TechGP | SUPERCHARGE | di Jan Witteveen

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Supercharge LA CRISI DEL SETTORE MOTO HA RALLENTATO L’EVOLUZIONE DEI MOTORI. LE TECNOLOGIE VENGONO SVILUPPATE MA NON VANNO IN PRODUZIONE PERCHÉ, SE NON C’È UNA REALE ESIGENZA, L’INDUSTRIA RIMANE SULLE PROPRIE POSIZIONI SPERIMENTAZIONE ALP SU MZ 125 4T. Il compressore discoidale è sotto la sella. Ai test, la membrana da 240 mm di diametro si è mantenuta a temperature di circa 50°. Evidente nel diagramma la maggior coppia a bassi regimi.

Da quando c’è la crisi il mercato è andato calando, e come naturale conseguenza le omologazioni sono rimaste quelle che erano. Siamo a Euro 2 Ciclomotore ed Euro 3 Moto, la tendenza già disegnata sarà a salire con la severità dei test, ma siamo fermi da parecchi anni perché evidentemente il Legislatore ha accolto le richieste dell’Industria di avere il tempo per spalmare sui numeri lo sviluppo delle nuove tecnologie. Le auto sono più avanti di noi, già girano le Euro 5 ed Euro 6, non c’è corrispondenza così diretta tra “euroclassi” ma sicuramente sono più in là. Per prepararsi agli anni a venire, la moto deve fare dei salti qualitativi paragonabili all’introduzione dell’iniezione al posto del carburatore, che è stata positiva ma ha un difetto, il costo. In altre parole, i Costruttori delle due ruote hanno la necessità di aumentare l’efficienza dei motori. Se analizziamo lo stato dell’arte, vediamo che l’iniezione moto è l’indiretta da 2,5-3,5 bar, equivalente alla prima era della EFI auto; deve ancora esplorare ad esempio l’indiretta da 5 e anche 10 bar come è oggi la MotoGP (andare oltre è proibito dal regolamento) utili a migliore la miscelazione con l’aria e ad avere una combustione più efficiente. Poi viene l’iniezione diretta (70-100 bar) che l’auto ha già sperimentato in Formula 1 con impianti anche di 200-250 bar. L’iniezione sulle moto ha rappresentato un passaggio chiave come lo era stata per l’auto, sennonché l’auto poi è andata oltre, va ricordato ad esempio tutto il capitolo dedicato all’iniezione diesel che ha portato le sportive ad essere equipaggiate indistintamente col motore a gasolio anziché a benzina. L’auto ha già affrontato la problematica della diminuzione della cilindrata e del numero dei cilindri per ridurre gli attriti e le perdite, e lo possiamo vedere andando a guardare l’attività di costruttori come Renault; spostandoci al Diesel possiamo osservare che BMW e Volvo hanno sviluppato dei motori di 2000 cc. che valgono i 2500 della generazione precedente, e questo scen-

dendo anche col regime di giri col vantaggio non indifferente di una conduzione più gradevole.

Evoluzione elettronica In questa escalation, un ruolo determinante è stato giocato dell’elettronica. Sui benzina abbiamo visto lavorare in termini di kilovolt e ampère alla candela per creare una scintilla più performante necessaria con miscele magre e non omogenee dove l’innesco della combustione richiede una maggiore quantità di energia. Per arrivare ad Euro 4 ed Euro 5 coi motori moto, bisognerà fare qualcosa di importante. Le esigenze sono stringenti anche in termini progettuali, quando ad esempio pensi a dei dispositivi di sovralimentazione, sotto il cofano di un’auto puoi trovare spazio per uno, due o anche tre turbo (con relativo intercooler) che lavorano secondo una precisa strategia, sulla moto è un po’ diverso, non puoi immaginare per esempio di avere impianti costosi e molto complessi su motori di piccola cilindrata dal costo tirato all’osso, lì la carta vincente potrà essere una nuova sovralimentazione “low cost” che deriva da un dispositivo semplice.

Coppia a bassi regimi Per tirare una riga, il miglioramento dell’efficienza del motore e delle prestazioni a bassi regimi - cioè lontano dall’optimum della coppia massima - oggi può essere visto come un eventuale problema, ma domani sarà una necessità. Uno dei sistemi dedicati a ottenere questo must si chiama ALP, abbreviazione di “Abgasladepumpe” - gas di scarico usato come compressore – ideato da Arno Hoffmann*. E’ un “gruppo” di sovralimentazione inventato, sperimentato, applicato e brevettato che ha tre importanti qualità positive, pesa poco, non provoca perdite da attrito ed è poco costoso. E’ un dispositivo che lavora sui gas di scarico e fa da compressore, sfruttando la pulsazione di pressione. Potrebbe essere l’oggetto interes-

le collaborazioni speciali di Motocross

JANWITTEVEEN 016

10.2014

NELLA SUA VITA HA PROGETTATO MOTORI E MOTO


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