Cane Puzzone

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Colas Gutman

Illustrazioni di

Marc Boutavant

Traduzione di

Francesca Novajra



che ha tirato fuori Cane Puzzone

dal suo bidone.



Cane Puzzone cade dalle nuvole Cane Puzzone è nato in un bidone

dell’immondizia e ne girano tante di storie sul suo conto: che è stato abbandonato dai genitori, che puzza di sardine e che

confonde la destra con la sinistra. Tutto

vero, ma c’è dell’altro: Cane Puzzone è pieno di pulci e non fa un passo senza il

suo affezionato fan club di mosche. Eppure, sotto il pelo di questo sfortunato

animale si nasconde una creatura dolce e affettuosa, che qualche volta crede di essere un labrador.

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Peccato che a vederlo sembri una vec-

chia moquette spelacchiata e che persino

i bambini piĂš coraggiosi lo evitino. Cane

Puzzone divide il suo bidone con Spiac-


cigatto, un altro sconfitto della vita, fi-

nito sotto le ruote di un camion quando aveva tre mesi. Spiaccigatto gli propone sempre gli stessi giochi.

“Giochiamo a lupo mangiafrutta?” “Ma io sono un cane…” “Allora a gatto e topo?”

“Ma io non sono un topo…”

Povero Cane Puzzone, non capisce

mai niente. Un giorno, però, nell’immondizia trova un vecchio guinzaglio

e fa una domanda intelligente: “Di’ un

po’, Spiaccigatto, perché i cani hanno il guinzaglio?”.

“Perché hanno un padrone, Cane

Puzzone!”

“E che cos’è un padrone?”

“Non sai cos’è un padrone?!” 11


“No…”

E le lacrime gli rigano il muso. Ha

capito che un padrone è una cosa im-

portante, e che tutti i cani sanno cos’è, tranne lui. Per tirarsi su, trangugia uno

yogurt andato a male e una buccia di banana annerita.

“Tranquillo, te lo spiego io” lo rassicu-

ra Spiaccigatto.

Dopo essersi preso in testa un barat-

tolo di maionese e tre scatolette di tonno, Cane Puzzone sogna di avere un padrone che gli vuole bene e gli dà le crocchette.

“Spiaccigatto, non è che per caso but-

tano i padroni nell’immondizia?”

“No, Cane Puzzone. Per trovarne uno

dovrai andare a cercarlo in giro per il mondo.”

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Cane Puzzone promette a Spiacci-

gatto di tornare presto con una pompa 13


da bicicletta per dargli una gonfiatina

e salta fuori dal bidone, lercio come un maiale e tonto come un mulo.

Dopo aver scambiato una corda per

saltare con un guinzaglio e dopo aver seguito due piccioni che aveva preso per

due padroni, Cane Puzzone finalmente trova un possibile padrone. “Gli regalerò 14


qualcuna delle mie pulci per metterlo a suo agio.” E si sfrega contro l’uomo, che

però non sembra gradire molto la cosa: “Vattene, brutto sacco di pulci!”.

“È scandaloso! Tutti questi cani pul-

ciosi in città!” brontola il barboncino con la frangia che è con lui.

“Già, si moltiplicano come sorci…”

osserva un basset hound con il cappotto. “Dovrebbero sopprimerli!”

Ma poi il padrone si avvicina a Cane

Puzzone e lo guarda con strano interesse. “Di’ un po’, vecchio strofinaccio, che ci

fai tutto solo per strada? Sei stato abban-

donato? Ammesso che tu sia un cane…” E scoppia a ridere.

“Credo di piacergli!” pensa Cane

Puzzone.

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Cane Puzzone vorrebbe tanto abbaiare

per festeggiare l’incontro, ma non riesce a

emettere neanche un suono. Ăˆ talmente emozionato che è come se avesse un sacchetto di noccioline bloccato in gola. 16


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