La ciambella di HOMER

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Guest Experience di Cecilia Cianfanelli

La ciambella di HOMER

# 1 ITALIAN SPA EQUIPMENT

COSA C’ENTRANO I SIMPSON CON L’ESPERIENZA CHE VOGLIAMO FAR VIVERE AI NOSTRI OSPITI? C’ENTRANO, C’ENTRANO, FIDATEVI… Avete presente quando Homer pensa alla ciambella? Lui con la faccia estasiata, l’acquolina alla bocca e il fumetto di un donut rosa che appare sopra la sua testa? Ecco, questo è esattamente ciò che deve accadere quando raccontiamo a un potenziale cliente quella che sarà la sua esperienza se sceglie la nostra struttura. Ciò che diciamo - a voce o per iscritto - deve far vedere all’altro cosa succederà una volta arrivato da noi, un po’ come se gli mostrassimo il trailer del film di cui lui sarà il protagonista. Parola d’ordine: far visualizzare! Eppure, spesso, quando rispondiamo a una richiesta di disponibilità, l’unica cosa che facciamo è quella di comunicare un prezzo, come se questo elemento fosse l’unico fattore realmente importante per chi ci contatta. Ma come fa una persona a decidere che siamo la sua “meta ideale” se legge o ascolta solo un numero, al massimo corredato da un elenco di servizi scritti o ripetuti a mo’ di lista della spesa, se non lo si riempie di un significato che inneschi il desiderio di acquisto? Regola numero uno: oggi le persone non comprano un prodotto o una tariffa, comprano esperienze che vanno raccontate perché vengano scelte. Le parole, in questo senso, sono uno strumento potentissimo per evocare le immagini e proprio per questo vanno scelte con cura,

ni che usereste se doveste raccontarvi a un amico e fate

perché una non vale l’altra. Ce ne sono alcune talmente logore e

provare i vostri servizi alle persone che collaborano con

sfruttate che non stimolano l’immaginazione, non mostrano, non

voi e che poi dovranno descriverli, perché solo così riu-

coinvolgono. Sono parole mute che lasciano muta la mente di chi le

sciranno a scegliere parole emotivamente coinvolgenti, in

ascolta e che non fanno visualizzare nessuna ciambella. E noi, per

grado di trasformarsi in immagini talmente vivide e reali

abitudine, continuiamo a parlare una lingua, “l’alberghese”, fatta di

da far dire a chi le ascolta o le legge: “è il posto perfetto

uno stile ampolloso e maccheronico, piena di frasi fatte, con termini

per me, non vedo l’ora di essere lì”. E, magari, così facen-

e formalismi che neanche mio nonno userebbe più.

do, vi renderete conto che se i clienti non ascoltano e non

Quando descrivete la vostra struttura siate diversi, uscite dai soliti

leggono, forse è perché non destiamo il loro interesse. Al

schemi de “la splendida cornice” o “la posizione strategica”, ché non

bando gli “egregi” e le “cordialità”, insomma, e in alto le

siamo da un corniciaio né, tantomeno, in guerra. Preferite espressio-

parole che sanno far leva sui desideri di chi le ascolta, perché tra un “le camere vista mare offrono un panorama mozzafiato” e un “dalle nostre camere il mare è così vicino che sembra di starci dentro” c’è un po’ di differenza in quanto a immagine, non trovate? E allora… tante (e buone) ciambelle a tutti! X

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We manufacture treatment tables, chairs and multi-function cabins for the Beauty & Spa sector since 1989.


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