cortona (Ar) tel. 0575-603362
INCONTRO DEI POSTULANTI AD ASSISI 28-31 Gennaio2014
a cura di Luca Bruno
Ci siamo radunati nella città di San Francesco in 32 postulanti, provenienti dalle varie Province d'Italia, per fare un cammino turistico-spirituale sulle orme di Francesco e la sua conversione, cercando di far nostra la sua esperienza là, dove lui la visse. Fr.Fabio Furiasse ci ha aiutati a fare un viaggio introspettivo non solo nel cuore di Francesco, ma nel nostro cuore, per vedere che cosa gli è accaduto. Fr.Fabio partendo dalla Compilazione dei tre compagni ci ha mostrato un Francesco mercante che vuol farsi cavaliere... desiderio che verrà presto messo in discussione da uno strano sogno: un palazzo, una sposa, delle armi. Cavaliere si, ma del Signore. Pronto a rischiare la vita per realizzarsi come cavaliere a servizio di un nobile, quale gesto dovrà fare ora per essere cavaliere del Signore? L'abbraccio con il lebbroso. Dando l'elemosina a un povero che gliela chiede per amor di Dio, Francesco si chiede, ragionando ancora da mercante, come un povero possa amministrare i beni di Dio. Quando Francesco entra nella chiesa di S.Damiano prega davanti al Crocifisso, ritrovandosi faccia a faccia con quel Signore che lo vuole suo cavaliere: un Signore crocifisso, con le stimmate, nudo, povero. Dio è nudo, povero perché si è donato totalmente sulla croce. Ecco che Francesco comprende e desidera diventare come Lui perché la felicità sta nel donarsi e nel servire. In questi giorni abbiamo sperimentato una fraternità più allargata e ci siamo conosciuti fra noi postulanti. Ci siamo promessi di ricordarci reciprocamente nella preghiera, per ringraziare Dio che ci ha chiamati sulla via di Francesco, per condurci alla conoscenza intima del Cuore del Figlio.
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Arte e devozione nella chiesa dei frati cappuccini di Firenze
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A cura di Fr.Giacomo Carlini ell’Archivio Provinciale di Montughi si conserva un piccolo e breve stampato, in cui si ricorda un evento di devozione, che ebbe molto seguito fin alla metà del sec. XX. Ebbe inizio, precisamente, l’8 Dicembre 1864, quando fu eretta nella chiesa di Montughi la Confraternita di Maria SS.ma MADRE DELLA BUONA SPERANZA, a dieci anni dalla proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima. Nonostante l’atavica disattenzione alle memorie della devozione antica, è auspicabile che quest’anno, proprio l’08 Dicembre 2014, nel 150° anniversario di quella erezione devozionale nella chiesa di Montughi, ne fosse ricordato il santo evento. Nel 1864 fu incaricato di dipingere il quadro della Madre della Buona Speranza il cappuccino P. Fortunato Bogani da Empoli (1823-1899). Godeva di una certa stima come pittore e nel dipingere il quadro in oggetto fu assistito dal pittore amico Enrico Pollastrini (1817-1876).
Maria Madre della Buona Speranza
Non fu una grande opera d’arte, ma, tuttavia, si presenta bene sia come concezione che come stesura pittorica. La Madonna con il Bambino, assisa in un trono di nuvole e avvolta di luce, si presenta con dolcezza di lineamenti a proteggere la piccola imbarcazione, che naviga in un mare tranquillo, carica di 9 persone, tra cui è facile individuare lo stesso frate pittore. Il quadro di Maria MADRE DELLA BUONA SPERANZA condivise, nella chiesa di Montughi, la cappella e l’altare del quadro dell’Annunziazione del Cigoli. La Confraternità della “Madre della Buona Speranza” ebbe una ricca fioritura di iscritti fino alla metà del sec. XX. Poi decadde, sicuramente, non senza il decaduto zelo dei frati. Nel 1956, trasferita la tela dell’Annunziazione del Cigoli nel nuovo coro dei frati, il quadro della Madre della Buona Speranza ebbe l’onore di essere sistemato nella nuova cappella della Madonna. Nessuno ricordò il compito affidatole. La stessa Confraternita, che ad essa si ispirava, finì di morte naturale. La Madre della Buona Speranza rimase solo un ricordo devozionale e poi neppure questo! Anzi, negli anni 1970, un parroco decise di spogliarla dei numerosi “voti”, di cui i fedeli l’avevano adornata per ringraziamento, per venderli (si disse) e dare il ricavato ai poveri. Oggi il quadro della Madre della Buona Speranza è
olio su tavola - P. Fortunato Bogani (1864)
al suo posto, ma non chiedete a nessuno, neanche ai frati, informazioni. E’ lì, sola e negletta, senza devoti e senza memoria. Lo stesso opuscoletto del 1864, in cui si annunziava l’erezione della Congregazione della Madre della Buona Speranza, è un puro cimelio archivistico, che però parla e racconta e …rimprovera!
Movimento francescano della toscana con il patrocinio della Facoltà teologica dell’Italia Centrale
Corso di Francescanesimo Il corso, iniziato in Gennaio con oltre 200 iscritti, si articolerà in due anni: ogni anno
sarà composto da otto moduli tematici. Avrà luogo di sabato dalle 15.30 alle 18.30 nella sala parrocchiale presso il convento di San Francesco, via Giacomini, 3 - Firenze. Questa notevole iniziativa, concretizzata dalla segreteria del MoFra, realizza un sogno e un desiderio che era da anni nel cuore di tanti francescani religiosi e secolari. Per informazioni: www.mofratoscana.it - mofratoscana@gmail.com - su Facebook: Movimento Francescano Toscana
24 F ebbraio - 1M arzo E sercizi S pirituali - E remo
di
L ecceto , M almantile (FI)
Tema: Prete, profeta della Verità , della Vita e della Gioia di Dio Relatore: P.Daniel Ange informazioni: 055 8408725
7 - 11 A prile : E sercizi S pirituali
a
M ontepulciano
Comunicheremo tema e Relatore
Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 0 5 5 - 4 6 . 2 4 7 7 4 E-mail: firenze.curia@fraticappuccini.it A t t e n d i a m o n ot i z i e da l l e f r at e r n i t à
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