Zaino in Spalla
Periodico della Sezione CAI di Este Via San Rocco, 1 Este (Padova) Numero 14 - Gennaio 2017
Calendario Attività 2017 Club Alpino Italiano Sezione di Este
Torri del Vajolet e rifugio Re Alberto 1°
Zaino in Spalla Periodico di informazione della Sezione CAI di Este via San Rocco, n.1 N. 14 - gennaio 2017 SOMMARIO In questo numero: Pag. 6 ... Saluto del presidente Pag. 8 ... Calendario delle escursioni Pag.10 ... Calendario delle ciclo-escursioni MTB Pag.12 ... Gruppo Colli Euganei Pag.14 ... Notiziario Pag.16 ... Consiglio Direttivo Pag.18 ... Attività Sezionali: regolamento Pag.20 ... Equipaggiamento consigliato Pag.22 ... Norme elementari di sicurezza … e di comportamento Pag.23 ... Classificazione dei percorsi in base alle difficoltà Pag.25 ... Scala difficoltà cicloescursionistica Pag.28 ... Sulla neve con il CAI Pagg.29 - 63 ... Schede delle escursioni Pag.66 ... Carlo Dal Bello, accompagnatore CAI Este Pag.70 ... Il Cammino delle Pievi in Carnia Fateci pervenire i resoconti delle vostre escursioni e/o esperienze di trekking, storie di persone, stili di vita o tutto ciò che ha a che fare con la montagna. In questo modo la rivista può continuare a vivere, come rimarranno vivi i vostri ricordi. Agli autori chiediamo di limitare l’estensione degli articoli a due facciate e di inviarlo in sede tramite e-mail all’indirizzo: redazione.zainoinspalla@gmail.com La Redazione: Elio Antoniazzi, Stefano Torcelli e Alessia Toso. 3
Saluto del Presidente
Una volta arrivati sulla vetta ci siamo voltati, e ci si è presentata una bellissima vista: l’atmosfera splendidamente chiara, il cielo azzurro intenso, le valli profonde, i profili selvaggiamente frastagliati, i cumuli di detriti ammassati nel corso dei secoli, le rocce dai colori vividi, in contrasto con le quiete montagne innevate; tutto questo insieme creava uno scenario che nessuno avrebbe potuto immaginare. (Charles Darwin) Cari Soci tutti, si apre un nuovo anno di montagna con sempre nuovi impegni, mentre continuano le nostre amate attività: escursioni sui Colli Euganei, Prealpi, Dolomiti...sci di fondo, ciaspe, arrampicata, mountain bike, ferrate, ma si va anche su posti diversi, verso sempre nuovi orizzonti. I nostri soci e organizzatori si spingono a visitare montagne di solito meno frequentate da noi, come le Orobie per esempio, trovando paesaggi diversi e sempre bellissimi; oppure si ritorna sull’Appennino o si aprono nuove attività. Da quest’anno infatti abbiamo il nuovo “Gruppo Sentieri” aperto a tutti i soci che vogliono dare una mano a rinnovare e adeguare la segnaletica sui nostri Colli Euganei, in collaborazione col Cai di Padova. La partecipazione è aperta a tutti: mappatura, pulizia, nuovi segni bianchi e rossi, tabelle uniformate, in uno spirito di gruppo e collaborazione. E ci avventuriamo ancora sui sentieri della Grande Guerra, ove troviamo tracce a sostegno della nostra memoria, rivisitiamo in serenità quei luoghi testimoni di una grande tragedia. Anche quest’anno il programma si presenta vario e vi aspettiamo quindi numerosi alle nuove iniziative che i nostri soci accompagnatori propongono, in compagnia, in solitudine, come più ci piace ... fra le nostre sempre belle montagne. Buone escursioni a tutti! La Presidente Mirella Zancan 6
CALENDARIO DELLE ATTIVITA’
2017
Il termine utile per le iscrizioni è il giovedì, precedente la gita. L’adesione va confermata personalmente in Sede, previo pagamento della relativa quota.
Gennaio 14 Inizio Corso Sci di Fondo, con Marco Ruzzante 15 Col dei S’cios, con Lorenzo Lunardi AE EAI (ciaspe) Febbraio 11 Rifugio Campogrosso, con Lorenzo Lunardi AE EAI 17 Assemblea Generale dei Soci 19 Monte Ciste, con Davide Bizzaro (ciaspe) 25 Uscita sci di fondo, con Marco Ruzzante
EAI EAI
Marzo 26 Apertura stagione Estiva Aprile 1 Apertura Gruppo Roccia 9 Cima di Lobbia, con Stefano Torcelli ASE 12-20 Il CAI incontra la Scuola Primaria del Pilastro 13 Ritrovo in sede per gli auguri Pasquali 30 Altopiano Preistorico, con Osvaldo Pasin
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E
Maggio 7 Base Tuono, con Federico Zuccolin E 13 Ferrata della Memoria, con Gian Paolo Marsan, EEA Renzo Cecchin e Silvano Rubini 20 Monte Grappa, con Marco Segato e Stefano Torcelli ASE E 28 Corno alle Scale, con Lorenzo Lunardi AE EE Giugno 11 Rifugio Scalorbi, con Dario Dal Buono 17 Bivacco Feltre-Bodo, con Elisabetta Piccioni 30 Gran Paradiso, con Lorenzo Lunardi, Maura Marangon e Paolo Bellotto
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E E PD
Luglio 1 Gran Paradiso, con Lorenzo Lunardi, Maura Marangon e Paolo Bellotto PD 9 Cima Emilia, con Davide Bizzaro EE 16 Lago Nassere, con Dario Dal Buono E 22 Pizzo Badile Camuno, con Marsan, Cecchin e Rubini EEA Settembre 18 Raduno delle Sezioni Venete del CAI 24 Altissimo di Nago, con Federico Zuccolin ASE 30 Serata in Casera, con Germano Silvan e Mirella Zancan
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Ottobre 1 Serata in Casera, con Germano Silvan e Mirella Zancan 7-8 Portovenere e isola della Palmaria, con Elio Antoniazzi E 8 Monte Ortigara, con Marco Segato e Federico Zuccolin ASE E 15 Alpe Tre Potenze, con Osvaldo Pasin EE Novembre 11 Cena Sociale con premiazione soci venticinque/cinquantennali Dicembre 21 Ritrovo in sede per gli Auguri Natalizi
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Il 5° corso di Escursionismo Avanzato (E2) inizierà lunedì 18 settembre e finirà sabato 4 novembre. Si terranno 7 lezioni teoriche e 7 uscite pratiche in ambiente. Referenti Lorenzo Lunardi AE EAI, Paolo Bellotto AE e Maura Marangon AE.
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Corso Sci da Fondo, si terrà i giorni 14/21/28 gennaio e 4 febbraio Referente Marco Ruzzante.
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In programma uscite manutenzione e segnalazione sentieri sui Colli Euganei.
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Collaborazione uscite con l’Associazione Alicorno di Este.
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Serate culturali venerdì 10, 17, 31 marzo e 7 aprile 9
Calendario delle Ciclo Escursioni in MTB Sabato 8 aprile
Colline del Prosecco, con Claudio Coppola.
Sabato 22 Domenica 25 aprile
Raduno Nazionale MTB - Livorno con Sezione Toscana MTB -CAI.
Sabato 25 e Dolomiti di Dobbiaco, Domenica 26 Giugno con Claudio Coppola. Sabato 13 maggio
Spartiacque Pliocenico Bolognese, con Claudio Coppola
Sabato 10 giugno
Altopiano di Asiago, con Elisabetta Piccioni
Sabato 24 Cresta delle Alpi Carniche, Domenica 25 giugno con Claudio Coppola. Sabato 8 luglio
Sui fianchi dell’Antelao, con Claudio Coppola
Sabato 14 ottobre
Val Rosandra - Trieste, con Calaudio Coppola
Per informazioni contattare gli organizzatori: Claudio Coppola tel.: 347 4138499 - Elisabetta Piccioni tel.: 349 8423587 o visitare il nostro sito: www:caieste.org/mtb_group/index.html o la pagina Facebook Cai Este MTB Da marzo sono previste uscite di allenamento
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Gruppo Colli Euganei ”Dal Bello e Filon” Isole in fiore, ecco come il Poeta Shelley descriveva la bellezza dei Colli Euganei. Dolci colline di origine vulcanica che si ergono sulla Pianura Padana con forme armoniose. Abitati fin dall’antichità, sono stati teatro di innumerevoli eventi. Ogni borgo, ogni paese, ogni colle è caratterizzato da monumenti, edifici, castelli e reperti che testimoniano le vicende storiche. La natura in parte aspra e selvaggia, in parte dolce e accogliente richiama molti amanti delle escursioni a frequentarli. La varietà dei colori che cambiano di stagione in stagione, i disegni geometrici delle coltivazioni, creano un sorprendente paesaggio, dando un senso di armonia e serenità. Con passione un gruppo di Soci della sezione CAI di Este da molti anni è impegnato nella cura del sentiero “Sentiero Athestino” che abbraccia una buona parte a sud dei Colli per uno sviluppo di circa 22Km e un dislivello di 1000 metri, il cui inizio si trova poco fuori il borgo medioevale di Arquà Petrarca. Da quest’anno nella nostra sezione si è costituito un nuovo gruppo denominato “ Gruppo Sentieri CAI Este”, con la finalità di curare la manutenzione e il rinnovamento della segnaletica dei percorsi, al fine di rendere sempre più agevole e chiare le indicazione sui sentieri. Ritrovo al park delle piscine di Este alle ore 8:30, tranne nel periodo estivo (18 giugno al 3 settembre) in cui l’orario di ritrovo sarà anticipato alle 7:30 o in altre occasioni precedentemente comunicate.
Semprevivo Ragnoteloso del monte Ceva 12
Vi invitiamo quindi a percorrere senza fretta i tanti sentieri dei Colli partecipando alle uscite domenicali organizzate dal CAI di Este. Informazioni dettagliate sulle nostre uscite domenicali sono pubblicate mensilmente nelle locandine esposte presso la Sede in Piazza Maggiore, sui siti Web e nella pagina Facebook ‘CAIESTE’. Un’ ottima occasione per gli amanti del “camminare” nella natura per trascorrere in piacevole compagnia la domenica mattina. Un ristoro dagli affanni settimanali che non fallisce mai! Un invito quindi a partecipare, per scoprire insieme ad esperti e appassionati accompagnatori, i fiori, le piante e gli animali, e tutta la sorprendente bellezza della natura che offrono i nostri Colli. Inoltre, il Gruppo Colli Euganei vuole ricordare con affetto Carlo Dal Bello recentemente scomparso. Carlo è stato uno dei fondatori del Gruppo Colli, che ha accompagnato per molti anni tantissimi escursionisti; sempre con molta pazienza e un po’ di simpatica ironia, ogni domenica mattina ci guidava per nuovi percorsi.
Carlo Dal Bello mentre “segna” un sentiero 13
Notiziario Anno di fondazione: 1953 Sede sociale e segreteria: Via San Rocco, 1 – 35042 ESTE Orari di apertura sede: ogni martedì e giovedì dalle ore 21:00 alle ore 23:00. Sabato mattina dalle ore 10:30 alle ore 12:30 solo nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile. Telefono e fax: 0429/2576 Indirizzo Internet: www.caieste.org - e-mail: caieste@alice.it Situazione soci al 30 settembre 2016: Ordinari: 324 Familiari: 97 Giovani: 14 Totale Soci: 435 Tesseramento anno 2017 QUOTE SOCIALI RINNOVO 1° ISCRIZIONE Socio ordinario € 43,00 € 49,00 Socio famigliare
€ 24,00
€ 30,00
Socio giovane
€ 16,00
€ 22,00
Socio giovane “ridotto”
€ 9,00
€ 15,00
Socio ordinario Juniores
€ 24,00
€ 30,00
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NOTE Stesso indirizzo del socio ordinario. Non riceve le riviste Fino a 18 anni. Non riceve le riviste. A partire dal secondo socio giovane per famiglia. Soci ordinari di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti
L’iscrizione al CAI attiva le seguenti coperture assicurative Infortuni: assicura i soci nell’attività sociale per infortuni (morte, invalidità permanente e rimborso spese di cura). È valida ESCLUSIVAMENTE in attività sociale organizzata dalla sezione, sottosezioni, organismi territoriali e sede centrale deliberate preventivamente dagli organi competenti. Soccorso Alpino: prevede per i soci il rimborso di tutte le spese sostenute nell’opera di ricerca, salvataggio e/o recupero, sia tentata che compiuta. È valida sia in attività organizzata che personale Responsabilità civile: assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni e i partecipanti ad attività sezionali, i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali. È valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Mantiene indenni gli assicurati da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti 14
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a cose e/o animali. Tutela legale: assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti dei Consigli Direttivi ed i Soci iscritti. Difende gli interessi degli assicurati in sede giudiziale per atti compiuti involontariamente. Per Presidenti e Consiglieri vale anche per delitti dolosi se verrà accertata l’assenza di dolo. Coperture Assicurative per i Soci
Massimali
Caso di morte
Combinazione A Combinazione B *
€ 55.000,00 € 110.000,00
Invalidità permanente € 80.000,00 € 160.000,00
Rimborso spese € 1.600,00 € 2.000,00
* per accedere alla combinazione B costo aggiuntivo annuo di € 4,00 da richiedere ESCLUSIVAMENTE al momento dell’iscrizione o rinnovo della tessera.
Tutti i soci inoltre hanno diritto: • alla copertura assicurativa sia per gli interventi del Soccorso Alpino (C.N.S.A.S.) a seguito di incidenti in montagna sia per gli infortuni nelle attività istituzionali organizzate dalle strutture centrali e periferiche del CAI; • al trattamento preferenziale ed adeguato in tutti i rifugi del CAI e delle altre associazioni aderenti all’UIAA; • all’invio gratuito del periodico mensile CAI “Montagne 360°”; • alla consultazione e prestito di guide, riviste, manuali e opere di letteratura di montagna in dotazione alla ricca biblioteca sezionale; • alle agevolazioni particolari per l’acquisto di pubblicazioni sociali, quali guide e manuali; • agli sconti presso negozi convenzionati di articoli sportivi e librerie specializzate. Rinnovi ed iscrizioni I rinnovi annuali delle tessere vanno effettuati presso il CAI di Este. I nuovi soci devono ritirare e compilare il modulo predisposto ed allegare una fotografia formato tessera. Il mancato rinnovo della tessera entro il 31 Marzo comporta la perdita dei benefici derivanti dalle coperture assicurative e la sospensione delle pubblicazioni periodiche. È possibile rinnovare l’iscrizione, intestando al Club Alpino Italiano Sezione di Este tramite bonifico intestato alla Banca Sviluppo S.p.A. codice IBAN: IT04I0313962560000000205588 aggiungendo € 1,50 per spese di segreteria e invio bollino a domicilio, specificando la causale del versamento; è obbligatorio notificare il bonifico via e-mail. 15
Consiglio Direttivo Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretaria Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Revisori dei conti Pavan Franco Zago Mario Zandolin Ivana
Zancan Mirella Pasin Osvaldo Zuccolin Federico Toso Alessia Antoniazzi Elio Bellotto V. Paolo Bizzaro Davide Filon Mario Montanaro Giancarlo Piccioni Elisabetta Torcelli Stefano
tel. 333 8117189 tel. 338 2928758 tel. 340 4154128 tel. 346 8027809 tel. 334 2203016 tel. 331 3646600 tel. 328 5621894 tel. 329 6718391 tel. 339 4635018 tel. 349 8423587 tel. 349 2188652 tel. 0429 50230 tel. 0429 2891 tel. 0429 55332
Incarichi sezionali: AE Accompagnatori Escursionismo: Paolo Bellotto, Lorenzo Lunardi, Maura Marangon e Giovanni Milani AE/EAI Accompagnatori Escursionismo in ambiente innevato: Lorenzo Lunardi e Giovanni Milani ASE Accompagnatori Sezionali Escursionismo: Stefano Torcelli, Alessia Toso e Federico Zuccolin Referente Commissione Escursionismo: Mirella Zancan Referente Gruppo Colli Euganei: Mario Filon Referente Gruppo Roccia: Mirella Zancan Referente Gruppo Ferrate: Silvano Rubini Referente Gruppo Mountain Bike: Claudio Coppola Referente Escursionismo Storico: Marco Segato Redazione “Zaino in Spalla�: Elio Antoniazzi, Stefano Torcelli e Alessia Toso Biblioteca: Pino Avanzini, Stefano Torcelli e Michael Chiggio Responsabili del sito web: Michael Chiggio, Alberto Gallo e Elio Antoniazzi 16
Attività Sezionale: regolamento • La partecipazione alle uscite organizzate dalla sezione, computa la conoscenza integrale del presente regolamento. • La partecipazione alle attività sezionali è aperta ai soci di tutte le sezioni in del C.A.I. in regola con il tesseramento, e ai non soci. • Le persone minorenni devono essere accompagnate da un familiare o da altra persona maggiorenne delegata per iscritto dai genitori o anche da soli con autorizzazione scritta di un genitore. • Per i ragazzi di età inferiore ai 14 anni, accompagnati dai genitori, la partecipazione è gratuita. • Il termine ultimo utile per le iscrizioni alle uscite di un giorno è limitato al giovedì precedente l’escursione stessa, previo versamento dell’intera quota. Per le gite di più giorni il termine ultimo verrà indicato di volta in volta con il relativo acconto da versare contestualmente all’iscrizione. • L’iscrizione è strettamente personale e non dà diritto al rimborso in caso di rinuncia; è tuttavia ammessa la cedibilità a terzi in casi di forza maggiore. • L’ordine di iscrizione è titolo preferenziale per l’attribuzione dei posti nel pulmino. • Le iscrizioni si possono accettare anche telefonicamente purché vengano successivamente confermate in sede con il pagamento della quota prevista. • Per cause di forza maggiore gli organizzatori hanno la facoltà di modificare il programma e l’orario. È altresì facoltà degli stessi escludere i partecipanti ritenuti non idonei o insufficientemente preparati o equipaggiati. • Per le escursioni che presentano difficoltà alpinistiche l’attrezzatura necessaria sarà specificata nel programma ed il partecipante dovrà esserne munito. • Durante le gite ed escursioni è fatto divieto di prendere iniziative personali se non concordate con gli organizzatori. Si eviteranno così errori di percorso e perdite di tempo. • Per il pernottamento nei rifugi è obbligatorio l’uso del sacco lenzuolo o del sacco a pelo. 18
• Tutti i partecipanti SOCI alle escursioni usufruiscono “dell’attivazione automatica della copertura assicurativa infortuni in tutte le attività e iniziative istituzionali organizzate sia dalle strutture centrali che da quelle periferiche del CAI”. • Con il solo fatto di iscriversi alla gita, i partecipanti accettano ed osservano il presente Regolamento ed esonerano la Sezione di Este e gli organizzatori da ogni e qualunque responsabilità civile per qualsiasi genere di incidente che possa verificarsi nel corso dell’escursione. I costi delle gite verranno stabiliti di volta in volta, secondo tabelle deliberate dal Consiglio Direttivo e disponibili in sede per i capogita. • S.O.S: in tutta la regione Veneto basta comporre il numero 118, o il numero telefonico della più vicina Stazione di Soccorso Alpino. Il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico è una struttura operativa del CAI, per informazioni consultare il sito www.cnsas.it
Monte Fitz Roy, Patagonia Argentina 19
Equipaggiamento Consigliato • Escursioni a basse quote. Scarponcini leggeri o scarpe da avvicinamento, calze leggere, pantaloni adeguati, maglia leggera, pile, biancheria di ricambio, giacca a vento, berretto, borraccia ed un sacchetto per le immondizie, fischietto • Escursioni a quote medie. Scarponi, pantaloni tecnici, calzettoni, più maglie tecniche, giacca a vento, berretto e guanti di lana, borraccia, biancheria di ricambio ed un sacchetto per le immondizie, fischietto. • Escursioni ad alte quote. Come al punto 2, aggiungendo eventuali ghette da neve, piccozza, ramponi, crema solare. Attenzione: con la neve indispensabili gli occhiali da sole. Abituarsi a portare sempre con sé un coltellino, telo termico e una pila frontale per le eventuali emergenze. Eventuali attrezzature particolari relative ad un determinato itinerario verranno indicate con la descrizione del percorso di cui trattasi. Le attrezzature obbligatorie nelle vie FERRATE: • imbragatura completa o bassa - casco protettivo • set dissipatore di energia omologato UIAA – CE EN 958 - guanti da ferrata Nell’attraversamento di GHIACCIAI: • imbragatura bassa - due moschettoni con ghiera • due cordini da alpinismo (lunghi m 1,80, di diametro mm 7) ramponi • piccozza - ghette • occhiali da ghiacciaio -manopole di lana • corda da alpinismo (lunga m 50, di diametro non inferiore a mm 9) da usare nella progressione sul ghiacciaio In caso di incidente Mantenere la calma, non agire d’impulso, cercando di valutare la situazione. Adottare misure idonee per evitare e prevenire altri rischi. Segnalare la necessità di soccorso chiamando il 118 (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), attivo per tutto l’arco delle 24 ore. Se ciò non fosse possibile, usare i seguenti metodi di segnalazione: 1. Segnalazione acustica. Fare sei volte in un minuto un segnale ad intervalli regolari (ogni 10 secondi). Lasciare un minuto di pausa e ripetere l’operazione. Si possono lanciare grida, oppure e meglio usare un fischietto (è bene averne sempre uno nello zaino). 2. Segnalazione visiva. Gli stessi segnali di cui al punto 1 possono 20
essere fatti anche con uno specchietto od una torcia elettrica (di notte). Chi riceve una richiesta di soccorso risponde facendo un segnale acustico 3 volte in un minuto (ogni 20 secondi). 3. Segnalazione diretta. ( in caso di avvistamento dall’elicottero) Si possono fare con le braccia le segnalazioni di uso internazionale di seguito descritte: Nel caso in cui occorra aiuto: entrambe le braccia alzate al cielo. Sì alle domande del pilota. Atterrare qui. Nel caso in cui non occorra aiuto: braccio sinistro alzato al cielo, braccio destro a terra; entrambe le braccia devono fare una diagonale. No alle domande del pilota. Non atterrare qui. Nel dare le istruzioni per l’atterraggio dell’elicottero tenere presente quanto segue: con le braccia allargate rimanere fermi ai bordi del posto di atterraggio; nel limite delle possibilità l’area circostante l’atterraggio dell’elicottero deve essere libera da ostacoli emergenti per circa metri 20X20. ATTENZIONE! Non allontanarsi prima che le pale del rotore non si siano fermate: per il pilota voi siete un importante punto di orientamento. Tutto il vestiario, eventualmente disposto a terra per agevolare il pilota, va protetto con sassi o altro dal forte spostamento d’aria provocato dalle pale! In caso di temporale Dove mettersi. • lontano da vette e creste (distanza minima 15 metri). • lontano da canaloni, corsi d’acqua, spaccature della roccia, cavità, alberi isolati. • almeno ad un metro di distanza da qualsiasi parete verticale. Che cosa fare. • allontanare da sé tutto il materiale metallico (piccozza, ramponi, ecc). • sedersi a terra con le gambe rannicchiate. Pronto soccorso nello zaino Nello zaino è bene avere sempre un piccolo set di materiale per pronto soccorso, soprattutto per escursioni di più giorni. Il set non deve trasformarsi in farmacia ambulante; le cose utili sono poche. • una confezione piccola di cerotti medicati assortiti; • un rotolo di cerotto non medicato alto 5 cm; • un flaconcino di disinfettante o qualche salvietta antisettica cotone idrofilo; • una benda di garza - qualche compressa di aspirina - collirio 21
Norme elementari di Sicurezza • • • •
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Non andate mai in montagna da soli. Equipaggiatevi bene, anche per brevi gite, adeguando il vostro vestiario al tipo di escursione e tenendo presente che ogni 1000 metri di dislivello la temperatura si abbassa in media di 6°C Fate attenzione alle previsioni meteorologiche: in montagna il tempo cambia facilmente e velocemente (partite presto e arrivate presto). Valutate sempre con la massima esattezza possibile i tempi delle escursioni: in condizioni normali e in buona forma fisica è possibile superare in un’ora un dislivello di 350/400 metri o percorrere 4 chilometri in lieve pendenza. In montagna non si fanno le gare a chi va più veloce o a chi arriva prima; tanto meno si deve giungere a tutti i costi in vetta Consultate attentamente la cartografia e informatevi sullo stato di sicurezza dei sentieri e delle vie ferrate. Comunicate sempre al posto di alloggio la direzione dell’itinerario che intendete effettuare, la durata dell’escursione e la presunta ora di rientro. Seguite sempre i sentieri ed evitate scorciatoie: eventuali soccorritori avrebbero seri problemi a trovarvi al di fuori dei normali percorsi segnalati. Comunicate sempre, con qualsiasi mezzo, al posto di alloggio le eventuali variazioni di itinerario. Rimanete uniti nelle situazioni difficili e non vergognatevi di ritornare sui vostri passi o di chiedere assistenza. Adeguata preparazione fisica.
... e di comportamento • • • • •
Rispettate e fate rispettare la natura e l’ambiente. Non raccogliete fiori: crescono per la bellezza della montagna Non arrecate disturbo alla fauna selvatica. Non arrecate danni alla proprietà altrui. Lasciate puliti i luoghi dove passate o vi fermate, riportando a valle i vostri rifiuti. 22
Classificazione dei percorsi in base alle difficoltà T = turistico Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata. E = escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. EE = per escursionisti esperti Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati. 23
EEA = per escursionisti esperti con attrezzatura Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l’uso dei dispositivi di auto-assicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) e di equipaggiamento e di protezione personale (casco, guanti). EEA – F (ferrata facile) Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza. EEA – PD (ferrata poco difficile) Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale metalliche. EEA – D (ferrata difficile) Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è spesso verticale ed in alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione; attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o scale metalliche. EAI = escursionismo in ambiente innevato Itinerari in ambiente innevato che richiedono l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti e riconoscibili, con facili vie di accesso, di fondo valle o in zone boschive non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità. Scala delle difficoltà degli itinerari alpinistici Tale classificazione viene data solo per i livelli inferiori della stessa. Tiene conto delle difficoltà tecniche d’insieme e quelle dei singoli passaggi, non pretende di fornire elementi di assoluta precisione, bensì un semplice giudizio di approssimazione. Tutte le valutazioni sono fatte considerando la montagna in buone condizioni e con tempo favorevole. I fattori di difficoltà sono dunque: la difficoltà tecnica del passaggio, la continuità dello sforzo, la lunghezza dell’ascensione, l’esposizione, il dislivello, lo sviluppo della via, la qualità della roccia, le inclinazioni dei pendii, e i pericoli oggettivi. Ogni livello della classificazione si suddivide ancora in superiore (+) e inferiore (-), per meglio aderire alla varietà dei passaggi e degli itinerari che si incontrano nella pratica. F = facile PD = poco difficile 24
Scala delle difficoltĂ degli itinerari cicloescursionistici TC = (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile MC = (per cicloescursionisti di media capacitĂ tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole BC = (per cicloescursionisti di buone capacitĂ tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici) OC = (per cicloescursionisti di ottime capacitĂ tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli
Monte Denali (ex Mckinley), nel Denali National Park, Alaska
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Gruppo Ferrate Cai Este Trainati dall’inossidabile Silvano Rubini, il Gruppo Ferrate Cai Este propone moltissime uscite il sabato. Il simpatico e molto affiatato gruppo cresce numericamente e tecnicamente. Informazioni sulla loro pagina facebook: Gruppo Ferrate Cai Este. Le loro uscite non sono calendarizzate come attività sezionale, perciò vanno interpretate come uscite individuali.
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Sulla neve con il CAI Il C.A.I. di Este organizza per il 2017 il corso di sci di fondo In collaborazione con i maestri della scuola nazionale di sci in località “Campolongo Rotzo – Altopiano di Asiago”. La quota di partecipazione è di 110,00 € per i Soci e di 140,00 € per i non Soci. Comprende due ore di lezione per quattro sabati consecutivi per un totale di otto ore; il trasporto in pulmino sociale e/o vetture private andata e ritorno e l’assicurazione. Il corso si terrà nelle giornate di sabato 14, 21, 28 gennaio e 4 febbraio 2017, con partenza da Este, parcheggio Cementi Zillo, ore 7:00 Per ulteriori informazioni e iscrizioni telefonare e/o recarsi presso la sede del CAI – Sezione di Este, Via S. Rocco, 1 Tel. 0429-2576. La sede è aperta il martedì e giovedì ore 21.00 – 23.00, nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile anche il sabato ore 10.30 – 12.30. Referente: Ruzzante Marco - tel. 349 4327569
Termine iscrizioni: 5 gennaio 2016 Le uscite sono aperte anche a chi non vuole usufruire della scuola 28
Domenica 15 gennaio
Foresta del Cansiglio
Col dei S’cios (1.340 m.) Ciaspolata attraverso la foresta dei Dogi Dal rifugio S.Osvaldo saliamo lungo la val Palazzo attraverso il bel bosco di faggi e abeti, fino alla dorsale che ci separa dalla pianura friulana. Raggiunta l’omonima casera si arriva in breve alla piccola elevazione che identifica il colle da cui si gode un ampio panorama sulla pianura e tutto l’alto adriatico. Il percorso segue strade forestali e tracce di sentiero con brevi tratti che in caso di scarso innevamento potrebbero risultare ostici a causa della conformazione rocciosa del terreno. Nel qual caso si valuterà in loco un percorso alternativo. Per la tipologia del percorso, considerato che si svolge prevalentemente in un bosco fitto e che le pendenze sono ben al disotto della zona di pericolo, inoltre non vi sono o si attraversano zone soggette a valanghe, non è richiesto ai partecipanti di dotarsi del set da valanga.
Partenza: park ex Conad Este ore 6:30 Dislivello: 550m Durata dell’Escursione: 5/6 ore A/R Cartografia: Alpago-Cansiglio-Piancavallo val Cellina Tabacco n.012 Grado di difficoltà: EAI Organizzatore: Lorenzo Lunardi AE-EAI 338/9733614 29
Sabato 11 febbraio
Gruppo Sengio Alto
Ciaspolata notturna al Rifugio Campogrosso Una semplice passeggiata al chiaro di luna con cena al rifugio. Da Pian delle Fugazze, dove si parcheggia, si segue la strada delle sette fontane, fino ad imboccare il sentiero CAI 173, passando per la malga Bofetal ed oltre, fino ad incrociare il sentiero CAI 170. Costeggiando il versante settentrionale del Sengio Alto, prosegue ai piedi de la Sisilla per poi calare brevemente al rifugio Campogrosso. Il rientro avverrà seguendo o il medesimo itinerario di andata o più semplicemente seguendo la strada delle sette fontane. Percorso molto frequentato e generalmente ben battuto. Assolutamente indispensabile una pila frontale. Max 20 partecipanti; le iscrizioni termineranno al raggiungimento dei posti disponibili, comunque non oltre sabato 4 Febbraio, previo versamento di un acconto di € 10. Partenza: Este dal parcheggio in via A. Corradini ore 16:00 Dislivello: salita 400 m Durata: 5 ore A/R (escluso i tempi per la cena al rifugio) Cartografia: Sez. Vicentine CAI - Pasubio-Carega foglio sud 1 Grado di difficoltà: EAI Organizzatore: Lorenzo Lunardi AE-EAI 338/9733614
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venerdì 17 febbraio
Este
Assemblea Sezionale Annuale L’assemblea annuale dei Soci si terrà Venerdì 17 febbraio, alle ore 20:30 presso la sala “Martiri di Nassiryia” in Vicolo Mezzaluna in Este.
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Domenica 19 febbraio
Catena dei Lagorai
Monte Ciste m. 2186 Questo itinerario può essere percorso con gli sci o con le ciaspe. di medio-bassa difficoltà, dislivello e sviluppo contenuti. Bellissimo e panoramico percorso che si snoda tra i bei versanti sud del Monte Ciste, la vetta che si erige sopra la conca di Borgo e che domina l’intera Valsugana. L’esposizione a sud crea solitamente le condizioni ideali per la salita ed un veloce assestamento del manto nevoso. Partenza: ore 6:00 dal park Cementizillo Punto di partenza: Strada per Suerta, Frazione Campestrini di Torcegno, da quota 1150 a 1350 a seconda dello stato della strada. Versante di salita: prevalentemente SUD Dislivello: 850-1050m a seconda del punto di partenza Tempo totale: 4-6 ore Difficoltà sciistica: MS; Difficoltà alpinistica:Nessuna Cartografia: Kompass foglio 626, Lagorai – Cima d’Asta A seconda delle condizioni nivometerologiche il percorso può subire dei cambiamenti che saranno valutati in loco. Organizzatore: Davide Bizzaro tel. 328 5621894
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Sabato 25 febbraio
Gita sulla neve
Uscita con gli Sci di fondo Dopo aver frequentato il Corso di Sci da Fondo, un ritrovo in compagnia non impegnativo, senza maestri e orari da rispettare ci vuole. L’uscita è aperta a tutti, un momento di allegria e di verifica dei propri progressi. Il luogo verrà stabilito qualche settimana prima, in modo di valutare al meglio il grado di innevamento delle piste. Orari, modalità e costi verranno comunicati dagli organizzatori tempestivamente. Referente: Marco Ruzzante telefono: 328 6246754
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Colli Euganei
Domenica 26 marzo
Apertura Stagione Estiva Tradizionale incontro conviviale di inizio della stagione estiva, con soci e simpatizzanti. SarĂ preceduto dalla camminata sui nostri meravigliosi Colli Euganei. Accompagnatori: Mario Filon
Sabato 1 aprile
Colli Euganei
Gruppo Roccia Tutti i sabati pomeriggio, da Marzo a Giugno e da Settembre a Novembre, noi , del Gruppo Roccia, ci rechiamo a Rocca Pendice od in una delle falesie naturali, scelte di volta in volta, che i cari Colli Euganei ci offrono gratuitamente. Quivi, in totale sicurezza, con l’ausilio dei consigli di chi ha maturato esperienza in anni di esercizio e l’utilizzo di idonea attrezzatura, ci esercitiamo nell’individuazione di appigli per le mani e di appoggi per i piedi, di come ci si deve muovere nelle situazioni ostili che la roccia propone e abituiamo la nostra considerazione dell’esposizione ad altezze elevate. Queste situazioni, nei Colli incontrate in scala ridotta, si potrebbero presentare in montagna, in particolare nei percorsi attrezzati, nelle ferrate e nelle vie alpinistiche . Oltre ad imparare come usare il nostro corpo si apprende l’utilizzo dell’attrezzatura, di come si fanno nodi sicuri e resistenti con le loro caratteristiche. Chiunque sia socio può aderire alle iniziative del Gruppo.
Sasso delle Eriche Discesa in corda doppia 36
Domenica 9 aprile
Monti Lessini
Cima di Lobbia Panoramica escursione che si snoda per gran parte lungo l’ultimo tratto della dorsale orientale della Lessinia, affacciata sulla Valle del Chiampo. In un continuo alternarsi di pascoli soleggiati (la Sondelaite cioè la “costiera al sole” in cimbro) e freschi boschi di faggio, si aprono belle vedute su gran parte del Gruppo del Carega e le valli e le praterie dell’altopiano dei Lessini. Merita di essere percorso per l’isolamento, i silenzi e la tranquilla bellezza dei luoghi che attraversa. Partenza: parcheggio via A. Corradini (ex Conad) – ore 6:30 Dislivello: 800 m ca. Durata: 6 h ca. Quota max: 1672 m Difficoltà: E Cartografia: Piccole Dolomiti – Pasubio – Tabacco foglio n.56 Organizzatore: Stefano Torcelli ASE 349/2188652
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Colli Euganei
Mercoledì 12 e giovedì 20 aprile
Il CAI incontra la Scuola Dare ai ragazzi un facile, divertente e stimolante approccio con il bosco e l’ambiente dei Colli, per favorirne il rispetto; superare le paure relative ad un ambiente poco conosciuto e misterioso, comprendere l’importanza della natura che ci circonda, stimolare l’uso dei cinque sensi, favorire la socializzazione e lo star bene con i coetanei per condividere un’esperienza emotiva. Valori che vorremmo trasmettere ai ragazzi della scuola elementare del Pilastro di Este. Accompagneremo tutti i ragazzi delle elementari, divisi in due giorni diversi, in una passeggiata attraverso due luoghi suggestivi dei nostri Colli Euganei. Partendo da Castelnuovo saliremo ai ruderi del Castello del Barbarossa o Speronella e dopo scenderemo alla cascatella di Schivanoia. La Sezione CAI di Este promuove tali iniziative, al fine di diffondere maggiormente la conoscenza del nostro territorio collinare. Elio Antoniazzi, Osvaldo Pasin, Giancarlo Montanaro, Pino Avanzini, Daniela Prearo, Dario Dal Buono.
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Giovedì 13 aprile
Sede Sociale
Scambio degli Auguri Pasquali
La Presidente Mirella e tutto il Consiglio Direttivo vi invitano, il giovedì che precede la Santa Pasqua, presso la nostra sede sociale, al consueto scambio degli Auguri Pasquali.
Sarà accompagnato da un brindisi e tanta allegria.
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Domenica 30 aprile
Altopiano di Asiago
Altopiano Preistorico Visita alla Leute Kubele, Altamburg, Altar Knotto, Alta Kugela e Terzo Altare, luoghi in cui la magia, le leggende e la tradizione popolare hanno lasciato solchi profondi nella storia e nel presente della gente del luogo. Grotte magiche, altari per sacrifici, ripari preistorici oggetto di frequentazioni e di memoria. Queste tradizioni si legano con storie di luoghi di culto pagani,di antiche leggende e di autentici passati preistorici. Visiteremo i luoghi vagabondando per l’altopiano tra Canove, Rotzo e Stoccareddo seguendo un percorso altalenante, impigliati in fili invisibili dove il mondo che conosciamo si avvicina a quello dei sogni. Ritrovo : parcheggio via A. Corradini (ex Conad) – ore 7:00 Difficoltà E.E. Dislivello totale: 200 m in salita e altrettanti in discesa. Ritorno previsto: ore 18:00 Organizzazione: Pasin Osvaldo tel. 338 2928758
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Domenica 7 maggio
Altopiano di Folgaria
Monte Maggio, Malga Zonta e Base Tuono I grandi conflitti del 900, Monte Maggio (grande guerra), Malga Zonta (Resistenza), Base Tuono (Guerra Fredda) Questa escursione visiterà monumenti e luoghi simbolo di alcune dei conflitti che hanno interessato il ‘900. Nello specifico l’escursione ci porterà, partendo da Passo Coe e seguendo il Sentiero della Pace, sulla cima del Monte Maggio,(m.1853) riconoscibile dalla grande croce di vetta e dalle numerose costruzioni militari, sul cui crinale passava il confine tra Impero d’Austria e Ungheria e Regno d’Italia. Scendendo percorreremo il sentiero 124 che ci condurrà al sacrario di Malga Zonta dove, nell’agosto del 1944 vennero fucilati 17 partigiani vicentini. L’escursione si chiuderà con la visita guidata di un luogo simbolo della Guerra Fredda, Base Tuono, ex base missilistica dell’Aeronautica Militare Italiana e della Nato tra il 1966 e il 1977 e riconosciuta formalmente dall’Aeronautica nel 2013 come fedele testimone del sistema d’arma “Nike - Hercules” Partenza: ore 6,00 da Este park via Corradini (ex Conad) Difficoltà: E Dislivello: mt 500 circa Cartografia: Carta 4land n. 119 Folgaria – Altipiani Organizzatore: Federico Zuccolin ASE 340415428
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Sabato 13 maggio
Diga del Vajont
Ferrata della Memoria Nasce nelle dolomiti la strepitosa via ferrata del Vajont, la Ferrata della Memoria, nata da una geniale idea di Fabio Bristot delegato del soccorso alpino delle Dolomiti Bellunesi che ha voluto ricordare anche attraverso lo sport la tragedia del Vajont. La nuova via ferrata percorre la destra orografica della gola del Vajont attraversando i comuni Longarone, Castellavazzo ed Erto. Grazie alla nuova via ferrata del Vajont questa zona e le sue pareti diventano ancor piĂš un luogo ideale per gli appassionati di montagna. Partenza: Park ex Conad Este ore 6:30 Dislivello: 700 mt. circa Durata: 3 h circa Quota max.: 800 mt. circa DifficoltĂ : EEA (attrezzatura da ferrata omologata CE) Cartografia: Tabacco n.21 Dolomiti di sinistra Piave Organizzatori: Giampaolo Marsan: 3296347775 Silvano Rubini: 3409262015 - Renzo Cecchin: 3388989762
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Massiccio del Grappa
Sabato 20 maggio
Monte Grappa, tra storia e leggenda A cavallo tra le province di Vicenza, Belluno e Treviso e non lontano dal Trentino sorge il maestoso massiccio del Grappa, una catena montuosa che divide l’Altopiano di Asiago dalle Dolomiti Bellunesi. Baluardo della resistenza italiana dopo la disfatta di Caporetto, il Monte Grappa custodisce le salme di circa 23000 soldati italiani e austriaci; l’epopea del Grappa iniziò il 13 Novembre 1917 in seguito alla disfatta di Caporetto, quando il massiccio divenne la cerniera fondamentale di congiunzione tra la linea del Piave in pianura e il fronte degli Altipiani. Gli austriaci tentarono più volte di sfondare il fronte sul Grappa, senza mai riuscirci; su queste alture gli italiani resistettero e diedero il supporto decisivo alle truppe che attraversarono il Piave nel 1918 muovendo vittoriosamente su Vittorio Veneto. Come il massiccio del Pasubio, anche il massiccio del Grappa è Zona Sacra alla Patria, sancita con Regio decreto nel 1922. Note: necessaria torcia elettrica per la visita di alcune gallerie. Partenza: park ex Conad Este - ore 6:00 Grado di difficoltà: E Dislivello: 800 m circa Quota massima raggiunta: 1775 m Cartografia: Monte Grappa – Bassano – Feltre Tabacco n. 51 Organizzatori: Marco Segato 340/6316168 e Stefano Torcelli ASE 349/2188652
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Colli Euganei
Domenica 21 maggio 17ª Giornata dei Sentieri CAI e 5ª “In Cammino nei Parchi”
Con l’intento di promuovere il piacere del camminare in libertà, dedicandosi alla scoperta della realtà naturalistica e culturale di montagne e parchi d’Italia, Club Alpino Italiano e Federparchi organizzano i due eventi nella giornata di domenica 21 maggio 2017. La Commissione Tutela Ambente Montano del CAI invita visitatori, turisti, escursionisti e alpinisti, a partecipare ed a essere anche protagonisti collaborando insieme alla manutenzione, alla tematizzazione dei sentieri, alla conoscenza del territorio, alla cura e al rispetto per la natura. Il 2017 per la Nostra Sezione è di rilevante importanza, in quanto avrà inizio la collaborazione con il Cai Padova per il ripristino della segnaletica e manutenzione dei sentieri sui nostri meravigliosi Colli Euganei. Dunque il Cai Este invita a partecipare tutti i soci, sperando che il piccolo aiuto di ognuno di noi possa contribuire a questo grande progetto. Vi aspettiamo numerosi!
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Domenica 28 maggio
Appennino Tosco Emiliano
Corno alle Scale (1.944 m. Alta valle del Reno) Benché all’interno dell’omonimo parco regionale, il versante settentrionale risulta fortemente antropizzato e sfruttato come stazione sciistica, il versante opposto è completamente ricoperto di una rigogliosa e maestosa faggeta. Il suo ripido versante est (dove saliremo) alterna una prima parte immersa nel fresco bosco, che non offre grandi vedute, ma raggiunto in alto il crinale saremo ampiamente ripagati. Benché in Appennino, lo sviluppo ed il dislivello rendono questo percorso proposto alquanto impegnativo anche se le difficoltà escursionistiche, ancorché minime (solo un brevissimo tratto EE sui Balzi dell’Ora) richiedono un adeguata forma fisica nell’affrontare la prima parte dell’anello in quanto la salita concede un po’ di tregua solo quando raggiunto il crinale del monte Nuda.
Partenza: park ex Conad Este - ore 5:30 Dislivello: salita 1350m (percorso ad anello) Durata: 7 ore Cartografia: BO07 Corno alle Scale - Bacino di Suviana Grado di difficoltà: E - con breve tratto EE Organizzatore: Lorenzo Lunardi AE 338/9733614 47
Domenica 12 giugno
Gruppo del Carega
Rifugio Scalorbi L’escursione ci porterà nel cuore della Lessina, dove potremo godere di una delle meraviglie della natura che offrono questi luoghi. Percorrendo la Val d’Illasi arriveremo a Giazza e proseguiremo per la località Lago Secco. Parcheggiate le auto, prenderemo il sentiero E5 che in circa 30 minuti ci porterà alla Riserva Naturale Guidata di Campobrun, dove potremo ammirare la bellissima fioritura dell’orchidea “Scarpetta di venere o Pianella della Madonna”,“Cypripendium calceulus”, la più bella e più fotografata d’Europa. Qui sosteremo per fare delle foto e godere della bellezza del luogo. Quindi proseguiremo, sempre sul sentiero E5, per raggiungere il Rifugio Pompeo Scalorbi, 1767 m., dove faremo la sosta ristoro. Si riparte per il sentiero 182 che fiancheggia il Monte Plische e arriveremo al passo Tre Croci, da qui imboccheremo il sentiero 276 che conduce alla Valle del Diavolo, per proseguire fino ad arrivare alla al punto di partenza.
Partenza: ore 7:00 Dislivello: circa 760 m. Durata: 5 ore circa Quota max 1767 m. Difficoltà: E Organizzatore Dario Dal Buono tel. 3485823453 48
Sabato 17 giugno
Val Canzoi
Bivacco Feltre - Bodo (1930 m.) Ambiente di grande bellezza naturalistica immerso nella Val Canzoi. Il sentiero parte dal Lago della Stua, 700 m., e si snoda nel bel bosco costeggiando ed attraversando più volte il torrente Caorame caratterizzato da numerosi inghiottitoi, salti, cascatelle e marmitte con un’acqua cristallina dal colore smeraldo. Si giunge dopo circa 900 m. di dislivello alla casera Cimonega, 1637m., dove il paesaggio si apre e lascia intravvedere il sentiero che prosegue sulla parete rocciosa. Il sentiero riparte dapprima in falsopiano per poi inerpicarsi fra roccette e cascatelle giungendo sul “Pian della Regina” dove troveremo i bivacchi Feltre e Bodo,1930 m. Da qui si potranno ammirare il Piz De Mez, 2440 m. a Nord e il Sasso delle Undici 2310 m. Ritorno per lo stesso percorso dell’andata. Partenza: ore 6:00 Dislivello: 1200 m. Durata escursione: 7 ore Difficoltà: EE Organizzatrice: Elisabetta Piccioni
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Venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio
Alpi Graie
Gran Paradiso - 4061 m. La vetta più alta della Alpi Graie, l’unica cima di oltre 4.000 metri interamente in territorio italiano. Questo è il Gran Paradiso, imponente montagna se la si osserva da lontano ma circondata e nascosta dalle vette vicine se la si vuole guardare dalle valli Valsavaranche e val di Cogne, delle quali funge da spartiacque. Il suo nome evoca immagini di un ambiente di favola, di un magico mondo incontaminato e solare. Immenso il panorama che si gode dalla cima sui gruppi montuosi del Rosa, del Monte Bianco e gli altri rinomati gruppi montuosi. Percorso quasi interamente su ghiacciaio alquanto crepacciato nel primo tratto fino alla Schiena d’Asino, poi il percorso è in comune con la normale che sale dal rif. Vittorio E.; la parte finale è una breve, stretta ed esposta cengia rocciosa. Per scendere dalla stretta cima, non è escluso di dover effettuare una breve corda doppia. E’ richiesto, di saper già camminare con l’uso dei ramponi e di aver un buon allenamento poiché il dislivello è notevole e da superare ad alta quota, dove la rarefazione dell’aria aumenta l’affaticamento; nondimeno per poter poi affrontare la lunga discesa a fondo valle. E’ richiesta inoltre assenza di vertigini. Programma: Partenza da Este di buon mattino, nel tardo pomeriggio è previsto l’arrivo al Rif. Chabod mt.2.750 dopo essere saliti a piedi per comodo sentiero da Località Pont in Valsavaranche. Il mattino successivo alla luce delle pile frontali si percorre il sentiero che porta all’inizio del crepacciato ghiacciaio di Laveciau, formate le cordate, lo si sale fino alla Schiena d’Asino dove incontreremo la traccia che sale da altro itinerario. Da questo punto le due tracce si uniscono a formarne una sola, la si segue fino alle roccette di vetta. La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita fino alla Schiena d’Asino, poi si prende la traccia che scende al Rif. Vittorio Emanuele, passato il quale, per interminabile sentiero, si arriva in località Pont. Pernottamento con trattamento di mezza pensione al Rif. Chabod. Partenza: ore 6:00 da supermercato Billa Dislivello: I° giorno 800 m. II° giorno 1.400 m., 2.100 m. Tempistica: I° giorno 2/3 ore, II° giorno ca. 10 ore Quota massima raggiunta: Gran Paradiso mt. 4.061 Grado di difficoltà: PD 50
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Cartografia: edizioni dal CAI - TCI; varie cartografie del Gr. Paradiso Materiale individuale: imbrago basso, piccozza, ramponi, 3 moschettoni a ghiera, cordini di varia lunghezza, consigliata una longe, eventuale discensore, utili i bastoncini; Equipaggiamento: vestiario caldo e di ricambio, giacca a vento, guanti pesanti, berretto, occhiali da sole, pila, crema solare, scarponi pesanti no pedule, ghette, sacco letto. Gli interessati dovranno attenersi a quanto di seguito indicato: - informazioni e pre-iscrizioni solo in sede e direttamente con uno degli organizzatori, nei soli giorni di giovedĂŹ (21:00/22:30) dal 6 aprile al 4 maggio 2017; - dare indicazioni esatte sulle proprie capacitĂ (tecnica/di allenamento); su insindacabile giudizio degli organizzatori, saranno escluse le persone ritenute non idonee e/o non perfettamente equipaggiate. - versamento di quota di caparra. Posti limitati. Organizzatori: Lorenzo Lunardi, Maura Marangon e Paolo Vincenzo Bellotto (3313646600). 51
Domenica 9 luglio
Gruppo Clautani
Cima Emilia Via normale- 2369 m. La cima Emilia è la cima gemella della vicina Both. E’ una delle vette che chiudono a nordovest l’alto catino della Val Montanaia, sopra il Bivacco Perugini. La sua Via Normale è un percorso al confine fra escursionismo e alpinismo che permette di raggiungere con basse difficoltà tecniche il punto culminante. Le difficoltà non oltrepassano il primo grado,anche se a volte esposto, si deve fare attenzione alle rocce friabili. Itinerario per escursionisti con un minimo di esperienza alpinistica su terreni ripidi, piede fermo e assoluta assenza di vertigini. Obbligatorio casco,imbrago ed un moschettone a ghiera Partenza: Este, park via Canavedo ore 5:00 Dislivello: 1200 m Tempo totale: 6-8 ore Difficoltà: F+ Cartografia: Tabacco 021 Dolomiti di sinistra Piave Organizzatore: Davide Bizzaro tel. 328 5621894
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Catena dei Lagorai
Domenica 16 luglio
Laghi della Val d’Inferno La catena dei LAGORAI presenta numerose possibili belle escursioni, questa è particolarmente suggestiva perché ci porterà in una valle caratterizzata dalla presenza di alcuni laghetti dai quali nasce il torrente che costeggeremo al ritorno. A dispetto del suo nome “Val d’Inferno”, il luogo è un vero “Paradiso”. Nei pressi del rifugio Carlettini, troviamo la partenza per il Sentiero dei Nomadi, che si snoda lungo un tratto immerso in un bosco di abeti e larici. Si raggiunge poi in poco tempo il bivacco Nassare. Continuando a seguire i segnavia L31 si sale per circa un’ora fino ad arrivare al lago posto a 2000 m. Si segue poi il sentiero 360 dei Laghi della Val d’Inferno per raggiungere in pochi minuti il rifugio Malga Caldenave. Da qui, costeggiando il torrente Maso si riscende al punto di partenza.
Partenza: park ex Conad alle ore 6:00 Tempo di percorrenza: 5,30 ore Dislivello: 700 m. Quota massima: 2000 m. Difficoltà: E Organizzatore: Dario Dal Buono tel. 3485823453 53
Sabato 22 luglio
Val di Non
Pizzo Badile Camuno Il Pizzo Badile Camuno si presenta come una sorta di sentinella di calcare su un basamento di Tonalite, posta all’estremità sudoccidentale del Gruppo dell’Adamello e, allo stesso tempo, a guardia della Val Camonica. Costantemente visibile dalla valle, guardandolo da Sud sembra quasi una piramide. La ferrata segue l’evidente depressione al di sotto della cima e supera un dislivello di circa 200 m. La via ferrata, in sé, piuttosto facile e di scarso interesse dal punta di vista meramente tecnico, l’escursione risulta essere, invece, piuttosto faticosa, con un dislivello totale di circa 1200mt e con numerosi punti privi di attrezzature (a parte alcune vecchie staffe) su un sentiero con svariati tratti estremamente scivolosi, salti di roccia, traversi con terriccio e radici e, costantemente, con notevole pendenza. Favoloso, invece, l’incontro tra il basamento di granito e la cuspide calcarea del Pizzo Badile Camuno. Partenza: park ex Conad Este - ore 6:00 Durata: 7 ore circa Quota max: 2435 m Difficoltà: EEA (obbligo attrezzatura da via ferrata omologata CE) Cartografia: Kompass Chiavenna Val Bregaglia 1:50000
Organizzatori: Silvano Rubini 340/9262015, Renzo Cecchin 338/8989762 e Giampaolo Marsan 329/6347775 54
Domenica 18 settembre
Altopiano di Asiago
Raduno Regionale Sezioni CAI Veneto
Secondo Raduno Regionale delle Sezioni CAI Venete. Un momento di festa per chi ama la montagna, si avrà l’opportunità di conoscere e socializzare con i soci delle altre sezioni Venete. Perciò invitiamo tutti i nostri Soci a partecipare. Il programma verrà divulgato appena sarà disponibile.
Cima XII, Altopiano di Asiago 55
Domenica 24 settembre
Monte Baldo
Altissimo di Nago e rifugio Damiano Chiesa Il monte Altissimomo di Nago è una montagna delle Prealpi Bresciane e Gardesane alta 2.078 m. ed è la vetta più alta della parte trentina della catena del monte Baldo. Sulla sua sommità si trovano il rifugio Damiano Chiesa e una chiesetta. Percorso escursionistico di medio impegno che regala molte soddisfazioni agli amanti della flora e dei panorami. Il percorso si svolge principalmente su sentieri e su vecchie mulattiere militari e attraversa diverse postazioni della prima guerra mondiale, in parte visitabili. Lungo la salita ma in particolare dalla cima il panorama è eccezionale: sull’altopiano di Brentonico, il Gruppo del Carega, i Lessini, il Lago di Garda, i Monti del Garda, le Alpi di Ledro e il Brenta. Il percorso si svolge sul versante sud-est del Monte Altissimo di Nago, massiccio formato prevalentemente da rocce sedimentarie: calcari e dolomie. L’habitat è di alta montagna ed è caratterizzato dalla presenza di cespugli subalpini, pascoli e ambienti rupestri. Il sentiero partirà da San Giacomo, frazione di Brentonico e, seguendo il segnavia 622 raggiunge la cima. La discesa, passando per la Bocca del Creer, seguirà il sentiero 633.
Partenza: ore 6:00, park via Corradini (ex Conad) Difficoltà: EE Dislivello: m. 950 circa Cartografia: Kompass 690 “Alto Garda e Ledro” e 691”M. Baldo Nord” Organizzatore: Federico Zuccolin ASE 3404154128 56
Sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre
Serata in Casèra Tradizionale e atteso appuntamento di chiusura della stagione estiva. Un weekend wilderness, lontani per due giorni dallo stress quotidiano e immersi nella natura delle nostre montagne. Momento ideale per riscoprire la socialità , l’aggregazione e il gusto dello stare assieme; il tutto condito con la cucina fai da te e bagnata con del buon vino. Da non dimenticare le piacevoli escursioni.
Informazioni ed iscrizioni in Sede. Organizzazione: Mirella Zancan 333 8117189 Germano Silvan 349 8727470
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Sabato 7 e domenica 8 ottobre
Liguria
Portovenere e isola della Palmaria Questa zona della Liguria è di una bellezza e fascino incredibili .
Portovenere, sito Unesco dal 1997, è un borgo delizioso ricco di storia e seduzione, come l’Isola della Palmaria che chiude l’orizzonte di Portovenere, separata da uno stretto braccio di mare, detto “Le Bocche”. Nel primo, dei due giorni a nostra disposizione, visiteremo Portovenere dopo aver compiuto un’ escursione, quasi tutta in discesa, partendo da Campiglia. Ammireremo dall’alto quest’angolo di paradiso e una volta raggiunto Portovenere, passeggeremo per i suoi carruggi, il porto e godremo dello spettacolo della suggestiva chiesa di San Pietro. L’escursione del sabato è facoltativa, chi desidera potrà visitare La Spezia e dopo attenderci a Portovenere, dopodiché tutti assieme, con il pullman rientreremo in albergo. Il giorno successivo traghetteremo per l’isola della Palmaria, un blocco calcareo quasi triangolare. L’itinerario che percorreremo compie un anello completo dell’isola per osservarne tutti gli aspetti caratteristici, da quello naturalistico a quello storico, affacciandosi ora sul Golfo di La Spezia, sugli scogli del Tino e del Tinetto e sul promontorio di Portovenere.
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Tutte le informazioni riguardanti partenza, location, quota di partecipazione ecc. verranno fornite in seguito. Difficoltà: E Dislivello: 1° giorno 60 m. salita, 400 m. discesa. 2° giorno 300 m. salita e 300 m. discesa Durata: 1° giorno, 2/3 ore - 2° giorno, 3 ore senza le numerose soste.
Organizzazione: Elio Antoniazzi - tel. 3342203016 Michael Chiggio - tel 3485823453
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Domenica 8 ottobre
Altopiano di Asiago
Monte Ortigara
Viene riproposta l’escursione sul Monte Ortigara, annullata nel 2016 a causa del maltempo. Chiamato “Calvario degli alpini”, il Monte Ortigara fu protagonista tra il 10 ed il 29 giugno 1917, di una delle più grandi e cruente battaglie per l’Altopiano di Asiago; basti pensare che in questi 20 giorni vennero impiegati circa 400.000 soldati per la conquista di questa montagna, 1072 pezzi di artiglieria e 569 bombarde, ovvero una bocca da fuoco ogni 9 metri! La zona dell’Ortigara è dal 2007 compresa nell’ecomuseo della Grande Guerra nelle Prealpi vicentine. Il complesso monumentale viene mantenuto da volontari ed ex-alpini, ma anche da delegazioni austriache e slovene, che si impegnano nel ricordo dei tragici avvenimenti che sconvolsero l’Ortigara e altri luoghi dove fu combattuta la guerra sul fronte italiano. Nel settembre del 1920 si tenne proprio qui la prima Adunata Nazionale degli Alpini che vide confluire migliaia di persone per deporvi la colonna mozza a memoria dei caduti recante la scritta “Per non dimenticare” ancora oggi ben visibile come monito ai posteri. Si inizia dal Piazzale Lozze (1771 m) sul sentiero CAI 839, si prosegue per Monte Campigoletti ove si trova l’omonimo cimitero scavato tra le doline e si risalgono brevemente le devastate bancate rocciose per raggiungere la piattaforma della Cima Ortigara , dove si trova il Cippo Italiano “per non dimenticare”. Raggiunta la cima (2106 m), dove si trova la colonna mozza simbolo della Grande Guerra si scende prendendo il sentiero CAI 840 e si ritorna a piazzale Lozze. Partenza: 6:30 park via Corradini (ex Conad) Dislivello: 600 m Durata: 6 h Quota massima: 2105 m Cartografia: Sez. Vic. del CAI – Alt.no dei Sette Comuni foglio n.2 Grado di difficoltà: EE Referenti gita: Marco Segato tel. 340/6316168 Necessaria torcia elettrica per la visita di alcune gallerie 62
Domenica 15 ottobre
Appennino Tosco Emiliano
Alpe Tre Potenze Parcheggiate le auto presso la scuola di sci (m.1500 c.a), si segue il segnavia 505 che porta in quota sfiorando i resti abbandonati di alberghi e ristoranti. Lasciato indietro il bosco si gira decisamente a sx attraversando praterie e brughiere ricche di mirtilli fino a raggiungere il Passo della Vecchia (m.1775 -1h). Si segue ora il sentiero 00 (o di crinale) che volge verso sud e poi a ovest lasciando sulla dx più in basso il bel Lago Piatto (bella la vista sul Libro Aperto e il Giovo Rondinaio)e, attraversando impianti di risalita, ci si porta sulla cresta dell’Alpe 3 Potenze che si raggiunge con breve salita (m.1940 - 45’). Si scende sul versante opposto e, con vari saliscendi,ci si porta sotto i Denti della Vecchia che si possono superare direttamente (II°) o aggirare alla base proseguendo per il Monte Gomito (m.1860-1,30’)con bella vista sul Lago Nero in basso a dx. Raggiunti gli impianti sommitali si prosegue ancora fino a raggiungere la croce di vetta che segna anche la fine di questo incredibile sentiero a ferro di cavallo. Si torna sui propri passi per qualche minuto e poi si imbocca la pista da sci che in circa 1,30’ ci riporterà alle auto. Ritrovo: piazzale ex Billa ore 5:30 Ritorno previsto ore 20:00 Difficoltà: E.E. Dislivello: 600m.c.a. Organizzazione: Pasin Osvaldo tel. 338 2928758
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Sabato 11 novembre
Cena Sociale Riunirsi, scambiare opinioni, raccontare le ultime “imprese” o altri fatti più o meno legati alla montagna; insomma un momento di aggregazione, di amicizia e di festa: la Cena Sociale
La Presidente e il Direttivo colgono l’occasione per premiare i Soci con anzianità di 25 e/o 50 anni, di ricordare i risultati dell’anno trascorso e i prossimi appuntamenti.
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Cima della Madonna e Sass Maor, Pale di San Martino.
GiovedÏ 21 dicembre non mancate all’appuntamento in sede per lo scambio degli auguri Natalizi.
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Carlo Dal Bello, Accompagnatore Cai - Este qualche ricordo
Poco prima di Natale 2016 ci ha lasciato per sempre il nostro socio accompagnatore di tante escursioni sui Colli Euganei e Lessinia Carlo Dal Bello, cui e’ intitolato il nostro “Gruppo Colli Euganei Dal Bello e Filon”. Sempre sereno, infaticabile, lo ricordiamo con una serie di pensieri dei nostri soci, che piu’ lo hanno frequentato e apprezzato. Annamaria Pavan Ricordo la mia seconda uscita sui colli con il gruppo del Cai Este, Carletto Dal Bello era la guida ufficiale. Subito notai il suo atteggiamento di accoglienza che aveva con tutti, in particolare con i “nuovi arrivati”. Era gennaio, c’era un bel sole ed un bel vento. Non avendo allenamento rimanevo sempre in coda al gruppo; eravamo spesso una trentina di persone. Lui mi si avvicina e dice “come va?“. Gentilmente, cammin facendo, mi da alcuni consigli: “vedi, quei scarponi non sono adatti, scivoli, ti ci vogliono i bastoncini. Con una andatura eretta respiri meglio, passi corti e veloci”. Attraversammo un boschetto di rubini, il gruppo camminava davanti a noi, in quel momento il vento forte fece battere i lunghi rami scheletriti l’uno sull’altro procurando un bel suono. Io gli dissi “senti questo bacchettio? Sembra musica” . Carletto si ferma di scatto e mi dice: “tu hai un’anima adatta alla montagna.” Sono passati molti anni, ancora cammino i miei colli e le montagne che Carletto mi ha insegnato ad amare. Quando voleva festeggiare qualche ricorrenza, con la complicità di Elsa che portava una torta (guarda caso la tirava fuori dallo zaino sempre intatta), dopo la degustazione e un sorso di vino, prendeva la spinetta e suonava le sue canzoni popolari. Da questo capivamo che lui era felice quel giorno. La sua passione più grande era quella di suonare lo strumento più piccolo al mondo “la spinetta”. Due volte nella vita ha ricevuto gli applausi per le sue esecuzioni: - Un sabato, alla Messa per la Madonna nella chiesa di Prà d’Este, ha chiesto al curato di suonare la “Salve Regina”. Don Francesco prima 66
lo ha sottoposto ad una prova e poi gli ha dato il consenso. Arrivato il momento Carlo sale vicino all’altare e dedica a Maria la sua più bella “Salve Regina”, ricevendo il suo primo applauso da musicista. - Un giorno sulle montagne della Lessinia durante una sosta, Carlo, per esprimere la sua contentezza, estrae la spinetta per dire grazie in alto e comincia “La Montanara”. Ebbene otto mucche smisero di brucare e lente, ma decise, si incamminarono verso di lui; gli otto armenti si fermarono a debita distanza, a cerchio, ad ascoltarlo. Qualcuno con la macchina fotografica immortalò la scena. Carlo lo ha considerato il suo secondo applauso da musicista, io la considero la più bella espressione della poesia fattasi realtà.
Romeo Carollo Lo ringrazio. Mi ha insegnato a conoscere, rispettare, apprezzare i nostri Colli che non conoscevo. Alberto e Paolo Segnava i sentieri il giorno prima dell’uscita con il nastro da carrozzeria, piccoli riferimenti non invasivi nel rispetto dell’ambiente. Portava sempre con se la ... rignola, ma lui le dava un nome suo, per tagliare i rami inutili. Quando telefonavi a casa e chiedevi a sua moglie “ dove zeo Carlo” rispondeva: “dove vuto chel sia! In mezo ai coli el ze“. 67
Grazia Parigi Mi ha trasmesso la passione per la natura. Dove posavi l’occhio, camminando, quante piccole e grandi osservazioni! Una persona gentile, delicata, rispettosa e onesta. Paolo Zoggia Carlo apprezzava le bellezze, i profumi e le mille emozioni che la montagna in genere sapeva donare in ogni stagione. I Colli Euganei, in particolare, erano diventati una sua passione; non appena riusciva a ritagliarsi uno spazio di tempo nel suo lavoro, durante la settimana, non mancava di frequentarli per andare a respirare una boccata di aria sana, ma soprattutto per andare a tracciare un sentiero che poi nell’uscita festiva faceva percorrere ai numerosi escursionisti, sempre attento a non invadere le numerose proprietà private e comunque anche a mediare con loro sulla scelta del tracciato. Carlo prendeva posizione contro il vandalismo: manomissione di segnali, panchine sparite, immondizie dappertutto. Invitava a raccogliere le cartacce e quant’altro durante le escursioni affermando che questo era il modo migliore per attirare i turisti sui nostri Colli; turisti che porteranno ricchezza e incremento dei posti di lavoro, quali guide turistiche e strutture ricettive. Carlo più spesso accompagnava scolaresche elementari sui Colli Euganei, era sempre disponibile e prodigo di consigli, alla fine gli scolari lo ringraziavano con lettere e resoconti. Carlo in sintesi: Cordiale – Amico – Romantico – Libero – Ovunque Questo era e sarà sempre: ciao! Franco Pavan Caro Carlo, anzi Carletto perché così ti ho sempre chiamato e con questo nome sempre ti ricorderò….con stima e amicizia. Avrei voluto dedicarti queste semplici parole nel giorno del Saluto, ma l’emozione ha vinto e così ho scelto un’altra strada … un altro sentiero ... Tu che di sentieri sei sempre stato Maestro, sarebbe bello se proprio uno dei tanti dei nostri amati Colli ti fosse dedicato, il modo più semplice per ringraziarti di quanto hai fatto in tutti questi anni per la nostra Associazione, per ricordarti e per farti conoscere a chi non ti ha conosciuto: GRANDE e UMILE UOMO in CAMMINO. Sono certo che da oggi in poi i Sentieri Celesti avranno con te una cura in più. 68
Adriano Brandalese Ora sei nel vento ... e libero, camminerai per sempre sui sentieri dei monti che tu hai tanto amato. Ciao Carletto, porterò sempre con te il tuo ricordo. Paolo Botteri Voglio ricordare l’amico Carlo Dal Bello, per molti anni sempre presente con grande entusiasmo, ad accompagnare gruppi di soci Cai e simpatizzanti per i sentieri dei Colli Euganei; io ho avuto molte occasioni di frequentarlo anche nei giorni feriali, quando faceva le pre-gite e sono certo che verrà ricordato da tutti per la sua simpatia e la sua modestia, i Colli per Carlo erano il suo Paradiso, grazie Carlo. Mirella Zancan Quando sono ritornata alla montagna, parecchi anni fa, ho cominciato con le escursioni sui Colli, non avevo allenamento e volevo arrivare alle ferrate... Nelle prime uscite ero in coda al gruppo e trovavo Carlo che mi aspettava dicendo “mi sono fermato a guardare quel colle, quello scorcio, da qui si vede un bel panorama” ... ho capito dopo che in realtà aveva aspettato me, senza mai farmelo intendere. 69
... i nostri soci si presentano
Il Cammino delle Pievi in Carnia di Erika Arzenton Ciao sono Erika, non sono socia CAI di vecchia data, non ricordo esattamente come e quando sia nata la mia passione per tutto ciò che riguarda la montagna, ma di una cosa sono sicura, nel momento più difficile e confuso della mia vita, di cambiamenti e transizione, proprio nella montagna sentivo che volevo (o dovevo) cercare almeno alcune risposte, ritrovare un po’ di me stessa, “da sola” o quasi, nel silenzio, in qualche modo un mio Camino di Santiago. Ho iniziato ad allenarmi, a frequentare la montagna appena potevo, partecipando alle varie uscite che venivano organizzate dalla Sezione Cai di Este, caricando lo zaino ogni volta con qualche kilo in più e facendo lunghe camminate. Era gennaio, e sarei partita a luglio, avevo tutto il tempo per impratichirmi. Il mio sarebbe stato un trekking di 20 giorni, zaino in spalla, un percorso ad anello di 300 km, che da Imponzo di Tolmezzo, in provincia di Udine, il punto di partenza, attraverso boschi, pascoli, sentieri e guadi, salite e discese; lungo borghi e paesi, mi avrebbe fatto attraversare la Carnia nel centro del Friuli, passando per 20 vecchie Pievi, 20 tappe in tutto “il Cammino delle Pievi in Carnia” appunto. Volevo Provarci. Non posso descrivere ogni singolo giorno, mi dilungherei troppo, ma sempre a piedi, partendo presto al mattino (di notte dormivo su strutture che avevo contattato mesi prima della partenza, case scout, bed and breakfast, rifugi e alberghi a volte convenzionati con il Cammino) dopo il rito degli ultimi ritocchi allo zaino (che si chiama Sergio) via, in cammino io, le montagne, i passi, il respiro, i pensieri, un po’ d’acqua e poco altro. Continuavo a dire che ci stavo solo provando, non ero sicura di riuscirci, ma con il passare dei giorni e dei chilometri, ho iniziato a pensare che forse ci stavo per riuscire, dopotutto alla decima tappa ero a metà strada, ... no? Passando per Cesclans e il suo bellissimo lago; allungandomi anche di qualche chilometro il percorso per vedere la bella cascata “Plére” nei pressi di Villa Santina; visitando l’antica chiesa di San Martino a Socchiere, un vero e proprio scrigno con il suo interno di affreschi bellissimi; la suggestiva Sauris, per raggiungerla mi sono addirittura 70
persa; i rifugi, da quello di Fratelli de Gasperi al rifugio Chiampizzulon; ai pupazzi fuori dalle case di Cima Sappada; al santuario di Timau (tempio ossario) così carico di storia assieme al museo della grande guerra; alla pieve di San Pietro sopra Arta Terme, l’ultima tappa; e molti altri, ma qui ne cito solo alcuni, ho portato a termine il mio cammino tra stanchezza spalle provate e anche qualche vescica. A volte fatico a crederci. Ho scoperto e ammirato luoghi e panorami da togliere il fiato, incontrato e conosciuto gente cordiale e gentile disposta ad aiutarmi, non riuscirei ad elencare tutte le persone che, consapevoli o no, mi hanno aiutato. La salute d’animo che tutto questo mi ha procurato, non la so decrivere, questa esperienza nel suo insieme è stata unica e il modo in cui quel luogo costudirà questa mia storia, mi fa pensare a quei posti con affetto e gioia.
Un pensiero particolare ai ragazzi del CAI Este, con il loro appoggio e i loro preziosi consigli, quasi una seconda famiglia; alla mia famiglia e ai miei amici, che non hanno mai dubitato o quasi che potessi farcela; e soprattutto alla montagna grande maestra di vita.
… io stesso ero la bussola del mio mare: ero il modo nel quale camminavo, e ciò che vedevo, udivo o sentivo, non proveniva che da me; e li mi ritrovai, più vero e più estraneo. di Wallace Stevens 71