L’uomo con il violino
Kathy Stinson · Dušan Petričić
Titolo originale: The Man with the Violin Originally published in North America by Annick Press Ltd. © 2013, Kathy Stinson (text) / Dušan Petričić (art) / Annick Press Ltd. Tutti i diritti riservati Pubblicato in accordo con Amaca Agency, Parigi © 2019 Cart’armata edizioni srl Terre di mezzo Editore via Calatafimi 10, 20122 Milano Tel. 02-83.24.24.26 e-mail editore@terre.it terre.it · acchiappastorie.it Direzione editoriale: Miriam Giovanzana Coordinamento editoriale: Giulia Genovesi Traduzione: Sara Ragusa Prima edizione italiana: settembre 2019 Grafiche AZ srl, San Martino Buon Albergo (Vr) Questo libro è stampato su carte dotate di certificazione FSC®, che garantisce la provenienza della materia prima da foreste gestite in maniera responsabile e da altre fonti controllate.
A tutti i miei nipotini musicisti, in particolare a Peter, che ci aiuta, perfino piÚ degli altri, a prestare attenzione a cose che altrimenti potremmo non notare. —K.S. A Lara e Rastko. —D.P.
Dylan era un attento osservatore.
La sua mamma invece no.
Quel venerdĂŹ di febbraio era una giornata come tutte le altre, fino a che...
Musica! Le note alte salgono al soffitto. Le note basse si tuffano verso il pavimento. Insieme turbinano e si avvolgono attorno alla massa indistinta di persone che corrono di qua e di lĂ . La musica racconta una storia emozionante, Dylan sente come un solletico dietro alla nuca. “Mamma, aspetta!â€?
L’uomo con il violino ondeggia a destra e a sinistra. Le dita si muovono velocissime. L’archetto danza sulle corde e anche a Dylan viene voglia di ballare. Poi la musica rallenta e l’uomo chiude gli occhi, come se le note lo stessero portando dal trambusto della stazione a un posto molto molto lontano.
“Ti prego mamma, possiamo fermarci un po’? Per favore!” Se solo potesse stare ad ascoltare, anche solo un minuto! “Oggi no.”
L’uomo con il violino si inclina in avanti. La sua musica fa venire i brividi. Qualcuno grida: “Bla bla bla bla bla!”. Dylan si tende verso il musicista, cerca di sentire.
Dal violino esce il suono più triste che abbia mai udito.
Joshua Bell ha fatto veramente un concerto in una stazione della metropolitana, durante il quale l’hanno ignorato quasi tutti?
La risposta è ancora sì. Il 12 gennaio 2007, quando Joshua Bell porta il suo inestimabile violino Stradivari all’Enfant Plaza Station di Washington, sta prendendo parte a un esperimento. Al Washington Post (un giornale quotidiano) vogliono vedere cosa succede se uno dei migliori violinisti al mondo si esibisce come un qualunque musicista di strada. Suona per 43 minuti. Gli passano accanto oltre mille persone. Solo sette si fermano ad ascoltare per più di un minuto. Nessuno applaude alla fine dei pezzi. Neanche alla fine di uno dei brani più difficili mai scritti per il violino (la Chaconne della Partita n. 2 in re minore di Bach). Neanche dopo l’Ave Maria di Schubert, un brano conosciutissimo che da quasi duecento anni commuove chi l’ascolta.
In tutto il mondo, per assistere a un concerto di Joshua Bell, le persone comprano costosi biglietti. Ma quel giorno, nella custodia del violino aperta vicino ai suoi piedi, ci sono 32 dollari e 17 centesimi. Alcune persone vogliono fermarsi, ma non possono. Ogni bambino che passa, cerca di fermarsi. Ma c’è sempre un adulto che lo trascina via per portarlo dove deve andare. Il protagonista dell’Uomo con il violino non è un bambino in particolare, ma la storia racconta come può essere andata per uno dei bambini che quella mattina sono passati di là.
Post scriptum Nel gennaio 2007, più di mille persone mi hanno sentito suonare il violino nella stazione della metro L’Enfant Plaza di Washington. Ma in pochissimi mi hanno ascoltato. Tra quelli che ci hanno provato c’erano diversi bambini, me li ricordo bene che giravano la testa e tentavano di ascoltare mentre i genitori li trascinavano via, affrettandosi verso la loro destinazione. La musica richiede immaginazione e curiosità, due doti che ai bambini non mancano, e credo che il mondo sarebbe un posto migliore se l’inclinazione naturale di ogni bambino verso la musica fosse coltivata, sia a scuola che a casa. I miei genitori hanno sempre creduto che la musica fosse importante nella vita quanto la matematica o la grammatica, e gli sarò per sempre grato di avermi regalato la musica, nella forma di un violino, quando avevo quattro anni. Spesso si attribuisce a Platone la frase: “La musica dà anima all’universo, ali al pensiero, slancio all’immaginazione e vita a tutte le cose”. Non potrei essere più d’accordo. Joshua Bell Marzo 2013
Vai su joshuabell.com per informazioni su Joshua e la sua musica.