Cammini d’Italia
100 SPETTACOLARI ITINERARI A PIEDI
a cura di Monica Nanetti
In copertina:
vista sul Medio Campidano foto di Michela Medda
© 2024 Cart’Armata edizioni Srl Terre di mezzo Editore via Calatafimi 10, 20122 Milano Tel. 02-83.24.24.26
e-mail percorsi@terre.it terre.it percorsi.it
Direzione editoriale: Miriam Giovanzana
Coordinamento editoriale: Luca Dei Cas
Editing: Chiara Seminari
Contributo ai testi: Elena Parasiliti
Progetto grafico: Carola Fumagalli
Impaginazione e grafica: Mirco Bompignano
Prima edizione italiana: marzo 2024
Stampato da MIG Moderna Industrie Grafiche –Bologna
Questo prodotto è composto da materiale che proviene da foreste ben gestite, da foreste certificate FSC® e da altre fonti controllate.
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Viaggi di scoperta a passo lento
Abbiamo cominciato a parlare di cammini più di venticinque anni fa. Pochi, allora, avrebbero scommesso che quel mondo, fatto di gente strana, capace di percorrere a piedi decine di chilometri per più giorni, dormire in sacco a pelo su brande improvvisate nelle parrocchie o in spazi messi a disposizione dai Comuni, si sarebbe ritagliato un ruolo così importante nella vita di tanti.
Oggi il turismo lento è una realtà affermata e dall’entusiasmo dei pionieri è fiorito un altro mondo: sono nate associazioni, molti sentieri sono segnati e mantenuti, i territori e le istituzioni hanno iniziato a investire risorse e i camminatori crescono, anno dopo anno.
Con il nostro lavoro, e in particolare con questo libro, segniamo una nuova tappa e proviamo a offrire una prima mappa per orientarsi. Per questo motivo Cammini d’Italia è un mosaico: ricco, vario, colorato e il più possibile esaustivo, per quanto inevitabilmente parziale. Non vuole soltanto appagare la curiosità di chi già ama il viaggio lento ma punta a far appassionare nuovi camminatori.
Un atlante in divenire, senza classifiche, ordine geografico o divisioni tematiche, perché quello che ci sta più a cuore è restituire un segno concreto: il mondo dei cammini si è fatto grande ed è pronto a uscire dalla nicchia di appassionati per diventare patrimonio di tutti.
È a loro, a chi si affaccia per la prima volta a questo mondo, che chiediamo: prendetevene cura!, come chi vi accoglie alla fine di una lunga tappa.
A chi c’è stato dall’inizio, invece, diciamo: non smettete di raccontare e di diffondere la cultura del cammino. Una cultura che sa includere, rallentare e andare al passo del più lento, ascolta i luoghi e le persone e ne racconta il volto migliore.
In queste pagine ogni escursionista, pellegrino, viandante o camminatore può trovare l’ispirazione per partire e affrontare la sua piccola o grande avventura.
Bastano delle buone scarpe, uno zaino non troppo pesante e la voglia di lasciarsi stupire: al resto penserà la magia del cammino.
Miriam Giovanzana, Luca Dei Cas Terre di mezzo Editore
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Due partenze, un cammino
Cammini d’Italia è un progetto nato nel 2017, quasi per gioco, che si è poi sviluppato giorno dopo giorno insieme a una crescente passione per i viaggi a piedi e la voglia di condividere la cultura dei cammini, del trekking e dell’escursionismo. Attraverso l’apertura di una pagina Facebook, che ha permesso la nascita di una vera e propria community di appassionati, abbiamo dato modo a camminatori come noi – dai più ai meno esperti –di trovare informazioni, condividere esperienze e scambiarsi suggerimenti per affrontare un percorso a piedi di più giorni in piena consapevolezza. Parallelamente alla crescita della pagina Facebook Cammini d’Italia e alla nostra comparsa sui maggiori canali social, è nato il portale www. camminiditalia.org dove abbiamo raccolto le informazioni ufficiali di tantissimi cammini italiani, con le relative tracce e le schede tecniche fornite direttamente dalle associazioni, dai promotori o dagli enti gestori dei percorsi. Negli anni successivi, il progetto si è sempre più strutturato, diversificando le attività sia online che offline. Nel 2022 abbiamo lanciato l’app Cammini d’Italia, che permette di pianificare un cammino e navigare anche in modalità offline e da febbraio 2023 la realtà di Cammini d’Italia è diventata una vera e propria azienda, trasformando una semplice passione per il trekking e l’escursionismo in un lavoro a tutti gli effetti.
Questo libro è il frutto di anni di esperienze digital e non, di sentieri percorsi, incontri e collaborazioni: un supporto e una guida per chi si avvicina per la prima volta al cammino e non sa da quale itinerario partire, ma anche uno spunto in costante aggiornamento per far conoscere qualcosa di nuovo a chi pensa di aver già raggiunto tutte le mete possibili.
Davide, Francesco e Vincenzo Cammini d’Italia
Ho iniziato a rallentare dopo i 50 anni di età: per la precisione quando decisi di provare qualcosa di mai fatto prima, partendo con una buona dose di incoscienza e impreparazione per un lungo viaggio in bicicletta sulla Via Francigena. Fu la nascita di un grande amore – quello per gli itinerari lenti, per il gusto del vagabondaggio, per la libertà di non essere tenuta a risultati o prestazioni – che mi ha portato a viaggiare (e a scriverne) un po’ per tutta Europa.
Ma la lentezza non è mai abbastanza, quando si inizia ad assaporarne il piacere e la bellezza. E così, poco tempo dopo, decisi di rallentare ancora, alla scoperta del viaggio a piedi incontrando, inevitabilmente, il vasto mondo dei cammini.
E proprio osservandolo mi sono resa conto che un libro come questo può rispondere alle domande ed esigenze di chi, come me, ne è rimasto affascinato: quella di fornire una visione globale –per quanto inevitabilmente incompleta –della ricchissima offerta di itinerari disponibili in tutte le regioni d’Italia; quella di incoraggiare chi non si è mai cimentato in questa attività a sperimentare una nuova esperienza, individuando percorsi adatti alle proprie caratteristiche; quella di suggerire ai camminatori più esperti nuovi spunti e nuove idee, al di là delle vie più conosciute e frequentate. Ma, soprattutto, l’ambizione è quella di fornire un assaggio delle emozioni, delle storie e delle sorprendenti meraviglie nascoste in luoghi tanto vicini quando troppo spesso sconosciuti: in altri termini, di far venire al lettore la voglia di posare il libro, allacciarsi gli scarponcini e uscire di casa seduta stante. Buon cammino!
Monica Nanetti
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Indice
NORD
L’Alta Via delle Grazie
TAPPE 13 KM 270 PAG. 8
Il Cammino Balteo
TAPPE 23 KM 350 PAG. 12
Il Cammino di Oropa
TAPPE 4 KM 65 PAG. 16
Il Cammino dei Ribelli
TAPPE 7 KM 130 PAG. 28
Il Cammino di San Vili
TAPPE 5 KM 110 PAG. 48
Il Cammino mariano delle Alpi
TAPPE 5 KM 91 PAG. 66
Il Cammino di Carlo Magno
TAPPE 12 KM 230 PAG. 90
Il Sentiero del Viandante
TAPPE 5 KM 50 PAG. 106
Il Cammino di San Colombano
TAPPE 18 KM 330 PAG. 124
Il Grande giro del Garda
TAPPE 12 KM 190 PAG. 152
Il Cammino Celeste
TAPPE 10 KM 200 PAG. 160
La Via Valeriana
TAPPE 12 KM 190 PAG. 164
Le Vie del Sale
TAPPE 4 KM 90 PAG. 178
La Via Francisca del Lucomagno
TAPPE 8 KM 140 PAG. 182
La Via dei Gessi e dei Calanchi
TAPPE 7 KM 100 PAG. 186
Il Sentiero della Pace
TAPPE 28 KM 540 PAG. 194
La Via Flavia
TAPPE 5 KM 120 PAG. 210
Il Grand Tour del Lago d’Orta
TAPPE 5 KM 120 PAG. 222
Il Grande Sentiero Walser
TAPPE 10 KM 220 PAG. 240
La Via Postumia
TAPPE 41 KM 940 PAG. 280
La Strada delle Abbazie
TAPPE 6 KM 120 PAG. 288
Il Cammino Tre Laghi
TAPPE 6 KM 100 PAG. 290
Sulle strade dei Valdesi
TAPPE 24 KM 370 PAG. 293
Il Cammino di San Rocco
TAPPE 5 KM 70 PAG. 297
La Via Decia
TAPPE 5 KM 95 PAG. 298
La Via delle Sorelle
TAPPE 6 KM 130 PAG. 301
Il Cammino delle Valli
TAPPE 4 KM 100 PAG. 302
Il Cammino dell’Unione
TAPPE 5 KM 110 PAG. 304
Il Cammino nel Tigullio
TAPPE 5 KM 65 PAG. 306
Il Cammino
Jacopeo d’Anaunia
TAPPE 7 KM 170 PAG. 308
L’Alta Via dei Monti Liguri
TAPPE 43 KM 440 PAG. 310
La Via Spluga
TAPPE 4 KM 70 PAG. 313
Milano in cima
Cammino 101 Cai
TAPPE 1 KM 9 PAG. 315
Il Sentiero dei Celti e dei Liguri
TAPPE 10 KM 222 PAG. 316
La Via Marialonga
TAPPE 7 KM 140 PAG. 318
CENTRO-NORD
Il Cammino di Dante
TAPPE 20 KM 380 PAG. 36
La Via degli Abati
TAPPE 8 KM 190 PAG. 82
La Via Vandelli
TAPPE 7 KM 170 PAG. 94
Il Sentiero dei Ducati
TAPPE 12 KM 200 PAG. 144
La Via della Lana e della Seta
TAPPE 6 KM 130 PAG. 190
La Via Matildica del Volto Santo
TAPPE 11 KM 280 PAG. 206
La Via degli Dei
TAPPE 6 KM 120 PAG. 218
La Linea Gotica
TAPPE 26 KM 490 PAG. 244
Il Cammino di Sant’Antonio
TAPPE 22 KM 440 PAG. 248
La Via Mater Dei
TAPPE 7 KM 160 PAG. 295
Il Cammino di San Bartolomeo
TAPPE 5 KM 100 PAG. 319
CENTRO
Il Cammino dei Borghi Silenti
TAPPE 5 KM 90 PAG. 20
Il Cammino dei Cappuccini
TAPPE 17 KM 380 PAG. 24
Il Cammino del Gran Sasso
TAPPE 5 KM 60 PAG. 32
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Il Cammino Francescano della Marca
TAPPE 8 KM 170 PAG. 40
Il Cammino Naturale dei Parchi
TAPPE 25 KM 430 PAG. 70
Il Cammino
dei Protomartiri Francescani
TAPPE 6 KM 110 PAG. 78
Il Cammino di San Benedetto
TAPPE 16 KM 300 PAG. 98
Il Cammino di San Jacopo in Toscana
TAPPE 6 KM 170 PAG. 120
Il Cammino
nelle Terre Mutate
TAPPE 14 KM 250 PAG. 128
Il Cammino dei Forti
TAPPE 5 KM 120 PAG. 132
Il Cammino
della Regina Camilla
TAPPE 13 KM 180 PAG. 156
Italia coast to coast
TAPPE 18 KM 410 PAG. 202
La Via del Tratturo
TAPPE 6 KM 110 PAG. 214
Il Cammino Grande di Celestino
TAPPE 13 KM 230 PAG. 252
La Via Amerina
TAPPE 10 KM 200 PAG. 268
La Via Lauretana
TAPPE 11 KM 220 PAG. 276
Il Cammino dei Briganti
TAPPE 7 KM 110 PAG. 284
Il Cammino Tuscia 103
TAPPE 8 KM 110 PAG. 294
Il Cammino dei Tre Villaggi
TAPPE 3 KM 20 PAG. 299
Il Cammino di San Tommaso
TAPPE 16 KM 310 PAG. 303
Il Grande Anello dei Borghi Ascolani
TAPPE 7 KM 100 PAG. 305
Il Cammino degli Aurunci
TAPPE 4 KM 90 PAG. 309
Il Cammino della Sibilla
TAPPE 6 KM 88 PAG. 312
Il Cammino di San Filippo Neri
TAPPE 7 KM 120 PAG. 314
Il Cammino di Hasekura
TAPPE 7 KM 107 PAG. 317 SUD
Il Cammino di San Nilo
TAPPE 8 KM 100 PAG. 44
Il Cammino di don Tonino Bello
TAPPE 17 KM 410 PAG. 52
Kalabria Coast to Coast
TAPPE 3 KM 60 PAG. 74
La Via Peuceta
TAPPE 7 KM 170 PAG. 110
La Rotta dei Due Mari
TAPPE 6 KM 140 PAG. 140
Il Cammino di San Francesco di Paola
TAPPE 6 KM 110 PAG. 174
Il Sentiero dell’Inglese
TAPPE 6 KM 110 PAG. 232
Il Cammino del Salento
TAPPE 6 KM 130 PAG. 256
La Via Ellenica
TAPPE 8 KM 170 PAG. 272
La Via Appia
TAPPE 29 KM 610 PAG. 291
Il Cammino della Magna Grecia
TAPPE 14 KM 400 PAG. 296
Il Sentiero del Brigante
TAPPE 7 KM 140 PAG. 300
Il Cammino del Negro
TAPPE 12 KM 145 PAG. 307
ISOLE
Il Cammino Minerario di Santa Barbara
TAPPE 30 KM 500 PAG. 62
La Via dei Frati
TAPPE 8 KM 170 PAG. 86
La Via Fabaria
TAPPE 13 KM 310 PAG. 102
La Via Normanna
TAPPE 21 KM 390 PAG. 136
La Magna Via Francigena
TAPPE 9 KM 190 PAG. 148
Il Cammino
di San Giacomo in Sicilia
TAPPE 6 KM 130 PAG. 198
Il Cammino 100 Torri
TAPPE 70 KM 1.280 PAG. 236
La Grande Traversata Elbana
TAPPE 4 KM 60 PAG. 264
Il Cammino dei Mille
TAPPE 10 KM 150 PAG. 289
La Via dei Santuari
TAPPE 22 KM 440 PAG. 292
Il Cammino di Sant’Efisio
TAPPE 4 KM 40 PAG. 311
DA NORD A SUD
Le Vie Francigene
2 ITINERARI PAG. 56
I Cammini di San Francesco
3 ITINERARI PAG. 114
Le Vie Romee
2 ITINERARI PAG. 168
Itinerari verso Monte Sant’Angelo
4 ITINERARI PAG. 226
Il Sentiero Italia Cai
500 TAPPE 8.000 KM PAG. 260
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L’Alta Via delle Grazie
Un viaggio in terre di devozioni e tradizioni tra la natura mozzafiato delle Prealpi Orobiche, nell’abbraccio di un’ospitalità genuinamente pellegrina
La zona, l’operoso Nord lombardo, evoca immagini di capannoni, fabbriche, autostrade; il punto di partenza e di arrivo sono in piena città, nel centro di Bergamo. Ce ne sarebbe abbastanza per farsi un’idea dell’Alta Via delle Grazie come di un cammino in scenari suburbani e industrializzati. Niente di più sbagliato: il percorso ad anello è invece un itinerario profondamente immerso nella natura, che si snoda in
gran parte nello scenario tipicamente alpino della val Seriana, tra borghi, passi, fiumi e cascate, circondato da alcune delle cime più spettacolari della zona. E che prosegue poi attraverso l’Alto Sebino, con un intermezzo “acquatico” nel bel mezzo del lago d’Iseo. Si tratta, insomma, di un lungo affascinante viaggio nel verde, che pur non presentando particolari difficoltà tecnicoalpinistiche risulta adatto a persone
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Gandino
Fiobbio
Bergamo Bassa Partenza Arrivo
Novazza Parre Vertova Selvino 1 2 3 4 5 7 6 8 9 11 10 12 13 Santuario della Madonna del Frassino LOVERE 208 m MONTE FARNO 1.485 m PASSO DELLA MANINA 1.796 m PASSO DI ZAMBLA 1.264 m BERGAMO CITTÀ BASSA 249 m
CITTÀ ALTA 370 m
Peschiera Maraglio Carzano Bergamo Alta Lovere Castione della Presolana Ardesio Lizzola
BERGAMO
NORD TAPPE 13 KM 270
REGIONI Lombardia DISLIVELLO 9.486 m 9.370 m
Lago d’Iseo
con un buon livello di allenamento e abituate a camminare in montagna. A rendere del tutto particolare questo Cammino, però, è anche un’altra caratteristica: quella della componente spirituale del percorso, che traspare già dal nome. Le “Grazie” di cui si parla sono infatti le molte bellezze offerte non solo dall’ambiente, ma anche dall’arte, dalla fede, dal silenzio della natura e dalle molte accoglienze pellegrine disseminate lungo il percorso, che contribuiscono a rendere questo viaggio un’esperienza tanto fisica quanto interiore.
La genesi di questo tracciato, del resto, è significativa: l’Alta Via delle Grazie nasce da un progetto di due camminatori che si sono ispirati ai Cammini di Santiago per realizzare, nelle vicinanze della propria casa, un
itinerario di ricerca interiore e di fede. A fare da filo conduttore dell’intero percorso, infatti, sono gli incontri con testimonianze religiose di vario tipo: dai 18 santuari mariani più importanti delle Orobie bergamasche fino alle innumerevoli “santelle” e “tribuline”, le edicole votive edificate nei secoli dalla gente del posto e sparse lungo strade e sentieri. Il percorso completo prevede 13 tappe per oltre 270 chilometri di lunghezza, ma è anche possibile una versione ridotta, di 7 tappe e circa 160 chilometri, che rinuncia ai rami più esterni della valle. Partendo dal cuore della città, il percorso si dirige sui colli della bassa val Seriana per poi inoltrarsi in un territorio assai più
Bus: collegamenti Flixbus da/per Bergamo con le principali località italiane.
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Treno: stazione Fs a Bergamo con treni regionali e alta velocità.
↑ Maslana. Contrada Piccinella, un tuffo nel passato camminando tra case in pietra dai tetti in ardesia, ai piedi delle cime orobiche.
remoto e poco conosciuto: dalla val de Gru alla val Vertova con le sue spettacolari cascate e pozze d’acqua, dalla val del Riso con i resti delle sue miniere dismesse ai pascoli e boschi della Valcanale, continuando a risalire fino al passo della Manina e al punto più alto del Cammino: la Sella dell’Asta, a 1.968 metri di quota. Da qui, il sentiero scende attraverso i verdissimi scenari della val Sedornia, della val di Tede e della val Borlezza fino ad affacciarsi su un panorama del tutto diverso: quello del lago d’Iseo, con un trasferimento in traghetto per l’attraversamento del suggestivo Monte Isola. Ancora poche tappe tra castagneti e campi coltivati per tornare infine, seguendo il fiume Serio, a Bergamo. Il periodo migliore per percorrere l’Alta Via delle Grazie va da aprile a
ottobre, quando le giornate sono più lunghe e la manutenzione dei sentieri è ottimale; senza contare che, nei mesi estivi, alla frescura offerta dai tratti più elevati del percorso si aggiunge la possibilità di una pausa balneare e di un tuffo ristoratore una volta scesi sulle sponde del lago d’Iseo. Resta, comunque, la possibilità di scegliere la stagione invernale, limitatamente alle parti a quote più basse e facendo comunque molta attenzione al meteo per evitare eventuali situazioni di forte innevamento.
per approfondire: L’Alta Via delle Grazie di Gabriella Castelli e Umberto Gallo, Terre di mezzo Editore.
Il logo del percorso è composto da un cerchio blu, simbolo di perfezione, serenità e pace, che contiene dodici stelle come la corona sul capo di Maria. Nel cerchio è inserito un quadrato di colore giallo come il Sole, che racchiude un quadrifoglio come simbolo di unicità, rarità, fortuna, bellezza.
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↑ Bergamo Alta. Piazza Vecchia è lo storico centro della città.
↗ Monte Farno. Il grande roccolo in un verdeggiante altopiano.
NON FARTI SFUGGIRE… La selvaggia val de Gru e l’incontro con gli eremiti che ancora la abitano. L’atmosfera mistica del monastero di clausura a Lovere. Il tipico roccolo sul monte Farno, spettacolare struttura di fronde intrecciate un tempo adibita alla cattura degli uccelli. I tipici “capù”, involtini di verza bolliti in brodo di carne.
CREDENZIALE
Per il ritiro della credenziale ci si può rivolgere alla chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie in viale Papa Giovanni XXIII 13, a Bergamo (punto di partenza della Via). È anche possibile richiederla per posta, inviando una mail ad altaviadellegrazie@ gmail.com. Al termine del Cammino, ogni pellegrino che abbia percorso l’Alta Via delle Grazie animato da motivi religiosi o spirituali può ricevere la Grazia, attestato consegnato dal priore della basilica di Santa Maria Maggiore di Città alta, a Bergamo.
Dormire da pellegrini
Ostelli, case parrocchiali, seminari, accoglienze in famiglia o addirittura santuari: la matrice spirituale del percorso fa sì che, in aggiunta ai normali hotel, pensioni e b&b, lungo l’intero tracciato sia possibile sperimentare una grande quantità di strutture di autentica ospitalità pellegrina, sia per quanto riguarda il pernottamento che per la ristorazione. Si tratta di sistemazioni semplici e talvolta spartane, capaci però di regalare un contatto intenso e diretto con persone, luoghi, storie; in altre parole, di dare un valore e un significato ancor più profondo all’intera esperienza. Molte di queste strutture – in particolare quelle a donativo, cioè a offerta libera – dispongono di un numero limitato di posti: per questo motivo durante la stagione estiva è consigliabile prenotare con un certo anticipo. Anche in inverno è comunque consigliabile verificare preventivamente la disponibilità delle strutture, dal momento che molte di loro possono risultare chiuse durante la bassa stagione.
Abbondante, precisa e ben posizionata, la segnaletica è costituita da frecce di vernice blu, da cartelli che riportano brevi pensieri, da frecce direzionali in legno e da adesivi su fondo giallo con freccia blu e logo del Cammino.
11 L’A LtA V IA de LL e Gr A z I e
→ Monte Corangera. I torrioni e le pareti verticali di bianca roccia calcarea.