Nino & Taddeo e i primi fiocchi di neve

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Pigiando sui tasti di una tromba, Nino intona un brano di Mouse Davis. Pom pom pom! Le sue dita, doloranti per aver bussato a lungo alla porta di Taddeo nella gelida brezza invernale, tamburellano svelte per sgranchirsi. “Dall’arrivo dei primi freddi, Taddeo fa una vita da talpa: sonnecchia dalla mattina alla sera”, brontola Nino. “Per fortuna i miei polmoni sono in ottima salute: mi servirà tutto il fiato che ho in corpo per svegliarlo!”



“Pronto...” borbotta Taddeo, mezzo addormentato. “Con chi ho l’onore di parlare? Cosa posso fare?” “Hai l’onore di parlare con Nino, e puoi leggere per me, ecco cosa puoi fare, amico mio! Non sono al telefono: sono proprio davanti ai tuoi occhi! Arrivo dal bibliobus con una meraviglia tra le zampe!” annuncia Nino mentre abbraccia Taddeo. “Secondo il topo di biblioteca questo romanzo d’avventura è un capolavoro! Ma ahimè è scritto in caratteri minuscoli e con la mia vista traballante non ci capisco niente.”



“Un pomeriggio di storie intorno al fuoco... ahhh... che splendido passatempo invernale”, farfuglia Taddeo con la voce impastata. “Saresti così gentile da prepararmi un caffè? Ho bisogno di riprendermi.” “Te lo faccio subito. Ma prima lascia che metta un po’ d’ordine in questa topaia. Hop, hop, hop. Guarda il fuoco nel camino: è fiacco come te, caro il mio Taddeo! Ci butto dentro un ceppo per fargli riprendere un po’ di colore!” esclama Nino, mentre scompare oltre la porta della cucina.



“Il caffè è servito, amico mio.” “Pronto...” biascica Taddeo, assonnato. “E vedi di non addormentarti più, pigrone, o rimarrò senza fiato”, si spazientisce Nino. “Forza, comincia a leggere, sei pronto?”


“Un attimo”, risponde Taddeo con uno sbadiglio. “Puoi passarmi il libro per favore?” “È sul tavolo, proprio davanti a te!” esclama Nino. “A destra o a sinistra del ciocco di legno?” gli domanda Taddeo. “Il ciocco di legno?” chiede Nino inquieto. “Questo sì che è un bel grattacapo.”


“Non avrai forse confuso il mio libro con un ceppo?” si insospettisce Nino. “La tua distrazione non conosce limiti, amico mio. Ebbene, che questo incidente sia provvidenziale. Cercavamo l’avventura, ed eccola qui. Non perdersi d’animo di fronte alle avversità, senza arrendersi mai: non è questo che fanno i gentiluomini di fortuna? Abbiamo perso il libro? Bene, allora leggeremo il ceppo, niente di più semplice! Ho un talento nella lettura del legno. Reggiti forte, filibustiere, in questa stanza soffierà il vento delle grandi storie!” prosegue, in tono accattivante.



“Capitolo uno”, comincia Nino, con voce tonante. “Alcuni uomini nascono re. Altri lo diventano. La strada da percorrere è più breve di quanto non si pensi, ma i pericoli sono più di quanti non si immagini. Ne è la prova l’Odissea di David Balfuretto.”

“Inizia alla grande questa storia!” si entusiasma Taddeo. “Non vedo l’ora di sapere come va avanti.”



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