Perché ha piantato la sua tenda tra di noi non “si sta come d'autunno sugli alberi le foglie”, ma stupiti “si vive per amore di un qualcosa che sta accadendo ora”.
Auguri, lo stupore della nostra vita nasce dal fatto che Dio si è attendato tra di noi. La Sua presenza nel tempo non è quella di un padrone che va a visitare la sua proprietà, ma quella del seme che scende nella terra per darle un motivo di esistere. Lui è la sostanza della nostra terra. La vocazione a cui tendere. La fertilità del nostro essere. Lui si fa terra per lievitarci con il seme di Dio. Per questo da quando Lui è venuto, siamo terra abitata, terra fertile. Noi realizzeremo la nostra vita solo se dilatiamo le dure zolle del nostro cuore, nell’ obbedienza a questa Presenza. Noi siamo Lui che ci fa. Ti auguro allora di vivere ogni giorno lo stupore e il travaglio del già e non ancora, con l’entusiasmo e la costanza del fidanzato che attende la fidanzata, della donna incinta che aspetta che accada la vita che porta nell’utero, della “cerva che anela ai corsi dell’acqua”, Non temere e non volgere indietro il tuo sguardo. Da quando Lui si è mischiato con noi, ogni giorno è l’inizio di un nuovo inizio. Le cose vecchie sono passate, Lui è la cosa nuova. Il tuo passato è nascosto nel cuore di Colui che è venuto a visitarti e del tuo futuro se ne prende cura Lui stesso. Sii nella gioia e nella pace. “Soffia sulle inquietudini fuggevoli come un bambino soffia sulla foglia secca. Non ti aggrappare alle angosce, come la mano ad un cespuglio di spine, lascia la presa e abbandona a Gesù che viene, ciò che assale il cuore”. La Vergine Santissima ti sia compagna di viaggio per passare dal Fiat di Natale allo Stabat di Pasqua. P. Francesco Cordeschi TENDOPOLI DI SAN GABRIELE