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SOMMAIRE / SUMMARY 2
Swiss Engineering L’associazione professionale svizzera degli ingegneri e degli architetti Intervista con M. Mauro Pellegrini
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Swiss Engineering L’association professionnelle suisse des ingénieurs et des architectes Entretien avec M. Mauro Pellegrini
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Swiss Engineering. La voix de la technique Entretien avec Mme Laurence Gagnebin
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De nouveaux enjeux pour le GPI Entretien avec M. Cédric Cagnazzo
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Un réseau non virtuel pour les nouvelles technologies Entretien avec M. Philippe Cudré-Mauroux
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Un groupement au service d’une profession méconnue Entretien avec M. Jérôme Schaffner
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De nouveaux partenariats pour défendre et promouvoir les architectes Entretien avec M. Arié Spassov
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Swiss Engineering-VD Entretien avec M. André Alarcon
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Des experts pour toutes les situations Entretien avec M. André Berdoz
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La rete svizzera degli ingegneri e degli architetti Intervista con Monica Gianelli
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Le réseau suisse des ingénieurs et architectes Entretien avec Monica Gianelli
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SWISS ENGINEERING, L’ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE SVIZZERA DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI
E siste da più di
100 anni e rappresenta oltre 13.500 tra ingegneri e architetti. Stiamo parlando di Swiss Engineering, una delle principali associazioni professionali attive in Svizzera. Abbiamo incontrato il suo presidente centrale, l’ing. Mauro Pellegrini, primo presidente ticinese in oltre un secolo di storia, per farci spiegare gli scopi e gli ideali dell’associazione.
Swiss Engineering STV Weinbergstrasse, 41 CH-8006 Zurigo E-mail: mauro.pellegrini @swissengineering.ch Web: www.swissengineering.ch
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“La nostra è un’associazione professionale particolare, nel senso che non siamo un sindacato. Swiss Engineering ha l’ambizione di rappresentare e promuovere una professione affascinante come è quella dell’ingegnere e dell’architetto”, ci spiega Mauro Pellegrini. “Il neo ingegnere e il neo architetto che entra a far parte della nostra associazione ha l’occasione di aumentare il proprio networking sociale e professionale e questo sia in modo formale (con eventi istituzionali nel corso dell’anno), sia informale (con incontri organizzati sul territorio dalle singole sezioni)”.
In che modo ciò è possibile? “Rappresentando i loro interessi negli ambienti politici, economici, nel settore della formazione e nella società in generale. Sosteniamo i nostri membri nel loro sviluppo professionale con prestazioni su misura. Inoltre come portavoce della tecnica, ci impegniamo per valorizzare le professioni tecniche al livello del grande pubblico. In questo modo cerchiamo di incoraggiare le nuove generazioni non dimenticando comunque chi nella professione c’è da anni promuovendo la formazione continua. Infine faccio notare che siamo l’unica associazione di ingegneri ed architetti che è associata a ‘economiesuisse’, l’associazione mantello dell’economia svizzera. Grazie a questa collaborazione abbiamo la possibilità di prendere posizione durante le procedure di consultazione di nuove leggi anche con il supporto del mondo economico. In questo modo diventiamo dei veri e propri portavoce dell’intera categoria professionale e non soltanto della nostra associazione. Per esempio – dopo la
cosiddetta riforma di Bologna che ha diviso gli studi in bachelor e master – siamo intervenuti a più riprese per la difesa del titolo di ingegnere e per promuovere e sostenere lo sviluppo delle formazioni di tipo master anche presso le scuole universitarie professionali –”.
La tecnica svizzera ha una fama positiva all’estero. Ci sono ancora tanti giovani che intraprendono questa carriera, magari attirati dalla possibilità di avere un’esperienza al di fuori dei confini nazionali? “Purtroppo negli ultimi anni l’interesse di molti giovani è andato scemando verso questo tipo di professioni. È innanzitutto una formazione impegnativa. Nella nostra associazione accettiamo soltanto ingegneri e architetti che hanno concluso una formazione superiore (Politecnico, Università e Scuole Professionali). Le ammissioni su dossier, di persone cioè che hanno maturato determinate competenze tecniche pur non avendo fatto studi accademici, sono molto rare. La maggior parte dei nostri iscritti è dipendente di uno studio d’ingegneria o è attivo come ingegnere nell’industria e nel settore terziario. Infine anche la questione salariale incide nella scelta di questa professione. A parità di studi superiori ci sono settori (medicina o finanza, per esempio) che pagano molto meglio. A questo proposito segnalo una nostra pubblicazione – ‘SaläreSalaires’ – che analizza annualmente la retribuzione in CH di un ingegnere o di un architetto dall’esordio fino alla pensione. Un tema interessante sia per chi ha la necessità di assumere
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ingegneri, sia per chi vuole avvicinarsi a questa professione. Da questa banca dati emerge che chi per esempio ha avuto un’esperienza professionale all’estero è remunerato meglio di chi ha avuto il suo sviluppo professionale unicamente in Svizzera. Attualmente, comunque, mancano in Svizzera dai 3 mila ai 4 mila ingegneri, anche se spesso la difficoltà di trovare degli ingegneri è dovuta non solo per una questione di quantità, ma per fattori di qualità legati all’esperienza, alle conoscenze linguistiche ed alle capacità manageriali”.
Swiss Engineering è presente in tutti i Cantoni svizzeri? “L’associazione è organizzata in oltre 50 sezioni e gruppi professionali presenti su tutto il territorio. Le sezioni raggruppano i membri di una determinata regione linguistica o cantone mentre i gruppi professionali, sono organizzati secondo i campi di attività specifici come ad esempio gli ingegneri di gestione o gli esperti nel campo della sicurezza. Rispetto ad altre associazioni tecniche, da noi tutte le categorie professionali dell’ingegneria e dell’architettura sono presenti (elettrotecnica, meccanica, genio civile, architettura, ecc.)”.
Gli ambiti di attività sono molto variegati. Come avviene la comunicazione tra i singoli professionisti della vostra associazione? Immagino che un ingegnere elettrotecnico e uno civile abbiamo poco da dirsi… “E invece hanno molto da dirsi. Le sezioni locali e i vari gruppi professionali hanno un patrimonio
di conoscenze tecniche eccezionale. L’ingegnere del 21.mo secolo, più di coloro che l’hanno preceduto, ha competenze molto specifiche e mirate in un singolo ambito di attività. Oltre alla professionalità, all’ingegnere di oggi si richiede anche molta flessibilità e la capacità di lavorare in team. Per questa ragione Swiss Engineering ha deciso di istituire delle ‘Commissioni tecniche interdisciplinari’ al fine di poter discutere all’interno di esse su temi legati allo sviluppo tecnologico nei vari settori come quello dello sfruttamento dell’acqua o del sole per la produzione di energia. Temi che toccano il nostro futuro come
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società civile e come sviluppo tecnologico della Svizzera. Pubblichiamo mensilmente in due lingue la rivista ‘Swiss Engineering STZ/RTS’, una rivista tecnica già premiata sia per i contributi scientifici, sia per il lay-out grafico. Almeno quattro volte l’anno allegati alla stessa ci sono degli inserti speciali che vanno proprio nella direzione di fornire quel surplus di conoscenza tecnica”.
Breve biografia Mauro Pellegrini Mauro Pellegrini (1959), ha studiato elettrotecnica alla Scuola d’Ingegneria di Bienne. Ha avuto un’esperienza di sei anni alla Siemens nel settore delle telecomunicazioni con un anno di permanenza in Florida (Usa). È stato anche responsabile per le telecomunicazioni presso la sede Ubs di Suglio (Ti). Da 20 anni lavora come ingegnere consulente nel campo dei trasporti e dell’energia presso l’IM Ingegneria Maggia di Locarno (TI). Attualmente è membro della Direzione generale di IM e del Cda dell’Holding Engineering SA di Locarno, che raggruppa oltre 200 ingegneri civili ed elettrotecnici attivi professionalmente in tutta la Svizzera. Dal 2006 è Presidente centrale di Swiss Engineering.
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SWISS ENGINEERING, L’ASSOCIATION PROFESSIONNELLE SUISSE DES INGÉNIEURS ET DES ARCHITECTES
C réée il y a plus de
100 ans, elle représente plus de 13 500 ingénieurs et architectes. Swiss Engineering est l’une des principales associations professionnelles de Suisse. Nous avons rencontré son président, Mauro Pellegrini, le premier président tessinois en plus d’un siècle d’histoire, afin qu’il nous explique les objectifs et les idéaux d’une telle association.
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« Notre association professionnelle est particulière, au sens où nous ne sommes pas un syndicat. Swiss Engineering a l’ambition de représenter et de promouvoir ces professions passionnantes que sont les métiers d’ingénieur et d’architecte », explique Mauro Pellegrini. « Le nouvel ingénieur ou le nouvel architecte qui intègre notre association a la possibilité de développer son réseau social et professionnel, de manière aussi bien formelle (grâce aux évènements de l’association qui ont lieu au cours de l’année), qu’informelle (par le biais des rencontres organisées sur le territoire par les sections locales). »
Comment cela est-il possible ? « En représentant leurs intérêts dans les milieux politiques et économiques, dans le secteur de la formation et dans la société en général. Nous soutenons nos membres dans leur développement professionnel avec des prestations sur mesure. Par ailleurs, en tant que porte-voix de la technique, nous revendiquons une meilleure valorisation et compréhension des métiers techniques au niveau du grand public. Nous nous efforçons ainsi d’encourager les nouvelles générations, sans oublier toutefois ceux qui sont dans la profession depuis de nombreuses années et auxquels nous proposons de suivre une formation continue. Enfin, précisons que nous sommes la seule association d’ingénieurs et d’architectes associée à « economiesuisse », l’association centrale de l’économie suisse. Cette collaboration nous permet de donner notre avis durant les procédures de consultation des nouvelles lois, et de bénéficier du soutien du monde économique. Nous devenons ainsi les porte-parole de toute la catégorie professionnelle et pas seulement de notre association. Par exemple, après le fameux processus de Bologne
qui a divisé les études en deux cycles (bachelor et master), nous sommes intervenus à plusieurs reprises pour défendre le titre d’ingénieur et promouvoir et soutenir le développement des formations de type master, y compris auprès des écoles universitaires professionnelles. »
La technique suisse a bonne réputation à l’étranger. Y a-t-il encore beaucoup de jeunes qui entreprennent cette carrière, attirés, peut-être, par la possibilité d’acquérir une expérience hors des frontières suisses ? « Malheureusement, ces dernières années, de plus en plus de jeunes se désintéressent de ce type de profession. Tout d’abord, ces professions requièrent une longue formation. Dans notre association, nous n’acceptons que des ingénieurs et des architectes qui ont achevé une formation supérieure (École polytechnique, universités et hautes écoles spécialisées). Les admissions sur dossier, c’est-à-dire de personnes qui ont acquis certaines compétences techniques sans avoir suivi d’études universitaires, sont très rares. La plupart de nos membres sont employés par des cabinets d’ingénierie ou travaillent comme ingénieurs dans l’industrie ou le tertiaire. Enfin, la question salariale influe sur le choix de cette profession. Avec un niveau d’études supérieures identique, certaines professions (dans la médecine ou la finance, par exemple) sont beaucoup mieux rétribuées. Signalons à ce sujet l’une de nos publications, « Saläre-Salaires », qui analyse annuellement la rémunération d’un ingénieur ou d’un architecte en Suisse, de ses débuts à sa retraite. Un sujet intéressant, à la fois pour ceux qui doivent embaucher des ingénieurs, et pour ceux qui s’intéressent à cette profession.
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Cette banque de données montre, par exemple, que ceux qui ont acquis une expérience professionnelle à l’étranger sont mieux rémunérés que ceux dont le parcours professionnel s’est exclusivement déroulé en Suisse. Quoi qu’il en soit, il manque actuellement trois à quatre mille ingénieurs en Suisse, même si souvent la difficulté à trouver des ingénieurs n’est pas seulement due à une question de nombre, mais aussi à des critères de qualité liés à l’expérience, aux connaissances linguistiques et aux capacités managériales. »
Swiss Engineering est-elle présente dans tous les cantons suisses ? « L’association est divisée en plus de 50 sections et groupes professionnels présents sur tout le territoire. Les sections regroupent les membres d’une zone linguistique d’un canton, tandis que les groupes professionnels sont organisés en fonction de domaines d’activité spécifiques, tels que les ingénieurs de gestion ou les experts en sécurité. Par rapport à d’autres associations techniques, chez nous, toutes les catégories professionnelles de l’ingénierie et de l’architecture sont présentes (électrotechnique, mécanique, génie civil, architecture, etc.). »
Les domaines d’activité sont très variés. Comment fonctionne la communication entre les différents professionnels de votre association ? J’imagine qu’un ingénieur électrotechnicien et un ingénieur civil n’ont pas grand-chose à se dire… « Au contraire, ils ont beaucoup de choses à partager. Les sections locales et les différents groupes professionnels ont un patrimoine
de connaissances techniques exceptionnel. L’ingénieur du XXIe siècle, plus que ceux qui l’ont précédé, a des compétences très spécifiques et ciblées dans un seul domaine d’activité. Il est demandé à l’ingénieur, outre le professionnalisme, de faire preuve d’une grande flexibilité et de se montrer capable de travailler en équipe. C’est pourquoi Swiss Engineering a décidé d’instituer les « Commissions techniques interdisciplinaires » afin de pouvoir discuter, au sein de chaque commission, de sujets liés au développement technologique dans les divers secteurs, tels que l’exploitation de l’eau ou du soleil pour la production d’énergie. Ces sujets concernent
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le développement technologique de la Suisse et notre futur en tant que société civile. Nous publions chaque mois « Swiss Engineering STZ/RTS », une revue technique bilingue déjà récompensée pour ses contributions scientifiques et sa réalisation graphique. Au moins quatre fois par an, des suppléments spéciaux accompagnent la revue, précisément pour fournir ces compléments de connaissances techniques.
Biographie succincte de Mauro Pellegrini Mauro Pellegrini (né en 1959) a étudié l’électrotechnique à l’École d’ingénieurs de Bienne. En poste pendant six ans chez Siemens, dont une année passée en Floride (ÉtatsUnis), il a acquis une première expérience dans le secteur des télécommunications. Puis, il a été responsable du service des télécommunications au siège d’Ubs de Suglio (TI). Il travaille aujourd’hui, et ce, depuis 20 ans, comme ingénieur consultant dans le domaine des transports et de l’énergie auprès de la société IM Ingegneria Maggia, à Locarno (TI). Il est également membre de la direction générale d’IM et du conseil d’administration de la Holding Engineering SA de Locarno, qui regroupe plus de 200 ingénieurs civils et électrotechniques, lesquels exercent leur profession dans toute la Suisse. Depuis 2006, il est Président de Swiss Engineering.
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SWISS ENGINEERING LA VOIX DE LA TECHNIQUE
D epuis plus de cent ans, Swiss Engineering (anciennement Union Technique Suisse), l’association professionnelle des ingénieurs et des architectes, s’engage pour représenter les intérêts de ses membres et pour les appuyer dans leur développement professionnel. Forte de ses 13 500 membres (4 000 en Suisse romande), Swiss Engineering constitue un réseau professionnel unique. À l’image de la Suisse, cette association professionnelle constituée de 26 sections régionales et de 24 groupements professionnels, reflète aussi sa diversité. Secrétaire romande de Swiss Engineering depuis septembre 2010, Mme Laurence Gagnebin, une femme au profil marqué dans la filière communication et gestion de projets, brosse ici le portrait de Swiss Engineering et pointe les enjeux majeurs des professions de l’ingénierie pour les années et les décennies à venir.
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Comment définissez-vous Swiss Engineering en quelques mots ? C’est avant tout une association professionnelle au service de ses membres. Le but est donc de répondre à leurs besoins, de leur offrir un réseau professionnel, de défendre les professions de l’engineering et de l’architecture et de faire leur promotion. C’est d’autant plus indispensable aujourd’hui que se pose une question de relève et de pénurie, notamment dans le domaine du génie civil. Swiss Engineering s’engage dans la politique pour défendre ses membres et faire comprendre les besoins des professions de l’ingénierie et de l’architecture. Swiss Engineering est aussi membre d’economiesuisse, ce qui permet des relais au niveau politique pour tenter de faire valoir nos positions et de faire passer nos messages. La profession d’ingénieur est fondamentale dans notre société. Cette branche est devenue toujours plus complexe, avec une multiplication de spécialisations dans les branches d’ingénierie. Les intérêts communs existent cependant bel et bien, et il est important de fédérer, de créer des liens et de faire circuler l’information. Swiss Engineering s’y emploie. L’association est dirigée par un comité central présidé par M. Mauro Pellegrini. Elle compte six professionnels au secrétariat général à Zürich, dont le Secrétaire général Stefan Arquint, et deux au secrétariat romand à Lausanne.
Qu’est-ce qui distingue SE de la SIA ? Pour l’essentiel, c’est la filière de formation qui marque la différence. Disons que SE est plus connoté ingénierie, avec de multiples spécialisations, y compris l’architecture, alors que la SIA est essentiellement orientée dans le domaine de l’architecture, et, plus généralement, de la construction.
Mais tout cela n’a rien d’exclusif et rien n’empêche d’appartenir à l’une et l’autre association professionnelle, comme c’est le cas pour certains de nos membres. Il y a des préoccupations communes et des intérêts et projets communs, par exemple face à la pénurie d’ingénieurs. J’aimerais voir ces deux associations professionnelles comme complémentaires plutôt que concurrentes.
Quelles sont les principales prestations de Swiss Engineering à ses membres ? L’intérêt d’adhérer à Swiss Engineering me paraît évident : accès à un réseau susceptible d’ouvrir des portes, échanger des savoirs lors de séminaires ou de workshops, être informé des évolutions et des enjeux techniques. Il y a de nombreuses prestations. Parmi les principales, je citerais l’enquête annuelle sur les salaires, constamment remise à jour, la publication mensuelle du magazine Swiss Engineering, une revue technique contenant des dossiers et des pages spécifiques sur la vie de l’association, ainsi que de quatre dossiers thématiques par année. Les membres peuvent également bénéficier d’un conseil juridique. J’ajouterai la plate-forme www. firstjob.ch pour les jeunes. À cela s’ajoutent divers avantages de membres comme des rabais à certaines manifestations, ainsi qu’à divers cours. Les sections et les groupements professionnels élargissent cette offre de base avec leurs plate-formes de manifestations et rencontres.
L’organisation est assez complexe. Comment fonctionne SE avec les sections et les groupements professionnels ? Les 24 groupements professionnels et les 26 sections régionales constituent un réseau professionnel unique, souvent précieux. Sections et groupements jouissent d’une véritable autonomie, avec leur propre organisation, statuts et cotisations.
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C’est cette diversité qui fait notre force et reflète les nombreuses spécificités de nos membres. Les gens s’y retrouvent par métiers, les ingénieurs en génie civil, les ingénieurs en télécommunication, les géomaticiens, les architectes, etc. Ils sont alémaniques, romands ou tessinois, parfois mixtes. Les groupements se coordonnent lors des rencontres régionales ou nationales plusieurs fois par an.
Existe-t-il une coordination au niveau romand ? Il existe une Assemblée des présidents romands, qui se réunit deux fois par année avant l’Assemblée des délégués et la Conférence des présidents. Elle est présidée par M. André Alarcon. Cela témoigne de notre volonté d’exister en tant que francophones au sein de Swiss Engineering. Il s’agit autant que possible d’adopter des positions représentatives de la Suisse romande, autrement dit de dépasser d’éventuels clivages régionaux sur des dossiers importants. Je m’efforce de promouvoir une véritable unité romande. Dans une structure organisationnelle aussi régionalisée que la nôtre, qui a ses avantages et son dynamisme, il me paraît important d’éviter le cloisonnement, la dispersion des forces et des voix.
Quels sont actuellement les chantiers prioritaires de Swiss Engineering ? Nous réfléchissons sur un nouveau concept d’organisation et de prestations appelé NSE, comme New Swiss Engineering. Il y a trois objectifs visionnaires à la hauteur des défis devant lesquels nous nous trouvons. Le premier veut que Swiss Engineering contribue à la réussite professionnelle de ses membres et soutienne véritablement leur carrière. Le second veut que Swiss Engineering soit le porte-parole de la technique et prône les métiers
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La Suisse manque d’ingénieurs Depuis des décennies, les ingénieurs jouent un rôle clé dans le progrès technologique et le développement de notre prospérité. La pénurie de main-d’œuvre qualifiée dans ce domaine concerne l’ensemble de la société. On parle de pénurie de spécialistes lorsque le nombre de postes vacants pour une qualification professionnelle donnée est supérieur au nombre de spécialistes qualifiés disponibles. Nous y sommes. Il manque environ 16 000 ingénieurs en Suisse. Un dossier récemment publié par Swiss Engineering et economiesuisse le démontre, citant notamment des études parues en 2009 et en 2008. L’évaluation la plus récente faisait état en 2009 d’un manque total de spécialistes MINT (mathématiques, informatique, sciences naturelles, techniques) de 14 088 spécialistes, pénurie marquée dans tous les domaines de l’ingénierie, avec des pics dans la technique (génie électrique, mécanique, technologies de l’information, etc.), et de la construction. La perspective de nombreux départs à la retraite au cours des prochaines années n’est pas faite pour améliorer la situation. Swiss Engineering prône la mise en œuvre de mesures ciblées pour accroître le nombre d’étudiants diplômés dans les filières de l’ingénierie et de l’informatique. Cela implique de promouvoir une meilleure visibilité des voies de formation possibles, une augmentation de la proportion des femmes parmi les diplômés MINT (elle n’est que de 16,3 %, très peu en comparaison internationale), un accès facilité pour les étrangers titulaires d’un diplôme d’une haute école et un financement suffisant des disciplines techniques dans les hautes écoles. À moyen et long terme, la pénurie d’ingénieurs ne pourra être surmontée qu’à la condition de promouvoir la compréhension technique au niveau de l’école obligatoire déjà dans les écoles secondaires, auprès des enseignants et d’encourager les vocations.
de l’engineering auprès du public, notamment des jeunes. Il y a là l’ambition d’augmenter notre présence afin de devenir un véritable référent, un interlocuteur plus visible et plus présent. Nous voulons renforcer cet aspect, devenir un vrai lobby mieux apte à assurer le relais vers le politique. Le troisième objectif visionnaire est de devenir une véritable interface entre les Hautes Écoles, l’industrie et le monde du travail, et de mener des projets en partenariat avec elles.EncartLa
Swiss Engineering 37, boulevard de Grancy CH-1006 Lausanne Tél. : +41 (0)21 617 79 79 Fax : +41 (0)21 617 87 79 E-mail : laurence.gagnebin@ swissengineering.ch Web : www.swissengineering.ch
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DE NOUVEAUX ENJEUX POUR LE GPI Entretien avec M. Cédric Cagnazzo, Président
Quelle est l’origine du Groupement Professionnel des Ingénieurs civils ? Le GPI a été formé en 1971. Au départ, il est né de la motivation des ingénieurs civils issus de cursus spécifiques de pouvoir accéder à certains marchés, et à leur volonté d’œuvrer pour la reconnaissance de leur diplôme. Maintenant, les formations ont évolué, le GPI n’a plus les mêmes raisons d’être. Ce que nous offrons aujourd’hui à nos membres, c’est avant tout un réseau professionnel sur toute la Romandie et au-delà, des manifestations et des visites sur des thèmes d’actualité, et une formation continue sous forme de cours spécialisés, de conférences et de séminaires.
Comment se compose votre groupement ?
Groupement des Ingénieurs civils - GPI c/o Swiss Engineering UTS Boulevard de Grancy 37 CH-1006 Lausanne Tél. : 079/427 97 76 Fax : 021/702 28 62 Email : info@gpi-vd.ch Web : www.gpi-vd.ch
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Notre réseau, que nous voulons ouvert et transparent, est constitué de 180 membres, principalement des ingénieurs civils, quelques polytechniciens et, malheureusement, très peu de femmes. Nous attirons une dizaine de nouveaux candidats par an, que nous recrutons via des mailings, lors de visites auprès d’école d’ingénieurs, et grâce à notre site Internet.
Quelles sont les activités principales du GPI ? Concrètement, nous nous retrouvons quatre à cinq fois dans l’année, lors de l’assemblée générale ou lors d’événements spécifiques, pour échanger des idées et instaurer des partenariats entre ingénieurs. Nous organisons des
manifestations comme des visites de chantiers ou d’entreprises, à l’issue desquelles nous nous réunissons de manière amicale. Par ailleurs, nous proposons des formations continues délivrées par des instituts formateurs avec qui nous créons des partenariats.
Comment se présente l’avenir du groupement ? Les membres du comité et le président, tous bénévoles, s’investissent et donnent l’impulsion pour fortifier l’association. Depuis un an et demi, nous avons permis la redynamisation du site Internet, la relance des formations continues, l’augmentation du nombre de nos membres. Restent deux aspects sur lesquels nous avons encore à faire et qui me tiennent à cœur : tout d’abord, le rapprochement interprofessionnel avec le Groupement Professionnel des Architectes, le GPA. Pour cela, nous souhaitons développer une participation commune de nos membres aux manifestations et visites organisées, et pourquoi pas, mettre sur pied un événement conjoint avec un architecte et un ingénieur de renom. Le deuxième point est lié au contexte dans lequel évolue notre profession. Il y a, en Suisse, à l’heure actuelle, une pénurie d’ingénieurs civils certaine. En tant qu’acteur responsable et impliqué dans notre domaine d’activité, nous nous devons de réfléchir posément à cette problématique, et c’est un travail à long terme que nous voulons mener pour parer à cette situation.
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UN RÉSEAU NON VIRTUEL POUR LES NOUVELLES TECHNOLOGIES Entretien avec le Prof. Dr. Philippe Cudré-Mauroux
Pouvez-vous nous présenter le groupement ? Le Groupement des Ingénieurs en Technologies de l’Information (GITI) a été fondé en septembre 2000, avec pour mission de mettre en relation des professionnels et des jeunes ingénieurs en technologies de l’information et communication en Suisse romande. Nous sommes la plus grande association de ce type en Suisse romande, et comptons environ 300 membres.
Quel intérêt y a-t-il à faire partie du groupement ? D’une part, le groupement permet un brassage qui favorise la mise en place d’un vaste réseau entre nouveaux membres, jeunes diplômés tout juste sortis de leurs études, et chefs d’entreprise et professionnels, ingénieurs en techniques d’information expérimentés. D’autre part, nous offrons à nos membres la possibilité de participer à des événements ponctuels récurrents durant lesquels des experts abordent des problématiques liées à notre activité dans des domaines connexes bien précis.
En quoi consistent ces événements ? Cela va d’une visite d’entreprise à des cours spécifiques sur les nouvelles technologies ou des conférences sur les sujets novateurs en matière de technologies de l’information, où se rencontrent experts, industriels et nos membres. Nous proposons ces événements régulièrement, environ une dizaine de fois par an. Par ailleurs, nous tissons beaucoup de liens avec les écoles d’ingénieurs et les universités, liens que nous voulons intensifier dans les prochains mois en organisant conjointement de nouveaux événements destinés aux étudiants, sur les campus mêmes.
La formation est-elle une de vos missions ? Avec le réseautage, c’est notre principale vocation. Pour notre profession, une constante mise à niveau est incontournable. Nous avons à cœur de former les ingénieurs diplômés de Suisse romande aux innovations de notre activité pour qu’ils se tiennent à la page.
Qui fait partie de votre groupement ? Le profil de nos membres est assez divers, il y a un mélange assez hétérogène au niveau des âges, des fonctions et des spécialités. Géographiquement, nous sommes ancrés en Romandie en tant que groupement francophone mais nos membres sont parfois appelés à des postes en Suisse allemande.
Comment impliquez-vous les adhérents dans la vie associative ? Nous fonctionnons sur un dynamisme participatif. Les membres du groupement ont toujours leur mot à dire, ils peuvent proposer des thèmes pour les événements, échanger leurs expériences ou points de vue via un forum web ou sur LinkedIn, participer à une newsletter, où ils peuvent écrire des articles, proposer des jobs, etc.
Quel avenir envisagez-vous pour le groupement en tant que nouveau président ? D’une manière générale, je souhaite développer un réseautage physique et local, plutôt que virtuel et global. Il n’y a rien de tel qu’une vraie rencontre dans le cadre d’un événement convivial pour nouer des liens personnalisés et des contacts humains enrichissants !
GITI Groupement des ingénieurs en Technologies de l’Information Prof. Dr. Ph. Cudré-Mauroux Boulevard de Pérolles 90 1700 Fribourg E-mail : president@giti.ch Web : www.giti.ch/
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UN GROUPEMENT AU SERVICE D’UNE PROFESSION MÉCONNUE Entretien avec M. Jérôme Schaffner, Président
Qu’est-ce que le GIG ? C’est le Groupement des Ingénieurs en Géomatique, qui se compose d’environ 130 membres provenant de toute la Suisse romande et du Tessin et piloté par un comité bénévole de 6 personnes. Il réunit les ingénieurs diplômés en géomatique et en environnement issus d’une école d’ingénieurs qui exercent leur profession dans divers domaines d’activités liés à la gestion du territoire.
Quelle est l’origine du groupement ? La volonté première émanait de l’envie de se revoir entre anciens étudiants. Cette sorte d’amicale a ensuite dérivé sur la constitution d’un véritable groupement professionnel, très attaché à la promotion de l’activité géomatique. C’est capital aujourd’hui où ce secteur est en manque de visibilité et connaît un déficit en étudiants HES auquel nous devons faire face. Nous voulons donc nous investir au maximum afin de faire connaître au mieux nos métiers et défendre les intérêts de nos membres.
Comment procédez-vous ?
Groupement des Ingénieurs en Géomatique GIG/UTS p.a. Swiss Engineering UTS Secrétariat romand Boulevard de Grancy 37 1006 Lausanne Tél. : 021/617 79 79 Fax : 021/617 87 79 E-mail : info.sr@swissengineering.ch
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Nous nous impliquons au niveau des conventions collectives vaudoises et suisses ainsi que dans diverses commissions qui nous demandent d’intervenir pour mieux connaître notre avis. Par ailleurs, nous avons comme projet de mettre en place un partenariat avec le groupement professionnel de géomatique en Suisse alémanique, le FVG, qui compte environ 400 membres, afin de ne former plus qu’une seule entité. Le but est bien évidemment d’être reconnu au niveau national, de bénéficier des ressources nécessaires pour mieux nous faire entendre, d’allier
nos forces pour plus de reconnaissance, et par ailleurs de simplifier le paysage associatif suisse.
Quelles sont vos principales missions auprès de vos membres ? Nous créons un véritable réseau en tissant un lien fort entre l’école HES et nos membres, comme un pont entre jeunes diplômés et ingénieurs expérimentés. Nous organisons des sorties entre adhérents pour les motiver à participer et à échanger. Et puis, avec la formation continue, nous les invitons deux fois par an à des séminaires traitant de thèmes modernes issus de dialogues entre nos membres et le comité. Nous nous battons aussi pour la reconnaissance du diplôme des nouveaux étudiants et la valorisation de leur salaire.
Quel est l’avenir du groupement ? Notre métier a connu de grands bouleversements ces dernières années, en raison des nouvelles technologies, de la révision de gestion du cadastre… Cela remet en question nos modes de travail traditionnels. Nous voulons être acteur de ces changements et impliqués dans les débats lors de ces mutations, au nom de nos membres. Ici réside tout l’intérêt de représenter et promouvoir notre profession, et c’est le défi que se lance le groupement pour les années à venir.
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DE NOUVEAUX PARTENARIATS POUR DÉFENDRE ET PROMOUVOIR LES ARCHITECTES Entretien avec M. Arié Spassov, Président du gpa
INTER TC anglais
À l’origine, pourquoi le groupement a-t-il été instauré ? L’idée était de défendre les intérêts des architectes venant de tous horizons en matière d’équivalence de diplômes, et également en matière d’équité lors de la participation à des concours. C’est aujourd’hui encore notre cheval de bataille. Aujourd’hui, le gpa se donne pour but principal de contribuer à la promotion professionnelle de ses membres, architectes indépendants ou salariés et de l’architecture de qualité. Le groupement est d’ailleurs à l’origine da la Distinction romande d’architecture (DRA).
Quelles sont les missions qui vous sont imparties ? Outre le fait de protéger les intérêts de nos membres, le gpa se fixe pour objectif un rôle de formateur, notamment par le biais de visites organisées d’objets récemment construits. Les thèmes des visites, très variables, émanent de la demande de nos membres ou sur proposition du comité. Nous relayons également sur notre site Internet les invitations à des conférences sur divers sujets qui nous concernent.
Quel est le profil de vos membres ? Nous comptons 140 membres, personnes physi– ques ou bureaux d’architectes. Toutes les tranches
d’âge sont représentées, ce qui est source d’enrichissement, mais on se tutoie tous, quel que soit l’âge et la renommée de chacun ! Pour toucher les plus jeunes, nous remettons des prix au moment des rendus de projets, et nous sommes également conviés en tant qu’examinateurs pour les épreuves de fin de cycle. Nous voudrions être encore plus actifs vis-à-vis des étudiants et nous faire connaître avant même l’année de l’obtention de leur diplôme, ce qui nous permettrait d’accroître notre visibilité. Viser les étudiants est synonyme de dynamisme et de renouvellement de nos membres.
prochement interprofessionnel avec le GPI, le Groupement Professionnel des Ingénieurs, car cela nous semble intéressant de coupler nos savoirfaire, par exemple lors de visites techniques de chantiers, et de créer un réseau commun à nos deux secteurs d’activité, qui sont professionnellement complémentaires.
Quels sont les points que vous souhaitez développer pour l’avenir du gpa ? En tant que nouveau président pour les trois prochaines années, je souhaite continuer à tout mettre en œuvre pour soutenir ce qui doit avant tout rester le but de notre groupement, à savoir la défense des intérêts de l’architecte.
Quelle est votre impact géographique ? Nous représentons les intérêts des architectes sur la Suisse romande, et bientôt sur Neuchâtel puisque le GAN (Groupement des Architectes Neuchâtelois) est appelé à être affilié au gpa. Nous nous adressons également aux architectes qui arrivent de l’étranger et qui sont intéressés par nos activités.
Comptez-vous d’autres partenariats professionnels ? Nous sommes membre de l’Interassar-Vaud, de la Distinction romande d’architecture, d’Europan Suisse, de la CRAIA... Nous soutenons des forums d’architecture en Romandie. Par ailleurs, nous effectuons au sein de Swiss Engineering un rap-
Groupement Professionnel des Architectes (GPA) Case postale 84 1965 Savièse Tél. : 079 512 98 76 E-mail : info@gpa-archimadech Web : www.gpa-archimade.ch/
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SWISS ENGINEERING-VD Une enseigne, quatre antennes Comment fonctionne SE-Vaud ?
F orte de près de
980 membres, la section vaudoise de Swiss Engineering est l’une des plus importantes de Suisse. Et aussi l’une des plus actives. Son président, M. André Alarcon, par ailleurs chef de l’ESTI Romandie (Inspection fédérale des installations électriques à courant fort), parle de son rôle et de ses multiples activités.
Elle a la particularité de fonctionner avec des petites unités, des antennes, qui ont été regroupées en 2007 sous enseigne cantonale, mais qui ont maintenu une certaine activité. SE-Vaud compte ainsi des antennes à Yverdon, Lausanne, Riviera-Chablais et La Côte. Le but principal est de constituer un réseau actif entre les différents membres. Nous offrons aussi des prestations à nos membres. Certaines activités locales sont organisées par les antennes avec ou sans l’appui de SE-Vaud, d’autres manifestations plus importantes sont directement prises en charge par la section cantonale et cela fonctionne très bien.
Pouvez-vous donner un aperçu de vos activités et de vos prestations ? Il y a des activités de loisirs et d’enrichissement personnel comme des conférences sur l’œnologie ou des visites de la RSR, ou des activités plus professionnelles comme des visites d’usine, des rencontres spécifiques, par exemple avec de jeunes étudiants qui seront bientôt au terme de leur formation. Nos membres ont droit à des réductions sur les cours de l’Université populaire de Lausanne. En contrepartie, nous y donnons des formations. Tous les membres ne sont pas actifs, bien sûr, mais les activités rencontrent un succès très satisfaisant. En moyenne, nous organisons une à deux manifestations chaque mois.
Quel est le profil de vos membres ?
SE-Vaud a-t-elle suscité des projets importants ?
Le membre type est un ingénieur salarié, car les patrons sont le plus souvent membres de la SIA. Des ingénieurs créent ensuite leur société et deviennent des entrepreneurs qui restent chez nous par la suite. Les échanges sont importants dans un univers de plus en plus menacé par la pénurie d’ingénieurs, surtout dans les branches traditionnelles comme le génie civil, la mécanique, l’électricité et le bâtiment. Il faut montrer que ces métiers sont passionnants et les rendre plus attrayants. Nous voulons participer à l’effort de Swiss Engineering pour créer un réseau de connaissances et une plate-forme d’échanges.
Notre section a initié un projet de caisse de 2e pilier afin d’instaurer une telle caisse au niveau suisse. Cela ne s’est pas fait, mais un dialogue a été ouvert pour apporter certaines adaptations à la caisse existante CPTA. Le but est notamment d’offrir des prestations de meilleure qualité aux indépendants. SE-Vaud entretient bien sûr des relations avec les écoles d’ingénieurs du canton. Le problème de la relève commence à se faire sentir, alors que les entreprises peinent souvent à remplacer les ingénieurs qui partent à la retraite. Sensibiliser les jeunes et le public aux métiers traditionnels de l’ingénierie est donc un défi important.
L’ESTI
Swiss Engineering Vaud CP 220 CH-1162 Saint-Prex E-mail : info@se-vaud.ch Web : www.se-vaud.ch/
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Professionnellement, M. André Alarcon dirige l’unité romande de l’ESTI depuis 2006, organisme chargé sur mandat du DETEC de veiller à la sécurité de l’usage de l’électricité dans notre pays. Les bureaux de l’ESTI Romandie sont installés à Lausanne et comptent douze collaborateurs. Conformément à la loi sur les installations électriques, l’ESTI veille à ce que les installations à courant fort soient planifiées, construites et entretenues de façon sûre et écologique, à la sécurité des matériels électriques en vente sur le marché et à ce que les installations à usage domestique soient montées selon les standards techniques. L’ESTI délivre les autorisations générales d’installer et de contrôle aux entreprises du domaine et en contrôle leur activité. Ces contrôles sont régis par les ordonnances. Les maisons familiales sont, par exemple, contrôlées tous les vingt ans et les installations spéciales chaque année. Les sociétés de contrôle et les contrôleurs privés sont visités tous les 5 ans par nos inspecteurs. Le niveau de sécurité dans les installations électriques est élevé en Suisse et les accidents sont rares. Néanmoins, quatre personnes décèdent en moyenne chaque année en Suisse à la suite d’un accident électrique et une centaine de personnes sont blessées.
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DES EXPERTS POUR TOUTES LES SITUATIONS Entretien avec André Berdoz, Président depuis mars 2011
qui soit. Chaque expertise est menée de façon indépendante et objective, selon notre code d’honneur et notre sens de l’intégrité.
Qu’est-ce qui vous motive en tant que nouveau président ?
Monsieur le Président, pouvez-vous nous présenter votre mission ? La chambre des experts offre les services d’experts et de conseillers indépendants aux tribunaux, aux autorités administratives, aux banques, aux assurances, aux privés, ainsi qu’aux entreprises. Ces experts procèdent à l’examen ou à l’évaluation de bâtiments, de machines, de matériaux ou de processus en vue de l’établissement d’expertises judiciaires ou de procédures de conciliation.
Qui sont ces experts qui composent la chambre ? Nous comptons aujourd’hui 126 membres, dont 44 % d’architectes et 51 % d’ingénieurs toutes disciplines confondues. Nous sommes présents sur toute la Suisse, avec 57 % de nos membres en Suisse allemande, 37 % en Suisse romande, et 6 % au Tessin.
Comment s’effectue le recrutement de vos membres ? N’entre pas qui veut dans cette chambre, il faut faire acte de candidature, chaque demande d’admission est étudiée par un collège de 4 à 5 personnes qui décide si le candidat possède les qualités requises pour devenir expert.
Quelles sont ces qualités ? Nous attachons beaucoup d’importance aux critères personnels, il faut avoir un casier judiciaire vierge, être quelqu’un de recommandable, avoir bonne réputation. C’est ce sur quoi repose notre crédibilité. Nous nous penchons alors sur la formation du candidat et enfin sur son parcours professionnel, car il faut se prévaloir d’au minimum 10 ans d’expérience pour prétendre à la fonction d’expert.
Avec le comité, tout nouveau lui aussi, nous souhaitons, pour les deux ans à venir, mieux nous faire connaître, mais également développer la communication entre les membres et recruter de nouveaux experts. Nous devons diffuser plus largement nos compétences et faire rayonner notre large éventail de connaissances. Nous voulons mettre l’accent sur l’importance des échanges humains, et insuffler ainsi à notre chambre une nouvelle énergie.
Avez-vous des secteurs en manque de candidats ? Oui et c’est effectivement un critère important dans notre sélection, nous nous intéressons aux disciplines qui sont sous-représentées, comme actuellement le chauffage, la ventilation, le sanitaire, le froid, et le génie industriel.
Comment cela fonctionne-t-il concrètement ? Tout nouveau membre passe une demi-journée avec des experts renommés de notre chambre qui les forment à l’activité d’expertise. Ensuite, à eux de se faire connaître pour être mandatés. Leur mission est de répondre aux questions précises des tribunaux ou des avocats de la manière la plus professionnelle et la plus compréhensible
Chambre des experts Swiss Engineering UTS Secrétariat romand 37, bd de Grancy, CH-1006 Lausanne Tél. : 021/617 79 79 Fax : 021/617 87 79 E-mail : info.sr@SwissEngineering.ch Web : www.swissexperts.ch/f
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LA RETE SVIZZERA DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI Monica Gianelli, presidente di Swissengineering, sezione e regione della Svizzera italiana i vincitori Davide Dellagana e Eleonora Dal Bianco Brissago, cerimonia centenario sezione ticino, consegna premio swissengineering ticino 9 giugno 2007
L ’architetto Monica Gianelli presiede la sezione a sud delle Alpi dell’associazione Swissengineering, una delle principali organizzazioni professionali per il settore della tecnica. A livello cantonale sono circa 380 i membri di cui 350 attivi tra ingegneri dei vari settori (civili, meccanici, chimici, elettronici) e architetti. Il consesso è anche attivo nella formazione e tra i suoi obiettivi c’è quello di promuovere soprattutto tra i giovani le professioni tecniche.
TICINO Swiss engineering sezione Ticino C.P. 24 - CH-6952 Canobbio E-mail: ats-gianelli@swissengineering-ti.ch ats@swissengineering-ti.ch Web: www.swissengineering-ti.ch
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Brissago anniversaire de mariage section tessinoise, Prix du Tessin livraison swissengineering 9 juin 2007
La cultura tecnica svizzera è nota e apprezzata in tutto il mondo. Ingegneri e architetti svizzeri hanno operato e operano con successo fuori dai confini nazionali. Ma per continuare ad alimentare un settore che negli ultimi anni sta attraversando un buon momento congiunturale c’è bisogno anche di formare nuove leve. Ma la formazione non sempre è sufficiente. Ci vuole anche una rete professionale in grado di inserire e sostenere chi - conclusi gli studi - si avvia verso il mondo del lavoro e soprattutto per far valere anche politicamente e socialmente una professione (dell’architetto o dell’ingegnere) fondamentale per l’innovazione tecnica e lo sviluppo economico. Il tutto cercando di valorizzare anche la componente femminile della società in una professione ritenuta da molti per soli uomini. Ed è questo il contesto in cui si trova a operare la sezione della Svizzera italiana di Swissengineering. «Da quando ho assunto la presidenza nel 2006 quello della formazione continua e dello stimolo verso le giovani generazioni nei confronti della professione tecnica è uno dei punti per me fondamentali», ci spiega l’architetto Monica Gianelli. «Un’associazione di categoria deve avere oltre a scopi ideali, anche scopi concreti. Oltre a permettere ai nostri membri uno scambio reciproco di conoscenze, il coinvolgimento di giovani studenti è un altro compito e obiettivo importante». Si organizzano, tra le altre cose, anche delle visite a stabilimenti produttivi e realtà professionali per giovani studenti della Samt (Scuola arti e mestieri) e della Supsi (Scuola universitaria della Svizzera italiana). «Il conseguimento di un bachelor o di un master non sono
punti di arrivo, ma di partenza per chiunque e soprattutto per chi ha scelto una professione tecnica (architetto o ingegnere)», continua l’architetto Gianelli. Rientra in questo ambito molto ampio l’istituzione del ‘Premio Swissengineering Ticino’ che nel 2012 sarà giunto alla sua sesta edizione. Ogni anno sono circa trenta i partecipanti per i vari settori. «Negli anni abbiamo coinvolto nel premio le istituzioni formative presenti sul territorio tra cui la Supsi, e da quest’anno i diplomati delle Scuole professionali tecniche intenzionati a proseguire gli studi alla Supsi e l’Università della Svizzera italiana (Usi). Da anni poi come associazione siamo presenti al Carreer forum dell’Usi, il momento dell’anno dedicato alla promozione delle varie professioni nei confronti degli studenti che sono prossimi alla fine degli studi. È un’occasione importante di scambio tra mondo del lavoro e modo universitario che permette di far conoscere le nostre prestazioni come associazione e le varie attività che propone. Il fatto di fare rete in un’organizzazione presente a livello nazionale è un’opportunità importante per conoscere molteplici professionisti. E per un giovane ciò è molto importante», continua la presidente di Swissengineering. Lo sforzo di fare conoscere la professione non si limita soltanto al mondo accademico. <Con il progetto Promtec è possibile far conoscere il mondo delle professioni tecniche già in giovane età e quindi già a livello di scuola medie e di liceo. Anche in questo ambito Swissengineering della Svizzera italiana è presente e motivata>, conclude Monica Gianelli
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SECTION ET RÉGION DE SUISSE ITALIENNE LE RÉSEAU SUISSE DES INGÉNIEURS ET ARCHITECTES Monica Gianelli, présidente de Swissengineering
’architecte Monica L Gianelli préside la section
Fulvio Camponovo Monica Gianelli Attilio Lodetti Lugano, Career Forum 6 mars 2009 Lugano, Career Forum 6 marzo 2009
La culture technique suisse est connue et appréciée dans le monde entier. Les ingénieurs et architectes suisses ont toujours exercé leurs talents avec succès en dehors des frontières. Mais, pour continuer à nourrir un secteur ayant bénéficié d’une conjoncture très favorable au cours de ces dernières années, il est nécessaire de former de nouvelles recrues. Toutefois, la formation n’est pas toujours suffisante. Il faut également un réseau professionnel capable d’intégrer et de soutenir ceux qui, une fois leurs études terminées, se lancent dans le monde du travail. Il faut surtout valoriser politiquement et socialement une profession (architecte ou ingénieur) qui est fondamentale pour l’innovation technique et le développement économique, le tout en cherchant à mettre en avant la composante féminine de la société dans une profession que beaucoup pensent réservée aux hommes. C’est dans ce contexte qu’opère la section de Suisse italienne de Swissengineering. “Depuis que j’ai été nommée présidente en 2006, la formation continue et la stimulation des jeunes générations à l’égard des métiers techniques sont fondamentales pour moi”, explique l’architecte Monica Gianelli. ”Outre ses idéaux, une association professionnelle doit avoir des objectifs concrets. En plus de permettre à nos membres un échange de connaissances réciproque, l’implication de jeunes étudiants représente une tâche et un objectif majeur”. Des visites de sites de production dans la réalité du monde professionnel sont également organisées pour les jeunes étudiants de la Samt (Ecole des arts et métiers) et de la Supsi (École universitaire de Suisse italienne). “L’obtention d’une licence ou d’un master ne sont pas des
fins en soi, mais des points de départ pour quiconque et surtout pour les étudiants ayant choisi un métier technique (architecte ou ingénieur)”, ajoute Monica Gianelli. Ce cadre très vaste inclut également l’institution du “Prix Swissengineering Tessinois” qui, en 2012, en sera à sa sixième édition. Chaque année, il rassemble près de trente participants pour les différents secteurs. ”Au fil des années, nous avons inclus dans le prix les institutions de formation présentes sur le territoire, notamment la Supsi et, depuis cette année, les diplômés des Écoles professionnelles techniques ayant l’intention de poursuivre leurs études à la Supsi et à l’Université de la Suisse italienne. Depuis des années, nous participons au forum des métiers (Carreer forum) de l’Université de la Suisse italienne : un événement dédié à la promotion des différents métiers auprès des étudiants en fin d’études. Il s’agit d’une occasion importante d’échange entre monde professionnel et monde universitaire, qui permet de faire connaître nos prestations en tant qu’association ainsi que les différentes activités qu’elle propose. Le fait de faire partie d’un réseau au sein d’une organisation présente au niveau national constitue une opportunité majeure de connaître une multitude de professionnels. Et pour un jeune, cela est fondamental”, précise la présidente de Swissengineering. L’effort de promotion de la profession ne se limite pas uniquement au monde académique. <Le projet Promtec permet de faire connaître le monde des métiers techniques à des jeunes dès le collège et le lycée. A cet égard, la section Suisse italienne de Swissengineering est également présente et motivée>, conclut Monica Gianelli.
transalpine de l’association Swissengineering, l’une des principales organisations professionnelles du secteur technique. Au niveau cantonal, elle compte près de 380 membres, dont 350 actifs répartis entre ingénieurs des différents secteurs (génie civile, mécanique, chimie, électronique) et architectes. La société est également impliquée dans la formation et a notamment pour objectif de promouvoir les métiers techniques, en particulier chez les jeunes.
TICINO Swiss engineering sezione Ticino C.P. 24 - CH-6952 Canobbio E-mail: ats-gianelli@swissengineering-ti.ch ats@swissengineering-ti.ch Web: www.swissengineering-ti.ch
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AJS INGÉNIEURS CIVILS SA L’EXPÉRIENCE ET L’INNOVATION
e groupe AJS ingénieurs L civils SA, fort de plus de 50 ans
AJS se présente comme un bureau d’ingénieurs polyvalent qui tient à « marcher sur quatre pieds », selon l’expression de son directeur, M. Jean-Marc Jeanneret. Ces quatre pieds se nomment « Structures » (bâtiments, ouvrages d’art, ingénieur façades, etc.), « Génie civil » (routes, ferroviaire, travaux spéciaux, etc.), « Gestion de projets » et « Voiries et réseaux divers » (tout ce qui est lié aux besoins des communes). La répartition de l’activité est équilibrée entre ces quatre secteurs, avec une part légèrement dominante pour les domaines « Structures » et « Génie civil ». Le groupe AJS compte une bonne cinquantaine de collaborateurs. Il réalise 75 % de son chiffre d’affaires dans tous les cantons romands et le reste en Suisse alémanique. L’Office fédéral des routes (OFROU) fait partie de sa clientèle.
Maîtrise des coûts La parfaite maîtrise des coûts est un véritable mot d’ordre chez AJS. Elle concerne non seulement la construction elle-même, mais encore l’exploitation future des ouvrages. Toute idée réaliste permettant de réduire le coût de l’exploitation est une bonne nouvelle pour le maître d’œuvre. Avec son réseau de partenaires, AJS est en mesure d’offrir des solutions complètes en restreignant le nombre d’intervenants sur un projet.
En bon gestionnaire de projets, AJS sait qu’une collaboration harmonieuse et efficace de tous les intervenants est essentielle. « La mayonnaise doit prendre entre le planificateur, l’ingénieur, l’architecte et le maître d’ouvrage », image M. Jeanneret.
La passion d’innover Intégrité, transparence et collaboration sont les maîtres mots du groupe AJS, aussi bien avec ses clients et ses partenaires qu’avec ses collaborateurs. Il faut ajouter « Innovation ». Un « groupe innovation » a été constitué au sein du bureau pour développer de nouvelles prestations. L’ambition est de mettre en œuvre, à l’interne, au moins deux innovations par année. Il peut s’agir de l’application de nouveaux produits (par exemple l’usage d’armatures en rouleaux faisant gagner du temps sur un chantier), de fournitures nouvelles ou encore du développement de nouvelles méthodes internes propres à améliorer encore l’efficience. AJS est une entreprise formatrice. Le bureau forme en permanence huit apprentis dessinateurs en génie civil dans le canton de Neuchâtel, soit deux par année. Il se félicite de l’engagement de quelques excellents jeunes ingénieurs et peut simultanément se prévaloir de collaborateurs fidèles et expérimentés comptant jusqu’à 25 et 30 ans d’engagement au sein de l’entreprise.
d’existence et d’expérience, est centré à Neuchâtel. Il compte trois filiales au Locle, St-Blaise et Brügg. Actionnaire majoritaire dans deux autres bureaux, Richardet & Associés à Yverdon et TMP à Soleure. Le groupe est actif dans les principaux domaines de l’ingénierie civile. AJS se caractérise par sa capacité à proposer des solutions adaptées spécifiquement aux besoins de chaque client, économiquement performantes et dans le strict respect des délais.
AJS Ingénieurs civils SA Rue de la Place-d’Armes 5 CH-2001 Neuchâtel Tél. : +41 (0)32 720 01 00 Fax : +41 (0)32 720 01 01 E-mail : ajs@ajs.ch Web : www.ajs.ch
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AKKA SWITZERLAND SA UNE EXPERTISE SUR MESURE EN INGÉNIERIE
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I mplantée depuis
2005 en Suisse, AKKA Switzerland SA, filiale du groupe AKKA Technologies, est aujourd’hui un acteur reconnu de l’ingénierie et du conseil en technologies sur le marché local. Son principal atout ? Des ingénieurs experts dans les métiers de l’industrie capables d’apporter un savoir-faire spécifique aux entreprises suisses. Rencontre avec l’équipe de Direction, basée à Lausanne.
AKKA Switzerland SA Avenue de Gratta-Paille 2 CH-1018 Lausanne Tél. : +41 (0)21 641 56 45 Fax : +41 (0)21 641 56 47 Web : www.akka.eu
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Quelles sont vos expertises ? Nous intervenons sur les projets de nos clients en proposant le savoir-faire de nos consultants sur l’ensemble du cycle de vie des projets. Nos ingénieurs apportent leur expertise dans les métiers suivants : développement de produits (mécanique, micromécanique, électrique, électronique et informatique industrielle), industrialisation des produits, optimisation des procédés et documentation technique. Ils assurent également le management des projets et de la qualité, quels que soient la complexité et les enjeux des projets concernés.
Quelle valeur ajoutée apportez-vous à vos clients ? Par leur formation et leur expérience dans la recherche et l’innovation, nos équipes disposent d’un savoir-faire éprouvé sur les technologies de pointe. Notre connaissance multisectorielle (aéronautique, horlogerie, ferroviaire, pharma, médical, machines…) nous permet de bénéficier d’une connaissance croisée sur le marché de l’industrie. Autre atout de taille : nous disposons d’un réseau important de ressources et de partenaires experts qui apportent des réponses adaptées aux besoins de nos clients. Pourquoi les industriels suisses font-ils appel à vos services ? La conduite de nombreux projets en Suisse nous a permis de comprendre les enjeux de chaque
secteur et de chaque client sur le marché local. Dans le contexte actuel qui exige flexibilité et réactivité des ressources, nous proposons des équipes mobiles (travaillant sur place ou à distance) et disponibles, à chaque étape de la vie du projet. Nos clients apprécient particulièrement le savoir-faire technologique de nos consultants capables d’apporter des solutions innovantes et créatives. Notre sens du service, le professionnalisme de nos équipes et notre implication au quotidien sont les gages d’une confiance nouée sur le long terme avec chacun de nos clients.
Quelle est votre stratégie pour continuer à répondre aux enjeux du marché suisse ? Nous continuerons de nous appuyer sur nos principales forces, à savoir notre expertise technologique et notre connaissance approfondie des secteurs de l’industrie, pour étendre notre offre en Suisse. En parallèle, nous voulons développer nos pôles de compétences pour être capables de répondre aux enjeux permanents d’innovation dans l’industrie. La confiance croissante accordée par nos clients nous autorise à nous positionner sur le long terme comme le partenaire privilégié de l’innovation, du conseil et de l’ingénierie auprès des industriels suisses.
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AMSTEIN + WALTHERT SA APPROCHE PLURIDISCIPLINAIRE POUR UNE CONSTRUCTION DURABLE
Avec plus de 600 collaborateurs répartis dans neuf succursales, le groupe apporte ses compétences d’ingénierie dans les métiers traditionnels du bâtiment. L’entreprise propose aussi toute une série de prestations de consulting allant du conseil aux maîtres d’ouvrage, à la thermique et à l’acoustique du bâtiment, en passant par les services liés à l’écologie. Un autre point fort d’Amstein + Walthert tient à ses compétences dans la conception énergétique territoriale à grande échelle. Le groupe est ainsi en mesure d’aider les communes à adopter une stratégie globale propre à réduire les consommations, promouvoir l’efficacité énergétique, et à assurer un approvisionnement renouvelable.
Approche pluridisciplinaire Amstein + Walthert propose des solutions novatrices et durables grâce à son approche pluridisciplinaire et à sa forte culture d’entreprise. Cette capacité à traiter les questions sans œillères et à mobiliser un large spectre de compétences est particulièrement importante dans la gestion des énergies. Forte de ses collaborateurs à la pointe des technologies et d’un réseau interne efficace, la structure de Recherche & Développement trouve des solutions pratiques aux problématiques les plus complexes.
Technologies de pointe Alors que la Confédération a décidé de sortir du nucléaire, il est clair que l’optimisation des performances énergétiques va jouer un rôle clé.
C’est pourquoi Amstein + Walthert s’engage dans des domaines comme le smart metering, gestion du « réseau électrique intelligent » visant à optimiser l’approvisionnement et la consommation énergétique. Amstein + Walthert met à disposition des outils très performants en lien avec les concepts les plus novateurs. L’entreprise est également présente sur le marché en pleine expansion des grands centres de données informatiques où elle propose des solutions à très faible consommation énergétique (100 % free-cooling).
Œuvrer pour une société à 2 000 Watts Amstein + Walthert est un militant pratique et quotidien du concept LowEx, c’est-à-dire à faible consommation d’exergie. L’exergie – la partie « utile » ou « exploitable » de l’énergie – permet de différencier les énergies de haute qualité (électrique, mécanique) de l’énergie de basse qualité (comme la chaleur). Le but est de réduire la consommation d’énergie de haute qualité (notamment à des fins de chauffage) et de l’utiliser/convertir de manière plus efficace. Mettre en œuvre une technologie simple, peu coûteuse, d’un usage aisé au service de l’utilisateur, et compatible avec une société à 2 000 Watts, tout en veillant à la réduction des émissions de CO2, est un défi à la hauteur des capacités de l’entreprise. Telle est la philosphie de ce bureau leader de l’ingénierie-conseil en Suisse, riche de son expéreince de 85 ans d’existence et de sa capacité à répondre aux exigences du futur.
mstein + Walthert SA A est un des leaders suisses de l’ingénierie-conseil dans le secteur de la construction. L’entreprise couvre l’ensemble des techniques du bâtiment dans un souci constant de développement durable. Pour Matthias Achermann, directeur A+W Genève et partenaire, l’approche pluridisciplinaire de la société permet d’offrir des solutions optimales au niveau technique, économique et écologique.
Amstein + Walthert Genève SA Rue du Grand-Pré 54-56 CP 76 - 1211 Genève 7 Tél : +41 (0)22 749 83 80 Fax : +41 (0)22 738 88 13 Web : www.amstein-walthert.ch E-mail : infoge@amsteinwalthert.ch
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ARNOLD, ENERGIE & TELECOM LA VOCATION DE RACCORDER
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M. Jürg Hosner, directeur de la Région ouest La vocation de raccorder franchit les monts
A rnold SA est une entreprise d’envergure nationale active dans les domaines de l’énergie, des télécommunications et des infrastructures. En mains des FMB (Forces motrices bernoises), actionnaire majoritaire depuis 2006, cette société occupe quelque 450 personnes et réalise un chiffre d’affaires de l’ordre de 420 millions de francs par an. Directeur de la Région ouest (soit tous les cantons romands et le canton de Berne), M. Jürg Hosner brosse le portrait d’une société riche d’histoire et tournée vers l’avenir.
Arnold SA Energie & Telecom Chemin des Larges-Pièces CH-1024 Ecublens Tél. : +41 (0)21 695 05 65 Fax : +41 (0)21 695 05 66 E-mail : arnold@arnold.ch Web : www.arnold.ch
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Arnold SA est une entreprise née dans l’après-guerre. Quelle est son implantation en Suisse ? L’entreprise a été fondée en 1947 par Franz Arnold à Selzach, dans le canton de Soleure, où se trouve toujours la maison mère. Elle a été longtemps familiale, active dans les lignes à haute tension et les câbles aériens. Assez rapidement, une succursale a été ouverte à Ecublens en Suisse romande. L’entreprise a étendu ses domaines d’activité. Elle compte aujourd’hui sept succursales en Suisse et dix-sept points d’appui, c’est-à-dire une présence logistique sans secrétariat qui permet à ses monteurs de limiter au maximum les temps de parcours. Outre la succursale historique d’Ecublens, très sollicitée pour les Telecom, Arnold SA possède une succursale à Delémont, dans le Jura. Nous avons, depuis peu, un point d’implantation à Martigny, lieu de ralliement pour une quinzaine de monteurs domiciliés dans la région. Quelque 55 collaborateurs œuvrent en permanence en Suisse romande.
Quelle est l’importance relative des trois grands domaines d’activité d’Arnold SA ? La division Energie, soit le montage de lignes à haute et très haute tension, moyenne et basse tension, représente quelque 60 % de l’activité, la division Telecom 30 % et la division Infrastructures (rail, routes et tunnels) 10 %. Les FMB sont notre principal client, mais Arnold SA est une entreprise quasi autonome. Swisscom est notre second client.
Notre clientèle est surtout constituée de collectivités publiques et de grandes sociétés nationales. Les acteurs du marché de l’électricité recourent à nos services, par exemple le Groupe E, Romandie Energie et les SI de Genève et Lausanne. Outre Swisscom, notre division Telecom travaille notamment pour Cablecom et les SI de Genève et Lausanne. Les réseaux de fibres optiques FTTH sont en constante augmentation. La division Infrastructure travaille essentiellement pour l’Office fédéral des routes (OFROU) et l’armée.
Quelles sont les futures orientations d’Arnold SA ? Nous voulons renforcer nos capacités dans le secteur energie, notamment à Ecublens. Cela passe par des collaborateurs très qualifiés et une parfaite maîtrise des questions de sécurité. Nous touchons souvent à des courants supérieurs à 1 000 volts. Nous mettons donc l’accent sur la formation, notamment les spécialisations de fin d’apprentissage pour les électriciens monteurs de lignes et de réseaux. Arnold SA forme trois apprentis par année. Il est important de former des jeunes, car nous aurons besoin de davantage de personnel qualifié. Le réseau électrique actuel doit être renouvelé. Les lignes aériennes sont de plus en plus remplacées par des lignes souterraines. Les perspectives démographiques, notamment sur l’Arc lémanique, font que de nombreux nouveaux immeubles devront être alimentés en électricité et connectés aux principaux réseaux de communication.
Un nid d’experts Arnold SA offre un service d’urgence dans les domaines des télécommunications et de l’énergie. 24 heures sur 24 et 7 jours sur 7, l’entreprise répond présent en cas de panne grâce à des équipes de piquet. Réactif, ce service intervient surtout dans les télécommunications. Il faut rappeler que trois réseaux internationaux passent dans notre pays, faisant de la Suisse un nœud européen des télécommunications. Arnold assure un service d’urgence pour deux d’entre eux.
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BETELEC SMART ELECTRICITY MANAGEMENT Tour de la TSR
pécialisé en électricité, S le bureau d’ingénieurs-
SAFE HOST SA - Data Center
Suite à la fusion de la société Romande d’Electricité et de la Compagnie Vaudoise d’Electricité, BETELEC SA a fait l’objet d’un management buy out par ses cadres en 1995. Dix collaborateurs et membres de la direction sont aujourd’hui copropriétaires de la société.
Nombreuses références En 35 ans d’existence, BETELEC a participé à plus de mille réalisations, certaines éphémères comme la Fête des Vignerons ou Expo 02, d’autres traversant les époques. Parmi les réalisations récentes les plus marquantes, on peut citer l’apport de BETELEC au Stade de la Maladière à Neuchâtel, au Campus R&D Philip Morris à Neuchâtel, au Centre de Congrès et de Rencontres de l’EPFL à Lausanne, à la rénovation du complexe Edipresse, au quartier du Flon, et, toujours à Lausanne, au siège et au Musée du CIO. BETELEC s’est
impliqué dans l’École des Métiers de Fribourg, le Cristal Center à Martigny et le Centre Mondial de Cyclisme à Aigle. Ouverte en 2006, la succursale de Genève, dirigée par M. Eric Arm, s’est profilée en décrochant des mandats importants pour des organisations internationales comme le CERN et ONUSIDA, pour le monde bancaire (Capital International, Barclays, Eri Bancaire,) pour les institutions et administrations genevoises (CO Drize, HEG Battelle), la Tour TSR, ou encore pour des sociétés renommées (Hôtel Intercontinental, Genevoise Assurance). BETELEC s’illustre aussi dans le cadre de mandats de haute technicité comme Rolex (site des Acacias), le data Center de Safe Host à Plan-les-Ouates ou encore, pour le même client, le Data Center de Gland, le plus grand de Suisse romande sur 18 000 m2 de surface (en cours d’étude).
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conseils BETELEC SA est actif dans les domaines du bâtiment, de l’industrie et des infrastructures. Il conseille, conçoit, développe des projets, dirige l’exécution de travaux et optimise l’exploitation des installations techniques. Dirigée par M. Dominique Chambettaz, la société, dont le siège est à Villars-Ste-Croix, en banlieue lausannoise, compte trois succursales à Fribourg, Genève et Neuchâtel. Certifiée ISO 9001 et 14001, forte de 65 collaborateurs, BETELEC est une entreprise leader de la branche en Suisse romande.
Greentech Expert BETELEC a développé et mis en place le label « Greentech Expert ». Cette stratégie, qui affirme son leadership en la matière, consiste à offrir un panel complet de services et de technologies respectueux de la santé de l’environnement : Ecobiologie - Electrosmog - Émissions lumineuses Efficience énergétique - énergies renouvelables. La décision politique de sortir du nucléaire en 2034 et la pénurie d’électricité annoncée d’ici une dizaine d’années placent les ingénieurs devant la nécessité de répondre à des défis. Il ne suffit plus de produire et de consommer de l’énergie, il devient indispensable de gérer intelligemment production et consommation. « L’intelligence va entrer de manière forte et continue dans le bâtiment », assure le directeur général de BETELEC, M. Dominique Chambettaz. Cela signifie que chaque ouvrage doit être conçu avec l’objectif prioritaire d’une très faible consommation de C02. Il est même possible d’envisager un bilan énergétique global positif, avec réinjection sur le réseau de la surproduction interne d’électricité.
BETELEC SA Ingénieurs conseils en électricité La Pierreire 2 - CP 123 CH-1029 Villars-Sainte-Croix/VD Tél : +41 (0)21 651 64 00 Fax : +41 (0)21 651 64 10 E-mail : info@betelec.ch Rue Saint-Jean 26 / CP 91 CH-1211 Genève Tél. : +41 (0)22 300 66 07 Fax : +41 (0)22 300 66 09 E-mail : info@betelecgeneve.ch Web : www.betelec.ch
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AUBERT ARCHITECTES SA FONCTIONNEL - INNOVANT - DURABLE
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A ubert Architectes SA,
bureau fondé en 2008, marie polyvalence et performances. Il est particulièrement actif dans des projets complexes à fortes contraintes techniques dans les domaines hospitalier, industriel et administratif. De création récente, ce bureau, fort d’une quinzaine de collaborateurs, n’a pas tardé à se forger un solide cahier de références.
Aubert Architectes sa Bureau d’architecture Chemin du Reposoir 16 CH-1007 Lausanne Tél. : +41 (0)21 612 33 00 Fax : +41 (0)21 612 33 01 E-mail : info@aubertarchitectes.ch Web : www.aubertarchitectes.ch
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Maison individuelle le Mont-sur-Lausanne
Une caractéristique du bureau Aubert Architectes SA est d’intégrer dès le départ les paramètres du développement durable, de manière à offrir de véritables solutions à ses clients. Les aspects environnementaux sont ainsi intégrés au niveau du concept architectural lui-même. Par exemple, une façade entière du bâtiment de production conçu pour Nespresso à Avenches est constituée de panneaux solaires photovoltaïques, lesquels marquent esthétiquement et fonctionnellement l’identité du bâtiment, contribuant à une production rationnelle et économique de l’énergie nécessaire à son fonctionnement. Le bureau nourrit l’ambition de concevoir des projets d’écologie industrielle dans lesquels les surplus d’énergie produits pour un bâtiment, par exemple de la chaleur, seront récupérés et valorisés par un bâtiment voisin, selon le principe du chauffage à distance. Une vision globale des besoins en énergie dès la conception des projets peut éviter des déperditions et transformer des surplus, trop souvent perdus, en gains d’énergie en cascade dans un système ne faisant que des gagnants.
Fonctionnalité et esthétique Allier fonctionnalité et esthétique, tel est le maître mot du bureau Aubert Architectes. « Le but n’est pas de créer un élément iconographique qui sera peut-être beau, mais fonctionnellement problématique, précise Vincent Aubert, fondateur du bureau. Nous partons du cahier des charges fixé et nous travaillons au plus près des besoins du client. » Ces principes ont été, par exemple, mis en pratique dans la conception du nouveau centre d’urgences et du centre de radiologie de la Clinique La Source à Lausanne, ouvert en juin 2011. Dans le domaine hospitalier, en particulier des urgences, la fonctionnalité prime de toute évidence. L’accès au centre doit être facile, le parcours simple et logique. L’organisation même de l’espace a été conçue en fonction du critère d’urgence. D’autres exemples illustrent la capacité d’Aubert Architectes SA à organiser des espaces de manière fonctionnelle et esthétique. Le bureau a ainsi été invité à participer au concours lancé
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Bâtiment multifonctionnel à Bulle
Clinique de la Source à Lausanne
pour la construction du Centre d’excellence de Nescafé Dolce Gusto en Angleterre, dans la région de Birmingham, centre administratif comprenant notamment des bureaux, des salles de séminaires et des restaurants. Un petit immeuble multifonctionnel à bulle comprenant une partie commerciale, une partie administrative et une partie logements (lofts) évoque aussi ce « savoir concevoir ». C’est un défi relevé avec efficacité et élégance. Le Centre de recherche et développement, ainsi que le Data Center de Kudelski Group ont, eux aussi, été confiés aux bons soins d’Aubert Architectes SA. Si les compétences affutées d’Aubert Architectes SA dans les projets complexes à fortes contraintes techniques représentent deux tiers de l’activité, le bureau n’en assume pas moins des mandats très variés, de la maison individuelle au complexe administratif, en passant par des projets de logements, d’hôtellerie, de bâtiments communaux, d’industrie ou d’aménagements intérieurs.
Centre de production Nespresso Avenches
Aubert Architectes sa Bureau d’architecture Chemin du Reposoir 16 CH-1007 Lausanne Tél. : +41 (0)21 612 33 00 Fax : +41 (0)21 612 33 01 E-mail : info@aubertarchitectes.ch Web : www.aubertarchitectes.ch
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BA CONSULTING SA CONCEPTS SANITAIRES LA MAÎTRISE DES LIQUIDES ET DES GAZ
uvert en 2004, le bureau O de techniques du bâtiment BA Consulting, spécialisé dans le sanitaire, propose de nombreux services d’ingénierie conseil : concepts, études de faisabilité, assainissement de conduites, mise en chantier, surveillance, maintenance, expertises d’installation. Le bureau peut aussi offrir des prestations techniques pour des installations de piscines, fontaines et bassins ornementaux ou encore cuisines professionnelles. Outre les secteurs traditionnels du sanitaire, BA Consulting offre des prestations spécialisées dans l’installation de gaz médicaux et techniques et de sprinkler contre l’incendie. En partenariat, BA Consulting peut étendre ses services de mandataire technique aux installations de chauffage, climatisation, ventilation et électricité. Ce bureau occupant une dizaine de collaborateurs est certifié ISO 9000 et ISO 13495. Son fondateur et directeur, M. Alain Burri, parle notamment de la philosophie de son entreprise.
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Qu’est-ce qui caractérise votre entreprise ? Certainement la volonté de trouver toujours la solution la mieux adaptée aux besoins et aux choix fondamentaux des clients. Nous proposons toujours le meilleur rapport qualité/prix dans une approche rationnelle. Il existe des normes qui doivent être obligatoirement respectées. Elles donnent déjà une direction, mais laissent aussi la possibilité d’imaginer des solutions créatives. Nous ne sommes pas du genre à ne rien changer sous prétexte que « cela s’est toujours fait comme ça ». Nous n’hésitons pas à développer nos propres concepts et à sortir des sentiers battus. La solution passe souvent par une rationalisation des installations. Il ne faut pas perdre de vue l’exploitation future de l’installation, son fonctionnement et son entretien. Entreprise formatrice, BA Consulting forme en permanence au moins un apprenti projeteur sanitaire et offre des possibilités de stage en entreprise. Le bureau accorde la plus grande importance à la formation continue au sein de l’entreprise, afin de rester à la pointe des évolutions technologiques.
Pouvez-vous donner un exemple ? Nous avons appris beaucoup avec les mandats que nous a confiés le CHUV dans le cadre de la restructuration des urgences, impliquant des transformations complètes. Un dispositif d’eau chaude existe pour lutter contre la légionel-
lose et d’autres risques bactériologiques. L’eau doit rester en permanence à une température relativement élevée. Il existait avant un organe de régulation de la température pour chaque appareil ou groupes d’appareils. À chaque contrôle, cela veut dire ouvrir un faux plafond, monter sur une échelle, procéder au réglage… Aux urgences du CHUV, il y a une multitude d’appareils sanitaires… Nous avons développé un système de bouclage d’eau chaude avec un seul organe de régulation à l’entrée du service. Du coup, l’exploitation s’en trouve simplifiée, il y a moins de contrôles, c’est un gain de temps et de sécurité.
Une de vos compétences particulières est liée aux gaz médicaux. De quoi s’agit-il ? Il s’agit des gaz utilisés dans les hôpitaux, principalement l’oxygène, le vide (vacuum) et l’air comprimé. On peut y ajouter le C02, utilisé pour certaines opérations et le protoxyde d’azote pour endormir les patients. Dans les hôpitaux, il faut garantir aussi bien l’hygiène que la sécurité. Ces gaz sont vitaux pour les patients en soins intensifs et au bloc opératoire. Il ne faut en aucun cas qu’ils puissent faire défaut. Il s’agit pour nous de définir le concept, d’analyser les risques potentiels et de les apprécier. Outre le CHUV, le groupe Hirslanden fait partie de notre clientèle hospitalière. Nous avons aussi des clients industriels.
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La stratégie de protection au moyen de sprinkler est aussi l’une de vos spécialités. Qu’est-ce qu’un sprinkler et à quoi ça sert ? Un sprinkler est une buse, installée au plafond, et munie d’une capsule sacrificielle qui explose en cas de chaleur excessive ou de fumée, déclenchant un arrosage automatique sur une dizaine de mètres carrés. Ces dispositifs sont obligatoires dans les garages souterrains de plus de 50 places, dans les centres commerciaux et certaines constructions en bois. Des normes précises doivent être respectées. Les pompiers sont alarmés par le système et sont en mesure de localiser avec précision l’endroit du sinistre. De tels systèmes peuvent éviter des catastrophes et de grandes pertes à condition d’être fiables et opérationnels quand cela est nécessaire. Le concept d’installations doit donc être sans faille.
Multiples références La liste des références du bureau technique BA Consulting parle pour lui, soit en qualité de mandataire indépendant, de sous-traitant ou encore de chef de projet. Des entreprises générales, la Confédération, l’État de Vaud, des communes, des institutions vaudoises et genevoises, plusieurs grandes sociétés de service ou industrielles recourent à ses services et à ses conseils. Dans le cadre du concours d’architecture, BA Consulting est le bureau lauréat pour l’étude et le concept sanitaires du nouveau Musée cantonal des Beauxarts à Lausanne.
Un parcours atypique Alain Burri peut se prévaloir d’un parcours aussi complet qu’atypique. Au terme d’apprentissages différents, il ne possède pas moins de quatre CFC, ainsi qu’un diplôme d’études supérieures de projeteur d’installations sanitaires M+F, titre le plus élevé en Suisse dans ce métier. Il y a ajouté une certification de compétence en tant que spécialiste en installations d’extinction à eau (sprinkler). Ce chef d’entreprise a commencé sa carrière comme employé de commerce, devenant ensuite ferblantier, avant de trouver sa voie dans le sanitaire. Il est un des rares, sinon le seul spécialiste de ce domaine, à avoir parcouru tous les degrés de la profession, de l’apprenti au directeur, en passant par le magasinier et le technicien. Avant de fonder sa propre entreprise, Alain Burri a travaillé dans un bureau technique lausannois, comme conseiller technique chez Georg Fischer et membre de la direction d’entreprises sanitaires et chauffage de la région lausannoise. Outre ses activités de chef d’entreprise, il fonctionne comme expert pour le brevet et le diplôme sanitaires et pour les apprentis projeteurs aux examens finaux d’apprentissage.
BA Consulting SA Techniques du bâtiment Rue du Bourg 1 CH - 1037 Etagnières Tél. : +41 (0)21 671 06 11 Fax : +41 (0)21 671 06 55 E-mail : info@baconsulting.ch Web : www.baconsulting.ch
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« IL FAUT REDORER LE BLASON DES INGÉNIEURS »
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Interview du professeur Laurent Vulliet, PDG du groupe BG Vous dirigez un groupe qui figure parmi les plus gros bureaux d’ingénieurs en Suisse. Peinez-vous vraiment à trouver des ingénieurs ? Photo : Copyright M.-F. Arnold
DG du groupe BG P Ingénieurs Conseils depuis 2008, M. Laurent Vulliet est une « tête » de l’ingénierie helvétique. Après l’obtention de son doctorat en 1986 dans le domaine de la mécanique des sols, il a mené une activité d’enseignantchercheur à Paris, puis à l’University of Arizona (ÉtatsUnis). Nommé professeur à l’EPF de Lausanne en 1994, il en est devenu de 2001 à 2007 le doyen de la Faculté Environnement naturel, Architectural et Construit (ENAC). Voici le point de vue, tranchant et précis, de ce grand ingénieur, doublé d’un chef d’entreprise, sur le problème de la relève.
Oui, ce problème de relève est une limitation à la croissance de notre Groupe. Nous vendons du savoir et nos services dépendent directement de la qualité des personnes que nous pouvons engager. Il n’y a pas d’amortisseur entre l’offre et la demande…
Par conséquent, vous comblez le déficit en cherchant hors des frontières. Nous n’avons pas d’autre choix. La Suisse romande attire des Français et la Suisse alémanique des Allemands. Mais cette pénurie n’est pas typiquement suisse, le problème existe ailleurs aussi. Nous sommes tentés de chercher toujours plus loin. D’ici peu, il faudra recruter dans les pays asiatiques. En Inde, par exemple, les universités techniques sont comparables aux nôtres quant au niveau d’exigences. Mais l’ingénieur doit aussi maîtriser la langue du pays dans lequel il exerce son métier. Il est indispensable de comprendre les besoins et les demandes du client.
Dans ces conditions, un jeune bien formé en Suisse est quasi certain de trouver rapidement un emploi intéressant. N’est-il pas étonnant que les jeunes ne soient pas plus nombreux à opter pour cette voie ? Le nombre d’étudiants en sciences techniques semble augmenter à nouveau, mais le manque d’ingénieurs persiste. Si le nombre d’étudiants en sciences et technologies tend à augmenter dans les pays industrialisés, leur nombre relatif diminue par rapport à l’ensemble de la population étudiante. Malgré les perspectives favorables, des raisons font que beaucoup de jeunes négligent les possibilités offertes par ces professions exigeantes et passionnantes.
L’ingénieur aurait-il mal à son image ?
BG Ingénieurs Conseils Av. de Cour 61 - CP 241 CH-1001 Lausanne Tél. : +41(0)21 618 11 11 Fax : +41(0)21 618 11 21 E-mail : info@bg-21.com Web : www.bg-21.com
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On peut le dire. Dans les années d’après-guerre, la Suisse a construit beaucoup d’infrastructures importantes, des routes, des centrales énergétiques, des voies de chemin de fer, etc. Les ingénieurs étaient perçus comme des bâtisseurs et respectés comme des « dieux ». Aujourd’hui, on a tendance à penser que tout le monde sait faire ce que fait l’ingénieur. Cela va changer. Nous sommes placés devant des défis qui engagent
notre avenir, notamment dans le domaine de l’énergie, et les ingénieurs ont à jouer un rôle fondamental. On peut affirmer que c’est une profession d’avenir, enthousiasmante pour des jeunes soucieux du devenir de nos sociétés. Il faut donner des réponses concrètes, par exemple, au choix du non nucléaire, assurer les besoins et faire preuve de créativité. Quoi de plus motivant ?
Le niveau des salaires joue-t-il un rôle ? À mon avis, le niveau de rémunération des ingénieurs est trop faible comme également les marges des bureaux d’ingénieurs, parmi les plus faibles en comparaison avec d’autres secteurs industriels, sans parler de la banque et de l’assurance. Cela signifie peu de moyens pour la formation continue, pour l’innovation, la recherche et le développement. Il y a une tentation des pouvoirs publics et des privés d’attribuer les projets au bureau le moins cher. Il y a également, il faut le dire, une concurrence déraisonnable entre bureaux. Mon message est de dire qu’il faut payer correctement l’acte de concevoir et de construire, payer la qualité et la durabilité à son juste prix. Nous sommes confrontés au vieillissement des infrastructures réalisées il y a un demi-siècle. Il ne faudrait pas attendre qu’il n’y ait plus de courant dans la prise pour reconnaître l’importance des ingénieurs.
BG Ingénieurs Conseils BG Ingénieurs Conseils est un groupe suisse d’envergure internationale orienté sur le conseil, le management et l’ingénierie de projets multidisciplinaires dans le respect du développement durable. Le groupe est actif dans les domaines des infrastructures, de l’environnement, du bâtiment et de l’énergie, avec des compétences particulièrement développées dans les secteurs de l’eau et des transports. BG développe ses activités en Suisse romande (env. 30 % du CA), en Suisse alémanique (30 %), en France (30 %) et dans le reste du monde (10 %). Le groupe a réalisé en 2010 un chiffre d’affaires de près de 85 millions de francs suisses. Propriété de ses cadres, il compte près de 600 collaborateurs.
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„DAS IMAGE DER INGENIEURE MUSS AUFGEWERTET WERDEN“ Interview mit Professor Laurent Vulliet, Präsident der Generaldirektion der BG-Gruppe Sie leiten eine Unternehmensgruppe, die zu den größten Ingenieurbüros der Schweiz zählt. Haben Sie wirklich Mühe, Ingenieure zu finden? Ja, das Problem der Nachwuchskräfte bremst auch das Wachstum unserer Gruppe. Wir verkaufen Wissen und unsere Dienstleistungen hängen direkt von der Qualität der Personen ab, die wir einstellen können. Es gibt also bei uns keinen Puffer zwischen Angebot und Nachfrage ...
Das heißt, Sie versuchen dieses Defizit auszugleichen, indem Sie außerhalb der Landesgrenzen suchen. Wir haben keine andere Wahl. Die französischsprachige Schweiz zieht Franzosen an und die deutschsprachige Schweiz Deutsche. Aber das Nachwuchsproblem ist kein typisches Schweizer Problem. Das gibt es im Ausland genauso. Wir sind schon versucht, in immer entfernteren Ländern zu suchen. Bald werden wir unsere Mitarbeiter wahrscheinlich in asiatischen Ländern rekrutieren müssen: In Indien z. B. sind die Anforderungsstandards an den technischen Universitäten mit den Unsrigen vergleichbar. Der Ingenieur muss allerdings auch die Sprache des Landes beherrschen, in dem er seinen Beruf ausübt, denn es ist unerlässlich, die Bedürfnisse und Forderungen des Kunden zu verstehen.
Unter diesen Umständen kann ein junger Schweizer Absolvent mit einer guten Ausbildung beinahe sicher sein, schnell einen interessanten Arbeitsplatz zu finden. Ist es nicht erstaunlich, dass sich nicht mehr junge Leute für diesen Berufsweg entscheiden? Die Zahl der Studierenden der technischen Wissenschaften scheint tatsächlich wieder anzusteigen, aber der Ingenieurmangel hält an. Auch wenn es jetzt in den Industrieländern tendenziell mehr Studierende der wissenschaftlichen und technischen Fachgebiete gibt, so sinkt doch ihr Anteil im Verhältnis zur gesamten Studierendenzahl. Trotz der günstigen Perspektiven interessieren sich viele junge Leute aus verschiedenen Gründen nicht für die Möglichkeiten, die ihnen diese gleichermaßen fordernden und spannenden Berufe bieten würden.
Hat das Image des Ingenieurs vielleicht gelitten? Das kann man so sagen. In den Nachkriegsjahren hat man in der Schweiz für umfassende wichtige Infrastrukturen gesorgt: Straßen, Kraftwerke, Eisenbahnnetze etc. Ingenieure wurden als „Baumeister“ wahrgenommen und beinahe als „Götter“ betrachtet. Heute jedoch neigt man dazu zu glauben, dass jeder kann, was ein Ingenieur beherrscht. Das wird sich allerdings ändern. Wir stehen vor Herausforderungen, die von enormer Bedeutung für die
Zukunft sind, insbesondere im Energiebereich, in dem die Ingenieure eine ganz wesentliche Rolle spielen werden. Man kann sagen, dass es sich um einen Beruf der Zukunft handelt, der für diejenigen begeisternd sein kann, die sich Gedanken über die Zukunft unserer Gesellschaften machen. Es werden konkrete Antworten fällig, z. B. hinsichtlich der Entscheidung gegen die Kernenergie. Man muss den Energiebedarf decken und dabei Kreativität beweisen. Gibt es etwas Motivierenderes?
Spielt das Niveau der Gehälter eine Rolle? Meiner Meinung nach ist das Gehaltsniveau für Ingenieure zu niedrig, wie auch die Marge der Ingenieurbüros, die im Vergleich zu anderen Industriesektoren, vom Banken- und Versicherungswesen ganz zu schweigen, zu den niedrigsten zählt. Das bedeutet, dass nur geringe Mittel für Fortbildungen, Innovationen, Forschung und Entwicklung zur Verfügung stehen. Sowohl die öffentliche Hand als auch die Privatwirtschaft neigen dazu, Projekte an die billigsten Büros zu vergeben. Außerdem gibt es einen wirklich unglaublichen Konkurrenzkampf unter den Büros. Meine Botschaft ist: Die Tätigkeit des Entwerfens und des Bauens müssen für ihre Qualität und Nachhaltigkeit angemessen bezahlt werden. Wir haben es mit dem fortschreitenden Alter von Infrastrukturen zu tun, die vor einem halben Jahrhundert erschaffen worden sind. Man sollte nicht solange warten, bis kein Strom mehr aus der Steckdose kommt, um die Bedeutung der Ingenieure zu erkennen.
BG Ingénieurs Conseils BG Ingenieure & Berater ist eine international tätige Unternehmensgruppe aus der Schweiz, die Dienstleistungen in der Beratung und im Imgenieurwesen multidisziplinärer Projekte bietet und sich der nachhaltigen Entwicklung verschrieben hat. Die Dienstleistungen der Gruppe umfassen die Bereiche Infrastruktur, Umwelt, Hochbau und Energie mit besonderer Expertise in den Bereichen Wasser und Verkehr. Ihre Aktivität übt die BG-Gruppe in der französischsprachigen Schweiz (ca. 30% des Umsatzes), in der deutschsprachigen Schweiz (30%), in Frankreich (30%) und im Rest der Welt (10%) aus. 2010 erzielte sie einen Umsatz von knapp 85 Millionen Schweizer Franken. Die BGGruppe ist Eigentum ihrer leitenden Mitarbeiter und zählt fast 600 Beschäftigte.
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aurent Vulliet, seit 2008 L Präsident der Generaldirektion der BG Ingenieure & Berater Gruppe, gehört zu den führenden Schweizer Ingenieuren. Nach seiner Promotion 1986 im Bereich Bodenmechanik wirkt er zunächst als Forscher mit Lehrauftrag in Paris und später an der University of Arizona in den USA. 1994 übernimmt er eine Professur an der École Polytechnique Fédérale (EPF) de Lausanne und wird zwischen 2001 und 2007 Dekan der Fakultät für Architektur, Bau-und Umwelttingenieurwesen (ENAC). Im Gespräch mit uns bringt der große Ingenieur und Unternehmenschef klar und deutlich seine Meinung zur Problematik der fehlenden Nachwuchskräfte zum Ausdruck.
BG Ingenieure & Berater Av. de Cour 61 - CP 241 CH-1001 Lausanne Tel.: +41(0)21 618 11 11 Fax: +41(0)21 618 11 21 E-mail: info@bg-21.com Web: www.bg-21.com
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F ondato nel 1986,
lo studio Brugnoli e Gottardi ha compiuto 25 anni di attività. Grazie all’esperienza e alla professionalità dei titolari – gli ingegneri Gianni Brugnoli e Giovanni Gottardi – e del team, lo studio si è ritagliato una fetta importante della consulenza soprattutto nell’ambito della mobilità e dello sviluppo sostenibile.
Qualsiasi decisione nel campo della pianificazione e della politica dei trasporti presuppone una buona conoscenza della situazione attuale e un’attendibile previsione dello sviluppo futuro. Grazie a un approccio interdisciplinare e grazie all’utilizzo di sistemi tecnici d’avanguardia, lo studio Brugnoli e Gottardi, è sempre
Brugnoli e Gottardi Ingegneri consulenti SA
Pianificazione e tecnica del traffico
Brugnoli e Gottardi, ingegneri consulenti Sa Via Praccio 5 CH-6908 Massagno Tel.: +41 (0)91 922 04 33 Fax: +41 (0)91 922 52 89 E-mail: ufficio@beg-ingegneri.ch Web: www.beg-ingegneri.ch
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STUDIO BRUGNOLI E GOTTARDI, INGEGNERI CONSULENTI SA
alla ricerca di soluzioni innovative e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale, in tutti i campi della propria attività: pianificazione di trasporti (individuali, pubblici, mobilità lenta), previsioni e modelli di traffico, progettazione di impianti e infrastrutture per il traffico, perizie e consulenze ambientali. Il team dello studio è composto da 5 ingegneri di cui tre attivi in commissioni federali di ricerca e uno nell’insegnamento superiore presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana. Questo per sottolineare l’attenzione rivolta all’innovazione tecnologica e alla formazione delle nuove leve nel settore ingegneristico di cui la Svizzera ha sempre bisogno nonostate il buon livello raggiunto dal settore in patria e all’estero. Per rimanere alla politica dei trasporti, ci spiega l’ingegner Gianni Brugnoli, raccogliere, analizzare e interpretare dati statistici sul traffico è un aspetto basilare sul quale si fonda sia il lavoro di pianificatori e progettisti sia quello degli organi decisionali (principalmente enti pubblici) Quando si pianificano interventi in grado di modificare le leggi di generazione del traffico e di comportamento dell’utenza – è il caso per Lugano della nuova galleria Vedeggio-Cassarate che sarà attiva entro la metà del 2012 – l’ausilio di semplici previsioni e scenari non basta più. In simili casi – continua l’ingegner Brugnoli
– è necessario operare con un modello di traffico dinamico che simulando la realizzazione degli interventi pianificati consente di valutarne l’impatto e di quantificarne le conseguenze. Come avviene, quindi, la vostra analisi? Prima di tutto si organizza lo svolgimento dei conteggi e inchieste per il traffico individuale e pubblico nonché per il traffico fermo (posteggi). Dopo di che – continua Brugnoli – si analizzano le statistiche raccolte e si procede alla produzione di previsioni di traffico secondo lo scopo dello spostamento (centri commerciali, insediamenti turistici, eccetera), il mezzo di trasporto e la fascia oraria. Si sviluppano in seguito modelli di traffico comportamentali per i trasporto individuale e collettivo sia di persone che di merci. Il tutto con il supporto di programmi informatici ad hoc. La scelta di realizzare un’opera rimane comunque all’ente pubblico interessato (Cantone, Comuni o Confederazione). L’importante che questa sia decisa con cognizione di causa e tenendo conto sia dello sviluppo sostenibile sia delle nuove esigenze della società moderna che tende a rinunciare poco al mezzo privato per spostarsi. Tutte considerazioni che sono state trattate a fondo nella realizzazione del futuro Piano d’agglomerato del Luganese, per citare una delle opere in cui il team dell‘ufficio Brugnoli e Gottardi é stato coinvolto.
INGENIEURBERATUNG BRUGNOLI E GOTTARDI INGEGNERI CONSULENTI SA
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D as Unternehmen
Brugnoli e Gottardi wurde 1986 gegründet und kann somit auf 25 Jahre Erfahrung zurückblicken. Dank der Expertise und Professionalität der Inhaber – der Ingenieure Gianni Brugnoli und Giovanni Gottardi – und ihres Teams spielt das Unternehmen im Bereich der Ingenieurberatung eine wichtige Rolle, insbesondere in den Bereichen Mobilität und nachhaltige Entwicklung. Jede Entscheidung in der Verkehrsplanung und in der Verkehrspolitik erfordert eine umfassende Kenntnis der aktuellen Situation und eine zuverlässige Prognose zukünftiger Entwicklungen. Brugnoli e Gottardi arbeitet interdisziplinär und mit modernen technischen Systemen und ist damit stets auf der Suche nach innovativen und nachhaltigen Lösungen in Bezug auf Wirtschaft und Umwelt. Dies betrifft alle Tätigkeitsgebiete des Unternehmens: Verkehrsplanung (Individualverkehr, öffentlicher Verkehr, Langsamverkehr), Verkehrsprognosen und -modelle, Planung von Verkehrsanlagen und -infrastrukturen, Umweltgutachten und -beratungen. Im Unternehmen sind fünf Ingenieure beschäftigt. Drei davon sind zudem in Forschungskommissionen des Bundes tätig, einer unterrichtet an der Fachhochschule der italienischen Schweiz. Dies zeigt das Engagement des Unternehmens im Bereich der technologischen Innovation sowie in der Ausbildung von Nachwuchsingenieuren, die in der Schweiz trotz des in diesem Bereich sowohl im In- wie auch im Ausland erreichten hohen fachlichen Niveaus immer dringend gebraucht werden. Eine wichtige Grundlage verkehrspolitischer Entscheidungen sind laut Gianni Brugnoli die Gesetzmässigkeiten des Verkehrsverhaltens, welche durch Analysieren und Auswerten statistischer Verkehrsdaten hergeleitet werden. Darauf basiert sowohl die Arbeit von Planern als auch
von Entscheidungsträgern (vor allem die öffentliche Hand). Bei der Planung von Massnahmen, die Änderungen bei der Verkehrsentstehung und der Nutzung von Verkehrsmitteln bewirken sollen – wie zum Beispiel im Fall des neuen Tunnels Vedeggio-Cassarate in Lugano, der Mitte 2012 eröffnet wird – reichen einfache Vorhersagen und Szenarien nicht mehr aus. In solchen Fällen ist laut Brugnoli ein dynamisches Verkehrsmodell erforderlich, das die geplanten Massnahmen simuliert, deren Auswirkungen bewertet und in messbaren Grössen darstellt. Wie verläuft eine solche Analyse? Zunächst werden Erhebungen und Befragungen für den Individual- und den öffentlichen Verkehr durchgeführt, ebenso für den ruhenden Verkehr. Anschliessend werden die statistischen Daten des Verkehrsverhaltens analysiert und für die geplante Anlage (Einkaufszentrum, touristische Einrichtung usw.), und die verfügbaren Transportmittel Prognosen des Verkehrsaufkommens erstellt, so Brugnoli. Dann werden Verkehrsmodelle für den individuellen und den öffentlichen Verkehr entwickelt, sowohl für den Transport von Personen wie auch von Gütern. Diese Prozesse werden von speziellen Computerprogrammen unterstützt. Die Entscheidung über den Bau einer Anlage liegt aber bei der jeweiligen Behörde (Kanton, Gemeinde
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oder Bund). Bei diesen Entscheidungen sind Kenntnisse der ursächlichen Zusammenhänge wichtig. Es müssen sowohl die nachhaltige Entwicklung als auch die Anforderungen der modernen Gesellschaft berücksichtigt werden, die generell ungern auf das Auto verzichtet. Sämtliche erwähnte Aspekte wurden bei der Umsetzung der Planung des zukünftigen Agglomerationsprogramms Lugano berücksichtigt, um nur eines der Projekte zu erwähnen, an dem Brugnoli e Gottardi beteiligt war.
Brugnoli e Gottardi Ingegneri consulenti SA
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Brugnoli e Gottardi, ingegneri consulenti Sa Via Praccio 5 CH-6908 Massagno Tel.: +41 (0)91 922 04 33 Fax: +41 (0)91 922 52 89 E-mail: ufficio@beg-ingegneri.ch Web: www.beg-ingegneri.ch
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NORBERT GÉOLOGUES-CONSEILS SA Bureau spécialisé en géologie de l’ingénieur et hydrogéologie orbert GéologuesN Conseils SA est un bureau de géologie de l’ingénieur et d’hydrogéologie. Créé en 1960 et pionnier dans son domaine en Suisse romande, il comprend deux entités, basées à Lausanne et à Martigny, ainsi qu’une filiale à Romont (FR). La société, qui compte une vingtaine de collaborateurs, est active aussi bien en Suisse qu’à l’étranger (Europe, Asie, Afrique). Sa particularité fondamentale est qu’elle emploie uniquement des géologues et des hydrogéologues. Lorsque d’autres compétences, notamment d’ingénieurs, sont requises pour un mandat, Norbert s’associe à des bureaux partenaires, tout en veillant à conserver ses critrères de qualité.
Norbert GéologuesConseils SA Lausanne-Martigny-Romont Tél. : +41 (0)21 323 05 35 +41 (0)27 722 78 77 +41 (0)26 652 40 15 E-mail : geol-lsne@norbert-sa.ch geol-my@norbert-sa.ch geol-rmt@norbert-sa.ch Web : www.norbert-sa.ch
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➌ ➊ Le tunnel autoroutier de Serrières, à Neuchâtel ➋ Le tunnel CFF de Leuk, dans les gorges de la Dala ➌ Confortement du barrage des Toules, près de Bourg-Saint-Pierre
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Georg Schaeren, son directeur, insiste sur l’importance que le bureau met à travailler dans les règles de l’art et de l’éthique.
Domaines d’activité Le principal domaine d’activité de Norbert Géologues-Conseils SA est celui des grands travaux : aménagements hydroélectriques, ouvrages routiers ou ferroviaires, etc. La géologie de l’ingénieur pratiquée par Norbert a plus précisément pour objet les ouvrages souterrains (galeries, cavernes, puits, tunnels), les barrages et les ouvrages d’art. Plusieurs géologues et hydrogéologues du bureau fonctionnent comme experts, en Suisse comme à l’étranger. En matière d’hydrogéologie, le bureau s’occupe de la recherche et de la protection d’eau potable (captage et détermination de zones de protection, sites industriels ou contaminés, décharges, etc.). Il est également actif dans le domaine de la géothermie profonde (eaux thermales) ou plus superficielle (sondes géothermiques). L’étude et le traitement des dangers naturels – glissements de terrain, laves torrentielles, chutes de blocs ou instabilités de falaises – constituent un troisième volet de prestations du bureau.
Des compétences pointues au service de clients exigeants Les clients sont aussi bien des institutions publiques (administrations fédérales, cantonales ou communales, régies fédérales, OFROU, etc.) que des sociétés privées (producteurs d’électricité, groupes commerciaux, coopératives, grands distributeurs, entreprises etc.), plus rarement des particuliers, notamment pour les sondes géothermiques. Actuellement, la société est active sur le réseau autoroutier vaudois dans le cadre du contrôle d’aptitude au service des ouvrages construits (c’est dans ce contexte que le tunnel de Glion a été assaini) et participe aux études et à la réalisation de projets majeurs tels que FMHL+ (nouvelle caverne de pompage-turbinage à Veytaux), Nant de Drance (galeries, puits, cavernes et surélévation du barrage de VieuxEmosson), Lavey+ (nouvelle galerie d’amenée), tunnels du contournement autoroutier de Viège (A9), tunnel ferroviaire de Sierre, tunnel autoroutier de Serrières (A5), projet de la Poya à Fribourg (pont et tunnel), etc.
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ENERGIL, AU CŒUR DU BÂTIMENT L’EXPERTISE ET L’EXPÉRIENCE Hôpital de Château d’Oex – Régulation
Hôpital de Riaz - Froid + Régulation
Optimiser les installations La maîtrise dont fait preuve ce bureau fribourgeois dans l’optimisation des installations (MCR comme Mesure – Commandes – Régulation) est un de ses points forts. Il est possible d’économiser quelque 10 % de l’énergie consommée par un bâtiment par la seule maîtrise du fonctionnement de ses installations techniques, sans engager des mesures d’assainissement particulières. Energil agit soit sur mandat privé, soit dans le cadre de sa certification ENERGO, une association d’exploitants de bâtiments publics soutenue par l’Office fédéral de l’énergie, et qui fonctionne sur le principe de l’abonnement.
Adopter la meilleure solution technique Selon les échéances légales et réglementaires, de nombreuses installations de chauffage à mazout doivent être remplacées en 2014 et en 2015. Energil est donc très sollicitée dans ce domaine, essentiellement pour l’assainissement de bâtiments publics (écoles, administrations, salles de sport, etc.). Il n’est plus question pour les bâtiments, en mains des pouvoirs publics, de remplacer une chaudière à mazout par une nouvelle chaudière mazout (en principe, les nouvelles installations de production de chaleur doivent être neutres en CO2 et une grande partie des besoins doivent être couverts avec des énergies renouvelables). Dans ce contexte, Energil fournit toutes les données nécessaires au maître d’œuvre pour prendre une décision, de manière à pourvoir
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UNI-FR – Ventilation et rafraîchissement
comparer la rentabilité des nouveaux équipements en fonction de l’investissement et de leur durée de vie prévisible. Les solutions passent par des pompes à chaleur, des panneaux solaires (thermiques ou photovoltaïques), des chaudières à bois ou encore des couplages chaleur-force.
Isoler l’enveloppe du bâtiment A quoi bon doter un bâtiment des installations les plus efficaces du point de vue énergétique et écologique, si l’immeuble réduit ce bénéfice parce qu’il a tout d’une passoire ? Au conseil sur l’assainissement des installations techniques, Energil ajoute bien sûr, au besoin, un conseil relatif à l’enveloppe du bâtiment. Le lien est évident. Les subsides pour les améliorations de la qualité de l’enveloppe des bâtiments sont conditionnés à un seuil minimal.
Expertise pour les certificats CECB Le CECB (Certificat Energétique Cantonal des Bâtiments) est de plus en plus souvent exigé en cas de vente d’un bâtiment ou de demande de subside pour assainir les installations thermiques. Energil est un expert certifié pour l’établir. Ce certificat, fruit d’une collaboration intercantonale, est identique et valable dans tous les cantons. Il s’agit d’un bilan énergétique fondé sur la consommation d’un immeuble relativement à son enveloppe et classant sa qualité selon une notation par lettres, de A à G.
E nergil est un bureau d’ingénieurs spécialisé dans tous les problèmes d’énergie liés au bâtiment, de la conception à la réalisation, en passant bien sûr par le conseil. Il est surtout actif dans le canton de Fribourg, mais aussi en terres vaudoises et neuchâteloises. Les maîtres d’ouvrage trouvent notamment auprès d’Energil, fondée en 1999 par M. Gilbert Clément, des conseils et un service pour l’exploitation la plus efficace des installations techniques du bâtiment.
ENERGIL Sàrl Route de la Gruyère 14 Case postale 95 CH-1723 Marly Tél. : +41 (0)26 436 25 22 Fax : +41 (0)26 436 25 32 E-mail : info@energil.ch Web : www.energil.ch
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CENSI & FERRARI SA DI GRONO, PROFESSIONISTI DELL’EDILIZIA E DEL GENIO CIVILE
F ondata nel 1989
da Guido Censi ed Ennio Ferrari, oggi è parte integrante di un gruppo di aziende attive nel settore dell’edilizia principale. Il gruppo, composto dalla più antica Flli Censi SA e dalla Censi&Ferrari SA, conta più di un centinaio di dipendenti, tra maestranze, amministrativi e dirigenti tanto da essere il principale datore di lavoro della valle Mesolcina, nei Grigioni. La sola Censi & Ferrari occupa una cinquantina di addetti.
Censi & Ferrari Sa Al Pascolet CH-6537 Grono Tel.: +41 (0)91 827 24 27 Fax: +41 (0)91 827 31 62 E-mail: info@censisa.ch Web: www.censisa.ch
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Da sempre la filosofia aziendale è stata improntata alla massima trasparenza e alla collaborazione. Forte di un parco macchine all’avanguardia, ha orientato l’attività in modo da soddisfare qualsiasi lavoro in ambito edile. “Edilizia pubblica, stabilimenti industriali ed edilizia abitativa sono i principali campi di attività della nostra azienda. Per quanto riguarda il genio civile siamo presenti attivamente nella costruzione di strade, pavimentazioni in calcestruzzo, ponti, canalizzazioni e risanamento di manufatti esistenti”, spiega il signor Michel Conti, direttore della Censi & Ferrari. L’azienda mesolcinese partecipa indirettamente nell’imprtante opera viaria che in questi anni tocca da vicino l’abitato di Roveredo: la circonvallazione dell’A13. Un’opera strategica per i collegamenti autostradali Nord-Sud via San Bernardino, la cosiddetta seconda porta delle Alpi. L’azienda è di natura familiare, ma con una delega sempre più ampia e importante al gruppo dirigente in modo da garantire la continuità aziendale e soprattutto la qualità delle esecuzioni delle opere. “La massima soddisfazione del cliente è l’obiettivo primario del nostro lavoro e il principio guida della politica aziendale”, continua il signor Conti. Dal 2007 la terza generazione Censi, il figlio Marcello, si sta insediando nell’impresa. La qualità è l’altro punto strategico su cu si basa la filosofia d’impresa. “Tutti i nostri processi produttivi sono certificati con il mar-
chio di qualità ISO 9001:2008 che è sinonimo di garanzia per il cliente, sia esso pubblico o privato oltre al fatto che le maestranze sono formate e molto efficienti”, commenta il direttore della Censi & Ferrari. E questo fino dal 1997. Per citare un’altra importante opera pubblica in esecuzione in questi mesi vale la pena ricordare l’edificazione della nuova casa per anziani di Grono Mater Christi. Rispetto, ambizione, contatto con gli altri e genuinità sono i quattro valori che rappresentano il modo di agire e di essere della Censi & Ferrari. Valori descritti dallo stesso Michel Conti. “Rispettosi, perché ci si impone di agire in maniera attenta e responsabile nei confronti della committenza, del personale e dell’ambiente; Ambiziosi, perché la capacità di migliorare ogni giorno si motiva con l’entusiasmo; il contatto, perché il rapporto con gli interlocutori consente di ascoltare le esigenze; genuini, perché si opera in maniera aperta e trasparente”. Qualità che hanno permesso alla Censi & Ferrari di espandersi notevolmente nell’ultimo decennio e grazie a un team qualificato sia tecnico che manageriale di farla diventare protagonista nel settore edile del Moesano. Negli ultimi anni, grazie al partner ticinese Ennio Ferrari Sa, l’azienda sta espandendo il raggio di azione nel cantone Ticino (bellinzonese e locarnese) anche se il mercato di riferimento resta prevalentemente la Mesolcina e la Calanca.
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DSSA DUMONT SCHNEIDER SA CONCEPTS ÉLECTRIQUES INDUSTRIELS
DSSA s’est forgé une réputation de forte compétence dans l’étude et la conception de projets industriels dans des secteurs comme l’alimentaire ou l’imprimerie, par exemple. Le bureau s’est aussi illustré dans la maîtrise de projets complexes pour les installations électriques de laboratoires. Outre cette option dans le monde de l’industrie, DSSA est souvent sollicité pour la conception d’installations électriques de bâtiments d’utilité publique comme des écoles ou des salles polyvalentes. Le bureau est également actif dans le secteur bancaire, domaine dans lequel la sécurité des installations est particulièrement sensible. DSSA possède aussi une forte expertise dans le domaine des concepts d’éclairage pour tous les types de constructions (industriel, administratif, urbain, domestique, etc.).
Des prestations globales Le bureau n’exécute jamais lui-même les travaux, mais son activité ne se limite pas à la conception et à l’étude de projets. DSSA prodigue des conseils à sa clientèle, assure le suivi et le contrôle des travaux, fournit des expertises et des analyses d’installations existantes. Il possède toutes les compétences pour l’analyse et l’optimisation énergétique des installations. DSSA assume aussi des mandats de planification ou de coordination interdisciplinaire de toutes les installations techniques d’un bâtiment. La société offre des prestations complètes : elle travaille en étroite collaboration avec des bureaux spécialisés dans le chauffage, la ventilation et la climatisation. La clientèle du bureau est constituée d’architectes, de maîtres d’ouvrage, de communes ou encore d’administrations.
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pécialisé dans les S concepts d’installations
A la racine Le bureau d’ingénieurs DSSA intègre dès le début de sa réflexion la notion de développement durable dans ses projets, qu’il s’agisse de Minergie ou d’autres labels. Il propose notamment des solutions d’éclairage en lien avec ces exigences contemporaines, aussi bien pour ce qui ressort de la consommation que pour ce qui concerne le recyclage des matériaux. DSSA est à même de relever des défis technologiques complexes soumis à de sévères contraintes de sécurité et de consommation. Ses mandats industriels témoignent de son expérience et de son expertise dans les installations destinées à assurer la sécurité, soit la substitution de réseau (groupes de secours, onduleurs).
électriques générales de courant fort et faible, le bureau d’ingénieurs DSSA Dumont-Schneider SA possède une grande expérience et des compétences très pointues dans le domaine industriel qui implique souvent l’apport d’une forte valeur ajoutée. Dirigée depuis plus de 20 ans par M. Roger Dumont, la société installée dans le canton de Genève a commencé ses activités à Zurich. Elle peut se prévaloir de près d’un quart de siècle d’expérience.
La formation La technique des bâtiments, notamment le vaste domaine de l’électricité, exige des compétences toujours plus pointues et de constantes actualisations des connaissances. C’est une condition pour être en mesure de répondre pleinement aux exigences actuelles. C’est pourquoi DSSA, depuis sa création, s’est engagé de manière active dans la formation professionnelle.
Dumont-Schneider SA Ch. du Pont-du-Centenaire 109 CH-1228 Plan-les-Ouates/GE Tél. : +41 (0)22 308 45 45 Fax : +41 (0)22 342 45 70 E-mail : info@dssa.ch Web : www.dssa.ch
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ESM GROUP, 4 X PLUS FORTS PROXIMITÉ, EFFICACITÉ ET PERFORMANCE ondé en 1997, ESM F Group (comme Études Structures - Matériaux) est formé de quatre bureaux d’ingénieurs à Genève, Lausanne, La Tour-dePeilz et Monthey. Fort d’une quarantaine de collaborateurs, il est très actif dans tout l’arc lémanique, ainsi qu’en Bas-Valais, mais aussi en Suisse romande. Nombre de réalisations dans le bâtiment, les ouvrages d’art et les ouvrages hydrauliques portent sa griffe. Fort des connaissances et de l’expérience de plusieurs spécialistes reconnus, il possède notamment de fortes compétences dans le domaine de l’adéquation des matériaux et des structures et dans l’hydraulique. Un autre point fort tient à sa stratégie de proximité avec sa clientèle, chaque bureau jouissant d’une forte autonomie avec à sa tête un responsable associé. Gestion coordonnée et partage des compétences et des expériences permettent de conjuguer proximité, efficacité et performance.
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Réfection du viaduc Clavien
Comment conjuguer la polyvalence et des performances hautement spécialisées ? ESM Group a trouvé la formule en associant plusieurs bureaux. Historiquement, la plupart de ses associés sont des experts des structures, en particulier en béton. Aptitude au service et durabilité des ouvrages, altération et vieillissement des matériaux ou encore usage d’un béton fibré ultraperformant n’ont aucun secret pour ESM Group, dont plusieurs ingénieurs ont obtenu des doctorats de l’EPFL. Il est donc souvent appelé pour des conseils ou pour des expertises. Les prestations des quatre bureaux recoupent cependant tous les domaines de l’ingénieur : études de projets (nombreux mandats de travaux publics), expertises, conseils et recherche & développement. ESM Group a notamment fourni des prestations remarquables dans le domaine du bâtiment et entend s’investir davantage encore dans ce secteur d’activité.
Construire : une passion « Nous aimons travailler sur des projets architecturaux ambitieux, aussi bien pour des maîtres d’œuvre privés que pour des collectivités publiques », s’accordent à relever Hazem Charif et Pierre Laurencet, deux des associés respectivement responsables des bureaux ESM de Lausanne et de Monthey. Associé à des architectes, ESM Group est notamment intervenu dans des projets scolaires comme le Collège du Haut-Lac à Vouvry (ouvrage répondant aux dernières exigences en matière de résistance parasismique), le Collège Derrière La Tour à Payerne, le Complexe scolaire de SaintGingolph ou encore le Gymnase du Burier à La Tour-de-Peilz.
ESM Group assume un important mandat d’ingénieurs dans la construction du nouveau Quartier résidentiel « Le Tronchet » à Monthey, qui prévoit la construction par étapes de 170 logements répartis en 9 bâtiments.
Transformer : un art et un défi Les travaux de transformation exigent souvent une parfaite maîtrise des ingénieurs. ESM Group est intervenu dans la métamorphose d’un bâtiment administratif en un centre d’affaires et d’habitat à Lausanne (avenue de Provence 6 & 8). L’opération la plus spectaculaire (et la plus ingénieuse !) consistait à dégager et à soulever huit éléments de dalle de 8 mètres sur 8 mètres en béton armé (env. 30 t) afin de créer une grande ouverture de lumière au milieu du bâtiment, puis à découper et à réutiliser ce matériel pour créer d’autres champs de dalle. Délicat et passionnant, l’art de la métamorphose de bâtiments anciens : ESM Group aime relever ce genre de défis. Il y a l’exemple de Préverenges, consistant à reconvertir une ancienne grange en appartements, soit une complète restructuration et une mise au standard des exigences actuelles en matière d’habitat et d’énergie, pari relevé en réintégrant de vieux matériaux et d’autres éléments faisant le charme de l’ancienne bâtisse. Autre exemple, la transformation, en collaboration avec un scénographe spécialiste du son & lumières, de l’Auditorium Stravinsky à Montreux, achevée au printemps 2011. ESM Group s’implique aussi dans la surélévation de bâtiments à Genève, opérations liées au manque de logements et à l’exiguïté du périmètre urbain à bâtir. Cette densification
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Renouvellement des groupes de turbinage de Chancy-Pougny
de l’habitat nécessite de fortes compétences d’ingénieurs, notamment quant aux charges et à la résistance des matériaux. Ces travaux sont parfois couplés, façon de « faire d’une pierre deux coups », à un confortement parasismique (normes antisismiques), une compétence forte d’ESM Group.
Barrages : répondre de la solidité En groupement avec la Compagnie Nationale du Rhône, ESM Group a obtenu le mandat de confortement parasismique du barrage francosuisse de Chancy-Pougny, conformément aux directives de l’Office fédéral de l’environnement. ESM est chargé de l’analyse et de la réalisation des travaux de structures en béton (barrage, pont et tour). Auparavant, ESM était intervenu comme ingénieur sous-traitant dans la transformation de l’usine hydroélectrique de ChancyPougny. Les fortes compétences d’ESM Group en structures, hydraulique et application des normes parasismiques expliquent sa présence dans le consortium pour la construction du nouveau barrage au fil du Rhône entre Massongex et Bex.
Maintenance : conforter et innover ESM Group, qui s’implique aussi dans la maintenance des ouvrages d’art, propose des solutions aussi efficaces et avantageuses que possibles. Pierre Mivelaz, associé et responsable du bureau de la Tour-de-Peilz, donne depuis 1999 un cours de construction, maintenance des ouvrages en béton et matériaux pierreux à la Haute École d’ingénieurs et de gestion du canton de Vaud (HEIG-VD). Frot de ses compétence en la matière,
ESM Groupe n’hésite pas à promouvoir et à mettre au point des solutions innovantes. C’est par exemple le cas dans le remplacement des anciens joints de ponts et de chaussées qui datent d’une quarantaine d’années : ESM propose de nouveaux joints en bitume-polymère, plus légers et résistant aux fortes charges du trafic actuel. L’usage de BFUP (béton fibré ultraperformant), si compact qu’il permet souvent de faire l’économie de système d’étanchéité, en constitue un autre exemple. « À l’avenir, il sera toujours fait davantage usage d’éléments en matériaux composites, explique Hazem Charif, plus légers et résistants. ” Cela veut aussi dire gain de temps, et c’est très important pour la maintenance des ouvrages d’art. Les travaux prendront moins de temps, occasionnant moins de perturbations et de ralentissements. Ces matériaux ouvrent la voie aux futurs « chantiers furtifs ».
Genève ESM-Ingénierie SA Rue Viollier 8 CH-1207 Genève Tél. : +41 (0)22 700 35 88 E-mail : esm-ge@esm-group.ch Resp. : Jérôme Ponti
Lausanne ESM-Sarrasin Ingénieurs SA Rue des Jordils 40 CH-1025 Saint-Sulpice Tél. : +41 (0)21 697 03 15 E-mail : esm-vd@esm-group.ch Resp. : Hazem Charif
Nature : protéger et prévenir ESM Group s’engage dans de nombreux projets de travaux publics en rapport avec l’environnement : renaturation de cours d’eau, protection contre les crues et les dangers naturels, aménagement et consolidation des berges du Léman et du Rhône. Le Centre de compostage et de tri de Massongex a été confié à ESM. Enfin, il faut relever aussi la capacité du groupe d’assumer des mandats industriels très techniques et complexes comme le renouvellement et la modernisation d’un four à verre qui devrait permettre, grâce aux nouvelles technologies mises en œuvre, de substantielles économies d’énergie.
La Tour-de-Peilz ESM-Hagin Ingénieurs SA Av. du Clos d’Aunonne 1 CH-1814 La Tour-de-Peilz Tél. : +41 (0)21 943 48 34 E-mail : esm-hagin@esm-group.ch Resp. : Pierre Mivelaz
Monthey ESM-Ingénieurs Associés SA Rue du Coppet 14 CH-1870 Monthey Tél. : +41 (0)24 475 70 19 E-mail : esm-vs@esm-group.ch Resp. : Pierre Laurencet
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D MC Dessimoz
Management Constructions SA est un bureau d’ingénieurs au profil original. Son patron, Pierre-Albert Dessimoz, possède une double expérience d’ingénieur et d’entrepreneur. La société, qui compte une dizaine d’ingénieurs et plusieurs chefs de chantier, est active dans le bâtiment, le génie civil, les travaux spéciaux et l’aménagement du territoire. Dans le cadre d’une étroite collaboration avec le Groupe H, bureau d’architectes établi à Meyrin/GE, il s’implique dans de grands projets à l’étranger. Ancré dans son Valais natal et ouvert sur le large, M. Dessimoz évoque un parcours professionnel peu banal.
DMC SA Route d’Erbignon 29 CH-1964 Conthey Tél. : +41 (0)27 346 73 68 Fax : +41 (0)27 346 73 69 E mail : dmc@dessimoz.ch Web : www.dessimoz.ch 42, chemin du Grand-Puits CH – 1217 Meyrin Tél. : +41 (0)22 782 07 10 Fax : +41 (0)22 782 07 0
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DMC SA – DESSIMOZ MANAGEMENT CONSTRUCTIONS SA CONSTRUIRE, UNE VOCATION FAMILIALE
Vous êtes par exemple l’ingénieur des Résidences du Parc au Mont-Pèlerin, réalisées par Swiss Development Group, dont votre frère est l’un des architectes. Construire, c’est une vocation familiale ? On peut le dire. Lorsque mon père est décédé, j’ai repris à 27 ans l’entreprise de construction familiale avec mon frère Géo ; je venais d’obtenir mon titre d’ingénieur à l’EPFL. Mon frère Hervé est devenu architecte et a fondé le Groupe H. En 1985 j’ai cédé mes parts dans la société genevoise pour reprendre à mon compte la totalité de l’entreprise en Valais et j’ai commencé à développer mon bureau d’ingénieur. Depuis lors l’ingénieur et l’architecte collaborent étroitement.
Quelle est votre implication dans le Groupe H ? J’ai deux casquettes. D’une part je suis le patron du bureau d’ingénieurs DMC et d’autre part je suis responsable du secteur ingénierie dans le cadre du Groupe H. Les activités pour le Groupe H représentent un peu de la moitié du chiffre d’affaires de DMC et DMC assure la grande partie des activités d’ingénieurs du Groupe H, lequel offre des prestations intégrales d’architecte et d’ingénieur. Les grands projets en Russie, en Ukraine et en France sont tous liés à nos activités pour le Groupe H.
Comment se répartissent les activités de votre société DMC Management Constructions ? DMC, c’est à 90 % de l’ingénierie. J’ai clairement fait de l’entreprise de construction héritée de mon père un bureau d’ingénieurs, mais il y a toujours une petite partie entreprise, essentiel-
lement la direction technique des travaux pour des grands chantiers. Il m’arrive de travailler à la fois comme entrepreneur et comme ingénieur. C’est une force, pour diriger des travaux en qualité d’ingénieur, de connaître parfaitement tous les aspects pratiques de la construction dans de multiples domaines. Bâtiment et structures représentent la majorité des activités de DMC, le génie civil pour un bon 20 % surtout pour la construction de tunnels routiers pour l’A9, mais aussi pour des routes et des ouvrages d’art. Il s’agit pour le reste de travaux spéciaux et d’aménagements, comme la réfection complète de la rue principale du village de Champéry, par exemple. Notre clientèle se situe dans l’arc lémanique, en Valais et en France.
Une ville en Ukraine En association avec le Groupe H, DMC prend volontiers le large. Le Groupe H a notamment construit un grand centre commercial à Saint-Pétersbourg. Il a d’autres projets du même type en Europe de l’est. Plusieurs de ces projets sont actuellement gelés en raison de la crise financière qui plombe les investisseurs. Pierre-Albert Dessimoz tient à mentionner un projet extraordinaire en Ukraine où le Groupe H a reçu mandat de créer une ville nouvelle de 6 000 habitants, Bucha, à l’ouest de Kiev. Il s’agit de construire, sur un site vierge de 74 hectares, 887 maisons, une école, 4 crèches, une église, des parcs, des plans d’eau, 14 km de routes, 327 km de canalisations, etc. Un tel défi ne se présente en général jamais, ou une seule fois, dans une vie d’architecte et d’ingénieur.
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EZIO TARCHINI INGEGNERIA SA - AGNO
F ondato da Ezio
Si costituisce nel 2003 come società anonima e diviene Ezio Tarchini Ingegneria SA continuando il proprio percorso legato alle attività dell’ingegneria civile e industriale. Lo studio Ezio Tarchini Ingegneria SA grazie alla professionalità e all’esperienza dei suoi collaboratori, consiglia, pianifica, progetta e dirige tutte le fasi di realizzazione di un’opera. Lo studio è membro di diverse associazioni di categoria quali la Sia (Società svizzera ingegneri e architetti), dell’Usic (Unione svizzera degli ingegneri consulenti) e dell’Asiat (Associazione degli studi d‘ingegneria e architettura iicinesi) Il raggio di azione dello studio è prevalentemente concentrato nella Svizzera italiana, ci spiega l’ingegner Paolo Tarchini e principalmente nel settore del genio civile (ponti, strade e opere del genio civile in genere). I nostri committenti sono il Dipartimento del territorio del Cantone Ticino, l’Ustra (Ufficio federale delle strade) e numerosi comuni e consorzi del Cantone Ticino. Il resto dell’attività riguarda il settore privato (circa il 30-40% della cifra d’affari). Il buon momento congiunturale sta continuando e le opere per edilizia abitativa e industriale mantengono l’attività a ritmi molto elevati. Il mercato interno non è però infinito e grazie all’intuito e all’iniziativa dell’ingegner Paolo Tarchini, ci si è rivolti anche fuori dai confini cantonali e nazionali.
«Da 5-6 anni, in collaborazione con altri studi d’ingegneria internazionali, abbiamo progettato importanti cantieri prima in Iran (20052006) e poi nell’Africa Centrale (Angola, Guinea Equatoriale e Gabon)», spiega Paolo Tarchini. Si tratta di progetti per lavori pubblici e che l’ingegner Paolo Tarchini segue in prima persona grazie ai contatti con importanti studi internazionali. «La buona reputazione della cultura tecnica svizzera aiuta, ma poi sul territorio conta la propria capacità organizzativa e progettuale», commenta ricordando comunque che l’attività principale è svolta in Ticino. «Qui negli ultimi anni abbiamo diversificato molto il campo di azione riuscendo a coltivare settori di nicchia. Per esempio abbiamo operato su mandato dell’Azienda elettrica di Massagno per il collegamento ad alta tensione nella regione della Capriasca. Nell’alto Vedeggio cooperiamo con Metanord per la posa e la distribuzione del gas metano». Sono lavori importanti per un Cantone piccolo come il Ticino. L’altro settore in cui lo studio Tarchini SA, che lo ricordiamo è certificato dal 2010 ISO 9001, è quello del risanamento di manufatti tanto che sono oltre 20 quelli risanati negli ultimi 40 anni. Poco meno di uno l’anno in media. Si tratta comunque di opere di una certa importanza. Segnaliamo, tra gli altri, il risanamento del viadotto di Ponte Tresa, al confine con l’Italia, e alcune nuove opere quali
Tarchini nel 1969, opera prevalentemente nel campo dell’ingegneria civile per conto di enti pubblici ticinesi. Da qualche anno ha ampliato l’attività anche all’estero in particolare in alcuni Paesi africani. È ora diretto da Paolo Tarchini, figlio del fondatore. il sovrappasso FFS a Loreto e il nuovo ponte sul fiume Vedeggio a Bioggio nel luganese. Il team è composto da 8 persone (4 ingegneri, 2 tecnici, un impiegato amministrativo e un apprendista). Lo studio partecipa inoltre, quale membro del Consorzio ICAB di cui l‘ing. Ezio Tarchini è presidente, alla progettazione della circonvallazione di Bioggio e di Agno (regione del Basso Malcantone).
Ezio Tarchini Ingegneria SA Vi Ginnasio 4 - CH-6982 Agno Tel.: +41 (0)91 605 22 14 Fax.: +41 (0)91 604 64 14 E-mail: info@tarchinieng.ch Web: www.tarchinieng.ch
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FÉLITEC, UN CONSEIL QUALIFIÉ DANS LES ÉTUDES DE FAÇADES
B asé à Denges (VD),
Félitec est un bureau d’ingénieurs conseil spécialisé dans le domaine des fenêtres et des façades métalliques. Il offre ses services d’ingénierie, d’expertise, de conseil et de recherche à ses clients, architectes et maîtres d’ouvrages. L’entreprise bénéficie également de ressources et de compétences dans le design et les dernières technologies grâce à Félix constructions SA, la maison-mère, se réjouit Philippe Paraire, le responsable du bureau.
Félitec SA Route de la Pâle 14 CH-1026 Denges Tél : +41 (0)21 706 32 32 Fax : +41 (0)21 706 32 33 E-mail : info@felitec.ch Web : www.felitec.ch
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Félitec offre des services indépendants, basés sur une maîtrise de l’ensemble des techniques, des normes et des standards permettant la conception, la fabrication et l’installation de façades de la plus haute qualité. De plus, grâce à ses liens avec Félix constructions, le bureau peut fournir ses services tout au long du processus de construction, de l’étude technique à la conception, en passant par la fabrication et la maintenance. Cette continuité permet d’assurer une excellente qualité du travail ainsi qu’un véritable respect des délais. Dans son activité de conseil, Félitec propose une planification détaillée avec établissement de budgets, optimisation des coûts et rationalisation des délais. Le bureau assiste aussi la direction des travaux pour le suivi et le contrôle du développement technique.
Des façades à toute épreuve Les collaborateurs qualifiés et motivés réalisent toutes les études thermiques, acoustiques et d’étanchéité liées à la conception des façades métalliques de sa gamme ou d’éléments sur mesure. Pour ses nombreuses réalisations à l’étranger, le bureau a dû démontrer physiquement les performances de ses produits. Ainsi, une fois le développement technique établi par Félitec, la réalisation d’un prototype est effectuée par la maison-mère pour être testé en laboratoire. Soumis à des trombes d’eau et à de fortes turbulences, un modèle de façade peut être vieilli d’une trentaine d’années en une seule journée. Ces tests permettent d’évaluer l’étanchéité et toutes les performances techniques des façades. Le seuil d’exigence quant aux performances et à l’esthétique est de plus en plus élevé. Pour une construction d’une centaine de mètres de hauteur, le respect des dimensions au millimètre est capital. Grâce à sa maîtrise et à son expérience, Félitec peut ainsi décrocher des mandats d’études de très haute technologie et comprenant les dernièresinno vations.
Rigueur et excellence dans une approche globale des projets Félitec travaille continuellement à rechercher du meilleur résultat technologique tout en intégrant les dimensions humaine, économique, sociale et environnementale, dans une démarche de développement durable. Le bureau s’attache également à offrir rigueur et méthode dans toutes ses analyses pour présenter des projets conformes aux exigences de ses nombreux clients.
KÄLIN & CUÉREL SA DES INGÉNIEURS PLEIN D’IDÉES
Vous affirmez sur votre site Internet que la préoccupation première du bureau Kälin & Cuérel n’est pas d’assurer le résultat de la formule 2 + 2 = 4. C’est une philosophie ? On attend de l’ingénieur qu’il sache compter, mais tout le monde sait que 2 + 2 égale 4. Ce qui nous intéresse, c’est de développer avec l’architecte l’idée de la structure, en amont du processus de développement. À nous d’avoir assez d’imagination et de démontrer, peut-être, que 3 + 1, voire 0 + 4, serait dans tel cas plus avisé. Le meilleur moyen de communication, c’est mon crayon. On arrive avec un avant-projet d’architecte, on déroule le papier calque et on commence à dessiner. Les idées jaillissent, nous sommes dans une collaboration constructive et créative. Partir de l’idée que rien n’est impossible, puis atteindre les limites, convenir de ce qui est raisonnable et de ce qui ne l’est pas.
Votre bureau connaît un fort taux de réussite dans les concours Sur sept concours d’ingénieurs auxquels nous avons participé, sur invitation, nous en avons gagné six, en une dizaine d’années. Nous sommes d’autre part lauréats, en tant qu’ingénieurs, de quatorze concours d’architectes. Pour nous, ces concours sont un stimulant intellectuel. Une sorte de formation permanente, qui interdit d’appliquer toujours les mêmes recettes.
Vos qualités d’expertise dans le domaine parasismique sont-elles souvent sollicitées ? Oui, nous travaillons notamment pour les bâtiments historiques. Nous sommes par exemple intervenus à l’Abbatiale de Payerne, à la Cathédrale de Lausanne ou encore dans une douzaine de châteaux entre Rolle et Aigle, dont le Château de Chillon. Dans ces lieux historiques, l’approche est assez délicate. Il ne faudrait pas que leur esthétique ait à souffrir des interventions nécessaires pour protéger l’édifice contre un séisme, aussi tirons-nous le meilleur parti des structures existantes. Les paramètres parasismiques sont aujourd’hui intégrés pour toute construction nouvelle. C’est plus compliqué avec des constructions anciennes.
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e bureau technique L Kälin et Cuérel exerce son activité dans les domaines les plus divers de la construction et du génie civil. Structures de bâtiments (béton, métal, bois), travaux publics, ouvrages d’art et aménagements routiers font partie de ces activités. Cette vocation généraliste n’empêche pas Kälin et Cuérel de se profiler avec des compétences fortes dans le domaine parasismique et dans les constructions en bois. À la tête de ce bureau d’une dizaine de collaborateurs, actif surtout dans les cantons de Vaud et de Genève, mais aussi du Valais et de Fribourg, M. Jean-François Kälin cultive une certaine philosophie.
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Cette anticipation est aussi nécessaire pour maîtriser la problématique de l’acoustique au moyen du compartimentage phonique, notamment pour un immeuble collectif, pour lesquels il faut aussi prévoir des coupe-feu.
Vous maîtrisez les spécificités de la construction en bois Nous assumons des mandats assez complexes dans ce domaine. Il est possible de construire des bâtiments très divers en bois, et à un coût compétitif, à condition de penser « bois » dès le départ du projet. La préfabrication des éléments, rendue possible par le poids relativement peu élevé du bois, implique l’anticipation de toutes la technique du bâtiment, d’où l’importance du travail de l’ingénieur. Tout le second œuvre doit être planifié si l’on veut éviter du bricolage de dernière minute.
Kälin & Cuérel SA Ingénieurs civils 21, rue des Fontenailles CH - 1007 Lausanne Tél : +41 (0)21 616 22 66 Fax : +41 (0)21 616 88 80 Email : info@kalin-cuerel.ch Web : www.kalin-cuerel.ch
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J.-B. FERRARI & ASSOCIÉS SA
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L’ARCHITECTURE DANS TOUS SES ÉTATS
L e bureau d’architecture
Jean-Baptiste Ferrari et Associés SA a ouvert ses portes il y a une trentaine d’années à Lausanne. Il compte aujourd’hui 27 collaborateurs, parmi lesquels ses deux associés juniors Sébastien Zwissig et Floriane Robert Leo, architectes EPFL. Très actif dans le canton de Vaud, notamment sur l’Arc lémanique, le bureau J.-B. Ferrari & Associés SA se fait fort de trouver une réponse adéquate pour chaque projet. Valorisation du travail créatif de chacun et nonapplication systématique de recettes, telle pourrait être sa devise. Diversité et qualité caractérisent cette activité, qui couvre des domaines très variés. Jean-Baptiste Ferrari en parle volontiers.
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Ecole Internationale de Genève (EIG) de Founex, école primaire, 2011
Pouvez-vous donner quelques exemples de la diversité des thèmes traités par votre bureau ?
Pouvez-vous donner quelques exemples de projets significatifs que vous avez remportés sur concours ?
Nous sommes un bureau polyvalent qui traite des thèmes très variés, à l’image des maîtres d’ouvrage, collectivités publiques, privés ou encore investisseurs institutionnels. Ce qui reflète également la pluralité culturelle des collaborateurs venus de tous les continents.
La rénovation du château de Prilly et son extension. L’administration communale s’est installée dans le nouveau bâtiment administratif au printemps 2011. C’était un double défi passionnant. Il s’agissait d’une part, de restaurer le château historique dans les règles de l’art et, d’autre part, de créer un nouveau bâtiment administratif à côté, autrement dit de trouver la bonne articulation, le bon rapport entre les deux, aussi bien d’un point de vue fonctionnel que d’un point de vue esthétique.
Nos projets vont aujourd’hui d’une intervention dans une prison (extension de la Colonie de l’Établissement de la plaine de l’Orbe) à une école privée, en passant par des villas très haut de gamme ou un éco-quartier.
Votre bureau participe-t-il à de nombreux concours ? Nous participons à cinq à dix concours par année. C’est un gros investissement de temps et de moyens. Je le considère comme nécessaire. Cela aide à se remettre en question. C’est aussi une bonne gymnastique intellectuelle qui nous permet de traiter des thèmes très divers, avec des contraintes stimulantes, mais de manière libre. Évidemment, on ne peut pas toujours gagner ! Un concours gagné sur dix est déjà un très bon taux de réussite. Mais il n’y a pas que le 1er prix. Les accessit restent bien sûr à l’état de projets, mais sont aussi stimulants.
Je peux mentionner aussi la réfection du Casino (grande salle) de Vallorbe, emblématique pour la commune, dont les travaux devraient s’achever au printemps 2012. Nous pouvons également relever, dans un domaine différent, le Centre Intercommunal de Logistique de Malley, qui représente une réponse architecturale pratique et esthétique à la problématique du tri et du compactage des déchets. Enfin, signalons le Starling Hotel at EPFL à Saint-Sulpice, en face du campus de l’École Polytechnique. Organisé en trois bâtiments répartis sur quatre niveaux, il compte 153 chambres. Notre bureau s’est impliqué jusque dans l’aménagement et la décoration intérieure.
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L’équipe
Centre intercommunal de logistique (CIL) de Malley, 2008. Photographe : Yves André
Vous avez bien sûr aussi des clients directs. Pouvez-vous citer quelques projets emblématiques de votre créativité et de votre savoir-faire ? Je citerais la nouvelle école primaire de La Châtaigneraie à Founex, à la frontière cantonale entre Genève et Vaud. Cette école primaire privée, qui vient d’ouvrir ses portes, est propriété de l’École Internationale de Genève. Elle accueille 600 élèves de 6 à 11 ans. Cette construction,
répondant au label Minergie, s’intègre avec élégance au paysage, entre Jura et lac. Avec trois autres bureaux d’architectes, nous sommes impliqués dans le futur Éco-quartier de Gland (1 500 habitants) pour une partie comprenant quatre bâtiments locatifs.
Château de Prilly, rénovation-extension, 2011
retrouver les caractéristiques d’origine, après des interventions malheureuses au XXe siècle, pour réaffecter ses qualités aux besoins d’aujourd’hui.
La rénovation de l’Hôtel de Ville de Morges est un projet exigeant et passionnant. Il s’agit d’intervenir dans un bâtiment historique, dû à l’architecte Henri Perregaux. Le défi consiste à
J.-B. Ferrari & Associés SA Bureau d’architecture Av. Benjamin-Constant 1 Case postale 6162 CH-1002 Lausanne Tél. : +41 (0)21 31 72 72 Fax : +41 (0)21 351 62 72 E-mail : secretariat@ferrariarchitecte.ch Web : www.ferrari-architecte.ch Starling HotelatEPFL, St-Sulpice, 2010. Photographe : Duccio Malagamba
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HEPIA, AU CŒUR DE LA TECHNOLOGIE À L’ÉCOUTE DE LA SOCIÉTÉ ET DE SES DÉFIS M. Yves Leuzinger, directeur
h epia, fait partie de
la HES-SO (Haute école spécialisée de Suisse occidentale), et entend jouer un rôle phare dans la recherche appliquée et le développement des technologies innovantes pour la région genevoise. Une école assumant ses missions d’enseignement, de formation continue et de recherche au centre des besoins de la société et de l’économie, et dont les Genevois ont toutes les raisons d’être fiers, telle est l’ambition de son directeur. Il répond ici à nos questions.
hepia Haute école du paysage, d’ingénierie et d’architecture Rue de la Prairie 4 CH-1202 Genève hepia@hesge.ch www.hesge.ch/hepia
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Comment fonctionne la HES hepia ? Elle est structurée en quatre départements. Le département Construction et environnement offre des Bachelors en architecture, architecture du paysage et génie civil. Une nouvelle filière, Technique des bâtiments, ouvrira en 2012. Destinée à des personnes engagées dans la vie professionnelle, elle est l’exemple de l’adaptation de l’institution aux besoins du marché. Le département Sciences de la vie forme en agronomie horticole et en gestion de la nature. Le département Technologies industrielles regroupe le génie mécanique et la microtechnique. Enfin, le département Ingénierie des technologies de l’information, propose aujourd’hui une seule filière totalement repensée avec trois orientations. Combien comptez-vous d’étudiants et comment se répartissent-ils selon les filières ? Sans tenir compte de la formation continue, quelque 900 étudiants venus de Genève et de sa région, mais aussi de Suisse romande et de France voisine, fréquentent notre école. La moitié suit les filières du département Construction et environnement, l’autre moitié se répartit de manière assez égale entre les trois autres départements. Comment concevez-vous le rôle de votre HES dans la recherche ? Chaque département possède son institut de recherche. Nous voulons développer des compétences fortes dans chaque département, tout en donnant la possibilité à nos étudiants et à nos partenaires de développer des projets transdisciplinaires. La richesse de nos champs de recherche est un atout majeur de l’institution permettant de répondre à des problématiques complexes où plusieurs types de compétences sont requis. Nous avons vocation d’être à l’écoute et au service de la société ainsi que du tissu industriel genevois, tant pour l’innovation que pour l’enseignement adapté aux besoins actuels.
Quelle différence fondamentale entre la formation HES et la voie des Écoles polytechniques fédérales ? Les deux voies sont complémentaires. Celles pour les HES sont prioritairement professionnelles : le champ des compétences est en lien direct avec la réalisation, la mise en œuvre. Dans les autres hautes écoles, les voies sont surtout académiques. Le Bachelor HES en architecture est professionnalisant. Le Master est une option complémentaire, contrairement aux voies académiques. Quelle est la proportion des étudiants décrochant le Bachelor et qui poursuivent pour obtenir un Master ? Au terme des 3 ans d’études menant au Bachelor, quelque 20 % des étudiants poursuivent pour obtenir un Master en 2 ans. Les Masters sont proposés en collaboration avec les écoles enseignant des disciplines similaires au sein de la HES-SO.
Garantie qualité La société évolue, les défis sont multiples. Pour garantir l’adéquation entre les formations et les besoins de ses partenaires, hepia réunit chaque année une ou deux assemblées plénières des associations professionnelles. C’est l’occasion de présenter les actions et les cursus et d’entendre les avis des représentants des divers métiers. À l’image de sa relation avec Swiss Engineering, hepia intègre aussi des membres des associations, des bureaux ou des entreprises dans les commissions internes qui définissent les nouvelles offres ou adaptent les cursus existants. En s’associant avec des experts externes, hepia prend en compte les besoins des professionnels et confronte, dans un souci d’amélioration continue, ses visions de la formation à celles des praticiens.
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HEPIA, AT THE HEART OF TECHNOLOGY RESPONDING TO SOCIETY AND ITS CHALLENGES How does the HES hepia work? It is structured into four departments. The Construction and Environment department offers Bachelor’s degrees in architecture, landscape architecture and civil engineering. A new course, Energy and Building Technology, will start in 2012. Aimed at people committed to professional life, it is an example of how the institution is adapting to the needs of the market. The Life Sciences department provides teaching in horticultural sciences and environmental engineering. The Industrial Technology department brings together mechanical and microengineering. Finally the Information Technology Engineering department, today offers one totally restructured course with three different specialisations.
How many students do you have and how are they split among the courses? Not including lifelong learning, around 900 students from Geneva and the region, as well as the French-speaking regions of Switzerland and neighbouring French regions, attend our institution. Half of them take courses in the Construction and Environment department, and the other half are fairly equally divided up between the other three departments.
How do you see the role of your HES in research? Each department has its own research institute. We want to develop strong skills in each department, whilst at the same time giving our students and our partners the chance to develop cross-disciplinary projects. The wide range of our fields of research is a major asset to our institution, allowing us to respond to complex issues where several types of skills are required. We aim to respond to and serve society and the industrial network around Geneva, both with innovation and teaching adapted to current needs.
What is the main difference between HES education and the federal institutes of technology route? The two routes are complementary. Those at the HES are professional as a priority: the field of skills is in direct connection with production and implementation. In other universities, the routes are predominantly academic. The HES Bachelor’s in architecture is becoming more vocational. The Master’s is a complementary option, unlike in academic routes. What proportion of students achieve the Bachelor’s and then continue to obtain a Master’s? At the end of 3 years of study for a Bachelor’s, around 20% of students continue their studies to obtain a Master’s 2 years later. The Master’s courses are offered in hepia, Geneva Technology, architecture and landscape collaboration with entities that teach similar disciplines within the HES-SO.
Quality guaranteed Society evolves, the challenges are manifold. To guarantee that its courses suit the needs of its partners, hepia holds one or two plenary sessions of professional associations every year. This is an opportunity to present activities and courses and hear the opinion of representatives from various professions. As is the case with its relationship with Swiss Engineering, hepia also includes members of associations, committees or companies in the internal committees that define new programmes or adapt existing courses. By involving outside experts, hepia takes account of professional needs and compares its visions of education with those of practitioners, with the aim of continuous improvement.
h epia Geneva technology architecture and landscape which is part of the HES-SO (University of Applied Sciences Western Switzerland), intends to play a pioneering role in applied research and the development of innovative technologies for the Geneva region. An institution responsible for its missions of teaching, lifelong learning and research focused on the needs of society and the economy, and which Geneva has every reason to be proud of: that is the ambition of its director. He kindly agreed to answer our questions.
hepia Haute école du paysage, d’ingénierie et d’architecture Rue de la Prairie 4 CH-1202 Genève hepia@hesge.ch www.hesge.ch/hepia
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INGÉNIEURS-CONSEILS SCHERLER SA,
I ngénieurs-Conseils
Scherler SA est un bureau d’ingénieurs en électricité établi depuis 1964 à Genève. En 1985, la société s’est transformée en SA avec son siège dans la cité de Calvin et des succursales à Lausanne et Fribourg. Forts de 60 collaborateurs compétents et motivés, les bureaux sont actifs dans toute la Suisse romande. Pour Jacques Mühlestein, Directeur Général, Albert Ruffet, Président du conseil d’administration et leurs associés, la politique de l’entreprise a été axée depuis sa création sur la qualité des prestations.
Ingénieurs-Conseils Scherler SA 19, Chemin du Champ d’Anier CP336 - 1211 Genève 19 Tél. : +41 (0)22 929 12 12 Fax : +41 (0)22 798 44 14 E-mail : info@scherler.ch Web : www.scherler.ch
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Rolex à Chêne-Bourg, à la périphérie de Genève
Quels sont vos domaines d’activité ? Le cœur de notre métier est l’électricité. Ce domaine couvre de nombreuses spécialités telles que les réseaux haute et basse tension, mais également l’éclairagisme, les réseaux de télécommunication et la sécurité. Outre la capacité de maîtriser ces différentes techniques, nos ingénieurs ont également acquis la compétence permettant de comprendre des modes d’exploitation aussi différents que les domaines hospitaliers, aéroportuaires, bancaires, administratifs, industriels ou les plus divers. Dans ce contexte, nous collaborons avec les Maîtres d’Ouvrage et les architectes à l’élaboration de leur projet. Nous assumons l’entière responsabilité des concepts et également de la réalisation des travaux effectués par les entreprises adjudicataires. Notre rôle consiste avant tout à défendre les intérêts de nos Maîtres d’Ouvrage de façon totalement neutre et indépendante des fournisseurs et des entreprises. Nous nous plaisons également à souligner que la totalité de nos prestations est réalisée à l’intérieur de nos bureaux sans aucune sous-traitance. Ces dernières années, nous avons élargi notre domaine d’activité en offrant nos prestations dans la sécurité et la gestion de déménagements d’entreprises.
Donnez-nous plus de détail sur ces deux dernières activités. Il y a deux pans bien distincts dans le domaine de la sécurité des bâtiments. Le premier concerne la conception sécuritaire d’un bâtiment. Celle-ci est développée avec
l’architecte en conformité avec les normes en vigueur pour la protection des personnes et des biens (voies d’évacuation, éclairage de secours, protection incendie, protection effraction, etc.). Le second concerne la coordination de la sécurité de chantiers et a pour objet principal de garantir l’exécution de travaux sans accident. L’importance croissante des questions relatives à la sécurité nous a amenés à offrir à nos Maîtres d’Ouvrage et architectes des prestations globales dans ce domaine avec une équipe d’ingénieurs spécialisés et agréés. Aujourd’hui, cette équipe possède à son actif de nombreuses références en matière de concepts de sécurité intégrale (Centre Médical Universitaire, Palais de Justice, Centre administratif Richemont International, Prison de Champ Dollon) ou dans le domaine de la coordination de sécurité de chantiers (Serono Genève, Merck Serono Vevey, Richemont International, etc.). Concernant notre activité liée au déménagement d’entreprises, nos prestations consistent à en coordonner tous les aspects techniques en collaboration avec un bureau d’architectes. L’objectif premier de cette prestation est d’assurer au personnel de l’entreprise d’être opérationnel dans son nouveau cadre de travail sans aucune perte de temps (par exemple déménagement pendant le week-end pour une activité 100 % opérationnelle dès le lundi matin). De grands groupes comme Nestlé Vevey, Nespresso Lausanne, la SGS Genève, les Services industriels Genève, Swisslife Lausanne nous ont fait confiance dans l’exécution de ces prestations qui se sont déroulées avec succès. À ce jour, plus de 12 000 places de travail ont été déménagées par nos soins.
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Crédit suisse à Fribourg
Et plus globalement, qui sont vos clients ?
Philip Moris International à Lausanne
Cette diversité de clients aux exigences élevées dans des activités très différentes est pour nous une source d’enrichissement continuelle qui nous permet de développer et d’affirmer notre savoir-faire.
Le capital de notre société, c’est avant tout la valeur des hommes. Le système de direction collégial de Scherler est issu d’ingénieurs qui évoluent souvent depuis plus de 25 ans à l’intérieur de la société. Cette politique, basée sur le partage du savoir et des décisions, offre à nos Maîtres d’Ouvrage les compétences d’une équipe très expérimentée, mais aussi la garantie d’une continuité dans la réalisation de leurs projets. Notre formation permanente de jeunes ingénieurs et de nos collaborateurs permet à ceux-ci de progresser et d’accéder aux postes de cadres puis d’associés de l’entreprise. D’autre part, notre politique d’intéressement aux résultats de l’entreprise, pratiquée depuis sa création, est une source de motivation qui récompense le succès de toute une équipe. Nous nous plaisons également à souligner que chaque année un montant conséquent du résultat de l’entreprise est dédié à des œuvres sociales de notre choix .
Quelle est la philosophie du bureau ?
Comment voyez-vous l’avenir ?
Nos concepts sont de plus en plus orientés vers des installations rationnelles et performantes avec une sensibilité particulière pour tous les aspects liés aux économies d’énergie et au développement durable. Dans les années à venir, ceux-ci vont prendre encore plus d’importance. Comme nous l’avons déjà cité, la qualité est un élément-clé auquel la société s’est attachée depuis toujours, bien avant l’existence des certifications telles que ISO 9001 ou ISO 14001. Dans ce domaine, notre philosophie se résume à trois éléments essentiels : Qualité des concepts et de leur réalisation - Respect des coûts - Respect des délais.
Nous allons continuer à développer pour nos clients des installations rationnelles et efficaces, offrant des solutions vers des économies d’énergie et de développement durable. Ces installations favorisent l’éclairage naturel, limitant l’électro smog et assurant une exploitation simple et durable. Des projets intéressants, captivants avec des techniques qui se développent toujours plus vite et qui, en conséquence, nous obligent à continuellement mettre à jour nos connaissances. On peut citer, comme exemple, les installations photovoltaïques que nous réalisons depuis quelques années ; chacune d’elles exige une remise en cause des acquis.
Plus de 45 ans d’activité nous ont évidemment permis de participer à la réalisation d’ouvrages prestigieux dans la région romande, mais aussi à l’étranger. Il serait bien difficile d’être exhaustif. On ne peut citer que quelques Maîtres d’Ouvrage avec lesquels nous avons eu la chance de collaborer pendant plusieurs années : l’État de Genève, l’Hôpital Cantonal, l’Aéroport de Genève, Rolex, Philip Morris, l’EPFL, la BCG, la BCV, le Crédit Suisse, le Groupe Richemont, Firmenich, l’UBS, la Migros, la Coop, etc. À l’étranger, IATA avec ses bureaux dans le monde, le Musée National du Qatar, etc.
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UN BUREAU AU SERVICE DE LA QUALITÉ
Grâce à notre système de gestion responsable, collégial et dynamique, nous avons traversé les turbulences économiques de ces dernières années sans réelles difficultés. Aujourd’hui, que ce soit à Fribourg, Lausanne ou Genève, notre société est devenue propriétaire des bâtiments ou des locaux qu’elle occupe, ce qui constitue un gage de sécurité. Nous assurons la pérennité de Scherler en perpétuant l’esprit de qualité et en défendant les valeurs qui sont les nôtres afin de rester une référence de premier plan sur le Marché Romand.
Ingénieurs-Conseils Scherler SA 36, Ch. de Maillefer 1052 Le Mont-sur-Lausanne Tél. : +41 (0)21 641 47 10 Fax : +41 (0)21 641 47 39 20, Route de de Beaumont 1709 Fribourg Tél : +41 (0)26 424 18 15 Fax : +41 (0)26 424 68 28 E-mail : info@scherler.ch Web : www.scherler.ch
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IPAS ARCHITECTES SA
I PAS, qu’est-ce que ça
veut dire ? Fondateur de ce bureau d’architectes ouvert en 2003, Eric Ott répond : « Interactive Process Architecture Studio ». Et d’ajouter aussitôt : « On évolue, chacun suit sa voie, s’il fallait changer de nom à chaque fois… ». Ces lettres d’allure sérieuse, IPAS, sonnant un peu comme celles d’un institut, manifestent en tout cas la volonté de ne pas lier, comme il est de coutume, l’identité du bureau aux noms des patrons. Egger (l’associé et cofondateur), Ott, Chillari, Diogo, etc. (ils sont aujourd’hui 11 à Neuchâtel et 4 à Soleure), tous se fondent dans les lettres IPAS. L’identité du bureau tient à ses projets, c’est-à-dire à l’équipe.
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IPAS architectes sa EPF HES SIA Av. Jean-Jacques-Rousseau 7 CH-1007 Lausanne Tél. : +41 (0)32 724 02 02 Fax : +41 (0)22 724 03 03 E-mail : office@ipas.ch Web : www.ipas.ch
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Du IPAS, interactive process ou pas, c’est quoi ? Il ne s’agit pas de faire pour faire, mais de faire pour être. IPAS, c’est vouloir aller au-delà de l’indispensable et du nécessaire. Un logement ? OK ! Voilà le salon. Une façade, bien sûr, avec des fenêtres, et peut-être même des volets, etc. Mais encore ? Au-delà. IPAS veut aller au-delà ! Au-delà de ce qui est quelconque, convenu. Cela signifie qu’un bâtiment conçu par IPAS ne prend généralement pas une allure de satellite implanté comme un objet en lui-même, et pensé comme tel, qu’il se trouve ici ou ailleurs. Non, un bâtiment IPAS est inspiré par le lieu même dans lequel il va s’intégrer avant de devenir lui-même
lieu dans le lieu. Des intentions. Des thèmes. Des jeux. Des émotions. Des provocations même. Belles paroles ? Non, l’attitude, la philosophie qui donnent l’élan, de l’idée initiale à l’inauguration. La force, l’envie qui permettent de relever des défis. Voyez par exemple le siège administratif du Groupe E à Granges-Paccot, près de Fribourg, qui a fait perdre son latin à plus d’un ingénieur. Cette construction abrite et raconte. Stable, bien sûr, mais agitée d’une force qui le soulève, l’emporte, l’affirme… De l’énergie à revendre… Voyez l’immeuble de l’Ermitage, sur les hauts de Neuchâtel. Ludique et esthétique, il reformule le
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DES PROJETS DE VIE
➊ Bern Arena ➋ Siège du Groupe E à Granges-Paccot ➌ Immeuble de l’Ermitage à Neuchâtel
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➍ Maison de la Paix à Genève
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rapport à la terre, à la nature, à la vue. Au lieu d’empiler sagement cinq étages, IPAS les décale en les faisant tourner sur un axe. Des balcons ? Osons le balcon des balcons, 70 à 80 m 2, chaque fois décalé par rapport à celui du voisin (idéal pour la tranquillité de chacun), et la couverture est assurée par le déboîtement dû à la rotation… Voyez Bern Arena. Il fallait remettre la patinoire au goût du jour et répondre à des critères de sécurité pour les championnats du monde. Beaucoup pensaient que la solution consistait à tout reconstruire ailleurs. Pas IPAS. Cette patinoire fait partie du patrimoine bernois. Composer autour de quelque chose qui existe et fonctionne
est un autre défi. La façade a été refaite, des bureaux créés. Des investisseurs attirés. Voyez comment la Maison de la Paix à Genève, en forme de feuilles, intègre des bureaux, des auditoires, une grande bibliothèque, ses terrasses, son rez-de-chaussée ouvert, harmonieux, surprenant… Les bâtiments conçus par IPAS ne sont pas des objets picturaux, plutôt des volumes d’habitation peu ordinaires inspirés du lieu où ils s’invitent. Les aimer, c’est aimer s’en laisser conter.
IPAS architectes sa EPF HES SIA Av. Jean-Jacques-Rousseau 7 CH-1007 Lausanne Tél. : +41 (0)32 724 02 02 Fax : +41 (0)22 724 03 03 E-mail : office@ipas.ch Web : www.ipas.ch
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KRÜGER & KAZAN UNE APPROCHE
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Philip Morris - Neuchâtel (bureaux, laboratoires et restaurant)
E n sept ans d’existence,
le bureau Krüger & Kazan a fait mieux que se tailler une place dans le monde de l’architecture. Il a réalisé plus de cent projets, dont le remodelage d’une septantaine d’agences Adecco en Suisse. Il est intervenu dans tout le pays. Engagé dans une multitude de projets, ce bureau comptant une quinzaine de collaborateurs hautement qualifiés offre les prestations classiques d’un bureau d’architectes, mais a particulièrement développé l’aspect « conseil », notamment dans le domaine de l’environnement du travail. Katharina Krüger, Sausan et Ziad Kazan, les trois architectes qui dirigent le bureau, parlent de leur manière de pratiquer et de concevoir l’architecture.
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Philip Morris - Neuchâtel (bureaux, laboratoires et restaurant)
EPFL/UNIL - Dorigny (centre sport et santé)
Vos prestations sont très développées pour les grandes sociétés et les entreprises. Est-ce si différent de l’architecture d’habitat ?
Vos services sont notamment sollicités lors de projets d’agrandissement, de restructuration, de rénovation et de déménagement
L’approche est différente et nous offrons une plus value dans ce domaine, ce qui n’exclut pas d’autres projets. La majorité de nos clients sont les services généraux de grandes entreprises. Une société a d’autres critères qu’un particulier et il faut comprendre ses besoins, sa logique, son approche financière et économique. L’architecture doit être adaptée au besoin réel du client. Cela implique l’élaboration d’un programme et la mise en place d’une stratégie.
Lorsqu’une société s’installe, en tout ou en partie, dans un autre bâtiment, dans un espace nouveau, elle fait face à une série d’interrogations. Comment vais-je m’organiser ? Qu’est-ce qui va changer dans notre organisation ? Quels choix d’occupation des locaux faut-il faire, et selon quels critères ? Etc. Nous connaissons les mécanismes et les fonctionnements des entreprises. Il n’existe pas de solution clé en mains. Chaque entreprise a ses spécificités et sa façon de fonctionner.
Votre approche est très méthodique Pour nous, architecture et conseil sont toujours liés. Il ne faut pas brûler les étapes et ne rien laisser au hasard dans un projet d’envergure. Notre méthodologie peut éviter bien des erreurs d’appréciation. Le processus comprend l’étude préliminaire, qui consiste à analyser les besoins, à élaborer des scénarios, un plan directeur et un cahier des charges. Ce travail débouche sur un avant-projet, puis un projet. En phase de réalisation, notre bureau peut assumer la direction des travaux. Une fois le bâtiment livré, nous fournissons les outils qui permettent de le gérer. Krüger & Kazan maîtrise tout ce processus au service de ses clients. Il peut aussi intervenir à chaque stade spécifique, selon les besoins et la demande. Nous avons actuellement en cours, la certification ISO 9001, relativement répandue dans les bureaux d’ingénieurs, mais rare dans les bureaux d’architecture.
Pouvez-vous détailler sur quoi porte ce service des conseils ? Nos conseils couvrent l’ensemble des besoins de nos clients liés à l’environnement bâti, aussi bien au niveau stratégique qu’opérationnel. Nous aidons nos clients à très bien connaître leurs besoins et à prendre une décision sur une base solide. Il est par exemple important de maîtriser l’espace existant, de l’optimiser, avant d’envisager des agrandissements. Nos services de conseil comprennent la recherche et l’évaluation de locaux, l’élaboration de chartes d’aménagement et de chartes graphiques, les études d’optimisation des espaces, d’aménagement des locaux et de mise en place de signalétiques. Lors de déménagement, notre bureau planifie la logistique, gère le déménagement (interne et/ ou externe) et élabore des plaquettes de bienvenue.
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EPFL - Ecublens (vice-présidence des relations internationale)
Inventaire et gestion des espaces, du mobilier et des équipements, ainsi que la maintenance, font partie de nos prestations. Krüger & Kazan peut couvrir l’ensemble de ces prestations, mais aussi s’inscrire dans tous les organigrammes possibles dans ses domaines de compétences.
Vous avez notamment aidé Adecco à affirmer son identité en Suisse Adecco est venu nous trouver pour mettre en œuvre en Suisse un changement d’image conçu au niveau mondial, avec la volonté d’affirmer leur identité. Mais ils se demandaient comment l’appliquer. Nous avons structuré leur démarche dans le temps, calculé les coûts, planifié la réalisation de manière à ce que le fonctionnement de la société ne soit pas perturbé pendant les travaux. L’aménagement intérieur de toutes les agences Adecco en Suisse a été remodelé dans le sens d’une uniformisation propre à affirmer et à renforcer l’identité de l’entreprise. La même signalétique a été installée dans toutes les agences. C’est en Suisse que ce concept planétaire a pu être mis en œuvre. Cela a pris quatre ans.
Adecco Ressources Humaines SA - Lausanne (agence de recrutement)
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CONSEIL & ARCHITECTURE MÉTHODOLOGIQUE
Banque Migros - Nyon (agence bancaire)
Un bureau cosmopolite Une quinzaine de collaborateurs, dont une dizaine d’architectes, et notamment un géographe urbaniste, œuvrent dans le bureau Krüger & Kazan à Lausanne. Cette entreprise formatrice prend régulièrement un stagiaire architecte et assure à ses collaborateurs une formation continue, notamment dans le domaine des économies d’énergie. Krüger & Kazan fait partie de la Commission de qualification des dessinateurs en bâtiment (logistique des examens de fin d’apprentissage). Ses collaborateurs donnent des cours ASO (Association suisse de l’Organisation et du Management) dans le cadre de la maîtrise fédérale en organisation et gestion. Le cosmopolitisme du bureau Krüger & Kazan apparaît notamment dans les langues qui s’y parlent, pas moins de neuf ! De quoi comprendre et être compris loin à la ronde.
Institut Culturel - La Chaux-de-Fonds (bibliothèque)
Signé Krüger & Kazan Krüger & Kazan peut se prévaloir de nombreuses références. Parmi elles, le Centre Sport & Santé à Dorigny pour le compte de l’EPFL et de l’UNIL, le Learning Center de l’EPFL pour lequel le bureau a élaboré le cahier des charges du mobilier (aménagement) ; SITA (Société Internationale de Télécommunication Aéronautique) à Genève (aménagement intérieur et gestion des espaces) ; Stryker à Montreux (architecture bâtiment) ; Philip Morris International SA à Lausanne (transformation d’un bâtiment industriel en bâtiment administratif avec des laboratoires et un petit restaurant, déménagement) ; Merck Serono International à Genève (planification, étude de faisabilité architecturale) ; Bâtiment de l’Aviron à Vevey (transformation et agrandissement, gestion des déménagements) ; ICMS (Institut Culturel Musulman Suisse) à La Chaux-de-Fonds (Réfection de l’envloppe extérieure du bâtiment, réalisation et aménagement d’une bibliothèque et d’un musée), et bien d’autres...
Krüger & Kazan Sárl Conseil & Architecture Chemin de la Joliette 4 CH - 1006 Lausanne Tél. : +41 (0)21 312 58 38 Fax : +41 (0)21 312 60 81 E-mail : zkazan@krueger-kazan.ch Web : www.krueger-kazan.ch
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MAB-INGÉNIERIE SA LA TECHNOLOGIE AU SERVICE DE LA “CONSTRUCTION DURABLE”
M AB-INGÉNIERIE SA
est un bureau d’ingénieurs conseils en électricité fondé en 1980. Basée à Morges, la société possède une succursale à Genève et est active dans toute la Suisse romande. Giuseppe Faggion, administrateur, et Jean-Claude Ghidelli, directeur et associé, exposent leur démarche pour proposer des solutions novatrices à une vaste palette de clients dans une optique de construction durable et d’efficacité technique.
MAB-INGÉNIERIE SA Avenue de la Gottaz 32 1110 Morges 2 Route de Montfleury 46 1214 Vernier Tél : +41 (0)21 804 70 10 Tél : +41 (0)22 341 11 08 E-mail : info@mab-ing.ch
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MAB-INGÉNIERIE s’appuie sur une équipe d’une vingtaine de collaborateurs motivés et expérimentés pour traiter des mandats pouvant inclure toutes les facettes du vaste monde des installations électriques, quelles que soient leur ampleur et leur complexité. Ainsi, des domaines aussi variés que les équipements haute tension, les alimentations de secours, l’éclairagisme, la gestion de bâtiment, la domotique, la sécurité des personnes, la sûreté ou encore les réseaux informatiques et les systèmes de conférence sont traités au quotidien. L’entreprise propose également ses services pour diverses expertises, ainsi que dans les questions d’assainissement énergétique et de planification de maintenance. L’expérience et la structure du bureau permettent à ses ingénieurs, ingénieur sécurité (AEAI), techniciens et planificateurs de proposer des solutions répondant aux impératifs et aux besoins spécifiques de chaque client. MABINGÉNIERIE traite donc avec une clientèle extrêmement diversifiée allant du client privé à l’organisation internationale, en passant par les villes, cantons, Confédération, industries ou sociétés multinationales.
L’humain au centre, la technologie à son service MAB-INGÉNIERIE, en tant qu’acteur du monde de la construction, contribue activement à atteindre les objectifs fixés par ses mandants et les autorités en matière de construction durable. Le développement de ses projets est constam-
ment guidé par l’impératif de diminuer l’impact sur l’environnement, d’offrir à long terme un cadre de vie élevé, de garantir l’évolutivité des constructions, tout en limitant les coûts d’investissement et d’exploitation. Les questions d’évolutions potentielles, de simplicité, d’entretien et d’accessibilité aux installations techniques sont ainsi prises en compte dès le début des projets, ce qui permet d’intervenir dans des conditions favorables sur les installations en cas de maintenance ou de réaménagements. Dans son approche client, comme à l’interne, l’humain est au centre des préoccupations de l’entreprise. Raison pour laquelle le bureau attache une grande importance à la formation, celle des apprentis comme celle des collaborateurs en leur offrant les séminaires et cours nécessaires au suivi des évolutions du métier. De plus, l’activité de veille technologique permet de repérer et d’évaluer les dernières tendances et nouveautés du marché. Par ailleurs, l’entreprise met à disposition de ses collaborateurs des outils informatiques de pointe et un cadre de travail convivial afin de développer un environnement motivant et adapté aux défis à relever. Par l’ensemble de sa démarche, MAB-INGÉNIERIE cherche à élever constamment ses objectifs d’excellence technologique dans un cadre de travailé panouissant.
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MCR & ASSOCIÉS INGÉNIEURS CIVILS L’ART DES RÉNOVATIONS ET DES MÉTAMORPHOSES
L e bureau d’ingénieurs
« La rénovation du bâti m’a toujours passionné, dit M. Monnard, un ingénieur féru de structures (béton, métal et bois). Transformer, réhabiliter, cela oblige à chercher des solutions pas toujours évidentes et toujours spécifiques ». Cela oblige à se renouveler, à connaître l’évolution des matériaux. En un mot, et c’est le propre du métier, il faut être ingénieux. MCR & Associés a pris l’option transformation » dès 1999, alors que le boom démographique n’avait pas encore poussé les maîtres d’œuvres à opter toujours davantage pour une densification de l’habitat. Pour MCR, c’est donc une affaire de passion avant tout. Ce bureau a développé un savoir-faire pointu dans ce domaine au fil des années. Les transformations et réhabilitations représentent aujourd’hui quelque 80 % de son activité dans le bâtiment. Exemple, la transformation d’un ancien hangar à tabac, à Vevey, en un bâtiment commercial, avec création de deux niveaux de sous-sols, une salle de gymnastique au rez-de-chaussée, un niveau de surface commerciale, et, pour couronner l’ouvrage, deux niveaux d’habitat en rehaussement. Tout le savoir-faire de MCR a trouvé-là à s’exprimer : béton, charpente métallique renforcée, charpente bois plus légère ménageant les fondations. MCR intervient dans plusieurs projets de rehaussement de bâtiments. Le bureau collabore avec des architectes. La recherche de solutions et de stratégies technologiques caractérise son activité. Réhabilitation d’ouvrages, assainissement et travaux de maintenance font partie des points
forts de MCR dans le domaine du génie civil. MCR a par exemple réhabilité le pont de Fenil à Corsier-sur-Vevey. Datant de 1903, cet ouvrage métallique de 200 mètres de long, initialement ferroviaire, avait été réaffecté à la route en 1969. C’est aujourd’hui un maillon important du trafic routier régional entre la jonction de Saint-Légier et la zone industrielle de Fenil-sur-Corsier. Les sous-sols intéressent aussi le bureau MCR & Associés. Cet important volet de ses activités consiste en aménagements routiers et en assainissement du cadastre souterrain. Services industriels, collecteurs d’eau usées, etc. : le bureau pilote plusieurs projets de ce type. De nombreuses installations, vieilles d’un siècle et davantage, ont besoin d’un sérieux assainissement. Quant au réseau d’égouts, la séparation des eaux usées et des eaux claires est devenue une norme qui s’applique dans toutes les communes.
civils MCR, à Vevey, dirigé par M. Grégoire Monnard, est actif dans le bâtiment, le génie civil et les travaux publics. Côté bâtiment, ses compétences s’expriment principalement dans la transformation et la réhabilitation, avec une capacité particulière à relever des défis. Le bureau est aussi sollicité pour des ouvrages d’art tels que des ponts routiers et ferroviaires. Il consacre quelque 50 % de son temps aux structures et 50 % aux travaux publics.
MCR & Associés Sàrl Ingénieurs civils Rue des Moulins 48 CH-1800 Vevey Tél. : +41 (0)21 921 58 74 Fax : +41 (0)21 921 85 79 E-mail : info@mcr-ing.ch Web : www.mcr-ing.ch
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MORET & ASSOCIÉS SA LES ROUTES ET L’EAU ondé en 1994 par F M. Michel Roduit, le bureau d’ingénieurs Moret & Associés SA est actif dans deux domaines du génie civil : les aménagements routiers et les aménagements hydrauliques. Le domaine routier mobilise quelque 70 % de ses forces, le domaine hydraulique 30 %. Ce bureau, qui a conçu la plupart des giratoires de la région de Martigny, compte 20 collaborateurs, dont 5 ingénieurs spécialisés en génie civil ou en génie hydraulique. Il est certifié ISO 9001 : 2008 et, depuis toujours, est qualifié comme entreprise formatrice puisqu’elle engage chaque année un ou plusieurs apprentis.
Moret & Associés SA Bureau d’ingénieurs Av. du Grd-St-Bernard 35 CH-1920 Martigny Tél. : +41 (0)27 722 65 51 Fax : +41 (0)27 722 09 23 E-mail : moret-associes@mycable.ch
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Le bureau Moret & Associés SA s’adonne, selon l’expression de son directeur Michel Roduit, à un « génie civil pur et dur », sans déborder de ses spécialités, dans le district de Martigny, jusqu’à Entremont et Saint-Maurice. Tracés routiers et conception technique des giratoires constituent son pain quotidien. Dans le domaine hydraulique, le bureau aménage des rivières et des torrents et intervient dans tout le cycle de l’eau : captages, conduites et réservoirs d’eau potable, canalisations d’eaux usées, stations d’épuration. Aussi bien dans le domaine routier (peu de nouvelles routes construites) que dans le domaine hydraulique (réseau âgé d’environ un siècle), il est plus fréquent de travailler à des restructurations, restaurations et réfections qu’à des constructions. Dans un secteur corseté par un grand nombre de normes, restructurer et restaurer est un travail souvent plus délicat et exigeant que de partir de zéro. C’est une des forces de Moret & Associés que de savoir négocier ce type de difficultés avec efficacité et élégance.
Auditeur de sécurité routière Les normes à respecter représentent souvent un défi pour les bureaux d’ingénieurs. M. Michel
Roduit, justement, s’en est fait une spécialité, en passant récemment avec succès des examens pour devenir auditeur de sécurité routière. L’auditeur de sécurité routière a pour rôle d’analyser les tracés routiers du point de vue de la sécurité. Confédération, cantons et communes lui soumettent leurs projets. Tracés routiers, virages, signalisation, géométrie de la route, giratoires (dimension des entrées et des sorties, ainsi que des îlots) sont examinés selon les catalogues de normes en vigueur. L’auditeur fait un audit. Le but est bien sûr de supprimer les points noirs, d’assurer la meilleure sécurité possible du réseau et de réduire au maximum le nombre d’accidents. Retombée de cette activité, le bureau Moret & Associés est souvent mandaté pour des études de faisabilité. La formation d’auditeur de la sécurité routière a été mise au point par la VVS (Organisation suisse des professionnels de la route et des transports), l’EPFL (LAVOC, Laboratoire des Voies de Circulation) et le BPA il y a quelques années. Ces spécialistes sont au nombre de quelque 80 en Suisse. L’ambition est de réaliser un audit de tous les tronçons routiers présentant des points noirs. Mandaté par Swiss Engineering, M. Michel Roduit assume aussi le rôle d’expert technique devant les tribunaux.
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MOUCHET DUBOIS BOISSONNARD SA POLYVALENCE ET QUALITÉ
P
Mouchet Dubois Boissonnard SA assure toutes les prestations de l’ingénieur civil. Structure des bâtiments (béton armé, béton précontraint, construction métallique, construction préfabriquée). ■ Ouvrages d’art (ponts, passerelles, galeries, barrages). ■ Génie civil (aménagement urbain, canalisations, terrassements, blindages, aménagement de cours d’eau). ■ Planification et direction de chantier (étude de planning, mise en soumission, coordination, direction de chantier). ■ Expertises. Le bureau travaille pour les collectivités publiques (Ville et État de Genève) et pour des maîtres d’œuvre privés (entreprises, particuliers) à parts à peu près égales. Sa polyvalence se double de compétences très pointues dans plusieurs domaines, par exemple, côté bâtiments, les nouvelles normes parasismiques (M. Horsky a suivi des cours postgrades) ou encore, en génie civil, dans les travaux souterrains tels que galeries, puits, etc., ceci dans le droit fil historique ; M. Pierre-Louis Mouchet, auteur de réalisations remarquables à Genève, affectionnait en effet particulièrement ce genre de mandats. La qualité n’est pas qu’une philosophie chez Mouchet Dubois Boissonnard SA, mais encore ■
une valeur traduite quotidiennement dans les engagements et dans les faits. En témoigne la certification ISO 9001, mais encore l’importance accordée à la formation continue, indispensable dans un métier évoluant au gré de logiciels informatiques toujours plus performants, mais complexes à manier, et aux normes toujours plus exigeantes. De nombreuses références témoignent de la créativité et du savoir-faire du bureau Mouchet Dubois Boissonnard SA. Il s’est par exemple beaucoup investi dans l’Aéroport International de Genève (extension de bâtiments aéroportuaires, adaptation de zones commerciales). Le CERN a recouru à ses compétences pour le fameux accélérateur de particules (adaptation du tunnel LEP et les bâtiments de surface). La Banque Cantonale de Genève l’a mandaté pour vérifier la conformité parasismique des immeubles dont elle est propriétaire. Mouchet Dubois Boissonnard SA est actuellement impliqué dans trois chantiers de surélévation de bâtiments à Genève. La restauration et la rénovation de ponts et d’ouvrages d’art fait aussi partie de ses compétences. Des projets et des réalisations très complexes en termes de planification sont menés à bien pour le compte des CFF.
olyvalence et qualité, tels sont les mots clés de ce bureau d’ingénieurs genevois en mains de trois associés et qui occupe une douzaine de collaborateurs. Fondé en 1942, il fête en 2011 les 40 ans de la reprise par MM. Mouchet et Dubois après le retrait du fondateur, M. Charles-Albert Stévenin. Les trois associés sont aujourd’hui MM. Robert Boissonnard, Jiri Horsky et Urs Burkhard. A travers les décennies, MDB Ingénieurs civils a maintenu une tradition de qualité et la capacité de traiter des mandats complexes.
Mouchet Dubois Boissonnard SA Ingénieurs civils AGI-SIA Chemin de la Vendée 27 / CP 156 CH- 1213 Petit-Lancy 2 - Genève Tél. : +41(0) 22 879 80 50 Fax : +41 (0)22 879 80 55 E-mail : mdb@mdb-sa.ch Web : www.mdb-sa.ch
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MP INGÉNIEURS CONSEILS SA LE SPÉCIALISTE DES STRUCTURES MÉTALLIQUES ➎
ondé en 1994 à F Crissier (VD), le bureau MP Ingénieurs Conseils SA, qui occupe une vingtaine de collabo➊ rateurs, s’est spécialisé dans les structures béton, bois et métal. Il propose des constructions dans ces trois matériaux, souvent mixtes acierbéton et bois-béton. ➌ Ses compétences sont aussi sollicitées pour des transformations ou des adjonctions d’étages, opérations souvent complexes. MP Ingénieurs Conseils SA est devenu un des spécialistes les plus compétents en construction métallique.
MP Ingénieurs Conseils SA Bâtiment – Génie civil – Constructions industrielles – Ouvrages d’art Rue du Centre 16 CH- 1023 Crissier Tél. : +41 (0)21 636 09 02 Fax : +41 (0)21 635 09 40 E-mail : info@mp-ingenieurs.ch Web : www.mp-ingenieurs.ch
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➋ ➊ Bâtiment industriel (structure métallique) construit pour Bobst SA, à Mex ➋ IMD (Institute for Management Development) à Lausanne ➌ La délicate transformation de Métropole 2000 à Lausanne ➍ L’Arbre du Flon, ses racines font office de bancs ➍
« Notre bureau est à la pointe dans la construction métallique et nous développons de nouveaux produits avec le groupe industriel Arcelor Mittal pour aller toujours plus loin dans ce domaine », précise M. Claude Penseyres, directeur et fondateur du bureau MP Ingénieurs Conseils SA. La construction métallique présente des avantages souvent décisifs, notamment pour les bâtiments industriels, administratifs, ou encore pour des infrastructures sportives ou des parkings : grandes portées autorisant des volumes importants sans piliers ni poteaux, légèreté de l’édifice (économies sur les fondations), rapidité d’exécution ou encore situation favorable à d’ultérieures transformations des lieux. Le métal permet de répondre aux défis pratiques et esthétiques de l’architecture moderne. En partenariat dans la société UNAS Technology AG, le bureau a déposé un brevet pour la construction d’un bâtiment métallique modulaire reproductible intégrant les paramètres du développement durable. Le point faible du métal tient à sa vulnérabilité à l’incendie (à partir de 400 degrés). Ce matériau doit être protégé pour résister assez longtemps (30 à 60 minutes selon les normes officielles) afin d’autoriser l’évacuation des personnes, l’arrivée et le travail des pompiers, etc. On enduit le métal d’une peinture intumescente, qui gonfle et isole la structure. Inconvénient : fort coûteuse, cette protection a pour effet de doubler le prix de ladite structure.
➎ Angelina et son sourire éclatant
MP Ingénieurs Conseils a trouvé une parade intelligente avec l’ingénierie incendie, qu’il est un des rares bureaux à maîtriser. Une fois les risques modélisés selon les caractéristiques du bâtiment, on déclenche une simulation (informatique) d’incendie. Cette méthode révèle avec précision les parties de la structure qui risqueraient d’entraîner un effondrement rapide ou, au contraire, que l’action du feu ne menacerait pas dans sa stabilité. Mise par exemple en pratique pour le chantier Bobst, à Mex, cette ingénierie spécialisée permet de substantielles économies sans affaiblissement du niveau de sécurité contre l’incendie. Autre point fort : les produits développés avec le groupe Arcelor Mittal, dont MP Ingénieurs Conseils SA est le représentant technique en Suisse. Il s’agit d’un développement réalisé à partir de produits standards. Ces poutres cellulaires sont idéales pour les structures abritant de nombreuses installations techniques. Elles existent en deux versions. Par la découpe et le réassemblage de section en I ou en H, elles autorisent les passages aisés des câbles et autres dispositifs techniques (ventilation, etc.), tout en étant deux fois plus résistantes et plus légères. Les poutres à découpes sinusoïdales, répondant au doux nom d’Angelina (à cause du « sourire » découpé dans le profil de l’acier), peuvent quant à elles être conçues sur mesure de manière à répondre aux besoins spécifiques du client.
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RAYMOND E. MOSER SA INGÉNIEURS-CONSEILS DES CHAUDS-FROIDS INTELLIGENTS e bureau d’ingénieursL conseils Raymond E. Moser
« Nous n’avons besoin que de peu d’actions publicitaires, assure M. Karl Meyer, nos références parlent pour nous et notre réputation se fait largement par le bouche à oreille. » Actif surtout dans le canton de Genève, mais pas exclusivement, le bureau Raymond E. Moser réalise d’importantes installations utilisant notamment l’énergie solaire (capteurs plans et air) et des pompes à chaleur sur l’eau du lac, ainsi que des couplages chaleur-force. Il fait aussi parler ses compétences dans l’assainissement d’installations de chauffage, de ventilation et de climatisation. Très performant dans l’application de certaines technologies de pointe, le bureau intervient par exemple sur le chantier Curabilis de la prison genevoise de Champ-Dollon. Il y a développé un concept de pompe à chaleur permettant de chauffer la prison au moyen de ses eaux usées (système FEKA). Celles-ci sont récupérées, refroidies à une température de 4 à 5 degrés, permettant
de produire de la chaleur avant d’être évacuées. 100 m3 d’eaux usées sont ainsi refroidies chaque jour pour produire de la chaleur. Les dalles sont, elles, refroidies par l’introduction d’air du doubleflux Outre ses mandats dans des hôtels (par ex. l’Hôtel du Mandarin Oriental ou encore l’Intercontinental et le Grand Hôtel Kempinski, tous trois à Genève), le bureau Raymond Moser SA assume des mandats pour des écoles (École Internationale de Genève, École Romande de Pharmacie, École de Marcelly-Tronchet-Thonex, École de Saint-Jean à Genève, etc.), des bâtiments administratifs et bancaires comme celui de La Genevoise Assurances ou encore l’UBS Acacias. Il est aussi actif dans le domaine de l’industrie et dans le domaine hospitalier (Hôpital des Enfants, EMS Châtelaine, etc.). Les activités de conseils pluridisciplinaires en concepts énergétiques, automation et physique du bâtiment se déploient aussi bien pour des constructions neuves que pour des transformations de bâtiments existants. Les prestations de Raymond E. Moser couvrent les calculs, les plans, la coordination et le suivi financier. Son ouverture à l’application des nouvelles technologies, stimulée par la formation continue de ses ingénieurs, en a fait un bureau particulièrement compétent dans l’usage de pompes à chaleur et d’autres technologies alliant performances du double point de vue du rendement énergétique et des exigences contemporaines en matière de développement durable.
SA, fondé il y a plus de trente ans, est spécialisé en chauffage, ventilation, climatisation et sanitaire. Il conçoit surtout des systèmes énergétiques et œuvre souvent pour des bâtiments de grande envergure, tels que des complexes hôteliers, des restaurants, des cuisines, des bureaux, etc. Repris en 1998 par ses cadres, sous la direction de M. Karl Meyer, il compte aujourd’hui 18 collaborateurs. Huit d’entre eux sont actionnaires de la société.
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RM SA Raymond E. Moser S. A. Bureau d’ingénieurs-conseils Chauffage ventilation / climatisation sanitaire 2, rue des Grand’Portes Case postale 104 CH-1213 Onex/Genève Tél. : +41 (0)22 879 54 54 Fax : +41 (0)22 792 65 03 E-mail : mosercvs@mosercvs.ch Web : www.mosercvs.ch/
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rigot+rieben ENGINEERING SA - DOMOTIQUE SA - ÉNERGIES Restaurant du CERN, énergétiquement autonome
Fexpérience ort d’une riche et d’une cinquantaine de collaborateurs (ingénieurs, techniciens, dessinateurs), pionnier dans le domaine du développement durable, rigot+rieben est un des bureaux d’ingénieurs conseils leader sur le marché romand des techniques du bâtiment. Sa maîtrise de celles-ci (chauffage/ventilation/ climatisation, électricité courant fort et faible, sanitaire, automatisme du bâtiment), autrement dit, sa capacité à traiter l’ensemble des prestations techniques liées au second œuvre, du concept au suivi, en fait un partenaire très apprécié. M. Jean-Michel Hostettler, l’un de ses directeurs et administrateurs, brosse le portrait de la société.
Aéroport International de Genève, Geneva Airpark
Grosso modo, comment se répartit votre activité selon les spécialités ? Le domaine chauffage/ventilation/climatisation représente quelque 50 % de notre chiffre d’affaires, l’électricité 40 %, les 10 % restant se partageant entre le sanitaire et l’automatisme du bâtiment (domotique). Notre polyvalence fait notre force. Nous avons des spécialistes dans tous ces domaines, y compris des ingénieurs éclairagistes, agréés en sécurité, en certifications énergétiques nationales Energho, Minergie et internationale EVO.
Que pouvez-vous dire de votre clientèle ? Nous exerçons nos métiers dans toute la Suisse romande, essentiellement dans les cantons de Genève, Vaud et Neuchâtel et à l’étranger pour quelques clients suisses. Nos clients sont des entreprises et des privés (3/4) et des institutions publiques ou semi-publiques (1/4). Notre savoirfaire pluridisciplinaire fait que notre clientèle est très variée. Dans le domaine industriel, nous avons par exemple beaucoup de clients dans l’horlogerie, mais aussi dans le pharma ou l’industrie métallique. Les domaines commerciaux, des services, des banques et assurances sont aussi bien présents. Comme les terrains à construire deviennent rares, nous assumons de plus en plus (un bon 30 %) de mandats pour des transformations.
Vos compétences en matière d’énergies renouvelables sont importantes.
rigot+rieben Adresse postale unique 17, Château-Bloch CH -1219 Le Lignon Tél. : +41 (0)58 211 00 00 Fax : +41 (0)58 211 00 01 E-mail : rigotrieben@rigotrieben.ch Web : www.rigotrieben.ch
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Notre bureau a joué un rôle pionnier dès les années 80 et nous sommes restés très à la pointe avec notre département énergies. rigot+rieben a par exemple réalisé, dans les années 80 déjà, une des premières installations en Suisse de production d’eau chaude à échelle industrielle par des panneaux solaires. Récemment, nous avons par exemple conçu pour le CERN une extension de restaurant autonome
en énergie, avec un toit entièrement constitué de cellules photovoltaïques, intégré au concept d’étanchéité du toit. Nous réalisons d’autre part une centaine d’audits énergétiques par année, préliminaires et approfondis avec, selon les cas, le support d’une caméra infrarouge et d’un appareil qui mesure les flux d’énergie. Le but est de guider le client dans ses décisions d’investissements, de manière à ce qu’il dispose de données claires sur les économies possibles et le coût des travaux. Notre bureau est aussi partenaire dans des projets de réseau de chauffage à distance fondés sur un concept territorial d’énergie qui consiste à utiliser les excédents de chaleur produits, à les stocker, puis à les utiliser pour chauffer des bâtiments. Notre bureau s’intéresse continuellement à des technologies moins gourmandes en énergie et qui utilisent des vecteurs renouvelables pour générer chaleur et froid. Nous proposons des concepts innovants comme SolarFroid, production de froid à partir du soleil. Le bureau dispose des compétences pour dimensionner des bâtiments aux standards Minergie, Minergie Eco et Minergie-P.
Pérennité Fondé en 1957, le bureau rigot+rieben sa veille à sa pérennité. Le conseil d’administration est actuellement formé de MM. J. Kugler, J.-M. Hostettler, M. Mincarelli et O. Andres. Il est dirigé par six directeurs associés, les quatre administrateurs, ainsi que de MM. C. Cochard et P. Verges. Toutes les spécialités techniques sont représentées dans cette direction. L’ensemble du capital est détenu par les associés. MM. Hostettler et Kugler ont été rejoints en 2001 par MM. Andres et Mincarelli et en 2008 par MM. Cochard et Verges.
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SCHOPFER & NIGGLI SA, UNE RÉFÉRENCE EN GÉNIE CIVIL
Jonction A1 d’Yverdon-Sud
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S chopfer & Niggli SA est
Travaux sur le site de l’EPFL
Quels sont les domaines d’activité de Schopfer & Niggli SA ? Nous sommes actifs sur l’ensemble des questions relevant du génie civil, en particulier dans les structures (bâtiments industriels, scolaires, d’habitation, transformations, etc.), les infrastructures (aménagements urbains, réalisations de giratoires, de réseaux routiers, etc.), les travaux hydrauliques (assainissement, épuration et adduction d’eau) ainsi que dans le génie ferroviaire. Tout en étant capables de proposer notre expertise sur cette large palette de compétences, nous sommes spécialisés dans les infrastructures et avons de nombreux grands projets en cours, tant pour la Confédération que pour le canton de Vaud et des communes. Parmi les très nombreuses activités que compte le domaine de l’environnement, une grande part de notre travail consiste à effectuer des études sur les nuisances sonores. Le bureau effectue ces études dans tous les domaines (routiers, ferroviaires, aérodromes et aéroports, chantiers et installations techniques), mais ses travaux concernent uniquement le bruit extérieur, et pas du tout l’acoustique du bâtiment. Pour ces projets, nous travaillons souvent de concert avec des architectes et urbanistes pour savoir si les bâtiments projetés répondent aux normes de la législation.
Quels sont vos points forts ? Notre réputation est notre atout majeur. Nous travaillons en priorité à la satisfaction de notre clientèle, toujours dans le respect de l’environnement, et nous avons ainsi acquis au long des années une excellente renommée. Schopfer
Travaux dans le cadre du plan d’affection cantonale de la Venoge
& Niggli SA est reconnu pour être un bureau efficace qui respecte les budgets, les délais et répond à toutes les exigences de ses clients. Pour cela, nous pouvons compter sur des collaborateurs motivés, dont la compétence permet de répondre rapidement à toute demande. Le bureau est d’ailleurs certifié ISO 9001, ISO 140001 et Eco.Entreprise, preuve qu’il attache une grande importance à la qualité, tout comme au développement durable. Il est aujourd’hui impératif d’avoir une vision globale de manière à ce que le projet réponde à la problématique technologique, tout en s’intégrant parfaitement dans le paysage et dans l’éco système. Notre grande expérience dans les infrastructures nous permet de maîtriser cette approche complexe du génie civil. Pour l’avenir, nous cherchons des collaborations et des partenariats en complément de notre infrastructure pour les projets de grande envergure. En effet, nous ne souhaitons pas nous agrandir en créant des succursales. Notre petite structure nous permet de rester une société à échelle humaine, en contact permanent avec sa clientèle.
un bureau d’études basé à Lausanne œuvrant dans les domaines de l’ingénieur civil et de l’environnement. Issu de la société Schopfer & Karakas SA fondée en 1964, dont il a repris le département “Génie civil, structures et études d’environnement” en janvier 1995, le bureau est composé de 29 collaborateurs. L’entreprise attache une grande importance au développement durable et à la relation avec ses clients, indique son administrateur Pierre Niggli.
Schopfer & Niggli SA Bureau d’ingénieurs civils et études d’environnement Boulevard de Grancy 19a 1006 Lausanne Tél. : 021/613 14 11 Fax : 021/613 14 12 E-mail : info@schopfer-niggli.ch Web: www.schopfer-niggli.ch
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STÉPHANE BESSERO SA LA GÉOMÉTRIE ET LE GÉNIE RURAL
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Stéphane Bessero (en haut), ingénieur EPF et géomètre breveté, dirige sa société depuis 1985. Il a déjà prévu de passer la main le 01/01/2014 à Stéphane Moix, ingénieur EPF et géomètre breveté.
Le domaine géométrie comprend toutes les tâches confiées à un géomètre officiel désigné par l’État. Plans de mensuration officielle, mensurations techniques (plans de mise à l’enquête pour tout projet de construction, mensurations précises d’ouvrages d’art), topographies, implantations de projets, gabarits, suivi et évolution d’ouvrages d’art font notamment partie des prestations de Stéphane Bessero SA.
SIT & Web
L e bureau technique Stéphane Bessero SA, compte une vingtaine de collaborateurs. Il cumule d’une part les compétences de géomètre officiel (pour les sept communes valaisannes de Fully, Saillon, Leytron, Chamoson, Riddes, Isérables et Saxon), et, d’autre part, pour quelque 40 % de ses activités, celles d’ingénieur civil au service des communes et de génie rural au service de l’agriculture.
Stéphane Bessero SA Rue du Village 16 - CH- 908 Riddes Tél. : +41 (0)27 306 38 88 Fax : +41 (0)27 306 60 91 Rue de Prévent 7 - CH-1926 Fully Tél. :+41 (0)27 746 15 00 Fax : +41 (0)27 746 15 44 E-mail : stephane.bessero@ mycable.ch Web : www.bessero.ch
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Fort de plus de vingt ans d’expérience en gestion de données cadastrales et spatiales, le bureau Stéphane Bessero SA propose aux communes et collectivités publiques un SIT (Système d’Information du Territoire) intuitif et personnalisé. Autrefois stockés dans des cartons, les plans et données géométriques des communes deviennent disponibles en couches numériques, superposables. Cet outil très élaboré met à la disposition des services techniques des communes, via Internet, toutes les données dont ils ont besoin. Libre à eux de diffuser ensuite certaines de ces données au public. Il est même possible pour le client de modifier lui-même des données techniques sur le serveur. Toutes sortes de données peuvent ainsi être intégrées telles que le cadastre foncier, le registre des propriétaires, le cadastre viticole, le cadastre de cimetière, les réseaux d’eau potable et d’eaux usées, les molocks, les plans de zone, etc.
Au service du monde agricole Outre son activité de géomètre, le bureau Stéphane Bessero SA offre de nombreuses prestations de génie civil et de génie rural. Améliorations structurelles dans le cadre de mesures de soutien à l’agriculture, remaniements parcellaires agricoles, constructions de chemins, assainissement et entretien de structures existantes font notamment partie de ces prestations. Il s’agit d’activités pour lesquelles les communes et collectivités publiques touchent la plupart du temps des subventions cantonales ou fédérales. La restauration de murs en pierres sèches dans les vignobles en terrasses, selon la méthode d’origine, est aussi une spécialité du bureau. Outre leur fonction première, qui est d’assurer la stabilité des terres et leur valeur paysagère, ces restaurations permettent de maintenir le savoir-faire. Dans les activités de génie civil plus classiques, le bureau Stéphane Bessero SA apporte ses connaissances techniques à la création de routes et de canalisations, à l’aménagement de places de jeu ou encore de déchetteries. Il intervient aussi dans l’aménagement des cours d’eau, en particulier la correction et la revitalisation de torrents et de canaux. Chaque mesure technique est aujourd’hui assortie de mesures environnementales destinées à donner au cours d’eau un aspect naturel, propice à l’écosystème.
Saisie en 3 D Le bureau Stéphane Bessero SA possède un laser scanner parmi les plus polyvalents du marché, pour le relevé en 3D d’éléments construits, topographiques, même inaccessibles, en intérieur comme en extérieur. Un faisceau laser balaie l’environnement et peut enregistrer jusqu’à 50 000 points par seconde. Ce levé exhaustif, rapide et précis de la réalité en 3D, trouve des applications en architecture, génie civil, gestion du patrimoine, etc. La parfaite maîtrise technique de ce scanner fait de Stéphane Bessero SA le partenaire idéal pour des relevés d’une précision extrême.
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TECNOSERVICE ENGINEERING SA TOUTE LA TECHNIQUE DU BÂTIMENT ➊
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➊ AGORA à Fribourg ➋ Le projet Boucle de Fribourg ➌ L’École des Métiers de Fribourg La capacité d’étudier et de coordonner toutes les branches techniques du bâtiment est une des qualités de la société depuis des décennies. Elle lui permet de traiter les mandats, notamment de projets importants, de manière globale et de coordonner les travaux de manière interne et rationnelle. C’est un avantage non négligeable pour le maître d’ouvrage ou l’architecte de pouvoir compter sur un seul interlocuteur compétent pour toutes les questions techniques du bâtiment, notamment dans la conduite de gros projets industriels ou d’infrastructures d’importance. Tecnoservice maîtrise bien sûr tous les aspects contemporains de l’énergie liés à la protection de l’environnement dans toutes les branches de sa compétence. Le recours au solaire pour le chauffage de l’eau sanitaire, de la pompe à chaleur ou encore du chauffage à pellets (bois) figure parmi les options proposées selon les projets. L’entreprise a conçu de nombreux projets labellisés Minergie. Tecnoservice recherche constamment la juste application de ces technologies aux besoins spécifiques de ses clients. L’expérience acquise dans le concept et la gestion de projets d’envergure permet à Tecnoservice de tenir les devis dans la globalité des projets et concepts liés aux techniques du bâtiment. Les bureaux des cantons de Fribourg, Neuchâtel et Valais travaillent de manière autonome sur le plan technique, mais s’enrichissent au besoin de leurs expériences respectives. Une fois défini un concept énergétique, le tout est de savoir comment s’y prendre pour atteindre un objectif. « Sans technique, pas de maîtrise de l’énergie », résume Nicolas Anstett, directeur du bureau de Fribourg.
Tecnoservice peut faire valoir de très nombreuses références dans tous les domaines de son activité pour des bâtiments industriels, administratifs, scolaires ou universitaires, des centres de sport, de congrès, des centres hôteliers, patinoires, piscines, etc. Sa clientèle très variée lui permet d’œuvrer sur des réalisations d’importance, tant publiques que privées. La société collabore étroitement avec les maîtres d’ouvrage, les architectes, les entreprises générales et les installateurs. Parmi les grands projets actuels et récents dans lesquels Tecnoservice Engineering SA est engagé, nous pouvons mentionner : ■ l’École des Métiers de Fribourg, ■ le projet Boucle/Centre Professionnel Cantonal de Fribourg, ■ le bâtiment administratif AGORA à Fribourg, ■ CP Automation SA à Villaz-Saint-Pierre, ■ la chaufferie à pellets et chauffage à distance d’Anzère, ■ l’Hôpital Universitaire de Genève - Bâtiment des lits, ■ l’institut de nanotechnologie Adolf-Merkle à Fribourg, ■ la transformation du CPMB (Centre Professionnel des Métiers du Bâtiment) à Colombier, ■ le centre de bien-être à Saxon. Ces bâtiments de haute qualité énergétique (Minergie pour la plupart) ont été équipés des technologies les plus actuelles, leur conférant une grande fiabilité dans le temps. Les compétences techniques de Tecnoservice Engineering SA permettent d’ancrer la notion de développement durable dans la réalité quotidienne.
ecnoservice T Engineering SA est un bureau d’études technique spécialisé dans les installations de chauffage, de ventilation, de rafraîchissement, les installations sanitaires et les installations électriques. Ce bureau, comptant une cinquantaine de collaborateurs (ingénieurs, techniciens, dessinateurs, secrétaires et apprentis) répartis entre la maison mère de Fribourg et les succursales de Marin/NE et Martigny/ VS, se fonde sur 45 ans d’expérience et quelque 3 000 réalisations dans les différents domaines techniques et énergétiques, du bâtiment et de l’industrie.
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Tecnoservice Engineerig SA Ingénieurs conseils Beaumont 20 CH- 1709 Fribourg Tél. : +41 (0)26 425 88 38 Fax : +41 (0)26 425 88 35 E-mail : admin@tecnoservice.ch Web : www.tecnoservice.ch
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GESTE ENGINEERING L’INTELLIGENCE FERROVIAIRE
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M. Michele Mossi, Président du conseil d’administration et directeur général
Quelle est votre clientèle ?
n haut niveau U d’expertise dans l’ingénierieconseil pour le domaine des transports et des lignes ferroviaires, activités liées par le fil rouge de la sécurité. Ainsi peut-on esquisser le profil de GESTE Engineering. Fondé en 1999 dans le giron de l’EPFL pour donner de l’élan au projet Swissmetro, le bureau d’ingénieurs s’est ensuite lancé sur d’autres rails et a su mettre en valeur les hautes compétences de ses collaborateurs proposant une ingénierie de pointe dans un marché de niche.
Notre clientèle principale est active dans le domaine ferroviaire, au sens large, du train à grande vitesse jusqu’aux modes de transport urbain. Nous réalisons quelque 70 % de notre chiffre d’affaires en Suisse et 30 % dans différents pays européens, part qui tend à croître. Notre spécialisation et notre expertise nous amènent souvent à collaborer avec d’autres bureaux, plus généralistes, sur de grands projets.
Comment résumer votre activité dans le domaine ferroviaire ? En premier lieu, nous intervenons dans la signalisation ferroviaire et dans les installations de sécurité automatiques. Historiquement, cette activité était dans les mains des entreprises ferroviaires, mais des brèches se sont ouvertes. Nos compétences sont au cœur de la conception de nouvelles lignes ferroviaires ou de la modernisation de lignes existantes incluant la fiabilité des installations et la sécurité des personnes. Elles portent sur « l’intelligence » de la ligne, autrement dit sur les systèmes et équipements nécessaires pour qu’un train circule de A à B en toute sécurité et dans le respect des horaires. Comment définir des notions comme fiabilité et sécurité ? Quatre facteurs interviennent, selon les lettres FDMS : F pour fiabilité (probabilité de panne
par année), D pour disponibilité (temps de bon fonctionnement par année), M pour maintenabilité (capacité à être simplement et rapidement réparé) et S pour sécurité. Ces facteurs sont tous fortement liés, car les exigences du public en matière de transport sont de plus en plus élevées : on demande que les trains soient toujours à l’heure, 7 jours sur 7, et on ne tolère aucune mise en danger des personnes. Nos prestations sont donc essentielles pour que les systèmes de transport offrent des performances élevées dans le respect de la sécurité des personnes.
Peut-on donc dire que GESTE Engineering est un architecte de la sécurité ? Oui, effectivement, c’est une de nos activités phare, mais pas seulement.
Quelles sont alors vos autres activités ? Nous sommes également architectes de la modernisation et de l’augmentation des performances de lignes ferroviaires existantes. Nous étudions aussi la problématique de l’aérodynamique ferroviaire et de l’incendie en tunnel; nous proposons des concepts d’évacuation des personnes et nous concevons des systèmes de ventilation pour tunnels ferroviaires, routiers et fluviaux, ou pour toute autre infrastructure souterraine.
Infos
GESTE Engineering SA Parc scientifique PSE-C CH-1015 Lausanne / Suisse Tél. : +41 (0)21 694 18 00 Fax : +41 (0)21 694 18 01 Spitalgasse 27 CH-3011 Berne / Suisse Tél. : +41 (0)31 311 49 87 E-mail : info@geste.ch Web : www.geste.ch
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GESTE Engineering (acronyme signifiant Groupe d’Etude de Systèmes de Transport dans leur Environnement) a fait valoir ses compétences dans de très nombreux projets. Pour n’en citer que quelques-uns, parmi les plus significatifs, mentionnons le M2 lausannois et le tunnel du Lötschberg. Parmi les projets en cours, GESTE Engineering est fortement engagé dans le projet des tunnels ferroviaires du Gothard et du Ceneri, dans le renouvellement des Gares CFF de Lausanne et Genève ou dans le passage du LEB à la cadence au quart d’heure et du BAM à la demi-heure. A l’étranger, GESTE a notamment été mandaté pour l’automatisation du métro de Lyon, pour le métro du Grand Paris, pour la sécurisation des tunnels ferroviaires italiens ou encore pour la ligne à grande vitesse Madrid-Lisbonne-Porto-Vigo. GESTE Engineering fonctionne aussi comme expert pour l’administration française et la Commission Européenne pour l’interopérabilité des lignes ferroviaires et l’amélioration des performances du réseau.
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STUDIO D’INGEGNERIA SCIARINI SA
L o Studio di Ingegneria
Nel 2007 lo Studio diventa una Società Anonima e prosegue con lo sviluppo di progetti in tutti gli ambiti dell’edilizia e del genio civile, per realizzare opere sia a carattere pubblico che privato. Le sue attività si estendono anche al settore delle stime immobiliari, con l’elaborazione di perizie per la determinazione del valore commerciale per conto di preture, istituti bancari e privati. La storia dello Studio è una di quelle che i manuali aziendali definiscono di successo. L’ingegner Gianfranco Sciarini ci spiega come nel 1970 iniziò l’attività praticamente da solo – “nei ritagli di tempo” – con un solo collaboratore a tempo parziale. Ora, dopo più di quarant’anni, i dipendenti diretti – tra ingegneri, tecnici ,disegnatori e impiegati amministrativi – sono diventati 50, il 30% dei quali donne. “Nel 2005, infatti, abbiamo ricevuto, dalle mani della Consigliera Nazionale ticinese Chiara Simoneschi-Cortesi, il Prix Egalité nella categoria riservata alle Piccole e Medie Imprese. Per me, personalmente, è stata un’enorme soddisfazione”, ci dichiara l’ingegner Sciarini. Un punto di orgoglio non da poco visto che le società che rinunciano alla componente femminile in pratica rinunciano alla metà del potenziale di crescita umana ed economica. “Nella mia azienda non c’è nessuna disparità salariale di sorta; né tra donne e uomini, né tra personale svizzero, residente o estero. La mia filosofia personale, che ho cercato di trasmettere anche in azienda, è improntata al merito. Chi vale, fa carriera”, afferma Sciarini che, accanto alla professione di ingegnere ha
esercitato quella di docente; prima presso l’allora Scuola Tecnica Superiore e poi presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Attività formativa che, alla soglia dei 70 anni, fatica ad abbandonare. Una filosofia, a giudicare sia dai risultati aziendali che da quelli tecnici raggiunti, decisamente vincente. Oltre a non fare nessun tipo di disparità salariale, non c’è nessuna discriminazione di nazionalità. «Nel mio studio» – continua il fondatore –“ci sono ingegneri provenienti dalla vicina Italia, non solo del Nord, e da oltre San Gottardo. In tutti i casi ho sempre trovato persone motivate a fare bene”. Il campo di attività è quello classico dell’ingegneria civile: canalizzazioni, strade, opere idrogeologiche, idraulica e opere di sotto e sovrastrutture. “Operiamo prevalentemente in Ticino e Grigioni con puntate saltuarie all’estero e oltre San Gottardo. In quest’ultimo caso collaboriamo, in consorzio, con studi della Svizzera tedesca, ad esempio nell’ambito della realizzazione dei centri di manutenzione della galleria dell’AlpTransit. In Ticino, in particolare, in questi ultimi anni, ci stiamo concentrando sulle cosiddette microcentrali elettriche”, spiega l’ingegner Sciarini. Questo settore ha ancora un potenziale di sviluppo, visto che i nuovi e grandi sbarramenti idrici a Sud delle Alpi difficilmente si realizzeranno nei prossimi anni. La fame di energia è però tale che si cerca di ottenere il massimo dalle infrastrutture esistenti.
Gianfranco Sciarini nasce nel 1970 e opera in tutti i settori dell’ingegneria civile, sia in ambito privato che pubblico, e si occupa di tutte le fasi dei progetti, dalla progettazione alla direzione lavori, alla contabilità dei cantieri, nonché della consulenza tecnica e amministrativa a Comuni, enti pubblici e privati.
Studio Ingegneria Sciarini Sa Via Indemini CH-6574 Vira Gambarogno Tel.: +41 (0)91 785 90 30 Fax: +41 (0)91 785 90 39 E-mail: info@sciarini.ch Web: www.sciarini.ch
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TECNOCLIMA, DI LUCA GIORDANO E PARTNERS
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L’INGEGNERIA ENERGETICA E LA BIOARCHITETTURA A LUGANO Luca Giordano
a sempre l’architettura D organizza gli spazi in cui l’essere umano vive. Progettare l’ambiente costruito è quindi lo scopo principale di questa disciplina. Da un paio di decenni a questo scopo se ne è aggiunto un altro: vivere bene tale spazio con il minimo impatto sull’ambiente naturale. Ed è quanto fa lo studio Tecnoclima di Luca Giordano&partners, uno studio specializzato in ingegneria energetica e bioarchitettura fondato a Lugano nel 1998.
Tecnoclima di Luca Giordano & Partners Via Dufour, 21 CH-6900 Lugano Tel.: +41 (0)91 924 14 14 Fax: +41 (0)91 924 20 14 Web: www.tecnoclima.ch E-mail: info@tecnoclima.ch
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venienti principalmente dal territorio e zone limitrofe. L’edificio ecologico costa mediamente il 10-15% in più di uno tradizionale ma permette di risparmiare grazie ai minori costi di gestione, questo anche in una ristrutturazione. L’interesse per questo tipo di costruzione non è solo dei privati. Anche il Cfr. foto 2: settore pubblico o para-pubblico s’inCasa unifamiliare a Bernate Ticino, provincia di Milano, in corso d’opera teressano sempre di più alle tematiche Maison individuelle à Bernate Ticino, province de Milan, en cours de construction ambientali e alla sostenibilità. Un’ esempio in questo senso, su cui lo Luca Giordano inizia il suo percorso professiostudio Tecnoclima si è concentrato è la costruzione nale quale tecnico progettista, ma da sempre i della nuova sede della Fondazione Madonna di suoi interessi spaziano dall’ingegneria all’archiRe di Bellinzona. Nato su progetto degli architetti tettura. Mauro Mordasini, GiovanBattista Balestra e dell’inSpecializzatosi in architettura bioecologica gegner Mauro Bianchi, Luca Giordano & partners a Milano e Zurigo, ha anche conseguito un si sono occupati dell’impiantistica RVC (comprenDiploma post-laurea in Energy management dente una pompa di calore con acqua di falda, (pianificazione energetica ambientale nel un impianto solare termico, uno fotovoltaico e gli contesto dell’ambiente costruito) presso la impianti di ventilazione controllata), della fisica Scuola Universitaria Professionale della Svizzera termica della costruzione e della certificazione Italiana. Minergie. «Tecnoclima – specifica Luca Giordano Dopo 22 di anni di lavoro e studio, oggi Luca – mette quindi a disposizione le proprie specializGiordano è ingegnere RVC (Riscaldamenti, venzazioni per studi di architettura terzi, collaborando tilazione e condizionamento); pianificatore enercon il team progettuale alla buona riuscita del getico, e architetto bioecologico. progetto. Si tratta di un’opera di circa 3 000 mq Un lungo percorso, non solo professionale, ma di superficie destinata a residenza e laboratori proanche di crescita umano che lo ha portato ad tetti per persone disabili. (cfr. foto 1) applicare sul campo i principi della sostenibilità Il campo di attività dello studio non si limita solambientale e della bioarchitettura in uno dei tanto alla Svizzera e al Ticino in particolare, negli contesti – l’edilizia - dove la sensibilità a questi ultimi anni, Tecnoclima si è confrontato con il temi è giunta tardi rispetto ad altri campi. mercato italiano. A Bernate Ticino, in provincia «L’architettura e la costruzione bioecologica – di Milano per esempio(cfr. foto 2), Luca Giordano ci spiega Luca Giordano – dedicano maggiore & partners hanno progettato e realizzato un ediattenzione alle persone e alle cose dell’edifificio monofamiliare, Certificato CasaClima A cio. L’edilizia bio-ecologica non è un vezzo per Nature. pochi, ma una necessità per il mondo attuale e L’edificio realizzato, di 280 mq, è completamente una risposta ai gravi problemi ambientali che in legno massiccio stratificato, tagliato secondo la Terra sta attraversando. Le risorse sono limile fasi lunari. tate e il loro uso può generare effetti negativi Dal punto di vista architettonico la sua chiave di sull’ambiente. Lo scopo principale della bio-edilettura gioca su tensioni formali dinamiche, elelizia è quindi quello di mitigare gli effetti negamenti costruttivi preponderanti, giochi cromatici, tivi, migliorando il confort e il benessere psicoesperienze sensoriali tattili, rapporti assorbenti/ fisico delle persone che vivono gli spazi abitati». riflettenti ed in particolare relazioni meta fisiche Si privilegiano anche materiali naturali, quali il committente/progettista, ma questa è un’altra legno, il sughero, l’argilla e la calce naturale, prostoria.
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TECNOCLIMA, DE LUCA GIORDANO ET ASSOCIÉS : LE GÉNIE ÉNERGÉTIQUE ET LA BIOARCHITECTURE À LUGANO Les bâtiments écologiques coûtent en moyenne 10 à 15 % de plus qu’un bâtiment traditionnel mais permettent de réaliser des économies en réduisant les frais de gestion, même dans le cadre d’une rénovation. L’intérêt de ce type de construction ne s’adresse pas qu’aux propriétaires privés. Le secteur public ou parapublic Cfr. foto 1 : Fondation Madonna di Re, Bellinzona, détails de l’habillage de la s’intéresse de plus en plus aux théfaçade à l’aide de panneaux de bois fixés sur le châssis matiques de l’environnement et de la Fondazione Madonna di Re Bellinzona dettaglio tamponamenti di facciata in legno intelaiato durabilité. En effet, l’agence Tecnoclima s’est Luca Giordano débute sa carrière comme techninotamment concentrée sur la construction du cien projeteur mais, depuis toujours, son intérêt nouveau siège de la Fondation Madonna di Re le porte vers l’ingénierie et l’architecture. de Bellinzona. Conçu par les architectes Mauro Spécialisé en architecture bio-écologique à Milan Mordasini, GiovanBattista Balestra et l’ingénieur et Zurich, il obtient également un diplôme postMauro Bianchi, Luca Giordano et ses associés bachelor en gestion de l’énergie (planification se sont occupés de l’installation CVC (incluant énergétique environnementale dans le cadre de une pompe à chaleur sur eau de nappe, un l’environnement bâti) à l’École universitaire prosystème de chauffage solaire, photovoltaïque fessionnelle de Suisse italienne. et des systèmes de ventilation contrôlée), de la Après 22 ans de travail et d’études, Luca physique thermique de la construction et de la Giordano est aujourd’hui ingénieur CVC (chaufcertification Minergie. « Tecnoclima, précise Luca fage, ventilation et climatisation), planificateur Giordano, met ainsi ses spécialisations à disposid’énergie et architecte bioécologique. tion d’agences d’architecture tierces, et collabore Les fruits tirés de sa longue expérience profesavec l’équipe de conception à la réussite du prosionnelle et personnelle l’ont amené à mettre en jet. Il s’agit d’une construction d’environ 3 000 pratique les principes de la viabilité écologique m² destinée à accueillir des logements et des et de la bioarchitecture dans le secteur du bâtiateliers protégés pour handicapés. (cf. photo 1) ment, où la sensibilisation à ces thèmes s’est Le champ d’activité de l’agence ne se limite pas opérée plus tard que dans d’autres domaines. uniquement à la Suisse ni au Tessin en particu« L’architecture et la construction bioécologique lier. Ces dernières années, Tecnoclima s’est lancé s’attachent davantage aux habitants et aux élésur le marché italien. À Bernate Ticino, dans la ments du bâtiment, explique Luca Giordano. La province de Milan (cf. Photo 2) par exemple, Luca construction bioécologique n’est pas réservée à Giordano et associés a conçu et réalisé une maiune élite. Elle offre une réponse aux graves proson particulière certifiée CasaClima A Nature. blèmes environnementaux et est une nécessité Le bâtiment de 280 m² est entièrement réalisé dans le monde actuel. Les ressources sont limien couches de bois massif, découpées selon les tées et leur utilisation peut entraîner des effets phases lunaires. négatifs sur l’environnement. L’objectif principal Du point de vue architectural, sa clé de lecture de la bioconstruction est donc d’atténuer ces joue sur des tensions formelles dynamiques, effets négatifs tout en améliorant le confort et des éléments de construction prépondérants, le bien-être psychique et physique des personnes des jeux chromatiques, des expériences sensoqui habitent ces espaces ». Les matériaux naturielles tactiles, des rapports entre absorption et rels tels que le bois, le liège, l’argile et la chaux réflexion et en particulier sur des relations métanaturelle provenant principalement du territoire physiques entre donneur d’ordre et concepteur, ou des zones limitrophes, sont privilégiés. mais ça c’est une autre histoire…
Lucaa Gior Luc G Giordano iordan danoo
epuis toujours, D l’architecture organise les espaces de vie de l’être humain. La conception de l’environnement bâti constitue donc le but premier de cette discipline. Depuis plusieurs décennies, cette discipline implique un autre but : bien vivre cet espace en réduisant au minimum l’impact sur l’environnement. Telle est la ligne de conduite de l’agence Tecnoclima de Luca Giordano et associés, fondée à Lugano en 1998 et spécialisée dans le génie énergétique et la bioarchitecture.
Tecnoclima di Luca Giordano & Partners Via Dufour, 21 CH-6900 Lugano Tél. : +41 (0)91 924 14 14 Fax. : +41 (0)91 924 20 14 Web : www.tecnoclima.ch E-mail : info@tecnoclima.ch
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EXCELLENCE ET COMPLÉMENTARITÉ Josef Piller SA Allée Paul Cantonneau 1 CH-1762 Givisiez Tél : +41 (0)26 469 72 72 Fax : +41 (0)32 469 72 70 E-mail : info@jpiller.ch Web : www.jpiller.ch
es deux sociétés L fribourgeoises Josef Piller SA et Automation 3000 SA s’installent à fin avril 2012 à Givisiez, dans un bâtiment neuf construit pour les accueillir. Dirigées par M. Michel Bovet, ces deux sociétés comptent ensemble une quinzaine de collaborateurs. Elles se trouvaient à l’étroit dans leurs locaux de Fribourg. Ce déménagement témoigne de leur succès et de leur pérennité due à un développement raisonné dans leurs domaines respectifs d’excellence.
Automation 3000 SA Allée Paul Cantonneau 1 CH-1762 Givisiez Tél. +41 (0)26 469 72 82 Fax : +41 (0)26 469 72 80 E-mail : info@automation3000.ch Web : www.automation3000.ch
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JOSEF PILLER SA La direction de Josef Piller SA, bureau fondé en 1968, a été reprise par M. Michel Bovet en 1989. Depuis 2009, Jean-Marc Bovet, Laurent Meyer et Claude Chassot ont intégré le conseil d’administration aux côtés de Michel Bovet dans le but de pérenniser la société. Cette entreprise est spécialisée dans la planification électrique pour toutes sortes de bâtiments, notamment industriels, administratifs ou encore d’infrastructures telles que des hôpitaux, des centres scolaires ou sportifs, etc. Ses champs de compétence sont multiples : courant fort, courant faible, distribution d’énergie, éclairagisme, schématique et conception pour les armoires électriques, installations téléphoniques et informatique, etc.
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Josef Piller SA est une société particulièrement active dans le concept et la maintenance de stations d’épuration. D’une manière générale, ses prestations sont très appréciées pour le concept et la gestion de systèmes à forte valeur ajoutée, comprenant des installations d’une certaine complexité. La réputation de Josef Piller SA est fondée sur de nombreuses et très diverses références. Sa clientèle, essentiellement fribourgeoise, comprend des collectivités publiques (Confédération, Etat de Fribourg et autres cantons, communes) et des privés. Josef Piller SA a par exemple été mandaté pour la planification électrique de l’ambassade de Suisse à Alger.
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Vue du futur bâtiment J.Piller SA & Automation 3000 SA
AUTOMATION 3000 SA Automation 3000 SA est une offre complémentaire à la hauteur du niveau d’exigence de qualité de Josef Piller SA. Viser l’excellence dans ses domaines plutôt que se disperser dans une extension un peu hasardeuse des activités, telle est la philosophie des deux entreprises. Automation 3000 SA s’occupe de développements et d’applications dans le domaine des commandes et de la gestion au moyen d’automates programmables et de postes de supervision sur PC permettant de piloter toutes sortes d’installations. Les automates programmables et les outils de supervision développés par Automation 3000 SA trouvent de nombreuses applications. Stations d’épuration, autoroutes (signalisation), gestion des tunnels (éclairage, feux, détection incendies, etc.), gestion et domotique de bâtiments de tous genres, etc.
Ces automates industriels sont très fiables. Les programmes, très complexes, sont profilés pour les utilisateurs qui peuvent optimiser eux-mêmes les réglages. Certaines opérations de maintenance se font à distance. Le système de supervision développé par Automation 3000 SA permet de piloter les installations et de visualiser la globalité des processus de manière dynamique et interactive pour l’utilisateur. La gamme de produits dans le domaine des automates programmables et de la supervision est extrêmement vaste. Automation 3000 SA a opté essentiellement pour des automates programmables, des leaders du marché européens de la branche, et le logiciel de supervision PCVue. Utilisés de façon approfondie et parfaitement maîtrisés, ces produits permettent de répondre à tous les besoins.
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TRAFITEC INGÉNIEURS CONSEILS SA TOUTES LES CIRCULATIONS
Fort de la compétence et de l’expérience d’une dizaine de collaborateurs, ingénieurs EPF et HES spécialisés dans le domaine des transports et de la circulation, dessinatrices et dessinateurs, ce bureau créé en 1988 par Michel Savary cherche à intégrer avec grand soin les équipements de transports dans des espaces publics tels que rues urbaines, places, traversées de localité et autres carrefours. Il est alors question de garantir les meilleures conditions de fonctionnement général et de sécurité routière, tout en minimisant les impacts sur le bruit et la qualité de l’air. Les domaines de compétences de Trafitec sont très variés. Ses mandats portent aussi bien sur l’établissement de plans de transports et de circulation de ville ou de quartiers, que sur la mise au point de projets d’exécution, le suivi des chantiers ou encore le diagnostic « sécurité routière » d’un réseau existant. « Notre bureau est polyvalent, explique Michel Savary, il s’attache tout particulièrement à assurer le lien entre le résultat d’une modélisation parfois théorique simulant le trafic à l’échelle de l’agglomération avec les contraintes locales propres à tous lieux particuliers : les carrefours, les quartiers, villages et autres lieux sensibles. » Trafitec travaille en étroite concertation avec les autorités ou les services spécialisés compétents. Le bureau recourt régulièrement aux services de bureaux d’architecture possédant la « fibre paysage ». « Il faut être prudent, précise Michel Savary, ne pas provoquer des cicatrices irrémédiables dans le paysage. » Aucun projet d’une certaine importance ne se conçoit aujourd’hui sans une vérification de son impact sur l’environnement, si possible dès la genèse du projet.
Trafitec joue sur toute la gamme de la mobilité. Lorsqu’un nouveau quartier se développe, les études portent sur l’estimation des besoins de transports collectifs et individuels, les capacités de stationnement nécessaires, l’éventuelle régulation lumineuse, etc. Les questions qui se posent sont multiples : quelle route avec quelle capacité, quel carrefour, quelle ligne de bus, quelle piste cyclable, quelle modération de trafic, etc. ? Apporter des réponses et des solutions, à l’écoute des partenaires et des usagers, c’est l’affaire de Trafitec. Le bureau est très actif dans le canton de Genève, mais aussi dans les cantons de Vaud et Fribourg. Il participe, souvent, en groupe pluridisciplinaire, à d’importants chantiers. Sa clientèle est formée de collectivités publiques (cantons, villes, communes), mais aussi de privés (jusqu’à un tiers selon les années), notamment des propriétaires de centres commerciaux créant de grands parkings (maîtrise des flux de circulation), ou encore d’associations d’usagers et de comités divers.
L e bureau d’ingénieurs
conseils Trafitec offre un appui efficace dans la conception d’équipements de transports tous modes confondus (chemin de fer, tram, bus, route, piste cyclable, cheminement pour piétons), de leur conception jusqu’au suivi de leur mise en œuvre, voire de leur valorisation.
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CEVA, entre autres Parmi les nombreuses implications de Trafitec en agglomération genevoise, mentionnons le développement du tram, depuis le début des années 2000, de la conception à l’exécution. Trafitec est actuellement très impliqué, associé à d’autres bureaux, dans le grand projet de chemin de fer CEVA de l’agglomération de Genève à Annemasse. Bien qu’il soit en tunnel, le CEVA aura des implications en surface. Trafitec étudie l’impact des travaux sur la circulation (gares à créer par un percement depuis la surface, une dizaine de traversées de routes à réaliser à ciel ouvert). Genève vivra avec de très nombreux chantiers. « Nous devons faire en sorte que les transports publics ne soient pas affectés, précise M. Savary, ni le trafic automobile dans la mesure du possible. Il faut de plus veiller à ne pas gêner les cyclistes et les piétons sur leur trajet à destination. »
Trafitec
En matière de stationnement de véhicules, Trafitec conduit notamment l’étude d’impact sur les circulations de plusieurs parkings collectifs de grande capacité, en particulier celui d’un deuxième parking sous-lacustre du Mont-Blanc à Genève.
Ingénieurs Conseils Rue des Grand’Portes 2 1213 Onex Tél. : +41 (0)22 879 88 44 Fax : +41 (0)22 879 55 65 E-mail : info@trafitec.ch
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VECTUR SA UNE PALETTE DE PRESTATIONS POUR LA CONSTRUCTION Vectur SA, regroupée sous une holding, est présente dans les secteurs de la construction « provisoire ». On entend par « construction provisoire » tout matériau, procédé ou service d’aide à la construction dont les prestations sont énumérées ci-après : ■ Echafaudage léger et lourd ■ Trompe-l’œil ■ Toitures provisoires ■ Engins élévateurs ■ Nacelles ■ Ponts roulants ■ Plate-formes ■ Étayage ■ Coffrage ■ … Le métier de base restant l’échafaudage, le matériel composant ce dernier est l’aluminium. Les avantages, en plus d’une utilisation facilitée pour la main-d’œuvre, est que ce matériau ne se corrodant pas, il en ressort un visuel propre de vos chantiers.
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Références Échafaudage avec Trompe-l’œil à Gland (photo 1 ). Chariots motorisés pour passerelles à Écublens (photo 2). Échafaudages pour rénovation d’objet historique à Lausanne (photo 3). Formation Contribution sociale La formation continue fait partie de notre charte qualité. En effet, chaque employé suit au minimum une formation par année qui va des cours de sécurité au cours de formateur d’adulte en passant par un MBA.
L’engagement d’un apprenti par année renforce cette notion et l’intégration d’une personne placée par l’Office AI nous permet de renforcer notre fibre sociale.
Vectur SA Rue de l’Industrie 54 1030 Bussigny-près-Lausanne Tél : +41 (0)21 702 28 61 Fax : +41 (0)21 702 28 62 E-mail : info@vectur.ch Web : www.vectur.ch
KNOWHOW ENGINEERING INDEX
SWISS
INDEX COMPANY PROFILES A
B
ADECCO RESSOURCES HUMAINES SA
2e, 4e de couv., 16
AJS INGÉNIEURS CIVILS SA
17
AKKA SWITZERLAND SA
18
AMSTEIN & WALTHERT SA
19
ARNOLD SA ENERGIE & TELECOM
20
AUBERT ARCHITECTES SA
22
AUTOMATION 3000 SA
64
J
K
M
JOSEF PILLER SA
64
J.-B.-FERRARI & ASSOCIÉS SA
40
KÄLIN & CUÉREL SA
39
KRÜGER & KAZAN Sàrl
48
MAB-INGÉNIERIE SA
50
MCR & ASSOCIÉS Sàrl
51
BA CONSULTING SA
24
MORET & ASSOCIÉS SA
52
BETELEC SA
21
MOUCHET DUBOIS BOISSONNARD SA
53
BG INGÉNIEURS CONSEILS SA
26
MP INGÉNIEURS CONSEILS SA
54
BRUGNOLI E GOTTARDI SA
28 30
CENSI E FERRARI SA
32
N
NORBERT GÉOLOGUES-CONSEILS SA
C D
DMC SA
36
R
RAYMOND E. MOSER SA
55
DSSA DUMONT SCHNEIDER SA
33
RIGOT + RIEBEN ENGINEERING SA
56
ENERGIL Sàrl
31
SCHERLER INGÉNIEURS-CONSEILS
44
ESM GROUP
34
SCHOPFER & NIGGLI SA
57
EZIO TARCHINI INGEGNERIA SA
37
STÉPHANE BESSERO SA
58
SCIARINI SA STUDIO D’INGEGNERIA
61
F
FÉLITEC SA
38 TECNOCLIMA
62
G
GESTE ENGINEERING
60
TECHNOSERVICE ENGINEERING SA
59
H
HEPIA
42
TRAFITEC INGÉNIEURS CONSEILS SA
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I
IPAS
46
VECTUR SA
66
E
S
T
V
67
Éditeur:
GREAT MEDIA SA Rue des Pilettes 3 - CH-1700 Fribourg Tél. : +41 (0)26 422 36 83 Fax : +41 (0)26 422 36 85 E-mail : info@greatmedia.ch Web : www.swissknowhowmagazine.ch
Rédaction :
M. Generoso Chiaradonna Mme Anne Donguy Mme France-Anne Landry M. Alessandro Pesce M. Jean-Bernard Vuillème
Coordination : Imprigraphic - CE
Impression :
Imprigraphic - CE
Photos 1re couverture : © Laurence Gagnebin Chantier de la nouvelle route Transchablaisienne H144 qui reliera Rennaz aux Evouettes
Février 2012 Toute reproduction, même partielle, des articles publiés dans ce numéro, nécessite explicitement le consentement écrit de l’éditeur.
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