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Editoriale
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News
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Il cartone in-sto di Alexia Rizzi
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di Alexia Rizzi
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a cura della Re
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a cura della Re
Lo storytelling
promozionale
di Alexia Rizzi
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Retail | Eventi
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Rubrica | Eve di Alexia Rizzi
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Rubrica | Niuo gh
di Giannina Aira
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Stampante UV Curable a letto piano Jeti Titan HS
Jeti Titan S/HS si tuffano nella stampa di grande formato Le nuove Jeti Titan S ed HS rappresentano la nuova generazione di stmapanti a letto piano con un rapporto prezzo/qualità ineguagliabile. Montano l’ultima generazione di teste di stampa Ricoh Gen5. Queste stampanti UV a letto piano con 6 colori e bianco ad alta qualità e velocità con il costo più economico, producono applicazioni top sia per indoor che per outdoor.
Jeti Titan S ed HS sono abbinate al rivoluzionario workflow per il grande formato Asanti. Come la riduzione di costi e tempi di lavoro, così anche la complessità delle lavorazioni di pre-stampa sono diminuite drasticamente, grazie all’eliminazione degli errori e dei rifacimenti.
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editoriale di
susanna
bonati
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Registrazione: Tribunale di Milano n. 23 del 19/01/07 Anno VII - n° 03 | 2014
Direttore responsabile e creativo:
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Redazione:
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parola al
direttore!
susanna.bonati@sunnycom.it
Chiudi gli occhi e immagina il punto vendita dei tuoi sogni... Se per Natale vi fosse dato di esprimere un desiderio mirato a fare materializzare davanti ai vostri occhi il negozio dei sogni, cosa chiedereste? Dove vi piacerebbe fare shopping, oggi, alle soglie del 2015, quando imperversa l’e-commerce e di fatto è possibile ordinare tutto quello che volete (dalla pizza alle scarpe, dalle vacanze alla nuova lavatrice), semplicemente, toccando lo schermo del vostro smartphone smartphone? Sarebbe un negozio di prossimità o
Esiste il retail che fa sognare!
Hanno collaborato:
Gabriele Goretti, Massimiliano Pivetta, Alessandro Miani e David Weinberge.
Stampa:
Reggiani - Gavirate (VA) Tel +39 0332 755300 Tiratura: 8.000 copie Una copia euro 5,00 - Arretrati euro 10,00 Abbonamento 4 numeri: Italia euro 20,00 - Estero euro 40,00 Ufficio Abbonamenti: tel. + 39 02 48516207 e-mail: abbonamenti@sunnycom.it I pagamenti possono essere effettuati: - on-line con carta di credito su http://abbonamenti.sunnycom.it - CCP n° 31993207 intestato a: sunnycom publishing srl milano Iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 14289 del 15/07/2005 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. Posta Target Magazine (SMA autorizzazione LO/CONV/037/2010) CMP di Milano-Roserio - Contiene I.P. - In caso di mancato recapito inviare al CMP di Milano-Roserio per la restituzione al mitt. previo pagamento dei resi sunnycom publishing srl direzione, redazione e amministrazione: via stromboli, 18 - 20144 Milano tel. +39 02 48516207 - fax +39 02 43400509 Associato a:
un grande shopping mall in una località esotica, il retail design sarebbe high-tech o vintage e, ancora, sarebbe un self service o desiderate una vendita assistita da professionisti specializzati e capaci di rispondere a tutte le vostre domande? Non sappiamo quale siano i desideri di tutti voi, ma possiamo affermare con certezza che se non esiste il negozio dei sogni di sicuro esiste il punto vendita che fa sognare. Tutti i trend che abbiamo raccolto durante quest’anno – che è cominciato per tutti noi con la grande kermesse di EuroShop – possono essere sintetizzati in due parole: emozionare e stupire. Il retail del 2014 ha fatto di tutto per coinvolgere non intrattenere, coccolare non sedurre, stimolare non incuriosire: non ha giocato con le emozioni, se n’è preso cura, è andato a fondo e ha toccato quelle corde dell’emotività che spingono l’individuo consumatore a lasciarsi cullare da una spettacolarità che a volte sa di casa, altre di inconsueto, di materiali nuovi, di ambientazioni inaspettate, di esperienzialità pura e di interazione vera tra persona e persona che il web per quanto friendly e intrigante non potrà mai dare!
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news
Tyco Retail Solutions ha lanciato TrueVUE 5.1, che accelera i tempi delle implementazioni RFID su larga scala in ambito retail a costi più contenuti. Questa versione di TrueVUE semplifica la configurazione e il controllo centralizzati della gestione dell’inventario per favorire accuratezza, visibilità ed efficienza operativa. Le nuove funzionalità consentono inoltre ai retailer di ottimizzare gli investimenti esistenti in dispositivi iOS per le transazioni RFID e di supportare le strategie di mobility nel punto vendita.
Roma, riapre il
Disney Store
Nuovo look per il Disney Store di via del Corso a Roma che da sabato 6 settembre è diventato una magica tappa obbligata per romani e turisti. Alessia Marcuzzi è stata madrina d’eccezione dell’anteprima alla stampa affiancata da Topolino e Minnie giunti per l’occasione da Disneyland Paris. Lo store dopo il restyling è ancora più magico grazie all’inserimento di nuovi elementi: il soffitto di un locale è stato affrescato con i temi dello Zodiaco interpretati in chiave Disney, mentre alle spalle delle casse diversi schermi proietteranno clip di film Disney vecchi e nuovi per far sognare proprio tutti.
www.tycoretailsolutions.com
www.disney.com
.it m o c y n n u vision.s
Retail design
e Marketing
Scritto da Massimo Pegoraro, “Retail design e marketing. Progettare per il ritorno dell’investimento”, mostra in che modo un’azienda debba prepararsi prima di approcciare un architetto per la progettazione di un punto vendita. Quali domande farsi prima di iniziare e come arrivare a realizzare un punto vendita che sia esteticamente piacevole e funzionale, e soprattutto serva allo scopo per cui è stato creato.
www.francoangeli.it - www.popai.it
ExpoExpress by Adverteam Italia in viaggio per l’ 6
o, Massimo Pegorar al ura laurea in architett oe Politecnico di Milan ge Master in Marketin IED Comunicazione allo to ora lav ha o, di Milan nel come consulente gine campo dell’imma retail coordinata e nel l, design con Diese e Dolce&Gabbana l diversi marchi de e Th ly On o pp gru cente Brave. È stato do di Retail Design e Marketing nei corsi e o, master di IED Milan I. PA PO n co collabora
Apre in Italia il primo KFC KFC ha scelto la capitale per il suo debutto italiano: ha aperto a Roma il primo Kentucky Fried Chicken, il tempio del pollo fritto cucinato secondo ricetta segreta la cui insegna rossa, che raffigura il volto rassicurante del colonnello Sanders, è famosa in tutto il mondo. La catena che adesso fa parte della grande famiglia Pepsi (come Pizza Hut) conta infatti più 13 mila ristoranti in più di 80 paesi del mondo ha di recente inaugurato un punto vendita nel centro commerciale Roma Est.
www.kfc.com
L’ESORDIENTE DI TALENTO. KAPA® tech è il nuovo pannello in espanso leggero di 3A Composites. La composizione pionieristica, in poliuretano espanso e pelli di alluminio, abbina leggerezza a rigidità. KAPA® tech è inoltre certificato Euroclasse B; è il primo pannello KAPA® a rientrare nella categoria “difficilmente infiammabile“. VANTAGGI: � Le sue caratteristiche sono perfette per molteplici applicazioni nei settori trasporti ed industria, oltre che nella comunicazione visiva
Digital signage
per Fiera Milano
Il quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho si è dotato di un circuito di video in linea con le nuove tendenze della comunicazione e della pubblicità. Il circuito di digital signage è a disposizione delle mostre per comunicare messaggi promozionali che si integreranno con le tradizionali affissioni statiche, usufruendo delle potenzialità della comunicazione animata, sia in formato televisivo sia in formato grafico. Fino a dicembre 2014 il circuito è composto da due led-wall a cui sono stati affiancati una decina di totem di grandi dimensioni disposti lungo Corso Italia e messi temporaneamente a disposizione da EXPO 2015. Dall’inizio del prossimo anno il circuito sarà esteso all’intero quartiere con differenti formati video.
www.fieramilano.it
� Leggero, adatto per esterni e per interni � Buona stabilità dimensionale abbinata a rigidità � Buone proprietà isolanti � Classe europea al fuoco Bs2d0, „difficilmente infiammabile„ secondo EN 13501 � Si lavora facilmente con l’ausilio delle più diffuse macchine per la lavorazione dei metalli e del legno � Laminabile senza rischio deformazione � Adatto alla stampa digitale diretta � KAPA® tech può essere piegato Scrivici una email per ricevere una scatola campione gratuita di KAPA® tech!
3A Composites GmbH 49090 Osnabrück, Germania Tel. +49 (0) 541-121 93 12 Fax +49 (0) 541-121 93 93 display.eu@3AComposites.com www.kapa.eu
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Corner per gallerie commerciali firmati CRC
PET SHOP: INAUGURATO LO SCORSO OTTOBRE IL NUOVISSIMO STORE MAXI ZOO DI VIALE CERTOSA, IL PRIMO PET SHOP MILANESE DOTATO DI DOG CAMP. ANNUNCIATO ANCHE IN ITALIA IL FORMATO MAXI ZOO XXL, PUNTI VENDITA DI GRANDI DIMENSIONI (OLTRE 1.200 MQ), CON 15.000 ARTICOLI IN ASSORTIMENTO. WWW.MAXIZOO.IT
CRC Arredamenti propone una soluzione di arredo originale, studiata ad hoc, per ambienti dedicati alla distribuzione organizzata come centri commerciali e supermarket. La soluzione di arredo per l’ideazione di corner nei vari centri commerciali, nata in sinergia con “L’Officina dei Sapori” e il “CaffèClub”, è la più idonea per spazi polifunzionali dalle linee molteplici, che sposano sempre e comunque le esigenze pratiche di funzionalità e organizzazione.
www.crc.it
Nuovo volto per
Old Wild West
Il personaggio televisivo Ezio Greggio è testimonial della campagna tv della catena Old Wild West, steak house famosa in Italia per il suo inconfondibile stile western. Uno degli oltre 100 ristoranti è stato il set delle riprese. L’AD Marco Di Giusto: “Una scelta vincente per la notorietà del format, con l’artista è stato subito feeling”.
www.oldwildwest.it
Lidl è partner di Gambero Rosso Lidl e Gambero Rosso hanno siglato un accordo di collaborazione triennale. Una giuria di esperti di Gambero Rosso altamente qualificati ha assaggiato e valutato, sulla base del criterio qualità/prezzo, i prodotti “Made in Italy” Lidl facenti parte delle linee: Italiamo, Deluxe e i vini di Cantina Lidl. A seguito della degustazione, i prodotti testati che hanno superato la selezione, sono stati valutati con “Gli Gli Scudetti”, simboli dell’eccellenza e di ottimo rapporto qualità/prezzo, ideati da Gambero Rosso in esclusiva per Lidl.
www.lidl.it
La nuova stampante portatile per scontrini Epson TM-P20 è piccola, leggera, agganciabile alla cintura e consente di avere sempre le mani libere, semplificando il lavoro degli addetti alle vendite. È disponibile in due modelli. www.epson.it
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Inaugurato il primo Dorelanbed bolognese È stato inaugurato lo scorso 19 ottobre, con un evento aperto al pubblico, il primo Dorelanbed bolognese, ottavo della regione Emilia Romagna. Uno spazio dedicato alla cultura del buon sonno, basato sulla shopping experience e sulla expertise della consulenza, che porta nel capoluogo emiliano tutta l’eccellenza del made in Italy di cui l’azienda forlivese da 46 anni è ambasciatrice in Italia e all’estero. Altre 15 le aperture sono previste entro il 2017, mentre cresce del 18% il fatturato dei Dorelanbed. www.dorelanbed.it C
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Temporary Store
Náttúra
Náttúra, celebre brand del gruppo Eurofood, punta sul proximity marketing e inaugura il suo primo temporary shop monomarca proprio nel cuore di Milano, all’interno delle Stazione Centrale. Per lo sviluppo di questo inedito progetto di retail, ha scelto di affidarsi ad Adverteam, che vanta una lunga collaborazione con Eurofood. L’agenzia milanese “around the line” ha studiato e ideato il concept, progettato lo spazio e gestito il coordinamento del progetto.
www.adverteam.it
news
Nell’era del manichino gico smart e tecnolo Almax e Smart Beacon presentano “Smart Mannequin” un manichino innovativo che, sfruttando il protocollo BLE (bluetooth low energy) e grazie alla tecnologia iBeacon, dialoga con gli smart-phone dei clienti all’interno del negozio; un vero e proprio strumento di comunicazione, capace di registrare i comportamenti di acquisto, raccogliere dati e offrire un’esperienza della visita in-store customizzata per il cliente. www.almax-italy.com -www.smartbeacon.it
E-CLIPS BY MYLEDESIGN È UN CONCETTO DI ILLUMINAZIONE A LED SVILUPPATO DA LINZ ELECTRIC, SOCIETÀ ITALIANA DEL GRUPPO PEDROLLO. IL NUOVO CONCEPT DI LUCE E DESIGN È BASATO SULLA POSSIBILITÀ DI CAMBIARE FACILMENTE L’ATMOSFERA DI UNO SPAZIO ATTRAVERSO UN INNOVATIVO SISTEMA DI COVER MAGNETICHE INTERCAMBIABILI. E-CLIPS BY MYLEDESIGN È UNA PERFETTA COMBINAZIONE DI LUCE, COLORI, ATMOSFERA, RISPARMIO ENERGETICO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE. WWW.MYLEDESIGN.COM
Pagamenti più sicuri Il mondo Sisa in un’App La soluzione On-Guard di Ingenico Group è stata certificata dal Payment Card Industry Security Standard Council per la gestione della cifratura point-to-point (“P2PE”) in conformità con le stringenti norme emesse da PCI-SSC. On-Guard garantisce il massimo grado di sicurezza dei dati trattati in ogni tipologia di transazione di pagamento.
www.ingenico.it
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È nata la nuova App SISA, l’applicazione informatica per dispositivi mobili che estende all’infinito le opportunità e le conoscenze a cui il consumatore può accedere in ogni momento e luogo. L’App SISA si può scaricare gratuitamente sul sito www.sisaspa.com nella versione per Android o per iPhone oppure attraverso Apple Store e Google Play e permette di esplorare il mondo SISA nel modo più utile e vantaggioso per il consumatore. www.sisaspa.com
#selfieawards by Bulsara Advertising
Durante la 27a edizione del Grand Prix della Pubblicità, Bulsara Advertising ha curato un originale esempio di viral marketing, realizzando la campagna #selfieawards sugli specchi delle aree toilet del Barclays Teatro Nazionale. L’idea era di generare interesse attorno al Grand Prix 2014 e dare vita a una competizione parallela, scatenando i numerosi selfie degli spettatori. Davanti agli specchi, infatti, erano raffigurate cinque “categorie di profili premiati” (#vincitore, #fiducioso, #raccomandato, #complottista, #indifferente) e i circa duemila presenti hanno avuto la possibilità di immortalarsi nel profilo più adatto al proprio status. La curiosità tra gli ospiti ha generato una parallela competizione “virtuale” sulle pagine social media dell’evento. www.bulsara.it
Bar Pizzeria da Nello
www.dominodisplay.com
M A IN D E
Il bar pizzeria Nello, da quasi 70 anni punto di riferimento per gli abitanti di Gallarate (Va), ha scelto di comunicare in modo più contemporano con i propri clienti: grazie, allo shop online di soluzioni multimediali di Domino Sistemi Srl, il titolare del locale ha potuto individuare con facilità e ordinare un Totem T40 by Domino Display. “Non avevamo mai programmato attività di comunicazione strutturate che andassero oltre il semplice menù” – spiega Erika Cerrelli, socia della pizzeria, che ha rivelato di essere soddisfatta sia del prezzo vantaggioso del Totem sia della disponiblità di Domino Sitemi nel rispondere alle esigenze di personalizzazione richieste.
R
sceglie il Totem T40 by DominoDisplay
PAPER
WWW.EUROTECH-ITALIA.IT Via Ciro Amedeo Moriconi n°6 60035 Jesi (AN) ITALY Tel. +39 0731 60195 Fax + 39 0731 605083
! e c a i ci p
EUROTECH, UN MONDO DI MATERIALI PER LA VISUAL COMMUNICATION
Coloratissmo e coinvolgente, grazie all’’atmosfera sempre vivace, lo stand di Eurotech a Viscom Italia 2014, è stato sempre popolatissimo di clienti affezionati ma ha anche attirato l’attenzione di nuovi contatti. Come ci ha confermato Luigi Pieralisi, titolare dell’azienda, al termine dei tre giorni di fiera l’ampia scelta di supporti per la stampa come pvc, carte da parati, vinili adesivi, banner, tessuti, mesh, laminazioni, biadesivi, carte per affissioni, carte fotografiche e altro ancora, offerta da Eurotech ha riscosso un notevole successo!
eurotech-italia.it
n o i t a c i n u m m Visual Co
che passione! 12
ci piace! CREATIVITÀ LENTICOLARE PER EFFETTI DINAMICI E 3D La stampa lenticolare H3D® System,
Creatività
Lenticolare 13
sistema proprietario di Tre D, permette di realizzare straordinari effetti speciali di dinamismo e tridimensionalità ed è sempre più spesso protagonista di campagne pubblicitarie come quella per il lancio del nuovo Nissan XTrail Adventure Calling. L’auto ha uno sfondo che alle sue spalle cambia tra un ambiente cittadino e uno di montagna, realizzato nei punti vendita con un totem lenticolare e negli aeroporti con pannelli modulari stampati entrambi in H3D® System Lenticolare sfruttando l’effetto FLIP. La possibilità di far cambiare due immagini durante il passaggio dell’osservatore è la soluzione scelta da Nivea per la comunicazione POS per il lancio del nuovo packaging del prodotto: wobbler e totem lenticolari sono stati gli strumenti scelti per catturare l’attenzione dell’osservatore. L’effetto Multiframe permette di sfruttare diversi frame stampati attraverso l’H3D® System lenticolare: Kraft per il prodotto sottilette ha rappresentato un piatto contenente la pietanza che si scioglie come fosse una sottiletta. H3D® System ha tre nuove linee di prodotto: XD® Extra Depth per portare in stampa l’illusione della tridimensionalità con un dettaglio mai visto prima, XS® Extra Slim, per ottenere gli effetti lenticolari con un materiale estremamente sottile e XM®Extra Motion, per portare in stampa un mini spot televisivo di pochi secondi garantendo un estrema fluidità. Quest’ultimo è stato scelto da Lavazza che per Wimbledon ha rappresentato un chicco di caffè che rimbalzava come una pallina da tennis.
www.lenticolare.it
Il
cartone in-store
di Alexia
Rizzi
alexia.riz
zi@sunn
ycom.it
È resistente, è ecologico ed è anche “cool”, il cartone è un materiale sempre più utilizzato nel retail design e per il visual merchandising 14
retail
design
Allestimento realizzato con materiali Bui Giordano da A4Adesign Showroom Kiton Milano giugno 2013 - Settimana Moda Uomo, Milano. Foto Francesco Gusella e A4Adesign.
Il mito del cartone quale materiale povero, non particolarmente robusto e di poco appeal nel mondo dell’architettura, del design e della comunicazione, è stato definitivamente sfatato. Oggi il cartone in tutte le sue declinazioni, ha conquistato un posto d’onore tra i supporti impiegati nella visual communication, nel pop ma anche nell’interior decoration, non solo per la sostenibilità dei costi e per le sue caratteristiche green, ma è diventato addirittura un materiale “cool” perché capace di stimolare la creatività e di continuare a stupire per le sue performance strutturali, chi desidera approfondirne la conoscenza. Anche il mondo del retail design e dello shop fitting non lo disdegna affatto. Essendo il punto vendita sempre più un luogo in divenire, il cartone ben si presta ad allestimenti completi e non solo alla creazione di display, sedute, totem... il tutto destinato a decorare, arredare e a comunicare all’interno degli spazi commerciali, con la consapevolezza che, in caso di cambio scenografia o campagna in-store si possa smaltire il tutto con facilità, reciclare oppure riutilizzare.
materiale da costruzione dall’architetto americano Frank O. Gehry: i suoi primi mobili in cartone, Easy Edges, sono datati 1969. Realizzati con cartone ondulato, sono stati uniti con un processo di laminazione e rifiniti con la masonite. L’iconica Wiggle Side chair prodotta da Vitra ne è un esempio noto. Nel 1986 l’architetto giapponese Shigheru Ban ha utilizzato tubi di carta al posto delle più costose colonne di legno nell’allestimento del padiglione di Alvar Aalto a Tokyo. Ban ha formulato la teoria, supportata da anni di sperimentazione, che afferma che sia possibile rendere i semilavorati del cartone sufficientemente resistenti attraverso la compressione da poter sopportare carichi strutturali. Questa pratica gli ha permesso di vincere il Pritzker Prize del 2014, l’Oscar dell’architettura. Alla scorsa edizione di Ecomondo, Legambiente ha scelto gli arredi in cartone eco-friendly del designer Giorgio Caporaso per allestire il proprio spazio. Il trend inaugurato dai grandi architetti, oggi si è consolidato e moltiplicato e si conta un numero elevatissimo di professionisti della progettazione dediti all’utilizzo creativo del cartone.
Il cartone piace a...
Parliamo di materia prima
Chi è stato il primo e quando a sdoganare il cartone al di là della sua forma di scatolone da imballaggio? Il cartone fu utilizzato come
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Anche Wikipedia ci ricorda che Il confine tra carta e cartone è convenzionalmente posto a 224 g/m² , ciò significa che tra i prodotti
retail
design
Mario azzocchi M
Architetto e re di Kartè la Col borato
La specializzazione di Karté nella di applicazioni in cartone è ormproduzione consolidata: da quali esperienze ai nasce?
Il lavoro di Karté si distingue per la e lo studio di imballaggi e soluzioni progettazione cartone fin dagli anni ‘90. Nel tempoespositive in consolidato la propria esperienza nelll’azienda ha questo materiale creando applicazioni a lavorazione di la stampa digitale e fornendo le mig realizzate con per ogni tipo di necessità e realtà azieliori soluzioni collaborazione con Karté ha dato il ndale. La mia di CARTUNIA DESIGN, la linea divia alla realizzazione dal disegno semplice e ingegnoso, che mobili e lampade funzionalità e forma, leggerezza e solid combina intesa come valore primario sia in termità. Leggerezza ini di fisicità sia di impatto ambientale.
Quali sono i punti di forza di que materiale e di quali accorgimenti sto bisogna tenere conto nel lavorarlo?
La materia prima è il cartone vegetale colla a base d’acqua, trattato per resis , assemblato con eco-compatibile e riciclabile al 100%. tere all’umidità, sperimentazione e di ricerca ha port L’intera fase di ato ad approcciare il materiale Honeycomb Panel, cartone resistente, con un’anima in carta ricic molto e con copertina in carta Kraft. Questolata, ignifugato sue caratteristiche di elevatissima resi materiale per le stenza al calore, è stato scelto per la realizzazione di tutt i i prodotti Karté.
Quali sono le soluzioni in cartone l’allestimento e la comunicazion di Kartè per e nel pdv? CARTUNIA DESIGN
e tutta la prog Karté si adattano, non solo alla real ettualità di d’arredo, ma anche all’allestimento izzazione di oggetti espositivo di manifestazioni, fiere e negozi. Gli ogge da Karté sono personalizzabili, leggeri tti realizzati misura per le esigenze dei clienti che e progettati su non vogliono rinunciale alla resistenza e durevolezza nel tempo.
Il cartone è perfetto per trasformarsi in scaffale,
totem, espositore...
cartacei da questo spessore in poi si può parlare di cartone: la classificazione di questo materiale è piuttosto complessa per le varietà che sono presenti sul mercato. In particolare il cartone ondulato nella sua forma più semplice è costituito da due superfici di carta piana, dette copertine, che racchiudono una carta ondulata, il tutto legato tra loro con l’utilizzo di collanti naturali. L’azione combinata delle copertine piane con l’onda interna conferisce rigidità e resistenza all’insieme e ne determina l’efficacia. Combinando le diverse carte da copertina e da onda con le varie altezze di onde, si può dare vita a un’ampia varietà di cartoni. Questi possono essere successivamente accoppiati con cartoncini patinati per essere più facilmente stampati con immagini di alta qualità, plastificati, verniciati o rivestiti di materiali più nobili e, ancora, fustellati e sagomati per assumere le forme desiderate dal designer che ha progettato l’espositore, il totem un cartellone, un pannello informativo o complementi d’arredo. Se da una parte il cartone può sembrare un materiale semplice da lavorare, dall’altra è importantissimo conoscere le sue caratteristiche per ottenere un risultato finale efficace e soddisfacente, ma anche per affrontare al meglio le lavorazioni come la stampa con sistemi a letto piano, opportunamente dotati di tavoli con dispositivi di aspirazione progettati per il cartone, o il taglio per mezzo di plotter preposti che devono essere dotati delle lame più adatte per il cartone. A questo proposito suggeriemo un interessante corso intitolato “Qualità del cartone ondulato - Testing e Performance” organizzato dall’Isituto Italiano Imballaggio (www.istitutoimballaggio.it).
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retail tail grandi re eventi
design
In queste pagine, da sinistra: elementi di dispaly prodotti in cartone alveolare; allestimento realizzato da Kartè per il Salone del Libro (http:// karte.it); il cartone è protagonista dello store concept progettato da Giorgio Caporaso per il Fuori Salone; un originale totem in cartone applicato al settore della ristorazione: il prodotto è acquistabile, naturlamente con le personalizzazioni che si desiderano, su www.pixartprinting.it
’ambito della fornitura di cartone per Come è nato il vostro business nell? burati, dove l’interior decoration e l’allestimento di cartone alveolare per pannelli tam
Bui Giordano nasce come produttore come riempimento per rendere il pannello finito il cartone a nido d’ape viene utilizzato un’elevata resistenza e garantendo indeformabilità ne di pannelli leggero e maneggevole, pur mantenendo seguente diminuzione della produzio Abbiamo così nel tempo. La crisi dell’edilizia e la con rci a riflettere sulle nostre potenzialità. tamburati ci ha permesso di sofferma già producevamo da sempre con un cartoncino di che le eria ente in UV, iniziato ad accoppiare il mat in grande formato stampabili direttam elevata qualità, dando vita a pannelli timenti, arredi ed espositori. con cui i nostri clienti realizzano alles
i punti di forza del cartone? ibili copertine Ci descrive i vostri prodotti e (ava na, bianco e nero) e alle tre poss
Alice
Brusadelli
Responsabile Co Bui Giordano
mmerciale
Attualmente, grazie alle tre anime o di fornire Honeycomb Panel in nove differenti (avana, bianco e nero), siamo in grad o da 5 a 100 mm. Il cliente può decidere la ignifuga, varianti di colore con spessori che vann 8 mm, e la tipologia standard oppure In questo i. misura dell’onda interna, 5 mm oppure zion ifica cert ieste rich sono anche dove che permette di realizzare allestimentione, in particolare il cartone alveolare, è un materiale cart il che e mar affer o poss iamo clienti momento vendita, sia a livello di monomarca (abb di tendenza molto presente sui punti nte con il nostro materiale, dai mobili alle grucce che hanno realizzato negozi completameibuzione. I punti di forza del cartone? È green, appendiabiti) sia a livello di grande distr resistente, leggero e maneggevole.
il design? ì di appeal per il mondo del reta ettano risp Perché questo materiale è cos che e li ti. Utilizzare materiali riciclabi
Sicuramente per i punti forza cita lizzano sempre più brand. È importante dimostrare l’ambiente è un punto su cui si foca biente e al tempo stesso utilizzare un materiale al pubblico/cliente che si rispetta l’am inale. “povero” per realizzare qualcosa di orig
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retail
design
A sinistra: allestimento realizzato da 55100 srl con materiale prodotto da Bui Giordano. A destra: sedute in cartone realizzate da Carton Factory per Il Cipollino - Centro di Felicità Enogastronomica, di Colle di Val d’Elsa. www.cartonfactory.it
L’
Come il nido dell’ape
Il cartone alveolare, nato come materiale da imballaggio è diventato sempre più di moda nel design, nell’arredamento e anche nell’allestimento dei punti vendita. Prende il suo nome dalla struttura a nido d’ape costituita da carta kraft lavorata in celle esagonali uniformi e continue, ma oggi si sono sviluppate versioni con strutture diverse alcune delle quali diventate brevetti o marchi registrati dei diversi produttori: tra quelli che sentiamo nominare più comunemente troviamo Reboard, Nidoboard, Honeycomb
Panel, Ecopan – per citarne alcuni. È un pannello composto da un’anima a nido d’ape in cartoncino riciclato rivestito da due copertine di elevata grammatura che conferiscono al prodotto l’adeguata planarità. Il cartone alveolare è completamente riciclabile, perché costituito solo da carta e colla a base d’acqua. È disponibile in diversi spessori da 5 a 100 mm e può essere fustellato per ottenere un numero pressoché infinito di soluzioni. È un materiale solido, con un’elevata resistenza alla compressione verticale. La superficie può essere rivestita
espertodice...
ori, designer Massimo Marchi llo studio di de re to e fonda Bottega di progettazione La Marchiori Massimo
Massimo Marchiori
“Il cartone sta prendendo sempre più piede nell’architettura, nell’interior decoration e nel design in diversi ambiti tra cui anche quello del retail, perché è ecologico, economico e facile da trasportare. Per lavorare questo materiale occorre avere una conoscenza a 360 gradi delle sue caratteristiche tecniche e competenze in fatto di possibilità produttive, a cui si deve aggiungere l’estro creativo. Mi occupo di design da molti anni e ho scelto di concentrare la mia attenzione sul cartone come materiale principale per le mie creazioni, perché credo sia importante approfondire la conoscenza di un elemento in particolare – soprattuto quando si parla di un supporto così affascinante e versatile. Mi piace sperimentare e indagare le possibilità realizzative che offre: collaboro spesso con i fornitori di tecnologia di stampa e taglio per effetture prove di decorazione, taglio e modellazione. La cosa importante è sempre validare che il cartone sia di ottima qualità, requisito fondamentale per ottenre un buon risultato finale e un prodotto finito apprezzabile. Inizialmente per me era un hobby che nel tempo ho trasformato in un lavoro. Come prima cosa mi sono occupato della progettazione e creazione di giocattoli in cartone e della riproduzione di oggetti di uso comune, oggi mi vengono commissionati i soggetti più diversi, sia direttamente sia attraverso una cartotecnica e a uno studio di architettura a cui faccio riferimento che mi creano contatti con diverse realtà: mi chiedono dai lavori individuali a linee di prodotti per settori diversi, anche il retail, per cui realizzo allestimenti e vetrine per catene, opere d’arte e sculture da esporre. I committenti che richiedono realizzazioni in cartone sono molto sensibili al tema dell’ecosostenibilità e spesso richiedono materiale certificato Fsc.”
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retail
design
Con il cartone si può allestire
un intero
punto vendita
Per l’allestimento di questo punto vendita del settore abbigliamento Boxservice ha utilizzato il cartone. (www.boxservicesrl.com)
“Il cartone,
materiale traoinpniù ecologici, cente ota positivam ne brand e inslietrga le posizionando realtà sensibiltiaalii ” temi ambien 19
da film in PE per ottenere resistenza all’umidità. Le copertine usate nella realizzazione di questo materiale sono di pregiata qualità, provenienti da cartiere selezionate e nelle loro versioni più diffuse sono disponibili nelle colorazioni: kraftliner avana, bianco patinato, nero. Alcuni produttori offrono anche la possibilità di gamma di colorazioni personalizzabili su richiesta. A conferma della popolarità di questo materiale, non solo le più svariate applicazioni che incontriamo nella vita di ogni giorno e, che nello specifico in ambito retail sono riportati alcuni esempi in queste pagine, ma esiste anche una vera e propria associazione pan-europea che riunisce i produttori di cartone alvelolare. Si chiama EMPHA (European Manufacturers Paper Honeycomb Association) ed è stata fondata nel 2010 ad Amsterdam in rappresentanza e a tutela dell’industria del cartone alveolare.
in LIO G A T T DE LA TECNOLOGIA DI STAMPA DI GRANDE FORMATO CANON È PERFETTA PER LA DECORAZIONE E L’ALLESTIMENTO DEL PUNTO VENDITA Dal retail design allo shop fitting, dalla visual communication alle campagne di in-store marketing, dal visual merchandising al display, ognuno di questi ambiti applicativi, che fanno capo all’allestimento e alla decorazione degli spazi commerciali, può beneficiare della tecnologia di stampa di grande formato Canon. Da sempre specialista nel digital imaging, la multinazionale giapponese ha implementato la piattaforma Océ Arizona, ottimizzando i sistemi a getto di inchiostro flatbed che ne fanno parte per la stampa ad alta definizione su una vasta gamma di materiali. Da anni leader per la visual communication, il display e l’interior decoration, i dispositivi della famiglia Océ Arizona si sono sempre distinti per qualità di output, produttività, precisione, affidabilità, flessibilità, ma anche per la sostenibilità dei costi di gestione e per la riduzione dei consumi, che la rendono un punto di riferimento per lo stato dell’arte della tecnologia di stampa di grande formato, oggi rappresentato dalla serie 6100.
Grazie alla tecnologia Océ Arizona di Canon è possibile produrre una comunicazione personalizzata di grande impatto visivo per l’in-store marketing in tempi brevi e a costi accessibili.
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Le soluzioni di stampa Océ Arizona 6100 di Canon sono estremamente versatili: per il mondo del retail, ad esempio, possono produrre dall’espositore in cartone alle grafiche per la decorazione di interni degli store.
Océ Arizona serie 6100 lo stato dell’arte della tecnologia a getto di inchiostro flatbed Oggi più che mai la tecnologia digitale di grande formato, offre infinite possibilità di personalizzazione della comunicazione nel punto vendita e di applicazioni per l’in-store marketing. Quali caratteristiche deve avere un sistema di stampa per soddisfare con efficacia le esigenze dei retailer? Canon ha incorporato all’interno dei propri dispositivi di grande formato flatbed Océ Arizona serie 6100, le più avanzate tecnologie in grado di offrire un’eccellente produttività end-to-end, una straordinaria qualità di output, un’intelligente flessibilità e una gestione versatile dei supporti. Composta dai modelli Océ Arizona 6160 XTS (a 6 colori) e Océ Arizona 6170 XTS (a 7 colori), questa serie raggiunge una velocità di stampa fino a 155 m2 all’ora per una produttività che consente alte produzioni o richieste di stampa da evadere in tempi brevissimi. La qualità di stampa quasi fotografica è garantita dalla tecnologia di imaging Océ VariaDot, che combina i colori chiari (ciano chiaro e magenta chiaro) con la stampa a gocce con dimensioni variabili rendendo le sfumature più dolci e ampliando la gamma cromatica. Océ Arizona serie 6100 può essere definito un vero flatbed in quanto la sua architettura consente di mantenere il supporto perfettamente fermo grazie a un preciso sistema di aspirazione, che assicura un registro perfetto anche in caso di lavorazioni a più passaggi. I supporti stampabili sono infiniti: tutti i pannelli rigidi di diversi materiali, peso e finitura, stampabili al vivo, o pretagliati ma anche materiali flessibili e oggetti con forme irregolari, per una varietà di applicazioni che consente di “vestire” il punto vendita dalla testa ai piedi!
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Da oltre 50 anni, Canon Italia offre ai clienti le tecnologie più evolute in ambito imaging con la gamma più completa esistente in commercio di fotocamere Reflex, fotocamere compatte, accessori, stampanti, scanner e binocoli. L’offerta Canon si caratterizza anche per un vastissimo portfolio di prodotti per l’azienda che coprono le esigenze di stampa per le aziende piccole e grandi di ogni genere.
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shopping retail experience
EXPERIETIAL di Alessandro Miani alessandro.miani@gmail.com
SHOPPING nel periodo NATALIZIO
Alessandro Miani è la voce più autorevole del Marketing Sensoriale in Italia. Laureato in Medicina e Chirurgia, Ricercatore Universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano e autore di numerosissime pubblicazioni, tra cui “Il Marketing dei Sensi” e “Marketing Sensoriale”, ha all’attivo anche docenze universitarie allo IED e al CdL in Scienze della Comunicazione dell’Università Vita-Salute San Raffaele.
Il Natale è una festa per tutti i sensi anche nel punto vendita
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retail | shopping experience
Dall’atmosfera alla disposizione dei prodotti e degli spazi, fino all’assortimento delle merci, in particolare eventi stagionali come il Natale, offrono ai retailer la possibilità di dare vita a una spettacolarizzazione del punto vendita, che coinvolge tutti i sensi, evocando attraverso profumi, suoni e sensazioni i dolci ricordi dell’infanzia legati a questo magico periodo dell’anno. Il NATALE non è una data, è uno STATO D’ANIMO Il Natale è una festa per tutti i sensi: ascoltare e poi ammirare, respirare e poi gustare, toccare con mano la tradizione, vivere il clima di festa che avvolge e riscalda. La cultura, a Natale intesa anche come affermazione di una tradizione, può essere considerata come la determinante fondamentale dei bisogni percepiti da una persona e dei comportamenti di risposta prescelti. La cultura definisce i valori, le modalità percettive e le abitudini delle persone influenzandone inevitabilmente i comportamenti di consumo. In questo periododo dell’anno, all’interno e all’esterno dei negozi tutto è opportunamente studiato sollecitare componenti emotive, edonistiche e immaginative del cliente e per suscitarne stati emotivi come piacevolezza ed eccitazione che influenzano in modo significativo l’acquisto, la permanenza e il livello di spesa. Tutto, in un punto vendita, dall’atmosfera, alla disposizione dei prodotti e degli spazi all’assortimento delle merci, può essere studiato e utilizzato per contribuire a definire l’experiential shopping. Nell’epoca post-moderna della tecnologia e della globalizzazione, la competizione tra i punti vendita si gioca sempre meno sull’esclusività e l’originalità del prodotto offerto e sempre più sulle modalità con le quali esso è presentato ai potenziali clienti sollecitando un coinvolgimento emotivo e immaginativo nell’atmosfera del ne-
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gozio che da mero spazio espositivo si trasforma in cornice narrante. La Psicologia Ambientale dei punti vendita studia in che modo avviene tutto questo e si occupa di approfondire le dinamiche che sottendono tale relazione, offrendo modelli interpretativi. Alla base di questa disciplina vi è l’assunto che i comportamenti umani sono influenzati non solo da variabili personali, ma anche da fattori situazionali e in particolare dal contesto fisico in cui tali comportamenti si manifestano; pertanto, il variare delle caratteristiche dell’ambiente determina a parità di o in funzione di caratteristiche personali una variazione corrispondente nelle condotte di individui e gruppi. La vetrina e l’insegna di un punto vendita costituiscono tradizionalmente i principali strumenti di quello che in psicologia ambientale è definito Out-Store Marketing: cioè la modalità attraverso cui un negozio si propone all’esterno attirando potenziali clienti. Una vetrina, quindi, non è solo uno strumento informativo per i clienti abituali; ma ha lo scopo anche di richiamare l’attenzione di potenziali nuovi clienti sollecitandone curiosità e interesse. Guardare la vetrina ed entrare nel negozio diventa un’esperienza di per sé gratificante a prescindere da una premeditata intenzione di acquisto. Il successo del punto vendita può dipendere anche dalla memorabilità dell’esperienza estetica, intesa come interiorizzazione di un oggetto o di un’emozione attraverso i sensi.
Jay
Visconti JAY VISCONTI
Vice-President Consumer Products, Licensing and Retail
The Walt Disney Company Italia In Disney dal 2001 ha ricoperto numerosi ruoli sia nazionali sia internazionali: dopo 5 anni alla guida della divisione Toys negli uffici di Milano, si è trasferito negli uffici di Londra dove ha ricoperto per due anni un incarico regional di Director Sales & Marketing per la divisione Consumer Products e successivamente a Monaco di Baviera dove ha ricoperto per 4 anni il ruolo di Vice President Sales & Trade Marketing per Germania, Austria e Svizzera sempre nella divisione Consumer Products. Nel 2013 rientra in Disney Italia con il ruolo di Vice President Sales & Trade Marketing Italia.
DISNEY 24 24 24
Alcuni dettagli del format shop in shop Disney presenti nelle catene della grande distribuzione Panorama e Finiper.
punto di... di Alexia Rizzi
alexia.rizzi@sunnycom.it
Il progetto shop in shop Disney rappresenta un esempio di innovazione, come nasce e a quale filosofia si ispira?
Il progetto Shop in Shop Disney è abbastanza nuovo: nasce un paio d’anni fa in due paesi pilota, UK e Italia. Su di esso stiamo investendo particolari risorse tant’è che gli abbiamo destinato una figura dedicata, che si occupa nello specifico dello Shop in Shop Development. In primo luogo l’esigenza che lo ha fatto nascere è quella di costruire un’ambientazione che, attraverso lo storytelling, crei emozione intorno all’immagine Disney all’interno dei punti vendita della grande distribuzione e dalle grande distribuzione organizzata. Avendo un’esperienza diretta con la nostra rete di Disney Store, sappiamo che dare vita a un environment che punti sul coinvolgimento emotivo del consumatore è un’ottima strategia per stimolare gli acquisti di impulso. L’altro motivo che ha determinato questa scelta è stato l’ampliamento del nostro portafoglio di brand che oggi comprende, oltre ai prodotti legati a Disney, anche Pixar a cui di sono aggiunti quelli maschili di Marvel e Lucas con il film Star Wars. Un merchandising di tutto peso che era diventato difficile rappresentare nella sua completezza nel normale canale distributivo, per questo abbiamo pensato di progettare aree dedicate di 100/150 metri quadrati in cui racchiudere la nostra intera offerta.
Avete sviluppato diversi format in base alle insegne a cui avete proposto il franchise? Contrariamente a quanto avvenuto nel Regno Unito, dove Disney ha siglato un’esclusiva con Asda, la catena di supermercati di proprietà di Walmart, in Italia per lo sviluppo dei nostri shop in shop abbiamo scelto una strategia multi insegna, selezionando per il canale mass market punti vendita che avessero requisiti quali una superficie di almeno 10 mila metri quadrati, un determinato numero di visitatori settimanali e certo fatturato annuale. Legarsi a una sola insegna per come è articolata la rete italiana della distribuzione sarebbe stato limitativo: abbiamo
cominciato con Panorama e Finiper nel 2012 e al momento ci sono in programma altri progetti che coinvolgeranno altre catene sempre del segmento mass market. Anche per lo specializzato cerchiamo di ricreare lo stesso tipo di environment, fortemente connotato ma limitando l’area dello shop in shop a superfici piu piccole da 40 a 50 metri quadrati. Attualmente abbiamo al nostro attivo tre shop in shop all’interno della catena Toy Center. In questo caso abbiamo declinato il progetto in base alle strategie del canale che, essendo già leader nel giocattolo, ha in programma il rafforzamento del business della prima infanzia. Se per quanto riguarda il mass market abbiamo incluso tutti i nostri brand, nel caso dei nostri shop in shop all’interno dei Toy Center abbiamo concentrato l’offerta alla categorie Disney Baby.
Come avete sviluppato il progetto e come avete organizzato la messa in opera?
Il progetto è realizzato internamente dal reparto creativo Disney. Per quanto riguarda la produzione dei materiali e l’installazione ci serviamo di diversi general contractor con cui già lavoriamo, oppure con quelli che sono fornitori della catena in cui deve essere messo in opera il progetto.
Come è articolata la vostra offerta? Quali sono i target?
Copriamo diverse categorie: dvd, video giochi libri, giornalini, giocattoli, cancelleria, abbigliamento, arredo casa e alimentare, che a loro volta si suddividono in una vastissima varietà di sottocategorie. I prodotti sono forniti da aziende leader di settore nelle categorie in cui operano, che producono le referenze su licenza: in alcuni casi i produttori sono già fornitori delle insegne con cui lavoriamo e in altri casi vengono selezionati da Disney. Questo ampio assortimento ci permette di rivolgerci al target “famiglia”, ci riteniamo fortunati perché i nostri brand sono destinati a un pubblico che va da zero a 99 anni. Naturalmente la gran parte è focalizzata sul bambino ma sono coinvolti anche gli adulti in particolare per le categorie abbigliamento, libri e dvd.
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mission
punto di...
Un allestimento del progetto shop in shop Disney all’interno di un punto vendita Toy Center.
Lo shop in shop Disney è progettato per trasportare
Uno dei punti di forza degli shop in shop Disney è il grande assortimento di prodotti presenti nei dispaly.
il consumatore
di ogni età nel magico mondo Disney
Come è stato accolto il progetto dello shop in shop Disney dalle insegne?
Non è un momento facile per la grande distribuzione: ci sono insegne che reagiscono cercando di fare innovazione e altre che affrontano il momento mettendo in atto strategie di riduzione costi. Tutte hanno dimostrato grande interesse per lo shop in shop Disney: naturalmente ognuna ha tempi di reazione diversi. Progetti come questo richiedono investimenti, per cui alcune insegne hanno deciso di aderire subito, ad altre piace il progetto ma attendono il momento del rinnovo di un punto vendita per includere nel restyling anche l’allestimento dello shop in shop. Senza dubbio il successo degli shop in shop farà da volano contribuendo ad accrescere l’interesse intorno a questo progetto.
Quanti shop in shop avete aperto e in Italia e come sono distribuiti?
In tutto a oggi abbiamo realizzato 10 aperture che possiamo dire essere distribuite in modo omogeneo dal nord Italia fino a Catania, in questa città ad esempio abbiamo uno shop in shop Disney Baby. Abbiamo aree Disney all’interno di cinque punti vendita della catena Panorama tra cui alcuni tra Roma e Firenze e in alcuni ipermercati dell’insegna Iper. In particolare uno di questi il nostro shop in shop è posizionato strategicamente al centro dei tre ingressi dell’ipermercato. In particolare Finiper ha supportato con diverse azioni promozionali il lancio dello shop in shop Disney presso il centro commerciale di Lonato, attraverso una comunicazione coordinata che ha coinvolto l’intera galleria. Ad esempio nei punti di ristorazione si trovavano tovagliette brandizzate Disney e il minibus che collega la città al centro commerciale è stato personalizzato. Anche la stampa locale ha dato una copertura importante all’evento.
Quali performance avete registrato?
Il progetto funziona e performa molto bene: dove sono stati implementati gli shop in shop abbiamo registrato un incremento di fatturato del 100% rispetto all’anno precedente, in alcuni casi anche
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del 130-140%. Questi risultato sono da attribuirsi a una concomitanza di fattori: sicuramente l’impatto dell’area dedicata ha contribuito fortemente a catturare l’attenzione del consumatore, ma anche l’incremento dell’assortimento ha aumentato il traffico, così come sono molto efficaci in termini di coinvolgimento le zone di intrattenimento fisso e il calendario di attività di animazione e di promozione a supporto che vengono organizzate con regolarità.
Essendo stata The Walt Disney Company Italia pioniere del progetto, siete stati di supporto ad altre country che intendono implementarlo? La condivisione delle best practise fa parte del modo di lavorare di Disney: siamo un’azienda globale e può accadere che in un Paese si sviluppino delle eccellenze che emergano rispetto agli altri. L’Italia ad esempio, si distingue per l’eccezionale creatività, siamo orgogliosi di affermare che Disney Italia è numero uno in questo: Davide Zannetti, che ha progettato lo shop in shop Disney, è un creativo fantastico. Per questo ha passato molto tempo a Dubai – che sappiamo essere oggi una delle destinazioni più vivaci in quanto a sviluppo e innovazione in tutti gli ambiti – per trasferire ai grafici di questo paese le competenze per implementare questa tipologia di progetto.
Quali saranno gli sviluppi futuri del progetto shop in shop Disney?
Siamo sostenitori della politica dei piccoli passi e, nonostante il progetto shop in shop Disney stia riscuotendo un grande successo, intendiamo svilupparlo per gradi, privilegiando sempre la qualità alla quantità. Arrivare ad aggiungere due o tre nuove aperture nel 2015 è il traguardo che ci siamo posti, ma che potrà sicuramente variare nel corso dell’anno. Lavoriamo al progetto da due anni, un tempo relativamente breve ma sufficiente per affermare con certezza che la cosa più importante è che in ogni punto vendita in cui è stato implementato, passi il messaggio dell’emozione e della magia Disney.
punto di...
mission
Oggi, oltre cent’anni dalla nascita di Walt Disney, la Disney italiana continua ad avere una posizione importante nel panorama internazionale: una Company che opera nel Terzo Millennio con capacità e risorse all’avanguardia senza mai tradire i fondamenti di una tradizione artistica che fin dagli anni ’30 trova proprio nel nostro Paese l’espressione più compiuta. Una percezione, quella del pubblico italiano, che oggi premia il brand Disney in tutte le sue molteplici espressioni: dall’editoria di libri e periodici al cinema, dall’home entertainment alla televisione ed al Disney Channel, dai Disney Store al licensing fino alle nuove frontiere del divertimento interattivo e della rete telematica.
SABINA Corossacz
Head of Shop in Shop Development The Walt Disney Company “Lo shop in shop Disney è progettato per declinare ogni elemento del display e della visual communication al coinvolgimento emotivo del consumatore: Disney è un brand molto radicato nell’immaginario di tutti noi, ha la capacità di portare bambini e adulti in un mondo magico. Per questo abbiamo previsto punti focali con zone di intrattenimento fisso, come ad esempio, nelle aree dedicate alla bambina è allestito lo specchio delle principesse che consente alle piccole consumatrici di farsi fotografare accanto alla sagoma di una principessa. A questi si aggiunge in ogni punto vendita dove è presente lo shop in shop Disney, un programma di eventi di animazione trasversali ai diversi target che spaziano dalla dimostrazione su come cucinare la torta di Minnie, all’arrivo nel punto vendita dell’Uomo Ragno, al corso di ballo. Abbiamo inoltre la fortuna di poter declinare l’intrattenimento programmato anche in base a gli eventi Disney come l’uscita di un nuovo film o il lancio di un dvd, beneficiando anche della risonanze delle campagne promozionali nazionali. Per gestire aree come gli shop in shop, che prevedono un display crosscatagoria, occorre inoltre formare correttamente il personale che deve conoscere le licenze e lavorare molto sul display. Ad esempio per i nostri shop in shop all’interno di Finiper, l’insegna ha dedicato alcuni adetti alle vendite, che per poter fornire un’assistenza specializzata al consumatore hanno partecipato a un training presso i nostri Disney Store, e sono immediatamente riconoscibili nel punto vendita in quanto contraddistinti dall’uniforme con il logo Disney”.
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retail | retail design
retail | visual merchandising
di David Weinberge dave@cbx.com David Weinberge è direttore creativo, esperto di branding presso CBX ed è ideatore di innovative soluzioni di shopping experience. È controbutor per il sito di informazione Chain Store Age, da cui abbiamo tratto l’articolo che trovate in queste pagine.
Coinvolgere, stupire e favorire le relazioni sociali, il retail design contemporaneo “umanizza” gli spazi di vendita
Cinque TENDENZE del
RETAIIL DESIGN
retail | retail design
retail | visual merchandising
Ecco le tendenze che hanno caratterizzato il retail design del 2014 e che segnano i trend di quello che può essere definito un approccio alla progettazione degli spazi commerciali fortemente orientato a concept attenti alla parte emozionale del consumatore. Tendenze GENERALI
Qual è il ruolo del retail design e dei progettisti degli spazi commerciali in un mondo che si confronta quotidianamente con un e-commerce in continua evoluzione e rapidissimo nel proporre prodotti e servizi su misura utilizzando piattaforme e interfacce sempre più intuitive e intelligenti? Oggi un numero sempre maggiore di dispositivi di uso quotidiano è a servizio degli acquisti online: dallo smartphone al tablet, dal frigorifero intelligente al servizio di Amazon “Dash on Friday”, che si avvale di uno speciale strumento elettronico simile a un telecomando dotato di microfono, altoparlante e lettore di codice a barre, che permette all’utente di collegarsi direttamente con il proprio account di Amazon. La sfida dello store design è dare un buon motivo al consumatore per togliersi le pantofole, abbandonare il confort del proprio salotto e immergersi nell’universo del retail, offrendo un’esperienza che possa competere con la comodità di ricevere la merce direttamente a casa. Il segreto consiste ancora una volta nel mettere il consumatore al centro, coinvolgendolo in ambienti sempre nuovi e stimolanti che amplifichino l’interazione tra individuo e individuo, considerando la tecnologia come alleata, cioè come strumento impie-
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gato per rendere unica la shopping experience. A tal proposito David Weinberger aveva individuato cinque tendenze che avrebbero caratterizzato lo store design del 2014 e che hanno come comune denominatore “umanizzare” la fruizione degli spazi commerciali. Valutate se ha colto nel segno.
1. Dal “Pop up” al “DROP OFF”
Conosciamo il fenomeno dei pop-up store, ovvero spazi di retail vuoti che vengono allestiti per brevi periodi di tempo con lo scopo di promuovere in modo anche non convenzionale brand e prodotti. Il nuovo fenomeno in atto nel 2014 è stato quello dei “drop-off”, che consiste in punti di vendita e di somministrazione, allestiti all’interno di container e posizionati nel cuore di parchi, punti di ritrovo e luoghi pubblici ad altissima affluenza: in caso di successo questi esercizi restano aperti per mesi o anche per anni. Due esempi emblematici di questo concept, posti all’ombra del Flatiron Building a Manhattan, sono il Flatiron Green Cafe, che offre una grande varietà di alimenti naturali, locali e biologici, e ilili Box, un “takeaway mediterraneo”. Entrambi occupano la posizione strategica dell’incrocio tra la Broadway e la Fifth Avenue.
retail | retail design
2. Enfatizzare l’INTERAZIONE tra persona e persona
Un’altra tendenza vede il punto cassa diventare sempre più “minimal” se non addirittura essere sostituito da addetti dotati di tablet collegati in rete: i grandi player tecnologici come Apple e HP hanno sdoganato questa evoluzione nell’approccio al check-out mobile. Burberry ha di recente aperto negli Usa un punto vendita senza casse e retailer come Nordstrom e The Home Depot adottano POS mobili da oltre un paio d’anni. La rimozione di barriere architettoniche come i banchi di vendita e i punti cassa negli spazi di retail agevola l’interazione tra addetti e clienti avvicina le due parti ponendole come attori di una stessa scena. Questa tendenza enfatizza anche l’approccio consulenziale degli addetti alle vendite: expertise che premia il retail fisico contro la confusione delle recensioni sul web, andando a soddisfare le richieste di informazioni sul prodotto di shopper sempre più informati ed esigenti.
3. CONNETTERSI con il consumatore attraverso le emozioni
La riscoperta del packaging retrò, che rimanda alle origini del brand adottata da marchi globali come ad esempio Pepsi, hanno suggerito ai retail designer un approccio emozionale per rafforzare il legame tra consumatore e insegna. Progettare uno store design retrò può richiedere un investimento in ricerca e materiali più impegnativo rispetto a un allestimento standard, ma colpire il cuore del consumatore creando spazi nostalgici può fare la differenza sul successo del punto vendita.
4. Spazio all’ARTE
Per molto tempo la filosofia adottata dai retailer è stata quella di saturare lo spazio commerciale con merce da vendere, creando un effetto di abbondanza, simbolo di assortimento e varietà. Oggi non è più così. Il nuovo trend è costruire scenografie, dedicando aree dello store a oggetti che non sono merce in vendita, come sculture e pezzi d’arte e di design, allestiti per attirare l’attenzione del consumatore. Un esempio è Uniqlo che, pur esponendo grandi quantità di prodotti, offre spazi dedicati a esposizioni artistiche. Questa tendenza fa leva sul comune senso estetico del consumatore il cui occhio si è raffinato grazie alla diffusione del full HD nei device mobili e sugli schermi e all’utilizzo di Pinterest e Instangram. Anche punti vendita del food come la catena australiana Brumby’s Bakeries, basano il loro visual su immagini di forte impatto visivo.
5. Uso inconsueto dei MATERIALI
Lavorare sulla caratterizzazione del brand è un punto di partenza efficace per trasferire i valori della marca al retail design: fare leva sullo stupore e sull’elemento inaspettato fa gioco. I materiali possono aiutare il retail designer a sovvertire le regole: la storica catena di accessori per auto americana The Pep Boys, ha scelto uno store concept tutto basato su elementi in legno, dalla vetrina agli interni, fino alla louge per i clienti. Un azzardo decisamente in contrasto con quanto assunto nell’immaginario collettivo riguardo al mondo dell’automotive, la cui audacia è stata premiata con i risultati di popolarità e di vendite!
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l i a t re Ha un design
accattivante
e una forma assolutamente in linea con le nuove tendenze in ambito di visual communication nel retail, il totem
Totem da terra
Segna orario personalizzabile da applicare sulla porta di ingresso o sulla vetrina del punto vendita; realizzato in pvc adesivizzato e stampato con inchiostri UV, ha 4 dischetti regolabili che consentono di indicare gli orari di apertura dell’esercizio commerciale.
componibile e completamante abbattibile è facile da trasportare e da montare in quanto è composto da diversi moduli a incastro. Realizzato in cartone a onda bassa accoppiato con cartoncino da 400 può essere personalizzato con grafiche stampate a cinque colori e plastificato.
da terra
di forma ovale, realizzato in cartoncino AS da 400 g stampato e plastificato. Completamente abbattibile è facile da montare grazie ai due incastri al piede e in testa.
Pad da banco in versione XL, stampato su PVC e accoppiato con una spugna poliuretanica termosaldata, svolge la doppia funzione di proteggere il banco e di comunicare grazie alle grafiche personalizzate, il brand dell’azienda o del retailer.
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in LIO G A T T E D
I sistemi Elle e Zeta realizzati e commercializzati da Eurmoma sono disponibili in diverse finiture, altezze e con una serie di accessori.
SEMPLICITÀ E PERSONALIZZAZIONE, I NUOVI PUNTI DI FORZA DEI PRODOTTI EURMOMA, VERI “GIOIELLI” PROGETTATI PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE Nel concepire ogni nuovo prodotto, bisogna mettere tutta l’esperienza e l’attenzione ai sempre nuovi bisogni del cliente. Questa è la filosofia che sostiene la creatività di Eurmoma, la stessa che ha portato alla creazione di un nuovo tipo di espositore-display: i sistemi Elle e Zeta, che fanno pare della nuova collezione di “gioielli” dell’azienda romana. Ogni anno Eurmoma, in occasione di Viscom Italia, presenta in anteprima il nuovo catalogo di soluzioni per il display mettendo a disposizione di brand, retailer e agenzie una gamma sempre più ricca di prodotti smart, concepiti per soddisfare in modo funzionale ed efficace le più diverse esigenze di comunicazione.
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Una comunicazione personalizzata e di classe con le soluzioni firmate Eurmoma La struttura portante in Perpsex dei sistemi Elle e Zeta, con diverse finiture a scelta tra bisabbiato, nero e fumè, rende il prodotto elegante e personalizzabile, grazie anche alla scelta tra due diverse altezze, e al tipo di accessori da montare all’estremità. Si può optare tra cornici Klik-Klak, Porta-brochure e targhe Delta, tutto nella combinazione che più avvicina praticità e bellezza estetica, per una comunicazione visiva dei messaggi quanto mai piacevole ed efficace. La produzione di questo espositore, come anche quella di molti altri, è svolta dalla stessa Eurmoma, grazie a precisi macchinari da intaglio laser e piegatura a caldo che permettono di realizzare prodotti di estrema qualità, con un alta attenzione al dettaglio. I materiali che lo compongono sono leggeri e resistenti, e non da ultimo davvero eleganti e raffinati, caratteristiche che vedono questo prodotto particolarmente adatto anche per hall di alberghi e sale ricevimento. La personalizzazione del prodotto, fatta con semplicità, è dunque il nuovo punto di forza di Eurmoma, che ritroviamo anche nella linea Univers System da quest’anno ulteriormente allargata e affinata per l’edizione 2015 de “I Miei Gioielli”, con soluzioni nuove tra le quali Accadisplay e Swing Antivento. Offrire al cliente non solo un prodotto, seppure di qualità, ma anche un nuovo modo di arredare, arricchire e valorizzare i suoi spazi e il suo business, con soluzioni sempre nuove ma capaci di restare sobrie e di classe.
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Due nuovi modelli della linea Univers System proposta da Euromoma che quest’anno include anche Swing Antivento e Accadisplay.
Whimprint – Eurmoma nasce nel 1991 come distributore di materie plastiche ed è specializzata nel settore della comunicazione visiva e grafica pubblicitaria. Oggi Eurmoma è il punto di riferimento sul mercato nazionale per entrambi i settori. Eurmoma è anche rivenditore: Orafol, Aslan, Nudec, Hydro, Kapa, Reflectiv, Perspex, Simona, Sihl, Ondaplast, Diatec Cles. EURMOMA BY WHIMPRINT Via Salvatore Carnevale 10A 00043 Ciampino (Rm) TEL 06.7230087 FAX 06.7234367
in LIO G A T T DE CON SISMAPRINT LA VISUAL COMMUNICATION NON HA LIMITI DI APPLICAZIONI, FORMATI E MATERIALI Sisma nasce nel 1989 nel settore della distribuzione in cassetta postale postale non indirizzata, ambito che a tutt’oggi rappresenta il core business di gruppo. Attorno al 2001, Sisma fa il suo ingresso nel mercato della stampa digitale di grande formato, mettendo a punto una serie di investimenti mirati ad accrescere sempre più il parco tecnologico in modo da poter lavorare un numero maggiore di materiali oltre alla carta, per la quale vanta una forte specializzazione ed elevatissimi volumi di produzione, come pvc adesivo, rete, tnt e tessuti e quindi aprire nuove nicchie di mercato. L’incremento della varietà di applicazioni e di formati e della produttività hanno portato a identificare con un brand proprio la produzione di stampa digitale di Sisma. Nasce, infatti, a settembre 2011 Sismaprint. Nel 2014, per completare il parco tecnologico, sono stati installati nuovi sistemi di stampa produttivi e performanti anche per la produzione di supporti rigidi di alta qualità.
Un esempio di grafica calpestabile prodotta da Sismaprint
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L’ultima tecnologia in termini di tempo adotta da Sismaprint, è quella flatbed che consente la stampa su pannelli rigidi come ad esempio i pannelli in forex i cui ambiti applicativi sono vastissimi.
Una grande specializzazione sulla stampa di applicazioni su carta Con una produzione annuale di 1.310.000 m2 di carta stampata, Sismaprint vanta una iper specializzazione nelle applicazioni di visual communication su supporto cartaceo destinate a quello che per il Dna dell’azienda è il settore di riferimento in assoluto, la Grande Distribuzione. “La Gdo ha la necessità di rinnovare con una frequenza rapidissima le proprie comunicazioni e promozioni: si parla di tempistiche che vanno da una volta a settimana a due volte al mese. Per questo è richiesto un materiale poco costoso e facile da smaltire: la carta è perfetta per queste applicazioni”, spiega Oscar Stucchi, Titolare di Sismaprint. Dalle grandi affissioni per l’outdoor alle comunicazioni promozionali per indoor, Simaprint ha ottimizzato un parco macchine e un flusso di produzione finalizzato a garantire un just-in-time e una qualità in linea con le esigenze della Grande Distribuzione, ma anche di agenzie, centri media, installatori e, da quando è attivo l’e-commerce, anche copyshop e service di stampa. Blue Back, carta bianca e carta fotografica sono i materiali con cui Sismaprint realizza i volumi maggiori, seguiti da banner e mesh, quest’ultimo anche in sostituzione al banner. “Offriamo un kit promozione per l’indoor studiato in base alle esigenze della Gdo, mentre dopo l’installazione di un macchina da stampa superwide, avvenuta l’anno scorso, abbiamo incrementato i nostri volumi di stampa di banner”.
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Applicazioni come la stampa di mesh per copertura di interi edifici, sono possibili in tempi brevi e a costi competitivi grazie alle super wide format di Sismaprint.
Di recente, Sismaprint ha introdotto una nuova figura professionale, che ha portato in azienda le competenze necessarie ad affrontare il mercato della decodinamica.
Esplorare nuovi mercati la nuova mission di Sismaprint La storica specializzazione di Sismaprint sulla carta, non costituisce un limite a esplorare nuovi mercati, anzi a volte contibuisce a suggerire soluzioni diverse dagli standard consolidati. Un esempio è la soluzione proposta alle agenzie che allestiscono i corner promozionali all’interno delle gallerie commerciali: al classico desk in materiale rigido stampato, Sismaprint ha proposto una struttura in ferrite da rivestire di volta in volta con grafiche stampate su una carta magnetica. “Il riultato è stato apprezzatissimo, perché invece di eliminare completamente il banchetto al termine di una promozione è sufficiente staccare il rivestimento e sostituirlo con il nuovo soggetto che si applica senza l’utilizzo di nessun utensile, semplicemente grazie alle proprietà magnetiche della carta, con notevoli risparmio economico e semplificazone della logistica” ha aggiunto Stucchi. Di recente, Sismaprint ha introdotto una nuova figura professionale rappresentata da Franco Zanutto, che ha portato in azienda le competenze necessarie ad affrontare il mercato della decodinamica come la capacità di selezionare i materiali più adatti, di rivolgersi agli installatori più esperti e di proporsi a un mondo condinamiche completamente nuovo. Una nuova macchina per la stampa con tecnologia latex è stata dedicata alla decorazione dei vinili per il wrapping e i risultati non si sono fatti attendere, dato che è firmata Sismaprint la decorazione della flotta aziendale di Sky per cui sonostati wrappati ben 90 automezzi.
LA LA STORICA SPECIALIZZAZIONE DI SISMAPRINT SULLA CARTA, NON COSTITUISCE UN LIMITE A ESPLORARE NUOVI MERCATI, ANZI SUGGERISCE SOLUZIONI DIVERSE DAGLI STANDARD
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BusDecor by Sismaprint uno dei prodotti di punta offerti dal Gruppo Sisma A caratterizzare l’offerta di Sismaprint c’è anche il servizio BusDecor: si tratta di una vela circolante 6X3 metri che viene totalmente decorata attraverso la produzione digitale, con materiali vinilici e cast polimerici di altissima qualità. Il mezzo viene brandizzato in base alle esigenze di comunicazione dell’azienda creando un altissimo impatto visivo. Un media outdoor di superficie 6x3 m circolante su bacini specifici offre la massima visibilità al brand o alla promozione del cliente. BusDecor è un prodotto totalmente di proprietà del Gruppo Sisma. Le 40 vele della divisione SismaBus, unite alla forza produttiva di Sismaprint, mettono BusDecor come primo e unico prodotto industriale comunicativo presente sul mercato. Ma le novità in casa Sismaprint non finiscono qui: la più recente introduzione della tecnologia flatbed ha consentito all’azienda di diversificare la propria offerta e di proporre applicazioni di stampa su materiali rigidi. “Per ora non ne abbiamo introdotti molti: Plexiglas, Forex e Dibond, si tratta per noi di affrontare un mercato ancora diverso, di cui stiamo valutando le potenzialità” , ha concluso Stucchi. Oggi l’azienda è attrezzata per produrre un po’ di tutto, ma il primo amore non si scorda mai e il prossimo luglio sarà installata una seconda HP Turbojet, un sistema ad altissima produttività, per la stampa di carta, materiale i cui volumi per Sismaprint continuano a crescere.
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Le 40 vele della divisione SismaBus unite alla forza produttiva di Sismaprint mettono BusDecor come primo e unico prodotto industriale comunicativo presente sul mercato.
Sismaprint è specializzata nella stampa online di applicazioni di grande formato in alta qualità, di manifesti, striscioni pubblicitari, poster e supporti rigidi. La sua mission è fornire ai propri clienti il giusto canale e i giusti mezzi per comunicare il loro messaggio. Per questo Sismaprint si avvale di macchinari che permettono di curare i dettagli e ottenere sempre la massima qualità e mette a disposizine del cliente un serivzio di consulenza attraverso il proprio personale specializzato. SISMAPRINT BIESSE Via Regina 8 23870 Cernusco Lombardone (LC) Tel. 039 9900036 Fax 039 9284694 info@sismaprint.it
retail | in-store promotion
Lo storytelling promozionale Coinvolgere non intrattenere, dire sempre la verità e costruire messaggi semplici che colpiscano l’intelligenza emotiva del consumatore attraverso i cinque sensi: questi sono gli elementi chiave per costruire un’attività di in-store promotion basata sulla narrrazione di una storia. di Alexia Rizzi - alexia.rizzi@sunnycom.it
Alexia Rizzi, giornalista e consulente per la comunicazione, si occupa del settore retail da quando la rivista Vision, di cui è redattore, ha assunto questa declinazione. In questo ambito ha curato l’ufficio stampa di uno dei maggiori general contractor italiani, ha scritto e tradotto articoli per blog dedicati e si è occupata dell’editing di testi per editori specializzati.
Così come è accaduto per la pubblicità, che abbiamo visto concentrarsi sempre di più sull’emozione, sul racconto, sulla capacità di fare sognare il suo target di riferimento, piuttosto che sulla descrizione del prodotto – ci sono brand come come Leica, che addirittura nei suoi cortometraggi non mostra neanche più le proprie macchine fotografiche – anche per quanto riguarda le attività promozionali sul punto vendita, lo storytelling è sempre più diffuso. Per costruire un efficace allestimento di in-store promotion, che superi il paradigma classico di promozione del singolo prodotto, si può costruire una storia ispirata, ad esempio, a una promozione stagionale (vacanze estive, tante idee per il mare), a una ricorrenza (San Valentino) o a una destinazione d’uso (il tempo libero in giardino). In questo modo si crea un comune denominatore che rende possibile, grazie a un’associazione di idee, raggruppare prodotti diversi appartenenti anche a categorie merceologiche molto differenti tra loro come food, beauty, abbigliamento, accessori, casalinghi, ecc.
Stili di vita, non semplici prodotti
L’in-store promotion, inteso in senso contemporaneo non si basa più sulla relazione desiderio-soddisfazione del bisogno ma guarda all’individuo-consumatore inteso come persona nella sua globalità, ovvero inserita in un contesto di riferimenti culturali, di costume, di abitudini e di desideri condivisi. Sembra un paradosso ma per vendere un prodotto oggi è molto più efficace non parlare del prodotto stesso ma cotruire intorno a esso uno scenario che metta
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retail | marketing Un paio di esempi in cui attorno a prodotti di uso comune sono raccontate storie a scopo promozionale, costruite per coinvolgere il consumatore e immergerlo in un’atmosfera che va oltre il prodotto stesso.
al centro della narrazione il suo fruitore, ovvero lo shopper, suggerendogli stili di vita da cui trarre ispirazione e realizzabili grazie all’utilizzo della merce oggetto della promozione. Il valore della merce, infatti, non sta nel prodotto stesso ma nella sua idealizzazione: la pubblicità insegna come sia possibile sublimare il prodotto, farlo diventare oggetto di spettacolo creandogli una sua personalità attraverso una serie di meccanismi legati ai differenti linguaggi di espressione. L’in-store promotion potenzialmente li ha tutti a disposizione: dalla musica alla visual communication, dalle stimolazioni olfattive al tatto, e anche al gusto, quando è possibile includere un’operazione di sampling o di degustazione, fino all’interazione con i media digitali che sempre di più supportano le campagne in-store, attraverso azioni social, concorsi e contest, studiati per mantenere viva l’attenzione del consumatore nei confronti del brand e del prodotto anche al di fuori del punto vendita. Un esempio è stata la campagna promozionale condotta da Ferrero all’interno della grande distribuzione per i 50 anni di Nutella. Oltre a isole promozionali molto coinvolegenti che presentavano il prodotto con un packaging in versione limited edition, veniva consegnato un sample al momento dell’acquisto e, attraverso un sito web dedicato, era possibile partecipare a un concorso per vincere merchandinsing brandizzato e addirittura un viaggio. È fondamentale
dire la verità
Il consumatore contemoporaneo è molto esigente, informato, ha gusti ben definiti e ha una capacità proattiva
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di confrontare tutte le informazioni realtive ai prodotti che desidera acquistare: pertanto non non basta ammaliarlo o sedurlo, non desidera essere intrattenuto come spettatore passivo ma, grazie alla sempre più diffusa possibilità di fare opinione attraverso i mezzi digitali, si è calato nel ruolo di protagonista; desidera, dunque, essere coinvolto in prima persona. Per questo, perché il racconto che fa da filo conduttore di un’attività di in-store promotion sia efficace deve avere contenuti credibili e attinti da quell’apparato di valori e di beni intangibili che ogni brand porta con sé.
Costruire il messaggio
Chiarite le dinamiche che contraddistinguono il nostro interlocutore e definiti i contenuti, il passaggio successivo è costruire il messaggio. Qui vale la vecchia regola del “keep it simple”: in particolare le attività di in-store promotion messe in atto all’interno della grande distribuzione, ma non solo, hanno l’obiettivo di raggiungere un target allargato che comprende diverse fasce di età, sesso, estrazione sociale e culturale. Per questo nella messa in scena di un’attività di in-store promotion è strategico attingere a segni e simboli, che richiamano il più possibile a forme, colori e significati già radicati nell’immaginario collettivo e associati a sensazioni di familiarità e di benessere. L’associazione tra elementi conosciuti decontestualizzati e il prodotto sconosciuto risulterà vincente perché saprà coniugare l’effetto rassicurante con un elemento sorpresa capace di toccare quelle leve dell’emotività del consumatore che determinano l’acquisto di impulso.
retail | concept store
“Open-source shopping” L’approvvigionamento del prodotto di stampo “open source” è la nuova frontiera che contraddistingue il concept su cui molte insegne basano la loro filosofia e che promuove la creatività di designer e brand indipendenti. di Gabriele Goretti - gabriele.goretti.design@gmail.com
Gabriele Goretti, Architetto, designer, svolge attività di ricerca e coordina laboratori congiunti Università Impresa presso il Design Campus dell’Università degli Studi di Firenze. PHD in Industrial Design, si interessa delle relazioni che intercorrono tra strategie design e processi manifatturieri, ovvero sul trasferimento dei valori del prodotto attraverso il design dell’interazione basato su tecnologie integrate e tracciabilità.
Entrando nel nuovo concept store & Other Stories di Milano si ha la sensazione di accedere a un nuovo concetto di retail, semplice e costellato di riferimenti al mondo del “do it yourself”. Equo e solidale, sposa valori e modelli di business di un design indipendente, fuori dai circuiti dei grandi brand. Se da un lato questa sensazione è autentica e veritiera, dall’altro può risultare alquanto fuorviante.
promuove i nuovi attori della creatività
& Other Stories
L’insegna di moda offre al target femminile una vasta gamma di scarpe, borse, accessori, beauty e ready-to-wear pensate per offrire alla consumatrice la possibilità di creare il proprio stile personale, o la propria “storia” a prezzi accessibili e con una grande attenzione ai detttagli. Il network di negozi & Other Stories fa parte del gruppo H&M e risulta tutt’altro che un luogo lontano dai circuiti di retail tradizionale, ma inserito in una logica di grande distribuzione mass market che vede il gruppo svedese ai vertici del mercato moda. Il modello & Other Stories, infatti, è il nuovo retail concept del gruppo H&M che commercializza prodotti di designer emergenti e artigiani indipendenti. I “nuovi” brand (o sub-brand) sono associati al marchio & Other Stories che figura come “pigmalione” dell’accesso al mercato globale di questi nuovi attori della creatività e della manifattura artigianale. I valori in cui il concept store si identifica sono sicuramente quelli etici della sostenibilità ambientale e sociale, della promozione del design indipendente e di quello che possimao definire un volto “pulito” della grande distribuzione che mira a veicolare valori positivi nella società dei consumi. D’altro canto però la promozione di nuovi designer indipendenti e non
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In alto: alcuni capi e accessori proposti da & Other Stories, il nuovo retail concept del gruppo H&M che commercializza prodotti di designer emergenti e artigiani indipendenti. Sotto: un punto vendita dell’insegna Palylife, che accanto ai brand di fama ospita altre tipologie di prodotto indipendente che vanno ad arricchire il lifestyle del marchio.
strutturati a livello aziendale permette alla multinazionale del fast fashion di accedere a merci selezionate e di valore non percorrendo i tradizionali canali del retail. La promozione di creativi indipendenti diviene quindi un’efficace leva di competitività e sostenibilità economica del modello di business partendo dalla capacità di contrattazione e di “ordini” che la multinazionale può sviluppare. Un rapporto “Davide e Golia” quindi. L’apertura a giovani marchi, quindi, non è solo un valore etico, ma anche una precisa scelta strategica aziendale per approfondire nuovi modelli di vendita con approvvigionamento “dal basso”, senza percorsi strutturati, “open-source”, quindi. Anthropologie e il coinvolgimento
consumatore
emotivo del
Il modello & Other Stories segue altri casi di studio internazionali come il caso Anthropologie, concept store presente in alcune importanti capitali europee e negli Stati Uniti, è parte del network Urban Outfitters. Fondata nel 1992 a Wayne, in Pennsylvania, Anthropologie è diventata una destinazione definita “one-of-a-kind” per chi cerca un mix di abbigliamento, accessori, articoli da regalo e arredamento casa in cui riconoscere il proprio stile personale e alimentando le proprie passioni. La mission aziendale di questa insegna, infatti, si basa sul concetto di “Lifestyle merchandising”. L’obiettivo del marchio è quello di costruire un forte legame emotivo con il consumatore, trascendendo i tradizionali concetti di brand identity e fashion tribes. Per fare questo il marchio crea ambienti di stile di vita che coinvolgono emotivamente, promuovendo prodotti e semiotiche che nascono da brand indipendenti, fuori dai circuiti del consueto retail. I prodotti, inoltre, vengono presentati in linea con le tendenze e gli scenari di vita del contemporaneo, in maniera varia e tempestiva. Anche nel caso Anthropologie, si evitano le tradizionali catene del valore del retail, e si promuovono nuovi contenuti e attori della creatività come designer e manufacturer con cui intessere rapporti diretti tra venditore e fornitore.
che non incide sul modello di business
Approvvigionamento indipendente
Altro caso interessante per il sistema del retail italiano è il caso Playlife. Il marchio di moda con diretta ispirazione street style presenta sul sito web e negli store in modo tangibile una serie di “friends” ospitati nell’emisfero moda Playlife. Accanto a ospiti di fama e strutturati, come ad esempio Lomography e Puma, sono presenti altre tipologie di prodotto indipendente che vanno ad arricchire il lifestyle del marchio. In questo caso, a differenza degli esempi precedenti, la logica “opensource” nell’approvvigionamento del prodotto di stampo “indipendente” assume un valore puramente stilistico e non incide sul tradizionale modello di retail business adottato dall’insegna.
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retail | technologies
retail | shop window
di Massimiliano Pivetta info@assovisual.it
Maestro D’arte si specializza in Interior Design e Progettazione d’interni. Prima arredatore progettista di negozi e vetrinista progettista presso negozi e aziende di vari settori, per poi dedicarsi alla progettazione di campagne di vetrine internazionali, allestimenti di stand fieristici ed eventi promozionali. Dal 1994 al 1999 è Vice direttore del Magazine Il Vetrinista Italiano, nel 2000 diventa Presidente di Assovisual, Associazione Italiana Visual Merchandiser e Progettisti Vetrinisti e tutt’ora si occupa di consulenza di allestimenti, di docenza vetrinistica e di visual merchandising per enti, centri di formazione e istituti privati.
La vetrina PERSONALIZZATA
INDIRIZZA gli ACQUISTI
che
Un’esposizione mirata migliora le performance del punto vendita 42 42
retail | shop window
La vetrina personalizzata può essere definita come l’assegnazione e la suddivisione degli spazi nel luogo più rappresentativo del negozio. Lo spazio per le attrezzature espositive, per la scenografia, per il messaggio decorativo, viene regolato e dosato da precisi criteri che tengono conto delle necessità di vendita e rendono più agevole il suggerimento di acquisto percepito da parte della clientela. Gli OBIETTIVI
L’obiettivo comunicazionale della vetrina è affermare l’immagine del punto vendita in modo coerente, in linea con la catena o con il gruppo di appartenenza. L’obiettivo commerciale della vetrina è, infatti, quello di suggerire gli acquisti da parte della clientela, la quale immagina così una visione completa e in sequenza del possibile assortimento interno. L’obiettivo operativo è, infine, quello di facilitare l’attività degli addetti – commessi o figure preposte – rendendo più veloce la contrattazione finale. Se ci poniamo l’obiettivo di valorizzare la vetrina personalizzata, senza lasciare zone d’ombra, ne consegue che dobbiamo creare una visibilità coerente, con un senso logico. Il suggerimento è di ricorrere a tutti gli accorgimenti possibili per creare delle aree di attrazione scenografica. In questo modo si offre al cliente l’opportunità di percepire più facilmente ciò che si cerca. Con il rinnovo della vetrina ogni 15 giorni, si realizzano ulteriori suggerimenti grazie al continuo assortimento di prodotto. La comunicazione visiva con il cliente risulta essere più razionale più ricca. L’esposizione di prodotto specifico serve per comunicare al cliente le novità (o i messaggi di vendita) facilitandolo nella scelta all’interno del negozio.
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La vetrina è una forma di pubblicità diretta, si esprime in uno spazio tridimensionale, è il veicolo primario dell’immagine di un negozio. Il suo scopo non è vendere, ma creare bisogni ed emozioni. Esiste una tecnica vetrinistica, quindi uno stile di come esporre i prodotti e di cosa dire al consumatore. Le tipologie di vetrine sono: • commerciale (target medio/ basso, molto prodotto), • prestigio (target medio/alto, solo un prodotto o coordinato), • a soggetto (il prodotto è valorizzato da una decorazione diretta sul prodotto/tema), • scenografica (il prodotto è ambientato tramite elementi scenografici in un tema o evento), • pubblicitaria (tipiche delle campagne vetrinistiche per promuovere un prodotto). Nella Vetrina Aperta si ha l’immagine dell’insieme, non si focalizza l’attenzione del passante su un prodotto esposto, si è distratti dagli elementi architettonici, di arredamento, dal movimento presente nel negozio. La Vetrina Chiusa focalizza l’attenzione del passante sul prodotto, permette una libera e forte espressione del messaggio (tema che si vuole comunicare). Nel punto focale si posiziona il messaggio, la decorazione, il prodotto da promuovere.
retail eventi ShopExpo 2015
Shop
o p Ex
La nuova mostra-convegno, dedicata a tutti i settori del mondo mondo del retail si svolge il 13 e 14 marzo 2015 a Milano. 44
retail eventi ShopExpo 2015
ShopExpo è la nuova Mostra-Convegno dedicata ai materiali di comunicazione POP, al digital signage e alle nuove tecnologie, agli arredi e alla progettazione di punti vendita, corner e shop in shop. L’evento è rivolto a tutti i settori del retail (food, non food e servizi) e si articolerà in due giornate, il 12 e 13 marzo 2015 presso Superstudio Più in via Tortona 27, nel cuore dell’emergente Design District milanese. L’obiettivo della manifestazione è valorizzare le idee legate al mondo della distribuzione e del commercio: ShopExpo si propone, infatti, come piattaforma che offre la possibilità di presentare prodotti, idee e novità per il punto di vendita e per scoprire le più recenti tendenze del mercato. Partecipare alla manifestazione dà la possibilità di entrare in contatto con visitatori qualificati e accuratamente selezionati, di incontrare nuovi clienti e consolidare i rapporti con quelli già acquisiti. L’evento è organizzato da OPS e realizzato in collaborazione con Popai e con AN shopfitting magazine. ShopExpo ospiterà l’8a edizione dell’Italian Popai Award i cui progetti contribuiranno ad arricchire i contenuti della manifestazione. La convegnistica, in primo piano nella giornata di apertura, sarà a cura di Popai, con relatori autorevoli che tratteranno temi di attualità. Al mattino è prevista una conferenza plenaria mentre al pomeriggio si terranno più seminari in contemporanea. Vision sarà presente a ShopExpo in prima linea in qualità di media partner della manifestazione.
La
ShopExpo retail solutions Milano - 12-13 marzo 2015 www.shopexpomilano.it
Mostra-Convegno dedicata a valorizzare nuove idee per il
mondo della distribuzione
Osvaldo Ponchia Presidente OPS “Crediamo molto nella formula della mostra-convegno che possa offrire alle aziende un momento di approfondimento e formazione oltre al tradizionale percorso espositivo. La scelta di una location come il SuperStudio Più di via Tortona è legata alla volontà di valorizzare la creatività e il design Made in Italy nel mondo del retail. Quello che ci auguriamo è che il successo di questa manifestazione possa portare in futuro alla nascita di una vera e propria fiera internazionale rappresentativa delle eccellenze italiane di questo settore, evento che attualmente manca nel nostro mercato”.
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rubrica
eventi
di alexia rizzi
alexia.rizzi@sunnycom.it
Forum Retail 2014 La mostra convegno interamente dedicata a sistemi, soluzioni e tecnologie per il punto vendita e la grande distribuzione organizzata.
Retail Visions 7a edizione del Convegno Popai 4 novembre 2014 Milano - Triennale
G
iunto alla 14a edizione, Forum Retail si conferma quale appuntamento di riferimento del settore: un’occasione di networking tra end-user e fornitori e di confronto tra CIO, Direttori Marketing & Loyalty, Responsabili della Logistica e Security Manager. Un’accurata selezione delle best practice più significative del panorama Retail verranno illustrate nei tre corner dell’ampia Area Espositiva. Il visitatore potrà così vivere appieno
vedi anche Retail Design Expo Retail Design Expo è il nuovo evento dedicato a tutte le figure professionali coinvolte nel successo di uno store: retail designer, marketer, visual merchandiser, retailer, architetetti, shop fitter e formitori di prodotti. Retail Design Expo 2015
l’esperienza Forum Retail creandosi un’agenda “tailor made” in base alle proprie esigenze, selezionando le diverse testimonianze presenti e trovando risposte concrete per lo sviluppo del proprio business. Non mancheranno momenti esclusivi per incontrare i leader del settore, per capire trend e strategie per competere con successo. Forum Retail Milano Atahotel Expo Fiera - 25 e 16 novembre 2014 http://www.forumretail.com/2014
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sul futuro del retail e non avete mai osato chiedere: la Convention annuale & EXPO di NRF meglio conosciuta come Retail’s BIG Show, promette di dare tutte le risposte! Retail’s BIG Show 2015
Retail’s BIG Show
New York, Convention 11-14 gennaio 2015 - Expo 11-13 gennaio 2015 http://bigshow15.nrf.com
Salone Franchising Milano è l’appuntamento annuale dedicato a offrire nuove idee a chi intende rinnovare il proprio negozio, investire nel settore del franchising. Salone Franchising 2014 Fieramilanocity 7-10 novembre www.salonefranchisingmilano.com
Londra, 10-11 marzo 2015 www.retaildesignexpo.com
Salone Franchising 2014 46
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e r u t r e p a nuove
rubrica
di giannina airaghi
giannina.airaghi@sunnycom.it
vedi anche
ultima generazione, una zona di intrattenimento per le famiglie e più di 370 negozi, tra cui il primo The Factory Cheese Cake di Abu Dhabi, un altro ristorante in cui il cibo viene servito su montagne mini russe e più grandi store Zara, Nike e Adidas del Medio Oriente. Voluto da Aldar Properties, il nuovo punto vendita – a detta dei proprietari – cerca Amazon si prepara ad di “mettere Abu Dhabi aprire il suo primo negozio sulla scena mondiale fisico a New York City, delle destinazioni dello con funzionamento shopping”. parallelo al servizio di e-commerce della MEGA SHOPPING MALL società. L’inaugurazione Abu Dhabi avverrà entro l’inizio delle vacanze natalizie, periodo nevralgico per gli acquisti. Il primo retail store effettuerà consegne in giornata in città per una limitata tipologia di prodotti,e consentirà di cambiare o ritirare i prodotti acquistati online, ma venderà anche direttamente senza prenotazioni e sarà una vetrina per i prodotti Al sesto piano dello storico Amazon: gli e-reader edificio di Harrod’s nel Kindle, i nuovi tablet Fire cuore di Londra è stato da HD e il Kindle Phone. poco inaugurato il Salon de Parfums, che ospiterà AMAZON le marche più esclusive New York www.amazon.com di profumi ed essenze oltre a riservare ai clienti più esigenti esperienze sensoriali e percorsi olfattivi. All’interno del piano che si sviluppa su una superficie di circa 460 metri quadrati, saranno presenti 11 boutique indipendenti dei marchi Bond No. 9, By Kilian, Chanel, Clive Christian, Creed, Dior, Guerlain, Henry Jacques, Roja Un nuovo mega centro Dove, Tom Ford e Xerjoff. commerciale di 2,5 milioni Oltre alle boutique, che di m2 sarà inaugurato a offrono anche profumi novembre 2014 ad Abu personalizzati, è presente Dhabi. Situato sulla Yas una fragrance gallery Island, il mall è progettato delle migliori essenze del per lancciare la nuova mondo. capitale dello shopping SALON DE PARFUMS capitale in concorrenza con LONDRA il vicino centro turistico di www.harrods.com/ Dubai. Potrà vantare un beauty/salon-decinema con 20 schermi di parfums
Amazon Store
Salon de Parfums
Mega Shopping Mall
Eat’s, Food Market di Gruppo Coin
ha aperto all’interno dello store Coin di Piazza V Giornate a Milano
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on una selezione ispirata alle antiche botteghe alimentari e ai mercati coperti, Eat’s Food Market propone 2000 delle migliori tipicità enogastronomiche italiane e internazionali. Prodotti tradizionali e inusuali, semplici e sofisticati, inseriti in un contesto contemporaneo. Per festeggiare il suo quarto punto vendita, quello di recente inugurato presso lo store Coin di piazza V Giornate, Eat’s ha ospitato Food Joy ‐ donne libri e cibo - un progetto tutto al femminile dedicato alla promozione di progetti editoriali ispirati al mondo del cibo. Dal 16 al 18 ottobre, scrittrici, giornaliste e food
blogger, tra cui Roberta Corradin autrice dle libro “Le cuoche che volevo diventare (Einaudi), Martina Liverani, giornalista, scrittrice e blogger, Samanta Cornaviera, curatrice del progetto di archeologia culinaria Massaie Moderne, Irene Berni, fiorentina, appassionata di brocanteurs francesi e titolare del B&B Valdirose, Rossella Venezia, architetto, food stylist e blogger, e Cristina Scateni, autrice di Slowcooking per tutti, si sono alternate nel nuovo spazio Eat’s con presentazioni e show cooking. Eatt’s Food c/o Coin Piazza V Giornate, 1 - Milano - Piano ‐1 www.eatstore.it
I LOVE SHOPPING A HOLLYWWOOD di Sophie Kinsella Dopo quattro anni di assenza, I love shopping a Hollywood segna il graditissimo ritorno di Becky Bloomwood, mitica protagonista di ben sei romanzi della serie I Love Shopping. Ancora una volta, Sophie Kinsella non tradisce le aspettative di tutti i suoi fan tornando a stupirci con una storia divertentissima, animata dalle innumerevoli disavventure della sua amatissima Becky. Una lettura divertente che ci darà ispirazone per lo shopping di fine anno.
Avventure nel
mondo dello shopping 47
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