Fra noi 6 giugno 2014 a4

Page 1

L’ a n g o l o d e l M e s s a g g i o

... o i D a o t s o p Far

Saluto del IV Consigliere Provinciale

L

a bella stagione c’invita a camminare assieme a piedi nudi, giocando un po’ nei prati della vita. Dio gioca con noi. La bellezza del rigoglio della natura ci permette di cogliere con stupore il fulgore del creato e delle creature. Nella comunione scopriamo la nostra missione: ‘contemplare’, grazie alla bussola del Vangelo e al fuoco dell’Eucaristia. Con leggerezza e sobrietà accogliere l’esperienza d’incontro con l’esplosione dell’Invisibile che si rende visibile nell’abbraccio pacificante. Avere gli occhi della Pentecoste, aperti ai nuovi segni dei tempi nella concretezza della nostra realtà, nella promozione della nostra itineranza che è dono e relazione di amore. Nella ricerca spirituale ed antropologica incontriamo Dio anche senza saperlo. Non riusciamo a dire che percepiamo il bisogno di Amore, di lasciarci amare. Si tratta di riscoprire un’attenzione nella carità, nell’unione sponsale con Dio e i fratelli che trasforma, dona senso. Da pesanti diventiamo leggeri. Contenti di esserci alla luce della Trinità che inabita in noi e fra noi. Aiutiamoci nell’entusiasmo a condividere la notte oscura, a conoscere che solo nella carità, nella tenerezza c’è il nostro servizio, la nostra missione. I nostri occhi devono irradiare accoglienza, calore, luce. Abbiamo il Risorto fra noi che dona coraggio, speranza, fiducia. Per arrivare all’unione che ci trasforma passiamo attraverso l’abbandono come Lui, la sapienza e follia della croce ci libera, ci guarisce dalle nostre ferite. Diveniamo

MEMO

uno nell’amore nella ‘schola amoris’ che è ‘via crucis’. Se non abbracciamo subito la croce quando si presenta, rischiamo di non sentirci feriti dalla sproporzione con cui Dio ci ama. Nella tiepidezza possiamo non avvertire la pazienza infinita di Dio nei nostri confronti, per le nostre fragilità. Stiamo attenti! Edith Stein, prima del suo incontro con la croce, usciva di casa con il desiderio di non farvi ritorno. Questo pericolo c’è per ognuno di noi nell’individualismo, nel relativismo, nello slittamento funzionalistico. Nell’empatia fra noi, grazie a Gesù in mezzo a noi, cogliamo la dinamica radicale con cui entriamo in contatto con la vita, con la promozione della dignità della persona creata ad immagine della Trinità, soprattutto, dimenti-

Far posto veramente a Dio nella gioia piena delle nostre fatiche

candoci di noi stessi, aiutiamo i nostri fratelli a guarire dalle loro sofferenze. Cari fratelli frati, abbiamo la consapevolezza che Dio è sempre più grande della nostra capacità di pensare, di fare, di contemplare. Siamo suoi. L’Amore è un sì. L’Amore è luce, l’Amore è occhio. Rendiamo visibile Cristo con la nostra vita. Come frati mattacchioni siamo araldi e giullari di Dio, missionari della speranza, servitori della gioia. Siamo chiamati per cose grandi, per il Regno. San Bonaventura c’invita a cogliere il senso pieno del nostro cammino: “Sulla terra… possiamo contemplare l’immensità divina mediante il ragionamento e l’ammirazione; nella patria celeste, invece, mediante la visione, quando saremo fatti simili a Dio, mediante l’estasi… entreremo nel gaudio di Dio”. Fr.Alfredo Maria Paladini

27 Giugno : S a c r a t i s s i m o C u o r e d i G e s ù GIORN ATA PER LA S ANTIFIC AZIONE DEI S ACERDO TI 8-13 Settembre: E s e r c i z i S p i r i t ua l i P.R a n i e r o C a n t a l a m e s s a “Tutti furono Pieni di Spirito Santo” come sperimentare la grazia di una nuova Pentecoste domus laetitiae Viale Giovanni XXIII, 2 - 06081 Assisi (PG) tel. 075 812792


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.