TRIMESTRALE GRATUITO
Primavera2017•anno11•Contiene l’agenda degli eventi da Marzo a Maggio 2017
con il patrocinio di: Provincia di Firenze Comune di Firenze Comune di Prato
TeatroetraficodiAndreaMasatto GlispettacolidiinestagionealTeatrodellaPergola IragazzidelSipario,laieradelleabilitàdiAndreaMasatto LeonardoManetti,unartistatraterraePoesiadiEmanueleMartinuzzi AlTeatroEradiPontederaarrivala''Medea''secondoLavia AtuttadanzasulpalcodeiRinnovatidiSiena Seguici anche su Facebook
e Twitter
3 Teatro e traffico di Andrea Masatto 4 Gli spettacoli di fine stagione al Teatro della Pergola 6 La piramide di Luce e Don Carlo all’Opera di Firenze 8 Al Teatro Niccolini è in scena un’opera di Stravinskij, Storia del soldato
30 Michele Santeramo racconta Il nullafacente al Teatro Studio Mila Pieralli 31 Frankostein, la creatura di Ceccherini e Paci al Teatrodante Carlo Monni 32 Maurizio Micheli è un Uomo solo in fila al Teatro Excelsior di Reggello
9 Tra danza e circo al Teatro Puccini
33 Marina Massironi interpreta Rosalyn al Teatro Dante di Sansepolcro
10 Enrico Brignano e il suo nuovo show al Teatro Verdi di Firenze
34 Al Teatro Moderno di Grosseto arrivano le Sorelle Materassi
11 Antonella Questa e Ciro Masella in Alpenstock al Teatro di Rifredi
35 Marco Paolini s’interroga sulle nuove tecnologie al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio
12 Al Teatro di Cestello si rivive la vecchia Firenze dal 1865 al 1915 13 Agnese odiosa Agnese, uno spettacolo sulla Resistenza al Teatro delle Spiagge 14 I ragazzi del Sipario, la fiera delle abilità di Andrea Masatto 16 Leonardo Manetti, un artista tra terra e Poesia di Emanuele Martinuzzi 18 I vicini, uno spettacolo sulle nostre paure al Teatro Cantiere Florida 19 Al Teatro Lumière arriva Un ispettore in casa Birling 20 Lorenzo Baglioni interpreta I racconti del Bar Sport al Teatro Comunale Giotto di Vicchio 21 Amici della Musica: ecco gli appuntamenti primaverili; La primavera dell’Ort 22 Alessio Boni e Marcello Prayer sono I duellanti al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo 23 Photography... 29 Casa de Tábua, un incontro inaspettato tra suono e gesto al Teatro del Popolo
So mm ar i o
Direttore Responsabile David Guetta Direzione, Redazione e Amministrazione: Mas Communication srl Via U. Corsi, 33 50141 Firenze tel. +39-055 4289043 fax +39-055 4289314 redazione@teatrionline.com www.teatrionline.com Coordinamento editoriale: Giulia Tucci Redazione: Andrea Masatto, Marco Orangi, Luciana Tocci, Giulia Tucci, Luigi Miraglia, Maurizio Carra, Massimo Bartolozzi Progetto Grafico: Antonio De Chiara Mas Communication srl Pubblicità: Mas Communication srl tel. 055 4289043 – fax 055 4289314 www.mascommunication.it Registrazione Tribunale di Firenze n° 5333 del 27/03/2004 Per segnalare spettacoli, eventi e manifestazioni: redazione@teatrionline.com contiene i.p.
Edi t or i a le
Estate tempo di festival, la stagione estiva che ci attende sarà certamente da ricordare! In ogni città si rintracciano eventi di grande richiamo, questa estate per chi resterà in città ci sarà solo l’imbarazzo della scelta. Firenze comincia in piena primavera con un classico: il Maggio Musicale Fiorentino arrivato alla veneranda età di 80 anni, si porta dietro una grande tradizione con titoli di repertorio ed interpreti d’eccezione, anche se questa edizione mi appare leggermente sotto tono il festival resta comunque un punto di riferimento nel panorama nazionale della lirica. Restando in toscana, il Summer Festival di Lucca si presenta con date imperdibili alcune delle quali sono rappresentazioni con data unica nazionale, come Pet Shop Boys o come Erykah Badu Mary in una notte dedicata agli amanti del Hip-hop Soul Music Featuring, passando per l’attesissimo tour Panariello Conti Pieraccioni, per concludersi con un vero e proprio cult: la serata dei miti, The Rolling Stones, il 23 Settembre. L’Estate Fiorentina in questo 2017, come enfatizzato dal Sindaco Nardella, si decentralizza per andare a far vivere di musica e spettacolo anche le piazze della periferia, così anche aree meno solite a simili ribalte come l’oltrarno da Gavinana a L’Isolotto, al Galluzzo e l’Argin Grosso, troveranno i loro momenti di esaltazione. Un investimento globale di ben 450.000, euro per una lunga kermesse da Maggio ad Ottobre, così testualmente raccontata dal sindaco Nardella, “la vera sfida al degrado ed all’insicurezza è l’investimento sulla cultura, per portarla e renderla fruibile in ogni angolo della città con tipologie adatte ad incontrare tutti i gusti”, Ciliegina sulla torta, la valorizzazione di alcune sponde dell’Arno con delle vere e proprie spiagge attrezzate, ci sono voluti anni, ricordo un editoriale del 2013 in cui raccontavo dell’estate balneare di Parigi sulla Senna…beh con qualche anno di ritardo, anche noi ci siamo arrivati, magari il bagno non si farà ma qualche bella rinfrescante doccia e susseguente bagno di sole si! L’abbronzatura nostrana è assicurata… Marco Orangi
36 Qualche volta scappano al Teatro Accademico di Bagni di Lucca 37 Al Teatro della Rosa di Potremoli si viaggia con Interrail 38 Franco Stone, un Frankenstein pisano al Teatro Verdi di Pisa 39 Al Teatro Era di Pontedera arriva la Medea secondo Lavia 40 Teatro Manzoni di Pistoia: in scena Giulio Cesare impersonato da una donna 41 Alessandro Benvenuti in Chi è di scena al Teatro Il Moderno di Agliana 42 Il Teatro Metastasio di Prato si domanda Chi ha paura di Virginia Woolf? 43 Diario di una casalinga serba al Teatro Magnolfi di Prato 44 A tutta danza sul palco dei Rinnovati di Siena 45 Al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa Raoul Bova e Chiara Francini raccontano la vita di coppia 46 Agenda
La Redazione non è responsabile di modifiche ai programmi e di mancanze o inesattezze 1
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Teatro e traffico
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o spettacolo abbia inizio! Fate attenzione però, se non siete partiti con largo anticipo potreste non essere presenti. Ultimamente le prime pagine dei giornali riportano notizie di ingorghi interminabili nella nostra Firenze e la situazione accenna solo a peggiorare. Su un gruppo di Facebook che conta decine di migliaia di iscritti ogni giorno vi sono foto di gironi danteschi con auto che impiegano oltre ottanta (avete letto bene) minuti per uscire dalla stazione di Santa Maria Novella. Gli improperi verso il sindaco non si contano anche se alcuni tentano timidamente di dire che la colpa è di chi prende l’auto. In ogni caso la situazione è grave e molti sono dell’opinione che anche dopo la fine dei lavori della “futuristica” tramvia tutto resterà tale e quale. Credo che il problema stia nel semplice fatto che le strade di Firenze non erano sufficienti già prima a sostenere il traffico urbano dell’anno 2017 e il fatto di togliere corsie a favore di un altro mezzo di locomozione non migliorerà la viabilità. A molti viene da chiedersi perché non è stato fatto un percorso di metropolitana come in molte città del mondo afflitte dallo stesso problema. Non essendo geologi la risposta resta inespressa anche se alcuni adducono come scusante il fatto che il sottosuolo è ricco di reperti… Infatti a Roma, Milano e Torino quando scavano trovano solo tappi di bottiglia. In ogni caso il futuro ci darà una risposta. Speriamo la dia anche per la destinazione del cratere di viale Belfiore. Alla peggio lo potremo spacciare come attrazione in quanto prodotto da un meteorite…
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Gli spettacoli di fine stagione al Teatro della Pergola
Foto di Andrea Gatopoulos
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l Teatro della Pergola di Firenze, nel mese di maggio, sono in programma gli ultimi 2 spettacoli di stagione. Partiamo il 2 maggio (repliche fino al 7) con Aspettando Godot, di Samuel Beckett, per la regia di Maurizio Scaparro. Lo spettacolo, prodotto dal Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, è interpretato da: Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Enrico Bonavera e Michele Degirolamo. Scaparro affronta con profonda drammaticità e sorprendente ironia il testo beckettiano. Nel mondo attuale lo spazio per la tragedia si è fatto minimo, entra di nascosto, quasi sotto il velo del gioco, usa toni leggeri e punta talvolta anche al riso. Creature deboli e immortali, i due vagabondi Vladimiro ed Estragone (e anche Pozzo e Lucky), sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita. Aspettando Godot, nelle parole di Jean Anouilh «un capolavoro che provocherà disperazione negli uomini in generale e in quelli di teatro in particolare», fu considerato da molti una provocazione, un trucco, prima di essere universalmente accettato come opera d’eccezione. I due vagabondi protagonisti dell’opera, Vladimiro/Didi e Estragone/Gogo, sono diventati l’emblema della condizione dell’uomo del Novecento, essere
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in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita. A proposito dello spettacolo, Scaparro afferma: «Sento il peso, la responsabilità e l’emozione di mettere in scena per la prima volta un testo di Samuel Beckett e in particolare Aspettando Godot. Rileggo questo testo oggi e mi colpisce profondamente per le sue radici collegate alla millenaria e senza confini Cultura Europea, che noi stiamo colpevolmente dimenticando. Quelle creature deboli e immortali come Estragone e Vladimiro (e come Pozzo e Lucky), che vivono in una terra desolata aspettando Godot, che non arriverà mai, vivono in un lontano e vicino (a loro e a noi) ‘900 nel ricordo romantico di una Tour Eiffel che resiste come immagine e nell’aridità di un presente che esclude loro e quelli che vorrebbero cantare, ballare parlare, vivere… Vorrei poter idealmente dedicare questa nostra fatica all’Europa della Cultura, la grande dimenticata dell’Europa che viviamo; ma anche a quelle parole che Beckett sussurra quasi per caso, come teatro, varietà, circo». L’ultimo spettacolo in programma alla Pergola, dal 9 al 14 maggio, è Morte di Danton di Georg Büchner, per la regia di Mario Martone (che cura anche le scene). Lo spettacolo – una produzione Teatro Stabile di Torino – vanta un cast di grandi interpreti, tra cui Giuseppe Battiston e Paolo Pierobon.
Foto di Andrea Gatopoulos
Morte di Danton descrive l’atmosfera degli ultimi giorni del Terrore, la caduta di Georges Jacques Danton nel 1794 e l’antagonismo che lo contrappone a Maximilien Robespierre. Il testo si concentra proprio sulla contrapposizione tra i due protagonisti della Rivoluzione francese, compagni prima e avversari in seguito, entrambi destinati alla ghigliottina a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Danton non crede alla necessità del Terrore e difende una visione del mondo liberale e tollerante, anche se consapevole dei limiti dell’azione rivoluzionaria; Robespierre, invece, incarna la linea giacobina, stoica, intransigente e furiosa. La fatica di Danton, che si contrappone con lucida razionalità al fanatismo del suo rivale, altro non è che la sfiducia nella possibilità di trasformare il mondo, una visione che tuttavia non incrina la volontà di lotta e la coscienza di trovarsi dalla parte giusta della storia. Nelle note di regia leggiamo: «Sotto l’apparenza del dramma storico Morte di Danton nasconde i nervi scoperti della condizione umana, così come sarà rivelata e rappresentata un secolo dopo, nel Novecento, con quella stessa incandescenza, la stessa disillusione, lo stesso urlo soffocato. Per Büchner, come per Leopardi (La Ginestra è di un anno dopo), la Storia non è che una macchina celibe, anche se le ragioni per scatenare la rivoluzione sono sempre tutte vive e presenti. Quello che commuove, in Morte di Danton, è la fragilità: sem-
bra un paradosso, trattandosi di vicende che raccontano i protagonisti di un tempo in cui si è sprigionata una forza di cui ancora oggi sentiamo la spinta. Eppure nessuno di quegli uomini ha potuto sottrarsi, oltre che alla ghigliottina, alla verifica della propria impossibilità di invertire la rotta assegnata (da Dio? dalla Natura? dal nulla?) agli esseri umani, nonché di porre rimedio all’ingiustizia che da sempre regna sovrana». Foto di Mario Spada
Programma 2 – 7 maggio 9 – 14 maggio
ASPETTANDO GODOT MORTE DI DANTO
TEATRO DELLA PERGOLA Via della Pergola 12/32 – Firenze Tel. 055 0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com www.teatrodellapergola.com 5
Foto di Michele Monasta
“La piramide di Luce” e “Don Carlo” all’Opera di Firenze
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ra aprile e maggio sono in programma 2 importanti spettacoli operistici all’Opera di Firenze. Partiamo il 4 aprile (repliche fino al 7) con La piramide di Luce, tratto dall’opera “Il flauto magico” di Wolfgang Amadeus Mozart. Si tratta di uno spettacolo prodotto da Venti Lucenti nel nuovo allestimento in collaborazione con l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Giuseppe La Malfa dirige l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, mentre la regia è affidata a Manu Lalli. Un flauto magico che, se suonato, guida un ragazzo lungo le strade del mondo: bello no? La musica come strumento per viaggiare, conoscere,
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crescere, e donare agli uomini gioia e felicità. Mozart, il genio. Forse era lui il giovane che cercava, fra il buio e la luce di questa fantastica avventura, la strada per l’amore. E così anche Tamino, fra serpenti, mostri, foreste incantate e prove da superare, cerca la sua strada, la sua vita futura, la donna da amare, Pamina. Ma non è finita. Nell’intricata storia ci sono anche una Regina della notte che terrorizza persino il buio e un Signore della luce che non è quello che sembra. Acqua, fuoco, silenzio, lucchetti, personaggi piumati bugiardi e strampalati, porte, vento, uccelli, pesci, risate e carillon. Impossibile non partecipare a un’avventura così stupefacente: basta aprire bene gli occhi e le orecchie per non perdersene nemmeno
un pezzettino. A seguire il 5 maggio (con repliche l’8, l’11 e il 14) troviamo il Don Carlo di Giuseppe Verdi, su libretto di Joseph Méry e Camille du Locle. L’allestimento è a cura dell’ABAO-OLBE di Bilbao, della Fundación Ópera de Oviedo, del Teatro de la Maestranza de Sevilla e del Festival Ópera de Tenerife. La versione qui proposta è quella in quattro atti, in italiano, con sovratitoli in italiano e inglese, la cui prima rappresentazione avvenne il 10 gennaio 1884 al Teatro alla Scala di Milano. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino il Maestro Zubin Mehta, mentre la regia è affidata a Giancarlo del Monaco. «Voglio essere il più vicino pos-
sibile a Verdi e Schiller»: il regista del Monaco presenta in questo modo il suo Don Carlo, un allestimento ricco di costumi d’epoca, terribili inquisitori, crocifissi giganti. Zubin Mehta è alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino per la grand-opéra di Giuseppe Verdi che trae spunto dalla leyenda negra sul regno di Filippo II, “el Rey prudente”. Vogliamo ricordare anche l’appuntamento del 26 maggio con il concerto dell’Ensemble Intercontemporain, un omaggio al suo fondatore Pierre Boulez a un anno dalla scomparsa. Dopo “Tema” di Franco Donatoni e la prima esecuzione italiana di “D’estasi” di Pasquale Corrado, il ricordo del grande direttore e compositore francese è affidato a “Sur Incises”, composto in occasione del 90° compleanno di Paul Sacher: un brano in due movimenti (Moment I e Moment II) con tre pianoforti, tre arpe e tre set di percussioni, in cui le sonorità dei vari strumenti si combinano tra loro secondo quello che lo stesso Boulez ha definito “un delirio organizzato”. OPERA DI FIRENZE Piazzale Vittorio Gui, 1 – Firenze Tel. 055 2779309 www.operadifirenze.it
Programma 4 – 7 aprile 5, 8, 11 e 14 maggio 26 maggio
LA PIRAMIDE DI LUCE DON CARLO ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN
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Al Teatro Niccolini è in scena un’opera di Stravinskij, “Storia del soldato”
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al 4 al 7 aprile al Teatro Niccolini di Firenze è in programma Storia del soldato di Igor’ Fëdorovic Stravinskij, regia e ideazione del progetto di Maddalena Maggi. Lo spettacolo racconta di un soldato che marcia incessantemente e incontra il Diavolo, la perdita della sua identità, la ricchezza, l’illusione dell’amore. Una storia universale, che riguarda tutti i militari e tutti gli uomini provati da un fato avverso, con suoni che appartengono a una memoria primordiale, una partitura d’inequivocabile ispirazione colta e occidentale. Paolo Mieli introduce, contestualizzando storicamente la nascita di un’opera che seppur scritta cento anni fa conserva una morale e dei sentimenti ancora oggi tragicamente attuali. Iaia Forte interpreta il narratore-diavolo, Guido Targetti è il soldato, la direzione musicale è del Maestro Mario Tronco che dirige dal vivo l’Orchestra di Piazza Vittorio. Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, con il sostegno 8
di Banca Intesa Sanpaolo e il patrocinio del Ministero della Difesa, nel centenario della Prima Guerra Mondiale e della creazione della “Histoire du soldat”, l’opera da camera composta da Igor Stravinskij nel 1918 su libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. A seguire la trama. Un soldato torna a casa per una licenza, il diavolo lo blandisce e gli sottrae il violino in cambio di un libro che realizza ogni desiderio. Tre giorni di sogni fatti realtà, solo tre giorni, ma quando il soldato, senza il violino, arriva a casa, trova che sono passati tre anni, la sua donna si è sposata, il suo posto non c’è più. A che serve il denaro senza affetti? Tornato povero, il soldato riprende la strada del profugo, arriva nella terra governata da un re la cui figlia, malata, sposerà chi riuscirà a guarirla. Il soldato ha di nuovo il suo violino, riconquistato al diavolo con vodka e astuzia. La principessa è sedotta e cade fra le sue braccia. Sembra un lieto fine. Ma quando i due giovani si mettono in strada per raggiungere la patria del solda-
to, il diavolo li aspetta all’incrocio del destino per riprendersi violino e anima, e al soldato non resta che seguirlo a capo chino. A proposito dello spettacolo, la regista afferma: «Vorrei rappresentare non soltanto l’opera, ma le condizioni storiche e politiche in cui Stravinsky la compose, alla fine della Grande Guerra, esiliato in una terra non sua, in grandi ambasce economiche a seguito della Rivoluzione d’Ottobre e colpito da lutti dolorosi; muoiono a pochi mesi di distanza la dama che lo aveva allevato e che viveva con lui in Svizzera e suo fratello, sotto le armi sul fronte rumeno, colpito dal tifo». Storia del soldato è in scena dal 4 al 7 aprile al Teatro Niccolini di Firenze
TEATRO NICCOLINI Via Ricasoli, 3 – Firenze www.teatrodellapergola. com/categorie-eventi/stagione-2016-2017-al-niccolini
Foto di Bartolomeo Rossi
Tra danza e circo al Teatro Puccini
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el mese di aprile al Teatro Puccini di Firenze sono in programmi 2 spettacoli di danza e circo. Partiamo l’11 aprile con The man – The passion of the Christ, portato in scena dalla RBR Dance Company, per la regia di Cristiano Fagioli. Lo spettacolo, in co-produzione con la Camerata Musicale Barese, vede la voce narrante di Paolo Valerio e le straordinarie musiche della colonna sonora del film di Mel Gibson, “The Passion of the Christ”. Le coreografie sono affidate a Cristina Ledri e Cristiano Fagioli con la collaborazione dalla compagnia. La passione messa in danza nel duplice significato della Passione di Cristo, esempio d’infinito amore verso i suoi figli, e della passione, continua e tenace, che serve per narrarla sulla scena attraverso la danza e le sue mille suggestioni: ancestrali, culturali, emozionali. Attraversando i momenti salienti della storia più antica del mondo quale esempio di dedizione, redenzione e assoluta speranza. Uno spettacolo che vuole coinvolgere totalmente, non solo con il dolore ma con la partecipazione ad una profonda riflessione su quanto male ha e ancora oggi alberga nelle nostre anime, templi naturali dello Spirito Santo e grande dono di Dio. A seguire il 20 aprile è in programma Extra_vagante di MagdaClan Circo. Sul palco un numeroso cast: gli artisti Alessandro Mai-
da, Giulio Lanfranco, Davide De Bardi, Daniele Sorisi, Giorgia Russo, Elena Bosco; i musicisti Achille Zoni, Giobbe Simon, Giovanni Falvo; i tecnici Flavio Cortese, Andrea Avoledo. Un progetto artistico che è nato dalla volontà di ri_ strutturare la forma “cabaret” per de_strutturare il circo con immagini surreali, tagliente ironia e una struttura più aperta. Il ritrovo è una vecchia soffitta dove, tra stracci e cose vecchie, il MagdaClan anima il suo circo. È così che tra stoffe, tecnica circense e raffinata poesia la soffitta diventa un luogo fatto di personaggi che escono ed entrano, portando il pubblico lontano… così lontano da ritrovarsi per mano con il sé bambino, quello che guardava il mondo con gli occhi incantati.
Programma 11 aprile 20 aprile
THE MAN – THE PASSION OF THE CHRIST EXTRA_VAGANTE
TEATRO PUCCINI Via delle Cascine, 41 – Firenze Tel. 055 362067 info@teatropuccini.it www.teatropuccini.it 9
Enrico Brignano e il suo nuovo show al Teatro Verdi di Firenze
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al 6 al 9 aprile sul palco del Teatro Verdi di Firenze arriva Enrico Brignano con il suo ultimo show, Enricomincio da me. Varcato il traguardo del mezzo secolo, a 50 anni tondi tondi, il comico romano non smette di farsi domande. Soprattutto, si chiede se ciò che è diventato è stato il frutto consapevole delle scelte fatte, un disegno del destino oppure una gran botta di cu...riosa casualità. Proprio per tentare di capire cosa lo ha condotto dov’è ora, Brignano fa un viaggio nel tempo e nello spazio, ritrovando vecchie conoscenze, brani storici della sua comicità, strane figure, forse ombra o forse realtà, bivi che ripercorrerà prendendo una strada diversa da quella già percorsa, per vedere dove lo avrebbe portato… Tra i suoi pezzi forti e nuove situazioni comiche, coadiuvato da acrobati, musiche oniriche, scene quasi magiche, Enrico ricomincia dal principio, ricomincia dal palcoscenico... praticamente Enricomincia, per darsi la chance di guardarsi dentro, sperando che il futuro gli regali emozioni forti mentre cerca di ritrovare e rinnovare se stesso. Essere o apparire? Vero o falso? Ce sei o ce fai? Sono le domande che, dopo trent’anni di palcoscenico, ogni attore si chiede: un amletico dubbio che porta a guardarsi dentro, in profondità, oltre l’epidermide, oltre le lastre… proprio nel cuore, attraverso passato e presente, domandandosi se il futuro regalerà emozioni sempre nuove e più forti di quelle già vissute. Campione indiscusso del teatro italiano, amato dal pubblico che lo premia con la sua folta presenza ad ogni spettacolo, Brignano cura anche la regia di questo spettacolo, presentato da Live Nation. Enricomincio da me è in scena dal 6 al 9 aprile al Teatro Verdi di Firenze TEATRO VERDI Via Ghibellina, 99 – Firenze Tel. 055212320 - info@teatroverdionline.it - www.teatroverdionline.it 10
Antonella Questa e Ciro Masella in “Alpenstock” al Teatro di Rifredi
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’ultimo spettacolo di stagione del Teatro di Rifredi di Firenze, in programma dal 20 al 29 aprile, è Alpenstock, una prima nazionale prodotta da Pupi e Fresedde. Sul palco Antonella Questa (a cui è affidata anche la traduzione), Ciro Masella e un altro attore, diretti da Angelo Savelli. Il testo è del francese Rémi De Vos, uno dei più interessanti autori della nuova drammaturgia europea, ma ancora sconosciuto in Italia. Affondando le mani nella contemporaneità e nell’attualità, ha scritto testi scottanti sul declino dell’Occidente, sui problemi del lavoro, dei disoccupati e dei licenziati, sulla violenza omofobica e la separazione delle coppie. Ma questi temi sociali e politici sono da lui passati al setaccio dell’umorismo, del comico e dell’assurdo secondo la migliore
tradizione del vaudeville francese. Rémi De Vos si concede ogni libertà, trasgredisce, sbriciola i tabù del politicamente corretto, rivela l’assurdità delle ideologie dominanti. Alpenstock è uno spettacolo al tempo stesso scioccante ed esilarante su di un tema di bruciante attualità: la psicosi dell’invasione degli stranieri. La “vecchia Europa” è rappresentata da una tranquilla coppia di una qualche amena località alpina che sente crescere, nel rassicurante tran tran della loro vita quotidiana, il virus dell’insoddisfazione e dell’incertezza del futuro. Niente di più naturale che rifugiarsi nell’esaltazione della propria identità culturale e sentimentale. Ma l’irruzione, ineluttabile e inarrestabile, di Yosip, lo straniero, travolgerà il ménage familiare spingendolo verso esiti paradossali. A proposito dello spettacolo, An-
tonella Questa spiega: «Un testo dove i protagonisti, Greta e Fritz, si scontrano/incontrano con il migrante Yosip e i suoi innumerevoli cugini. Paura del diverso, salvaguardia delle tradizioni, divieti di incontro eppure mescolarsi è vitale ed inevitabile. Testo quanto mai attuale, ironia tagliente e situazioni surreali al limite del grottesco, questi gli ingredienti che mi hanno conquistata…». Alpenstock è in scena dal 20 al 23 e dal 26 al 29 aprile al Teatro di Rifredi di Firenze TEATRO DI RIFREDI Via Vittorio Emanuele II, 303 Firenze Tel. 055 4220361 staff@toscanateatro.it www.teatrodirifredi.it 11
Al Teatro di Cestello si rivive la vecchia Firenze dal 1865 al 1915
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al 30 marzo al 9 aprile al Teatro di Cestello di Firenze è in programma Firenze 1865-1915 di Loretta Bellesi Luzi, per la regia di Marcello Ancillotti. Sul palco la Compagnia stabile Teatro di Cestello. Nello spettacolo, ambientato in una Firenze prima Capitale poi città lanciata in una dimensione nazionale, troviamo personaggi mitici quali Beppa la Fioraia e il Lachera che dialogano con i letterati delle Giubbe Rosse e del caffè Michelangelo. Lontana dal torpore di capitale di un granducato invecchiato, la città si apre a una nuova dimensione, dove le distruzioni del centro medioevale e delle sue mura portano alla nascita di una nuova coscienza. Loretta Bellesi, in una narrazione ricca di situazioni, di scontri e incontri tra il popolino, tra i nuovi venuti dal Nord e la nuova cultura cittadina, ci riporta all’affascinante Firenze che amiamo, quella che ancora una volta lancerà nel mondo le sue idee, diffonderà la sua arte, fino all’esplosione del Futurismo e all’avvento della prima guerra mondiale. A seguire, dal 19 al 21 aprile, è in scena Processo a Pinocchio, una psico-commedia noir a carattere musicale di Andrea Palotto, con Cristian Ruiz, Luca Giacomelli Ferrarini, Valentina Arena, Brian Boccuini, Debora Boccuini, Elena Nieri e Federico Zylka al pianoforte. Lo spettacolo, prodotto da FreezerDance Studio, è stato premiato agli Oscar italiani del Musical per le Migliori Musiche Originali. Chi ha ucciso con un colpo di martello il povero Salvatore Grillo di professione psicoterapeuta? Pino, ac12
canto al corpo della vittima con in mano l’arma del delitto sembrerebbe la risposta più ovvia. Ma il presunto colpevole, che non tiene a freno le sue bugie, ha una moglie che non tiene a freno la sua lingua, “una” amante che non tiene a freno le sue voglie, “un” amante che non tiene a freno i suoi vizi e una mamma invadente che non tiene a freno la sua pazienza! Tutti presenti al momento del delitto, tutti convinti della sua colpevolezza. Tutti e nessuno! E allora non resta che ripercorrere eventi e situazioni, attraverso un percorso psicanalitico di gruppo condotto dalla vittima stessa, unica depositaria di una verità che non può rivelare per “segreto professionale”. Sarà lui a guidare il protagonista dentro e fuori dal tunnel della realtà per cercare, fra le sue psicosi, un movente che potrebbe dare un senso ai fatti e condurre la compagine verso un sempre rassicurante lieto fine! Perché in fondo ogni favola inizia con un “C’era una volta” e finisce con un “E vissero tutti felici e contenti”…O no? Programma 30 marzo – 9 aprile 19 – 21 aprile
FIRENZE 1865-1915 PROCESSO A PINOCCHIO
TEATRO DI CESTELLO Piazza di Cestello, 4 – Firenze Tel. 055 294609 info@teatrocestello.it www.teatrocestello.it
“Agnese odiosa Agnese”, uno spettacolo sulla Resistenza al Teatro delle Spiagge
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l 25 aprile, nel Giorno della Liberazione, è in programma Agnese odiosa Agnese di Davide Tolu, al Teatro delle Spiagge di Firenze. Si tratta di un pluripremiato spettacolo portato in scena dalla Compagnia Officine Papage, per la regia di Marco Pasquinucci. Sul palco Stefania Maschio, Marco Pasquinucci e Matteo Manetti. Un testo che parla della Resistenza senza retorica, ma con rispetto per quegli ideali che salvarono l’Italia. Un incontro struggente di due universi distanti, per generazione e provenienza, ma capaci di comprendersi perché comunque in ascolto l’uno dell’altro. La vita di Agnese, un’anziana partigiana che da molti anni vive sola e isolata nella sua casa sulla collina, è sconvolta dall’arrivo di un giovane confuso e passionale proveniente dalla città. I due caratteri forti si scontrano ma anche si attraggono nonostante la forte differenza d’età, in modalità impreviste e poetiche. Da che cosa sta fuggendo, Matteo? Forse aiutare il ragazzo rappresenta l’ultima “missione” di Agnese. Forse Agnese è l’unica compagna possibile per Matteo. Il delicato equilibrio è reso ancor più complesso dall’irruzio-
ne di uno strano personaggio, nota di esilarante follia metafora della volgarità dei nostri tempi. Agnese odiosa Agnese è incontro generazionale, celebrazione della memoria ma anche riflessione su una società che ha perduto i suoi ideali. L’allestimento scenico è concentrato su pochi oggetti simbolici: le lenzuola bianche che Agnese appende e ritira ad ogni cambio scena, qualche vecchia pentola e vecchi attrezzi agricoli, rigorosamente autentici. Lo spettatore è dunque accompagnato in una visione scontornata in cui i personaggi emergono dal fondale indistinto come in sogno. La figura della partigiana si ispira alla protagonista del romanzo “L’Agnese va a morire” di Renata Viganò: a lei quale simbolo che, nel suo tempo, seppe prendere decisioni importanti, si pongono le domande più pressanti dell’oggi. Agnese odiosa Agnese è in scena il 25 aprile al Teatro delle Spiagge di Firenze TEATRO DELLE SPIAGGE Via del Pesciolino, Firenze Tel: 055310230 info@teatridimbarco.it www.teatridimbarco.it 13
I ragazzi del Sipario, la fiera delle abilità
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na sala stracolma ha accolto i ragazzi del Sipario all’esordio nella loro “Serata divertente e solidale” allo Spazio Alfieri di Firenze. La solidarietà non è messa in dubbio e il numeroso pubblico ha sicuramente testimoniato di apprezzare l’encomiabile lavoro di educatori e volontari dell’Associazione. Chiunque ha dei figli sa quanto sia importante poterli vederli sereni e impegnati in attività che valorizzino le loro capacità. Lo spettacolo è stato veramente bello e coinvolgente con la coreografia di sei cornici in cartone realizzate con maestria dagli studenti del Liceo 14
Artistico Alberti che collabora spesso e volentieri con i ragazzi. Grande sostegno all’iniziativa anche dalla fondazione Unicoop Il Cuore si scioglie che non manca mai nell’elargire aiuti concreti all’Associazione Sipario. La sinossi della rappresentazione racconta di una ragazza si ritrova da sola in una delle sale del castello di Dracula. Il luogo è lugubre, spettrale e la ragazza urla, chiede aiuto agli ospiti ed ecco che arriva in suo soccorso, niente po’ po’ di meno che … il “Lupo Mannaro”! Tutto si agita anche i quadri degli “antenati di famiglia” riprendono vita e, dentro alle loro corni-
ci, iniziano a ballare una delle tante coreografie che completano lo spettacolo. Una sorta di “Kermesse da brivido allegro”, dove entrano ed escono dalla scena tutta una serie di personaggi del mondo dellumorismo nero” come lo Zio Fester e Mortisia, o della “Belle Epoque” come l’Uomo in Frac che ci incanta con una delle sue canzoni. Sono situazioni che fanno venire i “brividi con allegria”, basta pensare “dulcis in fundo” a “Dracula”, romantico e irrequieto padrone di casa, che si “abbuffa” di sangue a tal punto da avere poi seri problemi di digestione! Un dramma divertente che si conclude con tutti i ragazzi sul palco a ricevere scrosci di applausi. A seguire la sempre eccellente Compagnia delle Seggiole, capitanata da Fabio Baronti, che in queste occasioni non manca mai di fornire il suo prezioso contributo. Finché il teatro e persone dedite a donare il proprio tempo a chi ne ha più bisogno continueranno ad esistere il nostro futuro sarà sicuramente più sereno. Alla prossima...
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Leonardo Manetti, un artista tra terra e Poesia di Emanuele Martinuzzi
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eonardo Manetti è un produttore agricolo nel cuore del Chianti Classico, proviene da un’antica famiglia di viticoltori e olivicoltori, ma è anche un attore e non ultimo un poeta, verace, intenso e profondo come la terra e i sapori in cui nato e tuttora vive e crea. Sguardo schietto, che sembra vagare tra pensieri sia pragmatici che sottili, sempre alla ricerca di un qualcosa, di nuovo o di indefinito forse. Umile nei modi, quanto generoso nella conversazione. Genuina la volontà e la passione che mette nelle sue attività. Ricchi frutti dona a chi ricerca profumi, sapori e aromi unici, e anche a chi ricerca parole di bellezza. Un curriculum poetico e letterario di tutto rispetto, di cui è restio a parlare, come dei suoi numerosi riconoscimenti in tutta Italia. Adesso cercheremo di sapere qualcosa in più, estrapolandolo dall’umile riservo di questo artista, terreno e astratto, di questo poeta che ama la terra e la poesia, due territori immensi che lo abitano.
Leonardo,amoreperlaterraeperlapoesia,dueterritoriimmensi,due mondinell’universodellatuapersonalità,sempliceepoliedricaallostessotempo.Comeliconsideri? La poesia e la terra sono in simbiosi e lo dimostra il fatto che da sempre il mondo della campagna ha rivestito un ruolo molto importante nella poesia e nella letteratura. I valori del mondo contadino, da cui molti di noi discendiamo, come la purezza e l’autenticità, sono gli stessi valori che ritroviamo nelle poesie quando sono scritte con sincerità. Ecco perché questi due mondi si incontrano in un unico mondo, la terra ispira poesia e la poesia fa vedere la terra con occhi diversi e meravigliati. Mihaifattovenireinmentechelatuaultimaraccolta,editadaHeliconedizionieintitolata“Poesieincucina” metteinsiemenoncasualmentericetteepoesie,saporieprofumidiparole.Cenepuoiparlare? In questo libro si legano la cultura alimentare e quella poetica e si fondono insieme per comunicarci emozioni, gusti e profumi tramite le parole e realmente con le ricette che possono regalarci degli splendidi piatti da gustare. Il libro nasce dalla mia convinzione che fare poesia non è solo scrivere in versi ma è un modo di vedere la vita con occhi diversi. Insomma essere autori di poesia è un modo di vivere, che nel cibo, con la sua arte preziosa, si rispecchia molto. Comemaiproprioquestasceltaperiltuoultimolavoropoeticodifarloassiemeatuamammaededicarglielo? Nelle mie poesie c’è sempre un forte legame agli affetti e questo libro è stata un’occasione per ringraziare ed omaggiare la mia mamma per tutto quello che ha sempre fatto per me in silenzio. Ma scrivere questo libro è stato anche un modo per tramandare delle ricette di famiglia, anche se modernizzate, con la speranza che cucinandole e assaporandole non si perdano e possono regalare a tante persone dei momenti gioiosi in luoghi conviviali come lo è una tavola. Qualisonoglialtrilibrichehaipubblicato?Esaremmocuriosidiconoscerequalchericonoscimentodicuivai ieroochetiricordaqualcosadibello. Il primo libro pubblicato nel 2013 è stato “sChianti”, dove ho ripercorso, attraverso le poesie il viaggio di due tappe dolorose della mia vita, un incidente e un amore finito, nella cornice dei paesaggi della mia terra. Il secondo libro, pubblicato nel 2014, è stato “Gli occhi interiori” ed è una raccolta di poesie sull’amore, il sociale, gli affetti e i tormenti tipici degli animi sensibili. Il riconoscimento più bello è quando vedi il tuo libro stampato, in quel momento si hanno le emozioni più forti, più di qualsiasi premio o complimento. Lascritturacos’èperte?Chesaporioricordiviassoci? La scrittura per me è un modo per sfogarmi, per fare uscire i tormenti e le inquietudini, insomma scrivendo libero il mio mondo interiore dal caos. Ma la scrittura per me è anche un modo per buttare via la maschera di tutti i giorni, per dire le mie fragilità e quali sono i miei desideri, un modo per dimostrare il mio affetto e amore. Ma è anche un modo per esplorare le meraviglie che ci circondano. La scrittura mi fa tornare bambino con i tanti sogni tipici di quel periodo anche se con le debolezze e le fragilità. Il gusto dolce ma anche quello amore direi che sono i sapori giusto da associare alla scrittura, per me la poesia è bellezza ma anche tormento. 16
Foto di Angelo Celsi
Qualerapportohaiconlacittànellaqualevivi,GreveinChianti?Conilviaggiareeleradici? Direi che con il mio paese ho un rapporto di odio e amore. Spesso non vedo l’ora di scappare, nei paesi non c’è molto da fare mancano i divertimenti, ma quando sono via ho la nostalgia del mio paese, la campagna con i suoi profumi. Credo che sia necessario viaggiare perché i viaggi aprono la mente, ci arricchiscono, e ci aiutano a conoscerci meglio. A proposito ricordo una citazione di A. Lamartine che scrivo spesso e mi piace dirla perché racchiude bene quello che penso: “Non c’è di uomo più completo di quello che ha molto viaggiato, che ha cambiato venti volte la forma del suo pensiero e della sua vita”. Cosapensidellacollaborazioneedellacondivisionetraartistiepoeti,essendoancheunapersonachenondisdegnalasolitudinequandocrea? Amo la solitudine ma ho anche bisogno di momenti di condivisione con gli altri. Sono convinto che la massima espressione dell’Amore e della Felicità sia la condivisione, questa frase definisce bene il senso e lo spirito che ho a riguardo. Un senso di comunità sia artistica che sociale, è molto importante perché aiuta a crescere e a creare qualcosa di speciale. Parlandodellatuapoesiaricordiuntuoversoamemoria?Eperchéproprioquestoverso? Non sono mai stato bravo a scuola a ricordarmi le cose a memoria e non lo sono neppure con le mie poesie. Ma c’è un verso che mi ricordo perché rappresenta bene me, le mie radici e il mio modo di fare poesia ed è questo: “Un paesaggio nato dal sudore si alterna a fitti boschi, taciturne braccia di sacrifici offrono colori e detti” In questo verso c’è il mio passato, ma anche il mio presente e futuro. Haiprimaconosciutolaterraolapoesia?Untuoprimoricordodiquesteduecose. Terra e Poesia per me sono la stessa cosa, come ho già detto, sono un unico mondo. Io li ho conosciuti nello stesso momento. Una pianta che germoglia, fiorisce e poi fruttifica per me è una poesia, non è un linguaggio di parole scritte ma è una poesia visiva naturale. Qualisonoituoiprogettifuturi? Oltre ai miei progetti personali, soprattutto riguardo alle pubblicazioni dei libri perché ci sono molte poesie che attendono di essere pubblicate, direi che i progetti più belli riguardano quelli insieme ad altri amici. Vorrei riuscire insieme a loro a riportare l’attenzione sulla poesia, una forma d’arte bellissima ma spesso un po’ dimenticata, e poi vorrei dare un piccolo contributo alla sensibilizzazione e alla cultura in genere. Leonardo Manetti ama la terra e la poesia, due territori immensi che lo abitano. 17
“I vicini”, uno spettacolo sulle nostre paure al Teatro Cantiere Florida
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l 30 marzo al Teatro Cantiere Florida di Firenze è in programma I vicini, scritto, diretto e interpretato da Fausto Paravidino, una produzione Teatro Stabile di Bolzano. Sul palco, oltre a Paravidino, Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli e Sara Putignano. È uno spettacolo sulle nostre paure reali che spesso sono le nostre paure immaginarie: in un’atmosfera rarefatta e sospesa, due giovani coppie si incontrano e si scontrano tra le mura domestiche. «I vicini – dichiara Fausto Paravidino – è uno spettacolo sulle nostre paure. Sulle nostre paure immaginarie, sulle nostre paure reali. Sulle nostre paure reali che spesso sono le nostre paure immaginarie. In un’atmosfera rarefatta e sospesa, due giovani coppie si incontrano e si scontrano tra le mura domestiche. Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo. Cercando di non farsi sentire va a guardare dallo spioncino. I rumori cessano. Ritorna al suo posto. Quando Greta torna a casa glielo dice, mentre lei non c’era lui ha visto i vicini. Com’erano? Lui non sa dire, vedere non è capire, però ne ha paura. Perché? E chi lo sa, se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo. Lui ha paura dei vicini. Perché? Non lo sa. E Greta? Greta no. Greta non ha nessuna paura dei vicini. Anzi, non vede l’ora di farne la conoscenza, lei ha paura della vecchia. Che vecchia? La vecchia che vede di notte. La vicina. La vicina che c’era prima che arrivassero i nuovi vicini. La vicina che c’era prima di morire. È un sogno? No. È un fantasma?». «I vicini – prosegue Paravidino – è una pièce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché è immaginato. Un po’ come certi fantasmi, un po’ come certo teatro».
I vicini è in scena il 30 marzo al Teatro Cantiere Florida di Firenze TEATRO CANTIERE FLORIDA Via Pisana 111/r – Firenze Tel. 055 71 35 357 www.teatroflorida.it cantiere.florida@elsinor.net 18
Al Teatro Lumière arriva “Un ispettore in casa Birling”
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amere da letto e Un ispettore in casa Birling sono gli ultimi due spettacoli di stagione in programma al Teatro Lumière di Firenze. Partiamo con Camere da letto, in scena dal 21 al 23 aprile, interpretato dalla compagnia ArsAnte Ragazzi. Le camere da letto sono protagoniste sotto ogni cielo e in ogni luogo: “…da una camera da letto si possono capire tante cose…”. La problematica del matrimonio tra i giovani d’oggi, qui è sciorinata in abbondanza, ma senza alcuna petulante disquisizione sull’argomento, perché si possono dire le cose serie sorridendo. È la denuncia caustica del declino del sesso in 4 coppie su 4. Gli attempati coniugi Delia ed Ernest festeggiano ogni anno l’anniversario di matrimonio recandosi al solito ristorante che li fa mangiar male e li rapina sul conto; Nick, costretto a letto da un “colpo della strega” e quella “strega” della sua consorte Jan se ne va a una festa con sentimento e fantasia; Malcom e Susan che decidono di inaugurare il loro nido d’amore con una festa, nel corso della quale il loro minuscolo letto viene sommerso dai cappotti degli ospiti. La quarta coppia formata da Trevor e Susannah, si inserisce ad incastro e scompiglia l’insidiosa tranquillità delle altre tre con visite e trilli telefonici notturni. A seguire, il 19 e 20 maggio, è in programma Un ispettore in casa Birling, un classico della scena inglese del ‘900, portato in scena dalla compagnia ArsAnte. L’opera narra di una famiglia inglese (i Birling per l’appunto) sconvolta, durante la festa di fidanzamento della figlia, dalla notizia del suicidio di una ragazza. In questo scenario pervaso da una nube di perbenismo ed ipocrisia, quest’ultima viene spazzata via da un’ideale e turbolenta folata di vento che si materializza nella venuta di un misterioso e tenebroso ispettore. Le coscienze dei membri della famiglia non saranno più le stesse, scosse passo dopo passo dal massacrante interrogatorio che la misteriosa figura fa ad ognuno. A fine spettacolo lo spettatore rimane interdetto, ancora in preda all’estremo interrogativo che lo divide: Chi è l’ispettore? Un impostore? Una proiezione mentale creata dai protagonisti? Beh, qualunque sia la risposta, essa non conta, poiché non intacca l’obiettivo ultimo insito nell’opera: smuovere la coscienza umana, agitarla riscoprendovi ciò che noi cerchiamo di seppellire in essa. Dunque, l’insegnamento può essere riassunto in un monito: tutto ciò che l’uomo compie si ripercuote, nel bene e nel male, su di esso. BIRLING TEATRO LUMIÈRE Via di Ripoli 231 – Firenze Tel. 055 6821321 info@teatrolumiere.it - www.teatrolumiere.it 19
Lorenzo Baglioni interpreta “I racconti del Bar Sport” al Teatro Comunale Giotto di Vicchio
Foto di Gianluca Zati
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l 31 marzo al Teatro Comunale Giotto di Vicchio (FI) è in programma I racconti del Bar Sport di Stefano Benni, per la regia di Angelo Savelli. Lo spettacolo è composto da vari racconti, vari ritratti o “spaccati sociologici”, provenienti da tre distinti libri di Benni: “Bar sport” del 1976, “Bar sport 2000” del 1997 e “Pane e tempesta” del 2009. Questi racconti rappresentano un classico della narrativa umoristica italiana che ha attraversato generazioni di lettori. Con la sua particolare comicità, Benni vi descrive in modo surreale la realtà dei bar italiani, soprattutto quelli di provincia, giocando con gli stereotipi e deformando ed estremizzando situazioni reali ancora oggi curiosamente attuali. Questo piccolo universo, con le sue insegne al neon, i suoi banconi, le sue mitiche paste iperglicemiche che portano il nome di Luisona, le sue malinconie felliniane, è dunque popolato da una fauna di indimenticabili personaggi pittoreschi: il nonno da bar, il tecnico da bar, il garzone rocchettaro, il teledipendente, il drogato da telefonino, le acide vec20
chiette ipocondriache, l’incazzato da bar... Unico interpreta Lorenzo Baglioni, il simpatico e talentuoso artista fiorentino che si è ultimamente imposto a una vasta platea di spettatori e fans per la sua straordinaria capacità di muoversi a 360 gradi nel mondo dello spettacolo: teatro, musica, televisione, video, web... Una poliedricità che nello spettacolo si traduce in un serrato ping pong tra l’interpretazione divertita e divertente dei grotteschi testi di Benni e le altrettanto deliranti canzoni del nostro giovane showman. I racconti del Bar Sport è in scena il 31 marzo al Teatro Comunale Giotto di Vicchio (FI) TEATRO COMUNALE GIOTTO Piazzetta dei Buoni, 1 – Vicchio Tel. 055 844460 ufficio.cultura@comune.vicchio.fi.it www.teatrogiotto.it
Amici della Musica: ecco gli appuntamenti primaverili 20 marzo, ore 21 – Teatro della Pergola CorodellaRadioSvedese Peter Dijkstra, direttore J. BRAHMS: Fest und Gedenksprüche op. 109. I. LIDHOLM: De Profundis. F. MENDELSSOHN: Tre Salmi op. 78: n. 2 Richte mich Gott (Salmo 43); Denn er hat seinen Engeln MWV B 53; Tre Salmi op. 78: n.1 Warum toben die Heiden (Salmo 2). J. BRAHMS: Due Mottetti op. 29. S.D. SANDSTRÖM: En ny himmel och en ny jord. J. BRAHMS: Due Mottetti op. 74: Warum ist das Licht op. 74 n.1.
La primavera dell’Ort Ecco gli appuntamenti invernali della XXXVI stagione concertistica dell’OrchestradellaToscana, che si terranno al Teatro Verdi di Firenze alle ore 21: 4 aprile AlejoPérez, direttore FedericoColli, pianoforte LIGETI Concert Romanesc BEETHOVEN Concerto n.3 per pianoforte e orchestra op.37 BEETHOVEN Sinfonia n.3 op.55 “Eroica”
25 marzo, ore 16 – Teatro della Pergola YujaWang, pianoforte
11 aprile AlexanderLonquich, direttore e pianoforte MOZART Concerto n.22 per pianoforte e orchestra K.482 BRUCKNER Sinfonia n.1 WAB 101
26 marzo, ore 21 – Teatro della Pergola (Saloncino) MarioBrunello, violoncello Sonate, partite e suites I J.S. BACH: Sonata n. 1 in sol minore per violino solo BWV 1001 (trascr. per violoncello); Partita per violino solo n.2 in re minore BWV 1004 (trascr. per violoncello); Suite n. 1 per violoncello solo in sol maggiore BWV 1007; Suite n. 4 per violoncello solo in mi bemolle maggiore BWV 1010.
20 aprile ThomasDausgaard, direttore CristinaZavalloni, mezzosoprano ORT in collaborazione con il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e l’Istituto “R. Franci” di Siena SIBELIUS Sinfonia n.7 op.105 “In un tempo” BERIO Folk Songs BRAHMS Sinfonia n.3 op.90
27 marzo, ore 21 – Teatro della Pergola (Saloncino) MarioBrunello, violoncello Sonate, partite e suites II J.S. BACH: Sonata n. 3 per violino solo in do maggiore BWV 1005 (trascr. per violoncello); Partita n. 3 per violino solo in mi maggiore BWV 1006 (trascr. per violoncello); Suite n. 3 per violoncello solo in do maggiore BWV 1009; Suite n. 6 per violoncello solo in re maggiore BWV 1012.
4 maggio GarryWalker, direttore IBERT Hommage a Mozart MOZART Sinfonia n.41 K.551 “Jupiter” SCHUBERT Sinfonia n.3 D.200
1 aprile, ore 16 – Teatro della Pergola Pietro De Maria, pianoforte J. S. BACH: Variazioni Goldberg BWV 988. 2 aprile, ore 21 – Teatro della Pergola (Saloncino) Jonathan Biss, pianoforte MarkPadmore, tenore Late Style (II) F. SCHUBERT: Sonata per pianoforte in la maggiore D 959; Schwanengesang D 957.
11 maggio DanieleRustioni, direttore MaurizioBaglini, pianoforte MOZART Don Giovanni, ouverture CHOPIN Variazioni per pianoforte e orchestra op.2 sul tema “Là ci darem la mano” dal Don Giovanni di Mozart ROSSINI La scala di seta, ouverture STRAVINSKIJ Pulcinella, suite da concerto
3 aprile, ore 21 – Teatro della Pergola LeifOveAndsnes, pianoforte Marc-AndréHamelin, pianoforte W. A. MOZART: Larghetto e Allegro in mi bemolle (completato da Paul Badura-Skoda); I. STRAVINSKIJ: Concerto per due pianoforti; C. DEBUSSY: En blanc et noir. I. STRAVINSKIJ: La Sagra della Primavera (trascr. per pianoforte a quattro mani). 9 aprile, ore 21 – Teatro della Pergola AngelaHewitt, pianoforte J. S. BACH: Partita n. 1 in si bemolle maggiore BWV 825; Partita n.2 in do minore BWV 826; Sonata in re minore BWV 964 (elab. della Sonata per violino solo BWV 1003); Partita n. 4 in re maggiore BWV 828. 10 aprile, ore 21 – Teatro della Pergola GrigorySokolov, pianoforte AMICI DELLA MUSICA FIRENZE Via Pier Capponi, 41 – Firenze Tel. 055 609012 info@amicimusica.fi.it www.amicimusica.fi.it
FONDAZIONEORCHESTRAREGIONALETOSCANA Via Verdi, 5 – Firenze Tel. 055 2342722 info@orchestradellatoscana.it www.orchestradellatoscana.it
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Foto di Federico Riva
Alessio Boni e Marcello Prayer sono “I duellanti” al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo
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l 30 marzo al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo (FI) è in programma I duellanti di Joseph Conrad con Marcello Prayer, Alessio Boni (che firma anche la regia assieme a Roberto Aldorasi) e Francesco Meoni, una produzione Goldenart. Boni e Prayer curano anche la drammaturgia con lo stesso Aldorasi e Francesco Niccolini. È la prima volta in assoluto che il racconto pubblicato da Conrad nel 1908 viene adattato per il teatro. È stato il cinema a portarlo alla ribalta nel 1977, con quel piccolo capolavoro che è il film di Ridley Scott con Keith Carradine e Harvey Keitel. Il testo narra di una misteriosa vicenda che lega due ufficiali dell’esercito napoleonico, Armand D’Hubert e Gabriel Florian Feraud. Sono proprio loro due che, nel bosco, e lungo vent’anni, non smettono mai di duellare. E sono sempre loro due 22
che a cavallo o su un prato, s’infilzano con sciabole e fioretti. Hanno iniziato quando erano tenenti, dopo un banale battibecco, e non hanno più smesso. D’Hubert, ben visto dai suoi superiori, elegante uomo del nord, e Feraud, il guascone che odia i damerini ruffiani e cicisbei, come il suo avversario: il primo sempre più disincantato dalle imprese e dalle disfatte napoleoniche, il secondo fedele oltre ogni ragionevole dubbio all’imperatore, nella buona e nella cattiva sorte. Di duello in duello, D’Hubert e Feraud partecipano alla conquista dell’Europa e all’ascesa di Napoleone, poi vivono sulla loro pelle la disfatta di Russia, senza mai smettere di trovare occasioni per duelli che, di volta in volta, si fanno sempre più epici per tutta l’Armata, soprattutto perché nessuno conosce i motivi profondi della contesa. Questo è il tempo del racconto e del duello: venti anni, oppure poco più di un’ora. Fino alla
sorprendente scoperta finale. A proposito dello spettacolo, Niccolini afferma: «Questa storia è un “Fight Club” ante litteram: uno scontro violento e inevitabile, desiderato, dove – in realtà – il tuo vero avversario non esiste. Anzi, molto peggio: sei tu. Come se, nel momento di iniziare il duello, quando sei spalla a spalla, e fai i tuoi passi per allontanarti, nel voltarti verso il tuo Feraud, vedessi te stesso. E di quel duello ne hai più bisogno dell’aria che respiri. Senza, sei morto». I duellanti è in scena il 30 marzo al Teatro Giotto di Borgo San Lorenzo (FI) TEATRO GIOTTO Corso Matteotti, 151 – Borgo San Lorenzo (FI) Tel. 055 8459658 www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it teatroidea@alice.it
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Patry Jikia Photography La mia VITA come un negativo da sviluppare in camera oscura...per immortalare l’attimo delle mie emozioni... p.jikia15@gmail.com
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“Casa de Tábua”, un incontro inaspettato tra suono e gesto al Teatro del Popolo
L’8 aprile al Teatro del Popolo di Castelfiorentino (FI) va in scena Casa de Tábua, di e con Irene Michailidis e André Casaca, una produzione Teatro C’art Comic Education. Lo spettacolo è un incontro inaspettato tra suono e gesto che rivela il lato comico dell’uomo nel quotidiano. È un luogo immaginario ma per noi così reale, che se un giorno riprendessimo quel viaggio lo vorremo portare appresso proprio come le nostre case. Chi avrebbe mai detto che quella casa potesse andare così lontano. In una giornata iniziata come quella di ieri, non ci si poteva aspettare tanto. La cosa certa è che un’incontro importante arriva dopo un lungo viaggio e così è stato. Due Mondi. Lui con la sua casa viaggiante, lei con la sua casa sonora. Lui con il suo silenzio impacciato e morbido, lei con le sue abitudini precise e ritmiche. Il loro incontro davanti allo sguardo del pubblico li rende ancora più assurdi, più fragili a tal punto che i martelli ballano per loro. Vedersi dalla terrazza ma non riuscire a trovarsi davanti alla porta, pulire casa, sognare, far colazione, darsi appuntamento sotto un lampione sopra una sedia e salutarsi. Il processo di ricerca in Casa de Tábua si è strutturato tenendo il corpo al centro del processo creativo. Il corpo-suono, il corpo-silenzio, il corpo-musica. Un lavoro essenzialmente fisico che ha portato alla necessità di affrontare l’atto teatrale come una partitura musicale. La relazione tra il suono e il gesto è apparsa da subito parte fondamentale del lavoro. Il Teatro C’art Comic Education ha una tradizione quindicinale sul teatro fisico e la comicità non verbale. La sua concezione artistica e pedagogica ha consentito in questi anni la nascita e lo sviluppo di percorsi di ricerca e formazione artistica radicate nella de-costruzione della gestualità ordinaria e prevedibile e nella
affermazione di un’identità gestuale lontana dalla rappresentazione. Infatti la compagnia trova nell’identificazione il fulcro del suo lavoro comico-corporeo.
Casa de Tábua è in scena l’8 aprile al Teatro del Popolo di Castelfiorentino (FI) TEATRO DEL POPOLO Piazza Antonio Gramsci, 80 - Castelfiorentino (FI) Tel. 0571 633482 info@teatrocastelfiorentino.it www.teatrocastelfiorentino.it 29
Michele Santeramo racconta “Il nullafacente” al Teatro Studio Mila Pieralli
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’ultimo spettacolo di stagione in programma al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci (FI) è Il nullafacente di Michele Santeramo, per la regia di Roberto Bacci, in scena dal 30 marzo al 2 aprile. Sul palco: Michele Cipriani, Silvia Pasello, Francesco Puleo e Tazio Torrini. In un tempo che richiede presenza, prestanza, efficienza, ritmo, lavoro, programmazione, Michele Santeramo racconta dunque uno che non fa niente. Con metodo, applicazione, pazienza, determinazione. Il nuovo lavoro, prodotto dalla Fondazione Teatro della Toscana, si concentra su quella felicità che cerchiamo altrove, e questo altrove non esiste fino a quando non lo guardiamo. E se esiste, quando lo guardiamo, esiste solo nei nostri occhi, nella nostra percezione. Cosa, ogni giorno, non dobbiamo fare, per stare bene? «Il nullafacente ha una Moglie malata, per fortuna di un male incurabile – spiega Santeramo – Per fortuna, già, perché essendo incurabile, non bisogna nemmeno far nulla per provare a guarirlo. Sarebbero felici, nonostante tutto, se solo li lasciassero in pace. Ma purtroppo, intorno a loro due, c’è il mondo che si muove, con la sua morale, la sua etica, le sue regole. Intorno a loro il Fratello, il Medico, il 30
Proprietario, sono a diverso titolo rappresentanti di quel mondo dal quale il nullafacente vorrebbe star fuori, dal quale in realtà sta fuori. E piano, lentamente, con i mezzi di cui dispongono, poveri, i tre riescono a far cambiare le cose. In meglio o in peggio non si sa: questo dipende da come si guarda il mondo. C’è una sola partita che val la pena giocare: quella con la morte. [...] Questo testo è il tentativo di mettere in scena un pezzo della vita di questi personaggi, ciascuno con la sua ossessione, il suo punto di vista, il suo comportamento. Scriverlo è stato ed è ancora, per me, il continuo e quotidiano riflettere su cosa sia giusto fare per stare bene. Ma il nullafacente, un giorno, ha voluto correggermi e mi ha detto: caro mio – siamo ormai in confidenza –, tu sbagli domanda; quella giusta sarebbe: cosa, ogni giorno, non devo fare, per stare bene?» Il nullafacente è in scena dal 30 marzo al 2 aprile al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci (FI) TEATRO STUDIO MILA PIERALLI Via G. Donizetti 58 - Scandicci (FI) www.teatrostudioscandicci.it
“Frankostein”, la creatura di Ceccherini e Paci al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio
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l Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio (FI), il 31 marzo e 1° aprile, è in programma Frankostein, di e con Massimo Ceccherini, Alessandro Paci e Andrea Bruno Savelli (che firma anche la regia). Lo spettacolo, prodotto dallo stesso Teatrodante Carlo Monni, parla della creatura Frankostein. Quest’ultima è stata richiamata in vita dal bis-bis-bis nipote del celebre scienziato Frankenstein non tanto per un bisogno di amore, ma per lasciargli in eredità la montagna di debiti che lo stava seppellendo. La nostra creatura contemporanea è costretta quindi a cambiare nome in Frankostein per nascondersi dai creditori. Attratto irresistibilmente dalla morte più che dalla vita a cui è stato richiamato, Frankostein ha come unico scopo quello di ridar vita alle cose morte... dopo un burattino di legno, un pupazzone fatto di pezzi di corpo, in una rilettura comica come solo Alessandro Paci e Massimo Ceccherini sanno fare. Frankostein, da resuscitare dal ridere! A seguire, l’8 aprile è in programma 100 m² di Juan Carlos Rubio, con Sandra Milo, Giorgia Wurth e Emiliano Reggente, diretti da Siddhartha Prestinari, una produzione Menti Associate e Papik.
Si tratta di una commedia divertente, naturalista, che racconta quello che accade quando Carmen, ottuagenaria in gamba ed esuberante, decide di vendere in nuda proprietà il suo appartamento a Sara, una giovane morigerata, fin troppo responsabile e strutturata. Carmen sembra felice, sebbene cardiopatica è un’inguaribile ottimista, che ama i suoi abiti appariscenti e i suoi discorsi chiari. Sara è molto sicura di sé, e nonostante sia nel pieno della vita, ha sempre un occhio all’orologio, ha paura di divertirsi e non osa rischiare. Ne nasce un confronto tra due donne che affrontano la vita da punti di vista assai distanti dando il via a una divertente e inimmaginabile relazione, a gag esilaranti e a teneri siparietti in un’alternanza di insospettabili cambi di direzione della trama e degli eventi. Programma 31 marzo e 1° aprile 8 aprile
FRANKOSTEIN 100 M²
TEATRODANTE CARLO MONNI Piazza Dante 23 – Campi Bisenzio (FI) Tel. 055 8979403 segreteria@teatrodante.it www.teatrodante.it 31
Maurizio Micheli è un “Uomo solo in fila” al Teatro Excelsior di Reggello
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l 7 aprile al Teatro Excelsior di Reggello (FI) è in programma Uomo solo in fila. I pensieri di Pasquale di e con Maurizio Micheli, diretto da Luca Sandri e accompagnato al pianoforte da Gianluca Sambataro. Un uomo solo. In fila. Una fila che non si sa quando è cominciata e quando finirà, in un luogo che non si sa bene cosa sia e dove sia, in fila con altri esseri umani che aspettano di essere chiamati per conoscere il loro destino. Nel frattempo Pasquale, il protagonista, aspetta e pensa a tante cose: fatti, illusioni, speranze, inquietudini, canzoni scavate nella memoria, grattate dall’anima, riemerse come dal fondo di un mare. Le sue attese sono sinonimo di disillusioni, non hanno nulla a che fare con quelle metafisiche di Beckett. Micheli è l’ultimo “brillante” del teatro italiano, capace di rendere comico anche il tragico. Il 26 marzo, invece, è in scena Il giro del mondo in 80 giorni, con Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Mattia Tuliozi, una coproduzione Sotterraneo (che firma anche la regia) e Associazione Teatrale Pistoiese. Lo spettacolo narra la storia di Phileas Fogg, gentleman ottocentesco che per scommessa compie un giro del pianeta; ma, al tempo stesso avventurosa corsa con32
tro il tempo e riorganizzazione enciclopedica del sapere dell’epoca. I personaggi viaggiano da Londra a Londra passando per Egitto, India, Cina, Stati Uniti, fra peripezie, rimandi simbolici e continui colpi di scena dal sapore tanto anticipatore quanto “vintage”. Nella messinscena del Sotterraneo il mondo descritto dal libro viene letto e raccontato attraverso un gioco partecipativo col pubblico che coniuga attorialità e quiz interattivo, una dinamica di salti narrativi, prove da superare e possibili deviazioni che trasforma il romanzo in un ipertesto denso di scarti improvvisi e collegamenti tra l’800 e la contemporaneità. Programma 26 marzo 7 aprile
IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI UN UOMO SOLO IN FILA
TEATRO EXCELSIOR Via Dante Alighieri, 7 – Reggello (FI) Tel. 055 869190 info@teatroexcelsior.it www.comune.reggello.fi.it www.teatroexcelsior.it
Arezzo
Marina Massironi interpreta “Rosalyn” al Teatro Dante di Sansepolcro
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l 30 marzo al Teatro Dante di Sansepolcro (AR) è in programma Rosalyn di Edoardo Erba, per la regia di Serena Sinigaglia, con Marina Massironi e Alessandra Faiella. Lo spettacolo è una coproduzione Teatro del Buratto / C.M.C - Nido di ragno / Sara Novarese. A seguire la trama della pièce. Nel corso della presentazione del suo libro a Toronto in Canada, Esther, scrittrice americana, conosce Rosalyn, la donna delle pulizie della sala conferenze. Il libro insegna a liberare la vera natura del sé, e Rosalyn ne è ammirata e sconvolta. Vuole leggerlo subito, e si offre, il giorno dopo, di portare la scrittrice a vedere la città. Dopo la visita ritroviamo le due in un prato in periferia. Qui Rosalyn rivela ad Esther la storia del suo amore per un uomo bugiardo e perverso, che le fa continue violenze fisiche e psicologiche. Lui ha famiglia e la relazione con Rosalyn è clandestina. La sera prima, quando lei è tornata in ritardo dal lavoro per aver seguito la conferenza della scrittrice, l’uomo infuriato l’ha picchiata e ferita. Esther sbotta: un uomo del genere è da ammazzare. Infatti – dice Rosalyn – è nel bagagliaio.
Questo il folgorante avvio della nuova commedia noir di Edoardo Erba. Che continua con un pressante interrogatorio di polizia, dove Esther racconta della sua attrazione per Rosalyn. E la storia diventa torbida, i contorni si fanno sfumati, quello che in un primo momento sembrava chiaro improvvisamente non torna più. Dietro i fatti si nasconde un mistero più profondo. Alla cui soluzione è appesa la vita delle due donne. Avvincente, ricco di colpi di scena, sostenuto da una scrittura incalzante, Rosalyn è il ritratto della solitudine e dell’isolamento delle persone nella società americana contemporanea. E parla di quel grumo di violenza compressa e segreta pronta ad esplodere per mandare in frantumi le nostre fragili vite. Rosalyn è in scena il 30 marzo al Teatro Dante di Sansepolcro (AR) TEATRO DANTE Via XX Settembre, 156 – Sansepolcro (AR) Tel. 0575 733433 info@cinemateatrodante.net www.cinemateatrodante.net 33
Grosseto
Al Teatro Moderno di Grosseto arrivano le “Sorelle Materassi”
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l 10 aprile al Teatro Moderno di Grosseto è in programma Sorelle Materassi, un libero adattamento di Ugo Chiti dall’omonimo romanzo di Aldo Palazzeschi. Sul palco troviamo Lucia Poli, Milena Vukotic e Marilù Prati, dirette da Geppy Gleijeses. Lo spettacolo – una produzione Gitiesse Artisti Riuniti – è ambientato nei primi anni del ‘900 nel sobborgo di Firenze Coverciano, e narra la vicenda di tre sorelle che vivono una vita tranquilla e isolata: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all’isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una 34
dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto procede serenamente quando nella casa arriva Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l’oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia a incrinarsi e Giselda è l’unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti
rimangono inascoltati. A proposito dello spettacolo, il regista afferma: «L’opera, attraverso le vicende di due sorelle della piccola borghesia toscana del tempo, ripresenta i temi caratteristici dell’opera di Palazzeschi: la parodia dello stile di vita e della visione del mondo borghese, il fascino per il nonsense e i giochi di parole, il gusto per l’irrisione dei formalismi, la combinazione di drammatico e comico». Sorelle Materassi è in scena il 10 aprile al Teatro Moderno di Grosseto TEATRO MODERNO Via Tripoli 33/35 – Grosseto Tel. 0564 22429 promozione.cultura@comune.grosseto.it www.teatromodernogrosseto.it
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l 12 aprile al Teatro dei Vigilanti di Portoferrario (LI) è in programma Numero Primo - Studio per un nuovo Album con Marco Paolini, una produzione Jolefilm. Marco Paolini e Gianfranco Bettin, coautori di questo lavoro, sono partiti da alcune domande: Qual è il rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quanto ci interessa sapere di loro? Quali domande ci poniamo e quali invece no a proposito del ritmo di adeguamento che ci impongono per stare al loro passo? Quanto sottile è il confine tra intelligenza biologica e intelligenza artificiale? Se c’è una direzione c’è anche una destinazione di tutto questo movimento? Numero Primo è una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare. Numero Primo è anche il soprannome del protagonista, figlio di Ettore e di madre incerta. Ma anche le cose e le bestie hanno voci e pensieri in questa storia. «Ho un’età – spiega l’autore Paolini – in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi. Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica. Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al digitale. Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a puntate come ho fatto con i primi Album». Numero Primo è in scena il 12 aprile al Teatro dei Vigilanti di Portoferrario TEATRO DEI VIGILANTI Piazza Antonio Gramsci – Portoferraio (LI) Tel. 0565 944024 segreteria@marinadiportoferraio.it www.comune.portoferraio.li.it 35
Livorno
Marco Paolini s’interroga sulle nuove tecnologie al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio
Lucca
“Qualche volta scappano” al Teatro Accademico di Bagni di Lucca
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l 1° aprile al Teatro Accademico di Bagni di Lucca (LU) è in programma Qualche volta scappano, tratto dalla commedia francese “Toutou” di Daniel e Agnès Besse. Lo spettacolo – prodotto da Città degli Artisti – è la versione italiana firmata da Pino Quartullo, anche interprete accanto a Rosita Celentano (al suo debutto teatrale) e Attilio Fontana. Dopo tanti episodi di persone che abbandonano i cani, questa pièce narra la storia di un cane che abbandona i suoi padroni. Sembra una sera come tante altre, in casa di Alessandro e Marzia. Sposati da oltre vent’anni, professionalmente realizzati, e legatissimi al loro cane Toutou, i due coniugi all’improvviso vedono crollare il loro mondo, le loro certezze. O almeno quelle che credevano tali. Alessandro ha portato fuori per il giretto serale Toutou, ma ahimè rientra a casa senza di lui. Tragedia. Il cane è fuggito. Non si è perso come Marzia rimprovera ad Alessandro, non è stato abbandonato come tante volte, accade. No. La sua è una deliberata dichiarazione di ribellione. Perché un cane ha una sua identità, una sua dignità. E perché all’improvviso l’amato quadrupede di casa diviene il rivelatore di disagi e compromessi, l’elemento sublimante di carenze affettive, di vuoti opportunamente celati, e il detonatore di segreti, complice l’arrivo dell’amico Paolo – figura chiave. Paolo, 36
infatti, li mette in guardia: forse il loro cane ha fatto bene ad andarsene. Ci s’interroga, si rimette tutto in discussione e si scoprono tante cose, in una notte piena di sorprese. Uno spettacolo che propone dunque con ironia spunti di riflessione sulla società, sui rapporti tra i padroni e i loro animali e sui delicati equilibri di coppia. A proposito dello spettacolo, Quartullo spiega: «Dopo tanti episodi di persone che abbandonano i cani, noi portiamo in scena la storia di un cane che abbandona i suoi padroni. Qualche volta scappano. Può scappare un cane, il proprio partner, possono scappare dei cattivi pensieri, delle parole sbagliate, un amico, una situazione di mano, un tradimento».
Qualche volta scappano è in scena il 1° aprile al Teatro Accademico di Bagni di Lucca TEATRO ACCADEMICO Via Umberto I – Bagni di Lucca (LU) Tel. 0583 867715 www.comunebagnidilucca.it
si viaggia con “Interrail”
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l 7 aprile al Teatro della Rosa di Pontremoli (MS) è in programma Interrail - Concerto teatrale attraverso l’Europa, scritto e diretto da Stefano Filippi, con Alice Casarosa, Greta Cassanelli, Carolina Cavallo, Valentina Grigò, Ilaria Orselli e Irene Rametta. Lo spettacolo – prodotto da Frequenze Alfa Teatro con la collaborazione di Città del Teatro di Cascina – è un progetto vincitore del bando “Cantiere Futuro 2015” promosso da Fondazione Toscana Spettacolo Onlus e Teatro Metastasio di Prato. Una pièce teatrale ma anche un concerto, dove i ruoli di attore e cantante si fondono uno nell’altro a servizio di un racconto per immagini e suoni che, come i paesaggi dal finestrino di un treno, scorrono senza soluzione di
continuità davanti allo sguardo. In scena sei attrici-cantanti mosse da un tourbillon di cambi costume che scandiscono viaggio e frontiere, storia e memoria, personaggi ed eventi. Un viaggio attraverso il vecchio continente, come si usava con l’ormai mitico biglietto Interrail, che desidera raccontare con leggerezza il valore della diversità e la ricchezza delle culture regionali, senza perdere di vista le contraddizioni e le criticità di un continente in continua trasformazione e ricerca di identità. Uno spettacolo dove tutto o quasi è a vista, dove lo spazio scenico è riempito soltanto dalle voci, dai corpi e dai costumi delle attrici in caleidoscopico trasmutarsi. Più che raccontare si prova a evocare, più che dire si accenna.
Interrail è in scena il 7 aprile al Teatro della Rosa di Pontremoli TEATRO DELLA ROSA Piazza del Teatro – Pontremoli (MS) Tel. 0187 4601253 f.guerrini@comune.pontremoli.ms.it www.comune.pontremoli.ms.it
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Massa Carrara
Al Teatro della Rosa di Potremoli
Pisa
“Franco Stone”, un Frankenstein pisano al Teatro Verdi di Pisa
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se Frankenstein fosse stato un pisano? Su questo assunto poggia Franco Stone. Una storia vera, un progetto teatrale firmato da un gruppo di artisti pisani: I Sacchi di Sabbia (che firmano anche la regia), la band I Gatti Mézzi (a cui sono affidate le musiche), il comico e versatile chansonnier Marco Azzurrini e il pittore, nonché grafico e illustratore Guido Bartoli, con la collaborazione di GIPI (uno dei pochi re della graphic novel). Sul palco troviamo un cast numeroso: Marco Azzurrini, Francesco Bottai, Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Tommaso Novi, Rosa Maria Rizzi e Giulia Solano. Lo spettacolo, in scena in prima nazionale l’8 e 9 aprile al Teatro Verdi di Pisa, è stato costruito partendo da alcuni quesiti. Cosa c’entra Franco Stone con Frankenstein? Era davvero di Pisa? Ha veramente incontrato Mary Shelley? La tesi è che Mary Shelley abbia preso spunto per il suo romanzo, “Fran38
kenstein” (stein: pietra in tedesco), dalla leggenda di un misterioso scienziato pisano, il dottor Franco Stone (stone: pietra in inglese), che pare si dedicasse all’applicazione del galvanismo sui cadaveri di esseri umani, e di cui si hanno notizie già alla fine del Settecento. Infatti, la scrittrice inglese, insieme al marito Percey (poeta romantico e filosofo), è stata più volte ospite nella città della torre pendente nella prima metà dell’Ottocento. Il primo soggiorno documentato fu nel maggio del 1818; vi fecero ritorno a fine gennaio del 1820, e nell’estate dello stesso anno si trasferirono ai bagni di San Giuliano Terme. Mary a quel tempo aveva già elaborato il nucleo drammatico del “Frankenstein”, la cui ideazione viene fatta risalire al maggio del 1816. Una coincidenza o Mary Shelley conosceva già la storia di questo macabro personaggio? E se la scelta di Pisa negli itinerari della coppia fosse stata motivata proprio dalla curiosità di sapere qualcosa di più del misterioso scien-
ziato? Franco Stone alias Franco Pietra potrebbe essere stato il modello per Victor Frankenstein? La pièce, che si basa su una storia vera documentata dal carteggio appartenente alla famiglia Agostini Venerosi Della Seta, è un recital musicale, in bilico tra ricostruzione storica e fantasy-gotico, scanzonato e informale che svela i dettagli della vita di questo personaggio. Franco Stone è una produzione Internet Festival/I Sacchi di Sabbia in coproduzione con Armunia in collaborazione con la Fondazione Teatro di Pisa e con il sostegno della Regione Toscana. Franco Stone è in scena l’8 e 9 aprile al Teatro Verdi di Pisa TEATRO VERDI Via Palestro, 40 – Pisa Tel. 050 941111 info@teatrodipisa.pi.it www.teatrodipisa.pi.it
Al Teatro Era di Pontedera arriva la “Medea” secondo Lavia
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’8 e 9 aprile al Teatro Era di Pontedera (PI) è in programma Medea di Euripide, nell’adattamento e regia di Gabriele Lavia, con Federica Di Martino, Mario Pietramala, Angiola Baggi, Giorgio Crisafi, Francesco Sferrazza Papa, Sofia De Angelis e Giulia Horak. Una Medea della diversità e dell’istinto attraversati da folgoranti visioni tragiche, sullo sfondo di una rilettura dove a emergere è la modernità della potenza passionale e devastatrice della protagonista. Lo spettacolo – coprodotto da Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile di Napoli – vede protagonista Medea, uno dei personaggi più celebri del mondo classico, per forza drammatica, complessità ed espressività. Euripide la mette in scena nel 431 a.C. e per la prima volta nel teatro greco (almeno quello che è arrivato sino a noi) protagonista di una tragedia è la passione, violenta e feroce, di una donna. Forte, perché padrona della sua vita, tanto da distruggere tutto quello che la lega al suo passato. Una donna diversa, una barbara in una città che la respinge. Malgrado la disperazione, vista l’indifferenza del marito dopo averla sedotta e abbandonata, Medea medita una tremenda vendetta. Fingendosi rassegnata, manda in dono un mantello alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che in realtà è pieno di veleno, lo indossa per poi morirne fra dolori strazianti. Il padre Creonte, cor-
so in aiuto, tocca anch’egli il mantello, e muore. Ma la vendetta di Medea non finisce qui: per assicurarsi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui, condannandolo all’infelicità perpetua. Creatura di passioni e di istinti che si direbbero disumani, se non fosse così potentemente e intimamente donna, Medea è quasi una forza della natura allo stato essenziale, che la ragione serve soltanto a rendere consapevolmente feroce, senza poter imporre alcun freno all’animo indomito. Euripide riesce nella difficile impresa di motivare psicologicamente una donna che è l’antitesi della ragione. Affermandone la dignità, concetto che stava prendendo forma nell’Atene dell’epoca. Medea dunque è ‘contemporanea’ perché unisce il tempo antico al nostro presente fino a interrogare la stessa attualità, l’oggi più urgente. Medea è in scena l’8 e 9 aprile al Teatro Era di Pontedera TEATRO ERA Parco Jerzy Grotowski Via Indipendenza – Pontedera (PI) Tel. 0587 55720/57034 teatroera@teatrodellatoscana.it www.centroperlaricercateatrale.it 39
Pisa
Foto di Tommaso Le Pera
Pistoia
Teatro Manzoni di Pistoia: in scena “Giulio Cesare” impersonato da una donna
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Foto di Serena Pea
al 7 al 9 aprile al Teatro Manzoni di Pistoia è in programma Giulio Cesare di William Shakespeare, con adattamento e regia dello spagnolo Àlex Rigola, una produzione Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale. Sul palco 12 attori tra cui Michele Riondino che interpreta il nobile Marco Antonio. Un testo epico, intenso e appassionante, che ruota intorno all’esercizio del potere, in questa versione impersonato da una donna, Maria Grazia Mandruzzato, nel ruolo di Cesare. In lei si raccolgono le tante espressioni di “donne al comando” che al giorno d’oggi, nella politica come nell’economia, gestiscono le leve del potere con la stessa inflessibile determinazione dei loro omologhi uomini, se non di più. È la dimostrazione che, al di là delle questioni di genere, tutta l’umanità è per sua natura soggiogata dalla fascinazione che esercita il predominio dell’uno sull’altro. Del resto chi incarna il potere ha gioco facile nel condizionare un’umanità alienata, immobile, ferma sulle proprie posizioni, quasi rassegnata, riluttante a mettersi in gioco per cambiare lo stato delle cose. Vivere appesi a un filo, in uno stato di precarietà, di contraddizione continua, di violenza pervasiva e latente. Come si può gestire la violenza che divide gli uomini? Come si fa a chiedere a qualcuno, anche se solo per finzione, di uccidere un proprio simile? Quali sono i presupposti da cui partire per organizzare una rivoluzione? Su queste e altre questioni, eternamente attuali, si è confrontato il regista spagnolo, direttore della Biennale Teatro di Venezia, alla sua prima regia italiana. In questo dramma romano non ci sono eroi ma soltanto uomini. E non ci sono eroi perché nel Giulio Cesare, non ci sono certezze, né valori assoluti. Tutto passa e tutto cambia; i miti sorgono e decadono per essere sostituiti da altri che a loro volta crolleranno… Un Giulio Cesare che interroga lo spettatore e lo mette di fronte a se stesso, senza mezzi termini. Uno spettacolo di respiro internazionale, che riunisce attorno a Rigola una serie di collaboratori eccellenti, capaci di dare concretezza alla sua personalissima idea registica: dallo spazio scenico atemporale di Max Glaenzel all’universo sonoro post-contemporaneo di Nao Albet, dalle luci evocative di Carlos Marquerie ai costumi tra il classico e il pop ideati da Silvia Delagneau.
Giulio Cesare è in scena dal 7 al 9 aprile al Teatro Manzoni di Pistoia TEATRO MANZONI Corso Gramsci, 127 - Pistoia - Tel. 0573 991609 – 27112 biglietteria@teatridipistoia.it - www.teatridipistoia.it 40
Il 25 marzo al Teatro Il Moderno di Agliana (PT) è in programma Chi è di scena, una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Alessandro Benvenuti. Sul palco, accanto a Benvenuti, gli attori Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti. Lo spettacolo – prodotto da Arca Azzurra Teatro – parla di uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro scomparso dalle scene improvvisamente e apparentemente senza un plausibile motivo da cinque anni, che viene rintracciato per un caso fortuito da un giovane fan. A lui, l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa. Lo invita perciò a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è però una giovane donna che, giacendo seminuda su una chaiselongue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo. E…
…E come spesso accade nei lavori di Alessandro Benvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che è vero si svela in un intreccio giocoso e imprevedibile, con una specie di doppio salto mortale drammaturgico che accompagna lo spettatore a un finale assolutamente inaspettato che gioca con leggerezza con le vicende pubbliche e private dei tre protagonisti, sull’intreccio tutt’altro che evidente dei loro rapporti, affrontando insieme tematiche di grande attualità sociale. Il tutto ovviamente con il linguaggio forte, pastoso, ricco dei testi di Benvenuti, assolutamente esplicito, lineare, venato di ironia con punte di corrosività sarcastica e sempre di una comicità istintiva e feroce. A seguire il 7 aprile è in scena un’altra commedia, Il ragioniere non ragiona, della Compagnia I Gatti Bigi. Il protagonista della storia è Riccardo Coppini, un ricco industriale
pratese vecchio stampo, sposato e con a carico le sorelle della moglie nonché l’antipatica suocera. Un giorno, costretto dalla febbre ad assentarsi dal lavoro, stressato dai continui battibecchi casalinghi e dalle continue telefonate dei suoi sottoposti,i n un impeto d’ira chiede alla moglie di essere lasciato in santa pace e di dire a chi lo cerca che “era morto”... Da questo nascerà un grosso fraintendimento che porterà in casa del povero Riccardo una processione di dipendenti, pompe funebri, dottori e parenti mai conosciuti che si alterneranno creando scompiglio e risate.
TEATRO IL MODERNO Piazza Anna Magnani, 1 – Agliana (PT) Tel. 0574 673887 info@ilmoderno.it www.teatroilmoderno.it 41
Pistoia
Alessandro Benvenuti in “Chi è di scena” al Teatro Il Moderno di Agliana
Prato
Il Teatro Metastasio di Prato si domanda “Chi ha paura di Virginia Woolf?”
Foto di Diego Steccanella
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al 4 al 7 maggio al Teatro Metastasio di Prato è in programma Chi ha paura di Virgina Woolf? di Edward Albee, per la regia di Arturo Cirillo, una produzione Tieffe Teatro Milano. Sul palco Milvia Marigliano, Arturo Cirillo, Valentina Picello e Edoardo Ribatto. Protagonisti dello spettacolo sono Martha e George, una coppia di mezza età che ha invitato a casa Honey e Nick, due giovani sposi che hanno appena conosciuto. In un vorticoso crescendo di dialoghi serrati, con la complicità della notte e dell’alcool, il quartetto si addentra in una sorta di “gioco della verità” che svela le reciproche fragilità individuali e di coppia. Il risultato della serata è un gioco al massacro, una sfida collettiva alla distruzione di sé e degli altri, che rende ogni personaggio, allo stesso tempo, vittima e carnefice. Chi ha paura di Virginia Woolf? ha debuttato a Broadway nel 1962. Dello stesso autore sono degne di nota: “A delicate balance” (1966), “Seascape” (1975) e “Three tall women” (1991), che gli valsero tre premi Pulitzer. Del 1966 è la versione cinematografica di Chi ha paura di Virginia Woolf? che rese celebre Edward Albee in tutto il mondo: il film, diretto da Mike Nichols, ha come interpreti Elizabeth Taylor e Richard Burton nei ruoli di Martha e George, George Segal e Sandy Dennis nelle parti di Nick e Honey. Il titolo 42
della pièce gioca con le parole della canzoncina “Chi ha paura del lupo cattivo? (Who’s Afraid of the Big Bad Wolf?)” ed è il motivetto che Martha e George canticchiano ogni tanto, dall’inizio alla fine dello spettacolo. A proposito dello spettacolo, il regista afferma: «Il testo Chi ha paura di Virginia Woolf? credo sia una potente macchina attoriale, cioè penso che esista fortemente in funzione del teatro. Come certa drammaturgia contemporanea, penso a Spregelburd per esempio, non è tanto nella sua lettura che si coglie la vera qualità della scrittura ma nell’incarnazione umorale e psicologica che avviene quando s’incomincia a lavorare con gli attori. Un teatro che usa un linguaggio naturalistico ma che non si preclude una possibilità più astratta, anzi direi che la sottende». Chi ha paura di Virginia Woolf? È in scena dal 4 al 7 maggio al Teatro Metastasio di Prato TEATRO METASTASIO Via B. Cairoli, 59 – Prato Tel. 0574 6084 biglietteria@metastasio.it www.metastasio.it
Prato
Foto di Luca d'Agostino
“Diario di una casalinga serba” al Teatro Magnolfi di Prato
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al 21 al 23 aprile al Teatro Magnolfi di Prato è in programma Diario di una casalinga serba, liberamente tratto dal romanzo dall’omonimo libro di Mirjana Bobic Mojsilovic, per la regia di Fiona Sansone, una produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG per StarArt. Sul palco la giovane interprete serba Ksenija Martinovic, che con questo spettacolo ha vinto il “Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2014” – sezione monologhi. Inoltre questo monologo ha ricevuto un sostegno alla produzione, come prima produzione del progetto triennale StarArt assegnato dal CSS a giovani artisti e compagnie emergenti. La storia parla di Andjelka, una giovane donna, che rivive i propri ricordi sentendo il bisogno di ripercorrere quella che era la sua vita:
la sua infanzia nella Yugoslavia di Tito, la sua adolescenza, la sua maturità nella Serbia di Milosevic. Come guardarsi allo specchio dopo tanti anni? Un atto di presa di coscienza. Presa di coscienza di un’intera generazione di giovani che non erano pronti a ritrovarsi adulti così presto. Nelle note di regia leggiamo: «Un mangianastri. Gli anni 60-90. Un foglio. I giornali. Le parole. I telegiornali. Essere sulle bocche del mondo. Essere una Nazione. Essere piccoli, essere adulti. Essere Angelka. Una donna. Abitare il confine, la linea che demarca la civiltà dalla paura, la paura di non esser riconosciuti, la paura di esser taciuti. L’Italia del sogno, del divenire, del fluire dell’incontro, giochi, profumi, vacanze, canzoni, pizza, ritorno. Una casa aperta sul mondo. Una casa per una casalinga. Ma Angelka
non si prende cura dell’andamento familiare e dei lavori domestici. Angelka recita, balla, canta, azzera i respiri e Angelka ride, si fa beffarda fool dei luoghi comuni del mondo, legge gli elenchi di chi ha perso tutto, mentre l’Occidente che bussa, bombarda, Angelka guarda il pubblico, cerca in quei corpi al buio, il ricordo di una finestra». Diario di una casalinga serba è in scena dal 21 al 23 aprile al Teatro Magnolfi di Prato
TEATRO MAGNOLFI Via Gobetti, 79 – Prato Tel. 0574 442906 serviziocultura@comune.prato.it www.magnolfinuovo.it 43
Siena
A tutta danza sul palco dei Rinnovati di Siena
Foto di Frederic Iovino
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el mese di aprile al Teatro dei Rinnovati di Siena sono in programma 2 appuntamenti con la danza. Partiamo il 1° aprile con Short stories, 3 assoli femminili della danzatrice e coreografa statunitense Carolyn Carlson. Nel dettaglio gli assoli sono: “Immersion”, “Wind woman” e “Mandala”. Non si parla di coreografia ma poesia visiva, non si definisce danzatrice ma nomade: Carolyn Carlson è una viaggiatrice instancabile, in continua ricerca, sviluppo e condivisione del suo universo poetico; un cammino che l’ha portata a immergersi in piccole storie. Con “Immersion” Carlson incarna il gesto puro e unico come un’espressione del movimento acquatico nella sua metamorfosi infinita. Al suono delle onde, la coreografa s’immerge nella sua fluidità, nella sua intensa presenza dalle profondità insondabili offrendo al pubblico la visione affascinante di una 44
danza mossa dalla forza vitale dell’elemento naturale. Con “Wind woman”, Carlson esplora il senso dell’effimero. Il vento che soffia e corre via mostra a volte estrema dolcezza e altre volte una forza terribile. Ogni essere vivente, con la respirazione, rappresenta una macchina che crea vento. “Wind woman” rivolge a ciascuno di noi un invito ad ascoltare, a sentire il respiro del mondo e della propria anima. “Mandala” affascina lo spettatore con il suo ritmo ipnotico. I mandala, quelle manifestazioni geometriche dalle origini misteriose, appaiono in questa performance come un messaggio emesso da una forza dello spirito e sembrano volerci ricordare le forze sconosciute che ci circondano. A seguire dal 28 al 30 aprile è in programma la 7ª edizione di Danza Excelsior, rassegna di danza a cura del Balletto di Siena. Anche l’edizione 2017 vede sulla scena dei Rinnovati
grandi artisti internazionali e giovani promesse della coreografia contemporanea. Rinnovando la collaborazione con il Certament Coreografico di Burgos-Nueva York (Burgos, Spagna) un’intera serata del Festival viene dedicata alla giovane coreografia d’autore, dove i talentuosi artisti vincitori del premio spagnolo debuttano per la prima volta in Italia con le loro creazioni. Inserito nel programma anche il debutto assoluto di “Notre Dame de Paris”, un nuovo titolo del Balletto di Siena, appositamente pianificato per questa manifestazione.
TEATRO DEI RINNOVATI Piazza del Campo, 1 – Siena Tel. 0577 292265 cultura_teatro@comune.siena.it www.comune.siena.it
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l 2 aprile al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa (SI) è in programma Due, una commedia di Astutillo Smeriglia e Luca Miniero (che firma anche la regia), una produzione Enfi Teatro. Sul palco solo 2 attori: Raoul Bova e Chiara Francini. Lo spettacolo parla dell’inizio di una convivenza, momento delicato per ogni coppia. La scena è una stanza vuota e mentre Marco (Raoul Bova) è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale Paola (Chiara Francini) lo interroga sul loro futuro, su come saranno tra vent’anni. La diversa visione dei due della vita insieme emergerà prepotentemente ed entrambi i personaggi evocheranno personaggi dal loro passato e ne immagineranno altri nel loro futuro: genitori, amanti, figli, amici che, come in tutte le coppie, concorrono a turbare la loro serenità. Le presenze saranno interpretate dagli stessi protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati che li rappresentano. Alla fine il palcoscenico popolato dalle numerose sagome rappresenterà la vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata che non è mai formata da due sole persone, ma da molte di più. Montare un letto con tutte queste persone intorno non sarà mica una passeggiata... Il regista Luca Miniero a partire dagli anni ’90 inizia il suo sodalizio cinematografico con Paolo Genovese, con lui firma numerosi progetti fra scrittura, regia, cinema e televisione. Nel 2010 realizza la sua opera prima in solitaria, “Benvenuti al Sud” con la quale ottiene 10 nomination al David di Donatello e 6 ai Nastri d’argento; il successo viene replicato da “Benvenuti al
Nord” – che diventerà il film più visto del 2012 – e dalla fortunata pellicola del 2014 “Un Boss in salotto”. Due è in scena il 2 aprile al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa (SI) TEATRO DEL POPOLO Piazza Unità dei Popoli, 2 – Colle di Val d’Elsa (SI) Tel. 0577 921105 www.teatrodelpopolo.it
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Siena
Al Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa Raoul Bova e Chiara Francini raccontano la vita di coppia
FIRENZE
27/04/17
FIRENZE 04/04/17 A. PÉREZ, F. COLLI HEARTBEAT LA PIRAMIDE DI LUCE SOTTO SPIRITO STORIA DEL SOLDATO
Teatro Verdi Teatro Cantiere Florida Opera di Firenze Teatro di Rifredi Teatro Niccolini
LA PIRAMIDE DI LUCE QUELLA SPORCA FINALE SOTTO SPIRITO STORIA DEL SOLDATO
Opera di Firenze Teatrodante Carlo Monni, Campi Bisenzio Teatro di Rifredi Teatro Niccolini
ENRICOMINCIO DA ME FIRENZE 1865-1915 LA PIRAMIDE DI LUCE SOTTO SPIRITO STORIA DEL SOLDATO
Teatro Verdi Teatro di Cestello Opera di Firenze Teatro di Rifredi Teatro Niccolini
AMLETO DONO E DANZA
Teatro delle Spiagge Teatrodante Carlo Monni, Campi Bisenzio Teatro Verdi Teatro Lumière Teatro di Cestello Teatro della Pergola Opera di Firenze Teatro di Rifredi Teatro Niccolini Teatro Excelsior, Reggello
Agenda
CASA DE TÁBUA
Teatrodante Carlo Monni, Campi Bisenzio Teatro del Popolo, Castelfiorentino Teatro Verdi Teatro Lumière Teatro di Cestello
ENRICOMINCIO DA ME FIORI D’ACCIAIO FIRENZE 1865-1915 GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE Teatro Puccini ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE Teatro della Pergola SOTTO SPIRITO Teatro di Rifredi 09/04/17
ALPENSTOCK ITALIOTI
Teatro di Rifredi Teatro del Popolo, Castelfiorentino
ASPETTANDO GODOT
Teatro della Pergola
ASPETTANDO GODOT NEL VERO SENSO DELLA VITA
Teatro della Pergola Teatro di Cestello
ASPETTANDO GODOT G. WALKER NEL VERO SENSO DELLA VITA
Teatro della Pergola Teatro Verdi Teatro di Cestello
ASPETTANDO GODOT DON CARLO LA PARANZA DEI BAMBINI ROMA NAPOLI, UN’ORA DI TRENO PER MILLE RACCONTI
Teatro della Pergola Opera di Firenze Teatro delle Spiagge
ASPETTANDO GODOT LA PARANZA DEI BAMBINI ROMA NAPOLI, UN’ORA DI TRENO PER MILLE RACCONTI
Teatro della Pergola Teatro delle Spiagge
ASPETTANDO GODOT LA PARANZA DEI BAMBINI RIGOLETTO
Teatro della Pergola Teatro delle Spiagge Teatro del Popolo, Castelfiorentino
ROMA NAPOLI, UN’ORA DI TRENO PER MILLE RACCONTI
Teatro di Cestello
DON CARLO
Opera di Firenze
MORTE DI DANTON
Teatro della Pergola
MORTE DI DANTON Z. MEHTA / P. FERRANDEZ
Teatro della Pergola Opera di Firenze
D. RUSTIONI, M. BAGLINI DON CARLO MORTE DI DANTON
Teatro Verdi Opera di Firenze Teatro della Pergola
DALL’ALTRA PARTE LE SORELLE MATERASSI MORTE DI DANTON NEK
Teatro delle Spiagge Teatro di Cestello Teatro della Pergola Teatro Verdi
DALL’ALTRA PARTE FIORELLA MANNOIA LE SORELLE MATERASSI MORTE DI DANTON Z. MEHTA / A. AVITAL
Teatro delle Spiagge Teatro Verdi Teatro di Cestello Teatro della Pergola Opera di Firenze
DON CARLO LE SORELLE MATERASSI MORTE DI DANTON
Opera di Firenze Teatro di Cestello Teatro della Pergola
04/05/17
05/05/17
08/05/17 09/05/17 10/05/17 11/05/17
Teatro della Pergola Teatro Verdi Teatro Lumière Teatro di Cestello Teatro delle Spiagge Teatro della Pergola Teatro di Rifredi
G. SOKOLOV ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE
Teatro della Pergola Teatro della Pergola
A. LONQUICH ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE THE MAN – THE PASSION OF THE CHRIST
Teatro Verdi Teatro della Pergola Teatro Puccini
ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE RADIO GOLGOTA
Teatro della Pergola Teatro Cantiere Florida
ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE RADIO GOLGOTA
Teatro della Pergola Teatro Cantiere Florida
15/05/17
RADIO GOLGOTA
Teatro Cantiere Florida
17/05/17
MEDEA
Teatro della Pergola
18/05/17
MEDEA PROCESSO A PINOCCHIO
Teatro della Pergola Teatro di Cestello
19/05/17
ALPENSTOCK EXTRA_VAGANTE IL NEMICO MEDEA PROCESSO A PINOCCHIO T. DAUSGAARD, C. ZAVALLONI
Teatro di Rifredi Teatro Puccini Teatro Cantiere Florida Teatro della Pergola Teatro di Cestello Teatro Verdi
20/05/17
ALPENSTOCK CAMERE DA LETTO LA CROCIERA DELLO SNARK MEDEA PROCESSO A PINOCCHIO
Teatro di Rifredi Teatro Lumière Teatro delle Spiagge Teatro della Pergola Teatro di Cestello
ALL’ALBA PERDERÒ ALPENSTOCK CAMERE DA LETTO FEMME MEDEA
Teatro Puccini Teatro di Rifredi Teatro Lumière
28/05/17
Teatro della Pergola
GROSSETO
ALPENSTOCK CAMERE DA LETTO MEDEA
Teatro di Rifredi Teatro Lumière Teatro della Pergola
23/03/17
ZUBIN MEHTA
Opera di Firenze
10/04/17
12/05/17
13/05/17
11/04/17
14/05/17
13/04/17 14/04/17 18/04/17 19/04/17 20/04/17
21/04/17
22/04/17
23/04/17
24/04/17 25/04/17 AGNESE ODIOSA AGNESE
Teatro delle Spiagge
ALPENSTOCK
Teatro di Rifredi
26/04/17
Teatro di Cestello
07/05/17
A. HEWITT ENRICOMINCIO DA ME FIORI D’ACCIAIO FIRENZE 1865-1915 HO UN PUNTO TRA LE MANI ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE SOTTO SPIRITO
12/04/17
Teatro di Cestello
06/05/17
10/04/17
46
Teatro di Rifredi Teatro Cantiere Florida Teatro Puccini
03/05/17
08/04/17 100 M²
ALPENSTOCK GLI ANIMALI RICONOSCENTI VISIONI
02/05/17
06/04/17
ENRICOMINCIO DA ME FIORI D’ACCIAIO FIRENZE 1865-1915 ISTRUZIONI PER NON MORIRE IN PACE LA PIRAMIDE DI LUCE SOTTO SPIRITO STORIA DEL SOLDATO UOMO SOLO IN FILA
Teatro di Rifredi Teatro Cantiere Florida
29/04/17
05/04/17
07/04/17
ALPENSTOCK GLI ANIMALI RICONOSCENTI 28/04/17
S. LOMBARDI / CAMERISTI DEL MMF
Opera di Firenze
GENDER SHOW
Teatro delle Spiagge
KARL-HEINZ STEFFENS
Opera di Firenze
LE SORELLE MATERASSI UN ISPETTORE IN CASA BIRLING
Teatro di Cestello Teatro Lumière
LE SORELLE MATERASSI UN ISPETTORE IN CASA BIRLING
Teatro di Cestello Teatro Lumière
LE SORELLE MATERASSI T. FISCHER / S. MINGARDO
Teatro di Cestello Opera di Firenze
K. JÄRVI / S. BOLLANI
Opera di Firenze
ENSEMBLE INTERCONTEMPORAIN LE SORELLE MATERASSI
Opera di Firenze Teatro di Cestello
LE SORELLE MATERASSI
Teatro di Cestello
150!
Teatro del Popolo, Castelfiorentino Teatro di Cestello
21/05/17 25/05/17 26/05/17 27/05/17
LE SORELLE MATERASSI
ROMEO Y JULIETA TANGO
Teatro degli Industri
31/03/17 I DUELLANTI
Teatro Moderno
SORELLE MATERASSI
Teatro Moderno
LIVORNO 24/03/17 DON MILANI SENZA MITO
Teatro dei Vigilanti, Portoferraio
IL CAPPELLO DI PAGLIA
Teatro dei Vigilanti, Portoferraio
30/03/17 12/04/17 NUMERO PRIMO
GIULIO CESARE
Teatro Manzoni
IL PREZZO
Teatro Metastasio
DIARIO DI UNA CASALINGA SERBA IL PREZZO
Teatro Magnolfi Teatro Metastasio
DIARIO DI UNA CASALINGA SERBA IL PREZZO
Teatro Magnolfi Teatro Metastasio
DIARIO DI UNA CASALINGA SERBA IL PREZZO
Teatro Magnolfi Teatro Metastasio
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?
Teatro Metastasio
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? PLUTOCRAZIA
Teatro Metastasio Teatro Magnolfi
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? PLUTOCRAZIA
Teatro Metastasio Teatro Magnolfi
CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF? PLUTOCRAZIA
Teatro Metastasio Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
PLUTOCRAZIA
Teatro Magnolfi
UNA FESTA ESAGERATA!
Teatro del Popolo, Colle Val d’Elsa
FRANCESCO MOTTA
Teatro dei Rinnovati
L’ULISSE
Teatro del Popolo, Colle Val d’Elsa
SHORT STORIES
Teatro dei Rinnovati
DUE
Teatro del Popolo, Colle Val d’Elsa
I VIOLINI DI SANTA VITTORIA
Teatro dei Rinnovati
PRATO
Teatro dei Vigilanti, Portoferraio
20/04/17 21/04/17 22/04/17 23/04/17
LUCCA 04/05/17
01/04/17 QUALCHE VOLTA SCAPPANO
Teatro Accademico, Bagni di Lucca
MASSA CARRARA
05/05/17 06/05/17
22/03/17 IL SECONDO FIGLIO DI DIO
Teatro della Rosa, Pontremoli
07/05/17
INTERRAIL
Teatro della Rosa, Pontremoli
09/05/17
07/04/17
PISA
10/05/17
21/03/17 LOCANDIERA B&B
Teatro Era, Pontedera
LOCANDIERA B&B
Teatro Era, Pontedera
DIDONE ABBANDONATA
Teatro Verdi
CAROLYN CARLSON: SHORT STORIES RIEN NE VA PLUS
Teatro Verdi Teatro Era, Pontedera
IL LIBRO DELLA GIUNGLA, IL MUSICAL
Teatro Verdi
22/03/17 26/03/17 30/03/17 02/04/17 05/04/17
11/05/17 12/05/17 13/05/17 14/05/17 16/05/17 17/05/17
SOGNARE A TEATRO
Teatro Era, Pontedera
18/05/17
ME E TE, UNA PICCOLA STORIA DI AMORE SOGNARE A TEATRO
Teatro Era, Pontedera Teatro Era, Pontedera
19/05/17
SOGNARE A TEATRO
Teatro Era, Pontedera
FRANCO STONE MEDEA SOGNARE A TEATRO
Teatro Verdi Teatro Era, Pontedera Teatro Era, Pontedera
FRANCO STONE MEDEA SOGNARE A TEATRO
Teatro Verdi Teatro Era, Pontedera Teatro Era, Pontedera
SOGNARE A TEATRO
Teatro Era, Pontedera
IL SOGNO DI ALICE
Teatro Era, Pontedera
IL SOGNO DI ALICE
Teatro Era, Pontedera
01/04/17
IL SOGNO DI ALICE
Teatro Era, Pontedera
02/04/17
IL SOGNO DI ALICE
Teatro Era, Pontedera
IL SOGNO DI ALICE MALIA
Teatro Era, Pontedera Teatro Verdi
IL SOGNO DI ALICE
Teatro Era, Pontedera
PICCOLI SUICIDI IN OTTAVA RIMA
Piccolo Teatro Mauro Bolognini
CHI È DI SCENA
Teatro Il Moderno, Agliana
GIULIO CESARE IL RAGIONIERE NON RAGIONA
Teatro Manzoni Teatro Il Moderno, Agliana
GIULIO CESARE MI MANCHI TROIA. DIVERSI MODI PER ESSERE TRADITI
Teatro Manzoni
06/04/17 07/04/17 08/04/17
09/04/17
10/04/17 15/04/17 16/04/17 17/04/17
20/05/17 21/05/17
SIENA 22/03/17 26/03/17 27/03/17
18/04/17 19/04/17
06/04/17
20/04/17
PISTOIA 24/03/17 25/03/17 07/04/17
08/04/17 Teatro Il Moderno, Agliana
09/04/17 BARBA FANTASY SHOW
Teatro Il Moderno, Agliana
Acquisti telefonici 055/210804 - Acquisti OnLine www.boxol.it Negozio Centrale: Via delle Vecchie Carceri 1, 50122 Firenze Info e Rete di Vendita: www.boxofficetoscana.it - email: info@boxofficetoscana.it
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Un vincitore non rinuncia mai ai propri sogni ! “Et però credo che la felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni” Leonardo Da Vinci
Suggestiva autentica casa di campagna, passeggiando si arriva a Panzano e dista solo 40 km dal centro di Firenze e Siena. La casa principale risale al XV secolo, mentre la torre centrale, originariamente utilizzata per difendere Siena dai Fiorentini, di probabile origine medievale. Una proprietà di gran carattere e personalità, La casa è circondata da 1,5 ettari di terreno, con circa 150 ulivi produttivi. Studio Immobiliare Marinella Coppi Via Ro a, - Greve i Chia i Sede di Firenze Lungarno Cellini, 25 Firenze Tel: 055853559 - Cell: 3293325460 www.le-case.com/it - www.real-estate-toscana.com