IL PERCORSO
ANCONA ➜ portonovo
Posatora
Ancona
Fornetto
P.ta S. Stefano Pian di S. Lazzaro
Le Casette
M. Marino
M. Pulito
Mon.to Caduti
Grazie di Ancona M. Pelago M. Galletto Menconi Pietralacroce
Tavernelle
C.se Figureto
M. S. Ago Cimitero di Guerra
M. Venanzio Passo di Varano Staz.e di Varano Monte Cavallo
M. Baldino Montacuto di Ancona
M. Carlin M. della Nave
P.te Rosso P.te di Montacuto C.se Ricotti
M. dei Corvi Varano
C.se Romagnoli C.se Carbonari
M A R A D R I AT I C O
1.1
1.2
Poggio di Ancona 1.5
M. Zoia
Portonovo Santa Maria di Portonovo
Da Ancona a Portonovo Tappa di avvicinamento in bici
Il C2C in bici inizia ad Ancona, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria. Dando le spalle alla stazione, attraversiamo la strada e andiamo a sinistra; percorriamo tutto il viale che costeggia il porto per 1,7 km fino a piazzale Kennedy; continuiamo diritto verso il centro fino all’adiacente piazza della Repubblica, dove si trovano il Teatro delle Muse e la chiesa del Santissimo Sacramento. Se vorremo visitare la cattedrale di San Ciriaco, proseguiremo ancora diritto, in salita; mentre per Portonovo andremo a destra, imboccando il rettilineo corso Garibaldi, che seguiremo per 500 m, oltrepassando piazza Roma, fino a piazza Cavour (da cui, sulla destra, per chi va a piedi, parte l’autobus 93 per Portonovo). Attraversiamo la piazza e proseguiamo per viale della Vittoria, alberato e ciclopedonale, che percorriamo tutto per 1 km, fino a piazza IV Novembre (“il passetto”). Da qui una scalinata permette di scendere alla spiaggia sottostante; mentre per Portonovo andremo a destra, salendo per via De Revel, che dopo 700 m termina su via Caucci. Seguendo l’indicazione per Pietralacroce, andiamo a sinistra, sempre in salita, per 1 km, fino a incrociare la Provinciale del Conero, sulla quale c’immetteremo a sinistra (attraversando invece la strada e passando per il centro di Pietralacroce si possono evitare 500 m di Provinciale). Percorriamo la Provinciale per 7 km seguendo le indicazioni per Portonovo: la strada, panoramicissima, procede in saliscendi e domina dall’alto il mare Adriatico, sempre alla nostra sinistra. Giungiamo infine a una grande rotonda [1.1], da dove potremo decidere se scendere a Portonovo, o proseguire per Poggio. Se decideremo di scendere a Portonovo, andremo a sinistra e, seguendo a ritroso la descrizione della prima tappa a piedi, dopo una breve discesa raggiungeremo la CHIESA DI SANTA MARIA. Ci concederemo un bagno “rituale” in Adriatico, e da lì inizieremo il vero e proprio C2C. Se non scenderemo a Portonovo, dal [1.1], passando subito alla descrizione della prima tappa, potremo proseguire per Poggio, risparmiandoci così 4 km di percorso (ma, considerando che la metà sono discesa, in bici è davvero poca cosa). In questo caso ci si potrà bagnare in Adriatico alla spiaggia di Mezzavalle, cui si accede attraverso un ripidissimo sentiero (affrontabile solo a piedi: lasciare le bici all’inizio del sentiero), il cui attacco è sulla strada, 500 m prima della rotonda, in prossimità della fermata dell’autobus. KM:
15,2
DISLIVELLO IN SALITA:
250 m
29
1.9
1
portonovo ➜ osimo
Osimo Stazione 1.8
12
C.se Moroder Staz.ne di Camerano Aspio
A14
1.7
Portonovo Camerano
10
C.se Fazioli
Osimo
M. Umbriano
S. Giovanni
Camerano 1.6
C.se Toffoli
8
S. Germano
M. Colombo
6
M. Larciano Massignano di Ancona
1.4 1.5
1.3
Poggio di Ancona M. Zoia 4
1.2
Casette del Poggio
1.1
2
Portonovo
M. Conero o M. d’Ancona
Santa Maria di Portonovo Grotta degli Schiavi
M A R A D R I AT I C O
S. Domenico portonovo ➜ osimo
1
M. S. Pietro
Misericordia
Osimo
Borgo S. Giacomo
S. Stefano 1.11
18
C.se Bellini Cimitero Vecchio
C.se Sinibaldi
C.se dell'Aspio M. Ragano
1.10
C.se Galli
14
1.9
S. Biagio
Ponte dell'Aspio 1.8
12
C.se Moroder Staz.ne di Camerano Aspio 1.7
S. Domenico 10
C.se Fazioli M. Umbriano
S. Giovanni
Camerano
1
Da Portonovo a Osimo
1.000
800
OSIMO
POGGIO
PORTONOVO
400
200
CAMERANO
600
0m 0 km
KM:
5
10
19,5
DIFFICOLTÀ: ● ●
640 m DISCESA 390 m 18% ASFALTO: 82%
DISLIVELLO: SALITA STERRATO:
Per informazioni www.rivieradelconero.info ANCONA E PORTONOVO: Centro Iat, tel. 800-222.111 / 071-35.89.91. CAMERANO: Iat, tel. 071-73.04.018. OSIMO: Amica del C2C, Francesca, tel. 338-87.14.139. Iat, tel. 071-72.36.088 / 800‑22.88.00. Portale turismo: www.abcturismomarche.it.
Dove dormire Affittacamere del Viaggiatore, via Giordano Bruno 4 (a 150 m dalla stazione ferroviaria), tel. 338-76.56.046 (Lamberto), info@affittacameredelviaggiatore.it. SP SGL 36 €, DBL 60 €. B&B Tre stelle, via San Martino 10, tel. 345-45.62.337, bebtrestelle@gmail. com. BB SGL 35 €, DBL 60 €, TPL 75 €. A 250 m da piazza Cavour. ANCONA-VILLA ROMANA: B&B L’Assiolo, tel. 366-83.10.490 (Michele), assiolobedandbreakfast@gmail.com. Ristorante a 150 m. A persona BB: set-apr 30 €; mag-ago 40 €; sconti in TPL-QDPL. A 7 km da Portonovo, con servizio navetta ANCONA:
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15
20
25
30
gratuito da Ancona / per Portonovo. PORTONOVO: B&B La Carpinella, tel. 071-80.13.00 / 340-96.60.177, info@ lacarpinella.it. BB SGL 43 €, DBL 75 €, TPL 95 €. A 200 m dalla spiaggia della Vela, aperto da marzo a ottobre. Hotel Internazionale, tel. 071-80.10.01, info@hotel-internazionale.com. Verificare i prezzi su www.hotel-internazionale.com. A 200 m dalla “Piazzetta”. Camping La Torre, tel. 071-80.12.57, info@ campeggiolatorreportonovo.com. Posto tenda piccola: 6-8,50 € + 5-9 € a persona. POGGIO: Affittacamere Le Fontanelle, tel. 071-801347 / 338-14.44.833, lefontanelle@latorredelpoggio.it. BB SGL 50 €, DBL 80 €. A 2,5 km da Portonovo, aperto tutto l’anno. CAMERANO: Hotel tre querce, via Papa Giovanni XXIII 44, tel. 071-95.316 / 320-35.63.935, info@hotel3querce.com. SP SGL 40 €, DBL 50 €, TPL 60 €; BB SGL 45 €, DBL 60 €, TPL 69 €. In paese. MONTEGALLUCCIO: B&B Bellafiora, tel. 07171.42.72 / 333-47.37.289 / 338-22.77.184, info@bellafiora.it. BB SGL 45 €, DBL 60 €, TPL 80 €, QDPL 100 € (escluso agosto). Con ampio parco, 3 km prima di Osimo. OSIMO: Hotel La Fonte, via Fonte Magna 33, tel. 071-71.47.67, info@hotellafonte.it. BB SGL 35 €, DBL 60 €, TPL 80 €. In città, con vista panoramica. Ristorante convenzionato.
portonovo ➜ osimo
B&B Attico Luce, piazza del Comune, tel. 333-60.05.453 (Antonella), abadialetti@ gmail.com. 5 posti letto, in centro. BB SGL 30 €, DBL 50 € (terzo letto 10 €). B&B La Casa Storta, via Guasino 5, tel. 347-12.64.107 (Fabiana), 349-06.98.336 (Federica), bblacasastorta@gmail.com. Appartamento di 60 mq in centro. SGL 50 €, DBL 70 €, TPL 90 €, QDPL 100 €. B&B Antico Pomerio, via Matteotti 18 (centro), tel. 071-71.31.447 / 328-23.76.858, info@ bb-anticopomerio.it. BB SGL 40 €, DBL 65 €. Osimo B&B, via Marcelletta 84/B (a 300 m dal centro), tel. 339-22.27.991 (Felicia), osimobb@
gmail.com. 2 camere, BB DBL 40 €, TPL 60 €. B&B La casa delle prugne, via Montecesa 61, tel. 349-66.43.595 (Viviana), vivi.biso@ hotmail.it. 7 posti letto con uso cucina, SP a persona 20 €. B&B Villa Anna, via Chiaravallese 20, tel. 392-56.28.078 (Daniele), osimoapartments@gmail.com. BB SGL 40 €, DBL 50 €. A richiesta, trasporto zaini. Casa d’accoglienza, c/o Santuario di San Giuseppe da Copertino, tel. 340-83.38.124 (padre Giancarlo). 30 posti letto in camere da 4 e camerata, solo pernottamento; uso cucina per i gruppi. A donativo.
La prima tappa ci porterà dalle splendide spiagge adriatiche, sovrastate dall’imponente parete calcarea del monte Conero, fino a Osimo, una città affascinante dalla storia millenaria.
Il Cammino che ci condurrà ad attraversare tutta la penisola, dal mare Adriatico fino al Tirreno, inizia presso la chiesetta benedettina di Santa Maria, sotto l’imponente parete calcarea del monte Conero. SANTA MARIA si trova in prossimità della splendida spiaggia di Portonovo, non potremmo iniziare in modo migliore il nostro coast to coast che con un magnifico bagno nelle acque cristalline dell’Adriatico: una sorta di “rito propiziatorio” che ripeteremo nell’ultima tappa, quando, attraversata l’intera penisola da est a ovest, raggiungeremo l’“altro mare”, il Tirreno. Dando le spalle all’Adriatico, davanti al cancello d’ingresso della chiesetta, imbocchiamo il sentiero 309, una stradina che diventa subito sterrata, seguendo le indicazioni per la “Piazzetta”. Alla nostra sinistra, sovrastato dal monte Conero e contornato da un fitto canneto, si trova il lago Profondo, un piccolo specchio d’acqua salmastra in comunicazione sotterranea con il mare. Trattandosi dell’unica zona umida dell’Adriatico tra la foce del Po e il Gargano, il laghetto è frequentato, oltre che da uccelli stanziali, anche dai migratori. La sterrata, salendo di poco, s’inoltra in una bella lecceta: andiamo sempre diritto seguendo le indicazioni Cai e, dopo 700 m, voltiamo a destra per raggiungere la rotonda della “Piazzetta”. Andando a sinistra, imbocchiamo la strada per Ancona, che sale, ombreggiata, per 1,4 km, e conduce a un punto panoramico con una grande rotatoria [1.1]. Usciamo dalla rotatoria seguendo le indicazioni per Poggio; proseguiamo per 900 m sulla strada Provinciale del Conero, sempre in salita, quindi imbocchiamo sulla sinistra [1.2] la strada che sale a Poggio ( i ciclisti invece proseguano diritto lungo la Provinciale, vedasi variante). Percorsi 200 m, all’uscita di una curva, di fianco al B&B Le Fontanelle, imbocchiamo sulla sinistra una stradina senza uscita che, salendo in modo molto ripido, dopo 200 m raggiunge la strada asfaltata 33
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1
portonovo ➜ osimo
presso Poggio Alta. Andiamo a sinistra e proseguiamo per 200 m fino alla Provinciale, sulla quale c’immettiamo a sinistra, in direzione Sirolo. Dopo 300 m oltrepassiamo il bar Da Rina, proseguiamo ancora per 200 m lungo la strada, poi imbocchiamo sulla destra [1.3], di fianco al civico 87, una sterrata in discesa. Percorriamo una decina di passi: di fronte a noi la sterrata prosegue biforcandosi, mentre alla nostra destra c’è l’attacco di un minuscolo sentiero, è su questo che c’incamminiamo. Il sentiero scende in modo ripido per 1 km, poi s’immette su una strada ghiaiata [1.4]. Andiamo a destra, in lieve discesa, e proseguiamo sempre diritto per 1,5 km fino a che la strada diviene asfaltata; proseguiamo ancora per 300 m, in lieve salita (trascurando una stradina senza uscita sulla destra), fino a incrociare via Massignano. Andiamo a destra, in ripida salita, e dopo 850 m giungiamo alla Provinciale, di fianco al cimitero di Camerano [1.6] ( qui si ricollega il percorso in bici). Andiamo a sinistra, e dopo 300 m in salita raggiungiamo un incrocio. Infiliamo di fronte a noi una scalinata ( i ciclisti vadano invece a destra, e poi a sinistra) che ci porta al belvedere di CAMERANO, da dove si accede al centro storico. Attraversiamo piazza Roma passando davanti al teatro Maratti; proseguiamo diritto, in discesa lungo via Garibaldi, e dopo 450 m raggiungiamo un incrocio. Andiamo a sinistra, e dopo 50 m imbocchiamo sulla destra via Dante Alighieri, che percorriamo tutta, in ripida discesa, per 1,3 km, fino a un incrocio [1.7]. Seguendo le indicazioni per Osimo, passiamo sul cavalcavia e, 50 m dopo esserci immessi sulla Provinciale, svoltiamo a destra per via Sbrozzola, seguendo le indicazioni per varie attività commerciali. Dopo 100 m oltrepassiamo l’autostrada A14 sopra un ponte; proseguiamo ancora diritto e dopo 400 m raggiungiamo una rotonda. Andiamo ancora diritto e dopo 200 m un altro ponte ci permetterà di scavalcare la ferrovia, subito dopo la quale giungiamo a una rotonda di fronte a un centro commerciale [1.8]. Qui andiamo a destra per una strada in salita, che percorriamo per 800 m; appena oltrepassato il capannone di Bartolini giungiamo a una rotonda, con cappelletta sulla destra. Proseguiamo ancora diritto fino a raggiungere, dopo 600 m, una successiva rotonda [1.9]. Andiamo a destra per via San Biagio, in lieve salita, e dopo 700 m voltiamo a sinistra per via Molinaccio, in discesa. Dopo 700 m la stradina passa in mezzo a un mulino; proseguiamo per altri 500 m, in piano, e raggiungiamo la Provinciale [1.10]. Andiamo a destra, e dopo 200 m, oltrepassato il distributore, saliamo a sinistra per via Montegalluccio, seguendo l’indicazione per Santo Stefano. Dopo 700 m giungiamo a un bivio, dove teniamo la sinistra, immettendoci su via Bellafiora, una tranquilla stradina ombreggiata, che dopo 1 km giunge a un semaforo [1.11]. Andiamo a sinistra per via San Valentino che, dopo 1 km di ripida salita, ci conduce a OSIMO. Entriamo in città da via Acquaviva, che s’immette sulla strada principale. Andiamo a sinistra per via Costa del Borgo, percorriamo 200 m su acciottolato in salita e raggiungiamo un incrocio. Andando a destra, entriamo nel centro storico. 34
portonovo ➜ osimo
LE SPIAGGIE DI PORTONOVO.
La partenza dal mare Adriatico.
Nota: La tappa può essere accorciata di alcuni chilometri, saltando Portonovo. Giungendo da Ancona con il bus 94 e facendosi lasciare alla rotonda di Mezzavalle [1.1] è possibile accorciare la tappa di 2 km e 130 m di dislivello in salita. Arrivando con il bus 93 e scendendo a Poggio Alta, davanti ai Carabinieri, si accorcerebbe di quasi 4 km e 240 m di dislivello in salita. Considero tuttavia un vero peccato non visitare Portonovo, piccolo borgo marinaro in posizione eccezionale. Da inizio tappa fino al bivio per Poggio [1.2] seguiamo il percorso dei camminatori. In [1.2] proseguiamo sulla Provinciale in salita per 1,6 km fino a un incrocio [1.5]. Voltiamo a destra verso Camerano; affrontiamo 2 km di ripida discesa fino a San Germano, e da lì risaliamo per 800 m fino a [1.6], dove ci ricongiungiamo al percorso a piedi, che seguiamo fino al termine della tappa.
VARIANTE PER CICLISTI.
Da vedere Santa Maria di Portonovo Questo gioiellino dell’architettura
romanica sorge su un piccolo rialzo roccioso proteso nel mare, sotto l’imponente parete calcarea del monte Conero. Natura e architettura vi si fondono in modo mirabile, dando origine a un complesso armonioso perfettamente integrato nell’ambiente circostante. La chiesa di Santa Maria faceva parte di un monastero benedettino che durante il Medioevo ebbe particolare influenza nell’area marchigiana e che fu abbandonato nel 1320 a seguito di una frana staccatasi dal monte Conero. Caduta in disuso per molti secoli, la chiesetta è stata recentemente recuperata dal Fondo per l’ambiente italiano, che da poco l’ha resa visitabile. Vi fa allusione Dante nella Divina commedia, in relazione a 35
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portonovo ➜ osimo
un probabile soggiorno di san Pier Damiani: “In quel loco fu’ io Pier Damiano, e Pietro Peccator fu’ ne la casa di Nostra Donna in sul lito adriano” (Paradiso, Canto XXI). Messa domenicale: ore 9.30 (periodo estivo). Per orari di apertura contattare Italia Nostra, sez. di Ancona (ancona@italianostra.org; visite guidate gruppi: 327-82.38.123).
Camerano Sorge alle spalle del promontorio di Ancona, su un alto-
piano coltivato da cui si produce il vino Rosso Conero. Il paese risale all’XI secolo, ed è famoso in tutto il mondo per la produzione di fisarmoniche: i modelli che hanno fatto storia sono esposti nel Palazzo comunale, in una deliziosa raccolta di FISARMONICHE D’EPOCA. Sotto il paese si apre una CITTÀ SOTTERRANEA: grotte, scavate nell’arenaria e spesso comunicanti, percorrono il sottosuolo del centro storico con andamento labirintico. In passato si riteneva che fossero i resti di cave di arenaria o cantine. Ma la presenza di particolari decorativi, elementi architettonici e simboli religiosi farebbe piuttosto pensare a un uso abitativo, rituale e difensivo. È un luogo segreto, ricco di fascino, in cui si mescolano storia e leggenda. Per la visita delle grotte, prenotarsi allo Iat, tel. 071-73.04.018.
Osimo Di antichissime origini, fu la Auximum contesa tra Cesare e
Pompeo durante la Guerra civile, e nel V secolo uno dei centri della Pentapoli bizantina. L’imponente CINTA MURARIA medievale sorge sui resti delle mura romane, entro le quali una nicchia semicircolare ospita la FONTE MAGNA, in cui, secondo la leggenda, Pompeo avrebbe abbeverato i suoi cavalli. Uno degli edifici religiosi più rilevanti della città è la BASILICA-SANTUARIO DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO, edificata poco dopo il 1220 e profondamente rimaneggiata dopo la canonizzazione del “Santo dei voli”. Il corpo di san Giuseppe è custodito nella cripta, sotto l’altare maggiore. La CATTEDRALE DI SAN LEOPARDO è uno dei più interessanti esempi di architettura romanico-gotica delle Marche. Un primitivo tempio sorse nel IV secolo sul luogo di un preesistente tempio pagano, e s’ingrandì costantemente nei secoli successivi. Notevoli la facciata cinquecentesca, il bel porticato romanico e il rosone, contornato da figure dal significato misterioso; la cripta è un vero gioiello e custodisce le reliquie di vescovi e martiri osimani. La storia di Osimo precede di molto la colonizzazione romana: ne troviamo conferma nell’OSIMO SOTTERRANEA, una fitta rete di gallerie, cunicoli e passaggi scavati a più livelli. Estese e molto interessanti le GROTTE DEL CANTINONE, cui si accede dal mercato coperto. Tra gli svariati utilizzi, il sistema ipogeo servì da luogo di sepoltura per i francescani e come rifugio antiaereo durante la Seconda guerra mondiale. Orari di apertura: da mar a dom 10.30 / 11.30; da ven a dom 16.15 / 17.15 / 18.15. Info e prenotazioni: 800-22.88.00.
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San Giuseppe da Copertino Giuseppe Desa nacque il 17 giugno 1603 a Copertino, vicino a Lecce, in una stalla. Il padre era un uomo buono e ingenuo, che finì in miseria con tutta la famiglia, e spettò alla madre provvedere ai sei figli dopo la morte del marito. All’età di sette anni, Giuseppe s’ammalò di un’ulcera cancerosa che lo costrinse ad abbandonare la scuola; guarito miracolosamente, fu mandato a imparare un mestiere, ma appariva incapace. Entrò allora come postulante tra i Cappuccini, ma procurava continui disastri, aggravati da improvvise estasi durante le quali lasciava cadere piatti e scodelle. Nel marzo 1621 fu congedato, in quanto considerato inadatto tanto alla vita spirituale quanto ai lavori manuali. Poiché non aveva il coraggio di ritornare a casa, chiese asilo al santuario della Grottella, vicino a Copertino, dove i frati lo presero come terziario, e iniziò a studiare per il sacerdozio. Definiva se stesso “fratel Asino”, per la sua incapacità di svolgere un ragionamento coerente, e per il non sapere maneggiare gli oggetti; ciononostante, il 18 marzo 1628 fu ordinato sacerdote. Il 4 ottobre 1630, festa di San Francesco d’Assisi, fu sollevato da terra fino all’altezza del pulpito. I voli estatici, l’emanazione di profumi particolari, la capacità di leggere nell’intimo delle persone, la facilità con cui comunicava con gli animali, cominciarono ad attirare la gente. La notizia arrivò al Tribunale dell’Inquisizione. Lo convocarono a Napoli e lo esaminarono più volte: l’unica soluzione fu di affidarlo al Sacro Convento di Assisi. Ad Assisi Giuseppe rimase quattordici anni, durante i quali i voli estatici non cessarono mai; e poiché anche lì la sua fama cominciava a dilagare, i superiori decisero di trasferirlo in un luogo più nascosto, a Pietrarubbia nel Montefeltro, dove fu costretto a rimanere chiuso nella cella, senza comunicare con nessuno e potendo uscire soltanto per la messa. Ma ben presto fu necessario spostarlo a Fossombrone, in un convento costruito su un colle a strapiombo sul fiume Metauro. Nemmeno qui le estasi accennavano a diminuire: anzi, erano sempre più frequenti i doni e gli incontri con “lu pecoriello”, come Giuseppe chiamava Gesù. Nel luglio 1657 papa Alessandro VII mise fine al suo peregrinare, destinandolo a Osimo. Giunto nei dintorni della città, si accorse di una nuvola di angeli che salivano e scendevano dal cielo sopra a una cupola. Chiese che luogo fosse: gli risposero che era il santuario di Loreto. Nel convento di Osimo Giuseppe rimase sei anni, fino alla morte, in totale solitudine e continuando ad avere estasi, a sollevarsi da terra e a operare prodigi miracolosi. Morì il 18 settembre 1663 all’età di sessant’anni e fu proclamato santo nel 1767. La festa liturgica si celebra il 18 settembre.
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