Italia in un Piatto N. 3 2012

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talia in un

Piatto

"I migliori luoghi e sapori del Bel Paese"



La cucina richiede tutta l'attenzione possibile, ma ricompensa con sconfinati piaceri dei sensi.

Il fruscio dell'acqua che scorre attraverso le foglie di lattuga, il colpo secco del coltello che spacca l'anguria, il profumo fresco d'estate che diffonde la frutta quando si sbuccia. La morbidezza seducente del cioccolato che comincia a fondere. La resistenza della salsa contro il cucchiaio quando si addensa nel tegame e la meravigliosa leggerezza del parmigiano che esce dalla grattugia e si accumula in soffici montagnole. In cucina il tempo scorre lento ed offre un universo di piccole soddisfazioni.


Sud Ristorante - Quarto (NA) Marianna Vitale - Chef

Nuovo membro 2012 dei giovani cuochi italiani del circuito JRE (Fonte "Jeunes Restaurateurs d'Europe")


Trattoria Zappatori - Pinerolo (TO) Christian Milone - Chef

Nuovo membro 2012 dei giovani cuochi italiani del circuito JRE (Fonte "Jeunes Restaurateurs d'Europe")


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Sommario Italia in un Piatto - n. 3 - anno 2012 Periodico di informazione culinaria, attualità e cultura dei prodotti enogastronomici Registrazione Tribunale di Torino n. 50 del 8/9/2011 Editore e proprietà della testata S.C. Supernova Communication S.r.l. www.supernovacommunication.com Direttore Responsabile Antonio Petruzzo Condirettore Bruno Todde Pubbliche Relazioni Carmine Abagnale Comitato di redazione Rosanna Gambino Fabrizio Fillia Claudia Zangarini

Editoriale 3 Le ricette del Nord Italia 13 Cucina regionale del Nord Italia 14 Le ricette del Centro Italia 135 Cucina regionale del Centro Italia 136 Le ricette del Sud Italia 193 Cucina regionale del Sud Italia 194

Progetto Grafico Alessandro Zarbo Redazione, pubblicità ed abbonamenti S.C. Supernova Communication S.r.l. Corso Brunelleschi, 91 scala A 10141 Torino Tel 011/04.66.866 - Fax 011/04.66.867 www.italiainunpiatto.it Stampa Gruppo VAL Fotografie Archivio Supernova Communication

Copyright © 2012 - Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte della pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma, anche parzialmente, rielaborata con l'uso di sistemi elettronici e diffusa senza autorizzazione scritta dell'editore. Testi, fotografie ed immagini inviati dagli inserzionisti non verranno restituiti, anche se non pubblicati.

Stuzzicherie "Chiunque può cucinare, ma solo gli intrepidi possono diventare dei grandi" (Auguste Gusteau - film Ratatouille 2007)


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Indice Ricette NORD ITALIA Valle d'Aosta

AOSTA Gnocchi alla fonduta 18 Ristorante Le Petit Coq Maltagliati di mais... 21 Ristorante Il Ritrovo Ravioli alla selvaggina... 20 Hotel-Ristorante Les Granges Timballo di porri... 19 Ristorante Vecchio Ristoro

Piemonte

TORINO Agnolotti accademici... 29 Ristorante Ca' Mia Arrosto alla genovese 84 Ristorante-Pizzeria Arlecchino Riso venere alle fragole... 32 Ristorante L'Antichissima Risotto al Castelmagno... 24 Trattoria Superga Ghenefle 26 Ristorante Du Grand Père Gnocchi di castagne... 25 Osteria Rotonda dei Facchinetti Stringozzi al tartufo... 30 Ristorantino Tefy ALESSANDRIA Bonèt 132 Trattoria-Bar Serenella Rane in guazzetto 85 Ristorante Mauela ASTI Coniglio alle nocciole 87 Ristorante Madonna della Neve

BIELLA Risotto in "cagnone" 27 Ristorante Baracca CUNEO Gelato al pepe rosa... 131 Ristorante L'Erla la Merla Linguine all'astice 28 Ristorante Il Gambero Rosso Torta di cugnò 133 Trattoria Risorgimento NOVARA Astice tropicale 86 Trattoria Pescio Paniscia novarese 22 Trattoria Astigiana da Ernesto Tortino al cacao... 130 Trattoria del Ristoro VERBANO-CUSIO OSSOLA Risotto al lardo ossolano... 31 La Taverna del Mago VERCELLI Panissa vercellese 23 Ristorante Il Paiolo

Lombardia

MILANO Cavatelli al "Faro" 36 Ristorante Il Faro Controfiletto... 91 Ristorante El Gaucho Filetto al cavolo rosso 88 Trattoria degli Orti Filetto di vitello... 89 Antica Trattoria Bagutto Lanica con cozze... 43 Trattoria La Barca

Maccheroncini... 46 Antica Osteria del Laghetto Maialino sardo 94 Ristorante Dal Fluminese Maltagliati alla siciliana 47 Ristorante-Pizzeria La Pergola Risòtt giald con òss bus... 33 Hosteria de la Busecca Rombo della casa 95 Ristorante Torre del Mangia Scalzato d'agnello... 100 Trattoria Basiano Spaghettoni... 35 Ristorante Il Grecale BERGAMO Brandard di stoccafisso 92 Ristorante Il Gourmet Filetto di cervo... 96 Ristorante Alessandro Gallina ripiena 101 Agriturismo San Pantaleone Ravioli di branzino... 40 Ristorante Terrazza Manzotti Tagliata di cavallo... 102 Ristorante L'Usteria BRESCIA Bocconcini d'asina... 103 Osteria Al Bianchi Capretto laccato... 90 Ristorante Al Poggio Verde Celentani... 39 Trattoria Le Maristelle Gnôc de la cua 48 Osteria Lissidini Olivette di vitello... 93 Agriturismo Osteria di Quadra Stufato di guancialino 97 Ristorante La Tana del Grillo


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Indice Ricette Zuppa di pesce... 34 Antica Cascina San Zago COMO La via del tocc 44 Ristorante La Madonnina Petto d'anatra scottato... 99 Agriturismo Cassinazza Ravioli di pesce persico... 50 Ristorante Le Querce Risotto agli aspragi... 42 Trattoria Esterino LECCO Crespelle ai porcini 41 Ristorante Capanna Vittoria Pattole al burro e salvia 49 Ristorante Da Remo PAVIA Risotto con le rane 45 Trattoria San Giorgio Stracotto alla "Miramonti" 98 Ristorante Miramonti Tortelli di castagne... 37 Hostaria Tre Re VARESE Spaghetti bottarga... 38 Ristorante Al Passatore

Veneto

VENEZIA Gratinato di crostacei... 110 Bar-Trattoria La Lampara Maccheroni farciti... 58 Ristorante Villa Goetzen Risotto mantecato... 53 Ristorante La Capinera Seppioline di porto... 105 Trattoria Nalin

BELLUNO Fregola con cozze... 52 Ristorante Leone & Anna PADOVA Rosolata di tonno... 112 Ristorante Il Bastione TREVISO Coniglio alla casereccia 111 Trattoria Toni del Spin Coniglio alle erbe... 114 Ristorante Al Buon Vino Gelato di Parmigiano... 108 Osteria alla Pergola - Da Livio Tris di saor 115 Ristorante Busatto Enos Zonclada 134 Antica Osteria Zanatta VERONA Coniglio in umido... 109 Trattoria Fattori Coscia d'oca... 113 Ristorante Taverna Kus Gnocchi di patate... 54 Antico Casale dei Tre Camini Gnocchi sbatui 57 Ristorante Lenci 3 Tagliatelle di cacao... 56 Osteria Marengo VICENZA Bigoli neri... 51 Trattoria Lovise Baccalà alla vicentina 104 Ristorante Cardellino Fettuccine al broccolo... 55 Osteria Fiorluce "Sembra un cappuccino" 106 Da Riccardo al Maddarello

Torresani allo spiedo Trattoria La Cusinetta

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Friuli Venezia Giulia

TRIESTE Mazzancolle al cren 121 Ristorante Tenda Rossa Millefoglie... 120 Hostaria Ai Tre Magnoni Spaghetti alla Busara 61 Trattoria Alla Marina Tortino di zucchine... 119 Trattoria Risorta Triglie passite... 116 Ristorante Al Bagatto GORIZIA Boreto de sepe 117 Ristorante Da Ovidio Panza de monaga 63 Trattoria Al Sole PORDENONE Filetto di branzino... 122 Ristorante Alle Grazie Frico con patate... 118 Osteria Alla Frasca da Pier Girandola di pasta... 62 Ristorante La Piramide UDINE Cjarsòn alle erbe 59 Albergo-Ristorante Salon Risotto mantecato... 60 Ristorantino Al Bacàr

Emilia Romagna

BOLOGNA Lasagne alla bolognese 65 Trattoria Dal Biassanot


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Indice Ricette Ravioli di tonno... 79 Ristorante Il Gotha Tagliatelle ai carciofi... 82 Ristorante La Scuderia Tagliatelle dello Stajo 81 Osteria dello Stajo Tortelli di tarassaco 67 Ristorante Valsellustra FORLÌ - CESENA Cannolo croccante... 74 Ristorante Convivio Gnocchi di patate... 77 Osteria del Teatro Porcini al cartoccio 126 Osteria Da Fischio Ravioli di erbe... 80 Ristorante Balze Ghiotte Tagliatelle con ragù... 76 Ristorante Le Felloniche MODENA Cannelloni di zucca... 66 Ristorante La Lumira Maccheroni al pettine... 72 Ristorante L'incontro PARMA Bomba di riso 68 Ristorante Leon d'Oro Filettino di maiale... 125 Taverna del Castello PIACENZA Lacerto 123 Trattoria Chiarone RAVENNA Caramelle della Chef 78 Ristorante Al Granchio Orata in crosta 127 Ristorante Terrazza Einaudi

REGGIO EMILIA Cappelletti in fonduta... 73 Osteria da Bonny Risotto "Amarcord" 70 Ristorante Amarcord Stufato di cinghiale 124 Trattoria Pietranera Tortelli di zucca... 69 Ristorante Da Mandarein RIMINI Passatelli asciutti... 75 Ristorante La Rocca Tortelloni verdi... 64 Osteria Madama do Re Zuppa di ceci... 71 Osteria Il Quartino

CENTRO ITALIA Toscana

FIRENZE Gran pezzo della casa 172 Trattoria Baldini Ossobuco... 176 Rist. La Cantinetta di Rignana Penne alla chiantigiana 147 Trattoria Il Cigno Scialatielli amalfitani 153 Ristorante Il Pizzaiuolo Taglierini mare e campo 143 Ristorante Da Mimmo AREZZO Cappelli ripieni... 150 Osteria da Luchino Gnocchi al fumo 142 Ristorante Mercanti e Servi

GROSSETO Acquacotta 151 Ristorante Il Grottone Torchi all'astice 140 Ristorante Il Bottegone LIVORNO Ravioli di baccalà... 141 Ristorante La Pineta Spaghetti con gamberi... 146 Ristorante Melì Melò LUCCA Scarpaccia viareggina 191 La Bottega dei Piastroni Terrina di coniglio... 174 Osteria Baralla MASSA-CARRARA Degustazione di acciughe 175 Osteria I 3 Compari Filetto di maiale... 178 Ristorante C'era Una Volta PISA Lingua... 179 Ristoro Le Tamerici Pappa al pomodoro 152 Ristorante La Vineria di Piazza Tagliolini all'anatra 145 Ristorante L'Agrifoglio Tortelli di barbabietola... 144 Ristorante Vecchio Dado PISTOIA Zuppa di dormienti 148 Rist. Silvio-La Storia a Tavola SIENA Cinghiale uva e mele 173 Ristorante La Finestra Coniglio con finocchi... 177 Ristorante 13 Gobbi


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Indice Ricette Pinci con le briciole 149 Trattoria Il Pozzo Trippa allo zafferano 171 La Compagnia dei Vinattieri

Umbria

PERUGIA Agnello all'arrabbiata... 180 Bar-Trattoria Lea Friccò di pollo... 181 Osteria del Bottaccione Pappardelle al cinghiale 157 Ristorante Il Toscanino Ravioli ripieni... 156 Ristorante La Porrina Risotto al Sagrantino... 155 La Locanda del Passero Stinco di maiale... 182 Osteria-Pizzeria La Lune Piena Strangozzi... 158 Osteria Vecchio Camino Tagliolini ai porcini... 154 Agriturismo I Trocchi TERNI Faraona al tegame... 183 Trattoria del Conte

Marche

MACERATA Pagnocchi 160 Agriturismo Il Vecchio Olmo Tortelli di zucca... 159 Ristorante L'Antico Approdo PESARO-URBINO Cappellacci... 161 Ristorante Il Castellaccio

Lazio

ROMA Baccalà con patate... 187 L'Osteria di Monteverde Involtini di zucchine... 184 Osteria La Sol Fa FROSINONE Gnocchi del Re 164 Ristorante Re della Pizza LATINA Baccalà mantecato... 186 BBeQ Restaurant & Winebar Filetto di tonno... 185 Ristorante Da Fausto Paccheri ritrovati 162 Ristorante Il Ritrovo VITERBO Carbonara di mare 163 Trattoria-Pizzeria La Caravella

Abruzzo

AQUILA Gnocchi con orapi... 166 Ristorante La Poiana Pizzelle e sassi... 190 Azienda Agrituristica 4A Risotto ai fiori di zucca 165 Ristorante Il Canestro Spuma di patate... 167 Ristorante La Corniola

SUD ITALIA Sardegna

CAGLIARI Polpi al pomodoro... 208 Ristorante La Capinera CARBONIA-IGLESIAS Fregola sarda... 198 Ristorante Zefiro ORISTANO Spaghetti allo scoglio 199 Ristorante-Pizzeria La Terrazza

Sicilia

CALTANISSETTA Filetto di maiale... 209 Ristorante Fuori Orario RAGUSA Coniglio a stampirata 210 Ristorante Il Girasole SIRACUSA Pappardelle con salsa... 200 La Tavernetta Da Piero

Campania

NAPOLI Scialatielli... 203 Ristorante Pappone BENEVENTO Cicatielli vongole... 201 Ristorante Punto Verde SALERNO Spaghetti alla chitarra... 202 Ristorante Pascalò Tagliatelle al pesto... 204 Ristorante-Pizzeria Lucifero


Indice Ricette COME LEGGERE LA GUIDA

Calabria

COSENZA Bucatini "Le Macine" Ristorante Le Macine

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NOVITÀ INTERNET

Sul sito della casa editrice si possono trovare tutti gli aggiornamenti del progetto "Italia in un Piatto". In occasione delle maggiori festività, la redazione seleziona alcune delle ricette che fanno parte della guida e le ripropone in base all'apprezzamento del pubblico ed il periodo. Un'occasione in più per sperimentare le fantastiche proposte che si possono trovare sulla guida; comodamente seduti a casa o direttamente nel locale sponsorizzatore. Sempre attenti alla sensibilità dei nostri lettori, ogni settimana vengono inoltre proposti alcuni articoli inerenti al mondo della ristorazione e della cucina in genere: consigli pratici, news, notizie di attualità su benessere e natura, aggiornamenti sulle personalità di spicco nel mondo della cucina italiano e sui prodotti legati al territorio.

RICETTA

Tutte le ricette della guida sono suddivise per categorie di appartenenza (primi, secondi, dolci) e, nella presentazione, vengono ben distinte le informazioni in due sezioni: "Cosa vi serve..." In questa sezione si possono trovare tutte le indicazioni su quali sono gli ingredienti della ricetta (divisi per quantità e per quante persone), i tempi di preparazione e di effettiva cottura (a volte indicativi - dipende dalle capacità di esecuzione e dai mezzi a disposizione) e l'indicazione di un livello di difficoltà per la preparazione, molto spesso nella media delle possibilità dei lettori "Vi consiglio di..." In questa sezione si trova una descrizione discorsiva dell'esecuzione della ricetta, a volte divisa per fasi (es. preparazione della pasta fatta a mano), dove si possono estrapolare tutte le informazioni ed i consigli utili

LOCALI

In ogni pagina viene dedicato uno spazio al locale che sponsorizza la propria ricetta. Ognuna di queste attività presenta alcune informazioni, sotto forma di testo discorsivo, per permettere al lettore di valutare il tipo di locale e sceglierlo in base ai propri gusti personali e culinari. Inoltre, vengono inserite delle informazioni di base per aiutare il lettore a recarsi nell'attività che meglio soddisfa le proprie esigenze: contatto alternativo; per aiutare i clienti nell'ottenere direttamente (cellulare, fax, mail) o indirettamente (sito) ulteriori informazioni non riportate sulla guida giorno di chiusura; per non avere brutte sorprese orari di apertura; per sapere se il locale preferito è aperto anche quando non è proprio l'ora di mangiare fascia di prezzo; per scegliere in base al proprio budget tipo di cucina; per capire subito quali tipi di piatti vengono proposti e la filosofia culinaria degli chef servizi speciali; per tutti quei servizi dedicati ad una clientela attenta alle particolarità

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Cucina Regionale Cucina PIEMONTESE La cucina piemontese è una cucina ricca di sapori e di storia. La varietà del territorio e del suo conseguente clima ha prodotto una differenziazione nella gastronomia delle diverse aree geografiche piemontesi. Non è stata solo la morfologia del territorio a produrre una cucina varia, infatti, la presenza nei secoli scorsi di famiglie importanti - ad esempio i Savoia - ha portato innovazioni ed invenzioni tramite gli chef dell'epoca, molte volte basate su piatti poveri o intuizioni del momento. Le influenze francesi sono comunque state sempre molto evidenti; la vicinanza, gli antichi domini ed i commerci hanno regalato preziosi ingredienti. Oggigiorno si denota un forte interesse ed un'efficace promozione da parte della popolazione piemontese nei confronti della cucina locale; tutto ciò si manifesta nella volontà di voler vedere riconosciuta l'alta qualità non solo di alcune materie prime ma anche di prodotti tipici quali, per esempio, il numero vastissimo di produzioni casearie. Ecco, allora, che si possono trovare nell'attuale gastronomia molti prodotti DOC e IGP. Piatto simbolo BAGNA CÀUDA È il piatto simbolo per eccellenza del Piemonte, conosciuto per la sua bontà ed ironicamente per il forte odore d'aglio (esistono anche versioni più leggere). Il nome sembra derivi dal dialetto locale, infatti "bagna" sta per salsa/intingolo e "càuda" sta per calda. Si tratta, per l'appunto, di una salsa a base di olio, aglio ed acciughe che la tradizione vuole venga servito in un recipiente di terracotta comune a tutti i commensali, detto "dianèt", appoggiato su di un piccolo braciere (scionfetta), nel quale ciascuno intinge a piacere verdure

Piatti Tipici ANTIPASTI acciughe al verde crostini di Taleggio frittata di radicchio capesante graten torta fritta

SECONDI brasato al Barolo cotoletta alla milanese capretto all'agordino gulash triestino pollo alla cacciatora

PRIMI agnolotti del plin al sugo d'arrosto tortelli di zucca mantovani gnocchi con la fioretta cialzons cappelletti romagnoli

DOLCI bonèt panettone crema fritta alla veneziana gubana intrigoni

di diverso genere ma anche pane e crostini. Sembra che l'origine di questo piatto, risalente al medioevo, provenga dalla necessità di togliere ai vendemmiatori il dolce odore, spesso quasi nauseante, dell'uva pigiata. Questo piatto, dalle origini così rurali e semplici volle esser messo in contrapposizione con la gastronomia in voga a quei tempi, fatta di piatti molto sofisticati. Per la sua preparazione è sufficiente cuocere l'aglio e le acciughe in olio e burro (in pari quantità), a fuoco lento, fino ad ottenere una purea marroncina data dal disfacimento degli ingredienti. La tradizione vuole che le verdure più adeguate per consumare questo piatto siano cardi gobbi di Nizza Monferrato oppure i peperoni ma anche cavoli verdi, bianchi e rossi, cuori bianchi di insalate, di scarola e indivia, porri freschi, rape bianche; insomma tutti ortaggi che non siano particolarmente aromatici. Cucina LOMBARDA Parlare di una gastronomia lombarda è molto difficile, ma se vogliamo trovare un minimo comun denominatore gastronomico, appare chiaro che quella lombarda è cucina di "lardo e burro" (come quasi ovunque

sopra la linea dell'Appennino), in cui prevalgono le tecniche di lunga cottura come la lessatura e la stufatura ed in cui la pasta è arrivata solo recentemente ad avere diffusione di massa, usurpando in qualche modo il ruolo storicamente acquisito dal riso e dalle polente. È dunque cucina di brodi, di "pucie" (sughi) e di zuppe; cucina di cucchiaio più che di forchetta. Piatti della tradizione padana o alpina, (il risotto alla pitocca e quello alla certosina, il vitel toné, i tortelli di zucca, i casonsei bergamaschi, ecc.) oppure i formaggi (il gorgonzola, il grana e la maggior parte dei formaggi tipici), la bresaola, la mostarda cremonese, le cipolline sott'aceto e il pan de mej. Un antipasto di nervetti o un bel piatto di "polenta concia" o "uncia" alla maniera tradizionale, dei pescetti di lago carpionati, una sostanziosa minestra d'orzo o dei fagioli con l'occhio e cotiche (una volta d'obbligo nel giorno dei morti). Tutto da provare! Piatto simbolo CASSOEULA È una delle preparazioni che più caratterizza la cucina lombarda, un piatto a base di maiale e verze. Sicuramente invernale, viene preparato


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del Nord Italia di solito per la festa di Sant'Antonio il 17 gennaio. Tra le varie leggende sulla sua origine, la più verosimile la lega alla festività, che rappresentava il periodo in cui terminava la macellazione dei maiali. In quei giorni, le famiglie contadine disponevano di diversi tagli del suino che potevano utilizzare per la preparazione di vari piatti, uno tra questi, per l'appunto la cassoeula. A confermare le sue origini contadine sono gli stessi ingredienti; i tagli del maiale utilizzati sono, infatti, quelli meno pregiati come cotenne, i piedini, la testa e le costine che andavano ad insaporire questa sorta di zuppa di verze. Gli ingredienti principali per la realizzazione di questo piatto sono: le costine, le cotiche, il piedino, le cotenne ma anche i verzini (salamini freschi) e la verza, ma anche il sedano, le carote, le cipolle, il pomodoro, il burro, il brodo e del vino rosso. I pezzi più cartilaginosi del maiale vanno cotti per circa 1 ora, successivamente si prepara un soffritto che va fatto insaporire con le costine e vengono aggiunti infine il pomodoro ed i pezzi di maiale fatti cuocere preventivamente. A questo punto si aggiungono i verzini e successivamente le verze e si continua la cottura lentamente. I tempi di cottura sono piuttosto lunghi e dipendono dagli ingredienti utilizzati. La lista infatti non è standardizzata e c'è chi aggiunge il guanciale, l'orecchio o il sottogola del maiale come anche altri prodotti della carne del maiale come le luganeghe, ossia delle salsicce tipiche della zona. Di sicuro, questo piatto viene tradizionalmente servito con della buona polenta! Cucina VENETA Il Veneto è caratterizzato da un cucina rustica, poco nota al di fuori dei confini regionali ma ben radicata nella tradizione gastronomica locale. Presenta una sorprendente varietà

di piatti, frutto di scambi ed incroci di culture diverse avvenuti durante il dominio della Serenissima. Come in altre regioni del nord, anche qui polenta e riso sono due degli elementi base di moltissime preparazioni. Il veronese, ad esempio, è un territorio particolarmente adatto alla coltivazione del riso Vialone Nano, grazie al terreno calcareo e all'abbondanza d'acqua. In compenso, sono soprattutto le spezie ad essere protagoniste in cucina: se in altre regioni d'Italia la loro presenza era tradizionalmente legata più che altro ad esigenze di conservazione dei cibi, in Veneto il loro ruolo culinario è stato esaltato dai contatti commerciali con il vicino ed estremo oriente, che hanno fatto assorbire (soprattutto ai veneziani) alcuni dei principi che regolano la cucina asiatica. Particolarmente notevole è l'utilizzo creativo di pepe, zenzero e zafferano. La gastronomia veneziana è basata prevalentemente sul pesce abitualmente presente nell'Adriatico settentrionale: pesce azzurro, piccoli molluschi e crostacei sono preparati in umido o fritti. Il "bacalà" (nome dialettale per lo stoccafisso) ha una

posizione di assoluto rilievo anche al di fuori della provincia veneziana; è tradizionalmente consumato bollito e mantecato sopra fette di polenta abbrustolita o morbida. Polenta, fegato, fagioli e verdure sono invece i principali ingredienti dei piatti tradizionali nelle altre province. Nelle zone montane non è raro imbattersi in preparazioni a base di cacciagione (soprattutto uccelli) e funghi. La riviera gardesana orientale è invece ricca di secondi di pesce d'acqua dolce, come tinche ed anguille. Infine, le campagne trevigiane forniscono in abbondanza il famoso radicchio rosso, il cui sapore amarognolo ne fa un abbinamento ideale per piatti a base di uova e, manco a dirlo, risotti. Piatto simbolo BACALÀ ALLA VICENTINA È un piatto tipico a base di stoccafisso (merluzzo essiccato). La ricetta è tramandata di generazione in generazione e quasi ogni famiglia utilizza, una o più, piccole varianti custodite gelosamente. Il bacalà deve essere di eccellente qualità; la migliore è


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Cucina Regionale del Nord Italia considerata quella detta Ragno che proviene dalle Isole Lofoten in Norvegia. Dev'essere: pestato, poi messo a bagno per tre giorni in acqua corrente affinché si ammorbidisca, pulito, quindi infarinato e cotto a fuoco lentissimo con abbondante cipolla in un tegame di coccio e ricoperto di latte e olio in uguali quantità; viene servito con abbondante polenta gialla. Dalla seconda metà del XX secolo la Confraternita del Bacalà - un'associazione di ristoratori e buongustai nata nella provincia di Vicenza - promuove questo antico piatto nel rispetto della ricetta originale. Cucina FRIULANA/GIULIANA La cucina di questa regione è caratterizzata dalla fusione di antiche tradizioni gastronomiche contadine con quelle aristocratiche. È una terra ricca di storia e di influenze dei conquistatori; una caratteristica di importazione che ha segnato questa cucina è l'uso indiscriminato di zucchero, formaggio, burro, frutta, marmellate, mostarde e senapi in tutti i piatti, dai primi ai dolci. L'accostare le erbe aromatiche, la marmellata e la ricotta affumicata è certamente una delle tradizioni in parte orientale e in parte austriaca; un piatto che rappresenta questa fusione sono i "cialzons di Artu", fatti di sfoglia di farina, acqua e sale e riempiti con un composto di patate lesse, mele e pere tritate, biscotti sbriciolati, prezzemolo, menta, melissa, basilico, maggiorana, erba luisa, uva passa, ricotta affumicata, cioccolato fondente, marmellata di prugne, zucchero e cannella. L'alimento fondamentale di questa terra è la polenta che viene realizzata con farina di mais, prodotto nella regione e che può essere accompagnata da tutti i cibi. Piatto simbolo CJARSONS I cjarsons (detti anche cjalsons o

cjalzons) sono un tipico piatto della cucina friulana; più precisamente della regione alpina della Carnia ma diffuso anche nella pianura friulana. Sono costituiti da una pasta ripiena simile agli agnolotti o ai ravioli, caratterizzati da un contrasto tra il sapore dolce ed il salato. Il ripieno è realizzato in diverse varianti a seconda della ricetta locale e può contenere uvetta, cioccolato fondente o cacao, cannella, spinaci, erba cipollina, ricotta, marmellata, rhum, grappa, prezzemolo, biscotti secchi, uova, latte. Come i ravioli, vengono cucinati in acqua salata e, scolati, si condiscono con burro fuso e ricotta affumicata (scuete fumade). In alternativa al burro, può essere utilizzato l'ont (burro schiumato da cui è stata eliminata l'acqua e raddensato per facilitarne la conservazione nei mesi estivi), che in tempi passati veniva largamente utilizzato nella cucina carnica nell'impossibilità di conservare il burro per lunghi tempi. Cucina EMILIANA/ROMAGNOLA Amministrativamente unite, l'Emilia e la Romagna hanno tradizioni, usi alimentari e culinari in diversi casi differenti. Anche se la fama della cucina emiliana viene a volte considerata «convenzione, mito gastronomico e non verità alimentare» (come scrisse il forlivese Piero Camporesi), non c'è dubbio che la cucina romagnola è in confronto, assai più semplice e ruvida: «di gusto primitivo, quasi di fondo barbarico». Più che una cucina, è una costellazione di cucine che rappresenta il risultato di quasi otto secoli di autonomia delle città emiliane, dall'età dei Comuni all'Unità d'Italia, e del ruolo di vere e proprie capitali esercitato a lungo dai centri maggiori assieme alle tradizioni romagnole (inglobata per quasi quattrocento anni nello Stato Pontificio). Fanno in parte

eccezione la cucina di Piacenza, sensibilmente influenzata da quella lombarda e ligure, e quella di Ferrara che, per la sua posizione eccentrica, ha sviluppato e conservato tratti assolutamente peculiari. L'arte del saper utilizzare al meglio la farina con i prodotti del territorio ha creato quelle tipicità conosciute in Italia e nel mondo: lasagne, piadine, tagliatelle, cappelletti e tortelli. Patria dei prosciutti e dei formaggi per eccellenza, questa regione vanta anche una produzione di ottimi vini, frutta ed alcune eccellenze nella verdura. Piatto simbolo CAPPELLETTI I cappelletti sono un formato di pasta ripiena che si ottiene tagliando la sfoglia di pasta all'uovo in quadrati o cerchi, al centro dei quali viene posto il ripieno; la pasta viene poi piegata prima in due a triangolo, e poi unendo le estremità intorno a un dito della mano. I cappelletti vengono poi cotti in brodo di carne, preferibilmente di pollo. Si distinguono dai tortellini (che in Emilia sono più comuni dei cappelletti) non tanto per il diverso ripieno, quanto per la forma, essendo essi più grandi del tortellino, ma più piccoli del comune tortello. Il ripieno è diverso a seconda delle zone. Nelle ricette romagnole è detto "e' pin d'é caplèt" ed è a base di ricotta, a cui possono essere aggiunti altri formaggi teneri (caciotta o raviggiolo), macinato misto di carne (che può includere, a seconda delle zone, vitello, maiale, mortadella e prosciutto crudo), parmigiano-reggiano grattugiato, noce moscata, e in alcune zone scorza di limone grattata. A Reggio Emilia e a Parma la carne è d'obbligo e l'unico formaggio usato è il Parmigiano-Reggiano; il brodo è di cappone.


Primi...


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Gnocchi alla fonduta Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Gnocchi: 1 kg di patate, 200 gr di farina, 1 uovo, sale q.b.; Salsa: 1 L di latte intero, 80 gr di burro, 80 gr di farina, 2 tuorli, 850 gr di fontina valdostana.

Vi consiglio di... Fonduta: sciogliere il burro in una pentola, aggiungere la farina senza che si formino grumi. Successivamente aggiungere il latte e, sempre mescolando, la fontina a dadini. Girare finché la fontina non si sarà completamente sciolta e non sarà filosa, a questo punto spegnere il gas e aggiungere i tuorli mescolando con decisione. Infine passare il tutto al setaccio per eliminare eventuali residui; Gnocchi: lessare le patate, sbucciarle e schiacciarle quando sono ancora calde. Aggiungere la farina, l'uovo e il sale e amalgamare l'impasto. Formare dei cilindri e tagliarli a pezzetti; Piatto: lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolarli appena vengono a galla e condirli con la fonduta. A piacere si può dare una grattata di pepe nero direttamente nel piatto.

Ristorante Le Petit Coq Località Villy - 11020 Ayas-Champoluc (AO) - Tel 0125/30.79.97 ristorantelepetitcoq@libero.it

20/30 Euro

martedì

regionale

10 - 15.30 / 17.30 - 22

dehor / veranda

Situato subito dopo l'abitato di Champoluc, in una meravigliosa pineta, il ristorante è inserito in un suggestivo chalet in legno. La cucina segue la tradizione gastronomica valdostana con la ricerca delle materie prime d'eccellenza della produzione locale: dalle patate di Frachey alle mele renette di Sarre, dalla fontina d'alpeggio allo jambon de bosses, dal lardo di Arnad alla mocetta, il tutto accompagnato dalle migliori etichette di vini valdostani riconosciuti in ambito nazionale. La vicinanza alla Savoia ha favorito l'introduzione di specialità tipiche come la pierrade, la bourguignonne, la raclette, la chinoise, la fonduta valdostana e la bagna càuda.


Timballo di porri Cosa vi serve...

con mousse di lardo d'Arnad

Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Timballo: 200 gr di pasta brisè, 2 uova, 150 gr di porri stufati, 100 gr di panna da cucina, sale e pepe q.b., noce moscata q.b.; Mousse: 200 gr di lardo d'Arnad, 50 gr di panna montata, 50 gr di albume montato a neve.

Vi consiglio di...

Mousse: tagliare a dadini il lardo e passarli al mixer ottenendo una crema liscia e compatta. Amalgamare il composto con la panna montata e l'albume e riporre in frigorifero per 20 minuti; Timballo: stendere, con l'aiuto di un mattarello, la pasta brisè dello spessore di mezzo centimetro (se non si utilizza quella già pronta) e tagliare 4 dischi con un coppapasta e rivestire degli stampini per timballi. Mettere al loro interno i porri stufati equamente suddivisi. Nel frattempo sbattere con una frusta le uova e unirvi la panna, condire con sale, pepe, noce moscata e versare il composto negli stampini; Piatto: cuocere in forno per 15 minuti a 220°. Sformare i timballi e disporli al centro dei piatti. Con l'aiuto di una sac à poche formare una rosa di mousse sulla sommità del timballo e servire; Consigli: decorare con dell'altro porro fritto ed accompagnare con una salsa al pane di segale profumata al miele.

Ristorante Vecchio Ristoro Via Tourneve, 4 - 11100 Aosta (AO) - Tel 0165/33.238 ristorantevecchioristoro.it

50/70 Euro

domenica e lunedì a pranzo

regionale / creativa

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

N.D.

Alfio Fascendini è padrone della tecnica - e del ristorante - acquisita ed affinata grazie alla scuola e alla costante applicazione. Sublima in sé la grande cultura alimentare della Valtellina, dove è nato, e della Valle d’Aosta, la terra del suo destino. È interessante, così, seguirlo negli avvincenti confronti tra le caratteristiche organolettiche di un “bitto” di dieci anni di affinamento e una “fontina” d’alpeggio. Nelle sue esperienze c'è anche il mitico “Cavallo Bianco di Aosta” (2 stelle Michelin), fino all’avventura dello scrigno del buon gusto – il Vecchio Ristoro – aperto con la consorte Katia, che coinvolge i clienti con le sue illuminanti lezioni enoiche riguardo le novità e i progressi della produzione locale. Ma la sua competenza, va ben oltre e ne sottolinea le qualità di perfetta padrona di casa che sa accogliere gli ospiti con indubbia classe. Seguirli nella loro creatività, dagli antipasti al dessert, è d'obbligo. Tra i piatti di rilievo: la tartare di fassone con gelatine, il rarissimo (altrove) “marbrè” di bollito con “bagnetta” verde, l’orzo perlato mantecato allo zafferano con i carciofi croccanti e i filetti di orata affumicati, i calamari ripieni di cereali su crema di patate al timo ed il capretto di Saint-Pierre, il panda dolce e la piccola pasticceria. Il pane è una bontà.

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Ravioli alla selvaggina con sugo "Les Granges" Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Pasta: 600 gr di farina, 6 uova, 1 presa di sale; Ripieno: 600 gr di polpa di cervo, ½ cipolla, 1 carota, 1 sedano, ½ bicchiere di vino rosso, olio extravergine d'oliva q.b.; Condimento: 200 gr di funghi porcini, frutti di bosco al naturale q.b. (ribes, more e lamponi).

Vi consiglio di... Pasta: setacciare su un tagliere la farina, fare una fontana al centro e rompervi le uova aggiungendo il sale. Aiutandosi con una forchetta, iniziare ad incorporare la farina e lavorare l'impasto fino a quando sarà sodo ed omogeneo. Lasciare riposare per 30 min coperto da un panno; Ripieno: scaldare un filo d'olio in una pentola ed aggiungere un trito di cipolla, carota e sedano lasciando soffriggere. Aggiungere la carne macinata, regolare di sale e pepe e far rosolare, aggiungendo poi il vino e portando a termine la cottura; Condimento: in un ampia padella, con un filo d'olio, cuocere i porcini precedentemente puliti e tagliati. Aggiungere una parte del ripieno (ca. 200 gr) solo a fine cottura a far legare; Piatto: stendere una sfoglia sottile, distribuire il ripieno aiutandosi con un cucchiaio e chiudere i ravioli schiacciando bene sui bordi. Servendosi di una rotella tagliapasta tagliare i ravioli in quadrati omogenei. Lessarli in abbondante acqua salata e, non appena cotti, farli saltare con il condimento al quale verranno aggiunti i frutti di bosco e servirli. Consigli: il condimento deve essere abbondante.

Hotel-Ristorante Les Granges Località Les Granges, 21 - 11016 La Thuile (AO) - Tel 0165/88.48.85 lesgranges.it

N.D.

N.D.

locale

N.D.

saletta bar / escursioni estive

Tipica costruzione di montagna immersa nel verde, sulla strada del colle San Carlo, in un'ottima posizione panoramica a soli 3 km dal centro del paese e dagli impianti sciistici (durante la stagione invernale il servizio navetta è gratuito). L'hotel è costruito su due livelli, dove il ristorante (premiato con la forchetta d'oro e riconosciuto dai "Saveurs du Val d'Aoste", dal 2009 è segnalato e consigliato dalla "Route des vins") vi farà degustare ottimi piatti della cucina valdostana, accompagnandoli con un'ampia scelta di vini eccellenti. Ampia scelta di primi (una decina), carta dei filetti e delle polente con vari abbinamenti. Su prenotazione bagna càuda, raclette, bourguignonne, pierrade e lumache. Inoltre, il ristorante è munito di una saletta bar con televisione. Possibilità di prenotare escursioni e passeggiate d'estate. L 'albergo è convenzionato con i servizi termali di Pré Saint Didier.


ragù di cinghiale Maltagliati di mais al e cannellini Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6/8 persone Pasta: 350 gr di semola rimacinata, 150 gr di fumetto (farina di mais rimacinata), 4 uova, ½ bicchiere d'acqua ca., un pizzico di sale, un cucchiaio di olio extravergine d'oliva; Salsa: 500 gr di carne di cinghiale tritata, 500 gr pomodori pelati, 5-6 chiodi di garofano, ½ cucchiaio di ginepro, 6-7 foglie di alloro, ½ porro , 300 gr di fagioli cannellini, 250 ml di vino rosso, 250 ml di fondo bruno di cinghiale, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b., burro q.b..

Vi consiglio di...

Salsa: tritare finemente il porro e metterelo in un tegame con l'olio, i chiodi di garofano, il ginepro e l'alloro. Soffriggere per 2 minuti quindi aggiungere la carne tritata e rosolarla bene. Salare e bagnare con il vino rosso, lasciare evaporare ed aggiungere i pelati assieme al fondo bruno (tenerne da parte un mestolino). Far cuocere a fuoco lento per ca. mezz'ora ed aggiustare di sale e pepe; Pasta: impastare le due farine con le uova, il sale e l'acqua (se l'impasto risultasse troppo asciutto aggiungerne dell'altra). Quando sarà bello omogeneo stenderlo in una sfoglia non troppo sottile e tagliarlo in modo irregolare; Piatto: lessare i maltagliati in abbondante acqua salata, nel frattempo scaldare la noce di burro in una padella e versarvi i cannellini già lessati in precedenza. Appena cotta la pasta, scolarla, unire il ragù ai cannellini ed infine i maltagliati. Saltare il tutto per qualche secondo ed impiattare. Consigli: se il ragù risultasse troppo asciutto aggiungere il mestolino di fondo bruno.

Ristorante Il Ritrovo Via Roma, 42 - 11027 Saint Vincent (AO) - Tel 0166/51.00.98 ilritrovo-restaurant.it

25/30 Euro

mercoledì e domenica sera

locale

12 – 14 / 19,30 - 22

ampio salone per meeting

Il ristorante si sviluppa su due ampie sale, composte da 90 coperti ca., divise tra loro da una porta scorrevole che all'occorrenza ben si adattano all'organizzazione di meeting di modeste dimensioni. Lo Chef, il Patron Vincenzo, si occupa personalmente della cucina grazie ad un'esperienza acquista in 30 anni di lavoro. La sua specialità è la selvaggina delle nostre montagne; egli stesso, cacciatore, si procura nelle giornate autunnali quelli che diventeranno poi capolavori della cucina valdostana. Non è dimenticata la cucina italiana e, su richiesta, è possibile degustare pesce ed altre prelibatezze.

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Paniscia Novarese Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 2 ore / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 300 gr di riso, 100 gr di salame della duja, 50 gr di cotenna di maiale, 50 gr di lardo, 50 gr di burro, 1 bicchiere di vino rosso, 200 gr di fagioli borlotti freschi, una costa di sedano, ½ verza , 4 porri, 4 pomodori da sugo, 1 cipolla media, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Lavare e tritare grossolanamente tutte le verdure, esclusa la cipolla, poi metterle in una casseruola capiente. Unire le cotenne tagliate a listarelle ed i fagioli. Versare nel recipiente 1,5-2 L d'acqua, salare e pepare, incoperchiare e far cuocere per ca. 2 ore. Intanto tritare il lardo, il salame e la cipolla. Una volta finito, in una pentola per i risotti far soffriggere metà burro con il trito, successivamente unire il riso e rosolare bene aggiungendo poco alla volta il vino fino a farlo evaporare. Sempre poco alla volta, aggiungere il minestrone preparato (verdure comprese) ed arrivare al termine della cottura. Appena pronto allontanare dal fuoco e mantecare con burro e formaggio grattugiato (solo per chi lo desidera) ed una spolverata di pepe, facendo riposare la paniscia per 5 minuti. Servirla ancora calda ed accompagnare il piatto possibilmente con lo stesso vino usato per la ricetta.

Trattoria Astigiana da Ernesto Via Cavour, 13 - 28071 Borgolavezzaro (NO) - Tel 0321/88.52.94 nessun contatto alternativo

15/25 Euro

aperto tutti i giorni

locale / casereccia

12 - 15 / 19.30 - 23

ampia sala banchetti

Nella bassa novarese, la trattoria con forte ispirazione campagnola, propone specialità tipiche locali. Una cucina rustica ma al tempo stesso genuina e di gusto che riafferma i valori tradizionali con costi contenuti. Menu per varie ricorrenze possono essere concordati direttamente con lo chef Ernesto, che da grande estimatore dei prodotti novaresi saprà indicarvi un percorso enogastronomico di sicuro effetto. Durante la stagione vengono presentati grandi specialità a base di asparagi. Il locale allestito con un arredamento semplice e confortevole, si presenta su due sale. La sera è gradita la prenotazione.


Panissa vercellese Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 4 ore 10 minuti / 18 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 400 gr di riso, 200 gr di fagioli borlotti, 100 gr di lardo senza cotenna, 1 salame della duja, 1 fetta spessa di cipolla, 1 bicchiere di vino rosso corposo, sale q.b..

Vi consiglio di... Mettere a bagno i fagioli, freschi o secchi, in acqua salata per 12 ore. Far bollire per 4 ore i fagioli con il salame intero ed eventualmente un pezzo di lardo, in modo da ottenere 1,5 L di brodo denso. Prima della cottura della panissa preparare un soffritto con il lardo tritato assieme alla cipolla, schiacciata con una forchetta, cuocendo a fuoco lento. In un tegame (di rame stagnato) unire il riso al soffritto, versare il bicchiere di vino rosso corposo e farlo evaporare. Aggiungere i fagioli scolati e poi il loro brodo gradualmente. Durante la cottura sbriciolare nel tegame il salame fatto bollire con i fagioli. Qualche minuto prima di servire la pietanza spegnere il fuoco e lasciarla riposare, per fare in modo che il riso assorba il condimento residuo e gli aromi.

Ristorante Il Paiolo Corso Garibaldi, 72 - 13100 Vercelli - Tel 0161/25.05.77 nessun contatto alternativo

30/40 Euro

giovedì

locale / regionale

12 - 14 / 19.30 - 22

pasta, pane e dolci fatti in casa

Piccola ed accogliente trattoria familiare ospitata in una casa d'epoca, lungo un viale alberato del centro. All'interno l'ambiente è rustico, pieno di oggetti della vita quotidiana di un tempo. La cucina è attenta alle produzioni territoriali e propone i gusti semplici della tradizione elaborati con attenzione alla genuinità degli ingredienti. Potrete gustare i salumi misti locali, una varietà di antipasti caldi o freddi, poi la panissa, i maccheroncini alla bagna càuda, stinco, costine di maiale con le verze, tapulone, lumache in umido. Tra i dolci della casa da segnalare il gelato all'uvetta e grappa e la torta di mele. Per l'abbinamento la casa suggerisce vini piemontesi o valide alternative sia italiane che estere.

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Risotto al Castelmagno Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 350 gr di riso Carnaroli, brodo vegetale o di carne q.b., ½ cipolla bionda, 1 bicchiere di vino bianco, 30 gr di burro, 150 gr di parmigiano, 200 gr di Castelmagno.

Vi consiglio di... Tritare la cipolla finemente. A parte fate scaldare la pentola ed aggiungere metà burro. Quando sarà sciolto aggiungere il trito facendo attenzione a non farlo imbiondire. Versare il riso crudo e farlo tostare per ca. 5 minuti a fuoco medio. Bagnare con vino bianco e lasciare evaporare. Iniziare ad aggiungere poco alla volta il brodo di carne o vegetale precedentemente preparato e continuare a mescolare per ca. 20 minuti a fuoco medio. A metà cottura del risotto aggiungere il Castelmagno (si preferisce un formaggio stagionato di 3 mesi). Quando il risotto farà l'effetto "onda", sbattendolo contro le pareti della pentola, toglierlo dal fuoco e mantecare con il permigiano ed il burro restante. Servire caldo con pepe nero o bianco per esaltarne il sapore. Da abbinare con vini rossi corposi come Barbera, Nebbiolo o Amarone.

Trattoria Superga Via Superga, 60 - 10020 Baldissero T.se (TO) - Tel 011/94.31.720 trattoriasuperga.it

20/30 Euro

martedì

regionale

12 - 15 / 19.30 - 22.30

dehor

Il bello di girare alla cieca, come un Marco Polo della gastronomia in possesso della via giusta, permetterà di raccontare l'essere stato lo scopritore di una buona trattoria, vantandosi poi con gli amici, quando anche il giudizio delle guide sarà con lui concorde. Oppure, trovare un locale pensando di averlo scoperto per primo, raccontandone le meraviglie, per rendersi conto che in realtà era già stato giustamente recensito ed elogiato. In ogni caso, con il giusto fiuto da segugio si arriverà sempre alla ciotola giusta. Non è certo questo il caso, però, camminando per la collina di Torino ci si può imbattere in una onesta trattoria, con una certa tradizione e notorietà. Si trova all'arrivo della dentiera Sassi-Superga, al bivio tra la strada che porta verso Baldissero e la Panoramica. Ha un dehor con tavoli in legno e una veranda un po' fanè. Come dal libro dell'ortodossia di piola piemontese vengono serviti affettati misti, tomini al verde, peperoni con acciughe, agnolotti, purea di patate, cotechino, tagliata di fassone, bonèt e panna cotta accompagnandosi con un buon vino.


al Gnocchi di castagne Castelmagno e Cognà Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di patate, 150 gr di farina di castagne, 1 uovo, sale q.b.; Condimento: 200 gr di panna da cucina, 200 gr di Castelmagno, Cognà a piacere.

Vi consiglio di... Pasta: lessare le patate con la buccia. Versare sulla spianatoia la farina di castagne a fontana ed unire le patate sbucciate e passate (precedentemente lasciate raffreddare) e l'uovo. Impastare e modellare il composto a forma di grissini non troppo spessi (aiutarsi con poca farina bianca) e tagliare dei tocchetti larghi 1 cm. Volendo si possono ancora far rotolare su una forchetta per dargli la classica forma del gnocco, rigata da una parte e bucata dietro per meglio raccogliere la salsa; Condimento: far sciogliere il Castelmagno precedentemente sminuzzato con l'aiuto di poca panna; Piatto: lessare gli gnocchi in una pentola con abbondante acqua salata, scolarli appena vengono a galla e saltarli nella salsa avendo cura di servirli molto morbidi e cremosi (aiutarsi con dell'acqua non salata). Dressare gli gnocchi sul piatto ed aggiungere delle gocce di Cognà a piacere. Consigli: non mischiare i condimenti nel piatto, ma intingere gli gnocchi ad ogni forchettata nella confettura.

Osteria Rotonda dei Facchinetti Via Pianezza, 185 - 10151 Torino - Tel 011/45.56.804 osteriarotondadeifacchinetti.it

25/35 Euro

lunedì a cena - martedì

nazionale / moderna

12 - 15 / 19 - 23.30

pasta e dolci fatti in casa

L'Osteria nasce nel 2004 dall'idea di due giovani fratelli Silvio e Renzo. Il primo, giovane Chef diplomato presso l'Istituto Alberghiero con già diverse esperienze lavorative anche all'estero; il secondo, da sempre amante dei buoni vini e dei suoi accostamenti. Quindi un locale giovanile, adatto per famiglie e persone che amano ritrovarsi accompagnando dei piatti semplici, ma a volte anche azzardati negli accostamenti, con un buon bicchiere di vino. Se troverete una burbera vecchietta ad accogliervi all'ingresso, state tranquilli è la loro nonnetta! Tutti i mercoledi sera, in estate si può trovare la paella e in inverno la polenta servita con cervo, salsiccia e formaggi. Tra i tavoli gira sempre un carrello di ottimi formaggi e, sul menu, ci sono invece ottimi piatti di pesce fresco (buono il fritto misto). Su ordinazione bagna cauda, bollito e fritto piemontese.

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Ghenefle Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 kg di patate Désirée a buccia rossa, 200 gr di pane raffermo, latte q.b., 3 uova, sale e noce moscata q.b., ½ litro di panna liquida, 100 gr di parmigiano grattugiato (o meglio toma), farina bianca q.b..

Vi consiglio di... Bollire le patate e passarle nello schiacciapatate. Ammollare il pane con il latte e strizzarlo bene. Preparare il composto di base, come per gli gnocchi, aggiungendo alle patate il pane, del sale ed una spolverate di noce moscata, le uova, 3 cucchiai di farina e impastare il tutto. Fare delle palline grosse come un uovo e cuocerle in abbondante acqua salata. Appena cotte, toglierle dal fuoco con una schiumarola e metterle in una pirofila aggiungendo il formaggio e la panna. Gratinare in forno per 10 min a 180° e servire ancora calde.

Ristorante Du Grand Père Via Forte Seguin, 14 - 10058 Sestriere (TO) - Tel 0122/75.59.70 nessun contatto alternativo

25/40 Euro

martedì

locale / occitana

12.30 - 14 / 19.30 - 21.30

banqueting

Vecchia casa di montagna costruita nel 1674 e tramandata nei secoli di generazione in generazione. Nel 1986 inizia la ristrutturazione dello stabile da cui nasce l'idea di fare della vecchia sala il ristorante. I fratelli Miletto hanno mantenuto le vecchie caratteristiche architettoniche e anche le vecchie tradizioni di cucina. Il ristorante è aperto dal 1990, con un continuo aumento di clientela entusiasta del luogo e della cucina, grazie alle numerose peculiarità di un servizio di qualità e un ambiente familiare. La grande passione di Adriana per la cucina e il desiderio di mettere quest'arte a disposizione di un pubblico raffinato, capace di apprezzare antichi sapori, ha permesso di raggiungere riconoscimenti importanti, tra i quali si cita la nota del delegato dell'Accademia della Cucina Italiana e l'espressione del suo apprezzamento. La carta dei vini annovera decine di vini stranieri di cui una vasta gamma di vini bianchi francesi e una sessantina di vini italiani. Da segnalare anche che i piatti del locale sono stati premiati durante la manifestazione denominata "Fungo d'Oro 2006".


Risotto in "cagnone" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 350 gr di riso S. Andrea, 100 gr di toma grassa del biellese, 100 gr di Maccagno, 50 gr di burro d'alpeggio, olio extravergine d'oliva q.b., brodo di carne o vegetale q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... In una pentola versare un filo d'olio, scaldarlo leggermente e far tostare il riso. Coprire con il brodo caldo e lasciare cuocere per ca. 14 minuti. Al termine della cottura spegnere il fuoco e incorporare i formaggi tagliati a dadini. Mescolare bene fino a che tutto il formaggio si sarà sciolto. Al termine dovrà diventare un risotto cremoso e leggermente filante. Per finire aggiungere il burro, soffritto in padella di un bel colore nocciola, mescolando bene e lasciando qualche venatura di burro in superficie. Servire ben caldo.

Ristorante Baracca Via Sant'Eusebio, 12 - 13900 Biella - Tel 015/21.941 nessun contatto alternativo

18/22 Euro

sabato e domenica

regionale

12 - 14.30 / 19.30 - 22

antico casale dell'800

Sono tante le occasioni per visitare Biella, fiorente cittadina ai piedi delle Alpi e famoso distretto industriale tessile. Nei pressi del centro, al pian terreno di una casa del primo ottocento, recentemente restaurata, si trova uno dei più antichi ristoranti della città: il Ristorante Baracca. Nella sala principale e in quella adiacente, più raccolta ed intima, potrete assaporare gli antichi piatti del territorio. Non sono accettate carte di credito e bancomat.

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Linguine all'astice Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 25 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 350 gr di linguine, 2 astici freschi, 500 gr di pomodori pelati in barattolo, olio extravergine d'oliva q.b., 1 bicchierino di brandy o vodka, 10 gamberetti freschi, prezzemolo q.b., 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla, 2 bicchieri di vino bianco, 1 spicchio d'aglio, sale q.b..

Vi consiglio di... In una pentola capiente far soffriggere lo spicchio d'aglio con dell'olio, aggiungere il barattolo di pomodori pelati e cuocere a fuoco medio mescolando di tanto in tanto. Sciacquare e sgusciare i gamberetti, mettere in una padella i gusci e farli soffriggere con abbondante olio, aggiungere una mirepoix di verdure (sedano, carota e cipolla), sfumare con il vino bianco ed irrorare con abbondante acqua per creare un brodo di pesce; lasciare cuocere per 5-10 min. Nel frattempo, spegnere il pomodoro, salare e versare il tutto nel passaverdura. Dividere l'astice in due parti, privarlo delle interiora e spaccare leggermente le chele per favorirne la cottura ed il consumo. In una padella con un filo d'olio adagiare l'astice ed i gamberetti, sfumare con la vodka o il brandy a piacimento (attenzione all'eventuale fiammata), bagnare il tutto con il fumetto di pesce ed aggiungervi la salsa di pomodoro passata regolando poi di sale. Lessare le linguine in abbondante acqua salata per ca. 8 min, scolarle e saltarle con il sugo all'astice. Spolverare con il prezzemolo tritato fresco e servire.

Ristorante-Pizzeria Il Gambero Rosso Piazza San Sebastiano, 26 - 12040 Cervere (CN) - Tel 0172/47.47.51 347/9805237

15/35 Euro

mercoledì

mediterranea / nazionale

18.30 - 00.30

dehor / forno a legna

È un porto di mare ai confini delle Langhe, costruito con le passioni dei titolari: l'amore per la buona tavola e la dedizione per la professionalità enogastronomica. La cucina propone piatti prelibati mediterranei, grigliate di pesce e carne, ricette innovative di terra e mare: misto reale, chitarrine al nero di seppia con gamberetti rucola e pomodorini, risotto ai frutti di mare, spaghetti al cartoccio, gamberoni reali e ovviamente orate, branzini, spigole, ecc., sempre freschi e garantiti. Inoltre è possibile terminare il pasto con un ampia selezione di dolci, rigorosamente fatti in casa. Tutte le proposte sono accompagnate da un'accurata selezione di 46 etichette di vini tra bianchi e rossi. L'esperienza accumulata negli anni sa essere, oggi, un importante bagaglio che da origine a tutte le specilaità della casa. Il locale si presenta ampio, luminoso, raffinato ed elegante e può ospitare cresime, comunioni, anniversari, compleanni, pranzi di lavoro e buffet di vario tipo.


Agnolotti accademici al sugo d'arrosto Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 35 minuti / 45 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: ½ Kg di farina "00", 7 tuorli, sale q.b.; Ripieno: 300 gr di carne di vitello, 300 gr di carne di maiale, 150 gr di salsiccia, 1 sedano, 1 carota, ½ cipolla, 150 gr di cavoli, 1 uovo, 100 gr di parmigiano grattugiato, olio extravergine d'oliva q.b., brodo di carne e sale q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare la farina con i tuorli, il sale ed un po' di acqua. Far riposare l'impasto per almeno 15 min; Ripieno: arrostire in forno le carni con sedano, carota e cipolla, per ca. 40 min, bagnate prima con vino bianco e successivamente con il brodo di carne. Mettere da parte il sughetto, lasciar raffreddare e tritare tutte le carni con i cavoli, precedentemente sbollentati, aggiungendo all'impasto l'uovo, il parmigiano ed il sale; Piatto: stendere una sfoglia abbastanza sottile e con un cucchiaio riporre il composto nell'apposito stampo, spennellare i bordi con dell'uovo (utilizzare gli albumi rimasti) e coprire con un'altra sfoglia di pasta. Coppare la pasta così da ottenere il vero agnolotto. Bollire in abbondante acqua salta, scolarli e servirli con il sugo d'arrosto.

Ristorante-Pizzeria Ca' Mia Strada Revigliasco, 138 - 10024 Moncalieri (TO) - Tel 011/64.72.808 camia.it

25/40 Euro

mercoledì

regionale / creativa

12 - 15 / 19.30 - 23

giardino estivo / dehor

Un ristorante raffinato immerso nelle colline di Moncalieri che sa offrire alla numerosa clientela, tramite l'affermata e riconosciuta esperienza del patron Mario Albano, una cucina ricercata con profumi delicati e sapori inconfondibili. Ampi e raffinati saloni per grandi occasioni (matrimoni, battesimi e altre ricorrenze), ma anche riservate salette per intimi amici desiderosi di trascorrere qualche momento nella massima tranquillità, costituiscono la spiccata caratteristica del ristorante. Uno stupendo giardino fa da cornice all'elegante e allegro dehor di notevole ampiezza che consente, grazie alle luminosissime e grandi vetrate, di creare un'atmosfera irripetibile e del tutto particolare. Le serate vengono allietate spesso da cene a tema ed eventi speciali, non mancando particolare attenzione per tutte quelle manifestazioni enogastronomiche locali e non solo.

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Stringozzi al tartufo nero di Norcia Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 2 persone 300 gr di stringozzi, 30 gr di burro, 2 cucchiai di panna da cucina, 50 gr di tartufo nero uncinato, sale q.b..

Vi consiglio di... In un ampio tegame far sciogliere il burro a fiamma molto bassa e grattugiarvi metà tartufo nero. Nel frattempo, in una pentola con abbondante acqua salata, lessare gli stringozzi. Quando il burro sarà ben sciolto ed amalgamato al tartufo e la pasta sarà al dente, scolare quest'ultima e saltarla in padella facendola amalgamare bene al burro e tartufo aggiungendo eventualmente un po’ di acqua di cottura. Aggiungere infine la panna ed una grattugiata di pepe al mulinello. Servire immediatamente aggiungendo sulla pasta alcune lamelle del restante tartufo tutto intorno ed una generosa grattugiata in cima.

Ristorantino Tefy Corso Belgio, 26 - 10153 Torino - Tel 011/83.73.32

ristorantinotefy@yahoo.it

30/40 Euro

domenica

tipica umbra

12 - 15 / 20 - 23

degustazione vini / serate a tema

Un ambiente piccolo, che non soffoca e non disperde. Una bomboniera arredata da un vecchio lupo di mare o da un pastore umbro? È un'esperienza sensoriale poter assaporare sottovoce, piatto dopo piatto, quello che Teodora elabora in cucina - con ampia preferenza per la tradizione umbra - e quello che Fily racconta (dai nomi dei titolari nasce quello del ristorante). In questo ristorantino minuscolo - con 35 coperti ha fatto l'en plein - il cibo non viene venduto ma "raccontato", nei suoi componenti e nella sua esecuzione, come si fa per un'opera d'arte. E il racconto fa parte della presentazione e del servizio. Qui si può ascoltare e gustare la semplicità, la genuinità, l'equilibrio e l'armonia dei sapori umbri ed italiani, la proprietà e la pulizia dell'ambiente. È come andare in visita ad un "capolavoro", che non basta mangiare con gli occhi ma dev'essere assaporato con tutti i sensi. Il ristorantino è probabilmente l'unico locale in Torino dove viene proposto un menu totalmente umbro, ma il pregio sta in quell'arte della miniatura, con cui tutto viene preparato e servito. Può impressionare la cantina con 450 etichette, ma è una concessione veniale che Filiberto s'è permesso per dire che piccolo non è riduttivo, ma creativo. Infatti il bello e il buono di ogni miniatura è che puoi controllare alla perfezione ogni dettaglio ed ogni dettaglio è un'invenzione.


Risotto al lardo ossolano mantecato alle erbe Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 300 gr di riso Carnaroli "Riserie di Novara", 1 L di brodo di carne, vino bianco q.b., 1 cipolla, 50 gr di burro, 300 gr di lardo Ossolano, erbe aromatiche q.b. (rosmarino, salvia, pepe, sale), olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Prendere il lardo, tagliarlo a fette sottili e disporlo su di un tagliere per batterlo al coltello fino ad ottenere un composto simile ad un paté. Aggiungere ca. 1 dl di vino bianco ed una manciata di trito di erbe aromatiche, amalgamando il tutto e lasciando riposare almeno 12 ore in frigo. Procedere con la cottura del riso in modo tradizionale, con una base di cipolle e olio d'oliva dove tostare il riso. Al momento opportuno sfumare il tutto con del vino bianco, lasciare evaporare e proseguire la cottura con l'aggiunta del brodo di carne. Dopo 15/18 minuti aggiungere una cucchiaiata di composta al lardo per ogni persona, proseguendo con la cottura. Al termine mantecare con una noce di burro. Servire molto caldo, avendo cura di scaldare anche il piatto, infine guarnire con foglie di rosmarino a fantasia.

La Taverna del Mago Viale Azari, 94 - 28922 Verbania Pallanza, Tel 0323/50.54.44 latavernadelmago.it

20/30 Euro

lunedì a cena

nazionale / creativa

9.30 - 15.30 / 18.30 - 01

serate enogastronomiche

Un ambiente tranquillo caldo ed accogliente, propone una cucina tradizionale che spazia, per la ricerca del prodotto, su tutto il territorio italiano. Prodotti di qualità e molto ricercati sono uno dei punti di forza del locale, che propone quotidianamente menu diversi, assemblando le paste fresche, le carni - rigorosamente di razza piemontese - cucinate sulla pietra lavica o proponendo il ricercato filetto di struzzo servito al tavolo e cucinato sulla pietra ollare. Questi, insieme alla vasta gamma di salumi e formaggi proposti o la gran varietà di dolci sopraffini, fanno in modo che il locale sia un sicuro punto di riferimento per la cucina d'autore e il mangiar bene. È inoltre un wine bar con innovativo impianto all'azoto, in grado di offrire le migliori degustazioni al calice, seguendo la carta degli oltre 130 vini presenti nella cantina di proprietà. Anche le birre, rigorosamenre artigianali ed italiane, fanno parte della selezione. Frutta e verdura sono in gran parte raccolte dal fornito orto di famiglia, a garanzia della loro genuinità. Nell'ampio cortile, dove è possibile cenare e pranzare in tranquillità, si può godere della musica dal vivo.

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fragole con Riso venere allegamberi al bacon

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 100 gr di riso venere, 200 gr di fragole, 1 Kg di gamberi, 1 fettina di bacon per ogni gambero, 1 bicchiere di vino rosso, glassa di aceto balsamico q.b., olio extravergine d'oliva q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... Pulire e tagliare le fragole a fettine e sistemarle in una casseruola con un filo d'olio, saltarle ed aggiungere il riso venere. Sfumare con il vino rosso e cuocere il riso per 18 minuti aggiungendo un po’ d'acqua di tanto in tanto, salare e, a cottura ultimata, sistemare il riso in coppette di alluminio lasciando raffreddare. Nel frattempo pulire i gamberi rimuovendo solo il guscio delle code ed avvolgere queste ultime con il bacon. Cuocere i gamberi in forno a 180° fino a che saranno ben dorati. Ultimata la cottura sfornare i gamberi e presentarli assieme al riso nei piatti aggiungendo la glassa di aceto balsamico.

Ristorante-Vineria L'Antichissima Via Portis - 10034 Chivasso (TO) - Tel 011/91.72.000 lantichissima.it

30/40 Euro

martedì

creativa

12 - 14.30 / 17 - 01

vendita vino

Nasce otto anni fa in un angolo privato del ridente paese di Chivasso, dall'idea di un oste che con passione ha dato forma ed anima a questo locale, cedendo al suo sogno ed alla sua fantasia. Un luogo oltre il tempo, un rifugio ove al viandante ed al curioso sarà possibil trovar ristoro e scoperta; culla dei piaceri della buona cucina e del sapore prezioso di un buon pasto consumato tra le sue mura. Un ambiente accogliente che con brio e dolcezza delizierà i palati, con sapori particolari e sempre nuovi che nascono dal genio e da un'alchimia che sa associare in modo particolare i preziosi doni della tavola. Ad ogni pasto si può assaporare dell'ottimo vino presente nella fornitissima cantina, che accompagnerà gli ospiti nel tardo dopocena, momento in cui il locale si trasforma in osteria cullandoli nel viaggio verso la notte con un buon bicchiere e deliziosi dessert. Un calendario di degustazioni alla ricerca dei sapori d'Italia e la possibilità di organizzare occasioni di festa, compleanni e cene a tema.


Risòtt giald con òss bus in gremolada Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 1 ora 20 minuti (esclusa cottura brodo) Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Riso: 350 gr di riso carnaroli, 50 gr di burro, ½ bicchiere di vino bianco, ½ cipolla, Grana Padano q.b., 1 bustina di zafferano; Condimento: 300 gr di garretto di manzo, 1 ginocchio di vitello, 3 carota, 1 cipolla + ½, 2 costa di sedano, 4 ossibuchi posteriori di vitello, 50 gr di burro, farina q.b., 1 bicchiere abbondante di vino bianco, prezzemolo q.b., scorze di limone q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Condimento: preparare il brodo con 2 L d'acqua, il garretto di manzo, il ginocchio di vitello, 1 carota, 1 costa di sedano ed 1 cipolla (precedentemente mondate), lasciando sobbollire dolcemente il tutto per ca. 2-3 ore. Nel frattempo, incidere il nervo degli ossibuchi e infarinarli. In una padella far sciogliere il burro e rosolarvi gli ossibuchi, girarli una sola volta e salarli. Aggiungere un trito fine di carote, sedano e cipolla (rimasti), spruzzare con il vino bianco e, dopo 2 min, aggiungere un mestolo di brodo, abbassare il fuoco e coperchiare. Far cuocere a fuoco lento per ca. 1 ora, girando almeno due volte gli ossibuchi e controllando che non si asciughino troppo. Verso la fine della cottura aggiungere del prezzemolo e delle scorze di limone (gremolada; se gradita, anche qualche fettina d'aglio). Al termine della cottura la salsina dovrà risultare cremosa; Riso: in una casseruola far tostare il riso con metà burro ed un trito di cipolla. Sfumare con il vino e terminare la cottura con il brodo aggiungendo lo zafferano. Mantecare con burro e un'abbondante manciata di Grana Padano; Piatto: impiattare il riso in una fondina profonda, adagiarvi sopra l'ossobuco con la sua salsa, aggiungere una manciata di prezzemolo e servire.

Hosteria de la Busecca Via Barni, 15 - 20019 Seguro di Settimo Mil. (MI) - Tel 02/33.51.40.71 hosteriadelabusecca.it

30/40 Euro

sabato a pranzo / domenica

locale

12 - 14.30 / 17.30 - 22.30

saletta privata / degustazioni

Nel lontano 1900, tra le campagne della provincia, c’era una stalla che col passare del tempo si trasformava in una falegnameria. A distanza di un secolo, la passione, il coinvolgimento e l’amore per l’enogastronomia fanno nascere l’Hosteria; un luogo nato per poter degustare e rivalutare i piatti tradizionali della cucina meneghina e i vini del territorio, famosi in tutto il mondo. Immancabile la grande selezione di salumi tradizionali, nonchè la busecca, il risotto alla milanese e l’ossobuco. L'atmosfera è quella della vecchia cantina, accompagnata da un moderato sottofondo di musica soft. Un locale accogliente, completamente climatizzato e diviso in due sale. L’Hosteria è stata pensata per eccellere non solo negli spazi e negli arredi, ma anche negli eventi e nelle serate culturali.

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Zuppa di pesce in trasparenza Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 25 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 200 gr di gamberi di fiume, 200 gr di pesce persico, 200 gr di luccio, 200 gr di anguilla, 200 gr di lavarello, 200 gr di porri, 300 gr di pomodori, 40 gr di olio extravergine d'oliva (tipo Garda D.O.P.), 200 gr di vino bianco, 2 L di fumetto di pesce, prezzemolo q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire tutto il pesce eliminando il più possibile le lische (teste, code, pinne e lische verranno utilizzati per la preparazione del fumetto). Tagliare i filetti a piccoli pezzi e mettere tutto a marinare con il vino bianco. Intanto pulire i porri, tagliarli a julienne ed appassirli in una pentola calda con dell'olio. Unire il pesce tolto dalla sua marinatura, bagnare con il fumetto e cuocere per 15 min. A cottura ultimata regolare di sale e pepe, guarnire con il pomodoro tagliato a cubetti ed il prezzemolo trito, infine servire calda con delle bruschette all'aglio.

Antica Cascina San Zago Viale dei Colli, 13 - 25087 Salò (BS) - Tel 0365/42.754 anticacascinasanzago.it

45/55 Euro

lunedì a cena / mercoledì

nazionale / internazionale

12 - 14 / 19.30 - 22

centro congressi

Nasce nel 1600 sulla collina che sovrasta Salò, in un luogo da dove si può godere di un fantastico panorama verso le verdi colline e la distesa azzurra del lago. In origine era un convento, successivamente abbandonato, per essere poi ristrutturato dall'attuale proprietario nel pieno rispetto dello stile e dei materiali dell'epoca. La cascina ha mantenuto l'aspetto rustico della costruzione originaria, con i muraglioni esterni in pietra a vista, uno splendido chiostro con coperture in legno e grandi saloni con volte decorate. Anche l'arredo è stato scelto in funzione dell'aspetto originale, soprattutto per la zona osteria composta da vecchi tavoli e lampade tipiche del secolo scorso. Si divide in quattro zone: la prima, dove si possono organizzare banchetti di ogni tipo, matrimoni, anniversari e battesimi, con capienza per oltre 200 persone; la seconda, ospita un raffinato ristorante con servizio alla carta che propone una cucina internazionale e piatti tipici regionali; vi è poi l'osteriaenoteca che vanta una cantina con circa 450 etichette, da quelle locali e regionali a quelle nazionali ed internazionali; per concludere vi sono anche delle esclusive salette per cene o banchetti più intimi e discreti.


Spaghettoni del mediterraneo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 1 kg di cozze, 300 gr di pesce Spada in una fetta, 50 gr di mandorle, 320 gr di spaghettoni, 1 spicchio d'aglio, prezzemolo q.b., ½ bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... Pulire bene i molluschi sotto l'acqua corrente e lasciarli spurgare. In una pentola alta e larga far aprire le cozze ed eliminarne i gusci. Tagliare a dadini la fetta di pesce Spada, preparare un fondo con l'aglio ed il prezzemolo tritati e rosolare il tutto in un'ampia padella con un filo d'olio. Aggiungere infine le cozze e sfumare con il vino bianco. Nel frattempo far cuocere la pasta, scolarla e saltarla in padella con le cozze ed il pesce Spada; verso la fine aggiungere le mandorle precedentemente tagliate a fettine. Una volta preparato il piatto, aggiungere una manciata di prezzemolo fresco appena tritato ed il piatto è pronto per essere servito. Consigli: per assaporare il gusto intenso di questo piatto marinaro, si consiglia un vino bianco di carattere come il Grillo di Sicilia.

Ristorante Il Grecale Via S. Francesco d’Assisi, 2 - 20122 Milano - Tel 02/89.05.66.61 ilgrecalemilano.it

25/40 Euro

domenica

casereccia / specialità pesce

11.30 - 14.30 / 19 - 22.30

terrazza estiva / serate a tema

Il ristorante, che si trova nel cuore di Milano, è oggi un’energica ventata di Mediterraneo, di sapori, profumi e colori del Sud, interpretati con sobrietà ed eleganza. Giuseppe Palermo, titolare e colonna del ristorante, insieme ai suoi soci ha deciso di fare arrivare la buona cucina, soprattutto quella di mare, sulle tavole dei milanesi con una filosofia improntata all’armonia dei sapori e all’espressione originale di piatti della tradizione. In cucina, Maria Grazia, cuoca siciliana di grande esperienza e dal piglio risoluto, conferisce ai piatti uno stile unico; da non perdere, il suo prelibato Cous Cous alla Marinara, in cui il pesce, rigorosamente quello disponibile nei nostri mari (in arrivo sempre fresco da Mazara del Vallo), si fonde magistralmente con il sapore della semola di grano duro. Nord e Sud si incontrano nel piatto se si sceglie di assaggiare il pesce abbinato alla polenta, mentre i tipici sapori meridionali danno il meglio di sé nelle Orecchiette allo Scoglio, con frutti di mare interi. La cantina del ristorante è ben fornita e accanto alla linea tradizionale sfoggia una ricca linea bio. L’ambiente del Grecale è volutamente sobrio e delicato, per sottolineare la natura elegante e solare del ristorante. Tutti i principali materiali usati provengono dalle regioni del Meridione, scelti per riprodurre la filosofia culinaria anche nello spazio materico.

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Cavatelli al "Faro" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 250 gr di farina di grano duro, 150 gr di farina di grano tenero, 1 pizzico di sale, acqua tiepida q.b., farina di semola q.b.; Condimento: 100 gr di calamaretti, 100 gr di code di scampi sgusciate, 150 gr di vongole, 3 cucchiaini di bottarga, 1 spicchio d'aglio, 1 manciata di prezzemolo, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: disporre la farina a fontana sul tavolo, aggiungere dell'acqua fino ad ottenere una pasta elastica, un pizzico di sale e lavorare per almeno 10 min. Lasciar riposare per ca. mezz'ora. Stendere una sfoglia alta ca. 4 mm e tagliarla nel senso del lato più lungo, formando delle strisce da 3 cm di larghezza. Aiutandosi con della farina di semola, per evitare che la sfoglia si attacchi, sovrapporre 4-5 strisce e tagliarle verticalmente per ottenere dei piccoli rettangoli della stessa dimensione. Successivamente prendere ogni rettangolo e, sulla spianatoia, procedere con la "cavatura", ovvero schiacciare e strisciare la pasta con tre dita (come quando si arrotola un foglio di carta e, nel rilasciarlo, lo stesso torna piatto ma con i bordi curvi); Condimento: pulire tutto il pescato, in particolare i calamaretti, dai quali con gli scarti si ricaveranno due tazze di brodo (mettere carapace e quant'altro a bollire con dell'acqua). In una padella capiente soffriggere l'aglio con 4 cucchiai d'olio e, appena imbiondito, unire il pescato (esclusa la bottarga). Prima di aggiungere il brodo per la cottura, salare poco, pepare ed unire del prezzemolo tritato (termine cottura ca. 10-12 min); Piatto: cuocere i cavatelli al dente in una pentola con abbondante acqua salata. Una volta scolati, saltarli direttamente in padella con il pescato e spolverare con la bottarga, continuando a rimestare. Servire subito.

Ristorante Il Faro Via Marco D'Oggiono, 6 - 20123 Milano - Tel 02/58.10.41.07 ilfarodimilano.com

40/50 Euro

lunedì / domenica a cena

mediterranea

12.30 - 14.30 / 19.30 - 23.30

a richiesta serata sarda

In un contesto rinnovato da poco, il locale, elegante e curato, offre uno stile tutto particolare che ricrea quegli ambienti di marina dove gusto e qualità - del pesce soprattutto - lasciano scoprire sapori intensi. Una cucina ispirata al Sud, ma che non dimentica l'importanza di piatti nazionali e locali. Per effetto, la carta dei vini è davvero specializzata.


con Tortelli di castagne ripieno di verza e toma Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 7 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 100 gr di farina di castagne, 230 gr di farina "00", 2 uova; Ripieno: 1 verza piccola, 150 gr di toma piemontese, olio extravergine d’oliva q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: 1 noce di burro, salvia q.b., formaggio grattugiato q.b..

Vi consiglio di... Pasta: mescolare le due farine ed impastarle con le uova, due prese di sale ed un bicchiere di acqua tiepida. Quando l’impasto risulta liscio e morbido, coprirlo con un panno e lasciarlo riposare per 30 min; Ripieno: lavare la verza e tagliarla a pezzettini. Far scaldare un filo di olio d’oliva e saltare la verza per un paio di minuti, in modo che rimanga comunque croccante. Tagliare a cubetti di ca. 1 cm per lato la toma piemontese; Piatto: stendere la pasta in 2 sfoglie sottili di uguali dimensioni. Distribuire sulla prima sfoglia, a distanza regolare, un cucchiaino delle verze croccanti ed un cubetto di toma. Spennellare con un velo d’acqua attorno alla farcia, coprire con la seconda sfoglia e fare aderire le due sfoglie con la pressione delle dita. Con l'aiuto di un un coltello tagliare dei tortelli di forma quadrata e lessarli in abbondante acqua salata bollente. Scolarli e saltarli velocemente in padella con burro fuso, salvia e formaggio grattugiato.

Hostaria Tre Re Via Togliatti, 47 - 27051 Cava Manara (PV) - Te4l 0382/55.39.49 349/86.48.151

25/35 Euro

lunedì e mercoledì a cena

locale

12 - 14 / 17.30 - 21.30

pasta fatta in casa

Nasce dal desiderio di Carlo Abbiati di inseguire un sogno: aprire un’attività di ristorazione, nata e pensata per dare e ricevere soddisfazione e gratificazione. Nella sua filosofia porta i sapori e i profumi della sua terra: il riso, le rane, la pasta di salame, le verze e i “luartiis” della bassa Lombarda. Sapori e profumi che impreziosiscono i piatti della tradizione; memorie d'infanzia delle prelibatezze preparate dalla nonna e poi perse di vista. Ecco la scelta di riproporre sapori come il “pestafasoeu” (tortino di fagioli), “risòt cui bzì” (risotto con le ortiche), “rűsűmaà” (zabaglione pavese) e tanti altri, ovviamente riadattati e alleggeriti, laddove necessario, per allinearli all’evoluzione del gusto e dei costumi alimentari. I viaggi in Italia e all’estero hanno rafforzato il senso di intendere la cucina, basato sui profumi e sapori delle stagioni. “Sűc e melòn a la so stagiòn” (zucche e meloni ognuno alla loro stagione) è un proverbio molto noto, un invito alle persone a prendere atto che ci sono stagioni diverse (nella vita come nell’anno), ognuna con le sue caratteristiche. Quindi, garanzia di freschezza e soddisfazione nei piatti serviti.

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Spaghetti bottarga e vongole Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti/ 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 360 gr di spaghetti, 400 gr di vongole veraci, 30 gr di bottarga di muggine grattugiata, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, ½ spicchio d’aglio, sale q.b..

Vi consiglio di... Con l'aiuto di una insalatiera capiente e di uno scolapasta sciacquare le vongole sotto l'acqua corrente per almeno 20 min. Rigirarle con un cucchiaio di legno o con le mani e ripetere l'operazione più volte fino a che non si vedrà più sabbia nell'insalatiera. In una padella versare un cucchiaio d'olio e far rosolare l'aglio fino a farlo imbiondire. A questo punto inserire nel tegame le vongole veraci ed abbassare il fuoco al minimo, controllandole e girandole fino a quando non saranno tutte aperte. Contemporaneamente far bollire l'acqua per la pasta e una volta cotta scolarla sufficientemente al dente. Saltarla nella padella delle vongole e versare il tutto in un piatto da portata aggiungendo la bottarga grattugiata e un filo di olio extravergine d'oliva.

Ristorante Al Passatore Via Lungolago, 30 - 21100 Varese - Tel 0332/32.01.14 alpassatore.eu

30/45 Euro

martedì

sarda / mediterranea

12 - 14.30 / 19.30 - 22.30

pranzi e cene all'aperto

Sito tra le colline varesine e la sponda orientale del lago di Varese, a poca distanza dall’uscita dell’autostrada dei laghi, il ristorante unisce la dolcezza del paesaggio e l’ottima ubicazione alla qualità della sua cucina. Gesuino Garau, aiutato dalla moglie Annalisa e dai fratelli Antioco e Gino, vi farà gustare una ricca gamma di piatti tipici della Sardegna. Varie specialità di pesce di mare, un’ampia scelta di primi, di carni e un prelibato carrello di dolci, il tutto accompagnato dai migliori vini italiani e francesi. Aperto tutta la settimana, pranzo e cena, ad eccezione del martedì, non è solo meta ottimale per le famiglie, le coppie o i gruppi di amici in cerca della buona cucina, ma anche l’ambiente ideale sia per le colazioni di lavoro che per tutti quei pranzi con cui si vuole festeggiare i lieti eventi familiari. In particolare il ristorante è specializzato nei banchetti di nozze, per i quali propone ottimi menu dagli antipasti sino alle splendide torte nuziali, capaci di soddisfare tutti i gusti.


Celentani con gorgonzola e mortadella Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 350 gr di celentani, 150 gr di gorgonzola (dolce o piccante a piacere), 100 gr di mortadella (in un'unica fetta), 50 gr di burro, sale grosso e fine q.b., noce moscata q.b..

Vi consiglio di... Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Nel frattempo tagliare a striscioline sottili la fetta di mortadella. In una padella, a fiamma bassa, sciogliere il burro con il gorgonzola, aggiungere la noce moscata ed un pizzico di sale se necessario. Unire successivamente la mortadella e mescolare bene, affinché il condimento risulti omogeneo. Appena la pasta sarà cotta, scolarla, saltarla in padella con il condimento a fiamma vivace per un minuto e servire.

Trattoria Le Maristelle Via Valcamonica, 3 - 20126 Brescia - Tel 030/37.38.820 trattorialemaristellebrescia.com

20/40 Euro

domenica (aperto su prenot.)

regionale

12 - 14 / 19 - 21.30

banchetti e pranzi di lavoro

La Trattoria è situata in una delle principali arterie di accesso alla città, si trova nelle vicinanze del centro storico cittadino, a ridosso della tangenziale Ovest. Un locale elegante e confortevole, dotato di ampio parcheggio privato. All'interno la riservatezza della conduzione famigliare accompagna nell’accogliente sala da pranzo e, durante la bella stagione, nella quiete del pergolato esterno ben protetto dai rumori del traffico e dagli sguardi indiscreti. La cucina tipica bresciana è di casa, ma la cucina nazionale non viene sicuramente trascurata, entrambe interpretate con cura e presentate con raffinatezza. L'originalità del locale e l'alta qualità delle materie prime usate nella preparazione dei piatti, unita alla preparazione artigianale rivolta sempre alla ricerca degli antichi sapori, lo rendono ideale. Per i pranzi di lavoro il menu fisso è ben assortito, mentre per cene raffinate, banchetti, feste di compleanno e ricorrenze varie è possibile, per l'occasione, anche riservare l'intera sala da pranzo che dispone di un massimo di 55 coperti all'interno e 40 nel pergolato esterno. Sempre pronti a deliziare con le specialità dello chef che solo qui è possibile trovare.

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al Ravioli di branzino profumo d'arancia

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 170 gr di farina, 1 uovo; Ripieno: 1 branzino eviscerato da 500 gr, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: ½ cipolla, 20 gamberetti, ½ L di panna, ½ bicchiere di spremuta d'arancia, scorza d'arancia q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare gli ingredienti secondo il metodo classico aggiungendo un po’ d'acqua se necessario, fino ad ottenere un morbido impasto. Lasciare riposare per mezz'ora; Ripieno: cuocere il branzino al vapore per ca. 15 min. Togliere la pelle e le lische e metterlo nel frullatore con un po’ di olio, sale e pepe fino ad ottenere un cremoso patè; Condimento: rosolare in un filo d'olio la cipolla tritata. Appena dorata aggiungere i gamberetti tritati a crudo, il succo e la scorza d'arancia e far cuocere per 5 min. Infine aggiungere la panna, il sale ed il pepe; Piatto: stendere una sfoglia sottile e ritagliare 24 dischi, riempirli con il ripieno e piegarli a metà premendo bene lungo i bordi. In una pentola con abbondante acqua salata lessare i ravioli per ca. 4 min e, a cottura ultimata, posizionarne 6 per piatto aggiungendo la salsa e decorando con fettine d'arancia.

Ristorante-Pizzeria Terrazza Manzotti Piazza Libertà, 4 - 24040 Canonica d’Adda (BG) - Tel 02/90.94.048 terrazzamanzotti.it

25/45 Euro

martedì

regionale / creativa

12 - 14.30 / 19 - 24

veranda sul fiume

È un locale storico affacciato sul fiume Adda che offre un incantevole panorama, nel quale spicca la maestosa villa Melzi d’Eril. Si suddivide in diverse sale, tutte molto accoglienti: la veranda principale con vista sul fiume, la sala interna con il forno a legna, la verandina più intima e raccolta, infine l'estiva, ampia e piacevole terrazza all’aperto. Si possono gustare ottime carni alla griglia come tagliate, fiorentine e filetti, prelibati piatti di pesce, anche crudo, sempre freschissimo, una vasta scelta di pizze sfiziose, deliziosi dolci fatti in casa ed una lista di vini selezionati. Nella stagione invernale offre tipici piatti della tradizione bergamasca come i casoncelli ed il coniglio con polenta. A completare il locale c'è il lounge bar, ideale per il piacere di un ricco aperitivo e per trascorrere il dopo cena con serate live music. Disponibile per ogni occasione: pranzi di lavoro e cene aziendali, eventi, ricevimenti di nozze, cresime e comunioni con menu personalizzabili in base alle proprie esigenze. Il titolare Francesco ed il suo esperto staff sono sempre a disposizione per accogliere e viziare la clientela che ama la buona cucina.


Crespelle ai porcini Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone Crespelle: 100 gr farina, 2 uova, 1 bicchiere e mezzo di latte, sale q.b., 50 gr burro; Ripieno: 400 gr di robiola, 300 gr di funghi porcini; Condimento: 1 spicchio di aglio, ½ L latte, 30 gr di farina, 30 gr di burro, prezzemolo tritato q.b., ½ bicchiere vino bianco, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Crespelle: mescolare farina, uova, latte e sale. Amalgamare con una frusta fino ad ottenere un composto fluido, ma non cremoso. Scaldare in una padella antiaderente una noce di burro e versare un mestolino di crema preparata. Appena scottata rigirarla facendola scivolare su un piatto, rimettendola nella padella sul lato non cotto. Proseguire nella preparazione fino a esaurimento della crema preparata; Ripieno: tagliare e tritare i funghi. Raccoglierli in una ciotola, aggiungere la robiola e amalgamare con un cucchiaio rendendo il composto cremoso. Condimento: far rosolare l'aglio con il burro in una padella. Appena imbiondito eliminare l'aglio, unire la farina, il vino e il latte ed insaporire con un pizzico di sale e di pepe. Fare addensare sul fuoco per 10 minuti; Piatto: in ogni crespella spalmare con un cucchiaio il ripieno nella metà bassa. Ripiegare prima a metà poi nuovamente a metà, ottenendo un ventaglio. Imburrare una pirofila e sistemarvi le crespelle farcite. Versare sulle crespelle il condimento e fare gratinare per 30 minuti in forno a 180°. Servire ancora calde.

Ristorante Capanna Vittoria Loc. Alpe Giumello, 15 - 23831 Casargo (LC) - Tel 0341/84.01.64 capannavittoria@libero.it

15/50 Euro

martedì

locale

09 - 22

terrazzo belvedere

Le origini risalgono a più di un secolo fa, ma la storia dell’attuale gestione si dipana in una lasso di anni che va dal 1966 al 2008, quando Daniele e Renza ritornano, accolti dagli abitanti. Riprende la tradizione gastronomica, arricchita di nuovi piatti e impreziosita dalla pasticceria della moglie Renza. La cronaca registra la presenza del famoso Premio Nobel della Fisica Frank Powel, ivi deceduto il 9 agosto 1969: una caratteristica panchina lo commemora. L’Alpe Giumello si trova in Valsassina, dista da Milano 80 km. Una strada asfaltata comoda e ben tenuta conduce direttamente alla Capanna Vittoria. Nei dintorni si raccolgono gustose castagne e funghi prelibati. Dispone di un ampio terrazzo-belvedere-sala da pranzo, riparato da una moderna tenda d’estate. La capienza è di 110 posti all’interno e di 100 sul terrazzo. Si organizzano pranzi di matrimonio, convegni culturali e gastronomici tipici con castagnate e selvaggina.

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Risotto agli asparagi e miele Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 350 gr di riso Carnaroli o Arborio, 200 gr di asparagi freschi, 1 scalogno, 1 bicchiere di vino bianco, 2 cucchiai da minestra di miele di acacia, burro e parmigiano q.b., 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, brodo vegetale q.b..

Vi consiglio di... Fare sbollentare gli asparagi già puliti per 5 minuti, scolarli e farli raffreddare sotto abbondante acqua fredda. Se necessario privarli della pellicina che li ricopre e tagliarli a tocchetti lasciando integra qualche punta per la decorazione. Fare soffriggere in poco olio e burro, lo scalogno e un asparago frullati nel mixer. Aggiungere successivamente il riso, farlo tostare con un cucchiaio di miele fino a renderlo lucido, bagnare con il vino bianco ed aggiungere gli asparagi. Procedere la cottura del riso bagnando con brodo bollente per 15 minuti. Togliere dal fuoco e mantecare con burro, parmigiano ed il restante miele. Decorare il piatto con delle punte di asparagi e servire.

Trattoria Esterino Via IV Novembre, 35 - 22029 Uggiate Trevano (CO) - Tel 031/94.88.29 348/87.45.426

12/25 Euro

domenica

locale / regionale

06 - 20

specialità spagnole e portoghesi

Si trova ad Uggiate Trevano, in provincia di Como, sul confine con la Svizzera. È più di mezzo secolo che offre un buon ristoro a molti operai, impiegati e gente di passaggio. La zona circondata da boschi, valli e colline ha un passato poco tranquillo per il fatto che è stata battuta dal contrabbando fino agli anni ottanta. Ma "l'abito non fa il monaco", infatti la cordialità e l'allegria non si sono persi, soprattutto in questo locale, grazie alla buona volontà di Graziella e Mattia. Da ormai un anno ad oggi si cerca di mantenere le tradizioni della zona e della vecchia gestione, di fatto il nome è quello di sempre. Oltre alla cucina tipica locale a pranzo (anche menu fisso), il ristorante offre qualche specialità spagnola e portoghese come paella e bolignos di baccalà, oltre alla possibilità di organizzare cene private, banchetti e rinfreschi.


Lanica con cozze ripiene alla barese Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 1,2 kg di semola di grano duro, 500 gr d'acqua, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva; Condimento: 3 kg di cozze fresche, 500 gr di mollica di pane pugliese raffermo, 150 gr di pomodori ramati, 1 kg di pelati, 2 uova, 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 20 gr di Parmigiano grattugiato, 20 gr di pecorino grattugiato, 1 mazzetto di prezzemolo, 2 spicchi d'aglio, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare tutto insieme e lavorare il panetto ottenuto con la sfogliatrice, quindi formare la lanica (tagliatelle di semola senza uova); Condimento: ammollare il pane in acqua per ca. 10 min, strizzarlo bene ed aggiungervi i pomodori ramati (spellati e tritati), il Parmigiano, il pecorino, metà prezzemolo ed 1 spicchio d'aglio tritati, le uova, sale e pepe a piacere. Mescolare bene l'impasto affinché sia omogeneo. Nel frattempo, con l'aiuto di un coltellino, aprire le cozze (tenerne 4-5 per porzione sgusciate), riempirle con il pane e legarle con lo spago da cucina. In un'ampia padella dal bordo alto rosolare 1 spicchio d'aglio con l'olio rimasto, aggiungere i pelati, insaporire con prezzemolo tritato, sale e pepe e cuocere per 10 min. Nel sugo ottenuto sistemare le cozze ripiene assieme a quelle sgusciate e cuocere per altri 10 min; Piatto: in una pentola con abbondante acqua salata cuocere al dente la lanica. Togliere lo spago alle cozze e, appena pronta, saltare la pasta nel condimento lasciandola insaporire. Formare delle porzioni in fondine per adagiarvi le cozze ripiene ed il sugo e servire.

Trattoria La Barca Via A. Ratti, 54 - 20017 Rho (MI) - Tel 02/93.03.976 trattorialabarca.it

30/45 Euro

martedì

mediterranea

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

area fumatori

Papà Franco e mamma Elena, fondatori del locale, hanno lasciato posto ai figli per portare avanti la tradizione: Domenico cuoco, pasticcere e sommelier, mentre Andrea fa il sommelier in sala e Giuseppe lo chef executive. Con loro, lo staf formato da Stefano, Antonio, Fabio e Diego in sala, mentre Matteo, Francesco, Cristina e Felix aiutano in cucina nel preparare pranzi e cene da non dimenticare. Un ambiente semplice ed elegante. L'approvvigionamento è curato direttamente dal personale che si reca al mercato del pesce di Milano: arrivi da Mazara Del Vallo, Olbia, Manfredonia, Gallipoli e Trieste. Le ostriche utilizzate sono le deliziose "fines de Claire" verdi, le "spécial Muirgen", le "Marennes-Oleron" e le "Tsarskaya". Una cucina di tipo "espresso", che prevede il rispetto dei tempi di preparazione e regala gusti unici ed intensi.

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La via del tocc Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti/ 1 ora e 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 30 persone 15 L di acqua, 3 kg di farina gialla, 3 manciate di sale, 6 kg di burro, 7 kg di formaggi nostrani.

Vi consiglio di... Il "tocc" è una delle più antiche specialità di Bellagio e si chiama così perché si prepara e si mangia con le mani. Far bollire l'acqua, versarvi il sale, attendere che riprenda il bollore e far cadere la farina a pioggia, lentamente, sempre mescolando con il cucchiaio di legno, facendo attenzione che non si formino grumi (il procedimento è quello della polenta classica). Cuocere per circa un'ora e mezza sempre mescolando con l'apposito bastone di legno e sollevando la polenta dal basso verso l'alto; sarà cotta quando inizierà a staccarsi dai bordi. A questo punto inserire anche il burro ed i formaggi, mescolando finché non si sarà amalgamato tutto ed impiattare. Consigli: si può accompagnare il piatto con missultin, gallina bollita fredda o costine di maiale.

Ristorante La Madonnina Via per la Madonnina, snc - 22030 Barni (CO) - Tel 031/96.51.48 ristorantelamadonnina.it

20/35 Euro

aperto tutti i giorni

regionale

12 - 14.30 / 19 - 23

giard. estivo / serv. elicottero sposi

Vale proprio la pena percorrere il tratto di strada carrozzabile che da Barni, attraverso un bosco lussureggiante, dalla primavera all'autunno, porta a questo ristorante. La struttura, bella e molto curata, si inserisce armonicamente nello spazio circostante e grazie alla naturale posizione del monte gode di uno straordinario belvedere. Appaiono in tutta la loro bellezza infatti, il braccio del lago di Como che da Bellagio si allunga a Lecco e le Grigne, poste di fronte. Lo splendido giardino che circonda il ristorante dispone di suggestivi angoli in armonia con il paesaggio circostante, come la terrazza che si affaccia sul lago da dove si gode una meravigliosa vista, le coloratissime aiuole fiorite, la cappella con la madonnina e tantissime altre vedute da dove si possono scattare bellissime fotografie. Dalla cucina, tipica regionale, vengono sfornati numerosi piatti; sicuramente il suo forte è il “tocc”, nelle sue varianti (con missultin, con gallina bollita o con le costine di maiale), molto buoni anche i dolci come la torta miascia ed il paradel. Una selezione curata di vini e liquori, tra cui il caratteristico ragel (vino rosso, liquori vari, frutta e spezie mescolati e scaldati nel paiolo del tocc svuotato).


Risotto con le rane Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 45 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Riso: 300 gr di riso Carnaroli, ½ cipolla, ¼ di vino bianco secco, Grana Padano e burro q.b., olio extravergine d'oliva e sale q.b.; Condimento: 1 L d'acqua, 4-5 foglie di alloro, 400 gr di rane, ½ sedano, 1 carota, 1 cipolla, 1 zucchina, 1 costa di prezzemolo.

Vi consiglio di... Condimento: dividere il tronco delle rane dalle cosce. Cuocere per 15 min i tronchi di rana e le foglie di alloro nell'acqua. A fine cottura filtrare il brodo in modo da eliminare le ossa. In un'ampia padella rosolare le verdure pulite e frullate in un filo d’olio, aggiungere le cosce di rana e continuare la cottura con un poco di brodo per 15 min; Riso: in una pentola capiente rosolare la cipolla tritata con dell'olio, aggiungere il riso, tostarlo e sfumare con il vino bianco. Successivamente unire il soffitto di rane e continuare la cottura aggiungendo il brodo un mestolo alla volta. A fine cottura mantecare con burro e Grana Padano e servire.

Trattoria San Giorgio V. Alighieri, 22 - 27020 S. Giorgio di Lomellina (PV) - Tel. 0384/43.008 trattoriasangiorgio.it

20/30 Euro

lunedì /martedì

locale / nazionale

12 - 16 / 20 - 24

menu degustazione

Un viaggio indimenticabile fra i sapori e le tradizioni della Lomellina è ciò che, da più di quarant'anni, si offre in questa trattoria. Semplicità, ricette della tradizione rielaborate per le nuove esigenze di leggerezza, freschezza e qualità dei prodotti sono i criteri sui quali si basa la cucina del locale, per offrire ai propri ospiti i piatti tipici della Lomellina. Una lunga storia e l'esperienza maturata, infatti, fanno parte del pensiero che seguono per non sbagliare e per migliorare costantemente, al fine di proporre una cucina sana e genuina che si articola in vari menu, personalizzabili a richiesta. Un ambiente confortevole e climatizzato, con una sala da pranzo che può arrivare ad ospitare fino a 100 persone.

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Maccheroncini alle zucchine fiorite Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti/ 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 450 gr di maccheroncini, 12 fiori di zucca con zucchine piccole, 2 bustine di zafferano, 1 scalogno piccolo, olio extravergine d'oliva, Parmigiano Reggiano grattugiato q.b., 1 tazza di brodo, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire i fiori di zucca sotto l'acqua corrente ed eliminare eventuali parti guaste. Tagliare le zucchine in piccoli quadratini ed i fiori a listarelle. Tagliare anche lo scalogno, a rondelle piccole, per soffriggerlo in un filo d'olio caldo fino a farlo imbiondire. Unire le zucchine e, dopo ca. 3 min, bagnare con ¾ del brodo preparato in precedenza. Quando si sarà rappreso per la metà, aggiungere i fiori rimestando per bene ed unire lo zafferano, sciolto in precedenza nel brodo rimasto. Mescolare il tutto fino a formare una cremina delicata, da regolare di sale e pepe a piacere. Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata e, a cottura ultimata, saltare in padella con la crema di fiori di zucca. Aggiungere infine del Parmigiano grattugiato e servire.

Antica Osteria del Laghetto Via Festa del Perdono, 4 - 20122 Milano - Tel 02/58.30.74.04 ristorante.laghetto@virgilio.it

30/40 Euro

mercoledì

mediterranea

12 - 14.30 / 19 - 22.30

giardino estivo

Si racconta che il nome sia stato dato dai primi gestori del locale, durante il periodo della costruzione del Duomo, quando ancora le barche arrivavano attraverso il Naviglio e si fermavano nell'attuale Piazza Santo Stefano. Il ristorante è gestito dal 1982 dai fratelli Franco ed Enzo Scrimitore e si presenta oggi con un'atmosfera semplice ma invitante, abbellito da molte piante curate con amore. Un particolare che lo rende ancor più accogliente sono le boiseries in legno lucido che ricoprono le pareti, come si usava nella tradizione di un tempo che ormai sembrava scomparso. Il locale ha circa 90 posti a sedere ed è dotato di una veranda chiusa, che si affaccia sulla sede storica dell'Università degli Studi di Milano. Una cucina radicata nella tradizione mediterranea, con scrupolosa attenzione alla genuinità e freschezza degli ingredienti. Olio, vino e pane del nativo Salento si mescolano con i prodotti ed i piatti della Lombardia, da più di quarant'anni "casa" dei titolari e dello chef Fabrizio. Una selezione di piccoli ma fedeli fornitori, garantiscono la genuinità dei cibi, scelti con attenzione. Si organizzano pranzi e cene per convegni, lauree, compleanni, matrimoni e anniversari, ma che non superino le 35 persone (con menu guidati).


siciliana con Maltagliati allagrattata di ricotta dura Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 300 gr di pasta fresca tagliata in modo irregolare, 1 L di brodo vegetale, 12 fette di melanzane grigliate, 8 pomodorini ciliegini, capperi q.b., ca. 150 gr di salsa di pomodoro, ricotta dura q.b., ¼ cipolla, olio extravergine d'oliva q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... Far soffriggere la cipolla tagliata finemente in poco olio e, nel frattempo, far bollire i maltagliati nel brodo vegetale. Appena la cipollla avrà preso colore versare la salsa di pomodoro, le melanzane grigliate tagliate a metà, i capperi ed i pomodori tagliati in quattro. Far cuocere il tutto finché non sarà pronta la pasta; se necessario allungare la salsa di pomodoro con del brodo. Appena la pasta sarà cotta, preferibilmente al dente, scolarla e aggiungerla nel sugo, amalgamare il tutto e far ultimare la cottura con gli altri ingredienti. Nel frattempo posizionare dei coppapasta al centro del piatto, in modo da potervi mettere dentro i maltagliati. Versare la pasta nel coppapasta o formina circolare, aggiungere un filo d'olio e un'abbondante grattata di ricotta dura. Consigli: servire il piatto ben caldo con del vino bianco corposo.

Ristorante-Pizzeria La Pergola S.S. dei Giovi, 23 - 20080 Zibido S. Giacomo (MI) - Tel 02/90.53.787 ristorantepizzerialapergola.it

25/40 Euro

lunedì a cena

mediterranea / creativa

12 - 14.30 / 19 - 22.30

pergolato estivo

In un antico cascinale, completamente ristrutturato, nasce questo rinomato ristorante, situato a metà strada tra Milano e Pavia, in località Badile. Offre un'atmosfera rustica ed elegante allo stesso tempo, con possibilità di ospitare fino a trecento persone, tra il salone al primo piano e le tre sale indipendenti al piano terra. La cucina, prettamente mediterranea, offre un ampia scelta tra primi piatti di pasta fresca fatta rigorosamente in casa, piatti a base di pesce con arrivi giornalieri, carne argentina alla griglia, pane e dolci di produzione propria. Per gli amanti della pizza, qui si possono soddisfare i desideri più esigenti. Durante la cena o il pranzo non mancheranno i giusti abbinamenti di vino, grazie alla ricca e fornita cantina. Il locale dispone di un meraviglioso pergolato per serate estive, ma soprattutto il sabato sera è dedicato alla musica dal vivo e le serate a tema, mentre il venerdì sera un menu fisso a base di pesce stuzzica i palati più esigenti. Disponibili per cerimonie, eventi, ricorrenze e pranzi o cene di lavoro, con un ampio parcheggio a disposizione della clientela. Riconoscere la qualità, assaggiandola e selezionandola, è la prerogativa per distinguersi e farsi apprezzare.

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Gnôc de la cua Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti/ 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 300 gr di spinaci, 400 gr di farina bianca, 150 ml di latte, 2 uova, 1 cipolla (ca. 100 gr), 100 gr di burro, 200 gr di formaggio misto (formaggella e tipo nostrano), sale q.b..

Vi consiglio di... Lessare gli spinaci e tritarli finemente. Sbattere le uova in una terrina capiente utilizzando una frusta ed unire gli spinaci, la farina setacciata ed il latte fino ad ottenere un impasto fluido e liscio, privo di grumi. Nel frattempo mettere a bollire dell'acqua salata in una pentola abbastanza grande. Tritare la cipolla e soffriggerla con il burro in una padella bassa fino a doratura. Con l'utilizzo di un mestolo prendere una parte dell'impasto e, aiutandosi con un cucchiaio, formare degli gnocchi da gettare direttamente nell'acqua all'inizio della bollitura (è una procedura che richiede un buon impasto - né liquido né solido - oltre ad una manualità e velocità di esecuzione ben calibrate per evitare che gli gnocchi diventino troppo cotti). Quando gli gnocchi vengono a galla, lasciarli bollire per qualche minuto. Scolarli e versarli direttamente nella padella con il burro, aggiungere il formaggio precedentemente tagliato a cubetti e rimestare su fiamma viva finché sarà completamente sciolto. Servire ben caldi.

Osteria Lissidini V. Nazionale, 15 - Loc. Stadolina - 25050 Vione (BS) - Tel 0364/90.61.27 osterialissidini.it

20/30 Euro

mercoledì (no luglio e agosto)

locale

12 - 14.30 / 19 - 21.30

bar / parcheggio

Vione (Viù in camuno) è un comune della Val Camonica e fra i più interessanti centri camuni di origine medioevale. Noto per i recenti ritrovamenti di tombe longobarde, per la conservazione dei "reölcc" (portici), per i resti delle sei torri che difendevano il castello e per la scuola di grammatica (XV-XVII sec.), vive oggi di un turismo sempre più interessante sotto il profilo naturalistico e storico. I tre centri del comune, tra cui la frazione di Stadolina dove si trova l'Osteria, dispongono di un'architettura rustica che si può dire "colta": sono archi e finestre di fine fattura, strutture lignee, forme di edifici secondo volumetrie regolari, unico fenomeno della vallata. In questo contesto si sviluppa questo tipico locale di montagna, dai raccolti coperti, che offre menu della tradizione mescolati sapientemente con ottima selvaggina, erbe e dolci. Alcune proposte sono: risotto tartufo e taleggio, calsù, filetto al teroldego, tagliata alle erbe, crespelle di castagne con gelato o pera martina.


Pattole al burro e salvia Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 8 minuti Livello di difficoltĂ ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 1 kg di patate rosse, 300 gr di farina bianca "00"; Ripieno: 250 gr di spinaci, 125 gr di ricotta, 50 gr di Parmigiano Reggiano, noce moscata q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: 4-5 foglie di salvia, burro q.b..

Vi consiglio di... Pasta: lessare le patate e passarle successivamente con lo schiacciapatate per 2 volte. Impastare le patate con la farina come per gli gnocchi e stendere con il mattarello fino ad ottenere una sfoglia di ca. 3 mm; Ripieno: saltare gli spinaci in una padella antiaderente. Nel frattempo versare nel mixer la ricotta, il parmigiano, la noce moscata, il sale e il pepe. Quando gli spinaci saranno cotti strizzarli, lasciarli sgocciolare in un colino ed aggiungerli nel mixer. Sminuzzate tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto; Piatto: prendere la sfoglia e tagliarla con uno stampo circolare da 7 cm. Riempire ogni disco con il ripieno, chiuderli bene sui bordi ed immergerli in acqua salata bollente cuocendoli come gli gnocchi. Una volta scolati, saltarli in padella con burro e salvia e servire. Consigli: prima di portarli in tavole spolverare con abbondante Parmigiano Reggiano.

Ristorante Da Remo Via Sernovella, 26 - 23878 Verderio Superiore (LC) - Tel 039/51.04.40 daremoverderio@libero.it

35/60 Euro

domenica a cena / lunedĂŹ

casereccia / stagionale

12 - 13.45 / 19.30 - 21.30

serate a tema / giardino estivo

Il ristorante nasce nel 1974 in una villa dei primi del ‘900. Remo, nato a Viadana (MN), la moglie Francesca e i figli, portano avanti le origini, la cultura, la tradizione e la genuinitĂ di una cucina casalinga, con la medesima passione ereditata dallo stesso Remo; da cui prende il nome del ristorante. Le paste fresche fatte a mano e le portate vengono preparate ogni giorno in base a quello che offre la stagione. Porcini, finferli, chiodini nel periodo estivo-autunnale. Tartufi bianchi, carciofi, tortelli di zucca, stufati e brasati nel periodo autunnale-invernale. Asparagi, verdure fresche, aromi e pesce (su prenotazione) nel periodo primaverile-estivo. I dolci e dessert sono rigorosamente fatti in casa. Il tutto accompagnato da una carta vini che comprende un centinaio di etichette.

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Ravioli di pesce persico in crostaal diburropane,e salvia Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 25 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di farina bianca, 50 gr di lievito, 1 uovo, olio extravergine di oliva e sale q.b.; Ripieno: 500 gr di filetti di pesce persico, 200 gr di cipolla, 20 gr di burro, 1 foglia di alloro, ½ bicchiere di vino bianco secco, noce moscata e pepe q.b.; Condimento: burro e salvia q.b..

Vi consiglio di... Ripieno: tagliare la cipolla a bastoncini e farla rosolare in una casseruola con il burro e la foglia di alloro spezzata. Quando avrà preso un colore dorato, aggiungere i filetti di persico, una grattugiata di noce moscata ed il vino bianco. A cottura ultimata lasciate asciugare il fondo di cottura prima di passare il tutto nel mixer, in modo da ottenere un composto omogeneo e di consistenza adatta ad un ripieno; Pasta: impastare gli ingredienti per la pasta in una bacinella lavorandoli a lungo, facendo in modo di ottenere un composto consistente e perfettamente amalgamato. Passarlo alla macchina per la pasta ricavandone una sfoglia di 2-3 mm di spessore; Piatto: con un coppapasta del diametro di 12 cm ricavate dei cerchi di pasta dalla sfoglia. Disporli su un piano infarinato, pennellarli con l’uovo sbattuto, distribuire il ripieno e richiuderli a mezzaluna premendo bene con le dita i lembi affinché non rilascino il contenuto in cottura. Si otterranno 12 ravioli, da passare in acqua bollente salata con l’accortezza dovuta alla dimensione, per poi scolarli dopo 10-12 min dalla ripresa del bollore. Disporre i ravioli a ventaglio, tre per piatto, condirli con burro e salvia e completare con una spolverata di formaggio grattugiato. Consigli: accompagnare con del Riesling dell’Oltrepò Pavese.

Ristorante Le Querce Via Marche, 27 - 22063 Mirabello di Cantù (CO) - Tel 031/73.13.36 ristorantelequerce.com

40/55 Euro

lunedì / martedì

regionale / creativa

12 - 14.30 / 19.30 - 23.30

dehor estivo / meeting aziendali

Dal 1975 all’insegna della continuità e della professionalità, prima con Carla e Riccardo e ora con Catia e Maurizio, la famiglia Luraschi propone ai suoi ospiti una cucina di tradizione e ricerca. Ogni giorno si possono trovare pregiate materie prime ed esperienza nei piatti alla carta, nel business lunch e nel menu degustazione. Ideale per cene a due come per banchetti, ricorrenze, ricevimenti nuziali. Garanzia di qualità, di valorizzazione dei prodotti e della cucina italiana è l’appartenenza all’Unione dei Ristoranti del "Buon Ricordo" da sempre. Ricca la proposta di vini italiani con particolare attenzione ai vini lombardi, toscani e piemontesi. Il grande e meraviglioso giardino, ombreggiato da secolari alberi di querce ed impreziosito di composizioni floreali fa da cornice alla struttura.


Bigoli neri integrali al ragù d'anatra Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 25 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 1 uovo, 3 albumi, 3,5 etti di farina integrale, ½ bicchiere d'acqua; Condimento: 1 costa di sedano, 1 cipolla media, 1 carota, 1 rametto di salvia, 1 etto di burro, 1 bicchiere di olio extravergine d'oliva, 2,5 etti di pelati, ½ kg di macinato d'anatra, sale q.b...

Vi consiglio di... Pasta: versare tutti gli ingredienti su una spianatoia ed impastare, poi inserire il tutto nel torchio e formare i bigoli (devono essere pieni); Condimento: sminuzzare le carote, la cipolla ed il sedano, versare il tutto in una casseruola abbastanza alta assieme all'olio ed il burro e far dorare il tutto a fuoco lento per 15 min. Quando il soffritto sarà ben dorato aggiungere i pelati interi e cuocere per 10 min, successivamente aggiungere il macinato e regolare di sale. Abbassare la fiamma per una cottura lenta, mescolare delicatamente e cucinare il tutto per altri 10 min. Il ragù deve assumere un colore trasparente; Piatto: cuocere i bigoli in abbondante acqua salata, scolarli al dente e servirli nel piatto con abbondante sugo. Consigli: se non è possibile trovare il macinato d'anatra già pronto, si raccomandi al macellaio un macinato molto grosso che deve essere tritato una sola volta. In mancanza del macinato d'anatra si può usare anche quello di manzo o vitello.

Albergo-Trattoria Lovise Via G. Marconi, 17 - 36030 Costabissara (VI) - Tel 0444/97.10.26 trattorialovisedal1893.it

27/35 Euro

lunedì

locale / casereccia

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

albergo / piscina / wi-fi

La trattoria è situata alle porte di Vicenza dove colline e pianure creano un'oasi di calda intimità e relax. Ha saputo trasformare le tradizioni gastronomiche locali in "arte culinaria". Sin dal 1893 il capofamiglia Antonio abbinò l'attività di oste a quella di ristoratore per i primi forestieri di passaggio. In cucina la tradizione è rimasta immutata per gli eccellenti primi piatti, per il baccalà alla vicentina e per le numerose grigliate. La cantina è fornita di vini tipici e pregiati, mentre la cucina offre una vasta gamma di primi piatti fatti in casa tra cui ravioli, fettuccine all'astice, pasta e fagioli, pappardelle con i fegatini e altro. I numerosi secondi piatti al forno tra cui cappone al melograno, faraona alle prugne, capretto o secondi piatti alla griglia tra cui tagliata, filetto e costata sono accompagnati da vari contorni. I dessert della casa, prodotti secondo le tradizioni locali, sono crostate, zabaione con i biscotti, semifreddo al mandorlato o al cioccolato e altro. Il ristorante è composto da cinque sale e un ampio e romantico giardino adatto per ricevimenti o cene all'aperto.

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Fregola con cozze e vongole Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti/ 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 300 gr di fregola, 400 gr di vongole pulite e spurgate, 300 gr di cozze , 1 L di brodo di pesce, 3 spicchi d'aglio, prezzemolo q.b., 50 gr di salsa di pomodoro, olio extravergine d'oliva e sale q.b..

Vi consiglio di... Saltare in padella con olio, aglio e prezzemolo sia le cozze che le vongole, separatamente, per ca. 2 minuti (finché non si aprono) ed aggiungere la salsa di pomodoro. Al termine della cottura sgusciare metà delle cozze e delle vongole. Cucinare la fregola con il brodo di pesce, allo stesso modo in cui si cucina il risotto. Quando la fregola è quasi cotta aggiungere le cozze e le vongole sgusciate con il relativo sughetto al pomodoro. Servire nei piatti aggiungendo le cozze e le vongole con il guscio. Consigli: guarnire con una fetta di pane carasau.

Ristorante Leone & Anna Via Alverà, 112 - 32043 Cortina d'Ampezzo (BL) - Tel 0436/27.68 leoneeanna@gmail.com

60/70 Euro

martedì

tipica sarda

N.D.

N.D.

Il ristorante da Leone & Anna si trova a solo un chilometro dal centro di Cortina sulla strada per il passo Tre Croci. Ambiente rustico e accogliente che propone cucina sarda tradizionale, rappresenta una tappa irrinunciabile per i buongustai. A tavola, una serie di antipastini passatempo accolgono i clienti. Gli spaghetti con la bottarga, i puligioni, i malloreddus ed i tagliolini con l'astice sono solo alcuni dei patti proposti assieme al porceddu con le verdure crude in pinzimonio, aragosta alla catalana, filetto di manzo al cannonau e mirto. Per finire le seadas ed i dolcetti sardi. Ampia carta dei vini pregiati sardi nazionali e internazionali. È gradita la prenotazione.


Risotto mantecato confondizucca,di carciofo e cappone Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti/ 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone Riso: 300 gr di riso, 250 ml di brodo di carne; Condimento: 150 gr di zucca, 150 gr di fondi di carciofo, 100 gr di cappone, vino bianco q.b., Parmigiano Reggiano q.b., 20 g di burro, 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, olio extravergine d'oliva e sale q.b..

Vi consiglio di... Condimento: disossare il cappone, tagliarlo alla julienne e metterlo da parte. Tagliare a pezzi la carcassa e metterla in una padella assieme a carota, sedano e cipolla tagliati a pezzi. Bagnare con del vino bianco, aggiustare di sale e ridurre, infine passare al setaccio il fondo di cottura. Mondare la zucca, tagliarla a pezzi e brasarla in padella con della cipolla ed un filo d'olio. Fare lo stesso con i fondi di carciofo; Riso: in una pentola tostare il riso e bagnarlo con 1 bicchiere di vino, aggiungere il brodo di carne un mestolo per volta e terminare la cottura; Piatto: quando il riso sarà cotto, aggiungere il cappone, la zucca e i fondi di carciofo, rimestare e mantecare con burro e parmigiano. Servire con una fetta di carciofo, un pezzo di zucca essiccata ed un ventaglio di cappone, bordando con il fondo di cottura. Consigli: accompagnare il risotto con vino Dolcetto d'Alba D.O.C..

Ristorante-Pizzeria La Capinera Via Marinoni, 114 - 30030 Pianiga (VE) - Tel 041/46.97.94 lacapinera@libero.it

11/35 Euro

martedì

regionale / creativa

06.30 - 24

dehor / serate a tema

Il ristorante-pizzeria possiede un'ampia sala interna disponibile per cerimonie con 180-200 posti e una saletta intima riservata per situazioni più romantiche. Arredamento classico con tocchi moderni nella tinteggiatura delle pareti e nella presentazione dei piatti. Propone primi piatti e dolci fatti in casa, una vasta scelta di carni alla brace ed un succulento menu di pesce fresco. Inoltre al venerdì serate a tema con piatti delle più svariate tradizioni regionali. È prevista l'apertura di un hotel per il mese di agosto 2010. Il locale dispone inoltre di un giardino estivo con gazebo coperto da 80 posti a sedere.

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Gnocchi di patate al tartufo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti (senza riposo del condimento) / 35 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8 persone Pasta: 1 kg di patate (meglio tipo olandesi), 200 gr di farina bianca "00", 1 uovo, 1 pizzico di noce moscata, 1 pizzico di sale; Condimento: 40 gr di tartufo a pasta bianca "scorzone nero", 500 gr di mascarpone, 200 gr di burro di malga, 30 gr di Grana Padano, 10 gr di latte intero.

Vi consiglio di... Pasta: lavare e mettere le patate, senza sbucciarle, in una pentola con dell'acqua salata e lasciarle bollire. Sbucciarle e schiacciarle su un piano di lavoro ben infarinato. Aggiungere un pizzico di sale, la farina, la noce moscata e impastare il tutto fino ad ottenere un composto compatto ma allo stesso tempo soffice. A questo punto aggiungere l'uovo e impastare ottenendo un impasto senza grumi e compatto; Condimento: sciogliere il burro a bagnomaria, affettare parte del tartufo con l'apposita trifolatrice ed inglobarlo con il burro fuso nel mascarpone. Lasciare riposare almeno due giorni in frigorifero; Piatto: dividere l'impasto in tanti filoni dello spessore di 3-4 centimetri e tagliare gli gnocchi riponendoli su una superficie infarinata. Volendo, praticare le caratteristiche rigature degli gnocchi facendoli scivolare sul retro di una grattugia e lasciarli riposare per 15 minuti. Cuocere gli gnocchi in acqua salata, scolarli quando saliranno a galla e passarli in una padella con il latte, il condimento ed un po' di Grana Padano. Spadellare con attenzione, servire nei piatti e guarnire con il rimanente tartufo. Consigli: utilizzare delle patate a pasta bianca, abbastanza farinose come le olandesi, aiuta nell'utilizzare poca farina ed a fare in modo che gli gnocchi si attacchino meno fra loro.

Antico Casale dei Tre Camini Località Murlongo - 37010 Costermano (VR) - Tel 045/72.00.342 trecamini.it

25/35 Euro

lunedì da novembre a maggio

locale / spec. pesce di lago

12 - 14.30 / 19 - 23

giardino interno ed esterno

Il ristorante è sito in un antico casale del ‘500 nel comune di Costermano (antico insediamento dell'epoca romana), immerso nel verde dell'immediato entroterra del lago di Garda, alle pendici del monte Baldo. Un'atmosfera calda ed accogliente fa da contorno ad una cucina leggera, ma nel contempo curata nella qualità e nella genuinità delle proposte gastronomiche. La cucina rispetta il territorio, la stagionalità e la tradizione, spaziando dagli antipastini di cacciagione, alla pasta confezionata in casa, come pure le carni cotte sulla brace di legna con un menu particolare a base di pesce di lago. Attenzione particolare è dedicata alla selezione dei vini delle più importanti zone di produzione, soprattutto per i rossi più nobili e prestigiosi.


fiolaro con Fettuccine al broccolo lardo croccante e ricotta affumicata

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 5 persone Pasta: 400 gr di farina, 4 uova; Condimento: 1 broccolo fiolaro, 1 cipolla piccola, 3 spicchi d’aglio, 3 fette di lardo (spesse 1 cm e lunghe 20 cm), ricotta affumicata q.b., olio extravergine d’oliva q.b.,sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare farina e uova assieme fino ad ottenere un impasto omogeneo; Condimento: pulire e lavare il broccolo fiolaro tagliandolo a pezzi lunghi ca. 3-4 cm, avendo cura di eliminare la parte finale del gambo perché troppo dura. A questo punto sbianchire in acqua bollente e salata il broccolo per 4-5 minuti e scolare. Preparare un trito con cipolla e aglio e farli soffriggere con dell’olio bollente avendo cura di non bruciarli. Quando il soffritto inizia ad imbiondire, aggiungere il broccolo e cuocere lentamente con un pizzico di sale e pepe. A parte tagliare il lardo a strisce larghe 5mm e metterlo in un tegamino cuocendolo a fuoco moderato, affinché prenda un colore dorato e sprigioni un'aroma invitante e saporito (attenzione, non deve bruciare ma solo prendere colore e croccantezza); Piatto: stendere la sfoglia e tagliarla della misura di fettuccine larghe 1,52 cm. Sbollentarle in abbondante acqua salata per 8 min a seconda dello spessore e, a cottura ultimata, spadellarle con il broccolo cotto. Servire la pasta condita nei piatti avendo cura di posizionare il broccolo in bella vista. Con un cucchiaio, cospargere i pezzettini di lardo sopra la pasta aggiungendo poco grasso di cottura e grattugiarvi la ricotta affumicata sopra (grattugia a buchi larghi). Servire fumante.

Osteria Fiorluce Via Badia, 171 - 36043 Camisano Vicentino (VI) - Tel 0444/61.01.80 osteriafiorluce.it

18/25 Euro

lunedì

locale / casereccia

12 - 14 / 19 - 22.30

tabaccheria

In un ambiente rustico e semplice, immerso nella campagna veneta tra Padova e Vicenza, propone specialità casalinghe con piatti come quelli di una volta: la trippa, il bollito, lo stufato d'asino, il baccalà alla vicentina, i bigoli con l'anatra e altre specialità di primi piatti che variano a seconda della stagione. Non possono mancare i formaggi di malga con i salumi nostrani, innaffiati con il vino della zona. I vini sono tutti di ottima qualità e spaziano dalle produzioni locali alle regionali. Il fine pasto, dopo i formaggi scelti accuratamente tra le produzioni più caratteristiche degli altopiani, prevede una scelta di dolci di produzione propria. Chi volesse qualcosa di più veloce di un pasto sarà soddisfatto dalla scelta di "cicchetti" e bruschette espresse.

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Tagliatelle al cacao con ragù di cinghiale Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora 30 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina di grano tenero, 100 gr di cacao in polvere amaro, 4 uova; Salsa: 300 gr di polpa di cinghiale, 1 cipolla, 2 carote, 2 gambe di sedano, olio extravergine d'oliva q.b., burro e sale q.b, pepe e vino rosso q.b., 1 bicchiere di brodo.

Vi consiglio di... Pasta: versare la farina a fontana su una spianatoia, unire le uova e il cacao ed amalgamare il tutto impastando per ca. 10 minuti; Salsa: mondare e tritare la cipolla da rosolare con dell'olio in un tegame abbastanza capiente. Aggiungere il sedano e la carota precedentemente tagliati a cubetti molto piccoli e, dopo 5-10 min, unire la carne di cinghiale macinata. Sfumare con del vino rosso ed aggiungere il brodo, lasciando cuocere lentamente per ca. 1 ora; Piatto: stendere la sfoglia e tagliare la pasta in modo da ottenere delle tagliatelle. Cuocerle in abbondante acqua bollente salata e, a cottura ultimata, saltarle in una padella con il ragù di cinghiale.

Osteria Marengo V. Marengo, 16/18 - 37017 Pacengo di Lazise (VR) - Tel 045/64.90.076 osteriamarengo.it

25/35 Euro

martedì (solo in inverno)

regionale

12 - 14 / 19 - 22

convenzioni per aziende

Situato in una piccola località, in zona tranquilla, a pochi passi dal lago e poco distante dai maggiori parchi di divertimenti quali Gardaland, Sea Life, Movieland, Parco Natura Viva. Il locale è tipicamente rustico, caldo ed accogliente. La cucina è tipica veneta, quindi si possono gustare prelibati piatti di pasta fresca, carni alla griglia, tartufo nero, porcini, bolliti misti, stracotti e baccalà. Ottima selezione di vini locali e non solo.


Gnocchi sbatui Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 650 gr di farina, 500 ml di latte intero, 150 gr di ricotta fresca, 1 uovo.

Vi consiglio di... Disporre in una terrina la farina aggiungendo l'uovo, la ricotta e poco per volta il latte. Amalgamare con un cucchiaio di legno l'impasto in modo che, ad ogni colpo del cucchiaio, si formino sulla superficie delle consistenti bolle d'aria. Tale impasto dovrà risultare morbido e colloso. Mettere poi sul fuoco una pentola piena d'acqua con sale grosso in quantità adeguata e, al primo bollore, immergere l'impasto preparato diviso in piccole porzioni (circa mezzo cucchiaio per volta). Questa operazione dovrà essere compiuta abbastanza velocemente in modo che la cottura della pasta risulti il più possibile omogenea. Quando gli gnocchi cominceranno a salire a galla raccoglierli con una schiumarola. Una volta scolati tutti si potrà procedere ad aggiungere il condimento preferito, ad esempio burro e formaggio grana locale o ricotta affumicata di malga.

Ristorante-Pizzeria Lenci 3 Via M. Piccoli, 61 - 37021 Bosco Chiesanuova (VR) - Tel 045/70.50.057 lenci.tre@libero.it

11/30 Euro

lunedì

locale / regionale

12 - 15 / 18 - 23

vendita prod. enogastronomici

Collocato in un contesto tipicamente montano, immerso nelle bellezze del Parco naturale della Lessinia, il ristorante ha sede a Bosco Chiesanuova, rinomata meta turistica estiva e invernale a trenta chilometri da Verona e ad un passo dagli impianti sciistici. L'ambiente montano è in sintonia con i temi architettonici dell'edificio e con l'arredo dai toni caldi ed equilibrati, tale da far sentire a proprio agio adulti e bambini. La passione, la cultura per la tradizione e la valorizzazione dei prodotti del territorio, si coniugano alla ricerca di piatti dai sapori originali e innovativi. La cucina, infatti, spazia da prodotti locali come gli gnocchi sbatui, il tartufo della Lessinia, il formaggio Monte Veronese, salumi locali e la selvaggina con polenta a piatti più comuni come la carne alla brace, vari tipi di paste ben condite, arrosti vari e la pasta fatta in casa. Particolare attenzione è data al reparto pasticceria confezionando particolari manicaretti come la torta cimbra, la torta mele e noci, pere e cioccolato e tanti altri dolci più tradizionali. Chiuso il lunedì esclusi i mesi di Luglio, Agosto e durante le feste natalizie. Presso il ristorante è disponibile anche un parco giochi ed è attiva una convenzione con il pala ghiaccio e gli impianti sciistici nelle vicinanze.

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Maccheroni farciti di ricotta con ragù di orata Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8 persone Pasta : 170 gr di farina "00", 75 gr di uova, sale e olio extravergine oliva q.b.; Ripieno: 500 gr di ricotta, 1 manciata di fiori di malva essiccati, 10 gr di albume, pepe q.b., 30 gr di pane grattugiato, prezzemolo q.b.; Condimento: 1 orata di mare da 800-900 gr, ½ cipolla, ½ spicchio d'aglio, 100 gr di pomodorini pachino, 15 gr di burro, 10 gr di farina, vino bianco secco q.b., fumetto di pesce q.b.; Decorazione: 2 peperoni rossi, 2 peperoni gialli.

Vi consiglio di... Decorazione: cuocere in forno i peperoni per 35 min a 165°. A cottura ultimata eliminare i semi e la pelle, aggiungere sale e pepe e frullare saparando aggiungendo dell'olio; Pasta: impastare gli ingredienti e stendere una sfoglia di 1 mm di spessore; Ripieno: amalgamare tutti gli ingredienti in una terrina regolando di sale, pepe ed olio; Condimento: sfilettare l'orata e preparare il fumetto. Far dorare aglio e cipolla tritati con dell'olio ed aggiungere i filetti tagliati a cubetti. Nel frattempo preparare un roux biondo scaldando ed addensando farina e burro. Salare e pepare l'orata e, quando sarà ben rosolata, sfumare con vino bianco. Infine unire il fumetto di pesce addensato col roux e terminare la cottura; Piatto: spennellare la pasta con 1 uovo mischiato con sale e pepe e stendere il ripieno con un sac à poche. Arrotolare e tagliare dei maccheroni lunghi ca. 5 cm, cuocerli in acqua salata e scaltrire su olio i pomodori tagliati a metà, aggiungendo dopo 3 minuti il ragù. Scolare i maccheroni spadellare a fuoco ben caldo con il ragù. Impiattare guarnendo con le salse dei peperoni e prezzemolo.

Ristorante Villa Goetzen Via Matteotti, 2/C - 30031 Dolo (VE) - 041/51.02.300 villagoetzen.it

60/100 Euro

giovedì / domenica a cena

locale / creativa

12.30 - 14 / 20 - 22

albergo

Il ristorante apre nel '95, in una villa veneta del 1739. Tutto iniziò con ricette tradizionali e accostamenti tra verdura di stagione, pesce ed esperimenti sulla cottura per preservarne i sapori. Caratteristica della cucina è ora la creatività: sfide ai limiti delle regole, nuovi aromi e sapori. I piatti sono a base di pesce, crostacei e molluschi della laguna veneta: crudo, capesante, canestrelli alla piastra, scamponi dorati, "seppi" alla piastra, "canocia" marinata al coriandolo, ostriche col tartufo di Grado. Tra i primi: linguine con ragù di ombrina, timo e limone, zuppa di guancette di coda di rospo e alloro, cocotte di scorfano. Tra i secondi: orata al forno con olive taggiasche e patate, grigliata di pesce, rombo al forno in crosta di patate. Tra i dolci: mousse di castagne in salsa di cachi e una spuma di sambuco frizzante. Il pane viene fatto in casa. Ricca cantina nazionale ed internazionale.


Cjarsòn alle erbe Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina "00", 100 ml d'acqua, 1 pizzico di sale; Ripieno: 4 foglie di limoncello, mentuccia o menta q.b., 50 gr di melissa, 4 foglie di erba Luisa o erba cedrina, 4 foglie di geraneo profumato, 50 gr di maggiorana, 100 gr di prezzemolo, 50 gr di basilico, 100 gr di burro, 5 biscotti secchi, 1 cucchiaio di cacao in polvere, 1 cucchiaio di marmellata di albicocche, 1 mela grattugiata, 50 gr di uva sultanina, ½ kg di patate lesse; Condimento: ½ cucchiaio di cannella, ricotta affumicata q.b..

Vi consiglio di... Pasta: preparare la sfoglia impastando bene gli ingredienti, stenderla e ritagliare dei dischetti di ca. 8 cm di diametro; Ripieno: in una ciotola abbastanza capiente preparare un impasto con le patate lesse e le erbe passate al burro (lasciarne un pezzo). Aggiungere successivamente gli altri ingredienti; Piatto: disporre l'impasto sui dischetti e chiudere i cjarsòns. Farli lessare in abbondante acqua bollente salata e servire con burro fuso imbiondito, spolverati con ricotta affumicata e cannella.

Albergo-Ristorante Salon Via Peresson, 70 - 33020 Piano d'Arta Terme (UD) - Tel 0433/92.003 albergosalon.it

25/45 Euro

martedì (in inverno)

locale / creativa

12.30 - 14 / 19.30 - 21

sono ammessi i cani

È un ambiente situato in un delizioso borgo storico di Piano d'Arta Terme, immerso nelle Alpi Carniche e in vicinanza delle terme d'acqua Pudia. Il suo rinomato ristorante propone una sintesi della tradizione e di una continua innovazione, derivata dalla vocazione familiare all'accoglienza ed al gusto, eredità della Signora Fides. Questo connubio si manifesta nei piatti della tradizione rivisitati continuamente dalla chef Antonella che è anche specializzata in pasticceria; è quindi sempre presente una scelta di splendidi dolci fatti in casa. I piatti sono legati anche alla stagionalità delle materie prime, in particolare funghi ed erbe, sempre freschi. Questa tradizione si deve al patriarca Bepi che ha sempre puntato sulle potenzialità di questi alimenti, che sono così diventati una peculiarità dell'offerta gastronomica. L'accoglienza valore principe della famiglia si ritrova anche nelle camere dell'albergo, molto curate e in uno stile tradizionale. L'atmosfera che si respira è quella della famiglia allargata ed accogliente sia in estate che in inverno. Specialmente l'inverno è l'occasione per ritrovarsi intorno al "fogolar" che fa da padrone nel bar nelle fredde serate di dicembre, mentre d'estate è possibile usufruire del giardino interno immerso nella pace del verde. Su richiesta si possono effettuare pranzi e cene all'aperto.

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al silene Risotto mantecato con battuta di scampo crudo Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 380 gr di riso Carnaroli, 120 gr di silene (sclopit), 1 scalogno, 8 scampi freschi, brodo vegetale q.b., 3 noci di burro, 1 bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva e sale q.b., sale maldon e pepe bianco q.b..

Vi consiglio di... Tritare lo scalogno, rosolarlo con un po' d'olio e quando sarà leggermente dorato aggiungere il silene, precedentemente lavato e asciugato, scottarlo per bene e bagnarlo con del brodo, lasciando asciugare il tutto prima di toglierli dal fuoco. Tostare il riso senza nessun grasso, aggiungere un pizzico di sale e, quando sarà ben caldo, sfumare con il vino lasciandolo evaporare e continuare a bagnare con il brodo. Regolare di gusti e portare a cottura (ca. 16 min). Nel frattempo pulire gli scampi dal carapace e dalle viscere e batterli sottilmente con un batticarne tra due pellicole da cucina. Appena pronto il risotto mantecarlo con il silene, precedentemente cotto, tre noci di burro, un filo d'olio ed una macinata di pepe bianco. Porzionarlo nei piatti stendendolo uniformemente e posizionare gli scampi (2 per porzione); togliere un solo strato di pellicola per evitare di romperli ed appoggiarli al centro del risotto levando la restante pellicola. Salare gli scampi con del sale maldon e servire.

Ristorantino Al Bacàr Via Umberto I, 29 - 33034 Fagagna (UD) - Tel 0432/81.10.36 ristorantealbacar.com

30/55 Euro

martedì

creativa

12 - 14.30 / 19.30 - 22

cantina vini a vista

È un locale storico situato al centro di Fagagna, con adiacente piano bar e ampia cantina a vista. Propone i piatti tipici della tradizione culinaria italiana di terra e di mare (prodotti ittici della zona), cucina stagionale creativa, dai gusti sinceri e semplici, riscoprendo sapori che vanno dalla classicità all’innovazione. Il punto forte è sicuramente la carne, lavorata e assistita nella macelleria affiancata al locale dove vengono proposti anche salumi nostrani. Grazie alla filiera produttiva del Parco Agroalimentare di San Daniele, le carni provenienti da animali di proprietà (dei quali curano l'allevamento e la nutrizione) e gli ingredienti migliori, dal produttore arrivano direttamente al consumatore, garantendo freschezza ed alta qualità. La sala riservata e classica offre piccoli momenti all'insegna del cibo, mentre nella cantina a vista sono presenti etichette regionali e nazionali. Il ristorante accetta prenotazioni per pranzi, rinfreschi e grigliate.


Spaghetti alla Busara Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 320 gr di spaghetti, 600 gr di scampi, 150 gr di passata di pomodoro, olio extravergine d'oliva q.b., 3 spicchi d'aglio, 1 cipolla gialla media, 2 cucchiai di pane grattugiato, brodo di pesce q.b., 1 peperoncino intero, sale e pepe q.b., 1 cucchiaio di cognac, prezzemolo tritato q.b..

Vi consiglio di... In un'ampia padella soffriggere in poco olio la cipolla tritata ed il peperoncino intero, poi aggiungere l'aglio e infine il pane grattuggiato. Unire gli scampi e rosolarli per un paio di minuti, bagnando il tutto con il cognac. Lasciare cuocere per 5 min ed aggiungere la passata di pomodoro, aggiustando di sale e pepe e qualche mestolo di brodo di pesce. Verso la fine della cottura spolverare con il prezzemolo tritato e lasciare a riposo togliendolo dal fuoco. Nel frattempo, in una pentola con abbondante acqua salata, cuocere la pasta al dente. Una volta pronta scolarla bene e saltarla in padella con il condimento ottenuto in precedenza. Servire in un piatto piano con gli scampi sopra la pasta.

Trattoria alla Marina Via Manzoni, 7 - 34015 Muggia (TS) - Tel 040/27.13.29 buffetallamarina@teletu.it

25/35 Euro

lunedì / martedì

casereccia

12 - 14.30 / 19.30 - 21.30

terrazza panoramica

La Trattoria è situata all'ingresso del centro storico di Muggia, a due passi dal piccolo porticciolo e dal Duomo. Il locale è gestito dalla signora Marina e dalla figlia Fabia, che porta avanti la tradizione dei genitori. All'interno si può trovare una piccola sala che rispecchia un'atmosfera famigliare ed accogliente, mentre all'esterno è presente una splendida ed ampia terrazza sul mare. Il menu è principalmente a base di pesce e spazia dagli antipasti alle spaghettate, ai fritti misti e grigliate di pesce, alle seppie in umido ed al baccalà con la polenta.

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fresca con funghi porcini alla Girandola di pastamousseline di groviera e vellutata di zafferano Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora 30 minuti / 40 minuti Livello di difficoltĂ ricetta medio Ingredienti per 10 persone 700 gr di farina "00", 600 gr di farina rimacinata, 14 uova da 80 gr, 30 gr di sale fino, 10 gr di pepe nero, 300 ml di olio extravergine d'oliva, 750 gr di funghi porcini, 1,5 L di latte, 100 gr di burro, 20 gr di noce moscata, 2 L di panna da cucina, 750 gr di Groviera, 80 gr di zafferano, 25 gr di maizena, 2 scalogni, 20 gr di prezzemolo fresco.

Vi consiglio di... Realizzare la pasta fresca impastando in planetaria le farine (solo 600 gr di farina "00"), 13 uova, 20 gr di sale, il pepe e l'olio (lasciarne una parte per la cottura). Lasciare riposare per 1 ora in frigorifero. Nel frattempo lavare con poca acqua i porcini e tagliarli in modo grossolano. In un'ampia casseruola rosolare gli scalogni tritati con dell'olio. Aggiungere i funghi e lasciare cuocere per qualche minuto, correggendo di gusto. Appena cotti (avranno perso l'acqua in eccesso) raffreddare il tutto e passare al cutter. Preparare una besciamella abbastanza consistente mettendo a bollire il latte con il sale rimasto e la noce moscata gratuggiata. A parte sciogliere il burro ed aggiungere poi la farina setacciata rimasta, formando un roux bianco. Versare il roux nel latte in ebolizione completando in pochi minuti la besciamella e portandola alla giusta consistenza. Aggiungere i funghi tritati amalgamando uniformemente il tutto. Per la mousseline fare bollire metà panna lasciando sciogliere il groviera e ridurre per 5-6 min prima di mettere la salsa a bagnomaria. Per la vellutata far bollire la panna rimasta con la pasta di zafferano ed addensare con la maizena setacciata ed un uovo, amalgamando bene con una frusta. Mettere anche questa a bagnomaria. Spianare una sfoglia sottile e tagliarla a strisce larghe 2 cm e lunghe ca. 50 cm, cuocerle in acqua salata, raffreddarle asciugandole in un panno e spalmare la farcia ai porcini prima di arrotolarle. Adagiarle su carta da forno imburrata ed aggiungere il parmigiano gratuggiato. Gratinare in forno preriscaldato a 200° per 10 min. Nappare di mousseline i piatti caldi, adagiarvi attorno un cucchiaio di vellutata allo zafferano e posizionare al centro una girella gratinata.

Ristorante La Piramide Via Pascatti, 6 - 33078 S. Vito al Tagliamento (PN) - Tel 0434/87.55.55 hotelpatriarca.it

28/40 Euro

sab a pranzo /dom a cena

locale / tipica pugliese

12 - 14 / 19 - 22.30

terrazza estiva / serate e tema

Con un'accurata e raffinata cucina propone prelibati piatti tipici friulani e pugliesi, con attenzione alla qualitĂ dei cibi ed alla riscoperta di antichi sapori di terra e di mare, rivisitati in un'ottica moderna. Un servizio impeccabile ed altamente professionale esalta le creative proposte gastronomiche accompagnate da un'ampia ed estremamente curata carta dei vini e degli spirits.


Panza de monaga Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Crêpes: 2 uova, 150 gr di farina, 200 mL di latte, sale q.b.; Ripieno: 500 gr di carne di vitello macinata, ½ cipolla, 1 spicchio d'aglio, sale e pepe q.b., rosmarino, salvia e alloro q.b.; Condimento: burro q.b..

Vi consiglio di...

Crêpes: mischiare gli ingredienti nella maniera usuale e preparare le crêpes fino ad esaurire il composto (ca. 11); Ripieno: impastare la carne macinata con un trito di tutti gli altri ingredienti e infine salare e pepare; Piatto: alternare le crêpes all’impasto di carne di vitello e spezie fino al raggiungimento di 10 strati. Mettere il tutto in un canovaccio pulito stando attenti a legare bene le estremità e, nel frattempo, preparare un recipiente adatto con dentro abbastanza acqua da poter ricoprire la "panza de monaga". Quando l'acqua salata, raggiunge il bollore immergere il composto nell'acqua e cuocere per ca. 20 minuti. Togliere il composto dall'acqua, slegarlo dal canovaccio, metterlo su un piatto da portata e condirlo con abbondante burro fuso. Il piatto va tagliato a spicchi e servito ben caldo. Curiosità: questo piatto veniva fatto nella Contea di Gorizia più di un secolo fa ed era considerato una prelibatezza. Era apprezzato così tanto che i nobili goriziani dell'epoca ne fecero un piatto di moda.

Trattoria Al Sole Via Carlo Morelli, 13/A - 34170 Gorizia - Tel 0481/53.39.53 349/26.44.168

20/30 Euro

mercoledì e domenica a cena

locale

10 - 15 / 18.30 - 22.30

degustazioni

È una delle trattorie più antiche di Gorizia, presente dal 1934 nel mondo della ristorazione locale. A due passi dal centro cittadino, il locale oggi è gestito dalla signora Natalija che, con i suoi oltre 40 anni d’esperienza nel campo, ha saputo ricreare, in un ambiente familiare e accogliente, i più gustosi piatti della cucina tradizionale goriziana. Prodotti freschi e genuini garantiscono il successo dei piatti fatti in casa: dagli gnocchi con ragù o gulash fino ad arrivare alle golose torte al cioccolato e alle palacinke con marmellata di fichi, preparate personalmente dalla signora Natalija. I vini che accompagnano queste succulente ricette sono tutti del Collio. Alla voce piatti speciali si possono trovare il "Piatto Sole sul mattone caldo" (un secondo completo di carne mista e verdure) e la "Gibaniza" che è un dolce particolare sloveno. Per quanto riguarda le degustazioni invece, la trattoria propone polpette, assaggini impanati e tartine varie, il tutto innaffiato come sempre dagli ottimi vini locali.

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tartufo Tortelloni verdi al Bianco Pregiato

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 3 uova, 300 gr di farina, 200 gr di spinaci; Ripieno: 250 gr di ricotta, 100 gr di parmigiano, 1 uovo, noce moscata q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: burro q.b. tartufo bianco "pregiato" q.b..

Vi consiglio di... Pasta: pulire bene gli spinaci e farli bollire in abbondante acqua non salata. Una volta raffreddati, tritarli finamente. Versare a fontana la farina e, secondo il metodo tradizionale, impastarla con uova e spinaci fino ad ottenere un panetto omogeneo. Far riposare in luogo asciutto almeno mezz'ora; Ripieno: in una terrina capiente versare la ricotta ed aggiungere, man mano, tutti gli ingredienti amalgamando con cura e facendo attenzione affinché il composto risulti compatto ma delicato; Piatto: stendere la sfoglia e ricavare delle strisce larghe ca. 8 cm, aggiungere il ripieno e richiudere i tortelloni ricavando dei quadrati da 4 cm di lato dando forma alla pasta. In abbondante acqua, salata a piacere in quanto il ripieno ha già un gusto deciso, cuocere i tortelloni. Appena pronti saltarli in padella con del burro già fuso ed un poco di tartufo. Prima di servire aggiungere ad ogni piatto altre scaglie di tartufo bianco.

Osteria Madama do Re Via Marecchia, 49 - 61015 Novafeltria (RN) - Tel 0541/92.63.69 osteria-madamadore.com

15/45 Euro

martedì

locale

12 - 15 / 19.30 - 22.30

aperitivo a buffet

Nasce nel 2003, ma rispecchia le tipiche osterie del passato rinnovando sapori antichi e genuini. Un locale accogliente, distinto da un'atmosfera familiare ed abbinato alla gentilezza ed alla cortesia del personale, vi accompagna in un viaggio tra sapori e piatti davvero indimenticabili. Tra i punti di forza c'è l'aperitivo, che mette in primo piano un grande buffet ricco di stuzzichini, con sottofondo musicale selezionato dai migliori dee-jay. Si propongono prodotti tipici locali come i funghi (porcini e prugnoli), il formaggio di fossa "Ambra di Talamello" ed il tartufo bianco "pregiato", così da poter assaggiare antipasti ricchi ed esclusivi e primi piatti con pasta rigorosamente fatta a mano. Le prelibatezze caratterizzano anche i secondi piatti, composti da carne finemente selezionata per bistecca "alla fiorentina" e filetti di manzo, accompagnati da verdura freschissima. I dolci, realizzati tutti in casa, vanno a completare un menu ricco in grado di accontentare tutti i palati. Molta attenzione per la carta dei vini che seleziona gusti ed abbinamenti in base alla cucina offerta, con i migliori vini rossi e bianchi italiani ed internazionali.


Lasagne alla bolognese Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 2 ore / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone Pasta: 400 gr di farina, 250 gr di spinaci, 3 uova; Salsa: 1 gambo di sedano, 1 carota, 1 cipolla, 300 gr di carne di manzo macinata (cartella e sottospalla), 70 gr di pancetta di miaiale, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 1 bicchiere di vino rosso secco, brodo caldo q.b., olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: 1 L di latte, 100 gr di burro, 100 gr di farina, noce moscata q.b., formaggio grana grattugiato q.b..

Vi consiglio di... Salsa: soffriggere in una pentola con un filo d'olio un trito di verdure con la pancetta. Aggiungere e rosolare la carne girandola bene e regolando di sale e pepe. Sfumare con il vino ed unire del brodo e il concentrato di pomodoro, lasciando sobbollire per ca. 4 ore; Condimento: mettere sul fuoco a fiamma bassa una pentola con latte, burro, una presa di noce moscata, sale e pepe a piacere. Al primo bollore aggiungere la farina e mescolare bene per non formare grumi. Lasciar cuocere finché non sarà assorbita tutta la farina; Pasta: lavare e lessare gli spinaci in poca acqua salata, poi scolarli e farli raffreddare con dell'acqua fredda. Asciugarli bene e tritarli finemente. Mettere la farina a fontana su di un tavolo, aggiungere al centro gli spinaci e le uova, impastare bene e, se necessario, aggiungere un poco di farina. Tirare la sfoglia e tagliarla a strisce da sbollentare leggermente in acqua poco salata. Scolarle, fermare la cottura immergendole in acqua fredda e scolarle nuovamente; Piatto: in una teglia, unta con poco olio, sistemare a strati alterni le lasagne, la besciamella ed il ragù. Spolverizzare l’ultimo strato con abbondante formaggio grana grattugiato e mettere in forno, precedentemente riscaldato, a 180° C per ca. 40 minuti.

Trattoria Dal Biassanot Via Piella, 16/A - 40126 Bologna - Tel 051/23.06.44 dalbiassanot.it

25/40 Euro

domenica

locale

12 - 14.30 / 19 - 22.30

dog welcome

Dal gennaio 2007, Cristina e Weiner, dopo una lunga esperienza nella ristorazione ed un altro locale, rilevano la trattotia. Pur mantenendo alcuni piatti della cucina umbra, soprattutto l'agnello (primi consumatori a Bologna per quantità), hanno aggiunto al menu i piatti tipici bolognesi come le paste fatte a mano. Presenti anche carni cotte alla brace con griglia e carbone, superbe bistecche alla fiorentina, ottimi i filetti e gustose verdure. Anche i dolci ed il gelato sono di produzione propria. La cantina è fornitissima, soprattutto di vini regionali. Il locale si presenta intimo ed accogliente, con una terrazza estiva. La clientela si divide tra bolognesi e molti turisti, soprattutto stranieri, che da anni si godono questa precisa conduzione familiare.

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con aceto Cannelloni di zucca gratinati balsamico di mele Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 3 ore 30 minuti minuti / 7 minuti Livello di difficoltà ricetta difficile Ingredienti per 8 persone Pasta: 400 gr di farina "00", 4 uova intere; Ripieno: 500 gr di polpa di zucca "Coccarda", 175 gr di Parmigiano Reggiano 24 mesi, 250 gr di amaretti di Spilamberto, 2 amaretti secchi di Saronno, 300 gr di SavÒr (o mostarda bolognese), sale e zucchero q.b.; Salsa: 500 gr di latte, 50 gr di farina, 50 gr di burro, sale q.b.; Condimento: 8 cucchiai ca. di aceto balsamico di mele campanine.

Vi consiglio di... Ripieno: cuocere la zucca nel forno a vapore, oppure coprendola con la carta stagnola nel normale forno statico per ca. 1 ora e mezza. Successivamente passarla al setaccio ed unire gli amaretti sbriciolati, il Parmigiano, il SavÒr (confettura senza zucchero ottenuta dal mosto d'uva ed altri frutti del periodo della vendemmia) ed aggiustare con zucchero e sale. Fare riposare in frigorifero almeno 2 ore; Pasta: impastare gli ingredienti per la sfoglia e tirarla con la macchina, ricavando dei rettangoli di 10x15 cm da sbollentare come per le lasagne; Salsa: cuocere la farina nel burro ed aggiungere man mano il latte, mescolando finché non si addensa (regolare di sale); Piatto: stendere i rettangoli di sfoglia e, con l'aiuto di un sac à poche, farvi cadere una striscia di ripieno. Chiudere i cannelloni arrotolandoli uno ad uno e disporli, molto vicini, in una teglia imburrata. Glassare con la besciamella e grattugiarvi sopra un po' di Parmigiano, lasciando gratinare in forno preriscaldato a 200°. Una volta impiattati, lasciar cadere con motivi di fantasia alcune gocce di aceto e servire.

Ristorante La Lumira Corso Martiri, 74 - 41013 Castelfranco Emilia (MO) - Tel 059/92.65.50 carloborsarini@alice.it

35/45 Euro

lunedì / domenica a cena

regionale

12.30 - 15 / 19.30 - 22.30

dehor estivo

A ridosso del centro storico, si trova questo delizioso ristorante gestito da oltre mezzo secolo dalla famiglia Borsarini. Tutto ciò che si confeziona qui ha un sapore d'antan: la presentazione del filetto di angus all'aceto balsamico è la stessa dagli anni settanta e, a tutt'oggi, la più al passo con i tempi; i conigli ed i galletti dalla Valsamoggia hanno consistenze dimenticate e sapori moderni. Le verdi tagliatelle della casa si presentano opulente e croccanti, mentre i più delicati tagliolini riassumono un concetto antico: culatello, burro acidulato, pane ed erbe aromatiche. Una zuppa inglese riletta nella forma e nella cottura è una valida alternativa al gelato di crema all'aceto balsamico tradizionale, corroborante nella sua paziente semplicità. Il locale, ristrutturato nel 2008, ora dispone di un'affascinante cantina visitabile e custodisce le migliori etichette italiane e, in estate, è possibile cenare all'aperto in una veranda intima e raccolta.


Tortelli di tarassaco Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora 50 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Pasta: 3 uova, 300 gr di farina "00"; Ripieno: 100 gr di tarassaco fresco, 250 gr di formaggetta Castel San Pietro, 60 gr di pancetta affumicata, 110 gr di Parmigiano Reggiano, 10 gr di pinoli, ½ bicchiere di vino bianco secco, 1 mazzetto di timo fresco, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: burro q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare la farina con le uova amalgamando bene. Formare una pagnottina e lasciarla riposare almeno 30 min, chiusa in un contenitore per alimenti; Ripieno: lavare accuratamente il tarassaco e lasciarlo asciugare in un colapasta. Tagliare la pancetta a fette sottili e poi a julienne. Rosolarla in un filo d'olio, salare e pepare. Quando la pancetta sarà ben rosolata, aggiungervi il tarassaco sminuzzato in modo grossolano e far appassire. Aggiungere i pinoli e sfumare con il vino fino al suo completo assorbimento, poi spegnere il fornello e lasciar raffreddare. Una volta freddo, tritare tutto finemente. A parte, passare la formaggetta al passatutto per renderla morbida e unirla, assieme al Parmigiano, al trito; Condimento: preparare una padella con del burro e del timo e tenere in caldo; Piatto: stendere la sfoglia non troppo sottile, distribuire la giusta quantità di ripieno e chiudere i tortelli. Farli bollire in abbondante acqua salata e, appena pronti, saltarli in padella con il burro ed il timo. Servire ben caldi decorando con un rametto di timo.

Ristorante Valsellustra Via Valsellustra, 16 - 40020 Casalfiumanese (BO) - Tel 0542/68.40.73 ristorantevalsellustra.com

25/35 Euro

giovedì

regionale / creativa

12 - 14 / 19.30 - 22

vendita prodotti / serate a tema

Arrivati in sordina a quattordici anni di attività, la filosofia non cambia: materie di prima scelta, inserimenti di altri piatti, cercando di scoprire cose nuove... perché c'è sempre da imparare. Qui le serate a tema riscuotono sempre un grande successo e la volontà di far conoscere vini emergenti e piccoli produttori, non può mancare. Cosa dire: Bacco, venerato dai graci e dai romani è sempre stato argomento di grandi discussioni, polemiche, dibattiti... come nel calcio "tutti allenatori e nessuno in panchina". Per questo l'inserimento, nella carta, di vini "della tripla A" (cioè vini d'eccezione). Agricoltori con un decalogo di regole, fondamentali e naturali, che rispettano la tradizione vinicola a dispetto della commercializzazione moderna. Nuove sensazioni ed una cucina di gusto.

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Bomba di riso Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 1 ora 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 10 persone Riso: 800 gr di riso semifino, 1 cipolla piccola, olio extravergine d'oliva e burro q.b., sale q.b.; Condimento: 4 piccioni, 4 carote, 3 cipolle, 4 gambi di sedano, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 2 bicchieri di vino bianco, 600 ml di brodo, pangrattato q.b..

Vi consiglio di... Condimento: pulire e tagliare in 4 pezzi i piccioni. Fare un trito grossolano con le verdure e versarlo in una casseruola con un filo d'olio ed una noce di burro. Rosolare le verdure ed aggiungere la carne girando frequentemente il tutto e sfumando con 1 bicchiere di vino. Regolare di sale, aggiungere il concentrato e tirare a cottura con parte del brodo. Appena pronti, lasciar raffreddare e disossare i piccioni; Riso: mettere in un tegame un filo d'olio e far soffriggere un trito di cipolla. Appena imbiondita aggiungere il riso tostandolo per bene e sfumando il tutto con il vino rimasto. Subito dopo versare metà del sughetto dei piccioni e con il brodo continuare la cottura. Verso la metà aggiungere il parmigiano e, quando il riso risulterà al dente, togliere la pentola dal fuoco e lasciar raffreddare; Piatto: imburrare bene uno stampo (ca. H 10 cm e D 25 cm) e versare il pangrattato su tutta la superficie. Pressare metà del riso sulle pareti, aggiungere la carne disossata e coprire con il riso rimasto spolverizzando ancora con il pangrattato e qualche ciuffo di burro. Cuocere in forno, precedentemente riscaldato, a 150° per ca. 1 ora e lasciare intiepidire per poterlo capovolgere. Servire a fette accompagnate dalla salsa calda rimasta.

Ristorante Leon d'Oro Viale Fratti, 4/A - 43121 Parma - Tel 0521/77.31.82 leondoroparma.com

35/40 Euro

aperto tutti i giorni

locale

12.30 - 14 / 19.30 - 22

hotel

Tra i più prestigiosi di Parma e provincia, si distingue per la qualità indiscussa dei piatti; fedelmente riprodotti secondo tradizione e con prodotti accuratamente selezionati. Tre sale, in un ambiente che riflette lo stile dell'osteria tipica, un tempo semplice e raffinata, con le pareti ornate di stampe e quadri d'epoca di verdiana memoria. Di riguardo la selezione di vini esposti e particolarmente avvenente la presentazione in bellavista dei bolliti e degli arrosti di carne suina e bovina, apprezzatissimi dai buongustai parmigiani. L'ingresso affaccia direttamente su di un'importante arteria di collegamento tra i viali di circonvallazione ed il centro storico. Pur non disponendo di un parcheggio privato, si riserva alla clientela una vantaggiosa convenzione per l'utilizzo del parcheggio comunale.


Tortelli di zucca con soffritto Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 45 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di farina "0", 4 uova; Ripieno: 500 gr di polpa di zucca, 150 gr di amaretti, 300 gr di Parmigiano Reggiano, 100 gr di pan grattato, 1 limone spremuto; Salsa: 200 gr di lardo, 1 cipolla, 1 bicchiere di olio extravergine d'oliva, 500 gr di polpa di pomodoro, sale q.b..

Vi consiglio di... Pasta: preparare la sfoglia unendo la farina con le uova, impastare e far riposare coperta da un panno per 30 min; Ripieno: mescolare bene la polpa di zucca, precedentemente lessata, con gli amaretti sbriciolati, il pan grattato, il formaggio ed il succo di limone fino ad ottenere un composto omogeneo; Salsa: soffriggere la cipolla tritata nell'olio, aggiungere il lardo e lasciar cuocere fino a quando non è completamente sciolto. Versare la polpa di pomodoro, regolare di sale e lasciare cuocere per ca. 1 ora; Piatto: tirare la sfoglia e ricavare delle strisce larghe ca. 8 cm. Inserire il ripieno e richiudere, formando dei quadrati di ca. 4 cm di lato. Portare a bollore dell'abbondante acqua salata e cuocerli per 5 mn, scolarli e condirli con il soffritto ed una manciata di Parmigiano Reggiano.

Ristorante Da Mandarein V. Fosse Ardeatine, 2/1 - 42020 Quattro Castella (RE) - Tel 0522/87.71.54 0522/87.71.54

20/30 Euro

lunedì

locale

9 - 15 / 16 - 24

distesa esterna

Papà Albino e mamma Elsa, fondatori del locale nel 1970, hanno lasciato proseguire il cammino alle figlie: Gigliola è la cuoca assieme a Paola - produttrice di tortelli, cappelletti e pappardelle - mentre Sabrina, in sala, accoglie e mette a proprio agio le buone forchette. È situato a 15 km da Reggio Emilia, in un luogo dove trascorrere momenti di tranquillità nel bel mezzo della natura e dove poter degustare vari prodotti nostrani e della cucina casalinga proposta. Il locale, a gestione familiare, avvolge appena entrati con un'atmosfera calda ed accogliente; le pareti in sasso e l'arredamento semplice regalano respiri "d'aria di casa". Si presta per cene aziendali, compleanni, ricorrenze, matrimoni, battesimi ed eventi. Una cucina tipica con tortelli di vari tipi, pappardelle di cinghiale e capriolo, cappelletti in brodo, lasagne, risotti, secondi di cacciagione, arrosti, brasati, cotechino con diversi contorni, torte e semifreddi sempre della casa. Nel periodo estivo è possibile mangiare nella distesa esterna respirando il buon profumo della campagna e godendo del meraviglioso verde che circonda il locale.

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Risotto Amarcord Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 400 gr di riso Arborio, 100 gr di prosciutto crudo, 100 gr di Parmigiano Reggiano, 50 gr di panna da cucina, 50 gr di burro, 200 gr di vellutata di formaggi, 300 gr di funghi porcini, mezza cipolla, brodo di carne q.b., 2 bicchieri di vino bianco, sale q.b..

Vi consiglio di... Soffriggere la cipolla tritata, aggiungere il riso e fare tostare per almeno un paio di minuti. Subito dopo sfumare con un bicchiere di vino e continuare la cottura con il brodo di carne. Nel frattempo tagliare i porcini a pezzi grossi ed aggiungerli ad un soffritto preparato con un filo d'olio e l'aglio, sfumando con il vino rimasto. Regolare di sale, aggiungere pochissimo brodo e portare a termine la cottura. Prendere una ciotola in acciaio della larghezza di ca. 15 cm e rivestirne l'interno con delle fette di prosciutto crudo. Quando la cottura sarà quasi ultimata, mantecare il riso con il burro ed il Parmigiano grattugiato, un po' di panna da cucina e la vellutata di formaggi (che è un composto di formaggi morbidi, ma esclude il gorgonzola). Versare il riso nella ciotola rivestita e prendere un piatto di portata d'appoggio per capovolgere il composto; attendere un paio di secondi e togliere la ciotola (il risultato è simile alla bomba di riso). Con un cucchiaio fare, al centro del riso, un piccolo buco e versarvi all'interno un po' di funghi porcini oltre a guarnire il piatto e spolverare con del prezzemolo tritato. Servire subito. Note: il prosciutto crudo quando si scalda con il riso passerà il suo sapore, quindi non esagerare con il Parmigiano e la vellutata di formaggi.

Ristorante Amarcord Via Martiri di Cervarolo, 76 - 42100 Reggio Emilia - Tel 0522/55.50.17 amarcord-novecento.it

15/40 Euro

lunedì

nazionale / creativa

12 - 15 / 18 - 24

cene estive a bordo piscina

È situato nella prima periferia della città, con ampio parcheggio e coperti per oltre 300 persone. Dispone di un'ampia distesa estiva, di una sala denominata "Novecento", vero fiore all'occhiello, oltre alla possibilità di poter cenare a bordo piscina. La cucina è tradizionale, ma pesce e carne trovano nelle abili mani dello chef un'attualità non comune, segno del pari passo tra cultura e innovazione. Entrando nel ristorante si ritrova un'ambiente molto familiare e sorridente. Aperto tutti i giorni tranne il lunedì, si accettano tutte le carte di credito. Anche solo per una volta, gli straordinari piatti e specialità proposte, lasceranno un ricordo inconfondibile.


Zuppa di ceci e porcini Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti (escluso ammollo dei ceci) / 1 ora 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 200 gr di ceci secchi, 1 cipolla, 3 carote, 2 coste di sedano, 300 gr di porcini freschi, 200 gr di salsiccia, 1 rametto di rosmarino ed 1 di salvia, 1 patata, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Mettere a bagno i ceci la sera prima. Scolarli e metterli in una casseruola ricoprendoli con dell'acqua ed aggiungendo la patata intera, precedentemente sbucciata, lasciando sobbollire il tutto per 1 ora. A parte fare un trito con cipolla, carote e sedano da soffriggere in una padella con abbondante olio e la salsiccia spezzettata, salvia e rosmarino sminuzzati. Far cuocere a fuoco lento per ca. 20 min. In un'altra padella rosolare in un filo d'olio i porcini precedentemente puliti e tagliati a cubetti. Quando i ceci saranno quasi cotti, toglierne ca. ¼ assieme alla patata e passarli nel mixer, quindi rimetterli nella casseruola aggiungendo il trito con salsiccia ed i porcini. Regolare di sale e pepe e lasciar cuocere per altri 15 min a fuoco lento, assaggiare e servire.

Osteria Il Quartino Via Coriano, 161 - 47924 Rimini (RN) - Tel 0541/73.12.15 ilquartino.it

28/32 Euro

aperto tutti i giorni

regionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 23.30

giardino / serate a tema

Ricavato da un casolare di campagna, adagiato fra le colline, sia d'inverno che d'estate (con l'ampio giardino all'aperto) è ideale per: banchetti, cerimonie, cene e pranzi di lavoro, serate in compagnia. Fornitissimo di vini, passione di Carmelo, titolare e sommelier, il ristorante vanta una cucina tradizionale romagnola e la sua specialità è carne cotta sui carboni. Gli antipasti sono sfiziosi, i primi piatti sono rigorosamente fatti a mano ed i dolci, preparati dagli chef Gianluca e Giorgio, sono una vera delizia. Qui, anche i vegetariani trovano il menu adatto alle loro esigenze. Molto apprezzato il piatto vegetariano da scegliere con o senza la scamorza. Offre un ambiente curato, legato alle tradizioni ed alla ricerca della cultura gastronomica di Romagna. Il menu varia in base alle stagioni ed è presente con i prezzi sul sito web. Le sale sono ampie e permettono alle grandi compagnie di cenare e pranzare con tutte le comodità in piena allegria. Il servizio è veloce e attento, il personale preparato e nulla viene lasciato al caso. Cortesia di tutto lo staff e l'ospitalità di Carmelo, rendono pertanto il ristorante uno dei più apprezzati locali riminesi.

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Maccheroni al pettine conpunteragùdie asparagi Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 3 ore 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Pasta: 300 gr di farina di grano duro, 3 uova; Salsa: 100 gr di carne di vitello, 100 gr di carne di maiale, ½ petto di pollo, 1 carota, 1 gambo di sedano, ½ cipolla, 100 gr di asparagi, ½ scalogno, 200 gr di concentrato di pomodoro, 1 bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva e sale q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare gli ingredienti secondo il metodo classico fino ad ottenere un impasto omogeneo e far riposare per almeno 30 min. Tirare una sfoglia sottile da tagliare in rettangoli per poi arrotolarli sull'apposito attrezzo di legno (pettine; la pasta vi si adagia come per essere pettinata); Salsa: preparare un soffritto di carota, sedano e cipolla tirtati. Appena imbiondito aggiungere le carni macinate e lasciar andare qualche minuto, sfumando con il bicchiere di vino per insaporire la salsa. Aggiungere infine il concentrato di pomodoro, regolando di sale e cuocere per almeno 3 ore a fuoco medio. Nel frattempo, a parte, rosolare in un filo d'olio lo scalogno tritato e, appena possibile, soffriggere gli asparagi tagliati a rondelle larghe e tenere da parte a fine cottura; Piatto: cuocere la pasta al dente, scolarla e tirarla in padella con qualche cucchiaio di salsa. Servire aggiungendo ai piatti il ragù e sopra le punte d'asparago tenute in caldo.

Ristorante L'Incontro Via San Giacomo, 32 - 41100 Modena - Tel 059/21.85.36 incontroristorante@hotmail.it

40/60 Euro

domenica a cena / lunedì

locale

12.30 - 15.30 / 19.30 - 01

terrazza estiva

Tra viottoli e viuzze, in pieno centro storico, a conclusione del portico di Via San Giacomo a Modena si trova questo delizioso ristorante. Piccolo ed accogliente locale a conduzione familiare, con cucina tipica modenese che include pasta fatta a mano e secondi piatti all'aceto balsamico, caratteristico ed inconfondibile ingrediente, arrosti e bolliti di carne su prenotazione, ma anche ottime proposte stagionali che includono i funghi, il tartufo e le verdure fresche. Molto interessante anche la lista dei dolci, mentre quella dei vini è variegata in virtù della grande competenza del titolare in materia; comprende una ricca scelta dei prodotti locali ed una buona varietà delle regioni italiane, sia per i vini bianchi che per quelli rossi, con qualche proposta di vini francesi. Piccola terrazza attrezzata per il periodo estivo, che si trova fuori dal portico e affaccia sulla piazzetta di Largo San Giacomo.


di Parmigiano Cappelletti in fondutaal profumo di aceto balsamico Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr farina "00", 4 uova; Ripieno: 300 gr di macinato misto, 100 gr di Parmigiano Reggiano, 1 uovo, 1 scalogno, olio extravergine d'oliva q.b., noce moscata q.b., pangrattato q.b., sale e pepe q.b.; Salsa: 40 gr di Parmigiano Reggiano, 40 gr panna liquida, aceto balsamico q.b., miele d'acacia q.b.; Decorazione: Parmigiano Reggiano q.b..

Vi consiglio di... Pasta: disporre la farina a fontana, unirvi le uova ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio e compatto. Avvolgere il tutto nella pellicola e lasciare riposare in frigo per ca. 30 min; Ripieno: in una padella soffriggere lo scalogno tagliato grossolanamente in poco olio. Appena imbiondito aggiungere il macinato e rosolare bene regolando leggermente di sale. Versare il tutto su di un piano e tritare finemente, quindi aggiungere l'uovo, il formaggio, la noce moscata, il pepe ed amalgamare incorporando la quantità necessaria di pangrattato per un composto compatto; Salsa: in una padella fare sciogliere il Parmigiano con la panna, regolare di sale e pepe e mescolare bene per ottenere una salsa liscia e leggermente brunita. In un altro padellino restringere dell'aceto balsamico con un po' di miele d'acacia fino ad ottenere una salsa che velerà il cucchiaio; Decorazione: mettere su un disco di carta da forno una manciata di Parmigiano, schiacciare e mettere nel forno a microonde impostato a media potenza per ca. 3 min. Appena pronto capovolgerlo subito su un barattolo per dargli la forma di una ciotola; Piatto: stendere una sfoglia sottile e tagliare con una rotella dentata dei quadratini di ca. 3 cm di lato, riporre sulla pasta una pallina di ripieno e chiudere per formare i cappelletti. Lessare la pasta (meglio se in brodo), scolarla e saltarla nella salsa, riponendola successivamente nelle ciotole di formaggio. Decorare con il ristretto di aceto balsamico e servire.

Osteria da Bonny V. Caduti della Bettola, 48 - 42030 Vezzano sul C. (RE) - Tel 0522/60.07.65 osteriadabonny.it

18/30 Euro

domenica a cena / lunedì

regionale / creativa

12 - 14 / 19 - 22.30

vendita prod. enogastronomici

In un locale con una piccola sala interna di circa 40 coperti ed una terrazza estiva di circa 30 coperti, con un ambiente semplice e casalingo, a pochi passi dalla città, si è cercato di ricreare lo stile e l'atmosfera della vecchia osteria rivisitata in chiave moderna. Il menu proposto prevede piatti che riportano alle più antiche tradizioni del territorio reggiano e da ricette riproposte in chiave moderna: pasta tirata a mano, spaghetti fatti con il torchio, carni e salumi severamente selezionati e naturali. Il locale propone una carta vini a "km 0" con bottiglie di piccole aziende locali (ottimo rapporto qualità prezzo) ed una lista vini di provenienza nazionale.

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e basilico, su coulis Cannolo croccante didiricotta pomodorini e chips di pancetta Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora 10 minuti / 12 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 300 gr di ricotta, 1 tuorlo, 30 gr di parmigiano, 5 foglie di basilico, 16 fogli di pasta fillo 10x10 cm, 8 pomodorini senza semi, 8 fette di pancetta fine, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Con i fogli di pasta fillo formare dei cannoli, possibilmente aiutandosi con gli utensili adatti ad arrotolare la pasta, tostarli in forno per 7 min a 170° e lasciarli raffreddare fuori dal forno, mantenendo lo stesso abbastanza caldo (anche non per forza in temperatura). Nel frattempo, in una ciotola preparare il ripieno con la ricotta, l'uovo, 3 foglie di basilico tritato ed il parmigiano amalgamando per bene gli ingredienti. Durante la lavorazione aggiustare con sale e pepe secondo i propri gusti, fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Aiutandosi con un sac à poche riempire i cannoli e scaldarli un'altra volta per ca. 3 min. Intanto disporre sul piatto di portata i pomodorini tagliati a dadini molto piccoli e conditi con un filo d'olio ed il basilico rimasto adagiandovi sopra i cannoli. Infine poggiare su ognuno la pancetta tostata, precedentemente tagliata "ad hoc", con un filo d'olio e servire.

Ristorante Convivio Viale Bologna, 346 - 47122 Forlì - Tel 0543/93.46.44

convivioristorante@libero.it

35/45 Euro

domenica

locale / creativa

12.30 - 14.30 / 19 - 22.30

accessibile ai disabili

Valerio De Luca, cresciuto alla corte di Valalentino Marcattili al San Domenico di Imola - uno dei dieci migliori ristoranti d'Italia con due stelle Michelin - ed in altri rinomati ristoranti, decide insieme alla moglie Raffaella - che si occupa della sala ed anch'essa proviene dal San Domenico dove ha prestato servizio per ca. 13 anni - di intraprendere l'avventura di un'attività in proprio a Castrocaro Terme. Sono anni di passione e di ricerca del gusto che ottengono numerosi consensi, ma la voglia di innovazione e la filosofia che guida la loro cucina li porta alla fine del 2010 a trasferirsi a Forlì, per una nuova ed entusiasmante avventura. Da novembre 2011 una nuova location, in zona Villanova, darà sfogo all'estro ed alla professionalità che accompagnano da sempre i due blasonati patron. Una cucina attenta alla qualità che come sempre sposa l'inventiva di piatti dai gusti ricchissimi, presentati con arte per delle grandi emozioni sensoriali.


Passatelli asciutti al tartufo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 250 gr di Parmigiano Reggiano grattugiato, 250 gr di pane grattugiato senza sale, 7 uova, 4 noci di burro, 40 gr di tartufo (bianco o nero), sale q.b..

Vi consiglio di... In una ciotola amalgamare il Parmigiano Reggiano con il pane grattugiato e le uova, fino ad ottenere un composto uniforme. Fare riposare in frigorifero per ca. 1 ora e, successivamente, schiacciare il composto ottenuto con un ferro per passatelli, oppure uno schiacciapatate per gnocchi, dentro una pentola con abbondante acqua salata in ebollizione. Lasciare cuocere per alcuni minuti, fino a quando vengono tutti a galla e risultano cotti. Scolarli e versarli in un sautè con il burro, precedentemente sciolto e purificato dalle impurità (chiarificato), facendoli amalgamare e sistemandoli successivamente in un piatto da portata. Con il taglia tartufi o una grattugia piccola, spolverare il tartufo (già pulito) direttamente sui passatelli e servire.

Ristorante La Rocca Via G. Leopardi, 16 - 61018 San Leo (RN) - Tel 0541/91.62.41 laroccasanleo.it

22/40 Euro

lunedì

locale / creativa

12 - 14.30 / 19.30 - 22

terrazza panoramica

Situato nelle immediate vicinanze della rocca di San Leo, dalla quale prende il nome, fu dapprima osteria con cucina e annesso gioco delle bocce. Gestito dal Sig. Sensoli e la compagna Maria, apre nella seconda metà degli anni quaranta sistemando i locali di una vecchia falegnameria. Dopo vari cambi di gestione, nell'ottobre del 1966, Delia e Alfredo (per tutti "Guido"), genitori degli attuali proprietari, iniziano la loro storia al ristorante. La cucina è tradizionale del territorio di Montefeltro, composta di paste fresche lisce e ripiene fatte a mano, carni (bovine, ovine, suine, pollami, cacciagione), formaggi e salumi rigorosamente provenienti dalle campagne limitrofe. Dopo la prematura scomparsa della mamma Delia, cuoca e promotrice del ristorante, dal luglio 1988 i successori Ivo Fabio, Anna Lisa e Raffaele continuano la tradizione nella cura e la ricerca di prodotti tipici. Valorizzano soprattutto le specialità di Montefeltro e delle regioni attigue, come il tartufo, i funghi ed il formaggio di fossa. Un importante premio è stato conferito da Slow Food CIS 2007 come "Locale del Buon Formaggio", per la cura, la passione e la ricerca. Nella splendida cornice in cui è situato, il ristorante offre inoltre il servizio di locanda per gli appassionati del gusto e della cultura del territorio.

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Tagliatelle condiragù chianina al coltello

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 2 ore / 8 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di farina di semola di grano duro, 5 uova, sale q.b.; Salsa: 300 gr di anteriore di chianina disossata, 100 gr di pancetta di maiale, 1 carota, 1 cipolla, 2 coste di sedano, 30 gr di concentrato di pomodoro, 200 gr di pomodori pelati, ½ bicchiere di vino rosso e ½ di bianco, spezie ed odori a piacere q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare tutti gli ingredienti secondo il metodo classico. Stendere una sfoglia sottile e ricavarne le tagliatelle; Salsa: tritare carota, cipolla, coste di sedano e farne un soffritto in una casseruola con dell'olio versato fino a coprire il tutto e mescolare frequentemente. Tritare la pancetta a brunuoise (dadini finissimi) e, non appena il soffritto avrà perso la sua consistenza, farla soffriggere assieme alle verdure. Aggiungere delle foglie di alloro, salvia e odori se graditi. Tagliare la carne di chianina a dadini di mezzo centimetro controfibra, per mantenerne intatta la consistenza, scartando il grasso. Quando pancetta e verdure avranno perso la loro consistenza aggiungere il manzo. Sfumare con il vino rosso e bianco dopo aver aggiunto il concentrato. Tritare i pelati, possibilmente a mano, aggiungerli al ragù e lasciare sobbollire a fuoco molto basso fino al punto di divisione tra olio e carne. Mescolare di tanto in tanto e salare; Piatto: bollire la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e rimetterla in pentola lontana dal fuoco. Aggiungere qualche mestolo di salsa e rimestare. Servire con un buon mestolo di ragù su ogni piatto.

Ristorante Le Felloniche Via Felloniche, 2900 - 47020 Longiano (FC) - Tel 0547/66.50.44 felloniche.com

15/30 Euro

a pranzo tranne dom e festivi

locale

12.30 – 14.30 / 19.30 - 23.30

veranda coperta

Qui la tradizione è quel concetto di cordialità, semplicità e gusto casereccio che cantava il Maestro Casadei in "Tavola Grande". Anche per questo salvaguardano in cucina le donne che ancora fanno la pasta e la piadina a mano. Un gusto che, immerso nel verde della collina longianese, offre i piatti della cucina di una volta ed abbina, nella selezione di materie prime di qualità, salumi della zona, carni, caccaigione e prodotti dell'entroterra romagnolo. Non manca una fornita cantina. L'ampia disposizione di sale ed il giardino, permettono di organizzare feste in famiglia, banchetti, addii al celibato, cene d'affari, di associazioni o club e può essere prenotato per riunioni e meeting. Inoltre si organizzano serate musicali e si dispone della pista da ballo per gli eventi che ogni mese sono in calendario.


di spinaci Gnocchi di patate con ripieno al ragù di coniglio Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di patate, 150 gr di farina, 200 gr di spinaci, Parmigiano Reggiano q.b. 1 uovo, sale q.b.; Condimento: 250 gr di coniglio disossato, ½ cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, ½ bicchiere di vino bianco, salsa di pomodoro (a piacimento), olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: lessare le patate con la buccia, possibilmente al vapore, poi passarle al setaccio. Aggiungere farina, sale, l'uovo ed impastare. Cuocere al vapore gli spinaci, passarli al mixer, aggiungere sale e Parmigiano ed inserirli in una tasca da pasticcere creata con un sacchetto per alimenti. Prendere una porzione di impasto formando un rotolo spesso come un dito, spianarlo a rettangolo sul tagliere infarinato e sistemare al centro una striscia di spinaci riavvolgendo il tutto. Ripetere fino a terminare l'impasto e tagliare gli gnocchi al coltello della grandezza desiderata; Condimento: tritare le verdure grossolanamente e fare un soffritto con dell'olio in una casseruola lasciandolo imbiondire. Aggiungere il coniglio tagliato a dadini, regolare di sale e pepe e lasciar prendere colore. Sfumare con il vino ed infine aggiungere la salsa di pomodoro portando a termine la cottura; Piatto: cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata e servirli con il ragù caldo.

Osteria del Teatro Via del Teatro, 10 - 47026 S. Piero in Bagno (FC) - Tel 0543/90.32.24 viadelteatro.it

15/60 Euro

lunedì

regionale / influenza toscana

12 - 14.30 / 19 - 23

enoteca / vendita vini

A fianco del Teatro Garibaldi - ingresso anche da Via del Rio - occupa gli ambienti di un antico postale per cavalli del XIX secolo. Restaurato nel 2004, lascia inalterata la bella struttura in sasso e le volte al piano terra che conferiscono al locale un'atmosfera calda e intima. Sistemata su due piani, si affaccia su un ampio giardino dove è possibile mangiare in estate. La sua cucina creativa, fresca e di spiccata identità, nasce dall'amore trasmesso a Bruno Sampaoli da 3 generazioni che iniziarono ad occuparsi di ristorazione nel lontano 1880. Chef di fama mondiale, come Gualtiero Marchesi e l'austriaco Eckart Wintzigman (premio Artusi 2002 "Cuoco del Secolo"), hanno definito Sampaoli come "un talento innato con forte passione ed una curiosità di fondo che stimola a cercare sempre nuove soluzioni". Le caratteristiche della cucina tosco-romagnola sono rivisitate nel rispetto dei valori e della cultura gastronomica del posto. Mantenere la tipicità, la stagionalità e la provenienza dei prodotti è un must del locale.

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Caramelle della Chef Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina, 4 uova; Ripieno: 300 gr di ricotta mista, 200 gr di spinaci, 100 gr di parmigiano, 1 uovo, sale e pepe q.b.; Condimento: 200 gr di code di gamberi, 10 fili di erba cipollina, 2 noci di burro, 200 ml di panna vegetale, 1 cucchiaino di curcuma macinata.

Vi consiglio di... Pasta: rompere le uova sulla farina a vulcano ed impastare fino ad ottenere un composto liscio. Lasciare riposare per ca. mezz'ora; Ripieno: cuocere gli spinaci in abbondante acqua non salata, scolarli, strizzarli e tritarli. Successivamente, in una terrina, amalgamarli con la ricotta, il parmigiano gratuggiato e l’uovo, regolando di sale e pepe; Condimento: pulire sotto l'acqua corrente i gamberi privandoli del guscio. In una padella capiente sciogliere il burro ed aggiungere l’erba cipollina tagliata a pezzettini, i gamberi e la curcuma. Rosolare il tutto ed unirvi la panna. Salare e far addensare; Piatto: stendere la sfoglia e tagliare a quadretti di circa 7 cm di lato da riempire al centro con un cucchiaio di ripieno, chiudendo infine a caramella. Cuocere in acqua salata le caramelle, scolarle e unirle alla salsa. Saltare la pasta in padella e servire con una spolverata di erba cipollina tagliata fine.

Ristorante Al Granchio V.le Lungomare, 61 - 48122 Marina di Ravenna (RA) - Tel 0544/53.87.38 ristorantealgranchio.com

30/45 Euro

giovedì (in inverno)

mediterranea / creativa

12 - 14.30 / 19.30 - 22

wine & cocktail bar

Si trova nel centro di Marina di Ravenna, paese molto frequentato da giovani e famiglie, di fronte al nuovo porto turistico Marinara a 200 m dal mare ed a 15 min dal centro storico di Ravenna. Luca e Ileana (marito e moglie) sono i titolari e gestori del ristorante. Ileana, dopo 15 anni di esperienza ai fornelli, ha una cucina molto attenta e curata nei minimi particolari, senza perdere di vista le tradizioni della terra in cui vivono ed i sapori originali del pesce. Luca segue la sala e cerca sempre di mettere a proprio agio ogni tipo di clientela, dalla più giovane alla più anziana. Una capienza di 70 coperti nel periodo invernale cui si aggiungono altri 40 ca. nel periodo estivo grazie ad una veranda esterna. Il locale è dotato anche di un bar molto ampio per prendere un aperitivo o per un coktail dopo cena. Le specialità sono: crostacei alla Catalana, degustazione di antipasti caldi e freddi e cruditè, tutti abbinati ad ottimi vini provenienti da tutta Italia. Il locale è aperto tutto l’anno ed è dotato di aria condizionata e bagno per disabili.


con Ravioli di tonno pomodori e capperi Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina, 4 uova; Ripieno: ½ cipolla, 400 gr di tonno fresco, 2 pomodori rossi + 1 per condimento, 150 gr di ricotta mista, 1 bicchiere di vino bianco, 1 cucchiaio di origano + 1 per condimento, sale e pepe q.b.; Condimento: 2 cucchiai di capperi sotto sale, 1 scalogno, olio extravergine d'oliva q.b..

Vi consiglio di... Pasta: preparare l'impasto con il metodo tradizionale e farlo riposare per 30 min; Ripieno: tagliare la cipolla a julienne e rosolarla in un filo d'olio, aggiungendo successivamente il tonno a pezzi piccoli (dadi da 2x2 cm). Rosolare velocemente (è importante che la cottura del tonno sia la più breve possibile), sfumare con il vino e, quando sarà evaporato, aggiungere 2 pomodori tagliati a cubetti senza pelle e semi assieme all'origano. Regolare di sale e pepe, far raffreddare e passare il tutto al tritacarne con lo stampo sottile. Incorporare la ricotta all'impasto ed amalgamare per bene; Condimento: in un'ampia padella rosolare un trito di scalogno in un filo d'olio. Appena appassito, aggiungere il pomodoro rimasto (sempre a cubetti e senza pelle e semi), saltare per alcuni minuti ed unire i capperi tritati grossolanamente con l'origano; Piatto: stendere una sfoglia sottile e creare dei quadrati di 4x4 cm di lato, posare il ripieno al centro di ognuno e chiudere a triangolo. Cuocere i ravioli in abbondante acqua salata e, una volta scolati, saltarli in padella con il condimento prima di servire.

Ristorante Il Gotha Via Galliera, 92 - 40050 Funo di Argelato (BO) - Tel 051/86.40.70 ilgotha.com

35/55 Euro

domenica a cena

creativa

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

banqueting / catering

Tipico ristorante "fuori porta" a 15-20 minuti da Bologna. L'ambiente è accogliente, ben curato e riservato. Un modo per scoprire il piacere di stare a tavola ed essere coccolati e viziati. Gilberto ed i suoi colaboratori seguono gli ospiti con molta attenzione al variare dei gusti e delle abitudini alimentari, cercando di scoprire ogni giorno sapori e segreti della buona tavola. Con molta cura scelgono la qualità delle materie prime, seguendo le stagioni, per soddisfare e stupire. Tutti i piatti sono creazioni che spaziano dalla pasta rigorosamente fatta in casa, al pesce fresco (anche crudo), alle carni di allevamenti locali e nazionali, ai dolci ed alla piccola pasticceria. La cucina è puramente "real time", guidata dal desiderio di accogliere e donare sapori veri, schietti e precisi. La cantina, ben fornita, accosta ogni vino per esaltare il piatto presentato.

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porcini Ravioli di erbe di campo conefunghi formaggio di fossa Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 6 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 200 gr di farina "0", 2 uova; Ripieno: 75 gr di bietole-spinaci, 75 gr di erbe di campo miste, 2 uova, 4 gr di sale, 4 gr di noce moscata, 150 gr di ricotta di pecora, 30 gr di Parmigiano Reggiano; Condimento: 300 gr di porcini freschi, 1 spicchio d'aglio in camicia, sale q.b., pimpinella q.b., pecorino di fossa q.b..

Vi consiglio di... Ripieno: pulire accuratamente le erbe, cuocerle a vapore per 5 min, raffreddarle in acqua e ghiaccio e scolarle bene. Batterle finemente al coltello e metterle in una ciotola con gli altri ingredienti, amalgamando il composto fino a renderlo omogeneo. Far riposare in frigorifero per 30 min; Pasta: su una spianatoia lavorare la farina a fontana aggiungendo le uova ed una presa di sale, ottenendo così un panetto liscio, consistente ed elastico da lasciare in frigorifero per 30 min avvolto nella pellicola; Condimento: pulire i porcini, affettarli sottilmente e cuocerli in padella con poco olio e l'aglio in camicia per pochi minuti; Piatto: stendere una sfoglia sottile e, con l'aiuto di una forchetta, distribuire la farcia in piccole quantità ordinate per file orizzontali e verticali in una metà della pasta. Coprire con l'altra metà di sfoglia facendo attenzione nell'eliminare l'aria e sigillare bene i bordi. Tagliare con una rotella dentata la sfoglia ripiena, così da ottenere dei ravioli, per poi cuocerli in abbondante acqua salata in ebollizione per 3 min. Scolarli e passarli in padella con i porcini trifolati, saltandoli con l'aggiunta di un po' di acqua di cottura. Impiattare ed insaporire con pecorino di fossa a scaglie e pimpinella.

Ristorante-Pizzeria Balze Ghiotte Via Nuova, 64 - 47020 Balze (FC) - Tel 0543/90.66.37 balzeghiotte.it

20/35 Euro

venerdì

regionale / moderna

12.30 - 14.30 / 19.30 - 21.30

vendita prodotti

Questo caratteristico ristorante si trova a 1100 m slm, alle pendici del Monte Fumaiolo, vicino (2 km) alla sorgente del Tevere. Il paese, molto tipico per via della scogliera calcarea che lo sovrasta, è una località turistica molto apprezzata che confina con la Toscana ed il Montefeltro. Ispirandosi ai prodotti del territorio montano e alle tradizioni della cultura locale, il ristorante opera da anni con una gestione familiare. Antico e moderno integrati in cucina, nel rispetto di una filosofia gastronomica ispirata alla conservazione dei sapori del passato, senza trascurare le innovazioni culinarie degli ultmi anni ed i piatti vegetariani. Una saletta con camino ed una sala più grande ospitano, alle pareti, dipinti della tradizione rurale e contadina del posto.


Tagliatelle dello Stajo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 300 gr di tagliatelle, 100 gr di lombo di maiale, 100 gr di prosciutto crudo, 100 gr di piselli, 100 gr di funghi trifolati, 1 cipolla media, 250 gr di polpa di pomodoro, Parmigiano Reggiano q.b., olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In una casseruola far imbiondire la cipolla tritata in poco olio, aggiungere successivamente il lombo ridotto a dadini ed il prosciutto crudo a pezzetti. Quando il tutto è ben rosolato, aggiungere la polpa di pomodoro assieme a piselli e funghi. Regolare di sale e pepe e lasciare sobbollire per ca. 30 min a fiamma moderata, rimestando ogni tanto per evitare che si attacchi. A parte, in una pentola con abbondante acqua salata, lessare le tagliatelle al dente. Una volta scolate, versare le tagliatelle nella salsa e saltare il tutto per alcuni secondi. Spolverare i piatti con il Parmigiano Reggiano e servire.

Osteria dello Stajo Via Idice, 72 - 40068 Fraz. Castel Britti (BO) - Tel 051/62.88.602 osteriadellostajo.it

15/30 Euro

lunedì

locale

20 - 01

giardino e gazebo privati

La storia dell'Osteria inizia nel 1976, quando Oriano e Franca, decisero di trasformare il loro bagaglio di esperienza nella ristorazione (25 anni) in una conferma dei sapori contadini tanto ricercati dai bolognesi di "bocca buona". Il locale si trova ai piedi delle più belle colline di Bologna, dove si può rivivere la gioia di un ambiente familiare ed accogliente, apprezzato non solo dai giovani. Prende il nome da un recipiente metallico, che veniva utilizzato nel passato dai contadini come unità di misura di cereali ed aridi. Qui si possono trovare piatti tipici della cucina bolognese quali pasta e fagioli, friggione e trippa. La pasta e le squisitezze affini, rigorosamente fatte a mano come tortellini, tortelloni e tagliatelle, sono realizzate da mamma Franca. La cantina vanta un'ampia selezione di vini nazionali. Il locale, predisposto per accogliere anche gruppi per feste di laurea, compleanno, anniversari ed ogni altro evento, si trova in una palazzina di fine '800 e dispone di oltre 60 coperti. All'interno fa bella mostra di sé un romantico caminetto e, le travi a vista, donano un senso rustico equilibrato. Inoltre dispone di un ampio giardino interno, privato, con zona relax fornita di biliardino e ping-pong, suddiviso in 70 mq sotto i gazebo e 50 mq all'aperto. Nella veranda estiva, tutto è predisposto per una comoda cena sotto le stelle.

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carciofi e Tagliatelle ai prosciutto croccante

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora 30 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 300 gr di farina, 3 uova; Condimento: 4 carciofi, 120 gr di prosciutto cotto, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b.; Decorazione: 4 carciofi, 100 gr di parmigiano grattugiato, burro q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare a lungo farina e uova e lasciare riposare per ca. 1 ora. Stendere la pasta (non troppo sottile) e lasciarla asciugare leggermente, arrotolarla e tagliare delle strisce di 6-7 mm di larghezza; Condimento: pulire i carciofi lasciando solo il cuore e tagliando tutto a julienne come il prosciutto. In una padella antiaderente rosolare l'aglio (da togliere appena imbiondito) in un filo d'olio, aggiungere i carciofi e poco prima della cottura aggiungere il prosciutto, regolando di sale e pepe; Piatto: imburrare esternamente 4 stampini. Scaldare bene una padella antiaderente ed ungerla con poco olio, stendere sul fondo una mano di parmigiano e lasciar rapprendere. Sollevare i bordi con apposita spatola e posizionare la cialda sullo stampino, lasciando raffreddare per far prendere la forma (ripetere altre 3 volte). Pulire i carciofi da gambi e foglie dure e, partendo dall’esterno, tagliarli a scaletta. In un tegame con abbondante olio per frittura molto caldo immergere i carciofi per una precottura. Scolare l'olio e nel frattempo cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata. Aprire le foglie dei carciofi a fiore e far coincidere la loro cottura con quella della pasta. Appena pronte, saltare le tagliatelle in padella con il condimento ed impiattare posizionando il fiore di carciofo da una parte ed il cestino di parmigiano, in cui mettere in caduta le tagliatelle, all'opposto.

Ristorante La Scuderia Via XX Settembre, 53 - 40060 Dozza (BO) - Tel 0542/67.81.03 ristorante-lascuderia.com

25/35 Euro

martedì

locale / creativa

12 - 14.30 / 19 - 22

terrazza panoramica climat.

È situato di fronte all'antica Rocca Sforzesca, nelle vecchie scuderie dei cavalieri dell'epoca. Il locale, gestito dalla famiglia Preti dal 1977, dispone di una sala interna che conserva ancora le antiche poste per i cavalli con relative mangiatoie (oltre a vari finimenti) e di una veranda utilizzabile tutto l'anno che si affaccia sulla piazza. La cucina proposta rispetta la genuina tradizione culinaria e le specialità di un tempo, alternando menu composti da prodotti selezionati e ricercati sul territorio a seconda della reperibilità stagionale. Si possono gustare primi piatti di pasta fresca, minestre in brodo, carni ai ferri, salumi e formaggi locali serviti con piadina di propria produzione e dolci fatti in casa. La carta dei vini è curata in collaborazione con l'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna che ha sede in paese.


Secondi...


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Arrosto alla genovese Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 1 ora 40 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 1,5 kg di carne di vitello da arrosto, 3 kg di cipolle gialle, 2 pomodori maturi, 1 ciuffo di prezzemolo, olio extravergine d'oliva e sale q.b.

Vi consiglio di... Sbucciare le cipolle e tagliarle a fettine sottili. Nel frattempo in una casseruola rosolare la carne con l'olio. Versare le cipolle sulla carne e aggiungere i pomodori tagliati a pezzettini, il prezzemolo ed il sale. Adagiare sulla casseruola un coperchio e lasciare cuocere a fuoco lento per ca. 90 minuti, aggiungendo se necessario dell'acqua calda. A fine cottura la cipolla dovrà essere cremosa e l'insieme dovrà essere di colore ambrato. Consigli: nell'eventualità che il pasto preveda anche un primo, si potrebbe utilizzare il "sughetto" delle cipolle per condire delle tagliatelle. In questo caso, bisognerà mettere più olio in cottura.

Ristorante-Pizzeria Arlecchino Frazione Vernetto, 92 - 10050 Chianocco (TO) - Tel 0122/64.17.98 arlecchino-chianocco.it

10/30 Euro

lunedì

casereccia / nazionale

06.30 - 24.00

dehor estivo / forno a legna

Circondato dal verde della campagna della media Valle di Susa, sulla strada statale del Moncenisio, il ristorante accoglie i suoi clienti nelle ampie sale luminose e colorate e nel suo dehor estivo, proponendo un menu vario e genuino che ha origine dalla cucina regionale italiana. Altre specialità sono la pizza, a doppia lievitazione e dalla speciale sofficità, ma anche la farinata croccante e morbida allo stesso tempo, entrambe cotte nel forno a legna. Le sale possono accogliere pranzi e cene per cerimonie varie con una capienza di ca. 100 persone. Dallo scorso anno l'attività affitta anche monolocali e bilocali, completamente arredati, per residenti e non solo, oppure per soggiorni di vacanza o lavoro da trascorrere con il massimo del comfort.


Rane in guazzetto Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 35 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 60 rane nostrane (possibilmente con le loro uova), 1 cipolla ramata piccola, 1 carota, 1 sedano, 3 pomodori San Marzano freschi, 1 bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva q.b., 1 spicchio d'aglio, prezzemolo e sale q.b..

Vi consiglio di... Pelare ed eviscerare le rane, avendo cura di lasciare le loro uova e fegatini. Tritare finemente le cipolla, il sedano e la carota e soffriggerli con dell'olio e lo spicchio d'aglio in camicia, da eliminare una volta terminata la rosolatura. A questo punto, unire al tutto le rane e farle cuocere per alcuni minuti, bagnare con il vino bianco e lasciarlo evaporare. Salare ed aggiungere i pomodori tagliati a dadini, precedentemente pelati e scottati. Cuocere per altri 10 minuti. Spolverare con il prezzemolo tritato e servire ben calde. Consiglio: è possibile accompagnare il piatto con alcune mattonelle di polenta scottate e fettine di pomodoro come decorazione.

Ristorante Manuela Via Ponte sul Po, 31 - 15050 Isola Sant'Antonio (AL) - Tel 0131/85.71.77 villaparadiso.biz

N.D.

lunedì

locale

N.D.

parco privato

Situato a 50 metri dal fiume Po, all'interno di un rigoglioso parco di 15.000 mq, il ristorante che è nato come tipica baracca fluviale nei primi anni '50, si è ampliato con il passare del tempo, pur mantenendo le caratteristiche originarie. Il legno, gli oggetti d'epoca e le foto antiche trasmettono il calore umano di tempi andati. Le sale, con ampie vetrate affacciate sul parco attrezzato, permettono di banchettare immersi nella natura anche durante la stagione invernale, quando le nebbie, come una soffice coperta, avvolgeranno di quiete ovattata le gioiose serate. La cucina è quella del territorio a cavallo tra Lomellina, basso Piemonte e ad un passo dall'Oltrepò Pavese. Infatti si possono trovare i pesci di fiume e le rane, i vari risotti cucinati con materie prime del territorio seguendo le stagioni, le paste fresche, le lumache e le carni della tradizione. Come dessert, oltre ai dolci preparati esclusivamente in casa, l'abbondante carrello dei formaggi del territorio saprà conquistare ogni palato offrendone oltre 50 varietà. Di grande importanza è la carta dei vini, che vanta più di 600 etichette, spaziando tra l'Italia e l'estero. Il ristorante è chiuso nel periodo tra la fine di luglio e la prima metà di agosto.

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Astice tropicale Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 2 astici, 2 cipolle rosse, 1 avocado, ½ ananas, 4 pomodori, 2 kiwi, 2 arance, 1 papaya, ½ melone, 20 foglie di basilico, 300 ml di olio extravergine d'oliva, 100 ml di aceto balsamico, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Immergere gli astici in un tegame abbastanza capiente con acqua calda per ca. 35 min. Tagliare i pomodori e le cipolle a cubetti di 2-3 cm e metterli in un contenitore con l'olio e l'aceto balsamico, aggiungere le foglie di basilico spezzettate e condire con sale e pepe. Lasciare riposare il tutto per 15 min. Tagliare la frutta a spicchi e posarla in un contenitore adatto. Scolare gli astici, tagliarli a metà e lasciare intiepidire per 5 min. Posare le 4 parti su di un piatto da portata, sistemare la frutta come contorno con fantasia di colore e versare sull'astice il condimento.

Trattoria Pescio Via Caccianotti, 26 - 28061 Biandrate (NO) - Tel 0321/83.127 339/54.32.971

20/35 Euro

martedì e mercoledì a cena

regionale / nazionale

12.30 - 14.30 / 20 - 23.30

menu fisso a pranzo

Locale a conduzione familiare, in una zona di forte passaggio commerciale e turistico. Il vicino outlet rende il ristorante una tappa obbligata, come unica soluzione alla voglia di gustare portate degne della vera ristorazione. Proprio la cucina, a metà tra la tipicità piemontese ed il profumo della romagna, propone piatti d'eccellenza locale come la paniscia, il fritto misto alla piemontese o lo stufato d'asino, aggiungendo piatti e creatività come lasagne verdi e grigliate di pesce. Tutti i piatti che si possono trovare nel menu e molti degli ingredienti che li compongono, vengono fatti in modo artigianale direttamente in casa, proprio per dare quel sapore e quel tocco di originalità che troppe volte manca nella ristorazione a causa dei prezzi. Un locale accogliente dallo stile bizzarramente votato al vintage, ma capace di suggestionare con le sue luci e le sue portate. Una piccola gemma, rispolverata e riscoperta, per la gioia del palato.


Coniglio alle nocciole Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti (esclusa marinatura) / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8 persone 1 coniglio di ca. 2 Kg, salvia q.b., 2 rametti di rosmarino, 2 rametti di finocchio selvatico, 250 ml di brodo, aceto q.b., 200 gr di nocciole Piemonte Igp tritate, olio extravergine d'oliva q.b., 100 gr di pancetta, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di...

Tagliare a pezzi il coniglio e metterlo a bagno un paio d'ore in acqua e aceto. Fare un trito con rosmarino, finocchio selvatico, salvia e metà nocciole Piemonte Igp lasciandolo appassire in un tegame con un po’ di olio extravergine d'oliva. Aggiungere al soffritto un po’ di pancetta a pezzettini e continuare a rosolare per qualche minuto. Quando tutto sarà ben rosolato unire i pezzi di coniglio scolati ed asciugati, farli dorare in modo uniforme a fuoco vivo. Successivamente abbassare la fiamma e proseguire la cottura unendo poco alla volta il brodo caldo, cospargere con una presa di sale ed una macinata di pepe. Terminata la cottura impiattare e spolverare con abbondanti nocciole tritate.

Ristorante Madonna della Neve Regione M. della Neve, 2 - 14050 Cessole (AT) - Tel 0144/85.04.02 ristorantemadonnadellaneve.it

25/35 Euro

venerdì

locale / nazionale

12 - 14 / 20 - 22.30

albergo

Dal 1952 papà Renato e mamma Francesca gestiscono il locale che, da semplice osteria di campagna, diviene meta importante della gastronomia locale. Oggi la seconda generazione (lo chef Maurizio, il maÎtre Piermassimo e le rispettive mogli) porta avanti la genuinità ed i piatti semplici e stagionali, che rispecchiano le tradizioni locali. Molti i piatti importanti e rappresentativi, tra cui anche gli "agnolotti del plin alla curdunà", accompagnati da ottimi vini astigiani e non solo. Dal 2002 sono a disposizione anche le stanze dell'albergo in pietra adiacente.

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Filetto al cavolo rosso Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 25 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 4 filetti di manzo da 180 gr cad., 500 gr di cavolo rosso, farina bianca q.b., 300 gr di panna fresca, 300 cl di vino bianco, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b., rosmarino q.b..

Vi consiglio di... Affettare il cavolo rosso il più finemente possibile e rosolarlo in una padella con un filo d'olio per ca. 4-6 minuti. Aggiungere il vino bianco facendolo evaporare leggermente e la panna fresca. Fare cuocere a fuoco vivo per 6-8 minuti, fino ad ottenere una crema di color viola intenso da lasciare riposare tenendola al caldo. Nel frattempo infarinare leggermente i filetti e, in un tegame con un po’ d'olio e alcuni rametti di rosmarino, farli rosolare portandoli al punto di cottura desiderato. Salare e pepare i filetti a fine cottura, impiattarli e versarvi sopra la salsa.

Trattoria degli Orti Via Monviso, 13 - 20154 Milano - Tel. 02/33.10.18.00 trattoriadegliorti.it

30/40 Euro

domenica

regionale / creativa

12.30 - 15 / 20 - 24

prenotazione consigliata

In una via tranquilla a due passi da Corso Sempione, dove il silenzio custodisce ancora tutto il sapore della vecchia Milano, rinasce oggi la Trattoria degli Orti. Rinasce perché l'insegna è storica, ma nuova è la gestione. Che ha saputo mantenerne l'atmosfera familiare ed accogliente e che, con passione ed entusiasmo, l'ha resa ancora più calda, intima, elegante. Entrando si riscopre il gusto di quando ci si incontra tra amici ed è bello assaggiare i "solidi piatti" della tradizione locale come il risotto alla milanese preparato con impeccabile maestria, o altri primi stuzzicanti come la carbonara di verdure e gli gnocchetti di ricotta con gamberi. Si possono assaporare accostamenti delicati e inconsueti come l'ottimo filetto al cavolo rosso e scoprire che c'è ancora qualcuno che prepara una cotoletta, come tradizione comanda, o un impareggiabile ossobuco. Dal piccolo antipasto offerto come benvenuto, alla carta dei vini scelti tra le etichette migliori, nulla è lasciato al caso. Senza dimenticare i dolci, ai quali lo chef dedica davvero fantasia e golosità, proponendo torte e dolci al cucchiaio, frutta caramellata e crema inglese, ananas cotto al forno con crema al cioccolato. Insomma, un angolo dove è bello fermarsi e ritornare, per assaporare un momento da dedicare interamente al palato.


con foie gras, funghi Filetto di vitello cardoncelli e ortaggi, servito in osso Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti (esclusa marinatura della carne) / 25 minuti Livello di difficoltĂ ricetta facile Ingredienti per 4 persone Filetto: 260 gr di filetto di vitello, 20 gr di burro, 100 gr di fondo bruno di vitello, 4 gr di maggiorana, 20 gr di olio extravergine d'oliva, 10 gr di scalogno, 4 gr di timo, sale e pepe q.b.; Patate Maxime: 100 gr patate, 10 gr di Parmigiano, 60 gr di burro; Funghi: 100 gr di funghi cardoncelli, 20 gr di burro, 2 gr di maggiorana, 2 gr di timo; Foie gras e guarnizione: 60 gr di fegato d'oca, 4 gr di tartufo nero, 1 spicchio d'aglio, timo q.b., 20 gr porri fritti; Verdure in osso: 20 gr di rapa bianca, 20 gr di carote, 20 gr di zucchine, 4 gr di scalogno, 2 ossa di vitello, 20 gr di olio extravergine d'oliva, 1 foglia di alloro.

Vi consiglio di... Pelare le patate, tagliarle con la mandolina a fette sottili e formare 2 corone su un foglio di carta da forno. Spolverare di Parmigiano e cuocere in microonde alla massima potenza per 2 minuti. Pulire le ossa, fare un intaglio di 5 cm e sbiancarle in acqua salata con la foglia di alloro. Tagliare a julienne carote, rape e zucchine e saltarle in padella con olio extravergine, scalogno, timo, sale e pepe mantenendole croccanti. Farcire l'osso e terminare in forno per 3 minuti. Cuocere in padella i cardoncelli, precedentemente mondati e lavati, con scalogno, timo, maggiorana, burro sale e pepe. Condire la carne assieme al foie gras con olio extravergine, scalogno e timo (tagliati grossolanamente), sale e pepe. Caramellizzare in padella, togliere il foie gras e terminare la cottura in forno. Sgrassare il fondo di cottura, deglassare con acqua di tartufo, aggiungere il fondo bruno e ridurre; Regolare di gusto ed emulsionare con l'olio extravergine. Disporre al centro del piatto i funghi con sopra l'osso farcito, appoggiarvi la corona di patate, il filetto di vitello, il foie gras, il midollo spadellato, il tartufo nero. Decorare con la salsa ottenuta e guarnire con porri fritti.

Antica Trattoria Bagutto Via Vittorini, 4 - 20138 Milano - Tel 02/50.35.72 bagutto.it

N.D.

N.D.

creativa

N.D.

locale storico

Il nome Bagutto potrebbe derivare dal termine dialettale Begutto, ossia Bagordo, o Ingordo oppure il termine potrebbe essere una derivazione del nome Belucho, con il quale a suo tempo si indicava questa zona di prati fuori dalla cinta muraria della città . Nell'ingresso del ristorante, accanto alla "zainera" (scaffale a colonnine contenente le "zaine", o boccali per la mescita del vino) è apposta la copia fotografica del primo documento scritto che fa risalire al 1284 l'esistenza dell'Antica Hostaria del Bagutto. Una cucina fatta di piatti ricercati proposti con maestria dallo chef, pluripremiato, Andrea Bevilacqua.

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miele Capretto laccatoealtartufo valsabbino Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 2 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1,5 kg di capretto, 300 gr di burro, 50 gr di lardo, 40 gr di olio extravergine d'oliva, 2 bicchieri di vino bianco secco, 3 cucchiai di miele d'acacia, 20 gr di tartufo nero della Valle Sabbia, 1 mazzetto di rosmarino e salvia, 2 scalogni, 1,5 L di brodo vegetale, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Tagliare il capretto a pezzi e disporlo in una teglia. Versare il miele ed il tartufo a scaglie, aromatizzare con le erbe fresche e cospargere con sale, pepe ed olio. Mescolare questi ingredienti cercando di farli amalgamare tra di loro. Unire nella teglia gli scalogni puliti e tagliati a fettine sottili ed il lardo tagliato a piccoli dadi, successivamente riporre la teglia in forno preriscaldato a 180°. Procedere con la cottura per ca. 2 ore irrorando, ogni tanto, con vino e brodo vegetale. Avere sempre l'accortezza di girare i pezzi del capretto, affinché la laccatura del miele possa riversarsi su tutta la superficie. Consigli: servire con la polenta e del rosmarino come decoro.

Ristorante Al Poggio Verde Via Nazionale - 25070 Barghe (BS) - Tel 0365/82.45.91 alpoggioverde.it

35/50 Euro

lunedì

mediterranea

12 - 14 / 19.30 - 21.30

dehor estivo / eventi musicali

Di nuovissima costruzione è immerso in un'ampia zona collinare verdeggiante e tranquilla, lungo la strada che costeggia il fiume Chiese e che si insinua nell'industriosa Valle Sabbia. La sua particolare posizione lo rende il luogo ideale per un soggiorno e per una sosta piacevole all'insegna della buona cucina curata personalmente dal proprietario e chef Enzo Boschi. La cura dei particolari, l'attenzione alla qualità, il ricercato abbinamento dei sapori antichi della tradizione valsabbina con quelli della cucina mediterranea sono gli "ingredienti" dell'arte culinaria del ristorante. Dispone di una raffinata saletta dall'atmosfera elegante e accogliente, adatta a romantici e intimi incontri e piccole riunioni familiari o aziendali (disponibilità per 50 persone), un ampio salone luminoso e caldo dal soffitto completamente rivestito in legno di pino e adatto a ospitare ogni tipo di evento (su richiesta). Il salone viene messo a disposizione e allestito opportunamente anche per riunioni di lavoro e manifestazioni, presentazioni, piccole convention. Per accompagnare questi eventi vengono effettuati servizi di buffet, cocktail e coffee break. All'esterno sono disponibili uno spazioso porticato e un gazebo, allestito nella stagione estativa, sono serviti pranzi e cene all'aperto.


Controfiletto "Buenos Aires" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 2 persone 400 gr di controfiletto argentino, 2 cucchiai di panna da cucina, 2 funghi cremini, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Scaldare una piastra per la cottura di carne e pesce, sul fondo (o sulla piastra) mettere qualche pizzico di sale che aiuterà la carne, durante la cottura, a non attaccarsi. Quando la piastra sarà molto calda, mettere il filetto a cuocere, girandolo dopo una manciata di secondi, giusto il tempo necessario affinché si formi una crosticina che lo sigilli, gli impedisca di perdere troppi liquidi e di conseguenza di asciugarsi troppo. Cuocere per circa 15 minuti. Nel frattempo pulire con cura i funghi e farli a pezzettini, metterli in una padella insieme alla panna ed una spolverata di pepe nero e cuocere il tutto a fuoco lento per ca. 4 minuti. Quando la salsa si sarà amalgamata a dovere coprire, con questa, il controfiletto e servire.

Ristorante El Gaucho Via Carlo D'Adda, 11 - 20143 Milano - Tel 02/89.40.08.39 elgaucho.it

N.D.

aperto tutti i giorni

tipica argentina

20 - 01

specialità carne argentina

"Un lugar unico... pleno de nostalgias, aromas y sabores de nuestra tierra", così recita il motto del ristorante, stampato in ogni dove, dalle pubblicità ai menu. Sorge nella zona dei Navigli di Milano, dove la rinnovata gestione offre ai propri clienti la famosa carne argentina, che è un po' l'immagine di questo splendido paese sudamericano. Una carne bovina di alta qualità richiede attenzioni particolari per poter essere gustata al meglio. Il segreto è quello di farla cuocere da cuochi specializzati, ovviamente argentini, secondo le antiche tradizioni. L'atmosfera sudamericana che si respira al suo interno viene ampliata quando, seduti ad un tavolo, vengono serviti deliziosi antipasti e secondi piatti tipici della tradizione (parillada, tira de asado, bife de costilla, ecc.), ottimi vini argentini e italiani e favolosi dolci dai nomi raffinati. Tutto ciò, unito alla simpatia e cortesia dei gestori e del personale, fa sì che l'occasionale cliente di passaggio, diventi per sempre un cliente fisso.

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Brandard di stoccafisso Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti (escluso ammollo pesce) / 25 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8 persone Pesce: 1 filettone di stoccafisso salato, 4 patate pasta gialle, 1 L di latte, 2 L d'acqua, 1 gambo di sedano, 1 cipolla bionda, 2 carote, sale e pepe q.b.; Salsa: rucola, pinoli, gherigli di noce, formaggio grana, olio extravergine d'oliva; Guarnizione: 2 foglie di insalatina novella, 1 pomodoro, 24 crostini di polenta.

Vi consiglio di... Pesce: mettere a bagno lo stoccafisso in acqua fredda corrente per almeno 48 ore. Privare il filetto della pelle e della lisca centrale. In una pentola capiente versare il latte e l'acqua, poi il sedano, le carote e la cipolla, puliti e tagliati grossolanamente. Portare il tutto a bollore fino a quando le verdure non saranno cotte e, successivamente, eliminarle dal brodo. Utilizzando la stessa acqua, cuocere le patate già pelate e tagliate in pezzi regolari. Dopo ca. 10 min unire lo stoccafisso ed ultimare la cottura. Appena pronti, mixare lo stoccafisso con le patate ed un filo d'olio, regolando di sale e pepe; Salsa: pestare tutti gli ingredienti in un mortaio come per un normalissimo pesto, fino ad ottenere un composto omogeneo e fluido; Piatto: versare sul piatto, in modo circolare, un filo di salsa alla rucola e disporre a raggiera i crostini di polenta (3 per piatto). Negli spazi lasciati dai crostini posizionare delle quenelles fatte con la brandard di stoccafisso, aiutandosi con due cucchiai per dar loro la forma. Decorare il tutto con l'insalatina e delle lamelle di pomodoro.

Ristorante Il Gourmet Via San Vigilio, 1 - 24129 Bergamo - Tel 035/43.73.004 il.gourmet@tiscali.it

40/50 Euro

martedì

locale / nazionale

12.15 - 14.30 / 19.15 - 22.30

hotel / parcheggio interno

L'hotel-ristorante è situato a ridosso delle Mura Venete di S. Vigilio, a poche centinai di metri dal centro storico della Città Alta. La costruzione del '700, agli inizi del secolo scorso, subì la sua prima trasformazione in albergo con stallo, ma l'attuale struttura è frutto di una completa ristrutturazione degli anni '80. L'incantevole posizione immersa nel verde dei colli, gli conferisce un'atmosfera di pace e relax completata da diversi servizi per il miglior confort. Il ristorante, situato sulla balconata principale del complesso, è formato essenzialmente da 3 sale interne e 2 terrazze esterne con pergolato e dispone di un ampio numero di coperti. Per la sua cucina raffinata è stato ed è tutt'ora uno dei maggiori esponenti della creatività gastronomica. Un'ampia scelta di piatti tipici bergamaschi e mediterranei, oltre ad una cantina curata personalmente dai patron Beretta e Cornacchia, senza dimenticare la stupefacente raccolta di grappe e whisky.


Olivette di vitello tartufate Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 3 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 500 gr di lombata di vitello, 150 gr di lardo nostrano, 150 gr di fontina, 1 dl di fondo bruno di vitello, 4 foglie di salvia, 40 gr di tartufo nero, 50 gr di burro chiarificato per la cottura, sale e pepe q.b., farina q.b..

Vi consiglio di... Tagliare la lombata di vitello in 8 fette, disporle su di un tagliere e batterle aiutandosi con della carta da forno in modo da ottenere delle scaloppe molto sottili. Avvolgere le scaloppe con il lardo e la fontina tagliati a fette sottili, avendo cura di chiudere bene i bordi in modo che il formaggio non fuoriesca dalla carne durante la cottura, salarle ed infarinarle. In un'ampia padella cuocere le scaloppe nel burro chiarificato (privo di acqua e siero) per pochi minuti, nel frattempo scaldare il fondo bruno di vitello. Servire le scaloppe condite con il fondo bruno e cospargere di tartufo. Consigli: servire le scaloppe su un letto di polenta di farina macinata a pietra e guarnire con una cialdina sempre di polenta.

Agriturismo Osteria di Quadra Via S. Eusebio, 1 - 25033 Cologne (BS) - Tel 030/71.57.322 quadrafranciacorta.it

30/45 Euro

domenica a cena / lunedì

locale / nazionale

N.D.

dehor estivo / sala eventi

Dopo oltre 8 anni di attività è certamente diventata una meta irrinunciabile e quasi obbligata per chi visita la Franciacorta. In particolare per coloro che amano trascorrere il proprio tempo in compagnia dei suoi rinomati vini accostati agli ottimi cibi, derivati dalla cucina del territorio franciacortino e bresciano, oppure da quella più tradizionale italiana. Ancora di più, si possono trovare innovative proposte con sapori che riescono a riunire, in un intrigante e suggestivo accostamento, tipicità e qualità. In un ambiente originale ed allo stesso tempo accogliente dove, oltre al consueto servizio di ristorazione del mezzogiorno e della sera, è possibile su prenotazione accogliere in una sala riservata eventi aziendali o privati, organizzare degustazioni, pranzi o cene particolari. "Fare bene le cose semplici" è la mission del giovane e qualificato staff dell’Osteria guidato dal "patron" Aris Pina che guiderà la clientela, con la sua esperienza e competenza, nelle migliori scelte per una piacevole visita.

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Maialino sardo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 3 ore ca. Livello di difficoltà ricetta difficile Ingredienti per 6 persone ½ maialino da latte (3,5 kg ca.), mirto a rametti q.b., sale e pepe q.b., 1 fetta spessa di lardo aromatizzato alle erbe.

Vi consiglio di... Privare il maialino delle interiora, raschiare bene la sua pelle e bruciacchiarne le setole rimaste. Lavarlo ed asciugarlo, poi cospargerlo di un trito di mirto (volendo si può speziare anche con altri aromi) e lasciarlo riposare per almeno 1 ora. Infilzarlo in uno spiedo e farlo cuocere sistemandolo a 50 cm dal fuoco di legna aromatica (ginepro, leccio o olivastro), verso il quale deve essere rivolta la parte ventrale. Quando il calore sarà arrivato alla cotenna, iniziare a rigirare lo spiedo fino a che la carne avrà preso un bel colore dorato scuro. Durante la cottura far colare e spalmare del lardo infilzato in uno spiedino e messo sulla fiamma per ammorbidirlo. Salare e pepare bene da tutte le parti. A cottura avvenuta, tagliarlo a pezzetti e servirlo caldo su un vassoio di sughero chiamato "sippa".

Ristorante Dal Fluminese Via Lura, 24 - 20017 Rho (MI) - Tel 02/93.50.45.92 dalfluminese.com

35/40 Euro

martedì

tipica sarda

12 - 14.30 / 19.30 - 23

serate di cultura sarda

Situato nelle immediate vicinanze dal centro storico di Rho, a poca distanza dal nuovo polo fieristico milanese, dispone di un unico ambiente recentemente ristrutturato dai colori caldi e accoglienti. Il tutto valorizzato da piccoli particolari sardi quali quadri, maschere, bambole e cestini che mettono ancor più in evidenza il grande murales posto in fondo alla sala stessa e rappresentante le più singolari processioni religiose della terra sarda. Come elemento fondamentale della grande isola anche la cucina coniuga la padronanza tecnica con l'amore per le tradizioni, riuscendo a dare corpo ai desideri ed alle idee dello chef Cristian. Non esiste alcun tipo di prodotto congelato o surgelato, le carni provengono esclusivamente da allevamenti sardi; oli, salumi e formaggi sono fatti da piccoli produttori artigiani nelle valli del Sulcis, Medio Campidano e ai piedi del monte Linas. Tutti i tipi di pane e pasta fresca vengono fatti in casa, così come i dolci e la piccola pasticceria, oltre ad aderire all’Associazione Italiana Celiachia. La filosofia del ristorante è infatti guidata dal desiderio genuino di accogliere chi cerca ancora sapori veri, schietti, precisi, ecco perchè i piatti vengono preparati tutti al momento, con una cucina puramente real-time.


Rombo della casa Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 25 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 1 rombo da 1 kg, 300 gr di asparagi, 300 gr di patate, 100 gr di pomodori, 1 cucchiaio di capperi, olio extravergine d’oliva e farina bianca q.b., sale e pepe q.b., 1 pugnetto di prezzemolo.

Vi consiglio di...

Sciacquare il pesce fresco sotto un getto di acqua corrente, squamare con un coltello adatto e procedere con la pulizia a crudo. Eliminare le interiora, spinare il rombo e sfilettare facendo attenzione a non macellare la carne. Una volta pronti, infarinare con un velo leggero i filetti e scottarli in padella con un filo d'olio per qualche minuto, regolando di sale a fine cottura. Nel frattempo in due pentole separate far bollire asparagi e patate. I primi, quando sono al dente, scolarli e metterli da parte. Mentre le patate, appena pronte, farle raffreddare e tagliarle a rondelle. Dopo aver lavato i pomodori, tagliarli a fettine sottili ed adagiarli sopra i filetti. Con i capperi fare un trito grossolano e posizionarli sopra i filetti. Infine in un vassoio o pirofila da forno capienti, adagiare i filetti con sopra pomodori e capperi, da un lato gli asparagi e dall'altro le fettine di patate, spolverare con una manciata di prezzemolo, salare e pepare, infine versare un filo d'olio. In forno preriscaldato, cuocere il tutto per 15 min ca. a 200°. Non appena cotto servire ancora caldo.

Ristorante Torre del Mangia Via Procaccini, 37 - 20154 Milano - Tel 02/31.48.71 torredelmangia.it

35/45 Euro

domenica a cena / lunedì

nazionale / tipica toscana

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.45

salette per banchetti e feste

Il ristorante prende il nome dalla torre del campanile laico del Palazzo Comunale in Piazza del Campo a Siena. Fu chiamata "Torre del Mangia" dal soprannome di "Mangiaguadagni" dato al suo primo custode Giovanni di Balduccio (o "di Duccio"), famoso per apprezzare molto i piaceri del cibo e investire quindi a tavola i propri guadagni. Fino a Settembre 2011, per trent'anni, in questo ottimo ristorante toscano i precedenti titolari hanno esibito la riproduzione della Torre, simbolo di Siena e di questo locale, uno dei più conosciuti e dei meglio frequentati, tanto da rappresentare un punto d'incontro di buongustai che amano la cucina toscana, sia di carne che di pesce. Oggi il ristorante continuerà la tradizione, capitanato da Pasquale Caggianelli, che vanta l'esperienza di un'altra rinomata realtà milanese, anch’essa ben frequentata da gente dello spettacolo e dello sport, politici, uomini d'affari, stranieri e soprattutto da tutti quelli che amano mangiare bene!

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Filetto di cervo al Calvados e ribes Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 2 persone 2 filetti di cervo da ca. 150 gr cad., 80 gr di ribes, 80 gr di burro, 2 bicchieri di Calvados, farina bianca "00" q.b., sale e pepe q.b.

Vi consiglio di... Preparare i filetti legandoli con dello spago da cucina, per dar loro rotondità e garantire che non si sfaldino in cottura, infine passarli leggermente nella farina bianca. In una pentola bassa scaldare a fuoco medio il burro ed inserirvi i filetti, cuocendoli con attenzione e curando la fiamma che non deve risultare troppo forte (la carne non deve cuocere del tutto). Togliere dal fuoco dopo aver scottato i filetti da entrambi i lati e lasciare riposare. Tirare la salsina del fondo di cottura aggiungendo i bicchieri di Calvados, flambare per dealcolizzare ed aggiungere una piccola noce di burro per ottenere un effetto lucido sul composto finale. Aggiustare di sale e pepe ed aggiungere infine i mirtilli. Rimettere il filetto in padella per terminare la cottura ed impiattare. Consigli: accompagnare questo piatto con un Barbaresco d’annata.

Ristorante Alessandro Via A. Piatti, 118 - 24030 Mozzo (BG) - Tel 035/61.03.33 alessandroristorante@alice.it

20/30 Euro

dom a cena / lun / mar

locale / specialità pesce

12 - 15 / 19 - 23

serate a tema

Il ristorante è situato nella prima periferia di Bergamo. In un ambiente classico con atmosfera familiare, i proprietari Marco e Monica ed il loro staff propongono una cucina tipica bergamasca e specialità di pesce. Paste fresche fatte in casa e dolci proposte dello chef sono alcune delle garanzie di qualità. È l'ambiente ideale per incontri conviviali, feste personalizzate e qualsiasi grande evento; il locale è anche dotato di una piccola saletta riservata, denominata "dell'artista", dove si possono trovare alcune opere di pittori locali che espongono abitualmente. Grande carta dei vini, perlopiù nazionali, con alcuni Champagne ricercati. Serate a tema per tutti i gusti.


Stufato di guancialino Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 2 ore 35 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 1 kg di guancialino, 50 gr di burro, ½ bicchiere di olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d'aglio, 1 carota, 1 costa di sedano, 2-3 foglie di alloro, ½ L di vino rosso, brodo q.b., 1 bicchiere di passata di pomodoro, chiodi di garofano q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Stufare in una casseruola il sedano, la carota e l'aglio intero con il burro e l'olio. Aggiungere i chiodi di garofano e la carne, facendola rosolare bene per ca. 15 min. Bagnare con il vino rosso e cuocere a fuoco lento per 45 min. Successivamente salare, pepare e ricoprire con il brodo la carne, poi aggiungere la passata di pomodoro e cuocere a fuoco lento per 1 ora e 30 min. A cottura ultimata tagliare a fettine il guancialino e servire con polenta.

Ristorante La Tana del Grillo Via Sorelle Girelli, 39 - 25020 Borgo Poncarale (BS) - Tel 030/26.40.114 trattorialatanadelgrillo.com

25/35 Euro

lunedì a cena / martedì

locale / regionale

12 - 14.30 / 19 - 22

spazio all'aperto

Un ristorante storico, a gestione familiare dal 1971, collocato all'interno di un'antica cascina, oggi finemente restaurata e adibita a ristorante. Le sale sono spaziose e molto caratteristiche; ricordano negli arredi l'antica struttura e le volte con mattoni a vista rendono ancor più suggestivo l'ambiente, così come i magnifici dipinti, opere di artisti locali, che rallegrano le pareti della sala più piccola. Il ristorante dispone anche di uno spazio riservato all'aperto con circa 15 coperti. La cucina si orienta su proposte semplici, di tradizione locale e regionale, rivisitate con passione e gusto, nel rispetto della genuinità. Freschezza, varietà e gusto, uniti all'ospitalità della famiglia, rendono il ristorante meta ideale per banchetti, cerimonie, cene e pranzi di lavoro. In occasione di festività importanti, come Natale e Capodanno, si organizzano menu particolari. Tra le specialità del ristorante si segnalano gli abbondanti antipasti, le paste fresche ed i secondi di carne preparate alla griglia, oppure specialità come lo spiedo con polenta ed il baccalà con polenta. Non mancano, infine, ottimi dessert, dolci e crostate fatti in casa.

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Stracotto alla "Miramonti" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 3 ore Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 800 gr di scamone, 100 gr di Parmigiano Reggiano in unica fetta, ¼ di bicchiere di aceto di vino rosso, tartufo nero o bianco q.b., olio extravergine d'oliva q.b., 200 ml di panna, 1 carota, 1 gambo di sedano, 1 cipolla bianca, 2 L d’acqua, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In una pentola capiente versare l’acqua ed aggiungere la carota, il sedano e la cipolla intera per il brodo. Portare ad ebollizione e regolare di gusti. Steccare la carne con dei bastoncini ricavati dal Parmigiano Reggiano, passati in una miscela di sale e pepe leggermente unta, aiutandosi all’occorrenza con dello spago da cucina. Versare 2 cucchiai d’olio in un tegame profondo e rosolare la carne rigirandola a fuoco vivace ca. 10 min per lato. Aggiungere l'aceto e lasciare sfumare. Coprire la carne con il brodo, incoperchiare e lasciare sobbollire per ca. 2 ore e mezza, fino a che la carne non risulti tenera. A 20 min dalla fine cottura aggiungere la panna e far restringere a pentola scoperta. Se il sugo risulta troppo liquido, togliere la carne e continuare l'ebollizione. Tagliare la carne a fette, condire con la salsa di cottura e aggiungere il tartufo a lamelle. Servire ben caldo.

Ristorante Miramonti Via Frazione S. Albano, 33 - 27050 Val di Nizza (PV) - Tel 0383/57.80.15 nessun contatto alternativo

20/30 Euro

lunedì

locale / regionale

12.30 - 14 / 20.30 - 22

parcheggio privato

In uno dei borghi più belli d'Italia, in frazione Sant'Albano, si trova questo ristorante caratterizzato dalla cordialità e immerso nelle quiete e nel verde. Lo stile rustico di questo casolare imponente si riflette negli arredi e nell'atmosfera; informale ma elegante, regala tranquillità e dispensa professionalità. Una grande terrazza dove poter pranzare all'ombra del pergolato, con affaccio su giardino, diventa sempre un'immancabile richiamo nella stagione estiva, condita di profumi dalla cucina e dal verde fiorito. Il menu alla carta offre piatti tipici della zona accompagnati da vini locali selezionati. Sempre aperto nel periodo estivo, si concede serate speciali e musica dal vivo per allietare la voglia di allegria ad una buona tavola.


alle erbe aromatiche con purè di Petto d’anatra scottato mele, scalogno al vino rosso e patate novelle Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 25 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 2 petti di anatra (totale 600 gr), salvia q.b., rosmarino q.b., timo q.b., origano e maggiorana q.b. (meglio se freschi), 6 scalogni, ½ bicchiere vino rosso, 1 cucchiaino di zucchero, 2 mele Golden, 500 gr di patate novelle, 1 noce di burro, 1 mestolino di brodo di carne, sale e pepe q.b., olio extravergine d’oliva q.b..

Vi consiglio di... Pelare le patate novelle e condirle con olio, sale, pepe e rosmarino, metterle in forno e portare a cottura. In un pentolino mettere la noce di burro e lo scalogno tagliato a julienne facendo soffriggere a fuoco lento. Bagnare con il vino rosso e aggiungere lo zucchero. Far restringere il vino della metà e tenere in caldo. Pelare le mele, togliere il torsolo, tagliarle a pezzetti e metterle a cuocere con poca acqua per 5 minuti. A cottura ultimata togliere l’acqua e passare le mele con il passaverdure, in modo da ottenere una purea da mantenere calda. Tritare finemente le erbe aromatiche, pulire i petti d’anatra dal grasso in eccesso nei lati e condirli con le erbe, sale e pepe. Scaldare poco olio in un tegame e appoggiare i petti dalla parte della carne facendoli rosolare a fuoco basso per 6-7 min, poi girare i petti dalla parte grassa e farli cuocere per ca. 9-10 min sempre a fuoco basso. Cuocere i petti al sangue, toglierli dal tegame, scolare l’olio e bagnare con un mestolino di brodo in modo da ottenere del fondo di cottura che servirà come salsa. A questo punto impiattare tagliando a fette il petto e disponendolo a ventaglio, aggiungere un po’ di purea di mele, lo scalogno stufato e le patate novelle. Prima di servire mettere del fondo di cottura caldo sulla carne.

Agriturismo Cassinazza Località Cassinazza - 22030 Orsenigo (CO) - Tel 031/63.14.68 cassinazza.it

20/40 Euro

aperto tutti i giorni

locale / ricercata

12 - 14 / 19.30 - 23

agriturismo

L'agriturismo sorge nel verde della brughiera di Orsenigo, a soli 10 km dal capoluogo in un'area di circa 250.000 mq tra campi e boschi, all’interno di una cascina vecchia di quattro secoli. Offre ospitalità in 15 camere e la possibilità di organizzare banchetti nuziali, pranzi e cene per qualunque ricorrenza. Il ristorante offre svariati tipi di cucina, da quella locale ai piatti più rustici di culture e regioni più lontane, fino a piatti raffinati per palati più delicati, tutto sempre all'insegna della qualità e della genuinità dei prodotti, rigorosamente tutti di produzione interna. Oltre ad offrire la possibilità di vivere la quiete della campagna lombarda a breve distanza da Milano e da Como, la struttura è inoltre una fattoria didattica.

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aromatico Scalzato d'agnello in crosta di pane con ratatuia di verdure Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 2 scalzati d'agnello da 500 gr cad., 1 peperone, 1 melanzana, 2 zucchina, 1 confezione di pancarré, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 cucchiaio di timo, 1 cucchiaio di origano, ½ cipolla, 1 rametto di rosmarino, olio extravergine d'oliva e sale q.b..

Vi consiglio di... Incidere i carré d'agnello sulla carne fino a ricavare 6 costine, avendo cura di non separarle dall'osso e sistemarle in una teglia già oliata. A parte, in un mixer, frullare il pancarré con il prezzemolo già lavato e pulito, il timo e l'origano, quindi versare il composto sulla carne passandovi sopra dell'olio. Nel forno, precedentemente riscaldato, inserire la teglia per ca. 13 min a 190°. Nel frattempo, in una padella, rosolare un trito di cipolla con un filo d'olio. Aggiungere successivamente il peperone, le zucchine e la melanzana già lavati, puliti e tagliati a cubetti. Cuocere a fuoco vivo per 10 min ed aggiustare di sale. A cottura ultimata sfornare l'agnello, la cui crosta deve risultare ben dorata, adagiarlo su un piatto di portata e guarnirlo con la ratatuia di verdure, un rametto di rosmarino e servirlo ben caldo.

Trattoria Basiano Cascina Basiano, 1 - 20081 Morimondo (MI) - Tel 02/94.52.95 trattoriabasiano.it

15/45 Euro

lunedì a cena / martedì

locale / regionale

12 - 14 / 19 - 21.30

cerimonie / parcheggio privato

Il ristorante è immerso nel verde del Parco del Ticino, in un'antica cascina a circa 25 km da Milano, poco distante dalla famosa abbazia del paese. Dispone di tre sale, delle quali una è la stupenda veranda che affaccia sul giardino con un meraviglioso glicine secolare. Tutte le sale sono climatizzate. La cucina ha un'impronta tipica del territorio che spazia dalla selvaggina ai piatti tipici lombardi quali cassoeula, cotoletta alla milanese, ossobuco, paste fresche fatte in casa, pesce fresco con arrivi giornalieri, rane (fritte, in frittata, nel risotto) ed in stagione funghi e tartufi. A disposizione per organizzazioni di pranzi e cene di lavoro con menu particolari ed a richiesta, oltre a cerimonie, matrimoni e ricorrenze.


Gallina ripiena Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 2 ore / 40 minuti Livello di difficoltĂ ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 gallina di un anno, 1 uovo, 50 gr di Grana Padano grattugiato, 1 mazzetto di prezzemolo, 20 cm di salsiccia, 1 cipolla, 1 carota, pane grattugiato q.b., sale e pepe nero q.b., olio extravergine d'oliva q.b..

Vi consiglio di... Pulire e lavare la gallina, lasciando intera la pelle, ed eliminare la testa e le zampe. Fare un trito molto fine con le interiora (fegato, ventriglio e cuore ben puliti) ed impastarlo con il formaggio grattugiato, il prezzemolo tritato, la salsiccia, il pan grattato, sale e pepe. Con il composto ottenuto farcire la gallina e cucirla con del filo resistente bianco. Mettere sul fuoco una pentola con dell'acqua, la carota, la cipolla e ancora un pizzico di sale; quando l'acqua arriva all'ebollizione immergere la gallina e far cuocere per 2 ore. A cottura ultimata, tagliare la gallina a pezzetti, disporla su un piatto di portata e servire in tavola. Consigli: si può accompagnare il piatto con polenta o verdura cotta.

Agriturismo San Pantaleone Via M. d'Intignano, 4 - 24060 Grumello del Monte (BG) - Tel 035/83.12.87 agriturismo.sanpantaleone@yahoo.it

20/40 Euro

mercoledĂŹ

locale

11.30 - 14.30 / 18.30 - 22.30

parcheggio privato

Situata a ridosso delle colline coltivate a vite che degradano verso il lago d'Iseo, l'agriturismo offre un'ambientazione tipicamente agricola, anche nelle caratteristiche dei locali da pranzo che presentano volte e muri in pietra. Oltre alla coltivazione della vite l'azienda include un allevamento di bovine da latte, galline, oche, anatre e piccoli animali da cortile. Il menu esclusivamente composto da piatti locali, sia nelle ricette che negli ingredienti, spazia da antipasti a base di polenta con salsiccia e gorgonzola, ai primi, come i casoncelli alla bergamasca, trippa, foiade alla cacciagione, fino a secondi di lessi misti (lingua, testina, salamini‌), grigliate, lepre in salmÏ e naturalmente la gallina bollita ripiena, una vera leccornia. Inoltre moltissimi contorni e piatti semplici a base di formaggi tipici e verdure grigliate (e non solo). Chiaramente i vini sono di produzione propria. Le sale consentono, su prenotazione, di ospitare banchetti per ogni ricorrenza.

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Tagliata di cavallo al balsamico, rucola e grana Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 800 gr di roast beaf equino, 100 ml di glassa al balsamico, 40 gr di grana a scaglie, 200 gr di rucola, trito di spezie (a piacere), olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire la carne da grasso e fibre, ungerla con poco olio ed il trito di spezie e lasciarla riposare per qualche minuto. Nel frattempo preparare una base di rucola, precedentemente lavata, condita con dell'olio, sale, pepe e la glassa balsamica. Prendere ora la carne e passarla alla piastra ben calda per ca. 5 min per parte (in base al tipo di cottura desiderata; la carne dovrà comunque risultare abbastanza rossa all'interno). Togliere la carne dalla piastra, farla raffreddare qualche minuto e tagliarla a fette da ca. 1 cm. In una pirofila da forno o vassoio, da utilizzare anche per servirla a tavola, posizionare la base di rucola precedentemente preparata e adagiarvi le fette. Passare il tutto in forno, già caldo, per un paio di minuti a 200°. Guarnire il piatto con scaglie di grana ed un filo d'olio a crudo.

Ristorante L'Usteria Via dei Mille, 3 - 24047 Treviglio (BG) - Tel 0363/41.686 lusteria@gmail.it

20/40 Euro

mercoledì / domenica a cena

regionale / creativa

12 - 14.30 / 19 - 24

serate musicali

A due passi dal centro di Treviglio, "L'Usteria della Lella" mantiene inalterata la struttura originaria risalente a 100 anni fa: calda ed accogliente, con filari di lampade in ceramica che penzolano sui tavoli da osteria di fine Ottocento. Entrando nell'unica sala con 50 posti a sedere, si ha davvero l'impressione di fare un salto indietro nel tempo e di trovarsi in un'antica osteria. I piatti appartengono ad una tipologia di cucina "no-strana", come recita simpaticamente l'insegna, cioè quella tipica lombarda; semplice e senza eccessive lavorazioni. Ad esempio i primi piatti di pasta fresca condita con ragù di cinghiale, di lepre o di cervo. Specialità della casa è la lavorazione della zucca, che viene proposta in molte varianti negli antipasti e nei primi. Ottimi anche i secondi a base di carne: fiorentine, costate, tagliate di cavallo, tagliate di cinghiale e selvaggina. La regina dei dolci, invece, è sicuramente la crostata di marroni e noci. Ricca carta dei vini ed ampia selezione di whisky. Insomma, una tipica trattoria a conduzione familiare, dove sentirsi a proprio agio grazie all'accoglienza di Camilla ed alla buona cucina di Lella. Un locale che resta nel cuore.


Bocconcini d'asina al Franciacorta rosso Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 4 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1,2 kg di polpa di reale, 3 cipolle grosse, 1 costa di sedano, 2 carote, 200 gr di concentrato di pomodoro, 1 L di vino Franciacorta rosso, 1 noce di burro, olio extravergine d'oliva e sale q.b..

Vi consiglio di... Marinare la carne con vino, sedano, carote e 2 cipolle per una notte. Una volta effettuata la marinatura, rosolare in un filo d'olio il trito fatto con l'ultima cipolla ed aggiungere i bocconcini ormai insaporiti. Quando saranno ben rosolati aggiungere il vino della marinatura, il concentrato di pomodoro ed il sale. Cuocere lentamente per almeno 4 ore. Finita la cottura, prima di servire, restringere con una noce di burro. Consigli: accompagnare il piatto con della polenta ben calda.

Osteria Al Bianchi Via Gasparo da Salò, 32 - 25087 Brescia - Tel. 030/29.23.28 osteriaalbianchi.it

25/35 Euro

martedì / mercoledì

locale

09 - 14 / 16 - 24

plateatico

È un'osteria di vecchio stampo, con il banco bar in legno di ciliegio e marmo di botticino. Subito si apre una sala grande con 6 tavoli di legno dove si gioca a carte tutti i pomeriggi fino alle 19, mentre dopo tale ora vengono preparati per la cena. Proseguendo troviamo una sala leggermente più piccola con pochi posti ed un plateatico, molto carino, con una trentina di posti. Nel cuore del centro storico di Brescia a pochi metri da piazza della Loggia; il sindaco è un affezionato frequentatore del locale. Prima di sbucare in piazza Bella Italia si deve attraversare via dei Musei, la via del Tempio Capitolino, Santa Giulia, il palazzo Martinengo e tanti altri palazzi da visitare della vecchia Brescia romana, così da formare un percorso storico-culturale prima di tuffarsi nelle specialità enogastronomiche proposte dall'osteria.

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Baccalà alla vicentina Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti (escluso ammollo dello stocafisso) / 5 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 12 persone 1 kg di stoccafisso secco, 500 gr di cipolle, 1 L di olio extravergine d'oliva, 3-4 acciughe, ½ L di latte fresco, farina bianca q.b., 50 gr di formaggio grana grattugiato, 1 ciuffo di prezzemolo tritato, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Ammollare lo stoccafisso (già ben battuto) in acqua fredda, cambiandola ogni 4 ore, per 2-3 giorni. Levare parte della pelle, aprire il pesce sul lato lungo e togliere la lisca e tutte le spine, infine tagliarlo a quadrettoni possibilmente uguali. Affettare finemente le cipolle, rosolarle in un tegamino con un bicchiere d'olio e le acciughe dissalate, diliscate e tagliate a pezzetti. Per ultimo, a fuoco spento, unire il prezzemolo tritato. Infarinare i vari pezzi di stoccafisso, irrorarli con il soffritto preparato e disporli uno accanto all'altro in un tegame di cotto o di alluminio (oppure in una pirofila sul cui fondo si sarà versata, prima, qualche cucchiaiata di soffritto). Ricoprire il pesce con il latte, il grana grattugiato e regolare di sale e pepe. Unire l'olio fino a ricoprire tutti i pezzi livellandoli e cuocere a fuoco molto lento per ca. 4 ore e mezzo, muovendo ogni tanto il recipiente in senso rotatorio, senza mai mescolare. In termine vicentino questa fase di cottura si chiama "pipare". Solamente l'esperienza saprà definire l'esatta cottura dello stoccafisso che, da esemplare ad esemplare, può differire di consistenza. Servire ben caldo con polenta in fette. Consigli: il baccalà alla vicentina è ottimo dopo un riposo di 12-24 ore.

Ristorante Cardellino Via Bellavitis, 17 - 36061 Bassano del Grappa (VI)- Tel 0424/22.01.44 ristorantecardellino@gmail.com

25/30 Euro

giovedì

regionale

12 - 14.30 / 19 - 23.30

locale climatizzato

Un locale storico con cucina tipica regionale in centro a Bassano del Grappa, a due passi dal Ponte Vecchio. Offre pasta e dolci fatti in casa, menu stagionale con asparagi o funghi, piatti tipici come i bigoli al ragù d'anatra, pasta e fagioli, fegato alla veneziana, baccalà alla vicentina, e d'inverno i bolliti misti. Locale raccomandato dalla "Venerabile confraternita del baccalà alla vicentina". Un ambiente caldo con il servizio curato e la professionalità del ristorante ma l'atmosfera della trattoria. I prodotti sono solo di prima qualità e selezionati. Prestigiosa lista di vini, grappe e distillati.


Seppioline di porto novelle alla veneziana Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 400 gr di seppioline novelle (mese di Luglio), 1 cucchiaio da tavola di olio extravergine d'oliva, 2 cucchiai da tavola di passata di pomodoro, 1 spicchio d'aglio, prezzemolo q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire accuratamente le seppioline novelle. In una padella soffriggere l'aglio nell'olio e lasciarlo dorare, poi toglierlo ed aggiungere le seppioline novelle, il prezzemolo in precedenza tritato, la passata di pomodoro un po' di sale e pepe. Lasciare cuocere a fuoco moderato per quindici minuti. Consigli: Servire in un piatto caldo accompagnato con polenta bianca.

Trattoria Nalin Via Novissimo Argine Sinistro, 29 - 30034 Mira (VE) - Tel 041/42.00.83 trattorianalin.it

40/80 Euro

lunedì / domenica a cena

regionale

10.30 - 15.30 / 18.30 - 24

parcheggio privato

Il ristorante è situato nella famosa riviera del Brenta. La cucina brentana è erede di una raffinata tradizione che ha sviluppato antiche ricette popolari e l'esperienza delle nobili cucine dei signori di Venezia. Nel 1914 Ernesto Nalin aprì l'osteria e, nel 1960, il nipote Sergio Tuzzato con la moglie Lina trasformò l'attività in ristorante. Ambiente elegante in stile classico e una delle migliori e consolidate cucine del territorio, il classico ristorante di pesce che non tradisce mai, ricco nelle portate di antipasti crudi e cotti, risotti, pesce di mare cucinato sulla griglia con braci di legna, verdure di stagione locali e dolci fatti in casa. Ricca carta vini e spumanti nazionali.

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"Sembra un cappuccino" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora 20 minuti (escluso riposo impasto) / 2 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 kg di farina "00", 30 gr di zucchero, 25 gr di sale, 650 ml di latte, 50 gr di lievito, 350 gr di burro, 300 gr di funghi, 200 gr di fagioli Lamon, 1 sedano, 2 carote, 1 cipolla, 1 cucchiaio di chiodi di garofano, 1 cucchiaio di salsa di pomodoro, olio extravergine d'oliva q.b., 2 L di brodo vegetale, 1 mazzetto aromatico, 29 gr di speck croccante, 80 gr di spuma di patate Rotzo, 20 gr di cereali, 150 gr di zuppa di porcini e prosecco.

Vi consiglio di... Unire farina, zucchero, sale, latte, lievito e funghi (puliti e mondati), impastare tutto insieme e lasciare in frigo per 12 ore. Stendere l'impasto con il mattarello e adagiare al centro il burro. Lavorarlo come una sfoglia e, prima di foggiare i croissant, far riposare 1 ora l'impasto. Stendere con il mattarello ad uno spessore di circa 0,5 cm, formare quindi dei piccoli triangoli e arrotolarli. Lasciar lievitare per 30 min in forno a 220°. Nel frattempo lessare in una casseruola i fagioli con sedano, carote, cipolla, chiodi di garofano, il mazzetto aromatico e la salsa di pomodoro, aggiungendo il brodo un poco alla volta. Cuocere stufando per ca. 2 ore. Piatto: Porre alla base di una tazza termica i fagioli, versare la zuppa di porcini e guarnire con spuma di patate e un pizzico di speck croccante, a lato della tazza servire un croissant ai funghi e un cucchiaio con dei cereali.

Da Riccardo Al Maddarello Via Al Maddarello, 88 - 36012 Asiago (VI) - Tel 0424/46.21.54

ristorantedariccardo.com

N.D.

N.D.

locale / creativa

N.D.

N.D.

Il ristorante si trova a circa 55 km a nord di Vicenza, ad Asiago. Asiago è una cittadina immersa nei boschi di faggi e abeti, senza caos e senza inquinamento, meta ideale per gli appassionati di funghi e lo sci di fondo. In una piccola stradina alla periferia di questa località, vicino al piccolo aeroporto turistico, troviamo la graziosa trattoria, dall'ambiente intimo, accogliente e famigliare. I piatti richiamano il territorio, le stagioni e le tradizioni dell'altopiano. Il servizio è curato, elegante e raffinato.


Torresani allo spiedo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 3 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 4 colombini di 40 giorni di età, salvia e rosmarino q.b., 1 spicchio d'aglio, 10 bacche di ginepro, olio extravergine d'oliva q.b., 8 fette di polenta, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire i colombini e privarli delle frattaglie (cuore, fegato e ventrigli). Ridurre in un trito le frattaglie ed unire il composto così ottenuto agli aromi e, con una parte, farcirne ogni volatile. Richiudere la parte posteriore dell'animale con uno spago in modo tale che non vi siano fuoriuscite durante la cottura. Posizionare le fette di polenta in una leccarda e adagiare su di esse i colombini infilzati nello spiedo. Bagnare i colombini con olio extravergine d'oliva e iniziare la cottura, continuare a inumidirli di tanto in tanto. Cuocere per ca. 3 ore e mezza, rigirando la polenta. Salare i colombini solo quando mancheranno 5 minuti al termine. Servire ancora caldi.

Trattoria La Cusineta Via Pieve, 19 - 36042 Breganze (VI) - Tel 0445/87.36.58 lacusineta.it

25/35 Euro

domenica a cena / lunedì

locale

N.D.

eventi / serate a tema

L'ambiente è piccolo, una cinquantina di posti, molto elegante e curato anche nei dettagli. A condurlo dal 1981 sono Terenzio Scapin e la signora Marzia Garbinelli. È lei l'anima della cucina: assecondando la passione ereditata dal nonno, cura ogni piatto e prepara ogni cosa, dalla pasta ai dolci, che ama particolarmente. Il marito segue i torresani, che per ore girano sullo spiedo. Per chi ama la tradizione, scelta obbligata sono i bigoli alla breganzese (con la polpa e il sugo dei colombini in ragù) e i torresani, o il baccalà alla vicentina. In alternativa, da non perdere la sopressa, oppure i funghi porcini (crudi in insalata, o fritti, quando sono di stagione), come anche il radicchio trevisano d'inverno e in primavera gli asparagi o primi piatti con le paste casalinghe e la materia prima di stagione. Per i secondi si parte dal capriolo al petto d'anatra, dal coniglio ai filetti in padella, fino alle carni alla brace (vitello, manzo, agnello), ma nel menu c'è sempre qualche proposta di pesce. Dolci da credenza.

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e Cartizze con Prosciutto Gelato di Parmigiano di Parma e radicchio di Treviso al balsamico Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 2 ore / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 200 gr di Prosciutto di Parma, 200 gr di radicchio rosso di Treviso, 100 ml di aceto balsamico di Modena, 50 gr di Parmigiano Reggiano, 100 ml di vino Prosecco Superiore di Cartizze DOCG, 150 ml di panna da montare, 2 foglie di alloro, sale q.b..

Vi consiglio di... Preparare il gelato con il Parmigiano grattugiato, il Prosecco Cartizze, la panna ed un pizzico di sale. Mentre il gelato monta, pulire il radicchio rosso di Treviso, tagliarlo a spicchi e quindi cuocerlo nell'aceto bollente con l'alloro e un pizzico di sale per ca. 15 min. In un piatto a parte disporre le fette di prosciutto a fiore, posarci sopra una pallina di gelato e per finire adagiare il radicchio marinato. Consigli: accompagnare con un buon calice di Prosecco Superiore di Cartizze di Valdobbiadene.

Osteria Alla Pergola - Da Livio Via Roccat e Ferrari, 29 - 31049 Saccol di Vald.ne (TV) - Tel 0423/97.55.80 ristoranteallapergola.it

22/35 Euro

lunedì / mercoledì a pranzo

locale / regionale

12 - 15 / 19 - 23

terrazza panoramica / B&B

Nel cuore storico del vitigno Cartizze si trova, dal 2006, l'Osteria di Livio De Stefani, che gestisce questo locale caldo ed accogliente. L'ambiente è rustico ma raffinato: pavimenti in cotto, travi a vista e pietra. Ovunque sono presenti dettagli che raccontano la storia di questo luogo. Nel 2003 Livio decide di ristrutturare la vecchia casa dei nonni con stalla e fienile annessi, ricavandone l'attuale ristorante. Gli ambienti sono stati mantenuti fedelmente. L'ampia sala principale, ricavata in quello che prima era un fienile, ha la possibilità di sfruttare una suggestiva e sorprendente terrazza esterna con vista panoramica sul Colle Croset. A piano terra, dove si trovava la stalla, Livio ha creato una sala più raccolta con un'atmosfera intima. Piccola perla del locale è la cantina dove si possono degustare vini accompagnati da ricchi taglieri di affettati oppure prendere l'aperitivo prima del pasto. Livio si occupa anche della cucina, che è tradizionale ma elaborata, con un occhio attento alle stagioni per offrire un prodotto sempre fresco e ricercato.


Coniglio in umido alconSoave funghi porcini Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 2 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8 persone 1 coniglio, 100 gr di funghi porcini secchi, 100 gr di burro, 1 cipolla media, ¼ di vino Soave DOC, farina q.b., olio extra vergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Mettere a bagno, in acqua tiepida, i funghi porcini secchi. Pulire bene il coniglio e tagliarlo a pezzi, infarinare i tocchetti e rosolarli in un'ampia casseruola con il burro. Aggiungere la cipolla tagliata a piccoli dadini e, quando sarà imbiondita, bagnare con un'abbondante spruzzata di vino Soave DOC. Quando il vino sarà evaporato, aggiungere i porcini scolati ed unire un po’ di olio extravergine d'oliva. Portare a fine cottura ed aggiustare di sapore con sale e pepe. Consigli: per questa ricetta è meglio usare una casseruola bassa, larga e antiaderente facendo attenzione che in cottura non attacchi.

Trattoria Fattori Via Piazza Terrossa, 36 - Terrossa di Roncà (VR) - Tel 045/74.60.133 anticatrattoriafattori.com

25/30 Euro

mar a cena / sab a pranzo

locale

8 - 16 / 18 - 24

giardino estivo

Si trova ad est della provincia di Verona, al centro della Vallata d'Alpone. Le origini di questo rustico locale, immerso nel verde ed ancora attaccato alle antiche tradizioni culinarie, si perdono nella notte dei tempi. Già nel 1800, prima della famiglia Fattori, in questa struttura sorgeva una vecchia locanda che ospitava viandanti in cerca di rifugio. L'ultimo proprietario prima dei Fattori era Antonio Aldighieri (di cui ci sono ancora sedie con il suo marchio "AA") sposato con Giuditta Canton, genitori della moglie del commendator Domenico Zonin; Aldighieri nel 1928 vendette ad Arsenio Italo Fattori, nonno dell'attuale gestore. Nonno Italo la fece diventare Osteria; si potevano gustare leccornie fra le quali uccelli allo spiedo, capretti allo spiedo e quant'altro, passando poi l'eredità di questi piatti al figlio Franco Marcello Fattori che si impegnò a mantenerli nel tempo. Franco, da semplice Osteria, la fece diventare Trattoria ampliando la sala da pranzo dove prima sorgeva la stalla. Nel 1996 Camillo Italo Fattori, figlio di Franco e attuale gestore, diede nuovo spolvero al locale, ristrutturandolo in maniera intelligente e ampliandolo con un grazioso giardino estivo. La tradizione di famiglia, quindi, va avanti mantenendo i "segreti culinari" tramandati per generazioni; specialmente quella del capretto allo spiedo e della selvaggina, fiore all'occhiello di questa cucina.

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Gratinato di crostacei e molluschi Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 4 cappasante dell'Adriatico, 8 gamberoni, 4 scampi, 4 cicale di mare grandi, 20 cannolicchi, 200 gr di pane grattugiato, 50 gr di formaggio grattugiato, 2 spicchi d'aglio, sale e pepe q.b., olio extravergine d'oliva q.b., vino prosecco q.b..

Vi consiglio di... Lavare accuratamente dalla sabbia tutti i molluschi, incidere a metà scampi e gamberoni; con una forbice tagliare il bordo della cicala di mare e togliere il carapace superiore. Disporre il tutto in una placca da forno e mescolare a parte il formaggio, il pane, l'aglio tritato e dell'olio extravergine d'oliva. Usare l'impasto per cospargere i crostacei ed i molluschi e regolare di sale e pepe. Sistemare il tutto in forno preriscaldato a 180° per ca. 10 min e, a metà cottura, dare una spruzzata di prosecco. Sfornare e servire subito.

Bar-Trattoria La Lampara Via Centro, 28 - 30033 Cappelletta di Noale (VE) - Tel 041/44.23.83 041/44.23.83

35/55 Euro

martedì

locale

10 - 14.30 / 16.30 - 24

menu fisso a pranzo

Il locale è collocato di fronte alla chiesa del paese e gode di un ampio parcheggio. La cucina proposta dallo chef Massimo Scantamburlo è a base di pesce, con ricette semplici e tradizionali, all'insegna della freschezza ed armonia dei piatti, come: bollito misto dell'adriatico, capasanta, granchio al forno, astice al vapore, risotto alla marinara, spaghetti scogliera, tagliatelle all'astice, grigliate miste, fritto misto, branzino al sale e al forno, moleche, capelungle, asparagi, castraure, funghi e molto altro. Tutti i piatti seguono il corso delle stagioni. Dispone di una sala con 70 posti a sedere, ideale per ricorrenze come battesimi, comunioni, anniversari, compleanni o cene di lavoro.


Coniglio alla casereccia Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti (esclusa marinatura) / 1 ora 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 coniglio da ca. 1,6 Kg, 1 limone, 1 cipolla, 2 stecche di cannella, 4 acciughe, 3 bicchieri di vino bianco secco, olio extravergine d'oliva q.b., 4 foglie di salvia, 2 rametti di rosmarino, 2 spicchi d'aglio, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire e tagliare a pezzi il coniglio e farlo marinare assieme a 2 bicchieri di vino, il limone tagliato in quarti e la cannella, riponendolo in frigo per 1 giorno. Scolare il coniglio e togliere gli aromi, riporre la carne in una casseruola e senza olio farlo scaldare a fuoco medio per togliere l'acqua. Scolare nuovamente il coniglio e riporre il tutto in una teglia da forno condendo con olio, cipolla tritata, acciughe, il vino rimasto, sale e pepe, quindi infornare a 180° e far cuocere per ca. 1 ora e mezza. Se necessario, durante la cottura, bagnare con altro vino bianco. Verso fine cottura (bastano ca. 20 minuti) cospargere il coniglio con un trito di aglio, salvia e rosmarino. Servire subito ed accompagnare con una polentina morbida.

Trattoria Toni del Spin Via Inferiore, 7 - 31100 Treviso - Tel 0422/54.38.29 ristorantetonidelspin.com

25/30 Euro

dom e lun / giov a pranzo

locale / regionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

terrazza estiva

È una delle più vecchie trattorie del centro storico di Treviso. Apre i battenti nel 1932 sotto la guida di Toni ed in seguito del figlio "Nino" che la conduce fino al 1980. Nasce proponendo i piatti poveri tradizionali e del territorio; si specializza pertanto in pietanze tipo la pasta e fagioli, le trippe in brodo, il baccalà nelle varie maniere (da qui il soprannome "Spin"), la faraona in peverada, l'oca arrosto, le sarde in saor e così via. Nel 1980 la trattoria viene restaurata da Alfredo Beltrame che nell'occasione la dedica a Mozart, chiamandola "Papageno". Dal 1983 passa sotto la guida di Dorino Sartor e quindi dal 1986 di Alfredo Sturlese che ne è tuttora il titolare. Il locale è situato appena dietro Piazza dei Signori, in un edificio antico e ben restaurato con un soffitto molto alto con travi e muri a vista e, particolarità, il menu viene scritto giornalmente su delle lavagne che pendono appunto dalle travi. La capienza è di circa 70 posti a sedere. La clientela è abbastanza eterogenea. Altri piatti molto apprezzati sono: la "sopa coada" di piccioni, i vari risotti di stagione, il fegato alla veneziana, lo stinco di maiale arrosto, le seppie in umido o col nero e gli spezzatini vari. Si conclude poi con i dolci fatti in casa dove spicca la cremina di mascarpone servita con dei biscottini. Oltre al vino sfuso servito in caraffa c'è un'ampia scelta di vini in bottiglia, soprattutto del nord Italia.

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Rosolata di tonno con salsae alrisobasilico selvaggio Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 25 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 trancio di tonno da 400 gr, 2 foglioline di timo, olio extravergine d'oliva q.b., 200 gr di riso selvaggio canadese, 1 cipolla, 1 peperone, 2 zucchine, 1 carota, basilico e prezzemolo q.b., sale e pepe nero pestato a mortaio q.b..

Vi consiglio di... Tagliare le verdure a julienne e passarle in padella con un filo d'olio. Lasciare il riso a bagno nell'acqua per 1 giorno, quindi bollirlo per 20 min e, una volta cotto, scolarlo e condirlo in padella assieme alle verdure. Mettere in un mixer qualche foglia di basilico, un pugnetto di prezzemolo, olio, sale, pepe e frullare il tutto per un paio di minuti. Passare il trancio di tonno sul pepe nero pestato e rosolarlo in una padella antiaderente con un filo d'olio ed il timo per 2-3 min, in modo da non cuocerlo del tutto all'interno. Tagliare a fette il tonno e distenderlo su metà piatto a ventaglio, condirlo con un po’ di salsa e disporre nell'altra metà del piatto il riso canadese condito con le verdure.

Ristorante Il Bastione Via Pozzetto, 32 - 35030 Bastia di Rovolon (PD) - Tel 049/99.10.507 ilbastione.it

30/50 Euro

lunedì a cena / martedì

locale / creativa

12 - 14 / 19 - 22

terrazza estiva / sala banchetti

Si trova ad un chilometro dal centro di Bastia di Rovolon in direzione Padova, nella zona Nord dei Colli Euganei. Gestito dalla famiglia Cristofanon, il ristorante prende il nome dall'antico Bastion o Bastita esistente nel territorio fin dal secolo XII. Il locale aprì le porte alla clientela nel settembre del 1989, dopo che una vecchia trattoria con annessa stalliera fu acquistata e ricostruita dall'attuale gestione. Da qui nacque l'idea di aprire un ristorante a specialità pesce in una zona dedita a prodotti a base di carne. Oggi, il ristorante propone una cucina che cerca di abbinare, rivisitandoli, alcuni piatti e prodotti della zona con il pesce, seguendo la stagione e non disdegnando spunti di creatività in molte preparazioni. La pasta ed i dolci sono fatti in casa e la carta dei vini è ricca e sviluppata, per lo più sui vini bianchi e gli spumanti. Il locale dispone di sale di diverse dimensioni, adatte sia per banchetti che per il ristorante alla carta. Nel periodo estivo c'è la possibilità di cenare immersi nel verde dei Colli Euganei grazie alla veranda e al giardino estivo.


al Valpolicella Coscia d'oca brasata Superiore Ripasso Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti (esclusa marinatura dell'oca) / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 6 cosce d'oca, 2,5 bottiglie di vino Valpolicella, 2 cucchiai di maizena, 2 cipolle, 150 gr di pancetta arrotolata, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b., erbe aromatiche q.b..

Vi consiglio di... Marinare l'oca nel vino per 12 ore. Dopo la marinatura cospargere le cosce con sale, pepe ed erbe aromatiche tritate. Rosolarle in una placca da forno con olio a fiamma vivace, prima dalla parte della pelle e poi dalla parte della carne, lasciando che perdano il grasso. In una pentola far evaporare il vino riducendo della metà il liquido. Togliere dalla placca il grasso in eccesso ottenuto dalle cosce, unire il vino ristretto e un mazzetto di erbe aromatiche. Coprire la placca con la carta stagnola e cuocere in forno caldo a 180° per 1 ora. A parte rosolare con dell'olio le cipolle a rondelle e la pancetta a cubetti. A cottura ultimata dell'oca filtrarne il fondo e farlo ridurre fino a fargli perdere l'acidità, addensare con la maizena stemperata con un po' d'acqua fredda e continuare a bollire mescolando fino ad ottenere una salsa densa. Nel piatto servire la coscia d'oca coperta con la salsa al vino e guarnirla con cipolla e pancetta rosolate precedentemente.

Ristorante Taverna Kus Loc. Castello 14 - 37010 S. Zeno di Montagna (VR) - Tel 045/72.85.667 tavernakus.it

35/39 Euro

mar e merc solo d'inverno

regionale

12 - 14 / 19 - 22

veranda / visite alla giasara

Il ristorante si trova in località Castello. È ospitato al pian terreno di un vecchio cascinale, la cui attuale conformazione pare risalga al 1600, da sempre identificato col nome di palàs (palazzo), forse per la sua funzione di supporto all'antico castello della zona. Quattro piccole sale accolgono il visitatore: la veranda ricavata nel portico e le tre piccole stanze interne, un tempo adibite a stalle e a cantine per la stagionatura dei salumi. Alcuni tavoli, d'estate, sono disponibili anche all'aperto. Dal '97 il ristorante si dedica alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari dell'area del monte Baldo e del lago di Garda, riconosciuti dalle migliori guide gastronomiche e, nel 2006, arriva il conseguimento della "chiocciola", massimo riconoscimento della guida "Osterie d'Italia" di Slow Food. Ogni mese il menu cambia adattandosi ai migliori prodotti del momento, disponibile anche un menu alla carta. Profonda attenzione per le migliori produzioni della regione del Garda, dalla riviera alla Valpolicella, dall'area del Soave alla Vallagarina. Le bottiglie sono conservate in un'antica "giàsara" visitabile.

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Coniglio alle erbe aromatiche Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 3 ore Livello di difficoltĂ ricetta medio Ingredienti per 5 persone 1 coniglio, 2 spicchi d'aglio, 20 foglie di salvia, 4 rametti medi di rosmarino, 300 gr di pancetta di maiale, sale e pepe q.b., 3 bicchieri di vino bianco, 100 ml di olio extravergine d'oliva.

Vi consiglio di... Tagliare a pezzi il coniglio, pulirlo e disporlo in una casseruola aggiungendo salvia, rosmarino e pancetta (il tutto tritato finemente), poi l'aglio intero, sale, pepe e olio. Mescolare bene in modo che si insaporisca bene il tutto e coprire con un coperchio. Metter in forno a 200° per 3 ore e, di tanto in tanto, controllare e girare i pezzi di coniglio. Aggiungere il vino bianco a metà cottura e continuare a cuocere fino a quando avrà assunto un colore bello brunito.

Enoteca-Ristorante Al Buon Vino Via Corte del Meda, 15 - 31053 Pieve di Soligo (TV) - Tel 0438/84.06.05 0438/84.06.05

20/30 Euro

domenica

locale

11.30 - 15 / 17 - 02

giardino esterno

Si respira un'atmosfera elegante, con un servizio impeccabile, all'enoteca che porta un nome evocativo: Corte del Meda "Al Buon Vino". Ricavata dalla ristrutturazione delle cantine di palazzo Balbi Vallier, un tempo della nobile famiglia veneta presente a pieve di Doligo, l'enoteca propone all'ingresso una zona di degustazione dei vini ed una sala ristorante per interessanti proposte culinarie tipiche della tradizione veneta. La zona degustazione, curata dall'oste Edi, dispone di circa 35 posti in salette d'atmosfera con travi a vista. Vicino all'ingresso il bel bancone rivestito in rame, accanto la quale trovano posto sculture di artisti locali. Basta scendere qualche gradino per raggiungere il ristorante condotto da Ivana, che abbina ad un ricco menu di stagione i migliori vini della cantina.


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Tris di saor Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 10 code di scampi di media pezzatura, 3 triglie di scoglio di piccola pezzatura, 12 sarde, sale e pepe q.b., olio extravergine d'oliva q.b., farina e farina di fecola q.b., birra q.b., 1 L di olio di arachidi per frittura, 5 cipolle dorate, 50 gr di pinoli, 50 gr di uvetta sultanina, 100 ml di aceto di vino bianco, olio extra vergine di oliva q.b., acqua frizzante q.b..

Vi consiglio di... Sfilettare e spinare le triglie, togliere il carapace agli scampi conservandone la parte finale della coda e diliscare le sarde. Dopo averle infarinate per bene tuffare, nell'olio di arachide bollente, prima le sarde e poi le triglie, fino ad ottenere una frittura croccante. Per le code di scampi preparare una pastella a base di farina, fecola, birra ed acqua frizzante immergendovi i crostacei, tranne la coda che servirà per prenderli da cotti, e friggerli. Mondare le cipolle e tagliarle alla julienne non troppo fini, versarle in una casseruola con dell'olio e metà aceto procedendo con una cottura lenta. Salare, pepare e continuare la cottura per una mezz'ora. Quando le cipolle inizieranno ad asciugarsi aggiungere l'aceto rimasto, l'uvetta ed i pinoli precedentemente tostati e salati. Preparare sul piatto tre piccole basi di saor (le cipolle) su ognuna delle quali appoggiare distintamente le sarde, le triglie e la coda di scampo in pastella. Coprire nuovamente con il saor, poi ancora sarde e triglie mentre sullo scampo adagiare dei germogli di cipolla che permetteranno di non coprire la dolcezza e la delicatezza del crostaceo. Consigli: guarnire il piatto con della cipolla di tropea agrodolce.

Ristorante Busatto Enos Via Noalese, 125 - 31100 Treviso - Tel 0422/43.50.01 ristorantebusatto.com

25/50 Euro

lunedì a cena / martedì

regionale

N.D.

cortile interno

Il ristorante è situato in una villa veneziana settecentesca (Villa Brilli) di valore storico ed architettonico. Fu commissionata dai Conti Brilli, ricchi mercanti di Lugano, nel 1600. Diventa di proprietà della Famiglia Busatto nei primi anni del '900 che, abbandonando parzialmente i lavori dei campi, si dedicano alla "Frasca" nella Villa, fino ad arrivare ai giorni nostri con un completo restauro di tutto il complesso ad opera dell'ultimo capofamiglia Busatto, Enos, nel 1995. Ora il complesso si presenta con un elegante ristorante disposto su diverse sale, ognuna con le sue caratteristiche e particolarità, a cui si aggiunge una cucina imperniata sul pesce e sulla stagionalità delle sue proposte.


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Triglie passite con uva passa e pinoli

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 6 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 2 persone 4 triglie di scoglio, 20 gr di uva passa, 20 gr di pinoli, 40 gr di burro, 100 gr di farina gialla (di mais), 250 ml d'acqua, olio extravergine d'oliva q.b., 1 bicchiere di vino dolce, farina q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In un pentolino abbastanza capiente versare l'acqua; al primo bollore aggiungere il sale e versare la farina e mezzo cucchiaio d'olio. Continuare a rimestare la polenta fino a quando non si staccherà dai bordi. Appena cotta stenderla su di un vassoio piano e lasciarla raffreddare. Nel frattempo pulire bene e sfilettare le triglie, infarinare i filetti e cuocerli in una padella con un filo d'olio, solo una breve scottata. Togliere i filetti dal fuoco e tenerli in caldo, mentre nella stessa padella aggiungere il burro, i pinoli, l'uva passa e sfumare il tutto con il vino dolce. Posizionare a strati i filetti di triglia e la polenta fatta a strisce versando sopra il condimento con il sughetto. Consigli: guarnire il piatto con dei chicchi di melograno.

Ristorante Al Bagatto Via Cadorna, 7 - 34124 Trieste - Tel 040/30.17.71 albagatto.it

50/70 Euro

domenica

mediterranea / spec. pesce

19 - 23

servizio "regala una cena"

È in pieno centro, a due passi dalle più importanti realtà storico-turistiche della città; vicinissimo all'incantevole piazza Unità d’Italia, all’antistante Molo Audace ed alle Rive di Trieste. Dal ristorante è possibile raggiungere, anche a piedi, il colle di San Giusto e visitare l’omonima Cattedrale, il Castello ed il Civico Museo. Da quasi 45 anni il ristorante è un punto di riferimento per assaporare il meglio del pesce fresco in zona; capita di proporre un menu di sola carne o, addirittura, di chiudere il locale a causa della mancanza di prodotti di qualità che da sempre lo contraddistinguono. Si è arrivati alla terza generazione nella gestione dal giugno 2009; il cambio è stato molto lento ma la professionalità della famiglia continua il suo viaggio. Il ristorante si suddivide in tre sale molto accoglienti che offrono 25 coperti ed offre un servizio speciale dedicato a chi ama regalarsi, o regalare, un momento di gusto e di fantasia. La "Sala" è perfetta per chi ama la cura dei dettagli e vuole essere coccolato in modo semplice ma raffinato. La "Saletta" è un tavolo unico, creato per le coppie che vogliono trascorrere del tempo speciale. “So che ogni cambiamento porta con sé una grande responsabilità: essere sempre all'altezza delle vostre aspettative, con la qualità, la passione e la testardaggine che ci hanno sempre contraddistinto”.


Boreto de sepe Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 50 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 kg di seppie, 3 spicchi d'aglio, 2-3 cucchiai di olio di semi, sale grosso e pepe q.b., 300 gr di farina per polenta bianca, 1,5 L d'acqua + q.b..

Vi consiglio di... Preparare della polenta bianca facendo bollire 1,5 L d'acqua e versandovi del sale e la farina. Rimestare continuamente per non far formare i grumi; sarà pronta dopo ca. 40 min. Nel frattempo pulire le seppie togliendo l’osso e lasciandone solo due con il fegato. Tagliarle a listelli larghi ca. 2 cm. e rosolarle in una casseruola con l'olio, l'aglio tritato, il sale ed il pepe, fino ad assorbimento. Coprire il tutto con dell'acqua facendo bollire per ca. 40 min. Appena pronto il tutto versare qualche mestolo di polenta come base sui piatti ed aggiungervi sopra le seppie.

Ristorante Da Ovidio Via Marina, 36 - 34073 Grado (GO) - Tel 0431/80.440 ristorantedaovidio.com

30/40 Euro

martedì

locale

12 - 14 / 18.20 - 22

terrazza panoramica

Da ben quattro generazioni di ristoratori, la famiglia Boemo propone, in un ambiente nuovo, le delizie del mare locale con ricette e specialità tipiche gradesi e friulane abbinate a dei vini del Friuli Venezia Giulia. Il ristorante è situato nel centro storico, nelle immediate vicinanze del duomo di Grado. Ha una capienza interna di 70-80 posti a sedere ed esterna di 50 persone. Aperto tutto l'anno, in un ambiente raffinato ed intimo si accettano su prenotazione anche gruppi turistici e banchetti per cerimonie. La cucina tipica gradese viene proposta con rassegne gastronomiche durante l'arco dell'anno: cominciando da aringhe e baccalà e la "mestà" in febbraio, aprile-maggio "asparagi in Laguna" (pesce abbinato agli asparagi di Fossalon), maggio la settimana della seppia, luglio mese del pesce azzurro, ottobre e novembre cene a degustazione dei "boreti ala graisana"con musica gradese.

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Frico con patate e cipolla Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 250 gr di patate, 50 gr di cipolle, 30 gr di burro, 260 gr di formaggio Montasio suddiviso in 130 gr di formaggio fresco ed altrettanti di stagionato (in assenza si può usare anche solo del Montasio mezzano), sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Tagliare il formaggio a pezzetti piccoli. Pelare e lessare al 50% le patate, poi tagliarle a fettine sottili (in alternativa si possono anche tagliare a fettine e mettere in microonde per una decina di minuti). In una padella sciogliere il burro e fare morire la cipolla affettata. Unire quindi le patate ed ultimare la cottura aggiustando di sale e pepe. A questo punto aggiungere nella padella anche il formaggio; lasciare cuocere per alcuni minuti, fino a quando sul fondo il formaggio non avrà formato una sottile crosticina, quindi girare il frico eventualmente con l'aiuto di un piatto e lasciare formare la crosticina anche dall'altro lato. Probabilmente sciogliendosi il formaggio produrrà parecchio olio che si potrà eliminare a più riprese. Servire il frico ben caldo.

Osteria Alla Frasca da Pier Via Prà, 45 - 33170 Pordenone - Tel 0434/40.451 allafrascadapier.it

25/35 Euro

lunedì (luglio-agosto la dom)

regionale / spec. carne griglia

12 - 15.30 / 19 - 22.30

terrazza / giardino

Il ristorante è nato da una vecchia casa colonica proprio come una frasca, cioè un luogo dove si potevano acquistare o degustare cibi o vini di produzione propria. Prima del nonno ed ora gestito da 19 anni dal nipote Pier e dalla moglie Lucia, offre una cucina tipica friulana specializzata nelle carni alla griglia. La tagliata servita su una piastra di pietra bollente ha reso famoso questo locale, che offre la possibilità di assaggiare vari tipi di tagliate: costate o fiorentine di sorana, scottona, prussiana, garronese, oltre alla speciale picana, un taglio argentino servito con sorana austriaca. Come vuole la tradizione due volte all’anno si macellano i maiali per poi "farli su come una volta", facendo in casa le sopresse, ossocolli, pancette, musetti, lardi e fegadei. Oltre alla classica cena degli "ossi de porcel" nel periodo invernale si fa il bollito con le varie salse ed altri piatti tipici del luogo. Il ristorante, riscaldato da due caminetti ed una stube, è composto da due sale per la stagione invernale ed un'ampia terrazza estiva immersa nel verde; come sfondo ad un caratteristico pozzo artesiano è il luogo ideale per cerimonie e famiglie nella bella stagione. La cantina offre un’ampia scelta di vini soprattutto regionali ma anche nazionali ed esteri. Lucia, sommelier e donna del vino, saprà consigliare sempre l’abbinamento ideale.


con cape sante Tortino di zucchine novelle scottate e tartufo nero Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 8 pezzi di cape sante pulite, 250 gr di zucchine novelle, 20 gr di pancetta affumicata per il soffritto più otto fettine sottili, 1 piccolo scalogno tritato, 1 tuorlo d'uovo, 20 gr di pane bianco grattugiato, 20 gr di tartufo nero, 50 gr di olio extravergine d'oliva, 1 spicchio d'aglio in camicia, 1 rametto di timo, sale e burro q.b..

Vi consiglio di... Mondare e grattugiare le zucchine ed aggiungerle in un soffritto preparato con lo scalogno, la pancetta ed un filo d'olio. Lasciare che le zucchine perdano l'acqua e metterle a sgocciolare. In un contenitore versare le zucchine aggiungendo il rosso d'uovo ed il pane bianco, mescolare in modo da amalgamare il tutto e versare il composto in degli stampini di alluminio precedentemente imburrati. Mettere il tutto in forno a bagnomaria per ca. 15 min a 160°; appena pronti toglierli dal forno e lasciarli riposare. Prendere le cape sante e dividere i galli (parte di colore arancio) dalle noci. Avvolgere queste ultime in un velo di pancetta e scottarle in una padella antiaderente con l'aglio in camicia, il timo ed un filo d'olio (non cuocere troppo), unendo a metà cottura anche i galli. Quando tutto sarà pronto, al lato dei piatti disporre il tortino di zucchine, mentre al centro le noci di capa santa scottate e sopra di esse adagiare i galli. Affettare con l'apposita mandolina il tartufo nero da disporre sopra le noci, versare un filo d'olio su tutto e servire.

Trattoria Risorta Riva E. De Amicis, 1/A - 34015 Muggia (TS) - Tel 040/27.12.19 trattoriarisorta.it

40/65 Euro

lunedì / martedì

mediterranea / creativa

12.15 - 14 / 19.30 - 22.30

terrazza panoramica sul mare

La trattoria si trova all'interno delle mura medioevali, dominata dal castello e da un incantevole porticciolo costruito dall'Impero Asburgico. All'interno la sala è arredata in classico stile marinaro con qualche sprazzo di modernità. Dalla sala si può passare alla terrazza esterna che si affaccia sul golfo di Muggia, dove si possono trascorrere incantevoli serate cullati dalle onde del mare. La terrazza è ampia e può ospitare all'incirca 70-80 persone, mentre la sala interna 50 circa.

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con alici barcolane, Millefoglie di melanzane lardo croccante e petali di pomodoro confit Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1 melanzana, ½ kg di alici barcolane aperte e senza lisca, 12 fette di lardo del Carso, 12 pomodorini datterini di campo, prezzemolo q.b., 3 pomodori medi, 1 spicchio d'aglio, origano q.b., 4 fette di pancarrè, caciotta del Carso q.b. olio extravergine d'oliva q.b., pane grattugiato q.b., sale e pepe q.b., 4 stampini da creme caramel.

Vi consiglio di... Tagliare le melanzane nel verso lungo (lasciare 4 fette intere e molto sottili da parte), friggerle nell'olio extravergine d'oliva ed asciugarle molto bene. A parte preparare una salsa con i pomodori, l'aglio e poco origano e passarla al mixer. Prendere gli stampini ed olearli leggermente e cospargerli di pane grattuggiato. Adagiare le alici sui lati dello stampino e poi riempire a strati alternati, iniziando dal centro dello stampino, con una fetta di melanzana, un po' di salsa, del formaggio caciotta del Carso grattuggiata e ricominciare. Ultimare con il pancarrè rotondo (ricavato con lo stampino). Infornare a 180°-200° per 10 min. Una volta pronti, voltare gli stampini in un piatto aiutandosi con un coltellino e servire arricchiti con il lardo (reso croccante passandolo precedentemente in forno) e petali di pomodorini datterini confit. Guarnire con le foglie di melanzana fatte seccare in forno.

Hostaria Ai Tre Magnoni Via dell'Eremo, 243 - 34125 Trieste - Tel 040/91.09.79 348/35.06.172

30/35 Euro

lunedì / martedì

locale / creativa

11 - 15 / 19 - 23

catering per matrimoni

Nascosto tra il Carso triestino e la città, nell'incantevole cornice della “zona del cacciatore” a due passi dal Ferdinandeo e dalla storica Villa Revoltella, il locale nasce dove una volta sorgeva una vecchia osteria conosciuta come "Monte d'Oro"; il ristorante, con ampio e fresco giardino, è stato trasformato in una sorta di baita di montagna. Qui si mangia rigorosamente pesce: tra gli antipasti meritano una menzione la zuppa di cozze, i "sardoni in saor" o marinati, il baccalà mantecato o il crostino con i sardoni. Sempre tra gli antipasti è possibile mangiare anche il carpaccio di pesce (abbinato a frutta e composte) e lo strudel con prosciutto crudo, asparagi e scampi. I primi piatti sono tutti sfiziosi ed i secondi che si possono assaporare possono essere creativi oppure più tradizionali come: gli "strigolini con le canoce", gli gnocchi di ricotta con scampi e tartufo, le chicche di zucca con gamberi e pomodoro fresco, i tagliolini freschi con scampi e tartufo, l'orzotto e molti altri ancora. Un luogo di ritrovo in grado di soddisfare le esigenze di una clientela diversificata, dove Daniele, patron e chef del locale con un curriculum di assoluto prestigio, organizza anche servizi di catering speciali per matrimoni.


Mazzancolle al cren Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 32 mazzancolle fresche, 1 noce di burro, olio extravergine d'oliva del Carso q.b., 1 hg di insalata lattuga gentile, sale e pepe bianco q.b., 1 radice di rafano fresco (cren), prezzemolo q.b..

Vi consiglio di... Pulire le mazzancolle togliendo la testa, il guscio ed il budellino. Lavare la lattuga e tagliarla a julienne, disporla in un piatto e salarla leggermente. In una padella far scaldare un cucchiaio d'olio d'oliva e la noce di burro e, a scioglimento di quest'ultimo, riporre le mazzancolle ed allungare il tutto con un filo d'acqua e sale. Dopo 5 min di cottura disporli sull'insalata conditi con pepe e prezzemolo. Per ultimo grattugiare la radice di rafano e servire.

Ristorante Tenda Rossa Str. Costiera, 172 - Fraz. Santa Croce - 34151 Trieste - Tel 040/22.42.14 tendarossa.net

30/35 Euro

martedì

regionale / mediterranea

12 - 15 / 19 - 22

terrazza panoramica sul mare

Storico locale situato da oltre 60 anni sulla costiera triestina, si presenta rinnovato nella gestione con uno stile giovane e moderno. Ambiente interno intimo ed accogliente, con grande terrazzo a picco sul mare la cui vista sul golfo si apre a 180° da Trieste a Grado. Percorrendo la strada costiera non si può non accorgersi del ristorante, che si staglia in posizione strategica in un luogo incantevole a metà strada fra Trieste e Monfalcone, rappresentando quindi il posto ideale per una sosta ritemprante. Sicuramente motivo di orgoglio del locale è proprio la comoda terrazza con vista sul golfo, più ampia e con maggiori coperti rispetto all'interno. Totalmente al riparo dalla Bora, è lì che, comodamente seduti ai tavoli, i clienti godono del paesaggio che si apre per la frescura degli alberi e la maestosa serenità del mare che brilla all'orizzonte. La scelta del menu viene fatta personalmente dal gestore e dal cuoco, selezionando accuratamente fra il meglio del pescato quotidiano e prestando particolare attenzione per il pesce azzurro tipico del litorale. Vengono proposti con sapienza e fantasia accostamenti fra pesce e verdure di stagione e, dulcis in fundo, i dessert offerti in sala sono tutti preparati in casa. Una cucina che soddisfa appieno le esigenze degli ospiti con procedimenti di cottura corretti, la sapienza nell'accostare gusti e sapori e dal servizio puntuale e molto attento.

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Filetto di branzino con cetrioli e yogurt Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 6 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 720 gr di filetti di branzino, 500 gr di cetrioli, 200 gr di yogurt magro, 100 gr di pomodorini ciliegia, erba cipollina q.b., 1 scalogno, sale e pepe q.b., olio extravergine d'oliva q.b., il succo di 1 limone, brodo vegetale q.b..

Vi consiglio di... Fare marinare per 24 ore lo yogurt magro con 100 gr di cetrioli e poco scalogno tritato, sale e pepe. Versare in una padella antiaderente un filo di olio extravergine, disporre i filetti di branzino, regolare con poco sale e pepe e coprire, come se fossero squame, con fette di cetriolo alternandole con fette di pomodoro. Aggiungere nuovamente sale e pepe, poi unire il succo di limone e poco brodo vegetale. Chiudere ermeticamente la padella con della carta stagnola e cuocere per 6 min. Lasciare riposare per 10 min a cottura ultimata. Disporre i filetti sul piatto, versare sopra il fondo di cottura ridotto ed accompagnarlo con la salsa allo yogurt preparata e precedentemente filtrata, infine guarnire con cubetti di pomodoro ed erba cipollina.

Ristorante Alle Grazie Via Dogana, 11 - 33170 Pordenone (PN) - Tel 0434/57.31.97 allegrazie.com

15/40 Euro

lunedì

locale

12 - 14.30 / 19 - 22.30

terrazza estiva / menu per celiaci

L'accogliente ristorante è situato nelle vicinanze del centro storico di Pordenone e del parco fluviale del Noncello. Dallo stile rustico e originale, il locale è facilmente raggiungibile mediante la limitrofa presenza dell'autostrada. A non più di 100 metri dalla fiera, offre un servizio curato e familiare combinato ad un'atmosfera suggestiva e confortevole. È costituito da due sale che contengono 90 posti a sedere disponibili per banchetti, cerimonie e cene aziendali. Bruno e Santina propongono un menu stagionale arricchito da piatti tipici locali e della tradizione, quali la "Pitina" e gli "gnocchi con formaggio Frant e zucchine", accompagnati da un'ottima selezione di vini della zona e non solo (oltre 150 etichette). Il cuoco, inoltre, presenta una cucina ricercata e creativa specializzata in pesce fresco con ricette esclusive. Periodicamente vengono presentate delle serate gastronomiche a tema che deliziano i clienti con portate speciali ed innovative. La cucina è anche sensibile alle esigenze del cliente in quanto propone dei piatti per celiaci ed un menu in lingua straniera (inglese e tedesco).


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Lacerto Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 1 ora 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1 kg di magatello di vitello, 600 gr di cipolle, 1 mazzetto di rosmarino, 8 foglie di salvia, 1 bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva q.b., acqua q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In un'ampia padella soffriggere un trito di cipolla con un filo d'olio. Appena appassita, aggiungere il magatello ed il vino lasciando sfumare. Aggiungere successivamente dell'acqua, fino a coprire, assieme a rosmarino (tenendone da parte 2 gambi) e salvia. Lasciare cuocere a fuoco lento per almeno 1 ora e 15 minuti, controllando ogni tanto che la carne non si attacchi o si bruci. Appena terminata la cottura, procedere con il taglio a fette non troppo spesse su di un piatto da portata, adagiando a fantasia la carne. Sopra quest'ultima porre la salsina di cottura e terminare guarnendo con abbondante rosmarino. Servire ben caldo.

Trattoria Chiarone Località Chiarone - 29010 Pianello Valtidone (PC) - Tel 0523/99.83.11 trattoriachiarone.it

20/35 Euro

lunedì

locale

12 - 15 / 20 - 22.30

dehor climatizzato

È una trattoria tipica, gestita dal 1975 da Vincenza e Piercarlo. Sicuramente una delle più ricche di storia del pianellese. La proprietaria, si avvicinò a questi luoghi grazie al padre, per la particolare bellezza paesaggistica. Qui conobbe l'uomo della sua vita, Piercarlo, lasciando così la nativa brianza per intraprendere l'attività ristorativa; con l'aiuto della cognata Isa, nei locali dell'antica osteria del paese, nacque infatti l'odierna trattoria. L'attività si forgia sul carattere deciso, intraprendente e, al tempo stesso, molto dolce della titolare. Oggi Vincenzina e Piercarlo, con i figli Enrica e Matteo e la nuora Lara, gestiscono tre salette accoglienti, ristrutturate con grandissima cura dei dettagli, oltre ad un gazebo capace di accogliere compagnie anche molto numerose. La cucina, casalinga ed artigianale, ricalca le ricette tipiche piacentine: i salumi sono di produzione propria e la pasta è lavorata a mano; eccellenti i "tortelli con le code" conditi con burro fuso e salvia, oppure con sugo di funghi porcini; squisiti la "coppa arrosto" ed i dolci, fra i quali spiccano il "tiramisù senza mascarpone" (leggerissimo), la "sbrisolona" e la tipica crostata di marmellata. I vini sono prevalentemente locali, con qualche prestigiosa etichetta nazionale. Una splendida storia famigliare, ricca di valori tradizionali, dove ogni pasto in Trattoria è un invito a ritornare.


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Stufato di cinghiale Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 2 ore Livello di difficoltà ricetta difficile Ingredienti per 8 persone 800 gr di polpa di cinghiale, 3 gambi di sedano bianco, 1 carota, 2 cipolle pavese, 4 spicchi d'aglio, 2 foglie di alloro, 4 rametti di rosmarino, 40 gr di sale grosso, 1 L di acqua, 3 dl di vino rosso fermo, 100 ml di polpa di pomodoro, 100 gr di lardo macinato, 3 dl di brodo vegetale, 2 cucchiai da tavola di olio extravergine d'oliva, sale q.b..

Vi consiglio di... In una larga casseruola in acciaio disporre un trito grossolano preparato con 2 gambi di sedano, 1 cipolla, 3 spicchi d'aglio, 1 foglia di alloro ed il rosmarino. Ricoprire con la polpa di cinghiale tagliata a cubetti di ca. 4 cm, il sale grosso e versare l'acqua. Cuocere il tutto a fuoco vivace fino alla completa evaporazione dell'acqua, mescolando ripetutamente; la carne deve risultare ben asciutta e rosolata. A questo punto aggiungere il vino e ripetere l'operazione di evaporazione e rosolatura. Togliere la carne dalla casseruola eliminando tutto il resto e tenerla da parte. In una nuova casseruola aggiungere l'olio ed il lardo macinato, fare soffriggere leggermente ed aggiungere un trito finissimo di sedano, cipolla, carota, alloro ed aglio, lasciando appassire il tutto. Aggiungere la carne e rosolare a fuoco vivace. Versare la polpa di pomodoro ed il brodo vegetale, regolare di sale, incoperchiare e continuare la cottura a fuoco lento per ca. 1 ora. Servire lo stufato con polenta fritta o fresca.

Trattoria Pietranera V. Pietranera, 187/188 - Loc. Vedriano di Canossa (RE) - Tel 0522/87.01.55 rist.pietranera@alice.it

25/35 Euro

lunedì a cena / mercoledì

locale

12 - 14 / 19.30 - 22

terrazza estiva panoramica

La trattoria, nata nel 1950, si trova ai piedi dell'appennino reggiano, a 600 metri di altezza. Immersa nel verde delle colline, gode di una splendida vista sulla Pietra di Bismantova. La sua cucina è improntata su ricette tramandate dalla tradizione, ma sempre pronta alle innovazioni ed alla ricerca costante della qualità delle materie prime. Spazia dagli ottimi salumi tipici ai primi; paste, tortelli e cappelletti rigorosamente fatti in casa. Le carni proposte variano dall'agnello al cinghiale, ai filetti, alle costate di manzo e agli arrosti tipici della tradizione locale. Ampio spazio anche per i dolci al cucchiaio e le torte, tutte rigorosamente di produzione prorpia. La carta dei vini con più di 100 etichette viene accompagnata da un'ottima scelta di grappe e whisky. La trattoria dispone anche di una distesa estiva che si affaccia sulla Val d'Enza.


ripieno di Crudo di Parma, Filettino di maialespinaci e Parmigiano su delicata di pecorino Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 2 filettini di maiale, 8 fette di Crudo di Parma, Parmigiano Reggiano a scaglie q.b., 500 gr di spinaci, 200 gr di pecorino dolce, ½ L di panna, sale q.b..

Vi consiglio di... Lessare gli spinaci in abbondante acqua non salata. Prendere i filettini, aprirli fino ad ottenere una spianata di spessore uguale (se necessario usare il batticarne), stendervi sopra il crudo, gli spinaci scolati ed il Parmigiano, regolando di sale. Arrotolare i filetti e chiuderli aiutandosi con lo spago per arrosti. Spostare la carne su di una pirofila e cuocerla in forno, preriscaldato, per ca. 20 min a 160°. Nel frattempo in un pentolino sciogliere il pecorino con la panna, fino ad ottenere una salsa sufficientemente liquida. Quando i filetti saranno ben cotti tagliarli a fette spesse ca. 2 cm e posizionarle su di un piatto da portata. Condire con la crema di pecorino e servire ancora caldi.

Taverna del Castello Strada del Castello, 25 - 43010 Torrechiara (PR) - Tel 0521/35.50.15 tavernadelcastello.it

25/35 Euro

aperto tutti i giorni

regionale / creativa

12 - 14.30 / 20 - 22.30

veranda estiva / parcheggio

Il ristorante sorge all'interno delle mura dell'antico maniero, nel piccolo borgo medioevale che circonda il castello risalente alla fine del 1400. L'attuale gestione opera dal 2003 e nel corso del tempo ha saputo ricreare un punto di riferimento, per turisti e clienti, affezionati alla ricerca di un locale fuori dal tempo. Si dispone su tre salette accoglienti ed intime, oltre una sala con più di 60 coperti, per cerimonie ed eventi, dove si possono gustare i piatti tradizionali di Parma: dai salumi, con in testa il Crudo dalla stagionatura minima di 24 mesi, al culatello di Zibello, al salame di Felino e passando alla pasta fatta in casa come i tortelli e gli anolini. Si propone un'ampia scelta di prodotti stagionali, dai funghi al tartufo, integrati da proposte di cucina creativa. La carta dei vini comprende circa 180 etichette ed offre un'ampia scelta tra bottiglie nazionali, champagne, da dessert e distillati. L'accurata selezione viene spesso aggiornata dal sommelier con particolare attenzione al rapporto qualità/prezzo, senza far mancare etichette importanti per i più esperti ed esigenti. L'ampia capienza della sala maggiore (Salone Pier Maria Rossi) permette di organizzare pranzi e cene con tour operator ed aziende, con una serie di menu a prezzi contenuti, dal buffet di laurea alla cena più ricca.

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Porcini al cartoccio Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 500 gr di porcini freschi (qui usano quelli del Parco delle Foreste Casentinesi e Campigna), 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 2 spicchi d'aglio, sale e pepe q.b., erbe aromatiche a scelta q.b..

Vi consiglio di... Prendere i porcini freschi e lavarli con un panno umido per togliere i residui di terra e sporco, pulirli per bene, tagliarli in quattro parti e metterli in un cartoccio creato con della carta da forno oppure della stagnola. Aggiungere l'aglio, l'olio, regolare di sale e pepe e spolverare con le erbe aromatiche scelte. Richiudere il cartoccio e mettere in forno, precedentemente riscaldato, per ca. 10 min a 180°. Appena pronti e tolti dal forno posizionare il cartoccio ancora chiuso su di un piatto da portata, ricordandosi di non aprirlo finché non si sarà pronti per consumarli. Consigli: non cuocere mai troppo i porcini, altrimenti richiano di perdere la loro naturale croccantezza.

Osteria Da Fischio Via San Martino, 61/B - 47018 Santa Sofia (FC) - Tel 0543/97.04.17 osteriadafischio@tiscali.it

20/25 Euro

giovedì

locale / regionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

merende / veranda

Inaugurata nel 2002 nel borgo di Santa Sofia, oggi l'Osteria si è trasferita ad un chilometro dal caratteristico paesino. La conduzione resta quella originaria, Fabio, la mamma Fiorella, cuoca ed artista del locale, dei cui dipinti sono tappezzate le sale, infine il papà Franco. Anche lo spirito non ha subito cambiamenti: creare un'osteria che proponesse vino e buona cucina. Il locale è sempre molto accogliente, dallo stampo rustico. Il camino, scoppiettando allegramente, diventa il teatro perfetto per ospitare le merende, come usanza dell'osteria, a base di piadina, salumi e formaggi. C'è anche una spaziosa veranda, dove si può mangiare in estate, mentre nelle festività natalizie viene addobbata con il presepe. La cucina è la più classica romagnola; Fiorella ogni giorno propone piatti diversi a seconda delle disponibilità e freschezza delle materie prime. È disponibile anche un piccolo menu, le cui pietanze sono preparate al momento, come la maggior parte dei sughi. Il mercoledì si preparano i tortelli alla lastra con zucca e patate, tipicità della zona, inoltre quando la stagione lo consente, di venerdì c'è la serata del baccalà.


Orata in crosta Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 7 minuti / 8 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 2 persone 2 orate da 500 gr cad., 2 arance, 2 cucchiaini di zucchero, 2 cucchiaini di aceto, 100 gr di mandorle a filetti, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire bene sotto l'acqua corrente le orate e sfilettarle lasciandole aperte a libro. In un'ampia padella antiaderente con un filo d'olio, spadellare i filetti 1 min per parte. Coprire le orate con i filetti di mandorle nella parte bianca del pesce ed infornare a 180° per ca. 6 min (forno precedentemente riscaldato). Durante la cottura dell'orata preparare la salsa agrodolce utilizzando il succo di 1 arancia amalgamato con zucchero ed aceto. Far bollire in un pentolino per 2 min e filtrare con il colino. Togliere l'orata dal forno ed impiattare come in foto, decorando con tre spicchi d'arancia pelata a vivo per piatto e disponendo un bicchierino con la salsina agrodolce, da consumare a piacimento.

Ristorante Terrazza Einaudi Piazza Luigi Einaudi, 1 - 48121 Ravenna - Tel 0544/33.133 terrazzaeinaudi.it

20/30 Euro

domenica

locale / rivisitata

12 - 14.30 / 19 - 23

vendita vini / terrazza

Si trova nell'antico palazzo che con il suo orologio scandiva il tempo della città e con i suoi rintocchi faceva da sfondo alle giornate cittadine. In Piazza del Popolo, nel pieno centro storico di Ravenna, città d'arte per eccellenza, nella vista unica che è in grado di offrire, si erige questo favoloso ristorante. Una splendida vista sul Teatro Alighieri e sulle vie del centro storico sono l'esperienza visuale che solamente questo luogo magico è in grado di far vivere. Locale con atmosfera minimal chic di indubbio gusto. Superbo l'allestimento della terrazza con vista tetti, che consente una prospettiva per una cena in centro davvero insolita. Il ristorante offre una serie di servizi a privati ed aziende; all'interno del palazzo dell'orologio, si presta a pranzi di lavoro e la saletta può essere allestita per piccoli meeting o per presentazioni aziendali. L'eleganza discreta, un menu tradizionale legato al territorio e un servizio impeccabile, sono elementi su cui si può contare per un incontro formale, di rappresentanza e di pubbliche relazioni.

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Dolci...


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con cuore al Tortino al cacaofondente di peperoncino Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Tortino: 225 gr di burro, 225 gr di zucchero a velo, 75 gr di tuorli, 180 gr di uova intere, 110 gr di fecola, 135 gr di farina, 75 gr di farina di mandorle, 30 gr di cacao amaro; Ganasche: 25 gr di peperoncino in polvere, 50 gr di panna liquida, 125 gr di copertura al fondente; Salsa: 200 ml di latte, 2 tuorli, 50 gr di zucchero, 25 gr di purea di lamponi, 10 gr di fecola; Decorazioni: 12 fragole glassate al cacao, riccioli di cacao bianco q.b..

Vi consiglio di... Ganasche: fondere la copertura fondente e temperarla. Aggiungere la panna tiepida (40°c) e la polvere di peperoncino e mescolare e cutterizzare per renderla omogenea e lucida. Infine lasciarla raffreddare e formare delle palline riponendole poi in congelatore; Tortino: montare in planetaria il burro in pomata (cioè a temperatura ambiente; ne ha la consistenza) e lo zucchero a velo, aggiungere a filo le uova ed i tuorli precedentemente sbattuti e per ultimi le farine ed il cacao, mettendo al minimo la planetaria; Salsa: mescolare i tuorli, lo zucchero, la fecola e la polpa di lamponi, aggiungere il latte e procedere alla cottura come una classica crema pasticcera (qualche minuto a fuoco dolce affinché la salsa si addensi); Piatto: preparare gli stampi e, con l’aiuto di una sac à poche, riempirli con il composto del tortino inserendo al centro la pallina di ganasche. Cuocere il tutto in forno preriscaldato a 180° per 40 min. Appena pronti, lasciar raffreddare ed impiattare, versare la salsa su ogni tortino e decorare a piacere.

Trattoria del Ristoro Via Vecchia Ticino, 37 - 28047 Oleggio (NO) - Tel 0321/91.404 trattoriadelristoro.com

25/35 Euro

mercoledì

locale / creativa

10 - 15 / 18 - 22

parcheggio privato / parco

L'atmosfera, le gioie del palato, l'ambiente… Un'osteria nata nei primi del ‘900 nel cuore della vallata del Ticino, scoperta dai vecchi carrettieri e commercianti di mercato con tradizioni tramandate dal passato. Ora, nel presente, raccoglie ancora gli stessi valori e cultura del ristoro proponendoli all'attualità. Un ambiente unico e raffinato adatto per ricevimenti, banchetti, eventi, serate a tema e serate romantiche per momenti speciali. La ricerca dei sapori nella cucina tradizionale rivisitata e l'accuratezza degli ambienti contraddistinguono questo locale, offrendo alla clientela il piacere di stare a tavola.


fondente Gelato al pepe rosa con alcioccolato 75% su cucchiai di farro Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Gelato: 6 tuorli, 300 gr di zucchero, 7,5 dl di panna, 10 gr di pepe rosa, 50 gr di cioccolato fondente al 75%; Cucchiai: 100 gr di farina grano tenero, 150 gr di farina di farro, 100 gr di zucchero, 125 gr di burro, 4 tuorli, 1 pizzico di sale.

Vi consiglio di... Gelato: pestare nel mortaio il pepe rosa e metterlo in infusione nella panna precedentemente scaldata. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la panna al pepe (filtrata) e continuare a montare a bagnomaria fino ad ottenere un composto gonfio. Raffreddare e montare in gelatiera; Cucchiai: disporre le due farine a fontana sul tavolo, nel mezzo inserire lo zucchero e il burro, poi impastare ed incorporare successivamente uno ad uno i tuorli d'uovo. Stendere la pasta e rivestire dei cucchiai da minestra che faranno da stampo. Cuocere in forno a 170° per ca. 15 minuti; Piatto: disporre i cucchiai su un piatto abbastanza capiente per poterli contenere comodamente, fare due palline con il gelato e posarle delicatamente sui cucchiai. Fondere il cioccolato in un pentolino ed aiutandosi con un cucchiaio formare delle decorazioni ai lati dei cucchiai e nel mezzo. Guarnire usando dei grani di pepe.

Ristorante L'Erla la Merla Corso Bisalta, 61 - 12012 Boves (CN) - Tel 0171/38.03.90 originalitali.it

25/35 Euro

domenica a cena / lunedì

creativa

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

concerti / mostre d'arte

A 8 Km da Cuneo, non troppo lontano dal centro di Boves, si trova il ristorante l'Erla la Merla. La cuoca, un'esperta di fitoterapia, prepara piatti a base di piante officinali e spezie tutte catalogate con foto e virtù. La cucina è semplice ed allo stesso tempo innovativa, ricca di nuovi sapori, un perfetto connubio tra tradizione e fantasia. È possibile degustare formaggi d'ogni tipo con marmellate d'arte e provare piatti affumicati al momento. Inoltre, è disponibile una carta degli oli prodotti da piccoli frantoi, anche di diversa natura (noci, semi di zucca, sesamo, ecc.), ma soprattutto vengono utilizzati sali differenti e persino lo zucchero con il caffè si possono scegliere tra varietà di grezzi provenienti dalle Antille. La cantina contiene maggiormente vini della regione ma è comunque possibile trovare selezioni da tutta Italia. La politica è di utilizzare solo vini di produzione familiare e vengono serviti al bicchiere anche quelli, cosiddetti, di pregio. L'ampio locale viene utilizzato per manifestazioni, matrimoni, concerti, feste e soprattutto tanta arte.

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Bonèt Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8-10 persone 100 gr di amaretti, 100 gr di cioccolato fondente, 6 uova, 180 gr di zucchero, 500 cl di latte.

Vi consiglio di... Preparare del caramello in una padella con 100 gr di zucchero e dell'acqua, addensando dolcemente senza bruciarlo. Appena pronto versarlo nello stampo per bonèt o in una pirofila adatta, facendo aderire il tutto in modo uniforme. Tritare il cioccolato e gli amaretti ed unirli al latte tiepido, mentre in un'altra terrina verranno sbattute le uova con lo zucchero rimasto, unendo infine gli altri ingredienti. Mescolare per bene il tutto, versarlo nello stampo ed infornare a bagnomaria (mettere lo stampo dentro una teglia più grande contenente dell’acqua bollente) per circa 30-40 minuti. A cottura ultimata, estrarre dal forno il bonet e lasciarlo raffreddare, dopodichè metterlo in frigorifero per almeno 3 ore coprendo lo stampo con della stagnola. Al momento di servirlo incidere il perimetro del dolce con un coltellino a punta e dalla lama liscia: capovolgere il dolce in un piatto da portata, che, se gradito, si potrà ricoprire con una fila di amaretti e zucchero caramellato. Servire tagliando il bonèt a fette, da proporre singolarmente.

Trattoria-Bar Serenella Via Bergamaschino, 1 - 15049 Vignale M.to (AL) - Tel 0142/93.34.12 nessun contatto alternativo

25/30 Euro

lunedì

locale

12.30 - 14.30 / 20 - 23

vista del Monferrato

Situato nella piazza principale del paese la trattoria, che è punto di ristoro sin dal mattino, propone la sua cucina in un ambiente confortevole e intimo. In prossimità di un belvedere offre una vista infinita del Monferrato, regalando ai commensali tutta la magia delle verdi colline e campi coltivati delle campagne piemontesi. La cucina offre piatti della tradizione monferrina, di cui padroni di casa sono gli agnolotti e il brasato, senza dimenticare gli altri piatti classici della tradizione piemontese che non dovrebbero mai mancare sulla tavola. Non si può non concludere il pasto senza assaggiare il famoso e gustosissimo bonet della signora Marinella, sinfonia di cioccolato fondente e amaretti, che lascerà un pensiero fisso... ritornare.


Torta di cugnò Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 10 persone Frolla: 200 gr di burro, 100 gr di zucchero, 100 gr di farina, 1 uovo e 1 tuorlo, ½ bustina di lievito, 1 scorza di limone; Ripieno: 150 gr di amaretti, 125 gr di cugnò, 10 ml di Amaretto di Saronno, 100 gr mandorle, 2 uova, 80 gr di zucchero, 100 ml di panna, un pizzico di sale.

Vi consiglio di... Frolla: lavorare per alcuni minuti il burro ammorbidito con lo zucchero ed aggiungere le uova, la farina, il lievito e la scorza di limone grattugiata. Impastare il tutto, avvolgere il panetto nella pellicola e lasciarlo riposare per ca. 30 min in frigorifero; Ripieno: con un cutter tritare le mandorle ed impastarle con lo zucchero, la panna, le uova e il sale. Inzuppare gli amaretti nel liquore; Piatto: imburrare ed infarinare una tortiera di ca. 24 cm di diametro e stendervi dentro la frolla (si può utilizzare anche la carta da forno per non imburrare). Cospargere il fondo della tortiera con la cugnò e disporvi sopra gli amaretti bagnati con il liquore. Infine versare il composto alle mandorle ed infornare a 170° per ca. 20 min. La torta è cotta quando la crosta diventa dorata.

Trattoria Risorgimento Viale Rimembranza, 14 - 12050 Treiso (CN) - Tel 0173/63.81.95 mvola@tiscali.it

20/30 Euro

lunedì

regionale

12 - 14.30 / 19.30 - 21.30

dehor estivo

La trattoria si trova a Treiso, un piccolo paese delle langhe immerso nel verde dei vigneti a poco più di tre chilometri da Alba. Di recente ristrutturazione, si compone di una sala da pranzo con circa 60 coperti, arredata in modo caldo e familiare con stile classico e qualche modernità. La cucina proposta dalla cuoca Mariuccia è semplice, tradizionale, ma con spunti di innovazione e genialità. Si possono degustare così piatti della tradizione come vitello tonnato, carne all'albese, ravioli del plin e tajarin, brasati e cinghiale, bonet e torte di nocciole; ma non mancano piatti più elaborati come millefoglie di melanzane e carne al sale, riso con salsiccia e verdure e maltagliati gamberi e zucchine, faraona al forno e agnello al timo, semifreddi e sorbetti. Nei mesi più freddi, su prenotazione, è possibile ordinare un ottimo fritto misto alla piemontese, composto da oltre venti portate. Tutti i piatti possono essere consumati in abbinamento ad un ottimo vino, da scegliere tra una selezione di oltre cinquanta etichette di produttori locali. Possibilità di acquistare vasetti di Cugnò di produzione della casa, miele artigianale, e vino tipico della zona.

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Zonclada (antica ricetta medievale) Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 45 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Frolla: 300 gr di farina, 100 gr di burro morbido, 100 gr di zucchero, 2 uova, sale q.b., 1 cucchiaino di levito; Ripieno: 3 uova, 300 gr di ricotta, 4 cucchiai di zucchero, una manciatina di frutta secca (pinoli, uva passa, canditi a cubetti, mandorle pestate), un pizzico di sale, semi di finocchio e cannella tritata q.b., gocce di essenza di cedro e anice q.b..

Vi consiglio di... Ripieno: lavorare i tuorli con lo zucchero, amalgamare bene gli altri ingredienti ed incorporare per ultimo gli albumi montati a neve. Lasciare riposare il composto; Frolla: impastare gli ingredienti secondo il metodo classico. L'impasto della frolla non deve attaccarsi alle mani ma risultare morbido e compatto; Piatto: imburrare e infarinare una tortiera da 20 cm di diametro, dividere a metà l'impasto della frolla e stenderlo con un mattarello. Adagiare una parte di pasta sulla tortiera, riempire con il ripieno precedentemente preparato e coprire con l'altra metà di frolla spennellando con l'uovo. Infornare a 165° per ca. 45 min. La pasta deve prendere un colore dorato.

Antica Osteria Zanatta V. del Borgo, 64 - 31052 Varago di Maserada sul P. (TV) - Tel 0422/77.80.48 anticaosteriazanatta.com

30/60 Euro

domenica a cena / lunedì

regionale

12 - 14 / 19.30 - 22

musica dal vivo / vend. vini

Nella valle del Piave, ricca di vegetazione e di antiche Ville Venete, Paolo e Marisa con i figli Eva e Emanuela continuano la tradizione gastronomica. La vecchia osteria con annesso maniscalco sita nell'antico borgo di Varago, ora rinomato Ristorante, era tappa d'obbligo dei carrettieri fin dal XIX secolo. La cucina povera di una volta, si è evoluta e personalizzata trovando il giusto equilibrio tra rinnovamento e tradizione. Le specialità sono il pesce, anche crudo, e le delizie dell'adriatico ma anche i piatti della tradizione veneta e prodotti tipici della marca trevigiana, come gli asparagi, i funghi e il radicchio. Menu alla carta e speciali menu degustazione alla sera. Un'elegante e tranquilla saletta rivestita in legno, una sala per le feste e le serate con musica dal vivo (solitamente jazz, swing, soul o blues) e una fornita enoteca con adiacente saletta degustazione, riscaldata in inverno con una piccola stufa a legna. In estate la veranda e il verde giardino, con qualche gioco per i più piccoli, completano armoniosamente un buon pranzo o una ricca cena. Vicino al giardino la fornita enoteca con una saletta degustazione ricavata dalla vecchia bottega del maniscalco, antico rustico del XVIII secolo, dove trovano giusta locazione bottiglie pregiate. Infine la produzione propria del tipico "formajo imbriago".



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Cucina Regionale Cucina TOSCANA È una cucina sobria e presenta sapori semplici preparati con sapiente maestria. Condizioni di vita difficili imposero alla popolazione di preferire l'utilizzo di alimenti poveri: ecco che l'olio si preferisce allo strutto e le minestre alle pastasciutte. L'alimento fondamentale è, senza dubbio, il pane che è presente sotto mille forme e sapori in tutta la toscana dal filone alla ruota, dai crostini alle focacce, dalla schiacciata con l'olio al pan di ramerino, una gustosa pagnotta aromatizzata con uva passa e rosmarino. Anche l'assenza di sale, un tempo troppo costoso, rappresenta l'aspetto tipico di semplicità e di povertà che un tempo caratterizzava la cucina di questo territorio. È proprio con il pane che nascono numerose ricette come: la panzanella, fatta con pane ammollato nell'acqua, sbriciolato e mescolato con verdure fresche; la pappa da cuocersi con pane, aglio, prezzemolo, basilico, sale, olio e pomodoro; la ribollita, nata dalla parsimonia contadina che riscaldava e ribolliva gli avanzi di questa zuppa preparata il giorno prima. Ancora oggi è presente in Toscana un'incredibile continuità storica, fatta di piatti che rimangono quasi immutati nel tempo e ritrovano nelle semplicità di un tempo, tutto il gusto della genuinità di questa terra. Piatto simbolo CACIUCCO È un piatto a base di pesce, propriamente tipico della cucina livornese, anche se ne esiste una versione viareggina. È composto da diverse qualità di pesce, crostacei e molluschi, in genere polpi, seppie, cicale, scorfani ed altre varietà di pesce cosiddetto "povero", messo a cucinare in tempi diversi, a seconda del diverso tempo di cottura richiesto dagli ingredienti.

Piatti Tipici ANTIPASTI panzanella crostini ai fegatini di pollo olive ascolane cazzimperio supplì

SECONDI fiorentina agnello scottadito frittata con la mentuccia arrosticini coniglio alla ciociara

PRIMI ribollita pappardelle vincisgrassi rintrocl gnocchi alla romana

DOLCI cantuccini di Prato ciaramicola miacetto cagionetti maritozzi

La ricetta originaria prevedeva tredici specie di pesce: seppia, polpo, palombo, grongo, murena, cappone, scorfano, gallinella, ghiozzo, bavosa, boccaccia, cicala, sugarello. C'è da dire però che poi le specie utilizzate nella stragrande maggioranza delle testimonianze scritte si riducono a 6/7 tipologie di pesci, che possono variare in virtù del pescato del giorno. Numerose sono le ipotesi e le versioni fantasiose relative alle origini del cacciucco. Si narra che sia il simbolo delle origini di Livorno e della sua popolazione, composta da un amalgama di genti e di comunità diverse: ebraiche, africane, levantine, anglicane e olandesi. Il fondersi delle varie culture, religioni e tradizioni, anche gastronomiche, sarebbe quindi rappresentato dal cacciucco. La sua preparazione è relativamente semplice, ma richiede attenzione. Pulire tutto il pesce (con una particolare attenzione alle cozze ) conservando le teste che serviranno per il brodo e tagliando i pesci più grandi in due o tre pezzi per permettere una cottura uniforme. Preparare il brodo con i tagli di pesce e le teste, sedano, carota e cipolla mondati e tagliuzzati finemente, prezzemolo, uno spicchio d'aglio e sale quanto basta e ricoprire il tutto d'acqua. Una volta portato ad ebollizione ab-

bassare la fiamma e lasciare cuocere per 30/40 minuti a fuoco lento. Nel frattempo, scaldare dell'olio in una pentola abbastanza grande e fate imbiondire della cipolla tritata a fuoco moderato. Tritare finemente il prezzemolo, l'aglio e il peperoncino e spezzettare a parte i pomodori; quando la cipolla avrà assunto un bel colore dorato unire il trito e mescolare per almeno un minuto prima di aggiungere le striscioline di seppia e polpo. A questo punto alzare un po' la fiamma, salare e lasciare asciugare il tutto mescolando spesso; appena il pesce inizia a prendere un po' di colore bagnarlo col vino ed aggiungere i pomodori continuando la cottura per circa mezzora fino a che seppie e polpo diventino teneri e il sugo si sia asciugato. Intanto il brodo di pesce sarà pronto: recuperare i piccoli pezzi di polpa che si saranno staccati dai pesci e tenerli da parte quindi passare tutto il resto dal passaverdure, montato con il disco più fine, schiacciando bene teste e lische che renderanno il brodo più denso e saporito. Aggiungere il brodo ottenuto al sugo e dopo aver aggiunto anche i pezzi di polpa riprendere la cottura. Intanto fate aprire le cozze in una padella sul fuoco vivo, quindi eliminare quelle vuote o chiuse e metterle da parte dopo aver filtrato


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del Centro Italia il liquido ottenuto da unire al sugo. Iniziare ad aggiungere il pesce partendo da quello più consistente (cicale di mare, gamberi e palombo) e proseguendo con scorfani e gallinelle e, dopo pochi minuti, unire anche le cozze lasciando cuocere per circa 15 minuti. Abbrustolire qualche fetta di pane, strofinarle con l'aglio e disporle nei piatti; distribuirvi sopra il cacciucco e servire ben caldo. Cucina UMBRA Ha conservato, grazie alla morfologia della regione, caratteristiche che riportano al Medioevo o addirittura al periodo romano e pre-romano. Conserva tecniche di cottura e piatti che sono rimasti immutati nei secoli, esempio di ciò è la cottura allo spiedo o alla griglia, cottura tipica del periodo medievale. Gli ingredienti base della cucina sono l'olio di oliva, la carne di maiale, il pollo, le uova ed i legumi. I primi piatti a base di pasta sono semplici, robusti e saporiti, come le ciriole (tagliatelle in soffritto di olio ed aglio o con ragù di carne), i maccheroni strascinati (salsiccia, uova e grana

padano) o gli umbrici (spaghettini fatti in casa e conditi con aglio, olio e abbondante pecorino). La lavorazione delle carni suine è particolarmente diffusa, soprattutto nella zona di Norcia, dove rappresenta la continuazione di una tradizione secolare (in tutta Italia "norcino" è sinonimo di "salumiere"). Le “norcinerie” sono tra i più pregiati prodotti tipici umbri: prosciutti, salsicce, coppe, soppressate, mortadelle, capocollo. A Bastia Umbra invece la specialità è la porchetta. Discorso analogo sulla qualità delle carni bovine, della selvaggina e del pesce d'acqua dolce. Piatto simbolo PANPEPATO Dolce simbolo, che vanta origini medievali, è caratterizzato dall'utilizzo di numerose spezie. Fa parte di quella categoria di dolci definiti "pani speziati", dei quali si trovano varianti in tutto il centro Italia. Di estrazione contadina, è un pane ricco che veniva preparato per le festività natalizie. Gli ingredienti sono, oltre l'ovvio pepe nero macinato, le

noci, le mandorle, l'uvetta, i canditi, il miele, il mosto cotto, il tutto arricchito con cacao, cannella e noce moscata. Per la sua preparazione è necessario: far rinvenire l'uvetta, unirla agli altri ingredienti, versarvi il miele scaldato ed aggiungere poca farina per ottenere un impasto modellabile da infornare per 10 minuti a 180°. Cucina MARCHIGIANA Rappresenta un punto di incontro tra le gastronomie del nord e del sud Italia. Immersa nel verde, questa regione è da sempre terra di antiche tradizioni e grande ospitalità. Domina, in particolare sull'Appennino umbro-marchigiano, una cucina fatta di sapori forti e decisi dove spicca la carne, tra cui la saporitissima porchetta che viene preparata ancora secondo antiche tradizioni e che accompagna moltissimi piatti. Sulla costa, invece, si può gustare una grande quantità di prodotti ittici. Il brodetto di mare, che ogni città marchigiana personalizza con l'aggiunta di qualche alimento, risulta il piatto più caratteristico della costa. Tipiche delle marche sono le grosse e succose olive che costituiscono uno dei più famosi piatti della regione: le olive all'ascolana. Piatto simbolo VINCISGRASSI Si tratta di una sorta di variante regionale delle lasagne al forno, tipica, oltre che delle Marche centro-meridionali, anche delle zone umbre di confine con il maceratese (in particolare della montagna folignate). È un primo piatto che va tradizionalmente condito con ragù e con l'aggiunta di besciamella. Nelle ricette tradizionali sono presenti anche rigaglie di pollo ed eventualmente anche animelle, midollo, cervella


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Cucina Regionale del Centro Italia bovine o tartufo. Nell'impasto delle lasagne possono entrare Marsala o vino cotto. Secondo la tradizione, il nome deriverebbe dal fatto che un cuoco maceratese le preparò in onore di un generale austriaco di nome Windisch Graetz nel 1799, che combatté contro Napoleone cingendo d'assedio Ancona. In realtà il piatto era già presente nella tradizione culinaria marchigiana ben prima. Cucina LAZIALE È rappresentata in gran parte da quella romana, nella quale sono convogliate tutte le specialità delle tradizioni culinarie della regione divenendo così un ricco e saporoso riassunto di una gastronomia varia nella quale compaiono apporti di zone confinanti e di altre comunità, prima fra tutte quella ebraica che ha lontane radici storiche. Una cucina che ha difeso dall'ingerenza delle mode e del turismo - meglio di quanto sia avvenuto in altre zone laziali e in altre regioni italiane - la propria genuinità; a Roma infatti si rispetta il passato, lo si tiene in vita, seppure ovviamente arricchendo e personalizzando tale eredità, perpetuando la schiettezza e la gustosa semplicità di una cucina di estrazione popolare che in parte ha coinciso anche nei secoli di maggior splendore con quella papalina e aristocratica per la quale questa cucina rappresentava la quotidianità. E così sono nati proverbi e adagi significativi di tale coincidenza fra la cucina di classi tanto lontane: "Chi se vò imparà a magnà, da li preti bisogna che va". Piatto simbolo BUCATINI ALL'AMATRICIANA Quando è nato, Amatrice faceva parte del Regno delle Due Sicilie. I romani l'hanno importato piuttosto

tardi, dopo l'annessione al Regno di Sardegna, dai pastori di Amatrice, i quali transumavano con le loro greggi nella campagna romana durante il periodo invernale ed erano soliti recarsi a Roma per vendere i loro prodotti caseari e le carni ovine e bovine. Prima di chiamarsi "amatriciana" era conosciuta come "gricia" (o più propriamente "griscia"), dal nome di un paesino a pochi chilometri da Amatrice, Grisciano. La griscia, ricetta antichissima (precedente alla scoperta dell'America, da cui proviene il pomodoro), era ed è ancora conosciuta come l'amatriciana senza il pomodoro, anche se differisce per alcuni ingredienti (cubetti di guanciale, pecorino dei Monti Sibillini, spaghetti). Per preparare i bucatini all'amatriciana, eliminare la cotenna dura e tagliare il guanciale a dadini. Rosolarlo in padella con l'olio, aggiungendo il peperoncino tritato. Non appena la parte grassa del guanciale sarà diventata trasparente, sfumare con il vino bianco. Scolare e togliere il guanciale dalla padella e metterlo da parte al caldo; dopo avere spezzettato i pelati e tolti i semi, versarli in padella nello stesso sughetto di cottura del guanciale. Cuocere il pomodoro e, nel frattempo, i bucatini. Saltare direttamente in padella, aggiungere il guanciale, del pepe nero macinato e condire con abbondante pecorino grattugiato. Cucina ABRUZZESE Nella poesia "I Pastori", D'Annunzio riassume in modo emblematico l'importanza della pastorizia all'interno del territorio abruzzese. Una terra ricca di passione, di storia e di ideali, mantiene intatte le sue tradizioni gastronomiche; pastorizia ed agricoltura sono attività ancora ben sviluppate e la gastronomia propone gusti forti e genuini. Dominano

gli aromi e le spezie, come ad esempio lo zafferano. Nella provincia dell'Aquila se ne produce di qualità pregiata, dall'aroma spiccatissimo, destinato anche all'esportazione. La produzione della pasta è diffusissima, soprattutto dei maccheroni alla chitarra, diventati quasi un simbolo gastronomico della regione. Piatto simbolo CORDE DELLE CHIOCHIE È un tipo di maccherone alla chitarra a sezione più grande ed è diffuso nell’area montana e pedemontana della provincia di Chieti. È realizzato con acqua, farina di grano duro e chiare d'uovo. Si impasta la sfoglia in modo tradizionale e si tira non molto sottile ripiegandola in modo da ottenere una specie di sciarpa arrotolata da tagliare con il coltello. Il condimento principe è naturalmente uno dei due classici abruzzesi, il sugo d’agnello o ancor di più, alle tre carni (pezzi particolari di manzo o vitellone, agnello o castrato, e maiale) olio extravergine d’oliva, cipolla, coste di sedano, carota, spicchi d’aglio ed un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzo DOC da sfumare con la carne. Eventualmente, per la rosolatura e la cottura della carne si può unire un mazzetto di spezie (rosmarino, alloro, salvia) da togliere prima di aggiungere i pomodori pelati. La cottura varia a seconda del gusto e delle abitudini, generalmente da un minimo di un'ora fino a oltre due ore, il tempo necessario affinché il sugo raggiunga una giusta densità. Il piatto va servito con una spolverata di pecorino grattugiato. Questo tipo di pasta ricorda nella forma i lunghi "crioli" di cuoio che servivano un tempo a legare intorno alla caviglia le particolari calzature dei pastori dette appunto "chiochie".


Primi...


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Torchi all'astice Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 2 persone Pasta: 200 gr di farina di semola di grano duro, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva pugliese + q.b. per condimento, 1 uovo, sale e acqua q.b.; Condimento: astice da 4-5 etti, 1 costa di sedano, 1 carota, ½ cipolla, prezzemolo q.b., 1 spicchio d'aglio, 1 bicchiere di vino bianco, 4 pomodirini pachino, scorza di limone q.b., peperoncino q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare tutti gli ingredienti al fine di ottenere un impasto compatto e liscio; Condimento: immergere l'astice, diviso in due, dal lato del carapace in un tegame capiente con olio, cipolla, sedano, aglio e peperoncino (le verdure tagliate a listarelle). Irrorare con il vino e coprire per qualche secondo, quindi far evaporare ed aggiungere un po' di brodo; Piatto: tagliare la sfoglia con il torchio di ottone, cuocere i torchi per 2-3 min in acqua salata, scolarli e saltarli con il condimento e l' astice aggiungendo i pachino tagliati a metà. Adagiare l'astice nel piatto e porzionare la pasta, decorare con prezzemolo fresco e riccioli di scorza di limone.

Ristorante-Pizzeria Il Bottegone Loc. Calamoresca - 58019 Porto S. Stefano (GR) - Tel 0564/824196 ristoranteilbottegone.it

25/50 Euro

aperto tutti i giorni

mediterranea / tipica pugliese

12 - 15.30 / 18.30 - 24

terrazza panoramica / wi-fi

Al n°154 km 6, percorrendo la Strada Panoramica 45 di Porto S. Stefano, si scorge il cancelletto d'ingresso del ristorante. La posizione è di assoluto privilegio, soprattutto durante l'estate, tant'è che il locale è stato teatro di un importante spot televisivo di una famosissima compagnia telefonica. La saletta interna, molto raffinata, è impreziosita da una terrazza coperta che offre agli occhi dei clienti un panorama d'inenarrabile bellezza, con una splendida vista sull'Isola del Giglio. La cucina è curata personalmente dallo chef PEP, figlio del titolare, mentre la conduzione familiare mette a proprio agio la clientela in sala. Le proposte del menu sono varie e si intuiscono le origini pugliesi della famiglia e della cucina proposta, che varia dalle orecchiette ai torchi o (troccoli) all'astice alla zuppa di mare dal sapore divino, dalle alicette fritte agli scampi con agrumi. È gradita la prenotazione.


di cipolle Ravioli di baccalà con salsae bottarga di muggine Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 2 persone Pasta: 250 gr di sfoglia fresca, 250 gr di baccalà ammollato, 2 cucchiai olio di semi, sale e pepe q.b.; Condimento: 1 cipolla rossa, ½ bicchiere di aceto di vino rosso, 1 cucchiaio di zucchero, 30 gr di bottarga di muggine, 1 rametto timo fresco, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva e peperoncino q.b..

Vi consiglio di... Pasta: tagliare la sfoglia a strisce di 10 cm. Scottare il baccalà e mantecare con olio di semi, sale e pepe, lasciandolo abbastanza sodo. Riempire con il composto di baccalà la sfoglia e coprire con altra pasta di uguale larghezza. Tagliare infine a dischi rotondi con il coppapasta e chiuderli con la forchetta. Coprire i ravioli con uno spolvero di farina; Condimento: tagliare la cipolla per la lunghezza, saltarla in padella con aceto di vino rosso, zucchero ed olio e far ridurre; Piatto: cuocere i ravioli in abbondante acqua salata ed appena cotti saltarli in padella con poco olio, aglio e peperoncino. Impiattare i ravioli con la cipolla al centro, guarnire con bottarga grattugiata a lamelle ed il timo.

Ristorante La Pineta V. dei Cavalleggeri Nord, 27 - 57020 M. di Bibbona (LI) - Tel 0586/60.00.16

ristorantelapineta@hotmail.it

60/80 Euro

lunedì / martedì a pranzo

mediterranea

12.30 - 14 / 20 -22

veranda e terrazza estiva

Un piccolo ristorante che si affaccia sul mare; vi si arriva passando per una stradina sterrata che attraversa la pineta di Marina di Bibbona. Da fuori pare una baracca di legno, ma all'interno meraviglia per come l'ambiente è confortevolmente arredato in stile marinaro, con sedie di legno, un bellissimo pavimento in teak e, su due dei quattro lati, delle ampie vetrate dalle quali ammirare il mare. Per l'estate il ristorante mette a disposizione una piccola veranda ed una terrazza per cenare a lume di candela, godendo della piacevole vista e delle romantiche ombre che si possono intravedere sulla spiaggia. Lo chef e patron Luciano Zazzeri propone una cucina molto tradizionale dove la freschezza del pescato la fa da padrone. Pescatore e cacciatore, mette tutta la sua conoscenza a disposizione dei clienti, facendo il possibile per farli sentire come a casa loro.

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Gnocchi al fumo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 50 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone Pasta: 1 kg di patate bianche, 2 uova, farina q.b., 1 pizzico di sale; Condimento: ½ kg di pancetta cotta affumicata (bacon stufato), 200 gr di mascarpone, 200 gr di panna da cucina, 80 gr di concentrato di pomodoro (a piacimento per ottenere la salsa rosa), sale q.b., 1 ciocca di rosmarino, peperoncino q.b., pepe q.b., 1 pizzico di zucchero.

Vi consiglio di... Pasta: lessare le patate ma controllarle affinché restino un po' dure. Sbucciarle subito e lasciar freddare. Passare nel passatutto, disporre a fontana la purea di patate ed aggiungere le uova, il sale e della farina. Una volta amalgamato il tutto stendere dei piccoli serpenti da tagliare a forma di gnocco di ca. 1,5-2 cm; Condimento: macinare la pancetta con il rosmarino, metterli in un tegame antiaderente e rosolare senza aggiunta di olio. Aggiungere la panna, il mascarpone ed il concentrato tutto assieme, girare a fuoco alto per 20 min e fare attenzione affinché non si attacchi. Regolare di sale, zucchero, peperoncino e pepe e portare a bollore per circa 30-40 min (se troppo denso aggiungere un po' di latte); Piatto: cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolarli e saltarli in padella. Servire subito.

Ristorante Mercanti e Servi Località S. Mama, 6 - 52010 Subbiano (AR) - Tel 0575/48.71.41 0575.487414

20/40 Euro

chiuso a pranzo esclusa la dom

locale / casereccia

18.30 - 00.30

pasta fatta in casa

Situato nel piccolo borgo di S. Mama, lungo non più di 200 metri lungo la statale che collega il Casentino ad Arezzo. Un locale a conduzione familiare; Ivan patron e chef, potrà consigliarvi un menu adatto alle vostre esigenze. Il 90% dei piatti è fatto a mano da Ivan, dalla pasta (come tagliatelle, gnocchi e ravioli di ricotta e verdura o di patate) ai sughi (cacciatora, cinghiale, ragù, fumo, funghi porcini e tartufo), sono tutti fatti alla casareccia. La specialià resta comunque la bistecca di bisonte direttamente importata dal Texas e dal Canada, che è tenerissima e saporita. Poi non mancano i piatti tipici aretini quali gli stinchi di maiale ai sapori del bosco, la trippa in umido, la minestra di pane ed i fegatelli. Si preparano anche ottime pizze friabili e gustose. Per ultimi i dolci fatti in casa, tra i quali spiccano lo strudel, la panna cotta con ricetta rivisitata e la crema catalana con la fiamma. Martedì il locale è chiuso tutto il giorno.


Taglierini mare e campo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 2 persone 150 gr taglierini freschi, 8 scampi, 200 gr di asparagi, 8 fiori di zucca, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, 2 pomodori, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Versare in una padella l'olio, i pomodori, 150 gr di asparagi precedentemente lavati e spezzettati (i rimanenti lasciarli interi), gli scampi (di cui 6 tagliati a metà) e far cuocere il tutto per 10 minuti. Successivamente aggiungere i fiori di zucca, il sale, un pizzico di pepe e cuocere ancora per qualche minuto. A fine cottura togliere gli asparagi e gli scampi interi, che serviranno per guarnire il piatto. Lessare in abbondante acqua salata i taglierini e, una volta raggiunta la cottura, scolarli ed aggiungerli al condimento saltando il tutto ancora per qualche minuto, in modo da farli insaporire con gli altri ingredienti. Porzionare in due piatti e decorare con gli scampi e gli asparagi interi precedentemente messi da parte.

Ristorante Da Mimmo Via San Gallo, 57-59/R - 50129 Firenze - Tel 055/48.10.30 ristorantedamimmo.it

25/40 Euro

domenica

regionale

12 - 14.30 / 18 - 23.30

palazzo del XVII secolo

Sito nel palazzo che fu fatto costruire dal musicista belcantista Domenico Melani nel XVII secolo, il ristorante si ritrova così in un vero e proprio teatro del seicento. Edificato come albergo per i pellegrini diretti a Roma, nelle immediate vicinanze fece costruire anche dei locali prospicienti un piccolo e grazioso teatro con volte affrescate, dove Domenico Guastalegname ed Elisabetta Cellai aprirono il ristorante. Mimmo per gli amici è un patron che ha l'arte culinaria nel sangue; vent'anni in cucina, sempre in ristoranti di successo e poi questa esperienza in compagnia della moglie Betty che dirige la sala. Il suo segreto è la scelta delle materie di primissima qualità e la capacità di padroneggiare tecniche di cottura perfette.

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e mozzarella al Tortelli di barbabietola basilico con prosciutto croccante Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 250 gr di farina di semola di grano duro, 3 uova, ½ mazzetto di basilico, olio extravergine d'oliva q.b.; Ripieno: 250 gr di barbabietole fresche, 250 gr di mozzarella di bufala, pangrattato q.b.; Decorazione: 150 gr di prosciutto crudo, qualche foglia di basilico.

Vi consiglio di... Pasta: versare la farina a fontana ed aggiungere le uova intere con un pizzico di sale, il basilico sminuzzato a mano ed un paio di cucchiai di olio. Impastare bene il tutto fino a renderlo omogeneo e lasciare riposare l'impasto in frigo avvolto nella pellicola per alimenti; Ripieno: lessare le barbabietole in acqua bollente salata. Una volta cotte tagliarle a fette e strizzarle per far uscire il liquido il più possibile. In un recipiente unire la mozzarella di bufala con le barbabietole schiacciate e lavorarli a mano fino ad ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere il pangrattato quanto basta ad assorbire l'eventuale liquido in eccesso; Piatto: stendere la pasta e tagliarla a quadrati, porre al centro l'impasto di barbabietola e mozzarella e chiudere il tutto, fino a formare un tortello. Cuocere in abbondante acqua salata per pochissimi minuti, scolare ed impiattare. Prima di servire, decorare i piatti con le fette di prosciutto (precedentemente cotte in forno a 180° per 5 min) assieme a qualche foglia di basilico fresco.

Ristorante-Pizzeria Vecchio Dado Lungarno Antonio Pacinotti, 21 - 56126 Pisa - Tel 050/58.09.00 vecchiodado@gmail.com

12/40 Euro

mercoledì/ sabato a pranzo

locale / creativa

12.30 - 15 / 19 - 23.30

pasta fatta in casa

Il ristorante, situato sul Lungarno che venne definito da Charles Didier come "il più bel lungofiume del mondo", è ubicato nel palazzo originariamente chiamato Tilli, che nel corso dei secoli ha ospitato illustri personalità come Carlo Goldoni e Giacomo Casanova. I padroni di casa Ben Broux, chef belga di lunga esperienza internazionale e toscana nonostante la giovane età, con la moglie Claudia Cappelli propongono una cucina essenzialmente toscana e tradizionale, sebbene nel menu non manchino piatti rivisitati in chiave moderna dei "grandi classici". I prodotti usati sono locali, cercando di incentivare l'idea del "km 0" e, preferibilmente, stagionali. Il pane, la focaccia, così come la pasta fresca sono di produzione propria; il forno a legna permette di servire una delle migliori pizze della città. I dolci, sempre diversi, sono preparati esclusivamente usando prodotti freschi. La lista dei vini garantisce la soddisfazione dei propri ospiti, così come la lista delle birre, soprattutto trappiste, recentemente introdotta con grande successo. Tempo permettendo, è possibile godere della splendida vista dei lungarni sedendo in uno dei tavoli disponibili all'esterno.


Tagliolini all'anatra Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 2 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 8 tuorli d'uovo, un pizzico di sale; Condimento: 1 anatra media, 1 spicchio d'aglio, 1 rametto di rosmarino, salvia q.b., 500 gr di pomodori maturi, 1 L di brodo vegetale.

Vi consiglio di... Pasta: impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto compatto e liscio da lasciare riposare per 50 min; Condimento: pulire l'anatra e tagliarla in sei parti omogenee. Fare un soffritto di odori (aglio, rosmarino, salvia) in un tegame con tre cucchiai d'olio, aggiungere l'anatra e cuocere per ca. 50 min. Scottare i pomodori in acqua bollente per 15 min e, dopo averli incisi con un coltello, eliminare la pelle, privarli dei semi e tagliare la polpa a cubetti piccoli. Fare dorare l'anatra dolcemente, in modo che la carne rimanga morbida, poi toglierla dal fuoco e disossarla in maniera accurata. Tritare l'anatra con un coltello fino a ridurla a pezzetti piccoli, poi rimetterla sul fuoco bagnando con il brodo vegetale e unendo i pomodori precedentemente tagliati a cubetti. Lasciare cuocere per ca. 1 ora; Piatto: tirare la sfoglia a macchina nel formato scelto. Cuocere i tagliolini per 2 min in abbondante acqua salata, scolarli e saltarli nella padella con il condimento all'anatra e decorando con erbette profumate prima di servire.

Ristorante-Pizzeria L'Agrifoglio V. del Commercio, 76 - 56040 Castellina M.ma (PI) - Tel 050/69.50.71 ristoranteagrifoglio.it

25/45 Euro

lunedì

nazionale

12 - 14.30 / 19 - 24

dehor / musica dal vivo

Tipico ristorante di cucina toscana inserito in uno splendido parco di querci e lecci dove è possibile pranzare o cenare sotto le stelle. Un luogo dove riscoprire tutto il gusto della tradizione della cucina "casereccia" toscana: tutta la bontà delle specialità preparate con amore e cura delle tradizioni. Tra le specialità troviamo: risotti, zuppe, piatti tipici come il braciere e la tagliata di carne, la trippa, lo stoccafisso e il cacciucco, oltre a dolci fatti in casa. Ma il ristorante è anche un'ottima pizzeria che sforna fragranti pizze cotte nel forno a legna. Il locale è specializzato nell'organizzazione di banchetti e cerimonie, rispettando lo stile e la cultura locale. Dispone di 140 posti interni e di 140 esterni ed è dotato anche di un'ampia zona verde, destinata a prato. Qui si trovano uno spazio attrezzato per lo svago dei più piccoli e un piccolo gazebo per gli aperitivi. Facilmente raggiungibile da ogni direzione, il ristorante offre un ampio parcheggio su tre livelli. Adatto anche per cerimonie eleganti e per pranzi di lavoro all'interno.

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al Spaghetti con gamberi profumo di zenzero

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 400 gr di spaghetti, 1 radice di zenzero, 12 scampi, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., 8 pomodorini pachino, basilico q.b., 1 bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Mettere gli scampi in una marinatura di olio, zenzero, sale, pepe e lasciarli riposare per ca. 1 ora. Preparare un soffritto con poco olio, l'aglio ed il basilico, aggiungere lo zenzero e lasciar rosolare qualche istante prima di unire gli scampi incisi sul dorso. Quando i crostacei saranno dorati, sfumare con il vino bianco secco e lasciare evaporare, aggiungendo successivamente i pomodorini e regolando di sale e pepe. Nel frattempo lessare gli spaghetti in abbondante acqua salata. Quando saranno al dente scolarli e saltarli in padella insieme al condimento. Consigli: utilizzare scampi freschi provenienti dalla Sicilia.

Ristorante Melì Melò Via Aurelia, 570 - 57016 Rosignano Marittimo (LI) - Tel 0586/75.22.69 ristorantemelimelo@hotmail.it

25/35 Euro

lunedì

locale / internazionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 23

giardino esterno

Situato a due passi dallo splendido mare della baia di Portovecchio, lungo la via Aurelia nella frazione di Castiglioncello, il ristorante propone una cucina di mare e di terra in un ambiente rustico ed accogliente, dall'atmosfera familiare e giovanile. Qui si possono assaporare piatti a base di pesce fresco quali la linguina allo scoglio o il pescato del giorno all'isolana o la tartre di tonno unitamente a portate più creative, come il timballo di riso con arance, gamberetti e curry o il filetto di tonno alle tre panure. Per gli amanti della carne viene servito sottofiletto di angus irlandese, cucinato in svariati modi dalla più semplice tagliata con rucola e pomodorini alla più complessa "entrecote alla Woronoff ", servita con una crema a base di sugo d'arrosto, senape e worchester dal sapore deciso e intrigante. Tutte le portate sono accompagnate da pane e schiacciata di produzione propria, come pure gli squisiti dolci. Da provare la frittura di pesce e, su prenotazione, il vero cacciucco alla livornese. Il locale dispone inoltre di una ben pensata cantina dei vini, con selezione anche di diverse etichette piemontesi, regione d'origine dei proprietari.


Penne alla chiantigiana Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 400 gr di penne rigate, 100 gr di cipolla rossa, 80 gr di pancetta tesa di maiale, 100 gr di salsiccia toscana, 100 gr di funghi porcini trifolati, 50 gr di salsa di pomodoro, vino rosso q.b., sale ed olio extravergine d'oliva q.b..

Vi consiglio di... Soffriggere in padella la cipolla tagliata alla julienne con un filo d'olio. Aggiungere la pancetta tagliata a dadini, la salsiccia sbriciolata e far rosolare per bene. Bagnare con il vino rosso e, quando si sarà quasi totalmente ritirato, aggiungere i funghi porcini e la salsa di pomodoro lasciando insaporire per ca. 2 min. Lessare in abbondante acqua salata le penne e, appena cotte al dente, saltarle nella salsa e servire con una spruzzata di prezzemolo fresco tritato.

Trattoria Il Cigno Via di Varlungo, 3/R - 50136 Firenze - Tel 055/69.176 il_cigno@live.it

30/40 Euro

domenica e lunedì a cena

regionale / nazionale

12 - 14.30 / 19 - 22.30

giardino estivo

Trattoria tipica sulle rive dell'Arno, in un ambiente accogliente e cordiale. La cordialità è garantita da Anna ed i suoi collaboratori, in un arredamento semplice ma curato il quale conferisce un tono rustico al locale. Lo chef Gianni offre una cucina tipica attenta alla qualità ed ai dettagli. Selezionando accuratamente i prodotti nel rispetto della stagionalità, propone una ricca gamma di piatti: gli antipasti con sformatini di verdure, i primi con pasta fresca, vari tipi di tortelli come quelli con farina di castagne, per poi passare ai secondi dove non può di certo mancare la bistecca alla fiorentina, le tagliate di manzo, le grigliate e i suoi fritti di carne e verdure e per finire ottimi dolci fatti in casa da accompagnare da un'ottima e vasta selezione di vini. Nel periodo primaverile ed estivo è possibile mangiare sotto un pergolato di vite americana e glicine.

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Zuppa di dormienti Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 45 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 6 persone 400 gr di funghi dormienti (o funghi marzuoli), 2 spicchi di aglio, 2 patate grosse, 1 cipolla bianca media, 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 L di brodo vegetale, 6 grosse fette di pane toscano abbrustolite, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Soffriggere nell'olio le cipolle e le patate tagliate sottilmente con i due spicchi d'aglio, che, una volta rosolati, andranno tolti. Appena la cipolla sarà imbiondita aggiungere i funghi tagliati a fette sottilissime e rimescolare spesso, per evitare che il composto si attacchi sul fondo della pentola. Versare il brodo lentamente e fare sobbollire per 40 minuti aggiungendo il prezzemolo ed il sale poco prima di terminare la cottura. Disporre le fette di pane nella scodella e versarci la zuppa. Aggiungere pepe macinato e olio a piacere al momento di servire. Curiosità: il fungo dormiente spunta in primavera quando la neve si scioglie. Nasce in questo periodo proprio grazie al particolare clima umido che si viene a creare e si possono trovare nelle abetine o sui faggi. Di colore grigio e lamellato, è solito nascere sempre negli stessi luoghi.

Ristorante Silvio - La Storia a Tavola Via Brennero, 181/183 - 51024 Pianosiniatico (PT) - Tel 0573/62.92.04 0573/63.04.33

10/30 Euro

martedì

regionale / creativa

12 - 14.30 / 19 - 21.30

menu turistico

Il locale si trova in un piccolo borgo della Montagna Pistoiese, Pianosinatico, sulla strada del Brennero a metà strada tra Cutigliano e la stazione sciistica dell'Abetone. È diviso in due salette da 20 posti ciascuna e dall'arredamento tradizionale, sobrio ed accogliente. La cucina di tipo tradizionale è legata ai prodotti del territorio come funghi, castagne, formaggi e frutti del sottobosco, ma anche creativa in quanto Silvio, lo chef, si diverte ad inventare continuamente primi, piatti semplici e gustosi. Il menu "storico" è una degustazione di 4 antipasti e 5 primi piatti che variano da una settimana all'altra, mentre per i secondi si possono trovare piatti a base di funghi porcini o tagliate alle erbe e, in stagione, funghi fritti. I dessert sono curati da Lidia che propone speciali dolci di castagne, zuppa di ciliegie e latte alla portoghese oppure i più classici, come panna cotta e crostate. Una sostanziosa carta dei vini, italiani, curata da Andrea e Lidia completa l'offerta del locale.


Pinci con le briciole Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Pasta: 1 kg di farina, 300 cl di acqua, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 uovo; Condimento: 300 gr di pane raffermo, 3 spicchi d'aglio, sale e peperoncino q.b., olio extravergine d'oliva q.b..

Vi consiglio di... Pasta: predisporre la farina a fontana ed aggiungere l'acqua, l'uovo e l'olio impastando per bene. Lasciar riposare l'impasto per mezz'ora circa; Condimento: sbriciolare finemente con le mani il pane raffermo, aggiungere l'aglio, il sale, il peperoncino e l'olio e far rosolare per qualche minuto; Piatto: spianare l'impasto fino allo spessore di ca. 1 cm, tagliare a listarelle e, con le mani, "appinciarle" fino ad arrivare alla grandezza di un bucatino. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla in padella con il condimento di pane, prima di servire. Curiosità: il verbo "appiciare" è spesso usato nelle cucine della zona di Chiusi, Amiata, Val d'Orcia e della Val d'Arbia dove significa "fare i pici", ovvero, una sorta di spaghetti filati tirati a mano. Nei pressi di Montalcino vengono invece chiamati "pinci".

Trattoria Il Pozzo P. del Pozzo, 2 - Loc. S. Angelo in C. - 53024 Montalcino (SI) - Tel 0577/84.40.15

trattoriailpozzo@virgilio.it

20/40 Euro

martedì

regionale / casalinga

12.30 - 14 / 19.30 - 21

pasta fatta in casa

Il piccolo paese medioevale appare all'improvviso, scendendo da Montalcino verso la Maremma; intorno, macchia e boschi, oliveti e vigne, mentre sullo sfondo dell'Amiata ecco "Sant'Angelo in Colle" e nel suo piccolo cuore la trattoria, dove tipico non è un aggettivo abusato, perchè potrete appagarvi con tutto il meglio offerto da quei luoghi. Le due giovani donne che vi accolgono hanno nel sangue cucina e tradizioni di questo angolo di terra, dove la Val d'Orcia incontra la Maremma. Qui dunque assaggerete la loro pasta casalinga, la zuppa di pane e l'acqua cotta, i bocconcini al Brunello e una classicissima "Fiorentina" davvero alla brace, senza dimenticare le ottime verdure, e la loro ormai famosa mousse di ricotta; per citare solo alcuni piatti che vi saranno serviti sorridendo, con garbo e con una certa riservatezza. Il vino avrà un ruolo centrale anche quando sarà "della casa" e stare a tavola sarà come guardare - alla finestra o dalla piazza di Sant' Angelo in Colle - questo irripetibile paesaggio.

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e spezie con pesto di Cappelli ripieni di ricotta pecorino nero di Pienza e dragoncello Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 9 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 300 gr di farina, 4 uova, sale q.b.; Ripieno: 250 gr di ricotta di pecora, 1 uovo, 1 tuorlo, maggiorana q.b., erba cipollina q.b., finocchio selvatico q.b., 20 gr di pecorino nero di Pienza, 100 gr di pinoli, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: prendere una spianatoia e disporre la farina a fontana, aggiungere le uova, un pizzico di sale ed impastare bene per ottenere un impasto compatto e liscio da far riposare 30 min; Ripieno: in una ciotola amalgamare la ricotta, le uova, la maggiorana, il finocchio selvatico e l'erba cipollina tritati finemente; Condimento: frullare le foglie di dragoncello con i pinoli (tenerne da parte per decorare) ed il pecorino, regolando di sale e pepe; Piatto: spianare una sfoglia non troppo sottile, ritagliarne dei quadrati di ca. 5-7 cm di lato e disporvi sopra una noce di ripieno, infine ripiegare fino a formare un cappello (ca. 16 totali). Lessare la pasta in abbondante acqua salata, scolarla al dente, disporre 4 cappelli per piatto (possibilmente lungo) e condirli con il pesto di dragoncello e pecorino senza esagerare. Decorare con i pinoli e qualche grattata di pecorino.

Osteria da Luchino Via Beccaria, 3 - 52100 Arezzo - Tel 0575/33.33.88 osteriadaluchino.com

30/40 Euro

martedì

regionale / creativa

12 - 14.30 / 19 - 23

giardino estivo / wi-fi

Questa osteria è un baluardo delle tradizioni gastronomiche del luogo, una tappa fondamentale e tradizionale per chi passa dalla città e vuole gustare le bontà di una terra dove la cucina fa da tradizione. È un antico locale che si affaccia proprio dietro la Basilica di S. Francesco dove si trovano gli affreschi dell'opera più famosa di Piero della Francesca: la leggenda della vera croce; dalle immense vetrate, mentre si mangia, si può godere della vista dell'Abside della Basilica, del convento dei frati francescani con il giardino e la palma che la leggenda dice sia stata piantata proprio da S. Francesco. Gli interni sono arredati con gusto, in stile tradizionale del luogo, l'ambiente è elegante e confortevole e dispone di una cinquantina di posti. D'estate i clienti si possono accomodare all'aperto nella suggestiva piazzetta ai piedi del campanile, dove l'atmosfera medioevale a lume di candela e la cordialità del personale faranno passare una serata indimenticabile.


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Acquacotta Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 1 ora 35 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 300 gr di sedano, 4 cipolle, 2 carote, 4 pomodori maturi a grappolo, 4 uova, olio extravergine d'oliva tipico di Scansano q.b., sale e peperoncino q.b., pane raffermo toscano senza sale q.b..

Vi consiglio di... Lavare e pulire le verdure, poi tagliare il sedano e le carote a cubetti e la cipolla a mezza luna. In una padella abbastanza capiente far rosolare il trito di verdure in un filo d'olio, dopo aggiungere i pomodori e mescolare bene; condire con sale e peperoncino, aggiungendo anche un po' d'acqua. Far cuocere il tutto per 90 min, ricordandosi di aggiungere un po' di acqua calda ogni tanto. Quando la base sarà pronta, aggiungere le uova e far cuocere per 2-3 min. Infine, prendere 4 scodelle e metterci del pane raffermo, poi versare l'acquacotta con l'uovo al centro del piatto e servire ben caldo. Curiosità: è un piatto tipico della cucina della bassa maremma, quindi sia della Maremma grossetana che della Tuscia viterbese. Tra le tante ipotesi, si dice che questo piatto fu inventato dai carbonai che si rifugiavano nella macchia.

Ristorante Il Grottone Via degli Addobbi, snc - 58054 Scansano (GR) - Tel 0564/50.76.41

0564/50.71.42

18/35 Euro

mercoledì (solo in inverno)

locale

12 - 14.30 / 18 - 23

terrazza / vendita prodotti

Si trova nei locali di una ex cantina del '200, collocato sotto le mura del paese del centro storico (all’inizio), o meglio sotto la piazza Garibaldi. Si dice che sia una delle prime costruzioni del paese e la conduce da 42 anni il signor Ivano. Nel 1969, la sua famiglia decide di lasciare la campagna; all'epoca aveva 20 anni ed avrebbe dovuto cambiare mestiere. Un amico che aveva avviato l’attività da 1 anno chiese ad Ivano di subentrargli e lui si lasciò trascinare per caso, preparando piccoli spuntini con bicchieri di vino per una clientela prevalentemente di anziani. Dopo alcuni anni iniziò a raccogliere i giovani del paese, con juke-box e flipper. Nel ’73, una sera per caso, un amico a cena con altri commensali gli propose di iniziare a fare la pizza. Il giorno dopo gli recapitarono un forno adatto ed un amico panettiere gli insegnò qualche trucco; da qui iniziò il salto di qualità del locale. Negli anni '80 rinasce la cucina; una cucina tipica tradizionale, tutti i piatti della campagna e di una volta: tagliatelle fatte in casa al cinghiale, ai funghi porcini, gnocchi, tortelli maremmani (ricotta e spinaci) con ragù classico oppure con funghi, funghi misti, la zuppa di funghi, il misto grottone (salumi nostrani, cinghiale, maiale, pecorino, carciofini, cipolline). Nella cantina non manca il morellino tipico (ben fornita anche di altre bottiglie). Tra i dolci fatti in casa classici tiramisù, panna cotta, cantuccini con vin santo.


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Pappa al pomodoro Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 25 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 2 persone 120 cl di passata di pomodoro, 6-7 fette di pane tagliate molto sottili, 1 spicchio d'aglio, 3-4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, basilico q.b., 2 tazze di brodo vegetale, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Tritare finemente l'aglio insieme ad alcune foglie di basilico, farli soffriggere con due cucchiai di olio extravergine d'oliva, infine aggiungere la passata di pomodoro allungandola con il brodo vegetale. Far cuocere per 20 min, dopodiché aggiungere le fette di pane e continuare la cottura per altri 5-6 min, aggiungendo sale e pepe quanto basta. Guarnire con olio a crudo e foglie di basilico prima di servire.

Ristorante La Vineria di Piazza Piazza delle Vettovaglie, 13 - 56126 Pisa - Tel 050/38.20.433 vineriadipiazza@gmail.com

20/30 Euro

domenica

regionale / creativa

12.30 - 15 / 20 - 22.45

serate di degustazione

Il ristorante si trova sotto le logge di Piazza delle Vettovaglie, una delle più antiche e suggestive piazze della città. In posizione centrale, a dieci minuti dalla famosa Piazza dei Miracoli in cui svetta la Torre Pendente simbolo di Pisa, il locale si articola in più salette che offrono comfort e intimità e, nella stagione primaverile-estiva, offre anche tavoli all’aperto. A pranzo presenta un menu giornaliero sempre diverso e veloce, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori in pausa pranzo e dei turisti che non vogliono togliere troppo tempo alla visita della città. A cena, invece, offre un menu che alterna tipicità regionali a piatti più creativi, tutto accompagnato da una cantina con un numero di etichette ben selezionate. Da non perdere la celebre "pappa al pomodoro" ed i piatti di carne, dalla tagliata di manzo al filetto, tutto rigorosamente espresso. A tutto questo si aggiunge il carattere familiare del ristorante e la cordialità del personale, fattori che faranno sentire come "a casa", mentre si degusta un pranzo o una cena in una delle piazze più belle di una città stupenda come Pisa.


Scialatielli amalfitani Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina, 100 gr di latte, 3 foglie di basilico (in stagione), olio extravergine d'oliva 
q.b., formaggio grattugiato q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: 1 kg di cozze, 500 gr di vongole, eventuali altri frutti di mare di stagione q.b. (telline, capesante, ecc.), 4-5 pomodori pelati, peperoncino piccante q.b., 2 spicchi d'aglio, prezzemolo fresco e sminuzzato q.b..

Vi consiglio di... Pasta: disporre su una spianatoia la farina, aggiungere lentamente il latte ed impastare, poi il basilico tritato finissimo, un cucchiaio d'olio, poco formaggio ed un pizzico di sale e pepe. Lasciare riposare la pasta per ca. 30 min; Condimento: lavare bene e raschiare accuratamente le cozze e spurgare tutti i frutti di mare in acqua per qualche minuto prima della cottura. Mettere i frutti di mare in una pentola e lasciarli aprire a fuoco moderato con sopra il coperchio. Appena pronti lasciarli raffreddare e sgusciarli, lasciandone qualcuno intero per la decorazione. Filtrare la loro acqua di cottura per eliminare le impurità e tenerla da parte. In un'ampia padella soffriggere l'aglio ed il peperoncino in poco olio e, quando l'aglio sarà imbiondito, eliminarlo. Aggiungere i pelati spezzettati ed unire, poco alla volta, l'acqua di cottura dei frutti di mare. Cuocere a fuoco basso per ca. 15 min; Piatto: stendere con il mattarello una sfoglia non troppo sottile, infine tagliarla a striscioline non troppo larghe. Lessare gli scialatielli in acqua bollente non troppo salata e, quando sarà al dente, saltarla in padella con i frutti di mare, ma non prima di aver aggiunto i molluschi senza guscio e del prezzemolo. Fate insaporire per qualche minuto, aggiungere i restanti frutti di mare con il guscio, aggiustare di sale se necessario e servire ben caldo aggiungendo in ogni piatto una bella manciata di prezzemolo fresco.

Ristorante Il Pizzaiuolo Via de' Macci, 113/R - 50122 Firenze - Tel 055/24.11.71

ilpizzaiuolo.com

15/20 Euro

domenica

tipica campana

12.30 - 15 / 19.30 - 24

terrazza / vendita prodotti

Nel cuore del quartiere di Sant'Ambrogio, nella Firenze più verace, proprio vicino al mercato rionale sorge questa rinomata pizzeria napoletana. L'arredamento è molto accogliente, il clima familiare. I tavolini di legno si alternano a quelli di marmo ed il forno a legna da il benvenuto a chiunque entra mettendo in risalto il fuoco scoppiettante visibile anche da fuori il locale. La regina è la pizza napoletana, lievitata lentamente e con metodo naturale; la leggerezza e la fragranza della pizza sono i punti di forza del locale e la scelta è abbondante (oltre 30 pizze). Oltre alla pizza la cucina spazia tra sapori tipicamente partenopei ed altri sapori tipici del sud Italia. La cantina è ben fornita ed i vini sono rigorosamente campani doc.

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Tagliolini ai porcini e tartufi Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 600 gr di farina "00", 7 uova, 1 cucchiaino di sale; Condimento: ½ bicchiere di olio extravergine, 1 spicchio d'aglio, 100 gr di tartufo nero, 400 gr di funghi porcini, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare tutti gli ingredienti per 5 min fino a quando la pasta diventa compatta e far riposare per 30 min in frigorifero. Tirare la sfoglia fino a 3 mm di spessore e tagliare a strisce sottili o passare nella trafilatrice dei tagliolini; Condimento: saltare i funghi porcini, precedentemente puliti e tagliati a tocchetti, con olio extravergine, sale, pepe e aglio. Mescolare il tartufo grattugiato con i funghi e lasciar rosolare per alcuni minuti; Piatto: lessare i tagliolini per alcuni minuti in abbondante acqua salata, scolarli e saltarli direttamente in padella con il condimento a fuoco vivace. Impiattare e guarnire a piacimento con tartufo a crudo.

Agriturismo I Trocchi Via del Colle - 06040 Poggiodomo (PG) - Tel 0743/75.90.02 agritrocchi.it

20/25 Euro

N.D.

locale

12.30 – 14.30 / 19.30 – 21.30

vendita prodotti

L'agriturismo sorge in un casale del '800, immerso nel Parco Coscerno Aspra (1000 m s.l.m.) in un'area ricca di sorgenti naturali. Una fantastica cornice appenninica circonda lo sguardo degli ospiti; si possono vedere, ad esempio, il Monte Terminillo ed il Monte Vettore. Un'azienda biologica di 65 ettari a conduzione familiare, dove viene coltivato farro, lenticchia, patate, ecc. e che comprende 7 camere per gli ospiti (matrimoniali con bagno e doccia), oltre ad un ampio parcheggio privato. Ogni piano è raggiungibile senza barriere architettoniche ed è dotato di bagno per disabili. Numerose le attività a disposizione: escursioni con guida, campo da calcetto, tennis, giochi per bambini e, nei mesi estivi, la piscina. La cucina è ricca di ricette tipiche che vengono preparate con i prodotti di casa.


Risotto al Sagrantino passito Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 400 gr di riso Carnaroli, 100 gr di Parmigiano, 50 gr di burro, 2 bicchieri di vino “Sagrantino di Montefalco”, 50 gr di Gorgonzola, 50 gr di pancetta affumicata, ½ cipolla, brodo vegetale q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... In un'ampia pentola soffriggere il burro con un trito di cipolla e la pancetta tagliata a cubetti. Aggiungere il riso e farlo tostare, poi sfumare con il vino passito. Aggiungere dell brodo un po’ alla volta per continuare la cottura. Appena pronto il riso spegnere la fiamma e mantecarlo con Gorgonzola e Parmigiano. Servire subito.

La Locanda del Passero Via Benedetto Egio, 3/5 - 06049 Spoleto (PG) - Tel 0743/67.08.66 392/63.89.863

15/45 Euro

martedì

regionale

12 - 15.30 / 19 - 22.30

giovedì pesce su prenotazione

Situato all'entrata del centro storico, direttamente all'uscita del parcheggio principale “Spoleto sfera”. Il ristorante presenta diversi ambienti adatti ad ogni tipo di esigenza (totale coperti 60); a disposizione una sala per seguire le partite di calcio, un'altra sala più ampia per gustare una cena in tranquillità con famiglia ed amici, infine un'ultima sala "privé" (fiore all'occhiello). Quest'ultima è finemente arredata con uno stile elegante-moderno da armoniosi tavoli rotondi e sedie a poltroncina; un tocco di originalità la rende molto particolare, infatti piatti e posate sono l'un diverso dall'altro, l'ideale per creare quell'atmosfera di convivialità per festeggiare ricorrenze e pranzi di lavoro. Il proprietario, Passeri Daniele, giovane ristoratore, dopo essersi diplomato all'istituto professionale alberghiero di Spoleto si è specializzato come chef in vari ristoranti dell'Umbria. Dopo un decennio di formazione decide così di aprire un suo ristorante; la sua cucina è prevalentemente locale, sfrutta tutti i prodotti tipici di stagione che garantiscono qualità e genuinità a tutti i piatti.

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e spinaci Ravioli ripieni condi ricotta panna fresca e tartufo nero Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di farina, 4 uova; Ripieno: noce moscata q.b., 150 gr di spinaci, 250 gr di ricotta, 40 gr di Parmigiano Reggiano, burro q.b., sale e pepe q.b.; Condimento: 200 ml di panna da cucina, Parmigiano Reggiano q.b., tartufo nero (possibilmente della Valnerina e del periodo invernale perché più pregiato) q.b., olio extravergine d'oliva e sale q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare gli ingredienti secondo il metodo classico e far riposare per 30 min in frigorifero; Ripieno: cuocere gli spinaci in padella con qualche ciuffo di burro e regolare di sale. Appena cotti, strizzarli in un colino e tritarli finemente, amalgamandoli in una ciotola con la ricotta, il parmigiano, il sale ed il pepe; Condimento: lavare ed asciugare il tartufo, poi grattarne una parte e dell'altra farne delle fettine sottili. In una padella capiente soffriggere leggermente la panna con le fette di tartufo e del parmigiano; Piatto: stendere una sfoglia sottile, porzionare il ripieno e richiudere ungendo i bordi, facendo attenzione a non lasciare aria nei ravioli. Lessare la pasta in abbondante acqua poco salata, scolarla e saltarla in padella amalgamandola con il condimento. Lasciare insaporire i ravioli per qualche minuto, spolverare con il tartufo grattugiato e servire.

Ristorante La Porrina Frazione Roccaporena, snc - 06043 Cascia (PG) - Tel 0743/76.090 laporrina@libero.it

18/30 Euro

giovedì

locale / casereccia

12.30 - 15.30 / 19 - 21.30

servizio bar (tutto il giorno)

Il ristorante si trova in un piccolo borgo immerso nel verde della Valnerina, il polmone dell'Umbria, nota proprio per le sue produzioni di prodotti tipici, come il tartufo nero, lo zafferano, i salumi, i legumi, i funghi porcini e molte altre delizie da scoprire. Il locale è gestito dalla stessa famiglia per la terza generazione (nonna, mamma ed ora figlia). La gran varietà di salumi e formaggi tipici, abbinati ai vini umbri, permettono la valorizzazione dei veri sapori della tradizione locale nei piatti. Tra i primi con funghi porcini, lo zafferano purissimo di Cascia ed il pregiato tartufo nero c'è l'imbarazzo della scelta. Il ristorante può ospitare fino a 100 posti e la sala, allietata da un meraviglioso camino, è adatta per banchetti e cerimonie. La pasta è fatta in casa, come i dolci, il pesce e la pizza vengono serviti esclusivamente su prenotazione e le carni sono cotte alla brace. Il locale si trova proprio sotto il famoso scoglio di Santa Rita (XIV secolo), roccia ove secondo la tradizione la santa pregava intensamente, tanto da lasciare impresse le impronte delle ginocchia e dei gomiti.


Pappardelle al cinghiale Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti (esclusa marinatura della carne) / 3 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone Pasta: 500 gr di farina, 5 uova, due prese di sale, 2 cucchiaini d'olio; Salsa: 600 gr di polpa di cinghiale, olio extravergine d'oliva q.b., 1 cucchiaio di bacche di ginepro, 5 foglie di alloro, 1 rametto di rosmarino, 5 foglie di salvia, 500 ml di salsa di pomodoro, 1 bicchiere di vino rosso, 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla, sale e pepe q.b.

Vi consiglio di... Pasta: mettere sulla spianatoia la farina a fontana, aggiungere il sale, l'olio, le uova e lavorare con le mani per almeno 10-15 min. Fare riposare il panetto di impasto 15 min; Salsa: tagliare il cinghiale a dadini e lasciarlo marinare in frigo per un giorno con tutte le spezie ed il vino. Fare un trito di sedano, cipolla e carota e soffriggerli in poco olio, poi aggiungere il cinghiale marinato e la salsa di pomodoro lasciando cuocere a fuoco dolce per almeno 3 ore; Piatto: stendere bene la pasta con le mani e poi cominciare a spianare con il mattarello, quando sarà ben tirata tagliarla a listelle larghe. Lessare le pappardelle in abbondante acqua salata, scolarle al dente e saltarle nella salsa prima di servirle.

Ristorante Il Toscanino Via Signoria di Torgiano, 32 - 06089 Torgiano (PG) - Tel 075/98.24.47 ristoranteiltoscanino.it

15/40 Euro

lunedì

regionale / tipica toscana

12 - 14.30 / 19 - 23

giardino con veranda

Alessandro Fanini, "Il Toscanino", dopo anni di attività nel mondo della ristorazione con esperienze nelle città di Ginevra, Parigi e Firenze (al ristorante "Buca Lapi"), è voluto tornare a Signoria, sua terra d'origine, per far rivivere le specialità della cucina toscana ed umbra. I suoi trascorsi internazionali sono densi di avvenimenti e soddisfazioni, anni importanti questi, dove la genialità unita all'esperienza hanno incredibilmente affinato il naturale talento culinario del "Toscanino", permettendogli di ricevere numerosi riconoscimenti da parte di accreditate riviste del settore culinario. Alessandro, attraverso il buon gusto e la raffinatezza della loro cucina allietano i propri ospiti in un clima di cortesia ed alta qualità gastronomica, offrendo una selezione delle migliori specialità della cucina umbra e toscana attraverso piatti ricchi di storia e di sapore.

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Strangozzi al "Vecchio Camino" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 15 minuti Livello di difficoltĂ ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di farina di grano tenero "tipo 2", 4 uova; Condimento: 200 gr di asparagi preferibilmente selvatici, 2 salsicce sbriciolate, tartufo nero q.b., 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: impastare farina e uova per otterrete un impasto omogeneo. Farlo riposare, tirare una sfoglia di ca. 4 mm di spessore, poi farla riposare ancora ed asciugare per ca. 30 min; Condimento: in un'ampia padella soffriggere con un filo d'olio la salsiccia e gli asparagi assieme, facendoli rimanere sempre morbidi con un po' d'acqua di cottura. Scaldare un po' d'olio con l'aglio, farlo raffreddare ed aggiungere una parte di tartufo grattugiato, sale e pepe per creare una salsina leggera; Piatto: arrotolare la sfoglia su se stessa e tagliare verticalmente delle strisce larghe ca. 4 mm, poi srotolarle e formare dei nidi. Lessare gli strangozzi in abbondante acqua salata per ca. 7-8 min e, appena saranno al dente, saltarli in padella con il condimento aggiungendo la salsa al tartufo precedentemente preparata. Servire ben caldi con una grattatina di tartufo sopra.

Osteria Vecchio Camino Via della Posterna, 21 - 06049 Spoleto (PG) - Tel 0743/22.49.61 vecchiocamino.com

50/60 Euro

mercoledĂŹ

regionale

12 - 15 / 19 - 23

giardino

Un'Osteria tipica nel centro storico di Spoleto, vicinissima alla scala mobile, cittĂ del Festival dei due Mondi. I proprietari Paola e Giuliano lo gestiscono con tanto amore e accuratezza, cercando di conservare la genuinitĂ dei prodotti. Fiore all'occhiello dell'Osteria sono gli strepitosi salumi caserecci, provenienti da maiali allevati direttamente dai proprietari, sapori che oramai vanno scomparendo; da non dimenticare anche i pecorini stagionati accompagnati da prelibate confetture fatte in casa, oppure le carni alla brace, tutte di provenienza locale e le paste fatte in casa condite con sughi fantastici. I dolci sono tutti rigorosamente caserecci: dalla Crescionda (tipicamente spoletino), alla deliziosa sfogliatina frutti di bosco e crema. Infine il proprietario si diletta nel preparare dei liquorini deliziosi da offrire a fine pasto, come il nocino al visciolino, il liquore al cioccolato e molti altri, una vera goduria per il palato.


Tortelli di zuccaallagialla crema di noci Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 3 uova, 300 gr di farina "00"; Ripieno: 300 gr d ricotta di pecora, 2 tuorli d'uovo, 1 pizzico di sale, 100 gr di zucca gialla, 100 gr di parmigiano, 1 pizzico di noce moscata; Condimento: 100 gr di noci sgusciate, 200 ml di panna liquida, sale q.b..

Vi consiglio di... Pasta: versare la farina sul piano di lavoro, aggiungere le uova e lavorare con le mani fino a che l'impasto non risulti liscio ed omogeneo. Far riposare l'impasto per circa mezz'ora; Ripieno: togliere la buccia alla zucca gialla e tagliare la polpa a cubetti da cuocere a vapore con il sale e la noce moscata. Appena pronta farla raffreddare e frullarla, setacciare la ricotta ed unire il tutto con i tuorli ed il parmigiano; Condimento: in una padella abbastanza capiente versare la panna liquida, le noci finemente tritate (tenerne da parte alcune) ed il sale e cuocere per 5 minuti; Piatto: tirare la sfoglia allo spessore di 3 mm, tagliarla a piccoli quadrati di 7 cm di lato e versarvi al centro il ripieno con l'aiuto di un cucchiaino. Arrotolare a forma di tortello e cuocere la pasta in acqua salata per 5 minuti. A cottura ultimata scolare i tortelli e saltarli per qualche secono in padella con il condimento. Impiattare e decorare con alcuni gherigli interi di noci.

Ristorante-Pizzeria L'Antico Approdo Via Picena, 58 - 62020 Ripe San Ginesio (MC) - Tel 0733/50.68.86 348/59.37.139

15/25 Euro

lun a cena / sab a pranzo

locale / nazionale

12 - 14.30 / 19 - 23.30

forno a legna / sala fumatori

Il ristorante-pizzeria è situato nel mezzo delle colline maceratesi, tra i monti Sibillini e la costa adriatica. Ha una gestione famigliare ed offre la possibilità di assaggiare piatti tipici della cucina marchigiana, piatti della tradizione nazionale, dell'ottima carne alla brace ed una buonissima pizza cotta nel forno a legna. Le due sale interne, una sala fumatori e un'altra più ampia, per cerimonie ed eventi, consentono di ospitare fino a 150 coperti. A pranzo è possibile degustare alcuni piatti stuzzicanti con un generoso menu al prezzo fisso di 11,50 Euro, bevande e caffè inclusi. È convenzionato con il servizio buoni pasto ed è dotato di una sala fumatori confortevole. L'ambiente caldo e familiare colpisce piacevolmente i clienti, che possono scoprire una ricchezza di piatti tutti speciali accompagnati da una buona lista di vini; ottima qualità-prezzo.

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Pagnocchi Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di spinaci in foglia, 300 gr di ricotta, 1 uovo, 70 gr di farina, 6 foglie di menta fresca, sale q.b.; Condimento: olio extravergine d'oliva, 6 foglie di salvia, scaglie di Parmigiano Reggiano q.b..

Vi consiglio di... Pasta: pulire gli spinaci e lessarli per pochi minuti in acqua salata, poi scolarli, strizzarli e tagliarli finemente. Mettere gli spinaci in un recipiente ed aggiungere la ricotta, 50 gr di farina, l'uovo, la menta tritata ed un pizzico di sale. Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo e formare dei bocconcini del diametro di ca. 2 cm. Infarinarli e lasciarli asciugare qualche minuto; Condimento: soffriggere le foglioline di salvia con dell'olio, affinché quest'ultimo ne prenda il sapore e preparare le scaglie di Parmigiano; Piatto: cuocete gli gnocchi in abbondante acqua salata e, appena emersi, scolarli e condirli con l'olio alla salvia. Servirli in un piatto con le scaglie di Parmigiano Reggiano come guarnizione ed una fogliolina di salvia.

Agriturismo Il Vecchio Olmo C.da Piane di Chienti, 14 - 62012 Civitanova Marche (MC) - Tel 0733/80.10.80 ilvecchiolmo.com

20/30 Euro

aperti solo nei fine settimana

locale

12.30 - 13.30 / 20 - 21.30

vendita prodotti locali

L'Agriturismo è nato dall'omonima azienda agricola a conduzione familiare di Gigli Alessandra e Lonfanti Carolina. Situato nella campagna Civitanovese, si pone come una piccola isola verde dove poter apprezzare la bellezza e la semplicità della natura, ai giorni nostri sempre più ostacolata dall'asfalto e dal cemento. La costruzione, di età napoleonica, propone un ambiente interno rustico, sobrio, con un delicato tocco femminile. La produzione principale dell'azienda sono gli oli extravergini monovarietali, marmellate, confetture, frutta sciroppata, olive nere e bianche da mensa, sott'olio e prodotti ortofrutticoli stagionali in biologico a "km Ø", da acquistare con possibilità di degustazione sia a pranzo che a cena al costo di 8 Euro. L'agriturismo è lieto di proporre piatti tipici locali, dai sapori e profumi di un tempo, accompagnati da oli, vini e prodotti anche biologici del territorio, da degustare all'interno di un confortevole locale circondato da ulivi, con un panorama che di notte si illumina con le sue dolci colline. Adatto per un incontro ricco di emozioni, per pranzi, cene, merende, degustazioni, compleanni, ricorrenze, pranzi e cene di lavoro; su richiesta anche menu vegetariano. Prossimamente sarà inaugurata una fattoria didattica, inoltre, continua la piacevole organizzazione di serate musicali ed eventi.


confit Cappellacci con pomodorini e melanzane arrostite Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 50 minuti / 15 minuti (esclusi pomodori confit) Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 4 hg di farina, 4 uova; Ripieno: 1 melanzana, 2 hg ricotta; Condimento: 1 melanzana, 20 pendolini, scaglie di formaggio di fossa q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Condimento: tagliare i pendolini in due parti, condirli con sale e pepe e cuocerli in forno per ca. 2 ore a bassa temperatura fino alla completa disidratazione; Pasta: versare la farina sul piano di lavoro, aggiungere le uova e lavorare con le mani fino a che l'impasto non risulti liscio ed omogeneo. Far riposare l'impasto per ca. 30 min; Ripieno: tagliare le melanzane a cubetti ed arrostirle in una padella antiaderente. Successivamente unirne solo una alla ricotta per ottenere un composto compatto; Piatto: stendere l'impasto fino ad avere una sfoglia di ca. 1 mm di spessore e ricavare dei quadrati da farcire con il ripieno precedentemente preparato. Chiudere i quadrati a triangolo e ripiegarli su loro stessi, fino ad ottenere un cappello. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata e saltarla in padella con la melanzana rimasta ed i pomodori confit. Successivamente impiattare ed aggiungere, a piacimento, scaglie di formaggio di fossa.

Ristorante Il Castellaccio Via Caminate, 3 - 61032 Fano (PU) - Tel 0721/80.49.99 ristorantecastellaccio.it

20/35 Euro

lunedì

regionale / cucina celiaca

11 - 15.30 / 18 - 23

giardino / veranda vetrata

A pochi chilometri dal mare, immerso nella magica cornice delle colline marchigiane, è il posto ideale dove trascorrere momenti indimenticabili di puro relax, godendo dei gusti unici della cucina tipica locale. La struttura, eretta dove un tempo sorgeva il glorioso castello appartenuto alla famiglia dei Malatesta, è stata recentemente rinnovata dando vita ad un ambiente elegante ed accogliente dove, complice la cordialità e la simpatia di Enzo e Giovanni (gestori del ristorante), ci si potrà sentire immediatamente a proprio agio. Il ristorante dispone di due sale e di un ampio giardino ed è organizzato per accogliere piccoli ricevimenti, banchetti per matrimoni, battesimi, comunioni, cresime e feste private.

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Paccheri ritrovati Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 320 gr di paccheri, 120 gr di speck, 100 gr di funghi porcini, 60 gr di ricotta salata, 4 pomodori pachino, rucola q.b., 1 spicchio d’aglio, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di peperoncino, olio extrevergine d'oliva q.b..

Vi consiglio di... Fare un soffritto con l'aglio, il peperoncino e qualche cucchiaio d'olio, lasciare insaporire qualche minuto ed aggiungere i funghi porcini tagliati a carpaccio. Dopo la doratura unire prima lo speck tagliato alla julienne e, successivamente, i pomodori pachino tagliati a metà. Dopo 5 min, a cottura ultimata, aggiungere una manciata di rucola. Nel frattempo lessare i paccheri in abbondante acqua salata, scolarli al dente e saltarli direttamente in padella. Dopo la mantecatura dei paccheri, completare il piatto con ricotta salata grattugiata a scaglie e servire.

Ristorante Il Ritrovo Via Gialla, 58 - 04010 Borgo Carso (LT) - Tel 0773/63.81.08 ilritrovo.it

40/90 Euro

martedì

nazionale / creativa

12 - 15 / 19 - 23

dehor / giardino / piscina

Immerso nel verde caratteristico della pianura pontina, la struttura è considerata il fiore all'occhiello della ristorazione locale, con la piscina scenica ed i suoi 20mila metri quadri di ambienti ideali per ogni tipo di occasione, dalla cerimonia alla cena romantica, incontri di lavoro o serate informali tra amici. Inaugurata nel 2000, la piscina è considerata il punto di riferimento del locale. La forma irregolare, i ponti che attraversano lo specchio d'acqua, le fontane e il verde del bordo vasca rendono suggestivo l'ambiente, che può essere anche utilizzato come scenario e cornice per le foto, immortalando i momenti più belli. Menu curati dai migliori chef, servizio impeccabile, professionalità, cura dei dettagli, incantevoli giardini, una piscina maestosa e 4 saloni accoglienti: questo ristorante è un luogo magico per atmosfera e ambientazione, inoltre, offre solo il meglio alla sua clientela, regalando piacevoli ore di ottima compagnia.


Carbonara di mare Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 400 gr di spaghetti, 2 uova, 200 gr di calamari, 200 gr di gamberi, 200 gr di seppie, 200 gr di polpo, 100 gr di pancetta, latte q.b., la scorza di 1 limone, 1 bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva q.b., 1 spicchio d'aglio, 1 cipolla, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In un'ampia casseruola versare l'aglio, mezza cipolla tritata, un filo d'olio e far soffriggere. Aggiungere i calamari e le seppie, precedentemente puliti e tagliati a tocchetti, e sfumare il tutto con il vino bianco lasciando cuocere per 20 min. Nel frattempo, in un'altra padella, versare un filo d'olio, l'altra mezza cipolla tritata e la pancetta a cubetti; appena inizia a soffrigge la pancetta, aggiungere i gamberetti già puliti. Quando tutto sarà cotto riversare gli ingredienti nella casseruola più grande e tenere in caldo. Intanto cuocere gli spaghetti e scolarli al dente, incorporare il composto nella casseruola ed aggiungere qualche cucchiaio di latte, le uova sbattute assieme a sale e pepe ed amalgamare il tutto. Una volta impiattato aggiungere del limone grattugiato come decorazione.

Trattoria-Pizzeria La Caravella L.mare Harmine, 18/E - 01014 Montalto Marina (VT) - Tel 0766/80.27.62 339/22.95.529

15/40 Euro

lunedì

casereccia

12.30 - 15 / 19.30 - 22

dehor / forno a legna

A 5 minuti dalla spiaggia, proprio sulla bellissima passeggiata del lungomare, il ristorante si presenta con un menu a base di pesce, carne e pizza. Un locale molto intimo ma accogliente che dispone di una sala con 7 comodi tavoli ed una capienza max di 40 persone. A pochi passi vi è un ampio e comodo parcheggio. Lo staff propone piatti sempre accompagnati da ottimi vini e, per concludere al meglio ogni occasione, ci si lascia coccolare con uno dei deliziosi dolci fatti in casa, in particolare la mousse di ricotta con un ricco strato di crema ai frutti di bosco. Il giovedì ed il venerdì c'è sempre il "giro pizza", una simpatica tradizione dove viene proposta pizza a volontà a prezzo fisso di 8 euro a persona (bevande escluse).

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Gnocchi del Re Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 2 ore Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 500 gr di patate, 300 gr di farina, 500 gr di funghi porcini freschi, 300 gr di mozzarella, noce moscata q.b., 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... Le patate in abbondante acqua salata, sbucciarle ancora calde, schiacciarle ed aggiungervi la farina impastando per bene fino ad ottenere un composto omogeneo; lasciare riposare. Nel frattempo cuocere i funghi porcini, precedentemente tagliati a cubetti, in un filo d'olio extravergine con l'aglio ed aggiungendovi la noce moscata ed il sale. A cottura ultimata frullare nel mixer scolandoli dall'olio in eccessso ed aggiungere la mozzarella. Ricavare dall'impasto di patate una sfoglia rettangolare dello spessore di ca. 5 mm e, con l'aiuto di una sac à poche, stendere la farcitura nel senso della lunghezza. Arrotolare la sfoglia chiudendo con le mani le due estremità, tagliare il cilindro ottenuto in tanti piccoli cilindretti che a loro volta andranno richiusi. Mettere in un tegame la panna, aggiungervi un po' di salsa ai funghi porcini e lasciare tirare il composto fino a renderlo cremoso. Scolare gli gnocchi dall'acqua di cottura, mantecarli nella salsa ai porcini e servire.

Ristorante-Pizzeria Re della Pizza Via Capolicolli s.n.c. - 03028 S. Giovanni Incarico (FR) - Tel 0776/54.91.78 redellapizza86@libero.it

20/40 Euro

giovedì (escluso agosto)

regionale / creativa

10 - 15 / 18 - 24

terrazza panoramica

Nasce nel 1986 nel piccolo paesino della Ciociaria, a pochi chilometri dalle Grotte di Pastena e le Abbazie di Montecassino, Casamari e Trisulti. Il locale, appena ristrutturato, crea un'atmosfera calda ed accogliente; i proprietari sono la signora Luisa ed il signor Antonio che da 25 anni portano avanti la loro passione per la buona cucina. I loro piatti vengono preparati esclusivamente con prodotti freschi e di ottima qualità e tra le specialità ci sono i primi tutti fatti a mano: caramelle, tronchetti alla parmigiana e tanti altri. Tra i secondi un'ottima carne da accompagnare con un buon vino scelto tra le oltre 50 etichette che la casa propone. Per finire non si possono dimenticare i dessert della casa che variano dai più classici della tradizione ciociara a quelli più elaborati. L'ampio parcheggio all'esterno in estate diventa un meraviglioso belvedere, dove è possibile trascorrere delle belle serate e, perché no, gustare una buonissima "camicia".


Risotto ai fiori di zucca Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 350 gr di riso carnaroli, 10 fiori di zucca, 30 gr di cipolla, 150 gr di filacetti di manzo secchi, ½ bustina di zafferano, ½ bicchiere di olio di semi, Parmigiano Reggiano q.b., brodo vegetale q.b..

Vi consiglio di... Soffriggere 6 fiori di zucca assieme ai filacetti di manzo secchi in un tegame antiaderente, con un po' di cipolla e l'olio di semi. Aggiungere successivamente il riso ed il brodo, fino a coprire il tutto. Cuocere per 15 min ed infine aggiungere lo zafferano e il Parmigiano Reggiano.Regolarsi con il brodo affinché il risotto diventi cremoso, non troppo asciutto, regolare di sale e mantecare bene. Versare in un vassoio e guarnire con i fiori di zucca e servire.

Ristorante Il Canestro Via Cavour, 29 - 67039 Sulmona (AQ) - Tel 0864/56.568 ristoranteilcanestro@live.com

20/35 Euro

giovedì

locale / nazionale

12 - 15 / 19 - 23

sala riunioni / cerimonie

Il ristorante si trova verso la piazza maggiore del mercato, a ridosso del centro storico. L'ambiente è molto accogliente ed il servizio premuroso con un menu tipico abruzzese. I piatti sono interpretati nel rispetto della tradizione locale e serviti con cura e attenzione. Il locale è composto da tre salette, più un bar all'esterno (caffetteria) per cerimonie e riunioni con ampio schermo e microfono per conferenze. In questo locale si possono assaporare le paste fatte in casa e, da segnalare, i piatti a base di pesce; soprattutto il baccalà. Vasta la cantina dei vini abruzzesi e grandioso il servizio con gli aperitivi.

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orapi e Gnocchi conpancetta croccante

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di patate, 250 gr di farina "00", 10 gr di sale, 1 uovo; Condimento: 200 gr di orapi lessi (spinaci selvatici di alta montagna), 100 gr di pancetta, 1 spicchio d'aglio, peperoncino q.b., olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pasta: Lessare le patate e, successivamente, formare una fontana di farina e porle al centro, già pelate e schiacciate, assieme al sale e l'uovo. Amalgamare fino ad ottenere un impasto omogeneo e formare dei cilindri da tagliare a pezzetti; Condimento: in una padella abbastanza ampia fare un soffritto con aglio, peperoncino e poco olio. Soffriggere alcuni minuti ed aggiungere gli orapi trifolati assieme alla pancetta tagliata a cubetti, regolando infine con sale e pepe; Piatto: cuocere gli gnocchi per 3 min in abbondante acqua salata, saltarli in padella ultimando la cottura e servire caldi. Consigli: servire in cocottine di terracotta ed accompagnare con Vino Montepulciano DOC.

Ristorante La Poiana Loc. Masseria, snc - 67030 Barrea (AQ) - Tel 0864/88.106 albergolapoiana.it

20/35 Euro

N.D.

regionale / creativa

12.30 - 14.30 / 19.30 - 23.30

veranda con vista sul lago

Nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, appollaiato alle pendici del Monte Greco, il ristorante è collocato in un antico casale dell'800 completamente ristrutturato, dove il visitatore può mangiare e dormire immerso nel verde e nella tranquillità della montagna. Il paesaggio che si gode dall'ampia terrazza antistante la masseria è di una bellezza selvaggia; le cime superbe dei monti si specchiano nelle verdi acque del lago di Barrea e le case dei borghi intorno, creano un'atmosfera fiabesca. I fratelli Michela e Antonio, proprietari della struttura, forti delle ricchezze che la terra del Parco Nazionale offre, preparano cibi di qualità legati alla tradizione d'Abruzzo. I verdi pascoli di bovini, ovini e i formaggi sapientemente lavorati dai pastori, contribuiscono alla riuscita dei piatti che vengono proposti.


con caciocavallo Spuma di patate di montagna di Pescocostanzo e verza stufata Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 1 ora 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 250 gr di patate di montagna, ½ L di brodo vegetale, 1 scalogno, 2 filetti di acciughe, 1 verza piccola, 2 spicchi d'aglio, ½ bicchiere di vino bianco secco, 4 fette di caciocavallo di Pescocostanzo, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b., 4 fettine sottili di pane tostato, un sifone per panna.

Vi consiglio di... Far rosolare lo scalogno ed i filetti di acciughe in una padella con poco olio. Pelare le patate e tagliarle finemente, aggiungerle al soffritto in padella e mescolare per un paio di minuti. Successivamente aggiungere, poco alla volta, il brodo di verdure e continuare a cuocere per ca. 30 min a fuoco moderato. Una volta cotte le patate, mixarle con un frullatore a immersione, aggiustare di sale e riempire il sifone fino a tre quarti inserendo le cartucce desiderate. Nel frattempo preparare un soffritto con l'aglio e poco olio, aggiungere la verza precedentemente tagliata, stufare per qualche minuto e sfumare con il vino bianco. Cuocere per ca. 35 min a fuoco lento e regolare di sale e pepe. Disporre la spuma su un piatto fondo da portata, aggiungere il caciocavallo precedentemente rosolato in una padella antiaderente, porre la verza stufata e completare il piatto con una fettina sottile di pane tostato ed un filo di olio a crudo.

Ristorante La Corniola Via dei Mastri Lombardi - 67033 Pescocostanzo (AQ) - Tel 0864/64.24.70 lacorniola.com

35/45 Euro

mercoledì

locale / creativa

12.30 - 14.15 / 19.30 - 22.15

serate a tema

Dopo una lunga strada tra pascoli e montagne che la fanno "da padrone", compare un piccolo paese con poco più di 1.000 abitanti, vecchie case perfettamente ristrutturate, vicoli e scorci vivi di profumi di montagna. A qualche passo da questo posto dove sembra si sia fermato il tempo compare questo delizioso ristorante, dove tre giovani del posto, grazie alle esperienze lavorative, hanno maturato doti molto speciali. L'accoglienza è tutta al giovanile: la direzione della cucina è affidata a Concezio Gizzi, affiancato dalla sorella Lucia; Barbara cura la sala dove, con passione, propone una vasta scelta tra pietanze e vini. L'ambiente è caratterizzato da un tocco di modernità, dove ogni particolare non è lasciato al caso, rendendo l'atmosfera armoniosa ed ospitale. La loro cucina è "un rebus tra innovazione e tradizione", infatto propongono piatti prevalentemente del territorio, con le materie prime sempre fresche e di stagione, una vera fonte di energia ed aspirazione. Quello che vogliono proporre è semplicemente sostanza, qualità e raffinatezza.

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Secondi...


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di Colonnata, Piccione al ginepro consalsalardoagrodolce, uvetta e pinoli Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 40 minuti/ 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 4 piccioni, 16 fette di lardo di Colonnata, sale e pepe q.b., ginepro q.b., maggiorana e aglio q.b., 4 cucchiai di pinoli; Salsa: 100 gr di zucchero, 1 dl di aceto bianco, 50 gr di cioccolato fondente, 50 gr di uvetta.

Vi consiglio di... Pulire e disossare i piccioni, tagliarli in 4 parti, salare, pepare e condire con aglio, maggiorana e ginepro. Avvolgere le parti nelle fette di lardo e cuocere in forno a 190°, inumidendo le carni con il liquido di cottura; Salsa: far caramellare lo zucchero in un padellino, poi aggiungere l'aceto e lasciare sobbollire per pochi minuti. Aggiungere il cioccolato fondente e l'uvetta lasciando sciogliere a fuoco lento. Mescolare finché non sarà tutto ben amalgamato; Piatto: verificare la cottura dei piccioni, servire nel piatto irrorando con la salsa agrodolce e decorare con i pinoli.

Ristorante Molino Il Moro Via della Ruota, 2 - 53034 Colle Val d'Elsa (SI) - Tel 0577/92.08.62 molinoilmoro.it

45/50 Euro

lunedì / martedì a pranzo

regionale / creativa

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22.30

ampio terrazzo estivo

Il ristorante è situato a 50 metri dalla storica piazza Arnolfo, a Colle Val d'Elsa. Dall'anno mille è stato un mulino per la molitura dei cereali, poi frantoio, cartiera e di nuovo mulino sino agli anni ‘90. Dagli inizi del nuovo millennio ospita l'omonimo ristorante. Si sviluppa su due livelli: al piano superiore è diviso in tre piccole salette, con tavoli per le cene più intime; al piano inferiore, nelle due grandi sale nel cuore del mulino, dove ancora si possono ammirare le vecchie macine ed il fiume che scorre sotterraneo, si organizzano banchetti oppure semplici cene di lavoro. Inoltre, per la stagione estiva, si può usufruire dell'ampio terrazzo. Gigliola Papa e Sergio De Lorenzo si occupano rispettivamente della cucina e della sala. Nel menu, che varia a seconda delle stagioni, si possono trovare piatti tipici del territorio, alcune elaborazioni più creative e poche pietanze di pesce sempre fresco. Vasta la scelta dei vini, anche provenienti da altre regioni.


Trippa allo zafferano e vin santo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone ½ kg di trippa, ¼ di cipolla bianca, ½ L di vin santo, 1 limone succoso, 2 pistilli di zafferano, olio extravergine d'oliva e sale q.b., Parmigiano Reggiano o pecorino toscano q.b..

Vi consiglio di... Lavare molto bene la trippa e tagliarla a listarelle sottili. Inumidire la cipolla con un filo d'olio in padella, poi aggiungere la trippa, salare e coprire con il vin santo lasciando cuocere a fuoco moderato fino a quando il vino si sarà ridotto. A cottura avvenuta aggiungere il limone spremuto e far saltare a fuoco vivace unendo i pistilli di zafferano, in modo che diventi molto gialla. Prima di servire comporre a mo' di torre la trippa, adagiando la cipolla all'interno e sulla sommità spolverare con del Parmigiano Reggiano o pecorino toscano grattugiati.

La Compagnia dei Vinattieri Via delle Terme, 79 - 53100 Siena - Tel 0577/23.65.68 vinattieri.net

38/48 Euro

aperto tutti i giorni

regionale / creativa

12.30 - 24

serate a tema / enoteca

Il ristorante si trova nel centro di Siena, a due passi dal Santuario di Santa Caterina, a pochi minuti da Piazza del Campo. Oltre ad un'ampia sala comprende una splendida cantina (con oltre 1000 etichette), ottenuta dal restauro di alcuni antichi canali idraulici, nella quale è conservata una collezione di vini frutto di un'attenta ricerca e selezione. Offrendo tre tipi di servizi, ovvero ristorante, enoteca e caffè, resta aperto tutti i giorni ed unisce alla cucina tradizionale proposte innovative. Ma non finisce qui; il turista che sceglie la Toscana come meta dei suoi viaggi potrà scoprire il territorio attraverso la trasparenza e gli aromi dei numerosi vini che ne perpetuano la fama e che tanto la caratterizzano. Infatti, durante tutto l'anno, sono proposti anche corsi legati alla cultura del vino ed alla buona cucina, accompagnati da squisite degustazioni con varie fasce di prezzo. Tutto questo per comunicare la passione per il vino e per la buona cucina ed iniziare un reciproco scambio di collaborazione e promozione. L'enoteca ha una vasta raccolta di prodotti interni in vendita, spaziando dai vini, alle mele, agli oli e le ottime mostarde. Vengono organizzate delle serate a tema come ad esempio la serata dei bolliti o degli oli nuovi.

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Gran pezzo della casa Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 45 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1,5 kg di costata di manzo di 24 mesi, 1 spicchio di aglio, rosmarino q.b., salvia q.b., timo q.b., 1 bicchiere di vino bianco o rosso, olio extravergine d'oliva q.b., sale q.b...

Vi consiglio di... Legare la carne in due punti, insaporire con sale aromatizzato (aglio, rosmarino, salvia e timo tritati tutti assieme) e rosolare in una padella. Nel frattempo portare il forno a temperatura di 190°-200°, adagiare la carne in una teglia e procedere con la cottura per 45 min. A metà cottura bagnare con il vino. Appena sarà pronto lasciarlo riposare per 15 min. Servire a fette, ancora caldo, con "patate alla ghiotta" o con verdure a piacere.

Trattoria Baldini Via Il Prato, 96/R - 50123 Firenze - Tel 055/28.76.63 trattoriabaldini.com

25/30 Euro

sabato / domenica a cena

regionale

12 - 14.30 / 19.30 - 22

eventi e cerimonie

La trattoria si trova dietro la stazione Santa Maria Novella, a due passi dal centro, in una città dove le tradizioni hanno radici lontane e la cultura della tavola è sempre stata al centro delle attenzioni di tutte le famiglie fiorentine. Entrandovi si scoprono un concentrato di abitudini, come il fiasco impagliato che viene servito al consumo, proprio come una volta ed una cucina tradizionale fiorentina con materie prime assolutamente fresche. Avendo un'affezionata clientela locale, tutti i giorni vengono serviti piatti diversi come: pasta fresca, "il gran pezzo", il peposo, lo stracotto alla fiorentina e tanti altri. L'ambiente è conviviale e ci si ritrova in un'atmosfera d'altri tempi, dove la genuinità è di casa e dove la tradizione è ancora molto presente.


Cinghiale uva e mele Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti (esclusa marinatura) / 1 ora 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 800 gr di polpa di cinghiale, ½ L di vino rosso, 3 carote, 1 cipolla, 1 sedano, 300 gr di uva bianca, 3 mele Golden, 10 foglie di alloro, 12 olive nere al forno, 1 rametto di rosmarino, 1 rametto di salvia, 1 cucchiaio di bacche di ginepro, olio extravergine d'oliva q.b., brodo vegetale q.b., pepe verde e sale q.b..

Vi consiglio di... Marinare la polpa tagliata a bocconcini con le spezie tritate, il vino rosso, sale e pepe per ca. 5 ore. Tritare carote, cipolla, sedano e far soffriggere il tutto in una casseruola con dell'olio. Quando il trito è dorato aggiungere la polpa di cinghiale con gli aromi, salare ed innaffiare con il vino rosso. Lasciare ridurre ed allungare il tutto con del brodo vegetale. Coprire la casseruola e far bollire a fuoco lento per ca. 1 ora. A cottura avanzata aggiungere 16 spicchi di mela lasciando andare a fuoco lento ancora qualche minuto e, a cottura ultimata, aggiungere l'uva bianca in chicchi. Servire in un piatto ovale, mettendo al centro i bocconcini di cinghiale con l'uva, da un lato 3 o 4 spicchi di mela e dall'altro con delle foglie di alloro in aggiunta e olive nere al forno.

Ristorante La Finestra Piazza del Mercato, 14 - 53100 Siena - Tel 0577/22.35.02 ristorantelafinestra.it

20/35 Euro

domenica a cena

locale / regionale

12 - 15 / 19 - 23

bed and breakfast / veranda

È un locale caratteristico dietro Piazza del Campo, con veranda all'aperto e splendida vista su Palazzo Comunale. Fabio e Carla, che lo gestiscono insieme ai figli, ne hanno seguito personalmente il restauro con l'assoluto rispetto delle originarie caratteristiche strutturali dell'antico palazzo. Le sue tre sale sono antichi fondi medievali e si affacciano sulla Piazza del Mercato di fronte al rinnovato "tartarugone" (ex mercato delle erbe) che, la terza domenica di ogni mese, ospita il mercatino dell'antiquariato “L'Angolo del Collezionista”: l'atmosfera é unica e suggestiva. Qui si mangia bene e si possono gustare i piatti tipici della tradizione toscana e tante specialità senesi, arricchite da un tocco di raffinata creatività. Da segnalare la tipica “ribollita senese” e la “tagliata di manzo con rucola e Grana”. La cucina propone anche piatti a base di funghi e tartufi, cinghiale e carni scelte alla griglia e dolci della tradizione. Oltre al menu alla carta stagionale, presenta in lavagna le specialità del giorno; per chi ama il pesce, tutti i venerdì, il ristorante propone le sue specialità di mare. È possibile organizzare banchetti o creare menù personalizzati per ogni occasione. Ai piani superiori del ristorante, il “B&B Al Mercato”.

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Terrina di conigliosalsacondi mele Renette

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 1 ora 30 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1 coniglio da circa 1,5 kg, 2 mele Renette, 100 gr di pinoli, 1 limone, 6 foglie di salvia, 1 spicchio d'aglio, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 rametto di rosmarino, peperoncino q.b., noce moscata q.b., 1 cucchiaio di chiodi di garofano, 1 cucchiaio di bacche di ginepro, 2 cucchiai di zucchero, 1 bicchiere di vino bianco, 3 fogli di colla di pesce, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Disossare il coniglio, tagliare la carne a piccoli pezzi e trasferirla in una casseruola. Far rosolare il tutto assieme ad un trito di prezzemolo, aglio, salvia e rosmarino, aggiungere chiodi di garofano e bacche di ginepro, innaffiare con vino bianco e portare quasi a cottura. Mixare la carne ed allungarla con poco brodo di coniglio dopo aver fatto sciogliere i fogli di colla di pesce. Disporre il composto in uno stampo da terrina e cuocere a "bagno maria" in forno a 180° per ca. 35 min. Nel frattempo sbucciare le mele, tagliarle a piccoli pezzi e cuocerle in padella aggiungendo il succo del limone, lo zucchero, un pizzico di noce moscata, sale e pepe. Quando sarà sufficientemente ritirata, frullare la salsa e tenerla in caldo. Alla fine della cottura, far raffreddare adeguatamente la terrina di coniglio, estrarre con cautela dalla forma, tagliare a fette e servire accompagnando con la salsa di mele.

Osteria Baralla Via Anfiteatro, 5/9 - 55100 Lucca - Tel 0583/44.02.40 osteriabaralla.it

25/40 Euro

domenica

locale

12.30 - 14.30 / 19 - 22.30

degustazioni a tema

Nel cuore del centro storico di Lucca, in uno dei più noti accessi alla piazza Anfiteatro, dal 1860, l'Osteria accoglie i propri clienti nel quattrocentesco palazzo Buonvisi. I proprietari Lucia e Marco Brotini accudiscono con impegno e professionalità alla gestione del locale, partecipando alla scelta dei piatti e curando personalmente l'accoglienza e l'assistenza agli ospiti. Un menu ricco e coinvolgente in cui ogni piatto è fatto solo con materie prime di provata qualità, da assaporare in un ambiente rustico e caloroso. L'Osteria unisce con sapienza piatti tradizionali a ricette esclusive, un'ampia scelta di vini ed una ottima pasticceria fatta in casa. Alle verdure di stagione, ai cereali, ai legumi e all'olio extravergine di oliva è riservato grande spazio nella preparazione dei menu, così come, alla selvaggina e gli animali da cortile. Fra i piatti da segnalare ricordiamo le zuppe di farro e di verdure, i tordelli con le tradizionali salse di carne, di coniglio, di cacciagione o di pesce. Piccoli produttori locali assicurano una norcineria di ottima qualità. Ampia varietà di rossi e bianchi dei consorzi locali: "Colline Lucchesi", "Montecarlo" e “Chianti Classico”.


Degustazione di acciughe Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura tempistiche non definite / tempistiche non definite Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 400 gr di acciughe; al limone: 3 limoni, olio extravergine d'oliva q.b.; in scabeccio: 1 costa di sedano, 1 carota, 1 cipolla, 1 bicchiere di aceto, 1 rametto di rosmarino, 2 cucchiai di uvetta sultanina, 20 gr di farina, sale e pepe q.b.; al sale: 4 pomodori pachino, chips q.b., sale q.b.; ripiene: 150 gr di pane, latte q.b., 50 gr di lattuga, 1 uovo, 50 gr di Parmigiano Reggiano, prezzemolo q.b., 1 spicchio d'aglio.

Vi consiglio di... Pulire bene tutte le acciughe privandole della testa, delle interiora e della spina centrale, passarle sotto l'acqua corrente e lasciarle spurgare per qualche minuto; al limone: spremere i limoni in una piccola terrina e marinare le alici per almeno 8-10 ore. Successivamente trasferirle in un piattino da buffet con un filo d'olio a crudo sopra; in scabeccio: fare una dadolata molto piccola con le verdure e soffriggerla in un tegame con poco olio. Appena dorata, aggiungere l'aceto e portare ad ebollizione, poi togliere dal fuoco ed aggiungere il rosmarino, regolando di sale e pepe. Una volta raffreddato il tutto aggiungere l'uva sultanina. Nel frattempo infarinare le acciughe e friggerle nell'olio, lasciandole asciugare su fogli di carta assorbente. Versare il composto in una terrina e trasferirvi le acciughe, da lasciar marinare qualche ora prima di servirle; al sale: in un apposito contenitore di vetro stratificare le acciughe e coprirle di sale, poi chiudere il vasetto e lasciare riposare per 40 giorni. Una volta pronte, lavare bene le acciughe ed arrotolarle e pulire e tagliare i pomodori a fettine sottili. Posizionare tante chips quante sono le alici, aggiungere una fettina di pachino e sopra un'alice condita con olio; ripiene: ammollare il pane nel latte e strizzarlo bene, poi trasferirlo in una ciotola ed impastarlo con la lattuga, l'aglio, il prezzemolo (tutti tritati finemente), l'uovo ed il Parmigiano, regolando di sale e pepe. Farcire un'alice con il composto e richiudere con un'altra alice, passarle in una pirofila con dell'olio ed infornarle a 190° per 20 min.

Osteria I 3 Compari Via Zoppi, 8 - 54100 Massa - Tel 0585/48.81.89 339/42.72.271

20/35 Euro

giovedì

locale / tipica sarda

12.30 - 14.15 / 19.30 - 22.30

dehor sotto il loggiato

Una piccola Osteria da 25 coperti situata nel centro storico. I proprietari Alessia, Stefano e Francesca amano la cucina artigianale. Il pane ed i dolci vengono fatti in casa ed i piatti sono essenzialmente a base di pesce povero (dalla cooperativa di pescatori di Marina di Carrara), ma non mancano le verdure e la carne. Tra i dolci, la torta al cioccolato con salsa di pere e rum è uno dei tanti speciali peccati di gola. Una particolarità sono le selezioni di pecorini sardi, tutti da assaggiare. Ottima cantina di vini.

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Ossobuco alla chiantigiana Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 1 ora 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 4 ossibuchi di manzo tagliati alti (meglio se ricavati dallo stinco del posteriore), farina bianca q.b., 60 gr di burro, 150 gr di cipolla, 150 gr di sedano, 150 gr di carote, 500 gr di pomodoro fresco, 1 pugno di fagioli, ½ L di vino rosso Chianti classico, ¼ L di brodo, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In una casseruola larga far dorare nel burro la cipolla, il sedano e le carote tagliati grossolanamente, poi aggiungere gli ossibuchi infarinati e rosolarli da ambo le parti. Bagnarli con il vino e lasciare evaporare, dopodiché salare, pepare e coprire la casseruola. Portare a termine la cottura a fuoco dolce per almeno 1 ora. A metà cottura girare gli ossibuchi e controllarli di tanto in tanto; se il sugo si asciuga troppo aggiungere del brodo. Nel frattempo preparare il pomodoro grattugiato a mano e aggiungerlo nel tegame a 20 minuti dal termine della cottura. Disporre gli ossibuchi su un piatto da portata con sopra il sugo di cottura e servirli accompagnandoli con un pugno di fagioli cotti al fiasco.

Ristorante La Cantinetta di Rignana Località Rignana, 13 - 50022 Greve in Chianti (FI) - Tel 055/85.26.01 cantinettadirignana@libero.it

20/45 Euro

martedì

regionale

12 - 14.30 / 19 - 22.30

terrazza panoramica

Il Chianti è un immenso paesaggio d'arte a metà tra la realtà e la scenografia di uno dei tanti film che sono stati girati in questa zona di campagna tra Firenze e Siena, delimitata dai fiumi Arno, Elsa, Ombrone e Arbia. La produzione di vino è la principale attività della zona, ma non solo. Qui sarà possibile esplorare sentieri e deserti di verde a cavallo o in bicicletta, oppure ammirare le mostre permanenti di pittori e scultori provenienti da paesi stranieri che hanno deciso di fare di questa zona la loro dimora. Nella vastità dei migliori vigneti toscani, in una regione così bella e turistica, si trova questa Cantina con cucina esclusivamente toscana ed una suggestiva terrazza (250 coperti)che si affaccia sulle campagne circostanti. Molto caratteristico lo stile del suo arredamento, ma nello stesso tempo ben curato nei particolari. La grande brace è la più ricercata caratteristica del ristorante grazie al piatto di punta, ovvero la succulenta bistecca alla fiorentina cotta nella maniera tradizionale (sull'osso) su brace di quercia. Inoltre una grande varietà di prodotti da asporto elaborati esclusivamente per il ristorante. A disposizione diversi servizi per il cliente tra cui tre parcheggi privati, sale fumatori e non, servizi per invalidi e wi-fi.


Coniglio con finocchi e castagne Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 45 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1 coniglio già pulito di ca. 1,3 kg, 3 finocchi freschi (ca. 500 gr), 200 gr di burro, 150 gr di castagne secche, 10 gr di finocchio selvatico, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Pulire e sgusciare le castagne per poi lessare in pentola, per ca. 20 min, con il finocchietto selvatico ed un pizzico di sale. Fare sciogliere il burro in un tegame antiaderente, spezzare il coniglio in più parti e farlo rosolare nel burro per almeno 30 min. Quando avrà preso un bel colore dorato aggiungere i finocchi freschi tagliati sottili e mezzo bicchiere di acqua, un pizzico di sale e pepe e portate a termine la cottura per un'altra mezz'ora. Aggiungere infine le castagne sgocciolate dal loro liquido e mescolare il tutto. Servire il coniglio ben caldo.

Ristorante 13 Gobbi V. Lando Di Duccio, 5 - 53049 Montefollonico (SI) - Tel. 0577/66.97.55 338/99.35.543

20/30 Euro

martedì (solo in inverno)

regionale / spec. selvaggina

12.30 - 15 / 17.30 - 23

giardino

Si trova a Montefollonico, arroccato su una collina fra la val d'Orcia e la val di Chiana, racchiuso tra boschi di lecci e querci. La struttura del paese è un tipico esempio di architettura militare del XIV e IV secolo, protetto da possenti mura dove si alternano sette torrioni e tre porte. Alla maestosa porta del Pianello troviamo il ristorante. Al suo interno una grande forma di pecorino troneggia nella sala; da questa forma prende vita uno dei piatti più superbi del locale: le tagliatelle in forma. Tagliatelle fatte a mano, condite con una salsa segreta e mantecate dentro la grande forma. Ogni piatto servito qui è un vero piacere per il gusto, per l'olfatto e per la vista. È gradita la prenotazione.

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Filetto di maialesalsain arlecchino

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 1,2 kg di filetto di maiale, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva q.b., 2 cucchiai di aceto di lamponi, ½ bicchiere di vino rosso, 50+50 gr di burro, ½ bicchiere di panna da cucina, sale e pepe q.b., farina q.b., fondo bruno q.b., fondo bianco q.b..

Vi consiglio di... Tagliare il filetto in rondelle di ca. 1,5 cm di spessore e panarle con la farina. Nel frattempo fare sciogliere 50 gr di burro nell'olio, aggiungere i filetti in padella e farli dorare sfumando prima con il vino poi con l'aceto di lamponi, infine salare e pepare a piacere e lasciar ridurre la salsa che si è creata. Successivamente aggiungere il fondo bruno e lasciar ridurre ancora un poco. A parte, preparare la salsa bianca cuocendo a fuoco dolce il burro rimasto, la panna da cucina ed il fondo bianco. Dopo qualche minuto di riduzione della salsa bianca, impiattare i filetti e bagnarli in parte con la salsa bruna ed i restanti con la salsa bianca, guarnire il piatto a piacere e servire in tavola.

Ristorante C'era Una Volta Località Piano di Bibola, 2 - 54011 Aulla (MS) - 0187/40.97.98 ceraunavoltaristorante.com

20/45 Euro

mercoledì (da ott ad apr)

locale / nazionale / internazionale

12 - 14.30 / 19 - 22

giardino con veranda

Locale rustico in pietra, una vecchia stalla ristrutturata di recente, circondato da circa 2 ettari di giardino nei pressi del fiume Aulella, ai piedi della valle che porta alle piste sciistiche di Cerreto laghi. La zona quindi è l’alta Lunigiana, terra di confine e di culture radicate e dedicate al buon mangiare e bere… Arrivando dalla Statale 63 in direzione Fivizzano-Cerreto, si entra in un vialetto privato e, attraversando il giardino, si arriva all’ingresso del ristorante. Una piccola postazione bar accoglie i clienti, mentre la piccola sala, ricavata nella "stanza della Volta", si presenta con tavoli in legno massello ed una apparecchiatura moderna, molto spaziosa pur considerando i circa 30 posti a disposizione. Fanno da arredo due splendidi ed antichi mobili-vetrine e le luci, ben disposte, rendono l'atmosfera calda e rilassante. La cucina offre pietanze per tutti i gusti; nel menu "alla carta" si trovano sempre piatti locali e tipici quali il famosissimo "Testarolo di Lunigiana", ma anche cucina nazionale rivisitata a gusto dello chef e degli ottimi piatti di carne e pesce sempre freschi. Alcuni piatti speciali sono: "il Pescatore", carpacci di pesce affumicato e non, i taglieri di salumi nostrani e di formaggi, gli "schiaffoni" napoletani con salsiccia di prosciutto e radicchio rosso, la "caprese di testarolo". Nella bella stagione è possibile pranzare o cenare all'aperto e passeggiare nell'accogliente giardino circostante. Nel locale sono ammessi i cani.


Lingua di "mucco pisano" in salsa verde Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 1 ora 30 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 500 gr di lingua di manzo pisano, 2 coste di sedano, 2 carote, 2 zucchine, 1 cipolla bianca, 1 spicchio d'aglio, 1 ciuffo di prezzemolo, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe nero q.b., aromi a piacere, salsa verde q.b..

Vi consiglio di... In una pentola abbastanza capiente versare qualche cucchiaio d'olio e soffriggere un trito grossolano di sedano, carote, zucchine, cipolla ed aglio. Subito dopo riempire la pentola con l'acqua ed aggiugere il prezzemolo e gli aromi (il timo selvatico è l'ideale), correggere con sale e pepe e portare ad ebollizione. A questo punto aggiungere la lingua e lasciarla bollire per ca. 90 min aggiungendo di tanto in tanto un po' d'acqua. Attenzione, a fine cottura la lingua va privata della pelle che ricopre la parte superiore, una volta spellata, tagliarla a fette e ricoprire con la salsa verde. Consiglio: adagiando la lingua su un lettino di rucola e, decorando con delle noci, si da un contrasto dolce-amaro davvero eccezionale.

Ristoro Le Tamerici Via della Sofina 6 - 56121 Coltano (PI) - Tel 366/32.07.536 ristorotamerici@gmail.com

20/40 Euro

N.D.

casereccia

12 - 15 / 19 - 22

terrazza panoramica

Immerso nei boschi del parco naturale di San Rossore-Migliarino e Massaciuccoli, situato sulle sponde del lago Le Tamerici, il ristoro offre ai suoi clienti un meraviglioso paesaggio naturale, impreziosito da molte specie animali protette che si agirano liberamente all'interno dei confini del parco. La struttura, rustica e completamente in legno, è composta da un piccolo bar che funge anche da bottega per gli ospiti del campeggio, dove si possono acquistare tutti i prodotti del parco, rigorosamente biologici; la sala ristorante, sempre in legno, è caratterizzata da ampie vetrate che permettono di ammirare tramonti rispecchiarsi sul lago, creando un suggestivo spettacolo di colori unico nel suo genere. All'interno della sala sono presenti forno a legna e griglia, che consentono ai clienti di ammirare tutte le modalità di preparazione e di cottura delle grigliate di carne e verdure. La cucina, semplice ma ricercata, tende a riportare sulla tavola i piatti delle antiche tradizioni come cuore e fegato alla brace, la lingua, la coratella, il tutto di "mucco pisano" e la carne biologica dalle terre di Coltano. Tutto viene preparato con cura e maestria dallo chef Omar, sardo a dispetto del nome, che ha trovato un ottimo mix tra cucina tipica toscana e sarda. Infine Gosia, accoglie con simpatia, gentilezza e ottima professionalità i clienti; un mix perfetto per una giornata indimenticabile condita con i buoni sapori della terra.

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Agnello all'arrabbiatacavoloconin carrozza

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti (escluso marinatura della carne) / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 800 gr di agnello, 1 limone, 1 rametto medio di rosmarino, 2-3 spicchi d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b., peperoncino q.b., 2 bicchieri di vino bianco, 750 ml di acqua ca., 400 gr di cavolfiore, 4 fette di pane grandi.

Vi consiglio di... Spezzettare l'agnello, lavarlo bene e marinarlo per 2 ore con acqua e limone. Fare un trito di aglio e rosmarino ed aggiungerlo in una teglia assieme all'agnello, sale, pepe e peperoncino (il tutto a freddo). Aggiungere acqua e vino e far cuocere a fuoco lento, rigirando di tanto in tanto la carne. Nel frattempo far bollire il cavolfiore, scolarlo ed impiattarlo sopra le fette di pane precedentemente tostate. Sistemare nei piatti l'agnello con il suo sugo ed eventualmente condire con della glassa balsamica.

Bar-Trattoria Lea Via San Florido, 38 - 06012 Città di Castello (PG) - Tel 075/85.21.678 nessun contatto alternativo

15/60 Euro

lunedì

regionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 22

bar

Nel cuore del centro storico, a due passi dalla cattedrale, la trattoria è un punto di riferimento per tutti gli amanti della cucina tipica umbra. Il locale a gestione familiare, aperto ventitré anni fa dalla signora Lea, si succede ad altre due gestioni, per un totale di ben 100 anni di buona cucina. Offre un'ampia scelta di primi piatti di pasta fresca fatta a mano come la tradizione insegna: tagliatelle, gnocchi, ravioli e agnolotti, da condire a piacimento con funghi e tartufi o con il classico ragù di carne. Specialità della casa, assolutamente da non perdere, sono i cappelletti in brodo. Tra i secondi piatti, che sono frutto delle vecchie ricette rimaste inalterate negli anni, possiamo trovare: cotiche e fagioli, coratella d'agnello o coniglio ai sapori dell'orto ed altri che si susseguono in settimana come piatti del giorno, in alternativa alle carni cotte alla griglia. La cantina ha una ampia scelta di vini che accompagnano i clienti in una deliziosa riscoperta di antichi sapori. La cordialità è la parola d'ordine, oltre alla professionalità in cucina, che negli anni ha permesso alla trattoria di contraddistinguersi nel servizio offerto ai clienti.


Friccò di pollo all'eugubina Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta difficile Ingredienti per 6 persone 1 pollo ruspante (meglio se di allevamento proprio), 200 gr di passata di pomodoro, 4 rametti di rosmarino, salvia q.b., erbabona o maggiorana q.b., 4 spicchi d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., 1 bicchiere di vino bianco, brodo vegetale fatto in casa q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Spezzare il pollo in due e, dopo aver pulito bene la pelle e averla liberata da ogni possibile residuo di penne, spezzare ancora il pollo in piccoli pezzetti. Lavare la carne, asciugarla con un panno pulito e metterla in una casseruola di ceramica (possibilmente, altrimenti va bene qualsiasi altro materiale). Aggiungere dell'olio, l'aglio schiacciato, pepare abbondantemente e lasciare rosolare per ca. 10 min a fiamma media, mescolando ogni tanto. Quando la carne avrà iniziato a dorarsi, sfumare con il vino e continuare a mescolare. Aggiungere il rosmarino ed abbassare la fiamma, lasciare cuocere per almeno 30 min a casseruola scoperta, ricordarsi di rimestare ogni 5 min ed aggiungere il brodo vegetale se necessario. Aggiungere per ultima la passata di pomodoro, mescolando fino ad ottenere un sugo omogeneo, poi unire la salvia, la maggiorana e continuare a cuocere per altri 20 min. Prima di servire, regolare di sale se necessario. Consigli: aggiungere all'inizio della cottura, quando si rosola la carne, 2-3 filetti di alici che daranno più gusto al piatto. Se possibile, servire con la crescia tradizionale di Gubbio. Curiosità: il friccò e tipicamente eugubino e risale agli Umbri, popolazione dell'VIII secolo a.C.

Osteria del Bottaccione Via Giove Pennino, 25 - 06024 Gubbio (PG) - Tel 075/92.72.063 osteriadelbottaccione.com

15/30 Euro

martedì

locale

12 - 15 / 19.30 - 22.30

feste e serate a tema

Agli inizi del XX secolo ritroviamo una piccola descrizione di H. Hesse a proposito di un pranzetto goduto in un'Osteria di Gubbio: un piatto di "maccaroni al sugo" (sic!) che, nella penna del grande scrittore tedesco assume i contorni di un convivio! Il racconto è riferito al vecchio pergolato della "Generala", antica trattoria che dai primi anni trenta del novecento offriva ospitalità ai forestieri. Questa caratteristica tipicità, torna a rivivere dopo un'altra generazione nell'Osteria di Maurizio e Alessio, due giovani che, nel nome delle proprie nonne, vogliono rinverdire le tradizioni locali. Le loro basi "sacre" partono dalla "crescia sul panaro" (MEFA degli italici o biblico pane della fretta) con le erbe del campo (FELSUA) e dal FREHTU o "friccò" di carni sfrigolanti. Tutto questo per lasciarsi poi andare ad una ambiziosa operazione di archeogastronomia che potrebbe rivelare, nel tempo, il forte legame che vincola la cucina al territorio, ai suoi prodotti, alle sue stagioni e alle trasformazioni del "costume".

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Stinco di maiale con patate Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 4 ore (utilizzando il forno tradizionale 50 minuti) Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 8 persone 4 stinchi di maiale tagliati a metà, 3 cipolle, 4 carote, 1 gambo di sedano, 10 bacche di ginepro, 800 gr di patate novelle, 2 spicchi d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe in abbondanza.

Vi consiglio di... Tagliare a pezzi grossi cipolle, carote e sedano predisposti su una teglia abbastanza grande. Appoggiare gli stinchi sopra al trito, mettere le bacche, salare e pepare, infine aggiungere dell'olio. Coprire la teglia con la carta stagnola e mettere nel forno a legna, cuocere per 2 ore girando una sola volta, dopodiché versare ca. 1,5 L di acqua e regolare di sale. Ricoprire di nuovo e fare cuocere per altre 2 ore, lasciando abbrustolire per qualche minuto la carne a fine cottura con la teglia scoperta. In alternativa, la carne può essere cotta nel forno tradizionale. Rosolare a fiamma media gli stinchi con le verdure e l'olio; nel frattempo pelare le patate e tagliare a metà quelle troppo grandi. Aggiungere le bacche, salare, pepare ed unire le patate cuocendo il tutto per ca. 10 min, in modo che le patate inizino a intenerirsi (incoperchiare). Trasferite gli stinchi e le patate nel forno, già caldo, a 200° per almeno 30 min o fino a che le patate siano ben tenere, girando ogni tanto il tutto. Alla fine della cottura impiattare e servire subito.

Osteria-Pizzeria La Luna Piena Via Roma, 31/33/35 - 06010 Pistrino di Citerna (PG) - Tel 075/85.92.936 lalunapiena1972@libero.it

15/45 Euro

aperto tutti i giorni

regionale / internazionale

12 - 15 / 19 - 24

serate enogastronomiche

È situato in un piccolo e delizioso paesino dell'Umbria, ricco di piccole e medie imprese nonostante il settore agricolo sia quello predominante. A circa una quarantina di minuti si trova il famoso Lago Trasimeno e, a pochi chilometri, la diga di Montedoglio, la seconda in Europa per grandezza. Il locale è a gestione familiare, dove l'accoglienza del cliente è fondamentale. Si possono gustare molte ricette tipiche nazionali e internazionali e, oltre a carne (vera specialità) e le numerose pizze, su prenotazione è possibile gustare la vera "paella valenciana", la cui ricetta è stata perfezionata dal cuoco direttamente in Spagna. Aperti anche la domenica a pranzo su prenotazione, senza giorno di chiusura settimanale.


Faraona al tegame con olive nostrane Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 35 minuti / 40 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1 faraona a pezzi, 2 mazzetti di salvia fresca, 4 spicchi d'aglio in camicia, 2 cipollotti, 3 fettine di guanciale (facoltativo), 1 peperoncino, olio extravergine d'oliva q.b., 1 bicchiere di vino bianco, sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Farsi preparare dal macellaio una faraona ben pulita e tagliata a pezzi di media grandezza. Procurarsi un tegame in alluminio pesante, adagiarvi la faraona e farla sobbollire a fuoco lento ed incoperchiata per toglierle la prima acqua di cottura (miglioreranno sapore e profumo). Scolata l'acqua, aggiungere direttamente, senza soffriggere, le fettine di guanciale, l'aglio, i cipollotti tritati, il peperoncino ed olio extravergine d'oliva in discreta quantità, ricordandosi di regolare di sale e pepe. Dopo ca. 30 min di cottura a fuoco medio, ravvivare la fiamma, aggiungere le olive nostrane ed irrorare con un generoso bicchiere di vino bianco per ultimarne la cottura. Servire con due fettine di pane tostato.

Trattoria del Conte Località Buon Respiro, 18 - 05018 Orvieto (TR) - Tel 0763/21.70.16 serenabroccatelli@tiscali.it

25/40 Euro

mercoledì

locale / nazionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 21.30

veranda estiva

La trattoria è situata sulla strada umbro-casentinese nei dintorni della caratteristica città storica di Orvieto. La gestione è della famiglia Broccatelli da ormai un trentennio e la cucina è molto apprezzata sia dai frequentatori locali che dagli occasionali avventori, che spesso tornano. Il locale si presenta con due piccole sale da pranzo recentemente ristrutturate dall'architetto d'interni Raffaella Michelangeli, che ha reso esteticamente funzionali le canaline elettriche con dei luminosi tubi in rame. La prima sala ospita un gentile caminetto che in inverno scalda l'ambiente, mentre la veranda esterna, circondata da un bel giardino, accoglie i clienti nella stagione estiva; molto gradito il panorama che si apre sui campi ed i boschi del luogo. Le sale interne possono ospitare un massimo di 40-45 coperti e la veranda circa 70. Da qualche anno, la Trattoria offre ai più affezionati clienti ed amici un buffet prenatalizio, dove si possono assaggiare anche alcune "stranezze" gastronomiche assieme ai cioccolatini fatti in casa e gli ottimi vini di Orvieto.

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Involtini di zucchine della Sora Marona Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 8-9 zucchine larghe e lunghe non meno di 15 cm (se possibile zucchine romanesche), 7 uova, ½ bicchiere di vino bianco, 5 mozzarelle da 125 gr cad., 150 gr di mortadella, 1 kg di pomodori pelati, 150 gr di Parmigiano Reggiano, 1 cipolla, basilico q.b., olio per friggere q.b., 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva, farina q.b., sale e zucchero q.b..

Vi consiglio di... Lavare e mondare le zucchine, tagliarle per lungo e ricavare almeno 7 fettine da ogni zucchina, così da ottenere in totale circa 60 fette dello stesso spessore. Sbattere le uova con il vino ed un pizzico di sale; a questo punto passare le fettine prima nella farina, poi nel composto di uova e friggerle in abbondante olio bollente. Nel frattempo preparare un sugo con i pelati frullati, da cuocere a fuoco vivace con una cipolla intera, un cucchiaio d’olio, sale, basilico ed un pizzico di zucchero. Lasciare riposare le zucchine e, una volta fredde, arrotolarle disponendo all’interno di ognuna un pezzettino di mortadella e mozzarella, creando così dei piccoli involtini. Coprire il fondo di una teglia da forno con un po' della salsa di pomodoro oramai rappresa, adagiare gli involtini uno vicino all'altro in modo da farli entrare tutti, cospargerli con la salsa rimasta e spolverare con il Parmigiano. Mettere in forno preriscaldato a 200° per ca. 15 min o finché si formerà una crosta ben dorata. Servire caldi o freddi con una spolverata di Parmigiano. Consigli: Er giorno dopo sò ancora più boni.

Osteria La Sol Fa Via Germano Sommeiller, 19 - 00185 Roma - Tel 06/70.27.996 osterialasolfa.it

20/30 euro

sabato a pranzo - domenica

locale

12 – 15 / 19 - 23.30

ampia sala esterna (in estate)

A due passi dalla Basilica di S. Croce in Gerusalemme e Porta Maggiore, è sorprendente scoprire questo locale, semplice ed accogliente come una vecchia osteria. La tradizione della cucina romana la percepisci appena entri: profumi e sapori di cose genuine appena cucinate. Gricia, carbonara, pasta e fagioli, pasta e ceci, baccalà, trippa, coda alla vaccinara, coratella, gnocchi; ma anche gallinella con i carciofi, alici gratinate, seppie con piselli e poi, insuperabili, il “polpettone” e lo spezzatino. Da non perdere i tagliolini cacio e pepe di Claudio e la matriciana di Carla; madre e figlio che portano avanti la tradizione di famiglia dal 1938. Flavio e Sara sono pronti a consigliare i piatti del giorno, mentre papà Raimondo illustra i vini della casa, rossi e bianchi che sposano il mangiare e bere con gusto (ottimi vini regionali e dei Castelli). Infine, l’acquolina in bocca per le torte fatte in casa ed il dolce speciale, gustando un ottimo rosso dolce di Olevano. È gradita la prenotazione.


"pinna gialla" Filetto di tonno scottato alle erbe aromatiche Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 5 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 4 filetti di tonno "pinna gialla" da 150 gr cad., erbe aromatiche (timo, erba cipollina, rosmarino, origano, santoreggia) q.b., olio extravergine d'oliva q.b., sale grosso q.b., frutti di bosco q.b..

Vi consiglio di... Tritare finemente le erbe aromatiche lasciandone intere alcune per la decorazione del piatto. Nel trito ottenuto adagiare i filetti di tonno sino a ricoprirli, poi, su di una piastra abbastanza calda ed unta con dell'olio, scottare i filetti su tutti i loro lati. Terminata la cottura, che avrà lasciato l'interno del tonno abbastanza rosso, sezionare i filetti come in una tagliata e adagiarli sul piatto da portata. Decorare con le erbe aromatiche e frutti di bosco a piacere. Concludere la finitura del piatto con un filo di olio extravergine d'oliva “Cultivar itrana” e sale grosso.

Ristorante Da Fausto Viale Romita primo, 19 - 04029 Sperlonga (LT) - Tel 0771/54.85.76 dafausto.it

45/60 Euro

mercoledì (solo in inverno)

mediterranea / creativa

12.30 - 15.30 / 19.30 - 23

catering / banqueting

È situato a pochi passi dal mare con un elegante ed accogliente sala, curata nei minimi particolari, così come la proposta gastronomica. Una cucina creativa che rielabora ed esalta il pescato del giorno. Particolari attenzioni vengono rivolte alle crudità di mare e non solo, ad un internazionale carrello dei formaggi e non per ultima, una sublime carta dei dolci con particolare attenzione al cioccolato, sopratutto nel periodo invernale. L'ampiezza degli spazi fa di questo ristorante una location adatta ad occasioni speciali, eventi privati o aziendali. Inoltre, per vivere le stesse emozioni gastronomiche, con lo stesso stile, direttamente a casa, in villa privata o in qualsiasi altra location, è disponibile anche il servizio catering.

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con sfoglia salata, Baccalà mantecatouovo di quaglia poché e salsa Mojo Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 400 gr di baccalà, 8 uova di quaglia, latte q.b., 1 porro, aromi q.b. (alloro, rosmarino, salvia, pepe), olio extravergine d'oliva q.b., 1 bicchiere di aceto bianco, 1 rotolo di pasta sfoglia pronta; Salsa: 1 peperone rosso fresco, 2 spicchi d'aglio, 250 cl di olio extravergine d'oliva, 15 cl di aceto di vino rosso, 2 cucchiai di paprika dolce, 1 cucchiaino di semi di cumino, prezzemolo q.b., sale e pepe q.b., 1 cucchiaio di pimenton (paprika affumicata spagnola).

Vi consiglio di... Salsa: lavare il peperone, tagliarlo a piccoli pezzi ed eliminarne i semi. Mondare l'aglio e tagliarlo a fettine, tritare finemente il prezzemolo e mettere il tutto, assieme al peperone e gli altri ingredienti, in un mixer per ottenere un composto liscio ed omogeneo della consistenza di una salsa ketchup; Pesce: posizionare in una casseruola il baccalà precedentemente dissalato, versarvi del latte fino a coprirlo, aggiungere gli aromi e far cuocere a fuoco medio fino al primo bollore, poi terminare la cottura a fuoco lento per ulteriori 10 min. Quando il baccalà sarà abbastanza morbido mixarlo senza liquido di cottura, mantecare con dell'olio a filo (come per la maionese) e regolare di sale. Il pesce dovrà avere una consistenza omogenea e riposare per qualche minuto; Piatto: tagliare dei quadrati di sfoglia da ca. 15 cm e cuocerli in forno per 30 min a 180°. Pulire e tagliare a julienne il porro, quindi soffriggerlo in olio d'oliva e fare asciugare su carta assorbente. In un tegame con 2 L di acqua bollente e l'aceto, cuocere "in camicia" le uova tenendole il tempo necessario a raggiungere la giusta consistenza, quindi scolarle e condirle con olio, sale e pepe. Disporre nei piatti i quadrati di sfoglia, posare su di essi il baccalà e concludere con le uova e dei ciuffi di porro fritto. Finire con un filo d'olio a crudo e guarnire con un paio di cucchiai di salsa Mojo.

BBeQ Restaurant & Winebar Strada Lungomare, 4273 - 04100 Latina – Tel 0773/27.40.28 bbeq.it

30/40 euro

lunedì

fusion / internazionale

12 – 15 / 19.30 - 23.30

veranda e terrazza vista mare

Fondato nel 1954 da Maddalena Tanoni il ristorante era conosciuto con il nome di "zi Maddalena". Punto di ritrovo dei pescatori di Capoportiere, era considerato il migliore dei ristoranti a Latina dove assaporare la frittura di paranza e la famosa zuppa di pesce che "zi Maddalena" preparava. L'attività prosegue con il figlio Giancarlo che, con la moglie Ivana, in oltre 25 anni di attività hanno saputo proporre il meglio della cucina marinara tradizionale. La terza generazione dei Tanoni, Carlo e Tiziana, vuole proseguire la tradizione di famiglia. Nasce così il nuovo ristorante che ha la prerogativa di offrire la semplicità e la bontà della cottura del pesce e della carne alla brace.


Baccalà con patate e pecorino Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 7 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 700 gr di baccalà dissalato, 400 gr di patate cotte al sale, 100 gr di pecorino, 8 pomodori pachino, 5 foglie di basilico, 1 spicchio d'aglio, olio extrevergine d'oliva q.b., pepe q.b..

Vi consiglio di... Disporre il baccalà su di una teglia con carta forno, disporre su ogni filetto le patate cotte al sale schiacciate, il pecorino grattugiato ed i pomodorini tagliati (precedentemente lavati e puliti). Irrorare con un filo d'olio extravergine d'oliva, aggiungere il basilico, l'aglio ed infornare a 180° per 6-7 min. Servire ancora caldo.

L'Osteria di Monteverde Via Pietro Cartoni, 163/165 - 00152 Roma - Tel 06/53.27.38.87 losteriadimonteverde.it

25/35 Euro

lunedì a pranzo

locale

12 - 15 / 20 - 23.30

menu degustazione

Nel mare magnum degli stereotipi privi di senso, e delle nuove insegne che vanno poco oltre il luogo comune, accade di imbattersi in tavole di intenzioni e stampo contemporanei, e rimanere piacevolmente stupiti. C'è un bel fermento a Monteverde, e l'Osteria di Roberto (apprendistato in giro per il mondo e, a Roma, con Cristina Bowerman e Angelo Troiani) e Fabio (della famiglia del Ditirambo di Campo de' Fiori) è un dilettante che promette molto bene. Menu romano con qualcosa di più creativo, ma mai sopra le righe, buona tecnica e pietanze ben cotte, condite con generosità ma senza eccedere, e anche belle da vedere. L’insalata di polpo e puntarelle è saporita, croccante e piacevole, la gricia cotta a puntino, generosa e mantecata in maniera ortodossa. Poi una coda alla vaccinara, dolce e rassicurante e delle deliziose animelle con purè e cipollotto, croccanti fuori e burrose dentro (il sogno degli amanti del genere). Tiramisù in versione mini per finire in tono con il resto. La scelta dei vini riserva sorprese interessanti, come per le birre, davvero ben selezionate ed ottime per qualsiasi abbinamento. La simpatia e il relax di giovani gestori, bravi equilibristi fra i tavoli, non fanno che concludere al meglio la positiva recensione di un ottimo locale del gusto e del piacere.

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Dolci...


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Pizzelle e Sassi d'Abruzzo Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone Pizzelle: 2 uova, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, un pizzico di sale, 4 cucchiai di farina "00", a piacere buccia di limone grattugiata oppure vaniglia, cannella o zafferano; Sassi d'Abruzzo: ¼ bicchiere d'acqua, 50 gr di zucchero, 50 gr di mandorle non pelate, un pizzico di sale.

Vi consiglio di... Pizzelle: preparare l'impasto amalgamando tutti gli ingredienti in una ciotola con una frusta. Successivamente, cuocere la pasta morbida e vellutata a cucchiaiate nello speciale ferro, ben caldo, girandolo dopo ca. 1 min, estrarre il dolce dopo un altro minuto e cuocere i successivi. Consigli: a colazione, le pizzelle spalmate di marmellata sono insuperabili. Curiosità: perché le pizzelle sono chiamate "dolce dell’Ave Maria"? Le nostre nonne mettevano l'impasto nel ferro sul fuoco del camino e cominciavano a recitare l'Ave Maria, così al Santa Maria lo giravano e all'Amen il dolce era pronto. Sassi d'Abruzzo: in un recipiente di rame non stagnato versare l'acqua, lo zucchero e le mandorle. Cuocere il tutto a fuoco vivo mescolando continuamente anche quando gli ingredienti si separeranno (dopo qualche minuto lo zucchero si caramella e si attacca attorno alle mandorle).

Azienda Agrituristica 4 A Via San Pietro, 6 - 67020 Caporciano (AQ) - Tel 0862/93.13.94 349/0521079

15/25 Euro

lunedì

locale / creativa

12 - 16 / 19 - 23

vendita prodotti

Nel piccolo borgo di Caporciano (200 abitanti e 836 s.l.m.), a tre km dalle chiese monumentali di S. Maria Assunta e San Pellegrino (patrimonio mondiale dell'umanità), sorge l'Azienda Agrituristica di Marina che, con l'aiuto della figlia Annalisa, prepara piatti tradizionali e di fantasia con le materie prime (carni, farro, grano, orzo, legumi, erbe aromatiche, zafferano) provenienti dalla campagna coltivata dal figlio Antonello. La sala, arredata in stile rustico, accoglie fino a 50 coperti. L'azienda offre anche il servizio di pernottamento; 6 mini appartamenti dedicati ai segni zodiacali. La fattoria propone inoltre un breve percorso nell'orto botanico per proporre erbe aromatiche ormai dimenticate e la visita alle stalle, per conoscere mucche, capre, api ed altri animali tra i quali gli asini (a rischio di estinzione).


Scarpaccia viareggina Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 1 ora 20 minuti / 1 ora Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 12 persone 500 gr di zucchine novelle, 10 fiori di zucchina freschi, 4 uova, 120 gr di burro, 300 gr di zucchero, 400 gr di farina, 1 bustina di lievito, 1 bustina di vanillina, sale q.b..

Vi consiglio di... Tagliare a fettine le zucchine e cospargerle di sale. Lasciarle macerare per un'oretta. Pulire i fiori e dividerli a striscioline. In una ciotola sbattere il burro ammorbidito con lo zucchero finché non risulti una crema, aggiungere le uova uno alla volta ed amalgamare bene. Unire infine la farina, il lievito e la vanillina fino ad ottenere un composto omogeneo. Sciacquare bene le zucchine ed incorporarle, assieme ai fiori, nella ciotola. Versare il composto ottenuto in una teglia imburrata ed infarinata e infornare a 180° per ca. 1 ora. Servire tiepida.

La Bottega dei Piastroni Via dei Piastroni, 66 - 55045 Pietrasanta (LU) - Tel 0584/79.21.47 labottegadeipiastroni.it

20/25 Euro

N.D.

mediterranea / regionale

12.30 - 14.30 / 19.30 - 23

vendita prodotti tipici

I Tre Mori danno il benvenuto in un'atmosfera calda e rilassata che si mescola ai profumi della cucina, per deliziare il palato e gli occhi. Piatti preparati secondo i sapori della cucina tradizionale toscana, contaminati a volte dai capricci del cuoco, ma soprattutto preparati con materie prime di qualità e di produzione locale, si lasceranno gustare ad ogni boccone: la pappa al pomodoro, il ragù di Chianina, il Lardo di Camaiore, la gustosissima carne di Cinta Senese. Non è tutto, guardandosi intorno si scoprirà la bottega vera e propria; in ogni angolo leccornìe di ogni genere suggeriranno mille peccati di gola: il miele di spiaggia, la pasta, i salumi e i formaggi di produzione locale. Le grezze pareti in sasso, gli archi di mattoni e le travi di legno delle volte parlano di storia e tradizione; quale cornice migliore può allora esaltare la bellezza e l'originalità degli oggetti d'arte e d'artigianato che sono raccolti nella Bottega? Un luogo dove osservarli, viverli, respirarli e perché no, portarli a casa. Uno dei piatti sempre a menu è il "Piatto della Bottega": i salumi di Camaiore (salame toscano, finocchiona, prosciutto in Bigoncia…), i formaggi del pastore (mucca, pecorino al pepe, alle noci, all’erba cipollina…) il miele (di spiaggia, millefiori cristallizzato, al timo, all’arancia amara, ai fichi…) e le marmellate (d’arance, di liquirizia, di fragole al pepe…). L’ideale per riassumere in un piatto lo spirito della Bottega.

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Cucina Regionale

Cucina SICILIANA La cucina siciliana è strettamente collegata alle vicende storiche e culturali della regione, sia alla vita religiosa e spirituale dell'isola. Si tratta infatti di una cultura gastronomica regionale complessa ed articolata, che mostra tracce e contributi di tutte le culture che si sono stabilite in Sicilia negli ultimi due millenni. Dalle abitudini alimentari della Magna Grecia alle prelibatezze dei "Monsù", i cuochi francesi delle famiglie nobiliari, passando dai dolci arabi e dalle frattaglie cucinate per strada alla maniera ebraica, tutto contribuisce a rendere varia la cucina siciliana. Nei piatti siciliani si usa esclusivamente l'olio extravergine d'oliva, sia per cucinare che per condire. Il burro è ben poco usato, la sugna viene utilizzata solo per ammorbidire l'impasto di alcuni dolci. Gli ingredienti principali sono soprattutto vegetali o marini (pesce e molluschi). La carne è utilizzata di rado e, per lo più, in forma di frattaglie. Il pesce è tradizionalmente molto presente nelle tavole dei siciliani, servito

fresco, aromatizzato con olio, aglio o con olive e capperi, pangrattato e arancia. Il sale è soprattutto marino ed i piatti sono impreziositi dalle erbe aromatiche che crescono in abbondanza: basilico, prezzemolo, menta, alloro, origano, rosmarino, salvia, cipolle selvatiche, semi di finocchio e finocchietto selvatico, insieme a gelsomino, pinoli, uva passa, pangrattato tostato ("muddica"), scorza d'arancia, succo di limone, ecc. Capperi, aglio e cipolla sono altresì spesso presenti nelle preparazioni.Caratteristico di molte preparazioni è l'agrodolce. Molto utilizzati anche mandorle, nocciole e pistacchi, sia nella preparazione di dolci e di bevande che per condire riso e pasta.Un posto di rilevo occupa la "gastronomia da strada; la tradizione è ricca di preparazioni veloci e poco costose, in vendita in bancarelle o chioschi per strada: pane e panelle, pane con la milza, stigghiole, quarume, frittola, musso, ortaggi (cardi, cavolfiori, etc.) fritti in pastella, arancine (dette "arancini" nella Sicilia orientale) e molto altro. Al centro del pasto c'è la pasta, o un piatto di legumi (fave

fresche, fave secche, lenticchie, farro, ceci). In provincia di Trapani è molto diffuso il cuscus di pesce, preparato in casa con la semola di grano duro. Molto utilizzato il pane, che accompagna tutti i pasti e viene sfornato due o tre volte al giorno; consumato sempre fresco. Nell'isola sono presenti numerose varietà di pane, spesso cosparso di sesamo (detto "cimino" o "giuggiulena"). Il pane è presente in molti riti sacri. L'isola produce infine diverse varietà di formaggio (di latte vaccino e di pecora) ed una solida tradizione vitivinicola, con 28 vitigni autoctoni, 21 vini DOC e 7 milioni di ettolitri di vino prodotti ogni anno. Un capitolo a parte sono i dolci (fritti, al forno, al cucchiaio), spesso a base di frutta e frutta secca. Molto spesso legati a tradizioni religiose, i dolci siciliani sono ricchissimi; utilizzata la ricotta ovina zuccherata, il miele ma anche il cioccolato che a Modica viene lavorato artigianalmente mentre a Palermo viene adoperato, in sette varietà diverse, per la famosa ed esclusiva "Setteveli". I gelati e le granite sono pezzi importanti della vita quotidiana in Sicilia, e vengono prodotti in centinaia di gusti differenti: è proprio in Sicilia che nel XVII secolo venne inventata la produzione moderna del gelato. Piatto simbolo ARANCINI L'arancino (o arancina) è una palla di riso fritta, del diametro di 8-10 cm, farcita con ragù, mozzarella e piselli. Il nome deriva dalla forma e dal colore tipici, che ricordano un'arancia. Nella parte orientale dell'isola gli arancini possono anche avere una forma conica. Nella letteratura, il commissario Montalbano, personaggio dei romanzi di Andrea Camilleri, è un noto buongustaio e ha contribuito a far conoscere que-


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del Sud Italia Piatti Tipici ANTIPASTI caponata caprese crispelle pettole

SECONDI sarde a beccafico frittura di paranza morzeddhu rana pescatrice all'otrantina

PRIMI pasta alla Norma sartù di riso maccarruni i'casa orecchiette con cime di rapa

DOLCI cannoli siciliani pastiera tartufo di pizzo cartellate

sto piatto fuori dall'Italia con il libro "Gli arancini di Montalbano". Per la preparazione si fa cuocere al dente del riso a chicchi tondi (tipo di riso: originario) si impasta con burro e pecorino e si fa raffreddare su un piano di marmo. Formati dei dischi di questo impasto, si pone al centro di ciascuno una porzione di farcitura e si chiudono. Successivamente, si passano nell'uovo sbattuto e nel pangrattato, pronti per essere fritti. A Palermo e Catania è molto diffuso l'uso dello zafferano per dare un colorito dorato al riso, molto compatto e nettamente separato dalla farcitura, contrariamente a quanto succede nella zona di Messina, dove si utilizza il sugo al posto del più costoso zafferano. Gli arancini più diffusi in Sicilia sono quelli alla carne (con ragù, piselli e carote), quelli al burro (con mozzarella, prosciutto e besciamella) e quelli agli spinaci (conditi anch'essi con mozzarella). Inoltre, nel catanese, sono diffusi anche gli arancini "alla Norma" (con melanzane, detto anche "alla catanese") e quelli al pistacchio di Bronte. La versatilità dell'arancino è stata sfruttata per diverse sperimentazioni. Esistono infatti ricette dell'arancino che prevedono, oltre ovviamente al riso, l'utilizzo di funghi, salsiccia, gorgonzola, salmone, pollo, pesce spada, frutti di mare e

nero di seppia. Ne esistono anche varianti dolci: gli arancini vengono preparati con il cacao e coperti di zucchero (vengono preparate solitamente per la festa di Santa Lucia); ce n'è alla crema gianduia (soprattutto nella zona di Palermo) ed al cioccolato. Per facilitare la distinzione tra i vari gusti, la forma dell'arancino può variare.

napoletana ed è un'invenzione molto antica. In passato, un primo tipo di pizza si faceva in epoca romana, ma era più che altro una specie di focaccia di grano. La pizza per antonomasia, fragante, gustosa e croccante diventò presto popolarissima presso il popolino, ma anche presso baroni e principi: dominava i ricevimenti dei Borboni, che ne erano ghiotti, e Ferdinando IV arrivò a farla cuocere nei forni di Capodimonte, gli stessi dai quali uscivano le preziose ceramiche artistiche. Si narra che anche i sovrani piemontesi si lasciarono conquistare da questo umile cibo meridionale: fu per Margherita di Savoia che nel 1889 il pizzaiolo Raffaele Esposito creò la patriottica pizza "tricolore" in cui bianco, rosso e verde erano costituiti da mozzarella, pomodoro e basilico e che da allora si chiama appunto "pizza Margherita".

Cucina CAMPANA

Piatto simbolo PIZZA MARGHERITA

È caratterizzata dal rispetto delle tradizioni che affondano le loro radici nella natura incontaminata della Magna Grecia e del Sannio; è una cucina che mantiene distinti quelli che sono i sapori naturali e ne esalta la freschezza e la genuinità con uno stile che ritorna continuamente dalla pizza ai "purpetielli affogati", dal leggendario ragù ai dolci ed ai liquori. La cucina napoletana che per influenze storiche rimanda a quella degli antichi greci, degli spagnoli e dei francesi, ha influenzato un po' tutta la cucina campana che comunque presenta caratteristiche variegate all'interno del suo stesso territorio. Il pesce e la pasta dominano in tavola, ma il vero successo della cucina napoletana, diventato anche piatto simbolo dell'Italia nel mondo, è la pizza.La pizza è la creazione più celebre di tutta la cucina

La sovrana delle pizze, non soltanto per il nome di una regina, ma perché è senza dubbio ovunque la più popolare. Nella sua semplicità c'è anche il segreto di un successo fatto di ingredienti genuini e preparazioni poco complicate. Una volta pronto l'impasto, già lievitato, stenderlo sulle teglie e distribuire abbondantemente la passata di pomodoro assieme a delle fettine di mozzarella di bufala campana DOP. Salare poco e cuocere la pizza in forno a 200° per circa 20 minuti. Appena pronta servirla guarnendo con del basilico fresco ed un filo d'olio crudo, se gradito. La Margherita è ottima anche con il pomodoro fresco, come gustosa variante. Com'è noto, la Margherita fa parte delle pizze della tradizione napoletana che, eliminando e/o aggiungendo alcuni ingredienti poveri (acciughe,


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Cucina Regionale del Sud Italia capperi, aglio, origano), riproducono pizze come la "marinara" e la "napoletana". Cucina CALABRESE Una regione dai territori completamente differenti è, al contrario, ben bilanciata in cucina; nel suo ricettario si possono trovare nella giusta proporzione piatti a base di carne ovina e suina, di verdure (particolarmente usata la melanzana) e di pesce. Una terra aspra, soleggiata che regala profumati agrumi, olive, oltre che ortaggi e vini. Una caratteristica particolare di questa cucina è quello della lavorazione dei cibi finalizzata alla loro conservazione. Diffusissime su tutto il territorio sono le conserve: dai prodotti sott'olio alla conservazione degli insaccati. Contadini, pastori e pescatori hanno tramandato i segreti della lavorazione degli ortaggi e delle carni, in modo particolare del maiale e del pesce spada, che abbonda nelle acque antistanti Scilla e Bagnara. Particolare e diffuso sin dal passato è il "caviale dei poveri" che riassume il senso della cucina popolare calabrese. È fatto con le uova delle acciughe, messe sott'olio e aromatizzate con peperoncino. Piatto simbolo 'NDUJA La 'Nduja (dal francese Andouille → "a nduja") è un tipico salame calabrese morbido e particolarmente piccante. Prodotta prevalentemente nella zona di Spilinga (VV), oggi viene riprodotta con imitazioni, anche di qualità paragonabile, ormai reperibili in tutta la regione. È un alimento tipicamente associato, come avviene per il peperoncino, a tutta la Calabria. Preparata con le parti grasse del suino, con l'aggiunta del peperoncino piccante calabrese,

viene conservata nel budello cieco (orba), per poi essere affumicata. Si consuma spalmandola su fette di pane abbrustolito, meglio se calde, o come soffritto per la base di un ragù o di un sugo di pomodoro con aglio. Sulla pizza viene usata, prima degli altri condimenti se cruda, oppure appena sfornata, ma la si può vedere anche su fettine di formaggi semi-stagionati o nelle frittate.

verdure e al pesce, mentre nelle altre predominano i legumi, la pasta fatta in casa condita con vari sughi, da sola o combinata alle verdure o al pesce. Alcuni piatti tipici sono la "cicoria con la purea di fave", e quelle che ricollegano il territorio al Mediterraneo, come i "Cavatelli con le cozze" o il riso al forno alla barese chiamato pure "patate, riso e cozze".

Cucina PUGLIESE

Piatto simbolo FRISELLE

La cucina pugliese si caratterizza soprattutto per il rilievo dato alla materia prima, sia di terra che di mare, e per il fatto che tutti gli ingredienti sono appunto finalizzati ad esaltare e a non alterare i sapori base dei prodotti usati. Pertanto si troveranno tutte le verdure di stagione, dalla cima di rapa al cavolo verde, al cardo, ai peperoni, alle melanzane, ai carciofi, tutti i legumi, dai fagioli alle lenticchie alle cicerchie e alle fave, e tutti i prodotti del mare, in particolare dell'Adriatico. Questi ultimi hanno una particolare caratteristica che li distingue, in conseguenza della particolare pastura che si rinviene lungo le sue coste, e dalle polle di acqua dolce che si scaricano in mare, e che servono ad attutire il salmastro, ma non ad alterarne il profumo. Peraltro, anche se vi sono dei piatti comuni, le ricette variano da provincia a provincia, e talvolta, da città a città, così per esempio le ricette tipiche delle province di Bari, Brindisi e Taranto, adagiate sul mare, non sono uguali a quelle praticate nella provincia di Foggia, più collinosa, e di Lecce, più terragna. Tante sono le ricette che presenta questa cucina, che ha poi una particolarità che la distingue dalle altre, di offrire piatti diversi in relazione alle diverse stagioni; durante quelle più miti, cioè in primavera e in estate, viene data preferenza alle

Alla base della ricetta delle friselle c’è il grano duro o integrale; queste sono ottime sia per uno spuntino che come pasto completo. In passato i marinai, costretti a lunghi mesi di navigazione senza toccare terra, ne portavano con loro quantità ragguardevoli. Le mangiavano sul mare e col mare: spugnandole cioè in un po’ d'acqua salata in modo da ammorbidirle e salarle al punto giusto. Nel dettaglio la ricetta delle friselle prevede: 1 Kg di farina, 50 gr di lievito di birra, acqua ed una presa di sale. Nella preparazione bisogna sciogliere il lievito in acqua tiepida con il sale; unire a 200 g di farina e preparare un panetto morbido. Far riposare il panetto, coperto al caldo, per circa 30 minuti. Disporre sulla spianatoia 800 g di farina con al centro un po’ di acqua tiepida ed impastare bene incorporando il panetto lievitato. Ricavare successivamente dei rotoli spessi 2 cm e lunghi 20 dando loro la tipica forma a ciambella. Farli lievitare per circa 2 ore (devono raddoppiare di volume) e successivamente infornarli a 200 gradi per 20-30 minuti. Dividerli a metà in senso orizzontale e rimetterli a biscottare in forno, con la parte tagliata rivolta verso l'alto. Questa è la semplice ricetta delle friselle; occorre adesso però cucinare queste friselle e la fantasia in questo caso può essere molto utile.


Primi...


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Fregola sarda concrostacei e cozze

Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 350 gr di fregola sarda non troppo grossa, 200 gr di gamberetti, 300 gr di scampi medi, 200 gr di granchietti, 200 gr di cozze, ¼ di cipolla, 1 spicchio d'aglio, 200 gr di passata di pomodoro, prezzemolo, olio extravergine d'oliva, sale e peperoncino q.b..

Vi consiglio di...

Eliminare dai crostacei le zampette e, dagli scampi, eliminare la sacca dello stomaco situata nella carapace. Nel frattempo, in un'ampia padella dai bordi alti, soffriggere l'aglio e la cipolla tritati con un po' d'olio. Successivamente, unire i crostacei e lasciar cuocere per qualche minuto, quindi aggiungere la passata di pomodoro con ca. 1,5 L di acqua ed un pizzico di sale. Lasciare bollire per ca. 10 min, poi aggiungere la fregola sarda ricordandosi di rimestare ogni tanto e cuocere per 8-10 min. Quasi al termine della cottura unire le cozze, precedentemente pulite, assieme a del prezzemolo tritato finemente, del peperoncino e regolando di sale.

Ristorante Zefiro Via Carducci, 15 - 09017 Sant'Antioco (CI) - Tel 0781/82.80.14 ristorantezefiro.it

30/35 Euro

lunedì (in inverno)

locale / mediterranea

13 - 14.30 / 20 - 23

terrazza panoramica

Il ristorante è situato nelle vicinanze dell'area archeologica feniciopunica, molto frequentata durante tutto l'anno. Il locale è composto da due salette, calde ed armoniose, dove nei mesi invernali si è accompagnati dal calore del fuoco del camino. All'esterno è dotato di un'ampia terrazza dove gli ospiti, nei mesi estivi, possono degustare gli svariati antipasti di mare e le altre specialità con una stupenda vista sulla laguna di Sant'Antioco e sul giardino del ristorante. La sua storia decennale lo porta ad essere un riferimento in zona, per chi ama la cucina di mare ed i suoi pesci freschissimi (cernie, dentici, saraghi, spigole e capponi), oltre alle proposte di primi e secondi sfiziosi. Non mancano infatti le proposte di carne, come ad esempio il "porceddu alla sarda" cotto nel forno a legna, oppure gli antipasti di terra ed una buona scelta di ottime carni. Il tutto viene accompagnato da una carta di vini accuratamente scelti tra le svariate cantine sarde.


Spaghetti allo scoglio Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 5 minuti / 35 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 400 gr di spaghetti n.3, 500 gr di frutti di mare (cozze, arselle, gamberi di sicilia), 1 calamaro fresco tagliato ad anelli, 1 bicchiere di Vermentino di Gallura, 1 spicchio d'aglio, prezzemolo q.b., olio extravergine d'oliva q.b., 4 pomodorini pachino, 200 gr di passata di pomodoro, sale e peperoncino q.b..

Vi consiglio di... Preparare in una padella un soffritto di aglio, olio e peperoncino, unirvi il calamaro sfumandolo con il vino bianco ed in seguito i frutti di mare. Lasciar aprire i frutti di mare ed aggiungere la passata di pomodoro con un trito abbondante di prezzemolo; tirare il sugo per 15 min. Nel frattempo versare in abbondante acqua salata gli spaghetti e portarli ad ebollizione. Una volta cotti saltarli in padella e servirli in un ampio piatto guarnito con pomodorino pachino ed un'altra manciata di prezzemolo tritato.

Ristorante-Pizzeria La Terrazza Viale Costa Smeralda, 51 - 07021 Arzachena (OT) - Tel 0789/82.575

bardelfino@virgilio.it

25/30 Euro

lunedì

mediterranea

12.15 - 14.30 / 19 - 23

veranda coperta

Accogliente locale nato nel 2002 dall'incontro di "due figli della Costa Smeralda" legati da una grande amicizia ed un amore sfrenato per la cucina: Giovanni Cossu, ristoratore da oltre 25 anni, e Gian Mario Deledda, sommelier e collezionista di vini. Entrambi si offrono ai loro clienti preparando ottime pizze cotte nel forno a legna (oltre 40 tipi) ed abbracciando sia la cucina tipica gallurese che nazionale, con la possibilità di una vasta scelta di pesce e crostacei freschi di giornata. Il locale è frequentato da amanti del buon mangiare, infatti, ogni giorno lo chef Giuseppe Onni prepara sfiziose alternative gastronomiche accompagnate da una buona selezione di vini in bottiglia o al bicchiere. È situato al 2° piano (accessibile con l'ascensore per i portatori di handicap) e suddiviso in due sale; una veranda coperta arredata secondo i gusti rustici della zona, mentre all'interno la sala richiama uno stile liberty contaminato dalla genuinità del luogo.

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ai crostacei, Pappardelle con salsagamberi, pistacchio e menta Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 10 persone 400 gr di pappardelle, 100 gr di gamberi sgusciati, granella di pistacchio q.b., 5-6 foglie di menta, brodo di crostacei naturale q.b., olio extravergine d'oliva q.b., 1 spicchio d'aglio, crema carote q.b., crema di cipolle q.b., olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... In una padella abbastanza capiente creare un fondo con dell'olio e l'aglio, versare la crema di carota e quella di cipolla precedentemente preparati e far rosolare per qualche minuto. Successivamente aggiungere i gamberetti già sgusciati e versare, nella stessa padella, poca acqua. A questo punto unire il brodo di crostacei (fatto con i carapaci ed i gusci derivati dalla pulizia) e lasciar cuocere a fuoco lento per ca. 5 min. Quasi a fine cottura aggiungere al sugo le pappardelle, girando il tutto di tanto in tanto, fino ad ottenere un sugo quasi denso. Al preparato aggiungere 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva ed alcune foglie di menta, rimestare delicatamente e verificare la cottura della pasta. Creare la porzione, rifinire con della granella di pistacchio e servire.

La Tavernetta da Piero Via Cavour, 44 - 96100 Siracusa - Tel 0931/66.385 latavernettadapiero@live.it

15/45 Euro

lun a pranzo / domenica

regionale

10 - 15 / 19 - 24

N.D.

È una tappa obbligatoria per tutti i buongustai in cerca di sapori unici e tradizionali, allocato nel cuore della città di Siracusa. Il locale è elegantemente arredato e risulta caldo ed accogliente fin da subito. È la sintesi fra i sapori e la cultura, tra l'atmosfera ed i profumi. Il posto più adatto per trascorrere momenti di assoluto relax all'insegna della tradizione, che facilmente si riscontra nella sapiente preparazione dei piatti della cucina tipica siciliana. Con una filosofia orientata alla ricerca dei sapori, ed alla genuinità dei prodotti, in particolar modo quelli locali, di mare e di terra, propone una lunga lista di ricette in grado di soddisfare i più esigenti palati.


Cicatielli vongole e broccoli Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 40 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 500 gr di farina di grano tenero, 2 uova, acqua e sale q.b.; Condimento: 500 gr vongole veraci, 1 mazzetto di broccoli (o cime di rapa), 5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva, 1 spicchio d'aglio, 100 gr di pancetta secca (o guanciale), sale e pepe q.b.; Guarnizione: 4 pomodorini, 4 ciuffetti di broccolo fritto.

Vi consiglio di... Pasta: impastare farina, uova, acqua ed un pizzico di sale per ottenere un impasto non molto duro. Tirare una sfoglia di ca. 4 mm, tagliare a strisce larghe 2 cm e formare dei dadini di ca. 5 mm, schiacciare tra indice e medio e farli scivolare sulla spianatoia in modo da formare la cavità tipica di questa pasta; Condimento: in una padella capiente soffriggere nell'olio la pancetta a dadini e l'aglio, poi aggiungere le vongole già spurgate. Nel frattempo cuocere in abbondante acqua salata i broccoli per 2 minuti, scolarli con schiumarola ed aggiungerli in padella senza buttare l'acqua di cottura; Piatto: cuocere la pasta nella stessa pentola usata per i broccoli. A cottura ultimata saltarla in padella con i broccoli e le vongole per 2 minuti, aggiustare di sale e pepe e servire in piatto piano. Decorare con pomodoro e un ciuffetto di broccolo fritto.

Ristorante Punto Verde C.da M. Tufara, 3 - 82022 Castelfranco in Miscano (BN) - Tel 0824/96.02.95

333/61.78.462

20/30 Euro

lunedì

locale / mediterranea

13 - 15.30 / 20 - 24

vendita prodotti tipici

Nasce nel giugno 1988, gestito da Emma e Lorenzo Scinto, situato nella graziosa, soleggiata e suggestiva località di montagna Monte Tufara, immerso nel verde di un bosco secolare di querce con acqua solfurea. Offre ai suoi clienti un meraviglioso panorama naturale; accogliente ed elegante, si divide in due sale: una tutta in legno di abete anticato (riservata), l'altra grande ed elegante per tutti i tipi di ricevimento. La cucina offre piatti della tradizione locale come la pasta fatta a mano dalla patron Emma, Maria e da mamma Incoronata: cicatielli, ravioli, tagliatelle, capricci del cuoco (elaborazione di pasta ripiena). Sempre alla costante ricerca della genuinità dei prodotti locali, non mancano i piatti particolari dell'esperto chef Lorenzo e le specialità di pesce (gamberoni dello chef, abbracci di alici e gamberi), nonché carni locali come vitello, agnello, piccioni. Si effettuano pranzi per cerimonie, banchetti, rinfreschi e buffet con intagli di verdure (anche a domicilio). Ampio giardino con gazebo, fontana luminosa, parco giochi e parcheggio. Vendita di prodotti tipici come mozzarella, pecorino e specialmente il rinomato "Caciocavallo di Castelfranco", prodotto D.O.P., vanto della zona.

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all'emulsione di piennolo, Spaghetti alla chitarra bottarga e pappa di bufala affumicata al basilico Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 20 minuti/ 10 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 400 gr di spaghetti alla chitarra, 60 gr di olio extravergine d'oliva, 350 gr di pomodorini del Piennolo, 6 gr di sale, 60 gr di bottarga di muggine, 50 gr di basilico, 1 spicchio d'aglio, 300 gr di provola affumicata, prezzemolo q.b., 200 gr di panna.

Vi consiglio di... Il procedimento per la preparazione di questo piatto sarà quasi interamente eseguito a freddo. Frullare o mixare in un contenitore adatto i pomodori, l'aglio, la bottarga ed il prezzemolo, aggiungere il sale e versare a filo metà olio facendo montare il composto. In un altro recipiente preparare la pappa di bufala affumicata mixando la provola, la panna, il basilico e l'olio rimasto ripetendo l'operazione eseguita in precedenza per l'altra salsina. In una pentola con abbondante acqua salata portare a cottura la pasta, scolarla e mantecare con la salsa di pomodorini per pochi secondi a fuoco lento. Servire con la decorazione della pappa di bufala affumcata e, se gradita, dell'altra bottarga grattugiata.

Ristorante Pascalò Via Colombo, 68 - 84019 Marina di Vietri sul Mare (SA) - Tel 089/76.30.62 ristorantepascalo.it

20/30 Euro

mercoledì

regionale / creativa

12 - 15 / 19.30 - 23

piatti per vegetariani e celiaci

Alle porte della "divina costiera", di fronte all’arenile della splendida spiaggia di Vietri sul Mare, in quelle fresche casette che una volta erano abitazioni di pescatori, si trova l'accogliente ristorante, piccolo e riservato. La passione e l’orgoglio delle proprie origini abbinata alla tradizione familiare del proprietario, Pasquale Vitale, che gli amici chiamano appunto Pascalò, propone alla clientela ricette gelosamente tramandate, che sanno sempre superare le aspettative del palato più attento. Si può gustare soprattutto il pesce, freschissimo, che giornalmente viene pescato dalle paranze di Vietri e di Cetara; lo chef suggerisce in ogni occasione i piatti del giorno. Gli antichi piatti della tradizione marinara, rivisitati ed aggiornati alla luce del gusto moderno, vengono proposti con sapiente abilità da Pasquale, che ha appreso l’arte innanzitutto in famiglia ed affinando successivamente la sua maestria durante i numerosi incarichi nei locali italiani ed americani. Alcuni piatti spiegano l’impostazione della cucina di casa: spaghetti alla chitarra con frutti di mare e broccoli, fagottino di melanzane con seppia e crema di peperone, barchetta di spigola con verdure, charlotte di savojardi con mousse di castagne, torta bavarese all’arancia, e altre specialità. I dolci sono un settore molto curato; preparati rigorosamente in casa, tra i più gettonati troviamo: scomposta al limone, cioccolatissimo, torta di ricotta e pere.


Scialatielli ai frutti di mare Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 35 minuti / 10 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 8 persone Pasta: 1 kg di farina grano tenero 00, 3 uova, 350 gr di latte, 1cucchiaio di olio extravergine d'oliva, sale e pepe q.b., basilico tritato q.b.; Condimento: olio extravergine d'oliva q.b., 2 spicchi d'aglio, peperoncino q.b., 1,5 kg di frutti di mare (Cozze, vongole, tartufi di mare), 350 gr di pomodorini freschi.

Vi consiglio di... Pasta: impastare tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenere un composto compatto e allo stesso tempo soffice. Far riposare l'impasto per 15 min ca.; Salsa: in una padella capiente versare un filo d'olio e far rosolare l'aglio ed il peperoncino. Aggiungere i frutti di mare precedentemente puliti e sciacquati, i pomodorini tagliati a metà e fare cuocere per ca. 10 min; Piatto: tirare la pasta e passarla alla trafilatrice (foro numero 4) e tagliarla a strisce di 7 cm di lunghezza. Bollire gli scialatielli in abbondante acqua salata per ca. 7 min e, a cottura avvenuta, saltarla con il condimento in padella e amalgamare il tutto. Il piatto va servito caldo.

Ristorante Pappone Via M. del Cantone, 23 - 80061 Massa Lubrense (NA) - Tel 081/80.81.245 hotelcertosa.com

30/45 Euro

martedì

mediterranea

13 - 15.30 / 19.30 - 22

sala panoramica sul mare

Si trova vicino alla spiaggia, dove gli ospiti dell'hotel hanno a disposizione ombrelloni e lettini, per piacevolissime giornate in riva al mare. La baia di Nerano è incantevole: acqua cristallina, spiaggia di ciottoli e fondali rocciosi, ideale per bagni, snorkeling ed immersioni. Il ristorante dell'hotel, in una cornice naturale, arricchita dalla cucina curata direttamente dai proprietari e dalle signore Luisa e Rosiris, propone piatti tradizionali con profumi e sapori freschissimi della terra e del mare della penisola sorrentina. La specialità è il pesce, sempre freschissimo, proposto crudo per assaporare i mille gusti del mare, grigliato o nella saporitissima zuppa, specialità della casa. Ma la ricetta che ha fatto conoscere il ristorante in tutta Italia, e oltre, è quella degli spaghetti con le zucchine; ortaggi di stagione fritti nell'olio d'oliva, insaporiti con basilico e parmigiano, il tutto amalgamato con caciocavallo. La cantina è all'altezza della cucina e conserva vini D.O.C. tra cui i bianchi di Capri, Costa d'Amalfi e penisola sorrentina, più conosciuto e prestigioso nella versione rossa e frizzante naturale e gli altri importanti vini campani: il Fiano di Avellino D.O.C.G. e Greco di Tufo D.O.C.G., la Falanghina D.O.C. e l'Aglianico D.O.C..

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Tagliatelle al pesto di rucola e spigola Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 15 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone Pasta: 400 gr di tagliatelle all'uovo; Salsa: 80 gr di pinoli, 1 mazzetto di rucola, 1 spicchio d'aglio, 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 100 gr di parmigiano, sale e pepe bianco q.b.; Condimento: 1 spigola di 500600 gr, 1 scalogno, 20 gr di pinoli, 1 bicchierino di brandy, 1 bicchiere di vino bianco, olio extravergine d'oliva q.b., sale e pepe q.b..

Vi consiglio di... Condimento: squamare la spigola, sfilettarla e tagliarla a cubetti. In un pentolino pieno d'acqua fare un fumetto con la testa e la lisca, lasciando sobbollire il tutto e filtrandolo una volta pronto. Tostare leggermente i pinoli in padella con un po' d'olio e metterli da parte. Nella stessa padella fare appassire lo scalogno (aggiungendo olio se serve), aggiungere i cubetti di spigola e, dopo 1 minuto, sfumare con il brandy. Aggiungere infine il vino bianco, lasciare evaporare e terminare la cottura aggiungendo un po' di fumetto; Salsa: mettere in un mixer tutti gli ingredienti con l'aggiunta di qualche mestolino di fumetto e frullare velocemente; Piatto: lessare la pasta al dente, versarla nella padella con la spigola aggiungendo il pesto e saltare velocemente. Servire formando dei nidi di pasta e decorando con i pinoli precedentemente tostati e delle foglioline di rucola.

Ristorante-Pizzeria Lucifero I° Trav. Corso Garibaldi, 6 - 84073 Sapri (SA) - Tel 0973/60.30.33 0973/60.48.25

25/50 Euro

mercoledì

locale / regionale / nazionale

12 - 15 / 19 - 23

saletta privata

Sito nello splendido scenario di mare e monti della costa cilentana sorge la cittadina di Sapri, nel Golfo di Policastro, dove nasce nel 1985 il ristorante. Genesio Torre, titolare, chef e sommelier, insieme alla moglie Angela, la figlia Doris e tutti i collaboratori, danno quotidianamente valore alla loro attività eno-gastronomica, andando alla ricerca di prodotti di qualità, con un occhio particolare ai prodotti del territorio. Ai tanti piatti proposti da Genesio, vi sono altrettanti vini da abbinare. Infatti, vi è un'ampia scelta di vini, regionali, nazionali ed esteri. Il locale è composto da due sale: un'ambiente più grande dov'è possibile fare banchetti e piccole cerimonie (max 100 persone) ed una saletta piccola ed accogliente, che offre un'atmosfera più tranquilla.


Bucatini "Le Macine" Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 20 minuti / 15 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 2 persone 160 gr di bucatini, 50 ml di olio extravergine d'oliva, 4 filetti di alici sott'olio, 1 spicchio d'aglio, 1 peperoncino piccante, 100 gr di mollica di pane, sale q.b.; Salsa: una manciata di foglie di prezzemolo, mollica di 1 panino, 2 acciughe, 10 capperi sgocciolati, 10 granelli di pepe rosa, ½ spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva q.b., un pizzico di pepe nero, aceto di mele q.b..

Vi consiglio di... Versare in una padella l'olio e preparare un soffritto con aglio, acciughe e peperoncino lasciando cuocere il tutto per pochi minuti. Solo alla fine della cottura aggiungere la mollica di pane; Salsa: mettere tutti gli ingredienti nel mixer e frullare fino ad ottenere una salsa omogenea; Piatto: Cuocere i bucatini in abbondante acqua salata per ca. 10 min e scolarli al dente, infine versarli nella padella con il soffritto e mantecare il tutto per altri 5 min. Porzionare i bucatini ed aggiungere la "Salsa Bisanzio" dando colore al piatto che andrà servire ben caldo.

Ristorante Le Macine Via G. Di Vittorio, 13 - 87067 Rossano (CS) - Tel 0983/53.03.37 macali.it

20/40 Euro

lunedì

locale / nazionale

12 – 14 / 19.30 - 23

terrazza / corte per banchetti

Antico caseggiato costruito ai primi del 1700, realizzato su due livelli con ampi spazi ed una struttura a corte aperta. Il ristorante è un ambiente semplice ed elegante al tempo stesso, dove trascorrere piacevoli momenti all'insegna del gusto. Il caseggiato si presta per eventi, ricevimenti, meeting e incontri istituzionali. Sia l'interno che l'esterno godono di ampi spazi tranquilli ed unici nel loro essere. È presente una sala per convegni e una sala per baby party. All'interno vi sono archi integri e ristrutturati risalenti al 1700 e un camino dell'epoca che d'inverno crea un'atmosfera d'altri tempi. Il forno per la pizza è a legna. L'ambizione è trovare l'armonia tra natura e uomo attraverso il cibo, offrendo al cliente la vitalità dei frutti della terra e del mare.

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Secondi...


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Polpi al pomodoro e patate Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta facile Ingredienti per 4 persone 800 gr di polpi, 2 spicchi d'aglio, 500 gr di polpa di pomodoro, 1 bicchiere di Vernaccia, 500 gr di patate, prezzemolo q.b., olio extravergine d'oliva, 6 foglie di alloro, sale q.b.

Vi consiglio di... Pulire i polpi e poi lavarli con cura alcune volte. Batterli un po' di volte affinché diventino più teneri e, successivamente, sbollentarli qualche minuto in acqua salata, scolarli ed asciugarli con un panno pulito. Schiacciare l'aglio e metterlo a dorare nell'olio, aggiungervi i polpi e salare. Lasciare asciugare qualche minuto e versare la Veraccia bagnando bene i polpi. Quando il vino sarà evaporato aggiungere la polpa di pomodoro e lasciare cuocere a fuoco lento. A metà cottura unire le patate tagliate a tocchetti, regolare di sale e lasciar terminare la cottura aggiungendo, quando serve, qualche cucchiaiata d'acqua. In questo passaggio unire le foglie di alloro; aggiungerà un gusto delicato. Poco prima di servire mescolarvi il prezzemolo tritato.

Ristorante La Capinera Via Nazionale, 80 - 09040 San Vito (CA) - Tel 070/99.27.120 349/53.73.527

10/30 Euro

aperto tutti i giorni

locale / regionale

12 - 15 / 19 - 23.30

cortile / sala esterna

È un piccolo ed accogliente ristorante con annesse camere che si trova nel piccolo centro abitato di San Vito, nel cuore del Sarrabus, sulla costa sud orientale della Sardegna. Ricavato dalla ristrutturazione di un antica abitazione, l'ambiente è rustico ma colorato come quello delle abitazioni sarde di qualche decennio fa. La cucina propone menu del giorno in base ai prodotti che la stagione offre o al pesce di giornata pescato. Il ristorante propone così piatti semplici, ma gustosi, della tradizione sarda: le carni di allevamento locale come agnello, capra e porchetto, cucinate in umido o allo spiedo, ma anche il pesce, proposto in grandi varietà di carpacci, marinate, scabecci, grigliato o abbinato alle paste come fregola o malloredus. Il locale si compone di una sala interna, di un cortile lastricato molto apprezzato in estate e di una saletta esterna molto caratteristica, in quanto ricavata da un vecchio magazzino costruito con i mattoni di fango e paglia come in uso anticamente. I vini proposti sono quelli delle migliori cantine sarde, ma soprattutto i genuini vini caserecci di produzione locale. Il tutto per un'atmosfera cordiale e piacevole che invoglia a tornare.


dei Nebrodi in Filetto di maiale crosta di pistacchio di Bronte Cosa vi serve...

Tempo di preparazione e cottura 10 minuti / 20 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 4 persone 600 gr di filetto di maiale dei Nebrodi, 150 gr di pistacchio di Bronte macinato, olio extravergine d'oliva q.b., 1 pizzico di sale.

Vi consiglio di... Tagliare il filetto di maiale e disporre in una padella da forno con un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva. Preparare l'impasto per la crosta amalgamando il macinato di pistacchio, un pizzico di sale ed olio extravergine d'oliva fino a rendere il tutto omogeneo. Disporre l'impasto su ogni fetta di filetto ed infornare a 200° per 15 min ca.; servire ancora caldo.

Ristorante Fuori Orario Via G. Gattuso, 41 - 93100 Caltanissetta - Tel 347/92.80.209 338/10.01.091

15/35 Euro

sabato a pranzo

mediterranea

12.30 - 15 / 19.30 - 23.30

terrazza estiva / serate a tema

Ubicato nel centro storico di Caltanissetta, il ristorante presenta una sala sobria ed elegante con una raffinata cucina tosco-mediterranea che lo chef prepara con cura, fantasia e dedizione. Offre un'ampia possibilità di scelta di piatti giornalieri e la tranquillità di un menu “ad hoc”, spaziando tra antipasti, primi e secondi di carne o pesce. Inoltre, la cantina offre una vasta scelta di vini siciliani assieme ai più rappresentativi vini nazionali. La cena si conclude con vari tipi di dessert e distillati. È sicuramente il luogo ideale per una serata con amici, ma attento soprattutto alle occasioni romantiche a lume di candela oppure ai pranzo di lavoro.

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Coniglio a stimpirata Cosa vi serve... Tempo di preparazione e cottura 30 minuti / 30 minuti Livello di difficoltà ricetta medio Ingredienti per 6 persone 1 coniglio, 2 patate, 2 carote, 2 coste di sedano, 1 manciata di capperi, olive in salamoia, 1 peperone giallo, 1 peperone rosso, 1 spicchio d'aglio, olio extravergine d'oliva ed aceto di vino q.b., sale q.b..

Vi consiglio di... Tagliare il coniglio a pezzetti, lavare abbondantemente con acqua fresca e sbollentarlo in acqua salata. Prendere i peperoni e lavarli accuratamente, asciugarli e tagliarli a pezzetti medi. Schiacciare le olive e togliere il nocciolo. Pelare le patate e tagliarle a dadini oltre tagliare le carote ed il sedano a listarelle. Successivamente soffriggere il coniglio e tutti gli altri ingredienti in un filo d'olio con lo spicchio d'aglio per alcuni minuti. A cottura ultimata mescolare il tutto ed aggiungere un po’ d'olio, i capperi e spruzzare con un po’ di aceto.

Ristorante Il Girasole Via Mercé, 63 - 97015 Modica (RG) - Tel 0932/94.35.32

trattoriailgirasole.com

15/22 Euro

mercoledì / domenica a cena

locale

12 - 14 / 20 - 22

N.D.

Nel 2007, dietro al santuario della Madonna delle Grazie ed accanto al Museo Etnografico nasce la Trattoria, con veduta sul centro storico di Modica bassa. Offre con genuinità e tradizione le tipiche portate modicane; la cucina è una ricercata interpretazione delle tradizioni modicane che va ad esaltare la genuinità e la qualità delle materie prime, esaltandone i profumi, la freschezza e la fragranza. Si ha l'occasione di gustare inconsueti piatti di ieri rivisitati e rielaborati secondo i vari prodotti che la natura offre con l'alternarsi delle stagioni, che sorprendono per la semplicità e l'armonia dei sapori oramai dimenticati. Ciò è indice della genuinità e della freschezza degli ingredienti che con cura vengono scelti personalmente dai giovani proprietari che poi cucinano con maestria in modo da garantire l'originalità dei sapori e le tradizionali ricette della contea modicana. La lista dei vini raccoglie alcune etichette delle produzioni regionali. Si accettano carte di credito e bancomat. La domenica ed i festivi il menu è fisso (antipasto, assaggi di 3 primi ed assaggi di 3 secondi, contorno, dessert, acqua, vino locale, caffè o amaro), mentre in settimana è "alla carta".




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