Italia coast to coast

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civitella del lago ➜ orvieto

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fi u m e Pa

Tordimonte

Civitella del Lago Orvieto A1

Castellunchio

Baschi Scalo Staz.e di Baschi

e Te

fium ver e 11.6

Corbara P.gio il Monte 11.5

lago di Corbara

11.4

M. Largo C.se Vecchie 11.3

C.se Nuove 11.1

11.2

Ponte dell'Argentario

Civitella del Lago


12.1

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P.te Albergo La Nona

civitella del lago ➜ orvieto

Sferracavallo C.se S. Giovenale

Orvieto C.se S. Martino M. Porzano

Acquasalsa Orvieto Scalo

Ciconia C.se Bruciate

P.te dell'Adunata

A4

11.7

fium

e Pa

P.gio Balena

Cimitero di Guerra Inglese

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C.se Acquafredda

P.gio Selva Orsarella Tordimonte

P.gio delle Zingare

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Baschi Scalo

Il Pegno P.gio Casalini


Da Civitella del Lago a Orvieto

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200

ORVIETO

400

POMONTE AGRITUR

600

DIGA DI CORBARA

800

CIVITELLA DEL LAGO

1.000

0m 0 km

5

10

15

20

25

30

te

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KM:

24,7

DIFFICOLTÀ: ●

350 m  DISCESA 490 m 25%  ASFALTO: 75%

DISLIVELLO: SALITA STERRATO:

Per informazioni Orvieto: Iat, tel. 0763-34.17.72, info@iat.orvieto.tr.it.

Dove dormire Corbara: Agriturismo Tenuta di Corbara, tel. 0763-30.40.03, info@tenutadicorbara.it. 800 m dopo [11.6]. BB SGL 50 €, DBL 80 €, QDPL 140 €. Pomonte: Agriturismo Pomonte, tel. 0763-30.40.80 / 329-61.84.730 (Enrico), info@pomonte.it. A persona BB 30 €, MP 47 €. 2,6 km dopo il precedente. Orvieto: B&B Michelangeli, via Saracinelli 22, tel. 0763-39.38.62 / 347-08.90.349 (Francesca), f_michelangeli@alice.it. BB SGL 35/45 €, DBL 60/65 €, TPL 80/90 €. In centro storico.

B&B Ripa Medici, vicolo Ripa Medici 14, tel. 0763-34.13.43 / 328-74.69.620 (Sabrina), ripamedici@libero.it. BB SGL 55 €, DBL 70 €. In centro storico. B&B Sant’Angelo 42, via Sant’Angelo 42, tel. 0763-34.19.59 / 348-77.57.136 (Giulia), info@bborvieto.com. SP SGL 40 €, DBL 60 €, TPL 75 €; BB SGL 45 €, DBL 65 €, TPL 85 €. In centro storico. B&B L’Archetto, via Volsinia 19, tel. 0763-34.46.08 (Lorena), l.archetto@libero. it. In centro storico. BB SGL 40 €, DBL 60 €. B&B Casa Sèlita, strada di Porta Romana, tel. 0763-34.42.18 / 339-22.54.000, info@ casaselita.com. BB SGL 55 €, DBL 75 €, TPL 90 €. Fuori le mura, a 600 m da Porta Maggiore. B&B La Casa del Frenz e La rosa d’Orvieto, via Sesia 2 e via Adda 14 (loc. Sferracavallo, a 1,5 km dal centro), tel. 320-40.72.718 (Rosa), bbfrenzorvieto@gmail.com. Con bagno condiviso/privato: BB SGL 25/35 €, DBL 40/50 €, TPL 55/60 €.

Tappa semplicissima, su sterrate e tranquille stradine, ben ombreggiata e con splendide vedute panoramiche.

Dando le spalle al portone della chiesa parrocchiale passiamo sotto a un archetto, che c’immette sullo spettacolare belvedere sud: da lì, la vista che si gode sul lago di Corbara è da lasciare senza fiato. Andiamo a sinistra e, passando sotto a un arco più ampio, imbocchiamo un viottolo asfaltato in discesa, panoramicissimo. Dopo 80 m, a un bivio, pro107


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seguiamo diritto su stradina ghiaiata in discesa (“sentiero delle cinque fontane”) per 200 m. A un bivio, continuiamo su una sterrata in discesa (indicazioni di sentiero 715); dopo 350 m a un altro bivio continuiamo ancora diritto, in leggera salita, e dopo 150 m raggiungiamo la strada Provinciale, in prossimità di una curva a gomito della stessa [11.1]. Andiamo a destra, in discesa; dopo 250 m al cartello stradale del km 4, infiliamo un viottolo sterrato che scende sulla destra. Dopo 200 m raggiungiamo una sterrata, dove andiamo a sinistra. Proseguiamo per 500 m, fino a immetterci nuovamente sulla Provinciale, dove andiamo a destra. Dopo 700 m giungiamo a un bivio [11.2]: andiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Montecchio. Dopo 500 m, davanti all’agriturismo Il Casanova, imbocchiamo sulla destra una stradina asfaltata, in discesa, seguendo le indicazioni per Cerreto e Corbara. Scendiamo per magnifiche colline tappezzate da vigneti; dopo 900 m, all’uscita di una curva a destra dopo un lungo rettilineo, appena prima di un gruppo di case (Case Vecchie), infiliamo un viottolo sterrato, in discesa, sulla sinistra [11.3]. Dopo 400 m incrociamo una sterrata (che scende a sinistra), noi proseguiremo diritto, in lieve salita nel bosco e poi in falsopiano, tra vigneti e ulivi. Lanceremo un ultimo, ammirato sguardo a Civitella, alla nostra destra sopra a uno splendido colle coltivato, poi c’indirizzeremo verso il bacino del lago di Corbara, in basso di fronte a noi. In lontananza si potrà anche scorgere l’imponente rupe tufacea di Orvieto. Dopo 600 m la sterrata comincia a scendere; passiamo davanti a una casa (civico 28-30) e, percorsi altri 600 m nel bosco, raggiungiamo un incrocio di sterrate [11.4]. Andiamo a sinistra (invece, andando a destra, dopo 60 m si raggiunge la Provinciale); dopo 80 m, passiamo a fianco di una casa gialla (civico 38) e proseguiamo per un vialetto ombreggiato in discesa, contornato da lampioncini. In fondo al vialetto oltrepassiamo una casa (Casale Canale) e proseguiamo in discesa: dopo 200 m la sterrata, sempre in mezzo al bosco, giunge in piano. Procediamo per 700 m su sterrata in lieve saliscendi, fino a giungere a un trivio, in mezzo al bosco. Teniamo la sterrata centrale, che, dopo pochi metri di salita, si mantiene ondulata, costeggia un piccolo ramo meridionale del lago di Corbara e, dopo 900 m, appena oltrepassato il Casale al Lago, giunge a un bivio [11.5]. Teniamo la destra, in discesa, e dopo 700 m raggiungiamo la Statale, qui il percorso in bici si ricollega a quello a nei pressi di un ponte ( piedi. Vedasi variante per le ciclisti). Andiamo a sinistra e dopo 900 m, oltrepassato l’ingresso della diga, svoltiamo a destra seguendo l’indicazione per Corbara. Seguiamo la stradina per 900 m, scendendo prima al Tevere, appena sotto la diga, poi risalendo fino a un bivio [11.6]. Andiamo a sinistra seguendo l’indicazione per Orvieto (a destra invece si sale a Corbara), imboccando una tranquilla stradina asfaltata che risale la valle del fiume, ombreggiata e senza traffico. Senz’alcuna possibilità di errore percorriamo l’unica stradina per 10,5 km: per i primi 108


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Orvieto.

La rupe su cui è edificata la città.

3,5 km, fino all’agriturismo Pomonte, si procede in piano e in leggera salita; per altri 3 km, dopo un tratto in falsopiano, si torna a salire; infine per gli ultimi 4 km si scende gradatamente e si giunge in piano, raggiungendo la Statale in località Ciconia [11.7]. Andiamo a sinistra, in discesa; dopo 300 m alla rotonda proseguiamo diritto, oltrepassiamo il fiume Paglia e, appena passati sotto all’autostrada, voltiamo a destra. Dopo 100 m, a una piccola rotonda andiamo a sinistra, su via Monte Nibbio; avanti per 400 m, passiamo sotto alla ferrovia e giungiamo alla strada principale di Orvieto Scalo. Andiamo diritto e, oltrepassato un semaforo, giungiamo nel piazzale della stazione. Di fronte alla stazione, saliamo sulla funicolare (orari: feriali 7.15-20.30 ogni 10’; festivi 8-20.30 ogni 15’; 1,30 € a persona; 2,60 € con bici), che, dopo una panoramicissima salita, ci conduce in piazza Cahen, nel centro storico di Orvieto. Andiamo a sinistra, poi subito a destra e, seguendo l’indicazione “percorso pedonale”, imbocchiamo corso Cavour che ci condurrà nel cuore di questa splendida città. Dal centro di Civitella scendere all’incrocio e immettersi sulla Provinciale per Baschi, a destra. Rimanendo sulla strada si affronterà una spettacolare discesa di 8 km fino a raggiungere la diga di Corbara, da dove si seguirà lo stesso percorso dei coaster a piedi.

Variante per ciclisti.

Da vedere Lago di Corbara È nato negli anni Sessanta del secolo scorso grazie alla costruzione della diga, che alimenta una centrale idroelettrica. La presenza di un enorme patrimonio forestale sulle montagne circo-

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stanti, insieme alla scarsità di elementi antropici, ne fanno un’area naturalistica di particolare importanza, riconosciuta e tutelata con l’istituzione del Parco fluviale del Tevere.

Orvieto È una delle più belle città d’Italia, sarebbe ottimo poterle dedicare un giorno intero di visita! Il duomo, uno dei capolavori dell’architettura gotica italiana, fu costruito per celebrare il miracolo eucaristico di Bolsena. Fu iniziato in forme romaniche nel 1290, su progetto di Arnolfo di Cambio, e continuato in stile gotico; la splendida facciata, terminata solamente nel XVI secolo, è un vero gioiello, ricca di sculture e splendente di mosaici. Nell’interno, ampio e luminoso, si aprono diverse cappelle, tra cui sono imperdibili quelle di San Brizio, uno dei capisaldi della pittura rinascimentale italiana, e quella del corporale, realizzata intorno al 1350 per conservare il corporale insanguinato della miracolosa Messa di Bolsena. Vicino al duomo, di grande interesse è il Museo dell’opera del duomo. La chiesa di Sant’Andrea, edificata tra l’XI e il XII secolo su un’antica chiesa paleocristiana, fu completata soltanto nel Trecento. San Giovenale è una chiesa romanica rimaneggiata nel Duecento, con un massiccio campanile che sporge a fianco della rustica facciata. La chiesa di San Domenico fu iniziata nel 1223 ed è una delle prime chiese dell’Ordine dei domenicani; al suo interno conserva la cattedra da cui insegnò san Tommaso d’Aquino. Il Palazzo del Popolo è un imponente edificio romanico-gotico costruito tra il XII e il XIII secolo. L’originalissimo pozzo di San Patrizio fu costruito per ordine di papa Clemente VII, per dotare la città di una riserva d’acqua in caso d’assedio. Di forma cilindrica, è profondo 62 metri, formato da due scale elicoidali, sovrapposte e indipendenti, di 248 gradini sulle quali s’affacciano 72 finestre. Il tufo della rupe su cui sorge Orvieto ha consentito agli abitanti di scavare, nel corso di tremila anni di storia, un incredibile numero di cavità al di sotto del tessuto urbano. Con la visita guidata della Orvieto underground è possibile conoscere quest’affascinante mondo ipogeo che, attraverso un succedersi di cunicoli, scale, passaggi inattesi, stanze sovrapposte, ci racconta l’incredibile storia di questa “città sotterranea”. Orari visite: tutti i giorni 11-12.15 e 16-17.15, da piazza Duomo 23, di fianco all’Apt. Informazioni: tel. 0763-34.48.91, prenotazioni: tel. 0763-34.06.88. A Orvieto, l’Italia Coast to Coast incrocia la Via Romea Germanica, descritta nell’omonima guida (Terre di mezzo Editore).

Orvieto.

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Il duomo.


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Orvieto, tremila anni di storia Orvieto sorge su un’enorme rupe tufacea a dominio di un eccezionale crocevia tra Nord e Sud della Penisola. La posizione deve aver impressionato gli etruschi, che intorno all’VIII secolo a.C. vi edificarono una delle più fiorenti città della loro cultura. Velzna, Volsinii per i romani, ebbe infatti un ruolo primario nella Dodecapoli etrusca (un’alleanza economica, religiosa e militare tra le dodici più importanti città-stato etrusche), e si ritiene che si trovasse qui l’importante santuario etrusco di Fanum Voltumnae. La città raggiunse il massimo splendore tra il VI e il IV secolo a.C. All’inizio del III secolo a.C. si verificarono violenti dissidi sociali che indussero i nobili a chiedere aiuto ai romani. Questi nel 264 a.C. inviarono l’esercito a Volsinii che, dopo essere stata depredata delle sue ingenti ricchezze, fu rasa al suolo, e gli abitanti sopravvissuti deportati nella città di Volsinii Novi, l’attuale Bolsena. La rupe venne ripopolata solamente in epoca altomedievale, in seguito alle invasioni barbariche. A causa della sua particolare posizione strategica fu contesa da tutte le popolazioni che si succedettero nel dominio della Penisola: fu dei goti, passò ai bizantini, e successivamente divenne longobarda. Poco prima dell’anno Mille la città si ampliò con la costruzione di fortificazioni, palazzi, torri e chiese. Urbs Vetus, costituitasi in libero Comune nel 1137, divenne un’importante roccaforte guelfa, il suo dominio si estendeva dal monte Amiata fino a Orbetello. Nel XIII secolo, si verificò uno straordinario sviluppo demografico e urbanistico; il potere comunale tuttavia andò progressivamente indebolendosi, a causa delle continue lotte tra guelfi e ghibellini, cui si aggiungevano contese religiose e il diffondersi di eresie. Bonifacio VIII dovette procedere con scomuniche e interdetti per ridurre la città all’obbedienza; in seguito alla sua nomina come capitano del popolo, si avviò la costruzione del palazzo papale, e da allora furono numerosi i papi che risedettero a Orvieto. Alle turbolenze porranno fine il flagello della peste del 1348 e la consegna della città al cardinale Albornoz nel 1354. Nel 1527 papa Clemente VII, rifugiatosi a Orvieto durante il sacco di Roma, fece realizzare il pozzo che sarà chiamato di San Patrizio, per garantire l’acqua alla città in caso di assedio. Nel corso del XVI e XVII secolo, sorsero imponenti palazzi rinascimentali e chiese barocche, che resero ancor più bella e preziosa Orvieto. Una città che vanta quasi tremila anni di storia, dove le testimonianze etrusche, romane, medievali e rinascimentali si fondono in modo del tutto unico e straordinario.

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