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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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BENE, BRAVO, BIS! C
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osì, per scherzo, avremmo voluto spaventarvi intitolando questo preambolo “Da Schnitzler a Schünzel” (gli autori del primo e dell’ultimo spettacolo in cartellone)… poi abbiamo preferito l’assai “verdiano” titolo che vedete. Solita autocelebrazione? Mica tanto! Ecco perché… Passato il fatitidico giro del ventennale la Stagione Teatrale del più grande teatro storico della Toscana si avvia al suo nuovo ciclo con un cartellone come al solito ricco e variegato, con una particolarità che lo differenzia dai cartelloni degli altri teatri: accanto alle immancabili novità (assolute, regionali, cittadine), e vere rarità (curiosità e exploit sensazionali, oppure piccoli gioielli da far scoprire in luoghi atipici), avremo il piacere di rivedere un numero considerevole di spettacoli che sono già stati al Verdi e hanno lasciato un ricordo così vivo da essere continuamente richiesti da abbonati e spettatori in genere: una sorta di teatro on-demand, o, come si diceva un tempo, “a grande richiesta”… In alcuni casi gli spettacoli tornano nella versione in cui hanno catturato i favori del pubblico, in altri casi vengono riproposti in veste aggiornata o del tutto riscritta; la cosa importante e caratterizzante è che questi spettacoli vanno a formare una specie di canone specifico, una tradizione peculiare della sala di Via Ghibellina. Qui, contrariamente a quanto succede di solito, è spesso possibile fare il bis, rivedere a distanza di tempo uno spettacolo che ci ha colpito, commosso o divertito. E questo, oltre a compiacere i desideri del pubblico, prolunga la vita per natura effimera di questi nostri amatissimi compagni di strada.
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TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE 2005-06
EVVIVA! Saverio Marconi racconta la XXI Stagione Teatrale del Teatro Verdi 1 Film del 1977 scritto e diretto
da Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda. Venne presentato al 30º Festival di Cannes dove si aggiudicò la Palma d’oro e il premio della critica internazionale. 2 La coppia fu lanciata da Marconi
nella prima versione di Grease. Il musical è diventato subito un caso raggiungendo una longevità straordinaria: dal 1997, in più di 20 anni, più di 1.700 repliche per oltre 1.750.000 spettatori.
Teatro Verdi (Claudio Bertini e Giovanni Vernassa) Caro Saverio, eccoci qua con uno dei nostri amici più antichi e veri. Quanti anni sono che, a vario titolo, ti occupi di spettacolo? Saverio Marconi Quasi cinquanta… Padre Padrone1 è stato girato nel 1976, quindi sì, quarantadue da quel Festival di Cannes… TV Vorremmo che tu ci raccontassi come vedi la nostra Stagione Teatrale (la XXI) che sta per iniziare… tu ci hai già detto che è molto ricca ma, secondo noi, la caratteristica principale è che questa è la Stagione meno “Marconi” di tutte, nel senso che, contrariamente alla tradizione – e solo come eccezione – la tua presenza è sfumata e rarefatta: perciò, chi meglio di te ci può dire come vede una Stagione dalla quale è (quasi) assente? Tu sei il padre di tanti dei protagonisti in cartellone, o comunque l’ispiratore. Ci piacerebbe quindi se il cartellone
lo illustrassi tu a noi che lo abbiamo pensato e confezionato. Cominciamo dagli spettacoli “in abbonamento” seguendo l’ordine cronologico... SM Su Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia2 cosa devo dire, scusate? Posso dirvi che la coppia l’ho formata IO, come direbbe Pippo Baudo. Sono molto contento anche perché mi piace l’idea che Lorella faccia prosa. È uno spettacolo carino, divertente, la gente ci va, dimostra di apprezzare, Giampiero è bravissimo e sicuramente qualcosa di mio c’è, là dentro: loro sono la coppia che ha lanciato Grease, non aggiungo altro. Poi vedo che c’è Flashdance, che ha un punto di forza molto evidente: la regia di Chiara Noschese, che ha fatto i primi musical con me, e con la quale ho collaborato negli anni; Chiara si è appassionata alla regia specializzandosi nel musical (pur spaziando anche nella
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prosa…), che è proprio la sua passione. Siamo come fratelli. No, sbaglio, è come una figlia… Angelo Pintus non l’ho mai visto dal vivo, ma spesso in televisione. Mi sembra simpatico e molto in linea con il tempo, il che spiega bene il suo crescente successo. Anche trai comici, largo alle nuove generazioni.
principale in questo spettacolo? L’ha già fatto, lo conosce come le sue tasche: l’ha fatto essendo diretto e adesso lo fa riprendendo la regia storica di Garinei e Giovannini e recitando. È proprio pane per i suoi denti, ecco. TV Ricordi la prima volta che hai visto Aggiungi un posto a tavola? Quanti anni avevi?
Poi ci sono Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo. Belle Ripiene è una commedia con la regia di Massimo Romeo Piparo, una certezza ormai molto solida nell’ambito del teatro brillante e soprattutto del teatro musicale, sempre pronto a cogliere spunti dalla scena nazionale e internazionale. D’altra parte, dovendo mandare avanti anche lui un teatro3 è ovvio che debba produrre (e per fortuna!) molti spettacoli e porta avanti le sue idee con grande determinazione. Evviva!
SM. Dunque… non me lo ricordo esattamente ma l’ho visto a Roma… Doveva essere il ’74 o il ’75 perché ero lì per cercare di fare l’attore. Fu in scena per numerose stagioni. Non si può dire che fu un successo… fu un trionfo! Non solo in Italia ma anche all’estero, in Europa, in Sud America…
Di Ivana Monti, protagonista della commedia/giallo Dieci piccoli indiani, posso dire solo che è una grandissima professionista. Ho fatto con lei un film, che in pochi hanno visto; s’intitolava Luca il contrabbandiere, e Ivana recitava la parte della moglie del protagonista interpretato da Fabio Testi, io ero uno cattivissimo. La regia era di Lucio Fulci4.
TV Per rimanere in tema di commedie musicali: quando eri a Roma negli anni ’70, se ne usciva una ti precipitavi a vederla oppure ancora non eri così interessato a questo genere di teatro?
Poi c’è Aggiungi un posto a tavola5 (wow!), che è bellissimo! Chi meglio di Gianluca Guidi può interpretare il ruolo
Figurati ne ho visto la versione spagnola a Madrid, mentre ero lì per girare Ogro (con la regia di Gillo Pontecorvo. Si intitolava Il diluvio che verrà. Doveva essere il ’78…
SM Mi interessava, figurati, ne ho viste molte: Se il tempo fosse un gambero, che poi ho rifatto anche io; Hair, che aveva dei protagonisti molto particolari (Renato Zero, Loredana Berté, Teo Teocoli) e i testi italiani di Patroni Griffi… ma anche tante altre.
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3 Massimo Romeo Piparo è il
direttore del Teatro Sistina di Roma. 4 Lucio Fulci (1927-1996), è stato un regista estremamente innovativo, un grande sperimentatore di generi. Spesso sottostimato dai sui contemporanei è stato ampiamente rivalutato negli anni successivi. Suo grande fan è Quentin Tarantino. 5 Aggiungi un posto a tavola è una commedia musicale italiana in due atti di Garinei e Giovannini, scritta tra il 1973 e il 1974 con Iaia Fiastri, liberamente ispirata al romanzo After me the Deluge di David Forrest. Le musiche sono di Armando Trovajoli, le scene e i costumi di Giulio Coltellacci con le coreografie di Gino Landi. La prima edizione (con Johnny Dorelli, Paolo Panelli, Bice Valori, Daniela Goggi) è rimasta in scena per sei mesi consecutivi, cosa mai successa prima. La seconda edizione (1977), andò in tournée all’estero (Londra, Vienna, Lubecca, Madrid, Barcellona, Valencia, Buenos Aires, Santiago del Cile, Città del Messico, Caracas e San Paolo). Altre edizioni nel 1990, 2002 (con Giulio Scarpati), 2009 (con Gianluca Guidi), 2013 (con Gabriele De Guglielmo) e quella attuale.
CATS 2009-2010
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è come il precedente nel solco della grande tradizione della commedia musicale italiana, ormai così difficile da vedere. SM Sì, vero. Sono anche contento che abbia firmato la regia, in modo da mettere in mostra tutti i suoi talenti. TV Passiamo a Blue Man Group… SM Non l’ho visto mai dal vivo, solo in video, ma mi sembra che meriti il successo incredibile che ha avuto, non solo a New York, dove il gruppo si è formato nel 1991, ma in tutto il mondo. Infatti esistono tante formazioni che girano il mondo in contemporanea… È uno spettacolo che in Italia si è visto forse solo una volta, se non sbaglio a Milano. TV Sì, la prima volta sono stati solo a Milano, un anno fa, noi l’abbiamo visto a Berlino dove è in progammazione da molti anni e fa il pieno tutti i giorni. Come sempre in Italia siamo un po’ indietro in queste cose. Questa volta però lo spettacolo toccherà oltre Milano la sola Firenze, a riprova e conferma del buon lavoro di diffusione di spettacoli di grande sperimentazione in questi anni, anche da noi. SM Sì, ovvio. Vorrei ricordare al volo anche il ritorno di Stomp, da molti considerato il contraltare di Blue Man… sarà interessante il confronto diretto.
SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI 2003-04 Valeria Monetti Michele Carfora
TV Proseguiamo con il nostro cartellone. E arriviamo ad Enrico Montesano; è questo un punto fondamentale sia per noi come programmatori che per te, in questo caso, come commentatore. Abbiamo avuto Montesano l’anno scorso con Il Marchese del Grillo, ed era in forma strepitosa… SM È in forma strepitosa! L’ho visto fare il giudice in alcune trasmissioni televisive. È sicuramente un mostro sacro: la bravura è sicuramente indubbia in tanti attori ma per essere come lui bisogna avere un qualche cosa in più, un quid che fa scattare un momento di stupore anche senza bisogno di ricorrere alla parola. Basta che lui entri in scena e succede qualcosa di eccezionale. È diverso da tutti, quindi evviva! Evviva la sua forza e la sua voglia di cimentarsi con questo filone che è particolarmente produttivo anche da noi, come succede da anni in America: la trasformazione di film famosi in musical e commedie musicali. TV Montesano gode in effetti di una seconda giovinezza. Da Il Marchese del Grillo in poi sembra ringiovanito di dieci anni. Questo nuovo spettacolo, che abbiamo visto alla prima ad Assisi,
TV Tu hai contribuito a portare il musical in Italia, Garinei ti definiva l’apripista del musical; tu hai aperto con A chorus line e, ancora prima La piccola bottega degli orrori, un canone, una via italiana al grande musical. SM Due spettacoli che verranno ripresi in questa Stagione al Brancaccio! Sono molto contento. Vuol dire che a qualcosa son servito! TV Altroché! Non ti abbiamo mai chiesto come nasce la tua passione per il genere… inizialmente ti sei dedicato al cinema! SM Fin da bambino andavo a vedere i film musicali, i grandi classici. Ovviamente al cinema! Poi volevo far l’attore e ho seguito corsi di danza e di canto, ho fatto anche una commedia musicale a Roma, che si intitolava Happy End, con danze e canzoni. Io cantavo ma rigorosamente in playback! Con la mia voce, ma in playback. Quando si è presentata l’occasione di fare con Tommaso Paolucci La piccola bottega degli orrori, il mio mondo ha subito una rivoluzione! Si è aperto un universo, la mia passione è esplosa totalmente. Quando facevo l’attore di cinema, come ho detto, il pomeriggio andavo a scuola di danza (classica, tip tap, jazz)… ho imparato a usare questa esperienza nelle mie produzioni.
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Teatro Verdi
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GREASE 2005-2006
TV Io mi ricordo quando siete venuti tu, Tommaso Paolucci e Michele Renzullo da mio padre6 e lui vi affidò a noi figli, riconoscendo una implicita affinità. Da quel momento sono trentacinque anni che collaboriamo. SM Quante belle cose abbiamo fatto insieme! C’è un tempo per tutto. È stato bello l’inizio, avventuroso e sperimentale, ed è stato bellissimo il periodo successivo, pieno di possibilità. Fino ai nostri giorni, con dei ritorni ad antiche passioni… ma di questo parleremo dopo. Andiamo avanti con Lillo e School of rock: benissimo ha fatto Massimo Romeo Piparo a scegliere questo musical, un titolo forse non conosciutissimo in Italia ma tratto da un film di straordinario successo con un protagonista che sembra pensato apposta per Lillo, e con delle canzoni pazzesche. So che Piparo ha fatto il casting di recente e ha scelto degli attori veramente validi. Quindi un successo annunciato. Evviva Massimo Romeo Piparo! TV Detto da te è una grande cosa! SM È importante che Massimo vada avanti, che faccia spettacoli di successo, che riempia i teatri. Quando i teatri sono pieni la ricaduta riguarda tutto il comparto. È una specie di contagio positivo. TV Uscendo per un attimo dal seminato… Come mai, secondo te, non riusciamo a portare al successo degli spettacoli come quelli di Off-Broadway? Come mai, se una compagnia famosa come La Rancia propone un titolo insolito stenta a farlo apprezzare?
SM Esatto, c’è bisogno di un titolo conosciuto. Ma guarda che io non direi “in Italia”… guarda West End e Broadway: stanno facendo tutti musical tratti da film. Magari sono titoli che in Italia non conosciamo ma all’estero sono stati dei casi, come Kinky Bus, un film molto conosciuto, soprattutto in Inghilterra che è diventato un grande successo a teatro. Interessante sarebbe provare a fare spettacoli da titoli italiani, molto più difficili da fare: pensate a Fellini… io ci ho provato, ho diretto Le Notti di Cabiria, con Chiara Noschese, e Nine (ma a Parigi). Finiamo con questa cosa molto divertente, Viktor und Viktoria7, che è tratto dal primo film, quello tedesco che è stato poi oggetto del famoso remake con Julie Andrews. Sono un po’ invidioso perché piacerebbe molto anche a me fare questo titolo, con la giusta protagonista. Questa versione sarà sicuramente divertente, visto il taglio scelto che è più quello della commedia che del musical e vista la bravissima interprete scelta. TV Abbiamo molti altri spettacoli fuori abbonamento. Proviamo a fare una veloce carrellata. Abbiamo una sfilata di musical da far tremare i polsi: Jesus Christ Superstar, Dirty Dancing, Priscilla, Mamma mia, We will rock you e Peter Pan. Per dire che esiste una seconda o terza Stagione al Teatro Verdi, che riprende i titoli di successo delle stagioni precedenti. SM È importante perché il passa-parola si sviluppa attraverso gli anni. TV Sì, certo. Questi sono titoli che noi riproponiamo per la terza, quarta, quinta
6 Sergio Vernassa (1928-1991),
grande impresario e organizzatore teatrale. Inizia non ancora ventenne; nel 1954 crea con la collaborazione di Piero Fiorentini la EsseVuteatro, con lo scopo di distribuire le attività teatrali nei teatri della Toscana. Da allora, ha portato in Italia e a Firenze i gli artisti più importanti di almeno due epoche. I figli (Barbara, Giovanni e Massimo) hanno proseguito con successo l’attività del padre. Giovanni, in particolare, è uno degli artefici della programmazione delle stagioni teatrali del Teatro Verdi assieme a Claudio Bertini. 7 Viktor und Viktoria è un film del
1933 diretto da Reinhold Schünzel. Fu rifatto nel 1982 da Blake Edwards come Victor Victoria, con protagonista la moglie, Julie Andrews, e le musiche di Henry Mancini, premiate con l’Oscar.
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volta, ma mai con la stessa frequenza di Grease, che rimane il campione assoluto di repliche: otto volte nella Stagione del Verdi. SM La vostra filosofia, o la vostra politica (che è anche la nostra), è quella di cercare di ampliare il pubblico. Se io vedo uno spettacolo e dico ad un altro che mi è tanto piaciuto, creo interesse e spingo chi mi ascolta ad andarlo a vedere, ma nel frattempo lo spettacolo non c’è più, invece così uno spettatore sa che se si perde qualcosa non è per sempre, che esiste la possibilità (davvero rara a teatro) che lo spettacolo ritorni. Questo aumenta il bacino d’utenza. Quelli che hai citato sono tutti titoli famosi, rodati, grandissimi successi, quindi evviva! Ancora evviva! …ma poi ci sono anch’io! Io pure ho fatto una quantità impressionante di repliche… TV E certo! Adesso ci arriviamo subito… Siamo già in difficoltà perché le quattro repliche previste di Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano8 , al Relais Santa Croce, sono quasi esaurite, credo che dovremo impegnarti per il febbraio 2020. SM Molto volentieri… voi l’avete visto lo spettacolo, adesso speriamo che il pubblico venga coinvolto da questa storia bellissima. TV (Giovanni Vernassa): Ti ricordi Saverio quando sono venuto al teatro La Cometa a vedere Variazioni Enigmatiche e ci siamo scervellati per portarti al Verdi e non perdere l’occasione di averti nel nostro cartellone (Marconi che torna a fare l’attore era una circostanza imperdibile…)? SM Sì ma anche questo è bellissimo, la storia riesce a catturare. Sto pensando a come sistemare le cose, a dove disporre gli spettatori… perché in questo spettacolo sarò da solo quindi
è fondamentale avere un riferimento spaziale molto preciso. Sperando di replicare il successo di Variazioni9, che continuano a chiedermi… ma ormai sono troppo vecchio. Io ho l’età di Ibrahim! Lui aveva 14 anni quando Brigitte Bardot riempì il cinema e i giornali, esattamente come me. Quindi io fino a 150 anni potrò raccontare la storia di Ibrahim. TV Tu hai portato al Teatro Verdi 39 spettacoli in 21 stagioni (una media di quasi due spettacoli a Stagione), hai contribuito a dare una cultura e a creare una tradizione a teatri come il nostro, l’Alfieri di Torino, il Politeama Genovese, l’Europauditorium di Bologna, l’Augusteo di Napoli, il Tim di Bari e tanti altri. Tu, da produttore, riesci a vedere un futuro per queste realtà? SM Vedo difficoltà ma vedo anche molta avvedutezza nel programmare le Stagioni, e questo non può portare che bene: state scegliendo titoli “seri”, che non fanno scherzi. Sono gli scherzi che possono danneggiare i “seri”. Già la vostra strategia di riprendere titoli già visti e apprezzati garantisce una vita alle produzioni. Il musical, come altre produzioni importanti, costose, deve durare nel tempo, non può restare in vita per lo spazio di una Stagione. In Italia è impensabile che uno spettacolo stia in cartellone nello stesso teatro per mesi o anni, come capita all’estero; uno spettacolo di successo vive andando in tournée, riprendendo ciclicamente a vivere. Questo è un lato positivo della vita dei grandi progetti realizzati in Italia: bisogna fare in modo di aggiungere a questo canone nuovi titoli, nuovi successi. TV E di questa tua nuova creatura che debutta a giorni nel meraviglioso teatro Vaccaj, restaurato, di Tolentino, The Big Fish, cosa ci dici?
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SM Eh, guarda, io sono molto legato a questo spettacolo. Credo che tu, Giovanni, debba portarti una bella scorta di fazzoletti… il tuo rapporto con tuo padre è stato un rapporto importante, no? Avete anche litigato, sicuramente, come tutti. Come tutti i figli gli avrai detto “tu sei un c…, non capisci niente”… questo spettacolo analizza molto bene questo rapporto padre/figlio, è molto semplice ma nello stesso tempo molto toccante. Le canzoni sono bellissime e lo spettacolo è, oltre che divertente, piacevole, molto emozionante. La cosa che conta è la storia raccontata, e le bellissime canzoni, lo ripeto. Ascolta bene le parole perché quelle ti massacreranno. Piangerai di gioia, non di dolore… ripenserai a tuo padre ti ricorderai quanto bene gli hai voluto, anche se magari non glielo avrai detto tante volte… TV Ancora qualche amico che tu conosci benissimo: Paolo Ruffini, uno che hai trasformato in valente performer da musical. SM Paolo è veramente particolare… ti fa ridere a crepapelle ma nello stesso tempo ti fa pensare e ti tocca il cuore. Il giorno dopo un suo spettacolo mi hanno chiesto “Come stai?” e io ho risposto “Sono felice!”, come dice Paolo,
8 Racconto dello scrittore francese
Éric-Emmanuel Schmitt (1995), da lui stesso adattato in monologo teatrale. Dello stesso autore il campione di repliche Variazioni Enigmatiche, messo in scena nella Sala della Musica del Relais Santa Croce, da Saverio Marconi con Gian Paolo Valentini. 9 27 repliche in 5 Stagioni.
VARIAZIONI ENIGMATICHE - Relais Santa Croce 2012-13 Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
che ci invita a non dire cose come “sto così-così, abbastanza bene, si tira avanti…”, risposte che tutti diamo a quella domanda. Quindi adesso cerco di rispondere “Sono felice” anche se magari non tutto va al massimo e si rischia di suscitare l’invidia altrui. Però è bello dirlo e fa bene. Paolo unisce queste due cose: la risata bella piena e il pensiero. Non vai mai via vuoto. Ci sono spettacoli che ti fanno divertire ma il giorno dopo svaniscono dalla memoria. Con Paolo non succede. Poi chi dobbiamo ancora citare? Ah, ecco! Il mio amico Maurizio Colombi10! Lui è incredibile. Abbiamo pensato di fare una cosa insieme, io un po’ più precisino, lui un po’ più estroso, faremmo il botto! Ancora ci stiamo pensando. Mauri, pensaci presto perché io sto invecchiando, sbrigati a pensare qualcosa di bello!
TV (Claudio Bertini): Saverio, ancora non hai detto niente di Panariello, Conti e Pieraccioni, hai dato per scontato che non ci fosse bisogno di dirne nulla ma invece ci stuzzica l’idea di sapere cosa pensi… quanto li conosci? SM Carlo Conti lo conoscono tutti per un grande professionista che fa benissimo quello che fa, ma gli altri due… mamma mia! Convinceteli a fare un musical! Tutti e due sono attori strepitosi, cantano entrambi meravigliosamente… dai, facciamo far loro un bel musical! TV (Claudio Bertini): Allora intanto facciamo legger loro questa presentazione e questa tua dichiarazione, magari li invitiamo a vedere Monsieur Ibrahim. Tu però adesso ci sveli in quali ruoli li vedresti… SM Li vedrei bene in The producers,
sarebbero dei fantastici Max e Leopold. Però anche nella Cage aux folles – ora chi mi ci fate pensare – non li vedrei per niente male… glielo proporremo… TV Grazie davvero per questa bella chiacchierata, Saverio. Facciamoci gli auspici di prammatica e vediamoci sempre più spesso al Verdi! SM Magari! Evviva! 10 Maurizio Colombi, attore, cantante lirico, autore e regista (in questa veste presente per due stagioni consecutive con i musical Rapunzel e La regina di ghiaccio – entrambi interpretati da Lorella Cuccarini), è diventato un recordman con lo spettacolo Caveman (regia Teo Teocoli, al teatro Puccini), che è arrivato alla quattordicesima replica, per ora…
LE 39 VOLTE DI SAVERIO MARCONI E LA COMPAGNIA DELLA RANCIA AL TEATRO VERDI
A CHORUS LINE
BULLI E PUPE
CATS
Stagione 1998-1999 / 2008-2009
Stagione 2002-2003 (con Marina Massironi, Serena Autieri, Giorgio Borghetti e Gianfranco Phino)
Stagione 2009-2010 / 2010-2011
SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI Stagione 1999-2000 (con Raffaele Paganini, Tosca e Manuel Frattini) 2003-2004 (con Michele Carfora e Valeria Monetti)
A QUALCUNO PIACE CALDO Stagione 2000-2001 (con Alessandro Gassman, GianMarco Tognazzi e Rossana Casale)
HELLO DOLLY! Stagione 2001-2002 (con Loretta Goggi e Paolo Ferrari)
LA PICCOLA BOTTEGA DEGLI ORRORI Stagione 2001-2002 (con Rossana Casale, Manuel Frattini e Carlo Reali)
DANCE! Stagione 2001-2002 (con Raffaele Paganini, Chiara Noschese e Renata Fusco)
GREASE Stagione 2001-2002 / 2002-2003 / 20032004 / 2005-2006 / 2007-2008 / 2012-13 / 2015-2016 / 2017-18
PINOCCHIO Stagione 2004-2005 / 2015-2016 (con Manuel Frattini)
CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA Stagione 2004-2005 (con Raffaele Paganini, Justine Mattera e Giulia Ottonello)
JESUS CHRIST SUPERSTAR Stagione 2006-2007
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE Stagione 2005-2006 / 2006-2007 (con Alberta Izzo)
HIGH SCHOOL MUSICAL Stagione 2007-2008 / 2008-2009 (con Iacopo Sarno)
IL GIORNO DELLA TARTARUGA Stagione 2007-2008 (con Chiara Noschese e Christian Ginepro)
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RAIN MAN Stagione 2011-2012 (con Luca Lazzareschi e Luca Bastianello)
HAPPY DAYS Stagione 2011-2012
FRANKENSTEIN JUNIOR Stagione 2012-2013 (con Giampiero Ingrassia)
VARIAZIONI ENIGMATICHE Stagione 2012-2013 / 2013-2014 / 2014-2015 / 2015-2016 / 2016-2017 (con Saverio Marconi e Gian Paolo Valentini)
CERCASI CENERENTOLA Stagione 2014-2015 (con Manuel Frattini e Paolo Ruffini)
CABARET Stagione 2015-2016 (con Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello)
SISTER ACT Stagione 2016-2017 (con Belia Martin, Suor Cristina e Pino Strabioli)
Teatro Verdi
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LA CITTÀ IL SUO GIORNALE IL SUO TEATRO
È
difficile che un fiorentino amante degli spettacoli non abbia mai varcato la soglia del Teatro Verdi. Basta poi avere un po’ di capelli bianchi per ricordarsi come il suo nome comparisse su “La Nazione” nella pagina della programmazione dei cinema; mai all’altezza della lettera V, ma rigorosamente alla T, come Teatro Verdi. Negli anni in cui i cinema sembravano aver perso il sopravvento sui teatri quello era un modo per il Verdi di rivendicare la sua vera vocazione. Da molti decenni il Verdi è fortunatamente tornato ad essere solo un teatro e soprattutto negli ultimi venti anni la sua variegata programmazione lo ha riportato alla sua identità originaria, ovvero quella di essere un grande teatro popolare nel centro della città. La programmazione combinata della Stagione dell’Orchestra della Toscana e di quelle di “Antico Teatro Pagliano” (Stagione Teatrale) e “Prg” (musica d’autore, pop e rock) costituisce un cartellone che per qualità, quantità e varietà delle proposte ha pochi confronti in Italia.
Un teatro che vive con leggerezza il suo 164° anno (cinque soli in più del nostro giornale). Era infatti il 10 settembre del 1854 quando nell’allora Teatro Pagliano il sipario si aprì per la prima volta sulle note dell’opera verdiana Il Viscardello che sarebbe poi diventato Rigoletto. La nascita del teatro si deve all’imprenditore Girolamo Pagliano, ex baritono, noto nel suo tempo per il famoso sciroppo “Centerbe di lunga vita”. Il nuovo teatro prese il posto di una struttura polivalente (circo equestre, sala da musica, anfiteatro all’aperto), costruita sui resti del trecentesco carcere delle Stinche. Diventato Teatro Verdi nel 1901, è dal 1° gennaio 1998 proprietà della Fondazione Ort e sede stabile dell’Orchestra della Toscana. Dal passato al presente: anche qui il nostro giornale e il Teatrone di via Ghibellina invecchiano e si rinnovano quasi di pari passo. Come “La Nazione” che ha sviluppato un importante sito web perennemente aggiornato ed attento al Mondo e alla nostra città così il Verdi è da anni sul web con un sito sempre aggiornato e funzionale. Dall’anno scorso il sito teatroverdifirenze.it ha subito un restyling totale e si è arricchito di contenuti e informazioni (ha del resto il compito di approfondire la conoscenza e la storia del teatro e di essere un punto di riferimento informativo per i suoi frequentatori): vi si trovano notizie di carattere pratico e logistico e schede dettagliate relative a tutti i tipi di spettacolo programmati sul palco. Un’operazione che guarda al futuro, ma che si basa al tempo stesso su un passato solido e un presente che conferma il Verdi come meta e luogo di ritrovo di migliaia di spettatori da tutta la Toscana.
Michele Manzotti giornalista de LA NAZIONE
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Teatro Verdi
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NOTIZIE UTILI E
Biglietteria La biglietteria si trova in via Ghibellina 97 ed è aperta da lunedì a sabato con orario 10.00 – 13.00 e 16.00 - 19.00; la domenica e nei giorni festivi rimane chiusa. Prima degli spettacoli in programma nei giorni feriali è aperta dalle 20:00 alle 21:00 mentre la domenica e sempre quando lo spettacolo ha inizio alle 16.45, è aperta dalle ore 15.00 alle 17.00. In caso di spettacoli con orario d’inizio diverso, la biglietteria apre un’ora prima dell’inizio. Telefono: 055-212320 e-mail: info@teatroverdionline.it
INFORMAZIONI Prevendite
Prezzi
È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso i punti vendita del Circuito Box Office Toscana e Circuito Ticketone; l’elenco completo dei punti vendita è consultabile su www.boxofficetoscana.it e su www.ticketone.it
Questi i prezzi per i singoli spettacoli espressi a tariffa intera COMPRENSIVI di diritti di prevendita
Il Box Office di Via delle Vecchie Carceri n.1 a Firenze si trova presso il Complesso Ex Murate ed è aperto con orario continuato 10.00 - 19.00 da lunedì al venerdì; il sabato 10.00 - 14.00. Chiuso la domenica ed i giorni festivi. Tel: 055-210804 Fax: 055-7472058 Skype: boxofficetoscana
PANARIELLO CONTI PIERACCIONI € 72/64/53/42
Vendita telefonica Telefonando al numero 055-210804 in orario 10.30 - 18.00 è disponibile l’acquisto dei biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) Vendita on-line le commissioni sono indicate durante la procedura d’acquisto www.teatroverdifirenze.it. Per gli acquisti on-line e telefonici ai prezzi sopra elencati viene applicata una commissione di servizio; le riduzioni non si applicano, salvo eccezioni, alle vendite on-line.
31 DICEMBRE 2018 PANARIELLO CONTI PIERACCIONI € 144/128/106/84/70
PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO € 59/49/39/28 WE WILL ROCK YOU € 57,50/46/40,25 DIRTY DANCING € 57,50/46/40,25/28,75/23 MAMMA MIA!, IL CONTE TACCHIA, SCHOOL OF ROCK € 55/40/31/25,50/20 JESUS CHRIST SUPERSTAR € 55/49,50/40/31/25,50/20 BLUE MAN GROUP € 51/41,50/32/27,50 AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA € 50/42/25 FLASHDANCE IL MUSICAL € 50/38/29,50/25,30
PETER PAN € 40/37/25 STOMP, MUSICANTI, THE MAGIC OF LIGHT, TUTU, MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI SHOW, LA DIVINA COMMEDIA € 37/31/25 DESTINATI ALL’ESTINZIONE ANGELO PINTUS € 34,50/28,50/23,00 SCHIACCIANOCI, LA BELLA ADDORMENTATA €34/27/20 U&DOWN PAOLO RUFFINI € 34/25/17 LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO € 33,50/29/23 VIKTOR UND VIKTORIA, NON MI HAI PIU DETTO TI AMO, BELLE RIPIENE, DIECI PICCOLI INDIANI IL LAGO DEI CIGNI, IL PAESE DEI CAMPANELLI, NOCHES DE BUENOS AIRES € 31/25/19 CAVEMAN € 25,30/20,70 LA SIGNORINA ELSE, MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO € 17,00
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
Orari
Disabili
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 20.45; le repliche domenicali iniziano alle ore 16.45, fanno eccezione i segunti spettacoli: FLASHDANCE sabato 17 novembre ore 16.45 e 20.45; STOMP sabato 24 ore 16.00 e 20.45 – domenica 25 ore 16.45 e 21.00; PANARIELLO CONTI PIERACCIONI ore 20.45 anche le recite domenicali.
Dall’ingresso principale del Teatro Verdi (Via Ghibellina, 99) si accede direttamente al foyer e al fondo platea dove si trovano i 4 posti riservati per i disabili non deambulanti. Il personale di sala offre assistenza per l’ingresso e il raggiungimento dei posti. La presenza di persone con disabilità è gradita e auspicata. Il personale del teatro è a disposizione per ogni eventuale necessità. L’acquisto dei biglietti per le persone disabili si può effettuare ESCLUSIVAMENTE presso la biglietteria del Teatro Verdi o prenotando telefonicamente alla stessa allo 055.21.23.20, fatta eccezione per i concerti di musica leggera per i quali è possibile ESCLUSIVAMENTE la prenotazione telefonando all’organizzatore (nella maggior parte dei casi P.R.G. srl – 055.66.75.66) Per motivi di sicurezza è predisposta per i disabili una zona riservata nelle vicinanze di una delle uscite sul fondo della platea (4 posti disponibili per disabili non deambulanti e 5 posti per disabili deambulanti). In questi posti riservati il disabile con disabilità oltre il 70%, da attestare su richiesta al momento dell’acquisto del biglietto o al momento dell’ingresso in teatro, ha diritto ad un biglietto con riduzione speciale il cui prezzo è pari a quello del biglietto del settore più economico previsto per lo spettacolo richiesto. L’accompagnatore del disabile ha diritto ad un biglietto omaggio con posto a sedere assegnato.
Riduzioni Hanno diritto alla riduzione: abbonati alla Stagione Concertistica dell’O.R.T., soci Coop Unicoop Firenze, correntisti Banca Cambiano, under 21, over 65, studenti, gruppi superiori a 15 spettatori. Lo sconto applicato è di € 2,50 (eccetto venerdì, sabato, domenica e il 31 dicembre). Gli sconti valgono per ogni ordine di posto. Le stesse categorie hanno diritto alla riduzione sull’acquisto degli Abbonamenti a 12 e a 7 spettacoli (vedi pag 27) Le riduzioni sono strettamente personali, il titolo di riduzione non è cedibile ad altri.
La sera della prima I soci Coop-Unicoop Firenze, i correntisti Banca Cambiano ed i titolari di Carta Aura hanno diritto ad uno sconto sui biglietti di tutte le “prime” della Stagione pari a € 5,00 sul prezzo del biglietto intero; sono esclusi gli spettacoli a data unica. Gli sconti valgono per ogni ordine di posto. Ogni tessera dà diritto allo sconto per l’acquisto di un solo biglietto. È indispensabile presentare la tessera al momento dell’acquisto del biglietto e al momento dell’ingresso in Teatro.
Come accedere al Teatro Verdi Il Teatro Verdi si trova all’interno della ZTL (zona traffico limitato). Pertanto non è possibile entrare con l’auto privata dalle 7.30 alle 20.00 di tutti i giorni feriali, il sabato dalle 7.30 alle 16.00. Le porte telematiche fotografano tutti gli ingressi non autorizzati.
Parcheggi A ridosso, ma fuori dalla ZTL ci sono tre grandi parcheggi pubblici: Piazza Ghiberti, sotterraneo – ingresso da Via Paolieri aperto H 24 accesso anche con Telepass Piazza Beccaria, sotterraneo – ingresso Viale Amendola aperto H24 accesso anche con Telepass Le Murate, superficie – ingresso Viale Giovine Italia aperto H 24 non custodito.
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Il teatro è convenzionato con i parcheggi sotterranei di piazza Ghiberti e piazza Beccaria. Presentando al guardaroba il tagliando ritirato all’ingresso del parcheggio è possibile usufruire del prezzo scontato di 6,00 euro per quattro ore di permanenza nel parcheggio stesso. Attenzione: è necessario ritirare il biglietto alla colonnina d’ingresso del parcheggio e non utilizzare il Telepass per poter usufruire dello sconto. È inoltre possibile parcheggiare in superficie, nelle strade adiacenti così come fuori dalla ZTL, ricordando che gli spazi contrassegnati da linee bianche sono riservati ai residenti, quelli con strisce azzurre sono a pagamento. Parcheggi tracciati di colore blu sono a pagamento tutti i giorni feriali dalle 8.00 alle 20.00 ad eccezione dei festivi: Le tipologie di sosta sono indicate dalla segnaletica verticale in loco. Sono gratuiti per i residenti o autorizzati limitatamente dalle 8.00 alle 9.00 e dalle 18.00 alle 20.00.
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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COME RAGGIUNGERE IL
TEATRO Treno La stazione principale di Firenze è Santa Maria Novella. Tuttavia molti treni locali e a lunga percorrenza fermano anche alla stazione di Campo di Marte.
Autobus Urbani Ataf Intorno al teatro sono dislocate le fermate di numerose linee Ataf l’azienda di trasporto pubblico cittadino. Venendo dalla stazione di Santa Maria Novella le linee consigliate sono: 6 direzione Novelli, fermata Colonna 01 (la fermata è a 650 m. dal Teatro, circa 8 minuti a piedi) 14 direzione Via della Ripa, fermata Colonna 01 (650 m. 8 minuti) 23 direzione Sorgane, fermate Colonna 01 (650 m. 8 minuti) C2 direzione Piazza Beccaria, fermata Ghibellina Pepi (120 m. 1 minuto) C1 direzione Parterre, fermata Verdi (60 m. 1 minuto)
Venendo dalla stazione di Campo di Marte le linee sono: 19 direzione La Pira, fermata Colonna (650 m. circa 8 minuti a piedi) 14 direzione SMN fermata Salvemini (180 m. 2 minuti) 13 direzione Il David, fermata Giovine Italia (750 m. 9 minuti) Orari e itinerari sono in continua variazione. Per avere i dati che servono sempre aggiornati consigliamo di consultare percorsi e orari sul sito di Ataf o scaricare l’app Ataf 2.0 (disponibile su Google Play e Apple store) con gli orari localizzati e aggiornati in tempo reale. Il biglietto si può fare anche via SMS al numero 4880105 (scrivendo ATAF nel testo del messaggio) con addebito diretto sul credito telefonico per i clienti TIM, Vodafone, Wind e 3 Italia, cui si aggiunge il costo dell’invio del messaggio che varia a seconda dell’operatore telefonico.
Taxi Al termine dello spettacolo è attivo un servizio di chiamata taxi. La chiamata è gratuita, l’importo della corsa è a pagamento. Per persone dirette nella stessa zona è possibile usufruire del servizio Taxi Multiplo, con un costo fisso a utente. Gli steward addetti alla chiamata taxi si trovano a fine spettacolo davanti all’ingresso del teatro. È possibile prenotare il servizio di Taxi Multiplo anche durante lo spettacolo rivolgendosi al personale di sala.
XXXVIII STAGIONE CONCERTISTICA 2018 / 2019 Giorgio Battistelli direttore artistico
Daniele Rustioni direttore principale
Thomas Dausgaard direttore onorario Celso Albelo Salvatore Accardo George Andguladze Giordano Bellincampi Mario Brunello Francesca Dego Pietro De Maria Lorenzo Fratini Gianluigi Gelmetti Kerem Hasan Niklas Benjamin Hoff mann Hennig Kraggerud Jan Lisiecki Raffaella Lupinacci
Alexander Malofeev Michele Marelli Michele Mariotti Edgard Moreau Angela Nisi Eva Ollikainen Maxime Pascal Erica Piccotti Miriam Prandi Beatrice Rana Federico Maria Sardelli Peppe Servillo Markus Stenz Eduardo Strausser
Coro del Maggio Musicale Fiorentino Orchestra Haydn di Trento e Bolzano C o n s e r v a t o r i d e l l a To s c a n a YO Y O Yo u t h O r c h e s t r a Yo u t h O R T
Si ringrazia la Fondazione CR Firenze per le donazioni Art Bonus a favore della Stagione 2018/19
orchestradellatoscana.it
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
Seguici on line SITO INTERNET www.teatroverdifirenze.it Il sito, oltre alla possibilità di acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli del cartellone del Teatro Verdi (quelli riportati su questo programma, ma anche tutti i concerti della Stagione dell’Orchestra della Toscana e i concerti di musica leggera e affini), consente anche di reperire informazioni dettagliate sulle campagne di abbonamento; offre inoltre la possibilità di iscriversi alla mailing list tramite la quale si può essere informati su eventi particolari e su promozioni esclusive: sconti particolari sull’acquisto di biglietti, prelazioni sull’acquisto di eventi straordinari, “pacchetti” composti da biglietto d’ingresso e cena (pre- o post- spettacolo) presso esclusivi ristoranti posti nelle vicinanze del Teatro, a prezzi particolarmente vantaggiosi. Sul sito e sulla pagina Facebook sono inoltre reperibili tutti gli aggiornamenti e le novità dell’ultim’ora. Facebook (www.facebook.com/ teatroverdifi renze?ref=hl) canale You Tube (www.youtube.com/user/ TeatroVerdiFirenze?feature=watch)
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Luoghi di spettacolo Teatro Verdi Via Ghibellina 99/97 – Firenze Museo della Specola – Salone degli Scheletri Via Romana 17 – Firenze La Signorina Else – dal 9 al 21 ottobre Teatro Puccini Via delle Cascine 41 – Firenze Caveman – 20/10 e 4/12 Relais Santa Croce – Sala della Musica Via Ghibellina 87 – Firenze Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano – 7–8–9–10 febbraio Teatro Obihall (dal 01/01/2019 Tuscanyhall Teatro di Firenze) Via Fabrizio De André – (uscita Fi Sud) Firenze La grande storia dell’Impressionismo – 1 febbraio Musicanti 14 febbraio Nelson Mandela Forum Piazza Enrico Berlinguer Blue Man Group – 28–29–30–31 marzo
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DUE ACCOGLIENTI FOYER / SERVIZIO GUARDAROBA /BAR / SERVIZIO DI CHIAMATA TAXI CON STEWARD Palcoscenico
apertura al boccascena 18 m larghezza 25 m lunghezza 16 m montacarichi e golfo mistico
Graticcia
altezza 18 m larghezza 18 m lunghezza 15 m ascensore di servizio
Ospitalità pubblico
1.497 posti a sedere numerati 796 in platea 120 in galleria 581 nei sei ordini di palchi
Ospitalità artisti
ingresso con portineria quindici camerini con servizi saletta interviste
Per il cinema
cabina di proiezione analogica e digitale schermo 18 x 10 m
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Via del Salviatino, 21. Fiesole - Firenze 50137. Italy. +39 055 9041111. info@salviatino.com | www.salviatino.com
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
Abbonamento a 12 spettacoli 10 spettacoli a turno fisso, con data e posto prestabiliti, più due a scelta. Durante la stagione è possibile chiedere il cambio di data di due spettacoli. Il prezzo varia a seconda che la combinazione scelta comprenda o meno gli spettacoli PANARIELLO CONTI PIERACCIONI, MASSIMO RANIERI, MAMMA MIA!, JESUS CHRIST SUPERSTAR, CAVEMAN al Teatro Puccini, LA SIGNORINA ELSE al Salone degli Scheletri del Museo della Specola, MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO alla Sala della Musica del Relais Santa Croce.
Abbonamento a 7 spettacoli abbonamento danza & balletto
o meno gli spettacoli: PANARIELLO CONTI PIERACCIONI, MASSIMO RANIERI, SCHOOL OF ROCK, MAMMA MIA!, JESUS CHRIST SUPERSTAR, BLUE MAN GROUP, CAVEMAN al Teatro Puccini, LA SIGNORINA ELSE al Salone degli Scheletri del Museo della Specola, MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO alla Sala della Musica del Relais Santa Croce.
Costo dell’abbonamento L’abbonamento COMPLETO a 12 spettacoli ha un prezzo indicativo che va da 189.00 a 458,50 euro: la cifra varia in base al settore ed alla scelta dell’undicesimo e dodicesimo spettacolo. L’abbonamento a SCELTA a 7 spettacoli e DANZA&BALLETTO varia da 134,50 a 278 euro
Composizione variabile da scegliere tra 8 combinazioni di 5 spettacoli e 2 spettacoli a scelta, oltre ad una combinazione di 6 spettacoli dedicata alla Danza e Balletto ed uno spettacolo sempre a scelta tra i fuori abbonamento. Durante la stagione è possibile chiedere il cambio di data di uno spettacolo. Il prezzo varia a seconda che la combinazione scelta comprenda
GLI ABBONAMENTI
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Teatro Verdi
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
DA GIOVEDÌ 1 A DOMENICA 4 NOVEMBRE
Lorella Cuccarini Giampiero Ingrassia
NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO regia GABRIELE PIGNOTTA DA VENERDÌ 16 A DOMENICA 18 NOVEMBRE
FLASHDANCE Il musical
regia CHIARA NOSCHESE DA GIOVEDÌ 6 A DOMENICA 9 DICEMBRE
Angelo Pintus
DESTINATI ALL’ESTINZIONE DAL 28 DICEMBRE AL 13 GENNAIO
F&P
PANARIELLO CONTI PIERACCIONI
Il tour versione teatrale
DA VENERDÌ 14 A DOMENICA 16 DICEMBRE
Rossella Brescia Tosca D’Aquino Roberta Lanfranchi Samuela Sardo
DA GIOVEDÌ 14 A DOMENICA 17 MARZO
Enrico Montesano
IL CONTE TACCHIA
BELLE RIPIENE
liberamente tratto dal film di SERGIO CORBUCCI regia ENRICO MONTESANO
regia MASSIMO ROMEO PIPARO
DA GIOVEDÌ 28 A DOMENICA 31 MARZO
Una gustosa commedia dimagrante
NELSON MANDELA FORUM DA VENERDÌ 15 A DOMENICA 17 FEBBRAIO
Ivana Monti
DIECI PICCOLI INDIANI… E NON RIMASE NESSUNO!
di AGATHA CHRISTIE regia RICARD REGUANT DA GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO A DOMENICA 3 MARZO
Gianluca Guidi
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
regia PIETRO GARINEI e SANDRO GIOVANNINI
BLUE MAN GROUP DA MERCOLEDÌ 10 A DOMENICA 14 APRILE
Lillo
SCHOOL OF ROCK
regia MASSIMO ROMEO PIPARO SABATO 27 E DOMENICA 28 APRILE
Veronica Pivetti
VIKTOR UND VIKTORIA
regia EMANUELE GAMBA
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
MILLELUCI ENTERTAINMENT PRESENTA
NON MI HAI PIÙ DETTO TI AMO Lorella Cuccarini Giampiero Ingrassia
DA GIOVEDÌ 1 A DOMENICA 4 NOVEMBRE
scritto e diretto da GABRIELE PIGNOTTA con Raffaella Camarda Francesco Maria Conti Fabrizio Corucci musiche Giovanni Caccamo scene Alessandro Chiti costumi Silvia Frattolillo light designer Umile Vainieri sound designer Enrico Porcelli
Dopo 20 anni, LORELLA CUCCARINI e GIAMPIERO INGRASSIA, la straordinaria coppia di Grease, torna a lavorare insieme per la prima volta in una commedia inedita, scritta e diretta da Gabriele Pignotta. Uno spettacolo ironico, intelligente, appassionante, cucito addosso a due protagonisti perfetti: istrionici e straordinariamente affiatati. La famiglia è il motore principale dello spettacolo e si mostra con le sue fragilità e con la sua forza. L’amore tra uomo e donna e tra genitori e figli è visto con leggerezza ma anche con passione, sbirciando attraverso la quotidianità: risate, lacrime, sospetti, cambiamenti e tante altre piccole e grandi situazioni condiscono la commedia interpretata da 5 bravissimi attori, in cui ognuno di noi può ritrovare uno spaccato della sua vita. La produzione è ambiziosa
e importante: un allestimento di altissimo livello saprà regalare allo spettatore momenti di assoluto divertimento e di grande emozione. La famiglia è ancora il cardine della società e il nostro punto di riferimento assoluto? Come si stanno evolvendo le nostre famiglie alla luce delle trasformazioni sociali, politiche ed economiche in atto? È questo il tema attualissimo sul quale nasce e si sviluppa questa ironica e sorprendente “piece” teatrale. In sintesi si tratta della storia di una famiglia italiana contemporanea, costretta ad affrontare un cambiamento traumatico improvviso che, alla fine di un percorso umano difficile ed intenso, si ritroverà completamente trasformata e forse più preparata a sopravvivere. Lorella Cuccarini, accetta la sfida di interpretare il ruolo di una madre, Serena, che trova la forza di mettersi
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in discussione in seguito ad un imprevedibile, ma forse “salvifico”, incidente di percorso. Questa supermamma e moglie perfetta che porta sulle sue spalle tutta l’organizzazione e la responsabilità della famiglia, capisce che forse questo ruolo non è più funzionale alla sua felicità e, con grande coraggio decide di recuperare sé stessa e il suo essere donna rimettendo completamente in gioco tutti gli equilibri. Suo marito Giulio (un ineguagliabile Giampiero Ingrassia) inizialmente destabilizzato da questo repentino cambiamento, troverà la forza di reagire, riscoprendo finalmente il suo ruolo di marito e di genitore per troppo tempo delegato passivamente alla moglie. Anche i due figli (Tiziana e Matteo), due ragazzi di vent’anni, andranno in crisi esattamente come i loro genitori, ma ognuno riuscirà a trovare delle risorse interiori inaspettate che porteranno ad un avvincente finale a sorpresa! L’intruso Fabrizio Corucci regalerà sorrisi e colpi di scena a questa meravigliosa e scombinata famiglia. Un suggerimento, rivolto a tutti, è che forse oggi ancora di più che in passato, la famiglia per sopravvivere ai cambiamenti deve trovare anche lo spazio per il singolo, per l’individuo e non solo per il ruolo che ricopre (madre, padre, figlio).
stagione teatrale 2018/19
GIAMPIERO INGRASSIA
LORELLA CUCCARINI
Figlio dell’indimenticabile Ciccio, Giampiero Ingrassia ha recitato nell’85/’86 accanto a Gigi Proietti nel Cirano. Nell’89 è il protagonista del primo musical di Saverio Marconi, La piccola bottega degli orrori, proseguendo la collaborazione con la Compagnia della Rancia in quel Grease che dal’97 al ’99 lo vedrà protagonista nel ruolo di Danny Zuko accanto a Lorella Cuccarini. È presente nel cartellone del Teatro Verdi da diversi anni interpretando commedie musicali come Full Monty (2002/03) diretto da Gigi Proietti, Harry ti presento Sally (2005-06) con Marina Massironi, Michelina (2009-10) accanto a Maria Amelia Monti e diretto da Alessandro Benvenuti, Frankenstein Junior (2012-13) prodotto dalla Compagnia della Rancia, Cabaret (2015.16) con la regia di Saverio Marconi.
Scoperta da Pippo Baudo che nel 1985 l’ha voluta al suo fianco come showgirl nei varietà del sabato sera Fantastico di Raiuno, Lorella Cuccarini continua negli anni successivi la collaborazione con Baudo anche alla Fininvest. La notte vola, sigla di un programma televisivo diventa un evergreen della musica italiana. A partire dagli anni novanta forma un sodalizio lavorativo con Marco Columbro con il quale conduce fortunate edizioni di varietà come Paperissima e Buona domenica. Nel 1997 prende parte al suo primo musical Grease, in scena con enorme successo per tre anni consecutivi e prosegue nel genere nel 2006 con il celebre Sweet Charity di Bob Fosse. Nel 2015, torna in teatro con il musical Rapunzel, in cui per la prima volta interpreta una parte da antagonista e nel 2017 con La regina di ghiaccio – Il musical, tratto dal racconto della Turandot. Nel 2016 è protagonista dello show-evento Nemicamatissima affiancata dalla sua storica rivale artistica, Heather Parisi.
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
STAGE ENTERTAINMENT E FULL HOUSE ENTERTAINMENT PRESENTANO
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Il musical
FLASHDANCE regia CHIARA NOSCHESE
DA VENERDÌ 16 A DOMENICA 18 NOVEMBRE
Stage Adaptation by Tom Hedley & Robert Cary Music by Robbie Roth Lyrics by Robert Cary e Robbie Roth
Dopo l’incredibile successo di pubblico della stagione 2017/2018 al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano, con oltre 70 mila presenze raggiunte, arriva nei teatri italiani la nuova versione del film culto della Paramount Pictures, FLASHDANCE il Musical, con una produzione firmata, nella stagione 2018/2019, da Stage Entertainment e Full House Entertainment e una tournée interamente curata da Vivo Concerti, con partenza a novembre 2018. Lo spettacolo è tratto dalla memorabile pellicola del 1983 intitolata FLASHDANCE e diretta da Adrian Lyne, con la sceneggiatura di Tom Hedley e Joe Eszterhaz e la protagonista Jennifer Beals nel ruolo di Alex.Il film è stato il più visto in Italia in quello stesso anno, con 20 milioni di copie vendute, una colonna sonora da Oscar e un incasso al box office di 100 milioni di dollari. A interpretare Alex a teatro sarà Valeria
Belleudi, allieva della Scuola di Amici di Maria De Filippi nel 2004, già attrice di first class musical come Sister Act. La regia è affidata alla brillante Chiara Noschese - affermata attrice di teatro, casting director e regista di family show quali Il Piccolo Principe e Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie - che con FLASHDANCE il Musical firma la sua prima regia di un importante titolo internazionale. Chiara Noschese descrive così lo spettacolo: «Flashdance è, per me, una grande sfida: un copione inedito, con canzoni nuove e nuovi personaggi; oltre alla regia ne ho curato i costumi e l’adattamento, le liriche e il testo. Flashdance è sicuramente uno spettacolo pieno di numeri danzati e cantati, immagini, proiezioni, musica meravigliosa e con luci sorprendenti ma, fondamentalmente sarà tutto accessorio ad una grande e bella storia, perché
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Flashdance è la storia di un sogno, quello che può cambiare la vita ma che fa anche paura; la paura di non essere all’altezza, di sentirsi soli nel cammino per conquistare quello che sentiamo di meritare.» Ad affiancarla sarà un team creativo completamente italiano e di talento. Non mancheranno le hit più famose in lingua inglese What a feeling, Maniac, Gloria, Man Hunt, I love Rock’n Roll, in un musical con una cifra stilistica completamente rinnovata, in cui l’attualizzazione dell’estetica anni ‘80 arricchirà la scrittura originale del film per una versione fedele e indimenticabile. Coreografie, musica e canzoni sono di Robert Cary e Robbie Roth, e faranno da cornice ad una grande storia d’amore, di amicizia e di riscatto personale: la storia di un sogno e del coraggio di poterlo realizzare. Uno spettacolo ricco di grandi temi universali senza tempo, portati in scena da un cast di straordinari performer.
stagione teatrale 2018/19
TO PEE,
OR NOT
exaltastudio.com
TO PEE...
stagione teatrale 2018/19
ENRICO PORRECA PRESENTA
DESTINATI ALL’ESTINZIONE Angelo Pintus
DA GIOVEDÌ 6 A DOMENICA 9 DICEMBRE
Torna in tour con il nuovo spettacolo DESTINATI ALL’ESTINZIONE, Angelo Pintus, dopo una anteprima nel mese di ottobre partita da Sondrio. C’è chi parla con il cane e lo fa mentre lo veste, c’è chi guida mentre manda messaggi con il cellulare e c’è chi vuole fare la rivoluzione ma la fa solo su Facebook, c’è chi parcheggia la macchina nel posto riservati ai disabili “tanto sono 5 solo minuti”. C’è chi festeggia il complemese, chi dice ciaone e chi fa l’Apericena. Ma soprattutto c’è chi crede che la terra sia piatta e probabilmente si è anche convinto che la colpa sia di Silvio. Sono questi i piccoli segnali che fanno presagire un ritorno… quello dei Dinosauri. Amici miei, che ci piaccia o no, siamo DESTINATI ALL’ESTINZIONE.
Teatro Verdi
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ANGELO PINTUS Nasce a Trieste molti anni fa... - “Quanti anni fa?” - “Mah, non si chiede l’età a una donna!” Da piccolo era insopportabile … da grande lo è ancora! La scuola per lui non è stata semplice: ha abbandonato gli studi, contro il volere dei genitori, in seconda elementare... Sostiene ancora oggi: “Non reggevo la pressione!!!”. Negli Anni 90’ inizia a lavorare in Valtur, un’esperienza incredibile dove imparerà quel che sa fare oggi. Nel 2000 lavora in radio a Milano in coppia con Max Vitale e dal 2009 è presenza fissa di Colorado, il programma di Italia 1. Ma è nel 2013 che la sua vita cambia: inizia la sua prima Tournée teatrale in giro per l’Italia con lo spettacolo 50 SFUMATURE DI… PINTUS. In due stagioni, 2013/2014 e 2014/2015, gli spettacoli sono più di 150 con oltre di 200.000 spettatori. Nel dicembre 2014 al Mediolanum Forum di Assago, con oltre 8.000 spettatori, Angelo Pintus ha tenuto uno spettacolo speciale: PINTUS@FORUM, ripreso televisivamente e poi mandato in onda il 14 gennaio 2015 in prima serata su Italia 1. Risultato: più di 2.600.000 spettatori per uno share del 9,7%. Cinematograficamente ha partecipato, con una parte significativa al secondo film come regista di Paolo Ruffini Tutto molto bello nel 2014 e in coppia con Vincenzo Salemme ha interpretato un episodio del film
stagione teatrale 2018/19
Ma tu… di che segno 6? per la regia di Neri Parenti. È stato ospite comico della seconda serata del 65° Festival di Sanremo. Ha riportato il Karaoke nelle piazze proponendolo nel 2015 su Italia Uno. Nelle stagioni teatrali 2015/2016 e 2016/2017 il nuovo spettacolo ORMAI SONO UNA MILF è stato accolto dal pubblico con grande interesse. L’età media degli spettatori è molto cresciuta decretando un nuovo successo “trasversale”. A settembre del 2016 Pintus si è esibito all’Arena di Verona con lo spettacolo PINTUS@ ARENAdiVERONA; nella replica televisiva l’anno successivo ha totalizzato 1.392.000 spettatori. Negli ultimi anni Angelo Pintus ha confermato di appartenere alla ristrettissima cerchia di one man show che si sono esibiti in spazi straordinariamente importati: dal Teatro Antico di Taormina all’Arena di Verona passando per il Mediolanum Forum di Milano. Pintus però resta, e soprattutto vuole restare, un assiduo frequentatore dei palcoscenici dei teatri in Italia ma non solo. Nella stagione teatrale 2017/2018 ANGELO PINTUS in Italia si è esibito al TEATRO MANZONI DI MILANO per sei settimane per 42 repliche con il suo nuovo monologo: E se fosse stato il cavallo?. Angelo Pintus lo scorso dicembre ha tenuto al Gran Teatro di Padova una esibizione “speciale” con un gruppo di ballo e musicisti per festeggiare il Capodanno con oltre
2.500 gli spettatori presenti. Ma anche all’estero ha tenuto esibizioni, in Spagna a Tarragona, in Germania a Offenbach e quest’anno a Londra presso la Union Chapel, proponendo le parti migliori del suo repertorio comico e l’inserimento di passaggi dedicati specificatamente alla città ospitante. Quest’estate PINTUS@OSTIA ANTICA (8/09/2018), lo spettacolo speciale con musicisti e ballerini concepito per la ripresa televisiva effettuata da Italia Uno, è stato messo in onda in settembre.
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stagione teatrale 2018/19
IL SISTINA SU LICENZA ESCLUSIVA DI PEEPARROW PRESENTA
BELLE RIPIENE
Una gustosa commedia dimagrante Rossella Brescia Tosca D’Aquino Roberta Lanfranchi Samuela Sardo
DA VENERDÌ 14 A DOMENICA 16 DICEMBRE
regia MASSIMO ROMEO PIPARO
di Giulia Ricciardi Massimo Romeo Piparo
Dopo la riuscitissima commedia Smetti di Piangere Penelope, Massimo Romeo Piparo torna a firmare uno spettacolo di prosa tutto al femminile. L’affiatatissimo trio artefice del successo della piece francese sull’annoso tema dell’orologio biologico- D’Aquino, Lanfranchi, Sardo- affiancato dalla new entry Rossella Brescia, torna a proporre un esilarante spaccato di vita femminile dove protagonisti del racconto sono questa volta– guarda un po’!- il cibo e gli uomini: le donne amano mangiare ma poi si costringono a infernali diete dimagranti…ci sarà un elemento in comune tra il loro rapporto col cibo e quello con gli uomini…? Questa gustosa commedia dimagrante è ambientata nel regno delle donne ovvero dentro una cucina tra pentole e fornelli.
scene Teresa Caruso costumi Cecilia Betona luci Daniele Ceprani suono Davide Mungo consulenza enogastronomica Chef Fabio Toso regista collaboratrice Francesca Draghetti musiche originali Emanuele Friello
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La particolarità è che in questo caso i fornelli e la cucina sono veri. Le quattro performers (ci piace definirle così perché oltre a recitare saranno costrette “da copione” ad esprimersi anche nell’arte culinaria) cucineranno delle reali pietanze – ognuna con la propria estrazione geografica, dal Salento a Napoli, da Roma all’Alta Padana- mentre “accenderanno” anche un confronto sul loro rapporto coi rispettivi uomini e le rispettive piùo-meno-realizzate esistenze. Al termine di questo racconto “dimagrante” toccherà al pubblico condividere con le attrici il cibo cucinato ma non certo i loro uomini che rimarranno relegati tristemente nella lista dei “cibi proibiti” dal…dietologo dell’amore.
stagione teatrale 2018/19
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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FRIENDS&PARTNERS PRESENTANO
PANARIELLO CONTI PIERACCIONI
Versione teatrale
DAL 28 DICEMBRE AL 13 GENNAIO
EV
I Re Magi del Natale fiorentino sono loro: Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni. Portano in dono tanta allegria. E ci scappano pure Befana e Capodanno! Dopo la lunga serie di date al Mandela Forum, dal 28 dicembre al 13 gennaio tornano nella loro Firenze, stavolta in versione teatrale, per ben 15 appuntamenti. Tra questi la serata-evento di lunedì 31 dicembre, dove con gli amici di sempre festeggeranno insieme al loro pubblico l’arrivo del nuovo anno. Uno spettacolo a 360 gradi in cui cinema, teatro e televisione si intrecciano in una girandola di sketch esilaranti, con lo sguardo sempre
EN TO SP EC
rivolto all’attualità. Comicità travolgente per un sodalizio che resiste da ben 25 anni, quando con lo spettacolo FRATELLI D’ITALIA s’imposero, anche all’ora, a suon di sold-out. La reunion è sbocciata quattro anni fa, con uno spettacolo ad hoc per il compleanno dell’amico Francesco Nuti:
IA LE IN O PZ IO N
Abbiamo rimesso insieme qualche pezzo e siamo saliti sul palco, ma ci siamo talmente divertiti che abbiamo pensato di riproporlo al pubblico.
E PE R G LI A BB
Il resto è storia recente: solo a Firenze ben 17 repliche al Mandela Forum che hanno entusiasmato 100.000 persone,
O N I AT
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per non dire dei vari tour che in questi anni li hanno portati su decine di palchi dello Stivale. A suggello di questo straordinario successo e del ruolo di “ambasciatori della comicità toscana”, il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha conferito ai tre le Chiavi della Città di Firenze. Il segreto è salire sul palco senza le paure che si hanno nei nostri singoli lavori – spiegano i tre – quando siamo insieme ci distacchiamo da tutto. Insomma, per noi è quasi terapeutico. Invece di andare in analisi e pagare uno specialista, ci ritroviamo tra noi, si fa uno show e facciamo pagare il pubblico.
stagione teatrale 2018/19
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GIANLUCA RAMAZZOTTI PER GINEVRA SRL PRESENTA
DIECI PICCOLI INDIANI…
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E NON RIMASE NESSUNO!
due atti di AGATHA CHRISTIE regia RICARD REGUANT
DA VENERDÌ 15 A DOMENICA 17 FEBBRAIO
con (In ordine di entrata in scena) GIULIA MORGANI TOMMASO MINNITI CATERINA MISASI PIETRO BONTEMPO LEONARDO SBRAGIA MATTIA SBRAGIA IVANA MONTI LUCIANO VIRGILIO ALARICO SALAROLI GIANCARLO RATTI traduzione di Edoardo Erba progetto scenico di Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant scene Alessandro Chiti disegno luci Stefano Lattavo costumi Adele Bargilli
Scritto nel 1936 e pubblicato nel 1939, E NON NE RIMASE NESSUNO è considerato ancora oggi il capolavoro letterario di Agatha Christie, tanto che anche la cinematografia è piena di rimandi all’opera della scrittrice, basti pensare al film di René Clair con un cast d’epoca eccellente, oppure a tutti quei film successivi che adattavano il plot della storia a versioni più moderne. Ma DIECI PICCOLI INDIANI resta nella memoria universale una perfetta struttura letteraria capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Recentemente un sondaggio americano ha dichiarato che il romanzo è considerato universalmente il migliore in assoluto, posizionandosi al primo posto di tutte le vendite nel mondo, con poco più di 110.000.000 di copie vendute. Si è pertanto piazzato all’undicesimo posto nella classifica dei best-seller con più
incassi della storia. Si conta che le opere di Agatha Christie siano tra le più lette in termini di cifre subito dopo quelle di Shakespeare. In Italia uscì per la prima volta nell’agosto 1946 con il titolo “...E poi non rimase nessuno”, romanzo numero 10 della collana Il Giallo Mondadori, edita da Arnoldo Mondadori Editore. Il libro fu originariamente pubblicato nel 1939 in Inghilterra come Ten Little Niggers (Dieci piccoli negri, o Dieci negretti), a richiamare il primo verso della filastrocca a cui si fa più volte riferimento nelle sue pagine: questa è in realtà una canzone americana, scritta nel 1868 da Septimus Winner e anch’essa pubblicata inizialmente come Ten Little Niggers e successivamente trasformata in Ten Little Indians. Per evitare di offendere la sensibilità dei cittadini di colore, il titolo del libro
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subì una prima variazione l’anno seguente, in occasione dell’uscita negli Stati Uniti: in questa circostanza, venne scelto come nuovo titolo l’ultimo verso della filastrocca, And Then There Were None, dato che nigger è utilizzato in America come termine dispregiativo. Anche in Italia la Arnoldo Mondadori Editore, prima casa editrice a pubblicare il romanzo (nel 1946), scelse la seconda versione, titolandolo ...E poi non rimase nessuno. Questo rimase fino al 1977, ma non piacque e così venne definitivamente cambiato con il più musicale DIECI PICCOLI INDIANI. Il nuovo titolo piacque ma non negli U.S.A. dove rimane, ancora oggi, And Then There Were None.
La storia è nota: siamo nel 1939, l’Europa è alle soglie della guerra. Dieci sconosciuti sono stati invitati su una bellissima isola deserta. Arrivati nelle camere, trovano affisse agli specchi una poesia, “Dieci piccoli indiani”. La filastrocca parla di come muoiono, uno dopo l’altro, tutti i dieci indiani. Una serie di morti misteriose infonde il terrore negli ospiti dell’isola, che iniziano ad accusarsi a vicenda fino ad arrivare ad una scioccante conclusione. L’assassino si nasconde tra di loro. Forse il romanzo più cupo della scrittrice probabilmente a causa proprio degli echi della guerra che di lì a poco si sarebbero fatti sentire. Ma è grazie a questa
cupezza che la scrittrice dà sfogo ad una vicenda piena di intrigo e suspense che trova il suo apice in un finale tra i più elettrizzanti e spiazzanti mai scritti. L’uso della filastrocca infantile, ribadisce il clima angosciante che pervade tutto il romanzo e che si manifesta tra i due poli contraddittori della colpa e dell’innocenza. La stessa filastrocca come definisce il critico inglese Falzon “E’ un’arma a doppio taglio, aiuta a creare quell’atmosfera magica e surreale, quella regressione infantile verso una vacanza nell’irrazionale e, allo stesso tempo, scandisce, con il suo ritmo inesorabile, la minaccia di morte che incombe su ciascun personaggio. Tutti professionisti sicuri di se e della solida posizione sociale che viene messa in discussione dal preciso momento in cui sbarcano sull’isola”. Nel 1943 la Christie si accinge ad adattare il romanzo per il palcoscenico che rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche. L’opera teatrale differisce dal romanzo nel finale, in quanto, la Christie non voleva dare al pubblico un finale cosi altamente drammatico specie in quegli anni, cosi decise di cambiarlo con un lieto fine ma pensandolo oggi risulta un po’ deludente e frettolosamente pasticciato. Per questo motivo per la prima volta nella storia della commedia e in accordo con la Aghata Christie limited, siamo riusciti
ad ottenere il finale come nel romanzo del 1939 con lo stesso svolgimento mozzafiato che siamo certi incontrerà i favori del pubblico e renderà giustizia ad un adattamento operato dalla stessa Christie degno dei migliori drammaturghi teatrali. La versione che vi presentiamo diretta dal regista spagnolo Ricard Reguant, è stata un enorme successo sia a Madrid la scorsa stagione che a Barcellona, tutti i personaggi sono ben caratterizzati e delineati nelle loro profondità interiori. La stessa epoca del romanzo viene rispettata così da ambientarla nei suggestivi anni 40’ con una scenografia in stile Art-Decò, sul palcoscenico dieci protagonisti della scena italiana, per la prima volta tutti insieme, di varie generazioni e background artistici differenti.
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ALESSANDRO LONGOBARDI PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI PRESENTA
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AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
Gianluca Guidi regia PIETRO GARINEI e SANDRO GIOVANNINI
DA GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO A DOMENICA 3 MARZO
commedia musicale liberamente ispirata a “AFTER ME THE DELUGE” di DAVID FORREST con EMY BERGAMO MARCO SIMEOLI BEATRICE ARNERA PIERO DI BLASIO FRANCESCA NUNZI musiche di Armando Trovajoli
ORCHESTRA DAL VIVO direzione musicale Maurizio Abeni coreografie di Gino Landi LA VOCE DI LASSU è di Enzo Garinei regia originale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini ripresa teatrale di Gianluca Guidi
Una delle più amate commedie musicali italiane AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria per il teatro italiano, viene riportata sulle scene in tutto il suo splendore. Le musiche, composte dal grande Armando Trovajoli hanno incantato intere generazioni. Rappresentata per la prima volta nel 1974, fu un successo senza precedenti, con centinaia di migliaia di spettatori entusiasti, affermandosi anche sulla scena internazionale con oltre 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia. La nuova edizione ha debuttato a Roma
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nella scorsa stagione al teatro Brancaccio. Gianluca Guidi, già protagonista dell’edizione 2009/2010 nel ruolo di Don Silvestro, cura la messa in scena di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo come lo scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il doppio girevole e la grande arca. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio che fu il costruttore nella prima edizione, da Antonio Dari per la parte meccanica e i costumi dalla Sartoria Brancaccio. Il cast artistico conferma nel ruolo di Don Silvestro Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli, già protagonista della prima edizione. Enzo Garinei dopo ben 500 repliche nel ruolo del sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Emy Bergamo è Consolazione segnando, dopo l’interpretazione di Rosetta in Rugantino e Adelina in Se il tempo fosse un gambero, il record di prima attrice ad aver interpretato tre ruoli da protagonista femminile del repertorio di Garinei e Giovannini. Crispino è Marco Simeoli, che nella quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero Di Blasio. Dopo la lunga selezione durante gli affollati provini, per il ruolo di Clementina è stata scelta la giovanissima Beatrice Arnera, voce fresca e incisiva, un’autentica rivelazione. Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi. L’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti, ballerini. La commedia musicale, AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, è prodotta da Viola Produzioni, dopo il successo ottenuto con i musical Rapunzel (2014) regia di Maurizio Colombi, Sister act (2015) regia di Saverio Marconi, Peter Pan (2016) regia di Maurizio Colombi, L’ultima strega (2016) regia di Andrea Palotto, …Se il tempo fosse un gambero (2016) regia di Saverio Marconi, La Regina di ghiaccio il musical (2017) regia di Maurizio Colombi.
stagione teatrale 2018/19
GIANLUCA GUIDI Esordisce in teatro nel 1992 nella commedia musicale Parole d’amore parole con Nino Manfredi. In Gigi è Gaston de Lachailles, accanto ad Ernesto Calindri e in Chiacchierata informale è in scena in un one-man show con la regia di Ennio Coltorti e la produzione di Gigi Proietti. Nel 1998 è produttore musicale della versione italiana del musical My fair lady di Lerner e Loews. Dal 1998 al 2000 è Vernon Gersch in Stanno suonando la nostra canzone per la regia di Gigi Proietti, raggiungendo le 280 repliche. Nel 2000 co-produce con Gigi Proietti Taxi a due piazze, commedia di Ray Cooney, diretta dallo stesso Proietti e in cui Guidi interpreta il protagonista. Nel 2001 cura la regia e produce Serial killer per signora di Douglas J. Cohen; per questo musical riceve il premio IMTA per miglior regia e miglior produzione di musical. Dal 2002 al 2004 produce Promesse promesse, la commedia di Neil Simon e Burt Bacharach, di cui cura la regia con il padre. Guidi ne interpreta anche il protagonista C.C. Baxter. Nel 2003 collabora alla produzione di Lennon & John di Giancarlo Lucariello, prodotto dal fratello Gabriele Guidi e con la regia di Massimo Natale, con Giampiero Ingrassia e Giuseppe Cederna. Nel 2004 interpreta Paul Bratter nella
commedia di Neil Simon A piedi nudi nel parco, recitando a fianco di Anna Falchi, commedia di cui è produttore e regista e per la quale ha composto anche le musiche. Suoi recenti grandi successi sono gli spettacoli teatrali The Producers, versione italiana del famoso musical di Mel Brooks, insieme ad Enzo Iacchetti con la regia di Saverio Marconi e la produzione della Compagnia della Rancia, e E sottolineo se, ovvero la resistibile ascesa di Gianluca G. Dal dicembre 2009 è protagonista della quinta edizione di Aggiungi un posto a tavola in cui Guidi interpreta Don Silvestro, ruolo che fu reso famoso dal padre che lo interpretò nelle prime 3 edizioni. Il successo di questa edizione (secondo soltanto alla prima edizione del 1974) ha fatto sì che la tournée fosse replicata anche per la stagione 2010/2011. Nel 2010 è con Giampiero Ingrassia protagonista al Globe Theatre di Roma ne: I due gentiluomini di Verona di William Shakespeare, con la regia di Francesco Sala. Nella stagione 2011/2012 cura due messe in scena firmando la regia di Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa interpretata da Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti, Miriam Mesturino la partecipazione straordinaria di Raffaele Pisu. Nel 2011, riceve il riconoscimento speciale Leggio d’oro Alberto Sordi
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IL CONTE TACCHIA Enrico Montesano
regia ENRICO MONTESANO DA GIOVEDÌ 14 A DOMENICA 17 MARZO
con GIULIO FARNESE GIORGIO DE BORTOLI MONICA GUAZZINI ANDREA PIROLLI BENEDETTA VALANZANO MICHELE ENRICO MONTESANO TONINO TOSTO ROBERTO ATTIAS ELISABETTA MANDALARI GERRY GHERARDI SERGIO SPURIO GIACOMO GENOVA AMBRA CIANFONI FRANCESCA RUSTICHELLI
liberamente tratto dal film di Sergio Corbucci commedia musicale di Enrico Montesano e Gianni Clementi scenografie Carlo De Marino musiche originali Maurizio Abeni coreografie Manolo Casalino costumi Valeria Onnis luci Luca Maneli
La commedia musicale IL CONTE TACCHIA, scritta e diretta da Enrico Montesano, è liberamente tratta dall’omonimo film del 1982 diretto da Sergio Corbucci. Il Conte Tacchia, rappresenta uno dei personaggi cinematografici di Enrico Montesano più celebri e apprezzati dal pubblico. Insieme a RUGANTINO e IL MARCHESE DEL GRILLO costituisce un altro capitolo dedicato ai personaggi più caratteristici di Roma, in un arco temporale che va dalla Roma papalina alla Roma post unitaria. La commedia musicale ripercorre in chiave comico-brillante alcune vicende ispirate al personaggio di Adriano Bennicelli, soprannominato il Conte Tacchia per via delle sue origini di artigiano-falegname, realmente vissuto a Roma ai primi del Novecento. Nella versione teatrale liberamente tratta dall’omonimo film interpretato dallo
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stesso Montesano, si racconta la lunga e tormentata storia d’amore tra Fernanda e Checco dal 1910 fino al 1944. La colonna sonora è quella originale di Armando Trovajoli, integrata da brani composti per l’occasione da Maurizio Abeni. Le scene ispirate dalle location del film sono di Carlo De Marino. Accurato il lavoro di ricostruzione dei costumi d’epoca realizzato da Valeria Onnis. Manolo Casalino dirige il corpo di ballo formato da dodici abili ballerini specializzati nel genere musical.
ENRICO MONTESANO Nota di regia “Nel mettere in scena la commedia musicale ho cercato di dare una connotazione prettamente teatrale...forse oggi per fare qualcosa di moderno c’è bisogno di un ritorno all’ antico, anzi direi al classico, per questo ho optato ad una scenografia di fondali dipinti. I numerosi cambi di scena (diciotto ne hanno contati i miei tecnici) vengono eseguiti a vista, diventando di fatto dei momenti coreografici dando continuità allo svolgimento del racconto, senza pause, conferendo alla messa in scena scorrevolezza e ritmo. Il movimento verticale dei fondali si somma a quello orizzontale dei carri che entrano ed escono di scena, portando spaccati di interni ed oggetti di scena.
Mentre nel film si raccontano prevalentemente le ambizioni del popolano romano che anela a migliorare la sua condizione sociale, nella commedia musicale ho voluto porre l’accento più sulla storia d’amore, aggiungendo un tirante drammatico per darle più spessore. Con il respingimento di Fernanda all’arrivo ad Ellis Island nella tanto sospirata America, Checco e Fernanda, si perdono, ma non si dimenticano e si ritrovano trent’anni dopo nella Roma appena liberata. Particolare attenzione ho messo nella ricerca storica cercando di riproporre fedelmente quell’Italia e quella Roma dei primi del „900 e del 1944. Ho posto attenzione anche alla ricerca filologica che, nella fattispecie, si traduce nell’uso di termini classici o aulici dove il protagonista, di bassa estrazione sociale, può giocare
con la storpiatura del linguaggio, attraverso assonanze con il linguaggio basso, ottenendo così un effetto comico e satirico al tempo stesso. Ho voluto alternare momenti romantici a momenti di pura comicità. Ad esempio nelle scene, della colazione in casa della duchessina Elisa e in quella della partita di chemin al Circolo dei Nobili, si è dato sfogo al registro della risata piena, mentre in quella del finale del primo atto, quando i due angeli di marmo si animano di fronte ai due amanti coprendoli con un protettivo candido velo, ho cercato di sorprendere ed emozionare. I personaggi sono vari, tutti con caratteristiche evidenti, ho lasciato spazio alle tipizzazioni, tutte però conformi all’epoca e ad un’unità di stile. Gli attori passano dal costume
del 1944 a quello del 1910…e viceversa. Nelle coreografie I ritmi spaziano dal black bottom al valzer, dal boogie woogie al saltarello. La canzoni sono musicalmente aderenti all’epoca ed ai personaggi, ho cercato di ottenere questo anche nei testi delle stesse, come un artigiano della parola. Un cast di 13 valenti attori ed un affiatato gruppo di 12 scatenati ballerini-acrobati si muovono sulla scena. Concludo segnalando che analogie e corrispondenze con la realtà di oggi sono state inserite ed il pubblico le coglie e mostra di gradirle. Chiosa finale, il mio intento era fare “spettacolo”, perché questo si deve al pubblico: spero di averlo fatto e mi auguro che lo giudichi un bello spettacolo.”
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SHOW BEES PRESENTA
BLUE MAN GROUP DA GIOVEDÌ 28 A DOMENICA 31 MARZO
The only show as colorful as life!
Dopo il successo registrato a Milano e Trieste lo scorso novembre arriva per la prima volta a Firenze il fenomeno mondiale BLUE MAN GROUP, uno degli spettacoli più visti al mondo. Icona negli Stati Uniti, dove lo spettacolo è nato più di 25 anni fa, BLUE MAN GROUP ha conquistato ad oggi oltre 35 milioni di spettatori di tutte le età, culture e nazionalità con la sua esperienza unica e multisensoriale. Era il 1991 quando da una semplice idea, tre amici, Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink, hanno calcato per la prima volta il palco di un teatro, portando dal vivo il progetto BLUE MAN GROUP: tre artisti dalla pelle blu che mescolano con ironia e sarcasmo arte, musica, teatro, poesia, divertimento, energia, tecnologia d’avanguardia e colore, tanto colore, per creare una
celebrazione euforica della vita e dell’interazione tra persone. Tre uomini blu. Che non comunicano con le parole, ma solo attraverso gesti e musica. La rappresentazione visiva della meraviglia, dell’innocenza, grazie ai grandi occhi costantemente spalancati sul mondo. Accompagnati da una band e strumenti musicali unici, come l’ormai famoso e imponente PVC, il Drumbone, o le spettacolari Paint Drums che inondano di colore il palco e gli stessi BLUE MEN, i tre non perdono occasione per condividere e comunicare, a modo loro, con il pubblico. I BLUE MEN, infatti, nei loro show combattono sempre valorosamente contro l’isolamento dell’essere umano, trasformando i teatri stessi in contenitori di gioia e luoghi di
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condivisione. Ne è un valido esempio la “splash zone”, ovvero l’area delle prime file di platea dove gli spettatori ricevono in regalo poncho impermeabili per resistere alle esplosioni di colore provenienti dal palco e, al contempo, per essere protagonisti di una vera e propria opera d’arte. Novanta minuti di spettacolo dove il ritmo, la musica e il colore risultano assoluti protagonisti. Lo show, divenuto vero e proprio emblema della cosiddetta “performance art”, ha attualmente all’attivo produzioni stabili a New York, Boston, Chicago, Las Vegas, Orlando e Berlino, senza dimenticare il World Tour che li vedrà impegnati almeno fino alla fine del 2018.
BLUE MAN GROUP La compagnia BLUE MAN GROUP nasce nella New York degli anni ottanta quando il mondo della cultura cominciava a dare sempre maggior importanza alla performance art. È qui che Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink, tre amici freschi di college, danno vita al personaggio Blue Man, cominciando a vestirne i panni. Nell’autunno del 1991 debuttano con il loro primo show all’Astor Place Theatre (dove ancora oggi sono in scena), che ha inaugurato la popolare era dell’intrattenimento OffBroadway. Da allora, BLUE MAN GROUP è cresciuto a dismisura trasformandosi in un collettivo di artisti e diventando emblema dello zeitgeist pop non solo americano, ma internazionale. “Quando abbiamo iniziato a creare spettacoli incentrati su questo innocente e curioso personaggio
chiamato Blue Man - dichiara Chris Wink - non avremmo mai sognato di arrivare fin qui. Siamo onorati di poter condividere il nostro spettacolo per la prima volta con il pubblico italiano”. E Phil Stanton aggiunge: “Forse perché siamo sempre stati interessati a esplorare il nostro bisogno collettivo d’interazione umana, il nostro Blue Man è riuscito e riesce ancora parlare a tante persone di tutte le età, culture, nazionalità. Crediamo che il messaggio universale di Blue Man, fatto di esuberanza e di festa euforica, in fondo, sia dentro ognuno di noi”. BLUE MAN GROUP è l’evento dell’anno. È uno spettacolo che va oltre anche se stesso per il modo in cui arriva al pubblico, per l’energia con la quale lo contagia e lo coinvolge - sottolinea Gianmario Longoni - consulente artistico di Show Bees, agenzia promoter dell’evento - Ma forse, cosa ancora più importante, è il tipo di
spettacolo che porta anche chi è meno avvezzo a scegliere il teatro come luogo d’intrattenimento a uscire e correre a comprare un biglietto! Tutti vogliono vedere BLUE MAN GROUP, esattamente come tutti vogliono vedere un concerto dei Rolling Stones, di Robbie Williams o dei Coldplay. Il fatto che questo spettacolo riesca a creare qualcosa di simile, e al contempo a rispettare l’intelligenza del suo pubblico, lo rende uno dei talenti teatrali più importanti dagli anni ‘90 a oggi”. Da luglio 2017 BLUE MAN GROUP è entrato a far parte della famiglia del CIRQUE DU SOLEIL, una delle più importanti realtà di intrattenimento a livello mondiale.
La combinazione dinamica dello show - di arte, musica, commedia e tecnologia - ha regalato a BLUE MAN GROUP un fascino universale, rendendolo accessibile a tutte le età e a tutte le appartenenze culturali. Oltre allo spettacolo, Blue Man Group ha girato il mondo con il “Megastar World Tour”, parodia di un grande concerto rock, e ha prodotto tre album uno dei quali nominato ai Grammy. Inoltre, in occasione del loro 25° anniversario compiuto nel dicembre 2016, i Blue Men hanno pubblicato il loro primo libro “Blue Man World”, un vero e proprio trattato di esplorazione antropologica del curioso personaggio Blue Man.
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Teatro Verdi
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PEEPARROW ENTERTAINMENT E IL SISTINA PRESENTANO
SCHOOL OF ROCK Lillo
regia MASSIMO ROMEO PIPARO DA MERCOLEDÌ 10 A DOMENICA 14 APRILE
tratto dall’omonimo film di Richard Linklater musiche Andrew Lloyd Webber libretto Julian Fellowes liriche Glenn Slater adattamento italiano Massimo Romeo Piparo
SCHOOL OF ROCK, l’ultimo grande show di Sir Andrew Lloyd Webber – sarà la prossima nuova produzione italiana di Massimo Romeo Piparo. Con la sua PeepArrow Entertainment curerà il primo adattamento internazionale non in lingua inglese, dello show, tratto dal famoso film di Richard Linklater con Jack Black, che racconta la storia del rocker disoccupato Dewey Finn, insegnante improvvisato di una classe di ragazzi che trasforma in una Band Rock. Lo spettacolo debutterà a Marzo 2019 al Teatro Sistina, con Lillo, Pasquale Petrolo, nei panni del maestro e per realizzare questo importante progetto parte anche una nuova sezione dell’Accademia Il Sistina “Scuola di Rock” per selezionare e formare i giovani musicisti del Cast di School Of Rock, Il musical in scena a Broadway e Londra dal 2015, con il libretto del
premio Oscar Julian Fellowes e le liriche di Glenn Slater (La sirenetta, Sister Act), è un grande omaggio alla musica e sono i ragazzi in scena a suonare dal vivo i brani rock del Musical, insieme con l’orchestra del Maestro Emanuele Friello. Nel cast figureranno 25 performer ed oltre ai cinque bambini della band, altri otto piccoli interpreti verranno dall’Accademia Sistina. Massimo Romeo Piparo, nel panorama del musical italiano, è una firma di piena autorevolezza ed un artista d’intuito: è grazie a lui che gli appassionati hanno potuto applaudire le sue edizioni italiane di alcuni fra i più grandi titoli internazionali di questo genere e nelle stagioni recenti hanno portato la sua firma alcuni successi memorabili. Basti pensare all’edizione italiana di JESUS CHRIST SUPERSTAR con l’insuperabile interpretazione di
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Ted Neeley, Il suo istinto teatrale si rivolge ora ad un musical pieno di energia, sulla partitura firmata dal grande Andrew Lloyd Webber: SCHOOL OF ROCK. Lo spettacolo è tratto dal film di Richard Linklater del 2003 e porta in Italia un grande titolo internazionale, per la prima volta dopo Broadway e il West End. Ma a calamitare l’attenzione degli intenditori, in questo caso, è soprattutto il ritorno al rock da parte di Webber, che dopo le accensioni di JESUS CHRIST SUPERSTAR sembrava aver scelto una via creativa più delicata. E invece tutta l’energia e la tensione del leggendario “Jesus” trovano una vena espressiva matura ed efficace in questo nuovo lavoro accolto con grande favore. Dopo aver messo in scena Billy Elliot – ha dichiarato Piparo in una intervista – ho capito che bisogna investire sul futuro, sulle nuove generazioni. Dopo il sogno di un bambino che ce la fa, ora racconto il sogno di un “grande” rimasto un po’ bambino dentro. In scena verranno ricreate tutte le ambientazioni della pellicola, tra amplificatori e woofer d’epoca. L’adulto rimasto un po’ bambino sarà interpretato da Lillo (alias Pasquale Petrolo), che sfodera in scena oltre alle doti d’attore quelle di notevole chitarrista: sarà lui a incarnare il professor Dewey Finn che con la sua personalità insolita e con il suo amore per il rock appassiona gli allievi e li trasforma in una vera band. Il plot si rifà ad un fertile filone (pensiamo a “L’attimo fuggente”) ma con assoluta originalità e in chiave completamente rock. Difficoltà non da poco per questa messinscena è trovare – oltre al protagonista adulto – un ragguardevole numero di bravi interpreti giovani: SCHOOL OF ROCK che è in fondo un ispirato omaggio alla musica, prevede infatti addirittura una band di giovanissimi sempre in scena.
LILLO Pasquale Petrolo, noto anche con lo pseudonimo di Lillo è un attore, comico, cantante, musicista, conduttore televisivo, conduttore radiofonico e fumettista italiano. È noto soprattutto per essere uno dei due componenti del duo comico Lillo & Greg insieme a Claudio Gregori.con il quale ha dato vita nel 1992 al gruppo musicale rock demenziale Latte & i Suoi Derivati. Partecipando nel 2011 alla trasmissione Parla con me di Serena Dandini Ha lavorato per Le Iene, programma di Italia 1. Nel 2017 fonda la sua rockband Lillo e i Vagabondi Dal 2003 è autore e conduttore insieme a Greg e ad Alex Braga del programma radiofonico 610 in onda quotidianamente su RAI Radio2 ancora oggi nel 2017. In teatro nel 2000 Lillo insieme a Greg scrive e interpreta Il Mistero dell’Assassino Misterioso in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma e riportato in tournée nel 2013. La commedia viene rappresentata con successo per tre anni consecutivi in tutta Italia ed è spesso riproposta in televisione su Palcoscenico, trasmissione che Rai 2 dedica agli spettacoli teatrali. A testimonianza del fatto che l’umorismo e la
comicità di Lillo e Greg sono assolutamente indipendenti dalla lingua italiana, nel giugno del 2009 Il Mistero dell’Assassino Misterioso varca anche i confini nazionali e viene messo in scena in Spagna da una compagnia catalana. Dal 2010 lo spettacolo continua ininterrottamente ad essere portato in scena da molte compagnie, amatoriali e non, in tutta Italia. Nel 2009 firma la commedia L’importante è vincere senza partecipare, curandone anche la regia, interpretata da Paola Minaccioni e Federica Cifola; il testo analizza in chiave umoristica alcuni meccanismi innescati dal bisogno di sentirsi nella vita vincenti ad ogni costo. Nell’estate del 2014 Lillo e Greg decidono per gioco di dare vita alla webserie Pupazzo criminale che in brevissimo tempo diventa una saga molto amata. Gli episodi scritti, diretti ed interpretati da Lillo e Greg, ormai oltre la ventina, vedono l’intreccio di trame pulp e loschi personaggi, tra i quali Sorcio Secco, Er Papero, Primavera, Cocco, i Cugini Carzini, I fratelli Cipriani, Er Giraffa, La Rana, Zelletta.
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ARTISTI ASSOCIATI DIREZIONE ARTISTICA WALTER MRAMOR PRESENTA
VIKTOR UND VIKTORIA Veronica Pivetti SABATO 27 E DOMENICA 28 APRILE
liberamente ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel versione originale Giovanna Gra con GIORGIO BORGHETTI YARI GUGLIUCCI e Pia Engleberth Roberta Cartocci Nicola Sorrenti scene Alessandro Chiti costumi Valter Azzini luci Alessandro Verazzi musiche originali e arrangiamenti Maurizio Abeni aiuto regia Vittorio Testa
regia EMANUELE GAMBA
Il mondo dello spettacolo non è sempre scintillante e quando la crisi colpisce anche gli artisti devono aguzzare l’ingegno. Ecco allora che Viktoria, talentuosa cantante disoccupata, si finge Viktor e conquista le platee... ma il suo fascino androgino scatenerà presto curiosità e sospetti. Tra battute di spirito e divertenti equivoci si legge la critica ad una società bigotta e superficiale (la nostra?) sempre pronta a giudicare dalle apparenze. La Berlino degli Anni Trenta fa da sfondo ad una vicenda che, con leggerezza, arriva in profondità. Veronica Pivetti si cimenta nell’insolito doppio ruolo di Viktor/Viktoria, nato sul grande schermo e per la prima volta sulle scene italiane nella sua versione originale In una Berlino stordita prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica
di Weimar un’attrice di provincia, Susanne Weber (Veronica Pivetti), approda in città spinta dalla fame e in cerca di scrittura. Il freddo le ha congelato le membra, e anche il cuore non è rimasto illeso. L’incontro con un collega attore, Vito Esposito (Yari Gugliucci) immigrato italiano, sembra cambiarle la vita. E mentre la città subisce gli umori delle nascenti forze nazionalsocialiste di Hitler in lotta con gli spartachisti dell’estrema sinistra, Susanne e Vito s’immergono negli eccessi della vita notturna weimeriana. La coppia condivide fame, scene e battute e, alla fine, si scambieranno anche... sesso ed identità! Ed è per proprio per l’affamata ditta che Susanne si sacrifica e diventa... VIKTOR UND VIKTORIA, cioè un acclamato ed affascinante en travesti, anche grazie
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all’aggiunta di un colorato, buffo e stravagante fallo di cotone che diventa l’emblema del loro piccolo grande segreto. VIKTOR UND VIKTORIA viene acclamato in tutti i teatri d’Europa. Una brillante compagnia capitanata dalla caustica Baronessa Ellinor Von Punkertin (Pia Engleberth) in cui spiccano Lilli Shultz (Roberta Cartocci), buffa e biondissima ballerina di fila di cui Vito è innamorato e un attrezzista dai modi bruschi e obliqui, Gerhardt (Nicola Sorrenti) miete successi ovunque. Ma, tornati a casa per l’ultima recita, un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein (Giorgio Borghetti) sfiorerà il cuore gelato di Susanne. Purtroppo, anche il conte ha un segreto e la liaison si complica. E, mentre a Berlino la situazione politica degenera precipitosamente, la nostra protagonista sarà costretta a fare le sue scelte: sentimentali e di vita. Non tradire mai Vito, l’amico inseparabile, né il conte, ormai padrone del suo cuore. Riuscirà Susanne/Viktor ad abbandonarsi fra le braccia del suo inaspettato amore senza che la scelta le risulti fatale? Sullo sfondo di una Berlino anni trenta, una spassosa Veronica Pivetti ci racconta una storia piena di qui pro quo, cambi di sesso, scambi di persona e ricca di intrecci sentimentali senza esclusione di colpi.
VERONICA PIVETTI Da doppiatrice per alcuni popolari cartoni animati e serie televisive, alla partecipazione in Quelli che... il calcio, accanto a Fabio Fazio, fino a Carlo Verdone, che la nota e le affida il ruolo della remissiva e sottomessa Fosca nel film Viaggi di nozze. La carriera di Veronica Pivetti prosegue, nel 1996, con il film Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica di Lina Wertmüller, nel quale interpreta il ruolo di una parrucchiera leghista. Nel 1997 presta la voce a Megara, protagonista del film Hercules della Disney. Nel 1998 conduce accanto a Raimondo Vianello ed Eva Herzigova il Festival di Sanremo. Nel 1999 è una delle protagoniste della popolare fiction televisiva Commesse, trasmessa su Rai 1, rinnovata nel 2002 per una seconda stagione. Nel 2000, accanto a Sabrina Ferilli, è una delle protagoniste del film Le giraffe di Claudio Bonivento. Tra il 2003 e il 2005, succede a Stefania Sandrelli nel ruolo di compagna di Gigi Proietti nella quarta e nella quinta stagione de Il maresciallo Rocca.
Sempre nel 2005 è la protagonista di Provaci ancora prof! serie televisiva fra il giallo e la commedia dove interpreta un’insegnante di lettere in una scuola superiore romana. La serie ottiene un notevole successo di ascolti, tanto che la Rai la ripropone nel 2007 e nel 2008 con altre stagioni dove sarà nuovamente protagonista nei panni della prof. Camilla Baudino con riconfermato successo..
Nel 2010 è protagonista della serie televisiva La ladra ideata da Dido Castelli e da Giovanna Gra. Nel 2012 subentra a Neri Marcorè nella conduzione del programma di Rai 3 Per un pugno di libri per una edizione, Il 2015 vede inoltre il suo debutto nel ruolo di regista, nel film a tematica omosessuale Né Giulietta, né Romeo. Dal 2018 diventa conduttrice del programma Amore criminale in onda su Rai 3.
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stagione teatrale 2018/19
MERCOLEDÌ 17 E GIOVEDÌ 18 OTTOBRE
Ted Neeley
JESUS CHRIST SUPERSTAR
regia MASSIMO ROMEO PIPARO MARTEDÌ 20 NOVEMBRE
Paolo Ruffini
UP&DOWN
DA VENERDÌ 18 A DOMENICA 20 GENNAIO
VENERDÌ 22 FEBBRAIO
Il musical
NOCHES DE BUENOS AIRES
SABATO 26 GENNAIO
SABATO 23 FEBBRAIO
LA BELLA ADDORMENTATA
TUTU
PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO
Fredy Franzutti
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Tango Rouge Company
Chicos Mambo
DOMENICA 24 FEBBRAIO SABATO 24 E DOMENICA 25 NOVEMBRE
STOMP
SABATO 1 DICEMBRE
Balletto di Mosca
IL LAGO DEI CIGNI
DA MERCOLEDÌ 30 GENNAIO A DOMENICA 3 FEBBRAIO
Paolo Conticini Luca Ward Sergio Muniz Sabrina Marciano
MAMMA MIA!
regia MASSIMO ROMEO PIPARO VENERDÌ 21 E SABATO 22 DICEMBRE
DIRTY DANCING il musical
GIOVEDÌ 27 DICEMBRE
Russians Stars & Moscow State Classical Ballet by Titova
SCHIACCIANOCI
DOMENICA 10 FEBBRAIO
Massimo Lopez e Tullio Solenghi
MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI SHOW
DA VENERDÌ 22 A DOMENICA 24 MARZO
WE WILL ROCK YOU Il musical dei QUEEN e BEN ELTON
Compagnia Italiana di Operette
IL PAESE DEI CAMPANELLI
SABATO 30 E DOMENICA 31 MARZO
LA DIVINA COMMEDIA Opera musical
GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO
Evolution Dance Theater
THE MAGIC OF LIGHT
SABATO 6 E DOMENICA 7 APRILE
PETER PAN Il musical
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PEEPARROW SU LICENZA ESCLUSIVA THE REALLY USEFUL GROUP – LONDON
JESUS CHRIST SUPERSTAR Ted Neeley
di ANDREW LLOYD WEBBER e TIM RICE regia di MASSIMO ROMEO PIPARO MERCOLEDÌ 17 E GIOVEDÌ 18 OTTOBRE
orchestra dal vivo diretta da EMANUELE FRIELLO con NICK MAIA Giuda GIORGIO ADAMO Simone PARIDE ACACIA Hannas FRANCESCO MASTROIANNI Caifa SIMONA DISTEFANO Maddalena SALVADOR AXEL TORRISI Erode ANDREA DI PERSIO Pilato MATTIA BRAGHERO Pietro
La storia di un mito che travolge con la sua passione gli spettatori di tutte le età, un uomo-simbolo che fa della spiritualità la sua bandiera rivoluzionaria, un personaggio unico nella storia del teatro musicale: JESUS CHRIST SUPERSTAR non subisce i segni del tempo, rinnovando il proprio mito contagiando con entusiasmo sempre maggiore gli spettatori che in Europa e in Italia, oltre 300mila, hanno scelto di andarlo a vedere. E se dopo ormai quasi 23 anni di successi questo spettacolo continua ad emozionare gli spettatori di tutte le età, passando di generazione in generazione, il merito va tutto a un mix di fattori vincenti: il grande lavoro artistico e produttivo di Massimo Romeo Piparo e della sua squadra, che hanno saputo rendere al meglio sulla scena la forza trascinante di una storia universale, dai valori positivi e dai forti sentimenti, in cui la musica diviene protagonista. Emerge poi, in uno spettacolo in lingua originale e interpretato interamente
dal vivo, l’indiscutibile eccellenza artistica del cast, primo fra tutti Ted Neeley, l’indimenticabile protagonista dello storico film di Norman Jewison del 1973 che ha dato un’impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù, infinitamente entusiasta di continuare questa straordinaria esperienza in Europa, per il suo quinto anno. Uno spettacolo dai continui sold out e standing ovation a scena aperta, premiato con il prestigioso MusicalWorld Award, uno dei riconoscimenti internazionali più autorevoli nell’ambito del musical, come migliore produzione internazionale in Olanda nel 2016. Il pubblico avrà l’occasione di emozionarsi in uno spettacolo che celebra il talento, i grandi sentimenti e la bellezza travolgente della musica rock. Accanto al mitico Ted Neeley nei panni di Gesù, torneranno l’ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini coreografati da Roberto Croce e l’orchestra dal vivo diretta da Emanuele Friello.
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NON C’È PROBLEMA E FENIX ENTERTAINMENT
UP & DOWN
Paolo Ruffini e gli attori della compagnia MARTEDÌ 20 NOVEMBRE
regia LAMBERTO GIANNINI al pianoforte CLAUDIA CAMPOLONGO consulenza Artistica CLAUDIA MAZZERANGHI
Questo spettacolo parla anche di te, solo che tu ancora non lo sai… Un vero e proprio happening comico e al tempo stesso emozionante che parla delle relazioni: ironia e irriverenza accompagnano gli spettatori in un viaggio che racconta la bellezza che risiede nelle diversità.
Mayor Von Frinzius
Paolo Ruffini, attore di cinema e teatro, conduttore televisivo, regista e autore va in scena con degli attori con la Sindrome di Down, affrontando insieme a loro il significato della parola “disabilità”, fino a dimostrare che la loro dovrebbe definirsi “Sindrome di UP”! Lo scheletro dello spettacolo è costruito sull’intenzione di Paolo Ruffini di realizzare uno straordinario One Man Show, con imponenti scenografie ed effetti speciali. Parte però una sequela di boicottaggi e rocambolesche interruzioni in cui gli attori fanno irruzione dimostrando di essere molto più abili di lui. Dimostrando inoltre che ci sono tante persone che non sono abili alla felicità o all’ascolto, ma che alla fine siamo tutti diversamente abili, diversamente normali e meravigliosamente diversi. Una rappresentazione dai connotati surreali e dagli sviluppi inaspettati
con una forte connotazione d’improvvisazione, che interrompe le liturgie teatrali e offre al pubblico una vera e propria esperienza in cui le distanze tra palcoscenico e platea si annullano, e alla fine attori e spettatori si trovano per condividere un gesto rivoluzionario: un grande abbraccio. La compagnia teatrale livornese MAYOR VON FRINZIUS è nata nel 1997 collabora con l’associazione Haccompagnami ed è diretta da Lamberto Giannini. È composta da 97 attori, metà di essi sono persone con disabilità. Allo spettacolo UP&Down prendono parte sei attori di questa compagnia: uno di loro è autistico e gli altri cinque hanno la Sindrome di Down.
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Teatro Verdi
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STOMP PRODUCTIONS & GLYNIS HENDERSON PRODUCTIONS IN COLLABORAZIONE CON TERRY CHEGIA
STOMP dai creatori Luke Cresswell e Steve McNicholas
SABATO 24 E DOMENICA 25 NOVEMBRE
Pura magia da palcoscenico, ballerete sulle vostre poltrone! – The Sunday Telegraph Brillante e molto divertente: il teatro al massimo della sua seduzione New York Times STOMP lo spettacolo più travolgente del mondo negli anni diventa da avvenimento teatrale a fenomeno globale. Nata nel 1991 a Brighton (UK) dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas, l’irresistibile esperienza di STOMP sta per compiere i 25 anni di successo nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo, in oltre 40 paesi e con 5 formazioni internazionali fisse. Tra i premi, STOMP ha vinto un Premio Laurence Olivier per la migliore coreografia ed è stato nominato per il Premio Laurence Olivier come miglior spettacolo. Senza trama, personaggi né parole,
STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di STOMP danno voce ai più banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli a uso della scelta, in un “delirio” artistico di ironia travolgente. STOMP trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana in cui viviamo. Trasforma scope in strumenti, battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in percussioni; il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso. Sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere, STOMP è danza, teatro e musica insieme. È un
elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile “videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica, vortice ritmico nella scansione delle immagini. La loro missione? Liberare, attraverso il ritmo, i suoni più comuni e per questo più sconosciuti dell’epoca contemporanea. STOMP è circo, rito tribale, cultura “pop” del rumore che si fondono in un’opera metropolitana. È una maestosa coreografia urbana, che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap. È l’umorismo del cinema muto, è comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. È sfida ecologica allo spreco urbano. È la violenza e l’intensità del ritmo che muove il mondo del Duemila.
Corre il lont ano 1877 e la casa v inicola Ru ff ino v iene fondat a a Pont assieve, un piccolo borgo non dist ante da Firenze. In pochi anni i Chiant i di Ru f f ino sono conosciut i per la loro bont à: è il 1890 quando il Duca d’Aost a nomina il Chiant i Stravecchio di Ru ff ino il v ino per la corte reale. Na sce co sì R i ser v a Duc a le, la selez ione per il Duca che, nel 1947, si veste con un’etichetta in oro per celebrare una storica vendemmia: ecco R iser va Ducale Oro. O g g i , a p i ù d i 14 0 a n n i d a l l a s u a fondazione, Ruff ino rappresenta ancora l’arte di produrre vini italiani di qualità.
BEV I R ESPONSA BILM EN T E
Buon Compleanno Ruffino!
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BALLETTO DI MOSCA LA CLASSIQUE
IL LAGO DEI CIGNI balletto in 2 atti
SABATO 1 DICEMBRE
Direttore Artistico Elik Melikov
IL LAGO DEI CIGNI è l’opera più celebre nella storia del balletto. Fu la prima composizione di Pëtr Il’ič Čajkovskij per il Balletto dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, ma la sua realizzazione coreografica definitiva è successiva sia a La Bella Addormentata (1890) che a Schiaccianoci (1892), le altre due grandi opere del trittico composto per i Balletti. Il libretto si ispira all’antica fiaba tedesca Il velo rubato basata sull’amore tra un principe e una creatura fatata, una vergine-cigno. IL LAGO DEI CIGNI è un prodotto tipico della scuola ballettistica francese, in cui si intrecciano pantomima, i divertissement delle danze folkloristiche, le sfumature malinconiche e l’atmosfera lunare, il doppio ruolo Odette/Odile, cigno bianco e cigno nero, antitesi tra Bene e Male. La prima scena si apre nel parco
del castello dove si festeggia il 21° compleanno del principe Siegfried che il giorno seguente dovrà scegliere tra le fanciulle che si presenteranno al castello la sua promessa sposa. Al tramonto, il principe e i suoi amici arrivano sulla riva di un lago, durante una battuta di caccia. Qui si imbatte in un gruppo di cigni, tra i quali c’è la splendida principessa Odette, tramutata in cigno dal mago Rothbart perché ha rifiutato il suo amore: destinata a tornare fanciulla solo durante la notte, potrebbe ritornare essere umano solo quando un uomo, che non ha mai dichiarato il suo amore ad altre donne, le giurerà fedeltà. Sigfried, affascinato dalla sua bellezza e ascoltata la sua storia, decide di salvarla e la invita al castello per giurarle amore eterno. Durante la festa al castello, nella terza scena, con principesse da tutto il mondo, si presenta il mago Rothbart
musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij coreografie Marius Petipa e Lev Ivanov
con la figlia Odile che, grazie a un incantesimo, ha l’aspetto di Odette: Siegfried, ingannato e affascinato dalla danza sensuale della giovane, le giura fedeltà e le dona l’anello, condannando a morte Odette per il tradimento subito. Nell’atmosfera festosa della corte il mago e la figlia si dileguano ridendo. Sigfried capisce di essere stato ingannato e fugge verso il lago, dove Odette sta piangendo il suo destino, e ne implora il perdono. L’amore dei due giovani è talmente forte da spezzare il maleficio di Rothbart: finalmente riuniti, possono vivere insieme.
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Teatro Verdi
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WIZARD PRODUCTIONS SHOWBEES
DIRTY DANCING the classic story on stage di Eleonor Bergstein regia FEDERICO BELLONE adattamento Alice Mistroni
VENERDÌ 21 E SABATO 22 DICEMBRE
DIRTY DANCING è per il teatro un titolo molto più importante di quello che si pensi: infatti rappresenta uno dei pochi spettacoli in grado di portare davanti al sipario persone che non ci sono mai state, ed è l’unico titolo anglosassone in assoluto il cui allestimento italiano è stato esportato in tutto il mondo, compreso il celeberrimo West End di Londra. Questa versione dello spettacolo, reduce da successi in Inghilterra, Germania, Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio, Lussemburgo, e presto Francia, è fedele e rispettosa della pellicola del 1986 da cui ha origine. Il testo e i personaggi rispecchiano quindi il film cult, e sono stati inoltre sviluppati e approfonditi maggiormente per servire al meglio la forma di rappresentazione appunto del teatro, che non vive ovviamente su espedienti quali ad esempio il primo piano, specifici
invece del cinema. Le coreografie hanno una connotazione sexy e sensuale in riferimento al titolo dello spettacolo, balli proibiti, e la direzione musicale affonda invece nei master originali della celeberrima colonna sonora del film, per esplodere nel canto live in momenti topici come Time of My Life. Le scenografie, le luci, i costumi, le acconciature e il trucco si rifanno invece proprio al periodo, 1963, più che al film, dove per ovvie ragioni era evidente un sapore anni ‘80, non più inerente oggigiorno alla messa in scena del titolo, anche se sempre con qualche eccezione come la trascinante Hungry Eyes. La regia, servita dal disegno del suono, scorre in modo efficiente e “reale”, come era il film mito, dove, per volere dell’autrice, non sono i protagonisti a cantare, ma una volta da un giradischi, una volta da una radio, o ancora da un
pianoforte nella sala da ballo dell’hotel, sgorgano con nostalgico ricordo le melodie che accompagnano la crescita di Baby, una ragazza semplice e in gamba, nel suo passaggio da ragazza a donna, e della sua ricerca di coraggio per l’affermazione di sé. DIRTY DANCING è infatti un inno all’affermazione del proprio io: siate quello che sentite di essere, solo così potrete vivere il momento più bello, The Time of Your Life.
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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RUSSIAN STARS & MOSCOW STATE CLASSICAL BALLET BY TITOVA
LO SCHIACCIANOCI balletto in 2 atti
musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij GIOVEDÌ 27 DICEMBRE
coreografie Marius Petipa
Il Moscow State Classical Ballet by Titova è una delle più prestigiose compagnie di balletto classico di tutta la Russia, ed è conosciuta ed apprezzata a livello internazionale. Attualmente diretto da Liudmila Titova, la Compagnia si pone come principale obiettivo quello di far conoscere al mondo lo splendore della secolare tradizione russa del balletto classico, volgendo lo sguardo anche ad un repertorio più contemporaneo, in linea con le esigenze del pubblico odierno. Nella casa del ricco signor Stahlbaum si attende l’arrivo degli ospiti per iniziare i festeggiamenti della vigilia di Natale. Tra gli invitati c’è il signor Drosselmeyer, vecchio amico di famiglia che arriva portando doni per i bambini e stupendoli con giochi di prestigio e con pupazzi meccanici da lui stesso costruiti. A Clara regala uno Schiaccianoci con le
sembianze di un soldatino, che però viene maldestramente distrutto dal fratello. Drosselmeyer lo aggiusta e Clara torna ad essere felice. Clara, stanca per le danze della serata, si addormenta e inizia a sognare. Tutto inizia a crescere intorno a lei: la sala, l’albero di Natale, i giocattoli e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo Schiaccianoci. Lo Schiaccianoci si anima e si getta nella mischia e alla fine, rimangono soltanto lui e il Re Topo. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; lo Schiaccianoci, cosi riesce finalmente a colpirlo a morte. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e invita Clara a seguirlo fino al Castello dei Dolci. I due partono, attraversando una foresta innevata attorniati dai fiocchi di neve. Il viaggio fantastico di Clara e dello Schiaccianoci
prosegue fino a raggiungere il Regno dei dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori. Dopo, il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un Pas de deux. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno finisce: una volta risvegliata, mentre si fa giorno, Clara ripensa al proprio magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
ALL ENTERTAINMENT
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LA REGINA DEL DESERTO
PRISCILLA
il musical
di Stephan Elliott e Allan Scott direzione musicale Fabio Serri regia Simon Phillips
regia italiana Matteo Gastaldo
DA VENERDÌ 18 A DOMENICA 20 GENNAIO
PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO, il musical dei record, torna da novembre 2018 nei migliori teatri d’Italia, dopo essere stato applaudito al Teatro Verdi nella stagione 2013-14. Priscilla Queen Of The Desert the Musical è il musical australiano di maggior successo visto in tutto il mondo da oltre 6 milioni di spettatori e vincitore di 2 TONY Awards. Il musical è tratto dall’omonimo film cult diretto da Stephan Elliott Le Avventure di Priscilla La Regina del Deserto (Australia 1994) con Guy Pearce (Adam), Terence Stamp (Bernadette) e Hugo Weaving (Tick) vincitore di un Premio Oscar ed un Grand Prix Du Publique al Festival di Cannes. PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO è una travolgente avventura “on the road” di Tick, Bernadette e Adam,
tre eccentrici artisti, che grazie ad un ingaggio, decidono di lasciare la noia e i problemi della loro vita a Sidney e portare il loro spettacolo di Drag Queen nell’entroterra australiano. I tre amici partono quindi a bordo di un vecchio bus rosa soprannominato Priscilla per un viaggio attraverso il deserto australiano alla ricerca di amore e amicizia, finendo per trovare molto di più di quanto avessero mai sognato, molto più di uno spettacolo li aspetta infatti ad Alice Springs. Un musical sfavillante con oltre 500 magnifici costumi, una sceneggiatura esilarante ed una intramontabile colonna sonora che include 25 strepitosi successi internazionali, tra cui I Will Survive, Finally, It’s Raining Men e Go West. La geniale sceneggiatura dello
spettacolo, con il suo messaggio sulla famiglia, la tolleranza e l’accettazione, è capace di raccontare e alternare momenti di puro divertimento ad altri più emozionanti, mantenendo uno stile originale, brillante e decisamente non convenzionale. Priscilla è uno straordinario viaggio che arriva dritto al cuore!
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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BALLETTO DEL SUD
LA BELLA ADDORMENTATA balletto in 2 atti
musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij coreografie Fredy Franzutti
SABATO 26 GENNAIO
scene Francesco Palma Orchestra dal vivo Hio - Hungarian International Orchestra
Prima ancora di Charles Perrault, fu l’italiano Giambattista Basile nella raccolta Lo cunto de li cunti a narrare la storia di una principessa addormentata per un incantesimo. Da qui l’idea di Franzutti, uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. La Principessa Aurora è quindi, nell’edizione
di Franzutti, una fresca ragazza mediterranea a cui una vecchia maga predice un atroce destino. Sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d’amore di un principe-antropologo sulle orme della leggenda a destare la fanciulla dal suo sonno centenario. Per la leggibilità della drammaturgia, per l’efficacia dell’ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. Gli assieme dei danzatori nella brillante realizzazione delle scene più festose e l’accurata esecuzione dei protagonisti hanno contribuito al successo dello spettacolo. Un’idea legittima e funzionante quella di Fredy Franzutti, la sua personale versione del balletto LA BELLA
ADDORMENTATA ambientato nel Salento. Questo, non soltanto riporta nel Meridione mediterraneo una fiaba/mito di chiaro tipo stagionale (la morte e la resurrezione annuale della Natura), che certo nacque da queste parti; ma gli permette una vera botta di teatro, e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola locale. Da qui, l’arrivo della vecchia fattucchiera malevola, che pratica soltanto magia bianca. E sarà lei a trasformare la morte di Aurora, morsa dalla tarantola, nel lungo sonno collettivo di tutto il palazzo e del bosco di ulivi. Di qui le belle danze che vorrebbero esorcizzare il maleficio della tarantola. Un balletto ricco, vistoso, pieno di avventure realizzato da Franzutti con geniale efficacia ed essenzialità drammaturgiche con ballerini di alta qualità… Vittoria Ottolenghi – L’Espresso
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Teatro Verdi
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PEEPARROW E IL SISTINA
MAMMA MIA!
Il musical
regia MASSIMO ROMEO PIPARO
Luca Ward Paolo Conticini Sergio Muniz Sabrina Marciano
DA MERCOLEDÌ 30 GENNAIO A DOMENICA 3 FEBBRAIO
musiche e testi Benny Andersson e Björn Ulv Aeus e alcuni brani di Stig Anderson libretto Catherine Johnson originariamente ideato da Judy Craymer orchestra dal vivo direzione musicale Emanuele Friello adattamento Massimo Romeo Piparo
Torna nei teatri italiani MAMMA MIA! il musical dei record. Sul palco Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz, i tre amatissimi protagonisti al fianco di Sabrina Marciano, Elisabetta Tulli, Laura Di Mauro, Jacopo Sarno,
Eleonora Facchini, un cast di oltre 30 artisti, e le splendide musiche degli ABBA. Ovunque acclamatissimo, con oltre 200mila spettatori in sole 110 repliche, MAMMA MIA! si avvia a essere il musical più visto degli ultimi 10 anni, un grande allestimento prodotto dalla PeepArrow Entertainment e da Il Sistina. E se le entusiastiche recensioni parlano di uno spettacolo ‘eccezionale’, ‘strepitoso’, ‘da sballo’, è merito di una storia romantica e divertente, ironica e delicata, ma anche delle eccellenti professionalità che lo hanno portato in scena, con Massimo Romeo Piparo, che ha curato anche la regia e l’adattamento originale, una grande produzione con oltre 80 professionisti, tra artisti, musicisti, tecnici e maestranze. Questa commedia musicale è adatta ad ogni età nella versione creata da un team esclusivamente italiano, che ha realizzato tutto lo spettacolo, dalla
regia alle scenografie, dalle coreografie ai costumi, traducendo integralmente i dialoghi e le 24 canzoni degli Abba suonate dal vivo dall’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello. Un grande allestimento che unisce le nuove tecnologie alla magia meccanica del teatro, una storia leggera ma non banale, ironica e delicata, che racconta l’amore maturo accanto a quello giovanile, indagando grandi sentimenti come il rapporto tra madre e figlia, l’amicizia e il coraggio, ma soprattutto una commedia che, attraverso due donne straordinarie, celebra la ricerca della felicità anche a costo di sfidare le convenzioni. L’ ambientazione con pedane girevoli, una locanda dai caratteristici colori nelle sfumature del bianco e del blu e la bougainvillea alla finestra, ci faranno trovare nelle atmosfere tipiche di una incantevole isoletta del Mediterraneo.
Teatro Verdi
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COMPAGNIA ITALIANA DI OPERETTE
IL PAESE DEI CAMPANELLI scritta da Carlo Lombardo musica Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato DOMENICA 10 FEBBRAIO
Assistere ad un Operetta fa riscoprire un modo di fare teatro ancora estremamente attuale ma che parla al cuore con la gentilezza e il garbo di un tempo. L’Operetta è quel mondo divertente ed emozionante in cui si affrontano argomenti gravi con leggerezza e leggeri con gravità. É un genere teatrale comico completo, in cui sono presenti le arti della recitazione, del canto e del ballo. Argomenti leggeri o comunque affrontati con leggerezza, costumi sfarzosi, musiche facilmente orecchiabili e di grande impatto, bellissime voci e tanta allegria sono tutti ingredienti che rendono il genere fruibile da grandi e piccini. Il genere oggi è attualizzato parlando con sincerità al pubblico, senza finzioni, o meglio attraverso quelle finzioni teatrali che sono, se fatte ad arte, più vere del vero e sanno
raccontare storie al di là del tempo e dello spazio. Storie di sentimenti, storie di personaggi che potrebbero essere vissuti qui ed ora perché se di amore si parla, se si parla di tristezza, di gioia, di speranza e lo si fa col cuore, ecco che quelle parole possono travalicare i decenni e i secoli e sussurrarci, oggi come ieri, con tutta la loro dirompente passione. L’Operetta troppo a lungo è stata trattata e quindi considerata come un genere “di altri tempi”. In realtà ad uno sguardo più lucido le storie raccontate nei vari titoli non sono altro che favole “a cipolla”, ovvero leggibili e godibili da un pubblico adulto come da quello decisamente più giovane fino ad arrivare senza alcuna difficoltà di comprensione ai più piccini. Oggi l’operetta può essere anche social, o meglio, può diventarlo cambiando prospettiva dal suo interno, rendendosi
conto che di fatto è un genere di teatro comico e la comicità può essere veicolata in maniera ottimale da strumenti quali i social network. La Compagnia Italiana di Operette è la più antica delle molte esistenti: fu fondata nel 1953 da Sergio Corucci quando rilevò una piccola compagnia sull’orlo del fallimento e, grazie alle sue capacità organizzative e gestionali maturate in anni di lavoro presso grandi teatri toscani quali il Teatro Verdi di Pisa e il Teatro Giglio di Lucca, diede vita ad una magia che dura tutt’ora.
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LIVE ARTS MANAGEMENT
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IN COLLABORAZIONE CON
THE MAGIC OF LIGHT Evolution Dance Theater
GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO
direttore artistico e coreografo Anthony Heinl co-direttore e assistente coreografo Nadessja Casavecchia
Nel 2019 la compagnia compirà 10 anni di vita. Per festeggiare la sua storia, eVolution dance theater presenta THE MAGIC OF LIGHT, spettacolo che raccoglie e reinterpreta alcune delle coreografie più sorprendenti create da Anthony Heinl, fondatore e direttore artistico del gruppo. Alchimia perfetta fra danza, physical theater, atletismo e tecnologia, lo spettacolo conta fra i suoi interpreti performer d’eccezione, danzatori dalle spiccate doti atletiche e circensi. È però la luce la vera protagonista fra magia e illusione, che condurrà lo spettatore in un sorprendente viaggio attraverso mondi immaginifici nei quali figure misteriose si muovono galleggiano, rimbalzano, scompaiono, in un susseguirsi di stimoli visivi che lasciano senza fiato. eVolution dance theater regala emozioni a grandi e piccoli spettatori coinvolgendo
chiunque abbia voglia di stupirsi attraverso la magia del teatro. Anthony Heinl si forma al Boston Conservatory_USA e partecipa a numerosi spettacoli coreografati da Paul Taylor, Jose Limon, Lar Lubovitch, Angelin Preljocaj, David Parsons, Lachine, Peter Anastos, Martha Graham. Nel 2001 entra a far parte dei MOMIX, danzando negli spettacoli, OpusCactus, Momix in Orbit, Best of Momix, Momix Classics e Supermomix con tour mondiali di 1500 spettacoli. Assiste Moses Pendleton nella creazione di SunFlower Moon e Lunar Sea. Nel 2006 lavora come assistente coreografo, ballerino, regista di scena in Comix, in collaborazione con Emiliano Pellissari dei “No Gravity” e Gianni Melis. Nel 2007 danza in Why di Daniel Ezralow e l’anno successivo forma la compagnia eVolution dance theater.
A maggio del 2009 viene chiamato dal Maestro Vladimir Derevianko, direttore artistico del MaggioDanza di Firenze, creando la nuova produzione FireFly, che ha raccolto ottime sono state le recensioni. Negli ultimi anni presenta spettacoli che hanno affascinato e ipnotizzato il pubblico di tutta Italia e non solo. Approda infatti anche all’estero con grandissimo successo in paesi quali Brasile, Colombia, Israele, Grecia, Hong Kong, Macao.
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Teatro Verdi
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TANGO ROUGE COMPANY
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IN COLLABORAZIONE CON
NOCHES DE BUENOS AIRES coreografie NERI PILIU e YANINA QUINONES orchestra dal vivo Tango Spleen
VENERDÌ 22 FEBBRAIO
Un tango che prima di immergersi nei lustrini del palcoscenico ha attraversato la polvere delle strade. Un tango che irrompe nei giochi dei bambini, prima di stravolgere le dinamiche di seduzione degli adulti. Un tango che, pur popolando l’Olimpo delle arti, non abbandona mai l’universo del divertimento. Un tango che esprime passione, drammaticità e benessere. Questa la sintesi dello spettacolo di tango argentino NOCHES DE BUENOS AIRES. A fare da sfondo alle esibizioni dei dieci ballerini una teatralità delicata, naturale e finalizzata alla costruzione di una narrazione appena accennata: un racconto di crescita del tango, nel tango e per il tango. YANINA VALERIA QUIÑONES e NERI LUCIANO PILIÙ ballano insieme dal 2006. Si formano professionalmente
all’Accademia de Estilos de Tango Argentino (ACETA) con rinomati milongueros e maestri, tra cui: Carlos Perez e Rosa, Pupi Castello, Gloria ed Eduardo Arquimbau, Gerardo Portalea, Toto Faraldo, Milena Plebs. Hanno partecipano ai Campionati di Tango a Buenos Aires, dove hanno ottenuto il primo posto sia nel Tango Salón sia nel Tango Escenario: campioni Pre-Mondiali Tango Salón Escenario nel 2006 / 2007, campioni nel Tango Escenario del Festival Baradero nel 2007. Nel campionato Mondiale di Tango Salón, nel 2008 hanno ottenuto il secondo posto. L’ensemble di tango TANGO SPLEEN diretto dal musicista argentino Mariano Speranza, è una delle orchestre di tango più acclamate e si esibisce regolarmente in tutta Europa, Asia ed Argentina ottenendo grande successo
in rassegne e teatri del territorio italiano tra cui si ricordano La Società dei Concerti di Milano, Valtidone Festival, Festival Latinoamericando di Milano, I Concerti nel Parco Roma, Suoni entro le Mura di Treviso, Sotto le stelle di Galla Placidia a Ravenna.
Teatro Verdi
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IMARTS INTERNATIONAL MUSIC AND ARTS
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IN COLLABORAZIONE CON
TUTU Chicos Mambo
coreografia e regia PHILIPPE LAFEUILLE
SABATO 23 FEBBRAIO
“Un po’ di paillettes in un mondo di brutture, per ridere e divertirsi”. Viene presentato al pubblico così TUTU, l’ultimo spettacolo della compagnia Chicos Mambo, l’alter ego catalano degli americani Ballets Trockadero de Montecarlo. Fondata a Barcellona nel 1994 dal coreografo e metteur en scene francese Philippe Lafeuille, la compagnia conta oggi sei ottimi artisti versatili e tecnicamente agguerriti con i quali Philippe reinterpreta il mondo della danza, guardandolo con ironia e poesia. Più sofisticato dei Trocks, il mondo dei Chicos Mambo è infatti legato anche all’immaginario, alla fantasia, alla grazia oltre che ovviamente all’universo-mondo della danza, dal balletto classico in giù. Pluripremiati dalla critica, invitati in festival à la page, i Chicos Mambo
assistente Flavie Hennion tutulogue Romain Compingt luci Dominique Mabileau colonna sonora Antisten costumi Corinne Petitpierre parrucche Gwendoline Quiniou zentaï Corinne Barbara
presentano in Italia una vera e propria hit della loro produzione: TUTU, nato nel 2014 per i festeggiamenti del ventennale della compagnia è diventato talmente popolare e richiesto che di fatto è un vero e proprio must see. Travestiti da ballerine, i Chicos Mambo danzano in TUTU i grandi brani del repertorio trasformandosi con camaleontica bravura dal classico cigno alle donne in passerella e sottoveste di Pina Bausch. Lo spettacolo si divide in venti quadri in cui tornano alla memoria le icone del balletto, della danza contemporanea, dei balli di sala, dell’acrobazia e dello sport con i loro tic e vezzi. Più di quaranta i personaggi incarnati con trasporto dai sei interpreti immersi in un universo fantastico e teatrale. Un’ode alla danza, un magma effervescente di colori e visioni sfrenate che conquista anche chi non ha mai
avuto niente a che fare con Tersicore. Replicato per sei mesi ininterrottamente al Bobino di Parigi, TUTU è un omaggio alla danza di cui il celebre costume è un’icona. Perché in TUTU si attraversano tutti i generi. E oltre al balletto classico, ci sono le sfilate interminabili su antiche canzoni sul grammofono, tipiche dei ‘pezzi’ di Pina Bausch. O le moine delle ginnaste che alle Olimpiadi ci strabiliano con i loro incredibili tecnicismi e i loro guizzi espressivi un po’ fané dimostrando che in ogni essere umano c’è nascosto, ma pronto a uscire quando meno te lo aspetti, un animo danzante.
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IMARTS INTERNATIONAL MUSIC AND ARTS
MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOW di e con
Massimo Lopez e Tullio Solenghi
DOMENICA 24 FEBBRAIO
con la Jazz Company diretta da M° Gabriele Comeglio
Dopo la straordinaria esperienza del Trio, dopo tanti anni di attesa, MASSIMO LOPEZ e TULLIO SOLENGHI si sono esibiti nella scorsa stagione per la prima volta insieme, in un tour accompagnati dalla Jazz Company diretta da Gabriele Comeglio, che li ha visti anche sul palcoscenico del Verdi. Replica quindi lo spettacolo dalla formula vincente, dati gli applausi ricevuti e come due amici di vecchia data intratterranno nuovamente il pubblico. Lo show di cui Lopez e Solenghi sono interpreti ed autori è un mix di imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni con gli spettatori con cui due “vecchie volpi da palcoscenico” si offrono al pubblico con la spassosa ed emozionale empatia che da sempre li contraddistingue. Quasi due ore di
esilaranti cammei come l’incontro tra papa Bergoglio e papa Ratzinger, il duetto musicale di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello di Dean Martin e Frank Sinatra che ha riscosso un enorme successo nella puntata natalizia di Tale e Quale Show. Ed è proprio grazie allo show televisivo che i due artisti hanno deciso di tornare in scena. «In sede di scrittura e composizione del tutto, l’idea dominante è stata subito quella di riappropriarci del nostro marchio di fabbrica che ci ha contraddistinto fin dall’esordio col Trio, coniugandolo su nuovi contenuti. Il divertimento è predominante, ma non mancano momenti di profonda emozione, come quello in cui ricordiamo Anna e l’applauso che ne scaturisce ogni sera sembra non finire mai.»
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BARLEY ARTS
WE WILL ROCK YOU The Musical by Queen and Ben Elton
regia TIM LUSCOMBE coreografie Gail Richardson scene Colin Mayes direzione artistica Valentina Ferrari direzione musicale Riccardo Di Paola produzione esecutiva Cristina Trotta
DA VENERDÌ 22 A DOMENICA 24 MARZO
SALVO VINCI Galileo ALESSANDRA FERRARI Scaramouche VALENTINA FERRARI Killer Queen PAOLO BARILLARI Khashoggi CLAUDIO ZANELLI Britt LOREDANA FADDA Oz MASSIMILIANO COLONNA Pop
Oltre 8 milioni di spettatori, 2700 performance e 12 anni consecutivi di rappresentazioni a Londra: sono questi i numeri di WE WILL ROCK YOU, il musical che mette in scena 24 tra i maggiori successi dei Queen e riflette le
performance live della storica band. Lo spettacolo con i più grandi successi dei QUEEN è tra i musical più rappresentati al mondo. Ha debuttato al Dominion Theatre di Londra il 12 maggio 2002 ed è entrato nella Top 10 degli show più longevi nella storia del West End. Il musical in seguito ha debuttato in Italia il 4 dicembre 2009 all’Allianz Teatro di Milano, riscuotendo grande successo di pubblico. A decretare una tale accoglienza la scelta, condivisa dai Queen stessi, di mantenere le canzoni in inglese (tranne due) e di tradurre e riadattare solo i dialoghi. WE WILL ROCK YOU, dopo il boom di candidature alle audizioni per i nomi dei nuovi protagonisti, sta arricchendo il calendario del lungo tour italiano con altre tappe. Non si tratta di una replica del precedente spettacolo ma di una
nuovissima produzione concepita appositamente per il nostro Paese da Claudio Trotta per Barley Arts. Pur mantenendo la storia, i personaggi e le musiche originali eseguite da una band dal vivo, questo nuovo allestimento è attento a sottolineare l’aspetto politico, attuale e visionario alla base del musical. Il progetto artistico privilegerà l’attualizzazione e la contemporaneità della vicenda. Uno spettacolo unico nel suo genere che, con grande lungimiranza, ha ipotizzato, in un futuro distopico in cui il rock viene bandito e i suoi seguaci costretti a nascondersi, una società vittima della globalizzazione più totale e alla mercé di una multinazionale che controlla non solo la musica ma la vita dei singoli individui. Lo spettacolo è stato prodotto da Ben Elton in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. WE WILL ROCK YOU
“In Italia ho scoperto che la bellezza è eleganza. Amo Indian Black Tea di San Benedetto. Un’esperienza di gusto superiore che coinvolge tutti i sensi.”
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MIC MUSICAL INTERNATIONAL COMPANY
LA DIVINA COMMEDIA Opera musical
SABATO 30 E DOMENICA 31 MARZO
con ANTONELLO ANGIOLILLO MYRIAM SOMMA NOEMI BORDI ANDREA ORTIS MANUELA ZANIER ROSY BONFIGLIO ANGELO MINOLI FRANCESCO IAIA FEDERICA BASILE MARIACARMEN IAFIGLIOLA DANIELE VENTURINI musiche Marco Frisina voce narrante Giancarlo Giannini
regia ANDREA ORTIS
LA DIVINA COMMEDIA OPERA MUSICAL è la prima opera musicale basata sull’omonimo poema di Dante Alighieri e racconta il suo viaggio tra Inferno, Purgatorio e Paradiso alla ricerca dell’Amore. Un susseguirsi di incontri con personaggi straordinari: i dannati e i beati più famosi della storia entrati nell’immaginario collettivo, in un’indimenticabile e suggestiva cornice di scenografie, proiezioni e coreografie. Dopo il successo delle precedenti stagioni, con oltre 700.000 spettatori e 400.000 studenti che hanno visto lo spettacolo rappresentato sui principali teatri e palchi tra i quali l’Arena di Verona e il Grimaldi Forum di Montecarlo, l’emozionante allestimento teatrale, con le imponenti maxiproiezioni ed i sorprendenti effetti speciali, continua ad avvolgere lo spettatore accompagnandolo nel viaggio più famoso della storia! Un
basato su La Divina Commedia di Dante Alighieri
Team Artistico che rende speciale e vincente un’opera, che di per sé è un capolavoro, ha bisogno di una squadra all’altezza che sviluppi e generi idee d’alta quota. Il teatro, concetto madre di tutto questo progetto, è l’espressione dalla quale veniamo e alla quale tendiamo, che, narra le idee realizzandole, dando libertà allo spazio scenico di riempirsi di pensieri in movimento, diventando corpi e corpo, di vestirsi di teorie bozzetto che si trasformano in tessiture e stoffe, di illuminarsi delle idee di una luce parlante che accompagna e discute, di gremirsi di ispirazioni schizzate costruendosi in elementi scenografici attesi, di immaginare creazioni che, proiettate, assecondino la grande fantasia Dantesca.
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NEWSTEP SHOW BEES
PETER PAN
il musical
musiche
Edoardo Bennato tratto dal romanzo di James Matthew Barrie SABATO 6 E DOMENICA 7 APRILE
Tratto dal romanzo di James Matthew Barrie che ha conquistato generazioni di ragazzi e non, PETER PAN il Musical non è un semplice spettacolo teatrale, ma un vero e proprio sogno da condividere con tutta la famiglia: un viaggio verso “l’isola che non c’è”, per vivere tante emozioni con i protagonisti dello spettacolo. PETER PAN il musical ha affascinato migliaia di spettatori, insignito di prestigiosi premi come il Premio Gassman e il Biglietto d’Oro Agis nella stagione teatrale 2006/2007 e 2007/2008. Cuore pulsante dello spettacolo è la colonna sonora di Edoardo Bennato: uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan, con alcune tra le più famose canzoni tratte dal mitico album del 1978 Sono solo canzonette e con altri brani come Il rock di Capitan Uncino, La fata, Viva la
regia MAURIZIO COLOMBI con Giorgio Camandona
mamma e molte altre, fino a L’isola che non c’è. I brani sono stati riarrangiati dallo stesso cantautore per lo spettacolo teatrale, oltre all’inserimento dell’inedito Che paura che fa Capitan Uncino. Altro punto di forza dello spettacolo sono i 20 performer in scena che animano un mondo magico arricchito di effetti speciali come il volo di Peter. Sullo sfondo, la fatina Trilli, gli immancabili duelli con Capitan Uncino e i suoi pirati, il simpatico Spugna, la vivace compagnia dei Bimbi Sperduti, Giglio Tigrato e il sinistro ticchettio dell’astuto Coccodrillo che terrorizza Uncino. Una grande sorpresa dello spettacolo sarà proprio la piccola fata che accompagna Peter nelle sue avventure: un drone che, librandosi in platea, renderà ancora più spettacolare e indimenticabile l’esperienza a teatro. Coraggioso, avventuroso, sognatore:
Peter Pan, il bambino che non vuole crescere mai, ha il volto e l’incontenibile energia di Giorgio Camandona, 30 anni, genovese, con un curriculum nel mondo del musical che lo ha visto in Frankenstein Junior, Pinocchio e Grease solo per citare alcuni titoli. A Martha Rossi, cantante e attrice di grande esperienza, è affidato invece il ruolo della dolcissima Wendy.
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
MUSEO DELLA SPECOLA SALONE DEGLI SCHELETRI DA MARTEDÌ 9 A DOMENICA 21 OTTOBRE
TEATRO OBIHALL VENERDÌ 1 FEBBRAIO
di ARTHUR SCHNITZLER regia FEDERICO TIEZZI
LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO
LA SIGNORINA ELSE
TEATRO PUCCINI SABATO 20 OTTOBRE MARTEDÌ 4 DICEMBRE
Maurizio Colombi
CAVEMAN
Marco Goldin Remo Anzovino
GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO
MUSICANTI
il musical con le canzoni di Pino Daniele
RELAIS SANTA CROCE SALA DELLA MUSICA DA GIOVEDÌ 7 A DOMENICA 10 FEBBRAIO
Saverio Marconi
MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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COMPAGNIA LOMBARDI – TIEZZI ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
LA SIGNORINA ELSE di Arthur Schnitzler
SALONE DEGLI SCHELETRI MUSEO DELLA SPECOLA DA MARTEDÌ 9 A DOMENICA 21 OTTOBRE
traduzione Sandro Lombardi drammaturgia Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi
regia Federico Tiezzi con Lucrezia Guidone e Martino D’Amico Per il Salone degli Scheletri del Museo di Storia Naturale della Specola la Compagnia Lombardi – Tiezzi propone l’allestimento site specific de LA SIGNORINA ELSE di Arthur Schnitzler. Nel ruolo del titolo, la giovane attrice Lucrezia Guidone, già protagonista in due spettacoli diretti da Tiezzi: Calderón di Pier Paolo Pasolini (2016, Premio Ubu per la Regia) e Antigone di Sofocle (2018, Premio Flaiano per la
Miglior Regia), spettacolo per il quale le è stato riconosciuto il premio Le Maschere del Teatro Italiano 2018 come Miglior Attrice Emergente. Schnitzler compie una vera e propria vivisezione del cuore di Else, al contempo impietosa e carica di pietà, mostrandocela nelle sue più riposte oscillazioni psichiche. Questo ha portato Tiezzi a scegliere, per il debutto dello spettacolo, lo storico Teatrino Anatomico dell’Ospedale del Ceppo di Pistoia. Tale dimensione ‘anatomica’, innestatasi tra le dinamiche della pièce, si rifletterà in maniera analoga nel “Salone degli Scheletri” che vanta l’ospitalità di una delle più importanti collezioni osteologiche d’Italia per un totale di 3.000 reperti. Sarà l’imponente presenza degli scheletri di uccelli, pesci, rettili e grandi mammiferi ad amplificare la
potenza del testo, spietata radiografia di una società corrotta fin nel nucleo familiare: una vera e propria tragedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta solo ai propri istinti e ai propri falsi valori, cinicamente pronta a sacrificare un’adolescente in nome del denaro e delle apparenze sociali. Lo spostamento dell’azione dai palcoscenici a luoghi carichi di connotazioni storiche o emotive particolari, fa parte del lavoro di ricerca della Compagnia di un Teatro dell’Esperienza che coinvolge il pubblico spingendolo a uscire dalla dimensione passiva di fruitore di uno spettacolo di intrattenimento a quella di attivo e partecipe collaboratore alla creazione dell’evento teatrale.
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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SOLDOUT
CAVEMAN
L’UOMO DELLE CAVERNE
Maurizio Colombi
di Rob Becker musica dal vivo con la CAVE BAND regia TEO TEOCOLI
SABATO 20 OTTOBRE - 13A REPLICA MARTEDÌ 4 DICEMBRE - 14A REPLICA
Sei al 7° anno di matrimonio? Ti stai per sposare? Vi state lasciando? State per andare a vivere insieme?… Ti conviene vedere Caveman! Continua in Italia il grande successo di CAVEMAN l’uomo delle caverne, il più famoso spettacolo sul rapporto di coppia a livello planetario. La versione italiana dello spettacolo raggiunge e batte il grande successo avuto a Broadway, dove CAVEMAN, con 702 performance era il monologo più longevo della storia. Il successo si è diffuso nel mondo con cifre di tutto rispetto: 10 milioni di spettatori, 22 traduzioni differenti, in scena contemporaneamente in 30 paesi nel mondo ed è stato anche Vincitore del Premio Laurence Oliver come Miglior Spettacolo d’Intrattenimento. Tutto ciò ha trasformato CAVEMAN in un fenomeno di costume mondiale.
In Italia CAVEMAN è arrivato nel 2009: l’adattamento e la traduzione – per volontà di Rob Becker, il creatore del testo letterario originale – sono stati curati da Maurizio Colombi, alfiere dei family show in Italia, autore e regista di Peter Pan – il Musical record di incassi, Heidi, Rapunzel, Christmas Show, La Regina di ghiaccio, e molti altri come We Will Rock You il fortunato musical ispirato dalla musica dei Queen. La produzione è un tandem che vede affiancati la Theater Mogul, compagnia di produzioni teatrali globali, e Soldout srl. Per l’ottava stagione consecutiva CAVEMAN sarà ancora in scena, grazie alle richieste di spettatori e teatri che confermano quanto questo spettacolo, con il suo spirito leggero, sia gradito ed amato nel panorama teatrale italiano. Nel 2012 la versione italiana adattata da Maurizio Colombi vince il titolo di
miglior Caveman nel mondo, “Best Caveman”, tanto che viene ripresa come esempio dalle produzioni all’estero. Con CAVEMAN si ride (sino alle lacrime) e ci si riconosce ma soprattutto si raccoglie un messaggio d’amore sulla coppia e sulla famiglia. Lo confermano i giudizi ed i commenti degli spettatori stessi. Il successo di CAVEMAN è cresciuto in maniera sotterranea e spontanea, grazie al “passa parola” degli spettatori. Dal 2008 Maurizio Colombi mette in scena, nei teatri di provincia, una nuova versione dello spettacolo “Gayman”, che parla della trasformazione sociale e sessuale, maschile e femminile, proiettata fino ad oggi e nel futuro.
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Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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IMARTS LINEA D’OMBRA
LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO L’INCANTO DELLA PITTURA DA MONET A VAN GOGH
Marco Goldin
racconta in teatro
musiche composte ed eseguite dal vivo da Remo Anzovino scenografia visiva di Fabio Massimo Iaquone e Luca Attilii VENERDÌ 1 FEBBRAIO
Unanimemente riconosciuto come il maggior esperto di impressionismo in Italia, Marco Goldin mette in scena dal 2005 sui palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani racconti/spettacolo realizzati per introdurre, in modo fortemente legato all’emozione, le sue grandi mostre, sempre ai vertici delle classifiche tra quelle più frequentate in Italia e nel mondo, con oltre undici milioni di visitatori negli ultimi vent’anni. LA GRANDE STORIA DELL’IMPRESSIONISMO è un racconto autonomo, pensato in modo specifico per il palcoscenico e svincolato dal riferimento a una mostra. Un flusso di parole, musica e immagini con l’importante partecipazione al pianoforte di Remo Anzovino, uno dei principali esponenti della scena musicale contemporanea. E in più, la preziosa collaborazione di Fabio
Massimo Iaquone e Luca Attilii, due tra i principali video maker italiani, artefici di una scenografia visiva con filmati girati appositamente in Francia nei luoghi dei pittori, da Arles alle coste della Normandia. Si inizierà dalla foresta di Fontainebleau, dove i giovani impressionisti, da Monet a Pissarro, da Renoir a Sisley, si incontravano a metà degli anni sessanta, per dipingere grandi cieli mai visti così prima, assieme a una devozione tutta nuova verso la natura. L’amore nei confronti del paesaggio sarà anche quello del decennio successivo, quando prenderanno il via, da quella memorabile del 1874, le esposizioni impressioniste. Protagonisti Cézanne, Degas e il primo Gauguin, così come le pittrici Berthe Morisot e Mary Cassatt. La meraviglia del fiume, i disgeli lungo la Senna, le alte scogliere e il mare di Normandia, costituiranno poi lo sfondo
nella quale Marco Goldin racconterà la fine della pittura di plein-air. La conclusione è riservata a Vincent Van Gogh e Paul Gauguin, che hanno portato alle estreme conseguenze, modificandolo, l’impressionismo. Del primo, tra campi di grano e cieli stellati, lo spettacolo punterà sui poco più che due anni tra Arles e Saint-Rémy e le settimane del congedo dalla vita a Auvers-sur-Oise. E seguendo le pagine del romanzo di Marco Goldin, dedicato proprio all’amicizia tra i due pittori, in uscita per l’inizio del tour teatrale a metà novembre 2018, Gauguin comparirà dal viaggio in Martinica del 1887 ai soggiorni in Bretagna, dai due mesi vissuti ad Arles con Van Gogh fino al momento di salpare dal porto di Marsiglia per Tahiti. Su questa immagine di vento e mare si chiuderà lo spettacolo.
Teatro Verdi
stagione teatrale 2018/19
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MIC MUSICAL INTERNATIONAL COMPANY
MUSICANTI il musical con le canzoni di
Pino Daniele
di Alessandra Della Guardia Urbano Lione direzione artistica Fabio Massimo Colasanti regia BRUNO OLIVIERO
GIOVEDÌ 14 FEBBRAIO
Dal mese di dicembre sarà in scena nei principali teatri italiani MUSICANTI, un’opera teatrale che supera i confini dell’opera stessa, un musical oltre il musical. Una storia inedita da raccontare sulle straordinarie musiche dell’immenso patrimonio del musicante on the road per eccellenza, l’indimenticato PINO DANIELE. In scena un cast di talentuosi artisti come Noemi Smorra, Alessandro D’Auria, Maria Letizia Gorga, Simona Capozzi, Pietro Pignatelli, Enzo Casertano, Francesco Viglietti, Leandro Amato, Ciro Capano, accompagnato sul palco da una resident band d’eccezione, che eseguirà dal vivo le canzoni nel rispetto degli arrangiamenti originali, composta da celebri musicisti amici di Pino: Hossam Ramzy percussioni, Alfredo Golino batteria. Fabio Massimo Colasanti chitarra, Elisabetta Serio tastiere, Roberto d’Aquino basso, Simone Salza
sax, Fabrizio De Melis viola. In alcune città, si affiancheranno Mel Collins al sax e Jimmy Earl al basso. MUSICANTI è la storia di Antonio che ritorna nella Napoli degli anni ‘70 venticinque anni dopo. Pur avendo trascorso lì l’infanzia, detesta la città ma ora ha ricevuto un lascito testamentario dal padre - uno storico locale del porto, oggi in crisi, che si chiama “Ue’ Man”. Tutti temono che Antonio non veda l’ora di chiuderlo, e invece... Nello spettacolo saranno interpretate dal cast le canzoni dei primi tre album del cantautore napoletano (tra queste Na tazzulella ‘e cafe’, A me me piace ’o blues, Isay i sto ‘cca, Napule e’, viento, Yes i know my way, Je so’ pazzo, Cammina cammina, Lazzari felici, Musica musica, Ttta n’ata storia, Quanno chiove ) ed altre tratte dal repertorio successivo: gli attori e i danzatori si muoveranno
all’interno di una scenografia imponente - sviluppata su quattro piani - e con movimenti coreografici studiati per accompagnare il racconto e la musica. In MUSICANTI, così, le musiche scandiscono il tempo e le vicende dei personaggi e la narrazione è influenzata da quelle canzoni che hanno contribuito al rinnovamento epocale del nostro panorama musicale - e che fanno rivivere per qualche ora quel Neapolitan power e quella città orgogliosa e dispettosa, densa di culture e ricca di contraddizioni, una Napoli antica e moderna insieme, due anime coesistenti senza alcuna contraddizione in cui il blues si contamina con la tamurriata, il funky con la parlesia, Pulcinella con la passione per il calcio. Un viaggio per chi quegli anni li ha vissuti, una scoperta per tutti gli altri.
E N O I G A T S A Z R E T 2019
GGIO A M IO GENNA
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Teatro Verdi
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MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO Saverio Marconi
RELAIS SANTA CROCE SALA DELLA MUSICA DA GIOVEDÌ 7 A DOMENICA 10 FEBBRAIO
“Una storia scritta oggi e pensando a oggi”. È così che Goffredo Fofi definisce nella sua postfazione il racconto di Èric Emmanuel Schmitt del 2001(Edizioni E/O), portato sul grande schermo nel 2003 da François Dupeyron e interpretato da Omar Sharif che ha poi ricevuto alla 60a Mostra del Cinema di Venezia il Premio del Pubblico come Miglior Attore. Gabriela Eleonori e Saverio Marconi, dopo il grande successo di Variazioni Enigmatiche, tornano a confrontarsi con un testo di Schmitt, e questa volta lo fanno con una narrazione intima, che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito tradizionale del tè turco: un procedimento lento, un sapore antico e familiare, durante il quale si snoda, emozionante, la storia. MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL
una narrazione di GABRIELA ELEONORI e SAVERIO MARCONI
di Èric Emmanuel Schmitt
CORANO è la storia di un’infanzia, “l’infanzia che bisogna lasciare” o quella “da cui bisogna guarire”, di un’emancipazione, del superamento delle difficoltà attraverso un percorso di scoperta, di conoscenza di sé e di culture differenti. È anche la storia dell’incontro tra un tredicenne ebreo e Monsieur Ibrahim – un vecchio musulmano che viene dal Corno d’Oro, proprietario di una drogheria. Mondi - o sottomondi - che si incontrano, coabitano, in un invito al rispetto delle identità altrui e alla ricerca delle radici comuni “oltre le barriere delle lingue, delle nascite, delle fedi” (G. Fofi, Postfazione). Una religione fatta di saggezza, lentezza, amore per il bello e per la vita, tolleranza: i «fiori» del testamento spirituale di Monsieur Ibrahim.
Ospitale ed esclusivo palcoscenico sarà la Sala della Musica del Relais Santa Croce, ove nelle scorse stagioni sono state rappresentate, oltre alle opere di Èric Emmanuel Schmitt Variazioni Enigmatiche, l’Intrusa e Una bella giornata di Pioggia, anche L’apparenza Inganna e Le letture con Sandro Lombardi e Garbo Parla.
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Teatro Verdi
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IN ESCLUSIVA PER GLI ABBONATI
A cena con le compagnie
In occasione della prima degli spettacoli in abbonamento il Teatro Verdi offre, come ormai da lunga tradizione, una cena a buffet nel foyer del Teatro riservata a tutti gli addetti ai lavori delle compagnie ospiti: attori, tecnici e maestranze varie. Anche quest’anno, sempre in accordo con le compagnie, allarghiamo l’invito ad alcuni nostri Abbonati (massimo 6 a sera), ai quali viene richiesta una quota di partecipazione di €15,00 a titolo di rimborso spese. Per partecipare alle CENE DELLA PRIMA è necessario prenotarsi scrivendo una mail all’indirizzo info@teatroverdionline.it o telefonando al 055 21.23.20, oppure rivolgendosi al personale della biglietteria del Teatro (orario 10:00-13:00/16:00-19:00 e un’ora prima dell’inizio degli spettacoli), dove sarà possibile effettuare anche il pagamento. Gli abbonati dei turni B-C-D che desiderino partecipare alla cena possono chiedere un cambio di data.
Grande lotteria di fine anno riservata agli abbonati
Si riconferma la GRANDE LOTTERIA DI FINE ANNO che vede l’estrazione dei fortunati vincitori tra gli Abbonati alla Stagione Teatrale in corso, durante una serata di spettacolo. La data verrà comunicata nel mese di novembre. Tutti gli abbonati partecipano automaticamente senza necessità di iscrizione. In palio verranno offerti biglietti per spettacoli al Teatro Verdi, cene presso ristoranti in prossimità del Teatro ed altri premi tra le proposte dei nostri amici e sostenitori. L’elenco completo dei premi sarà consultabile sul sito www.teatroverdionline.it dal 1 dicembre. L’elenco dei vincitori sarà pubblicato dopo l’estrazione sul sito del teatro e a partire dalla stessa data sarà possibile ritirare i premi in biglietteria.
Verdi restaurant card La VERDI RESTAURANT CARD, completamente gratuita per gli Abbonati alla Stagione 2018-19, viene consegnata al momento del ritiro dell’abbonamento presso la biglietteria. Nelle sere di spettacolo la VERDI RESTAURANT CARD dà diritto a consumare nei ristoranti in elenco una cena leggera composta da antipasto, primo piatto, un bicchiere di vino, acqua e caffè. L’abbonato che intenda utilizzare la VERDI RESTAURANT CARD dovrà prenotare entro il giorno precedente lo spettacolo telefonando al ristorante prescelto. Il prezzo è di € 22,00 a persona.
Questi i locali che aderiscono all’iniziativa: RISTORANTE ACQUA AL 2 Via della Vigna Vecchia 40r - 50122 Firenze | TEL 055 284170 RISTORANTE ARÀ: È SUD Via della Vigna Vecchia 4r - 50122 Firenze | TEL 3312170926 RISTORANTE BOCCANEGRA Via Ghibellina 124/R - 50122 Firenze ! TEL 055 200 1098 RISTORANTE INFERNO Via Ghibellina 80r TEL 055 244975
stagione teatrale 2018/19
Teatro Verdi
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L’OPINIONE DEGLI ABBONATI Una stagione di gradimento complessivo elevato (sesta in assoluto), questa nostra ventesima, con 9 spettacoli su 11 con una media superiore al 7. Un exploit previsto ma non meno clamoroso per il musical di Massimo Romeo Piparo Mamma Mia!, applauditissimo, con 9,24 su 10. Secondo piazzamento (8,60) per Una festa esagerata, che vede il suo demiurgo (Vincenzo Salemme, autore, regista e protagonista) trionfare tra gli interpreti maschili (43,88%); da notare che il secondo posto in questa classifica è di Paolo Conticini che però ottiene l’8,51%. Come già successo l’anno scorso con Montesano, la preferenza generale del pubblico va agli attori di teatro con l’esperienza più ampia e consolidata, dimostrando ancora una volta che questa professione non s’improvvisa: Salemme, come Montesano, vengono dalla tradizione, dalla scuola del palcoscenico… entrambi sono talmente a loro agio sulle scene che si possono permettere di improvvisare, una “tecnica” (ma sarebbe più giusto chiamarla un’arte) che sta diventando sempre più una rarità. Terzo, con un punteggio ancora molto alto, La regina di ghiaccio, la Turandot di Maurizio Colombi con protagonista Lorella Cuccarini, terza tra le beniamine del pubblico. Per restare nell’ambito della categoria segnaliamo il sorprendente ma meritato primo posto di Chiara Francini (un notevolissimo 27,91% a fronte di un voto buono ma tendente al tiepido riservato al suo spettacolo – Due in compagnia della star Raoul Bova – che figura primo tra le sorprese negative). Tra le sorprese positive (dopo Mamma mia!), troviamo il meritevole Jersey Boys, con il bravissimo Alex Mastromarino (terzo interprete maschile nella classifica degli Abbonati). Una menzione en-passant per Ambra Angiolini, sempre più brava e giustamente premiata con un secondo posto tra le interpreti femminili (19,4%). Sotto la sufficienza solo La strana coppia al femminile (una variante quasi inedita, fatta salva l’edizione con lo strepitoso duo Monica Vitti/Rossella Falk…) in questo caso il prestigio delle interpreti (soprattutto di Claudia Cardinale) non è stato sufficiente a salvare uno spettacolo in verità fiacco. Ci sembra infine francamente troppo severo il giudizio su Rocky Horror Show (6,83), che a noi è sembrato invece molto ben fatto.
CLASSIFICA GENERALE MAMMA MIA! UNA FESTA ESAGERATA LA REGINA DI GHIACCIO DIRTY DANCING LA GUERRA DEI ROSES JERSEY BOYS SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE LA FEBBRE DEL SABATO SERA DUE ROCKY HORROR SHOW LA STRANA COPPIA
7,21 7,14 7,04 6,83 5,94
SORPRESA POSITIVA MAMMA MIA! JERSEY BOYS LA REGINA DI GHIACCIO
12,71 10.01 6,58
SORPRESA NEGATIVA DUE 15,70 LA STRANA COPPIA 10,61 ROCKY HORROR SHOW 5,68
MIGLIOR ATTRICE CHIARA FRANCINI AMBRA ANGIOLINI LORELLA CUCCARINI
27,91 19,41 14,33
MIGLIOR ATTORE VINCENZO SALEMME PAOLO CONTICINI ALEX MASTROMARINO
Per la Classifica Generale il voto riportato è la media dei voti ricevuti in scala da 1 a 10. Per tutte le altre tabelle i voti sono espressi in percentuale sul totale dei votanti.
9,24 8,60 8.06 7,77 7,59 7,49
43,88 8,51 4,18
RO T A TE
GESTIONE STAGIONE TEATRALE 2018 - 19 Antico Teatro Pagliano srl
Claudio Bertini Massimo Gramigni Lorenzo Luzzetti Giovanni Vernassa
Direzione Organizzativa st ag io n
et ea tr al e
Maria Laura Viti Elisabetta Thiene Marco Vanchetti Caterina Locorotondo Elena Becattini
Progetto grafico ed impaginazione RovaiWeber design
20 1 20 8 19
Foto
Marco Borrelli 13,17,21,23,25,27,79, 91, 115, 128
Stampa
Tipografia Il Bandino Bagno a Ripoli (FI)
Teatro Verdi - aprile 18 foto Marco Borrelli
COOP.FI E MEYER
INSIEME PER UNA GRANDE COLLABORAZIONE.
Il Parco della Salute, nuove aree gioco e una struttura sempre più accogliente: questi sono solo alcuni dei progetti che vogliamo sostenere grazie a una collaborazione per tre anni con l’ospedale pediatrico.
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