Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/Milano
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E ZIN GA MA
ENGLISH ABSTRACT
SURGELATI
LA RIVISTA ITALIANA DEGLI ALIMENTI SURGELATI PER GD - GDO - DA - DISCOUNT - DOOR TO DOOR GROSSISTI - CONCESSIONARI - HORECA - DEPOSITI - DISTRIBUTORI - FREEZER CENTER - AGENTI
MARZO/APRILE ANNO 23 - N° 2/17
SURGELATI sommario Attualità L’inglese nelle aziende italiane: punteggio mediocre
7
Pur puntando molto sull'esportazione, le aziende italiane sembrano masticare poco l'inglese. Neppure il settore alimentare brilla, a parte alcune eccezioni
Consumi: cresce la fiducia ma l’indice è ancora tra i più bassi
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I dati dell'economia reale confermano il miglioramento delle aspettative degli italiani in relazione al futuro
Cover Story L'eccellenza in tavola
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Tradizione e rivisitazione, strategie e risposte vincenti a specifiche richieste di mercato, alta qualità e contatto costante con il consumatore
Marzo/Aprile 2017
Inchiesta Per una nuova cultura del Food
18
Un ottimo 2016 e un promettente 2017 per un segmento che sa giostrarsi tra tradizione e innovazione su tutti i canali di vendita, anche fuori dai confini nazionali
Distribuzione Il surgelato inizia bene l’anno
37
Coop Italia: referenze premium, prodotti tipici e specialità salutistiche le novità del 2016; pizze, secondi piatti e gelati di soia quelle del 2017
Prospettive di sviluppo in Sardegna MD: nuovo centro logistico in provincia di Nuoro per servire fino a 200 punti vendita nell’isola, aumentando di oltre il 50% la capacità distributiva del Gruppo
40 Gli indirizzi
delle aziende citate sono a pagina 66 Marzo/Aprile 2017 - Numero 2 - 5
sommario
Inserzionisti
Novità 45
Erica: le erbe raccolte per i sapori di una volta
47
Fresystem-Cupiello: la tentazione è servita
Ciclo Freddo Il packaging contro lo spreco
56
La consegna solidale del surgelato
59
I banchi frigoriferi ecologici
62
SOCIETA’ EDITRICE
• Martinucci
• Aviko
• Mondelli Group
• Canuti
• Napoli Uno
• Cgm
• Olimpia
• Co.Ma.Co
• Pasta Dante
• Cupiello
• Polo Gelati
• Depur Padana Acque
• Rimini Fiera
• Dolciaria Acquaviva
• Rispo
• Fiera Milano
• S.L. Freddo
• Funghi della Valtaro
• Surgital
• Ham
• Svat
• Jiexu Trading
• Trend Food Gourmet
• L’Ascolana
• Unas
• Lutosa Italia
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Traduzioni: Laura Loi Videoimpaginazione Grafica: Fabrizio Filippini (grafica@pubblindustria.com) Registrazione Tribunale di Pisa N° 16 del 26/6/89 Iscrizione R.O.C. n° 12077 del 13/11/2004
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SURGELATI attualità
L'inglese nelle aziende italiane: punteggio mediocre Che gli italiani e la lingua inglese non vadano proprio d'accordo non è, purtroppo, un luogo comune e che questo non valga solo per gli studenti svogliati, ma anche per i manager delle aziende è un dato ancor più preoccupante, per un Paese come il nostro che dovrebbe guardare all'export come importante mercato di sbocco. Secondo il report EF EPI-c che valuta la conoscenza dell’inglese nella forza lavoro di 40 Paesi nel mondo ed è stato diffuso da EF Corporate Solutions, il nostro Paese si trova a metà della graduatoria, al 20° posto, con un indice di conoscenza dell’inglese di livello intermedio, grazie al punteggio di 58,61. Pur avendo registrato un aumento del 7,92% degli investimenti nella formazione linguistica, il nostro Paese ha perso 5 posizioni dal 2014, evidenziando come i risultati non siano all'altezza degli investimenti in formazione realizzati. Per fare un paragone, i Paesi Bassi guidano la classifica con un punteggio di 73,83. Seguono a poca distanza i Paesi Scandina vi: Danimarca (72,04), Svezia (71,71), Norvegia (71,27) e Finlandia (69,18), poi, uscendo dall'Europa, Filippine (67,38) ed Emirati Arabi Uniti (66,10). Quello che stupisce, ma questo vale in generale per tutti Paesi, è che i dirigenti hanno mediamente un livello di conoscenza del-
Pur puntando molto sull'esportazione, le aziende italiane sembrano masticare poco l'inglese. Neppure il settore alimentare brilla, a parte alcune eccezioni
La conoscenza aziendale dell'inglese nel mondo
l'inglese inferiore a quello dei loro sottoposti: il middle management è il livello di inquadramento che ha le migliori competenze. Ci si aspetta quindi che la prossima generazione di dirigenti vanti una conoscenza d’inglese in generale più elevata rispetto ai predecessori.
La conoscenza cresce nel Food & Bev Fortunatamente, sempre a livello mondiale, il settore Food & Beverage è tra quelli meglio messi. Con un punteggio di 57,19 è preceduto solo da Consulenza e servizi professionali (59,97) e Ingegneria
(57,50). Proprio l'industria alimentare è stata il comparto che più ha investito in formazione linguistica, incrementando notevolmente il proprio punteggio: era 46,84 nel 2014. “Il Food & Beverage dichiara Cristina Sarnacchiaro, Country Manager Italy di EF Corporate Solutions - è, tra tutte le Industry analizzate, quella che ha registrato il maggior incremento di competenza linguistica tra il 2014 e il 2016, raggiungendo un +22%. Tuttavia, questo aumento non basta per rendere le nostre aziende competitive sul mercato internazionale. Con un focus maggiore sull’Italia, infatti, appare evidente come le potenzialità di questo settore, considerato un punto di riferimento nel mondo, non siano state sfruttate appieno. Dopo tutto, l’Alimentare è una delle eccellenze italiane nel mondo, ed ha una padronanza dell’inglese di così debole livello può compromettere il successo delle aziende che vogliono aprirsi all’internazionalizzazione”. Lo studio, infatti, rileva significative differenze all’interno dei reparti intraziendali. Nello specifico, a livello mondiale, l’industria alimentare, ad eccezione delle esportazioni, rimane focalizzata a livello locale. Ne risultano punteggi in inglese modesti, relegati nella fascia più bassa del livello incontinua a pag. 8
Marzo/Aprile 2017 - Numero 2 - 7
attualità
Inglese nella forza lavoro e trasparenza governativa
Competenza in inglese della forza lavoro per settore
nalità è infatti necessario investire prima nella formazione linguistica dei lavoratori. Sarebbe interessante capire a
che punto si trova l'industria dei surgelati, che aspira a muoversi in ambiti internazionali, in questa classifica.
Inquadramento e settore
continua da pag. 7
termedio. In a g giunta, la competenza linguistica del personale commerciale è risultata essere di livello A2, registrando un dato allarmante: questa scarsa padronanza della lingua può infatti rivelarsi una minaccia per quelle imprese che decidono di affacciarsi sul mercato estero. Dall’altro lato invece lo staff dei reparti HR, Amministrazione e Contabilità risulta avere una conoscenza dell’inglese intermedio-bassa, mentre è il personale degli uffici Marketing e PR a registrare
prestazioni migliori con un livello di competenza linguistica superiore. In tal senso, l’English Margin Report di EF, associato a questa ricerca, mostra come l’88% dei clienti sia disposto a pagare un extra alle aziende con una padronanza dell’inglese migliore, mentre l’81% prenderebbe in considerazione la possibilità di scartare partner con una scarsa padronanza dell’inglese. Nel caso dell’Italia, il basso livello di competenza linguistica si riflette inevitabilmente anche sulla percezione delle nostre imprese all’estero: per puntare all’internazio-
8 - Numero 2 - Marzo/Aprile 2017
attualità
Consumi: cresce la fiducia ma l’indice è ancora tra i più bassi Nel quarto trimestre 2016 l’indice di fiducia degli italiani risulta in crescita di un punto rispetto al trimestre precedente (58 punti vs 57) ma rallenta rispetto allo stesso periodo del 2015, quando si attestava a quota 61, il picco più alto mai raggiunto dal nostro Paese dal 2010. Comunque, l’indice si mantiene ben al di sopra dei livelli di guardia. Durante la crisi, infatti, si era toccata la soglia minima dei 39 punti (quarto trimestre 2012). I dati emergono dalla Global Consumer Confidence Survey di Nielsen effettuata su un campione di 30.000 individui in 63 Paesi, tra i quali l’Italia. “Dall’ultima edizione della Survey di Nielsen sull’indice di fiducia dei consumatori, a livello globale e italiano – ha dichiarato l’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia – emergono segnali, seppure non eclatanti, tuttavia evidenti, di inversione del ciclo congiunturale. L’indice di fiducia tiene, anzi è in lieve crescita, la propensione ai consumi si configura in aumento, la tendenza al risparmio, seppure ancora consistente, ha imboccato la via del decremento. Un italiano su quattro ritiene che la propria posizione economica sia in miglioramento. Tali indicazioni, che vengono evidenziate nello studio, si possono leggere a n c h e d a l p u n to d i v i s t a
I dati dell'economia reale confermano il miglioramento delle aspettative degli italiani in relazione al futuro
dell’economia reale. Ci riferiamo, per esempio all’incremento dell’eCommerce, al rialzo delle vendite dei prodotti premium, al miglioramento, seppure timido, del mercato del lavoro, all’aumento costante delle immatricolazione di nuovi veicoli, all’inversione dell’indice dei prezzi non più in contesto deflattivo. La sfida che quindi ci si pone è quella di investire in tutte quelle risposte che siano all’altezza delle attese del consumatore. Colpire i sensi, imprimere nei ri-
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cordi le offerte, offrire la possibilità di interagire costituiscono i passi per incrementare l’esperienza di valore che viene richiesta oggi da chi si accinge a perfezionare l’acquisto. La moltiplicazione dei touchpoint risulta un elemento fondamentale nel rapporto domanda/offerta. In sintesi crediamo che sostenere la ripresa della domanda sia il primo compito che dobbiamo aff rontare all’interno del presente quadro congiunturale, senza farci scappare l’occasione forni-
ta da uno scenario socio-economico in lenta ma costante risalita”. Il dato italiano della fiducia dei consumatori resta comunque inferiore alla media europea (81 punti), trainato dalle performance di Germania (101) e Regno Unito che, nonostante la Brexit, detiene il primato nel Vecchio Continente (102). Rimane alto il gap che ci divide anche dalla Francia (66 punti) e dalla Spagna (86) e l’unico Paese con un livello di fiducia più basso del nostro resta la Grecia (53). Segnali più positivi provengono invece dalla misurazione della propensione al consumo. Un italiano su cinque (19%) dichiara che quello presente è il momento giusto per fare acquisti, sulla base di una valutazione positiva dello stato della propria situazione finanziaria. Infatti, ben il 25% è dell’idea che quest’ultima migliorerà entro dodici mesi. Questo risultato si configura sensibilmente in crescita sia su base tendenziale (+2 punti) che congiunturale (+6 punti). Rimane, d’altra parte, ancora molto consistente la percentuale di quanti pensano che il risparmio sia la migliore collocazione del denaro dopo le spese essenziali (39%), in calo di 3 punti rispetto allo scorso anno (42%) ma in linea con il terzo trimestre 2016.
attualità
Servizio, salute, informazione: ecco i driver per gli acquisti alimentari in Italia Gli Italiani hanno ricominciato a spendere in cibo e il prezzo non è più la prima variabile di spesa Italiani, popolo di formichine: dall'inizio della crisi abbiamo accumulato 133 miliardi di euro di cash cautelativo. La spesa alimentare, drasticamente segnata dalla crisi, ha però ripreso a crescere, raggiungendo il 14,3% sul totale dei consumi delle famiglie, una quota significativamente superiore alla media dei principali Paesi europei (11,4%). È quanto emerge dalla ricerca <<Il futuro dell'alimentazione: tra stili di vita contemporanei e nuovi modelli>>, realizzata dal Censis per Nestlé Italiana. Il cibo torna centrale: oltre il 91% degli italiani si dichiara interessato a questo settore. Diversamente da quanto accade nel resto del mondo, a guidare la spesa del consumatore italiano non è il prezzo ma fattori qualitativi come trasparenza delle informazioni (94,4%), funzionalità (88,4%), salute (84,6%), eticità (83,5%). A questi si aggiunge l'italianità, valore per il quale il consumatore è disposto a pagare qualcosa in più (85,5%), in linea con un fenomeno globale di domanda di italian food che dal 2010 al 2015 è cresciuto nel mondo del 36,5%. La combinazione di questi fattori è totalmente soggettiva e pragmatica e genera perciò una pluralità di scelte e un mix di soluzioni e canali: cibo pronto e semipronto (utilizzato da oltre 31 milioni di italiani), cibi salutisti (26 milioni), take-away acquistato on line (19,4 milioni), alimenti e bibite nei distri-
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butori automatici (25,3 milioni).
La rete è il luogo dove informarsi (lo fa il 57% dei consu-
matori, percentuale che sale al 74,2% nel caso dei Millennial), meno dove fare acquisti, sebbene la tendenza complessiva sia in crescita. Altro fattore guida è la marca: il 67,3% è disposto a pagare di più per i prodotti della marca di fiducia. continua a pag. 12
attualità
Il freddo è amico dei surgelati. Se ne è accorta IRI, analizzando per italiani.coop le vendite del mese di gennaio e confrontandole con quelle dello stesso periodo d e i d u e a n n i p r e ce d e n t i . L'abbassamento delle temperature, che ha tenuto gli italiani più spesso in casa, ha anche modificato le abitudini di acquisto, spostando i consumi dai prodotti freschi e freschissimi a quelli a lunga conservazione. Tra i segmenti in crescita figurano anche le verdure surgelate e il pesce surgelato, che hanno fatto s e g n a r e r i s p e t t i v a m e n te +14% e + 11%, rispetto allo stesso periodo nel 2015 e 2016. Allargando lo sguardo all'anno che verrà, IRI si attende una crescita lieve dei consumi (+0,9% a volume e + 0,5%
Scendono le temperature, salgono i surgelati IRI • Un'indagine per italiani.coop individua nell'aumento delle vendite di verdure e pesce surgelati uno dei trend significativi di questo inizio anno
continua da pag. 11
<<È interessante notare - commenta Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis - come, più si ampliano offerta e canali, e più la marca assuma un ruolo di guida e di garanzia: gli italiani, compresi i Millennial, sono disposti a pagare di più per il prodotto di marca, soprattutto quando comprano alimenti salutistici (71,1%), cibi pronti o semipronti (69,6%), prodotti nei distributori automatici (71,3%). E anche quando ordinano cibo cucinato a domicilio, dove quindi la marca è il ristorante o la piattaforma di acquisto>>. Nuovi investimenti per Nestlé In uno scenario in così rapida evoluzione, dove soluzioni e
canali si stratificano e convivono e dove i trend oggi attribuibili prevalentemente ai Millennial possono rapidamente consolidarsi, la filiera alimentare non può certo attestarsi su vecchi modelli. «La ricerca Censis fotografa in maniera chiara la complessità di quello che sta accadendo oggi, in un mercato che risponde
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ancora a logiche consolidate ma vede affermarsi contemporaneamente fenomeni del tutto nuovi» ha spiegato Massimo Ferro, Direttore Corporate Strategy di Nestlé in Italia. <<Nuovi modelli organizzativi, ad esempio, a servizio della multicanalità, dove il ruolo della marca è inevitabilmente destinato a cambiare. Ma anche
a valore per il Largo consumo confezionato) sia per quanto concerne la spesa sia per quanto concerne i volumi acquistati, a causa di un rialzo generalizzato dei prezzi. Infatti, l’evoluzione del contesto economico e politico internazionale indica l’avvento di una nuova fase inflazionistica che si ripercuoterà anche sui mercati di largo consumo. Si ipotizza un clima sociale relativamente più disteso rispetto al 2016, con un effetto positivo sulla fiducia dei consumatori: tuttavia la mancanza di una spinta significativa dall’economia reale ne attenuerà in gran parte i benefici. Infine l’ipotesi di un clima estivo nella norma consente di prevedere un rimbalzo positivo per la domanda delle categorie stagionali.
nuovi prodotti, in linea con l'evoluzione del gusto e delle necessità, e nuove tecnologie produttive. Stiamo assistendo a cambiamenti molto veloci e la sfida sarà saper rispondere in modo adeguato alle mutevoli richieste dei consumatori. La ricerca evidenzia poi l'importanza che l'italianità riveste nelle scelte alimentari; con orgoglio possiamo dire che Nestlé Italiana sta già puntando con forza alle eccellenze del Made in Italy. La nostra prossima sfida sarà fare dello stabilimento Buitoni di Benevento un hub internazionale dedicato allo sviluppo di competenze e alla produzione della pizza. Tutto questo è possibile grazie ad un piano industriale fatto di innovazione tecnologica, investimenti, una visione di lungo periodo e un team agile e preparato che possa realizzarlo>>.
SURGELATI panorama aziende
Vis Industrie Alimentari, azienda italiana specializzata nella produzione di alimenti surgelati e refrigerati, ha annunciato l’acquisizione del 100% delle quote dell’azienda trevigiana Salmon Club, espandendo l’offerta al mercato dei prodotti senza glutine e a nuove referenze di prodotto. <<Siamo molto soddisfatti dell’acquisizione di Salmon Club – commenta Gabriele Virgili, presidente di VIS Alimentari - Salmon Club è un’azienda con un consolidato know-how nella produzione di prodotti gluten-free ed un sistema produttivo che segue tutto il ciclo di vita del pesce. Questa operazione è per noi un importante passo avanti verso il nostro obiettivo di strutturare un’offerta sempre più completa, per essere sempre più competitivi anche a livello internazionale>>. Continua Alessandro NardiDei, nuovo amministratore delegato di Salmon Club e già AD di VIS Alimentari: <<Abbiamo iniziato a valutare l’ac-
VIS acquisisce Salmon Club Una importante operazione aziendale per strutturare un’offerta sempre più completa, ed essere sempre più competitivi anche a livello internazionale quisizione di Salmon Club nel corso del 2016, a seguito di un incontro con i Fondatori dell’Azienda, Enzo Pesce e Adolfo Fuselli. Insieme, abbiamo fatto un percorso che ci ha permesso di mantenere inalterata tutta la struttura organizzativa della società (compreso marchio e referenze). Così, dopo 20 anni di storia e di successo, i Fondatori hanno passato il testimone a VIS, che punterà sulle sinergie del gruppo e sulla consolidata esperienza nella catena del freddo e nella relativa supplay chain, affidata al consigliere delegato Marco Cinti. A livello strategico, sarà di fondamentale importanza la certificazione di Salmon Club Gluten-free sulla quale VIS punterà in modo significativo per le nuove politiche com-
merciali>>. Le due società daranno vita a un importante polo italiano del settore, con l'obiettivo di una continua espansione, non escludendo altre future acquisizioni nell'industria del freddo. A oggi VIS annovera tra i clienti realtà leader della grande distribuzione e dell'industria alimentare quali Coop, Conad, Esselunga, Il Gigante, Auchan, Carrefour, sigma, Mc Donalds, Grandi Salumifici Italiani-Casa Modena. VIS nasce dall’intuizione imprenditoriale della Famiglia Virgili di Ancona. Una storia di ricerca di qualità per le materie prime che parte dal cuore dell’Adriatico e che da oltre trent’anni fornisce la grande distribuzione di prodotti ittici, formaggi panati, verdu-
Gabriele Virgili presidente Vis e Salmon Club
re pastellate e primi piatti in regime di freddo nel comparto dei prodotti conser vati (surgelati e refrigerati). Oggi l’Azienda è una realtà consolidata nel suo mercato di riferimento con un fatturato 2016 di 25 milioni e un budget 2017 di 32 milioni di euro, 110 addetti e quattro sedi in Italia: lo stabilimento di Noale (VE), attivo dal 1978, (con una superficie totale di 43.000 mq per la produzione, celle di conservazione, stoccaggio, amministrazione e servizi); lo stabilimento di Controguerra (TE), specializzato nei prodotti ittici al naturale confezionati in skin, sottovuoto e in busta; la Piattaforma di Ancona, all’interno del porto, punto frontaliero per tutte le merci alimentari in transito, con 2000 posti pallet. Oggi si aggiunge anche lo stabilimento di Salmon Club di Treviso, grazie all’acquisizione di una realtà che si è distinta soprattutto per l’attenzione ai prodotti senza glutine, piatti pronti, ricettati e da microoonde, dimostrando di sapersi adattare alle esigenze dei consumatori moderni.
Marzo/Aprile 2017 - Numero 2 - 13
panorama aziende
La pesca è sostenibile con i prodotti a marchio MSC Findus Italia, parte del gruppo Nomad Foods Europe e leader in Italia nel mercato dei surgelati, e Marine Stewardship Council (MSC – Pesca Sostenibile), la più importante organizzazione al mondo in tema di pesca sostenibile, hanno presentato recentemente, durante un incontro svoltosi presso l’Acquario Civico di Milano, le loro attività congiunte per contribuire a garantire una pesca responsabile per il futuro degli oceani. Con questa iniziativa, Findus conferma il suo continuo impegno per la sostenibilità, attestandosi come prima grande azienda di marca sul mercato italiano ad introdurre sui propri prodotti di pesce il marchio blu di pesca sostenibile e certificata MSC. La pesca sostenibile e certificata MSC si fonda su tre principi:
FINDUS • Una certificazione importante che dimostra tutto l’impegno di un leader di mercato che non solo innova ma che si preoccupa per la salute ed il benessere del pianeta 1) La pesca deve lasciare in mare abbastanza pesci per permettere loro di riprodursi e l’attività di pesca possa così proseguire nel tempo; 2) La pesca deve essere effettuata in modo da minimizzare il suo impatto, consentendo alla flora e alla fauna marina di prosperare; 3) La pesca deve essere gestita dalle aziende in modo responsabile e nel rispetto delle leggi vigenti. A partire dalla fine di marzo, Findus ha cominciato ad introdurre sul mercato italiano le nuove confezioni con il
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marchio blu di pesca sostenibile e certificata MSC, che consentirà al consumatore di orientarsi meglio nelle scelte di acquisto e fare quindi una scelta responsabile quando vuole acquistare prodotti di pesce. Il marchio blu di pesca sostenibile e certificata MSC sarà accompagnato sui prodotti principali delle gamme Findus (Fiori di Merluzzo e Fiori di Nasello) e Capitan Findus (Bastoncini di Merluzzo) dal messaggio “Insieme per il Futuro degli Oceani”, un invito affinché ognuno faccia la pro-
pria parte per garantire agli oceani un futuro. Con l’introduzione del marchio blu di pesca sostenibile e certificata MSC, Findus contribuirà a trasformare il mercato italiano del pesce surgelato: per effetto della scelta operata da Findus, infatti, oltre il 25% dei volumi dell’intero mercato sarà certificato secondo gli standard di pesca sostenibile MSC già nel 2017. Francesca Oppia, Program Director MSC Italia, ha dichiarato: <<In Italia la scelta di Findus rappresenta un momento molto importante per la sostenibilità in un mercato ancora immaturo. Il Leader di mercato può e deve essere il motore propulsore del cambiamento, da una parte informando ed educando i consumatori e dall’altra stimolando le altre aziende del settore a spingersi verso
panorama aziende
alti standard di sostenibilità>>. Francesco Fattori, amministratore delegato Findus Italia, ha aggiunto: <<Sono estremamente orgoglioso che Findus abbia compiuto questo importante passo e spero possa essere uno stimolo per tutta la filiera ittica. Essere Leader significa anche assumersene la responsabilità e come azienda leader del mercato alimentare Findus ha il dovere di garantire ai propri consumatori prodotti nutrienti e di alta qualità, utilizzando in maniera responsabile le risorse a nostra disposizione>>. La certificazione MSC è un ulteriore passaggio di un percorso intrapreso da Findus fin dall’inizio della sua storia ed è parte integrante di “Forever
Food Together”, il programma di sostenibilità del gruppo Nomad Foods Europe. Il programma prevede 3 obiettivi fondamentali: Lavorare per ottimizzare al massimo le risorse alimentari, così che i consumatori abbiano sempre a disposizione alimenti nutrienti; Creare innovazione per aiuta-
re i consumatori a compiere corrette scelte alimentari; Lavorare per garantire che i prodotti siano approvvigionati e preparati in maniera responsabile. Findus è stata infatti una pioniera della sostenibilità in Italia ed ha continuato nel corso degli anni ad essere in prima linea nello sviluppo di standard globali per
la sicurezza alimentare e la tracciabilità dell’intera filiera. Lavorando fianco a fianco con agricoltori, allevatori e pescatori, Findus da sempre mette in atto controlli rigorosi per identificare con esattezza la provenienza delle materie prime utilizzate ed essere sicura di potersi affidare a produzioni responsabili.
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SURGELATI cover story
L'eccellenza in tavola RISPO • Tradizione e rivisitazione, strategie e risposte vincenti a specifiche richieste di mercato, alta qualità e contatto costante con il consumatore Tradizione culinaria in grado di soddisfare le moderne abitudini alimentari e la costante proposta di gustose novità sono la chiave del successo di Rispo, a cui si aggiunge l’alta efficienza del sito industriale moderno e tecnologicamente avanzato. Ma per saperne di più Surgelati Magazine ha rivolto qualche domanda alla dirigenza aziendale. 1) Tradizione e rivisitazione: Rispo è stata la prima azienda a fare conoscere ed apprezzare la tradizione mediterranea al mercato. Quanto il mercato è stato influenzato dalla vs presenza e quanto vi ha influenzato nella ricerca di novità di prodotto? E’ ormai nota la mission aziendale Rispo: catturare le nuove tendenze del mercato e soddisfare le moderne abitudini alimentari nel rispetto di tutte le caratteristiche della preparazione casalinga e della tradizione mediterranea. La nostra storia nasce dall’idea di ricercare nella cucina tradizionale ricette da adattare ad un processo di produzione industriale senza però rinunciare al gusto e alla bontà che le caratterizza. Tale orientamento ha portato alla realizzazione di prodotti di alta qualità, pronti in pochi minuti, che donano al consumatore il gusto e la genuinità del cibo fatto in casa. Ma fondamentale è anche l’innovazione di prodotto, da sempre filo conduttore della gestione aziendale; il ns. laboratorio di R&S è costantemente impegnato nello studio di prodotti in grado di creare nuovi mercati, proponendo soluzioni su misura per le esigenze e i bisogni del cliente. 2) Con la linea Passione Pronta avete approcciato il settore retail. Questa strategia è la conseguenza di richieste specifiche dei buyer della distribuzione o di vostre indagini di mercato sull’evolvere dei consumi? Sicuramente la realizzazione di una linea appositamente dedicata al settore retail è stata influenzata dalle indagini di mercato sull’evoluzione dei consumi: oggi conduciamo tutti uno stile di vita frenetico e il tempo a disposizione per la preparazione dei pasti è limitato; ciò determina la richiesta di prodotti confezionati pronti in poco tempo ma che mantengano le caratteristiche di un piatto appena cotto. La linea Passione Pronta Rispo è stata creata in modo da rispondere a tre requisiti chiave: appetitosità, varietà e velocità; le confezioni dedicate da 500 e 250 g puntano ad entrare nelle “case dei consumatori finali” con piccole quantità ma grande qualità.
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Anelli di cipolla pastellati
3) La successiva linea Passione Pronta Vegetariana è un naturale ampliamento di gamma o una vera e propria risposta a richieste specifiche del mercato? Negli ultimi anni si è riscontrato un cambio di mentalità dei consumatori che vedono il cibo come fonte di benessere e si approcciano alla propria alimentazione in modo più selettivo, con un crescente interesse verso i prodotti salutistici. Oggi il cliente è più consapevole e più attento alla qualità degli alimenti. Inoltre, la crescita sostanziale del numero di vegetariani è stata per noi un input a proporre delle referenze con plus nutrizionali e ci ha portato al lancio della linea Passione Pronta Vegetariana: 5 specialità completamente vegetariane, realizzate con ingredienti appositamente selezionati, e tutte in versione prontoforno. Bastano pochi minuti per portare in tavola dei piatti gustosi e versatili che si sposano perfettamente con qualsiasi tipo di cucina e di stile alimentare. 4) Come stanno rispondendo i consumatori a queste nuove linee retail? Entrambe le linee stanno registrando un notevole successo in termini di gradimento: numerosi, infatti, i consensi dei consumatori finali che per le loro occasioni conviviali sono alla ricerca di prodotti ideali per preparare velocemente invitanti stuzzichini che conservano inalterata la bontà e la fragranza del prodotto appena fritto.
cover story
ni che colpiscono al primo sguardo i consumatori, attirandone l’attenzione, ed esaltano il prodotto e le sue peculiarità, quasi come avere tra le mani il prodotto caldo e fragrante, senza però trascurare gli aspetti tecnici. Oggi, come già accennato, il cliente è più attento alla qualità degli alimenti ed a ciò che “mette nel carrello”, quindi, molteplici sono le informazioni da noi fornite circa gli ingredienti utilizzati, le modalità ed i tempi di preparazione, i valori nutrizionali, le informazioni relative agli allergeni contenuti.
Bocconcini panati di Mozzarella di Bufala Campana DOP
5) La grande attenzione di Rispo per il consumatore è testimoniata dai tanti eventi in store e in manifestazioni sia a carattere locale che internazionale, oltre che dal dialogo virtuale tramite il vs sito internet (ad esempio, compilazione del form “inviaci la tua ricetta”). Che ritorno vi dà questo tipo di attività da parte del consumatore finale? Siamo particolarmente “presi” da un intenso programma di attività promozionali con degustazioni da svolgersi presso i singoli distributori e i vari punti vendita della GDO. Tali attività hanno l’obiettivo di dare maggiore visibilità al prodotto, al marchio e raggiungere direttamente l’operatore di settore nonché il consumatore finale. A supporto delle stesse sono stati realizzati dei desk personalizzati che, consentendo di ricreare nei PV dei corner “Rispo” funzionali ed accattivanti, rappresentano una forma di pubblicità di notevole impatto visivo. Non meno rilevanti sono gli appuntamenti fieristici nazionali ed internazionali. Essi, infatti, si confermano uno strumento fondamentale nella strategia di marketing dell’azienda: prestigiose vetrine volte ad affermare l’azienda e ad accrescere la riconoscibilità del marchio e dei prodotti Rispo. Inoltre, la nostra attenzione al consumatore finale trova conferma anche nella comunicazione interattiva con lo stesso garantita non solo da sezioni dedicate del nostro sito ma anche dalla presenza sui social. Attraverso il contatto virtuale, infatti, i consumatori hanno la facoltà di partecipare e interagire attivamente e in tempo reale con l’azienda. Ciò ci consente da un lato di veicolare i messaggi pubblicitari relativi ai nostri prodotti e dall’altro di costruire una community interattiva e fidelizzata al brand. 6) Lista ingredienti, tabella dei valori nutrizionali, ricette, indicazioni per la cottura, ecc. Quanto, secondo voi, stimolano all’acquisto le giuste informazioni e quanto invece incide il packaging? La grafica del packaging e le giuste informazioni vanno di pari passo. Rispo mira continuamente a un’opportuna differenziazione del prodotto sul mercato puntando su confezio-
7) Sul fronte delle novità di prodotto, cosa “bolle in pentola” in casa Rispo? Gustosissime, genuine, accattivanti sono le novità 2017 firmate Rispo che già vantano la piena approvazione e il gradimento dei consumatori. Tra queste spiccano i “Bocconcini panati di mozzarella di bufala campana DOP”, prodotto di eccellenza realizzato esclusivamente in versione prontoforno, con ingredienti selezionati e con mozzarella di bufala campana DOP, piatto ideale per aperitivi, buffet e secondi veloci; i “Burger di mozzarella croccante”, un cuore morbido e filante racchiuso in una croccante panatura, da soli o accompagnati da verdure di stagione, rappresentano un piatto tanto veloce da preparare quanto buono e sfizioso da gustare; gli “Anelli di cipolla pastellati”, gustosi e croccanti possono essere serviti come stuzzichino durante un aperitivo, accompagnare un piatto di carne o arricchire un tagliere di salumi e formaggi, anch’essi rigorosamente prontoforno sono rinvenibili in forno in pochi minuti.
Burger di mozzarella croccante
Excellence on the table A culinary tradition able to satisfy the modern food habits, the regular offer of new tasting arrivals, the winning strategies and replies to the specific market demands, high quality and solid contact with the consumer, are the secret of success of RISPO; in addition, the high efficency of the modern and advanced industrial site.
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SURGELATI inchiesta
PRIMI PIATTI E MINESTRONI RICETTATI
Per una nuova cultura del Food 18 - Numero 2 - Marzo/Aprile 2017
inchiesta
Un ottimo 2016 e un promettente 2017 per un segmento che sa giostrarsi tra tradizione e innovazione su tutti i canali di vendita, anche fuori dai confini nazionali Il 2016 è stato un anno ottimo per i primi piatti e i minestroni ricettati: è questo il parere pressoché unanime delle aziende che hanno partecipato alla nostra inchiesta. In alcuni casi l’incremento segnalato ha sfiorato o superato il 20%, in particolare per il canale Retail. Anche il 2017 si preannuncia positivo: nonostante una lieve flessione a inizio anno (ritenuta per altro fisiologica e attribuita a un fenomeno generale come l’andamento fortemente stagionale dei consumi in Italia) già nei primi giorni del mese di marzo si è verificata una decisa ripresa, con un segno più rispetto allo scorso anno. Tra le motivazioni di questo successo figurano una maggiore apertura mentale nei riguardi del surgelato e la scommessa su canali di vendita nuovi ed emergenti. Retail: praticità, velocità e genuinità Tra i canali tradizionali, il Retail si segnala per un trend decisamente in crescita: il consumatore finale sembra disposto a spendere di più per referenze che semplificano la vita e fanno risparmiare tempo. Praticità e velocità di esecuzione offerte dai primi piatti pronti vengono infatti indicate tra i principali driver di acquisto, e anche le scelte assortimentali delle insegne della Gdo tengo-
no conto di questa tendenza, con un aumento degli spazi dedicati nei banchi freezer. Da segnalare una particolare attenzione del consumatore verso i prodotti genuini, naturali, salutari e bilanciati, di cui ovviamente beneficiano i minestroni ricettati, in particolare le referenze che, anche grazie all’innovazione nella tecnologia produttiva, riescono ad abbinare alla praticità del surgelato la riscoperta dei sapori della tradizione. Oltre alle classiche confezioni Retail presenti nei banchi freezer alcuni punti vendita offrono anche il surgelato sfuso a libero servizio o nei banchi del servito, con un conseguente ampliamento dei volumi di vendita che permette ai produttori di proporre, oltre ai prodotti più classici, anche referenze più particolari e innovative. Alcune aziende sottolineano la
necessità di una forte assistenza alla vendita, con degustazione da parte del cliente all'interno del punto vendita, per attirare l'attenzione sul prodotto nei banchi freezer: nonostante l’aumento degli spazi espositivi dedicati a primi piatti e minestroni lo spazio del freddo è comunque limitato e questo costringe spesso alla convivenza ravvicinata tra diverse marche che lottano per emergere. Da segnalare infine le opportunità legate alle gastronomie che si stanno diffondendo all'interno degli ipermercati e dei supermercati di grandi dimensioni, secondo un format analogo a quello dei panifici e panetterie di nuova concezione, dove oltre ad acquistare i prodotti da forno il cliente può anche consumare una colazione o un pranzo veloce; secondo alcuni produttori si tratta dei due canali di vendita emergenti per i primi piatti ricettati.
Hanno parlato con noi L’analisi delle tendenze di mercato per i primi piatti e i minestroni surgelati è basata sulle considerazioni di: • Luca Ricci, titolare di Bocon • Jonathan Sola, amministratore delegato di Chef Italia • Federico Savani, amministratore unico di Flook • Stefano Micoli, amministratore unico di Mitapast • Anna Baccarani, responsabile marketing di Surgital • Nicola Sartor, direttore commerciale di Surmont Altre aziende produttrici da noi interpellate non hanno partecipato all’inchiesta.
Foodservice: nel Bar e oltre il Bar La maggior parte delle aziende interpellate indica nel canale Bar, e più in generale nelle strutture che offrono pasti veloci (come gli stabilimenti balneari e i self service), lo sbocco per eccellenza dei primi piatti ricettati nel fuoricasa; per alcune si tratta di un canale storico, oltre che molto importante in termini di fatturato. La pausa pranzo è un momento fondamentale nel business di un locale ed è spesso una clientela affezionata quella che si presenta ai tavoli del bar e ha la necessità di trovare proposte gustose, sempre varie, consumate in un lasso di tempo che si aggira fra i 20 e i 30 minuti. Per il gestore si tratta di un’occasione di consumo da gestire in modo strategico, ottimizzando i tempi e i costi e mantenendo un’alta qualità nella proposta. Gli operatori del settore sembrano quindi particolarmente sensibili ai vantaggi offerti dai prodotti microndabili e mostrano di gradire particolarmente proprio i primi. Non manca però chi ritiene che sia necessario guardare oltre il canale del bar tradizionale, il quale spesso, soprattutto nei piccoli centri, sconterebbe problemi di mercato dovuti a un format ormai superato e incontinua a pag. 20
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inchiesta
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capace di intercettare un ventaglio più ampio di occasioni di consumo all’interno della giornata, prime fra tutte aperitivo e happy hour. Tra gli altri segmenti del fuori casa la ristorazione classica non manifesta molta propensione a inserire il piatto pronto e si orienta preferibilmente verso l’acquisto di materie prime surgelate, che poi ogni chef desidera lavorare a proprio piacimento. Un canale significativo per i primi piatti sono invece le catene di hotel, in particolare quelli che sentono l'esigenza di garantire costantemente ai propri ospiti la possibilità di gustare un piatto caldo di qualità anche negli orari in cui la cucina è chiusa. Infine, non va dimenticata quella che fino a poco tempo fa rappresentava una promettente nicchia di mercato, ma che ormai sta smettendo di essere tale: parliamo delle mense aziendali, dove, in particolare quando esistono organizzazioni di cucina già prestabilite, si inizia a sposare l'idea del piatto pronto in teglia grande. La praticità del surgelato intercetta infatti particolarmente bene le esigenze di questo canale, soprattutto per quanto riguarda la minor necessità di mano d'opera. Happy hour: una minaccia o un’opportunità? Per i bar che riescono a intercettare le nuove tendenze di consumo aperitivo, happy hour e apericena rappresentano spesso uno dei momenti più importanti della giornata: è un’abitudine che si va diffondendo soprattutto tra i giovani,
più legati a un'idea di destrutturazione dei pasti, e spinge spesso i consumatori a replicare queste modalità di alimentazione veloce anche tra le mura domestiche. Abbiamo chiesto alle aziende che hanno partecipato all’inchiesta se tutto questo abbia influito negativamente sui consumi dei primi piatti e dei minestroni, ma secondo i pareri che abbiamo raccolto l’happy hour non rappresenta affatto una minaccia, bensì un’opportunità. Se alcuni fanno notare che si tratta di due aree di consumo troppo diverse per intralciarsi l’una con l’altra, la maggioranza degli interpellati ritie-
gli operatori del fuoricasa, nonché all’affinarsi del gusto del consumatore moderno, più attento e selettivo e in cerca di prodotti di qualità, si sta quindi diffondendo la tendenza a proporre primi piatti da poter suddividere in tanti assaggi, con la certezza di calibrare perfettamente le porzioni e tenere sotto controllo i costi.
ne che la moda dell’aperitivo apra nuove possibilità di diffusione per il segmento dei primi piatti pronti nel Foodservice, grazie allo sviluppo di ricette che possano essere proposte sia come primo piatto o pasto completo che come stuzzichino o finger food, e alla creazione di modalità alternative di servizio, in un'ottica che vada al di là della classica proposta del prodotto tal quale. Grazie alle iniziative di informazione e sensibilizzazione che alcune aziende produttrici portano avanti nei riguardi de-
dotti tipici italiani risultano i più richiesti: le lasagne, i risotti, la pasta ripiena già condita e le zuppe di legumi e cereali sono il maggior traino del segmento. Tra i primi pronti a base ittica primeggiano pasta e risotto ai frutti di mare, paella e couscous: un piatto etnico solo in apparenza, dato che fa parte anche della tradizione siciliana. Spesso alcuni piatti tradizionali non vengono più cucinati in casa per la loro complessità o per i tempi di realizzazione troppo lunghi; il consumatore
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Tradizione e innovazione nelle ricettazioni
li ricerca allora tra le proposte surgelate, pratiche e veloci da preparare. Accanto a questi prodotti tradizionalmente altovendenti si sta però manifestando anche un forte interesse per ricettazioni etniche o innovative; le più recenti tendenze di consumo legate all'attenzione per la salute hanno spinto alcuni a tentare la strada del vegano con proposte a base di soia. Il fascino del Made in Italy
Per quanto riguarda le ricettazioni il richiamo alle tradizioni e alla cultura gastronomica regionale è sempre efficace, in tutti i canali di vendita, e i pro-
Ampio e generalizzato è il successo dei piatti pronti surgelati italiani fuori dai confini nazionali, al punto che c’è chi sostiene che il mercato estero sia la vera frontiera per lo sviluppo del settore. Il trend delle esportazioni è in continua crescita e sembra destinato a dare ulteriori soddisfazioni in futuro. L’export spazia da Paesi europei come Francia, Germania, Olanda e Regno Unito (l’Olanda si segnala come il mercato più attento all'artigianalità e meno legato a una logica di prezzo) agli Stati Uniti e alla Cina, un mercato sempre molto ricettivo rispetto al marchio Made in Italy in tutte le sue manifestazioni. Il canale di elezione sembra essere il Foodservice, soprattutto quello “organizzato” in catene di ristoranti, in grado di proporre soluzioni di qualità, standardizzate e rapide; in particolare il risotto gode di un apprezzamento sempre maggiore. Il Made in Italy nell’alimentare ha un fascino indiscusso e rappresenta un asset di straordinaria importanza per tutte le aziende alimentari italiane; per continua a pag. 22
inchiesta
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questo motivo la richiesta prevalente riguarda i piatti originali della nostra cultura culinaria, realizzati nel massimo rispetto della tradizione. Non mancano tuttavia richieste di modifiche delle ricette base per assecondare i gusti dei consumatori stranieri, o di produzione di piatti tipici locali con l’aggiunta di un tocco di italianità. Il futuro passa per la cultura del food L'andamento positivo del 2016
con genuinità, naturalezza e italianità. Accanto alle proposte legate alla tradizione e ai prodotti ricettati di mare fanno la loro comparsa linee biologiche (in particolare per zuppe e minestroni, sempre più ricchi di legumi e cereali), vegane, vegetariane, salutistiche, kosher e halal. Proseguono inoltre le iniziative in favore della cultura del food nel mondo del fuoricasa, e in particolare del bar, dove agli operatori vengono presentate molteplici serie di modalità alternative di presentazione e utilizzo del piatto pronto: anche per il barista il food, ben lungi
BOCON <<I primi piatti pronti, che nella nostra produzione sono piatti tipici come Pizzoccheri, Gnocchetti Tirolesi panna & speck, Gnocchi di patate con burro e salvia, Risotti o Couscous di tradizione siciliana, sono un mercato che al Retail continua a darci buone soddisfazioni. Per esempio, il 2016 ha visto il passaggio di alcune nostre referenze da stagionali a continuative, con un conseguente incremento nelle vendite>> (Luca Ricci, titolare di Bocon). Nel Foodservice lavoriamo molto bene con i risotti nel canale bar, dove continuano ad essere molto graditi i gusti classici, ai quali si affianca quasi ogni anno almeno una nuova ricetta. La parte del leone in questo settore, almeno per noi, la fanno però altri prodotti, come le insalate pronte preparate con vari cereali e gra-
ni (risi integrali; quinoa; freekeh) e verdure. Il richiamo alle tradizioni e alla tipicità è sempre efficace. Noi ne abbiamo fatto la base della nostra filosofia e siamo sempre stati ripagati dal gradimento dei consumatori, anche se i nostri prodotti non sono certo molto “mainstream”. Ne è dimostrazione il successo riscontrato dal nostro couscous di verdure, che ci ha spinti a elaborare nuove versioni che sono state valutate con molto interesse dalla Gdo. All’estero siamo presenti principalmente nel Foodservice con i risotti, nei gusti italiani classici porcini, asparagi e zafferano. Li vendiamo in paesi molto diversi fra loro per tradizioni culinarie, fra i quali per esempio Francia e Germania, e a tutti abbiamo proposto con successo la nostra italianissima ricetta con riso Carnaroli al dente, mantecacontinua a pag. 24
SCHEDA TECNICA prodotti in evidenza
e dei primi mesi del 2017 sembra destinato a proseguire anche nella seconda metà dell'anno. La crescita riguarderà sia un mercato ormai consolidato come il Retail, sia il Foodservice, dove l'operatore della ristorazione ha ormai preso coscienza dei vantaggi del surgelato (assenza di sprechi, costo porzione certo, facilità di stoccaggio e conservazione, rapidità e facilità di utilizzo). L’impegno nell’innovazione di prodotto deve naturalmente essere continuo e unirsi allo sforzo di conciliare la novità
dall'essere un elemento accessorio, si caratterizza come la componente fondamentale attorno alla quale ruota il suo business.
Towards a new food culture An excellent 2016 and a promising 2017: this segment combines tradition with innovation on all the sales channels, also abroad.
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Nome: Couscous di Verdure Ingredienti: Semola di grano duro cotta 52%, ceci 8%, peperoni grigliati 7%, piselli 7%, melanzane prefritte 5%, zucchine 5%, carote 4%, polpa di pomodoro, olio extravergine di oliva, sale, cipolla, zucchero, estratto di brodo vegetale, pepe, cumino, aglio, curcuma, peperoncino in polvere, cartamo. Tempi e modalità di rinvenimento: In forno a microonde (per 200g): versate il Couscous di verdure ancora surgelato in un contenitore adatto. Aggiungete un cucchiaio da tavola di acqua coprite e cuocete a 800W per 3,5 minuti. Aggiungete un cucchiaio di acqua prima di servire. In padella: in un'ampia padella antiaderente versate un cucchiaio d'olio e il Couscous di verdure ancora surgelato, aggiungete 4 cucchiai d'acqua, coprite e cuocete su fuoco grande a fiamma media per 5 minuti ca. Togliete il coperchio e proseguite mescolando di tanto in tanto per altri 3 minuti ca. Grammatura: 600 g Canale di vendita: Gdo, Door to Door, Foodservice Shelf life: 18 mesi
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SCHEDA TECNICA prodotti in evidenza Nome: Insalata di Verdure con Orzo e Pollo Ingredienti: Verdure miste in proporzione variabile (carote, fagiolini, peperoni, cavolfiori, broccoli, taccole, cipolle), orzo, filetto di pollo (95% pollo, amido, sale, zucchero, destrosio, siero di latte, latte scremato, stabilizzante E450, aromi), olio extra vergine di oliva, acqua, sale. Tempi e modalità di rinvenimento: 4/5 minuti nel microonde oppure 15/20 minuti nel forno tradizionale Grammatura: 240 g Canale di vendita: Retail e Foodservice Shelf life: 18 mesi
virsene maggiormente per offrire ai clienti un servizio completo. Nella nostra nuova linea di piatti pronti bilanciati SPORT FOOD abbiamo sviluppato ricette che possano essere servite sia come primo piatto o pasto completo che come “stuzzichino” durante un aperitivo o
mo comunque anche un forte interesse per ricettazioni nuove o etniche. All’estero esportiamo in più di 40 paesi e riceviamo forti richieste dagli Stati Uniti e dal Nord Europa. Il fascino del Made in Italy è indubbio, ma molti clienti ci chiedono anche di produrre ricettazioni tipiche locali con
Il Couscous di Verdure di Bocon
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ta con burro e Grana Padano DOP, perfettamente cremoso. Nessuno ci ha chiesto modifiche alla ricetta, a riprova del fatto che l’originale Made in Italy è riconosciuto e ricercato come un valore. Le prospettive per la seconda metà del 2017 sono positive. Nel periodo in oggetto, infatti, inseriremo alcune nuove referenze nella Gdo, tutte sempre tipicamente italiane come impone la filosofia aziendale, curate sia nella scelta di ingredienti originali sia nella preparazione.
spazi dedicati nei banchi freezer della Gdo, grazie anche alla loro praticità e velocità di preparazione. Ogni anno sviluppiamo ricette nuove; abbiamo notato da parte dei clienti una particolare attenzione ai prodotti genuini, naturali, salutari e bilanciati>> (Jonathan Sola, amministratore delegato di Chef Italia). Nel Foodservice l’utilizzo dei primi piatti pronti è molto diffuso soprattutto nelle strutture che offrono pasti veloci; tendenzialmente sono i Bar a ser-
CHEF ITALIA <<L’andamento al Retail è molto buono e in costante aumento. Riteniamo che i primi piatti pronti surgelati di alta qualità continueranno ad avere buone prospettive di crescita e amplieranno sempre più gli
Jonathan Sola, amministratore delegato di Chef Italia
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L'Insalata di Verdure con Orzo e Pollo di Chef Italia
un’happy hour: ad esempio l’Insalata di Verdure con Orzo e Pollo, o il Farro con Verdure e Gamberi, la Zuppa ai cereali e legumi, oppure il Riso con Pollo al Curry. Per quanto riguarda le ricettazioni, i prodotti tipici italiani sono sempre i più richiesti e venduti: le Lasagne alla Bolognese, i Risotti, la pasta ripiena già condita e le zuppe sono il maggior traino di questo segmento. Riscontria-
l’aggiunta di un tocco di italianità. Per il futuro siamo molto fiduciosi in un costante aumento dei consumi di primi piatti e minestroni ricettati. Puntiamo molto ad incrementare il canale Retail e abbiamo sviluppato molte linee di primi piatti: Biologiche, Vegane, Vegetariane, Salutistiche, Kosher e Halal. continua a pag. 26
inchiesta
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FLOOK <<Per il Retail l'andamento dei primi piatti ricettati è attualmente molto positivo: nel 2016 i piatti pronti hanno conosciuto un buon incremento, nell'ordine del 25%, che si è protratto anche per l’inizio di quest’anno. Nel Foodservice il sottosegmento che manifesta il maggiore interesse per i piatti pronti è quello dei bar, che mostrano di gradire particolarmente proprio i primi. >> (Federico Savani, amministratore unico di Flook). Come produttori di ittico surgelato stiamo cercando di inserire una linea di primi ricettati a base pesce, per dare ai nostri clienti della ristorazione un assortimento più ampio e completo. Nel nostro settore di riferimento, l'ittico, le ricettazioni più richieste sono pasta e risotto ai frutti di mare e paella, seguiti dagli gnocchi in varie ricettazioni. Per quanto riguarda la grande distribuzione il mercato è più ampio e i maggiori volumi di vendita ci consentono di inserire, oltre a gnocchetti e paella, anche referenze più particolari, come garganelli o fagottini ripieni al salmone, gnocchetti con zafferano e gamberi, orecchiette con zucchine e sugo alla marinara. Un altro ricettato molto gradito in Gdo, sia come primo piatto che come piatto unico, è il couscous. Generalmente la proposta delle aziende riguarda couscous di verdure: noi per differenziarci abbiamo inserito un couscous ai frutti di mare. A nostro avviso l'andamento positivo del 2016 e dei primi mesi del 2017 proseguirà anche nella seconda metà dell'anno. Per il Foodser-
SCHEDA TECNICA prodotti in evidenza Nome: Cous cous di mare Ingredienti: Cous cous, cozze sgusciate, piselli, pomodoro a fette, Gamberi, Vongole con guscio, Calamaro, Cozze ½ guscio, Zucchine a cubetto, Pomodoro a cubetto, Peperoni grigliati, Cipolle a cubetti. Tempi e modalità di rinvenimento: Mettere in un tegame dell’olio d’oliva, aglio, aggiungere il cous cous e far cuocere per circa 7 / 8 minuti, correggere con sale, pepe. Grammatura: Bulk sfuso 8 Kg, Busta 1000 g, Busta small 500 g, Vaschetta skinpack 500 g Canale di vendita: Retail (catene supermercati e ipermercati, negozi di vicinanza, discount, Gd, Gdo e negozi specializzati nella vendita di surgelati in formato sfuso), Foodservice (grossisti e distributori food canale HoReCa., aziende di catering e distribuzione operanti in tutti i comparti della ristorazione moderna: collettiva, commerciale, servizi mensa, ospedaliera, scolastica, in itere (stazioni, aeroporti, navi ecc..) Shelf life: 18 mesi Nome: Chicche verdi marinare Ingredienti: Chicche verdi, pomodoro a cubetti, salsa marinara, cozze sgusciate, vongole sgusciate, calamaro, gamberi. Tempi e modalità di rinvenimento: Mettere in un tegame dell’olio d’oliva, aglio, aggiungere le chicche e far cuocere per circa 7 / 8 minuti, correggere con sale, pepe. Grammatura: Bulk sfuso 9 Kg, Busta 1000 g, Busta small 500 g, Vaschetta skinpack 500 g Canale di vendita: Retail (catene supermercati e ipermercati, negozi di vicinanza, discount, Gd, Gdo e negozi specializzati nella vendita di surgelati in formato sfuso), Foodservice (grossisti e distributori food canale HoReCa, aziende di catering e distribuzione operanti in tutti i comparti della ristorazione moderna: collettiva, commerciale, servizi mensa, ospedaliera, scolastica, in itere (stazioni, aeroporti, navi ecc..) Shelf life: 18 mesi Nome: Paella di pesce Ingredienti: Riso giallo, sugo alla marinara, pomodoro a cubetti, zucchine a cubetto, piselli, peperoni grigliati, gamberi sgusciati, cozze sgusciate, vongole sgusciate, calamaro, cozze con guscio. Tempi e modalità di rinvenimento: Mettere in un tegame dell’olio d’oliva, aglio, aggiungere la paella e far cuocere per circa 7 / 8 minuti, correggere con sale, pepe, peperoncino, se necessario anche un po’ d’acqua. Grammatura: Bulk sfuso 10 Kg, Busta 1000 g, Busta small 500 g, Vaschetta skinpack 600 g Canale di vendita: Retail (catene supermercati e ipermercati, negozi di vicinanza, discount, Gd, Gdo e negozi specializzati nella vendita di surgelati in formato sfuso), Foodservice (grossisti e distributori food canale HoReCa, aziende di catering e distribuzione operanti in tutti i comparti della ristorazione moderna: collettiva, commerciale, servizi mensa, ospedaliera, scolastica, in itere (stazioni, aeroporti, navi ecc..) Shelf life: 18 mesi
Il Cous cous di mare di Flook
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Le Chicche verdi marinare di Flook
La Paella di pesce di Flook
inchiesta
vice intendiamo continuare a puntare su prodotti molto classici, come la paella e gli gnocchetti. Per il Retail, oltre alla recente novità del couscous di pesce, attualmente stiamo lanciando degli spaghetti allo scoglio. Ancora in corso di studio e prova prodotto è un'insalata di farro e orzo, che si presta a svariati utilizzi; essendo già cotta può essere servita sia fredda (semplicemente scongelata e condita a piacimento) sia calda saltata in padella. Il prodotto sarà disponibile a inizio estate.
MITAPAST <<Per i primi piatti ricettati nel 2016 abbiamo registrato un forte incremento, con una percentuale intorno al 19% rispetto al 2015. I primi due mesi del 2017 hanno visto una flessione che si è però mantenuta entro limiti fisiologici, e già nei primi giorni del mese di marzo abbiamo assistito a una decisa ripresa, con un segno positivo rispetto all'anno scorso>> (Stefano Micoli, amministratore unico di Mitapast). Per noi i canali di vendita emergenti per i primi piatti pronti sono da un lato panifici e panetterie di nuova concezione (punti caldi), e dall'altro le gastronomie che si stanno diffondendo all'interno degli ipermercati. Nel primo caso la richiesta riguarda la monoporzione mentre nel secondo si parla di formati da catering. Un'altra promettente nicchia di mercato, che ormai sta smettendo di essere tale, è quella delle mense aziendali: si inizia a sposare l'idea del piatto pronto in teglia grande, dove la praticità del surgelato intercetta particolarmente bene le esi-
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genze di questo canale, in particolare con riferimento alla minor necessità di mano d'opera. Per quanto riguarda i piatti pronti nei banchi freezer Gdo venduti direttamente al consumatore finale registriamo anche lì una lieve crescita, nelGli Involtini di melanzana di Mitapast
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l'ordine dei due punti e mezzo percentuali. Le ricettazioni di maggior successo, in particolare per le aziende medio piccole, sono sempre legate alla tipicità regionale: nel nostro caso specifico il richiamo alla tradizione culinaria pugliese contribuisce a farci mantenere i fatturati. La moda dell'happy hour rappresenta un'opportunità di espansione: in questo momento stiamo ricettando una parmigiana di melanzane che venderemo in confezioni da 700 g ma sotto forma di involtini finger food da 50 grammi. I primi piatti ricettati vedono una buona crescita anche sui
SCHEDA TECNICA prodotti in evidenza Nome: Involtini di melanzana Ingredienti: Melanzane, pastella (acqua, farina di grano di tipo "00", semola, uova pastorizzate, sale, pepe) olio di palma vegetale (per frittura), polpa di pomodoro, preparato alimentare (acqua, grassi vegetali, proteine del latte, formaggi fusi, burro, sale da cucina, correttore di acidità:e330- e331, conservante:e202), prosciutto cotto (carne di suino 50%, acqua, sale, destrosio, saccarosio, stabilizzanti: e-1420, e- 451, gelificante e-407, esaltatore di sapidità: e-621, antiossidante e-301, spezie, aromi, conservante: e-250) 10%, formaggio a pasta dura (latte, sale, caglio, conservante: lisozima (proteina dell’uovo), acqua, cipolla, olio extravergine di oliva, sale. Tempi e modalità di rinvenimento: Prodotto congelato Forno tradizionale o ventilato: togliere il coperchio mettere in forno preriscaldato a 150°C per 20/30 minuti circa, per una migliore resa coprire la teglia con un foglio di carta di alluminio. Forno microonde: passare il prodotto in un contenitore per microonde e rigenerare per circa 10 minuti a 750 W; Prodotto decongelato Forno tradizionale o ventilato: togliere il coperchio mettere in forno preriscaldato a 180/160°C per 10 minuti circa, per una migliore resa coprire la teglia con un foglio di carta di alluminio. Forno microonde: passare il prodotto in un contenitore per microonde e rigenerare per circa 6 minuti a 750 W. Grammatura: 700 g Canale di vendita: Foodservice e Do Shelf life: 12 mesi Nome: Orecchiette e rape Ingredienti: Pasta: semola di grano duro,acqua. Condimento: cime di rapa, pomodorini, pangrattato (farina di grano tipo “0”, acqua), olio extra vergine di oliva, acciughe salate, peperoncino, aglio, sale, aromi naturali. Tempi e modalità di rinvenimento: Microonde: forare la pellicola e rigenerare in forno microonde a >750W per 3 minuti circa, estrarre il piatto dal forno e agitarlo leggermente in modo da far amalgamare i sapori, rimettere in microonde per altri 1 minuti circa. In padella: far decongelare il prodotto, versare in una padella antiaderente, scaldare a fuoco lento per circa 5 min. Grammatura: 330 g Canale di vendita: HoReCa Shelf life: 12 mesi
Le Orecchiette e rape di Mitapast
mercati esteri dove ci siamo posizionati, ovvero Olanda, Francia e Regno Unito. In particolare l’ Olanda è il paese che ci sta dando le maggiori soddisfazioni perché più attento all'artigianalità e meno legato a una logica di prezzo. Per il 2017 le prospettive sono positive. In questo momento ci orientiamo su prodotti che possano essere inseriti con successo nella ristorazione classica a la carte, dove si fanno più sentire le problematiche legate alla mano d'opera; questo canale richiede soluzioni rapide e pratiche, ma di alta qualità. Oltre alla ristorazione a la carte è importante per noi anche il
Retail specializzato di alta fascia, a sua volta spesso molto attento alla tipicità.
SURGITAL <<Il nostro canale di riferimento è il Foodservice, dove operiamo anche con la linea di piatti pronti monoporzione surgelati a marchio Fiordiprimi, in packaging da 300-350 grammi, che nel 2016 ci ha dato ottime soddisfazioni. Contiamo di replicare questo risultato positivo anche nel 2017>> (Anna Baccarani, responsabile marketing di Surgital). Il sottosegmento principale del
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Le Lasagne caserecce con carne di bovino e suino di Surgital
inchiesta
Gli Spaghetti alla carbonara di Surgital
fuori casa per i piatti pronti è il canale Bar, che rappresenta il nostro canale storico e più importante in termini di fatturato a cui sono indirizzati i Fiordiprimi. Un altro canale significativo per i nostri piatti pronti sono le catene di hotel, in particolare quelli che sentono l'esigenza di garantire costantemente ai propri ospiti la possibilità di gustare un piatto caldo di qualità anche negli orari in cui la cucina dell’hotel è chiusa. Nel 2016 abbiamo inoltre i-
SCHEDA TECNICA prodotti in evidenza Nome: Lasagne caserecce con carne di bovino e suino Ingredienti: Pasta: semola di grano duro, uova, acqua, sale. Besciamella: latte intero, farina di grano tenero, burro, sale. Ragù: 44%: polpa di pomodoro, carne di bovino 24%, carne di suino 23%, ortaggi in proporzione variabile (sedano, carote, cipolla), doppio concentrato di pomodoro, olio extra vergine di oliva, olio di semi di girasole, vino, sale, rosmarino, pepe. Parmigiano Reggiano grattugiato a guarnizione del piatto. Tempi e modalità di rinvenimento: 6 min. 750 W a piatto chiuso e surgelato Grammatura: 330 g Canale di vendita: Foodservice Shelf life: 12 mesi Nome: Spaghetti alla carbonara Ingredienti: Pasta 43%: semola di grano duro, acqua, sale. Salsa 57%: pancetta affumicata (19%), latte intero, panna, tuorlo d’uovo, Grana Padano D.O.P., olio extravergine di oliva, olio di semi di girasole, burro, farina di frumento, sale, pepe. Grana Padano D.O.P. grattugiato a guarnizione del piatto. Tempi e modalità di rinvenimento: 4 min. 750 W a piatto chiuso e surgelato Grammatura: 300 g Canale di vendita: Foodservice Shelf life: 18 mesi
niziato a esplorare modalità alternative di servizio dei piatti pronti, in un'ottica che vada al di là della classica proposta del prodotto tal quale. Perfetti da
servire tal quali, i Fiordiprimi possono infatti anche essere valorizzati con poche mosse, ad esempio abbinandone due con criterio e creando un piat-
to unico. Oppure possono essere utilizzati addirittura durante l’aperitivo, che spesso continua a pag. 30
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rappresenta per il bar uno dei momenti più importanti della giornata. Fiordiprimi mette infatti a disposizione una gamma di primi piatti pronti in pochi minuti nel microonde, da poter suddividere in tanti assaggi, con la certezza di calibrare perfettamente le porzioni e tenere sotto controllo i costi. Il 2016 ha visto confermato l'ormai storico successo dei nostri prodotti best seller: i classici tortellini bolognesi panna e prosciutto, le lasagne caserecce con carne di bovino e suino, i ravioli ricotta e spinaci al pomodoro e gli spaghetti alla carbonara. Accanto a questi prodotti tradizionalmente altovendenti abbiamo di recente lanciato una nuova linea di piatti pronti alla soia, tra cui le lasagne: una gamma che si propone di assecondare le più recenti tendenze di consumo legate all'attenzione per la salute. Nell'immediato futuro abbiamo in programma il lancio di un nuovo prodotto, molto legato alla tradizione romagnola, che verrà presentato alla prossima edizione di Tuttofood Milano. Stiamo inoltre organizzando un'iniziativa, denominata Fiordiprimi Academy, che si propone di fare cultura del food nel mondo Bar. L'iniziativa si articolerà in una serie di incontri formativi, che partiranno da Milano a maggio e che speriamo di estendere in tutta Italia.
SURMONT <<Per quanto ci riguarda nel canale Retail l’andamento dei piatti pronti e dei minestroni ricettati è in costante aumento. In termini di tecnologia
SCHEDA TECNICA prodotti in evidenza Nome: Gran Minestrone di riso e verdure “cucina Sartor” Ingredienti: Verdure, olio EVO, sale Tempi e modalità di rinvenimento: 5 min in padella o in microonde Grammatura: 600 g Canale di vendita: Retail Shelf life: 24 mesi Nome: Zuppa di funghi “cucina Sartor” Ingredienti: Funghi, olio EVO, sale Tempi e modalità di rinvenimento: 5 min in padella o in microonde Grammatura: 600 g Canale di vendita: Retail Shelf life: 24 mesi Nome: Zuppa dell’orto con farro e orzo “cucina Sartor bio” Ingredienti: Verdure, cereali, olio EVO, sale Tempi e modalità di rinvenimento: 5 min in padella o in microonde Grammatura: 600 g Canale di vendita: Retail Shelf life: 24 mesi Nome: Risotto agli aspargi “cucina Sartor” Ingredienti: Riso, asparagi, burro, sale Tempi e modalità di rinvenimento: 5 min in padella o in microonde Grammatura: 550 g Canale di vendita: Retail Shelf life: 24 mesi
Il Gran Minestrone di riso e verdure “cucina Sartor” di Surmont
La Zuppa di funghi “cucina Sartor” di Surmont
produttiva utilizziamo solo materie prime genuine e adottiamo procedimenti uguali a quelli utilizzati nella cucina casalinga. Il risultato è una gamma di minestroni, zuppe e primi piatti dal sapore tradizionale ma pronti in 5 minuti in pa-
della o al microonde. I risotti, le zuppe e i minestroni “cucina Sartor” hanno una distribuzione sempre maggiore nel mercato (italiano ed estero), con numeri in costante crescita>> (Nicola Sartor, direttore commerciale di Surmont).
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Le ricettazioni di maggior successo sono quelle tipiche della cultura gastronomica italiana e regionale. Spesso alcuni piatti tradizionali non vengono più preparati in casa per la loro complessità e lunghezza di realizzazione; proprio per questo il consumatore li ricerca tra le proposte surgelate, veloci da preparare. Pensiamo al “Granminestrone con riso cucina Sartor” (con gli ingredienti genuini tradizionali ma con la possibilità di avere la pietanza pronta in 5 minuti dal freezer al piatto), alle tradizionali zuppe pronte con cereali, oggi proposte in versione biologica, e ai risotti mantecati con il burro e preparati senza aromi, dove il gusto è dato unicamente da materie prime selezionate. continua a pag. 32
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All’estero il Foodservice ha dimostrato di apprezzare particolarmente i primi piatti e i minestroni ricettati: prodotti della tradizione italiana come il risotto godono di un apprezzamento sempre maggiore. Normalmente si tratta di un Foodservice “organizzato” in catene di ristoranti in grado di proporre soluzioni di qualità, standardizzate e rapide. Il mercato estero è la vera frontiera per lo sviluppo di chi propone piatti pronti e quindi anche per Surmont: oltreconfine il Made in Italy alimentare
La Zuppa dell’orto con farro e orzo “cucina Sartor bio” di Surmont
Il Risotto agli aspargi “cucina Sartor” di Surmont
ha un fascino indiscusso ed un asset di straordinaria importanza per tutte le aziende italiane. È altrettanto vero però che spesso vengono richieste mo-
difiche della ricetta base per assecondare gusti locali. Nel 2017 Surmont continuerà con le proposte legate alla tradizione che contraddistinguono ormai il marchio “cucina
Sartor” nel canale Retail. Nella seconda parte dell’anno in particolare ci sarà un’ulteriore espansione della gamma “cucina Sartor bio” (prodotti biologici con solo ingredienti italiani), con due nuove zuppe pronte che hanno come denominatore comune l’impiego di legumi e di cereali. Il concetto di prodotto salutare buono e tradizionale, unito all’utilizzo di soli ingredienti biologici e italiani, ha decretato il successo della Zuppa dell’orto con orzo e farro cucina Sartor Bio, e da settembre 2017 verrà quindi ampliata la gamma in questo senso.
Il parere della distribuzione: Conad Abbiamo chiesto a Marco Magalotti, category manager Conad, di parlarci dei risultati di vendita dei primi piatti e dei minestroni ricettati surgelati nel 2016, dell’assortimento nei banchi freezer dell’insegna e delle prospettive del mercato per la seconda metà del 2017. Qual è stato l’andamento di mercato dei primi piatti e dei minestroni ricettati surgelati nel 2016 per il canale Retail, e in particolare per la vostra insegna? Avete riscontrato una ripresa della dinamicità del settore? Nel 2016 il mercato dei piatti pronti ha registrato un trend positivo nella nostra insegna, nonostante un’incidenza promozionale sotto la media del comparto surgelati, segno che i consumi stanno cambiando e che il consumatore sta orientandosi verso prodotti con contenuto di servizio. Ad esempio, registriamo buone performance nel segmento Mi-
nestroni ricettati. Come si compone il vostro assortimento, a marchio dell’insegna e a marchio dell’industria, per questa tipologia di prodotti? La numerica e la tipologia di prodotti in assortimento è differente in base all’area geografica: più ampia e profonda al centro e nord Italia, dove c’è un consumo maggiore di piatti pronti surgelati. Il ruolo della MDD è centrale nella categoria ed è leader in Conad con un’ampia proposta assortimentale, che permette al consumatore di spaziare dalla pasta ripiena alla pasta da forno, dai minestroni ricettati ai passati di verdura, da ricettazio-
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ni di mare a quelle del sottobosco. La marca continua ad avere un ruolo importante nella categoria anche se nell’ultimo anno la crescita è stata trainata principalmente dalla MDD. Quali sono le ricettazioni di maggior successo presso il cliente finale? Il comparto dei Minestroni ricettati è sicuramente il segmento più dinamico, con crescite a doppia cifra sia in Conad che a totale mercato. In tale comparto si stanno distinguendo soprattutto ricette a base di cereali e legumi, e in generale tutte le proposizioni dal connotato salutista.
Avete introdotto nuove referenze a vostro marchio nell’ultimo periodo? Avete intenzione di lanciarne altre nel prossimo futuro? Reputiamo al momento la gamma dei primi piatti pronti Conad ampia e completa. Negli ultimi anni ci siamo concentrati sulla rivisitazione grafica e sul miglioramento continuo delle ricette. Quali prospettive intravedete per i primi piatti e i minestroni ricettati surgelati nella seconda metà del 2017? In quale direzione dovrebbero muoversi le aziende produttrici per l’innovazione di prodotto e di processo? Sicuramente la direzione di sviluppo è quella intrapresa, ovvero l’area relativa ai prodotti salutistici e dall’alto contenuto di servizio, in risposta al mutamento delle abitudini di consumo e ad un consumatore moderno e sempre più attento a benessere, salute, convenience.
SURGELATI mercato
Surgelati al centro del futuro In attesa dell'edizione del maggio 2017 TUTTOFOOD ha commissionato a IPSOS una ricerca, i cui risultati sono stati resi noti nel mese di marzo, per mettere a confronto consumatori e operatori dell'agroalimentare, allo scopo di comprendere fino a che punto i trend individuati dagli operatori corrispondono ai desiderata dei consumatori e allineare le aspettative dei primi con le intenzioni dei secondi. IPSOS ha sottoposto le stesse domande a un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 65 anni e a un campione di espositori e buyer di TUTTOFOOD. È stato così possibile comparare le opinioni dei due target sui prossimi cinque anni del settore agroalimentare. Crescono il biologico e i surgelati pronti al consumo Il biologico continuerà il suo
IPSOS E TUTTOFOOD • Operatori e consumatori vedono un avvenire importante per il sottozero pronto al consumo. In crescita anche pasta, ittico e sughi
boom. Nella prima metà del 2016 ha fatto registrare un tasso di crescita del 20% a valore, e il suo peso nella spesa continua a crescere, passando in un solo anno dal 2,5% al 3,1% del valore del carrello. Un trend che sembra inarre-
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stabile: il 39% dei consumatori indica proprio questa categoria come quella che aumenterà maggiormente il suo peso nei nostri carrelli nei prossimi 5 anni. Forte crescita in vista anche per i surgelati pronti al con-
sumo, indicati dal 35% dei consumatori, e i surgelati pronti da cuocere (28%): il 51% dei consumatori indica almeno uno dei due, mettendo quindi i surgelati al centro del prossimo futuro. In crescita anche la pasta (23%), i prodotti a ba se di pesce (22%) e i piatti pronti/sughi pronti (21%). Gli operatori concordano con queste ipotesi sul futuro, e vedono un avvenire particolarmente importante per i surgelati pronti al consumo. In calo troviamo invece soprattutto i prodotti a base di carne, indicati in calo dal 35% dei consumatori, che sembrano quindi continuare il trend decrescente che li caratterizza da una decina d’anni a questa parte; in questo quadro è però bene evidenziare come alcuni prodotti a ma g gior contenuto di servizio, come i salumi affettati, hanno mostrato un trend di vendite a valore positivo nell’ultimo anno. Visti in possibile calo dai consumatori sono anche olii e
mercato
grassi vegetali (24%), bevande dolci ed energy drink (21%), alcoolici (18%) e latticini o derivati del latte (16%), tutte evidenze che, insieme ai prodotti indicati come in aumento, delineano un carrello della spesa orientato a salute e benessere, almeno nelle intenzioni. Salute e benessere, ma anche servizio e prezzo Il paradigma di salute e benessere vale per tutti, anche per coloro che, per scelta o per obbligo, seguono diete specifiche, eliminando alcuni ingredienti. Proseguono infatti il loro trend positivo le vendite a valore dei prodotti senza glutine (+20,6%) e dei prodotti senza lattosio (+7,1%). I consumatori pensano che la vera innovazione alimentare stia nei prodotti per intolleranze e diete specifiche (38%), in forte crescita rispetto al passato. Ritroviamo l’innovazione anche legata all’attenzione alle radici locali (indicata dal 28% dei consumatori), a quella per la sostenibilità del la filiera (28%), e all’utilizzo di etichette più esaustive (26%). Gli operatori concordano su queste evidenze, ma rispetto ai consumatori pongono maggiore enfasi sui nuovi formati dei prodotti come elemento innovativo. Questa evidenza, unita alla maggiore attenzione per i surgelati pronti al consumo, evidenzia come gli operatori siano coscienti dell’importanza della “servitizzazione” nel settore alimentare: uno studio della dr.ssa Guia Beatrice Pirotti (SDA Bocconi – Claudio Demattè Research Division) ha
evidenziato come le aziende alimentari maggiormente orientate al servizio abbiano ottenuto migliori risultati economici negli ultimi 10 anni. Negli acquisti alimentari, l’attenzione nei prossimi cinque anni sarà sempre concentrata principalmente su due aspetti: prezzo, indicato dal 56% dei consumatori, e qualità, indicata dal 50%, con un consumatore su quattro che le indica entrambe. Molto importanti per i consumatori saranno anche le materie prime utilizzate (44%) e la fiducia verso il paese di provenienza
(44%). Temi più direttamente legati alla sostenibilità non sono ancora driver importanti nelle scelte alimentari, anche se il 34% dei consumatori sostiene che l’attenzione alla sostenibilità della filiera aiuti a determinare la percezione di qualità dei prodotti. Il driver principale nella percezione di qualità, nei prossimi cinque anni, sarà la regionalità, indicata dal 46% dei consumatori, seguita dalla qualità intrinseca delle materie prime (35%), dalla sostenibilità e dalla qualità della preparazione (32%), che però
non possono fare a meno di un’etichettatura dettagliata (25%). Gli operatori, sempre d’accordo con i consumatori sul quadro generale, pongono più attenzione proprio al tema della sostenibilità, che sarà sempre più un elemento di distinzione. Il tema della regionalità e delle eccellenze locali è cruciale per un paese come l’Italia, che ha nel Made in Italy uno dei suoi punti di forza. L’export agroalimentare nel 2016 ha raggiunto i 38,4 miliardi di Euro, ma questo valore è probabilmente limitato dal fenomeno dell’Italian sounding, che produce un giro d’affari da 54 miliardi di Euro. Il problema è molto chiaro sia agli operatori che ai consumatori: il 61% di questi ultimi pensa che l’Italian sounding sia molto diffuso e rappresenti un grave problema per i prodotti italiani, il 10% che potrebbe diventarlo nel prossimo futuro. Confondersi sull’origine di un prodotto guardando il packaging è piuttosto facile, o almeno è quello che pensa il 79% dei consumatori, e, in media, al 32% dei consumatori esteri è capitato almeno qualche volta di comprare un prodotto che si è rivelato non essere italiano, con dei picchi in India e negli Emirati Arabi Uniti.
Frozen food is the future! Ipsos and Tuttofood: Food professionals and consumers foresee an important future for the food sector. Pasta, ichthyic products and sauces are growing.
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SURGELATI distribuzione
Il surgelato inizia bene l’anno COOP ITALIA • Referenze premium, prodotti tipici e specialità salutistiche le novità del 2016; pizze, secondi piatti e gelati di soia quelle del 2017
Raffaele Brescia, responsabile reparto surgelati di Coop Italia
Raffaele Brescia, responsabile reparto surgelati di Coop Italia, ci parla degli andamenti dei prodotti surgelati a marchio dell’insegna nel 2016, delle prossime novità dell’assortimento e delle previsioni di vendita per il 2017. Qual è stato l’andamento dei prodotti surgelati a marchio Coop durante lo scorso anno? I risultati di vendita delle singole categorie sono in linea con i dati globali della Gdo o avete riscontrato degli scostamenti? L’andamento dei prodotti a marchio Coop ha registrato nel 2016 performance differenti a seconda dei mondi considerati: positivi quelli di fascia premium (+4%), negativi quelli core (-6%) e green (-7%). Il resto della Gdo vede in crescita tutti e tre i mondi (+8%, +2%, +3%). Analogamente gli andamenti sono stati diversi per le singole categorie di prodotti: positiva Pesce Naturale, negative Gelati, Vegetali Naturali, Pizze e altri base farina, Piatti Pronti e Carne. In totale il mondo sur-
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gelati a marchio Coop registra nel 2016 un -5,7% contro il +2,3% della PL della media nazionale. continua a pag. 38
I surgelati nel largo consumo confezionato secondo Coop Italia
distribuzione
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Quali sono a vostro avviso le ragioni delle discrepanze tra i dati Coop e quelli della Gdo a livello nazionale? Le motivazioni principali di tali andamenti per il marchio Coop sono da ricondurre ad un minor utilizzo della leva promozionale (strumento ancora molto importante nel mondo surgelati, ma più difficilmente applicabile sui prodotti Coop , che hanno posizionamenti di prezzo già convenienti ai consumatori) e ad interventi importanti a tutela dei consumatori che hanno comportato un iniziale e tecnico rallentamento in termini di vendite (per esempio la sostituzione dell’Olio di Palma dai gelati Coop). Occorre inoltre ricordare che le quote della PL nei surgelati in Coop (dal 30% al 51%) sono nettamente superiori a quelle della media del mercato (dal 24% al 37%) e che quindi è ipotizzabile pensare che la fisiologica crescita di quest’ultima faccia registrare andamenti più positivi rispetto al mondo Coop. In che modo avete incrementato l’assortimento dei vostri prodotti surgelati a marchio durante lo scorso anno? A seguito della decisione di Coop di eliminare l’olio di palma da tutti i prodotti a marchio è stata rivisitata la formulazione di tutti quelli in cui era presente; particolare attenzione è stata dedicata alla linea gelato, con l’identificazione “No Palma”. Abbiamo ampliato l’offerta dei prodotti premium (marchio Fior Fiore Coop) al fine di arricchire la proposta ai consumatori, valorizzando le catego-
L’osservatorio Italiani.Coop, curato dall’Ufficio Studi di Coop Italia, ha pubblicato nel mese di marzo un’immagine interattiva delle vendite 2016 del largo consumo confezionato nella Gdo, con tutti i numeri relativi alle varie voci di spesa elaborati sulla base di dati Nielsen. I valori complessivi dell’area del freddo si situano sui 3.161.273.554 Euro, ovvero il 5,3% sul totale vendite; al suo interno i surgelati valgono 2.297.065.373 Euro, ovvero il 3,8% del totale, mentre i gelati valgono 864.208.181 Euro, ovvero l’1,4%. Un dato importante è il prevalere di frutta e vegetali naturali, che anche nel surgelato si collocano al primo posto per vendite a valore. Al secondo posto dopo i vegetali per valori di vendita troviamo il pesce naturale, che sopravanza sia l’ittico panato sia le altre categorie di surgelati preparati, come la pizzeria, i piatti pronti e le specialità salate. Tra i gelati predominano i Multipack, seguiti a netta distanza dalle Vaschette, mentre le categorie Dessert e Impulso totalizzano valori decisamente più contenuti.
rie e, laddove possibile, diffondendo le specialità territoriali. Rappresentano esempi l’Erbazzone Reggiano Fior Fiore, con ricettazione tipica regionale della cucina Reggiana, e il Condimento Pronto ai crostacei Fior Fiore, che si distingue per la ricercatezza della ricetta e la scelta di ingredienti pregiati per la provenienza, quali Scampi (Oceano Pacifico), Gamberi (Argentina), Polpa di Astice e pomodoro 100% italiano. È stato portato avanti l’ampliamento della linea primi piatti pronti, con trend positivi per il valore di servizio offerto. Prima tra tutti risulta la referenza Pennette Salmone e Gamberetti, aderente al progetto “Guadagnare in Salute” promosso dal Ministero della Salute, che prevede un ridotto contenuto di sale. Quali nuovi lanci avete in programma nel prossimo futuro? Per il prossimo futuro, i principali interventi riguarderanno: in primo luogo la categoria Pizze nel segmento top di gamma (ampliamento della linea Pizza Fior Fiore Coop con ingredienti Igp e Dop), che continua a registrare andamenti positivi;
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in secondo luogo la categoria Gelati segmento salutistico con ingredienti vegetali (referenze base soia con il marchio Bene.Sì Coop che risponderanno ai trend emergenti salutistici e arricchiranno la proposta “free from”); in terzo luogo un ulteriore ampliamento dell’offerta premium Fior Fiore Coop con specialità regionali da forno e infine l’allargamento della linea secondi piatti microndabili. Abbiamo in cantiere anche novità nel mondo del senza glutine, sulla linea Viviverde Coop (con focus sul segmento vegetariano), e nella categoria pesce naturale; due ampliamenti volti a soddisfare bisogni oggi non coperti puntualmente dall’offerta del mercato. Quali sono le vostre previsioni di vendita per il surgelato nel 2017? I primi mesi dell’anno registrano dati positivi, trainati in particolare da vegetali e pizze, i cui consumi sono stati agevolati da fattori climatici favorevoli (contrariamente all’anno precedente). Queste categorie, unitamente al pesce naturale, rappresentano quelle maggiormente destinate a crescere, in parte per via dei trend legati al
seguire una dieta equilibrata (vegetali e pesce) e in parte grazie al miglioramento qualitativo dei prodotti (pizze). Il mondo del biologico, l’area snack (abbandonata negli ultimi anni) e i piatti pronti presentano opportunità di crescita se valorizzati con ingredienti e ricette volte a soddisfare consumatori sempre più esigenti e attenti nella scelta dei prodotti. La leva promozionale in questo mercato continua a rappresentare (se utilizzata nel modo, nei tempi e nell’intensità giusta) elemento discriminante nelle performance in termini di vendite. In quale direzione dovrebbero muoversi le aziende produttrici per l’innovazione di prodotto e di processo? Il mondo del sottozero conserva ancora una forte potenzialità di sviluppo e le sue perfomance sono strettamente legate all’informazione che i consumatori ricevono su qualità, sicurezza e contenuto di servizio dei prodotti surgelati. Produttori e distributori dovrebbero collaborare nel costruire un’offerta prodotti che rispetti i temi sopracitati e contenga elementi distintivi sempre più richiesti (etichette corte, free from, naturalità, sostenibilità).
Frozen food begins the year well Coop Italia: Premium references, typical products and healthy specialties represent the novelties for 2016; pizza, second dishes and ice-cream , instead, the ones for 2017.
distribuzione
Prospettive di sviluppo in Sardegna Player del settore discount con i marchi MD ed LD Market, MD detiene 711 punti vendita in tutta Italia, di cui 500 diretti e 211 affiliati, serviti da 7 centri logistici per la distribuzione. L’azienda detiene una quota di mercato del 15%, occupa oltre 5.900 dipendenti e ha chiuso il 2016 con un fatturato di 2,1 miliardi di euro (+2% sul 2015). Il 6 aprile scorso MD ha inaugurato il più grande centro logistico per la grande distribuzione in Sardegna, in località Tossilo di Macomer, in provincia di Nuoro. Ce ne parla il cavalier Patrizio Podini, presidente di MD.
MD • Nuovo centro logistico in provincia di Nuoro per servire fino a 200 punti vendita nell’isola, aumentando di oltre il 50% la capacità distributiva del Gruppo
Co m e è n a to i l n u o v o C e . D i . d i Ma co m e r e quali sono le sue caratteristiche? Il nuovo centro è il risultato della riconversione dell’ex opificio Legler, in disuso da anni, in una moderna struttura per la logistica. Sorge su un’area di 204.000 mq; la superficie coperta totale è di 47.200 mq, di cui 6.400 mq di celle frigorifere, 36.250 mq di deposito, 1.800 mq di uffici, 2.750 mq di officine e locali tecnici. La capacità ricettiva a pieno regime arriva fino a 200 punti vendita, più del doppio degli attuali MD presenti sull’isola, ovvero 82, di cui 52 affiliati e 30 diretti. Il magazzino conta 15.000 posti pallet e 67 bocche di carico e scarico, in grado di gestire circa 80 container in uscita e 80 in entrata al giorno. L’operazione ha richiesto un
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Patrizio Podini, Presidente di MD
investimento di 1,7 milioni di euro per l’acquisto dell’area e di 15 milioni per la sua realizzazione, ed è frutto di 14 mesi di lavoro affidati per la quasi totalità a ditte locali (21 su 24), che hanno impegnato per tutto il periodo oltre 80 operai al giorno. Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a questo importante investimento? La nascita del centro logistico di Macomer conferma la nostra intenzione di proseguire una decisa politica di sviluppo territoriale in Sardegna, con l’apertura di altri punti vendita a breve. Puntiamo a una presenza capillare dell’insegna MD in un territorio che reputiamo strategico, e per cui vogliamo rappresentare anche una risorsa importante in termini di riqualificazione territoriale e di opportunità di lavoro, offrendo nello stesso tempo prodotti di qualità al giusto prezzo. Il Ce.Di. di Macomer aumenterà di oltre il 50% la capacità distributiva del Gruppo MD. Attualmente vi sono impiegate 80 persone tra dirette e indirette; nuove assunzioni sono previste in relazione all’intenso piano di sviluppo che MD ha in Sardegna. In cosa consiste tale piano di sviluppo?
L'esterno del punto vendita MD di Mirandola
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distribuzione
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Solo nel 2017 sono programmate 3 aperture che porteranno all’assunzione di circa 60 persone. Una a Selargius (CA), con un punto vendita di 1.500 mq a cui si affianca una piattaforma, di 2.500 mq, destinata ad attività non alimentari. Oltre a questo punto vendita, entro fine anno apriranno i nuovi store di Quartucciu (CA) e Sassari – Li Punti. Il nuovo Ce.Di MD di Macomer (Nuoro)
Come sono organizzate le vostre piattaforme per il surgelato? La nostra organizzazione annovera 4 piattaforme di surgelati per gestire l’intero terr i to r i o n a z i o n a l e : u n a a l nord, tra Milano e Novara, una a Griciniano di Aversa, in provincia di Caserta, una in Sicilia e una in Sardegna a Macomer. I responsabili di piattaforma ricevono gli ordini dalle nostre filiali; dopo di che viene fatto il picking nel reparto dedicato al freddo e la merce viene caricata sugli autoveicoli e consegnata direttamente ai punti vendita. La catena del freddo non subisce interruzioni di nessun genere, dall’uscita dal deposito centrale fino al punto vendita. Quali accorgimenti avete adottato in termini di sostenibilità ambientale? Dal punto di vista ambientale, il centro distributivo di Macomer è fornito di illuminazione LED con sistema di accensione al passaggio, porte temporizzate, sistema analitico di misurazione e controllo dei consumi, impianto di controllo della temperatura, impianti frigo ad alta effi-
Quali sono le peculiarità del vostro assortimento di surgelati in Sardegna? Oltre ai consueti prodotti classici altovendenti del sottozero (patatine prefritte, vegetali, pizze ecc.) in Sardegna siamo grandi venditori di gamberi argentini, una referenza di prima qualità in confezione da 800 grammi, nonché di gamberetti sgusciati e di altri prodotti ittici surgelati. Il nostro assortimento in questa categoria si caratterizza per un’altissima qualità e un ottimo rapporto qualità prezzo; nell’isola il consumo ittico è trainato dalla forte presenza turistica sul territorio, con numeri di gran lunga superiori rispetto a quelli medi del continente.
Un'immagine di un reparto surgelati MD
cienza. Inoltre, sono attivi un’efficiente raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti, che vengono separati a monte in base alle caratteristiche del materiale. Il Gruppo è sempre molto attento ai temi della sosteni-
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bilità ambientale: nel nostro magazzino centrale di Griciniano di Aversa abbiamo installato su un tetto di 30.000 metri un impianto fotovoltaico che ha una capacità produttiva di 2.2 megawatt.
Development prospects in Sardinia MD: A new logistics centre in Macomer in order to serve up to 200 points of sale all over the island, increasing the group’s distribution capability by more than 50% .
SURGELATI seafood
L'importanza della sostenibilità Un sondaggio in tre Paesi europei analizza la sensibilità sulle tematiche ambientali legate alla pesca, nonché le abitudini di consumo dell'ittico Secondo un sondaggio commissionato da Greenpeace all'Istituto Ixè e reso noto lo scorso settembre, i consumatori riconoscono l’importanza di consumare prodotti ittici catturati con metodi di pesca sostenibili. Il sondaggio, condotto su un campione di oltre 1.000 intervistati per ciascun Paese oggetto dell’indagine (Italia, Spagna, Grecia), ha avuto come obiettivo l’analisi delle abitudini, il grado di conoscenza e la sensibilità dei consumatori rispetto all’acquisto di pesce, sia in casa che al ristorante. Il 67% dei greci, il 77% degli italiani e il 61% degli spagnoli riconoscono l'importanza di acquistare prodotti ittici pescati con metodi sostenibili e sono disposti a pagare di più per questo. A voler contribuire alla protezione dei mari e a essere pronti o disposti a consumare meno pesce o a cambiare le proprie abitudini alimentari sono l'88% dei greci, il 91% degli italiani e l'82% degli spagnoli. Infine, credono che sia importante mangiare prodotti ittici catturati con metodi di pesca naturali 9,3 su 10 greci, 8,4 su 10 italiani e 8,0 su 10 spagnoli. <<Il sonda g gio e videnzia che, se correttamente informati e sensibilizzati sull’importanza di acquistare pesce in modo responsabile, i consumatori possono spostare il mercato verso forme più sostenibili di consumo>> (Sere-
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na Maso, Campagna Mare di Greenpeace Italia). <<Considerato lo stato drammatico in cui versa il Mediterraneo,
per invertire la rotta è necessario dare maggior valore a continua a pag. 44
seafood
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una risorsa preziosa come il pesce, ridurne il consumo e essere più attenti e responsabili quando si va a fare la spesa>>. Pur ritenendo importante informarsi sulla qualità e la provenienza del pesce, solo il 28% dei consumatori di Italia, Spagna e Grecia è al corrente del l’esistenza del la nuova normativa sull’etichettatura del pesce fresco, mentre solo l’11% sa che è obbligatorio indicare in etichetta anche la categoria degli attrezzi da pesca utilizzati: un’informazione fondamentale, che consente ai consumatori di poter scegliere il pesce pescato con attrezzi artigianali e che hanno un basso impatto sull’ambiente. Per questo motivo Greenpeace ha lanciato un nuovo sito per aiutare i consumatori a comprare pesce in modo r e s p o n s a b i l e : f i s h f i n d e r. greenpeace.it Il sondaggio inoltre rivela c h e , n o n o s t a n te e s i s t a un’ampia varietà di specie ittiche commerciali, ne vengono consumate solo poche, spesso fortemente in declino a causa di una pesca eccessiva e distruttiva: per esempio
Ittico: le abitudini di consumo secondo Ixè Il sondaggio Ixè analizza anche le abitudini di consumo dell'ittico, che fa parte della dieta del 100% degli intervistati. Tra di essi l'86% lo mangia sia a casa che fuori casa. Negli ultimi anni il 2% ha “molto aumentato” il proprio consumo fuori casa, il 18% lo ha aumentato, il 58% lo ha mantenuto stabile, il 17% lo ha diminuito e il 4% lo ha “molto diminuito”. Per quanto riguarda invece i consumi domestici ad aumentarli molto negli ultimi anni è stato il 4% degli intervistati; il 26% li ha aumentati, il 64% li ha mantenuti stabili, il 5% li ha diminuiti e solo l'1% li ha molto diminuiti. Sempre per quanto riguarda i consumi casalinghi, l'84% del campione ha dichiarato di consumare ittico fresco, l'81% ittico surgelato e il 69% ittico surgelato pronto (bastoncini e panati). Tra i canali di vendita, l'82% acquista il pesce negli iper e supermercati, le pescherie sono frequentate dal 60% del campione, il 29% si serve dalle bancarelle degli ambulanti, mentre il 16% acquista anche direttamente dal pescatore. Altri canali di vendita, (Gas, consegna a domicilio Gdo, Door to Door, piattaforme web) coinvolgono solo l'1% del campione.
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tonno, merluzzo, acciughe e pesce spada. <<È evidente che le scelte dei consumatori dei prodotti della pesca sono influenzate dall’attuale distorsione del mercato, invaso da prodotti ittici provenienti per lo più dalla pesca industriale e non sostenibile. Questo dimostra quanto sia importante informare adeguatamente i consumatori e dar loro tutti gli strumenti per fare scelte responsabili>> (Serena Maso). <<È ora che i rivenditori, dalla grande distribuzione alle piccole pescherie di quartiere, soddisfino le richieste dei consumatori e promuovano, come fanno per tanti altri prodotti alimentari e non, le filiere sostenibili anche per il pesce, valorizzando la pesca artigianale e sensibilizzando il pubblico>>.
The importance of sustainability A survey in three European countries analyses people’s awareness of environmental issues related to fishing and also fish consumption habits.
SURGELATI novità
Le erbe raccolte per i sapori di una volta ERICA • Prese dal campo e subito congelate per preservarne le ottime proprietà e donare tutto il gusto della natura Un tempo nel periodo primaverile era tradizione andare per campi muniti di sacchetto a scovare le primizie che la natura ci ha sempre donato. Purtroppo come molte usanze, anche questa con il passare del tempo e delle generazioni è andata perdendosi; proprio per questo Erica ha voluto riportare un po’ di queste tradizioni sulle tavole degli italiani, raccogliendo erbe spontanee ad una ad una e congelandole per renderle disponibili tutto l’anno. Raccolte a mano e lavate immediatamente per eliminarne impurità, sono poi congelate per preservarne le proprietà (spontanee per donare tutto il loro sapore della natura). Erica da oltre vent’anni è specializzata nel commercio di funghi congelati, specialmente di quelli spontanei come funghi Porcini, oltre a frutta di bosco congelata. Da sempre ha posto molta attenzione alla natura e ai prodotti che provengono da essa, nel 2012 ha introdotto nella propria gamma erbe naturali e genuine come tarassaco (Taraxacum oficinale), bruscandoli (Humulus lupulus), carletti o strigoli (Silene inflata), ortica e aglio orsino. Queste piante, forse proprio per il metodo con cui arrivavano sulle nostre tavole, sono poco conosciute a livello nazionale ma fanno parte dei ricordi d’infanzia di molti, perché ben radicate nelle tradizioni regionali; infatti, a seconda delle zone assumono molti nomi e metodi di preparazione diversi. Le piante vengono raccolte quando sono ancora giovani e tenere, in modo da risultare più piacevoli e dolci: il tarassaco, ad esempio, viene raccolto a fine inverno-inizio primavera quando i fiori sono ancora boccioli, insieme a foglie e rosette basali. Queste piante spontanee, oltre ad essere molto versatili in ambito culinario, hanno delle straordinari proprietà organolettiche: l’ortica, infatti, veniva sfruttata fin dall’antichità dalla medicina popolare per le sue proprietà depurative, diuretiche, antianemi-
che; il tarassaco, per esempio, molto usato sia in farmacia che erboristeria, ha forti proprietà depurative e purificanti in quanto stimola la funzionalità biliare, epatica e renale; la Silene inflata o vulgaris presenta un buon contenuto di vitamina C, carboidrati e sali minerali; infine, il luppolo contiene sostanze che hanno proprietà calmanti e antisettiche. Mentre Bruscandoli, Aglio orsino e Carletti vengono congelati tal e quali, Ortica e Tarassaco dopo essere raccolte, sono sbollentate velocemente per eliminare impurità (e l’effetto urticante nel caso dell’ortica) e successivamente dosate in piccole palline monodose più pratiche per l’utilizzo in cucina, evitando così sprechi e massimizzando il risultato. La riuscita dei piatti è sensazionale: con un prodotto già pronto, ma personalizzabile, si possono ottenere numerose ricette dal sapore semplice e ricercato, come gli gnudi di carletti e ricotta di pecora realizzati per Erica con i carletti congelati dell’azienda; avendo così una materia prima ricca e saporita, adatta anche a diete vegetariane e vegane, ogni cuoco può aggiungere il proprio tocco rendendo le ricette uniche e portando in tavola anche il gusto di riscoprire delle tradizioni.
Hand-picking herbs, now as in the past Once people used to go out into the fields during spring and bring their own bags to pick the gifts of of nature. Unfortunately, this custom is now going to disappear and this is the reason why Erica has decided to bring back some of these traditions on the Italian tables. The company collects each singular wild herb and freezes it in order to enjoy all of them throughout the year.
Marzo/Aprile 2017 - Numero 2 - 45
novità
L’Ham-burger ben studiato TRIS D’ASSI E MAGNUM 44 • Un misto carne gustosissimo di medagliette da 30 gr ed un big che è una vera esperienza di gusto In un mercato vivo e in continua evoluzione, il pasto fuori casa rappresenta un trend di crescita inarrestabile e alla Ham lo sanno bene. In questi sei anni l’azienda ha scelto il mercato, i partner e, probabilmente, anche i clienti finali. Il consumatore che apprezza i prodotti di Ham con continue attestazioni di stima è esigente, attento alla salute e sempre alla ricerca della “novità” di mercato. Non è un caso, quindi, che Ham ha realizzato fin da principio prodotti che oggi sono presenti sia nel bar che realizza apericene vip, sia nei menù di hotel di lusso a 5 stelle, che nei migliori country pub, che, con la giusta selezione di birre, lavorano con progetti suggeriti dalla stessa Ham come "beef
and beer". Due le più recenti novità lanciate sul mercato: Tris d’’Assi e Magnum 44. Tris d’Assi è un tris di medagliette da 30 gr per banqueting, fingerfood e aptizer, ma non solo. E’ ideale anche per un menù bambino o per degustare tre tipi di carne pregiata differente in un “misto di carne” gustosissimo. Infatti, questo tris stuzzicante è costituito da: carne di suino iberico Patanegra proveniente dalla regione di Guijelo, famosa per la produzione del “Jamon Iberico de Bellota”, una carne con un sapore distintivo grazie all’alimentazione dell’animale che si nutre principalmente di ghiande; carne di poderoso Usa Black Angus, una carne definita il top assoluto degli Angus
di razza purissima, dal gusto deciso e persistente, per i mangiatori della carne top quality; e non poteva mancare la Nobile Chianina, la signora delle carni, allevata come il consorzio di tutela delle 5R garantisce, con una attenta selezione di mangimistica naturale, allevamento al pascolo ed una continua e accurata cura veterinaria che tutela la salute dell'animale, dando così alla propria carne un sapore ricchissimo di gusto ben equilibrato. E’ sicuramente la razza bovina italiana più apprezzata al mondo. "Magnum 44", invece, è un maxi burger da 440 gr con macina grossa, come i vecchi macellai facevano "al coltello" solo quando avevano a disposizione "carni sincere" che non avevano segreti, ma solo grandi
pregi da far degustare. Ebbene in Ham hanno studiato attentamente questo hamburger. Con materia prima certificata Hereford, utilizzando solo muscoli nobili, l’azienda consente ai propri clienti di servire in tavola un maxi burger più vicino ad una T-bon che a quello che il consumatore oggi è abituato a considerare come un hamburger. Una vera esperienza di gusto. Tutti i prodotti della gamma Ham preservano integralmente i propri valori nutrizionali grazie alla tecnica di conservazione IQF che consente di creare un prodotto altamente artigianale senza aggiunta nè di coloranti, nè di conservanti! La texture della carne pregiata rimane intatta, mantenendo tutta la fragranza della carne "frollata" a regola d'arte che, grazie alla cottura direttamente in piastra, consente un servizio in soli 8 min per gli hamburger da 200 gr, con un sapore che forse solo le nostre nonne ricordano.
A well-studied Ham-burger! In a lively and everexpanding market, the outof-home consumption is on the rise and the company is aware of this trend. In the last 6 years Ham has chosen the market, the partners and probably also the final consumers.
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novità Cornetto Neapolis cuor di luna
Cornetto della linea BuonSenso
La tentazione è servita FRESYSTEM-CUPIELLO • Tre gustosissime novità, proposte con differenti farciture: Comù Cruffin, Neapolis e BuonSenso Fresystem-Cupiello ha di nuovo sfornato gustosissime novità, che invitano alla tentazione. Si tratta di Comù Cruffin, Neapolis e BuonSenso. Comù Cruffin è un cornetto travestito da muffin, prodotto con l’immancabile lievito MadreCupiello fresco che racchiude in se la bontà del cornetto e la facilità di servizio tipica del muffin grazie alla sua forma innovativa. E’ disponibile in tre gustose varianti: Vuoto, da farcire al momento oppure da riscaldare in microonde per 20 secondi per esaltarne al fragranza; Albicocca, ossia farcito con confettura delle albicocche del parco Nazionale del Vesuvio senza aromi aggiunti; Crema Chantilly Ciok, con doppia farcitura di crema chantilly e crema alla nocciola. Comù Cruffin è un prodotto precotto, solo da decongelare e quindi pronto per essere servito nei comodi pirottini da muffin. Neapolis è invece una gamma di cornetti in soffice pasta brioche, per esaltare tutto il sapore della tradizione partenopea, ideali per una colazione di alta pasticceria, in cui la tradizione incontra l’innovazione. L’intera gamma, dai gusti innovativi e dall’estetica accattivante, da un lato coglie a pieno le nuove tendenze dei consumatori e dall’altro consente di differenziare l’offerta. Tre, infatti, i prodotti che compongono la gamma Neapolis: Neapolis vuoto, Neapolis con farcitura crema e AmarenaFabbri, Neapolis cuor di luna. Il cuor di luna è un prodotto realizzato con il lievito MadreCupiello Fresco con esclusiva farcitura di goloso cioccolato bianco. La
morbida pasta bicolore e la rifinitura di lunette di zucchero in superfice lo rendono ideale anche per i ragazzi. Infine, ma non ultima, la nuova linea di cornetti BuonSenso, un vera e propria rivoluzione nel panorama dei prodotti da forno surgelati. La linea appartiene alla rinomata Gamma Madre Vegana; tutta la leggerezza e la bontà dei cornetti con l'inimitabile Lievito MadreCupiello “Fresco”, in più senza grassi di origine animale, quindi particolarmente adatta a rispondere ai nuovi trend di mercato: vegani, vegetaComù riani e intolleranti al lattosio. Cruffin vuoto Questo prodotto rappresenta un unicum nel mondo della pasticceria surgelata, grazie alla drastica diminuzione di grassi e zuccheri nella sua composizione. Per la versione vuota -30% di grassi e -50% di zuccheri, per la versione farcita ai mirtilli rossi -30% di grassi e -30% di zuccheri. Un cornetto decisamente più leggero (rispetto alle più note merendine di pasta sfoglia), fonte di fibre grazie ai cereali presenti nell'impasto e nel contempo ricco di gusto grazie alla golosa farcitura ai mirtilli rossi e tutti i loro vantaggi.
Temptation is served Fresystem-Cupiello have launched a lot of tasty and tempting products: Comù Cruffin, Neapolis and Buonsenso.
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novità
La tradizione ricca di gusto Pasta Dante, azienda situata nel cuore della Maremma, specializzata nella produzione industriale di pasta fresca surgelata, è da sempre attenta alle esigenze qualitative e gustative del consumatore. È proprio dal connubio tra qualità e gusto che nascono prodotti tradizionali e genuini grazie ai quali l’azienda rappresenta, ad oggi, una tra le realtà produttive più conosciute nel territorio maremmano. Il pastificio Dante offre una vasta gamma di pasta tradizionale, all’uovo e ripiena (tagliatelle, tortelli, cannelloni, cappelletti, gnocchi, ecc.), rispettando rigorosamente le tradizionali ricette toscane. Puntando alla qualità e alla tradizione e avvalendosi di macchine industriali specializzate nella realizzazione di pasta, l’azienda ha incrementato la pro-
PASTA DANTE • Minuziosa ed accurata scelta degli ingredienti per una vasta gamma di prodotti realizzati secondo antiche ricette toscane duzione su tutto il territorio locale e nazionale. Così facendo, è riuscita a fidelizzare varie tipologie di consumatori, tra cui mense, ristoranti, negozi a-
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limentari e grande distribuzione, offrendo sia specialità di mare che di terra. E’ infatti una minuziosa ed accurata scelta degli ingredienti
che rende la pasta Dante semplice nella composizione ma ricca nel gusto. Pasta Dante fornisce ottimi momenti di convivialità in pochissimo tempo, in quanto la cottura dei prodotti non necessita di scongelamento; i prodotti, infatti, essendo surgelati, vengono direttamente versati in acqua bollente o infornati all’occorrenza.
A tradition rich of taste Pasta Dante is a company situated in the heart of Maremma, specialized in the industrial production of frozen fresh pasta, fulfilling the consumers' needs.
SURGELATI gelato
L’Ape-gelateria on the road IN ARRIVO SU DUE RUOTE • Un’idea imprenditoriale da StreetFoody per un gelato di tendenza ma artigianale Il gelato artigianale italiano è sempre più mobile e itinerante. E l’estate 2017 vedrà protagonista il gelato della miglior tradizione italiana, ma in una veste nuova: quella mobile degli Ape-gelateria e dei food truck nelle strade e nelle piazze. Del resto il cono alla frutta o alle creme è sempre stato lo street food per antonomasia, la migliore golosità da passeggio. Ma il carretto di una volta oggi ha una marcia in più: si evolve nell’Ape Piaggio (altra eccellenza italiana) o nel food truck, pronto a conquistare le strade con nuove idee, nuovi gusti e nuovi concept. <<Lo street food è un’opportunità d’oro per chi punta su qualità e originalità, nella ristorazione in generale e nel campo del gelato in particolare. In un piccolo spazio, con un mezzo agile, conti solo tu, con le tue idee e il tuo impegno - afferma Vetulio Bondi, maestro gelatiere fra i più celebri d’Italia, membro dell’Associazione Gelatieri Artigiani Fiorentini, ambasciatore dell’artigianalità e delle eccellenze del nostro territorio – e se sei bravo, puoi sfondare, ma bisogna tenere a mente alcuni elementi chiave, primo tra tutti la qualità, che deve farla da padrona. Massima attenzione, quindi, a ingredienti, provenienza e artigianalità. Secondo, il miglior street food è quello che esprime il legame con il territorio, del quale bisogna saper valorizzare le peculiarità. Terzo, il prodotto bisogna saperlo servire, e, non
da ultimo, comunicare>>. Da qualche anno Vetulio Bondi ha scelto di avere come partner StreetFoody, un progetto innovativo dedicato agli aspiranti imprenditori del mondo della ristorazione mobile. Molti di coloro che si rivolgono a StreetFoody sono gelatieri. <<In Italia le imprese italiane della ristorazione on the road sono cresciute del 13% lo scorso anno – spiega Sara Pratesi di StreetFoody - superando quota 2.200 secondo Coldiretti. Fra i nostri clienti, circa il 30% appartiene proprio al settore della gelateria. Il vantag gio della formula street food è che in poco tempo, e con un investimento contenuto, si ha la propria gelateria mobile, perfettamente attrezzata per arrivare nelle strade, nei parchi, nelle piazze, e non solo; si possono cogliere le occasioni dei festival dedicati allo street food, sempre più numerosi, e anche degli eventi privati. Per esempio i matrimoni, dove va fortissimo la proposta di veicoli dal sapore vintage e romantico per proporre agli ospiti una fresca sorpresa>>.
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Tempi e costi? <<Si ragiona su investimenti a partire dai 20.000 euro per i mezzi più piccoli – continua Pratesi – ed i tempi di consegna sono sui 60 giorni, ma noi di StreetFoody abbiamo la struttura e il know-how per abbreviarli ulteriormente in caso di esigenze particolari. Perché quello dello street food è un mondo dove bisogna essere veloci a cogliere le occasioni>>. Agli aspiranti gelatieri on the road Streetfoody propone due cavalli di battaglia: l’Apecar è il veicolo scelto da chi, con un occhio all’italianità e un altro al passato, vuole dar risalto al proprio brand; è un modello piccolo e agile, dal sapore vintage, per un solo operatore che vende a terra. Per chi, invece, vuole macinare più chilometri c’è il Porter Piaggio, con bancone ribassato per agevolare la vendita. Entrambi i veicoli danno la possibilità di proporre 8 gusti di gelato e hanno un sistema di refrigerazione indipendente che garantisce autonomia per una giornata di lavoro. Non c’è bisogno di generatori o allacciamenti alla rete elettrica, perché è importante
assicurare la massima mobilità e autosufficienza. Un partner esperto è garanzia di successo. <<La concorrenza ormai è molto grande e il pubblico si è fatto estremamente esigente – conclude Pratesi – quindi vengono premiati i progetti originali e di qualità. Scegliere bene il partner a cui affidarsi quando si realizza il veicolo è molto importante, non ci si può improvvisare. Progettazione e allestimento devono essere curati da esperti>>. In tutto questo StreetFoody è al fianco dei food trucker. Si studia insieme il progetto e poi, nelle officine di Terranuova Bracciolini (AR), all’interno di uno stabilimento di 12.000 mq, viene realizzato il mezzo personalizzato, curando meccanica, allestimento, attrezzatura e grafica. StreetFoody provvede al rilascio di tutta la documentazione di legge, e poi è fatta: il miglior gelato italiano può partire alla conquista delle strade del mondo.
The Ape-icecream on the road The Italian handmade icecream is now in motion. The novelty of summer 2017 is the Piaggio Ape ice-cream truck: the ice cream of the best Italian tradition is conquering the streets with new ideas, new flavours and new concepts.
gelato
Dessert Puccini
Mattonella Pinoli Extra
Il gelato della Versilia OLIMPIA • Oggi, come allora, l’azienda produce con amore e dedizione, sia conto terzi che a proprio marchio, un gelato buono e genuino Dal 1978 Olimpia produce artigianalmente gelati di altissima qualità con passione, creatività e una crescente voglia di migliorarsi per riuscire a soddisfare ogni tipo di richiesta dei suoi numerosi clienti. L’attività viene fondata nel 1978 dalla famiglia Panseri, che da 40 anni realizza con maestria i gelati più ambiti della Versilia (Toscana). Oggi, come allora, l’azienda porta avanti la gestione e la direzione di questa moderna realtà, con amore e dedizione, producendo conto terzi e a proprio marchio un gelato buono e genuino. Gustosi mantecati, sorbetti e semifreddi vengono realizzati nel laboratorio aziendale con macchinari tecnologicamente avanzati sia nei sistemi che nei processi, senza però rinunciare alla parte manuale della lavorazione, che rende inimitabile il gelato prodotto con materie prime italiane, privilegiando quelle di provenienza locale, attentamente selezionate. Ma se dietro agli ottimi gelati Olimpia si nascondono ingredienti pregiati e un lavoro svolto da sempre con passione, dietro al successo di questi prodotti vi è la costante attenzione ai cambiamenti di gusto della clientela, così da poter soddisfare al meglio le diverse necessità. Ecco, infatti: il Baby Limone, il Baby Mandarino ed il Baby Mela
Verde, per gustare ma senza esagerare dei freschissimi e dissetanti sorbetti, presentati in bicchierini di vetro; la Mattonella Pinoli Extra, un semifreddo al gusto di crema con pinoli tostati, rivisitato nella ricetta, oggi con più pinoli e confezionata in una pratica vaschetta salva freschezza; il Dessert Puccini, un cremoso gelato alla vaniglia con un cuore di cioccolato fondente e pan di spagna bagnato di rum. Nuove varianti di gusto e stuzzicanti abbinamenti, quindi, senza mai rinunciare all’artigianalità e alla genuinità, consentono ad Olimpia Gelati di restare sempre sulla cresta dell’onda, e ciò grazie anche ad un restyling completo che investe: il logo aziendale, realizzato ex novo, fresco e moderno; la presenza sul canale social facebook con una nuova veste grafica; il catalogo ristrutturato e ampliato con le nuove referenze; nuove foto per presentare i prodotti sotto una nuova luce, più moderna e rispondente alle esigenze di oggi. Ma altrettanto importante per il successo dell’azienda è la sua rete distributiva, che effettua quotidianamente consegne presso catene di alberghi, ristoranti, bar e altre attività commerciali con mezzi auto refrigerati, realizzando forniture dirette nelle province di Lucca, Pisa, Massa, Livorno e Pistoia e avvalendosi di accordi con i più importanti vettori nazionali per le consegne in altre località, anche estere. Non solo in Italia, difatti, sono apprezzati i gelati Olimpia, che trovano consensi anno dopo anno a testimonianza della fiducia riposta dai consumatori, e ricambiata dall’azienda anche grazie alla certificazione CEE di cui si avvalgono gli impianti di lavorazione, all’applicazione del sistema HACCP ed alla sicurezza produttiva data dalla tracciabilità di filiera.
The ice-cream of Versilia
Baby Mandarino
Baby Mela Verde
Since 1978 the company has been producing with passion a genuine high quality ice-cream (on their own behalf and on behalf of others) and it has improved itself by satisfying all the needs of its consumers. For 40 years the company has been proposing the best ice-cream of Versilia.
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gelato
NonMordere di Sammontana è “Eletto Prodotto dell’Anno” Innovazione e qualità premiati da oltre 12.000 consumatori votanti NonMordere, la grande novità Sammontana della stagione 2016, è stato eletto Prodotto dell’Anno 2017 per la categoria gelati e ghiaccioli. La gamma di prodotti NonMordere, nelle due varianti nocciola gianduia e panna cacao, ha convinto oltre 12.000 consumatori rispondenti che hanno voluto premiare questa innovazione di prodotto, rigorosamente italiana. Il segreto di NonMordere è stato quello di riuscire a distinguersi dagli altri stecchi, grazie a una ricetta unica nel suo genere, dove la copertura
morbida si fonde con il gelato interno per un’esperienza di consumo inattesa. Contraddistinto dalla forma a goccia affusolata, NonMordere, è lo stecco ideale per godersi un momento di puro relax, lasciandosi sorprendere dalla sua scioglievolezza in 70 gr di gusto che non stancano mai. <<Un vero e proprio orgoglio per noi di Sammontana – afferma Leonardo Bagnoli, Amministratore Delegato di Sammontana – che, con NonMordere, siamo stati in grado di proporre al mercato una nuova esperienza di gusto,
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una ricetta unica nel suo genere, capace di distinguersi dagli altri stecchi. Questo riconoscimento ha una grande valenza per tutti noi perché sono stati i consumatori stessi a votare, preferendo la nostra novità e il nostro lavoro, e perché significa che abbiamo proposto sul mercato un’innovazione di qualità>>. “Eletto Prodotto dell’Anno” è uno dei premi più rilevanti e tra i più riconosciuti dai consumatori. Il logo rosso e bianco “Eletto Prodotto dell’Anno 2017” sarà utilizzato on pack sulle confezioni NonMordere
che saranno in vendita presso i canali della grande distribuzione e il canale bar.
NonMordere by Sammontana, product of the year! NonMordere by Sammontana, the biggest novelties of 2016, has been elected product of the year 2017 within ice-cream category.
SURGELATI ingredienti
L’aglio nel mondo JIEXU • La Cina è il primo player sul mercato per la sua produzione. Ad oggi i prezzi restano quelli fissati per il 2016 La Cina è il più grande produttore di aglio al mondo; si stima, addirittura, che ne produca ben il 70% del totale mondiale, sebbene altre importanti piantagioni si trovino anche in India, America, Spagna, Argentina e Messico. Una dettagliata panoramica di questo specifico segmento di mercato arriva da una delle principali realtà cinesi, la Jiexu, che da anni opera con la massima serietà, qualità e trasparenza nell’ambito dell’ingredientistica surgelata (e non solo). Al-
Produzione per singola area in Cina nel 2016 Classifica Provincia
Area raccolto
Area/ unit: 10,000 mu
Produzione / MT
Jinxiang - Linyi
184.5
2,214,000
1
Shandong
2
Henan
Qixian&Zhongmu
110
1,320,000
3
Jiangsu
Pizhou & Tongshan
70
840,000
4
Yunan
Dali
40
480.000
5
Hebei
Handan
20
240,000
6
Altre province
144.25
1,731,000
Totale
568.75
6,825,000
1 mu = 667 metro quadro.
la Jiexu, infatti, abbiamo chiesto come sta andando il mercato dell’aglio e quali sono a suo parere le evoluzioni attese nei prossimi mesi. In Cina il raccolto di aglio avviene in due distinti periodi dell’anno: il primo raccolto, nel sud del Paese, nella provincia di Yun Nan, nei mesi compresi fra marzo ed aprile; il secondo, invece, nel nord della Cina, fra le province di Jiangsu e HeNan (lungo il fiume giallo), fra maggio e giugno. Fra giugno e settembre, tutto l’aglio fresco, dopo essere stato spellato e disidratato all’aria aperta, viene stoccato in celle frigorifere con temperature di conservazione comprese fra 0 e 4 °C o surgelato, con una shelf life di oltre un anno. Il raccolto di inizio primavera è di modeste dimensioni, tale da non coprire neppure il fabbisogno di aglio del solo mercontinua a pag. 54
Marzo/Aprile 2017 - Numero 2 - 53
ingredienti
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cato cinese; quello di fine primavera, invece, è estremamente abbondante e da questo dipende principalmente il prezzo di vendita dell’aglio. L’andamento produttivo complessivo di aglio in Cina nel 2016 è risultato in linea con quello dell’anno precedente. Per quanto riguarda il 2017, invece, i primi raccolti di marzo mostrano una sostanziale stabilità dei prezzi con aggiustamenti verso il basso. Sfortunatamente questo raccolto, come già detto, non determina il prezzo reale del prodotto. Di conseguenza, al momento il prezzo finale rimane quello del 2016 stabilito con il secondo raccolto, che ha determinato un’impennata dei prezzi. Addirittura, siamo ai più alti livelli mai raggiunti, per lo meno in Cina, che comunque resta il primo player sul mercato nella produzione di aglio, e ad oggi non vi sono altri Paesi reali competitor in termini di capacità produttive. Peraltro, nel nord del paese la superficie dedicata alle colture di aglio è recentemente au-
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mentata del 20-30% e ciò, unitamente ad un andamento climatico regolare e favorevole, dovrebbe consentire un ottimo secondo raccolto. Le stime parlano di un raccolto superiore del 30-40% rispetto a quello dello scorso anno e, quindi, un aggiustamento verso il basso dei prezzi. In ogni caso, dal momento che numerosi produttori e distributori (alcuni anche con fini speculativi) hanno mantenuto elevati livelli di stock di prodotto, è prevedibile che essi stessi spingano per mantenere i prezzi alti. Non è, quindi, ancora perfettamente chiaro cosa succederà nei prossimi mesi.
The garlic in the world China is the biggest producer of garlic in the world, currently producing 70% of total world production, although three other important plantations are located in India, America, Spain, Argentina and Mexico.
CICLO FREDDO A P PA R E C C H I AT U R E
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SERVIZI
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S T R U M E N TA Z I O N E
ciclo freddo
Il packaging contro lo spreco IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE • Campioni di sostenibilità grazie anche alle innovazioni che hanno vissuto negli ultimi anni Lo spreco alimentare in Italia ammonta a circa 16 miliardi di euro all'anno, che corrisponde all'1% del PIL: uno scandalo difficile da accettare. Uno dei possibili alleati per contrastare il grave problema dello spreco alimentare è il packaging delle confezioni dei prodotti, che costituiscono il primo biglietto da visita di ogni alimento. Molti degli imballaggi prodotti in Italia, la cui quota cresce sempre di più nella raccolta differenziata, sono utilizzati nel settore alimentare, anche per il confezionamento di alimenti surgelati. Il packaging protegge il prodotto e fornisce al consumatore le informazioni per un'adeguata conservazione. In questo carta e cartone, per le loro caratteristiche di praticità, sicurezza e funzionalità sono dei veri maestri e si prestano a moltissime innovazioni che, una volta applicate, potrebbero segnare un'importante svolta nella lotta contro lo spreco alimentare. Fino a qualche anno fa il packaging dei prodotti limitava la sua funzione alla protezione del contenuto da contaminazioni esterne, migliorandone in questo modo la conservazione e fornendo al tempo stesso un supporto per comunicare informazioni continua a pag. 58
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ciclo freddo
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per il consumatore. L'evoluzione in questo campo ha portato a nuovi scenari e alla contestuale definizione di un nuovo approccio, nel quale l'innovazione più significativa è rappresentata dal packaging funzionale o smart packaging. Questo termine si riferisce a quelle soluzioni in cui è previsto l'impiego di un materiale, un trattamento superficiale, una tecnica di confezionamento o altro in grado di svolgere una funzione aggiuntiva rispetto a quelle tradizionali di contenimento e generica protezione dei prodotti. Ad esempio il "packaging attivo" interagisce costantemente e attivamente con il prodotto contenuto, mentre il "packaging intelligente" è in grado di rappresentare oggettivamente la
storia del prodotto e quindi il suo livello di qualità. Se da un lato l'evoluzione del
packaging porta allo sviluppo di prodotti che offrono funzionalità aggiuntive, dall'altro lato la costante attenzione alle problematiche ambientali impone di ridurre all'essenziale il packaging per diminuire la quantità di rifiuti. Cosa significa? Che studiare il packaging di un prodotto vuol dire anche pensare al suo possibile riciclo, alla riciclabilità dei materiali. L'esempio più immediato è costituito dallo sviluppo di materiali biodegradabili e le relative tecnologie di processo,
ma anche tutti i trattamenti a base naturale che possono essere applicati ai materiali a base cellulosica, insieme a innovazioni quali la nanocellulosa e i nuovi materiali compositi a base cellulosica con aggiunta di biopolimeri. Senza dimenticare anche l'importante ruolo svolto dalle etichette che possono fornire informazioni sempre più precise su come conservare correttamente un prodotto prolungandone la shelf life o su come conferire la confezione nella raccolta differenziata.
Packaging against waste The annual food waste in Italy amounts to roughly 16 billion Euros, equivalent to 1% of GDP: a scandal! However, there are some solutions that could reduce food waste: for example, by optimizing the packaging. A high percentage of packaging materials produced in Italy is used in the food sector, and also for the frozen products.
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ciclo freddo
La consegna solidale del surgelato IN SPERIMENTAZIONE DA BOFROST • Una app che, attraverso un sistema di intelligenza artificiale, mette in contatto i vicini di casa per fare ordini e ritirare la merce L’azienda di surgelati Bofrost con il sostegno di TalentGarden Pordenon ha di recente organizzato la #hackBofrost, ossia una hackathon o maratona di talenti per raccogliere idee innovative in fatto di marketing, vendite e consegne a domicilio. Tra i tanti partecipanti, vincitrice è la start up “A Cute Robot”, guidata da tre trentenni la cui idea è stata quella di realiz-
zare un’intelligenza artificiale in grado di raccogliere le richieste dei clienti di Bofrost, elaborarle e dare risposte, senza l’intervento di un operatore telefonico in carne e ossa, in modo da facilitare le consegne creando una rete solidale di persone, insomma una rete di “vicini solidali”. <<Bofrost consegna i suoi continua a pag. 60
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prodotti principalmente di giorno – raccontano dalla start up – ossia quando la maggior parte delle persone sono fuori perché al lavoro o a scuola. E’ frequente, tuttavia, che nello stesso quartiere se non nel medesimo palazzo, vivano clienti anziani, generalmente in pensione, o casalinghe che potrebbero ritirare la merce in vece loro, chiedendo magari in cambio di farsi aiutare nel fare gli ordini via app>>. Obiettivo dell’intelligenza artificiale proposta è proprio mettere in contatto queste persone e di far in modo che si aiutino a vicenda. Tutti ne
Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost
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traggono beneficio, Bofrost compresa, che riuscirebbe così ad avvicinare nuove fasce di clientela, quelle più giovani principalmente. Con questo obiettivo, infatti, è partito un progetto pilota che durerà fino a fine 2017. Si tratta di una vera e propria sperimentazione sul campo, per testare l’efficacia e il gradimento di questa idea sicuramente innovativa. <<Siamo molto interessati spiega Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost - e contiamo molto che questo nuovo software possa innovare l’esperienza di vendita del consumatore>>. Attualmente, infatti, Bofrost sta tagliando i costi del callcenter, che rappresenta un modello di vendita in forte declino. Secondo i dati del primo trimestre dell’anno in corso il comparto della vendita telefonica ha fatto registrare un calo del 5,1%, pari a 1,5 milioni di euro in meno ri-
spetto al 2016, e questo a fronte della crescita della vendita tradizionale, porta a porta.
The food delivery in a App The company Bofrost, in collaboration with Talent Garden Pordenone, has recently organized the #HackBofrost, a hackathon of talents in order to gather innovative ideas about marketing, home sales and deliveries. Among the competitors, the winner is the start-up “A Cute Robot” by three 30-year-old guys. They realize an artificial intelligence that is able to collect the consumers’ requests, elaborate them and give answers, without a call center agent. Thus the deliveries will be easier, creating a supportive network of people.
ciclo freddo
I banchi frigoriferi ecologici HEOS “REFRIGERANT NEUTRAL” • Tutti i benefici del sistema Carel per applicazioni waterloop con compressori a giri variabili (DC inverter) ora disponibili anche per CO2 e propano o a basso GWP Heos è la soluzione Carel ad alta efficienza per la gestione di banchi frigoriferi che, alla classica architettura con centrale frigorifera, che alimenta i banchi attraverso la circolazione di refrigerante in lunghe linee di distribuzione, contrappone una soluzione con banchi plug-in equipaggiati di compressori DC inverter a capacità variabile raffreddati da un anello ad acqua. Questa nuova soluzione refrigerant neutral unisce la tradizionale efficienza energetica, il controllo della temperatura all’interno del banco, la velocità di installazione e la flessibilità di design propri dei sistemi Heos alle ultime innovazioni nell’utilizzo di refrigeranti naturali o a basso GWP. <<La disponibilità di Heos in modalità “refrigerant neutral” rappresenta una nuova rivoluzione per la refrigerazione commerciale – aggiunge Diego Malimpensa, Business Unit Manager - che permette di sfruttare i benefici della modulazione continua, applicati al massimo grazie al sistema Heos, indipendentemente dal refrigerante utilizzato, soprattutto se naturale. Con questa nuova soluzione abbiamo unito i risultati di anni di innovazione, sia nell’utilizzo di refrigeranti naturali che di tecnologie DC inverter, in un sistema che riesce a massimizzare i benefici di entrambi>>.
Sistemi di analisi comparativa
Modulazione continua La modulazione continua è il concetto fondamentale del sistema Heos. L’utilizzo sinergico di compressori DC inverter e di valvole elettroniche di espansione stepper controllate da sistemi tecnologicamente avanzati permette di raggiungere risultati eccellenti in termini di stabilità della regola-
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zione, di ottimizzazione delle condizioni di funzionamento e quindi di efficienza energetica e preservazione della qualità dei prodotti. Il tutto accompagnato da un sostanziale miglioramento della robustezza del sistema, rispetto a sistemi tradizionali, grazie all’uso di dedicate procedure di controllo, monitoraggio e diagnostica predittiva.
Innovazioni sostanziali sono state appor tate anche in materia di supervisione con sistemi di analisi comparativa che possono ora arrivare al confronto banco su banco, dettaglio non disponibile con sistemi tradizionali centralizzati, e che permettono una drastica riduzione dei tempi di manutenzione e di prevenire con anticipo eventuali malfunzionamenti. È ora possibile, infatti, analizzare nel dettaglio il confronto dei singoli banchi frigo, anche in gruppi omogenei, con dashboards specifiche che evidenziano chiaramente le differenze di perfomance e di controllo, mettendo immediatamente in risalto le utenze performanti da quelle migliorabili.
ciclo freddo
Napoli Uno è un’azienda nata nel 1987 dall’idea di due giovani imprenditori ed è specializzate nel trasporto, ora anche a livello nazionale, di merce a temperatura controllata. Tale successo è stato possibile grazie sia all’uso di nuovi modelli organizzativi
per offrire ai propri clienti maggiore qualità nei servizi, che alla capacità della dirigenza di stringere accordi commerciali con importanti partner. Importante negli anni è stata la crescita del parco automezzi adeguata agli standard richiesti dalle vigenti normative sulla catena del freddo; ma, allo stesso tempo, l’azienda ha ritenuto opportuno implementare gli stessi mezzi con strumenti in grado di fornire tutte le informazioni necessarie a dare un tempestivo feedback ai committenti sullo stato delle consegne. Oggi Napoli Uno attraverso il proprio “Network del freddo”, creato e portato avanti con la collaborazione di tanti partners qualificati, si presenta sul mercato della logistica integrata riuscendo ad offrire servizi che vanno dal ritiro del prodotto, allo stoccaggio, per terminare il processo con la distribuzione capillare. I servizi di consegna opera-
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Napoli Uno: lasciati trasportare nel freddo tivi a livello nazionale vengono offerti con partenza settimanale e gestiti in modo personalizzato attraverso lo
studio di un piano distributivo adeguato alle esigenze dei committenti, non trascurando la possibilità di tra-
sportare anche piccole quantità di prodotto. L’obiettivo che da tempo si persegue si concretizza con la presentazione ufficiale del Network alla fiera Tutto Food di Milano, dove viene condivisa la realizzazione di un progetto che anticipa il futuro della distribuzione.
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Marzo/Aprile 2017 - Numero 2 65
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