21. anno – 02/2008
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Contenuto __ _TANNER in giro nell'Italia settentrionale __ _Panoramica sui servizi TANNER __ _Produzione di cataloghi integrata __ _Strategie di standardizzazione della documentazione tecnica: il metodo FunktionsdesignÂŽ p. 06 __ _AREVA T&D gestisce un Online Shop pieno di energia p. 07 __ _Standardizzatore per convinzione: ABZ intervista Holk Traschewski, un esperto della documentazione p. 08 __ _Nuova direttiva sulle macchine: che cosa comporta per la documentazione tecnica? p. 02 p. 02 p. 03 p. 04
Cataloghi di prodotti eccellenti sono il risultato di una produzione strategica.
+ + + Intervista a un esperto della documentazione + + + Costruttori meccanici, attenzione: la nuova direttiva sulle macchine è in arrivo + + + Redazione tecnica con metodo + + +
ABz ______________________________________________________________________
TANNER in giro nell'Italia settentrionale ______________________________________________________________________
Editorial __________________________ L'ABZ, da 20 anni affermatosi come organo centrale della comunicazione tecnica, è per noi un mezzo di dialogo. E così anche in questo numero presentiamo nuove domande ai lettori e rispondiamo in un altro punto al loro feedback. E questo ben due volte. Da un lato nel nostro Roadshow di ottobre abbiamo appreso che i nostri metodi di redazione della documentazione tecnica suscitano grande interesse e che sono richieste ulteriori informazioni a tal proposito. Con l'articolo "Il TANNER Funktionsdesign® come strategia di base della standardizzazione" desideriamo soddisfare queste esigenze. Dall'altro lato Holk Traschewski, il responsabile a livello mondiale della documentazione del gruppo electrolux, si è rivelato un collezionista di ABZ. In un'intervista ripercorre la sua carriera e descrive ciò che lo ha reso lo "standardizzatore per convinzione".
Un saluto, augurandovi una lettura interessante, _____ il vostro Tomislav Matievic´
Monza l Milano l Torino l
c Bergamo c Parma
Dal 6 al 21 ottobre TANNER si è recata in cinque città dell'Italia settentrionale.Ai rappresentanti dell'industria interessati è stata presentata la gamma di servizi della società nel settore della documentazione tecnica e dei cataloghi di prodotti. I partecipanti hanno dedicato particolare attenzione ai metodi presentati per la realizzazione della documentazione tecnica. Una buona occasione per introdurre in questo numero il metodo TANNER Funktionsdesign® (vedere pagina 4). ________________ t
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Panoramica sui servizi TANNER
Le aziende che richiedono i nostri servizi lo fanno con l'obiettivo di ottenere uno o più dei seguenti tipi di risultato di alta qualità: q Istruzioni d'uso q Istruzioni di montaggio q Istruzioni di assistenza q Manuali tecnici q Guide online q Materiale per corsi di formazione q Cataloghi di prodotti q Specifiche tecniche di prodotti q Cataloghi online/e-shop q Cataloghi di pezzi di ricambio q Traduzioni q Grafici ed animazioni 2D/3D q Sistemi di content management q Sistemi di gestione delle traduzioni q Sistemi di gestione delle informazioni sui prodotti q Sistemi di cataloghi q Sistemi di gestione della documentazione q Soluzioni per la gestione della terminologia q Processi ottimizzati _______________________________________________________________________ ____________________________________________________________________t
! ATTENZIONE !
q La TANNER s.r.l. di Fino Mornasco è ora raggiungibile con un nuovo numero di telefono: +39 031 40 525 00 I nostri collaboratori saranno lieti di poter rispondere alle vostre chiamate.
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Produzione di cataloghi integrata ______________________________________________________ Finora le produzioni di cataloghi sono progetti singoli. Un catalogo = un progetto ... apparentemente in modo scollegato da che cosa accade prima, dopo o parallelamente ai dati del catalogo. Ma sempre più spesso quest'equazione non è più valida: l'internazionalizzazione, la personalizzazione, i minori cicli di vita dei prodotti accrescono l'esigenza di produrre cataloghi non solo più rapidamente, ma anche in un processo sistematico ed ordinato. I processi di lavoro si innestano ora l'uno nell'altro ... o lasciano dolorose (costose) tracce dove ciò non accade. Ciò significa che la produzione di cataloghi deve essere completamente integrata nei processi imprenditoriali. Qui è utile una strategia pulita sul modello dell'industrializzazione. ______________________________________________________ La produzione di cataloghi oggi __________________________ Lo scenario è noto: il catalogo deve essere stampato e fornito entro una determinata data (ad esempio una fiera). Il marketing assume la direzione del progetto ma ha bisogno principalmente della collaborazione del management e dello sviluppo dei prodotti, perché da essi devono pur arrivare, in qualche modo, le informazioni sui prodotti. Ma che cosa significa "arrivare"? Diversi dati sui prodotti – prezzi, dati tecnici, grafici, richieste di preventivi – devono essere faticosamente cercati e compilati da sistemi diversi (ad esempio il sistema ERP). L'attualità e la rilevanza dei dati e quando saranno pronti per la pubblicazione ... questa è la grande incognita. La conseguenza: all'approssimarsi della data di completamento del catalogo dei prodotti aumentano le incombenze della gestione dei prodotti, dello sviluppo dei prodotti e del marketing.
______________________________________________________ Progetto complessivo anziché singolo: analisi del processo e definizione____________________________________________ Il primo passo verso un'efficiente produzione del catalogo porta attraverso l'analisi. I passi di lavoro attuali per la produzione del catalogo vengono raccolti e documentati: chi esegue le varie attività nell'azienda e quando? Quando e dove vengono generate ed archiviate informazioni rilevanti per il ______________________________________________________
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______________________________________________________ catalogo? Ed ancora: quali informazioni mancano e devono ancora essere generate? Poi vengono individuati i punti deboli (ad esempio generazione ed archiviazione multipla di dati) ed i processi vengono ottimizzati. Concretamente ciò significa che la sequenza attuale delle attività viene controllata ed adattata, le varie fasi vengono accelerate e le competenze stabilite. Il risultato è un processo di produzione chiaramente definito per tutti i partecipanti. ______________________________________________________ Dal processo di produzione al processo imprenditoriale_______ Alcuni passi di lavoro, ad esempio il rilevamento dei dati di base, sono già integrati nel processo commerciale. Il compito principale è ora di integrare ulteriori passi, ad esempio l'acquisizione di immagini e di disegni tecnici, in questo flusso in maniera sensata e con le minori modifiche possibili. Un sistema di gestione delle informazioni sui prodotti (sistema PIM) può supportare questi processi ottimizzati: applica automaticamente le informazioni già archiviate in altri sistemi che possono essere ora arricchite con ulteriori informazioni del catalogo e traduzioni. I cataloghi vengono poi generati automaticamente mediante modelli predefiniti – in più lingue e con assortimenti diversi. _______________________________________________________ Il principio del miglioramento continuo ____________________ I processi esattamente definiti offrono un altro vantaggio decisivo: possono essere misurati. Seguendo costantemente il processo si possono così individuare i passi di processo funzionanti ... ed anche quali di essi portano all'arresto del processo complessivo. Da ciò si può dedurre un ulteriore potenziale di ottimizzazione. A condizione di questo processo di miglioramento continuo, i costi per la produzione delle pagine possono essere nettamente ridotti passo dopo passo. È chiaro che l'analisi e l'ottimizzazione del processo, l'integrazione nei processi commerciali ed eventualmente l'introduzione di un sistema PIM comportano spese iniziali. Il netto aumento della produttività le ammortizza tuttavia entro
poco tempo. Più cataloghi in minor tempo e con meno spese di produzione: non è una promessa affrettata ma il risultato di una coerente industrializzazione dei processi di produzione. ____________________________________________________t
Strategie di standardizzazione della documentazione tecnica:
il metodo Funktionsdesign®
______________________________________________________ Industrializzare con coerenza la redazione di documentazione tecnica per l'intero processo: TANNER si è dedicata a questo compito. L'obiettivo è produrre informazioni tecniche a vantaggio del cliente nel modo più efficiente possibile. Come in ogni disciplina, anche nella comunicazione tecnica la condizione per la vera industrializzazione è quadruplice: richiede metodi consolidati, strumenti, standard e norme nonché processi continui. Per quanto riguarda i metodi, per la produzione di documentazione tecnica il cosiddetto Funktionsdesign® svolge un ruolo decisamente centrale. Questo articolo presenta questo metodo ed i suoi vantaggi pratici. ______________________________________________________ Che cos'è il Funktionsdesign®? ___________________________ Con il Funktionsdesign® dall'inizio degli anni '90 esiste una tecnica di standardizzazione, strutturazione e redazionale che nel frattempo si è largamente diffusa ed affermata per la produzione di documentazione tecnica. Il processo è pratico da utilizzare ed assicura la coerenza e la standardizzazione della documentazione a livello economico. È stato sviluppato dagli attuali docenti universitari ed ex TANNER Consultant, il professor dr. Robert Schäflein-Armbruster e il professor dr. Jürgen Muthig, e modificato nel corso degli anni da TANNER per adattarlo alle esigenze dei clienti. Il Funktionsdesign® affonda le sue radici nella linguistica. Nella cosiddetta teoria linguistica i testi e le immagini vengono considerati azioni di comunicazione – e noi agiamo verso i destinatari con testi ed immagini. Queste azioni di comunicazione possono essere descritte sotto diversi aspetti:
______________________________________________________ to funzionale e di documentare regole e modelli per ogni elemento funzionale. Di conseguenza, ciò significa che ogni frase o ogni informazione ha una funzione esattamente definita. Se non è chiara, probabilmente la frase è superflua o perfino errata. Una volta raggiunto questo obiettivo, i redattori possono concentrarsi sulla formulazione oggettivamente corretta e sulla strutturazione conforme al gruppo di destinatari. ______________________________________________________ Standardizzazione su quattro livelli _______________________ Per giungere a questo risultato, la documentazione tecnica viene scomposta in moduli definiti su quattro livelli. Al primo livello si trovano i tipi di documento, ad esempio istruzioni di montaggio, di manutenzione o d'uso che soddisfano la richiesta di informazioni di un gruppo di destinatari e possiedono una prima struttura interna. Al livello successivo seguono modelli di sequenze entro i tipi di documento. Si tratta di tipiche successioni di azioni la cui struttura interna persegue principi didattici. Un esempio esplicativo sono le avvertenze. Entro i modelli di sequenze seguono le unità funzionali. Nel caso di un'avvertenza ne fanno parte anche il testo, il simbolo ed il livello dell'avvertenza. Definendo tutte queste unità in modo specifico per un'azienda, si ottiene come risultato un sistema modulare con cui si possono risolvere i singoli compiti di comunicazione in modo coerente e quindi assicurando qualità ed efficienza. Una volta stabilita la definizione, le discussioni ricorrenti vengono evitate grazie alla struttura concreta.
q I l Funktionsdesign® … ... supporta l'operazione dalla "scrittura di manuali" alla "produzio-
q Un'affermazione ha una determinata funzione ed un
ne di prodotti di informazione";
determinato contenuto. q Un'affermazione viene fatta in un determinato punto (struttura/sequenza). q Un'affermazione viene fatta in un determinato modo e con una determinata struttura della frase (formulazione). q Un'affermazione, specialmente scritta, ha un determinato aspetto (layout).
... supporta sia l'autore nella redazione delle informazioni sia l'utente nella lettura; ... è necessario nella maggior parte dei progetti di documentazione ma non viene documentato; di conseguenza si discutono ripetutamente le stesse domande e si continuano a commettere gli stessi errori; ... rende preziose le informazioni; le informazioni, in particolare quelle archiviate in banche dati, sono preziose solo se possono essere
L'idea centrale del Funktionsdesign® è quindi di identificare ogni parte dei documenti come un determinato elemen______________________________________________________
riutilizzate in un gran numero di contesti; questo obiettivo può essere raggiunto solo se le informazioni sono altamente standardizzate.
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Esempio di attuazione del Funktionsdesign® Come funziona il Funktionsdesign® in pratica è illustrato dal seguente esempio "prima/dopo": Le documentazioni ottimizzate in base al Funktionsdesign® mettono in evidenza importanti requisiti normativi. Il confronto prima-dopo ce lo dimostra già alla prima occhiata: q Prima – senza il Funktionsdesign®
q Dopo – con il Funktionsdesign®
Sostituzione della lama
Sostituzione lama
Il modulo intercambiabile EX455 consente di sostituire la lama nel
Utensili, mezzi ausiliari e parti di ricambio:
più breve tempo possibile.
chiave a vite, SW 16
Svitare il supporto portalama con una chiave a vite con apertura 16.
lama, codice articolo 6782-990E
Accertarsi che l'impianto sia stato disattivato disinserendo l'interruttore principale.
Lama affilata Rischio di ferite da taglio anche con lame usate
Per sostituire la lama, sfilare la lama dal supporto.
Indossare scarpe protettive e guanti di sicurezza antitaglio.
Estrarre una lama nuova dall'imballaggio e inserirla nel supporto. Quindi stringere di nuovo a fondo la lama nuova.
1. Disattivare l'impianto disinserendo l'interruttore principale. 2. Avvitare il supporto portalama con la chiave a vite.
Quando l'operatore conferma con il tasto "Sostituzione lama" sulla
3. Sfilare la lama vecchia dal supporto.
console di comando, il relè fotoelettrico si riattiva automaticamente.
4. Estrarre la lama nuova dall'imballaggio. 5. Inserire la lama nuova.
Quando si sostituisce la lama è necessario prestare attenzione anche al
6. Stringere di nuovo il supporto portalama con la chiave a vite.
fatto che le lame usate sono molto affilate e che quindi ci si può tagliare.
7. Confermare la sostituzione della lama con il tasto "Sostituzione lama" sulla console di comando. Il relè fotoelettrico si riattiva automaticamente.
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AREVA T&D gestisce un Online Shop pieno di energia
______________________________________________________ AREVA T&D è leader mondiale nella trasmissione e distribuzione di energia elettrica. La società ha impianti di produzione in 43 paesi ed una rete di distribuzione vastamente ramificata che copre più di 100 paesi. Dei maggiori clienti di AREVA T&D fanno parte i giganti dell'energia europea. Le aziende fornitrici di energia acquistano da AREVA T&D prodotti per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica nelle loro reti: interruttori di potenza, trasformatori o anche prodotti per la tecnica della sicurezza e di comando. Questi prodotti possono essere utilizzati dai clienti solo raramente nella configurazione standard e devono essere configurati dettagliatamente per l'applicazione specifica. Per facilitare l'acquisto ai suoi grandi clienti, la società ha introdotto una comoda soluzione B-to-B Shop. ______________________________________________________ Complessa configurazione del prodotto sulla carta ________ Finora il cliente ordinava da AREVA T&D principalmente per telefono al reparto vendite sulla base di una lista di prodotti stampata su carta, sulla quale doveva comporre i suoi prodotti specifici mediante caselle di controllo. Questa procedura richiedeva tempo, implicava una grande necessità di accordo e comportava un notevole rischio di ordinare prodotti errati. Per questo AREVA T&D ha pensato ad una nuova soluzione: il processo di acquisto doveva essere semplificato ed essere in grado di soddisfare le necessità dei clienti. Su consiglio della RWE, uno dei maggiori gruppi tedeschi dell'energia, i responsabili si sono rivolti alla TANNER. ______________________________________________________
La soluzione: Intershop e TANNER ______________________________________________________ In un workshop nell'aprile 2007 AREVA T&D e TANNER hanno definito i requisiti della nuova soluzione. L'obiettivo del progetto che ne è risultato era l'implementazione di una piatta______________________________________________________
______________________________________________________ forma di acquisto con cui si potessero servire in modo ottimale tutti i clienti di AREVA T&D. «Per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, il sistema da scegliere poteva essere solo un catalogo online con programma di configurazione dei prodotti integrato», afferma Reinhold Reinke, Sales Information Specialist e direttore del progetto presso AREVA T&D. Dopo aver valutato diversi sistemi, la scelta è caduta sulla Enfinity Suite della casa produttrice di software Intershop. «Nella soluzione Webstore di Intershop la teoria e la pratica sono strettamente correlate», così Reinhold Reinke loda in particolare l'utilizzo semplice e chiaro della soluzione Shop. Con la Enfinity Suite è soprattutto possibile connettere diversi grandi clienti con le loro esigenze individuali mediante la creazione di un cosiddetto Channel. «Il software e-Commerce offre una vasta gamma di funzioni standard ed anche la massima libertà di attuare le richieste specifiche dei clienti», ci comunica Peter Blasitzke, direttore di progetto responsabile presso la TANNER. ______________________________________________________ Sfida del programma di configurazione dei prodotti _______ Particolarmente importante era la configurazione dei prodotti. TANNER ha perfezionato il programma di configurazione di base di Intershop per le complesse esigenze del cliente e lo ha integrato nel Webstore. "La competenza tecnica e la professionale gestione del progetto di TANNER sono stati i grandi vantaggi nell'attuazione della soluzione", loda Reinhold Reinke. TANNER ha svolto la scelta e l'installazione del sistema, l'attuazione dei requisiti ed i Corporate Design per lo Store Front. ______________________________________________________
Processo di ordinazione automatizzato ______________________________________________________ Già sei mesi dopo il primo workshop la soluzione Intershop è andata online da AREVA T&D. Oggi il processo di ordinazione è molto semplice: attraverso il suo portale di acquisto personale il cliente accede automaticamente all'AREVA T&D Webstore e compone il suo carrello, il quale arriva al sistema SAP del cliente attraverso l'interfaccia del catalogo OCI (Open Catalog Interface). L'ordinazione vera e propria viene poi eseguita nel sistema commerciale merci del cliente. «Il feedback straordinariamente positivo del primo grande cliente collegato ci conferma che abbiamo fatto un buon lavoro», afferma Reinhold Reinke. E si sta già lavorando ai prossimi passi: AREVA T&D ha incaricato TANNER di collegare un secondo grande cliente all'AREVA T&D Webstore. _______________________ ___________________________________________________t
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Standardizzatore per convinzione:
ABZ intervista Holk Traschewski, un esperto della documentazione Con i suoi 30 anni di esperienza Holk Traschewski è considerato a ragione un esperto della documentazione tecnica. È amministratore della Prokom – Gesellschaft für Gebrauchsanweisungen mbH, una società del gruppo Electrolux nell'ex sede della AEG di Norimberga, dalla quale svolge attualmente una sostanziale ristrutturazione interna della documentazione dell'intero gruppo. Holk Traschewski è inoltre assiduo lettore di ABZ e fiero possessore di una raccolta completa di tutti i numeri di ABZ dal 1988. Nel corso dell'intervista il 59enne riflette sulla sua lunga esperienza nel settore.
______________________________________________________ ABZ: Signor Traschewski, attraverso la sua intera carriera professionale si snoda il filo rosso della normalizzazione. Ne è sintomatico il fatto che dirige come presidente onorario il comitato per l'attuazione delle norme DIN. È standardizzatore per passione, vero? No, per pigrizia. Mi piacciono gli standard e le norme perché non voglio fare due volte le stesse cose. Le norme sono inoltre il presupposto per poter realizzare prodotti individuali ad un prezzo accettabile. ABZ: Allora il suo sogno è probabilmente vedere standard e norme prendere piede qui in maniera simile a quanto è accaduto negli USA? No, per carità! Sono un pragmatico delle norme, non un fanatico delle norme. Nel comitato per l'attuazione delle norme DIN, piuttosto, sono colui che analizza sempre criticamente i nuovi tentativi di normalizzazione. Gli USA hanno oltre 300 istituti o organizzazioni di normalizzazione. Mi domando: vogliamo veramente la stessa cosa? ABZ: Dalla Grundig EMV, dalla Philips Kommunikationsindustrie AG o in ultimo dalla AEG Hausgeräte GmbH, in tutte le sue tappe professionali ha sempre costruito e poi demolito reparti. La standardizzazione di successo distrugge posti di lavoro? È vero che di solito ho riscosso successo con innovazioni a favore di una maggiore standardizzazione e che spesso ho ricevuto l'incarico di attuare i miglioramenti nelle aziende a livello interdipartimentale sia per l'organizzazione del reparto norme, come nel caso Grundig, sia per la standardizzazione di istruzioni per l'uso come dalla AEG, per cui la standardizzazione non ha distrutto posti di lavoro, bensì ne ha sempre creati di nuovi, oltre a nuovi campi di mansioni. Lo scioglimento dei reparti è avvenuto per altri motivi. Come sa, la Grundig, la Philips PKI e la AEG Hausgeräte oggi non esistono più nella forma di quando ho iniziato a lavorare per loro. ABZ: Se passa in rassegna tutte queste tappe, quale sviluppo degli ultimi 30 anni ha cambiato più profondamente la documentazione tecnica? Chiaramente la tecnologia informatica. Il cammino dalla macchina da scrivere a testina sferica o dall'unità di composizione ______________________________________________________
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______________________________________________________ tipografica come quella che abbiamo utilizzato dalla Philips PKI al moderno Desktop Publishing ha modificato profondamente il lavoro. Però dal punto di vista odierno gli inizi sono stati naturalmente tutt'altro che facili. Sto pensando all'introduzione dei primi sistemi CAD presso la Grundig. Allora decidemmo di installare i sistemi centralmente in pool di lavoro, non a causa dei processi di lavoro, ma per ragioni di costo, in quanto la distanza tra la stazione di lavoro e l'elaboratore centrale era cara. Se non ricordo male, la manutenzione costava allora 30 Pfennig al mese per ogni metro di cavo. ABZ: E al di fuori degli sviluppi tecnologici? Prima il layout della documentazione era più libero. Esistevano semplicemente meno normative. Anche l'indice di comprensione del contenuto si è spostato. Allora si trattava di chiarire i fondamenti: come funziona l'apparecchio? Che cosa posso fare con esso? A queste domande è stata trovata una risposta. Oggi in compenso le istruzioni per l'uso sono dominate dalle avvertenze. Solo il compito è rimasto lo stesso: fornire al cliente una documentazione chiara e comprensibile. ABZ: Lo sviluppo nella documentazione tecnica è stato accompagnato negli ultimi decenni anche da ABZ. Sulla sua scrivania si trova una raccolta completa di tutti i numeri dalla sua prima pubblicazione nel 1988. Per noi è naturalmente quasi un obbligo chiederle del suo "rapporto" con ABZ. Devo confessare che sono un vero collezionista di ABZ. È una pubblicazione molto bella, con un'enorme varietà di informazioni e una grande continuità. ABZ è già arrivata al 21° anno. Si potrebbe mettere la raccolta di numeri sul tavolo degli studenti di redazione tecnica e dire loro: «Eccovi tutta la storia della documentazione tecnica». ABZ continua ad essere per me molto utile per orientarmi nelle tendenze e negli sviluppi. Inoltre è divertente sfogliare i vecchi numeri, sorridere degli errori del passato e scoprire anche visioni sorprendenti. ___________________________________________________ t
Grazie dell'intervista, signor Traschewski. ______________________________________________________ ______________________________________________________
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Nuova direttiva sulle macchine: che cosa comporta per la documentazione tecnica?
Indirizzi ______________________________________
__________________________________________________________________________ I l 9 giugno 2006 la gazzetta ufficiale dell'Unione Europea ha pubblicato la nuova direttiva sulle macchine con il numero 2006/42/CE. Essa è valida a partire dal 29 dicembre 2009 per i distributori ed i costruttori di macchine. Una buona ragione per riassumere gli aspetti più importanti per la documentazione tecnica. __________________________________________________________________________ La novità probabilmente più importante deriva dalla versione ampliata del campo d'impiego della direttiva sulle macchine. Per la prima volta definisce "macchine incomplete": si tratta di un complesso che forma quasi una macchina, ma che di per sé non è in grado di svolgere una determinata funzione. Un esempio è un sistema di trasmissione. Una macchina incompleta è destinata solo ad essere montata in altre macchine o macchinari incompleti o collegata ad essi per formare una macchina ai sensi della direttiva. __________________________________________________________________________ Ampliamento degli obblighi dei costruttori ___________________________________ Ne derivano naturalmente maggiori obblighi per i costruttori, tra i quali la produzione e messa a disposizione di particolari documenti tecnici (ai sensi dell'allegato VII, parte B), la produzione e la consegna delle istruzioni di montaggio (ai sensi dell'allegato VI) ed il rilascio e la consegna di una dichiarazione di montaggio (ai sensi dell'allegato II, parte 1, sezione B). L'allegato VII contiene un'altra modifica sostanziale, secondo la quale in futuro ogni costruttore deve indicare nella sua dichiarazione di conformità o di montaggio un "responsabile della documentazione" con sede in uno degli stati membri. Non è obbligatorio che la documentazione si trovi nel territorio degli stati membri e nemmeno che sia presente "fisicamente". Tuttavia deve poter essere compilata e messa a disposizione dal responsabile della documentazione entro un "periodo adeguato". In merito alla durata di tale periodo svolge un ruolo decisivo la complessità della documentazione. __________________________________________________________________________ L'analisi dei pericoli diventa ora la valutazione dei rischi ________________________ Nella nuova direttiva sulle macchine all'analisi dei pericoli subentra la valutazione dei rischi. Sulla sua base i responsabili possono essere tentati di riportare semplicemente i rischi accertati nelle informazioni per l'utente. Ciò non soddisfa tuttavia i requisiti né della direttiva sulle macchine attuale né di quella futura. Per le necessarie misure di protezione è previsto piuttosto un chiaro ordine gerarchico:
q Minimizzazione dei rischi mediante misure costruttive q Adozione di altre misure di protezione contro i rischi secondari che non possono essere eliminati mediante progettazione e costruzione della macchina q Informazioni per l'utente sui rischi che restano anche dopo i passi 1 e 2 con avvertenze su particolari formazioni professionali, sulle misure di addestramento e sull'equipaggiamento di protezione personale ed inoltre sulla regolare verifica del comportamento corretto dell'utente eseguita dal titolare Secondo la nuova direttiva, la documentazione tecnica di ogni macchina deve contenere indicazioni sul metodo adottato per valutare i rischi, sui requisiti di sicurezza, sulle misure di protezione adottate e sui rischi secondari restanti. ________________________________________________________________________ t
TANNER
Pubblicata da TANNER s.r.l. Via G. Mazzini,2 22073 Fino Mornasco T +39 031 40 525 00 F +39 031 40 525 01 E info@tanner.it http://www.tanner.it
Caporedattore: Dr. Sven Bergert _________________________________________ Questa edizione è stata redatta e creata con la collaborazione di: Andreas Hett, Tomislav Matievic´, Melanie Meyer, Lena Sattler _________________________________________ Stampa: Stamperia Kling _________________________________________ Immagine di copertina: Fonte: www.photocase.de Fotografo: DerGrafischer (nome utente)
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