IL PERCORSO
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1.300 m
Le autolinee Arriva, da giugno a settembre assicurano il collegamento con il colle del Gran San Bernardo con due corse al giorno, tutti i giorni, sulla linea 422 Aosta-SaintRhémy-en-Bosses, arriva.it.
Bar e alberghi al Passo del Gran San Bernardo; a Predumaz-Falcoz (SaintLéonard), a Saint-Oyen e a Etroubles bar ristorante, alimentari; rifornimento acqua possibile in tutte le borgate. Bar trattoria a Echevennoz.
Uff. Turismo Etroubles, rue du Mont Vélan 1 (luglio, agosto), grandcombin@turismo.vda.it.
COL DU GRAND-SAINT-BERNARD (SVIZZERA): Hospice du Grand-Saint-Bernard, Bourg-Saint-Pierre, hospice@gsbernard. com, www.gsbernard.com, 37-70 CHF.
COLLE DEL GRAN SAN BERNARDO (ITALIA): Hotel Italia, loc. Colle Gran San Bernardo, tel. 0165-78.00.63, info@gransanbernardo.it, www.gransanbernardo.it, 20 posti, 25-30 €, con servizio di ristorazione, 5/6-30/9, lavaggio
e asciugatura indumenti, trasporto bagagli.
LOC. LA CANTINA: Casa per ferie
Don Angelo Carioni, loc. La Cantina - SS 27 del Colle del G.S. Bernardo km 30+500, tel. 335-60.12.847, alberto.dassisti@gmail.com, 82 posti, 37 € mezza pensione, 1/6-15/10, lavaggio e asciugatura indumenti.
SAINT-RHÉMY-EN-BOSSES: B&B La Vieille Cloche, fraz. St-Léonard 11, tel. 38051.59.554, chenalm65@gmail.com, www. lavieillecloche.it, 6 posti, 35-50 € con colazione, apertura annuale, lavaggio e asciugatura indumenti, trasporto bagagli.
SAINT-OYEN: Casa per ferie Château Verdun, str. Flassin 3, tel. 0165-52.49.68, info@ chateauverdun.com, www.chateauverdun. com, 80 posti, 15 € (25 € con biancheria e colazione), apertura annuale, lavaggio e asciugatura indumenti.
ETROUBLES: B&B Maison d’Ulysse, piazza E. Chanoux 1, tel. 328-42.65.035, info@ maisondulysse.com, www.maisondulysse. com, 6 posti, 25 €, 15/6-15/9 (a volte anche 1/5-14/6 e 16/9-31/10), lavaggio e asciugatura indumenti, trasporto bagagli.
Campeggio Tunnel, str. Chevrières 4, tel. 0165-78.292, info@campingtunnel.it, www.campingtunnel.it, 13 posti in bungalow, con proprio sacco a pelo, da 15 €, 9 € in tenda, servizio di bar e ristorante in estate, lavaggio e asciugatura indumenti, trasporto bagagli.
ECHEVENNOZ (ETROUBLES): Ostello Dortoir
Echevennoz, fraz. Echevennoz, tel. 016578.225 / 340-34.83.049, ruffierdidier@ gmail.com, 20 posti, 22 € in camerata, 25 € in camera doppia, con colazione, 40 € mezza pensione, 1/5-31/10, lavaggio e asciugatura indumenti, trasporto bagagli.
Chambre d’hôtes L’Abri, fraz. Echevennoz Dessus 11, tel. 0165-78.96.46 / 34796.80.595, info@affittacamerelabri.it, www.abri-valledaosta.com, 12 posti, 25-30 €, apertura annuale, possibile cenare, lavaggio e asciugatura indumenti, trasporto bagagli.
Il Passo del Gran San Bernardo fu utilizzato sicuramente già in epoca protostorica. I romani, che vi costruirono una strada, non si discostarono troppo dai percorsi battuti dagli antichi Salassi. Oggi i viadotti e vari tratti della strada che salgono al tunnel segnano il paesaggio di questa valle. Chi cammina ha però il privilegio di percorrere mulattiere, sentieri e facili piste inerbite, in un ambiente alpino integro. Se si affronta il viaggio già alla fine della primavera bisogna mettere in conto qualche lingua di neve nella prima parte. Ma si scende di quota rapidamente, tra i primi larici, poi attraverso i pascoli, di borgata in borgata.
Il VALICO DEL GRAN SAN BERNARDO (m 2.473) si trova già in territorio svizzero. Punto di partenza è l’albergo-ospizio: si segue la strada asfaltata in discesa, con vista sul grazioso lago del Plan de Jupiter, su cui affacciano gli alberghi del passo in territorio italiano. Percorsi 500 m, si lascia la SS 27 in corrispondenza del confine italiano [1.1], per imboccare un sentiero a destra (103, le cui tabelle gialle ci accompagneranno per tutto il tratto valdostano). Il sentiero oltrepassa la statua monumentale di San Bernardo, attraversa il Plan de Jupiter e ritorna all’asfalto circa 400 m più avanti [1.2]. Attraversata la statale, si imbocca la mulattiera che scende ripidamente. Percorsi 400 m, si guada un rio e al bivio a Y, poco oltre, si va a sinistra. Si affrontano altri due facili guadi, e si sbuca di nuovo sulla SS 27, che si attraversa per imboccare il sentiero che prosegue e scende, per ritrovare la statale in corrispondenza di una cantoniera (m 2.218) [1.3]. Si attraversa e si continua a scendere sulla carrareccia sul lato opposto; 600 m più avanti, a un bivio a Y si va a destra sul sentiero a mezzacosta. Si scende in un primo tratto più dolcemente, poi a piccoli tornanti su sentiero ripido che si immette su una carrareccia, su cui si prosegue a sinistra. La pista termina quindi sulla statale [1.4], ormai prossimi all’abitato di SAINT-RHÉMY-EN-BOSSES .
Si segue l’asfalto per 400 m circa, poi si scende a destra sul sentiero per Saint-Rhémy e si piega subito a sinistra: la pista, che si tiene tra la strada e il fiume, si immette sulla strada di accesso al paese in corrispondenza del parcheggio. Si va dritto in discesa, verso la via centrale che attraversa la frazione. Alle ultime case si va a destra [1.5], per imboccare la pista che segue il torrente sul versante orografico destro e si immette su asfalto alla prime case di Saint-Léonard (frazione Predumaz-Falcoz). Si va dritto sulla strada asfaltata e, poco oltre, allo stop del quadrivio [1.6], si prosegue sulla strada che scende e sottopassa la statale per il traforo del
Gran San Bernardo 300 m più avanti. Si continua ancora in discesa tra le case del capoluogo, Saint-Léonard (m 1.510). Giunti alla chiesa [1.7], se ne costeggia il lato destro per trovare la mulattiera che scende alle spalle del campanile. Si torna all’asfalto alla frazione di Cerisey, e si prosegue a sinistra (fontana), sulla via che costeggia un ru (così si chiamano gli antichi canali di irrigazione in Valle d’Aosta). Al bivio prima del ponte sul torrente [1.8], si va a sinistra sulla carrareccia che diviene tratturo. La pista incrocia un canale coperto da rete metallica, che si segue a sinistra. Si costeggia il ru su mulattiera per circa 900 m, fino a trovare una carrareccia a destra che sale e riporta alla statale 300 m più avanti [1.9], ormai vicini a SAINT-OYEN. Si prosegue su marciapiede fino al centro del paese, che si sviluppa lungo la strada (m 1.373). Alla chiesa si va a destra su rue Veraz; 100 m più avanti (fontana) a sinistra ancora su rue Veraz e al successivo bivio a T, a sinistra.
Oltrepassato Château-Verdun la strada riporta alla statale [1.10], che si attraversa per trovare, sul lato opposto, una strada che scende e diviene presto mulattiera. Ci si immette su rue de Vachery, che si attraversa per proseguire dritto sul camminamento selciato, e si collega alla statale. Qui non c’è marciapiede e si prosegue sulla banchina di sinistra per un breve tratto, fino alla rue Deffeyes, via principale di ETROUBLES, che si imbocca a sinistra alla curva della statale. Si va quindi a destra su rue du Mont Vélan [1.11] Si attraversa la statale con il sottopasso pedonale, si passa poi il ponte sul torrente Artanavaz (allestimento fotografico sulla Via Francigena all’interno) e si sale su rue Saint-Roch. La via piega a sinistra e, all’altezza del cimitero, si imbocca a destra una mulattiera che sale; 700 m più avanti ritorna all’asfalto, con una discesa. Si attraversa la via e si trova, sul lato opposto, la carrareccia che prosegue tenendosi parallela alla vecchia statale. Poco oltre, si incrocia un’altra via che sale alle case di
Lavanche, oltre la quale si diparte un tratturo [1.12] che prosegue a destra. Si arriva su mulattiera alle case di Echevennoz, dove si trova, annesso alla chiesa, il posto tappa.
Passo del Gran San Bernardo Il passo era noto già in epoca romana, quando vi transitava una strada di cui rimangono tracce archeologiche del I secolo d.C. (un tratto lastricato e scavato nella roccia) poco oltre il Plan de Jupiter. Qui vi era un tempio dedicato a Jupiter Poeninus, frutto del sincretismo religioso dei latini, che assimilavano il dio pagano classico con Penn, divinità maschile venerata dai celto-liguri come signore delle vette, e da cui derivano vari toponimi, tra i quali il monte Penna, Appennini e Alpi Pennine. Tracce dell’insediamento romano, che comprendeva due mansiones, si trovano nell’area archeologica al Plan de Jupiter. Il passo fu poi utilizzato senza soluzione di continuità durante tutto il Medioevo e, con il grande afflusso di pellegrini intorno all’anno Mille, Bernardo di Mentone, arcidiacono di Aosta poi diventato santo, fondò la grande struttura ospitaliera ancora oggi attiva, in sostituzione delle mansiones cadute in rovina con la fine dell’impero. La statua di San Bernardo domina da una rupe il Plan de Jupiter.
Saint-Rhémy-en-Bosses È ricordato da Sigerico come Sce Remei , XLVIII tappa da Roma. Ultimo paese che il pellegrino proveniente da Aosta trovava prima di affrontare il valico, ha la tipica struttura dei borghi di strada, con le case allineate lungo la via centrale. In passato era dotato di ospitale e gli abitanti godevano di particolari privilegi in cambio dei servizi di accompagnamento e soccorso dei pellegrini. Avevano anche il diritto esclusivo del trasporto merci, e la prosperità dell’insediamento si nota anche nella ricchezza e solidità delle case di pietra e legno.
Qui si produce l’ottimo Vallée d’Aoste Jambon de Bosses Dop, un prosciutto crudo speziato con erbe di montagna, della cui produzione vi è testimonianza sin dal 1397 dai Contes de l’Hospice du Grand-Saint-Bernard.
Saint-Oyen Rilevante l’antica casaforte Château Verdun che sin dall’XI secolo è stato al servizio dell’Ospizio del Gran San Bernardo, sia per i pellegrini sia per i muli, ma anche come base per rifornimenti per l’ospizio stesso. Château-Verdun è oggi restaurato e dal 1991 è diventato a sua volta casa di accoglienza, aperta a tutti.
Etroubles Le belle sculture di un vero e proprio museo a cielo aperto accolgono il visitatore nella centrale via Deffeyes, una galleria d’arte permanente con numerosissime opere di artisti di fama mondiale, tra cui le belle sculture in legno di artisti valdostani. Dove sorge ora la chiesa parrocchiale vi era un castello, mentre dal 1317 è testimoniata l’esistenza di un ospizio per i pellegrini. Una targa indica la casa dove Napoleone si fermò a dormire, il 20 maggio del 1800.