Tendopoli 2014 05

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INFO.TEND _ LUGLIO / AGOSTO 2014 anno XXVI numero 04

Nel deserto della mia vita, Signore hai voluto piantare la Tua tenda. Grazie! Ogni giorno mi ripeto: come è possibile? E continuamente nella mia carne risuona la voce: non è opera Tua! Grazie!

Poste Italiane s.p.a. – spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.° 46) art. 1 comma 2 e 3 CN/MC

Grazie perché dilati la mia terra, perché fai germogliare il chicco della tua Parola, perché fai scaturire l’acqua viva dalla roccia della mia vita, perché rendi fertili i miei giorni. L’anima mia Ti magnifica, Signore, perché hai guardato la povertà della mia casa abitandola con la tenda del tuo amore. Aiutami a caricarmi sempre della Tua Tenda, a spostarmi ogni giorno ascoltando solo la Tua voce, a fare spazio ai fratelli che cercano riparo, a non attaccarmi ai recinti dell’uomo, ma a cercare sempre lo spazio che Tu prepari per me...

GRAZIE DI CUORE A TUTTI E... “TENDOPOLI 2015 TI STO ASPETTANDO”


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La pagina di Padre Francesco Carissimi, Quando il nostro mitico coro cantava “mia forza e mio canto è il Signore egli ha mirabilmente trionfato”, pensando al popolo eletto che aveva passato all’asciutto il Mar Rosso il mio cuore rendeva grazie a Dio per questa XXXIV Tendopoli passata miracolosamente all’asciutto (non ha piovuto) e perchè, con grande stupore, abbiamo visto non i cavalli, ma i faraoni del pessimismo galleggiare sull’acqua. Si, lo voglio dire con forza, il Signore ancora una volta si è degnato di visitarci e farci sentire forte la sua presenza. Lo voglio ringraziare e lodare non con toni goliardici, ma con lo stupore di aver percepito ancora una volta, la presenza di un Dio che ci passa avanti e ci porta con mano.

precarietà, nella povertà di un tenda si possono fare grandi cose. Si può sperimentare lo stesso amore ed entusiasmo che visse San Gabriele. Ai ringraziamento ai giovani protagonisti della Tendopoli voglio unire un grazie a tutti i relatori che sono stati capaci di farci entrare e gustare in un tema particolarmente difficile anche se attuale.

Dopo aver ringraziato il Signore, voglio esprimere la mia gratitudine al Cardinale Tettamanzi, di cui nella pagina seguente riportiamo i saluti che ci ha inviato. Il vescovo di Teramo Michele Seccia sempre più vicino alla nostra esperienza, il P. Provinciale P. Piergiorgio Bartoli , il superiore di San Gabriele. Ma soprattutto voglio ringraziare i giovani che, anche quest’anno hanno saputo testimoniare che nella periferia, nella

fiorire e rendere fertile la vita. Ricordalo sempre: “Se non ti senti il più peccatore di tutti non hai fatto il più piccolo passo verso la santità”. È urgente diventare grembo. “Grazie perché dilati la mia tenda, perché fai germogliare il chicco della tua parola perché fai zampillare l’acqua viva dalla roccia della mia vita perché rendi fertili i miei giorni...” Il grembo è sperimentare indipendentemente dal nostro essere, che la sua parola e la sua

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Cari giovani, come abbiamo detto e ridetto, è tornando a casa che bisogna vivere la Tendopoli. Da questa Tendopoli vorrei concretizzare tre insegnamenti, che ritrovo già presenti nella nostra preghiera. (www. tendopoli.it) È necessario abitare le periferie: “Nel deserto della mia vita Signore hai voluto piantare la tua tenda, grazie. Ogni giorno mi ripeto come è possibile e continuamente nella mia carne risuona la voce non è opera tua. Grazie perché dilati la mia terra...” La periferia è la nostra povertà, che Dio ha visitato, riempiendoci di stupore, facendo

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presenza dentro la nostra vita ci rende fertili, utili. Dio conta sul nostro impegno che genera speranza. È nostro compito dilatare la tenda: “l’anima mia ti magnifica Signore, perché hai guardato la povertà della mia casa abitandola con la tenda del tuo amore. Aiutami a caricarmi sempre della tua tenda, a spostarmi ogni giorno ascoltando solo la tua voce a fare spazio ai fratelli che cercano riparo, a non accostarmi ai recinti dell’uomo, ma a cercare lo spazio che tu prepari per me...” Dio che ha posto la sua tenda in mezzo a noi, nella storia che viviamo, dentro la nostra pelle, nel nostro cuore, ci invita a farla accadere per diventare grembo. Dobbiamo arrenderci alla sua presenza. Lui deve accadere e noi diminuire. Non è lo sforzo dell’uomo che lo rende cristiano, ma l’obbedienza alla verità che lo abita che lo rende uomo vero. Quindi mettiamoci in cammino, e come dice Alessandra nella testimonianza che riportiamo: “Tendopoli 2015 ti sto aspettando”. P. Francesco


RIPARTIRE SENZA INDUGIO Finita la Tendopoli, Luca mi viene vicino e mi dice: “Ed ora che debbo fare? Come vivere la tendopoli nella mia realtà? Come posso abitare la periferia della mia parrocchia, della mia casa? Queste domanda non solo Luca, ma da

tanti giovani mi è stata posta. Rispondo, prima con le parole del Santo Padre, secondo propongo una riflessione schematica e programmatica sull’icona dei due discepoli di Emmaus.Andare nelle periferie è vivere la Tendopoli, “è imparare ad uscire da noi stessi per andare incontro agli altri, per andare verso le periferie dell’esistenza, per primi verso i nostri fratelli e sorelle, soprattutto i più lontani quelli che sono dimenticati, quelli che hanno più bisogno di comprensione e aiuto. Spesso - ha osservato il Papa - ci accontentiamo di qualche preghiera, di qualche messa domenicale, di qualche gesto di carità, ma non abbiamo questo coraggio di uscire, siamo un po’ come san Pietro, che non appena Gesù parla di dono di sé scappa”. Uscire per gridare la gioia sperimentata in Tendopoli. “Dio è apertura e accoglienza, fa pena - ha aggiunto il Papa - vedere a volte tante parrocchie chiuse». Poi ha esortato, «nei movimenti, nelle associazioni, ad uscire incontro agli altri, per portare la luce della nostra fede, uscire sempre, - ha detto - con amore e con la tenerezza di Dio, nel rispetto e nella pazienza, sapendo che noi mettiamo mani, piedi e cuore, ma poi è Dio che mette il resto”. L’immagine che mi sono ritrovato a

vivere e che desidero affidarvi come inizio del camino del nuovo anno è l’icona dei due discepoli di Emmaus, che dopo aver vissuto la periferia, cioè la disperazione, la fuga, la rassegnazione si sono messi a correre per annunciare il nuovo che era successo. Vi propongo tre frasi che devono essere l’ossatura del cammino del dopo tendopoli. 1. RESTA CON NOI PERCHÉ SI FA SERA. Deve essere chiara in noi la consapevolezza che si sta facendo sera, che il “tempo si è fatto breve” e che con “discorrere e il discutere” tipico di questo momento storico, non si risolvono i problemi dell’uomo. Prendere con chiarezza le distanze da questa cultura di consumo è un dovere del vero Tendopolista che sa di “non

ci si incontra e si riscopre il vero sapore del pane, il gusto della vita. La comunità è lo spazio che mi aiuta a scoprire la verità della vita, è la mensa che accoglie e spezza il mio pane e rende fertile la mia vita. La comunità, il gruppo è lo spazio che mi conferma nel cammino. 3. E SI APRIRONO I LORO OCCHI E PARTIRONO SENZA INDUGIO. Gli occhi si aprono quando si tolgono gli occhiali colorati dalle nostre emozioni, sensazioni, pretese. Quando usciamo da quello che pensiamo, e siamo capaci di stupirci, accettandolo come dono di Dio, quello che ci succede, allora viviamo la libertà di partire e di rischiare la vita. Senza una dimensione missionaria il cammino della Tendopoli si logora. Quindi, a conferma di quanto detto

+ DIONIGI CARD. TETTAMANZI: RINGRAZIA.

avere in questo mondo la sua dimora”. Il giovane Tendopolista deve ascoltare e vivere la Parola e non essere schiavo delle parole. 2. QUANDO FU A TAVOLA CON LORO, PRESE IL PANE, DISSE LA BENEDIZIONE, LO SPEZZÒ E LO DIEDE LORO. Essere a tavola è vivere una concreta e reale esperienza di comunità. Nel gruppo

nella Tendopoli: la periferia è una opportunità che dobbiamo rendere concreta con la vita. P. Francesco

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Il suo amore contagia la fioca speranza È piacevole ritornare nel tempo trascorso in Tendopoli, dove si legano momenti nei quali ti senti trasportare nella gioia della pace, a intense occasioni per scavare nel profondo del proprio cuore, per conoscere quel misterioso io che crea l’intensità dell’amore. Gesù continuamente e personalmente ci esorta a camminare con Lui, ad affidarci a

esperienze, e l’opportunità di pregare insieme, di ascoltare, di testimoniare, di provare a “dare la vita” per gli altri. È proprio questo il valore delle preghiere scritte durante la liturgia penitenziale del venerdì. Sono pensieri personali che nascono dal cuore “abitato” dalla misericordia di Dio, e delicatamente raccolti, affinché possano

Lui. Ed io scopro che i suoi occhi guardano proprio me; uno sguardo che ama tutto di me, le insicurezze, il coraggio, il peccato, l’impazienza, l’umiltà. Curiosa ed allettante è l’immagine del cielo, schermo sul quale vorrei proiettato il poche ore tutto il film della mia vita. Ma la“vita la devi scoprire da solo, nel tempo” in un “gioco del su e giù” (Don Daniele ). Proprio Gesù, il suo amore contagia la fioca speranza aggrovigliata nello sgualcito tessuto della mia vita, per accrescere il suo vigore, e partendo dalla periferia, riannodare filo su filo le trame sfilacciate e spezzate da fallimenti. Gesù con il suo amore mi aiuta a recuperarli e trasformarli in nuova vita. I giorni della Tendopoli sono volati nel soffio del tempo, mescolando le diverse possibilità di gustare la tenerezza di Dio, nel sorriso di un amico, nel suo abbraccio, nelle sue lacrime; condividendo la fatica di un servizio, la mitezza nel rimprovero, la dolcezza e la ricchezza di ricevere e donare le proprie

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PRIMA TESTIMONIANZA LILLI

avvolgere i nostri cuori e lasciare sperimentare la grazia di una comunione spirituale fraterna. Lilli


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“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”. Se dovessi descrivere la Tendopoli appena passata con poche parole, sarebbero queste: “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”. Questa che si è appena conclusa è stata la mia 12° Tendopoli. Arrivata a conclusione di un intenso anno di cammino nel gruppo, sembrava non aver più niente da dirmi. Leggendo il tema di quest’edizione e pensando a cosa mi sarei dovuto aspettare, non potevo credere che il Signore potesse veramente volermi presente lì e potesse utilizzare la Tendopoli per rinfrancare il mio cuore, parlarmi e chiedermi di seguirlo ancora. Un po’ come Sara, che rise amaramente nell’udire la promessa di una grande discendenza per sé e per Abramo, lei sterile e ormai avanti negli anni, anche io ridevo alla promessa del miracolo che il Signore stava preparando per me. Ma, come spesso dice P. Francesco, “le premesse non sono mai adeguate alla Promessa”. La XXXIV Tendopoli mi ha fatto vedere l’ariditá del “Centro” in cui mi ero rinchiuso, la stanchezza di un anno di cammino, di diatribe e discussioni, di una famiglia e di un gruppo che non erano come li volevo. Durante quei 5 giorni il Signore mi ha detto: “Ricordati di tutto il cammino che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto fare in questi quarant’anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore...”. Mi ha fatto uscire dall’accampamento, mi ha riportato nelle periferie della mia vita, facendomela vedere da un’altra prospettiva, vedendo il bene che aveva seminato nella mia vita, nella mia famiglia, nel gruppo, nella Tendopoli!!! Ha ricalibrato il mio cuore:

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le periferie sono luoghi che “portano verso il centro”, ma è facile perdersi nel tragitto e scambiare sé stessi come il “centro” della propria vita. Ed ecco che tornare fuori, nelle

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SECONDA TESTIMONIANZA TOMMASO

periferie dei nostri dubbi, lì dove si fatica e ci si sporca, ci aiuta a riscoprire il “Centro” del nostro vivere, a riscoprire Dio, così da rimetterci in cammino verso Lui, fino a poter dire, un giorno, “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Tommaso


MERCOLEDÌ

È possibile provare nostalgia di qualcosa vissuta per pochi giorni? Se si tratta della Tendopoli, sì. All’inizio l’idea non mi entusiasmava tanto, perchè pensavo che per rigenerarmi c’era per forza bisogno di un ritiro nel silenzio di un convento, eppure mi sbagliavo. Infatti, appena arrivato, ho cominciato a sentire la vita che fremeva tra le mura e gli alberi di San Gabriele. All’inizio pensavo: «Chissà dove sono finito!», ma con il passare dei giorni qualcosa è cambiato. Sì, il Signore ha voluto piantare nella mia vita la Sua Tenda. I nuovi amici che ho conosciuto, la nuova esperienza che ho fatto, la vita che ho respirato e la gioia che toccato con mano

Mio padre, classico direttore di coro che esegue musica sacra del ‘500, dopo aver visto il Coro Tend, è rimasto anche lui affascinato dalla gioia dei ragazzi, degli strumentisti e della direttrice che traspariva semplicemente dall’umiltà e dalla sola intenzione di servire Gesù con il canto. Tutto questo è opera Sua: Grazie, Gesù! Grazie a tutti, ai ragazzi e alle ragazze, ai religiosi e alle religiose, a tutte la gente fantastica che ho conosciuto e, ovviamente, al Boss, P. Francesco! Ci vediamo l’anno prossimo!

TERZA TESTIMONIANZA PIO

Pio

si sono scolpiti nel mio cuore. La tenda forma alla vita:si lasciano le sicurezze, i passamano, i «muri» ai quali ci si può aggrappare, ma solo così si realizza la propria esistenza e si diventa missionari (il missionario infatti è il precario per eccellenza). Da “scettico” - per così dire che ero, nei confronti della Tendopoli, ora dico che grazie ad essa, la mia vita e il mio modo di pensare la vita stessa sono cambiati. Anche i miei genitori sono rimasti davvero entusiasti di questa esperienza e l’anno prossimo, se il Signore vorrà, anche loro ci parteciperanno.

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Per me la Tendopoli è la “periferia grembo della tenda di Dio” perchè attorno ad essa avviene il tutto. Ho riflettuto molto sul tema della Tend e come dice sempre Padre Francesco la vera Tendopoli è quella che vivi dopo… infatti sto cercando di portare nella mia quotidianità, che nel mio caso è l’ Oratorio di Fontanelle, tutto quello che Dio mi ha trasmesso in questi 5 giorni. Sono Alessandra della parrocchia di Fontanelle e come prima vera esperienza della Tendopoli è stata molto intensa ed emozionante ed è un cammino che con il cuore vorrei continuare. Molti sono gli aspetti belli della Tend: innanzitutto, conoscere nuove persone e fare nuove amicizie, lo stare lontano da tutte le comodità quotidiane e da tutto quello che ci puo’ distrarre da Gesù perciò diventa un occasione per ritrovare noi stessi. Inoltre il vivere cinque giorni pieni del Signore e spiritualmente intensi soprattutto nel

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penultimo giorno in cui viviamo il deserto (momento che mi è piaciuto di più). Il tema, anche se molto complicato e difficile da comprendere, mi è piaciuto! Esso ci spiega che la periferia sono i giovani ed essa è considerata qualcosa di incompiuto che non è ancora accaduto ma che deve diventare. È fondamentale che diventi grembo, luogo della vita e della speranza, perchè spesso nel centro non c’è vita, c’è commercio quindi nella periferia ci si aspetta che qualcosa accada. Nel centro non ci si incontra ma ci si scontra mentre nella periferia ci si incontra. È per questo che guardando nelle periferie esistenziali del mio cuore cerco di portare la vita nel centro. Ecco questo è quello che sto vivendo in questi giorni… per me la Tend è stata un’esperienza meravigliosa e sicuramente

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QUARTA TESTIMONIANZA ALESSANDRA

da rifare anche se vogliamo tend-fest più coinvolgenti!! Tendopoli 2015 ti sto aspettando. Un bacio Alessandra


“ho rimediato gli ultimi due giorni riuscendo a creare rapporti bellissimi con molti ragazzi” Ciao sono Lorenzo un ragazzo di 16 anni che proviene dall’Oratorio di Fontanelle (Pescara) a cui faccio parte da un pò di tempo e, trovandomi bene con loro, ho iniziato un nuovo percorso ispirato al Gruppo Tend chiamato Incontro giovanissimi. Dopo un anno di questo percorso, io e i miei amici, abbiamo deciso di andare in Tendopoli per la prima volta. Questa mia prima Tendopoli è stata veramente spirituale perché nella maggior parte delle giornate ho sentito la presenza di Dio grazie alle varie messe, lezioni

ragazzi, ma ho rimediato gli ultimi due giorni riuscendo a creare rapporti bellissimi con molti ragazzi, con cui mi scrivo ancora oggi! In questa tendopoli ho avuto diverse occasioni per incontrare il Signore e consegnare quel bigliettino con su scritto “IO CI SONO” per me ha significato mettere me stesso a disposizione di Dio. Quest’anno il tema della tendopoli era “La periferia grembo della tenda di Dio” e anche noi a Pescara abbiamo la nostra periferia che, in parte, si concentra nell’Oratorio di Fontanelle dove aiutiamo i bambini del posto nello studio e con i giochi, tutto questo mettendo al centro Dio.

QUINTA TESTIMONIANZA LORENZO

Lorenzo

di preghiera, lodi e conferenze. A proposito di quest’ultimo punto… le conferenze sono state a mio parere troppo lunghe e hanno trattato argomenti troppo complicati per noi adolescenti, infatti a dormire non ero l’unico… ma tralasciando questo particolare ci sono stati molti momenti emozionanti, e il mio in particolare è stato il deserto dove ho potuto riflettere e trovare un dialogo con Dio. Alcuni momenti di difficoltà li ho vissuti i primi giorni perché non sono riuscito a fare amicizia con gli altri

GIOVEDÌ LUGLIO / AGOSTO 2014 anno XXVI numero 04 _ www.tendopoli.it

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Il mio contributo grazie al corso di danza. Ciao gente, sono Manila una ragazza di 14 anni del Gruppo di Pescara, faccio parte da 4 anni del gruppo dell’Oratorio di Fontanelle. Quella che, in generale, è stata la 34° edizione della Tendopoli, per me e per il mio gruppo è stata la prima esperienza di Tendopoli, anche se l’anno scorso abbiamo vissuto gli ultimi due giorni da tendopolisti. Già dal primo

Pescara, ma vi assicuro che di periferia ne ha solo l’aspetto, perché solo conoscendola e vivendola riuscireste a capire quanto ha da offrire al mondo e tutto ciò anche grazie all’Oratorio, che ha offerto un posto a tanti bambini, parte dei quali passano molto tempo in strada! Io mi sento parte attiva dell’Oratorio e nel

giorno mi sono trovata molto bene, ci hanno accolto calorosamente, durante quei 5 giorni il rapporto tra noi ragazzi è cresciuto sempre più, quest’ultima cosa mi ha resa davvero felice ed è uno dei principali motivi per cui mi sono trovata bene, o meglio, molto bene!!! Inoltre ho conosciuto persone fantastiche e ognuna di loro mi ha dato un qualcosa che mi ha aiutata a vivere profondamente questa esperienza. Il momento che ritengo più emozionante è stato quello del deserto, che abbiamo vissuto il venerdì. È stato un momento davvero coinvolgente, mi è piaciuto tantissimo soprattutto perché sono riuscita a passare un pò di tempo con me stessa e con Dio. I momenti più difficili sono stati: la conferenza e gli incontri di gruppo, perché non ho avuto molta attenzione e non sono stata molto brava nel condividere e nel formare riflessioni. Mi è dispiaciuto molto non avere avuto un vero e proprio dialogo con Dio. Io vivo a Fontanelle, in una periferia di

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SESTA TESTIMONIANZA MANILA

mio piccolo ho contribuito a portare un pò di gioia con il mio corso di danza. Manila


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SABATO

Ci hanno accolto facendoci sentire da subito un’unica famiglia Ciao sono Jordan, un ragazzo di 15 anni e vengo da Pescara, Fontanelle precisamente, e faccio parte da 3 anni del gruppo dell’Oratorio. Inoltre da un anno e mezzo a questa parte abbiamo iniziato un percorso chiamato Incontro giovanissimi, in cui riflettiamo dei problemi del nostro mondo. Per il nostro gruppo la Tendopoli è stata la prima vera esperienza da tendopolisti. Già dall’arrivo, ci hanno accolto facendoci sentire subito in un’unica famiglia; una famiglia calorosa e unita

la mia passione per la breakdance ai bambini della periferia a cui appartengo, e posso dire che questa esperienza mi ha dato molto e mi ha aiutato a capire che ognuno di noi è in grado di donare se stesso per l’altro… un esempio concreto è ciò che i bambini hanno donato a me per crescere! Questo per raccontarvi la mia esperienza di periferia!

SETTIMA TESTIMONIANZA JORDAN

Jordan

che riunisce persone da varie regioni di Italia, sempre persone che si parlano usando dialetti e accenti diversi, oltre ad essere stato molto divertente, è stato un punto di riflessioni per percepire Dio tra noi. Senza togliere niente al resto della Tendopoli, il momento più profondo e sentito è stato senz’altro i deserto, in cui ho avuto occasione per riflettere sulle periferie del mio cuore. Il momento più difficile nel percepire Dio sono state le conferenze dove è stato difficile cogliere il senso del discorso. Come ho già detto, faccio parte dell’Oratorio da un pò di anni e nel mio piccolo ho donato

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é nato!

ECCO EDOARDO NATO IL 18 AGOSTO: AUGURI AI GENITORI SAMUEL TODARO E SERENA TRAVAGLINI

c.c. n° 1016625582 < attenzione è nuovo! ufficiostampa@tendopoli.it

Per rinnovare i vostri abbonamenti o farne di nuovi: Inviate le vostre foto di nascite, gruppi, neolaureati, matrimoni e testimonianze. Inoltre domande o suggerimenti alle varie rubriche: Tendopoli info.tend Bimestrale d’informazione dell’associazione TENDOPOLI - S. GABRIELE ONLUS Direzione P.Le S. Gabriele, 2 - 62010 Morrovalle (MC) Tel. 0733.222272 (lun e mer dalle 21 alle 23) segreteria@tendopoli.it www.tendopoli.it

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Direttore Responsabile Padre Francesco Cordeschi Redattori Armando Santarelli, Giacomo Petruccelli, Maria Cristina Teti, Mario Cappelluti, Matteo Zingaretti, Padre Giuseppe Simeoni, Padre Marco Cola, Marco Staffolani. Fotografie Fototeca Tend Impaginazione mcomunicare.it Stampa Grafiche Martintype (Te) Spedizione Gruppo Tend Trodica

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naturalmente tuo www.abruzzoturismo.it Realizzato con il cofinanziamento della Regione Abruzzo a valere su risorse delle azioni autonome del Progetto Interregionale “Itinerari di FEDE”, ai sensi del c.5, art.5 L. 135/2001 annualità 2005, 2007, 2008 e 2009”.


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