P E d A C S d m d d P Esssttteee diii E AIII d CA Seeezzziiiooonnneee C deeellllllaaa S maaazzziiiooonnneee d diii iiinnnfffooorrrm diiicccooo d Peeerrriiioood vvviiiaaa S d P E R S dooovvvaaa))) Paaad Esssttteee (((P Roooccccccooo,,, 111 E Saaannn R N b m m N N brrreee 222000111444 mb meeerrrooo 111222 ––– N Nuuum Nooovvveeem
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Z Zaaiinnoo iinn S Sppaallllaa Periodico di informazione della Sezione C.A.I. di Este Via San Rocco,1 N. 12 – Novembre 2014
SOMMARIO In questo numero: Pag. 7
Saluto del Presidente
Pag. 8
Calendario delle escursioni
Pag. 10
Calendario delle ciclo-escursioni MTB
Pag. 11
Calendario uscite domenicali sui Colli
Pag. 13
Notiziario
Pag. 15
Consiglio Direttivo
Pag. 17
Escursioni: norme generali
Pag. 21
Equipaggiamento consigliato
Pag. 23
Norme elementari di sicurezza…e di comportamento
Pag. 24
Classificazione dei percorsi in base alle difficoltà
Pag. 26
Assemblea Annuale dei Soci
Pag. 27
Sulla neve con il CAI
Pag. 29-77
Schede delle escursioni
Pag. 79
Traversata del Conero di Catia Viola
Pag. 81
Preparazione alla Marmolada di Mirella Zancan, Elisabetta Piccioni
Pag. 84
Marco e la passione per la storia di Marco Segato
Pag. 85
Passione alpina: sette anni di alta quota di Andrea Fantin
Fateci pervenire i resoconti delle vostre escursioni e/o esperienze di trekking, storie di persone, stili di vita o tutto ciò che ha a che fare con la montagna. In questo modo la rivista può continuare a vivere, come rimarranno vivi i vostri ricordi. Chiediamo agli autori di limitare l'estensione degli articoli a due facciate in formato A4 utilizzando il carattere Times New Roman con dimensione 10 punti e di inviarlo in sede tramite e-mail al seguente indirizzo:
redazione.zainoinspalla@gmail.com La Redazione: Alessia Toso, Elio Antoniazzi
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SALUTI DEL PRESIDENTE
E' un periodo di anniversari. Nel 2013 abbiamo festeggiato il 150°di fondazione del C.A.I. Nel 2014 il centenario dello scoppio della prima guerra mondiale. Nel 2015 sarà il centenario dell'entrata in guerra dell'Italia nel grande conflitto. Nulla da festeggiare. Tanto da ricordare. Il saliente di guerra ha riguardato,in Italia,quasi esclusivamente il Triveneto per cui siamo direttamente chiamati in causa una prima volta. Nel frequentare la montagna spesso ci imbattiamo in tracce più o meno evidenti di questo conflitto e questo ci chiama in causa una seconda volta. Molti tra noi hanno avuto qualcuno che ha combattuto ed é caduto sui campi di battaglia e questo ci chiama ancora in causa per la terza volta. I nostri nonni hanno combattuto quello che non sentivano come un “nemico”ma come un uomo loro eguale ,solo con una divisa diversa. I nostri padri hanno cercato di costruire un mondo migliore,di pace,calcando insieme sentieri che una volta li dividevano. Noi oggi camminiamo sui loro passi. tenendo conto dei loro insegnamenti e facendo tesoro dei loro errori,dei loro moniti. I nostri nonni hanno affrontato una guerra che non hanno voluto ma hanno fatto il loro dovere fino in fondo. I nostri padri hanno affrontato miseria,emigrazione e anni di duro lavoro per dare a noi qualche possibilità in più. Noi oggi abbiamo il dovere di ricordare le fondamenta che loro hanno posto e su cui noi costruiamo il futuro nostro e dei nostri figli. Se siamo capaci di guardare,vediamo che anche dalle cose più inutili,come la guerra si può trarre un insegnamento : le barriere non debbono essere un confine tra popoli ma al contrario,abbattendole,un motivo per essere persone tra altre persone. Oggi noi percorriamo i “Sentieri della pace”,transitiamo per frontiere che non ci sono più,incontriamo altri popoli nel comune spirito dell”andar per monti” Ecco! Ricordiamo questo quando siamo sulle cime. Il nostro contributo sia amicizia,altruismo,comprensione. B u on a mo n t ag n a 2 0 15 ! ! !
Il Presidente Osvaldo Pasin
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CALENDARIO DELLE ATTIVITA’ 2015 Il giovedì, precedente la gita, è il termine utile per le iscrizioni. L’adesione va confermata personalmente in sede, previo pagamento della relativa quota.
GENNAIO 10-17-31 Scuola sci di fondo Altopiano di Asiago con Marco Ruzzante 25 Monte Zugna con Osvaldo Pasin (ciaspe)
F
FEBBRAIO 7 15 20 22 28-1/3
Scuola sci di fondo Altopiano di Asiago con Marco Ruzzante EAI Monte Asolone con Lorenzo Lunardi AEI (ciaspe) ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI (con elezioni del nuovo Direttivo) Monte Ziolera e Montalon con Davide Bizzaro (ciaspe e scialpinismo) F Cortina – Dobbiaco sci di fondo con Marco Ruzzante, Elisabetta Piccioni
MARZO 7-8 15 20 22 29
Parco Naturale di Fanes e delle Dolomiti d’Ampezzo con Lorenzo Lunardi AEI (ciaspe) Cima Vezzena con Renzo Cecchin (ciaspe) Guida alunni scuola primaria con Osvaldo Pasin, Elio Antoniazzi Monte Summano con Alessia Toso, Giovanni Milani AEI APERTURA STAGIONE ESTIVA E PRANZO
EAI F E
APRILE 2 12 19 25
Auguri pasquali in sede Monte Tomatico sul Grappa con Federico Zuccolin Monte Cengio con Stefano Torcelli Gita per famiglie a Redipuglia con Giovanni Milani, Osvaldo Pasin
E E T
MAGGIO 1-2-3 9 16 17
Laghi di Plitvice – Croazia con Osvaldo Pasin, Mirella Zancan T Valpolicella in MTB con Claudio Coppola MTB Cima Vezzena con Marco Segato, Federico Zuccolin E Biciclettata nell’anello fluviale di Padova con E. Antoniazzi, M. Zancan T
23 24 30
Calà del Sasso – Col D’Astiago con Federico Zuccolin Cima Portule con Osvaldo Pasin Cima Marana con Stefano Torcelli
31
Ferrata Guzzella – Monte Grappa con G. Marsan, R. Cecchin
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EE E E EEA
GIUGNO 6 7 14 21 27 27-28
Monte Civillina – Valdagno con Roberto Turchetti Parco Ferrate Casto con Osvaldo Pasin Monte Laste con Alessia Toso, Giovanni Milani AEI Monte Tamer Grande con Mirella Zancan, Elio Antoniazzi Cima Palombino con Vincenzo Molon Plan de Corones con Claudio Coppola
MTB EEA EE EE EEA MTB
LUGLIO 4-5 12 18-19 25-26 31-1-2
Piz Sesvenna con Elisabetta Piccioni, Andrea Fantin EE/F EE/PD Sass d’Ortiga con Davide Bizzaro, M. Zancan Ferrata Costantini alla Moiazza con R. Cecchin, G. Marsan, S. Rubini EEA Ferrata Piazzetta-Piz da Lech con Vincenzo Molon EEA Weissmies-Lagginhorn Alpi Svizzere con Davide Bizzaro PD
AGOSTO 8-9 Alta Via dell’Adamello con Ireneo e Cristoforo Scarparo 21-22-23 Trekking sui Sarentini con Paolo Avezzù, Elisabetta Piccioni Pizzo Tresero con Osvaldo Pasin, Elio Antoniazzi 29-30
EEA EE EEA/F+
SETTEMBRE 6 12 12-13 26-27
Col di Lana con Marco Segato, Stefano Torcelli Gran Fondo del Garda con Paolo Avezzù Ferrata al Monte Emilius con Lorenzo Lunardi AEI Weekend in casèra con Mirella Zancan, Germano Silvan
EE MTB EEA/D
OTTOBRE 3 9-10-11
Rifugio Boz con Claudio Coppola VIII° Raduno nazionale di ciclo escursionismo in Abruzzo
MTB MTB
NOVEMBRE 14
Cena sociale – Premiazione soci venticinquennali
DICEMBRE 22
Auguri Natalizi in sede V° CORSO DI ESCURSIONISMO AVANZATO con i nostri Accompagnatori di Escursionismo Paolo Bellotto, Maura Marangon e Giovanni Milani. Il corso si terrà nei mesi di SETTEMBRE e OTTOBRE Possono essere programmati corso di sci, cascate di ghiaccio, alpinismo, roccia in collaborazione con AT Pro Mountain Guide – Andrea Testa di Padova, durante tutto l’anno Serate culturali da definire
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CALENDARIO DELLE CICLO-ESCURSIONI IN MTB
Sabato 9 Maggio
VALPOLICELLA (C. Coppola)
Domenica 17 Maggio
ANELLO FLUVIALE DI PADOVA (E. Antoniazzi, M. Zancan, G. Dal Corso)
Sabato 6 Giugno
MONTE CIVILLINA–VALDAGNO (R. Turchetti)
Sabato 27- Domenica 28 Giugno
PLAN DE CORONES (C. Coppola)
Sabato 12 Settembre
GRAN FONDO DEL GARDA (P. Avezzù)
Sabato 3 Ottobre
RIFUGIO BOZ (C. Coppola)
Venerdì 09- Sabato 10- Domenica 11 Ottobre
VIII° RADUNO DI CICLOESCURSIONISMO IN ABRUZZO
La partecipazione dei NON SOCI è soggetta ad una maggiorazione della quota di adesione, comprensiva di assicurazione.
Per informazioni e chiarimenti contattare gli organizzatori:
Claudio Coppola cell. 347/4138499 Elio Antoniazzi cell. 320/5623609 Paolo Avezzù cell. 333/4664420 DA MARZO SONO PREVISTE USCITE D’ALLENAMENTO
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CALENDARIO USCITE DOMENICALI COLLI EUGANEI GENNAIO
4 11 18 25
Mario Filon Vladimiro Gazzabin Mario Filon Elio Antoniazzi
FEBBRAIO
1 8 15 22
Mario Filon Vladimiro Gazzabin Mario Filon Silvano Rubini
MARZO
1 8 15 22 29
Mario Filon Giampaolo Marsan Mario Filon Vladimiro Gazzabin APERTURA STAGIONE ESTIVA - Lunardi, Marangon
APRILE
12 19 26
Mario Filon Osvaldo Pasin Mario Filon
MAGGIO
3 10 17 24 31
Mario Filon Mario Filon Osvaldo Pasin Mario Filon Elisabetta Piccioni
GIUGNO
7-21
Mario Filon
LUGLIO
19-26
Mario Filon
AGOSTO
2-9-15-16-23-30
SETTEMBRE
6 13 20 27
da definire Mario Filon da definire Mario Filon
OTTOBRE
4 11 18 25
da definire Mario Filon Elisabetta Piccioni Mario Filon
NOVEMBRE
1 8 15 22 29
da definire Mario Filon da definire Mario Filon Elio Antoniazzi
DICEMBRE
6 16
Mario Filon da definire
20 27
Mario Filon da definir e
Mario Filon
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N.B: Ritrovo e partenza nel parcheggio antistante il piazzale della piscina comunale di Este in Via dello Stadio 2, alle ore 8:30 precise. Le escursioni si svolgono sempre nella mattinata. E’ opportuno che i non soci che intendono assicurarsi contro eventuali infortuni (€5,00) passino in sede, dalle ore 21:00 alle ore 23:00, entro il giovedì precedente l’uscita stessa. Gli itinerari saranno resi noti mensilmente in sede e/o consultabili nel nostro sito internet e pagina Facebook. Per ulteriori informazioni contattare gli accompagnatori. Referenti Colli Euganei: Mario Filon
…gite domenicali sui nostri Colli Euganei
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NOTIZIARIO Anno di fondazione: 1953 Sede sociale e segreteria: Via San Rocco, 1 – 35042 ESTE (PD) Orari di apertura: ogni martedì e giovedì dalle ore 21.00 alle ore 23.00; sabato mattina dalle ore 10:30 alle ore 12:30 solo nei mesi di gennaio, febbraio e marzo e aprile Recapito postale: Via S. Rocco 1, 35042 Este Numeri telefono sede: 0429/2576 Indirizzo Internet: www.caieste.org e-mail: caieste@alice.it Situazione Soci al 30 settembre 2014: Ordinari: 287 Familiari: 101 Giovani: 12 Totale Soci: 400 TESSERAMENTO ANNO 2015 QUOTE SOCIALI
RINNOVO
I° ISCRIZIONE
Socio Ordinaro
€ 43,00
€ 49,00
Socio Famigliare
€ 24,00
€ 30,00
Socio Giovane
€ 16,00
€ 22,00
Socio Giovane “ridotto”
€ 9,00
€ 15,00
NOTE
Stesso indirizzo del socio ordinario. Non riceve le riviste Fino a 18 anni. Non riceve le riviste A partire dal secondo socio giovane per famiglia
Vantaggi per i soci L’iscrizione al CAI attiva automaticamente le seguenti coperture assicurative Infortuni: assicura i soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). E’ valida ESCLUSIVAMENTE in attività sociale organizzata dalla sezione, sottosezioni, organismi territoriali e sede centrale deliberate preventivamente dagli organi competenti Soccorso Alpino: prevede per i soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. E’ valida sia in attività organizzata che personale Responsabilità civile: assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti ad attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali. E’ valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Mantiene indenni gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti a cose e/o animali
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Tutela legale: assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti assicurati in sede giudiziale per atti compiuti involontariamente. Per Presidenti e Consiglieri vale anche per delitti dolosi se verrà accertata l’assenza di dolo. COPERTURE ASSICURATIVE PER I SOCI Massimali
Caso di morte
Invalidità permanente
Rimborso spese
Combinazione A
€ 55.000,00
€ 80.000,00
€ 1.600,00
Combinazione B*
€ 110.000,00
€ 160.000,00
€ 2.000,00
* per accedere alla combinazione B costo aggiuntivo annuo di € 4,00 da richiedere ESCLUSIVAMENTE al momento dell’iscrizione o rinnovo della tessera.
Tutti i soci hanno diritto: alla copertura assicurativa sia per gli interventi del Soccorso Alpino (C.N.S.A.S.) a seguito di incidenti in montagna sia per gli infortuni nelle attività istituzionali organizzate dalle strutture centrali e periferiche del CAI; al trattamento preferenziale ed adeguato in tutti i rifugi del CAI e delle altre associazioni aderenti all’UIAA; all’invio gratuito dei periodico mensile CAI “Montagna 360°”; alla consultazione e prestito di guide, riviste, manuali e opere di letteratura di montagna in dotazione alla biblioteca sezionale; alle agevolazioni particolari per l’acquisto di pubblicazioni sociali, quali guide e manuali; agli sconti presso negozi convenzionati di articoli sportivi e librerie specializzate Rinnovi ed iscrizioni: I rinnovi annuali delle tessere vanno effettuati presso la sede CAI di Este. I nuovi soci devono ritirare e compilare il modulo predisposto ed allegare una fotografia formato tessera. Il mancato rinnovo della tessera entro il 31 Marzo comporta la perdita dei benefici derivanti dalle coperture assicurative e la sospensione delle pubblicazioni periodiche. È possibile rinnovare l'iscrizione, intestando al Club Alpino Italiano Sezione di Este, tramite bonifico Banca Sviluppo S.p.A. codice IBAN: IT04I0313962560000000205588 aggiungendo € 1,50 per spese di segreteria (invio bollino a domicilio) e specificando la causale del versamento; è obbligatorio notificare il bonifico via e-mail.
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CONSIGLIO DIRETTIVO Presidente
Osvaldo Pasin
tel. 338/2928758
Vice Presidente
Elio Antoniazzi
Tesoriere
Federico Zuccolin
tel. 0429/88439 320/5623609 tel. 340/4154128
Segretaria
Zancan Mirella
Consigliere
Bizzaro Davide
Consigliere
Claudio Coppola
Consigliere
Giancarlo Montanaro tel. 339/4635018
Consigliere
Germano Silvan
tel. 349/8727470
Consigliere
Alessia Toso
tel. 346/8027809
Revisori dei conti
Franco Pavan Mario Zago Ivana Zandolin
tel. 0429/50230 tel. 0429/2891 tel. 0429/55332
tel. 0429/51971 333/8117189 tel. 0429/708439 328/5621894 tel. 347/4138499
Il Consiglio Direttivo è in carica fino all’Assemblea dei Soci del 20 Febbraio 2015
Incarichi sezionali: AE Accompagnatore Escursionismo: Paolo Bellotto, Lorenzo Lunardi, Maura Marangon, Giovanni Milani AE/EAI Accompagnatore Escursionismo in ambiente innevato : Lorenzo Lunardi, Giovanni Milani Referente Commissione Escursionismo: Osvaldo Pasin R e f e r e n t e MT B Claudio Coppola Referente Gruppo Colli Euganei: Mario Filon R e d a z i o n e “ Z a i n o i n S p a l l a ”: Elio Antoniazzi, Alessia Toso Biblioteca: Pino Avanzini, Stefano Torcelli Responsabile del sito web: Elio Antoniazzi, Alberto Gallo
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ESCURSIONI: NORME GENERALI La partecipazione alle escursioni è aperta ai soci di tutte le sezioni del C.A.I. e ai non soci. Le persone minorenni devono essere accompagnate da un familiare o da altra persona maggiorenne delegata per iscritto dai genitori. Per i ragazzi di età inferiore ai 14 anni, accompagnati dai genitori, la partecipazione è gratuita. Il termine ultimo utile per le iscrizioni alle uscite di un giorno è limitato al giovedì precedente l’escursione stessa, previo versamento dell’intera quota. Per le gite di più giorni il termine ultimo verrà indicato di volta in volta con il relativo acconto da versare contestualmente all'iscrizione. L'iscrizione è strettamente personale e non dà diritto al rimborso in caso di rinuncia; è tuttavia ammessa la cedibilità a terzi in casi di forza maggiore. L’ordine di iscrizione è titolo preferenziale per l’attribuzione dei posti nel pulmino. Le iscrizioni si possono accettare anche telefonicamente purché vengano successivamente confermate in sede con il pagamento della quota prevista. Alla partenza e nel corso dell’escursione è richiesta ai partecipanti la massima puntualità. I ritardatari non saranno attesi. Per cause di forza maggiore gli organizzatori hanno la facoltà di modificare il programma e l’orario. È altresì facoltà degli stessi escludere gitanti ritenuti non idonei o insufficientemente preparati. Per le escursioni che presentano difficoltà alpinistiche l’attrezzatura necessaria sarà specificata nel programma ed il partecipante dovrà esserne munito. Durante le gite ed escursioni è fatto divieto di prendere iniziative personali se non concordate con gli organizzatori. Si eviteranno così errori di percorso e perdite di tempo. Tutti i partecipanti SOCI alle escursioni usufruiscono “dell'attivazione
automatica della copertura assicurativa infortuni in tutte le attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle periferiche del CAI”.
Per il pernottamento nei rifugi è obbligatorio l’uso del sacco lenzuolo o del sacco a pelo. Con il solo fatto di iscriversi alla gita, i partecipanti accettano ed osservano il presente Regolamento ed esonerano la Sezione di Este e gli organizzatori da ogni e qualunque responsabilità civile per qualsiasi genere di incidente che possa verificarsi nel corso dell’escursione. Qualora i trasferimenti avvengano con mezzi di proprietà dei soci, la Sezione di Este declina ogni responsabilità per eventuali incidenti durante i viaggi di trasferimento, intendendosi la gita iniziata ed ultimata nel momento stesso in cui ha rispettivamente inizio e termine il percorso a piedi.
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I costi delle gite verranno stabiliti di volta in volta, secondo tabelle deliberate dal Consiglio Direttivo e disponibili in sede per i capogita. S.O.S: in tutta la regione Veneto basta comporre il numero 118 oppure il numero telefonico della più vicina Stazione di Soccorso Alpino. Il C.N.S.A.S è una struttura operativa del Club Alpino Italiano, per informazioni sul Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico consultare il sito web www.cnsas.it
1915 – 2015: in ricordo dell’entrata dell’italia nella Prima Guerra Mondiale…
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EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO Escursioni a basse quote. Scarponcini leggeri o scarpe da ginnastica, calze leggere, pantaloni leggeri, camicia o maglietta di cotone, maglia leggera, maglione, biancheria di ricambio, giacca a vento, berretto, borraccia ed un sacchetto per le immondizie, fischietto. Escursioni a quote medie. Scarponi, pantaloni pesanti, calzettoni, camicia di lana, maglione, giacca a vento, berretto e guanti di lana, borraccia, biancheria di ricambio ed un sacchetto per le immondizie, fischietto. Escursioni ad alte quote. Come al punto 2, aggiungendo eventuali ghette da neve, piccozza, ramponi, crema solare. Attenzione: con la neve indispensabili gli occhiali da sole.
Abituarsi a portare sempre con sé una pila frontale per le eventuali emergenze. Eventuali attrezzature particolari relative ad un determinato itinerario verranno indicate con la descrizione del percorso di cui trattasi.
Le attrezzature obbligatorie nelle vie FERRATE:
imbragatura completa o bassa casco protettivo set dissipatore di energia omologato UIAA – CE EN 958 guanti da ferrata
nell’attraversamento di GHIACCIAI: imbragatura bassa due moschettoni con ghiera due cordini da alpinismo (lunghi m 1,80, di diametro mm 7) ramponi piccozza ghette occhiali da ghiacciaio manopole di lana corda da alpinismo (lunga m 50, di diametro non inferiore a mm 9) da usare nella progressione sul ghiacciaio
In caso di incidente
Mantenere la calma, non agire d’impulso, cercando di valutare la situazione. Adottare misure idonee per evitare e prevenire altri rischi. Segnalare la necessità di soccorso chiamando il 118 (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), attivo per tutto l’arco delle 24 ore. Se ciò non fosse possibile, usare i seguenti metodi di segnalazione:
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1.Segnalazione acustica. Fare sei volte in un minuto un segnale ad intervalli regolari (ogni 10 secondi). Lasciare un minuto di pausa e ripetere l’operazione. Si possono lanciare grida, oppure e meglio usare un fischietto (è bene averne sempre uno nello zaino). 2. Segnalazione visiva. Gli stessi segnali di cui al punto 1 possono essere fatti anche con uno specchietto od una torcia elettrica (di notte). Chi riceve una richiesta di soccorso risponde facendo un segnale acustico 3 volte in un minuto (ogni 20 secondi). 3.Segnalazione diretta. ( in caso di avvistamento dall’elicottero) Si possono fare con le braccia le segnalazioni di uso internazionale di seguito descritte: Nel caso in cui occorra aiuto: entrambe le braccia alzate al cielo. Sì alle domande del pilota. Atterrare qui. Nel caso in cui non occorra aiuto: braccio sinistro alzato al cielo, braccio destro a terra; entrambe le braccia devono fare una diagonale. No alle domande del pilota. Non atterrare qui. Nel dare le istruzioni per l’atterraggio dell’elicottero tenere presente quanto segue: con le braccia allargate rimanere fermi ai bordi del posto di atterraggio; nel limite delle possibilità l’area circostante l’atterraggio dell’elicottero deve essere libera da ostacoli emergenti per circa metri 20X20. ATTENZIONE! Non allontanarsi prima che le pale del rotore non si siano fermate: per il pilota voi siete un importante punto di orientamento. Tutto il vestiario, eventualmente disposto a terra per agevolare il pilota, va protetto con sassi o altro dal forte spostamento d’aria provocato dalle pale!
In caso di temporale Dove mettersi: lontano da vette e creste (distanza minima 15 metri). lontano da canaloni, corsi d’acqua, spaccature della roccia, cavità, alberi isolati. almeno ad un metro di distanza da qualsiasi parete verticale.
Che cosa fare:
allontanare da sé tutto il materiale metallico (piccozza, ramponi, ecc). sedersi a terra con le gambe rannicchiate.
Pronto soccorso nello zaino Nello zaino è bene avere sempre un piccolo set di materiale per pronto soccorso, soprattutto per escursioni di più giorni. Il set non deve trasformarsi in farmacia ambulante; le cose utili sono poche.
una confezione piccola di cerotti medicati assortiti; un rotolo di cerotto non medicato alto 5 cm; un flaconcino di disinfettante o qualche salvietta antisettica; cotone idrofilo; una benda di garza; qualche compressa di aspirina; collirio
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NORME ELEMENTARI DI SICUREZZA Non andate mai in montagna da soli. Equipaggiatevi bene, anche per brevi gite, adeguando il vostro vestiario al tipo di escursione e tenendo presente che ogni 1000 metri di dislivello la temperatura si abbassa in media di 6°C. Fate attenzione alle previsioni meteorologiche: in montagna il tempo cambia facilmente e velocemente (partite presto e arrivate presto). Valutate sempre con la massima esattezza possibile i tempi delle escursioni: in condizioni normali e in buona forma fisica è possibile superare in un’ora un dislivello di 350/400 metri o percorrere 4 chilometri in lieve pendenza. In montagna non si fanno le gare a chi va più veloce o a chi arriva prima; tanto meno si deve giungere a tutti i costi in vetta. Consultate attentamente la cartografia e informatevi sullo stato di sicurezza dei sentieri e delle vie ferrate. Comunicate sempre al posto di alloggio la direzione dell’itinerario che intendete effettuare, la durata dell’escursione e la presunta ora di rientro. Seguite sempre i sentieri ed evitate scorciatoie: eventuali soccorritori avrebbero seri problemi a trovarvi al di fuori dei normali percorsi segnalati. Comunicate sempre, con qualsiasi mezzo, al posto di alloggio le eventuali variazioni di itinerario. Rimanete uniti nelle situazioni difficili e non vergognatevi di ritornare sui vostri passi o di chiedere assistenza. Adeguata preparazione fisica.
...e di comportamento Rispettate e fate rispettare la natura e l’ambiente. Non raccogliete fiori: crescono per la bellezza della montagna. Non arrecate disturbo alla fauna selvatica. Non arrecate danni alla proprietà altrui. Lasciate puliti i luoghi dove passate o vi fermate, riportando a valle i vostri rifiuti.
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CLASSIFICAZIONE DEI PERCORSI IN BASE ALLE DIFFICOLTA’ (fonte: Commissione Centrale per l’Escursionismo)
T = turistico Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l'accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell'ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata. E = escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l'uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. EE = per escursionisti esperti Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all'apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l'uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell'ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.
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EEA = per escursionisti esperti con attrezzatura Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l'uso dei dispositivi di auto-assicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento e di protezione personale (casco, guanti). EEA – F (ferrata facile) Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza. EEA – PD (ferrata poco difficile) Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale metalliche. EEA – D (ferrata difficile) Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è spesso verticale ed in alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione; attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o scale metalliche. EAI = escursionismo in ambiente innevato Itinerari in ambiente innevato che richiedono l'utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità. Scala delle difficoltà degli itinerari alpinistici Tale classificazione viene data solo per i livelli inferiori della stessa. Tiene conto delle difficoltà tecniche d’insieme e quelle dei singoli passaggi, non pretende di fornire elementi di assoluta precisione, bensì un semplice giudizio di approssimazione. Tutte le valutazioni sono fatte considerando la montagna in buone condizioni e con tempo favorevole. I fattori di difficoltà sono dunque: la difficoltà tecnica del passaggio, la continuità dello sforzo, la lunghezza dell’ascensione, l’esposizione, il dislivello, lo sviluppo della via, la qualità della roccia, le inclinazioni dei pendii, e i pericoli oggettivi. Ogni livello della classificazione si suddivide ancora in superiore (+) e inferiore (-), per meglio aderire alla varietà dei passaggi e degli itinerari che si incontrano nella pratica. F = facile
PD = poco difficile
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SCALA DELLE DIFFICOLTA’ DEGLI ITINERARI CICLOESCURSIONISTICI TC= (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile. MC= (per ciclo escursionisti di media capacità tecnica) percorso su strade con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole. BC= (per ciclo escursionisti di buone capacità tecniche) percorso su strade sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici) OC= (per ciclo escursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
ASSEMBLEA ANNUALE 2015
L’assemblea annuale dei Soci
(elezione Consiglio Direttivo ’15-‘18)
si terrà VENERDÌ 20 FEBBRAIO alle ore 20:30 presso la sala “Martiri di Nassiriya” in Vicolo Mezzaluna in Este
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SULLA NEVE CON IL CAI Il CAI di Este organizza anche per il 2015 corso di sci da fondo Corso sci di fondo: In collaborazione con i maestri della scuola nazionale di sci in località “CAMPOLONGO ROTZO – ALTOPIANO DI ASIAGO”. La quota di partecipazione è di € 110,00 per i soci e di € 130,00 per i non soci. e comprende due ore di lezione per quattro sabati consecutivi per un totale di otto ore; il trasporto in pulmino sociale e/o vetture private andata e ritorno e l’assicurazione. Il corso ha inizio sabato 10 gennaio con partenza da Este, area parcheggio Cementi Zillo, ore 06:30.
P e r u l t e r i o r i i n f o r m a z i o n i e i s c r i z i o n i t e l e f o na r e e / o r e c a r s i p r e s s o l a s e d e d e l C A I – S e z i o n e d i E s t e , V i a S. R o c c o , 1 t e l . 0 4 2 9 - 2 5 7 6 . La sede è aperta il martedì e giovedì ore 21 – 23; sabato ore 10.30 – 1 2 . 3 0 n e i m e s i d i g e n n ai o , f e b b r a i o, m a r z o e apr i l e . Referente: Marco Ruzzante – tel. 349/4327569 Termine iscrizioni: 8 GENNAIO 2015 Le uscite sono aperte anche a chi non volesse usufruire della scuola.
La sezione e gli organizzatori sono sollevati da ogni responsabilità per eventuali incidenti o infortuni che si verificassero durante le lezioni dei corsi ed il tempo libero trascorso durante la giornata nei campi da sci.
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CIASPOLATA MONTE ZUGNA Domenica 25 Gennaio
Passo Buole
Il Coni Zugna (1865m) è un monte del Trentino meridionale, ai confini con la provincia di Vicenza. Si trova sulla dorsale montuosa che separa la Vallarsa dalla Val Lagarina, a nord rispetto al massiccio del Carega. Durante la Prima Guerra Mondiale fu luogo di aspri combattimenti fra l’esercito italiano e quello austro-ungarico. Il percorso varierà in base alla situazione nivologica. Tutte le informazioni saranno date con preavviso presso la sede. Cartografia:
Piccole Dolomiti Pasubio TABACCO 1:25.000 foglio n. 56
Organizzazione:
OSVALDO PASIN 338/2928758
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CIASPOLATA MONTE ASOLONE Domenica 15 Febbraio
Massiccio del Grappa
In occasione del centenario del 1° conflitto mondiale, andiamo a visitare in veste invernale uno dei luoghi simbolo di epici scontri. Dalla località Finestron (1290 m), lungo la strada che scende a Magnola (nel periodo invernale la strada è chiusa e rimane innevata), al bivio su strada forestale seguiamo per malga Fratte (1382 m) e poi si prosegue fino a raggiungere malga Col delle Farine (1428 m). Brevemente dalla malga si raggiunge Col delle Farine a destra e lungo il crinale si sale al monte Asolone (1520 m). Dalla cima si prosegue restando sempre sul crinale verso il Col della Berretta (1448 m, altro luogo storico con cippo in ricordo dei caduti) e con ripida discesa si ritorna al Finestron. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 7.00 900 m (percorso ad anello con saliscendi) 5 h ca. – lunghezza del percorso 11 km 1520 m EA I Monte Grappa – TABACCO 1:25000 foglio n. 51
Organizzazione:
LORENZO LUNARDI AE EAI 338/9733614
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CIASPE E SCI AI MONTI ZIOLERA E MONTALON Domenica 22 Febbraio
Val Calamento - Lagorai
Questo itinerario può essere percorso con gli sci o con le ciaspe. La salita al Montalon può essere effettuata da tutti, poi tempo e fiato permettendo per chi vuole è prevista la possibilità di salita alla cima Ziolera. Partenza: piazzale supermercato Billa, Este – ore 6.00 Dislivello: 783 m Durata: 4-6 h ca. Quota max: 2478 m Difficoltà sciistica: MS per il Montalon BS o più, dipende dalle condizioni, per cima Ziolera Difficoltà alpinistica: nessuna per Montalon, F per cima Ziolera Versante di salita: prevalentemente SUD, NORD per cima Ziolera Cartografia: Lagorai Cima D’Asta – KOMPASS 1:25000 foglio n. 626 Organizzazione:
DAVIDE BIZZARO 328/5621894
N ot e : a s e c on da d e ll e c on d i z i on i ni v ome t e r ol og i c h e i l p e r c or s o p u ò s u b i r e d e i c a mb i a men t i ch e sar an n o va l ut at i i n l oc o.
PER LA SALITA A CIMA ZIOLERA SONO N EC ESSAR I RAMPONI E PICCOZ ZA
Al termine della gita è prevista una sosta al Ristorante Malga Baessa, si prega di confermare per la prenotazione
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CORTINA – DOBBIACO SCI DI FONDO Sabato 28 Febbraio – Domenica 1 Marzo
Grande classica che si sviluppa lungo il tracciato dell’ex ferrovia e passa, partendo da Cortina, la Valle di Landro, il Lago di Dobbiaco e costeggia le Tre Cime di Lavaredo. Splendido panorama sul Monte Cristallo e la Croda Rossa d’Ampezzo. PROGRAMMA 1°Giorno
Partenza: piazzale supermercato Billa, Este – ore 7.00 PERCORSO CORTINA – DOBBIACO 30 km Dislivello: 400 m Difficoltà: Facile/Media
2°Giorno
A scelta fra 120 km di piste, con mete come San Candido, Sesto o Braies Organizzazione:
MARCO RUZZANTE 349/4327569 ELISABETTA PICCIONI 349/8423587 FABIO MASIERO 338/4664506
ISCRIZIONI ENTRO IL 5 FEBBRAIO – MAX 20 PERSONE
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PARCO NATURALE DI FANES e delle DOLOMITI D’AMPEZZO Sabato 7 – Domenica 8 Marzo
Lunga ed interessante escursione circolare con le ciaspe attraverso due bei parchi dolomitici con grandiose vedute sui principali gruppi. La val di Fanes, così com'è molto frequentata nei mesi estivi, risulta altrettanto isolata e trascurata nei mesi invernali, conferendole un particolare fascino di selvaggia solitudine a chi la percorre. PROGRAMMA
1°Giorno
Raggiunta Cortina d'Ampezzo si prosegue lungo la SS51 fino al bivio sul tornante per la località Ra Stua dove si parcheggia. Dal parcheggio si scende al Rio di Fanes e seguendo brevemente la pista di fondo si và ad imboccare la strada forestale (segnavia CAI 10). Si oltrepassa il ponte sull'orrido del Travenanzes per imboccare la val di Fanes che si segue interamente fino al passo di Limo ed in breve si scende al rifugio Lavarella ove si pernotterà.
2°Giorno
Lasciato il rifugio si scende comodamente lungo la pista ben battuta fino al rifugio Pederù per ricominciare la salita che ci consente di salire all'alpe di Sennes per raggiungere il rifugio Fodara Vedla. Ora in direzione est, seguendo il sentiero CAI n. 9, si scende in val del Boite ed in breve al rifugio Ra Stua. Da qui seguendo la strada si ritorna al punto di partenza.
Partenza: Dislivello: Durata: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 5.30 PERCORSO AD ANELLO 1° giorno salita 1000 m – discesa 250 m 2°giorno salita 600 m – discesa 1350 m 1° giorno 5 h – percorso 11 km ca. 2° giorno 7/8 h – percorso 18 km ca. EA I Cortina d’Ampezzo – TABACCO 1:25000 foglio n. 003
Organizzazione:
LORENZO LUNARDI AE EAI 338/9733614
Note: Percorso lungo ed impegnativo con dislivelli sostenuti, adatto a persone con un buon grado di allenamento. Nonostante la presenza di diversi punti di appoggio, bisogna considerare i due pranzi meridiani al sacco. MAX 15 PARTECIPANTI.
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CIASPOLATA CIMA VEZZENA Domenica 15 Marzo
Altopiano dei Sette Comuni
Anche questo altipiano, come quello dello Sciliar, si presta ad innumerevoli tragitti con le racchette da neve. L’itinerario proposto è una classica gita molto panoramica. Un itinerario di tutto rispetto che può far assaggiare ed apprezzare quanto questo altopiano possa offrire. Nei pressi del parcheggio del Ristorante la Verla, al passo Vezzena, inizia la strada forestale che porta al forte di Busa Verle. Imboccata la stessa in leggera ascesa in circa 30 minuti ci porta a ridosso del forte. Oltre il forte, si continua sulla sinistra, entrando nel silenzio dell’altopiano, verso Busa Verle (1467m). Continuando per la carrareccia fino al bivio per la strada forestale che porta a Marcadel, proseguiamo arrivando ad un tornante ed a una serie di cartelli indicativi. Prendiamo l’indicazione al bivio per Cima Vezzena. Imbocchiamo la strada immergendoci nel bosco dopo aver superato due sbarre. Continuando con lunghi tornanti si raggiunge cosi la grande croce di ferro che sormonta le rovine del Forte del Pizzo (1908m). Dalla vetta si ha una magnifica vista verso l’Adamello, il Brenta, i Lagorai, i laghi di Levico e Caldonazzo, il Cevedale, le Pale di San Martino, nonché l’Altopiano di Vezzena. Si ritorna per lo stesso percorso fatto in salita.
Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 6.00 500 m ca. 5 h ca . 1908 m E Altopiani Folgaria Lavarone – KOMPASS foglio n. 631
Organizzazione:
RENZO CECCHIN 338/8989762 GIAMPAOLO MARSAN 329/6347775
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IL CAI INCONTRA LA SCUOLA Venerdì 20 Marzo
Colli Euganei
La vita in mezzo alla natura offre le più stimolanti occasioni di coinvolgimento dei ragazzi ed è l'ideale per svolgere in libertà attività motorie nello spirito dell'avventura, col fascino dell'esplorazione e lo sviluppo di osservazione. L'evento dello scorso anno si è dimostrato di grande impatto educativo; la Sezione CAI di Este auspica la continuazione di tali iniziative, al fine di diffondere maggiormente la conoscenza del nostro territorio e delle sue bellezze naturali. Anche quest’anno abbiamo accolto con entusiasmo l’invito avanzatoci dalle insegnanti della Scuola Primaria Santa Maria del Pilastro. Accompagneremo i ragazzi di seconda e quinta elementare in una passeggiata attraverso i luoghi più suggestivi dei nostri Colli Euganei. Attraversando carrarecce e sentieri del monte Gemola arriveremo a Cornoleda e dopo raggiungeremo Villa Beatrice. Organizzazione:
ELIO ANTONIAZZI 320/5623609 OSVALDO PASIN 338/2928758
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MONTE SUMMANO – SENTIERO DEI GIROLIMINI Domenica 22 Marzo
Massiccio del Pasubio
Escursione tra le più belle del vicentino, da Piovene Rocchette si sale al Monte Summano, poderosa cima piramidale che si osserva da tutta l’alta pianura vicentina, ultimo baluardo della lunga dorsale ForniAlti – Rione – Priaforà – Novegno - Summano che si dirama dal Massiccio del Pasubio, tra la Val d’Astico e la Val Leogra. Arrivati a Piovene Rocchette e lasciati i mezzi, si sale lungo una scalinata che porta verso l’ex ospizio/convento dei Girolimini. Sulla sinistra inizia il sentiero che conduce al Santuario della Madonna dell’Angelo, magnificamente mantenuto e con un bellissimo sbocco panoramico sulla Valdastico e il versante meridionale dell’Altopiano di Asiago. Giunti al Santuario (533m) si prosegue lungo il sentiero n. 459, attraverso il bosco, fino al Santuario della Madonna del Summano. Un’ultima breve salita conduce alla vetta sovrastata da una grande croce in cemento e con un Cristo molto impressionante (1296m). Si ritorna lungo la comoda forestale (sentiero n. 460) fino al punto di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
parcheggio supermercato Billa - ore 6.30 1000 m ca. 6h ca. 1296 m E Valli Astico e Posina – Sezioni Vicentine del CAI 1:20000 foglio n. 1
Organizzazione:
ALESSIA TOSO 346/8027809 GIOVANNI MILANI 347/2605913
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APERTURA STAGIONE ESTIVA Domenica 29 Marzo
...Il pranzo d’apertura della stagione estiva si rinnova ogni anno come l’appuntamento più importante e divertente, per ricordare la nostra sezione e la passione che ci accumuna… Una piacevole giornata trascorsa insieme fin dalla mattinata l’escursione sui nostri Colli Euganei, seguita dal tradizionale pranzo. Organizzazione gita Colli Euganei:
con
LORENZO LUNARDI AEI MAURA MARANGON AE
AUGURI DI BUONA PASQUA! Giovedì 2 Aprile
… R itrovo in s ed e p er il tradizio n ale s camb io d ’ au gu ri p asq u ali co n buf fet e b ella co mp ag n ia! .. .
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MONTE TOMATICO Domenica 12 Aprile
Massiccio del Grappa
Il Monte Tomatico è una montagna della parte settentrionale del Massiccio del Grappa nelle Prealpi Bellunesi e domina la città di Feltre. E’ noto per la prima battaglia del Piave durante la Prima Guerra mondiale, che si svolse al confine tra Trentino e Veneto, tra il Regio Esercito Italiano da una parte e le forze dell’Impero tedesco e dell’Impero austro-ungarico dall’altra. Una volta arrivati alla località di Porcen, si prosegue per strada asfaltata fino al cartello che segnala il sentiero n. 841 a sinistra. Si risale il sentiero attraverso il bosco, lungo un percorso lungo e a tratti ripido, per poi uscire in quota sulla dorsale occidentale. La si percorre puntando verso sinistra, con un ultimo strappo finale che porterà alla grande croce di vetta. Discesa per la via di salita. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
parcheggio supermercato Billa - ore 6.30 1020 m 6h ca. 1595 m E Monte Grappa – TABACCO 1:25000 foglio n. 051
Organizzazione:
FEDERICO ZUCCOLIN 340/4154128
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MONTE CENGIO Domenica 19 Aprile
Altopiano dei Sette Comuni
Nel centenario della Prima guerra Mondiale e dell’entrata in guerra dell’Italia, il Monte Cengio sarà meta di una semplice ma interessante escursione in un luogo sacro alla Patria. E’ stato teatro di importantissime battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, che hanno coinvolto soprattutto i reparti dei Granatieri di Sardegna (che sulla montagna persero complessivamente tra morti, dispersi e feriti, 10.264 uomini fra il 29 maggio e il 3 giugno 1916). È famosa inoltre per il “salto dei granatieri”, precipizio in cui i Granatieri di Sardegna a corto di munizioni, si gettavano nel vuoto trascinando i nemici in un volo suicida. Si parte a Nord-Ovest dell’abitato di Cogollo del Cengio (384m) e si sale prima il bosco, poi da quota 650 m circa, si arriva alla parte più suggestiva del percorso: un pendio traforato da 7 gallerie. Si prosegue in direzione Piazzale Principe di Piemonte (1286m) e da qui verso la cima del Monte Cengio (1354m). Dalla cima si prende il sentiero n. 647, che porta verso il punto di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
parcheggio supermercato Billa - ore 6.30 1000 m ca. 6h ca. 1354 m E Sezioni Vicentine del CAI – Valli Astico e Posina 1:25000 foglio sud n. 1
Organizzazione:
STEFANO TORCELLI 349/2188652
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GITA FAMILIARE A REDIPUGLIA Sabato 25 Aprile
Friuli Venezia Giulia
Per ricordare il centenario dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo grande conflitto, la Sezione propone una viaggio nella memoria nei due monumenti che da soli contengono le spoglie di oltre 150.000 nostri soldati. Il monumentale sacrario di Redipuglia, costruito tra il 1935 e il 1938, si adagia sulle pendici del Monte Sei Busi, proprio di fronte al vecchio cimitero di guerra. Allineati sui suoi gradoni vi si trovano i nomi di 39.857 caduti noti e le spoglie di 60.330 caduti ignoti. Visiteremo il monumento e il parco circostante per poi spostarci ad Oslavia, piccola frazione di Gorizia, situata nel Collio. Sulla sommitĂ di quota 160 m si erge il monumento circolare, eretto nel 1938, che ricorda i 57.000 caduti, di cui 36.000 ignoti della prima, seconda e quarta battaglia dell'Isonzo. Partenza: DifficoltĂ :
parcheggio supermercato Billa - ore 7.00 T
Organizzazione:
OSVALDO PASIN 338/2928758 GIOVANNI MILANI 347/2605913
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LAGHI DI PLITVICE Venerdì 1 – Sabato 2 – Domenica 3 Maggio
Croazia
Il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice si trova in Croazia, nel complesso montuoso di Licka Pljesivica,in un territorio di fitte foreste, ricco di corsi d’acqua, laghi e cascate. Le prime iniziative per proclamare il parco area protetta risalgono alla fine del XIX secolo, ma il parco venne istituito solamente nel 1949 divenendo il 1° parco nazionale croato. Esso fa parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO dal 1979. Il parco occupa una superficie di 33.000 ettari e comprende 16 laghi in successione, collegati fra loro da cascate. All’interno del parco si trovano anche numerose grotte di cui solo una piccola parte è agibile. I boschi del parco sono popolati da 157 specie di uccelli, 50 specie di mammiferi, 20 tipi di pipistrelli, 321 specie di farfalle e altri animali, fra i quali l’orso bruno, il cinghiale, il lupo, la lince ed il capriolo. I laghi sono formati da due fiumi: il fiume Bianco e il fiume Nero, che confluiscono nel fiume Korana.
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PROGRAMMA
1°Giorno Partenza da Este verso le grotte di S. Canziano. Visita guidata. Pranzo al sacco. Si prosegue per il Parco dei Laghi di Plitvice. Sistemazione in struttura. Cena e pernottamento.
2°Giorno Colazione e inizio visita ai laghi per tutta la giornata. Pranzo al sacco. Cena e pernottamento.
3°Giorno Colazione e partenza per la città di Fiume (Rijeka) e visita della città. Pranzo. Nel pomeriggio spostamento ad Abbazia (Opatija) e visita della città tipicamente veneziana. Rientro in serata. Difficoltà: T Organizzazione:
OSVALDO PASIN 338/2928758 MIRELLA ZANCAN 333/8117189
Note: costo da definire dopo prenotazione degli alloggi e preventivo pullman.
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CIMA VEZZENA Sabato 16 Maggio
Altopiano di Asiago
Fantastica gita sulla piana del Vezzena, alla scoperta dei forti Busa Verle e Vezzena (denominato l’Occhio sull’altopiano) una giornata da soldato, tornando indietro di 100 anni. L’escursione, con partenza da Passo Vezzena (1402m), porta a visitare dapprima l’ausiliario forte Busa Verle (1550m) dove sono ben visibili i segni delle granate che tutt’ora segnano la montagna, per proseguire poi su sentiero n. 205 verso lo spitz Forte Vezzena (1908m) da cui si dominano gli altipiani di Asiago e Lavarone. Il forte venne scavato direttamente sulla roccia ed è uno dei più alti della catena dei forti affacciandosi su uno strapiombo di 1300 m sulla sottostante Valsugana e sui laghi di Levico e Caldonazzo (sono visibili anche i due forti – deposito Colle delle Benne e Tenna nei pressi di Levico Terme) offrendo un panorama a dir poco straordinario. Dalla vetta si prosegue su sentiero fino a raggiungere cima “Il Camin”, successivamente ci si cala su traccia di sentiero fino a raggiungere la sorgente di Val Postesina. Da qui seguendo parte del Sentiero della Pace ci si riporta al punto di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
parcheggio supermercato Billa - ore 6.30 500 m ca. 5h ca. 1908 m E Sezioni Vicentine del CAI – Valli Astico e Posina 1:25000 foglio sud n. 1
Organizzazione:
MARCO SEGATO 340/6316168 FEDERICO ZUCCOLIN 340/4154128
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PEDALATA LUNGO L’ANELLO FLUVIALE DI PADOVA Domenica 17 Maggio
Colli Euganei
L’anello fluviale di Padova è un percorso cicloturistico che si sviluppa lungo gli argini dei corsi d’acqua che circondano la città: segnato in maniera permanente, permette di pedalare per quasi cinquanta chilometri lontani dal traffico su strade secondarie e ciclabili sterrate in perfette condizioni. Partenza dal Bassanello, la zona più vicina al centro, Si prosegue quindi lungo il Bacchiglione per un breve tratto, innestandosi poi sugli argini del Canale Brentella che, con un lunghissimo rettilineo interrotto solamente da una deviazione asfaltata nei pressi di Montà, riportano alle acque del Brenta nei pressi di Limena. Un comodo sentiero immerso tra gli alberi segue ora le anse del fiume ritornando verso il punto di partenza a Pontevigodarzere, non prima però di aver effettuato una breve deviazione all’antica Certosa di Vigodarzere. Da Pontevigodarzere, alla confluenza tra i fiumi Brenta e Muson dei Sassi, e raggiunge subito Stra dove una breve deviazione permettere di ammirare Villa Pisani, il gioiello architettonico della Riviera del Brenta che nella sua storia secolare ha ospitato Dogi, Re e Imperatori. Prosegue rettilineo lungo il Piovego fino alle porte di Padova, dirigendosi poi verso sud seguendo il Canale San Gregorio e imboccando quindi gli argini del Canale Scaricatore ritornando al Bassanello. Condizioni del percorso:
Organizzatori:
piste ciclabili arginali su fondo sterrato e piste ciclabili urbane - lunghezza 50 km
ELIO ANTONIAZZI 320/5623609 MIRELLA ZANCAN 333/8117189 GIADA DAL CORSO
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CALA’ DEL SASSO – COL D’ASTIAGO Sabato 23 Maggio
Altopiano di Asiago
La Calà del Sasso è la scalinata più lunga d’Italia formata da 4444 scalini che collega il comune di Valstagna alla frazione Sasso di Asiago. Il percorso è ancora in gran parte affiancato da una cunetta realizzata per trasportare a valle il legname dell’Altopiano. Infatti la Calà termina nei pressi del fiume Brenta, in cui i tronchi venivano trasportati fino a Venezia, dove si usavano nell’Arsenale per la costruzione di imbarcazioni. Parcheggiati i mezzi lungo la strada che da Valstagna porta verso Foza, imbocchiamo il sentiero n. 778 fino a un gazebo di legno in loc. Bessele dove inizia la Calà del Sasso (300m). Terminati i 4444 scalini, proseguiamo a sx sulla strada forestale per la valle Scausse (sentiero n. 800) per poi salire sulla dorsale prativa del Col d’Astiago (1240m). Scendiamo poi per il “Sentiero del Vu”, segnavia CAI n. 775, fino al bivio verso la contrada Londa di Valstagna sul sentiero dell’ “Alta Via del Tabacco”. Voltiamo a sinistra su quest’ultimo, verso la Calà del Sasso, fino ad incontrare il sentiero d’inizio che ci porterà al punto di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
parcheggio supermercato Billa - ore 6.00 1100 m circa 8h ca. 1240 m EE Altopiano dei Sette Comuni – TABACCO 1:25000 foglio n. 050
Organizzazione:
FEDERICO ZUCCOLIN 340/4154128
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CIMA PORTULE – 100° GRANDE GUERRA Domenica 24 Maggio
Altopiano di Asiago
Il Portule è la chiave dell’Altopiano di Asiago: esso domina militarmente tutta la zona che nel 1915 era italiana a contatto con quella trentina (allora austriaca) e il suo possesso ne garantisce l’inviolabilità. Il 23 maggio 1916, durante la Strafe-expedition, perdevamo il Costone del Portule. Per un anno il Comando italiano, data la sua importanza, tentò di riprenderlo, arrivando a sfociare nella battaglia dell’Ortigara (9-15 giugno 1917), che ci costò un bagno di sangue (12.000 alpini caduti in un chilometro e mezzo di fronte), ma il Portule non riuscimmo mai a rioccuparlo. Esso restò in mano austriaca fino alla fine della guerra il 4 novembre 1918. La nostra gita ci porta sulla sommità di Cima Portule, passando dalla Bocchetta del Portule: di grandissimo effetto i panorami a 360° che si godono da questa montagna, tra le più importanti storicamente, se non la più importante, dell’Altopiano, con la “Eugenstrasse”, la “Strada degli Arciduchi”, costruita dagli Austriaci nel 1916, l’imponente cannoniera a Bocchetta Portule, costruita dall’Esercito italiano come cannoniera e successivamente riutilizzata dagli Austriaci come serbatoio idrico per l’approvvigionamento di tutta la 6^ Divisione operante dal Portule al Monte Forno all’Ortigara. Sulla cima del Portule vedremo i resti di teleferiche, manufatti, osservatori, le trincee italiane prese alla spalle da un gruppo austriaco che scalò la parte verso la Valsugana e ritenuta dai nostri Comandi impraticabile! Partenza : Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale Supermercato Billa, Este – ore 6.30 700 m ca. 6 h ca . 2308 m E Altopiano dei Sette Comuni – TABACCO 1:25000 foglio n. 50
Organizzazione:
OSVALDO PASIN 338/2928758
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CIMA MARANA Sabato 30 Maggio
Catena delle Tre Croci
Bella escursione sulla cima che fa parte della catena delle Tre Croci nell’alta valle del Chiampo. Alta 1551 metri, è una delle cime più basse delle Prealpi vicentine, ma non per questo di notevole bellezza: infatti si può ammirare un paesaggio stupendo sia della valle del Chiampo che dell’Agno. La cima era già abitata dal tempo dei romani, dove avevano fatto un presidio militare (Sella del campetto 1548m), in quanto considerata un punto strategico per il controllo delle due valli e della pianura scaligera. Si parte da Marana, frazione di Crespadoro, nella contrada Pasquali (800m) e si prende il sentiero n. 202. Al bivio si proseguirà per il sentiero n. 203. Arrivati a Passo della Porta (1531m) proseguiremo verso il Rif. Montefalcone (1620m), il punto più alto dell’escursione, per poi arrivare a Cima Marana (1545m) tramite il sentiero n. 202. Da qui si ritorna al punto di partenza. Partenza : Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale Supermercato Billa, Este – ore 6.30 900 m ca. 6 h ca . 1620 m E SEZIONI VICENTINE DEL CAI - Sentieri Pasubio, Carega 1:25000 foglio nord n°2
Organizzazione:
STEFANO TORCELLI 349/2188652
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FERRATA GUZZELLA – CIMA GRAPPA Domenica 31 Maggio
Massiccio del Grappa
Ferrata moderatamente facile che ci condurrà in una cima tristemente famosa per la sua importanza durante la Prima Guerra Mondiale: il Monte Grappa. E’ stato infatti teatro di numerose battaglie e luogo strategico per il controllo della pianura Veneta. Dopo la sconfitta Italiana di Caporetto, gli Austriaci tentarono più volte di conquistare la cima senza riuscirci. Il 22 settembre 1935 venne inaugurato l’ossario dove riposano le spoglie di circa 23000 caduti tra Italiani e Austroungarici. Parcheggiata l’auto al ristorante S. Liberale (600m), si percorre la stradina che porta al bivio dove il cartello indica la direzione per la ferrata (sentiero n.102). Proseguendo si arriva all’attacco. La ferrata è divisa in due tronconi: il primo è paragonabile ad un sentiero attrezzato, il secondo più impegnativo per la presenza di un passaggio in diagonale e poche staffe e appoggi sulla roccia. Arrivati alla cima del Napon la ferrata termina e si prosegue per il sentiero che conduce alla cima Monte Grappa (1775m). Per il ritorno si prende il sentiero n.151 che conduce dalla cima alla Valle di San Liberale. Partenza : Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale Supermercato Billa, Este – ore 6.30 1150 m 7 h ca . 1775 m EEA (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago) Monte Grappa – TABACCO1:25000 foglio n. 051
Organizzazione:
GIAMPAOLO MARSAN 329/6347775 RENZO CECCHIN 338/8989762
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PARCO DELLE FERRATE DI CASTO Domenica 7 Giugno
Parco delle Fucine
Casto é un comune facente parte della Comunità Montana della Valle Sabbia, inserita nel Parco delle Prealpi Bresciane che si trova sulla sponda occidentale del lago di Garda. Il “Parco delle Ferrate” o Parco delle Fucine si trova nei pressi dell'abitato e dispone di un buon parcheggio. Sono state installate, a cura dei volontari del paese coadiuvati da alcune guide alpine, una serie di installazioni che comprendono: - 13 ferrate di varia lunghezza e difficoltà concatenabili tra di loro in percorsi molto vari - 1 ferrata che percorre l'alveo di un torrente - diversi ponti tibetani di varia lunghezza - alcune tirolesi munite di carrucola Insomma, adrenalina garantita per tutti !!!! Si può anche scegliere di visitare solamente il parco. Partenza :
Difficoltà:
piazzale Supermercato Billa, Este – ore 6.30 Arrivo previsto al Parco alle ore 9,00 Suddivisione nei vari gruppi con accompagnatore Pranzo al sacco (possibilità di usufruire del menù turistico presso il rifugio) EEA (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago)
Organizzazione:
OSVALDO PASIN 338/2928758
IN COLLABORAZIONE CON LE SEZIONI CAI DI ROVIGO E TRECENTA
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MONTE LASTE Domenica 14 Giugno
Gruppo Col Nudo - Cavallo
Alle porte della stagione estiva, quest’escursione regalerà magnifici paesaggi all’interno di una delle zone più selvagge dell’arco alpino: l’Altopiano dell’Alpago. La dolce conca dell’Alpago è un susseguirsi di prati e boschi, colline e pendii che dal lago di Santa Croce si innalzano verso i boschi del Cansiglio, fino all’aspra corona rocciosa delle Prealpi Carniche, col gruppo Col Nudo-Cavallo e le cime dei monti Dolada, Teverone, Col Nudo, Venàl, Messèr, Laste e Cavallo. Queste due cime, così simili, si differenziano per soli 4 m d’altezza e per la difficoltà del percorso per la cima: il Laste, infatti, è un’escursione più semplice ma non meno soddisfacente. Da Malga Pian Grant o Malga Pian de le Lastre (a seconda della presenza o meno di neve) si sale verso il rifugio Semenza per il sentiero n. 926, molto panoramico. Arrivati al rifugio (2020 m) s’imbocca il sentiero n. 924 verso la cima, lasciandosi alle spalle il bivacco invernale e Forcella Lastè, salendo per circa 20’ un ampia cresta abbastanza ripida. La discesa avviene per lo stesso versante, imboccando al bivio il sentiero n. 923 per il Sentiero della Madonna e le Baracche Mognol fino a raggiungere i mezzi. Partenza : Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale Supermercato Billa, Este – ore 6.00 1000 m ca. 6 h ca . 2247 m EE Alpago – Cansiglio – Piancavallo - V.Cellina TABACCO 1:25000 foglio n. 012
Organizzazione:
ALESSIA TOSO 346/8027809 GIOVANNI MILANI AEI 347/2605913
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TAMER GRANDE Domenica 21 Giugno
Dolomiti di Zoldo
Il Tamer Grande, è situato tra la conca Agordina e la valle di Zoldo. La cima domina tutta la catena San Sebastiano – Castello di Moschesin, regalando un panorama davvero interessante. La salita impegnativa per dislivello e tipo di terreno, è adatta ad escursionisti esperti, sono presenti alcuni passaggi di I e II grado inferiore. L’escursione inizia da Malga Càleda Vecchia 1490 m. Qui parte il sentiero n. 524, che man mano si sale, si fa ripido e a tratti esposto. Si risale per qualche semplice roccetta e si arriva all’incrocio con il sentiero che proviene dal passo Duràn: lo si lascia sulla sinistra e si prosegue risalendo il Van di Càleda. Si continua a salire fino ad individuare Forcella La Porta. Si avanza per il ghiaione e si lascia sulla sinistra la traccia che sale al San Sebastiano. Raggiunta forcella La Porta, si prende sulla destra la cengia che attraversa la parete ovest del Tàmer Piccolo. Il passaggio è abbastanza largo e sicuro ma esposto, si procede con attenzione. Al termine della cengia si entra in un canalino affrontando piccoli tratti di parete (I e II-), fino a raggiungere la cima. Discesa: come per la salita. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 6.00 1060 m 6 h ca . 2547 m EE (passaggi di I e II-) Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine – TABACCO 1:25000 foglio n. 025
Organizzazione:
MIRELLA ZANCAN 333/8117189 ELIO ANTONIAZZI 320/5623609
NOTE: NECESSARI CASCHETTO, IMBRAGO, CORDINI, MOSCHETTONI
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CIMA PALOMBINO Sabato 27 Giugno
Gruppo Cresta di Confine
Il Palombino è una cima a cavallo tra le due valli più aperte e solari del Comelico, la Val Visdènde e la Val Digòn: presenta anche pareti rocciose, ma è meta ambita soprattutto per i panorami. La salita per la via ferrata non è particolarmente difficile e la via normale di rientro offre panorami di rara bellezza. Da Pramarìno si sale per strada asfaltata fino al bivio Ciadòn e alla Malga Dignàs. Prima di raggiungere il valico si seguono le indicazioni per il Monte Palombino, fino alle prime rocce della cresta est dove inizia il percorso attrezzato. Si attacca la frastagliata parete agevolati da scala e corde fisse, per raggiungere una serie di cengie e canali che adducono alla cresta; dopo qualche tratto esposto si raggiunge la cima (2600 m). La discesa avviene per la via normale sentiero n. 142, un tracciato di guerra più agevole. Si arriva al Passo Palombino e attraversando la Val di Lòndo e Malga Lòndo, si ritorna al bivio Ciadòn tramite la forestale. Da qui si prosegue al punto di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 6.00 1350 m 8 h ca . 2600 m EEA (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago) Sappada-Forni Avoltri – TABACCO 1:25000 foglio n. 1
Organizzazione:
VINCENZO MOLON 339/4300338
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SALITA AL PIZ SESVENNA Sabato 4 – Domenica 5 Luglio
Alpi Retiche
E’ la cima più elevata di questo settore delle Alpi Retiche, al confine fra il Canton Grigioni e il Trentino Alto Adige ed è molto frequentata, grazie alla relativa facilità d’accesso offerta dalla via normale della cresta E. Il panorama circolare di vetta è vastissimo in tutte le direzioni: dalle Alpi Venoste al completo, all’Ortles-Cevedale, alla Piazzi, al Bernina e alle Alpi dell’Engadina intera. PROGRAMMA
1°Giorno Partenza da Este. Entrati in autostrada a Montebello, si percorre l’Autobrennero fino a Bolzano Sud, poi tutta la Val Venosta fino a Slingia 1738 m. Da Slingia proseguiamo a piedi per la valle verso nord sulla confortevole stradina che porta prima alla Malga di Slingia e prosegue poi verso la Croda Nera, una barriera naturale che tronca la valle. Qui saliamo sulla destra lungo il largo sentiero che in prossimità della Croda Nera si fa un po’ più ripido. Poi segue nuovamente un tratto pianeggiante dove intravediamo già il vicino rifugio Sesvenna 2256 m. Al pomeriggio possibilità di sconfinare in Svizzera (obbligatorio documento d’identità) per ammirare la forra del torrente Uina transitando sul sentiero del Contrabbandiere (3h circa). Pernottamento.
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2°Giorno Dal rifugio seguiamo il sentiero n. 5 ben tracciato in direzione ovest fino alla larga Forcella Sesvenna 2819 m. Dalla panoramica Forcella Sesvenna, dove fra l’altro è facile incontrare stambecchi, scendiamo verso ovest in direzione della Vedretta del Sesvenna per circa 80 metri. Dopo aver messo i ramponi ed esserci legati in cordata, saliamo per il ghiacciaio che nel primo tratto presenta una rampa di media ripidità, poi invece prosegue dolcemente fino alla cresta est, nella forcella fra il Piz Sesvenna e il Foratrida. Per la cresta ben percorribile e composta per la maggior parte di blocchi di roccia raggiungiamo la panoramica vetta. Discesa per la via di salita. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este - ore 6.00 1°giorno 500 m ca. 2°giorno 1000 m ca. 1°giorno 2 h 2°giorno 6 h 30’ 3204 m EE fino al Rifugio Sesvenna F alpinistico fino alla vetta (per escursionisti ben allenati) Val Venosta Sesvenna – TABACCO 1:25000 foglio n. 044
Organizzazione:
ELISABETTA PICCIONI 349/8423587 ANDREA FANTIN 328/6246754
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SASS D’ORTIGA Domenica 12 Luglio
Pale di S. Martino
Cima famosa per le vie sullo spigolo, molto frequentata in discesa dagli alpinisti. Noi invece ci “accontenteremo” di salirla per la normale, un percorso su roccia buona e divertente dove solo l’ultima parte in discesa richiede cautela e assicurazione. Grandioso il panorama dalla cima su tutte le Pale. Il percorso è adatto a chi pur non conoscendo le tecniche di assicurazione vuole avvicinarsi al mondo dell’arrampicata in montagna. Si parcheggia nei pressi di Malga Canali e da qui si sale in breve fino al Rifugio Treviso. Dietro il rifugio parte il sentiero n. 720 diretto a Forcella delle Mughe che si raggiunge per ripido percorso fra i mughi e poi per ampio vallone e in ultimo roccette. La cima è a destra della forcella (guardando verso il Rifugio Treviso). Si lascia a sinistra una traccia diretta alle vie dello Spigolo e si rimonta un pendio di erba fino a che i segni indicano di salire un caminetto. Da qui parte la via vera e propria che in 1-2 ore porta alla cima. La discesa avviene per la via di salita. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este - ore 5.00 1400 m 6-8 h ca. 2649 m E E - PD Pale di San Martino – TABACCO foglio n. 022
Organizzazione:
DAVIDE BIZZARO 328/5621894 MIRELLA ZANCAN 333/8117189
N o t e : i t in er a r i o p e r e s c u r si o n i s t i c o n un m i n i m o d i es p e r i e n za a lp i n i s t i ca s u t e r re n i r ipi di , pi e d e f er mo e a ssol ut a a sse n za di ver t igi n i .
OBBLIGATORI CASCO, I MBRAGO E UN MO SC H ETTONE A GHIERA
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FERRATA G. COSTANTINI – CIMA MOIAZZA Sabato 18 – Domenica 19 Luglio
Gruppo Civetta - Moiazza
Il sottogruppo della Moiazza è stato paragonato ad una gigantesca ancora. Dal passo Duràn la meta non si vede, ma la Moiazza Sud appare già diverse volte durante il percorso da Agordo. La via ferrata Costantini viene considerata, a ragione, la più ardua delle Dolomiti perché decisamente alpina, molto lunga e faticosa: resta allora, preclusa a meno esperti e meno preparati. PROGRAMMA
1°Giorno Dal parcheggio parte il sentiero n. 549 che conduce attraverso un breve tratto di pascoli alla strada sterrata che passando sopra Malga Duràn raggiunge il rifugio B.Carestiato (1834m) in circa 45’ dal passo Duran. Pernottamento.
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2°Giorno Si sale verso sinistra su roccia gradinata fino sulla terrazza della Pala Del Belia (2295 m), rimontando un canalone si arriva a una cengia raggiungendo la Cima Cattedrale (2558m). Continuando lungo roccia gradinata e placche lisce si giunge alla Cima delle Masenade (2737m). La via attrezzata alla vetta sale su paretine esposte alla sommità della Moiazza Sud (2878m), con panorama spettacolare. Ridiscesi dalla cima, inizia subito il tratto più entusiasmante, la Cengia Angelini sospesa tra il cielo a 700 m di vuoto, si scende infine al Bivacco Moiazza e Forcella delle Nevere (2601m), per poi salire e scendere nella Gola del Van Dei Cantoi. La traccia scende al sentiero n. 554 che porta al rifugio Carestiato e al passo Duràn. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este - ore 14.00 1400 m 10-11 h ca. 2878 m EEA (necessari imbrago, casco, set ferrata UIAA) Dolomiti di Zoldo, Cadorine e Agordine – TABACCO 1:25000 foglio n. 25 Marmolada, Pelmo, Civetta e Moiazza – TABACCO 1:25000 foglio n. 15
Organizzazione:
SILVANO RUBINI 340/9262015 RENZO CECCHIN 338/8989762 GIAMPAOLO MARSAN 329/6347775
Note: chiusura iscrizioni giovedì 2 Luglio. NUMERO MASSIMO PARTECIPANTI 9 PERSONE.
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FERRATA PIAZZETTA – FERRATA PIZ DA LECH AL BOE’ Sabato 25 – Domenica 26 Luglio
Gruppo del Sella
Il Piz Boè è la vetta più alta del gruppo del Sella e tra le cime dolomitiche più frequentate. La via ferrata Cesare Piazzetta è la via più diretta per raggiungerla, ed è fra le più difficili delle Dolomiti. Altra via di salita alla cima è la via ferrata Piz da Lech, attrezzata dal Corpo degli Alpini nel 1964 consente di raggiungere in un paio d’ore lo straordinario pulpito del Piz da Lech, posto sulla diramazione della costiera del Vallon. PROGRAMMA
1°Giorno FERRATA PIAZZETTA AL PIZ BOE’ Si segue il sentiero che parte dalla tabella segnaletica, risalendo i pascoli e la Val del Joel, fino all’attacco (2630m). Il muro iniziale è il tratto chiave: si guadagna una cengia superando una parete verticale. Altri tratti verticali si alternano a brevi traversi su cengette fino a un ponte sospeso lungo 10 metri. Usciti dalla ferrata, si prosegue per facile sentiero fino alla vetta e al rifugio Capanna Fassa (3152m).
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2°Giorno Dopo il pernottamento in luogo da definire, si parte per la panoramicissima ferrata Piz da Lech. Arrivati all’attacco (2560m), si supera fin da subito un caminetto e il seguente colatoio, per poi superare alcuni passaggi non banali. Una cengia permette un po’ di riposo prima del punto più impegnativo che risale un tratto verticale grazie a due lunghe scale. Al termine del tratto attrezzato, in breve tempo si raggiunge la cima del Piz da Lech (2908m), con una vista che spazia per 360° su tutte le Dolomiti. Discesa lungo la via normale con brevi tratti attrezzati. Partenza: Dislivello: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este - ore 6.00 1°giorno 950 m 2°giorno 1000 m 1° giorno 3152 m 2° giorno 2908 m EEA (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago) Alta Badia – Arabba - Marmolada – TABACCO 1:25000 foglio n. 07
Organizzazione:
VINCENZO MOLON 339/4300338 ELIO ANTONIAZZI 320/5623609
Note: iscrizione con versamento anticipato di € 15. MAX 13 PARTECIPANTI
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WEISSMIES – LAGGINHORN (Vallese Svizzero) Venerdì 31 Luglio – Sabato 1 – Domenica 2 Agosto
Alpi Pennine
Salita a due famosi 4000 svizzeri, molto frequentati a causa delle presenza degli impianti di risalita ma non per questo meno remunerativi. Questo itinerario consente di abbinare due 4000 in un weekend. Dalla vetta un panorama straordinario sui 4000 di Saas, sull'Oberland, ma anche su Rosa, Polluce, Castore e Liskamm. PROGRAMMA
1°Giorno Si parte Venerdì 31 Luglio alle ore 18.00 in direzione Passo del Sempione. Sosta per cena lungo il percorso e pernottamento in tenda nei pressi del passo.
2°Giorno Si parte verso Sass Grund, che si raggiunge in circa un’ora, in modo da prendere la prima corsa della funivia. Salita al Lagginhorn (4010m) per poi pernottare al rifugio Weissmieshütte (2726m).
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3°Giorno Salita al Weissmies (4023m) per la via normale. Ritorno alle auto.
Chi vuole può scegliere di salire solo il Weissmies aspettando il primo giorno al rifugio oppure partendo il sabato. Partenza: Dislivello: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este - ore 18.00 350 m fino al Weissmieshütte 1300 m fino al Lagginhorn 1300 m fino al Weissmies 4023 m PD CNS – fgl 1329 SAAS 1:25000
Organizzazione:
DAVIDE BIZZARO 328/5621894 MIRELLA ZANCAN 333/8117189
Note: data la difficoltà di prenotazione del rifugio il TERMINE TASSATIVO DI CHIUSURA ISCRIZIONI è fissato per GIOVEDI’3 LUGLIO Obbligatorio abbigliamento da alta montagna, casco, imbrago, piccozza, ramponi, cordini e moschettoni a ghiera. E’ richiesta esperienza su ghiaccio e una buona preparazione fisica.
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ALTA VIA DELL’ADAMELLO Sabato 8 – Domenica 9 Agosto
Alpi Retiche
Il sentiero n. 1 “Alta Via dell’Adamello” è un percorso escursionistico di estremo interesse, sia per le maestosità degli ambienti attraversati, sia per la varietà floreale che caratterizza tutto l’itinerario in ogni stagione. Il trekking permette di visitare un territorio che fa parte di una delle più ampie aree protette delle Alpi. Il percorso è rivolto ad escursionisti esperti con un buon grado di allenamento, e si snoda tra i 2000 e i 3000 metri di quota. PROGRAMMA
1°Giorno L’Itinerario parte da malga Premassone (1585m), e sale per le famose “ scale del Miller” un ripido sentiero che scavalca, con un salto di circa 250m, il gradino che separa la Val Malga dalla Val Miller e che in meno di due ore porta al Rifugio Serafino Gnutti. Da qui, un ampio sentiero a tratti gradinato porta con un saliscendi ad assecondare le pendici meridionali del Corno del Lago, fino a trasformarsi in una stretta cengia che ha il suo punto più caratteristico al Passo del Gatto (2103m). E’ un percorso non difficile ma in alcuni punti parecchio esposto ed è assistito nei tratti più delicati da corde fisse metalliche. Superata l’esposizione sulla profonda gola, il sentiero si apre e volge a nord salendo gradatamente alla diga del Lago Baitone dove si trova anche l’omonimo Rifugio (2281m). Da qui in un’ora e con comodo sentiero si sale verso il Rifugio Tonolini (2450m) posto sulla sommità di un salto roccioso in bella posizione dominante sul lago.
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2° Giorno Dal Rifugio Tonolini si sale con una agevole salita al Passo Premassone. Il Passo è il punto più alto di tutta l’Alta via (2913m). La discesa dal Passo verso il Lago Pantano è più tecnica a causa di alcuni passaggi esposti sempre assistiti da delle corde fisse. Raggiunto il lago Pantano, si attraversa la diga e si inizia a risalire il versante opposto in direzione del Passo del Lunedì (o Bocchetta del Pantano). Discesi dal lato del Venerocolo, proprio sotto la parete nord dell’Adamello circondati da uno scenario di vette di incomparabile bellezza, si arriva all’omonimo lago e quindi al Rifugio Garibaldi (2550m) in circa 5ore e ½. Lasciata qui l’Alta via, inizia passando diversi scenari la discesa verso Malga Caldea (1584m) verso Temù, passando a fianco dei Laghi Benedetto e d’Avio tutti bacini artificiali gestiti dall’Enel in circa 2ore e ½ . Partenza: Dislivello: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este - ore 6.00 1°giorno 865 m 2°giorno salita 700 m – discesa 1565 m 2913 m EEA (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago) Adamello, Presanella – TABACCO 1:25000 foglio n. 052
Organizzazione:
IRENEO SCARPARO 333/6649402 CRISTOFORO SCARPARO 348/0982099
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TREKKING SUI SARENTINI Venerdì 21 - Sabato 22 - Domenica 23 Agosto
Alpi Retiche
Le Alpi Sarentine sono un gruppo montuoso delle Alpi Retiche orientali. Si trovano nella provincia autonoma di Bolzano, a nord della città e tra i fiumi Adige e Isarco. Sarentino e la valle omonima percorsa dal torrente Talvera si trovano al centro del gruppo montuoso; sono vette modeste ma estremamente affascinanti, con creste aeree che, con le prime nevi, si trasformano in bastionate inaccessibili che ricordano un Himalaya in miniatura incorniciata dai colori dei boschi e dai prati alpini. PROGRAMMA
1°Giorno Si parcheggia al Lago di Valdurna (1500m) e si sale lungo il sentiero n. 5 per circa 6 km fino alla vetta San Cassiano (2581m) e si scende al rifugio Schutzhaus (2311m) per il pernottamento.
2°Giorno Si ripercorre il sentiero n. 5 fino al bivio con il sentiero n. 13 che porta al rifugio Vallaga (2481m). Salita al Corno di Tramin (2708m) e pernottamento al rifugio.
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3°Giorno Si scende per il sentiero n. 16 fino al bivio con il sentiero n. 23 e si sale per ripido sentiero fino alla vetta Hohe Scheibe (2563m). Discesa per il sentiero n. 23 fino all’imbocco del n. 13 per poi preseguire fino al luogo di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 6.00 1° giorno 1100 m ca. 2° giorno 400 m ca. 3° giorno 600 m ca. 1° giorno 4 h ca. 2° giorno 5 h ca. 3° giorno 5 h ca. 2708 m EE Monti Sarentini – TABACCO 1:25000 foglio n. 40
Organizzazione:
PAOLO AVEZZU’ 333/4664420 ELISABETTA PICCIONI 349/8423587
Note: prenotazioni entro fine Maggio con versamento caparra € 30,00 in sede. Numero massimo 20 partecipanti.
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PIZZO TRESERO Sabato 29 - Domenica 30 Agosto
Gruppo Ortles - Cevedale
Il Pizzo Tresero è una vetta di facile accesso con un magnifico panorama settore occidentale del gruppo dell´Ortles-Cevedale e sull´immenso ghiacciaio dei Forni. E’ l’ultima o la prima cima che si incontra, a seconda della direzione che si prende, della famosa traversata in cresta detta “delle 13 cime”, che si svolge a quote sempre superiori ai 3300 m e arriva al Monte Cevedale. L´accesso più comodo e con minor dislivello si ha dal rifugio Berni che si trova presso il Passo di Gavia e che è raggiungibile in auto. PROGRAMMA
1°Giorno Arrivo in auto al rifugio Berni (2541m) presso il Passo di Gavia. Cena e pernottamento.
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2°Giorno Dal Rifugio Berni (2541 m) si segue il sentiero n. 25; al successivo seguiamo il sentiero n.41, che ci porta al ponte chiamato dell’amicizia, che attraversa il torrente che scende dalla Vedretta del Dosegù. Ora il sentiero comincia a risalire le balze moreniche poste ai piedi della cresta sud-ovest della nostra cima, fino ai piedi di un anfiteatro morenico, attraversatolo comincia la salita sul ghiacciaio. Dapprima si risale ripidamente (sulla sinistra si scorge il Bivacco Seveso 3420 m), poi tenendosi sempre nei pressi delle rocce alla base della cresta si prosegue con minore pendenza superando poi un costone di roccia che scende dalla cresta e raggiungendo un ripido nevaio che ci porta sulle rocce di cresta. Il passaggio per montare sulla cresta dal nevaio è stato attrezzato con una catena. E´ un passaggio di pochi metri, dopo i quali si è sul crinale; inizialmente è piuttosto stretto ed esposto, ma via via diviene più agevole e in pochi minuti ci porta in vetta dove ci attende una grande croce. Per la discesa si segue l’itinerario di salita. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 6.00 1100 m 7 h ca . 3594 m EEA – F+ (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago) Ortles - Cevedale – TABACCO 1:25000 foglio n. 08
Organizzazione:
OSVALDO PASIN 338/2928758 ELIO ANTONIAZZI 320/5623609
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COL DI LANA Domenica 6 Settembre
Col di Lana - Settsass
Grandioso anello che ci porta ad esplorare da vicino due grandi protagonisti della guerra bianca nelle Dolomiti: il col di Lana e il Monte Sief. Il Col di Lana distava 2 km dal confine con l’Impero Austro-Ungarico e venne interessato da alcuni eventi bellici ancora prima che la guerra ebbe inizio: il 18 maggio 1915 venne dato l’ordine di evacuazione dei villaggi circostanti, e venne fatta esplodere una carica di dinamite. Il 19 Maggio il paese di Corte non esisteva più. Nel periodo 1915-’18 venne fatta esplodere una mina, che modificò la forma della montagna. Parcheggiata l’auto a Palla vicino a Pieve di Livinallongo, si prende il sentiero n. 21 e prima per mulattiera e poi per sentiero si arriva alla cima del Col di Lana (2452m). Dalla cima tramite una trincea restaurata si scende ai piedi del Monte Sief (presenza di un cordino nel sentiero) e si sale per un dolce pendio alla seconda cima. Da qui si percorre la trincea restaurata e si arriva al passo Sief, e si prende il sentiero di destra che conduce al punto di partenza tramite dolce sentiero che corre ai piedi delle due cime. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – orario da definire 1000 m 6-7 h ca. 2462 m EE Alta Badia-Arabba-Marmolada - TABACCO foglio n. 7
Organizzazione:
MARCO SEGATO 340/6316168 STEFANO TORCELLI 349/2188652
IN COLLABORAZIONE CON LE SEZIONI CAI DI ROVIGO E TRECENTA
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FERRATA AL MONTE EMILIUS Sabato 12 - Domenica 13 Settembre
Alpi Graie
Escursione in alta montagna che si svolge in due giorni sulle Alpi Graie, nelle immediate vicinanze di Aosta. Dalla vetta si può avere una visione di insieme su tutte le montagne circostanti e sui più importanti rilievi valdostani: per questa ragione può essere definita il “balcone panoramico” della Valle d’Aosta. Infatti dalla cima si possono ammirare il Massiccio del Gran Paradiso, le Alpi del Monte Bianco, il Cervino e il Massiccio del Monte Rosa. PROGRAMMA
1°Giorno Partenza da Este verso Pila (Aosta). Dal parcheggio si imbocca il sentiero n. 102, che passando per il Col Chamolet, porta al Rifugio Arbolle (2507m) in tre ore circa. Pernottamento.
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2°Giorno Dal rifugio si prende il sentiero n. 16 che porta verso il Bivacco Federigo Zullo (2907m). Da dietro il bivacco si attacca la cresta lungo una traccia di sentiero non protetta fino a raggiungere l’inizio del tratto attrezzato. Si prende quota seguendo il filo di cresta fino al ponte tibetano lungo una ventina di metri; lo si attraversa e con vari saliscendi si superano il Mont Ross di Comboé e il piccolo Emilius. Continuando verso la vetta si incontra un breve tratto verticale superabile agevolmente grazie ai numerosi gradini. Seguono alcuni metri verticali attrezzati con un solo cavo d’acciaio; superati brevi tratti d’arrampicata si raggiunge la vetta del Mont Emilius (3559m). Dalla cima si scende per la via normale che porta al lago di Arbolle e all’omonimo rifugio, fino al punto di partenza. Partenza: Dislivello: Durata: Quota max: Difficoltà: Cartografia:
piazzale supermercato Billa, Este – ore 5.00 1° giorno 1000 m ca. 2° giorno salita 1200 m ca. – discesa 1900 m ca. 1° giorno 4 h ca. 2° giorno 11 h ca. 3559 m EEA – D (necessari set ferrata UIAA, casco, imbrago) Conca di Aosta-Pila-Monte Emilius L’ESCURSIONISTA 1:25000 foglio n. 4
Organizzazione:
LORENZO LUNARDI AEI 338/9733614
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SERATA IN CASÈRA Sabato 26 - Domenica 27 Settembre
Ritorna l’appuntamento del weekend in casèra, per salutare la stagione estiva e dare il benvenuto all’autunno…il tutto accompagnato da una buona cena, bella compagnia e tanta allegria!
Organizzazione: MIRELLA ZANCAN 333/8117189 GERMANO SILVAN 349/8727470
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CENA SOCIALE Sabato 14 Novembre
Si rinnova la tradizionale “cena sociale” come momento di aggregazione e festeggiamento dei soci venticinquennali e cinquantennali. Verranno ricordati gli obiettivi raggiunti e futuri della nostra sezione.
AUGURI DI BUON NATALE! Giovedì 22 Dicembre
… R i t ro v o i n s e d e p e r i l t r a d i z i o n a l e s c a m b i o d egli aug uri natalizi con buf fet e bella compagnia…!
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TRAVERSATA DEL CONERO Finalmente ho visitato il Conero! Quante volte l’avevo sentito nominare da chi è andato in vacanza a Numana o Sirolo. Mancava sempre l’occasione per andarci. La possibilità di fare un’ escursione sul Conero è stata offerta dal Cai di Este il 24 e 25 maggio 2014, due giorni ideati ed organizzati da Elio Antoniazzi, a cui dire grazie è sicuramente poco. Sabato 24 maggio abbiamo visitato la città di Ancona, molto ricca di storia. La città è dominata dallo splendido Duomo di San Ciriaco, con i leoni che reggono l’arco di ingresso in facciata. Il centro storico si raggiunge dal Viale della Vittoria: Piazza del Plebiscito, Piazza Cavour, Piazza Roma, la Fontana delle “13 cannelle”, il Teatro delle Muse in Piazza della Repubblica; in questo itinerario si ha il mare di fronte e il mare alle spalle. Lungo questo percorso,ci siamo goduti dei bei panorami sul mare, data la splendida giornata di sole. Altro luogo importante di Ancona è il Passetto, quartiere elegante della città, con ampia visuale sul mare, con il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. Siamo andati a fare una passeggiata sulla spiaggia del Passetto, molto caratteristica e vissuta con il recupero del porticciolo. L’arrivo nel primo pomeriggio di sabato all’Hotel Internazionale nella Baia di Portonovo, è stato molto emozionante, praticamente si è passati dal mare a tornanti di montagna! Hotel Internazionale si trova in una splendida posizione: dalla terrazza della stanza con bellissimi fiori, sembrava di essere sospesi tra mare e cielo. Prima di cena, Elio ha organizzato una breve escursione nella spiaggia di Portonovo. Abbiamo camminato su grandi sassi in spiaggia, con visita alla Torre di Guardia eretta a difesa dei pirati; la Chiesa di Santa Maria di Portonovo era chiusa. La cena all’Hotel Internazionale è stata superlativa: tagliolini alla pescatora, risotto di pesce, frittura mista di paranza adriatica con verdure croccanti e sorbetto. Cibo di ottima qualità e porzioni abbondanti. Un altro grazie ad Elio, che ha posto molta attenzione a questo aspetto e grazie al proprietario dell’Hotel Internazionale. Descrivere l’incanto del passeggiare dopo cena verso il mare non è facile, posso dire che è stato molto rilassante, il suono delle onde del mare, il profumi dei fiori; sono andata con Patrizia a vedere il Fortino Napoleonico, un tempo fortezza militare, oggi elegante hotel quasi in riva al mare. Domenica 25 maggio mattina è iniziata con una vista strepitosa sulla baia di Portonovo con i colori delle prime ore del giorno e una ottima colazione con dolci buonissimi. La giornata di domenica è stata tutta dedicata alla traversata del Conero. Partiti dall’Hotel Internazionale, con il pullman siamo arrivati a Poggio, punto di partenza della traversata . Il monte Conero è una emergenza di 572 m che si getta nel mare, ed è il cuore del Parco Regionale del Conero. Questo monte offre percorsi tra i boschi di macchia mediterranea e punti panoramici sul mare incredibili. Purtroppo la giornata da soleggiata è diventata un po’ nuvolosa, per cui dal Belvedere Nord i panorami sulla Baia di Portonovo ed Ancona non li abbiamo
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visti, ma il monte Conero ci ha regalato la visione mozzafiato della famosissima Spiaggia delle Due Sorelle, quando siamo arrivati al Belvedere Sud e al Passo del Lupo. Molto suggestiva anche la visione della meravigliosa Spiaggia dei Sassi Neri di Sirolo, man mano che si procedeva verso la fine della camminata. Molto interessante la visita al Monastero dei Camaldolesi a circa metà della traversata. Un punto del percorso dove mi sono incantata ad osservare il paesaggio è stato Pian dei Raggeti, con vista sull’entroterra marchigiano. La dolcezza delle colline, gli antichi borghi, i campi coltivati, le case sono stati una visione da togliere il fiato. In quella pausa della traversata, con quel panorama, si coglieva che le Marche sono una grande varietà di paesaggi e straordinaria dotazione di beni culturali. Alle spalle del Conero quindi, un bellissimo paesaggio, che nulla ha da invidiare alla meravigliosa costa. Andrea Bocelli in una intervista ha detto: “ Le Marche sono pura armonia”, e per me vedere quel dolce panorama è stato proprio pensare alla pace, alla armonia di tutto l’insieme. Dal Pian dei Raggeti, ho visto in lontananza Recanati e ho pensato a Leopardi. I luoghi leopardiani come il Colle dell’infinito, conservano ancora grande fascino. Alla fine della traversata, splendeva il sole, il clima era piacevolissimo anche se faceva molto caldo e purtroppo non sono riuscita ad andare alla Spiaggia dei Sassi Neri di Sirolo; il gruppo che ha fatto il bagno al ritorno era entusiasta per la freschezza rigenerante dell’acqua cristallina dopo tante ore di cammino. Prima di partire per il ritorno a casa, abbiamo condiviso tutti assieme pane, salame e dolci. Ringrazio il Cai di Este per aver proposto questa gita, un grazie immenso ad Elio per il suo impegno nell’organizzare questa traversata del Conero. Un saluto a tutti i partecipanti!
Catia Viola
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PREPARAZIONE ALLA MARMOLADA …verso Punta Penìa 3343 metri
Per scrivere bisogna essere ispirati, come per andare in montagna e fare l'amore. E' da troppo tempo che sono ferma, due settimane fa Elisabetta mi fa: ma tu, quando riprendi le tue uscite in montagna ? Eravamo sopra un ulivo, una bella e calda mattinata di sole, a raccogliere olive per il frantoio, tutti gli altri amici intorno a raccogliere da terra; rispondo che ormai mi devo muovere, che mi facciano pure male i piedi, stringo i denti e vado, anche subito. Bene, fa lei e dove andiamo? E io, di getto: Marmolada....bellissima risponde, si riparte alla grande. Ma sarà fattibile? Secondo me sì, cosa è cambiato da agosto a adesso...fa ancora caldo. E quando? Così cominciamo a ragionare sulla data, abbiamo impegni in comune, la più vicina è domenica 2 novembre, giorno dei morti, va benissimo, sarà una cordata al femminile e penso che manderò avanti lei da capocordata. Poi ci sentiamo ancora, messaggi e mail, io telefono ad un paio di amici, se sanno qualcosa della Marmolada, Oscar dice che è fattibile, si sta sulla traccia e si saltano i crepacci, ovvio, sono ben aperti, le roccette sono attrezzate così non dobbiamo tirare una corda, ora tira un vento della Madonna...impossibile andarci, ma il vento passerà e ci risentiremo, lui dovrebbe avere altre notizie. Con Elisabetta ci ritroviamo al sabato, una serata di compleanno e lì si parla di telefonini, lei ha quello nuovo, Whatsapp e altro...uff... E mi dice: “Ma sì, te lo devi prendere, quando sei in cantiere e ti vuoi vedere la Marmolada schiacci qui e..così vedi com'è, dai, lo so che te la stai coccolando, te la guardi tre volte al giorno in webcam...Ma come fai a saperlo?”...vabbè, ormai mi conosce. E incalzo, fammela vedere adesso, da qua, da Piove di Sacco...mah, non so, forse non prende, ci muoviamo per la casa...beh non fa di tutto quell'affare? Devi schiacciare: webcam-ArabbaPorta Vescovo-Marmolada e vedrai che apparirà; Elisabetta dà il comando vocale, compare subito la Marmolada delle 17,22 al tramonto, tutta e bellissima, qualche giorno prima c'era stata anche una spolverata di neve a dare quella velatura.... Così è deciso, si va !! Il giorno dopo, giornata piena a Rocca Pendice, riattrezzata, ottima per sgranchire le gambe e le braccia, ricordare i nodi e le manovre, non ci si dimentica niente, la classica: è come andare in bicicletta, quando hai imparato...E poi c'è anche un bel figo, guida alpina, istruttore di alpinismo è scritto sulla maglietta, si scambia qualche parola, io faccio sicura, lei parte e lui guarda da dietro. Anche lui conferma che la Marmolada è in ottime condizioni e fattibilissima! Non stiamo più nella pelle e non vediamo l’ora che arrivi domenica! E adesso stiamo aspettando e preparando; non potendo andare in montagna per allenarmi, vado su per il Crearon, da sotto fin sopra al Cero sono 400 m, li faccio con gli scarponi, poi di nuovo dopo due giorni e con lo zaino pieno. La preparazione c'è, le persone anche, si sono aggiunti Paolo e Andrea, saremo in quattro, unica cordata, in webcam l'inquadratura è ottima, il meteo buono: la Marmolada ci aspetta !!
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Arriva il giorno della partenza, 1 novembre, è meglio anticipare al sabato, poi la domenica ci si riposa; partenza alle 4, colazione ad Alleghe (è meglio approfittare di questo bar, ci piaccia o no, più avanti c'è il nulla). La giornata si presenta bene, bel tempo, un sole morbido, temperatura gradevolissima 0°-3°, nessuno in giro, bidonvia ferma, rifugi chiusi... paesaggio lunare. La Marmolada si staglia sul cielo azzurro, è lì che ci aspetta! Iniziamo subito a salire calpestando la leggera coltre di neve partendo dal Passo Fedaia fino al Pian dei Fiacconi, qui si intravvede una cordata di cinque che si incammina più avanti e un ragazzo da solo; qui mangiamo qualcosa e ci attrezziamo per la cordata, poi si parte, ghiacciaio in ombra col sole basso all'orizzonte, Punta Penìa con la sua croce è là, ferma, in lontananza. A 360° un panorama che mostra tutte le catene montuose nella loro completa bellezza, che ci riportano alla mente bellissime ascese del passato e ci fanno sognare nuove imprese da affrontare nel prossimo futuro. La neve è ottima, come pure la traccia, traversiamo sopra un crepaccio, lì pronto ad accoglierti se scivoli, noi facciamo sicura e si arriva alle roccette, ora illuminate dal sole, cavo d'acciaio; moschettoni alla mano le saliamo senza levare i ramponi, tutto ok. E siamo sopra sul “schenal del mul” di nuovo in cordata sulla bella cresta nevosa e illuminata dal caldo sole, il fiatone della quota, poi l'arrivo alla cima, solitari, immersi nella pace che solo la montagna sa donare, il sole che riscalda il volto ma anche il cuore, emozioni forti rievocate dal passato, siamo di nuovo in cima, Berg heil, baci, abbracci, foto davanti alla croce e grovigli di corda, la felicità a m. 3342 di due donne che la montagna ce l’hanno nell’anima.
Mirella Zancan Elisabetta Piccioni
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Marmolada ghiacciaio
Marmolada roccette
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I NOSTRI SOCI SI PRESENTANO… …Marco e la passione per la Storia Ciao a tutti, mi chiamo Marco e sono laureato in Ingegneria; da circa 6 anni insegno arti marziali e motoria in palestra (una delle mie passioni) e anche nelle scuole (“Progetto sport a scuola”), mentre a lavoro mi occupo di reti di telecomunicazioni come PM. Negli anni ho sviluppato una grande passione per la montagna e soprattutto per gli eventi bellici (e non solo!) che si sono susseguiti tra il 1915 ed il 1918 sulle “nostre” montagne. Fin da piccolo sono sempre stato un assiduo frequentatore della montagna che ho letteralmente “nel sangue” essendo i miei antenati della provincia di Belluno; ho avuto la fortuna di avere anche in famiglia chi si è sempre interessato alle vicende di guerra. Tale passione poi nel corso degli anni è cresciuta a tal punto da aver bisogno anche di iniziare a condividere le mie esperienze e di raccontare ciò che solitamente non si trova nei libri di storia. Spesso, infatti, si narra delle grandi gesta degli eserciti, delle battaglie vinte/perse, date, luoghi della memoria…ma nessuno (o quasi) si è mai soffermato a parlare di quella che io oserei definire “la vera guerra”, ovvero la guerra di chi l’ha effettivamente combattuta (soldati, contadini, allevatori …la cosiddetta “povera gente”, povera economicamente, ricca moralmente). Questo è ciò che vorrei fare: portare le persone e i bambini soprattutto nei luoghi di guerra, fare toccare con mano le rocce, i forti, le trincee dove si è combattuto, analizzare insieme le postazioni, le strategie, le difficoltà che incontravano quotidianamente i soldati passando anche attraverso alcune storie tratte dai diari “nascosti”. Fare scoprire come poteva essere un giorno da soldato, da amico, da padre, da fratello … e potrei continuare, insomma scoprire quegli anni di guerra a 360°, viaggiare attraverso i luoghi e far percepire (o almeno provarci) le emozioni e lo spirito di sopravvivenza a cui si attaccavano i soldati giorno dopo giorno, nella speranza che la guerra finisse.
Marco Segato
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I NOSTRI SOCI SI PRESENTANO… …Passione Alpina: Sette anni ad alta quota Mi presento sono Andrea Fantin, socio della sezione di Este del Club Alpino Italiano dal 2006, nel 2008 ho iniziato a frequentare l'ambiente dell'alta quota grazie a soci della stessa sezione in concomitanza con un corso di alpinismo del CAI di Padova. La passione per l'alta quota per me è il sentire il vento incessante sul viso, l'aria sottile che si respira, le fredde sveglie notturne di partenza dai rifugi, l'alba, le interminabili camminate lungo le distese dei ghiacciai, attraversare ponti di neve, osservare il passaggio migliore di misto prima di giungere in vetta e stringere la mano al compagno di cordata, un'emozione unica! Da queste esperienze una passione travolgente mi ha portato a seguire la strada per le Alpi occidentali in particolare modo la corona imperiale, Svizzera. Grazie ad un socio conosciuto in sezione, un certo Paolo Veronese, ottimo compagno di cordata ed altri soci del gruppo Club Quattromila, ho potuto salire molte vette con sempre più grande costanza fino al raggiungimento quest'anno del mio trentesimo quattromila e l'iscrizione al gruppo Club Quattromila di Torino: un'associazione che riunisce alpinisti che abbiano almeno salito trenta vette superiori ai 4000 metri . Jungfrau (4158m) e Mönch (4099m) dalla cresta del Gross Fiescherhorn Oberland Bernese Svizzera
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In questi sette anni di attività ho potuto godere della visione di posti sconfinati, valli e paesi, ma soprattutto di conoscere persone fantastiche, come la prima salita al bianco con un Polacco ed un Australiano, una strana coppia, fino al rifugio, poi andata male per il maltempo . Certo non sono mancate le delusioni di non riuscire ad arrivare in vetta tante volte per il maltempo, altre per la stanchezza, altre ancora per incidenti, ma si sa, che in montagna, specialmente a quote elevate, è meglio tornare sui propri passi, anche perché non perdona. Il mio unico rammarico in questi primi sette anni è stato il continuo cercare di alpinisti con la stessa determinazione. Alla fine continuerò con queste salite ma con un bagaglio tecnico ma soprattutto con una maggiore esperienza, anche perché di vette ce ne sono ancora cinquantadue. Per l'organizzazione e le relazioni di salita un particolare grazie a Filippo Livorno e Paolo Tombini guide alpine di Biella.
Andrea Fantin
in vetta al Mönch (4099m) Oberland Bernese Svizzera
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FATEVI SOCI DEL CAI
Corso escursionismo Avanzato 2014 – Monte Zevola
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