La Via degli Dei

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P.te al Bandino

san piero a sieve ➜ vetta le croci

M. Beccai

B5

Fortuna Cafaggiolo P.gio Sovi

C. Piano e iev F. S

Petrona

San Piero a Sieve

Scopeto P.gio Prugnolara P.gio Sole

5.1

P.gio Bonriposo C.se Cortevecchia Novoli

Castello del Trebbio

5.2

C.se Nuove

P.gio della Quercia

M. Rezzonico

P.gio Ripapetti Le Melaie

Rabatta Spugnole M. Acuto P.gio delle Forre

M. Buffoni

Campomigliaio Buca del Padrone

za

Uccellari 5.3

T. C

ar

P.gio della Seta Tagliaferro

Castellaccio

P.gio Interrata P.gio Cherico P.gio della Taghera M. Alto

P.te del Carlone P.gio Boscaccio

Scopeto 5.4

Tassaia San Piero a Sieve

La Forca P.gio Fondello

Pieve Pietramensola

P.gio Betaina

Badia del Buonsollazzo

Carpineta

Mattio

Bucine

5.5

Monte Senario

5.7

Vetta Le Croci

Porticciola

Vaglia C.se Poggiolo

5.6 5.8

Il Giogo

C.se Signano P.gio degli Uccellini P.gio Razzo C.se Carzola di Sotto

Monte Senario

Sommavilla

Bivigliano Campolungo 5.9

C.se Coiano P.gio Tentinosi

P.gio Massarosa Viliani


B5 5.3

Campomigliaio

san piero a sieve ➜ vetta le croci

P.gio Interrata Tagliaferro P.gio Cherico P.gio della Taghera

Bucine

M. Alto 5.4

Scopeto

Seticcio

Poggiolone

P.gio Betaina

Badia del Buonsollazzo

Carpineta La Forca

Tassaia 5.5

P.gio Fondello 5.7

Porticciola

5.6

5.8

Il Giogo

P.gio degli Uccellini Sommavilla

Monte Senario

Bivigliano

Poleanto

5.9

P.gio Massarosa Viliani

5.10

Cerreto Le Cascine Caselline

La Calvanella

P.gio Capanne

Vetta Le Croci

6.1

Spedalinghi

P.gio Torricella Pratolino Parco Demidoff

Olmo

6.2

Fatt.a Il Trebbiolo

P.gio Caselli

P.gio Uccellare


Da San Piero a Sieve a Vetta Le Croci

B5

VETTA LE CROCI

MONTE SENARIO

400

BADIA DEL BUONSOLLAZZO

600

SAN PIERO A SIEVE

800

TAGLIAFERRO

1.000

CASTELLO DEL TREBBIO

1.200

200 0m 0 km

5

10

18,6 km (*) impegnativa DISLIVELLO: SALITA 830 m DISCESA 520 m STERRATO: 90% ASFALTO: 10% LUNGHEZZA: DIFFICOLTÀ:

(*) Per Bivigliano (variante): -1,5 km; per Olmo (variante): +1 km.

Per informazioni InfoSasso: www.infosasso.it, tel. 05167.58.409 / 334-83.34.945, info@infosasso.it. IAT Mugello: www.mugellotoscana.it, tel. 055-84.52.71.85/6, info@mugellotoscana.it.

Dove dormire B&B Elisir Toscana, tel. 344-12.81.700 (Mario) / 340-54.26.292 (Elisabetta), elisirmugello@libero.it, SGL 40 €, DBL 60 €, TPL 90 €; a 350 m da [5.3].

Tagliaferro:

15

20

25

Camping Poggio degli Uccellini, tel. 055-40.67.25, info@ poggiouccellini.com, posto tenda 9,50 € + a persona 9 €; con pizzeria e piscina. Da [5.3] seguire il percorso ciclistico; 500 m dopo [5.8]. Bivigliano: Giotto Park Hotel, via Roma 69, tel. 055-40.66.08, informazioni@villagiotto. com, SGL 44-59 €, DBL 74-89 €, TPL 94-114 €, QDPL 99-129 €, cena su prenotazione 20 €. In centro paese, villa liberty con parco. B&B Cortevecchia, via Corte Vecchia 124, tel. 055-40.67.14, info@bbcortevecchia.it, 3 camere, DBL 75 €, TPL 90 €. A 600 m dal centro, navetta per/da ristorante. Olmo: Hotel Ristorante Dino, via Faentina 329, tel. 055-54.89.32, info@hotel-dino.it, SGL 50 €, DBL 70 €. Ristorante chiuso il mercoledì (pizzeria a 700 m). Poggio degli Uccellini:

In questa tappa, quasi interamente su sentiero, passiamo dalla conca del Mugello a quella di Firenze. Attraversiamo magnifici boschi, toccando luoghi d’importanza storica e religiosa come il castello del Trebbio, la badia del Buonsollazzo e il santuario di monte Senario.

Da piazza Colonna, dando le spalle all’albergo La Felicina, c’incamminiamo in leggera salita per via dell’Antica Posta. Passiamo a fianco del Comune e alla piazzetta Conte Guglielmo de Cambray andiamo a destra in salita verso la Fortezza Medicea. Dopo 70 m, giriamo a destra per via Cafaggio, poi imbocchiamo sulla destra via della Fortezza, in ripida salita, seguendo il sentiero Cai 19 per il castello del Trebbio. Dopo 100 m, a una curva proseguiamo diritto su sterrata. Il percorso 61


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procede in leggera salita, ombreggiato da querce, e dopo 650 m sbuca su una sterrata più ampia. Andiamo a sinistra seguendo le indicazioni Cai (mentre voltando a destra, dopo 250 m si può raggiungere l’imponente Fortezza Medicea di San Martino). Procediamo in leggera discesa nel bosco e dopo 900 m, davanti a una casa rosa, andiamo a destra su strada ghiaiata in discesa. Dopo 200 m sbuchiamo sulla strada provinciale, andiamo a destra e, seguendo le indicazioni per Trebbio, 50 m più avanti imbocchiamo una stradina in salita sulla sinistra [5.1]. La stradina diventa subito sterrata, poi oltrepassa un casolare bianco, infila un viale di cipressi e inizia a salire. Proseguiamo in costante salita ben ombreggiata per 1,6 km fino a raggiungere la località Trebbio, dove si trovano un importante castello privato e alcune case. Oltrepassata la deliziosa chiesetta, giungiamo a un quadrivio con una fonte-lavatoio [5.2]. Andiamo a sinistra in discesa, seguendo il sentiero Cai 17 per Tagliaferro. Proseguiamo per 2,7 km in costante discesa panoramica, incrociando alcune case e un paio di abbeveratoi. Ormai verso il fondovalle, dove la strada ghiaiata curva a sinistra verso il B&B Elisir Toscana, proseguiamo diritto per un tratturo sassoso in discesa, che dopo 270 m termina sulla strada regionale, in località Tagliaferro. Andiamo a sinistra, e dopo 30 m, davanti alla pensilina dell’autobus, attraversiamo la strada sulle strisce pedonali [5.3]. I ciclisti (e chi pernotta al camping Poggio degli Uccellini) vadano a destra. Scendiamo per una scalinata e sbuchiamo su una stradina asfaltata nel centro del borgo. Voltiamo a destra, dopo 60 m superiamo un cancello verde sulla sinistra (si passa a fianco) che immette su una sterrata. Dopo 150 m imbocchiamo sulla sinistra il sentiero Cai 00, che seguiremo fino a fine tappa. Passiamo sotto alla ferrovia e proseguiamo in salita per 130 m, fino a sbucare su una stradina ghiaiata. Andiamo a sinistra, dopo 220 m oltrepassiamo il bivio per il sentiero 60, e dopo 150 m raggiungiamo un incrocio davanti a una casa rosa. C’immettiamo su una sterrata in salita sulla destra, che costeggia un campo ed entra in un bosco di querce. Continuiamo per 900 m in salita, poi scendiamo di poco e passiamo davanti a una sbarra che delimita una proprietà privata. Proseguiamo sulla destra di nuovo in salita e, sotto alla linea elettrica, ignoriamo un sentiero sulla destra e continuiamo diritto. Dopo 430 m in salita nel bosco, oltrepassati due paletti verdi (può esserci una catena), ci troviamo davanti un ampio prato con un casolare in fondo (che non dobbiamo raggiungere). Siamo in località Camporomano [5.4]: qui imbocchiamo un sentierino sulla destra seguendo le indicazioni per Buonsollazzo e monte Senario. Il sentiero, dapprima stretto, si allarga man mano che sale nel folto bosco, e dopo 1,1 km raggiunge una stradina asfaltata davanti alla Badia del Buonsollazzo. Andiamo a destra per via della Tassaia e dopo 300 m prendiamo il sentiero per monte Senario, in salita sulla sinistra [5.5]. Saliamo gradatamente in un bosco di castagni e dopo 500 m usciamo nella radura della Sodera, con un casale sulla destra. Proseguiamo a sinistra tra i cespugli di ginestra, salendo poi ripidamente per 450 m in un bosco 62


san piero a sieve ➜ vetta le croci

CASTELLO DEL TREBBIO.

Una delle residenze dei Medici nel Mugello.

di castagni fino a raggiungere una sterrata, che prendiamo verso sinistra. L’ampio tracciato, piacevolmente immerso nel bosco, dopo 450 m affronta una breve salita su fondo sassoso, e dopo 220 m giunge a un quadrivio con una croce di legno sulla sinistra [5.6]. Imbocchiamo di fronte a noi il sentiero sassoso centrale, sempre lo 00, in salita tra noccioli e castagni. Dopo 250 m incrociamo sulla destra il sentiero 18; proseguiamo sul crinale per 1,1 km oltrepassando in successione i bivi per i sentieri 21 e 65, infine superiamo una sbarra per immetterci su una strada asfaltata. Andiamo a sinistra e dopo 350 m raggiungiamo il piazzale del convento di Monte senario, dove ci possiamo fermare per visitare l’interessante santuario, tra i più importanti della Toscana, approfittando del bar per uno spuntino. A destra del santuario imbocchiamo il sentiero 65 per Caselline, che costeggia il muro di cinta e prosegue in discesa per 650 m, tra gli abeti e le stazioncine della via crucis, fino a raggiungere una strada asfaltata. Andiamo a destra in lieve discesa e dopo 150 m sbuchiamo su via di Monte Senario [5.9]. Qui si ricollega il percorso ciclistico. Se intendiamo pernottare a Bivigliano accorciando la tappa odierna di 1,5 km, andiamo a destra per via della Fittaccia e proseguiamo in discesa per 1,7 km; l’indomani ritorneremo sui nostri passi fino a [5.9]. Altrimenti giriamo a sinistra e scendiamo su via di Monte Senario. La strada panoramica, dopo 1,5 km raggiunge la località Croce di Sette Santi, spartiacque tra il Mugello e la valle del Mugnone. Qui, a fianco di una piccola croce sulla sinistra [5.10], imbocchiamo il sentiero per Vetta Le Croci. Scendiamo tra ampi prati, con una magnifica vista sulla piana di Firenze e dopo 1 km entriamo in un boschetto. Più avanti incrociamo il sentiero 14, vicino a un grande frassino e a un acero, in località Poggio Capanne; dopo 450 m sbuchiamo sulla strada statale presso Vetta Le Croci [6.1]. 63

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san piero a sieve ➜ vetta le croci

I Servi di Maria Verso il 1233, in piena epoca di guerre fratricide, sette ricchi mercanti fiorentini devoti alla Vergine e uniti dall’ideale evangelico della comunione fraterna e del servizio al prossimo, abbandonarono le proprie attività, lasciarono le case e i beni ai poveri, e si ritirarono alla periferia di Firenze per fare vita comune in penitenza e contemplazione. La loro giornata era divisa tra la preghiera, il lavoro e la questua per le vie della città; e molti erano quelli che si rivolgevano a loro per ottenere consigli e preghiere. Fu così che per garantire ai religiosi il necessario raccoglimento, nel 1234 il vescovo donò loro un terreno alla sommità del monte Senario, affinché vi si stabilissero. In quel luogo, essi costruirono delle semplici capanne che fungevano da celle ed eressero una chiesetta intitolata alla Madonna. Ben presto, la fama di santità di quei penitenti che ogni giorno scendevano in città per la questua e per fare apostolato, attirò molti uomini desiderosi di seguirli nel loro ideale di vita evangelica. Perciò i sette decisero di fondare l’Ordine dei Servi di Maria, così chiamato per la particolare dedizione alla Vergine, e adottarono per sé la Regola di Sant’Agostino. L’Ordine rischiò di essere soppresso dal Concilio di Lione, nel 1274, ma poi crebbe e si diffuse nei secoli successivi. Nel 1888 i sette Padri vennero canonizzati da Leone XIII; successivamente i loro resti mortali furono raccolti insieme in un reliquiario, e collocati in una cappella a loro dedicata nel santuario di monte Senario.

Se abbiamo pernottato a Bivigliano, da Vetta Le Croci proseguiamo seguendo la descrizione della tappa successiva; se invece pernotteremo a Olmo, continuiamo lungo la variante.

Variante per Olmo (+1 km) A Vetta Le Croci [6.1] c’immettiamo a destra sulla statale, in discesa. Dopo 300 m oltrepassiamo un incrocio, proseguiamo verso Firenze e, dove la statale curva a sinistra, andiamo diritto per una strada ghiaiata in discesa, che dopo 500 m si ricongiunge alla statale; sulla sinistra si trova l’hotel Dino. Da inizio tappa fino a [5.3] seguiamo il percorso a piedi. Dopo aver attraversato la strada regionale sulle strisce pedonali, andiamo a destra a fianco della strada e imbocchiamo di fronte a noi un viottolo ghiaiato, che sbuca su una stradina asfaltata in località Tagliaferro. Attraversiamo la strada, oltrepassiamo un cancello verde sfruttando il varco sulla sinistra e seguiamo una strada ghiaiata rettilinea. Superiamo la ferrovia e imbocchiamo un rettilineo in salita. Oltrepassati due casolari, la sterrata curva a gomito sulla destra e procede in leggera salita, contrassegnata dai segnali bianco-rossi del Cai. Entriamo in un querceto e cominciamo a salire decisamente. Usciamo dal bosco e dopo 330 m oltrepassiamo un casale; saliamo ancora per 300 m fino allo scollinamento in località Santini. Proseguiamo sulla sterrata seguendo il sentiero 60; passati davanti a un caseggiato grigio, iniziamo a scendere e dopo 500 m raggiungiamo il casale La Forca. Imbocchiamo il sentiero 65 in discesa sulla sinistra; dopo 230 m ol-

Variante per ciclisti.

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CROCE DI SETTE SANTI.

Sullo spartiacque tra Mugello e valle del Mugnone.

trepassiamo una catena e più avanti superiamo una casa in sasso in località La Magona. Proseguiamo in salita verso Bivigliano, e dopo 330 m sbuchiamo su una stradina sterrata di crinale [5.7]. Andiamo a sinistra, ancora sul 65; la stradina sale moderatamente nel bosco per 1,3 km, poi termina su via Tassaia. Andiamo a destra in discesa e dopo 100 m c’immettiamo sulla strada provinciale a sinistra [5.8]. Oltrepassiamo il campeggio Poggio degli Uccellini, e 700 m più avanti raggiungiamo un incrocio. Voltiamo a sinistra, e proseguiamo in leggera salita fino al centro di Bivigliano. A fianco dell’ex-albergo La Bruna, imbocchiamo sulla sinistra via della Fittaccia, che sale per 1,7 km, fino a via di Monte Senario [5.9]. Andiamo a sinistra, e proseguiamo in salita per 1,5 km fino al santuario. Per proseguire, ritorniamo in [5.9] seguendo il percorso dei camminatori su sentiero (compiendo così un anello), oppure percorrendo a ritroso la strada in discesa. Da [5.9] a fine tappa seguiremo il percorso dei camminatori.

Da vedere Castello del Trebbio Fu costruito a inizio Quattrocento sui ru-

deri di una precedente torre feudale, per volere di Cosimo de’ Medici. Il luogo, amato da Lorenzo il Magnifico per i soggiorni di caccia, fu abitato dal capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, e nel 1476 ospitò il giovane Amerigo Vespucci. Circondato da cipressi monumentali, è costituito da un massiccio corpo quadrangolare sovrastato da una torre merlata. Nonostante gli interventi di restauro, ha conservato 65

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san piero a sieve ➜ vetta le croci

l’originaria bellezza, tanto che nel 2013 è stato incluso nel Patrimonio dell’Umanità Unesco. Aperto solo per gruppi su prenotazione, tel. 055-84.80.88 / 33930.29.697.

Badia del Buonsollazzo Il suo nome significa “ben soleggiata” e secondo la tradizione venne fatta edificare prima del Mille dal marchese Ugo di Toscana nel luogo in cui egli ebbe una visione miracolosa. Inizialmente benedettina, la badia fu portata al massimo splendore nel Seicento dai cistercensi. Nel 1705 ospitò la prima esperienza trappista in Italia, favorita dal granduca Cosimo III, che ricostruì chiesa e monastero secondo le esigenze del nuovo ordine. Nel 1782 la comunità monastica fu sciolta e l’abbazia rimase disabitata per quasi un secolo. Dal 1877 i camaldolesi vi insediarono un collegio per la formazione dei monaci; nel 1990 è stata ceduta a privati che l’hanno lasciata in stato di completo abbandono. Santuario di monte Senario È tra i più importanti della To-

scana, e sorge in posizione panoramica a circa 800 m di altezza. Fu eretto nel 1234 da sette nobili fiorentini, fondatori dell’ordine dei Servi di Maria; nel 1594 fu rifatto per volere del granduca Ferdinando I, e fu in parte modificato nei secoli XVIII e XIX. Da vedere la splendida chiesa settecentesca di Santa Maria, con la cappella che ospita le spoglie dei Sette Santi Fondatori e il coro in noce intarsiato. Notevoli anche il convento con il chiostro quattrocentesco e la cisterna medicea sovrastata da un’enorme terrazza panoramica. Numerose le opere d’arte del Seicento, come l’affresco dell’ultima cena nel refettorio e il Crocifisso sopra all’altare maggiore.

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