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50 anni dal Moon Landing attraverso l’Astronomical Art
Alla scoperta dell’Astronomical Art La Space Art o Astronomical Art è una forma contemporanea di espressione artistica che vuole illustrarci le meraviglie dell’Universo. Come gli altri generi, anche la space art ha diverse correnti al suo interno: si passa da quello più realistico, a quello impressionistico, a quello della strumentazione (hardware art), alla scultura, a quello più astratto e al filone zoologico. Anche se gli artisti hanno raffigurato nelle loro opere elementi astronomici già da molti secoli, il genere vero e proprio della Space Art è ancora alla propria infanzia: esso è nato nel momento in cui l'umanità ha guadagnato la capacità tecnica di guardare oltre l’orizzonte terrestre e raffigurare artisticamente quello che si vede al di là di esso. Qualunque sia il percorso stilistico, l'artista in genere tenta di comunicare idee legate al tema spaziale. Attraverso la Space Art gli artisti comunicano utilizzando l’illustrazione e la pittura per rappresentare le più attuali scoperte scientifiche. Alcuni sono essi stessi scienziati o astrofili e hanno avuto modo di accedere direttamente alla strumentazione scientifica se non addirittura di partecipare alle missioni spaziali. Per molte decadi abbiamo raccolto le suggestioni sullo spazio e sulle missioni spaziali attraverso il mezzo pittorico o digitale. Le riviste scientifiche e quelle dedicate all’arte, soprattutto Oltreoceano, hanno concesso molto spazio alle opere degli Space Artists che si sono cimentati non solo in rappresentazioni fedeli della realtà spaziale ma, stimolati dalla propria sensibilità e fantasia, ci hanno spesso regalato immagini fantastiche e visionarie di mondi lontani e in attesa di essere esplorati. Chesley Bonestell, R. A. Smith, Lucien Rudaux, David A. Hardy e Ludek Pesek sono fra gli artisti universalmente più noti e rappresentativi di questo genere pittorico. Questi primi space artists sono stati nel corso della propria carriera artistica direttamente coinvolti nella realizzazione di immagini che potessero illustrare le future missioni nello spazio proponendole non solo agli esperti del settore ma divulgandole anche al grande pubblico. Grazie alla loro arte fu dato un forte impulso alla divulgazione del nascente settore della creazione missilistica spaziale e delle
missioni astronautiche. Ecco i sottogeneri della Astronomical Art: Realismo descrittivo: questo genere è l'erede diretto delle norme artistiche introdotte da Chesley Bonestell. Il realismo descrittivo ha come obbiettivo principale quello di raggiungere una rappresentazione scientificamente accurata del cosmo. Impressionismo Cosmico: questo filone trae suggestione dai colori e dalle sfumature dello spazio attraverso l'impiego dello stile impressionistico cercando di essere tecnicamente preciso, molto dettagliato, e aderendo ai più noti principi scientifici. Hardware Art: questo filone della Space Art è di solito simile al realismo descrittivo, ma si concentra sulla rappresentazione dettagliata della strumentazione utilizzata nelle missioni spaziali oppure nello studio dell'astronomia. Sculture ispirate allo spazio: sono più difficili da riconoscere come tali in quanto sono di solito più simboliche o di natura astratta, come una scultura a forma di razzo, vetrate in cui sono raffigurati oggetti stellari, oppure un'opera scolpita progettandola specificamente per la sua esposizione a gravità zero. Zoologia Cosmica: anche se resta irrisolto il quesito in merito ad altre forme di vita nell'universo, gli artisti possono immaginare le possibilità di vite aliene rappresentandole nelle proprie opere. Altri generi: altri metodi di espressione artistica come la composizione musicale e la danza possono essere ispirati da spazio e sono considerati a loro volta esempi di Space Art.
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Per proteggere la cultura e la bellezza della notte stellata molti hanno chiesto all’Unesco di dichiarare il cielo notturno patrimonio dell’umanità, ma per questioni tecniche ciò non è mai potuto avvenire.
Forse ci basterebbe spingerci a ritrovare un contatto fisico e creativo con la natura e l’anelito all’infinito che essa veicola in noi.
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Chelsey Bonestell, pioniere della Space Art «Non ho dubbi che Chesley Bonestell, con le sue meravigliosamente accurate rappresentazioni sia degli obiettivi da esplorare che degli strumenti dell'era spaziale, ci abbia aiutato a creare lo scenario per quel che era certamente a venire. [...] Senza Bonestell e le sue opere d'arte, l'era della NASA avrebbe potuto essere rimandata di molti anni, o potrebbe non essersi ancora verificata». Joseph Chamberlain, direttore dell'Adler Planetarium Chesley Knight Bonestell (1 Gennaio, 1888–11 Giugno, 1986) Fu uno dei pionieri dell'arte astronomica, insieme con l'astronomo e illustratore francese Lucien Rudaux. I suoi dipinti hanno avuto una grande influenza sull'illustrazione astronomica e di fantascienza e contribuirono a ispirare il programma spaziale statunitense. A seguito del sodalizio con il divulgatore scientifico Willy Ley. e dietro suo suggerimento, cominciò a introdurre nei suoi dipinti navi spaziali e astronauti. Nel 1946 Life pubblicò una serie di sue illustrazioni, concernenti una missione spaziale Terra-Luna con equipaggio. Ben presto altre riviste cominciarono ad avvalersi della sua collaborazione. Tra esse Look, Coronet, Pic Magazine, Scientific American (il cui fascicolo di ottobre del 1948 pubblicò in copertina un'immagine del Sole visto da Mercurio), Air trails, Astounding Science Fiction, The Magazine of Fantasy & Science Fiction, Science Fiction e Galaxy.
Chelsey Knight Bonestell
Continuò lavorando ad altri dipinti che furono pubblicati dalle principali riviste, molti dei quali furono poi raccolti nel best-seller The Conquest of Space (1949), realizzato in collaborazione con Willy Ley. In esso veniva fatto autorevolmente il punto sulle conoscenze astronautiche e si offrivano spunti per i programmi avvenire. Il grande realismo delle tavole di Bonestell, come ci riferisce in una sua recensione Arthur C. Clarke, spinse diversi lettori a considerarle non dei dipinti ma vere e proprie fotografie a colori.
Collaborò ancora con l'industria cinematografica offrendo la sua consulenza artistica e tecnica per la realizzazione degli effetti speciali dei film prodotti da George Pal, tra cui Destination Moon 1955, The War of the Worlds, 1953, When Worlds Collide, 1951, The Conquest of Space, 1955 e Cat-Women on the Moon, 1953. I suoi quadri sono apprezzati dai collezionisti ed esposti in istituzioni come il National Air and Space Museum e la National Collection of Fine Arts. La sua tavola di Saturno visto dal suo satellite Titano è stata ripubblicata molte volte ed è probabilmente una delle immagini di tal genere più conosciuta anche dai non specialisti. Wernher von Braun, elogiando le opere di Bonestell, scrisse: «Nei miei anni di collaborazione con Chesley ho imparato a rispettare, addirittura a temere, la mania per la perfezione di questo straordinario artista. Il mio archivio è pieno di disegni di razzi che avevo preparato per aiutarlo nel suo lavoro, e che egli mi ha restituito con domande dettagliate e pertinenti o con critiche feroci per qualche svista o incoerenza».
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“Giorgio Tardonato
non sono solo è un artista internazionale ma anche uno scienziato, impegnato in seminari e lezioni a livello internazionale che ha voluto, attraverso l’arte, dare voce alla meraviglia dell’Universo. Le tele di Giorgio Tardonato si distinguono per il rigore scientifico a cui si fonde la volontà di esprimere sulla tela la meraviglia di galassie e astri remoti, senza mai lasciare che la fantasia prenda il sopravvento sul realismo di quanto rappresentato; del resto, come egli stesso dichiara: “il nostro universo possiede in sé tutta la bellezza e la meraviglia necessaria e l’artista non potrebbe rendere lo spettacolo della natura ancora più stupefacente”.
Giorgio Tardonato nasce a Erba (Co), Italia, nel 1951. Dopo aver conseguito la laurea in lettere moderne, ha lavora to come insegnante, fotografo, artista e divulgatore di astronomia. Vive e lavora ad Eupilio (Co), Italia. Giorgio Tardonato ha una formazione di taglio impressionista. Il genere di pittura è "astronomico": nelle opere ci sono stelle, galassie, comete, nubi cosmiche, ma anche fantastiche galassie di antimateria, cieli in negativo, cristalli cosmici. Le tecniche necessarie sono in continua evoluzione: tele dipinte con colori ad olio o acrilici; pennelli, spatole, aerografo, scorrimento, inclusioni; utilizza anche tele autocostruite, con tagli riempiti di resine trasparenti e inclusioni in oro; forme, scolpite o incise, opache e trasparenti.
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50 anni dal Moon Landing attraverso l’Astronomical Art Curriculum espositivo:
1997: personale - Villa S. Giuseppe - Erba (CO)
2005: esposizione con la pittrice A. Zoppis - Salone Municipale - Canzo 1987: personale - Galleria Sella - Lecco (LC) - curatore Sig. Sella (Gal-(CO) lerista) 2006: personale - Holiday Inn - Assago (MI) - Curatore U. Zanchin 1990: personale - Villa S. Giuseppe - Erba (CO)1993: collettiva - antico2009: personale - Libreria “La Strada” - Cantù (CO) Club Volta - Milano 2006: personale - Holiday Inn - Assago (MI) - Curatore U. Zanchin 1995: personale - Salone Municipale - Eupilio (CO)
2009: personale - Libreria “La Strada” - Cantù (CO)
1990: personale - Villa S. Giuseppe - Erba (CO)
2009: esposizione con lo scultore G. Melotti - Salone Municipale - Asso (CO)
2011: esposizione con lo scultore G. Melotti - Salone Municipale - Castel1993: collettiva - antico Club Volta - Milano1995: personale - Salone marte (CO) Municipale - Eupilio (CO) 2013: partecipazione per selezione a Florence Biennale - Firenze - Curato1996: esposizione collettiva internazionale - Tain L’Hermitage Tour- re A. Cerioli non (France - dép. Rhone Alpes - curato dalla Municipalità di Tain - 2014: aprile - esposizione personale - Studio Tablinum - Bellagio (CO) - curata da Tablinum Cultural Management Tournon) 1997: personale - Villa S. Giuseppe - Erba (CO)
2014: settembre - esposizione personale - New York City - Galleria ARTIFACT - curata da Tablinum Cultural Management 2014: novembre - Art en capital - Grand Palais - Parigi - Curatore A. Cerioli 2015: luglio/agosto – Spoleto Arte (collettiva) – Palazzo Leti Sansi – Spoleto (PG) – curata da V. Sgarbi 2016: maggio - Ad Infinitum - Lust for Art 2016 - officinacento5 - Como curata da Tablinum Cultural Management 2018: Miami River Art Fair - Miami 2019: Luna50 Volandia, curata da Tablinum Cultural Management
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Si Ringraziano: Giorgio tardonato Volandia, Museo del Volo Lorenzo Morandotti Gruppo Astrofili Lariani
Curated project by
1969 -2019 50th Anniversary of the Moon Landing Digitally Published on: 20.7.2019
Tablinum. The new era of Cultural Management Tel: +39 0344 537400 | e-mail info@tablinum.it | www.tablinum.it