L'ospite della vigilia

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© Erri De Luca per il testo © 2020 Cart’Armata edizioni Srl Terre di mezzo Editore via Calatafimi 10, 20122 Milano Tel. 02-83.24.24.26 e-mail editore@terre.it terre.it Questo racconto è stato pubblicato nel 2007 sulle pagine del quotidiano Avvenire. Prima edizione: novembre 2020 Direzione editoriale: Miriam Giovanzana Coordinamento editoriale: Sara Ragusa Un sentito grazie a Erri De Luca per l’onore che ci concede di pubblicare L’ospite della Vigilia. Stampato da D’Auria Printing Spa, Ascoli Piceno Questo prodotto è composto da materiale che proviene da foreste ben gestite, da foreste certificate FSC® e da altre fonti controllate.


Erri De Luca

L’ospite della Vigilia

Illustrazioni di

Alessandro Sanna


F

uori c’era una nebbia densa come la polenta. Finita la mungitura mi ero dato da fare in cucina intorno al camino. Mentre s’ammucchiava un po’ di brace, intagliavo la buccia alle castagne per poi metterle su. Al fornello bolliva la minestra.



Se in quella notte di Natale veniva a terra questa nebbia, perdeva la strada pure la stella cometa. Ma ci sono notti prescritte e devono capitare proprio a quel modo, limpide e pizzicate dal ghiaccio di una stella. Bofonchiavo cosĂŹ mentre mi apparecchiavo il posto a tavola.



Soprapensiero avevo preso dalla dispensa due piatti anzichĂŠ uno. E questo? Bah, se sei voluto uscire pure tu, stai lĂŹ, mi tieni compagnia. Mi capita di parlottare da solo, per sentire una voce. Mi piace dirmi qualcosa di sera.



Non ho la corrente elettrica, ho smesso di pagarla e me l’hanno staccata. Faccio con le candele e col fuoco nel camino. Era Natale, lo sapevo dal calendario, era pure domenica, due feste in una da lasciare correre.



Fuori s’era zittito il mondo. Non veniva nessun suono di motore dalla statale. Ho messo le castagne sulla brace, ho tagliato una cipolla grossa in cima al ciuffo, l’ho svuotata e all’interno ci ho messo un uovo, l’ultimo. Ho coperto con il pezzo tagliato e l’ho messa nel camino, circondata di brace. Ne esce una specialità. Era Natale anche per me.



Mi sono affacciato alla finestra. Bello starsene imbottiti dentro casa e dentro la nebbia. Mi sono strofinato le mani per vedere se mi veniva un poco di allegria. Invece sono venuti un paio di fari: dalla statale avevano imboccato il mio sentiero. Avanzavano piano.



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