ABZ 02/2013

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26° anno

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"Chi ha paura dell’eCommerce?" "Nessuno!" "Ma allora quando arriva?"

UN LEGAME CHE TIENE TANNER supporta i progetti documentali del Gruppo Oetiker DOCUMENTAZIONE MOBILE Dalla A(pp) allo Z(oom) – I documenti nell’era del post PC 10 consigli per un catalogo "di successo" Nuova norma per le avvertenze e le informazioni di sicurezza La nuova homepage di TANNER s.r.l. è online


Sommario 02/2013 03

Chi ha paura dell’eCommerce?" "Nessuno!" "Ma allora " quando arriva?"

04 Un legame che tiene: TANNER supporta i progetti documentali del Gruppo Oetiker 06 Dalla A(pp) allo Z(oom) – I documenti nell’era del post PC 08 10 consigli per un catalogo "di successo"

10 Nuova norma per gli avvisi e le informazioni di sicurezza 11 La nuova homepage di Tanner S. R. L. è online

EDITORIALe Da 25 anni i clienti ricevono il nostro magazine "ABZ". Grazie al vostro interesse e alla vostra fedeltà, da allora abbiamo potuto pubblicarne 175 in lin­ gua tedesca e quasi 50 in lingua italiana. Opuscoli in cui i nostri colleghi hanno cercato di rispondere – con articoli specialistici, report di utenti, interviste, consigli e retroscena – alle domande che ci avete indirizzato nell’ambito della vostra collaborazione. Desidero quindi rivolgervi un caloroso ringraziamento. Tuttavia non è solo per il quarto di secolo compiuto che oggi avete tra le mani un numero di "ABZ" un po’ più corposo. Si tratta piuttosto della reazione a una constatazione ben precisa e di grande orgoglio: ultimamente i temi e le richieste su cui ci confrontiamo sono sempre più ampi e variegati. È ciò che vogliamo onorare con l'"ABZ" che state leggendo in questo istante. Vi auguro una lettura ricca di spunti informativi. Il vostro

Tomislav Matiević

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"Chi ha paura dell’eCommerce?" "Nessuno!" "Ma allora quando arriva?" Studiare l’eCommerce nell’attività B2B è un’esperienza che dà il capogiro. A seconda di chi commissiona uno studio di mercato, nell’ipotetica classifica degli argomenti di tendenza le posizioni di testa sono occupate a scelta dai temi "Social", "Mobile", "Customer Journey", "Customer Experience", "Cross Media", "Multi Channel", "SEO" o altri ancora. Ma a uno sguardo attento ci si rende presto conto di una cosa: mai fidarsi di una statistica che non abbia falsificato tu stesso. È anche vero, però, che attualmente si assiste a fenomeni che dovrebbero per lo meno far riflettere i venditori B2B. Dove porta il viaggio nell’eCommerce del B2B? Qui il tentativo di un avvicinamento. Tra la giostra degli studi di mercato, si può considerare ampiamente obiettivo il rilevamento dell’IFH (Institut für Handelsforschung, istituto per le ricerche commerciali) di Colonia: all’inizio del 2013 è stato riscontrato che in Germania nell’anno passato il settore B2B ha realizzato un fatturato di 870 miliardi di euro, corrispondenti al 95 per cento del volume complessivo dell’eCommerce. La quota di ordini evasi attra­ verso shop online "classici", pari a 35 miliardi di euro, era ancora relativamente bassa. Cosa dicono i numeri? Da un lato che oggi la rilevanza dell’eCommerce nel B2B è ormai indiscutibile. Da tempo questo potente canale è una realtà. Dall’altro, però, il poten­ ziale per la vendita "diretta" tramite shop online è immenso.

dispone di un budget annuo superiore a 100.000 dollari ha già ordinato tramite la nuova piattaforma. E il 25% non solo una volta, ma regolarmente. Evidentemente è più di una voce: le esperienze di acquisto private sono apprezzate anche nel B2B Ci sono quindi forti indizi secondo cui i clienti commercia­ li sono disposti ad abbandonare almeno parzialmente relazio­ ni commerciali consolidate con i commercianti classici in favore del noto comfort d’acquisto apprezzato con Amazon nel consumo privato. Nel citato sondaggio dell’Acquity Group, il 71% del campione ha affermato che, a parità di prez­ zo, lascia il consueto fornitore e acquista il prodotto in un altro shop che offre maggiore comfort per l’utente. Per il 32% del campione, addirittura, comfort ed efficienza nel processo di acquisto online battono il fattore prezzo. Nel caso di Amazon non è solo la nota usabilità della piattaforma di shopping come tale a far parte di questo comfort. Amazon indica già dove potrebbe portare il viaggio anche sotto un altro aspetto. Il colosso di Seattle offre la consegna gratuita entro due giorni a partire da un valore dell’acquisto di 50 dollari e anche un diritto di restituzione di 365 giorni. I clienti commerciali pos­ sono ordinare anche telefonicamente, consulenza inclusa. Cosa succede se Amazon fa sul serio?

Nuovi player al via La possibile ampiezza di questo potenziale è dimostrata non solo dalle cifre del settore, ma anche dalle attività dei grandi player. A questo proposito nell’aprile 2012 una notizia ha scosso la comunità B2B mondiale: il gigante del commercio Amazon ha aperto il suo shop B2B, "AmazonSupply". I clien­ ti commerciali e industriali possono acquistare prodotti dagli articoli per ufficio agli utensili e materiali, dall’equi­pag­gia­ mento di laboratorio alle valvole, cavi, indumenti da lavoro e molto altro ancora, suddivisi in 14 categorie principali e circa 200 sottocategorie. AmazonSupply ha attualmente in assorti­ mento oltre un milione di articoli. Molti esperti commerciali B2B hanno considerato non cri­ tico per i commercianti e i produttori "storici" questo ingresso di Amazon nel mercato B2B. Era facile individuare veloce­ mente in argomenti come disponibilità immediata certa, con­ sulenza tecnica competente, servizi e logistica i motivi per cui in questo settore Amazon non avrebbe potuto rappresentare un grosso pericolo per il commercio B2B consolidato. Ma nel frattempo le voci di allarme si sono moltiplicate e, presumibil­ mente, con buona ragione. Lo dimostrano tra l’altro le prime cifre relative all’accetta­ zione della nuova offerta negli Stati Uniti. Secondo uno studio dell’Acquity Group, nei primi dodici mesi dal lancio di Ama­ zonSupply quasi la metà di tutti gli acquirenti la cui impresa

Il logo di AmazonSupply include ancora la piccola aggiun­ ta "Beta". Una cosa è certa: se un giorno ormai non troppo lontano il gruppo premesse il piede sull’acceleratore, in molti settori la pressione sul commercio B2B e sui produttori diven­ terebbe enorme anche qui da noi. Non resta che aspettare, per vedere se c’è ancora tempo a sufficienza per riconsiderare e adeguare opportunamente i concetti di eCommerce e soprat­ tutto di shop. Jeff Bezos, CEO di Amazon, non si stancherà certo di riproporre ancora e ancora sul mercato la sua formula per il business di successo: "Your profit is my opportunity." Un annuncio che ha già realizzato una volta. Quando ha messo sottosopra il modo di vendere libri.

Amazon rivoluziona il commercio B2B? Per sua stessa ammissione, con AmazonSupply nei prossimi anni Amazon vuole rivoluzionare il modo in cui le imprese forniscono merci e servizi. Cosa ne pensate? Quali effetti avrà l’impegno del colosso del commercio sull’eCommerce tra imprese? Parlatene con noi. Tomislav Matiević aspetta le vostre e-mail (info@tanner.it).

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n, Schellen, Ringe

Schraub- und Universalschellen

Un legame che tiene

etenz von Oetiker zeigt sich primär in der mmen, Schellen und Ringen für alle uckbereiche, harte oder weiche Materianen sich hervorragend zum Abbinden von Schläuchen und Rohren. Stufenlos, nnend oder wieder verwendbar sind sie Un’auto che procede comodamente lungo una strada di hnell zucampagna montieren. è soggetta a forti sollecitazioni. Per proteggere con

TANNER supporta i progetti documentali del Gruppo Oetiker

affidabilità l’albero di trasmissione, evitare perdite del tubo dell’olio e garantire la tenuta del manicotto dell’impianto di raffreddamento, i collegamenti vengono tenuti insieme con morsetti, fascette o anelli. Il leader mondiale in questo campo è il Gruppo Oetiker, con sede principale in Svizzera. Ma i pro­ dotti Oetiker non sono destinati al solo settore automobilisti­ co. Le soluzioni per il collegamento trovano impiego anche nell’industria delle bevande, per gli elettrodomestici, nelle tecnologie medicali, in agricoltura e nella gestione forestale. Dal 2011 per la documentazione tecnica Oetiker si affida alla collaborazione con TANNER – un legame che tiene. Si formula un’impostazione concreta del problema Cercando un partner di lungo termine per la documenta­ zione tecnica, Oetiker è arrivata da TANNER con un proble­ ma dall’impostazione concreta. L’azienda aveva bisogno del manuale operativo per una nuova pinza pneumatica a regola­ zione elettronica – la ELK 02. La pinza ELK 02 è un utensile di saldatura utilizzato per montare l’assortimento di morsetti nel materiale con le giuste forze di serraggio e compressione. "Per noi era importante soprattutto trovare un fornitore di servizi in grado di svolgere tutti gli incarichi", ricorda Andreas Lennep, Global Marketing Director di Oetiker. "Il nostro nuovo partner non doveva solo redigere il nuovo manuale operativo, ma anche curarne la traduzione in 16 lin­ gue."

Rielaborazione di testo e grafica

Multi Crimp Ringe

In prima battuta gli esperti TANNER hanno analizzato il manuale operativo del modello di pinza precedente. Sulla base dei risultati e delle esigenze illustrate da Oetiker TANNER ha poi proposto il concetto del nuovo manuale. Quindi si è passati a definire le fasi successive per la riela­ borazione grafica e contenutistica del manuale esistente: qq adeguamento del layout al CI qq strutturazione dei contenuti qq rielaborazione dei testi qq utilizzo di avvertenze qq definizione funzionale qq definizione e attuazione coerente delle marcature qq preparazione del file Word per una pubblicazione elet­ tronica su CD (link automatici) qq applicazione della Direttiva Macchine TANNER aveva solo tre mesi per realizzare il progetto. Infatti il termine per il primo addestramento degli utenti era già Sonderklemmen stato fissato. Per l’addestramento Oetiker aveva bisogno di un prototipo del dispositivo con il relativo software e del manuale operativo in lingua tedesca. Quindi inizialmente uno sviluppatore software di Oetiker e il redattore tecnico di TANNER hanno lavorato in parallelo. "Tuttavia ci siamo presto accorti che per assicurare l’unifor­ mità terminologica dovevamo fissare uno stadio di sviluppo per la documentazione del software", spiega Tomislav Matiević, responsabile del progetto in TANNER.

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Spannschellen

Multi Crimp Ringe Multi Crimp Ringe

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Lo stadio di sviluppo del software è stato congelato a un determinato termine e il redattore di TANNER ha iniziato il suo lavoro. La traduzione dell’interfaccia utente è avvenuta in parallelo. Per le traduzioni TANNER si è avvalsa dei servizi di Arancho Doc, con cui avevamo già realizzato con successo diversi progetti.

Per risparmiare sui costi di stampa Oetiker ha deciso che in futuro fornirà l’utensile corredato da un CD su cui sarà pre­ disposto il software con il manuale. TANNER ha quindi pro­ posto di creare un documento di accompagnamento da allega­ re al CD, in cui riportare la descrizione della posizione del manuale in tutte le lingue. Un manuale operativo di 17.000 parole Appena Oetiker ha approvato la versione tedesca del 12 / 13 di 17.000 manuale operativo, per un volume complessivo parole, Arancho Doc lo ha tradotto in inglese. Contemporaneamente sono partite le traduzioni dal tedesco verso alcune lingue. Poiché tuttavia la maggior parte delle traduzioni anda­ va effettuata dall’inglese – ci sono più traduttori che traduco­ no dall’inglese rispetto a quelli che traducono dal tedesco – il manuale inglese è stato utilizzato come base. Questo modus operandi ha consentito risparmi percentuali a due cifre.

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Sonderklemmen Proposte migliorative per il prossimo aggiornamento "Nonostante il progetto vada classificato come progetto documentale classico, si sono comunque verificati alcuni con­ trattempi", sintetizza il responsabile di progetto TANNER Tomislav Matiević. La difficoltà per il redattore tecnico consi­ steva da un lato nella necessità di accordarsi con lo sviluppato­ re, che conosce e vuole descrivere tutte le funzioni, e dall’altro di doversi mettere nei panni dell’utente, che spesso desidera o anche necessita solo di istruzioni di base. Andreas Lennep: "Ce lo confermano anche i partecipanti alla formazione per gli utenti. Per questo dalla prossima versione vogliamo realiz­ zare il manuale per due diversi tipi di utenti: una versione con approfondimento specialistico e una per l’utente quotidiano, ad esempio sotto forma di Quick Start Guide." La collaborazione è garanzia di successo del progetto

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"La collaborazione tra i referenti in Oetiker e i colleghi di TANNER è stata molto proficua. Ha fornito un contributo decisivo al successo del progetto", afferma Matiević. "Grazie alla capacità di trovare velocemente e facilmente un accordo, si è riusciti a mantenere i costi entro la cornice del progetto anche se il manuale operativo, complessivamente composto da 100 pagine, è più vasto di un quarto rispetto a quanto pro­ posto in origine." Subito dopo la conclusione del progetto sono già seguiti altri incarichi di traduzione e ha già preso il via anche il prossi­ mo progetto documentale con TANNER, perché Oetiker ha deciso di aggiornare tutti i suoi manuali tecnici attuali.

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Documentazione mobile

Dalla A(pp) allo Z(oom) – I documenti nell’era del post PC Secondo un recente studio dell’International Data Corpo­ ration (IDC), già quest’anno in tutto il mondo si venderanno più tablet che PC portatili. Secondo le previsioni, entro il 2015 le vendite di tablet supereranno le vendite totali di PC (computer portatili e desktop). Sulla scia di questo radicale mutamento, acquisiranno sempre più importanza anche le esigenze in tema di formato dei dati dei contenuti visualizzati su tali dispositivi. Un decennio abbondante di esperienza internazionale coi tablet consente di definire chiaramente quali esigenze debba soddisfare un formato dati universale. Supporto alla piattaforma e al display Chiunque abbia provato almeno una volta a leggere un PDF in formato DIN A4 su uno smartphone conosce la situazione: prima bisogna zoomare fortemente la visualiz­ zazione per far diventare leggibile il testo. Poi l’utente deve navigare faticosamente riga per riga sul display. La soluzione a questo problema è una riformattazione dina­ mica della pagina, il cosiddetto ReFlow. Nel web design la tec­ nica è anche denominata "responsive design". Si intende con ciò che il contenuto si adatta automaticamente alle dimensioni del display del dispositivo e l’utente, modificando le dimensioni del carattere, può forzare un’interruzione dei contenuti. Ancora più fondamentale, tuttavia, è la questione dell’in­ dipendenza dalla piattaforma: esiste una App in grado di rap­ presentare in contenuti per ogni piattaforma (iOS, Android, Windows Phone, Blackberry, ...)?

Usability Dispositivi di facile utilizzo, come l’iPhone, caratterizzano le attese. Gli utenti vogliono poter accedere in modo rapido e comodo a documenti e media e poter trovare informazioni predisposte per un utilizzo intuitivo.

Integrazione multimediale Il "multimedia" è ormai molto più che "audio" e "video". I cosiddetti widget consentono di richiamare gallerie di imma­ gini, viste panoramiche o 3D ruotabili o anche immagini inte­ rattive, che al tocco attivano ulteriori informazioni o sono navigabili tramite "pan and zoom".

Distribuzione Il formato dei dati gioca un ruolo anche nelle questioni relative alla distribuzione delle informazioni: "L’informazio­ ne deve essere disponibile anche offline?" "L’utente deve ricevere un avviso appena è disponibile un aggiornamento di un documento scaricato?" "L’utente come arriva al docu­ mento desiderato: attraverso una App standard o una App dedicata con libreria integrata?" Diamo un’occhiata ai formati attualmente conosciuti: quali soddisfano (o non soddisfano) i compiti illustrati?

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Portable Document Format (PDF) Il Portable Document Format di Adobe si è imposto nella prestampa, ma anche per la rappresentazione di contenuti su Mac/PC. Il grosso vantaggio di un PDF – la rappresentazione fedele all’originale dei contenuti su dispositivi differenti – diventa uno svantaggio su dispositivi mobili con schermi di dimensioni limitate. I contenuti multimediali possibili in linea di principio con il PDF non funzionano più nella maggior parte delle App (tra cui anche Adobe Reader e Apple iBooks); App speciali, come la App a pagamento ezPDF, confermano la regola. Considerando la strategia di Adobe, ovvero diffondere un nuovo formato per il mercato mobile – il Folio (vedi oltre) – con un nuovo modello commerciale, gli svantaggi descritti non saranno risolti a breve. I PDF per dispositivi mobili sono semplici da diffondere, ad esempio via e-mail o link Web. Occorre tuttavia considera­ re che i dispositivi Android non possono visualizzare di fabbri­ ca i PDF. Nella pratica si riscontra tuttavia che la maggior parte degli utenti installa la App necessaria. L’usabilità dipende dalla App utilizzata: sono ora disponi­ bili anche App compatibili con le funzioni speciali PDF, come commenti o moduli. ePUB ePUB è l’acronimo di "electronic Publication", uno stan­ dard aperto dell’International Digital Publishing Forum (IDPF), di cui fanno parte tra l’altro Adobe, Apple, Google e Microsoft. In linea di principio, un ePUB è una pagina Web compres­ sa in ZIP e riprodotta tramite speciali browser, i reader ePUB. Per l’ePUB vale ciò che vale per il Web-design: i contenuti assumono un aspetto (leggermente) diverso a seconda del browser e del sistema operativo. Perché ogni produttore e piattaforma utilizza reader differenti. Anche i numeri di pagi­ ne assoluti sono ormai relegati al passato. Il motivo è il possi­ bile ReFlow dell’ePUB, che però rende attrattivo il formato proprio per i dispositivi mobili. Nella sua versione attuale, la 3.0, ePUB ha nettamente ampliato le sue possibilità con HTML5, CSS3 e l’integrazione di JavaScript. Diventano così possibili anche widget program­ mati in proprio, come gallerie di immagini, ma anche video integrati. Per la distribuzione e l’usabilità vale quanto già detto per il formato Portable Document Format (PDF). Gli ePUB sono visualizzabili anche su Mac/PC. Folio Il formato Folio di Adobe viene trattato in questa sede in rappresentanza di una vasta serie di formati raggruppabili sotto la definizione di "formati Magazin": si tratta di formati ideati per la pubblicazione di periodici arricchiti con contenuti

multimediali. L’elemento comune a tutti questi formati è che i contenuti si creano con Adobe InDesign e/o QuarkXPress, che è piuttosto facile creare una App brandiz­ zata e che i produttori dei tool forniscono anche l’infrastruttu­ ra per distribuire i documenti. I concorrenti del formato Folio sono ad esempio mag+ o AVE (Quark App Studio). Con gli strumenti già contenuti in InDesign CS6, i docu­ menti InDesign diventano Folio interattivi e multimediali con audio, video, gallerie di immagini, viste 3D o anche Webview. Le Webview sono Widget che rappresentano informazioni live dal WWW, ad es. una previsione meteo attuale in un report di viaggio. La pubblicazione avviene esclusivamente nel cloud Adobe, da cui si possono scaricare i dati su dispositivi mobili. Per la distribuzione ai gruppi target, uno speciale tool Adobe consente di creare una propria App per iOS o Android con libreria anche senza conoscenze di programmazione. È necessario anche un contratto con Adobe, che comporta un canone di piattaforma e spese aggiuntive per ogni download (di ordine inferiore al centesimo). Un vantaggio della piattaforma è che chi pubblica non deve preoccuparsi di capa­ cità del server o di sviluppo e aggiornamento della App. La piattaforma offre inoltre tra l’altro la possibilità di informare l’utente di nuovi numeri o aggiornamenti di contenuti già scaricati. L’usability di un Folio è sorprendente: si naviga attraverso anteprime la cui disposizione indica la lunghezza dei capitoli. HTML L’HTML è sicuramente il formato che offre le maggiori possibilità tra quelli fin qui illustrati: da ReFlow e possibilità di navigazione intelligente all’integrazione di video, gallerie di immagini e viste 3D tutto è possibile e, in linea di principio, rappresentabile su ogni piattaforma. I contenuti sono sempre aggiornati su un server Web. Si possono inoltre creare App che contengono pagine Web offline, verificano l’aggiorna­ mento in presenza di una connessione Internet ed eventual­ mente scaricano i contenuti aggiornati. L’HTML è supportato ancora diversamente su browser e piattaforme differenti. Nella maggior parte dei casi, quindi, in un’ottica di massima compatibilità possibile un’applicazione pratica impiega un set di feature meno ricco. E naturalmente non è così facile inviare via e-mail o archi­ viare un "documento HTML". In sintesi Non è possibile affermare perentoriamente "il formato "XY" è il migliore per i dispositivi mobili."; le esigenze in fatto di supporto della piattaforma e del display, usabilità, integra­ zione multimediale e distribuzione sono troppo varie. Attual­ mente il formato più adatto dipende in ultima analisi dall’im­ postazione concreta del problema.

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10 consigli per un catalogo "di successo" 1. Trattate gli ordini dei cataloghi come ordini di prodotti 2. Non nascondete il vostro catalogo 3. Consegna personale da parte del servizio esterno: non lasciate niente al caso 4. Personalizzazione? Si può, grazie alla lettera di accompagnamento 5. I vantaggi di un catalogo "bene in evidenza" 6. Quando la confezione si presta a qualche miglioramento 7. Come nobilitare il catalogo nella lavorazione successiva 8. Il titolo del catalogo: il vero paziente nel B2B 9. Ottenere un grande effetto con piccoli dettagli del sommario 10. Come trasformare facilmente le pagine iniziali in efficaci ambasciatori

Per la prima impressione non c’è una seconda chance. Si tratta di una formula trita e ritrita. Ammettiamolo. Ma è comunque una constatazione corretta. E allora, cosa compor­ ta per i cataloghi B2B? Come potete dare impulso al primo punto di contatto del cliente con il fiore all’occhiello della vostra comunicazione di prodotto? Come potete sorprenderlo positivamente, assicu­ rando il "successo" del catalogo e impedendo che finisca in pochi secondi nel cesto dei rifiuti? Abbiamo raccolto per voi (vedi riquadro giallo) 10 consigli in una piccola brochure scaricabile online su www.tanner.it/10-consigli. I primi tre consigli ve li riveliamo qui, dalla richiesta del catalogo alla sua consegna personale: q

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01 T rattate gli ordini dei cataloghi come ordini di prodotti Molti fornitori B2B offrono agli interessati la possibilità di richiedere l’invio postale del catalogo aggiornato, ad esempio attraverso un semplice modulo online sul proprio sito web. Di fatto, si tratta del primo punto di contatto con il catalogo. L’or­ dine non dovrebbe quindi essere evaso e seguito con la stessa professionalità riservata a un ordine di prodotto? Può valere la pena simulare direttamente il processo di ordinazione del catalogo nella propria impresa, per verificare criticamente se soddisfa alcune semplici regole di base: qq Il cliente trova in modo facile e veloce l’offerta di ordina­ zione del catalogo? qq Soprattutto se proponete diversi cataloghi o pubblicazio­ ni: la descrizione del singolo catalogo permette al cliente di capire cosa riceverà esattamente e quali vantaggi pro­ mette il catalogo? qq Il cliente viene guidato intuitivamente e nel modo più comodo possibile lungo il processo? qq I testi delle mail double opt-in sono formulati a misura di cliente e corretti? qq Come sono strutturate le pagine di conferma/landing page per il processo double opt-in? Contengono elementi call to action per un’ulteriore conversion? qq Il processo prevede che alcuni giorni dopo l’invio del cata­ logo il cliente venga contattato telefonicamente, via e-mail o via posta per approfondire l’argomento: "Ha ricevuto il nostro catalogo come desiderava?" "Ha trovato nel cata­ logo quello che cercava?" "Ha delle domande sul proces­ so di ordinazione?" ... Per finire, un consiglio: impersonando il cliente di un’altra impresa, testatene l’offerta di ordinazione del catalogo. Scegliete fornitori di cui non avete conoscenza diretta per l’atti­ vità di lavoro quotidiana. Potrebbe valere la pena soprattutto dare un’occhiata a uno o più venditori per corrispondenza del settore B2C. Potreste imbattervi velocemente in preziosi sug­ gerimenti da adattare per il vostro processo.

02 Non nascondete il vostro catalogo Il lancio di nuovi importanti prodotti è spesso accompa­ gnato da azioni sui media. Attraverso pubblicazioni, pubblici­ tà, campagne distributive e molto altro ancora il gruppo target deve riconoscere i vantaggi offerti dal nuovo prodotto. Esisto­ no piani e misure per i quali i creatori di cataloghi giocano un ruolo importante.

Perché per il nuovo catalogo dovrebbe valere qualcosa di diverso da ciò che vale per un nuovo prodotto? Anche un nuovo catalogo racchiude determinate proprietà e caratteri­ stiche che offrono dei vantaggi al gruppo target. In caso con­ trario, non sarebbe un buon catalogo. Non si tratta solo dei vantaggi dei nuovi prodotti in catalogo, ma anche dei pregi del nuovo catalogo in sé stesso. Perché allora non comunicare questo valore aggiunto prima del lancio del catalogo prodotti, incuriosendo così i gruppi target?

03 C onsegna personale da parte del servizio esterno: non lasciate niente al caso Un nuovo catalogo è spesso utilizzato come occasione di contatto personale proprio nei rapporti con clienti caratteriz­ zati da contatti di vendita molto intensi. Quale contributo può fornire la distribuzione in questo caso? Come si può entusiasmare il cliente con la consegna del nuovo catalogo? Disponete di molte informazioni sui clienti: sapete attra­ verso quali media ordinano i prodotti. Sapete quali prodotti hanno ordinato, e quando. La distribuzione conosce lo scopo per cui sono stati ordinati i prodotti, gli accessori ordinati, le richieste effettuate. Perché non sfruttare questo bagaglio di conoscenze in sede di consegna del catalogo? Post-it sulle pagine coi pro­ dotti più ordinati, annotazioni personalizzate sugli accessori, riportare sul nuovo catalogo le annotazioni di quello vecchio insieme a un importante committente per il cliente, mostrare al cliente importanti nuove funzioni del catalogo … sono solo alcuni esempi di come si può pianificare e sfruttare con suc­ cesso una visita. Porsi come consulente per un proficuo utilizzo del catalo­ go quale strumento di acquisto consente di distinguersi effica­ cemente dalla concorrenza. Sicuramente non riesce con tutti i clienti. Ma i clienti importanti e il nuovo catalogo meritano che la sua distribu­ zione non sia considerata solo una sfida logistica, ma venga sfruttata come strumento di fidelizzazione del cliente. Questi e altri sette consigli per l'elaborazione e la distribuzione dei cataloghi abbiamo raccolto nella nostra brochure "10 consigli per un catalogo «di successo»". La brochure è pronta per essere scaricata e letta da lei: www.tanner.it/10-consigli

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Nuova norma per le avvertenze e le informazioni di sicurezza La montagna ha partorito e … ebbene sì, il risultato è poco più di un topolino. Come riportato, nel settembre 2011 l’American National Standards Institute (ANSI) ha pubblicato una versione riela­ borata dell’ANSI Z535.6 (Product Safety Information in Pro­ duct Manuals, Instructions, and Other Collateral Materials). Come nella versione precedente della norma, in caso di danni a cose non è più permesso l’utilizzo della parola di avviso "CAUTION" (italiano: ATTENZIONE). La pre­ scrizione attuale prevede la parola "NOTICE" (italiano: AVVISO). I danni a cose devono quindi essere ancor meglio delimitati rispetto ai danni a persone – leggeri – per i quali è definita la parola di avviso "CAUTION". Indipendentemente dal fatto che la norma risulti convin­ cente, nei progetti in cui è assicurata la conformità ANSI delle avvertenze i collaboratori TANNER applicheranno tale rego­ la. Nelle documentazioni in cui attualmente un’"AVVISO" rinvia ad esempio a una sequenza di attività ottimizzata, i col­ laboratori TANNER cercheranno delle possibilità di distin­ guere queste informa­zioni dalle affermazioni rilevanti per la sicurezza.

Effetti sulle "informazioni essenziali relative alla sicurezza" La "riduzione" della rilevanza dei danni a cose si ripercuo­ te anche sulle "informazioni essenziali relative alla sicurezza". Nella filosofia ANSI, le avvertenze e le informazioni relative alla sicurezza sono riservate ai danni a persone. Le avvertenze sui danni a cose vengono date a titolo integrativo, per non dire per inciso. Nelle sezioni relative al comportamento fonda­ mentale conforme alle norme di sicurezza si consiglia quindi di strutturare le informazioni in base a danni a persone e danni a cose. Altre variazioni e precisazioni riguardano la confi­gurazione delle avvertenze concrete. La rielaborazione della norma apre possibilità aggiuntive di rappresentare ade­ guatamente le informazioni. In TANNER stiamo attualmente vagliando diverse rappresentazioni, i risultati saranno dispo­ nibili a breve.

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Indirizzi TANNER s.r.l. Salita Santa Caterina 10/10, 16123 Genova (GE), Italia T +39 010 818 30 51 F +39 010 818 31 58 E-Mail: info@tanner.it TANNER AG Kemptener Straße 99, D-88131 Lindau (B) Tel. +49 8382 272-119 Fax +49 8382 272-900 E-Mail: info@tanner.de Filiale di Berlino Geneststraße 5, Eingang Hof G, D-10829 Berlin Tel. +49 30 920378 -90 Fax +49 30 920378 -88 E-Mail: info@tanner.de Filiale di Erlangen Wetterkreuz 27, D-91058 Erlangen Tel. +49 9131 970028-15 Fax +49 9131 970028-88 E-Mail: erla ngen@tanner.de

La nuova homepage di TANNER s.r.l. è online La homepage di TANNER s.r.l. è stata sottoposta a una profonda rielabo­ razione e si presenta ora in una veste completamente rinnovata. Nella homepage spiccano numerosi highlight: ad esempio la struttura e la navigazione ottimizzate per consentire di accedere ancora più comodamente ai contenuti rilevanti. L’esempio emblematico è la pagina iniziale. Ora le infor­ mazioni più attuali sono sempre immediatamente individuabili, grazie ai con­ tent slider o ai teaser sottosanti. Il rinnovo riguarda anche la presentazione dei servizi TANNER. I servizi sono ora inseriti in schedari interattivi. Cliccando su uno dei quattro servizi principali si visualizzano i servizi in dettaglio. Se il servizio risulta di interesse, basta semplicemente cliccarci sopra per aprire la relativa descrizione partico­ lareggiata. Gli articoli specialistici, le interviste e i report di utenti sulla tecnica della comunicazione sono ora reperibili nell’Infoportale alla voce di menu "l’ABZ". Scopritela in prima persona: www.tanner.it

Filiale di Graben-Neudorf Bahnhofsring 37, D-76676 Graben-Neudorf Tel. +49 7255 76276-29 Fax +49 7255 76276-28 E-Mail: info@tanner.de Filiale di Amburgo Pappelallee 28, D-22089 Hamburg Tel. +49 40 2530453-71 Fax +49 40 2530453-88 E-Mail: hamburg@tanner.de Filiale di Paderborn Technologiepark 13, D-33100 Paderborn Tel. +49 5251 879718-12 Fax +49 5251 879718-88 E-Mail: paderborn@tanner.de Filiale di Reutlingen Arbachtalstraße 6, D-72800 Eningen unter Achalm Tel. +49 7121 144934-0 Fax +49 7121 144934-20 E-Mail: reutlingen@tanner.de TANNER Vietnam Ltd. House 43D/8 Ho Van Hue St. Ward 9, Phu Nhuan District, VN-70999 Ho Chi Minh City Tel. +84 8 9973-452 Fax +84 8 9973-465 E-Mail: vietnam@tanner.de Tanner Translations GmbH+Co Markenstr. 7, D-40227 Düsseldorf Tel. +49 211 179665-0 Fax +49 211 179665-29 E-Mail: info@tanner-translations.de

REDAZIONE Pubblicata da TANNER s.r.l. Salita S.Caterina, 10/10 16123 Genova (GE) T +39 010 818 30 51 F +39 010 818 31 58 E info@tanner.it www.tanner.it

Caporedattore: Dr. Sven Bergert Questa edizione è stata redatta e creata con la collaborazione di: Georg-Friedrich Blocher, Silke Ebert, Ralph Muhsau, Tomislav Matiević, Lena Sattler, Andreas Schlenkhoff Immagini: Titolo: eisnase / photocase, Pagina 04/05: Oetiker Group, Pagina 06: Scanrail / Fotolia, Pagina 08: shutterstock_BortN66, Pagina 10: shutterstock_Onur ERSIN

Riproduzione – anche parziale – consentita solo tramite preventiva autorizzazione scritta dell'editore. La TANNER non si assume nessuna responsabilità per manoscritti e fotografie non richiesti. L'ABZ è distribuita gratuitamente agli interessati. Pertanto, non sussiste alcun diritto a ricevere la rivista.

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TANNER s.r.l. Salita Santa Caterina 10/10 I-16123 Genova (GE) T +39 010 818 30 51 F +39 010 818 31 58 E-Mail: info@tanner.it www.tanner.it


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