L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o
a m i s e r a Qu Lotta all’...autismo spirituale
Messaggio del Vicario Provinciale
F
ra le indicazioni che la tradizione della Chiesa propone per un cammino di conversione verso la Pasqua troviamo la lotta spirituale. Tema un po’ trascurato, resta una fra le tante espressioni della partecipazione alla missione di Gesù, comunicata ai suoi discepoli: l’annuncio e la realizzazione del regno di Dio, non solo ‘in mezzo a noi’, ma prima di tutto ‘dentro di noi’. Si tratta di un percorso obbligato nella formazione del cuore secondo i valori evangelici. In virtù della grazia di Dio siamo resi capaci di corrispondere all’amore ricevuto gratuitamente: Dio è ‘talmente buono verso tutti gli uomini, da volere che diventino loro meriti quelli che sono i suoi doni’ (AGOSTINO, epistola 194). Come lo scriba divenuto discepolo del regno dei cieli (cf Mt 13,52), questa lotta assume dimensioni antiche e nuove.
Francesco e Frate Mosca (Celano, Vita II, 75) In una fraternità
Sottolineo due aspetti: la lotta contro le tentazioni dell’indipendenza e dell’ozio. Non possiamo negare come il senso d’indipendenza ci seduca. Siamo attirati dall’organizzare la nostra vita senza renderne conto a nessuno; quanto ci attrae l’hortus conclusus, persino nell’annuncio del Vangelo. D’altra parte, domandiamoci quante ore passiamo al computer, alla televisione o in trastulli di vario genere che solo per autismo intellettuale potremmo valutare un modo sapiente di spendere il tempo. In questa lotta contro l’indipendenza abusiva e l’ozio mascherato ci aiutano la disciplina costante e il confronto aperto con i fratelli. Tenacemente attaccati ai nostri punti di vista, corriamo il rischio di percorrere la strada di donna Prassede, la quale “con l’idee… si regolava come dicono che si deve far con gli amici: n’aveva poche; ma a quelle poche era molto affezionata. Tra le poche, ce n’era per disgrazia molte delle storte; e non eran quelle che le fossero men care” (A. MANZONI, I promessi sposi, cap. XXV). L’ozio, poi, conduce a una tristezza inquieta, a un’insoddisfazione permanente tanto da rincorrere ogni diversivo dai nostri compiti o dagli impegni presi. Nello spirito di una rinnovata lotta spirituale, potremmo tenere presenti due aspetti. Il primo sia una decisa presa di distanza dalla tentazione di organizzare tempi e vita in modo del tutto indipendente dalla vita della fraternità. Il secondo sia la limpida consapevolezza che, per la nostra consacrazione, il tempo non è più a nostra disposizione, ma diventa luogo per la dedizione al regno di Dio, in una comunione di progetti con la fraternità alla quale apparteniamo. In questa lotta spirituale, invochiamo la grazia del Signore con le parole di Efrem il Siro, dottore della Chiesa: «Signore delle nostre vite allontana da noi lo spirito dell’ozio, della tristezza del dominio e le parole vane. Accorda ai tuoi servi lo spirito di castità, di umiltà, di perseveranza e la carità che non viene mai meno. Sì, nostro Signore e nostro Re, concedici di vedere i nostri peccati e di non giudicare i fratelli e tu sarai benedetto ora e nei secoli dei secoli. Amen». La recito ogni giorno, da quando Fr.Franco mi ha posto le ceneri in capo, invitandomi alla conversione e a credere al Vangelo.
Fr.Valerio Mauro
liberamente assunta non c'e' spazio per frate mosca; i fuchi, nel mondo umano, sono un ostacolo alla vita sociale e fraterna.
MEMO
02-06 MARZO: MINISTRI PROVINCIALI DELLA FAMIGLIA FRANCESCANA INSIEME Camposanpiero (PD) - XXXIX Assemblea Unione Famiglie Francescane d’Italia 19-20 MARZO: INCONTRO DEI FRATELLI GUARDIANI DEL CENTRO ITALIA
Roma - Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi
23-27 MARZO: E S E R C I Z I S P I R I T U A L I con Fr.Andrea Pighini
presso l’eremo de ‘La Maddalena’ a Montepulciano
V i t a d i Fr a t e r n i t à
XXXIX ASSEMBLEA GENERALE
I MINISTRI PROVINCIALI DELLA FAMIGLIA FRANCESCANA D’ITALIA INSIEME
di alto profilo del filosofo e scrittore Giorgio Agamben su ‘Francesco qui e ora’. Nel corso dell’Assemblea unitaria, i francescani si confronteranno, tra gli altri argomenti, su luci, ombre e sfide dell’unificazione delle Province d’Italia, tema che in questo momento storico, con la sensibile diminuzione del numero dei frati, sta molto a cuore a tutto il mondo ecclesiale. In serata, alla Basilica di Sant’Antonio a Padova, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Giovanni Tonucci. Giovedì l’Assemblea lavorerà divisa per singole famiglie. Venerdì, infine, la conclusione con la verifica dell’Assemblea generale e il passaggio della presidenza di turno, seguita dall’Assemblea del Movimento Francescano italiano. «Confido in un’Assemblea che ci restituisca la gioia della nostra vocazione, intrecciando gli input di Papa Francesco e l’eredità sempre provocante di S.Francesco, che ci motivi ulteriormente sul dono che noi frati francescani possiamo fare a questo mondo spesso frammentato e disorientato, ovvero quello della fraternità - esorta padre Voltan – Una fraternità capace di testimoniare, aldilà di tutti i limiti che abbiamo, l’amore di Dio vivendo da fratelli. Una fraternità aperta e premurosa verso il mondo, soprattutto con chi soffre».
Essere per andare… Con frate Francesco testimoni gioiosi
I
Ministri Provinciali della grande famiglia francescana Frati Minori, Conventuali, Cappuccini e Terz’Ordine Regolare si incontreranno dal 2 al 6 Marzo per la 39° Assemblea generale presso la Casa di Spiritualità dei Santuari Antoniani a Camposampiero (PD). Il tema dell’incontro annuale, che in questa edizione cade nell’anno della Vita Consacrata, è Essere per andare… Con frate Francesco testimoni gioiosi. Sono attesi da tutta la penisola una settantina di frati. Tema conduttore dell’Assemblea sarà riflettere su come vivere oggi il carisma di Francesco d’Assisi, ‘testimone di un Vangelo vissuto sine glossa e con la gioia nel cuore’. La grande famiglia francescana non poteva che ispirarsi anche alle parole di Papa Francesco, scritte nella Lettera ai consacrati del 21 Novembre scorso: l’anno della Vita Consacrata “ci chiama a vivere il presente con passione, a diventare testimoni e artefici di quel “progetto di comunione” che sta al vertice della storia dell’uomo secondo Dio”. L’Assemblea si aprirà lunedì pomeriggio con i saluti del Presidente di turno, fr.Alessio Maglione del Terz’Ordine Regolare e a fare gli onori di casa sarà il Ministro Provinciale della Provincia di S.Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Fr.Giovanni Voltan. La relazione sul tema generale dell’Assemblea sarà tenuta martedì pomeriggio dall’Arcivescovo francescano Josè Rodriguez Carballo, segretario della Congregazione vaticana per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, già Ministro Generale dei Frati Minori. Mercoledì sarà la volta per un intervento
situazione sanitaria
Agli inizi del mese di Febbraio, Fr.Fedele Brizzi ha subito un intevento chirurgico piuttosto delicato per un’ernia cervicale che gli procurava notevoli fastidi invalidanti. L’intervento, ben riuscito, gli permetterà di ritrovare una buona funzionalità e la consueta vivacità pastorale, dopo una lunga e anticipata ...quaresima di convalescenza.
ONOMASTICI DI MARZO
15 Fr.Cesare Brandi 26 Fr.Emanuele Aceto 17 Fr.Patrizio Baldini 19 Fr.Giuseppe M.D.Giudice 30 Fr.Amedeo Ferretti, 26 Fr.Emanuele Garofalo, Fr.Amedeo Senesi
AUGURI anni v e r sa r i
01 Fr.Mario Maccarini 03 Fr.Natale Cocci 04 Fr.Gacomo Carlini 28 Fr.Lamberto Tozzi
85° genetliaco 85° genetliaco 65° di Sacerdozio 80° genetliaco
Quel ‘ tatto cappuccino’ a cura di Giacomo D’Onofrio del cappellano...
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e serviva un termometro per misurare la stima e l’affetto di cui godono i Cappuccini lungo le corsie dell’ospedale Misericordia di Grosseto, è arrivato attraverso la Giornata del Malato, che la Diocesi di Grosseto ha celebrato nel nosocomio cittadino. Al mattino il Vescovo Rodolfo Cetoloni ha fatto visita ad alcuni reparti (pronto soccorso generale e pediatrico, setting di medicina e setting di chirurgia); nel pomeriggio ha presieduto la Messa nella cappella ospedaliera. In entrambe le occasioni fr. Amedeo e fr. Erik, col bruno saio cappuccino, hanno fatto da anfitrioni dimostrando una familiarità, un’amicizia, una collaborazione fattiva e sincera con moltissimi medici ed infermieri, coi volontari ospedalieri e con tante persone che hanno voluto essere presenti a questa giornata. E’ bastato, poi, che la foto dei due Cappuccini fosse postata sulla pagina facebook della diocesi maremmana per assistere ad un vero e proprio benevolo assalto ai due religiosi, con tantissimi mi piace cliccati sotto la foto e con tanti commenti di elogio, gratitudine, affetto per il loro infaticabile servizio non solo tra i malati, ma anche fra il personale medico e paramedico. Il Vescovo Cetoloni sapeva di quanta stima godevano i frati in Maremma, ma in occasione della Giornata del Malato ne ha avuto una prova ancor più efficace ed evidente, esprimendo lui per primo il grazie alla Provincia Toscana dei Frati Minori Cappuccini per questo indispensabile servizio, che perdura ormai da decenni e che ha reso i Cappuccini una presenza cercata, apprezzata, preziosa per molti.
Nella foto: Messa del malato celebrata nella cappella dell'ospedale Mi-
sericordia di Grosseto. Da sinistra fr.Erik Mwakibete, il Vescovo Rodolfo Cetoloni e fr.Amedeo Ferretti, da decenni l’angelo custode dell’Ospedale.
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Notizie...
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a cura di Fr.Marco Bernardi
ontinuano i weekend vocazionali presso l’Eremo LE CELLE di Cortona; nei prossimi incontri stiamo affrontando la tematica della scelta di vita. Nel weekend di Febbraio abbiamo fatto visita al Monastero Cistercense della SS.Trinità in Cortona. La Badessa del Monastero Madre Luciana, insieme con sr.Benedetta (vedi foto), hanno donato ai giovani, partecipanti al Corso di discernimento vocazionale, una viva testimonianza della vita consacrata monastica. I ragazzi e le ragazze sono stati colpiti dagli sguardi luminosi delle due monache. Il 28 Febbraio, presso la GiFra di Lucignano, fr.Marco Bernardi ha affrontato, in una catechesi, le 15 malattie spirituali del cristiano, indicate da Papa Francesco nell’udienza per gli auguri natalizi ai membri della Curia romana. In Marzo, oltre il weekend vocazionale 21-22 Marzo, la PGV sarà impegnata nel secondo incontro in preparazione alla GMG 2016 di Cracovia con la GiFra di Lucignano e di Siena; gli incontri prevedono
Spazi per l’ Evangelizzazione
Pa s t o r a l e G i o va n i l e Vo c a z i o n a l e CON I GIOVANI IN MONASTERO
una riflessione sulle Beatitudini, come indicato da Papa Francesco. Nell’incontro di Marzo, il 28 p.v., affronteremo la terza e la quarta Beatitudine: Beati i miti e quelli che hanno fame e sete della giustizia. Presso l’Eremo LE CELLE la PGV è impegnata nell’animazione dei gruppi giovanili delle parrocchie che visitano il santuario francescano, offrendo la possibilità, non solo di conoscere S.Francesco, ma in particolare il nostro carisma cappuccino grazie alla testimonianza dei nostri frati.
a cura di Fr.Luigi Ruggiero
Carissimi, anche se da tempo non ricevete nostre notizie su “Fra noi” aggiornarvi sul nostro Servizio nell’ annuncio della parola. Fr.Luigi Lorusso ed io, aiutati di tanto in tanto da alcuni confratelli, che ringrazio con gioia, abbiamo raggiunto una interessante attività nell’ambito della Predicazione. In questo momento vi scrivo dal nostro convento di Livorno perché con fr.Mario Giovacchini, Parroco, abbiamo deciso di prepararci al 50° di Sacerdozio del confratello fr.Fedele Brizzi con una Missione parrocchiale nel prossimo Ottobre. Fra qualche giorno saremo a Sant’Albino, presso Montepulciano, dove con fr.Fabrizio Pallotti, ivi parroco, faremo una Missione parrocchiale. In Maggio, collaborando con i Frati Cappuccini del Centro Italia, saremo a Cantalice per il Centenario di San Felice nostro confratello e anche lì vivremo una Missione. Chiudo l’elenco e aggiungo che la nostra Scuola di Evangelizzazione Sant’Andrea a Ponte a Poppi, cresce con i suoi Corsi. Per grazia abbiamo iniziato i nostri corsi anche a Peccioli, presso il nostro antico convento, come seconda sede della nostra Scuola. Lodate e benedire il Signore e pregate con noi e per noi.
a Livorno R inasce la Gioventu' Francescana A
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ltissimo Signore Dio, benedici e illumina questi nuovi fratelli e sorelle, perché desiderano seguire in tutto i tuoi disegni. Benedici e fortifica il loro proposito di servirti come Francesco, in gioia, umiltà e semplicità, attraverso la loro vita fraterna nella Gioventù francescana. Amen.
na ventina di ragazzi e ragazze di Livorno che gravitano presso i Cappuccini della SS.Trinità, sono finalmente pronti ad intraprendere l’esperienza della Gioventù Francescana. Dopo due anni di organizzazione e dopo aver riflettuto a lungo, insieme a P.Mario, che oltre parroco è assistente GiFra regionale, hanno deciso di iniziare il cammino francescano, seguendo l’esempio di tanti ragazzi e ragazze, che in Toscana ed altrove, ormai da anni hanno costituito delle belle e vivaci fraternità. Pertanto grande festa a LIVORNO per il primo Marzo: con il Rito dell’Accettazione comincia l’avventura... Davanti a Dio ma anche davanti alla Parrocchia e alla città, prenderanno l’impegno di vivere il vangelo con la gioia, la fedeltà, l’entusiasmo di Francesco e di Chiara di Assisi. Impegno non facile, ma certo in grado di dare maggiore senso alle loro giovani vite, più motivazioni nella testimonianza di fede tra i loro coetanei, maggiore discernimento nelle scelte future, più serenità nelle loro attese e speranze.
L'abbraccio del Padre...
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a fede, - diceva Sabrina in questi ultimi mesi della sua giovane vita - è la molla che mi aiuta a ...non mollare! Infatti, nonostante tutto, si era sposata nel Maggio scorso ed aveva scritto a Papa Francesco per renderlo partecipe della sua lotta tenace contro il cancro. Il suo sogno, prima di morire, era quello di poterlo incontrare per abbracciarlo, perché - diceva - Francesco mi è di grande aiuto in questa mia lotta quotidiana... E il sogno si è realizzato a fine anno... e quell’abbraccio forte forte ha commosso il Papa, ha commosso il mondo! Francesco, attraverso Sabrina, volle inviare a tutti un messaggio di speranza e di vita, dicendo no alla rassegnazione. La giovane e coraggiosa donna era stata il movente che lo ha fatto gridare al mondo di non arrendersi, neanche di fronte alle malattie e alle difficoltà, fisiche e morali. Quel giorno Sabrina aveva ricevuto il sostegno per la fase più difficile del suo percorso ed aveva pregustato l’infinita tenerezza dell’abbraccio decisivo: quello del Padre!
Dal Diario del Ministro Provinciale CALENDARIO DI MARZO 02-06 Camposampiero (PD): 39a Assemblea Generale dell’Unione Conferenze Ministri Provinciali della Famiglia franc. d’Italia 09-10 Camerino e Leonessa: Visita fraterna 11-13 Monte San Quirico (Lucca): Visita Pastorale 14 Montecassiano (MC): Prof. Perpetua di Fr. Francesco Mengoni 17 Montughi (Firenze): 33ª Riunione del Consiglio Provinciale 19-20 Collegio S.Lorenzo (Roma): Incontro dei Guardiani delle Province del Centro Italia con il Ministro Generale 23-27 Montepulciano: Esercizi Spirituali
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Arte e memoria nei conventi dei cappuccini toscani a cura della Dott.ssa Antonella Grassi
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uesta famosa incisione, che immortala la bella Salita alla Chiesa e Convento dei Cappuccini di Montughi, fu opera di Giuseppe Zocchi, importante pittore, disegnatore e incisore italiano (1711-1767), che svolse la sua attività soprattutto in ambito fiorentino. Lo Zocchi, da modesto decoratore che era, fu avviato alla sua brillante carriera dal marchese Andrea della nobile famiglia fiorentina dei Gerini, che gli commissionò quella che sarebbe diventata poi la sua opera principale: una serie di 25 vedute della città di Firenze e 50 di ville granducali e luoghi nei dintorni della medesima. Il lavoro vide la luce a Firenze nel 1744, con il titolo Vedute delle ville e d’altri luoghi della Toscana, presso Giuseppe Allegrini Stampatore in rame.
L a salita dei C appuccini
La salita dei Cappuccini è l’incisione n. 57. Zocchi ne fu il disegnatore, mentre l’incisore a bulino sul rame fu Marcantonio Corsi. L’incisione è una tecnica artistica e, a differenza della xilografia che viene fatta su legno, è fatta su rame, che viene inciso con un bulino e può essere sia in cavo che in rilievo: è possibile distinguere una xilografia da un’incisione, perché quest’ultima presenta tonalità diverse di chiaroscuri, come i grigi, assolutamente assenti nella xilografia, fatta solo di tratti neri.
Al centro dell’immagine possiamo ammirare la salita al Convento, allora Via di S. Marta, lastricata in pietra, come possiamo vederla oggi, animata e resa viva da frati, persone e animali. In coincidenza con il piazzale di accesso alla Chiesa, notiamo una scalinata a semicerchio, oggi non più esistente, e più in alto la grande Croce su basamento di pietra, che invece possiamo ancora ammirare. All’inizio della salita, a destra, lo sguardo è attratto dal solenne ingresso a “Villa Granduchessa”, la villa di Maria Antonietta di Lorena, oggi sede del “Cottolengo”, in precedenza appartenuta a Luigi Napoleone, re di Olanda, fratello di Napoleone. Sulla sinistra, invece, sotto il ciuffo di cipressi e abeti del boschetto conventuale, il tabernacolo oggi detto del “Perdono”. In origine, come ci testimonia questa immagine, vi era raffigurata una “Pietà” (o Deposizione), dipinta da Giovan Battista Vanni negli anni 1599-1600. Oggi vi possiamo ammirare il dipinto ottocentesco di Antonio Marini, raffigurante appunto il Perdono di Assisi. Fu P.Felice da Porretta (1871-1945) che, nel Giugno 1932, scrisse all’allora Podestà di Firenze per richiedere che all’antica salita fosse donato il titolo di “Via dei Cappuccini”. E così fu! Tutte le salite sono sempre faticose da percorrere, ma alla fine, per chi sale, c’è sempre un premio: la Salita dei Cappuccini regala una stupenda visione di Firenze, un po’ meno famosa di quella che si può ammirare dal Piazzale Michelangelo, ma senz’altro non meno suggestiva.
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