Zaino in Spalla Periodico della Sezione CAI di Este Via San Rocco, 1 Este (Padova) Numero 16 - Gennaio 2019
Programma AttivitĂ 2019 Club Alpino Italiano Sezione di Este
Zaino in Spalla Periodico di informazione della Sezione CAI di Este via San Rocco, n.1 N. 16 - gennaio 2019 SOMMARIO In questo numero: Pag. 4 ... Saluto del presidente Pag. 8 ... Calendario delle escursioni Pag. 10 ... Notiziario Pag. 12 ... Consiglio Direttivo Pag. 14 ... Attività Sezionali: regolamento Pag. 16 ... Equipaggiamento consigliato Pag. 18 ... Norme elementari di sicurezza … e di comportamento Pag. 19 ... Classificazione dei percorsi in base alle difficoltà Pag. 22 ... Gruppo Colli Euganei Pag. 23 ... Gruppo Cicloescursionismo Pag. 24 ... Gruppo Ferrate CAI Este Pag. 25 ... Gruppo Manutenzione Sentieri Pag. 26 ... Gruppo Roccia Pag. 27 ... 6° Corso E2 - Escursionismo Avanzato Pagg. 30 - 83 ... Schede attività ed escursioni Pag. 84 ... Ti svelo un sentiero, di Nicoletta Stona Pag. 85 ... Desideri intraprendere un’escursione facile? Fateci pervenire i resoconti delle vostre escursioni e/o esperienze di trekking, storie di persone, stili di vita o tutto ciò che ha a che fare con la montagna. In questo modo la rivista può continuare a vivere, come rimarranno vivi i vostri ricordi. Inviate i vostri articoli a: redazione.zainoinspalla@gmail.com Redazione: Elio Antoniazzi, Paolo De Poli, Stefano Torcelli e Alessia Toso Immagine di copertina: laghetto effimero sotto la Fradusta, scatto di Antonio Olivato 3
Saluto del Presidente
Il Bosco è da sempre il regno della fantasia, teatro di favole e racconti,rifugio di creature fatate,tana delle paure ancestrali e sfondo delle più meravigliose avventure. Alessandro Cortinovis Cari Soci tutti, non posso evitare, anzi devo, richiamare la Vostra attenzione sul grave disastro di cui sono state vittime le montagne, proprio qui, nel nostro amato Veneto, in Friuli VG e in Trentino. Certo avete visto le immagini sui media, le regioni montane sono state fortemente colpite da una forza disastrosa e inaudita, che ha causato la spoliazione di foreste intere, la sparizione di strade e sentieri, il danneggiamento grave di fabbricati e detriti ovunque. E di certo ci avranno colpito le immagini degli innumerevoli alberi abbattuti o spezzati, come non si è visto in altri grandi disastri. Tanta bellezza di panorami, montagne, foreste, laghi, paesi conosciuti nel mondo, è stata gravemente deturpata. E qui, come sempre dopo una grande catastrofe, rinasce la solidarietà di tutti, in primo luogo per le popolazioni del posto, certo, ma anche per chi la montagna la frequenta e la ama, tutti insieme, in un unico grande Sodalizio che abbraccia la Nazione. Solidarietà che può essere portata in tanti modi, dal contributo economico alla collaborazione fattiva e presente, in particolare per il recupero di sentieri e fabbricati di accoglienza, come bivacchi e rifugi. Già nell’ultima Assemblea dei Delegati del Cai VFG, a Vittorio Veneto il 17 novembre scorso, io ed Elio abbiamo dato la nostra disponibilità alla Presidente Anna Magro, della locale Sezione Cai di Agordo, per un aiuto concreto al fine di poter ricostituire la sentieristica della zona, secondo i tempi e le modalità che ci vorrà comunicare. Vi chiamerò quindi a partecipare ! 4
Intanto possiamo fare la cosa piÚ semplice: un contributo, anche piccolo, che, unito a quello di tanti altri, può dare un aiuto alla ricostruzione, da versare in sede, oppure sul conto corrente: IT76 Y 05696 01620 000010401X43 Grazie e buona montagna a tutti ! La Presidente Mirella Zancan
AIUTIAMO LE MONTAGNE DEL NORD EST Raccolta fondi per il ripristino della rete sentieristica e dei rifugi in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino e Alto Adige
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CALENDARIO DELLE ATTIVITA’
2019
Gennaio 12 Inizio Corso Sci di Fondo, con Marco Ruzzante, Germano Silvan e Fabio Masiero Febbraio 10 Tra le malghe delle Montagnole, con L. Lunardi AEI 16 Ciaspolata in Val Venegia, con Dario Dal Buono 22 Assemblea Generale dei Soci Marzo 2 - 3 Punta della Sciabola, con A. Fantin e M. Chiggio 9 Apertura Gruppo Roccia 17 Sentiero Atestino, con Elio Antoniazzi 24 Apertura Stagione Estiva 30 Cima Canfedin, con S. Torcelli ASE e A. Toso ASE Aprile 7 Colli Bolognesi, con E. Antoniazzi 9 -11 Il CAI incontra la Scuola Primaria del Pilastro 14 Sentiero Busatte Tempesta, con Osvaldo Pasin 18 Scambio auguri Pasquali 28 Monte Ciastelat e pala Fontana, con Michael Chiggio
EAI EAI
MS-EAI E EE T-E
Maggio 5 Sengio Rosso, con Gloria Visentin 12 Bivacco dei Loff, con Osvaldo Pasin 18 Corna Trenta Passi, con M. Chiggio, A. Olivato e F. Carbone 22 Raduno Gruppo Seniores Triveneto 26 Monte Grappa, con Mauro Rizzato e Martino Travaglia
E E E E E E
Giugno 2 Bocca d’Adorle - Corno della Paura, con Dario Dal Buono E 8 Monte Tormeno, con Federico Zuccolin e Luca Montin E 9 19ª Giornata dei Sentieri 16 Monte Portule, con Paolo De Poli e Mirella Zancan EE 8
23 Cornisello - Amola, con Mirella Zancan e Luisa Sicchero E 28-29 Tresero - San Matteo, con P. Bellotto AE, L. Lunardi EAI e M. Marangon AE PD Luglio 7 Monte Mulaz, con Gianni Sadocco e Alberto Aldrigo EE 13-14 Allalinhorn, con Andrea Fantin e Elisabetta Piccioni PD 20-21 Ferrata d’Antermoia, con Cecchin, Molon e Rubini EEA 28 Croz dell’Altissimo, con Luca Montin e Federico Zuccolin EE Agosto 3 Cascate del Serio, con P. Bellotto AE e M. Marangon AE 31
Monte Triglav, con Elisabetta Piccioni e Luisa Sicchiero
EE EEA
Settembre 1 Monte Triglav, con Elisabetta Piccioni e Luisa Siccheri EEA Sentiero attrezzato Ceria Merlone, con Silvano Rubini, Renzo 7-8 Cecchin e Vincenzo Molon EEA 8 3° Raduno Sezioni CAI del Veneto 14-15 Bivacco Bedin, con Germano Silvan e Alberto Aldrigo EE 22 Forra della Valgadena, con M. Rizzato e M. Travaglia EE 28-29 Miramare - Duino, con Elio Antoniazzi e Mirella Zancan E Ottobre 12-13 Monte Cusna, con Osvaldo Pasin 19 Ferrata Sora i Sass, con Chiggio, Olivato e Pagnin
E EEA
Novembre 9 Cena Sociale con premiazione soci venticinque/cinquantennali 17 Cornor - Castelat - Guslon, Bellotto AE e Marangon AE EE Dicembre 1 Monte Durer, con Alessia Toso ASE e Stefano Torcelli ASE 20 Ritrovo in sede per gli Auguri Natalizi
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Notiziario Anno di fondazione: 1953 Sede sociale e segreteria: Via San Rocco, 1 – 35042 ESTE Orari di apertura sede: ogni martedì e giovedì dalle ore 21:00 alle ore 23:00. Sabato mattina dalle ore 10:30 alle ore 12:30 solo nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile. Telefono e fax: 0429/2576 Indirizzo Internet: www.caieste.org - e-mail: caieste@alice.it Situazione soci al 30 settembre 2018: Ordinari: 355 Familiari: 108 Giovani: 10 Totale Soci: 473 Tesseramento anno 2017 QUOTE SOCIALI RINNOVO 1° ISCRIZIONE Socio ordinario € 44,00 € 50,00 Socio famigliare
€ 25,00
€ 31,00
Socio giovane
€ 16,00
€ 22,00
Socio giovane “ridotto”
€ 9,00
€ 15,00
Socio ordinario Juniores
€ 25,00
€ 31,00
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NOTE Stesso indirizzo del socio ordinario. Non riceve le riviste Fino a 18 anni. Non riceve le riviste. A partire dal secondo socio giovane per famiglia. Soci ordinari di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti
L’iscrizione al CAI attiva le seguenti coperture assicurative Infortuni: assicura i soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). È valida ESCLUSIVAMENTE in attività sociale organizzata dalla sezione, sottosezioni, organismi territoriali e sede centrale deliberate preventivamente dagli organi competenti. Soccorso Alpino: prevede per i soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. È valida sia in attività organizzata che personale Responsabilità civile: assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti ad attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali. È valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Mantiene indenni gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti 10
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a cose e/o animali. Tutela legale: assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti dei Consigli Direttivi ed i Soci iscritti. Difende gli interessi degli assicurati in sede giudiziale per atti compiuti involontariamente. Per Presidenti e Consiglieri vale anche per delitti dolosi se verrà accertata l’assenza di dolo. Coperture Assicurative per i Soci
Massimali
Caso di morte
Combinazione A Combinazione B *
€ 55.000,00 € 110.000,00
Invalidità permanente € 80.000,00 € 160.000,00
Rimborso spese € 1.600,00 € 2.000,00
* per accedere alla combinazione B costo aggiuntivo annuo di € 4,00 da richiedere ESCLUSIVAMENTE al momento dell’iscrizione o rinnovo della tessera.
Tutti i soci inoltre hanno diritto: • alla copertura assicurativa sia per gli interventi del Soccorso Alpino (C.N.S.A.S.) a seguito di incidenti in montagna, sia per gli infortuni nelle attività istituzionali organizzate dalle strutture centrali e periferiche del CAI, sia personali; • al trattamento preferenziale ed adeguato in tutti i rifugi del CAI e delle altre associazioni aderenti all’UIAA; • all’invio gratuito del periodico mensile CAI “Montagne 360°”; • alla consultazione e prestito di guide, riviste, manuali e opere di letteratura di montagna in dotazione alla ricca biblioteca sezionale; • alle agevolazioni particolari per l’acquisto di pubblicazioni sociali, quali guide e manuali; • agli sconti presso negozi convenzionati di articoli sportivi e librerie specializzate. Rinnovi ed iscrizioni I rinnovi annuali delle tessere vanno effettuati presso il CAI di Este. I nuovi soci devono ritirare e compilare il modulo predisposto ed allegare una fotografia formato tessera. Il mancato rinnovo della tessera entro il 31 Marzo comporta la perdita dei benefici derivanti dalle coperture assicurative e la sospensione delle pubblicazioni periodiche. È possibile rinnovare l’iscrizione tramite bonifico intestandolo al Club Alpino Italiano Sezione di Este, Banca Patavina codice IBAN: IT11B0872862560000000205588 aggiungendo € 1,50 per spese di segreteria e invio bollino a domicilio, specificando la causale del versamento; è obbligatorio notificare il bonifico via e-mail (caieste@alice.it). 11
Consiglio Direttivo Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretario Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Revisori dei conti Pavan Franco Zago Mario Zandolin Ivana
Zancan Mirella Antoniazzi Elio Zuccolin Federico Montin Luca Bellotto V. Paolo Chiggio Michael De Poli Paolo Silvan Germano Torcelli Stefano Toso Alessia
tel. 333 8117189 tel. 334 2203016 tel. 340 4154128 tel. 380 7010649 tel. 331 3646600 tel. 348 7277988 tel. 347 8158730 tel.349 8727470 tel. 349 2188652 tel. 346 8027809 tel. 0429 50230 tel. 0429 2891 tel. 0429 55332
Incarichi sezionali: AE Accompagnatori Escursionismo: Paolo Bellotto, Lorenzo Lunardi e Maura Marangon Accompagnatore Escursionismo in Ambiente Innevato: Lorenzo Lunardi ASE Accompagnatori Sezionali Escursionismo: Stefano Torcelli, Alessia Toso e Federico Zuccolin Referente Commissione Escursionismo: Mirella Zancan Referenti Gruppo Colli Euganei: Mirella Zancan Referente Gruppo Roccia: Alberto Aldrigo e Mirella Zancan Referente Gruppo Ferrate: Silvano Rubini Referente Gruppo Mountain Bike: Claudio Coppola Referente Gruppo Manutenzione Sentieri: Stefano Torcelli Redazione “Zaino in Spalla�: Elio Antoniazzi, Stefano Torcelli, Alessia Toso e Paolo de Poli Biblioteca: Pino Avanzini, Stefano Torcelli e Michael Chiggio Responsabili del sito web: Elio Antoniazzi, Michael Chiggio e Alberto Gallo Responsabile pagina Facebook: Elio Antoniazzi 12
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Attività Sezionale: regolamento • La partecipazione alle uscite organizzate dalla sezione, obbliga la conoscenza integrale del presente regolamento. • La partecipazione alle attività sezionali è aperta ai soci di tutte le sezioni in del C.A.I. in regola con il tesseramento, e ai non soci previo pagamento della quota assicurativa. • Le persone minorenni devono essere accompagnate da un familiare o da altra persona maggiorenne delegata per iscritto dai genitori o anche da soli con autorizzazione scritta di un genitore. • Per i ragazzi di età inferiore ai 14 anni, accompagnati dai genitori, la partecipazione è gratuita. • Il termine ultimo utile per le iscrizioni alle uscite di un giorno è limitato al giovedì precedente l’escursione stessa, previo versamento dell’intera quota. Per le gite di più giorni il termine ultimo verrà indicato di volta in volta con il relativo acconto da versare contestualmente all’iscrizione. • L’iscrizione è strettamente personale e non dà diritto al rimborso in caso di rinuncia; è tuttavia ammessa la cedibilità a terzi in casi di forza maggiore. • L’ordine di iscrizione è titolo preferenziale per l’attribuzione dei posti nel pulmino. • Le iscrizioni si possono accettare anche telefonicamente purché vengano successivamente confermate in sede con il pagamento della quota prevista. • Per cause di forza maggiore gli organizzatori hanno la facoltà di modificare il programma e l’orario. È altresì facoltà degli stessi escludere i partecipanti ritenuti non idonei o insufficientemente preparati o equipaggiati. Su insindacabile giudizio degli organizzatori, saranno escluse le persone ritenute non idonee e/o non perfettamente preparate e/o equipaggiate. • Per le escursioni che presentano difficoltà alpinistiche l’attrezzatura necessaria sarà specificata nel programma ed il partecipante dovrà esserne munito. • Durante le gite ed escursioni è fatto divieto di prendere iniziative personali se non concordate con gli organizzatori. Si eviteranno così errori di percorso e perdite di tempo. 14
• Per il pernottamento nei rifugi è obbligatorio l’uso del sacco lenzuolo o del sacco a pelo. • Tutti i partecipanti SOCI alle escursioni usufruiscono “dell’attivazione automatica della copertura assicurativa infortuni in tutte le attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle periferiche del CAI”. • Con il solo fatto di iscriversi alla gita, i partecipanti accettano ed osservano il presente Regolamento ed esonerano la Sezione di Este e gli organizzatori da ogni e qualunque responsabilità civile per qualsiasi genere di incidente che possa verificarsi nel corso dell’escursione. I costi delle gite verranno stabiliti di volta in volta, secondo tabelle deliberate dal Consiglio Direttivo e disponibili in sede per i capogita. • S.O.S: in tutta la regione Veneto basta comporre il numero 118, o il numero telefonico della più vicina Stazione di Soccorso Alpino. Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico è una struttura operativa del CAI, per informazioni consultare il sito www.cnsas.it
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Equipaggiamento Consigliato • Escursioni a basse quote. Scarponcini leggeri o scarpe da avvicinamento, calze leggere, pantaloni adeguati, maglia leggera, pile, biancheria di ricambio, giacca a vento, berretto, borraccia ed un sacchetto per le immondizie, fischietto • Escursioni a quote medie. Scarponi, pantaloni tecnici, calzettoni, più maglie tecniche, giacca a vento, berretto e guanti di lana, borraccia, biancheria di ricambio ed un sacchetto per le immondizie, fischietto. • Escursioni ad alte quote. Come al punto 2, aggiungendo eventuali ghette da neve, piccozza, ramponi, crema solare. Attenzione: con la neve indispensabili gli occhiali da sole. Abituarsi a portare sempre con sé un coltellino, telo termico e una pila frontale per le eventuali emergenze. Eventuali attrezzature particolari relative ad un determinato itinerario verranno indicate con la descrizione del percorso di cui trattasi. Le attrezzature obbligatorie nelle vie FERRATE: • imbragatura completa o bassa - casco protettivo • set dissipatore di energia omologato CE 958/2017 o CE 958/2011 guanti da ferrata Nell’attraversamento di GHIACCIAI: • imbragatura bassa - due moschettoni con ghiera • due cordini da alpinismo (lunghi m 1,80, di diametro mm 7) ramponi • piccozza - ghette • occhiali da ghiacciaio -manopole di lana • corda da alpinismo (lunga m 50, di diametro non inferiore a mm 9) da usare nella progressione sul ghiacciaio In caso di incidente Mantenere la calma, non agire d’impulso, cercando di valutare la situazione. Adottare misure idonee per evitare e prevenire altri rischi. Segnalare la necessità di soccorso chiamando il 118 (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), attivo per tutto l’arco delle 24 ore. Se ciò non fosse possibile, usare i seguenti metodi di segnalazione: 1. Segnalazione acustica. Fare sei volte in un minuto un segnale ad intervalli regolari (ogni 10 secondi). Lasciare un minuto di pausa e ripetere l’operazione. Si possono lanciare grida, oppure e meglio usare un fischietto (è bene averne sempre uno nello zaino). 2. Segnalazione visiva. Gli stessi segnali di cui al punto 1 possono 16
essere fatti anche con uno specchietto od una torcia elettrica (di notte). Chi riceve una richiesta di soccorso risponde facendo un segnale acustico 3 volte in un minuto (ogni 20 secondi). 3. Segnalazione diretta. ( in caso di avvistamento dall’elicottero) Si possono fare con le braccia le segnalazioni di uso internazionale di seguito descritte: Nel caso in cui occorra aiuto: entrambe le braccia alzate al cielo. Sì alle domande del pilota. Atterrare qui. Nel caso in cui non occorra aiuto: braccio sinistro alzato al cielo, braccio destro a terra; entrambe le braccia devono fare una diagonale. No alle domande del pilota. Non atterrare qui. Nel dare le istruzioni per l’atterraggio dell’elicottero tenere presente quanto segue: con le braccia allargate rimanere fermi ai bordi del posto di atterraggio; nel limite delle possibilità l’area circostante l’atterraggio dell’elicottero deve essere libera da ostacoli emergenti per circa metri 20X20. ATTENZIONE! Non allontanarsi prima che le pale del rotore non si siano fermate: per il pilota voi siete un importante punto di orientamento. Tutto il vestiario, eventualmente disposto a terra per agevolare il pilota, va protetto con sassi o altro dal forte spostamento d’aria provocato dalle pale! In caso di temporale Dove mettersi. • lontano da vette e creste (distanza minima 15 metri). • lontano da canaloni, corsi d’acqua, spaccature della roccia, cavità, alberi isolati. • almeno ad un metro di distanza da qualsiasi parete verticale. Che cosa fare. • allontanare da sé tutto il materiale metallico (piccozza, ramponi, ecc). • sedersi a terra con le gambe rannicchiate. Pronto soccorso nello zaino Nello zaino è bene avere sempre un piccolo set di materiale per pronto soccorso, soprattutto per escursioni di più giorni. Il set non deve trasformarsi in farmacia ambulante; le cose utili sono poche. • una confezione piccola di cerotti medicati assortiti; • un rotolo di cerotto non medicato alto 5 cm; • un flaconcino di disinfettante o qualche salvietta antisettica cotone idrofilo; • una benda di garza - qualche compressa di aspirina - collirio 17
Norme elementari di Sicurezza • • • •
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Non andate mai in montagna da soli. Equipaggiatevi bene, anche per brevi gite, adeguando il vostro vestiario al tipo di escursione e tenendo presente che ogni 1000 metri di dislivello la temperatura si abbassa in media di 6°C Fate attenzione alle previsioni meteorologiche: in montagna il tempo cambia facilmente e velocemente (partite presto e arrivate presto). Valutate sempre con la massima esattezza possibile i tempi delle escursioni: in condizioni normali e in buona forma fisica è possibile superare in un’ora un dislivello di 350/400 metri o percorrere 4 chilometri in lieve pendenza. In montagna non si fanno le gare a chi va più veloce o a chi arriva prima; tanto meno si deve giungere a tutti i costi in vetta Consultate attentamente la cartografia e informatevi sullo stato di sicurezza dei sentieri e delle vie ferrate. Comunicate sempre al posto di alloggio la direzione dell’itinerario che intendete effettuare, la durata dell’escursione e la presunta ora di rientro. Seguite sempre i sentieri ed evitate scorciatoie: eventuali soccorritori avrebbero seri problemi a trovarvi al di fuori dei normali percorsi segnalati. Comunicate sempre, con qualsiasi mezzo, al posto di alloggio le eventuali variazioni di itinerario. Rimanete uniti nelle situazioni difficili e non vergognatevi di ritornare sui vostri passi o di chiedere assistenza. Adeguata preparazione fisica.
... e di comportamento • • • • •
Rispettate e fate rispettare la natura e l’ambiente. Non raccogliete fiori: crescono per la bellezza della montagna Non arrecate disturbo alla fauna selvatica. Non arrecate danni alla proprietà altrui. Lasciate puliti i luoghi dove passate o vi fermate, riportando a valle i vostri rifiuti. 18
Classificazione dei percorsi in base alle difficoltà T = turistico Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata. E = escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. EE = per escursionisti esperti Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. 19
EEA = per escursionisti esperti con attrezzatura Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di auto-assicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento e di protezione personale (casco, guanti). EEA – F (ferrata facile) Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza. EEA – PD (ferrata poco difficile) Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale metalliche. EEA – D (ferrata difficile) Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è spesso verticale ed in alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione; attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o scale metalliche. EAI = escursionismo in ambiente innevato Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità. Scala delle difficoltà degli itinerari alpinistici Tale classificazione viene data solo per i livelli inferiori della stessa. Tiene conto delle difficoltà tecniche d’insieme e quelle dei singoli passaggi, non pretende di fornire elementi di assoluta precisione, bensì un semplice giudizio di approssimazione. Tutte le valutazioni sono fatte considerando la montagna in buone condizioni e con tempo favorevole. I fattori di difficoltà sono dunque: la difficoltà tecnica del passaggio, la continuità dello sforzo, la lunghezza dell’ascensione, l’esposizione, il dislivello, lo sviluppo della via, la qualità della roccia, le inclinazioni dei pendii, e i pericoli oggettivi. Ogni livello della classificazione si suddivide ancora in superiore (+) e inferiore (-), per meglio aderire alla varietà dei passaggi e degli itinerari che si incontrano nella pratica. F = facile PD = poco difficile 20
Scala delle difficoltà degli itinerari cicloescursionistici TC = (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile MC = (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole BC = (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici) OC = (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
Vinicunca 5200 m., in lingua quechua significa “la montagna dai sette colori“ 21
Gruppo Colli Euganei La sezione CAI di Este, tra le sue numerose iniziative, propone escursioni domenicali sui Colli Euganei. I colli euganei sono l’ambiente ideale per chi vuole evadere dallo stress quotidiano offrendo un variopinto sistema di percorsi immersi nella natura. Tra uliveti, vigneti, castagneti, boschi, prati, fiori e borghi storici, si dipanano intrecci di sentieri che mutano con il cambiare delle stagioni… sicché ogni volta che si percorrono danno sempre nuove emozioni. Queste escursioni domenicali offrono la possibilità a chi è agli inizi di muovere i primi passi nel mondo della montagna e , per chi è più pratico , di mantenersi in allenamento in vista delle future prove . Il tutto in un ambiente sano con compagni di viaggio che ti fanno sentire sempre a tuo agio. Ritrovo al park delle piscine di Este alle ore 8:30, tranne nelle occasioni diversamente comunicate.
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Gruppo Cicloescursionismo Programma 2019 6 - 7 aprile - Colli Euganei e Berici Gemellaggio con CAI Reggio Emilia (guida a cura del gruppo) 4 maggio - Monte Baldo Accompagnatore Claudio Coppola Fine giugno - Raduno Nazionale MTB a Verbania - Lago Maggiore 7 - 8 settembre Alpi Carniche - da Tarvisio a Pramollo Accompagnatore Claudio Coppola 13 ottobre - Berici Meridionali Accompagnatore da selezionare
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Gruppo Ferrate Cai Este Vedere la montagna da un nuovo punto di vista. Ecco forse è questa curiosità che ci spinge a frequentare le vie ferrate. E’ anche il desiderio di condividere insieme con altri un’attività che piano piano si trasforma in passione e regala ogni volta nuove sensazioni. Essere riusciti ad arrivare alla fine della via, attraverso fatica e impegno, mettendo alla prova i dubbi e le paure e sapendo di poter contare su un reciproco aiuto, trasforma il raggiungimento della meta finale anche in una vittoria interiore, personale! Le vie ferrate, nate in origine per scopi militari, diventano quindi un percorso che ci può insegnare molto sulla montagna, sull’importanza di tanti valori da condividere con gli amici e infine, su noi stessi. E qualche volta, percorrendo un comodo sentiero in montagna, alzeremo gli occhi verso un’alta parete di roccia e potremo dire: Io quella parete l’ho salita, e da lassù tutto sembra migliore! Buona ferrata a tutti
Le uscite del Gruppo Ferrate CAI Este non sono calendarizzate come attività sezionale, perciò vanno interpretate come uscite individuali. 24
Gruppo Manutenzione Sentieri Anche per l’anno 2019 continua la nostra collaborazione con il l’Ente Parco Colli e la sezione di Padova del C.A.I., avente come scopo la facilità di identificare i percorsi dei nostri Colli e di uniformarne la segnaletica. L’impegno dei volontari della nostra sezione, nel portare avanti i lavori nei periodi da febbraio a maggio e da settembre a novembre, non è mai venuto meno. I lavori da fare però sono tanti e alcuni in maniera continuativa. Chiunque può dare una mano e aiutarci in questa attività. Ecco allora che sarebbe possibile coniugare una sana attività all’aperto con l’utilità derivata dal dare una mano in allegria e compagnia sia durante la settimana che nei weekend. Il Gruppo Manutenzione Sentieri esce di solito il martedi’ e il sabato (ma sono possibili anche altre uscite) per una mezza/trequarti e a volte una giornata intera. Le comunicazioni tra i volontari avvengono tramite il gruppo creato su WhatsApp, in questo modo la situazione è sempre aggiornata in tempo reale Fidatevi, si lavora in allegria e con la soddisfazione di aver contribuito alla manutenzione del “giardino di casa propria”.
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Gruppo Roccia “C’è chi mi dice spesso che arrampicare diventa uno stile di vita, ed effettivamente sono d’accordo. Devi considerare tutto ma con calma, prendendoti il tuo tempo, guardando le possibilità, valutando, ascoltando la mente e il corpo. Ma soprattutto, ogni piccolo passo verso l’alto mostra nuove prospettive, nuovi appigli”. Chiara Manfrinato. Il Gruppo Roccia del Cai Este ha visto aumentare la partecipazione alle sue uscite, e Chiara è una delle giovani che si sono unite ai tanti sabati trascorsi ad arrampicare nelle falesie naturali dei Colli Euganei. Di norma si arrampica nei mesi primaverili da marzo a giugno, ed in quelli autunnali da settembre a novembre. Si va in falesia in compagnia di chi, come te, vuole mettersi alla prova, in completa sicurezza, e con l’egida assicurativa del Cai. Un’occasione per incontrare nuovi amici che desiderano far pratica con la roccia allo scopo di affinare il gesto tecnico o semplicemente acquisire confidenza con l’equilibrio da gestire su piccoli spazi. Abituarsi a situazioni che spesso si ritrovano in montagna, specialmente sui sentieri un po’ impervi, dove bisogna scegliere con calma i punti di appoggio. Questo è lo spirito dei soci del Cai. Un’opportunità che la sezione di Este mette a disposizione. Alla pratica di arrampicata si affianca la gestione di fondamentali strumenti, come l’imbrago e altri sistemi frenanti e/o bloccanti. Quindi, se sei interessato a questa disciplina, devi solo prendere contatto con la sede CAI di Este, venendoci a trovare negli orari di apertura oppure contattare direttamente il referente.
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Sabato 14 settembre 6° Corso E2 - Escursionismo Avanzato
E’ stato programmato per il 2019 il 6° Corso E2 di Escursionismo Avanzato. Il corso si rivolge agli appassionati, soci Cai che abbiano gia’ svolto attivita’ escursionistica e desiderano acquisire elementi fondamentali per affrontare con una nuova visione ed in sicurezza l’attivita’ escursionistica impegnativa, anche con l’utilizzo di attrezzature (vie ferrate), per migliorare il comportamento da tenere e per approfondire il corretto uso dei materiali da usare durante tale attivita’. Sono previste 7 lezioni teoriche in sede Cai e 7 uscite in ambiente montano, durante le quali verranno fornite e applicate le lezioni basilari che favoriranno, nel miglior modo possibile, la preparazione delle escursioni e consentiranno di entrare in sintonia con l’ambiente alpino. Informazioni dettagliate saranno rese note attraverso i canali di comunicazione sezionali.
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Sulla neve con il CAI Il C.A.I. di Este organizza per il 2019 il corso di sci di fondo In collaborazione con i maestri della scuola nazionale di sci in località “Campolongo Rotzo – Altopiano di Asiago”. Il Corso comprende due ore di lezione per quattro sabati consecutivi per un totale di otto ore, l’ingresso alle piste, il trasporto in pulmino sociale e/o vetture private andata e ritorno e l’assicurazione. Il corso si terrà nelle giornate di sabato 12, 19 gennaio, 2 e 9 febbraio 2019, con partenza da Este, parcheggio Cementi Zillo, ore 7:00 Per ulteriori informazioni e iscrizioni telefonare e/o recarsi presso la sede del CAI – Sezione di Este, Via S. Rocco, 1 Tel. 0429-2576. La sede è aperta il martedì e giovedì ore 21.00 – 23.00, nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile anche il sabato ore 10.30 – 12.30. Referenti: Ruzzante Marco - tel. 349 4327569 Germano Silvan - tel. 349 8727470 e Fabio Masiero 338 4664506 Termine iscrizioni: 3 gennaio 2019 Le uscite sono aperte anche a chi non vuole usufruire della scuola
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Domenica 10 febbraio
Prealpi Vicentine
Recoaro - Tra le malghe delle Montagnole Facile escursione che toccando le varie malghe ubicate in questa conca ai piedi della catena delle Tre croci, fino a raggiungere e scavalcare il comodo crinale che scende dal passo Ristele, per entrare nel bacino della Lora che attraverseremo per raggiungere la strada che sale al rifugio Battisti. Dal Rifugio si ritorna, condizioni permettendo, percorrendo la strada dei vaji fino a ricongiungersi con il percorso di andata per rientrare con il medesimo percorso alle auto. Percorso escursionistico con andamento altalenante solitamente ben tracciato che non presenta alcuna difficoltà particolare. In caso di scarso innevamento e non sia necessario l’uso delle ciaspole potrebbero risultare utili i ramponcini da passeggio. Partenza: Park. via A. Corradini, Este - ore 7:00 Dislivello: 450/500 m Durata dell’Escursione: 4/5 ore a/r Cartografia: Sezioni Vicentine del CAI-Pasubio Carega – foglio sud Grado di difficoltà: EAI Accompagnatore: AEI Lorenzo Lunardi
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Sabato 16 febbraio
Pale di San Martino
Ciaspolada in Val Venegia Facile escursione ai piedi della catena nord delle Pale di San Martino. La Val Venegia, un luogo di rara bellezza e maestosità, in cui la Catena delle Pale ci farà da sfondo, accompagnandoci lungo un percorso di grande fascino. Dal Passo Rolle, dopo aver superato Capanna Cervino e attraversato la pista da sci, dove bisognerà prestare attenzione agli sciatori, si sale fino alla baita Segantini a quota 2170m. Da qui si scende nell’ampia Val Venegia seguendo i tornanti della strada forestale fino al pian della Vezzana, si prosegue su terreno pianeggiante fino a malga Venegiotta, qui faremo sosta per il pranzo al sacco. La malga d’inverno è chiusa. Il percorso è estremamente panoramico, potremo ammirare l’imponente bellezza delle Pale, in particolare passeremo sotto il Cimone della Pala, il Mulaz e altre vette minori. Attrezzatura: Abbigliamento invernale, ciaspe, bastoncini, ghette e ramponcini. Partenza: park via A. Corradini, Este - ore 6:30 Dislivello: 550 m Durata: 5 ore Quota massima raggiunta: 2170 m Cartografia: Pale di San Martino - Tabacco n. 22 Grado di difficoltà: EAI Accompagnatore: Dario Dal Buono 348 5823453
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Este
Venerdì 22 febbraio
Assemblea Sezionale Annuale L’assemblea annuale dei Soci si terrà Venerdì 22 febbraio, alle ore 20:30 presso la sala “Martiri di Nassiryia” in Vicolo Mezzaluna in Este.
Max Ernst – Incontro degli amici – Rendez vous des amis – 1922 33
Sabato 2 - Domenica 3 marzo
Val Sarentino
Forcella del Lago e Punta della Sciabola Ciaspole e scialpinismo A nord di Bolzano, la Val Sarentino rappresenta un paradiso per gli escursionisti, sia in estate che d’inverno. Ma è sotto la coltre bianca che la valle si presenta con la sua veste incantata. Il 1° giorno raggiungeremo Cima Giogobello partendo dal minuscolo paese di Pennes, seguendo una mulattiera (n°12) che dopo aver attraversato il bosco a lato del torrente Talvera ci porta in un’ampia conca a nord fino a raggiungere Forcella del Lago. Discesa per la via di salita e pernotto in Hotel Alpenrose a Sonvigo Sarentino (BZ). Il secondo giorno invece ci aspetta Punta Sciabola (Seeblspitze) con partenza da Rio Bianco. Il percorso inizia seguendo una stradina con pendenza moderata all’interno della Valle di Sottomonte e che lasceremo dopo circa 30 minuti in corrispondenza di un ampio pianoro con malghe. Da qui risaliremo verso la cima, con panorama a 360°, dopo una breve sosta in vetta scenderemo per l’itinerario di salita. A seconda delle condizioni nivometeorologiche il percorso può subire dei cambiamenti che saranno valutati in loco.
Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:00 Dislivello: 1° Giorno 850 m - 2° Giorno 900 m Quota max raggiunta: 2331 m Cartografia: Monti Sarentini - Tabacco n. 40 Difficoltà: MS-EAI Iscrizioni entro il 2 febbraio con versamento caparra Accompagnatore: Andrea Fantin 328 6246754 Michael Chiggio 348 7277988
Sabato 9 marzo
Colli Euganei
Inizio attività del Gruppo Roccia
Sono sempre più numerosi i soci che si uniscono al Gruppo Roccia; passione per la montagna, voglia di migliorarsi, persone simpatiche e generose rendono il gruppo una vera roccia. Possono partecipare solo i soci CAI in regola con il tesseramento. L’attività è programmata per i sabati nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno; riprenderà a settembre sino a fine novembre, sempre di sabato.
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Domenica 17 marzo
Colli Euganei
Sentiero Atestino Il Sentiero Atestino, progettato dal nostro socio Claudio Coppola e realizzato dai volontari della nostra Sezione, si snoda per quasi 20 km sui Colli Euganei meridionali in una piacevole alternanza di ambienti naturali: dai campi coltivati ad ulivo, ai vigneti, dai vegri, ai fitti boschi, da testimonianze storiche religiose e rurali lungo il percorso, sino ad arrivare a uno dei borghi medioevali che mantiene inalterato nel tempo il suo fascino: Arquà Petrarca. Il sentiero Atestino descrive un ampio anello ed è contraddistinto con il segnavia n.3, negli ultimi anni lo abbiamo avuto in gestione dal Parco Colli Euganei e lo abbiamo contrassegnato con la segnaletica verticale ed orizzontale in conformità alla normativa del C.A.I. Ritrovo ore 7,30 presso il park delle piscine di Este Difficoltà: E Dislivello: 950 m. Lunghezza: 19,5 km Accompagnatore: Elio Antoniazzi
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Domenica 24 marzo
Colli Euganei
Apertura Stagione Estiva Tradizionale rendez-vous di buon auspicio per la nuova stagione escursionistica - alpinistica; come al solito sarĂ preceduto da una tranquilla escursione mattutina. Tutte le informazioni tecniche e organizzative verranno comunicate tempestivamente. Soci e simpatizzanti possono partecipare.
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Sabato 30 marzo
Altopiano della Paganella
Cima Canfedin m. 2050 Panoramica cima sopra il Lago di Molveno, dalle difficoltà contenute ma con un sensibile dislivello. Usciti dal limite boschivo a quota 1600 metri circa, si gode un piacevole paesaggio mozzafiato sulle Dolomiti di Brenta e sul Lago di Molveno. Passando per Passo San Giovanni e Passo San Giacomo, si arriva alla spaziosa cima dove ci aspetta una visuale a 360° sulla Valle di Non, sulla Val d’Adige, il Lago di Garda e la Valle dei Laghi. Per il rientro si seguirà il sentiero n.644 che ci porterà al punto di partenza. Partenza: park via A. Corradini, Este – ore 5:30 Difficoltà: EE Dislivello: 1200 m. Durata: 7 h Quota max: Cima Canfedin 2050 m Cartografia: Dolomiti di Brenta – Tabacco n.53 Accompagnatori: Stefano Torcelli ASE 349 2188652 e Alessia Toso ASE 346 8027809
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Domenica 7 aprile
Colli Bolognesi
Madonna di San Luca sul Colle della Guardia Il Santuario della Madonna di San Luca è sicuramente il luogo di culto cattolico più amato dai bolognesi, non semplicemente una Chiesa ma un vero e proprio luogo di pellegrinaggio. Si raggiunge camminando sotto un porticato, famoso in tutto il mondo per essere il più lungo al mondo. Parte da Via Saragozza, passando per l’arco del Meloncello, s’inerpica per la collina per una lunghezza di 3,5 km, è conosciuto per il numero delle arcate che lo compongono: sono 666, come il numero del diavolo. Dopo la visita al Santuario si prosegue il percorso salendo al monte Albano e ridiscendendo attraversando il Parco San Pellegrino, conosciuto anche come parco dei 300 scalini, con una vista mozzafiato su Bologna e San Luca. Luogo da sempre deputato alla coltivazione, anche oggi è possibile ammirare la sorprendente quantità di alberi da frutto che circondano i sentieri del parco. Ritornati in via Saragozza si può continuare il trek, sempre sotto i portici, sino a Piazza Maggiore, magari fermandoci a mangiare qualcosa di bolognese in qualche osteria. Partenza ore 7,00 park via Corradini, Este. Difficoltà: T- E Dislivello: 400 m. Accompagnatore: Elio Antoniazzi
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Colli Euganei
Martedì 9 e Giovedì 11 aprile
Il CAI incontra la Scuola La sinergia tra le scuole di Este e la nostra Sezione Cai si ripete da alcuni anni. Rappresenta l’occasione per far conoscere la natura ai giovani studenti. Ma è anche un modo per lasciare un ricordo in più, una sorta di regalo di un giorno all’aria aperta, il gusto per l’avventura possono essere stimolanti e gratificanti. Le motivazioni a camminare sono diverse da quelle degli adulti, è bene rispettare i tempi dei bambini facendo soste frequenti per recuperare e giocare. Accompagneremo tutte le classi della Scuola Primaria Santa Maria del Pilastro, in due giorni diversi, in una piacevole e istruttiva escursione sul monte Cinto. La Sezione CAI di Este promuove tali iniziative, al fine di diffondere maggiormente la conoscenza e il rispetto del nostro territorio collinare. Osvaldo Pasin, Elio Antoniazzi, Giancarlo Montanaro, Pino Avanzini, Daniela Prearo, Dario Dal Buono.
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Domenca 14 aprile
Alto Garda
Sentiero Busatte Tempesta Sentiero panoramico che da località Busatte a Tempesta, segue la costa orientale del Garda Trentino da nord verso sud. Il panorama mozzafiato copre tutto l’Alto Garda tra Torbole e Riva del Garda. Bella passeggiata adatta a tutti, non impegnativa e con spettacolari vedute sul lago di Garda. Da Este ci sposteremo a Torbole e saliremo con le auto fino al parcheggio in località Busatte. Lasciate le auto, attraverseremo il parco avventura e inizieremo a salire leggermente fino ad arrivare a circa 120 m. sul livello del lago. Con costante leggera salita e spettacolari panorami arriveremo ai residui glaciali delle Marocche, attrezzati con scalinate in ferro che ci faranno scendere un po’ per poi risalire brevemente al bivio dove troveremo il sentiero di rientro. Spettacolari vedute sul lago e sulle Prealpi Bresciane.
Partenza: park Via A. Corradini, Este - ore 6:00 Dislivello: 350m Durata: 4 ore Quota max raggiunta: 272 m Difficoltà: E Cartografia: Kompass Alto Garda e Ledro – Foglio n.690 Accompagnatore: Osvaldo Pasin 338 2928758
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Giovedì 18 aprile
Este - Sede Sociale
Scambio degli Auguri Pasquali Il Presidente il Consiglio Direttivo vi invitano, il giovedì che precede la Santa Pasqua, presso la nostra sede sociale, al consueto scambio degli Auguri Pasquali. Sarà accompagnato da un brindisi e tanta allegria.
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Prealpi Carniche
Domenica 28 aprile
Monte Ciastelat 1641 m. e Pala Fontana 1637 m. Il monte Ciastelat è una piccola cima delle montagne pordenonesi, la più elevata della dorsale che va da Pala Fontana a Pala D’Altei, situato ad est del Cansiglio e del Monte Cavallo. La cima offre un ampio panorama che va dal Gruppo del Cavallo al Mare Adriatico. Parcheggeremo a Casera Pian delle More (1177 m slm) e seguiremo il sentiero CAI 971. Quivi prenderemo il sentiero 915, prima nel sottobosco e poi su panoramici tratti prativi arriveremo ai ruderi della Casera Dietro Ciastelat. Deviamo verso il Monte Ciastelat (1641 m.) con alcuni tratti esposti fino alla cresta verso sud potendo ammirare il Golfo Adriatico ed i monti dell’Alpago. Passeremo su Pala Fontana (1637 m.), e poi fino al terzo incrocio, presso forc. Giais. Prenderemo il sentiero 988 nel verso che poi lo trasformerà nel 985 per riportarci al quadrivio a quota 1400 m.; il ritorno, sarà da qui alle auto per il sentiero dell’andata. Partenza: park Via A. Corradini, Este - ore 6:00 Difficoltà: E con breve tratto EE al monte Ciastelat. Dislivello: 650 m. Durata: 6/7 ore Cartografia: Alpago-Cansiglio-Piancavallo-Val Cellina - Tabacco n. 12 Accompagnatore: Michael Chiggio 348 7277988
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Domenica 5 maggio
Monti Lessini
Sentiero del Sengio Rosso Escursione nel cuore della Lessinia orientale per il sentiero delle Gosse per il bellissimo Sengio Rosso. Si parte da Giazza (Selva di Progno) e si prende il cosiddetto sentiero delle Gosse (E5), vecchia strada militare della 1^ guerra mondiale, ad un certo punto prenderemo una carrareccia bianca che ci porterà al Sengio Rosso; complesso di due malghe di cui una considerata icona della Lessinia. Proseguiremo e giungeremo al Rifugio Lausen ove sarà prevista la sosta pranzo a sacco. Si riprenderà sempre in discesa passando da Pozze, quindi per agile sentiero torneremo tranquillamente al punto di partenza. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:30 Dislivello 850 m Durata: 6 ore Quota max raggiunta: 1322 m Difficoltà: E Lunghezza 13 km Cartografia: Monti Lessini - Tabacco n.59 Accompagnatore: Gloria Visentin 340 8500321
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Domenica 12 maggio
Prealpi Trevigiane
Bivacco dei Loff Un giro davvero bello per godersi appieno le Prealpi Trevigiane. Oltre al bivacco, si passa anche sulla cima Vallon Scuro, detta “La Pala”, dove il panorama è superlativo. Si riesce a vedere, a nord, tutta la val Belluna, alcune tra le principali vette Dolomitiche e a sud il mare con la laguna di Venezia. Da Cison di Valmarino, per strada asfaltata, sino al Bosco delle Penne Mozze (m.600). Da qui si segue la segnaletica che indica la “Costa del Vent” che, traversando dapprima nel bosco, va poi a prendere la cresta che sale al bivacco (ore 1.30; m.1130). Dopo doverosa sosta, si prosegue fino a cima Crodon del Gevero e successivamente cima Vallon Scuro (m.1287) per scendere poi a Forcella Foran (m.1160) e da qui, per il sentiero dell’Arco, alle auto. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:00 Dislivello: 700 m Durata: 5 ore Quota max raggiunta: 1287 m. Difficoltà: EE Cartografia: Prealpi Bellunesi e Trevigiane – Ed.Lagir Alpina Accompagnatore: Osvaldo Pasin 338 2928758
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Sabato 18 maggio
Prealpi Bresciane
Sentiero Attrezzato Corna Trenta Passi La Corna Trentapassi è un meraviglioso balcone a picco sul Lago d’Iseo che, a dispetto della sua quota modesta, offre un sorprendente panorama su vette Orobiche, Adamello, Prealpi Bresciane, fino alla Pianura Padana. Parcheggiate le auto in località Toline (220 m slm) attraverseremo il paese, seguendo poi il sent. 212 con le indicazioni coincidenti per la via ferrata. Il sentiero ci dirigerà prima verso la cresta del monte e poi la salirà con tenore sostenuto. Prato verde e sottobosco ci accompagneranno frontalmente mentre voltandoci potremo osservare il lago Sebino. Da qui in poi, usufruendo obbligatoriamente dell’attrezzatura, cominceremo ad affrontare la via ferrata che avrà anche tratti esposti e tratti non attrezzati specie nel finale. La croce di vetta (1248 m. slm.) sarà raggiunta dopo un panoramico tratto. Scenderemo poi per comodo sentiero prima sull’alpe e poi nel sottobosco.
Partenza: park. Via A. Corradini, Este- ore 6:00 Durata: 6 ore Difficoltà: EEA, Obbligatori casco, imbrago e Set da Ferrata omologato CE. Dislivello : 1000 m di cui 300 di Sentiero Attrezzato Cartografia: Kompass n. 103 – Tre Valli Bresciane Accompagnatori: Michael Chiggio 348 7277988 Antonio Olivato 340 3065355 Federica Miriam Carbone 320 3004601 47
Mercoledì 22 maggio
Colli Euganei
Raduno Senjores Veneto Con grande entusiasmo abbiamo accolto l’invito di essere il luogo prescelto per il 9° Raduno dei Seniores del Veneto (o Triveneto). Questo significativo evento che coinvolge il mondo dell’escursionismo Seniores del Triveneto, giunto alla sua nona edizione, ci vedrà protagonisti per un giorno, ma tanti giorni serviranno per organizzarlo al meglio. Si prevede l’arrivo di più di 400 persone che, divise per gruppi, invaderanno a passo lento e in punta dei piedi i nostri Colli Euganei, con il rispetto e l’attenzione per l’ambiente che queste persone indiscutibilmente sanno tenere. E’ un’occasione di cui vogliamo essere fieri e come Sezione CAI Este siamo consapevoli che dovremo esserne all’altezza, perciò chiediamo a tutti coloro che desiderano darci una mano in quel giorno di segnalarcelo.
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Monte Grappa
Domenica 26 maggio
Anello Naturalistico del Grappa Percorso circolare che attraversa diverse valli e creste sul massiccio del Grappa costellate di opere militari della guerra del ‘15-’18. Lungo il percorso la visuale spazia dalla pianura veneta fino alle Dolomiti. Si parte dal Rifugio Bassano a Cima Grappa e si scende verso Val Vecchia per arrivare al Pian de la Bala. Da qui si prende il sentiero che porta al Monte Boccaor e Monte Meatte; lungo il percorso si ha la visuale sulla pianura veneta, si possono vedere i colli Euganei e Berici, i colli Asolani, il Montello e, nelle giornate limpide, la laguna di Venezia. Dal Monte Boccaor si scende verso Val delle Mure e la si percorre verso nord fino a raggiungere un laghetto. Seguendo le indicazioni per l’Anello Naturalistico si sale verso la Cresta dei Solaroli e la si percorre verso sud-ovest in direzione di Cima Grappa. Lungo la Cresta di possono ammirare le Vette Feltrine, le Pale di S. Martino, Cima d’Asta e l’Altopiano dei Sette Comuni. Nell’ultimo tratto del percorso si possono vedere le postazioni di tiro della galleria Vittorio Emanuele del Monte Grappa. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:30 Dislivello: 600 m Durata: 5.30 Quota max: 1775 m Difficoltà: E Cartografia: Monte Grappa, Bassano, Feltre - Tabacco n.51 Accompagnatori: Mauro Rizzato 335 6056715 Martino Travaglia 340 1136163
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Domenica 2 giugno
Monte Baldo
Bocca d’Ardole e Corno della Paura Si tratta delle propaggini del Monte Baldo a picco sulla valle dell’Adige; i dolci pascoli alto-montano precipitano verso oriente con pittoreschi dirupi. Sono presenti alcune rarità floristiche degne di nota. tinerario ad anello senza particolari difficoltà perciò adatto a tutti. Parcheggiate le auto nei pressi del campeggio di Polsa ci incamminiamo per i pascoli di Malga Susine da qui a Bocca d’Ardole da dove godremo di una bella vista sulla Vallagarina. Con una breve deviazione potremo visitare le gallerie scavate sulle pareti verticali dai militari della Grande Guerra, fino raggiungere le postazioni di artiglieria sulla cima del Corno delle Paura. Riprendiamo il tragitto sulla strada militare per le colme del Monte Vignola (1607m), sempre a strapiombo sulla Val D’Adige, fino giungere alla cima, con le fortificazioni, l’impluvio Austriaco per la raccolta dell’acqua e alcune rovine delle caserme. Inoltre, potremo vedere la fioritura di numerose piante tipiche del Baldo. Partenza: park. Via A. Corradini ore 6.30 Dislivello: 450 m Durata dell’escursione: 5 ore Quota massima raggiunta:1607 m Cartografia: Kompass 1:50.000 Rovereto Monte Pasubio Grado di difficoltà: E Accompagnatore: Dario Dal Buono
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Altopiano di Tonezza
Sabato 8 giugno
Monte Tormeno Il sentiero invita la risalita del monte Tormeno, scoglio avanzato degli altopiani fra i Campoluzzi e Tonezza, che domina dall’alto la valle di Rio Freddo, attraverso un ambiente già intensamente abitato e ora quasi del tutto abbandonato. Passando per queste contrade disabitate, si scopre un territorio dove la vita si è fermata da tempo, nei quali su questi piccoli sentieri si passava appena con una carriola. Giunti ad Arsiero, imbocchiamo il sentiero 535 situato all’ingresso della contrà Polo. Si prosegue poi salendo accompagnati da un torrente lungo una vecchia mulattiera, una strada rurale atta anche alla circolazione di animali da soma. La prima contrada che incontreremo sarà Contrà Busati Pasquali, per poi arrivare alla Sella del Tormeno (1140m), punto di raccordo tra Contrà Valle di Tonezza e la stradina dalle Malghe Zolle. Dalla Sella, proseguiremo verso la Sommità del Monte Tormeno a 1292m. Si ritorna per i sentieri 538 e 539 fino a Contrà Polo.
Partenza: park via A. Corradini, Este ore 6:30 Dislivello: 800 m Durata escursione: 6 ore Cartografia: Sez. Vicentine, Valdastico e Altopiani Trentini Difficoltà: E Accompagnatori: Federico Zuccolin ASE 340 4154128 Luca Montin 380 7010649 51
Colli Euganei
Domenica 9 giugno
19ª Giornata dei Sentieri - 7ª giornata In Cammino nei Parchi 2019 - ANNO DEL TURISMO LENTO Cai e Federparchi svolgeranno in questa data la 7ª Edizione “in CAMMINO nei PARCHI 2019” per il piacere di camminare in libertà e della “19ª Giornata Nazionale dei Sentieri”. E’ stata spostata alla 2ª domenica di giugno per evitare possibili sovrapposizioni con l’Assemblea Nazionale dei Delegati Cai. Di riferimento per il 2019 - anno del turismo lento - la realtà del Sentiero Italia che ci racconta di territori e popolazioni. Il Cai ricorda e potenzia la straordinaria esperienza del 1995 che percorse integralmente gli oltre 6.000 km di tracciato escursionistico che da S.Teresa di Gallura in Sardegna, attraversa la Sicilia, l’Appennino e le Alpi per terminare a Trieste. Cai e Federparchi promuovono l’Escursionismo naturalistico e culturale che per tutti è il modo migliore per avvicinare la montagna, i rifugi, i paesi e le genti che vi abitano. Come Cai Este invitiamo tutti a partecipare alla pulizia di un tratto di sentiero nei Colli Euganei, sperando che il piccolo aiuto di ognuno di noi possa contribuire a questo grande progetto. Vi aspettiamo numerosi!
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Altopiano di Asiago
Domenica 16 giugno
Cima Portule Dal rifugio Cima Larici, si risale verso Nord per una ripida pala erbosa, quindi attraversato un magnifico bosco di larici, si raggiunge la Bocchetta Larici (q.1876 m). Si prosegue verso destra su segnavia 209 in un corridoio tra i mughi ed in breve si raggiunge la Cima Larici (q. 2033 m). Ora il panorama si apre a 360 gradi, si prosegue lungo la linea di cresta, e superato il Monte Erba, si cala decisamente all’intaglio di Porta Renzola. Si prosegue lungo il sentierino ben tracciato tra mughi e poi detriti, che risale il crinale di Cima Portule, fino a raggiungere la cresta nei pressi della Punta Kempel (q. 2295 m). In breve, si raggiunge la croce sull’ampia e panoramica vetta (q. 2308). Per la discesa continuiamo lungo il crinale verso Sud, fino a calare alla Bocchetta di Portule e quindi, per strada sterrata, segnavia 826, rientrare al punto di partenza. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:30 Dislivello: 700 m Durata: 6.30 ore Lunghezza: 14 km Quota max raggiunta: 2308 m Cartografia: Altopiano dei Sette Comuni – Tabacco n.50 Difficoltà: EE Accompagnatori: Paolo De Poli 347 8158730 Mirella Zancan 333 8117189
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Domenica 23 giugno
Val Nambrone
Anello Cornisello - Amola Intersezionale con il CAI di Trecenta Un itinerario ad anello, che vi farà conoscere il paesaggio incantevole e tanti ameni punti di sosta nel parco naturale Adamello-Brenta. L’anello Cornisello-Amola transita ai piedi delle imponenti pareti est della Presanella, del Monte Nero e di Cima Cornisello. Il maestoso ambiente in cui si snoda il percorso è impreziosito dal passaggio per il bellissimo Lago Nero dalle cui acque sembra emerga il Gruppo di Brenta, che si staglia nell’orizzonte guardando ad est. L’intero percorso regala panorami mozzafiato: i Laghi di Cornisello, Monte Giner, il massiccio della Presanella, il Lago Nero, i Quattro Cantoni, i laghetti del Segantini, la Vedretta d’Amola e, come detto, il Gruppo del Brenta. Lungo l’anello si passa per due suggestivi rifugi alpini, il Rifugio Cornisello e il Rifugio Segantini, naturale punto di sosta dell’escursione. Si Tratta quindi di uno dei percorsi “d’obbligo” del Trentino occidentale sia per il grande valore escursionistico che per l’aspetto panoramico. Partenza: park. Via A. Corradini, Este, ore 5:30 park. Ipertosano, Legnago, ore 6:00 Dislivello: salita 700 m – discesa 550m Durata: 5 ore Quota massima: 2400 m Punto di partenza: Bivio Rif. Cornisello – Rif. Segantini (1855m) Difficoltà: E Accompagnatori: Mirella Zancan 333 8117189 – CAI Este Luisa Sicchiero 339 8038340 – CAI di Trecenta
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Venerdì 28 sabato 29 giugno
Gruppo Ortles Cevedale
Salita a Punta San Matteo e traversata al Pizzo Tresero Siamo all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, nel gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale. Bellissima traversata di cresta non particolarmente difficile ma che richiede un buon allenamento e piede sicuro. Il percorso, che include la salita alla Cima Dosegù mt.3.560 e alla Cima Pedranzini m. 3.599, fa parte della lunga e famosa traversata delle Tredici Cime che dal Tresero termina al Cevedale e che può essere percorsa in entrambi i sensi di marcia. Nella Grande Guerra, il luogo fu teatro di quella che fu definita la battaglia più alta della storia, avvenuta nel corso del 1918 sulla cima del San Matteo. Partenza da Este, arrivo al Passo Gavia e sistemazione al Rif. Berni (Arnaldo Berni “il Capitano sepolto nei ghiacci” fu valoroso protagonista della tenuta del San Matteo dove perse la vita nell’ultima battaglia; il suo corpo non fu mai più ritrovato. Bepi Magrin ha dedicato anni di ricerche e scritto un bel libro sulla figura del Berni). Il giorno dopo, ancora al buio, si partirà in leggera discesa per poi risalire una morena alla nostra destra. Raggiunto il biv. Battaglione Ortles, avrà inizio la lunga cresta S/W del S.Matteo che percorreremo fino in vetta, dopo aver scavalcato tre cime minori. Dal S.Matteo con direzione W percorreremo altra cresta superando in successione la cima Dosegù, la punta Pedranzini fino in vetta al Tresero, da qui percorreremo in discesa la via normale fino al Passo Gavia.
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Partenza: park. Via A Corradini, Este - ore 6:00 Dislivello salita: 1.400 m. Tempistica: 10/12 ore; Quota massima raggiunta: Punta San Matteo 3.678 m. Cartografia e bibliografia: edizioni dal CAI – TCI “Ortles-Cevedale” cartografia “Tabacco F.08” Grado di difficoltà: PD; pass. di II° e tratti di cresta esposti, breve pendio 45° per la vetta del S. Matteo; Materiale individuale: imbrago basso, 2 moschettoni a ghiera, 2 anelli di cordino di 80/100 cm, casco, piccozza, ramponi, utili i bastoncini Su insindacabile giudizio degli organizzatori, saranno escluse le persone ritenute non idonee e/o non perfettamente equipaggiate. Accompagnatori: AE Maura Marangon, EAI Lorenzo Lunardi, AE Paolo Bellotto 331 3646600
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Domenica 7 luglio
Pale di San Martino
Monte Mulaz 2906 m. Montagna imponente. La salita regala una delle visioni più straordinarie delle Dolomiti da uno dei migliori punti di vista possibili. Ammireremo vette arditissime delle pale di San Martino. Raggiunto il parcheggio di Passo Rolle seguiremo il sentiero 710, dopo quaranta minuti arriveremo alla famosa baita Segantini (2170m). Un belvedere eccezionale sulle Pale di san Martino. Seguiremo il sentiero 710 fino al passo del Mulaz (2619 m). La visione del rifugio Mulaz è sotto i nostri occhi. Dal passo a sinistra per l’alta via n°2 e subito dopo ancora a sinistra sino alla cima 2906 m. Discesa sino al rifugio G. Volpi (2560m). Breve ristoro e ritorno per il sentiero 710, passo del Mulaz e baita Segantini, quindi al parcheggio delle auto a Passo Rolle. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:00 Dislivello: 1000 m. Durata: 8 ore Quota max raggiunta: 2906 m. Cartografia: Pale di San Martino – Tabacco n. 22 Accompagnatori: Gianni Sadocco 347 8108823 Alberto Aldrigo 3478574878
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Sabato 13 domenica 14 luglio
Massiccio dello Strahlhorn
Allalinhorn 4.027 m Due giorni in Svizzera, in una delle regioni glaciali più vasta delle Alpi, contornati da una serie impressionante di vette oltre 4000 m, dove il panorama è grandioso! Questo è il più popolare ed il più facile 4000 da salire in vetta di quest’area. Si sale da Saas-Fee attraverso due impianti a fune fino al Mittelallalin (3.456 m) dove è collocato il ristorante girevole più alto del mondo. Dal Mittelallalin, dopo aver attraversato una zona di impianti sciistici, si segue la larga e ben marcata traccia che risale il Feegletscher alla volta dell’Allalinhorn. Si prosegue lungo il ghiacciaio verso destra lasciando a sinistra la parete nord-ovest dell’Allalinhorn e dopo aver superato un tratto un po’ più ripido (40°, attenzione ai crepacci) si guadagna il Feejoch (3810m). Da qui, si può raggiungere direttamente la vetta risalendo tutto il nevoso dosso occidentale, un po’ ripido nella parte alta, oppure lo si può risalire solo per un tratto, largo e facile, per poi effettuare una traversata ascendente lungo il versante sud-ovest, aggirando la vetta stessa sulla destra e sbucando sulla cresta sommitale poche decine di metri ad est del punto più alto. Percorso il breve tratto di cresta nevosa orizzontale e superate delle elementari roccette, si raggiunge la croce di vetta. In discesa si ripercorre la via di salita.
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Partenza: park Via A. Corradini, Este - ore 7:00 Dislivello: 600 m Durata: 4/5 ore Quota max: 4027 m DifficoltĂ : F+ Cartografia: Kompass n. 88 Monterosa 1:50000 Accompagnatore: Andrea Fantin 328 6246754 Elisabetta Piccioni 349 8423587 Iscrizioni in sede entro giovedĂŹ 16/05/2019 con versamento caparra.
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Sabato 20 Domenica 21 luglio
Gruppo del Catinaccio
Cima d’Antermoia Il Catinaccio d’Antermoia è la cima più alta del Gruppo del Catinaccio / Rosengarten, superando seppure di pochissimo i 3000 metri di elevazione. L’opportunità di raggiungerne la vetta è offerta da ben due ferrate. Data la posizione e l’altitudine, i panorami dalla vetta sono veramente straordinari, ma anche lungo la ferrata si possono ammirare molti scorci panoramici sorprendenti. Programma: in funivia fino al Rifugio Gardeccia. Arrivati al rifugio Gardeccia a quota 1965 m., si prende il sentiero n.546 che, attraverso la Valle del Vajolet, raggiunge in 40’ alle Porte Negre i rifugi Preuss e Vajolet a quota 2243 m. Questi ultimi sorgono su un balcone roccioso, allo sbocco del Gartl, l’aspra conca rocciosa dalla quale s’innalzano le famose Tre Torri del Vajolet, Delago, Stabeler e Winkler. Su questa vallata si affacciano alcune delle cime più famose delle Dolomiti di Fassa. In fondo, a chiudere la valle, il trapezio scuro del Catinaccio d’Antermoia che, con i suoi 3004 m., è la cima più alta del gruppo. Si prosegue in direzione nord sul sentiero n. 584 che corre sul bordo destro orografico, fino alla testata della valle. Qui, nei pressi del passo omonimo, sorge il piccolo rifugio del Passo Principe, a quota 2600 m..
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L’attacco della ferrata si trova pochi metri a monte del Rifugio Passo Principe e segue nel suo percorso iniziale l’evidente cengia obliqua che taglia la sagoma della montagna. La discesa può avvenire per la stessa via di salita, oppure per il facile versante nord-est. Quest’ultimo non presenta molte difficoltà ed è attrezzato solo in alcuni punti. Bisogna prestare la massima attenzione in quanto molto esposto. Questa ferrata, costituisce una autentica nave scuola. Possiamo definirla tale, in quanto possiede tutte le caratteristiche che rendono una via ferrata bella e remunerativa. Pernottamento: mezza pensione da confermare al Rifugio Bergamo o Rifugio Principe, in base alle disponibilità. Numero max partecipanti: 17 Termine iscrizioni il 01/07/2019 con versamento di caparra. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - Ore 5:00 Dislivello: Circa 1250 m. per il giro completo,1050 m. escludendo la variante del rifugio Antermoia; 400 m. la sola ferrata Durata: da Rifugio Gardeccia alla vetta circa 3.00 h, totale per l’itinerario più lungo 7 h. Quota max raggiunta: 3004 m. Cartografia: Val di Fassa e Dolomiti di Fassa -Tabacco n.06. Difficoltà: EEA Equipaggiamento: set da ferrata completo, omologato CE Accompagnatori: Silvano Rubini 340 9262015 Renzo Cecchin 338 8989762 Vincenzo Molon 339 4300338
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Domenica 28 luglio
Dolomiti di Brenta
Croz dell’Altissimo - 2339 m. Cima del sottogruppo delle dolomiti di Brenta, un balcone che ci permetterà di ammirare le imponenti vette del Gruppo. Grandiosa è la gigantesca muraglia di quasi 900 m. d’altezza che si eleva sul fianco della Val delle Seghe. Dal parcheggio Val Biole.1183 m., si parte lungo strada forestale fino ad incrociare il bivio con il sentiero 352. Abbandonata la strada forestale prendiamo quest’ultimo in direzione le Fontanellei. Superata località Fontanella giungiamo ad un bivio poco sotto località Prati del Monte, dove imbocchiamo il Sat 344B che punta verso il Passo dei Lastèri. Si prosegue fino ad incrociare la deviazione per la cima. Da qui in circa 15 minuti si raggiunge la nostra meta. Dalla cima si può ammirare un paesaggio mozzafiato che spazia dalle alte cime del Gruppo del Brenta, al lago di Molveno e cima Paganella. Partenza: park Via Corradini, Este – ore 5:30. Dislivello: 1200 m Quota massima raggiunta: 2339 m. Durata 6/7 ore Cartografia: Dolomiti di Brenta - Tabacco 053. Grado di difficoltà: EE Accompagnatori: Luca Montin 380 7010649 Federico Zuccolin ASE 340 4154128
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Sabato 3 agosto
Orobie Bergamasche
Cascate del Serio - Rifugi Curò e Barbellino Salita nel cuore delle Orobie Bergamasche, al Rif Curo’ m. 1.915 e al lago artificiale del Barbellino che si raggiungeranno salendo per il sentiero invernale passando accanto alla cascata del Serio, la seconda in Italia per l’altezza. Continueremo la salita arrivando al Rif. Barbellino m. 2.129. Percorso adatto a quanti siano in possesso di un discreto allenamento. Si risale la Val Seriana parcheggiando in loc. Grumetti m. 1.000. Per sentiero nel bosco si risale puntando alle cascate del Serio, un tratto di sentiero un po’ esposto con catena conduce alla piana dove troveremo il Rif. Curo’ e il bel lago del Barbellino, incassato tra le alte vette che gli fanno da coronamento. Costeggiando il lago e aggiungendo 200 m di dislivello e poco più di un’ora di cammino, arriveremo al Rif Barbellino. Al ritorno si percorrerà lo stesso sentiero fino al Rif Curo’, da qui scenderemo fino al punto di partenza. Faremo tappa al caseificio della Valle dove sarà possibile acquistare gustosi e prelibati prodotti locali. Partenza: park. Via A. Corradini, Este – ore 5:00. Dislivello: salita 1.100 m., stesso per la discesa Durata dell’escursione: 6/8 ore Quota massima raggiunta: m. 2.129 del Rif. Barbellino Cartografia e bibliografia: Kompass “Alpi Orobie Bergamasche” Grado di difficoltà: E/EE Accompagnatori: AE Paolo Bellotto 331 3646600, AE Maura Marangon 329 3332080
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Sabato 31 agosto domenica 1 settembre
Slovenia - Triglav
Monte Triglav 2864 m. Intersezionale con il CAI di Trecenta. Il Monte Triglav con 2864 m. è la cima piÚ alta delle Alpi Giulie e della Slovenia, di cui è il monumento nazionale. Il monte si trova nel mezzo del parco nazionale omonimo. 1° Giorno: Dal rifugio Aljazev Dom (q.1015 m) si prende un sentiero pianeggiante che procede verso sud, si passa presso il suggestivo monumento ai caduti alpinisti partigiani costituito da un gigantesco chiodo con moschettone. Siamo ora alla base della parete; si raggiunge una lunga cengia verdeggiante che si segue interamente. Al termine si sale ripidamente superando roccette e tratti detritici per giungere alla parete compatta del Prag. Siamo al margine dei grandi altopiani detritici della Kredarica i cui avvallamenti restano innevati per buona parte della stagione estiva, con lunga salita ci si avvicina al Triglav. Lambendo il piccolo ghiacciaio perenne della parete nord detto Zeleni sneg (Nevaio verde) e aggirato un ultimo costone roccioso ecco comparire infine il rifugio Triglavski Dom (2515 m) dove pernotteremo.
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2° Giorno: Dal rifugio in pochi minuti si scende verso sud alla sottostante sella ai piedi del Mali Triglav. Si risale ora un ripido pendio detritico e si segue il percorso attrezzato con pioli metallici e qualche fune fino alla cima del Mali Triglav 2725 m. Si prosegue lungo la panoramica cresta che quasi pianeggiante si porta sotto la vetta; il cammino è abbastanza agevole, ma occorre prestare la massima attenzione specie se con residui di neve o roccia bagnata. Passata la lapide dedicata al pittore Marko Pernhart, un ultimo ripido tratto conduce in vetta dove sorge la caratteristica torretta metallica rossa e bianca dell’Aljazev stolp Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 5:00 Dislivello/Tempi: 1° giorno 1500 m salita (4/5 ore) 2° giorno: 350 m di salita e 1850 (5 ore) Altezza massima: 2864 m. Difficoltà: EEA - A - F+ Max partecipanti: n.15 Data chiusura iscrizioni: 30 luglio 2019 con versamento di caparra. Pernotto: Rifugio Triglavski Dom (2515 m) Accompagnatori: Elisabetta Piccioni 349 8423587 CAI Este, Maria Luisa Sicchiero 339 8038340 CAI Trecenta
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Sabato 7 - Domenica 8 settembre
Gruppo del Montasio
Sentiero attrezzato Ceria Merlone Un itinerario grandioso nel cuore dalle Alpi Giulie occidentali è il Sentiero Attrezzato Ceria Merlone, il quale percorre tutta la cresta Est del Gruppo del Montasio. Un itinerario che ripercorre interamente i vecchi tracciati della Prima Guerra Mondiale che furono realizzati e utilizzati dagli Alpini italiani. Si inizia dal dal parcheggio, 1480 m., presso Sella Nevea/Piani del Montasio. Si sale lungo l’evidente sentiero fino al rifugio Rifugio Brazza’ (1660 m) per proseguire verso la parete sud del gruppo. Si percorre il sentiero su larghi tornanti che sfruttano abilmente il versante. Una larga traccia abilmente costruita con l’ausilio di muretti a secco e ampi tornanti ancora intatta porta lentamente presso l’ampia insellatura della Forca de Lis Sieris, all’attacco della via ferrata. Si risale per canalini e facili paretine di I°-II° a tratti assistiti da cavo metallico, con possibilità di eseguire tratti di facile arrampicata. Si spunta alla punta del Foronon (2530 m). Si tocca i Modeon del Buinz per poi ridiscendere su stretti tratti di sentiero sotto roccia alla Forca della Val (2352 m). Risalendo brevemente all’insellatura si riprende la via appena sotto il filo di cresta verso est per toccare anche la Cima della Puartate (2436 m). A questo punto il sentiero ridiscende lungo la parete meridionale; si cammina sopra ad uno strapiombo di svariate centinaia di metri, in direzione della Punta Plagnis. Per la discesa, si prosegue poi per i denti di terra rossa fino ai piani del Montasio.
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Pernottamento: Rifugio Corsi (1874 m), da confermare in base alla disponibilità. Numero max. partecipanti: 17 Termine iscrizioni il 01/08/2019 con versamento di caparra. Partenza: Park. Via A. Corradini, Este - ore 5:00 Dislivello 1° giorno 1400 m . in salita Dislivello 2° giorno: 1400 m. in discesa Quota max raggiunta: 2530 m Cartografia: Alpi Giulie Occidentali, Tarvisiano - Tabacco n.019 Difficoltà: EEA Equipaggiamento: set da ferrata completo omologato CE Accompagnatori: Silvano Rubini 340 9262015 Renzo Cecchin 338 8989762 Vincenzo Molon 339 4300338
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Domenica 8 settembre
Monti Lessini
3° Raduno delle Sezioni CAI del Veneto Quest’anno le Sezioni CAI Veronesi saranno le organizzatrici del 3° Raduno delle Sezioni CAI del Veneto. Il Parco Naturale Regionale della Lessinia sarà il palcoscenico dove centinaia di soci si ritroveranno per condividere le escursioni che verranno organizzate, al termine breve relazione del Presidente del Gruppo Regionale Veneto seguito da un buffet. Invitiamo i soci a partecipare a questo piacevole evento. Maggiori informazioni verranno date in prossimità dell’evento
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Sabato 14 - Domenica 15 settembre
Pale di San Lucano
Serata al Bivacco Bedin 2210 m.
Viene considerato Il bivacco più bello delle Dolomiti. Sorge sulla verdeggiante Prima Pala di San Lucano, in un punto panoramico che spazia dalla pianura fino alle Alpi innevate. Meraviglioso il tramonto sulla Civetta e Moiazza, altrettanto bella l’alba sull’Agner. Partenza dal parcheggio Pradimezzo (frazione di Cencenighe Agordino), si inizia percorrendo il segnavia n.764 con indicazione per il Bivacco Bedin. Si sale lungo la valle del Torcol fino a Casera Trcol (1382 m). Si continua sempre nel bosco e si arriva alla casera Ambrosong (1700 m). Da qui si imbocca il sentiero n.765, che prima sale gradualmente di quota, poi faticosamente si risalgono le ghiaie che portano a forcella Besausega. Con sentiero sinuoso e spettacolare, si arriva al bivacco dopo un’ultima breve salita. Per il ritorno, seguiremo lo stesso percorso dell’andata. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6.00 Dislivello: 1° giorno 1400 m – 4:30 ore salita 2° giorno 1400m – 3:30 ore discesa Quota max raggiunta: 2210 m Cartografia: Pale di San Martino - Tabacco n. 22 Difficoltà: EE Accompagnatore: Germano Silvan 349 8727470 Alberto Aldrigo 3478574878 Per la serata in bivacco provvedere personalmente a viveri e bevande e un equipaggiamento adeguato per la notte.
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Domenica 22 settembre
Valsugana
Forra della Valgadena
La Valgadena è una valle molto stretta che taglia l’Altopiano dei Sette Comuni partendo fra i centri di Foza e Enego fino alla Valsugana. Le pareti verticali ne accentuano l’isolamento ed il silenzio, luogo scelto dall’aquila reale per la nidificazione. L’escursione ci porta dalla Valsugana sul bordo dell’Altopiano per poi ridiscendere lungo la forra della Valgadena. Lasciata l’auto a Giara Modon si percorre un tratto di Alta Via del Tabacco per poi salire tramite il sentiero 783 verso l’Altopiano. Si hanno degli scorci della Valsugana e del lato ovest del massiccio del Grappa. Quando si percorre il bordo della Valgadena, dagli strapiombi si intuisce l’asprezza dei luoghi sottostanti. Dopo alcuni passaggi esposti, attrezzati con catene, si arriva a Col Carpenedi da cui si percorre la strada verso l’abitato di Ori. Qui si prende il sentiero 800, che ci porta sul fondo della valle da cui si inizia a percorrere il letto del torrente. Verso l’uscita dalla valle il sentiero, diventa più evidente e la valle si chiude ulteriormente diventando una forra. Si esce sulla Valsugana poco più a nord del parcheggio che si raggiunge tramite strada. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:30 Dislivello: 900 m. Durata: 6.30 h Quota max: 1065 m Difficoltà: EE Cartografia: Monte Grappa, Bassano, Feltre - Tabacco n.51 Accompagnatori: Mauro Rizzato 335 6056715 Martino Travaglia 340 1136163
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Sabato 28 e domenica 29 settembre
Falesie Triestine
Dal castello di Miramare al castello di Duino La linea costiera dell’Adriatico settentrionale triestino è un disegno spigoloso di rocce calcaree e scogliere a picco, dove il grigio chiaro dell’altopiano carsico contrasta con il blu intenso del mare. “La mia anima è a Trieste”, scriveva James Joyce. E molti furono i versi che Umberto Saba spese per la sua città “pensosa e schiva”, allora austro-ungarica, ma dal sontuoso fascino ed eleganza, che ha saputo mescolare caratteri mediterranei e mitteleuropei. Il nostro viaggia inizierà dall’alto, in uno dei luoghi più amati dai triestini: il santuario Mariano di Monte Grisa, imponente struttura in cemento armato, con la presenza di due chiese sovrapposte. Da qui si gode di un panorama incredibile, specialmente nei giorni sucessivi alla bora in cui l’aria limpida ci fa scorgere l’Istria e più in là. Scenderemo a Trieste, e dopo averci sistemati nell’hotel, inizieremo un tranquillo trekking urbano, ammirando con calma i luoghi più significativi della città, soffermandoci di tanto in tanto sia negli storici caffè letterari che in altri luoghi per riposare o rifocillarsi; sappiamo che il tempo a disposizione è poco ma lo usufruiremo nel migliore dei modi.
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Da qualche anno é stato recuperato il tracciato di un’antica strada romana: la Via Flavia, un cammino di 115 km che abbraccia il Golfo di Trieste: 5 tappe con ridotti dislivelli ma con panorami mozzafiato. Questa escursione percorrerà la terza tappa, una delle più belle; partiremo dal castello di Miramare, saliremo sino a Prosecco e attraversando boschi su sentieri con vista mare, ci gusteremo i panorami dalle vedette, scenderemo dalla via della Salvia e toccheremo l’acqua del mare alla Costa dei Barbari, attraverseremo Porto Piccolo nella meravigliosa baia di Sistiana, finendo nel migliore dei modi: risaliremo al rifugio Rilke arrivando al castello di Duino attraverso uno dei sentieri più panoramici della zona: il sentiero Rilke, nella Riserva Naturale delle Falesie di Duino. Pochi chilometri con il pullman e sosteremo, per un meritato pic nic, alle sorgenti del Timavo, che con i suoi 2 km di percorso in superficie in territorio italiano, può essere considerato il fiume più corto della penisola che sfoci in mare Dislivello: 450 m. Lunghezza; 18 km Difficoltà: T-E Accompagnatori: Elio Antoniazzi tel. 3342203016 Mirella Zancan tel. 333 8117189 Tutte le informazioni riguardanti orario di partenza, iscrizione, quota partecipazione ecc., saranno rese note attraverso i canali di comunicazione sezionali.
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Sabato 12 domenica 13 ottobre
Appennino Reggiano
Monte Cusna Il Monte Cusna è la seconda cima più alta dell’Appennino Settentrionale nonché dell’Emilia-Romagna ed è posto all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Programma Da Civago, per strada carrozzabile, sino a località Rio Lama (m.1520). Lasciati i mezzi, tramite strada forestale fino al Rifugio Battisti (m.1765). Cena e pernottamento. Al mattino sveglia alle 6.30. Colazione e partenza per la vetta. Dapprima, con il sentiero 615 fino al Passone (m.1839), poi con il 607 fino alla Piella. Si segue il crinale sino al fianco est del Cusna. Per roccette ripide ma non difficili si percorre la cresta fino alla Croce del Gigante posta sulla cima a 2120 m. Panorama amplissimo. Dalla cima, si scendono alcune centinaia di metri e, dapprima con il sentiero 625, poi con il 627 e successivamente con il 623 si raggiunge la Costa delle Veline e il sentiero per il rifugio. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 5:00 Dislivello 1° giorno: 200m. - 2° giorno: 550m Durata 1° giorno: 2 ore - 2° giorno: 6 ore. Quota max raggiunta: 2120 m Difficoltà: E/EE. Accompagnatore: Osvaldo Pasin 338 2928758.
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Gruppo Spiz di Mezzodì-Pramper
Sabato 19 ottobre
Via Ferrata Sora i Sass Gli Spitz di Mezzodì sono un gruppo montuoso delle Dolomiti meridionali affacciato sulla Val di Zoldo. Caratterizzati da una selvaggia bellezza e da una natura profondamente inalterata. Posteggiata l’auto si prosegue lungo la forestale Val Pramper fino alle indicazioni per Rifugio Sora i Sass (sentiero CAI534), si incontra il bivio per il bivacco Carnielli e ci si inoltra nel Canalone Nord fino a raggiungere l’attacco della ferrata. La ferrata inizia con canalino di circa 5 metri; la corda ben tesa e buoni appoggi, facilitano il suo superamento, si risalgono un paio di tornanti piuttosto ripidi, mentre l’ultimo tratto consente il superamento di una fascia rocciosa friabile coperta di ghiaino. A questo punto è possibile scegliere se continuare per il tratto attrezzato che conduce al becco di Mezzodì o scendere a valle per il sentiero 534 e 525. Se si opta per la salita, si prende il sentiero 532 fino alle nuove indicazioni del sentiero attrezzato. Da qui l’ascesa diventa ripida e in breve tempo si raggiunge l’anfiteatro del Giaron 1800 m., fino a guadagnare la panoramica cima del Belvedere 1964 m. Dalla cima, si scende costeggiando il versante settentrionale fino ad incrociare la strada della Val Pramper, fino ad arrivare al parcheggio. Partenza: park. Via A. Corradini, Este ore 6.00 Dislivello: 1000 m Quota max raggiunta: 1964 m Cartografia: Dolomiti di Zoldo, Cadorine, Agordine – Tabacco n° 25 Difficoltà: EEA Accompagnatori: Antonio Olivato 340 3065355 Jacopo Pagnin 320 1962573 Michael Chiggio 348 7277988
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Sabato 9 novembre
Cena Sociale La cena Sociale è un avvenimento unico in cui avere tutti i soci riuniti assieme, di poter generare interazione in un clima sereno e rilassato, di potenziare il senso di appartenenza al CAI. Un momento di unione, di amicizia e di festa.
Nell’occasione saranno premiati i Soci con anzianità di 25 e/o 50 anni.
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Sabato 16 novembre
Monti dell’Alpago
Traversata Monti Cornor - Castelat - Guslon Bella e panoramica traversata di cresta di tre cime situate nel gruppo montuoso dell’Alpago. Adatta ad escursionisti ben allenati per via dei vari saliscendi e dal passo sicuro che, seppur non presentando difficoltà, è resa delicata per la presenza di brevi tratti esposti. Parcheggio mezzi a Col Indes mt. 1.150, per strada forestale si raggiunge la malga Pian Grande che con bella, lunga e panoramica traversata, porta al Rif. Semenza mt. 2.020. Raggiunta la soprastante forcella, ha inizio il lungo percorso di cresta che in sequenza ci farà raggiungere il Cornor, il Castelat e il Guslon. La discesa avviene lungo un canalone fino a raggiungere la strada forestale, e da questa ai mezzi. Vasto il panorama che si gode lungo tutto il percorso, dalle Dolomiti al sottostante altopiano del Cansiglio al verde lago di Santa Croce. Al ritorno faremo tappa alla malga da Giulio, simpatico malgaro di Farra d’Alpago, dove sarà possibile acquistare gustosi e prelibati prodotti di malga. Partenza: park. Via A. Corradini, Este - ore 6:00 Dislivello: salita 1.200 m.; stesso per la discesa Durata dell’escursione: 7/8 ore Quota massima raggiunta: 2.208 m. di Cima Castelat Cartografia: Alpago, Cansiglio, Valcellina - Tabacco F.12 Grado di difficoltà: EE/I° Accompagnatori: AE Paolo Bellotto 331 3646600, AE Maura Marangon 329 3332080.
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Domenica 1 dicembre
Val d’Astico
Monte Durer e le sorgenti dell’Astico
Semplice percorso molto suggestivo tra magnifici boschi, vastissimi panoramici e siti di interesse antropologico, culturale e storico. Da Carbonare raggiungiamo la contrà di Cueli liberi dove si possono ammirare dei bellissimi frassini secolari; visitiamo il piccolo mulino recentemente restaurato e altre curiosità che il vivace borgo propone. Proseguiamo su facile mulattiera con alla nostra sinistra il solco dell’Astico, verso Forte Cherle, transitiamo per il cimitero militare austriaco, Scala dell’Imperatore e l’ex ospedale militare austriaco. Da qui il sentiero monta subito sul comodo crinale per il monte Durer tra bellissimi boschi di abete, fino a malga Pioverna, meta della nostra escursione e punto panoramico eccellente. Più in basso la valle Orsara da dove nasce l’Astico. Partenza: park Via A.Corradini, Este - ore 6:30 Dislivello: 750 m Durata: 6 h Quota max: Malga Pioverna Alta 1732 m Difficoltà: E Cartografia: Sezioni Vicentine – Valdastico e Altopiani Trentini Accompagnatori: Alessia Toso ASE 346 8027809 Stefano Torcelli ASE 349 2188652
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GiovedĂŹ 19 dicembre appuntamento in sede per lo scambio degli Auguri Natalizi.
foto di Giorgio Gattolin
Ti svelo un sentiero Gennaio 2018, decido di inscrivermi al Cai di Este con il semplice desiderio di voler conoscere i Colli Euganei (che poco frequento) e di fare qualche giro in montagna con persone che della montagna ne hanno fatto uno stile di vita. Con questi propositi, inizio la mia nuova avventura ignara di quanto mi avrebbe rapita e coinvolta. Senza accorgermene mi rivedo nell’entusiasmo di una bambina, ad arrampicarmi e girare per sentieri e ferrate che non avrei mai osato fare. Mi trovo così giorno dopo giorno a pensare alla roccia, a quella roccia che graffia che lascia lividi ma che non riesci a dimenticare, a quella montagna che è fatica, sudore e dolore ma che con un passo dopo l’altro ti porta fino alla vetta ed allora ecco che si aprono spazi aperti, cieli azzurri, nuvole, abbracci, sorrisi e strette di mano. Tutto questo è nuovo per me. Il 2018 è stato un anno importante dove ho imparato cose importanti. La montagna è il luogo ideale per disintossicarsi, per trovare quiete e tranquillità ed anche se stessi. Una frase che mi piace ricordare: a chi mi chiede “perché vai in montagna?” Rispondo: “se me lo chiedi non lo saprai mai.” di Ed Viesturs (Alpinista) Adesso ho capito. Buona Montagna a tutti. Nicoletta Stona.
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Desideri intraprendere una escursione facile? Leggi i bollettini meteo della zona che intendi frequentare almeno 3/4 giorni prima dell’uscita. Se non li sai leggere, chiedi l’aiuto di un esperto. Fai particolare attenzione alla previsione di temporali. L’escursione va preparata consultando libri o siti Internet per individuarne le effettive difficoltà tecniche. Per avere maggiori informazioni contatta le Guide o gli Operatori Soccorso o i Gestori dei Rifugi del posto. Anche se l’escursione è semplice (ad esempio un itinerario alla ricerca di funghi) utilizza sempre calzature adeguate con suola scolpita antiscivolo. Inoltre porta sempre con te l’abbigliamento integrativo per un’eventuale cambiamento meteo. Porta con te la carta topografica escursionistica della zona ed una bussola. Ricorda che per orientare una mappa la parte in alto della carta deve puntare verso il Nord come indicato dalla bussola. Parti sempre di buon’ora, tieni conto che i temporali in estate sono più frequenti nel pomeriggio. Considera che i cambiamenti meteorologici, e l’alta frequentazione di certi itinerari, possono dilatare i previsti tempi di percorrenza. Fai attenzione al sentiero che hai scelto e rimani sempre al suo interno. Quelli del CAI sono normalmente numerati e segnati come nel disegno qui a fianco. Non percorrere le scorciatoie perché queste dissestano il terreno. Porta sempre a valle i tuoi rifiuti; impara a conoscerel’ambiente di cui siamo solo ospiti ed adoperati per conservarlo e miglioralo per le generazioni future. In caso di incidente telefona immediatamente al 118 e rispondi con calma alle domande dell’operatore. Per quanto possibile presta conforto all’infortunato ed evita di lasciarlo solo e proteggilo dal freddo.Tralascia interventi che non conosci. 85